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2003 anno 6°  

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MARTEDI'
3 GIUGNO 2003

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DISPOSITIVI MEDICI: RICLASSIFICAZIONE E NUOVE NORME DI UTILIZZO 

Bruxelles, 3 giugno 2003 - A nome della commissione ambiente, Minerva Malliori (Pse, Gr) ha presentato una relazione d'iniziativa sulle conseguenze per la salute umana della direttiva 93/42/CEE relativa ai dispositivi medici, relazione approvata con 47 voti favorevoli ed una astensione. Sebbene la direttiva fornisca un quadro giuridico adeguato in merito agli aspetti relativi alla sicurezza e all'evoluzione tecnologica, a dieci anni dalla sua entrata in vigore sono emerse nuove prospettive sulla sicurezza di tali prodotti. La conclusione è che serve una riclassificazione di alcuni dispositivi e l'articolo 13 della direttiva costituisce uno strumento adeguato a tal fine. La relatrice ritiene che i dati clinici debbano essere disponibili, in particolare per i dispositivi delle Classe IIA e della IIB (entrambe a medio rischio) e della classe III (alto rischio). I dispositivi medici sono classificati sulla base di quattro classi. Le regole sono definite mediante un approccio basato sul rischio relativo alla durata dell'uso, all'invasività e ai pericoli associati con il dispositivo medico. È stato proposto di fare una distinzione tra i dispositivi medici che svolgono un'azione farmacologica e gli altri, in quanto i primi sono soggetti alla direttiva 2001/83/CE. La relatrice sottolinea anche il rischio relativo al riutilizzo di dispositivi medici monouso e invita gli Stati membri ad adottare le misure necessarie per evitarlo, poiché ciò provoca rischi sia per il paziente che per il personale ospedaliero. Il testo chiede inoltre di migliorare la sorveglianza successiva alla commercializzazione, che deve tenere conto dei rischi connessi al dispositivo. Serve poi un sistema per identificare i dispositivi ad alto rischio. È stata infine sottolineata l'esigenza di dotare i dispositivi medici di una etichetta informativa corretta e di un foglietto illustrativo con le istruzioni per l'uso e la descrizione degli eventuali effetti collaterali di tali prodotti. 

CONGRESSO INTERNAZIONALE DI CHICAGO GLI ITALIANI 'MARCANO STRETTO' IL CANCRO GRAZIE AI BIOMARCATORI, TERAPIE PERSONALIZZATE SECONDO I TIPI DI PAZIENTI E DI TUMORI 
Chicago, 3 giugno 2003 . Ricerca italiana di scena a Chicago per il pubblico internazionale degli scienziati riuniti dal Congresso annuale dell'Asco-American Society of Clinical Oncology. ³Due sperimentazioni cliniche coordinate dalla Divisione di Oncologia Medica dell'Ospedale 'San Filippo Neri' di Roma - riguardanti un'innovativa combinazione di chemioterapia 'minimale' con biofarmaci per la terapia del carcinoma mammario avanzato - sono state selezionate per la comunicazione scientifica nella sessione congressuale odierna [31/05]. "Entrambi gli studi - afferma il professor Gianpietro Gasparini, che li sta coordinando - costituiscono un approccio terapeutico innovativo e dimostrano il vantaggio di utilizzare la chemioterapia a piccole dosi con brevi intervalli (chemioterapia 'metronomica') in associazione ai biofarmaci di nuova generazione. L'obiettivo è quello di sviluppare terapie oncologiche attive, personalizzate, poco tossiche, somministrabili per lunghi periodi di tempo, con una buona qualità di vita per il paziente pur affetto da neoplasia avanzata. "Entrambi gli studi sono tuttora in corso - tiene a mettere in luce Gasparini - e quindi è possibile ammettere nuovi pazienti sia presso l'Oncologia Medica del San Filippo Neri di Roma e gli altri Centri coinvolti". "Il primo studio presentato ora a Chicago - specifica Gasparini - ha coinvolto 16 Centri oncologici italiani per valutare l'efficacia e tollerabilità dell'associazione paclitaxel (chemioterapico) più trastuzumab (biofarmaco che blocca il fattore di crescita tumorale Her-2/neu) somministrati settimanalmente, rispetto all'uso finora unicamente del solo chemioterapico. "Per questo studio multicentrico randomizzato sono state finora accolte 90 pazienti affette da carcinoma mammario risultato già metastatico: abbiamo potuto rilevare un' elevata percentuale di regressioni di malattia in entrambi i gruppi di trattamento, cioè il 70 per cento (oltre 2 su 3) di risposte favorevoli, ed in particolare una migliore efficacia della combinazione paclitaxel-trastuzumab nelle pazienti con elevata overespressione ['livelli super-elevati'] dell'oncogene Her-2/neu o con malattia viscerale. "E quindi - commenta soddisfatto Gasparini - i risultati migliori proprio nei casi a prognosi invece peggiore. E il trattamento, oltre ad essere efficace, si è rivelato molto ben tollerato dalle pazienti, con minimi effetti collaterali". Nell'ambito di questo studio, è stato inoltre determinato prospetticamente il valore predittivo [in diagnosi e terapia] dei livelli circolanti di Her-2/neu. "Il secondo studio che presentiamo oggi all'American Society of Clinical Oncology - continua Gasparini - è stato condotto in un numero finora limitato di pazienti resistenti alla chemioterapia convenzionale, per valutare il dosaggio ottimale della combinazione di ZD 1839 (biofarmaco che blocca il fattore di crescita epidermico-Egfr) con somministrazione settimanale di epirubicina (chemioterapico): è uno dei primi studi in corso a livello internazionale che valuta la tollerabilità ed efficacia dell'inibitore di Egfr nel carcinoma mammario. Sono state trattate giusto 9 pazienti in tre livelli crescenti di dosaggio della combinazione, senza che siano stati osservati effetti collaterali di rilievo. Lo studio ha anche monitorato una serie di biomarcatori con lo scopo di identificare i sottogruppi di pazienti più responsive al biofarmaco, cioè quelle in cui esso possa risultare più specificamente/personalmente efficace al massimo". Infolink: www.unicorno.it 

NOVUSPHARMA PRESENTA AL MEETING ANNUALE DELLA SOCIETÀ AMERICANA DI ONCOLOGIA CLINICA (ASCO) I RISULTATI DI UNO STUDIO DI FASE II CON BBR 3576 NEL CARCINOMA DELLA PROSTATA ORMONO-REFRATTARIO 
Milano 3 giugno 2003 - Novuspharma S.p.A. , società biofarmaceutica focalizzata sullo sviluppo di nuove terapie antitumorali, annuncia oggi i risultati di uno studio di fase II con Bbr 3576 somministrato ogni 4 settimane come agente singolo in pazienti con carcinoma della prostata ormono-refrattario (Hormone Refractory Prostate Carcinoma, Hrpc) in stadio avanzato. Questi risultati sono stati presentati domenica 1 Giugno a Chicago sotto forma di poster al meeting annuale della Società Americana di Oncologia Clinica (American Society Clinical Oncology, Asco). I risultati mostrano una promettente percentuale di risposta sul Psa (Prostate Specific Antigen) nel 25% dei pazienti ed evidenziano la capacità di Bbr 3576 di controllare il dolore associato alla patologia. Alla luce di questi risultati e con l'intento di esplorare ulteriormente l'efficacia del prodotto nell' Hrpc, Novuspharma intende avviare entro l'anno un secondo studio di fase II con Bbr 3576 associato a prednisone. Risultati dello studio di fase II come agente singolo presentati all'Asco - Nello studio, condotto con uno schema in aperto, 14 pazienti sono stati trattati con Bbr 3576 alla dose di 150 mg/m2 e 62 pazienti alla dose di 120 mg/ m2; il prodotto è stato somministrato al giorno 1 in un ciclo di terapia di 28 giorni. Dei 62 pazienti trattati con 120 mg/ m2, 11 erano andati incontro ad una recidiva della malattia dopo una precedente chemioterapia per Hrpc. L'obiettivo primario di efficacia era la percentuale di risposta alla terapia valutata utilizzando il marker tumorale Psa (Antigene Specifico Prostatico) e definita come riduzione del valore di questo parametro, rispetto ai valori basali, pari o superiore al 50%. I risultati presentati all'Asco evidenziano che su 61 pazienti valutabili trattati con la dose di 120 mg/ m2 , 15 hanno avuto una risposta confermata sul Psa, con una percentuale di risposta pari al 25%. In 4 di questi pazienti responsivi, la riduzione del Psa, rispetto al valore basale, è risultata pari o superiore all' 80%. Inoltre, cinque pazienti hanno ottenuto una risposta sul Psa non confermata (cioè, non verificata con una successiva misurazione almeno 4 settimane dopo). Includendo anche le risposte non confermate nella valutazione dell'efficacia, si ottiene una percentuale di risposta sul Psa pari al 33%. In aggiunta in 19 pazienti (31%) si è ottenuta stabilizzazione della malattia (Psa non modificato rispetto al valore basale). I principali obiettivi secondari dello studio erano la durata della risposta sul Psa, la percentuale di risposta sulle lesioni tumorali (riduzione della massa tumorale), il controllo del dolore e il profilo di sicurezza e tollerabilità. Per quanto riguarda la risposta sulle lesioni tumorali, dei 14 pazienti che presentavano una lesione misurabile al controllo basale, uno ha presentato una risposta parziale (criteri Recist). Il controllo del dolore è stato valutato durante lo studio mediante l'impiego di una scala analogica visiva (Vas), chiedendo ai pazienti di valutare l'intensità del dolore su una scala da 0 a 10, insieme ad una valutazione del consumo di analgesici. Di 15 pazienti con dolore al controllo basale, 8 hanno ottenuto una riduzione del dolore almeno una volta durante lo studio e 2 hanno presentato dolore stabile, suggerendo una percentuale di controllo del dolore pari a circa il 50%; questi 10 pazienti hanno inoltre riportato un consumo stabile di analgesici. Le principali tossicità riscontrate a seguito della somministrazione di Bbr 3576 sono state neutropenia e leucopenia (valori ridotti dei globuli bianchi del sangue), peraltro comunemente osservate con l'uso di chemioterapici. Questa alterazione è alla base della riduzione della dose che da 150 mg/m2 somministrati nei primi 14 pazienti è stata portata a 120 mg/m2 nei successivi 62 pazienti. I dati della tossicità ematologica hanno indirizzato la definizione dello schema proposto nello studio in combinazione con prednisone, e cioè uno schema ogni tre settimane mantenendo la stessa "dose-intensity" di farmaco. J.P. Droz, principale sperimentatore dello studio, ha commentato: "E' tuttora elevata nella pratica clinica la necessità di avere a disposizione agenti chemioterapici in grado di controllare meglio i sintomi ed in particolare il dolore, comune in pazienti con Hrpc, pur mantenendo un profilo di sicurezza adeguato in una popolazione di pazienti anziani e compromessi. Bbr 3576 come agente singolo, alla dose di 120 mg/m2, ha dimostrato una promettente attività e un incoraggiante profilo di sicurezza. Pertanto, è mia opinione che le sue potenzialità meritino un ulteriore approfondimento in studi successivi, inclusa una valutazione a un dosaggio più basso con la stessa "dose-intensity" ed in combinazione con altri farmaci già utilizzati". Disegno dello studio di fase II in combinazione con prednisone - Alla luce dei risultati incoraggianti ottenuti nello studio come agente singolo, Novuspharma sta pianificando un secondo studio di fase II con Bbr 3576 nel Hrpc, il cui inizio è previsto entro il 2003, che avrà lo scopo di esplorare la possibile sinergia di Bbr 3576 in combinazione con il corticosteroide prednisone. Il razionale alla base di questa prova risiede nel fatto che Bbr 3576 appartiene alla classe degli intercalanti del DNA (vedi Note all'Editore) di cui fa parte anche mitoxantrone, farmaco comunemente usato nel trattamento dell' Hrpc e che risulta essere altamente sinergico con prednisone. Questo studio prevede di arruolare pazienti che non hanno ricevuto in precedenza chemioterapia per il trattamento dell'Hrpc (con l'eccezione di estramustina). Il reclutamento procederà attraverso un disegno a 2 stadi, con 23 pazienti arruolati nel primo stadio ed un'estensione dell'arruolamento a 48 pazienti se saranno osservate 4 o più risposte nel primo stadio. Bbr 3576 sarà somministrato alla dose di 90 mg/m2 al giorno 1 di un ciclo di 21 giorni, con prednisone 5 mg somministrato 2 volte al giorno; potranno essere effettuati sino a 8 cicli di trattamento. Questo schema di somministrazione risulta modificato rispetto a quello usato nello studio con Bbr 3576 come agente singolo (vedi sopra), con una dose leggermente più bassa somministrata più frequentemente in più cicli di trattamento; tale schema lascia però invariata l'esposizione totale prevista di Bbr 3576. L'uso di questo schema modificato dovrebbe consentire un'ottimizzazione del profilo di sicurezza e tollerabilità di Bbr 3576, requisito importante per farmaci impiegati nel trattamento del Hrpc (vedi Note all'Editore). Gli obiettivi clinici di questo studio sono simili a quelli dello studio di fase II come agente singolo (vedi sopra), con un obiettivo primario basato sulla percentuale di risposta sul Psa. Silvano Spinelli, Amministratore Delegato di Novuspharma, ha commentato: "Siamo lieti di presentare all' Asco 2003 questi promettenti risultati ottenuti con Bbr 3576, che riteniamo mettano in evidenza il potenziale del prodotto nell' Hrpc e possibilmente in altri tumori solidi. 

