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SABATO
15 NOVEMBRE  2003

pagina 2

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LISA, HOSTESS VIRTUALE, GUIDERA' L'UTENTE NELLE PROPRIE SCELTE ALBERTO VUAN : "USARE I/ TELEVISORE NON È MAI STATO COSÌ L'EVOLUZIONE DEI PRODOTTI VDA NON SI ARRESTA.

L'azienda di Pordenone, leader europea nella realizzazione di sistemi di Tv Interattiva per hotels, lancia il suo ultimo e innovativo prodotto, denominato Active-3, presentato, in anteprima, alla fiera dell'ospitalità Host 2003. L 'ultima "creazione" Vda, costituisce un ulteriore passo avanti nell'evoluzione della piattaforma tecnologica digitale Power Tv che permette di oltrepassare la soglia dell'interattività per giungere ad una vera e propria "proattività" del sistema, trasformando il televisore in uno strumento capace di interagire con il cliente. La presenza di Lisa, una ragazza virtuale che "vive" all'interno dell'interfaccia grafica, scardina il concetto di staticità e rende l'approccio con la Tv dinamico e divertente, proponendo un panel di contenuti multimediali creati "ad hoc" e disponibili "ori demand". Lisa è una vera e propria assistente personale che colloquia direttamente con il cliente, guidandolo, passo dopo passo, attraverso le molte possibilità d'intrattenimento e comunicazione - Pay Tv, Internet, News, Giochi - messe a disposizione dalla Tv nella camera d'albergo. Questa "hostess virtuale" rende lo strumento Tv, e il suo innovativo meccanismo di comunicazione, il più possibile familiare all'utente che, almeno inizialmente, potrebbe trovarsi in difficoltà nell'utilizzare un nuovo servizio che rivoluziona completamente il modo di vedere e di usare la Tv. Il nuovo modello di network computer, equipaggiato con microprocessore Power Pc, comprende tutte le funzioni già svolte da Active-2 innalzando, però, i livelli di performance ed aggiungendo nuove funzioni e servizi. Il sistema "Active 3" è integrato con un decoder Mpeg2 per la riproduzione digitale dei films in modalità Video On Demand; inoltre la navigazione in Internet consente la visualizzazione dei siti elaborati in formato Flash. Altra novità è la presenza di ingressi ed uscite "on-board" per l'integrazione con unità audio-video esterne, come ad esempio l'Home Theatre. A soli due anni dal lancio di Active-2, il primo network computer plug&play completamente integrato nei Tv ad Architettura Aperta, l'azienda riconferma la volontà di implementare ulteriormente il mondo dei servizi interattivi per hotels. Nel novembre 2001, il lancio di Active-2, rappresentò la prima vera rivoluzione nel settore della Tv Interattiva. Con la piattaforma tecnologica °Power Tv" diventò infatti possibile trasformare il semplice televisore in terminale remoto con funzioni di computer, con accesso veloce ad Internet, avviando una sorta di interazione con l'utente. L'utilizzo contemporaneo di Internet Tv, Video On Demand Digitale, Internet Radio e Music ori Demand aprì nuovi scenari, sino a quel momento totalmente inesplorati nell'offerta alberghiera dei servizi di intrattenimento e di comunicazione. Nel corso del 2002, la piattaforma Power Tv è stata ulteriormente arricchita dall' l'introduzione del sistema di Pay Tv satellitare "Satellite System" (usato per lo scaricamento satellitare dei film in formato digitale negli hotels di Europa, Medio Oriente e Africa) e, dal servizio di Laptop Connectivity "Power Link" per la navigazione Internet via Pc portatile, direttamente dalle camere e dalle aree comuni dell'albergo. "Il punto di forza del Gruppo Ilda - spiega Alberto Vuan managing director dell azienda - consiste nella capacità di sviluppare soluzioni soluzioni High-tech non fine a se stesse ma al servizio di una strategia editoriale con la quale si vuole trasformare il televisore in un display intelligente che abbia una propria "anima" e capace di fornire on demand contenuti di qualità e servizi di connettività a larga banda". Il passaggio dalla Tv Interattiva alla Tv proattiva è solo un altro passo ottenuto grazie alla politica aziendale del team Vda, tesa a continuare la propria tradizione rivolta allo sviluppo e all'innovazione del prodotto. La trasformazione del televisore "vecchio stampo" in un elemento totalmente attivo in grado di "dialogare" direttamente con gli utenti è l'obiettivo continuo di Vda, che ha pensato e creato questo servizio "optional" per una clientela business, che deve usare il computer in ogni luogo e in ogni momento. Dopo aver conquistato il mercato europeo e mediorientale dei sistemi di "In Room iTv" dedicati agli alberghi, Vda si appresta a concludere nuove joint-venture in Canada e America per esportare il modello "Active 3" oltre oceano. Nell'ultimo anno l'azienda, con sede a Pordenone e sales company in Ungheria, Regno Unito, Tunisia, Medio Oriente, Francia, Germania e Benelux, ha rafforzato la propria presenza nel mercato mediorientale, attraverso l'acquisizione di contratti con clienti prestigiosi come l'Emirates Towers e il Jumeira Beach Hotel di Dubai, stretto importanti collaborazioni e ottenuto validazioni della piattaforma Powertv da alcune delle catene alberghiere più prestigiose al mondo (Jolly Hotels, Novotel, Hilton, Sheraton, Intercontinental, Four Season, Mi/lennium, Jumeirah International, Le Meridien, Mng Group) che si aggiungono alla lunga lista di clienti prestigiosi (Laguna Pa/ace - Venezia, Londra Pa/ace - Venezia, Grand Hotel et de Milan, Hotel Art - Roma, Holiday Inn - Parigi, Millennium May Fair - Londra, Ramada - Berlino, Le Meridien Lingotto - Torino, Porto Carrai - Grecia) che hanno individuato nella piattaforma messa a punto da Vda, l'unico sistema di Tv interattiva tecnologicamente avanzato, funzionale e adattabile alle diverse esigenze della clientela. In termini di volume di business, il piano di sviluppo del Gruppo (di cui fanno parte Vda Multimedia Spa, che si occupa della commercializzazione e della gestione dei servizi, e Vda Elettronica spa, dove si concentra tutta l'area di progettazione e sviluppo tecnologico, quest'ultima partecipata al 20% da Bticino spa) prevede un, incremento, rispetto alle 50mila unità fisiche già installate in tutto il mondo, di oltre 18mila unità entro la fine dell'anno e di oltre 28mila nel corso del 2004 (con un bacino di utenti che a fine 2004 supererà i 15milioni di ospiti). Anche in termini di fatturato, più che raddoppiato negli ultimi tre anni, l'azienda stima una crescita esponenziale da 20 milioni di Euro (previsti a fine 2003) a circa 44 milioni di Euro nel 2005. Infolink:  www.vdavda.com

CONSEGNATI I CONTRIBUTI AGLI STUDENTI DEL PRIMO CORSO DI TURISMO DELL'ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE "A. MOREA" DI FABRIANO
Sabato 8 novembre presso l'aula magna dell'Istituto Tecnico Commerciale per Geometri e Turismo "A. Morea" di Fabriano, si è tenuta la cerimonia di consegna del contributo (pari all'importo delle spese sostenute per l'acquisto dei libri di testo) alle famiglie dei venticinque alunni iscritti alla prima classe dell'indirizzo ITER-Turismo. L'iniziativa, promossa dalla Società Hesis srl, società partecipata della Comunità Montana Esino Frasassi, subito raccolta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana, dal Comune di Fabriano, dalla stessa Comunità Montana e dal Consorzio Grotte Frasassi, è finalizzata al potenziamento del nuovo indirizzo scolastico. Corso di studio indispensabile a creare figure professionali da inserire in strutture, progetti e quanto altro risulta opportuno per la promozione del territorio montano che vanta grandi potenzialità ambientali, culturali e paesaggistiche, capaci di sviluppare un settore aggiuntivo all'economia, prevalentemente industriale, della zona. All'incontro, aperto dal preside dell'Istituto Commerciale Otello Migliorelli, hanno preso parte il presidente dell'Hesis Aurelio Zenobi, e per la Fiondazione Carifac , il vice presidente Mario Giampaoletti, il segretario generale Roberto Malpiedi ed il responsabile del turismo Romualdo Latini, gli assessori al Turismo del Comune di Fabriano Leandro Mariani, e della Comunità Montana Stefano Ricci, e Vincenzo Gattucci, per il Consorzio Frasassi. A Fabriano, presso l'Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri esiste da due anni una sezione dedicata al Turismo. Piccolo passo per la formazione di nuove professionalità in un campo importante per il futuro del territorio, ricco di valenze storiche, paesaggistiche, culturali e turistiche. Nuove professionalità già in grado di esprimersi adeguatamente, come hanno potuto appurare gli operatori del settore che hanno avuto la fortuna di ospitare gli stagisti del secondo anno. Per impedire che, a seguito della riforma scolastica che vuole classi molto numerose, questa iniziativa venisse vanificata, Hesis srl, società operante nel settore dell'incoming residente a Fabriano, ha preso l'iniziativa di sollecitare i soggetti più sensibili alla promozione del nostro territorio per creare un fondo a sostegno dei giovani che intendono intraprendere gli studi superiori nella specializzazione "Turismo". In questo, come detto, ha subito trovato la fattiva collaborazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana e l'impegno di altri importanti Enti. Il fondo, è stato messo a disposizione su conto corrente della Carifac a specifica destinazione, per iniziative che come quella di oggi serve a coprire il costo dei testi scolastici necessari a tutti gli studenti iscritti, e in futuro, anche a premiare i più meritevoli. Questi gli studenti ai cui genitori sono stati consegnati il corrispettivo sostenuto per l'acquisto dei libri: Giacomo Agostinelli, Sarah Allum, Maroua Amara, Mirela Adriana Antoneac, Erika Bergantini, Simone Bianchetti, Giorgia Biancini, Andrea Bucarelli, Alessandra Caparvi, Rafael Alexandre Clemente Magalhaes, Maria Di Viesti, Luca Fioranelli. Maria Alexandra Gordes, Sabrina Micheletti, Gloria Mollari, Mara Paris, Bruno Roman Penotti, Alexandro Ruzziconi, Xhoana Shkoda, Michela Silvestrini, Giorgia Spadini, Sara Spitoni, Lucilla Teodori, Camilla Vici, Laura Zingaretti.