GIORNATA DI STUDIO UNI SULL'INFORMATICA MEDICA 
Milano, 3 giugno 2003 - Fare il punto sul lavoro svolto e sulle esigenze dell'immediato futuro nel campo della normativa tecnica sull'applicazione dell'informatica nel settore sanitario a livello nazionale, europeo e mondiale. E' questo l'obiettivo che l'Uni, Ente Nazionale Italiano di Unificazione, intende raggiungere con la giornata di studio sul tema Norme tecniche e sistemi informativi sanitari che organizza nella propria sede di Milano, in via Battistotti Sassi 11/b, per lunedì 9 giugno. Nel settore sanitario le esigenze degli utenti hanno registrato negli ultimi tempi profondi mutamenti e il ricorso alla telematica, per la gestione rapida e corretta delle informazioni, è diventato ormai indispensabile. E' urgente che in uno scenario in continua evoluzione, l'intero settore dell'informatica medica sia regolato da norme precise alle quali possano fare riferimento le strutture sanitarie pubbliche e private, le aziende ospedaliere, le Regioni e le industrie. La giorna di studio organizzata dall'Uni vedrà la partecipazione, come relatori, di esperti a livello internazionale che illustreranno cosa è stato fatto finora nel campo delle norme tecniche sull'applicazione dell'informatica nel settore sanitario, con interventi focalizzati su temi di interesse generale e di grande attualità come, per esempio, le esigenze informatiche e normative dei medici di famiglia, l'acquisto di beni e servizi informatici, la riorganizzazione della rete ospedaliera e l'interoperabilità a 360 gradi, i risk management... Quella di lunedì sarà l'occasione per fare il punto sulle esigenze dei vari protagonisti dell'intero settore, così da orientare l'attività futura della commissione informatica medica dell'Uni che costituisce la voce nazionale delle commissioni tecniche europee Cen e mondiali ISO. La partecipazione alla giornata di studio è gratuita; per iscrizioni e ulteriori informazioni, contattare Uniclub, telefono 02-70024379, fax 02-70024474, e-mail: uniclub@uni.com

IPERTENSIONE: CONTROLLO E SICUREZZA LIMITE ALLA MASSIMA. IN TUTTA SICUREZZA 
Milano, 3 giugno 2003 - Rende conto dei due terzi dei casi di ipertensione registrati nella popolazione ultrasessantenne: si tratta dell'ipertensione sistolica isolata, la condizione clinica nella quale il valore della massima è elevato (superiore alla soglia di 140 mmHg) mentre la pressione diastolica, la minima, è nella norma (inferiore a 90 mmHg). Finora ritenuta un processo fisiopatologico di adattamento, si accumulano oggi sempre più evidenze cliniche ed epidemiologiche che indicano come in realtà proprio la pressione sistolica sia un fattore di rischio più predittivo della diastolica per l'insorgenza di ictus e infarti: in individui tra 40 e 70 anni il rischio di un evento cardiovascolare raddoppia a ogni aumento di 20 mmHg della pressione sistolica. Tendenza riconfermata dalle più recenti linee guida adottate dalla comunità scientifica americana all'ASH. Eppure, nonostante le evidenze, l'ipertensione sistolica isolata stenta ancora ad essere adeguatamente trattata, soprattutto negli anziani, per i quali si è restii a prescrivere farmaci che, con i loro possibili effetti collaterali, potrebbero intaccare la qualità di vita dei soggetti più deboli e sensibili. "Ma oggi i risultati dello studio Val-Syst mettono finalmente in luce - esordisce Ettore Malacco, direttore della Divisione di Medicina Interna, Ospedale L. Sacco, Polo Universitario, Milano e coordinatore dello studio che ha appena presentato a New York all'American Society of Hypertension - l'esistenza di un farmaco efficace da utilizzare in tutta sicurezza. Lo studio Val-Syst è un motivo di orgoglio per la ricerca scientifica italiana: sviluppato e coordinato in 35 centri in Italia, ha coinvolto oltre 400 pazienti tra 60 e 80 anni; i risultati di rilevanza internazionale ottenuti con valsartan sono di altissimo interesse e sono stati presentati anche alla comunità scientifica americana durante il più importante congresso sull'ipertensione". Per quanto riguarda l'efficacia nella riduzione dei valori pressori valsartan è infatti risultato del tutto sovrapponibile al calcio-antagonista (amlodipina) con cui è stato confrontato. Ma è sulla tollerabilità che la differenza si fa statisticamente significativa a favore di valsartan: solo il 20,2% dei pazienti trattati con valsartan ha lamentato eventi avversi, rispetto al 31,9% di quelli trattati con il calcio-antagonista. "Una differenza ancora più evidente - prosegue Malacco - se ci si limita all'edema, un disturbo lamentato dal 4,8% dei soggetti trattati con valsartan e ben dal 26,8% dei pazienti nel gruppo amlodipina". Buona efficacia terapeutica e ottima tollerabilità conferiscono a valsartan il migliore profilo rischio/beneficio e lo rendono un'ipotesi di trattamento valida per ridurre l'incidenza di eventi a carico di cuore, cervello e rene anche nei soggetti più avanti con gli anni. "Evitare un evento cardiovascolare ha un'importanza chiave - spiega Ettore Ambrosioni, Presidente della Società Italiana di Ipertensione Arteriosa (Siia) - anche quando non si traduce in un evento mortale: la stragrande maggioranza di coloro che incorrono in un tale evento subisce pesanti ripercussioni sulla propria qualità di vita, a volte addirittura perdendo l'autosufficienza". Ed è proprio alla luce di queste temibili conseguenze (e dei loro costi certamente non trascurabili) che conviene trattare l'ipertensione a tutti coloro che ne hanno bisogno. "Stiamo a discutere di risparmiare qualche punto percentuale di spesa utilizzando un farmaco piuttosto che un altro - rileva Ambrosioni - mentre il grosso delle spese vive proviene proprio da tutti quei soggetti a cui non viene normalizzata la pressione. Tenere a bada la pressione a tutti gli italiani ipertesi (indipendentemente dai farmaci utilizzati) costerebbe quanto spendiamo oggi per curare tutti gli eventi cardiovascolari causati dal mancato controllo pressorio". E dal bilancio sono escluse tutte le spese per trattare le altre complicanze dell'ipertensione quali infarto, scompenso cardiaco e insufficienza renale che gravano non poco sulle casse della sanità pubblica. Valsartan è già approvato per il trattamento dell'ipertensione in più di 80 Paesi; si stima che 3 milioni di pazienti nel mondo assumano valsartan per il controllo della pressione arteriosa. Novartis è impegnata nel più ampio programma clinico condotto al mondo con un sartano. Sono infatti in corso ampi studi per valutare l'effetto di valsartan sia nell'ipertensione sia in altre indicazioni; tra questi, Value (pazienti ipertesi ad alto rischio), Valiant (pazienti con pregresso infarto miocardico) e Navigator (pazienti con iniziale intolleranza al glucosio ad alto rischio cardiovascolare). 

EUROHORC SOSTIENE LA CREAZIONE DEL CER QUALE STRUMENTO PER RAFFORZARE LA RICERCA DI BASE 
Bruxelles, 3 giugno 2003 - Eurohorc, l'organismo che riunisce i direttori dei Consigli delle ricerche delle organizzazioni scientifiche dell'Unione europea, ha pubblicato una dichiarazione sul rafforzamento della cooperazione scientifica, sottolineando l'importanza della ricerca di base e delineando le condizioni alle quali la creazione di un Consiglio europeo delle ricerche (Cer) potrebbe migliorare l'eccellenza scientifica. Eurohorc raggruppa i rappresentanti delle principali organizzazioni nazionali di ricerca a finanziamento pubblico negli Stati membri dell'UE, con un limite di sei per paese. Tra i membri si annoverano solo istituzioni, rappresentate esclusivamente dai rispettivi direttori esecutivi. La dichiarazione giudica positivamente la "tendenza verso l'internazionalizzazione della ricerca scientifica" che, come si sostiene, "ha esercitato una grande influenza sulla cultura della ricerca in Europa". Il documento individua nei programmi quadro dell'UE gli strumenti decisivi che hanno intensificato la cooperazione nel settore della ricerca europea. Tuttavia, i membri Eurohorc sostengono che la natura dei programmi quadro ha portato a trascurare la ricerca di base e guidata dalla scienza in tutte le discipline. Pertanto, i direttori dei Consigli delle ricerche europei ritengono che, qualora garantisse valore aggiunto in termini di migliore qualità e impatto della ricerca, la creazione di un Cer potrebbe costituire "uno strumento essenziale per l'eccellenza scientifica generale dell'Europa e offrire, di conseguenza, un importante contributo alla realizzazione del Ser [Spazio europeo della ricerca]". La dichiarazione sottintende la creazione di un organismo apolitico, affermando che "la ricerca guidata dalla scienza dovrebbe essere indipendente dalle istituzioni politiche a livello operativo. La scienza riveste un'importanza cruciale per le nostre culture e società, ma per raggiungere i risultati migliori deve disporre di libertà di movimento". I membri Eurohorc, inoltre, hanno espresso il desiderio di accrescere il loro contributo al Ser e di creare un partenariato con le attività della Commissione europea e i programmi quadro, laddove appropriato. 

TIM DIVENTA "AZIENDA SMOKELESS" E PROMUOVE UNA RACCOLTA FONDI VIA SMS PER LA LEGA ITALIANA CONTRO I TUMORI 
Roma, 3 giugno 2003 - In Tim... si respira un'aria nuova! In vista della giornata mondiale contro il fumo (31 maggio), l'azienda vara due iniziative: il progetto Smokeless, una campagna di sensibilizzazione contro il fumo rivolta a tutti i dipendenti, e una raccolta fondi via Sms a vantaggio delle Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (Lilt). Il Progetto Smokeless, basato sul tentativo di dissuadere gli amanti della sigaretta, si articola in: corsi gratuiti di disassuefazione al fumo: sono aperti a tutti i dipendenti Tim e sono tenuti da esperti della Lega Italiana contro i Tumori; introduzione del divieto di fumare in azienda a partire dal 31 maggio e inaugurazione delle salette per fumatori. La raccolta fondi via SMS sarà possibile fino al 9 giugno e consentirà di inviare 1 euro (iva inclusa) a Tim che lo devolverà (iva esclusa) alla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori senza alcun guadagno per l'azienda: basterà inviare un Sms al numero 44771. "Queste due iniziative -spiega l'Ing. Roberto Opilio, Responsabile Risorse Umane di Tim- hanno la caratteristica di essere in primo luogo propositive. La raccolta fondi via SMS, un'iniziativa che fa parte della tradizione della politica sociale di Tim, costituisce un vero e proprio appello alla collettività per collaborare con la Lega Italiana contro i Tumori. Il Progetto Smokeless, invece, è dedicato al miglioramento della qualità della vita dei dipendenti Tim: la finalità è quella di instaurare un clima sempre più gradevole in azienda, non solo da un punto di vista della qualità dell'aria che respiriamo, ovviamente, ma anche più in generale per quel che riguarda la qualità della vita lavorativa e dei rapporti tra colleghi." 