COMMERCIO, TURISMO E SERVIZI: QUALI OPPORTUNITÀ DALL'ALLARGAMENTO DELL'UNIONE EUROPEA?
Su iniziativa della Commissione europea, DG Imprese, l'Eurosportello Confesercenti, in collaborazione con Assoturismo, CESCOT e Federazione Italiana del Franchising, organizza il prossimo 21 novembre a Roma, presso la sede della Confesercenti Nazionale, una giornata di approfondimento per le imprese del commercio, del turismo e dei servizi, sulle opportunità offerte dai mercati dei futuri Stati membri dell'Unione europea. L'incontro si adatta alle peculiari esigenze delle imprese del terziario ed è diretto a sostenere i processi di diversificazione, crescita e innovazione in uno spazio economico unico allargato a 25 paesi. La giornata alterna interventi finalizzati a fornire un quadro sulle possibilità di cooperazione economica in Polonia, Repubblica Ceca e Malta a momenti di riflessione sugli strumenti a sostegno del processo di internazionalizzazione delle imprese. Una sessione ad hoc sarà dedicata al tema della formazione professionale, con l'obiettivo di rafforzare i servizi alle imprese forniti dall'Associazione grazie all'estensione del partenariato internazionale. Durante la giornata potranno inoltre essere organizzati incontri bilaterali tra i responsabili sindacali e rappresentanti istituzionali italiani stranieri per valutare eventuali possibilità di cooperazione. Segreteria Organizzativa: Consorzio Eurosportello Confesercenti - Euro Info Centre IT 362, info@infoeuropa.it

L'INGLESE DEI GIAPPONESI
Parlare in inglese con un turista giapponese è un'avventura che il più delle volte non va a buon fine. Si fa molta fatica a comprendere anche frasi elementari e altrettanto fanno loro con il "nostro" inglese. Quasi un dialogo tra sordi! Ci son dei buoni motivi per questa reale difficoltà che dipende, soprattutto, da come l'inglese viene insegnato a scuola. La prima sorpresa è che in Giappone l'inglese si studia tanto, almeno quanto in Italia, cioè per almeno 5 anni. Un conto però è sapere di letteratura e un altro praticare la lingua parlata! Iniziamo dalla fonetica: il giapponese è essenzialmente sillabico, cioè si pronunciano le parole come in italiano senza particolari differenze. Quindi, come per noi italiani, la pronuncia inglese resta difficilissima! Prendiamo poi il caso delle parole tronche, così diffuse nell'inglese: ebbene, un giapponese tenderà sempre ad aggiungervi una vocale con un risultato che si può ben immaginare per le nostre orecchie. Proviamo con qualche esempio: makudonardo e‚ precisamente la catena di ristoranti MacDonald, mentre mairudo7 la marca di sigarette più diffuse in Giappone) vorrebbe significare Mild 7, tanto per fare due esempi. C'è poi il caso, come abbiamo visto dagli esempi precedenti, delle due consonanti unite che non fanno parte del lessico giapponese: è un'impresa per loro pronunciarle a meno che non ci si metta in mezzo una "u". Un altro problemino è l'assenza di differenze orecchiabili fra la B e la V. Per esempio, "Virgin Airline" può essere tranquillamente pronunciato "Bargin" (con la erre quasi invisibile) quando si cerca la linea aerea in aereoporto! Cosi un povero turista giapponese rischia di perdere l'aereo in quanto non può trovare lo sportello giusto per la partenza in quanto nessuno lo capisce! Solo alcuni esempi tanto per dare un'idea. Il problema, come abbiamo accennato, sta soprattutto nella scuola. Gli insegnanti di inglese raramente hanno avuto occasione di studiare la lingua nel luogo di origine (gli Stati Uniti, ad esempio). La loro pronuncia, pertanto, risente molto di questa carenza. Aggiungiamo un altro fatto poco noto, e cioè che prima e durante la Seconda Guerra era assolutamente proibito insegnare e studiare l'inglese a scuola. Inoltre, era rigorosamente vietato usare termini inglesi, le parole della vita quotidiana. Potete immaginare quanto era difficile trasmettere via radio una partita di baseball! Si sono quindi dovute inventare parole giapponesi per evitare le parole inglesi. Un ultimo fattore, che ha una certa rilevanza, è il sistema di insegnamento in generale che genera vergogna ed un senso di riprovazione nello studente che sbaglia (paura di fare errori, di sentirsi stupidi di fronte agli altri). Se quindi un giapponese non è sicuro di ciò che dice (in inglese), non si azzarda a parlare in questa lingua. Accadono, pertanto, fatti curiosi (per noi) ma che poi hanno una rilevanza commerciale. I turisti giapponesi sopra una certa eta‚ che vengono in Italia, ad esempio, si vergognano di telefonare alla reception dell'albergo per chiedere qualunque cosa. Come fare una telefonata in Giappone, ad esempio. Oppure per avere del te‚ caldo o dell'acqua minerale. Sanno che la loro pronuncia lascia a desiderare e quindi non ci provano nemmeno, creando(si) un senso di frustrazione. Per i giovani il discorso va meglio in quanto viaggiano di più e sono quindi costretti a spiccicare qualche parola inglese; ma non di tanto. Allora, che dovrebbe fare l'imprenditore italiano avveduto, sia esso un esercente ovvero un albergatore? Crea le premesse per assistere linguisticamente questo gruppo turistico così importante, cercando di metterlo a suo agio con una informativa nella sua lingua. Japanitaly, ad esempio, ha studiato a fondo il comportamento dei turisti giapponesi in albergo e ha rilevato che laddove è presente nella camera una informazione in lingua giapponese, segnalata già sul banco della reception, si crea una immagine della struttura molto favorevole. E non è cosa da poco in quanto è tipico dei giapponesi il "passaparola" che può fare la fortuna di una struttura rispetto ad un'altra. Su questa base, Japanitaly ha creato un manualetto per l'imprenditore alberghiero che gli permetta di affrontare il problema nel migliore dei modi, trasformandolo in una opportunità di maggior successo. www.japanitalytravel.com  è il primo portale, che descrive l'Italia turistica, culturale, enogastronomia in giapponese, creato dalla Japanitaly.com, società di marketing e comunicazione. Nel portale si promuove commercialmente l'offerta turistica italiana nel mercato giapponese, con la pubblicazione di numerosi articoli sull'Italia "minore" offrendo agli operatori pubblici e privati uno spazio commerciale in cui sono contenute le pagine pubblicitarie suddivise per categoria merceologica. Gli articoli contenuti nell'E-magazine trovano spesso spazio nella stampa giapponese a conferma dell'interesse per l'Italia. I servizi offerti da Japanitaly.com vanno dalla traduzione/editing di depliant, brochure o altra documentazione, a progetti promozionali e campagne di comunicazione da attuarsi in Giappone, compresi lanci di comunicati, conferenze stampa, organizzazione di eventi ed assistenza professionale nel mercato turistico giapponese per presentare l'offerta turistica italiana. E-mail: travel@japanitaly.com  

LLOYD ADRIATICO LANCIA "NEVE SICURA" E CON UNA SPESA DI POCHI EURO ASSICURA TRANQUILLITÀ PER LA STAGIONE SCIISTICA
Neve Sicura è la nuova polizza del Lloyd Adriatico che protegge gli appassionati della neve in tutte le situazioni che possono verificarsi nella pratica dello sci (alpino, fondo, snowboard) ed è valida in tutta l'Europa. Il tema della sicurezza sulle piste da sci, di anno in anno sempre più frequentate, ritorna d'attualità ad ogni avvio di stagione ed è sempre più sentito da chi pratica tali sport; gli incidenti e gli infortuni sulle piste da sci, purtroppo sempre numerosi, hanno posto in evidenza la necessità di maggiore sicurezza ed hanno sensibilizzato il pubblico sulla responsabilità civile per i danni provocati a terzi. La completezza delle garanzie assicurative di Neve Sicura e, nell'ambito dell'assistenza, la ricchezza dei contenuti, ne fanno un prodotto unico sul mercato. Neve sicura sarà disponibile in Agenzia dal 1 dicembre 2003. Si tratta di un prodotto "a pacchetto" comprendente le garanzie Infortuni, Responsabilità Civile, Tutela legale ed Assistenza, che si adatta facilmente alle varie esigenze dello sciatore. Sono infatti previste durate e tariffe differenziate per il weekend (3 giorni), la settimana bianca (7 giorni), l'intero anno. I costi sono i seguenti: 20 Euro per il weekend (3 gg) - Sconti del 10% per gruppi di almeno 3 persone; 30 Euro per la settimana bianca (7 gg) - Sconti del 10% per gruppi di almeno 3 persone. 120 Euro per l'anno intero - Sconti del 10% per gruppi di almeno 3 persone. La polizza si articola in diverse coperture. Infortuni  - copre le spese mediche di primo soccorso, le spese in caso di ricovero in Istituti di cura pubblici o privati con o senza intervento chirurgico, e in più l'indennizzo per invalidità permanente conseguente a infortunio sciistico (con possibilità di anticipo sull'indennizzo) e la copertura caso morte a favore dei beneficiari designati. Responsabilità Civile - protegge dalle conseguenze economiche dei danni arrecati ad altre persone durante l'attività sciistica. Tutela legale - garantisce il pagamento degli oneri per spese giudiziali e stragiudiziali in caso di sinistro avvenuto durante la pratica dello sci. Assistenza 24 ore su 24 - Consulenza medica telefonica; trasferimento e rientro sanitario della persona infortunata; trasporto con ambulanza e/o elicottero; rientro dell'infortunato con autista; ricerca di centri di Alta Specializzazione; assistenza ai minori a seguito di infortunio da sci del genitore  accompagnatore; servizi utili prima e durante il soggiorno in montagna (bollettino della neve, informazioni su indirizzi e numeri telefonici delle Aziende di  Promozione Turistica dei comprensori sciistici, ecc.); rimborso dello skipass per mancato innevamento; rimborso dello skipass e delle lezioni di sci non fruite a seguito di infortunio.
Neve Sicura è un prodotto rivolto a coloro che praticano l'attività sciistica, non professionale e non agonistica, su pista da discesa o da fondo, compreso lo snowboard. La polizza comprende le garanzie Infortuni, Responsabilità Civile, Tutela legale ed Assistenza Un prodotto rivolto a coloro che praticano l'attività sciistica, non professionale e non agonistica, su pista da discesa o da fondo, compreso lo snowboard. La polizza comprende le garanzie Infortuni, Responsabilità Civile, Tutela legale ed Assistenza.
La polizza si articola in quattro coperture. INFORTUNI Copre le spese mediche di primo soccorso; Le spese in caso di ricovero in Istituti di cura pubblici o privati con o senza intervento chirurgico; L'indennizzo per l'invalidità permanente conseguente a infortunio sciistico (con possibilità di anticipo sull'indennizzo); La copertura caso morte a favore dei beneficiari designati. Sono incluse senza sovrappremio le garanzie: Applicazione tabelle Inail per l'invalidità permanente; Anticipo dell'indennizzo; Indennizzo maggiorato per grandi invalidità. I limiti dei massimali previsti sono pari a 25.000 euro per la copertura caso morte, 50.000 euro per invalidità permanente, 1.000 euro per ricovero. Per le spese mediche ambulatoriali è prevista una franchigia fissa di 30 euro. Responsabilità civile: protegge dalle conseguenza economiche dei danni arrecati ad altre persone durante l'attività sciistica per morte; lesioni personali. Il limite del massimale previsto per evento è pari a 500.000 euro. Assistenza 24 ore su 24. Consulenza medica telefonica; Trasferimento e rientro sanitario della persona infortunata; Trasporto con ambulanza e/o elicottero; Rientro dell'infortunato con autista; Ricerca di centri di Alta Specializzazione; Assistenza ai minori a seguito di infortunio da sci del genitore accompagnatore; Servizi utili prima e durante il soggiorno in montagna (bollettino della neve, informazioni su indirizzi e numeri telefonici delle Aziende di Promozione Turistica dei comprensori sciistici, ecc.); Rimborso dello skipass per mancato innevamento Rimborso dello skipass e delle lezioni di sci non fruite in seguito a infortunio. I limiti dei massimali previsti per il rimborso dello skipass e delle lezioni di sci sono pari a 250 euro. Tutela legale: garantisce il pagamento degli oneri per spese giudiziali e stragiudiziali in caso di sinistro avvenuto durante la pratica dello sci. Il limite del massimale per evento è di 5.000 euro.

NUOVI ORIZZONTI PER IL RAMPITOUR D'ITALIA
Neve, freddo, giornate corte quelle correnti. Tempo ideale per chi ama lo sci, decisamente meno favorevole per chi invece preferisce cavalcare la mountain bike. Per questi ultimi, però, è già ora di gettare le basi per la prossima stagione, programmare l'allenamento a secco e pianificare anche il calendario delle gare 2004. Per gli appassionati italiani un indubbio richiamo lo esercita il Rampitour d'Italia che nel 2004 celebrerà l'ottavo anno di vita, ma soprattutto che si accinge ad allargare i propri orizzonti con il "Rampitour delle Regioni" e "Afrika Rampitour", due nuove iniziative che vanno a completare una filosofia organizzativa da sempre attenta e vicina all'ambito amatoriale del mountain bike. Sono trascorsi sette anni dalla prima edizione, con un crescendo continuo e con l'affermazione di essere, oltre al più "anziano" challenge di mtb, anche il più gettonato e sicuramente quello in cui eccelle un'organizzazione professionale di prim'ordine. Ma il Rampitour d'Italia rimane ben radicato alle sue origini e riconferma le sue "classiche" tappe - a differenza di altri trofei che cambiano gli appuntamenti di anno in anno - conservando così inalterate le proprie manifestazioni e le date di svolgimento a cadenza quindicinale. Questa caratteristica fa del Rampitour d'Italia un evento unico nel suo genere, segno evidente di una solidità organizzativa sempre puntuale nei confronti dei propri partecipanti e delle aziende sponsor, ma conferma anche di fedeltà nei confronti di quegli Enti che hanno creduto in questo progetto. Ad organizzare i sei classici eventi - che vivacizzano ogni due settimane la primavera nei mesi di maggio e giugno e che concludono in bellezza a fine estate con la regina delle gran fondo, la Rampilonga della Val di Fassa - è il G.S. Rampitour, ma l'anima tecnica del circuito è il forlivese Riccardo Taroni della Tierre Promotion, organizzatore di professione, oltre che grande sportivo. "Il Rampitour d'Italia è come un giro a tappe - afferma Riccardo Taroni - tant'è che il nostro tour potrebbe svolgersi nell'arco di una settimana, come era nel progetto iniziale, poi valutammo che ciò non avrebbe potuto raccogliere una partecipazione di massa e così pensammo alla formula attuale con singoli appuntamenti quindicinali, per consentire una partecipazione di grande respiro. Lo spirito per noi rimane comunque quello di un giro a tappe e lo organizziamo come se lo fosse.  A qualcuno non è ancora chiaro perché al Rampitour abbiamo affiancato la titolazione "d'Italia", in realtà il motivo è semplice: abbiamo una partecipazione da ogni regione, isole comprese, e in più è l'unico vero circuito nazionale che così può essere definito". Per l'edizione 2004 ci sono in serbo alcune novità, e qualcuna anche decisamente originale. Innanzitutto lo start è anticipato ai primi di marzo con l'inedita "Afrika Rampitour", una gara a Sharm El Sheikh. Una gran fondo tutta nel deserto ad esclusione di un paio di chilometri alla partenza. Una gara che verrà organizzata lungo le piste del deserto del Sinai con grandi spazi aperti, caratteristiche "wadi" e aride valli rocciose. Un percorso che, seppur impegnativo, è decisamente alla portata di tutti. C'è molta curiosità e già tanto interesse intorno a questo antipasto internazionale del Rampitour d'Italia. Ma a parte questa tappa in terra egiziana che rappresenta per molti anche un'opportunità di vacanza in una località affascinante, le sei gare ritornano puntuali iniziando con la Rampibike della Val di Non (2 maggio) - valida anche per il prestigioso Trofeo Shimano - per continuare con la Rampiledro (16 maggio), poi la Paganella Bike (30 maggio), la 1000 GrobbeBike- 100 Km dei Forti (11-13 maggio), la Rampikissima di Primiero (27 giugno) e per chiudere a Moena (12 settembre) con la Rampilonga. Un'altra novità importante è l'introduzione del "Rampitour delle Regioni" che è qualcosa di diverso dai soliti circuiti. Si tratta di una serie di appuntamenti di mtb in varie zone d'Italia, le cui singole tappe (una per regione o meglio una per zona, come vengono definite dal regolamento) non sono legate fra loro da alcun punteggio mentre fungeranno da selezione per proclamare il Campione o meglio il Superbiker di ogni regione, che come premio potrà partecipare gratuitamente all'Afrika Rampitour 2005. Fondamentale però, per i selezionati, la partecipazione alla Rampilonga, che fungerà da "finale". Non occorre fare iscrizioni particolari, tutti i concorrenti delle 8 gare inserite nel calendario (allegato) partecipano automaticamente alle qualificazioni, ed i primi cento di ogni classifica assoluta che correranno anche alla Rampilonga saranno inseriti in una speciale graduatoria della propria regione. Il migliore di ogni zona riceverà il graditissimo premio, un bel viaggio con soggiorno di una settimana a Sharm El Sheikh.
Il Calendario del Rampitour delle Regioni: Toscana, 14 marzo, GF CITTA' DEL CRISTALLO (Monteriggioni-Siena); Liguria, 28 marzo, TROFEO LAIGUEGLIA (Laigueglia-Savona); Lombardia, 1 maggio, RALLY DEL PO' (Pavia); Piemonte, 9 maggio, MOTTARONE (VB), Marche, 23 maggio, 9 FOSSI (Cingoli-Macerata), Trentino A/Adige, 13 giugno, 100 KM DEI FORTI (Lavarone-Trento), Veneto, 4 luglio, GF GRAPPISSIMA (Bassano del Grappa-Vicenza); Abruzzo, 18 luglio, RAMPIABRUZZO (Passo Lanciano-Aquila). Altra novità sicuramente gradita è la riduzione della tassa d'iscrizione ridimensionando il pacco gara, quest'ultimo uno dei pochi appunti mossi dai partecipanti. A questo proposito Taroni è stato molto esplicito: "E' vero, il pacco gara è uno di quegli aspetti a cui non abbiamo mai riservato una grande attenzione perchè la nostra filosofia è sempre stata rivolta ai contenuti tecnici della gara. Abbiamo dato priorità alla sicurezza, alla gestione dei servizi, alla cura di certi particolari e alla visibilità sui mezzi d'informazione, tutti aspetti che ci hanno fino ad oggi premiato ma pare che ci siano anche gli scontenti, quelli cioè che si fanno "comprare" dal contenuto del pacco gara e non guardano fra le pieghe dell'organizzazione; comunque stiamo cercando delle soluzioni ma sono convinto che non sarà facile mettere d'accordo tutti. Intanto è certo che ridurremo la tassa d'iscrizione". Uno dei dubbi era anche se modificare o meno i percorsi classici delle sei gare. Un sondaggio fra i partecipanti ha invece convinto i dirigenti del GS Rampitour a mantenerli inalterati, poiché per molti che non ambiscono alla testa della classifica è importante verificare anno dopo anno il miglioramento della propria prestazione, e questo succede solo col medesimo percorso. "Cercavamo un criterio per premiare anche coloro i quali non possono aspirare alle solite prime dieci posizioni di categoria, così è nata un'idea che darà senz'altro un ulteriore valore aggiunto al Rampitour - spiega Willy Valmori, braccio destro di Taroni - ed infatti tutti avranno uno stimolo in più per misurarsi sui classici tracciati del nostro circuito e finalmente vedranno riconoscersi il merito di avere migliorato la propria prestazione; il tempo ha sempre avuto importanza per tutti gli arrivati, ma in futuro nel Rampitour il tempo avrà sicuramente un altro valore. Siamo convinti che questa formula riscuoterà molti consensi al punto che stiamo pensando di brevettare l'idea". Sono già a buon punto le trattative tra i responsabili della comunicazione del Rampitour d'Italia e RAI Sport Sat. In passato, le immagini delle gare venivano trasmesse normalmente il mercoledì successivo all'evento. La Rampilonga invece è andata in onda sul satellite la domenica sera, mentre il mercoledì sono stati trasmessi altri 30' nel pomeriggio sportivo. Se non ci saranno intoppi i partecipanti al prossimo Rampitour d'Italia, rientrati a casa, in tarda serata potranno rivedere la gara in tv. Una opportunità sicuramente importante. Continuerà anche la collaborazione con moltissime emittenti private e nell'aria c'è anche un accordo con un grosso network internazionale.
Il sito www.rampitour.com  rimane in ogni caso il riferimento indispensabile per conoscere le ultime novità in tema di iscrizioni e regolamento. Insomma, mentre a giorni saranno illustrati gli ultimi dettagli, per i bikers è già ora di programmi e di segnarsi le date prioritarie del 2004. Per dovere di cronaca, il Rampitour d'Italia nelle singole categorie è stato vinto nel 2003 da Dario Steinacher (under23), Stephan Unterthurner (SU), Klaus Fontana (M1), Marzio Dehò (M2), Natale Bettineschi (M3), Silvano Janes (M4) e da Marion Gufler (donne), mentre fra i team ha primeggiato l'Euroscaf BikBike.