AVIS FESTEGGIA I 40 ANNI DELLA MISSION "WE TRY HARDER." DAL 3 AL 9 GIUGNO UPGRADE PER IL 40° CLIENTE E FESTE NEGLI UFFICI DI NOLEGGIO DI TUTTO IL MONDO 
Milano, 3 giugno 2003 - 3-9 giugno 2003 - 40 anni fa, nel 1963, Avis lanciava una nuova e audace campagna pubblicitaria, con lo slogan "We're only No.2. We try harder.", che è divenuta una delle più famose campagne di tutti i tempi. Per celebrare l'importante anniversario, dal 3 al 9 giugno in tutti i centri di noleggio Avis festeggia con la prima settimana mondiale nella storia del "We try harder.". La settimana, che dal 2003 diventerà un appuntamento annuale per l'azienda, sarà un'occasione sia per i dipendenti sia per i clienti di Avis, di contribuire perché l'azienda offra servizi sempre migliori. Oltre 100 paesi, in cui Avis è presente, parteciperanno a questo evento speciale. Nel 1963 il motto "We try harder." simboleggiava la dedizione di Avis per il servizio al cliente, da sempre al centro della sua attenzione. Proprio per questo l'impegno dell'Azienda è sempre stato rivolto a migliorare tale rapporto, con l'obiettivo di dare e fare veramente di più e meglio per soddisfare le loro esigenze. Da questo non prescindono neppure gli impiegati che, indipendentemente dal ruolo ricoperto, sono coinvolti e stimolati in tutte le iniziative aziendali per rafforzare lo spirito e la mission della compagnia a livello globale con l'obiettivo di soddisfare la clientela. Oggi "We try harder." è rappresentativo del vero spirito di Avis, il cui staff sarà coinvolto nei festeggiamenti dell'anniversario con iniziative volte ad illustrare come siano cambiati dal 1963 l'autonoleggio e i bisogni dei clienti e per differenziarsi ulteriormente dalla concorrenza. "L'industria del turismo sta vivendo un periodo difficile a causa di eventi di rilevanza mondiale ed oggi, come 40 anni fa, dobbiamo far affidamento sulla forza del nostro motto "We try harder." e far sì che questo si rafforzi ulteriormente. - dichiara Gianfranco Roncadin, amministratore delegato di Avis Italia - Speriamo, anzi ne siamo certi, che i nostri clienti e il nostro staff ci continuino a suggerire come possiamo migliorare il nostro servizio per assicurare che Avis rimanga la compagnia di autonoleggio prescelta e mantenerla competitiva sul mercato. Ascoltare i nostri clienti ci consentirà di continuare a dare il meglio in maniera coerente." Diverse le attività in programma nei 160 Paesi dove Avis è presente; in Italia, tra le iniziative: Un rinfresco per tutto il 3 giugno accoglierà i clienti Avis presso tutti gli uffici di noleggio; Per tutta la settimana dei festeggiamenti ogni 40° cliente sarà premiato con un coupon Upgrade per il noleggio successivo. I clienti Avis potranno esprimere idee e suggerire consigli in linea con il motto; I dipendenti Avis che compiranno 40 anni nella settimana di festa riceveranno un regalo. Offerte speciali e tariffe agevolate sono facilmente e velocemente reperibili all'indirizzo www.avisautonoleggio.it 

CHIBIDUE 2003 PREMIA I BRILLANTI NEW TALENTS DEL BIJOUX 
Milano, 3 giugno 2003 - In occasione di Chibidue 2003, in Fiera Milano dal 6 al 9 giugno, i giovani "brillanti" stilisti del bijoux riceveranno il Premio "Talent Shine", dedicato agli studenti del Corso di Design del Gioiello che fa capo alla Scuola Superiore della Moda e al Dipartimento del Design della Naba - Nuova Accademia delle Belle Arti di Milano. 12 le opere in mostra, realizzate in esclusiva per Chibidue, in cui i giovani stilisti esprimono tutta la loro vocazione di designer dei fashion trend del futuro. Una creatività libera e spregiudicata, ma che al tempo stesso è in grado di rispondere alle reali necessità del mercato nei settori in espansione del bijoux e dell'accessorio moda. I lavori saranno valutati da una giuria di esperti di tendenze, giornalisti, protagonisti del mondo della moda e del design, presieduta da Piergiacomo Ferrari, Presidente di Fiera Milano International, e composta da: Marina Bigi, Deanna Ferretti , Ornella Bignami, Roberta Filippini, Mario Boselli, Cinzia Malvini, Simonpaolo Buongiardino, Alviero Martini, Marco Cabassi, Titti Matteoni, Luisa Ciuni, Vittorio Missoni, Angelo Uslenghi insieme a Mariusz Gliwinski, Presidente dell'International Amber Association e Mario Paganoni, Presidente dell'Associazione Italiana Pellicceria. I tre fortunati vincitori saranno premiati sabato 7 giugno alle ore 16.00 presso il Vip Club di Chibidue. In palio una borsa di studio e uno stage presso una delle 350 aziende provenienti da tutto il mondo che espongono in Chibidue e Chibimart - Affari d'estate. "Scopo dell'iniziativa - spiega Marisa Corso, Exhibition Director di Chibidue - è promuovere e premiare la creatività italiana, e soprattutto i giovani, in un settore del made in Italy che sta vivendo un momento particolarmente felice, ma anche offrire a produttori ed espositori la possibilità di reperire nuova linfa creativa per i propri uffici di progettazione e di design". 

GOLD ECONOMY: FILO DIRETTO CON IL MERCATO
Milano, 3 giugno 2003 - In un contesto economico generale dominato da profonde incertezze si avvicina l'apertura di Vicenzaoro2 - la mostra internazionale di oreficeria, gioielleria, argenteria ed orologeria - in programma dal 7 al 12 giugno alla Fiera di Vicenza. Come tutti i beni di carattere voluttuario, anche il gioiello soffre di significative perdite di fatturato sia sul mercato interno che sui mercati esteri. Al di là di fattori accidentali come la guerra in Iraq o gli effetti della diffusione del virus della polmonite atipica, tali perdite sono la conseguenza di una serie di eventi che hanno condizionato notevolmente la congiuntura del settore orafo argentiero italiano già a partire dallla fine del 2001: il riflusso della domanda estera di gioielli nazionali dopo il boom del biennio 1999-2000, il rallentamento in alcuni paesi clienti, quali gli Stati Uniti il Giappone, le tensioni politico militari nell'area medio orientale - poi sfociate nella guerra in Iraq - le persistenti preoccupazioni per possibili atti terroristici, le ampie oscillazioni del prezzo delle materie prime e l'eccezionale recupero dell'euro sulla divisa statunitense i cui effetti sulla competitività dei gioielli italiani espressi in dollari hanno dato luogo a perdite sui mercati extra Uem. E' fuor di dubbio che, dato anche l'andamento delle manifestazioni di settore svoltesi in tutto il mondo nel primo semestre, le aspettative degli operatori per Vicenzaoro2 2003 non siano orientate all'ottimismo. E' altrettanto vero però che sino ad oggi le manifestazioni della Fiera di Vicenza hanno comunque saputo fornire - anche in periodi difficili - indicazioni positive. Basti pensare all'ultima edizione di Vicenzaoro1 a gennaio quando il lavoro di promozione svolto dalla Fiera in tutti i Paesi del mondo, unito alla capacità del settore di difendersi con la creatività, il design e l'innovazione, riuscirono ad attutire i sintomi di una crisi allora già tangibile, offrendo una manifestazione vivace nei contatti e ricca nelle proposte. Vicenzaoro2 2003 sarà presentata in conferenza stampa a Milano giovedì 5 giugno alle ore 11 presso Palazzo Mezzanotte in Piazza degli Affari, 6. Dopo un'attenta "ricognizione" del comparto nelle sue varie specializzazioni, sarà presa in esame la situazione attuale della produzione e del commercio di preziosi made in Italy per delinearne, infine, gli sviluppi futuri. 

"READY TO SHOW" - ESPOSIZIONE DI ABBIGLIAMENTO E MAGLIERIA DA 15 PAESI - PALAZZO EXSTELLINE - MILANO. 1/4 GIUGNO. 
Milano, 3 giugno 2003 - Dopo la prima edizione a Modena nel maggio 2002, Ready To Show conferma quest'anno le sue ambizioni presentando a Milano, nella seconda edizione, circa 80 espositori provenienti da oltre 15 paesi: Tunisia, Turchia, Pakistan, India, Mauritius, Francia, Madagascar, Sri Lanka, Repubblica Domenicana... Saranno 4 giorni di incontri a Palazzo delle Stelline (Corso Magenta, 61 ), non solo con i grandi produttori di abbigliamento e maglieria per uomo, donna, bambino, classico e sportivo, basic (i produttori di articoli promozionali, come le magliette e i cappellini per i gran premi di F1) e sofisticato (il façonista francese di Eres o Christian Dior), ma anche di intimo, sposa, pelle ed accessori (borse, foulard, cravatte...). Produttori da tutto il mondo ma anche, in particolare per il made in China, importatori e agenti italiani che presentano prodotti di diverse aziende impossibilitate a partecipare. Gli espositori presenti a questa edizione di Ready To Show, hanno tra i loro clienti nomi decisamente prestigiosi: Kenzo, Christian Lacroix, Hugo Boss, Adidas, Benetton, Yves Saint Laurent, Lacoste, Laura Ashley, Zara, Vanity Fair, Otto Versand, H & M, Miroglio, Coin, Neiman Marcus, Saks, Tommy Hilfiger, Marlboro Company, ma anche Carrefour, Decathlon e molti altri. Oltre all'abbigliamento uomo prodotto in Bulgaria e Lituania, le produzioni di corsetteria di Francia, Tunisia e Madagascar; la jeanseria dalla Tunisia, Turchia, Pakistan, Cina, ma anche l 'abbigliamento bambino prodotto in Tunisia, Mauritius, India, Cina. Il totallook donna made in India, l'intimo uomo e la pigiameria di Marocco, Tunisia, Mauritius e Repubblica Domenicana. Le bellissime spose da Hong Kong, ma anche le T -shirt prodotte in Pakistan, Bangladesh, Cina e la maglieria di Turchia e Hong Kong... La manifestazione unisce le caratteristiche di una fiera tradizionale con quelle di un workshop, in quanto offre ai visitatori una ricerca ad hoc di prodotti, in base alle loro esigenze ed appuntamenti pre- fissati con potenziali partners. Inoltre la possibilità di un confronto diretto con l'industria in collaborazione con Itra, l'associazione degli agenti di case internazionali. Alla manifestazione che si svolge dal 1 al 4 giugno 2003 parteciperanno inoltre alcuni produttori di tessuto e società di servizi (agenti di produzione, società di controllo qualità...) e stand nazionali dove ricevere informazioni sulle offerte per investimenti produttivi in loco (Tunisia, Mauritius, Bulgaria) Da T.D.F., Georges Papa è ottimista: "Nonostante l'epidemia SARS che ci ha costretti a rinunciare alla partecipazione della Cina Popolare che avrebbe dovuto essere la più numerosa, abbiamo lo stesso ad oggi circa 80 espositori e possiamo proporre un vastissimo ventaglio di offerte per chi cerca complementi di gamma o partners di produzione a façon. Ready To Show, risponde ad una precisa richiesta del mercato italiano ed europeo, sia industriale che distributivo. " Infolink: www.t-d-f.com e-mail: info@t-d-f.com 

APPUNTAMENTO A GEC 2003 PER TOCCARE DA VICINO IL FUTURO DELLA STAMPA E DELLA CARTOTECNICA ACCANTO ALLA MOSTRA, CHE CONTA OLTRE 850 ESPOSITORI, UN PROGRAMMA RICCO D'INCONTRI TRA CUI IFRA ITALIA E IL CONVEGNO ORGANIZZATO DA COMPRINT. ASSOGRAFICI PUNTA SUL DIGITALE 
Milano, 3 giugno 2003 - Mancano pochi giorni all'appuntamento con la mostra di riferimento europeo per l'industriagrafica, editoriale, cartaria e trasformatrice: "Gec 2003", la cui inaugurazione si terrà il 6 giugno alla Fiera di Milano per concludersi il giorno 10, registra le adesioni di tutti i player più importanti a livello internazionale nei diversi settori rappresentati e, accanto ad un momento espositivo che si articolerà su 42mila mq netti distribuiti in sei padiglioni (al 28 aprile si contano 850 espositori, di cui circa 360 esteri provenienti di 21 Paesi), offrirà momenti di confronto ed approfondimento ai massimi livelli per l'industria della grafica, della stampa e del converting. Il livello di partecipazione, sia da parte degli espositori che delle organizzazioni che hanno scelto Gec come sede dei loro incontri, è valutato molto positivamente, soprattutto considerando i condizionamenti del clima bellico sull'economia internazionale e le difficoltà congiunturali che ormai perdurano da oltre diciotto mesi. Gli organizzatori guardano a Gec con fiducia, nell'auspicio che la mostra si svolga a guerra ormai conclusa, in un periodo finalmente orientato verso prospettive positive e non più segnate dall'incertezza. Gec sarà sede, nei giorni 6 e 7 giugno, di Ifra Italia, convegno specializzato rivolto all'industria dei quotidiani, organizzato insieme con Asig (l'Associazione Stampatori Italiana Giornali) e con Fieg (la Federazione Italiana Editori Giornali) da Ifra, la più importante società a livello mondiale per la ricerca e sviluppo per l'industria editoriale e dei quotidiani, promotrice ogni anno dell'omonima Expo. www.ediland.it www.fieg.it Un importante contributo al disegno degli scenari per il futuro dell'industria della stampa sarà fornito a GEC dal convegno che, su questo argomento, è organizzato il 6 giugno da Comprint International, altro partner qualificante per la manifestazione. A cura di Assografici sono previsti momenti di approfondimento sulle più avanzate metodologie di gestione delle aziende grafiche (lunedì 9 giugno) e sulla stampa digitale (martedì 10), argomento quest'ultimo che focalizza in GEC tutte le innovazioni dell'anno 2003, dopo la cancellazione dell'appuntamento tedesco di Imprinta, a Duesseldorf. La vetrina di GEC è attesa anche come punto di riferimento per l'industria della carta, grazie all'adesione dei più grandi produttori mondiali che si troveranno a diretto contatto con l'intero insieme degli utilizzatori nella terza edizione dell'area dedicata "Orizzonte Carta", organizzata, nell'ambito di Gec 2003, in collaborazione con Assocarta. Infolink:  www.gec.it  www.assografici.it  www.assocarta.it

MODAPRIMA ANTICIPA LA TENDENZA 
Milano, 3 giugno 2003 - Anteprime di moda per la primavera-estate 2004 a Modaprima, il Salone Internazionale delle Collezioni Moda e Accessorio che rinnova l'appuntamento dall'1 al 3 giugno. in Fiera Milano ingresso Porta Giulio Cesare. Le migliori aziende italiane, professioniste nell'offerta di un prodotto competitivo e ad alto contenuto moda, incontrano i maggiori buyer internazionali dei canali distributivi più avanzati. catene di negozi, franchising, grande dettaglio, con un'attenzione continuamente crescente per il retail, che si desidera consolidare con iniziative mirate. Appuntamento, divenuto ormai imperdibile per conoscere le tendenze che orienteranno gli acquisti futuri, Modaprima prosegue il percorso che l'ha condotta ad essere una fiera di nicchia dedicata ad un target specifico. ma caratterizzata da una forte attenzione per l'evolversi del mercato e per le esigenze continuamente diverse degli operatori del trade. "Ciò che rende Modaprima una vetrina in crescita -afferma Luigi Ciocca, Presidente di Efima -è certamente /'elevato grado di internazionalizzazione di un momento privilegiato di promozione del "made in ltaly" nel mondo. I dati a consuntivo della manifestazione lo scorso dicembre hanno evidenziato un aumento significativo di Corea e Giappone, la presenza forte di Germania e Francia, pur essendo questi due mercati non in una fase congiunturale brIllante, l'emergere di paesi quali Danimarca e Austria e le conferme positive di mercati già consolidati come Belgio, Portogallo, Spagna e Russia per l'Europa e Canada e Usa per i paesi extra-europel:" - Si rinnova inoltre a Modaprima la presenza dei distretti di Carpi e di Puglia, che parteciperà con una offerta selezionata di maglieria, capispalla, accessori moda, presentata da una nutrita schiera di imprese supportate dall'Unione Regionale delle Camere di Commercio della Puglia. "Sarà presente anche un'area sperimentale -dichiara Luisa Pandolfi, Direttore Manifestazione -con le migliori proposte, provenienti in particolare dal Far East; in grado di garantire competitività e qualità e soprattutto cooperazione industriale alle imprese italiane." II 2 giugno, si è svolto il seminario dal titolo "Visual Merchandising e acquisti: partnership vincente" con Beatrice Rizzi di Venus S.r.l. Infolink: www.modaprima.it 

AL LINGOTTO DI TORINO DAL 4 AL 7 GIUGNO, NELL'AMBITO DI ECOEFFICIENCY 2003, PER LA PRIMA VOLTA IN EUROPA I "RUBINETTI VERDI" SI PRESENTANO AL CONSUMATORE 
Milano, 3 giugno 2003. Per la prima volta in Italia i Rubinetti verdi, per le installazioni più diverse (cucina, bagno, fontana pubblica, valvola di adduzione) sono presentati in una Fiera: al Lingotto di Torino, durante Ecoefficiency 2003 organizzata dall' Environment Park dal 4 al 7 giugno, nello stand Rubinetto Verde e nella Bio-casa realizzata con componenti ecologici. L' acqua potabile beneficia dal 1998, anno della Direttiva Dwd 98/83 della Comunità Europea, di un'attenzione del tutto nuova. Con la Direttiva si sono stabiliti infatti i limiti alla presenza di piombo e di altri metalli pesanti, per la salute umana, allineandosi in tal modo a quello che dagli anni novanta è già Norma, la Nsf 61, negli Stati Uniti, e che fa parte delle raccomandazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. E' noto a pochi, soprattutto in Europa, che i rubinetti in ottone, normalmente installati nelle nostre case e uffici, contengono piombo in una percentuale compresa tra lo 0.5 e il 3 per cento. Il piombo è un contaminante che non potendo essere eliminato dall'organismo, nel tempo si accumula e manifesta la sua tossicità già da concentrazioni minime di 80-100 microgrammi per litro nel sangue. E' particolarmente pericoloso per i bambini il cui rischio primario è la compromissione dello sviluppo psicofisico. E' dimostrato in laboratorio che l'acqua attraversando un rubinetto nuovo porta con sé percentuali di piombo di gran lunga superiori al limite massimo consigliato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (10 microgrammi per ogni litro d'acqua). Da un rubinetto nuovo destinato a normale uso civile, per almeno 10 giorni, esce acqua contenente picchi massimi di piombo che variano tra 100-120 microgrammi/litro che, lentamente con l'uso, scende per assestarsi a livelli accettabili solo dopo qualche mese. La tecnologia di depiombatura, sviluppata e brevettata da Ruvaris, azienda a rete di Pogno (Novara), formata da 7 imprese leader nel settore dei rubinetti per acqua potabile, permette la realizzazione di rubinetti che rilasciano piombo nell'acqua entro i limiti consigliati dall'Oms. A partire dalla storica tradizione dell'industria italiana, leader europea nella produzione di rubinetti e valvole in ottone per acqua potabile - oltre trecento aziende in Piemonte Lombardia e Toscana, che esportano in tutto il mondo - alcuni produttori garantiscono già oggi, con il marchio verde www.rubinettoverde.com l'accordo del proprio rubinetto con i limiti consigliati dall'Oms per i metalli considerati sicuramente cancerogeni. Il marchio viene garantito dal superamento del test americano Nsf 61, ad oggi il più avanzato al mondo, effettuato dal laboratorio di Ruvaris, l'azienda di Ricerca e Sviluppo promossa dai produttori italiani per l'innovazione del settore. L'utilizzo del test americano è dovuto al fatto che quello europeo è ancora in fase di studio da parte del Comitato Europeo di Normazione e sarà operativo non prima del 2006. "I rifiuti oggi ha dichiarato Paolo Marenco, Amministratore Delegato di Ruvaris - si selezionano e sempre più, salvo casi ancora difficili per storia e cultura, si riciclano, i contenitori, ad esempio quelli per alimenti sono sempre più eco-compatibili, l'amianto è stato eliminato dai nostri uffici, la benzina è diventata verde cioè senza piombo. Certo, c'è ancora molto da fare, pensiamo al trasporto privato ed al percorso ancora lungo verso la diffusione della trazione elettrica o all'impiego dell'idrogeno, ma la relazione tra le parole ambiente & salute è sempre più presente nella vita di ognuno di noi, diventando quasi una parola sola". "Anche l'elemento acqua - conclude Marenco - è sempre più al centro dell'attenzione: i mari, grazie ai depuratori tornano ad essere un po' più puliti, alcuni laghi rinascono- si pensi al Lago d'Orta in Piemonte, morto trent'anni fa per gli scarichi chimici ed oggi completamente rinato. Con i rubinetti verdi si fa un ulteriore passo avanti verso la salvaguardia della salute umana, anticipando, tra l'altro ciò che, già obbligo in molti Paesi avanzati, lo sarà in Europa solo tra qualche anno. www.lingottofiere.it 

"INTERBOOT 2003" - 42° SALONE NAUTICO DI FRIEDRICHSHAFEN, GERMANIA - 20/28 SETTEMBRE.
Milano, 3 giugno 2003 - Il nuovo quartiere fieristico di Friedrichshafen è una realtà inconfutabile. "Interboot 2003" che si terrà nel nuovo Quartiere Fieristico è la 42a edizione del celebre Salone Nautico Internazionale. Secondo gli organizzatori: "L'Interboot è grande come è stato pensato e moderno per servire tutti, espositori e visitatori e per soddisfare le esigenze di mercato". Il Direttore Rolf Mohne, dopo un anno di gestione quale Direttore di questa nuova realtà fieristica ai primi posti in Europa, presenterà la prossima edizione a Milano il 12 giugno - insieme a Dirk Kreidenweiss, Responsabile del Salone che illustrerà con documentazione tutta la nuova realtà - ed esprimerà le previsioni per il prossimo Salone Nautico e per il futuro. Si prevede una massiccia partecipazione, anche in considerazione dell'interesse vitale che l'esportazione verso la Germania continua a rappresentare in questi ultimi periodi per la Cantieristica italiana. La Delegazione per l'Italia della Fiera è: Italwebung Sas, Muenchen - c/o Studio Dott. Arrigo Beltrame - Milano Tel. 02.29520101 fax 02.29520188 