L'OUTSOURCING DELLE SPESE HOTEL... LASCIA IL SEGNO
Dal 2000, il fenomeno dell'outsourcing per i programmi hotel sta aumentando in modo consistente. Oggi il 20% dei clienti multinazionali europei di Carlson Wagonlit Travel affida in outsource la gestione delle spese alberghiere. Secondo SOLUTIONS GROUP (la divisione di consulenza di Carlson Wagonlit Travel) due sono le  ragioni che  confermano questo trend: Il raggiungimento di un significativo saving addizionale (superiore al 28%). La complessità di una gestione efficiente dei programmi hotels, che richiede un'esperienza comprovata, specialmente su scala internazionale. In parallelo, le catene alberghiere beneficiano dell'implementazione di programmi hotels gestiti in modo centralizzato e possono raddoppiare o triplicare il loro market share con i medesimi clienti corporate. Il controllo delle spese hotel per ottenere  maggiori risparmi. Le aziende europee spendono ogni anno milioni di euro per i pernottamenti alberghieri dei loro dipendenti; generalmente nel budget di spesa totale per i viaggi di una azienda, queste rappresentano valori anche superiori al 30%. Le politiche di viaggio sono solitamente molto concentrate verso le spese aeree, noleggi auto e trasporti ferroviari, ma risultano talvolta carenti nella gestione delle  spese alberghiere. Molte aziende sono consapevoli che, rivedendo la loro politica di viaggio per le spese alberghiere e implementando programmi tariffari ad hoc con fornitori preferenziali, possono ottenere forti risparmi. Infatti, dall'analisi basata sugli  "hotel programmes" gestiti da CWT Solutions Group - pari ad un totale di 1.5 miliardi di euro - , le grandi multinazionali arrivano a  risparmiare più del 28% rispetto le loro attuali tariffe alberghiere. Questo risparmio è raggiunto definendo degli "hotel programmes" preferenziali, istituendo specifici accordi con i fornitori, garantendo l'accesso effettivo alle tariffe negoziate  e stabilendo le regole per le prenotazioni e conformità con la travel policy per i viaggiatori. "Questi risparmi sono particolarmente significativi il primo anno che l'hotel programme è implementato, perché generalmente le liste dei fornitori preferenziali sono ridotte aumentando il potere di acquisto verso lo stesso fornitore" spiega Mike Mannix, Director- Hotel Solutions Group - EMEA "Inoltre,  sviluppiamo  strategie dove le differenze tra le tariffe dei nostri clienti e le tariffe corporate pubblicate permangono significative anche negli anni successivi (vedi appendice 1). Questa iniziativa d'acquisto strategica non solo attrae le aziende ma anche le strutture alberghiere. Infatti, il ritorno che ottengono dalla negoziazione sul prezzo medio delle loro camere, consente loro di  aumentare i livelli di occupazione e il loro overall revenue. Le grandi catene alberghiere in particolare trovano vantaggio nell'implementazione di questi "hotel programmes" poiché crea un incremento della presenza dei loro hotel negli acquisti dell'Azienda, andando a raddoppiare  se non triplicare la  loro market share con lo stesso cliente. Sono sempre più le aziende che stanno pensando di affidare in outsource gli "hotel programmes". Questo trend consiste nell'affidare il budget di viaggio a terzi (ovvero ad aziende di travel management) che si occupano della  negoziazione con i fornitore, del monitoraggio del traffico e dell'identificazione e raggiungimento di risparmi significativi. Questo trend è comparso nel settore alberghiero negli ultimi 5 anni e oggi il 20% dei grandi clienti Carlson Wagonlit Travel in Europa ha deciso di affidare in outsourcing i  programmi hotel piuttosto che gestirli autonomamente. La motivazione principale di questo fenomeno è legata al fatto che le  aziende hanno nuove sfide da affrontare quali: Gestire negoziazioni e processi di acquisto con fornitori diversi. In molti casi, le aziende devono trattare sia con le maggiori catene alberghiere che con hotel indipendenti, presenti su scala internazionale. Orientare i viaggiatori verso i fornitori preferenziali. È solitamente l'area considerata più difficile in quanto il prodotto alberghiero rappresenta un aspetto del business travel dove le scelte personali giocano un ruolo importante e i viaggiatori sono spesso riluttanti nel cambiare le proprie abitudini. Incoraggiare i viaggiatori a prenotare tramite un singolo canale al fine di ottenere  maggiore conformità. Oggi, le aziende di travel management, il cui ruolo è quello di implementare, comunicare e assicurare la conformità alla travel policy aziendale, solitamente trattano meno del 40% delle prenotazioni alberghiere delle aziende: questo comporta un difficile orientamento degli acquisti verso i fornitori preferenziali. Ottenere una visione consolidata ed accurata sulle spese alberghiere. Spesso difficile da tracciare per due motivi principali: Le aziende di travel management, sebbene riportino informazioni dettagliate sulle spese, consolidano solo le prenotazioni che gestiscono. Altri canali per il consolidamento dei dati di spesa, quali carte di addebito o carte di credito, non forniscono un sufficiente livello di dettaglio perché le aziende spesso usano differenti mezzi di pagamento e perché la stanza e le spese ulteriori vengono addebitate assieme: ciò comporta una notevole difficoltà nel determinare la tariffa della camera che è stata applicata. Assicurarsi che le tariffe negoziate siano sempre disponibili nel Global Distribution Systems (GDS). Spesso accade che non sia possibile prenotare un hotel preferenziale di una azienda sul GDS. Se una tariffa negoziata non è inserita correttamente, non genererà un risparmio per l'azienda in quanto quest'ultima potrà trovarsi a pagare un prezzo più alto rispetto a quanto preventivato. Il fenomeno dell'outsourcing nella gestione del travel sta continuando a crescere, permettendo alle aziende di travel management di dimostrare la loro abilità nel misurare le performance ad ogni livello del processo (gestione d'acquisto verso i fornitori, controllo delle tariffe applicate sul GDS, ottimizzazione delle prenotazione, dei processi e del monitoraggio dei costi) e creando diversi tipi di accordi dove siano previste anche delle partecipazioni al rischio e al risparmio raggiunto. Questo trend è in linea con l'esperienza maturata anche da Carlson Wagonlit Travel, che ha sviluppato una specifica offerta per la  gestione efficiente delle spese alberghiere (vedi appendice 2).
Dal 1999, Carlson Wagonlit Travel ha sviluppato un'esperienza comprovata e consolidata nella gestione delle  spese alberghiere. Deve il suo successo ad un team di 40 consulenti qualificati nella negoziazione di accordi con  le strutture alberghiere e un sistema informatico per la gestione delle prenotazioni e il monitoraggio delle spese alberghiere. Questa esperienza include: Capacità analitiche uniche nell'uso di un database di oltre 90,000 hotels con informazioni e dati tariffari degli ultimi 10 anni (HARP Admin); Know-how riconosciuto e tools per le negoziazioni; Software di robotica che automaticamente verifica i GDS e assicura che le tariffe delle aziende siano accuratamente caricate; Strumenti di consolidamento dati automatizzati per carte di credito che forniscono una visione complessiva delle spese alberghiere; Team di specialisti e strumenti per accrescere la produttività nei processi di prenotazione alberghiera; Accesso garantito alle tariffe negoziate dalle aziende durante i processi di prenotazione; Strumenti informatici per rendere più semplice ai viaggiatori la canalizzazione delle prenotazioni ad una lista di hotel preferenziali dell'azienda; Analisi approfondite che mostrano il tasso di adozione del programma, i risparmi ottenuti, il numero di prenotazioni effettuate con le tariffe negoziate, così come i risparmi potenziali aggiuntivi fatti in linea con i cambiamenti nel viaggio.

PRIMA MONDIALE A GENOVA PER ON NAUMON IL VIAGGIO" PER IL CAPODANNO DI GENOVA 2004 CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA
Prima mondiale a Genova per ON NAUMON Il Viaggio, lo spettacolo de La Fura dels Baus e di Echo Art per il Capodanno di Genova 2004 Capitale Europea della Cultura. Lo spettacolo potrà essere seguito gratuitamente nell'area del Porto Antico di Genova e da diversi altri punti della città. Capodanno a Genova 2004 Capitale Europea della Cultura si celebra con lo spettacolo-evento, in prima mondiale, On Naumon - Il Viaggio, una co-produzione dell'associazione Echo Art (Genova) e della compagnia La Fura dels Baus (Barcellona), una delle più importanti e provocatorie compagnie teatrali europee. Anna Castellano Assessore alla Comunicazione e Promozione della Città Capitale Europea della Cultura, Comune di Genova, Enrico Da Molo Amministratore Delegato di Genova 2004 srl, Davide Ferrari Direttore di Echo Art e Carlos Padrissa Regista de La Fura dels Baus, entrambi ideatori dello spettacolo, hanno illustrato a Milano lo straordinario Capodanno Genova 2004. Genova e il Mediterraneo sono i protagonisti assoluti del Capodanno Genova 04. Una nave/palcoscenico lunga 60 metri . Oltre 150 persone coinvolte in On Naumon - Il Viaggio, tra musicisti, attori, funamboli, figuranti, marinai, tecnici. Macro scenografie, un‚installazione video, musiche e luci trasformeranno le architetture del Porto Antico di Genova, la Bolla , il Bigo, la Lanterna , Porta Siberia, l'Acquario, le sirene delle barche e le gru. Lo spettacolo, aperto al pubblico, potrà essere seguito nell'area del Porto Antico e da diversi altri punti della città. A partire dalle ore 23 tutta l'area si trasforma in un'unica platea teatrale. Il pubblico vivrà un'intensa esperienza plurisensoriale, favorita da un incalzante susseguirsi di immagini, voci, suoni e luci di elevata intensità. Il ritmo dei tamburi giapponesi scandiscono il tempo della navigazione dello scafo/palcoscenico fino al suo arrivo. A mezzanotte il colpo di scena. Al termine del countdown, sulla Nave si illumina la frase Genova 2004 Capitale Europea della Cultura. Tra musiche e pirotecnia si alzano i getti d‚acqua dai rimorchiatori. Nel corso dell'anno la nave proseguirà il suo viaggio per celebrare l‚inizio degli altri eventi internazionali del 2004: il Forum della Cultura di Barcellona, i campionati Europei di Calcio di Lisbona e le Olimpiadi di Atene. Il Capodanno Genova 2004 non finisce al Porto Antico con On Naumon - Il Viaggio. La festa proseguirà, come è ormai tradizione a Genova, nei vicoli del centro storico. Musica e divertimenti per accontentare i gusti di tutti. Le piazzette e i caruggi diventano palcoscenici e discoteche all‚aperto. Musica pop e rock, musica 'live' e palchi 'sound system'. Un percorso che va dal Porto Antico a piazza delle Erbe, lungo il quale artisti e locali animano quella parte di centro storico più frequentata dai giovani, fin dall'aperitivo. Genova nel 2004 sarà Capitale Europea della Cultura. Un investimento internazionale, voluto dalla Comunità Europea, che offrirà l'occasione per una riscoperta della città attraverso la definizione della sua identità storica ed ambientale. Circa 120 progetti e più di 70 convegni in calendario per un viaggio che durerà un anno intero alla riscoperta di Genova.
L'intero programma di Genova 2004 ha ottenuto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica Italiana.  
Infolink: www.genova-2004.it

OFFERTE E PROPOSTE DI VIAGGIO ATIKAMEK ADVENTURE - SAFARI NORDIK
Per la stagione invernale Atikamek Adventure - Safari Nordik propone l'eccitante esperienza di un Raid in motoslitta in Canada e presenta una gamma di novità adatte sia ai principianti sia ai più esperti. Per trascorrere Natale o Capodanno in Canada, l'ideale è il programma Raid Mont Tremblant (in promozione a partire da 1795 euro). Per chi vuole percorsi un po' più lunghi c'è il Raid Duhamel che conduce fino a un'accogliente pourvoirie nella foresta lontana da paesi e civiltà, nella regione dell'Outaouais . Per chi desidera effettuare un vero e proprio Raid itinerante ecco invece il Raid Saguenay nelle regioni del Nord del Lac St-Jean, per esplorare lo stupendo fiordo di Saguenay. Dal 28 febbraio al 5 marzo 2004 avrà invece luogo il Rallye Des Trappeurs organizzato da Safari Nordik: un percorso bellissimo da effettuare in piena libertà utilizzando un dettagliato Road-book e seguiti dalle motoslitte di assistenza delle guide; 5 giorni di motoslitta per percorrere circa 750 km alla vostra velocità e al vostro ritmosenza imperativi di orari. Sempre a febbraio è stato organizzato un tour in motoslitta nello stupendo Parco Di Yellowstone, nel Wyoming. Si tratta di un'esperienza splendida, che entusiasma chiunque, sia per l'aspetto naturalistico sia per quello sportivo, per vedere bisonti, cervi, alci, coyote, lupi, aquile, cigni, enormi trote, e decine di altre specie, in un'estrema varietà di paesaggi, sicuramente tra i più belli al mondo.
Inoltre, con partenze ogni sabato dal 13 marzo al 17 aprile 2004 c'è il Raid Ungava, la grande avventura nei territori polari del Nunavik, nell'estremo Nord del Quebec. A bordo di motoslitte perfettamente attrezzate si esploreranno paesaggi polari, alla scoperta della fauna artica dell'aurora boreale e delle usanze degli Inuit. Il programma dettagliato è on-line sul sito www.atikamek.it. La rivista Mototurismo ha dedicato un ampio articolo sul numero n. 115, ottobre/novembre 2003, ad un tour in motoslitta organizzato da Atikamek Adventure a cui ha partecipato un loro inviato nel gennaio scorso. Chi preferisce le zone calde può optare per un fantastico Road Tour in Harley Davidson in Messico, o un affascinante itinerario nello YUCATAN, sempre in sella a fiammanti Harley Davidson. Il percorso miscela sapientemente deserti, foreste, siti archeologici e magnifiche spiagge. Atikamek Adventure ripropone anche il Capodanno In Marocco un raid in Quad o 4x4 nel sud del paese oltre Zagora " La Porta del Sahara". Il programma è on-line sul sito www.atikamek.it. I classici e collaudati itinerari negli Stati Uniti, l'Ovest Americano e la mitica Route 66, il sogno di ogni motociclista, riprenderanno a primavera.
Infolink : www.atikamek.it

TOURISM WEB AWARDS: VOTA IL SITO MIGLIORE. UN RICONOSCIMENTO PER I SITI CHE MAGGIORMENTE RISPONDONO ALLE ATTESE DEL TURISMO
Sempre più nel mondo del turismo i siti web diventano uno strumento indispensabile per comunicare con il pubblico ed anche un canale supplementare di vendita. L'importanza, pertanto, di  avere un  sito che risponda a determinate attese e requisiti diventa oggi indispensabile per l'impresa turistica. E' per questo che l'editoriale Job in Tourism ha indetto, sul proprio sito web, il Concorso "Tourism web Awards" che vuol essere un riconoscimento per i siti che rispondono maggiormente , nel nostro paese, alle attese del turismo. Coinvolta la maggior parte delle categorie del settore: Compagnie alberghiere internazionali presenti in Italia, Compagnie alberghiere nazionali, Alberghi individuali, Ristoranti, Tour Operator ed Enti del turismo esteri presenti in Italia.
Chiunque può partecipare al Concorso, votando on line, cliccando sul sito www.jobintourism.it e dare la propria preferenza considerando i seguenti parametri: navigabilità, servizi offerti, contenuti, scelta di strumenti innovativi, impostazione grafica. E' sufficiente scegliere, nella sezione "VOTA", la categoria di appartenenza, scrivere l'indirizzo del sito, indicare il proprio indirizzo e-mail e cliccare sul tasto "VOTA". Ogni votante può dare la propria preferenza una volta sola a favore di uno o più siti per ogni categoria considerata. Sono ammessi alle votazioni i siti web del settore turistico già attivi su internet. In una prima fase, che terminerà il 15 dicembre 2003, verranno individuati i cinque siti per ogni categoria che avranno ottenuto il maggior punteggio. In una seconda fase (sino al 28 febbraio 2004) gli stessi verranno riproposti per la votazione finale.Il conteggio delle preferenze avverrà tramite la somma dei voti espressi dai singoli votanti, cui si sommeranno quelli della Giuria. Al termine si avrà, per ogni categoria, un vincitore e quattro ex aequo. La giuria composta da 10 esperti avrà nella prima fase il valore del 20% dei votanti (2% per ogni giurato) e nella seconda fase il 40% dei votanti (4% per ogni giurato), mentre ai vincitori verrà assegnata una Coppa ed ai quattro ex aequo una Targa. L'assegnazione avverrà durante un Convegno su Internet e Wireless che avrà luogo successivamente a Milano. JOB IN TOURISM è una testata editoriale con periodicità quindicinale cartacea dell'industria del turismo che propone articoli di attualità, approfondimenti ed inserzioni di domande ed offerte di lavoro e di opportunità immobiliari turistiche. E' affiancato dal sito web e dalla newsletter settimanale inviata agli utenti registrati (attualmente 16.000), contenente notizie di attualità sul turismo e informazioni su domande e offerte di lavoro. A completamento dell'offerta la Divisione MERCHANDISING : segnalazione di aziende selezionate che forniscono beni, prodotti e servizi per il turismo. 