FIERA DI ZAGABRIA ECO-TECNOLOGIE: I PROFESSIONISTI DEL SETTORE RIUNITI A ZAGABRIA IL 1 OTTOBRE 2003 
Milano, 3 giugno 2003 - In partnership con PadovaFiere la Fiera di Zagabria lancia una nuova manifestazione dedicata all'ambiente : Emat-Sep avrà luogo dall'1 al 4 ottobre 2003 Anche se la Croazia rimane relativamente risparmiata dalle stragi ambientali che avvengono, purtroppo, con insidiosa regolarità un pò dappertutto nel mondo, le minacce al suo eco-sistema naturale crescono e con esse cresce anche la consapevolezza nazionale nei riguardi della protezione dell'ambiente. Il progetto Emat-Sep, promosso dalla Fiera di Zagabria e PadovaFiere, vuole perciò essere una nuova piattaforma per gli esperti in materia dell'ambiente e delle eco-tecnologie sia nazionali che internazionali che hanno nuove esperienze da presentare e non solo al mercato croato bensì ad un universo più grande che copre l'intera regione del sud-est europeo. "Ridiamo i colori al mondo" "Ridiamo i colori al mondo" è lo slogan con cui Emat-Sep vuole rivolgersi specificatamente agli operatori del settore delle eco-tecnologie, agli scienziati, alle istituzioni governative, all'amministrazione pubblica ed alle associazioni varie con l'intenzione di aggiornarli su un gran numero di tematiche: la gestione dei rifiuti e delle acque, la protezione del suolo e dell'aria, la protezione dai rumori e dalle vibrazioni e dall'inquinamento provocato dal traffico, ed infine per sensibilizzarli tutti sulla protezione del patrimonio ambientale. E non solo. Il programma espositivo ha sull'agenda anche l'arredo urbano ed il recupero delle aree verdi, la nettezza urbana, la protezione antincendio ed il recupero di energia. Essendo la Fiera di Zagabria uno dei più importanti punti d'incontro tra gli operatori dei paesi sviluppati e quelli in via di transizione, si prevede che la Emat-Sep convogli a Zagabria molti esperti del settore ed i numerosi partecipanti dai paesi del sud-est europeo e dell'Europa centrale. Per gli stessi motivi si prevede che la prima Emat-Sep registri un immediato successo iniziale e che abbi un futuro sicuro. La Emat-Sep sarà un evento biennale che si alternerà con la Sep Pollution di Padova. La scelta del partner da parte della Fiera di Zagabria è stata determinata dall'esperienza ventennale in materia e del know-how specifico dell'ente fieristico italiano, e dal fatto che l'industria italiana di settore è molto più avanzata rispetto a quelle dei paesi in via di transizione. L'evento sarà patrocinato dal Ministero dell'ambiente della Croazia. L'ecologia interessa ormai tutti, i professionisti ed il pubblico in generale, quindi la Emat-Sep sarà un'occasione per numerosi incontri e conferenze, dei quali il più importante è il symposium sullo "Environment Management", che metterà insieme gli operatori economici, investitori, scienziati ed esperti vari in scienze ambientali. Sono in molti ad auspicare che l'evento fieristico possa dar avvio ai progetti che da anni aspettano la realizzazione non solo in Croazia, ma ugualmente nei paesi limitrofi. Emat-Sep si svolgerà in concomitanza con la Interprotex, la fiera biennale della protezione delle persone e dei beni giunta alla sua 6a edizione, nell'ambito della quale avrà luogo l'importante congresso nazionale sulla protezione sul lavoro. Emat è il terzo della serie dei nuovi eventi introdotti dalla Fiera di Zagabria nel calendario delle manifestazioni per il 2003. Il primo, rivolto agli operatori del settore marketing, ha avuto luogo all'inizio di maggio sotto il titolo Prime ; il secondo, dedicato all'energia (Energetika) avrà il suo esordio durante la Fiera Internazionale d'Autunno. Infolink: http://www.zv.hr 

MERCEDES-BENZ PRESENTA LA NUOVA GAMMA VIANO, STELLA TRA I MULTI-PURPOSE VEHICLE SICUREZZA AI MASSIMI LIVELLI 
Roma, 3 giugno 2003 - A sei anni dall'introduzione sul mercato della Classe V, Mercedes-Benz rinnova la sua gamma di Mpv (Multi-Purpose Vehicle) con il lancio del Viano, il monovolume ideale per il trasporto passeggeri, che da oggi si rivolge anche a chi ama viaggiare comodamente con la famiglia o trasportare attrezzature per il tempo libero. Il Viano è un veicolo particolarmente versatile, robusto, con interni di elevata qualità, affidabile e sicuro come da tradizione del marchio. La nuova gamma di Mpv targata Mercedes si caratterizza per l'ampia varietà di versioni disponibili: tre lunghezze (da 4.748 mm a 5.223 mm), due passi (3.200 mm e 3.430 mm) e diverse motorizzazioni. Il nuovo Viano può essere inoltre equipaggiato con 2 motorizzazioni diesel Cdi (da 80 kW/109 Cv e 110 kW/150 Cv) e due motori benzina sei cilindri a V (140 kw/190 Cv e 160 kw/218 Cv), la cui potenza viene trasmessa all'asse posteriore mediante un cambio tradizionale a sei velocità od un cambio automatico a cinque velocità (di serie sulle motorizzazioni a benzina). Grazie all'esemplare ergonomia della plancia ed alla disposizione ottimale dei comandi, l'orientamento del conducente è immediato all'interno del Viano. La leva di selezione del cambio è integrata nella consolle centrale e tutte le indicazioni sono facilmente riconoscibili all'interno dello strumento combinato. Come equipaggiamento a richiesta è disponibile il volante multifunzione (di serie sulla versione Ambiente) che permette di accedere alle principali funzioni di controllo, comando e visualizzazione. La ricca dotazione di serie può essere ampliata su richiesta con altri equipaggiamenti, come sedili in pelle (di serie su Viano Ambiente), riscaldamento autonomo e diversi sistemi radio e di navigazione. Nel vano passeggeri, un pratico sistema di binari con punti di aggancio ogni 25 mm consente lo spostamento longitudinale e la regolazione variabile di sedili e panche. I singoli sedili e le panche sono estraibili, ribaltabili a segmenti e pieghevoli in avanti; i sedili possono essere disposti in numerose configurazioni ed allineati anche frontalmente. Con le versioni Trend ed Ambiente i clienti potranno scegliere tra una gamma di veicoli che soddisfano appieno le sempre più integrate esigenze lavorative e del tempo libero. Il Viano è sicuramente il monovolume ideale per trasportare passeggeri da e per i luoghi di lavoro, gli aeroporti, le stazioni e gli hotel. Mercedes-Benz Viano è anche il veicolo adatto alle famiglie, pensato per essere utilizzato nel tempo libero o per gli affari. La gamma Viano introduce anche il successore del Vito Freetime e, a completamento dell'offerta, un nuovo veicolo da viaggio per tutti i giorni, il Viano Marco Polo. Con i pacchetti Business, Life e Bike, inoltre, il cliente può scegliere, a seconda del campo di impiego, una combinazione su misura di accessori a richiesta. Il massimo grado di sicurezza attiva e passiva è stato uno degli obiettivi principali nello sviluppo integrato di Viano. La trazione posteriore garantisce la migliore prestazione con qualsiasi carico ed una eccellente manovrabilità. I motori integrati verticali hanno permesso di ottimizzare ulteriormente la sicurezza passiva nella zona anteriore dei veicoli. Il Viano è dotato di serie di quattro freni a disco (anteriore 300 mm x 28 mm autoventilanti e posteriore 296 mm x 10 mm) e del sistema Esp che comprende le funzioni del sistema Abs, l'Asr (antipattinamento) e Bas (assistenza alla frenata d'emergenza). Fanno parte della dotazione di sicurezza di serie anche cinture di sicurezza a tre punti di fissaggio, pretensionatori e limitatore della forza di ritenuta sui sedili anteriori, airbag frontali, i sidebag e quelli per il torace. L'inconfondibile design Mercedes-Benz caratterizza in maniera dinamica ed elegante il Viano. La linea morbida del profilo, il nuovo disegno dei fari e della griglia anteriore e la forma armonica che parte dai parafanghi e continua fino al parabrezza, passando lungo gli elementi laterali, rende questo nuovo monovolume Mercedes-Benz particolarmente accattivante. La parte posteriore del veicolo è caratterizzata da grandi gruppi ottici ad andamento verticale. Anche il design degli interni si contraddistingue per ergonomia, qualità, comfort ed eleganza. La nuova gamma di veicoli Mercedes-Benz Viano vedrà la sua prima apparizione allo Iaa di Francoforte (dal 13 al 21 settembre 2003). Il lancio sul mercato italiano avverrà il prossimo autunno 2003. Per la produzione del nuovo Viano nello stabilimento DaimlerChrysler di Vitoria, in Spagna, è stato necessario ampliare gli impianti produttivi E' iniziato l'utilizzo di un impianto, dotato di tecnologie all'avanguardia, e di una linea di montaggio completamente nuovi, ed è stata predisposto un severo programma di gestione della qualità. 

LANCIA PHEDRA, UNA "SUITE" A 5 STELLE 
Torino 3 giugno 2003 - "Lancia Phedra, una suite a 5 stelle". È il claim della nuova campagna pubblicitaria ideata dall'Agenzia Armando Testa e che abbina il conseguimento delle prestigiose cinque stelle Euroncap e l'accordo con Starwood Hotels & Resorts Worldwide Inc., una delle società alberghiere leader nel mondo con oltre 750 strutture presenti in più di 80 Paesi. L'intesa tra la Casa automobilistica e la catena alberghiera mette in risalto l'attenzione di Lancia riservata ai propri clienti. In particolare a quella ristretta cerchia di amanti dei viaggi, del lusso e del comfort che ha trovato in Phedra l'ammiraglia di classe declinata nella forma del monovolume, una vettura moderna nella tipologia strutturale e nella versatilità, ma al tempo stesso espressione di un gusto raffinato e "tutto italiano". Lancia e Starwood Hotels & Resorts hanno dato vita ad una partnership che fornirà un servizio esclusivo a tutti i nuovi acquirenti di Phedra. Questi ultimi, infatti, avranno la possibilità di soggiornare per un massimo di 3 notti negli alberghi Starwood usufruendo di uno sconto del 40% sui prezzi pubblicati e della seconda camera gratuita per i figli sotto i 17 anni al seguito dei genitori. Partecipano all'iniziativa: The Westin Palace (Milano), The Westin Excelsior (Firenze), The Westin Excelsior (Roma), Sheraton Roma Hotel (Roma), The Westin Excelsior (Venezia Lido), Cervo Hotel (Porto Cervo, esclusi luglio e agosto). Elegante e innovativa, Lancia Phedra è anche uno dei modelli più sicuri del segmento. Infatti, il modello si è aggiudicato le prestigiose cinque stelle della European New Car Assesment Program (Euro Ncap), ponendosi al vertice del segmento nel campo della sicurezza. Come è noto il consorzio indipendente, con il sostegno dell'Unione Europea e della F.I.A.(Federazione Internazionale dell'Automobile), svolge dal 1997 test sulla sicurezza delle vetture e assegna un numero di stelle (da 1 a 5) in base ai risultati raggiunti. Ecco perché le cinque stelle sono un riconoscimento importante che premia soprattutto la grande attenzione di Lancia per tutti gli aspetti legati alla protezione di guidatore e passeggeri, che da tempo è parte integrante del processo che porta alla definizione della scocca e di tutti gli altri componenti delle sue vetture: dalla plancia ai sedili, ai sistemi di ritenuta. Nel caso di Lancia Phedra questo lavoro ha dato risultati eccellenti e oggi lo conferma il giudizio Euro Ncap. Per raggiungerlo i progettisti hanno preso in esame tutti i tipi di possibile incidente: urti frontali, laterali, ribaltamento, tamponamento e incendio. Si sono tenute in considerazione, inoltre, le diverse velocità alle quali possono avvenire gli urti, i differenti tipi di ostacolo e la tutela di occupanti con caratteristiche fisiche anche molto diverse. Dall'esame approfondito di tutti questi parametri è nato un insieme di soluzioni tecniche che fanno di Lancia Phedra una delle vetture più sicure dell'intero segmento. Una protezione totale, dunque, che inizia con tutti quei dispositivi specificamente dedicati alla sicurezza passiva e che sono di serie: due airbag frontali multistage, due sidebag anteriori, due window bag, che proteggono i passeggeri laterali di tutte e tre le file di sedili. Inoltre Phedra è dotata del sensore di presenza del passeggero sul sedile (per gestire l'attivazione dell'airbag in caso di necessità) e gli avvisatori acustici e visivi che segnalano le cinture allacciate per i posti anteriori. E ancora: cinture a tre punti con pretensionatori e limitatori di carico (esclusi il sedile centrale della seconda fila), appoggiatesta regolabili in altezza e basculanti (anteriori). Senza dimenticare il sistema di bloccaporte elettrico e gli attacchi Isofix per il trasporto in massima sicurezza anche dei più piccoli. In caso di urto, ovviamente, sono automatici lo sbloccaggio delle porte e l'interruzione sulla linea di afflusso del carburante. Il monovolume di Lancia assicura un comportamento su strada costante e prevedibile, al punto da perdonare eventuali errori del guidatore e da permettere di superare senza affanni le situazioni critiche. Ecco che nel campo della sicurezza attiva Lancia Phedra, oltre a un impianto frenante con eccellenti prestazioni, sfodera i più sofisticati dispositivi elettronici per il controllo del comportamento dinamico della vettura: dalla frenata alla trazione. Innanzitutto tutte le versioni offrono di serie l'Abs con il correttore elettronico della frenata Ebd (Electronic Brake force Distribution), che regola l'azione frenante sull'asse posteriore in modo da impedire il blocco delle ruote e garantire in ogni condizione il pieno controllo della vettura. Sempre di serie il Brake Assistance che assiste nelle frenate di emergenza: sulle vetture con Esp è una funzione svolta elettronicamente dalla centralina dell'ABS e si chiama Hba (Hydraulic Brake Assistance). Allo scopo di garantire una maggiore padronanza della vettura, tutte le Lancia Phedra sono dotate di Esp (Electronic Stability Program). Il sistema interviene nelle condizioni prossime al limite, quando è a rischio la stabilità della vettura, e aiuta il guidatore a controllare l'auto. Inoltre, per limitare il pattinamento delle ruote motrici in caso di ridotta aderenza stradale, il nuovo modello dispone dell'Asr (Anti Slip Regulation), che è di serie su tutte le versioni. Si tratta del sistema per il controllo automatico della trazione, che funziona a qualsiasi velocità e interviene sulla coppia, in funzione del coefficiente di aderenza rilevato. Quando, invece, in condizioni di bassa aderenza si scala bruscamente di marcia, interviene l'Msr (Motor Schleppmoment Regelung) che ridà coppia al motore evitando il pattinamento derivante dal blocco delle ruote. Tanti e sofisticati dispositivi, quindi, per la sicurezza dinamica di Lancia Phedra. Per governarli è stato messo a punto un sofisticato "sistema nervoso intelligente" che è pilotato da una centralina elettronica. Quest'ultima riceve i segnali provenienti dai vari sensori sparsi nella vettura e in relazione ad essi decide quanti e quali congegni devono essere attivati. Infine, Lancia Phedra dispone di un impianto frenante particolarmente efficace, che assicura una decelerazione pronta e progressiva, oltre che spazi di arresto ridotti. Senza contare che in caso di frenata improvvisa e prolungata interviene un sistema automatico di emergenza che accende il lampeggiatore d'emergenza (Hazard) avvertendo tempestivamente i veicoli che seguono. A seconda delle versioni, infine, sono disponibili: fendinebbia, lavafari, sensori di pioggia, di parcheggio, crepuscolare e della pressione dei pneumatici. 