VISA E TURISMO TORINO ANNUNCIANO L'ACCORDO DI PROMOZIONE E SPONSORSHIP GLOBALE
Visa International e Turismo Torino hanno annunciato oggi la nascita di un accordo triennale finalizzato alla promozione di Torino come meta turistica e vetrina della sponsorizzazione Visa ai Giochi Olimpici Invernali di TORINO 2006. L 'alleanza, che durerà fino a dicembre 2006, prevede inoltre che Visa sia la carta di pagamento ufficiale di Turismo Torino. In qualità di Sponsor Olimpico Mondiale, Visa sarà la carta di pagamento esclusiva e il sistema di pagamento ufficiale delle Olimpiadi di TORINO 2006. I programmi di marketing di Visa dedicati ai Giochi Olimpici sono stati ideati per generare interesse per i Giochi, incrementare il giro d'affari delle banche associate a Visa e assicurare ritorni alle città ospitanti. Nei prossimi tre anni, Visa e Turismo Torino lavoreranno insieme per definire programmi di cui beneficeranno i commercianti locali, l'industria del turismo locale e gli istituti finanziari soci Visa di tutto il mondo. A seguito di questa alleanza strategica saranno creati programmi speciali di advertising e di marketing condivisi, finalizzati alla promozione turistica di Torino e del territorio circostante. Inoltre, i soci e gli esercenti Visa che utilizzeranno strumenti quali pubblicità, direct mail, comunicazioni ai titolari di carte Visa e promozioni Olimpiche, promuoveranno l'immagine di Torino in tutto il mondo. "In qualità di carta di pagamento leader al mondo e Sponsor Olimpico mondiale, Visa è nella posizione ideale per assistere Torino nella promozione del turismo locale e per accrescere il giro d'affari delle attività commerciali in vista dell'arrivo dei Giochi Olimpici Invernali in città" - afferma Tom Shepard, Executive Vice President, Global Marketing Partnership e Sponsorship, Visa International - "Siamo molto motivati dalla prospettiva di lavorare con Turismo Torino per invitare tutto il mondo a visitare la città e il territorio circostante". Il Presidente di Turismo Torino, Livio Besso Cordero, ha aggiunto: "La nostra partnership con Visa International potrà contare sull'esperienza di Visa maturata in tante edizioni dei Giochi Olimpici, e permetterà a Torino di avere un grande supporto promozionale. Si tratta di un'eccellente opportunità per aumentare la visibilità di Torino, sviluppare il turismo e aumentare le opportunità per i nostri operatori. Per non parlare dell'onore di avere un partner come Visa, un'azienda rinomata in tutto il mondo per la sua serietà e impegno". Torino sarà inclusa nei programmi di marketing destinati agli esercenti, sviluppati per le Olimpiadi, che utilizzeranno advertising, direct mail e altri materiali promozionali diretti ai soci Visa di oltre 50 Paesi. Torino sarà la prima destinazione italiana ad essere promossa sul sito Web www.visadestinations.com. Torino offrirà per i titolari di carte Visa programmi e assistenza articolati, come offerte e pacchetti di viaggio speciali. Tali offerte potrebbero essere inclusi nel programma per le banche associate a Visa "The World's Best Offers"", e nelle proposte studiate per i titolari delle carte premium Visa Signature e Visa Infinite di tutto il mondo. Saranno sviluppati specifici programmi di marketing e promozioni per gli esercizi commerciali di Torino e dell'hinterland, e verranno organizzati corsi e seminari di preparazione ai Giochi Olimpici Invernali TORINO 2006."Visa è uno dei principali sponsor in grado di fare in modo che i Giochi Olimpici abbiano una ricaduta positiva per le banche socie, i titolari di carte Visa, gli atleti Olimpici e gli spettatori di tutto il mondo" - fa notare Shepard - "La nostra partnership con Turismo Torino darà un grande valore aggiunto a tutti i soggetti coinvolti e permetterà a chiunque decida di visitare l'Italia di vivere una bella esperienza con i Giochi Olimpici".Nel 2000 a Sydney più di 550 istituzioni finanziarie associate a Visa parteciparono ai programmi di marketing finalizzati a incrementare il flusso turistico e il giro di affari in Australia, generando un indotto identificabile superiore a 40 milioni di dollari (USA) in quattro anni. Due anni più tardi, a Salt Lake City più di 400 soci Visa di tutto il mondo, a rappresentanza del 80% del volume Visa annuale stimato all'epoca in 2.000 miliardi di dollari USA, parteciparono alle iniziative di marketing legate alle Olimpiadi. Nel corso dei Giochi Olimpici Invernali, Salt Lake City e città limitrofe videro salire le vendite effettuate con carte Visa del 30% rispetto allo stesso periodo del 2001. 

IL DIVINO INFANTE, SCULTURE DEVOZIONALI DEL BAMBINO GESÙ DALLA COLLEZIONE HIKY MAYR HINTERKIRCHER IN MOSTRA A CREMONA, MUSEO CIVICO ALA PONZONE FINO AL 15 GENNAIO
Organizzata dall'Apic (Presidente Gian Carlo Corada) in collaborazione con il Museo civico Ala Ponzone di Cremona e con Franco Maria Ricci, la mostra presenta ( in splendide vetrine progettate dallo scenografo Pier Luigi Pizzi ( circa cento sculture appartenenti alla Collezione Hiky Mayr, la più significativa e copiosa raccolta a tema esistente in Europa, e propone un excursus storico che documenta, attraverso i manufatti esposti, tecniche, usi, iconografie legati al tema della scultura a tutto tondo avente per soggetto Gesù Bambino e, in alcuni casi, Maria Bambina.Si tratta di opere di devozione a se stanti, che non hanno cioè alcuna attinenza specifica con il presepe, poiché le dimensioni (che si aggirano tra i sessanta e i novanta centimetri per quelle in piedi e tra i cinquanta e i settanta centimetri per quelle distese) ne confermano un uso diverso riferibile alla devozione dell'immagine autonoma del Bambino Gesù. Vengono presentate statue del Bambino in fasce ed ignudo, dell' Infante in piedi o seduto, del "Piccolo Re" abbigliato con vesti ricchissime e dotato di un corredo sfarzoso, o del piccolo Gesù nell'immagine più tradizionale e semplice.Il nucleo più consistente della raccolta presenta opere riferibili ai secoli XVII-XVIII provenienti da celebri botteghe artigiane (napoletane e siciliane) e realizzate con tecniche e materiali diversi (legno intagliato e policromo, cera, terracotta e carta pesta). Le opere esposte si completano con una documentazione iconografica e didattica che sottolinea gli aspetti critici, tecnici e stilistici. Franco Maria Ricci scoprì la collezione Hiky Mayr alcuni anni fa e ne fu affascinato al punto da dedicare al tema un lungo articolo sulla sua rivista FMR e un volume di grande formato. La mostra rappresenta una singolare opportunità di riproporre, nel campo della scultura di devozione, un'analisi stilistica di opere fino ad oggi studiate in modo parziale e inorganico, ma anche di sollecitare una riflessione più profonda su temi teologici, biblici e liturgici. Alle sculture in mostra sono affiancati alcuni dipinti del Museo civico Ala Ponzone che possono render conto delle diverse iconografie legate alla figura del Bambin Gesù: dalle più semplici raffigurazioni della Madonna col Bambino, alle Madonne del latte, alle scene più complesse tratte dalle storie dell' infanzia di Cristo: la Natività , l'Adorazione dei pastori, l'Adorazione dei Magi, la Fuga in Egitto, il Riposo. I dipinti proposti, su un arco cronologico che va dal XV al XX secolo, permettono di raccordare idealmente l'immagine icastica del manufatto tridimensionale con pale d'altare e immagini di devozione privata, indagando, e al contempo esaltando, il mistero del Redentore
Prevendita on line: www.charta.it Infolink: http://www.cremonamostre.it  

HUTONG GALLERY PRESENTA: "WOOD CARVING" ARTE LIGNEA CINESE, UNA COLLEZIONE DI ANTICHE STATUE E DECORI CINESI A MILANO, IN VIA LANZONE 5, PRESSO LA GALLERIA DI ANTIQUARIATO CINESE HUTONG, DAL 27 NOVEMBRE 2003.
L'arte cinese, raffinatissima e straordinariamente creativa, si e' sempre soffermata, nell'arco dei millenni, sulle qualità intrinseche della materia privilegiando la lacca, la giada, la porcellana  senza tuttavia trascurare altre materie come il legno ,  sviluppando una notevole abilità nell' intaglio e  un'alta maestria  plastica. Hutong Gallery presenta un' interessante selezione di antiche statue e pannelli in legno  provenienti dalla Cina di attraente pregio estetico. Il busto di un Bodhisattva dal volto dolce e solenne trasmette un senso di calma e serenità. Una coppia di Lokapala, i guardiani celesti, incutono terrore con il loro feroce aspetto espresso dal verismo delle forme atletiche del corpo. E poi statue di dignitari di epoca Ming dai volti rigorosi ci fanno pensare a dei ritratti.  Draghi  e animali mitologici dimostrano una fantasiosa e geniale immaginazione. Infine i pannelli decorativi con intagliati eleganti paesaggi e fluide peonie, fiori di loto sono gradevolmente laccati e lumeggiati  in foglia d'oro. L'appuntamento, giovedì 27/11/2003 dalle ore sedici fino alle 20, rappresenta un' occasione per scoprire un' arte non molto conosciuta in Italia. La mostra durerà l'intero mese di dicembre.