FESTIVAL INTERNAZIONALE CINEMAMBIENTE 6ª EDIZIONE, TORINO 17-24 OTTOBRE 2003 CINEMA MASSIMO 
Milano, 3 giugno 2003 - Dal 17 al 24 ottobre 2003 è in programma la 6ª edizione del Festival Internazionale CinemAmbiente. Da questo anno le competizioni internazionali saranno tre: una per film di durata inferiore a 40 minuti, una per film di durata superiore e le nuova sezione dedicata ai documentari. Tutti i film devono essere stati prodotti dopo il 1° gennaio 2001. La scheda di partecipazione, scaricabile dal sito www.cinemambiente.it deve pervenire al Festival Internazionale CinemAmbiente non oltre il 31 luglio 2003, accompagnata dal seguente materiale: una videocassetta Vhs del film; tre foto del film e una del regista; i testi integrali dei dialoghi e del commento del film, sia nella lingua originale che tradotti in italiano o inglese o francese o spagnolo; I partecipanti saranno informati della avvenuta selezione entro il 31 agosto 2003. Le videocassette dei film devono essere spedite per posta (specificando "senza valore commerciale") al seguente indirizzo: Festival Internazionale CinemAmbiente C.so Regina Margherita 73, 10124 Torino Tel. +39 011 197 11 943 - Fax. +39 011 197 11 944 info@cinemambiente.it  - www.cinemambiente.it  Le spese di invio delle copie delle videocassette per la selezione sono a carico dei partecipanti. Le videocassette verranno conservate negli archivi del Festival, salvo richiesta contraria da parte del mittente. Le spese delle copie dei film ammessi al concorso saranno a carico dei partecipanti, le spese di restituzione a carico del Festival. I film saranno assicurati dal Festival dal momento dell'arrivo a quello della partenza. In caso di perdita o deterioramento, in questo periodo, verrà rimborsato il costo di stampa della copia. Il Festival inviterà a proprie spese i registi e faciliterà la presenza di altri ospiti (giornalisti, professionisti, organizzatori di altre manifestazioni,personalità). I film saranno tradotti simultaneamente o sottotitolati. Non sono previste tasse di iscrizione. Tutti i documenti prodotti saranno bilingue. Una giuria composta da almeno 5 membri assegnerà i seguenti premi: Premio al Miglior Medio/Lungometraggio; Premio al Miglior Cortometraggio; Premio al Miglior Documentario; Verrà inoltre assegnato un premio da parte del pubblico. Altri premi saranno comunicati durante il Festival. I film selezionati potranno essere oggetto di manifestazioni che si svolgeranno successivamente al Festival. L'organizzazione prenderà accordi in tal senso con gli aventi diritto. Infolink: www.cinemambiente.it 

OGGI A RIVA DEL GARDA IL 1° CONVEGNO NAZIONALE PER IL TURISMO DEL BENESSERE. 
Milano 3 giugno 2003 - Tourismusteam, organizza il 1° Convegno Nazionale per il turismo del benessere il 3 giugno 2003 a Riva del Garda. Tra i rinomati relatori vari albergatori leader del settore, il nuovo Presidente della Trentino Spa, Dr. Miorelli, e il conosciuto editore, Dr. Maggi, della rivista 'Viaggi in Benessere Negli ultimi anni l'interesse per le vacanze all'insegna del benessere, del wellness, del fitness, del movimento e della ricerca dell'equilibrio fisico e mentale ha caratterizzato il mercato turistico coinvolgendo una percentuale sempre più elevata di turisti che tendono alla ricerca di un armonia completa. Un mondo, quello del benessere, che rappresenta un possibilità di espansione, sviluppo e crescita estremamente positiva per l'offerta nazionale ma che per il momento può contare su pochi operatori che propongono questo tipo specifico di prodotto. Infatti le molteplici potenzialità legate al turismo del Benessere si sono manifestate solo in parte, a differenza di altri Paesi, come l'Austria, che si sono già da tempo impegnati con interesse e passione al settore ottenendo risultati sorprendenti. Per cogliere l'occasione di questa nuova tendenza e del suo alto potenziale di crescita è importante conoscere le caratteristiche, i livelli qualitativi e le competenze necessarie per soddisfare e rispondere in modo adeguato alle esigenze di un turista del futuro sempre più esigente, che richiede un mix di servizi fruibili durante la sua vacanza. Il Convegno rivolto a tutti gli albergatori e professionisti del settore turistico prevede l'intervento di esperti e leader nell'ambito del benessere: come imprenditori, giornalisti, capi redattori, medici e consulenti che approfondiranno tematiche e problematiche relative al mondo del benessere, della salute e del fìtness nelle strutture alberghiere e che offriranno una panoramica completa sulla nuova filosofia dello star bene. Tourismusteam via Solteri 78, 38100 Trento tel 0461/880446 www.tourismusteam.com 

200 ISCRIZIONI AL CLUB "SQUALI ANCH'IO" E OGGI L'ECOGRAFIA IN DIRETTA ALLA RAZZA SOTTO I RIFLETTORI DI LINEA BLU RAI 1 ALL' ACQUARIO DI CATTOLICA 
Cattolica, 3 giugno 2003 - E partita il 31 maggio all' Acquario di Cattolica, la campagna di sensibilizzazione contro il "finning" ( la pesca agli squali per prelevare le pinne, vendute a prezzi elevatissimi) attraverso il Club di Amici dell' Acquario di Cattolica " Squalo anch'io" che già vede - oltre 200 iscritti - solo in questo fine settimana . L'Acquario di Cattolica, attraverso l'afflusso dei suoi visitatori - oltre 5000 presenze in questo ponte - contribuisce e invita attraverso questo neonato Club, alle donazioni destinate al progetto educativo "L'unica alternativa è l'educazione", realizzato in collaborazione con Avsi (Associazione Volontari per il Servizio Internazionale). I visitatori dell'Acquario di Cattolica possono iscriversi e ricevere gratuitamente la tessera " Squalo Anch'io" che permette loro di tornare a visitare l'Acquario gratuitamente ogni volta che accompagnano un amico che paga un biglietto a tariffa intera. Per ogni visitatore accompagnato da un socio di Squalo anch'io, l'Acquario verserà due Euro in sostegno del progetto. E oggi 3 giugno anche Linea Blu approda al Parco Le Navi, per riprendere un'ecografia alle razze - realizzata dalla Dott.ssa Claudia Gili ( Veterinario dell'Acquario di Genova ) e dallo staff acquariologico del Parco. Le razze, strette "parenti" degli squali, hanno anch'esse una "gestazione" assai lunga. Il tasso riproduttivo molto basso di questi pesci, che "partoriscono" i loro piccoli, li rende vulnerabili agli eccessi di pesca. Sarà un'occasione per parlare nuovamente del problema della pesca agli squali, che rischiano di scomparire in pochi anni. Milioni di squali vengono uccisi perché le pinne spuntano prezzi molto alti sui mercati cinesi, tanto che una scodella di zuppa di pinne di squalo viene pagata fino a 100 dollari dai cinesi benestanti, in nome di una pretesa " tradizione culinaria". Poiché il problema del finning dipende dalla povertà e dall'ignoranza, senza l'educazione i divieti non bastano. Concretamente il progetto lanciato dall'Acquario di Cattolica interviene nel Centro Educativo del quartiere degradato di Novos Alagados a Salvador Bahia, insegnando un lavoro dignitoso e offrendo una valida alternativa. Tra gli ospiti intervistati da Donatella Bianchi da Linea Blu, domani saranno a Cattolica anche Raoul e Mirco Casadei Romagnoli doc e sostenitori della Campagna adesioni al club amici dell' Acquario "Squalo Anch'io". Infolink: www.lenavi.it - www.squaloanchio.com 

PROROGATA ALL'8 GIUGNO LA GRANDE MOSTRA DEGLI ALINARI 
Firenze, 3 giugno 2003 - - E' prorogata fino all'8 giugno la grande mostra allestita dal 2 febbraio a Palazzo Strozzi per celebrare i 150 anni della Fratelli Alinari. Una settimana in più di apertura, decisa in via eccezionale da Firenze Mostre, per soddisfare le moltissime richieste e prenotazioni che consolidano lo straordinario successo di critica e di pubblico ottenuto dalla rassegna. Di conseguenza, continuerà fino all'8 giugno anche la proiezione dello speciale documentario dedicato alla Firenze di Vasco Pratolini progettato e realizzato per Firenze Mostre dal critico cinematografico Andrea Vannini, direttore della Bottega del Cinema, e montato in collaborazione con Federigo Zais. Al debutto mercoledì scorso, Firenze e la fotografia nel cinema di Pratolini è come noto un cortometraggio/istallazione video di circa 30 minuti. Approfittando del prolungamento dell'orario della mostra (aperta tutti i giorni ininterrottamente dalle 9 alle 23), sarà proiettato ogni sera a più riprese (orario 20 - 23, ingresso libero) e in contemporanea su due schermi distinti allestiti sotto il loggiato del cortile di Palazzo Strozzi. L'epilogo è significativo e in linea con il contenuto fotografico della rassegna Alinari. Si tratta infatti di un collage di sequenze di film tratti dalle opere di Pratolini che, come noto, svolse anche un'intensa attività di sceneggiatore per il cinema. Il montaggio in ordine cronologico degli eventi narrati scandisce alcuni dei momenti più importanti della storia di Firenze, dalla fine dell'Ottocento agli anni Sessanta: le prime lotte operaie, l'antifascismo e le leggi razziali, la guerra e la resistenza, fino agli anni del boom e dell'alluvione. Ai nomi di registi famosi (Rossellini, Bolognini, Blasetti, Lizzani) corrispondono quelli dei tecnici della fotografia, non sempre noti al grande pubblico (Giuseppe Rotunno, Ennio Guarnieri, Gianni Di Venanzo), ma eccezionali nel catturare la luce e nel creare le atmosfere giuste. Il collage inizia con Metello di Bolognini (tra gli interpreti Massimo Ranieri e Ottavia Piccolo) e prosegue con Cronaca familiare (Zurlini) e Cronache di poveri amanti (Lizzani). Diario di un italiano, che Sergio Capogna trasse dalla novella Wanda, offre invece lo spunto per ricordare le leggi razziali. Seguono brani di Paisà (Rossellini) e di Tempi nostri di Blasetti (dalla novella Mara) in cui il personaggio Pratolini è impersonato da Yves Montand. Le ragazze di San Frediano (Zurlini) precedono La costanza della ragione (Pasquale Festa Campanile), storia della Firenze operaia negli anni di La Pira e di Don Facibeni. La protagonista è una giovanissima Catherine Deneuve. Infine L'alluvione (Marco Carbone), istant - film di cui Pratolini scrisse i testi nel 1966. A parte l'orario prolungato alle 23, restano inalterate tutte le altre indicazioni per la mostra Fratelli Alinari. Fotografi in Firenze, 150 anni che illustrarono il mondo. 1852/2002. Fino al 2 giugno sono le ultime occasioni per visitare un evento eccezionale, come noto curato per la parte scenografica dal regista, premio Oscar, Giuseppe Tornatore. Ingressi: € 8,00 intero; 6,50 ridotto; 5,50 residenti; € 4,00 scuole. Sono previsti sconti anche per i viaggiatori Eurostar, Ataf, Lazzi, studenti con carta Cts e Student Card, soci del Fondo Ambientale Italiano, della Società dell'Iris e del Touring Club Italiano, abbonati e frequentatori dell'Orchestra Regionale Toscana. Per informazioni: 055.2645155 www.firenzemostre.com 