IL RESPIRO DELL'ANIMA. GIORGIO MORANDI E LA NATURA MORTA IN ITALIA 1912-1962 UNA GRANDE MOSTRA DI MAZZOTTA A BRUGES
Il Ministero degli Affari Esteri e la Fondazione Europalia organizzano, in occasione del semestre di Presidenza Italiana dell'Unione Europea, la mostra Il respiro dell'anima. GIORGIO MORANDI e la natura morta in Italia 1912-1962, che sarà aperta, presso il Municipal Museum - Groeninge Museum di Bruges in Belgio, fino al 4 gennaio 2004. La rassegna, curata da Renato Miracco e Gabriella Belli, raccoglie circa ottenta opere, di cui oltre trenta, tra dipinti, disegni e incisioni, di Giorgio Morandi, affiancate a una ricca selezione dipinti e disegni di circa venticinque artisti italiani che si sono dedicati al tema della natura morta. Il catalogo, pubblicato da Mazzotta Editore, Milano e da Snoeck-Ducaju, Gent, è corredato da un saggio di Renato Miracco sullo studio della natura morta in Italia e da un saggio di Gabriella Belli sulle grandi collezioni italiane. Questa mostra non è soltanto dedicata a Giorgio Morandi, ma vuole dare una breve panoramica sulla Natura Morta in Italia tra il 1914 e il 1960. Innumerevoli sono le correnti, le personalità, le influenze e le convergenze. In un percorso più emotivo e poetico che didattico, si alternano opere di de Chirico, Carrà, Severini, Mafai, De Pisis, Borlotti, Casorati, Sironi, Usellini, come tessere di un unico mosaico che i curatori invitano a percorrere. Alla mostra e in particolare a Giorgio Morandi, il Festival di Europalia ha dedicato il francobollo "Natura Morta" del 1938, proveniente dalla prestigiosa collezione Giuovanardi, conservata presso il MART. Vi è inoltre da notare come prestigiosi istituzioni come il Museo Morandi, la Fondazione Longhi , l'Accademia Carrara di Bergamo, la Cassa di Risparmio di Macerata e innumerevoli prestatori privati come Calmarini, Cerasi, Marchini, hanno, per la prima volta, acconsentito all'esposizione di opere inedite. Natura morta, in inglese still-life (vita silente), in fiammingo stilleben (natura in posa): vi è sempre un rimando ad una realtà altra che va al di là del dato contingente. Così la natura morta può diventare la chiave di apertura del mondo più privato, nascosto, silente del pittore. E' il diaframma tra questa realtà e la realtà parallela, tra il dato fisico e il metafisico, prescindendo dalla corrente artistica alla quale il pittore appartiene. E' il nostro atteggiamento voyeristico che ci fa spiare la camera dei tesori. E' la sicurezza di essere sempre in compagnia perché gli oggetti ci guardano e vivono di vita propria. E' una "crittografia per  iniziati espressa in una lingua convenzionale esoterica". E' come dice Cocteau "la vita del pittore a colmare il vuoto delle nature morte". Importante, per lo studio sulla natura morta, è il concetto di "quarta dimensione" di cui parla Max Weber nel 1910 "..che è alla base dell'evoluzione pittorica del '900 nell'analisi sulla vita silente delle cose...due oggetti possono avere dimensioni simili, ma non apparire della stessa misura non per qualche illusione ottica, ma per la maggiore o minore percezione della cosiddetta quarta dimensione, la dimensione dell'infinito". Quanto scritto ci serve per comprendere più intimamente una delle figure più straordinarie nel panorama pittorico italiano del '900. Per Morandi la natura morta è una maniera di essere, è il filtro attraverso il quale la realtà viene letta, interpretata e sublimata. In una intervista del 1957, Morandi stesso definisce la sua pittura: "..i sentimenti e le immagini suscitato dal mondo visibile sono molto difficilmente esprimibili o forse inesprimibili con le parole, in quanto sono determinati appunto dalle forme, dai colori, dallo spazio, dalla luce". "...Morandi investigava il libero scambio, l'oscillare tra ciò che nel quadro appare davanti e ciò che si presenta dietro (..) Morandi ha sviluppato lo scambio ottico, per lui tanto importante, in diversi sistemi di immagine. I semplici oggetti richiamati alla memoria risultano così vivi e mediatori di una realtà atemporale e poetica. E' una realtà dove la morte non è presente, non vi è infatti caducità nella natura morta di Morandi, ma è una natura morta viva, che vive di vita propria e comunica quiete.Morandi a suo modo ha cercato di costruire, come Carrà, una pittura non antica, ma che fosse come quella antica resistente alle mode, portatrice di valori eterni. Gli oggetti rappresentati da Morandi, scelti da lui, trasudano il vissuto, anche rivestito di polvere, ed è quel vissuto quotidiano da sublimare, da trasmettere insieme alle mille storie personali di coloro che hanno posseduto e toccato quell'oggetto. A cura da Renato Miracco e Gabriella Belli Bruges (Belgio), Municipal Museum - Groeninge Museum Infolink: www.belgio.it

EDOARDO DEVETTA DALL'ICONISMO ALL'INFORMALE NELLA TRIESTE DEL SECONDO DOPOGUERRA: UNA MOSTRA A TRIESTE DAL 4 DICEMBRE AL 31 GENNAIO 2004
Trieste dedica, a dieci anni dalla scomparsa, una mostra antologica a Edoardo Devetta (1912- 1993), uno dei protagonisti della pittura del Novecento, nella nuova sede del Museo del Canal Grande e negli spazi di Carlo Scarpa del Museo Revoltella. La mostra, "Edoardo Devetta. Dall'iconismo all'informale nella Trieste del Secondo Dopoguerra", curata da Paola Barbara Sega, sarà presentata in occasione della Conferenza stampa che si terrà a Milano martedì 25 novembre 2003 a Palazzo Reale, Sala Conferenze - ore 11.30, con l'intervento dell'Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Salvatore Carrubba, della Direttrice del Museo Revoltella di Trieste, Maria Masau Dan e della curatrice della mostra, Paola Barbara Sega. Una seconda Conferenza stampa avrà luogo al Museo Revoltella a Trieste giovedì 4 dicembre 2003 (ore 11.30), giorno dell'inaugurazione ufficiale della mostra. La mostra comprende oltre 90 opere rappresentative del percorso pittorico dell'artista che si snoda nell'arco del secondo dopoguerra: dai primi paesaggi iconici degli anni quaranta fino all'informale, linguaggio che gli consentì di esprimere pienamente le sue doti attraverso l'uso straordinario del colore. L'esposizione consente, attraverso i quadri, i documenti, le testimonianze, le fotografie, di ricostruire il contesto culturale all'interno del quale è nata e maturata la personalità dell'artista, una delle figure più rappresentative della "triestinità", durante un periodo storico tra i più travagliati e fervidi della città, che si accinge a festeggiare il 50° anniversario della ricongiunzione all'Italia. Personaggio di grande gentilezza d'animo, Devetta fu molto amato a Trieste e profondamente legato alla sua terra di cui si trovano richiami e vibrazioni cromatiche in tutta la sua produzione. Scelse di dedicarsi alla pittura quando, nel 1940 incontra Tomea durante la guerra, compagno d'armi in un reparto del Genio, divenuto poi amico e maestro, che lo sprona e lo introduce nella Milano degli artisti: viene così in contatto con il gruppo di Corrente e si avvicina al gruppo degli Otto (Afro, Birolli, Corpora, Turcato, Moreni, Morlotti, Santomaso, Vedova). Pur mantenendo rapporti con gli esponenti dei molti diversi movimenti con i quali entra in contatto, dal Fronte Nuovo delle Arti al Gruppo d'Arte Classica Moderna fino al Gruppo degli Otto e a Corrente, procede nella sua ricerca "solitaria" e inizialmente, da indefesso autodidatta - come lo definisce Paola Barbara Sega nell'intervento in catalogo - "si informa con alacrità su tutto quanto gli può essere utile per superare l'autorità e l'austerità delle forme tomeiane". Così procede la sua evoluzione che, attraverso continui e molteplici passaggi, lo porterà all'Informale. Dai paesaggi urbani dei primi anni '40, solidi e compatti, inseriti in una severa impostazione prospettica di matrice "cézanniana" , Devetta affronta una pittura dalle forme più morbide e armoniose come nella serie dei Nudi nei quali, avvicinandosi a modi picasso-matissiani, dimostra il desiderio di dedicarsi ad un più vivace sperimentalismo. Nei primi anni ' 50 l 'artista si rivolge ad una nuova serie di paesaggi che, a differenza delle prime vedute di Trieste e Udine ancora legate nei modi e nell'impostazione a Tomea, presentano una particolare originalità nell'appiattimento della prospettiva in favore di una netta distribuzione orizzontale degli elementi compositivi. La rappresentazione figurativa sfuma progressivamente in un ricordo evanescente e il colore diventa protagonista assoluto assumendo un ruolo autonomo sulla tela con una forte presenza fisica e con dense spatolate che consentiranno a Devetta di rafforzare una sorta di identità con il cromatismo della pittura veneta avvicinandosi sempre di più al colorismo tonale di Afro e Santomaso e alle caratteristiche espressive di Ennio Morlotti. Nei primi anni '60 Devetta si avvicina definitivamente alla pittura informale che rimarrà il suo linguaggio espressivo predominante. Appartengono a questo periodo le opere esposte nella Biennale di Venezia del 1966. L' informale di Devetta si riconosce per una pittura astratta ed evocativa, in cui resta pur sempre riconoscibile il disegno del paesaggio all'interno del corpo del dipinto che si fa via via più denso e materico, carico di quel tipico colorismo di matrice veneta. Una particolare attenzione merita la svolta verso l'informale che coinvolge anche la produzione sacra di Devetta. La serie delle Crocifissioni degli anni sessanta, dove l'anatomia essenziale del Cristo rappresentato è "intrisa di informe", si distacca dalle opere dedicate al sacro degli anni quaranta fortemente ispirate alla ieraticità dello schema compositivo dei Dugento - trecentisti senesi e toscani . La vastissima produzione pittorica di Devetta, attesta l'urgenza di un'indagine capillare sulla cultura visivo - multimediale ( cinema, fotografia ecc.) della Trieste dell'immediato secondo dopoguerra per sviscerare la continuità degli impulsi culturali di una città bellissima che ha vissuto - in quegli anni - un clima di grandi travagli. Trieste, pur mantenendo, come prezioso sacello, tutte le linfe che hanno irrorato la sua cultura internazionale della prima metà del XX secolo, rappresenta proprio oggi un modello di comunità realmente multiculturale e niente affatto periferica, così come avviene per altre città in Europa, come Nizza, Montpellier, Nancy, Linz e Salisburgo ovvero Glasgow ed Edimburgo, o Dusseldorf, Norimberga, Stoccarda, dove esistono realtà locali di grandissimo interesse internazionale.