ART NOW BY ELECTA 
Milano, 3 giugno 2003 - una serie di appuntamenti di mostre da non perdere venerdì 6 giugno al Macro (Nuovo museo d'arte contemporanea Roma) inaugurano 4 mostre, che vedono uno dei massimi esponenti della contemporaneità, Tony Cragg, accanto a tre giovani ma già affermati artisti: Cecily Brown con la prima personale italiana dell'artista inglese; Simon Starling presente anche alla Biennale di Venezia; Sissi - vincitrice del premio Premio Querini Stampalia - Furla per l'Arte 2002 - che propone per l'occasione la performance "T". mercoledì 11 giugno a Venezia, Jannis Kounellis interviene sugli spazi della biblioteca, del cortile e del museo del Monastero dell'isola di San Lazzaro degli Armeni. L'artista posizionerà in questi ambienti - sfruttandone l'architettura, la luce e l'atmosfera ma senza modificarne la naturale struttura e bellezza - un gruppo di oggetti di forte suggestione storica e tenterà di collocare idealmente il visitatore all'interno di un'opera d'arte. I risultati dell'opera di Kounellis saranno pubblicati in un catalogo Electa in uscita a luglio. giovedì 12 giugno a Venezia inaugura Italian Factory, la nuova scena artistica italiana, a cura di Alessandro Riva,presso l'Istituto di Santa Maria della Pietà. 36 artisti (tra cui Velasco, Marco Petrus, Alessandro Bazan, Bernardo Siciliano) accomunati da un'identica sensibilità nell'interpretare l'arte contemporanea, sono i testimoni di una grande, silenziosa rivoluzione che ha cambiato il modo di fare arte in Italia tra gli Novanta e il Duemila. E' un ritorno alla ricomposizione formale dell'immagine attraverso pittura e scultura ma anche video e fotografia, che guarda alla tradizione classica italiana e che allo stesso tempo è intrisa di temi e suggestioni contemporanee. venerdì 27 giugno apre Oaxaca Tierra de Arte. Palazzo Bricherasio ospita una collettiva a cura di Sergio Risaliti e Carlos Aranda, dedicata all'arte messicana della 'Scuola di Oaxaca' (nata intono al 1950). A fianco della pittura dei più noti Francisco Toledo, Rodolfo Morales, Sergio Hernandez quella dei nuovi talenti che ne rinnovano con singolare vitalità la tradizione. 

BRIXIA. BRESCIA ROMANA. LE DOMUS DELL'ORTAGLIA. L'AFRODITE RITROVATA MUSEO DI SANTA GIULIA, 1 MARZO - 2 NOVEMBRE 2003 
Brescia, 3 giugno 2003 - L'apertura al pubblico delle Domus dell'Ortaglia ha fatto riscoprire o scoprire lo straordinario complesso monumentale del Museo di Santa Giulia. Dal primo marzo, data di apertura del grandioso nucleo di abitazioni romane note come Domus dell'Ortaglia, il numero dei visitatori del Museo è quintuplicato. Effetto della suggestione delle Domus rese finalmente visitabili e del singolare confronto tra le Veneri di Brescia e di Capua, poste vis a vis in un "tempio" allestito in uno dei chiostri dell'ex monastero che ospita il museo. Intorno a questi eventi, riuniti sotto la sigla "Brixia. Brescia Romana" si è venuto a creare un interesse per molti versi dalle proporzioni inattese, stimolato dall'attenzione con cui i mezzi di comunicazione anche internazionali hanno illustrato l'avvenimento, frutto altresì di un passa parola che ha portato e continua a portare sempre più persone in una sorta di pellegrinaggio culturale a Santa Giulia. Di qui la decisione di prolungare l'evento per tutta l'estate e ancora sino alla ripresa delle scuole, visto che sono molte le scolaresche in lista d'attesa per visitare la mostra. La data conclusiva è stata fissata quindi al 2 novembre. Rivisti anche gli orari dei giorni feriali e aumentata l'apertura la domenica (da martedì a sabato 10-18; domenica 10-19). Dopo il 2 novembre, le domus resteranno parte del percorso museale di Santa Giulia, mentre la Venere di Capua e le altre figure di Venere ritorneranno ai loro museo di origine. La Afrodite bresciana tornerà invece ad indossare le ali che le vennero aggiunte in epoca romana e riprenderà il ruolo di "Vittoria" che le hanno assegnato la storia e la iconografia ufficiali. Resterà però la non irrilevante scoperta che il celebre bronzo, simbolo dei musei di Brescia, non è di epoca romana ma greca e quindi di quattro secoli più "vecchio" di quanto non ritenesse. Al prolungamento è affiancato un amplissimo programma di eventi che connoteranno l'intera estate a Santa Giulia. A partire dalla imminente Festa di Santa Giulia che avrà come palcoscenico il museo e le strade ad esso vicine e che porterà almeno 30 mila persone a vivere, giocare, divertirsi e anche nutrirsi come gli antichi romani. L'edizione 2003 del popolare appuntamento è infatti incentrata sul tema della mostra, ovvero la vita nell'antica Colonia civica Augusta di Brixia. Per tre giorni, come per effetto di un viaggio nella macchina del tempo, il quartiere entro le mura dove sorgono le Domus dell'Ortaglia tornerà a vivere, con le sue botteghe artigiane, gli accampamenti militari, le feste patrizie, le parate e le esercitazioni dei legionari e dei cavalieri, e i riti della quotidianità, gastronomia compresa. Un altro appuntamento di assoluta rilievo è dato dalla apertura, il 5 giugno, del Viridarium che affianca le Domus. Archeologi, botanici, esperti di storia del giardinaggio si sono messi insieme per ridare agli spazi circostanti le Domus il manto verde che potevano avere duemila anni fa. Le antiche essenze vegetali, selezionate sulla base di testi ed iconografia antichi, sono state messe scenograficamente a dimora per far rifiorire i giardini e gli orti che circondavano queste eleganti residenze: uno spettacolo per gli occhi ma anche una interessantissima testimonianza storica che sta già muovendo l'interesse degli appassionati di mezzo mondo. Accanto a questi due grandi eventi, per tutta l'estate, Santa Giulia ospiterà le iniziative del progetto "Di sera al Museo. Suono parola e immagine". Saranno sedici serate in cui i Musei Civici aprono le porte (alla visita alle Domus e alle Veneri si aggiungerà quella al Coro delle Monache, scrigno d'arte recentemente riaperto, e all'intero Museo), per visite guidate accompagnate da concerti, rappresentazioni teatrali, letture, laboratori per bambini e proiezioni cinematografiche. Per agevolare ulteriormente il pubblico è stata disposta una estensione dell'orario di apertura: tutte le domeniche fino alle 19.00. Insomma un insieme di iniziative stimolate da una mostra di successo e destinate a confermare per Santa Giulia la validità dello slogan di "Museo vivo". Infolink: www.domusortaglia.it 

INTORNO ALLE DOMUS RINASCONO L'HORTUS E IL VIRIDARIUM. 
Brescia, 3 giugno 2003 - Le Domus dell'Ortaglia, le bellissime case romane rinvenute nelle vicinanze del museo di Santa Giulia, a Brescia, sono nuovamente contornate da fiori e piante così come lo erano duemila anni fa. E' la nuova tappa del processo di recupero e valorizzazione culturale e turistica della città, scaturito dalla partnership tra il Comune di Brescia e la Fondazione Cab, che in questo progetto vedono affiancarsi anche la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia. Architetti, archeologi, esperti di botanica e giardinieri, si sono a lungo confrontati per riuscire ad evocare per gli spazi verdi continui alle Domus l'aspetto, l'atmosfera, le caratteristiche che un cittadino dell'antica Brixia avrebbe potuto osservare passeggiando in questo quartiere entro le mura cittadine. Gli scavi archeologici effettuati in adiacenza alle domus avevano messo in evidenza un'area non edificata all'interno della quale semplici muri di cinta in pietra di cava delimitavano spazi geometrici quadrangolari, per i quali era stata ipotizzata la funzione di horti delle Domus. I Romani iniziarono a riservare spazi verdi all'interno delle città, di pertinenza residenziale, a partire dal II secolo a.C., secondo una consuetudine ereditata dal mondo greco, dove la cura di piccoli frutteti o giardini era già in uso fin dal V secolo a.C. I primi horti delle città romane sono molto semplici, con una funzione prevalentemente produttiva legata alla coltivazione di alberi da frutto ed erbe aromatiche; solo in un secondo momento vengono allestiti giardini più ameni, i viridaria, con specie arboree e da fiore provenienti da tutto il bacino del mediterraneo, coltivati a fini simbolici, decorativi e contemplativi. Il termine hortus tuttavia venne comunemente utilizzato per indicare sia l'orto-frutteto che il viridarium. Le fonti tramandano che il primo grande giardino in questo senso fosse stato realizzato intorno al 60 a.C. nella villa di Lucullo, proconsole molto facoltoso che aveva vissuto a lungo in oriente. La successiva diffusione di questi spazi verdi anche all'interno delle città indica l'intenzione di riportare in piccolo, presso le Domus, i luoghi di diletto tipici delle grandi residenze extraurbane. Sulla scorta quindi della tradizione e della cultura romana, sono stati riproposti nell'area dell'Ortaglia di Santa Giulia, tra le domus e le mura delle città, un hortus e un viridarium, nei quali sono stati messi a dimora, in seguito ad un'attenta selezione effettuata dagli architetti e dai botanici, le piante ed i fiori che verosimilmente erano impiegati nell'antica Brixia per scopi ornamentali, culinari o terapeutici, di cui sono stati reperiti esemplari presso i più quotati e raffinati vivaisti italiani. La scelta delle specie si basa sulle testimonianze iconografiche (mosaici ed affreschi) delle Domus, sui rinvenimenti archeologici effettuati in aree analoghe e sulle fonti storico-letterarie latine, sia quelle che trattano direttamente di frutteti e giardini (come Naturalis Historia di Plinio, Res Rusticae di Columella, De Agricoltura di Catone, De Re Rustica di Varrone) sia quelle che indirettamente forniscono informazioni sulle colture antiche (ad esempio Marziale e Petronio). Il disegno del verde è di geometria essenziale, con semplici percorsi pavimentati in lastre di pietra che sottolineano il diverso carattere degli spazi recuperati, con un intento evocativo e didattico esemplare. Tra le specie da frutto poste a dimora nell'hortus, prevalgono la vite cara a Dioniso, di cui tralci e grappoli compaiono in numerosi mosaici ed affreschi delle Domus, il fico, pianta sacra presso tutte le civiltà mediterranee, il melo (Marziale ricorda le 32 varietà coltivate nel suo podere), il cotogno (i cui fiori e frutti trovavano innumerevoli usi, dalle conserve, alla decorazione di tavole imbandite, dalla profumazione della biancheria alla distillazione), il pero (bellissime pere compaiono nella decorazione della Sala delle Stagioni delle Domus dell'Ortaglia), il nespolo comune, il susino ed il pesco oltre al diffusissimo e beneaugurante melograno. Nel viridarium invece sono stati poste a dimora siepi geometriche di bosso (l'ars topiaria si diffuse in età repubblicana) e di lauro, sacro ad Apollo oltre che cespugli di oleandro (la pianta da fiore più riprodotta nella pittura romana), di viburno (augurale nelle case) e di mirto (con il quale si intrecciavano corone alle spose. Regina di ogni viridarium era la rosa. I testi antichi la definiscono come il fiore più bello, la gioia degli dei, il cuscino di Cupido, il vestito di Afrodite. Sono state ritrovate e quindi trapiantate le varietà più antiche, con fiori semplici, profumati, monocromi o variegati bianchi e rosa, così come tramandati dall'iconografia: dalla canina, la spontanea rosa grecula dei Romani, alla gallica, dalla muschata, alla damascena bifera, l'unica che fioriva due volte l'anno. Oltre l'hortus e il viridarium, verso le mura augustee, è stato invece allestito il primo nucleo di un grande Parco Archeologico, dove sono state collocate testimonianze romane rinvenute in diverse aree di Brixia e progressivamente ricoverate nel corso degli anni presso il Museo. Si tratta di iscrizioni, grandi frammenti architettonici di edifici pubblici, altari votivi e monumenti funerari, tutti recuperati nel corso dei secoli nel centro storico della città, in molti casi reimpiegati in edifici post-romani. Esposti al pubblico per la prima volta pur non riferibili nella maggior parte dei casi a specifiche architetture o a contesti di appartenenza, consentono tuttavia di immaginare la magniloquenza degli edifici monumentali pubblici della città antica, oggi scomparsi, oltre a quelli noti e tuttora visibili nel tessuto urbano contemporaneo del capitolium, del foro, del teatro e della basilica. I reperti sono disposti secondo un ordine basato su categorie funzionali, come se fossero collocati in un ampio deposito a cielo aperto. Il numero più cospicuo è costituito dai blocchi architettonici con decorazioni a rilievo (fregi vegetali, cornici, mensole) e a modanatura liscia; sono inoltre presenti alcuni altari votivi con ghirlande vegetali a rilievo, frammenti con tracce di iscrizione e monumenti funerari (tra i quali i caratteristici signacula a forma di pigna). All'interno di quest'ultimo gruppo si segnalano, per importanza e mole, i grandi sarcofagi rinvenuti in via Cremona nella primavera del 2002, due dei quali con ancora la copertura in pietra con cuspidi angolari. Il percorso di visita anche in questo caso si snoda attraverso rigorosi piani pavimentali in pietra grigia, che riprendono l'andamento geometrico delle mura e l'orientamento delle Domus. Lo spazio fino ad ora allestito, oltre 3.000 mq, è caratterizzato dalla presenza di specie arboree coerenti con il mondo romano: grandi olmi campestri, cipressi e lunghi filari di acanto le cui bellissime foglie, secondo la tradizione fin dai tempi di Callimaco, hanno ispirato i rilievi di fregi e capitelli delle architetture più auliche. 

AGLI EREMITANI UNA MOSTRA PER RICORDARE E SPERARE ESPOSTI ANCHE ALCUNI DEI FRAMMENTI RITROVATI 
Padova, 3 giugno 2003 - A 59 anni dal bombardamento che, l'11 marzo del '44, polverizzò la Cappella Ovetari della Chiesa degli Eremitani e, con essa, gli affreschi con cui Andrea Mantegna l'aveva interamente decorata, una mostra documenta quella tragica vicenda e insieme riaccende la speranza che almeno un barlume di quello straordinario ciclo di affreschi possa tornare a vivere. L'esposizione, intitolata "Progetto Mantegna" sarà allestita, a partire dal 4 giugno, negli ambienti antistanti la Cappella Ovetari all'interno della chiesa degli Eremitani. La mostra documentaria, è stata voluta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, in collaborazione con la Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico e Demoantropologico del Veneto e la Diocesi di Padova, per dar pubblicamente conto dei risultati della ricerca - promossa e finanziata dalla stessa Fondazione - di ricomposizione informatica degli oltre 80 mila minuscoli frammenti di affresco che vennero raccolti tra le macerie nei giorni successivi al bombardamento. Ciascuno dei minutissimi frammenti è stato restaurato, fotografato e documentato, in attesa di capire se e come si potesse tentare una ricollocazione dell'immenso mosaico scomposto. L'impresa, che sembrava impossibile, potrebbe divenire realtà grazie agli studi del professor Domenico Toniolo e del dottor Massimo Fornasier dell'Istituto di Fisica dell'Università di Padova, i quali hanno messo a punto un programma in grado di confrontare e ricollocare i frammenti su una mappa rappresentata dalla riproduzione degli unici documenti rimasti del famoso ciclo: le immagini realizzate nel 1920 dai tecnici della Fratelli Alinari, immagini di buona qualità ma in bianco e nero. La Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, venuta a conoscenza di quello che allora sembrava ancora un puro esercizio scientifico, decise di intervenire per finanziare e gestire il passaggio dalla ricerca teorica all'applicazione pratica, trovando ampiamente disponibile la Soprintendenza ai Beni Storici e Artistici del Veneto e, in quanto proprietaria dei frammenti, la Curia. Due anni di lavoro ed ecco arrivare i risultati: migliaia di frammenti hanno trovato la loro collocazione (anastilosi virtuale) e ciò grazie alla rete di computer in grado di localizzare in pochi secondi frammenti della dimensione di 3-4 centimetri quadri su superfici di molti metri quadri e ciò attraverso il raffronto di 7 milioni di posizioni possibili, ricorrendo anche e l'uso della tecnica delle armoniche circolari. A pieno regime, in una giornata lavorativa, il laboratorio dell'Istituto è in grado di esaminare fino a 1.000 frammenti. Rimessi virtualmente al loro posto, i frammenti salvati dimostrano di coprire circa 77mq, un 10 per cento circa di quella che era la superficie affrescata, distrutta in quel terribile evento. In pratica, per un frammento ritrovato ne mancano almeno altre nove. La mostra darà conto, attraverso grandi pannelli, dei risultati della "anastilosi informatica" di alcune delle scene che componevano il ciclo della cappella. Il lavoro che i tecnici continuano a portare avanti a ritmi molto sostenuti per giungere a ricomporre tutti i frammenti ritrovati verrà documentato attraverso un monitor che proporrà i diversi momenti della ricerca. La mostra, che illustrerà anche la storia del ciclo mantegnesco e della vicenda bellica che ne comportò la distruzione, andrà stabilmente ad arricchire il normale percorso di visita della Chiesa agli Eremitani e della Cappella Ovetari (che sono luogo di culto e quindi liberamente aperte al pubblico). Eccezionalmente, dal 4 giugno (data inaugurale dell'esposizione) all'11 marzo 2004 (data di ricorrenza dei 60 anni dal bombardamento) la Soprintendente ai Bsad del Veneto, Anna Maria Spiazzi, che coordina l'intero Progetto Mantegna, ha accettato di esporre, all'interno della mostra documentaria, anche alcuni frammenti originali dell'affresco perduto, riaccostati proprio grazie alle indicazioni fornite dalla ricerca su base informatica. Sarà per tutti una vera emozione rivedere, quasi sessant'anni dopo, le testimonianze vive di capolavoro della storia universale dell'arte che si credeva completamente perduto. Per informazioni: Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo tel. 049. 8761855 Emal: info@fondazionecariparo.it 

MASTER UNIVERSITARIO E CONVEGNO: "LE NUOVE PROFESSIONI DELLO SPORT" 
Milano, 3 giugno 2003 - Si terrà sabato 7 giugno 2003 alle ore 9,30 presso L'Università degli studi di Milano (Aula 211) in via Festa del Perdono, 7 a Milano il Convegno "Management e Gestione dello Sport - Le nuove professionalità" in occasione della Consegna dell'Attestato ai 22 partecipanti al 1° Master di secondo livello in "Management e Gestione dello Sport" (2002/03) organizzato dalla Facoltà di Scienze Motorie dell'Università degli Studi di Milano. I lavori del Convegno, aperto dal Prof. Giuliano Pizzini Preside Facoltà di Scienze Motorie dell'Università degli Studi di Milano, saranno coordinati dal Responsabile Didattico del Master Prof. Franco B. Ascani. Interverranno: il Dott. Antonello Capone Presidente Nazionale Ussi (Unione Stampa Sportiva Italiana) e redattore della Gazzetta dello Sport, il Dott. Paolo Lutteri Direttore Marketing Sport e New Media Sipra, il Dott. Andrea Varnier Direttore della Comunicazione e Immagine dei Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006, Prof. Ottorino Ascani Docente di Diritto comunitario all'Università di Milano - Bicocca e Specialista del Team Europe - Commissione Europea, Dott. Marcel Vulpis Chief Media Relations "Mondiali Bormio 2005", Dott. Claudio Colombo Capo Redattore Sport Olimpici del "Corriere della Sera", Dott. Fabio Romei esperto di diritto civilistico applicato allo sport, Dott. Sandro Gamba Centro Psicologia dello Sport. Ex-allenatore basket. Nel corso del Convegno sarà presentata l'edizione 2003/04 del "Master Universitario in Management e Gestione dello Sport" Sono stati invitati i 33 Docenti del Master, i Presidenti Nazionali dei Comitati Regionali delle Federazioni Sportive Nazionali, degli Enti di Promozione Sportiva, delle principali Società Sportive e delle Aziende leader di settore Informazioni: Facoltà di Scienze Motorie - Master via Kramer, 4/a - 20129 Milano - Tel. 02 503.15151 - Fax 02 503.15152 - e mail: scienze.motorie.sport@unimi.it 

COPPA DEL MONDO CANOTAGGIO - PER L'ITALIA 3 ORI E 4 BRONZI. 
Milano, 3 giugno 2003 - E' grande Italia. Questo il responso della prima prova di Coppa del Mondo conclusasi sulle acque dell'Idroscalo milanese che ad agosto ospiterà anche i campionati del mondo di qualificazione olimpica. Con 3 ori e 4 argenti, seconda, come già era avvenuto ai mondiali di Siviglia lo scorso settembre, sempre dietro alla solita Germania (4-2-0), la squadra azzurra ha entusiasmato, tra conferme (il doppio pesi leggeri di Pettinari e Luini che ha allungato la sua imbattibilità, i 4 senza senior e leggere e il 4 di coppia campione olimpico) e novità (il nuovo due senza di DeVita-Lari, secondi dietro ai fratelli croati Skelin ma davanti ai mostri sacri inglesi Pinsent e Cracknell). E' tornato a farsi sentire anche l'otto capace dispaventare la Germania e di superare finalmente la bestia nera Croazia. I successi azzurri portano la firma, oltre a quella di Pettinari e Luini, di Stefano Basalini nel singolo p.l e di Bertini, Amarante, Amitrano e Mascarebhas nel 4 senza leggero. Argento, invece, per l'otto (Gabriele,Tramontano, Penna, Verzotti, Dentale, Palmisano, Trombetta, Cascone e il timoniere Iannuzzi) che nello sprint finale ha bruciato sulla linea de traguardo la Croazia; il due senza De Vita-Lari, il 4 senza dei fratelli Mornati, Leonardo e Carboncini e il 4 di coppia Abbagnale, Raineri, Galtarossa e Sartori. Soddisfatto il Dt La Mura: "E' andata bene, anche oltre le previsioni. Alcuni equipaggi è da poco che lavorano insieme, come il 4 di coppia, il due senza e lo stesso otto, possono quindi migliorare con il tempo. Per l'ottorosa un passo avanti sulla strada per Pechino 2008". Classifica di Coppa dopo la prima prova: 1. Germania punti 52; 2. Italia 48; 3. Gran Bretagna 28; 4. Romania 27; 5. Francia26; 6. Usa 24; 7. Russia e Rep. Ceca 20. 

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