RELILAX: NOTTI E GIORNI DI BENESSERE TRA LUMI E COCCOLE IL PROGRAMMA PER LE VACANZE DI NATALE
Inverno. Giornate fredde e grigie, dove la luce scompare in fretta rendendo questa stagione interminabile.Forse, è proprio in inverno che andiamo cercando più coccole: così, un po' di attenzioni per la nostra mente e il nostro corpo, aiutano a riscaldare anche l'anima, fuggendo dal freddo che c'è fuori e spezzando questi mesi difficili che mettono a dura prova anche il nostro organismo. A Montegrotto Terme, un viale alberato risplende: duemila piccole luci bianche illuminano il verde attorno all'ingresso di Relilax, mentre curati e ricchi addobbi su alberi e pareti avvertono che il Natale e le feste sono in arrivo...Basta varcare la soglia per accorgersi di un'atmosfera accogliente che trasmette calore: generosi mazzi di fiori bianchi e pino, sparsi per la hall, si alternano a composizioni di sempreverdi, bacche e cannella  che diffondono un profumo intenso, mentre nell'angolo, un imponente albero di Natale, addobbato con fiocchi e campanelle tintinnanti, aspetta di poter custodire i regali di tutti gli ospiti . In questo clima raffinato e al tempo stesso familiare, Relilax propone serate particolari, durante le quali poter scegliere tra divertimenti e trattamenti, ma sempre a lume di candela, un tema che, per quest'anno, accompagnerà tutte le iniziative e le sorprese in serbo per le feste di Natale in questa splendida beauty farm. A partire dal 20 Dicembre 2003 e fino all'8 Gennaio 2004, inizierà  "Candle in the Snow", un ricco programma di eventi in cui ci sarà il susseguirsi di aperitivi e cene, tra luci soffuse e note di pianoforte o band musicali, degustazione di vini pregiati e formaggi particolari al piano bar; e ancora gli ospiti potranno seguire una sfilata di pellicce o farsi leggere i tarocchi, in un ambiente estremamente soft. Relilax, tutto sommato,  non è che una casa un po' speciale...e come tale ha pensato non solo alla "Cena della Cometa" per una fantastica Vigilia in compagnia, dopo la quale, a mezzanotte, inizia un allegro scambio di regali sotto l'albero gigante, ma anche ad un brunch musicale  "Starting a New Year", per il 1° Gennaio,  per un inizio 2004 in tutta positività! Certo il tema delle feste natalizie potrebbe spaventare chi desidera mantenersi in linea: per questa ragione, l'equipe medica di Relilax ha studiato una "Dieta di Natale" che permette di soddisfare sia il palato che l'occhio, pur controllando l'apporto calorico dei piatti che sono preparati con grandissima cura dallo chef  Diego Volpato. Ma le sorprese non sono finite: il Natale Relilax 2003 è all'insegna dei "Light Night Massages", per tutti coloro che, anziché limitarsi alle cure durante il giorno, vogliono farsi coccolare anche la sera, favorendo così...sogni d'oro. La peculiarità di questi massaggi è anche l'ambiente in cui vengono eseguiti: non il solito camerino ma un'area, a bordo della bellissima piscina coperta, illuminata in modo spettacolare dalle candele e scaldata dal suono di musiche fusion e dal profumo degli aromi naturali che si diffondono nell'aria. Così, uno Shiatsu, un Ayurvedico, un Policromatico o un Antistress, diventano ancora più speciali e fanno bene al cuore! Infine, chi pensa che la vacanza in beauty farm, sia solo per adulti e non per la famiglia si sbaglia: infatti, i programmi "White Christmas" consentono ai bimbi fino ai 10 anni, in camera con i genitori, di essere ospitati totalmente a titolo gratuito.
Pacchetto Muschio Bianco White Christmas dal 21 al 26 dicembre 2003 ,5 Giorni in pensione completa ,Programma Dietetico , Integratori Vitaminici ,Tisane Naturali e disintossicanti ,Visita medica ed assistenza giornaliera ,Consulenza medico-estetica .1Peeling dermopurificante del corpo ai sali termali ,2 Fanghi Energy ,2 Grotte Sudatorie ,2 Docce riflessogene ,2 Micromassaggi al muschio bianco ,2 Massaggi dimagranti e rassodanti ,2 Massaggi orientali ,2 Trattamenti personalizzati al viso , Utilizzo delle piscine e della biancheria Relilax ,€ 899,50 anziché € 1.039,50 ,Gratis i bambini fino a 10 anni in camera con i genitori , Dinner & Music della Vigilia e Festa di Buon Natale compresi ,Pacchetto Pino Silvestre White Christmas dal 21 al 26 dicembre 2003 ,5 Giorni  in pensione completa ,Visita medica ed assistenza giornaliera ,Consulenza medico-estetica ,1 Peeling dermopurificante del corpo ai sali termali ,2 Fanghi azzurri ,2 Bagni termali all'ozono ,2 Massaggi riattivanti post-fango ,1 Bagno Nuvola ,1 Trattamento mani vellutate ,1 Massaggio Linfodrenante ,2 Massaggi rilassanti ,2 Pulsazioni modellanti e stimolanti del corpo ,2 Solarium ad alta pressione . Utilizzo delle piscine e della biancheria Relilax ,€ 879,00 anziché € 1017,00 Gratis i bambini fino a 10 anni in camera con i genitori *Dinner & Music della Vigilia e Festa di Buon Natale compresi

IL "FESTIVAL DE MUSIQUE CLASSIQUE SOUS LES TROPIQUES" L'HOTEL ONE&ONLY LE SAINT GÉRAN ED AIR MAURITIUS OSPITERANNO IL DECIMO FESTIVAL DI MUSICA CLASSICA A MAURITIUS IN DICEMBRE
Lasciarsi cullare dalle dolci note di arpa, pianoforte e violino accompagnati dal suono delle onde che si infrangono sulla spiaggia dorata, immersi in un'atmosfera da sogno... Sembra una visione onirica. E invece è esattamente ciò che avverrà a Mauritius dal 1 al 6 dicembre 2003: l'hotel One&Only Le Saint Géran ed Air Mauritius ospiteranno infatti il Decimo Festival di Musica Classica ai tropici. In 10 anni, il celebre pianista Gabriel Tacchino, Direttore Artistico del Festival, ha riunito i più grandi artisti del pianeta nella magia incantata del One&Only Le Saint Géran, la nota "Grande Dame" di Mauritius, punto di incontro dei melomani di tutto il mondo, che in dicembre si trasforma nello spazio musicale per eccellenza dell'Oceano Indiano.  Quest'anno, per festeggiare il decimo anniversario, Gabriel Tacchino ha riunito dal 1 al 6 dicembre musicisti di fama internazionale con lunghe carriere alle spalle ma anche nuovi artisti di talento. Sei concerti, fra cui un concerto di arrivederci l'ultimo giorno, vi permetteranno di incontrare i pianisti francesi Marc Laforet, Gabriel Tacchino, Anne Makarenko in un duo piano-balaläika con suo marito Micha Makarenko, il pianista ucraino Dimitri Naiditch, la "cantatrice" Caroline Casadesus, l'arpista Marielle Nordmann, i violinisti Patrice Fontanarosa, Didier Lockwood, Pierre Amoyal (orgoglioso proprietario di uno Stradivari del 1917), la sua brillante allieva, la giovane giapponese Yoko Shimizu e il quartetto rumeno Enesco. Nel programma, opere di Mozart, Franck, Moskowsky, Brahms, Bach, Haydn, Saint Saens, un po' di jazz, arie tradizionali russe e... qualche brillante improvvisazione in onore del Decimo Anniversario!

SALDI AL DORSET SQUARE HOTEL
Il Dorset Square hotel, il delizioso, piccolo albergo sito nell'omonima piazza, nei pressi di Regents Park, propone un'interessante programma per la stagione dei saldi a Londra. Dal 3 gennaio al 1 febbraio, propone: due notti in una stanza di lusso; un buono di acquisto da Selfridges del valore di 10 sterline; cena al ristorante dell'albergo, il The Potting Shed; massaggio ai piedi dopo una giornata di camminate; colazione all'inglese e upgrade, se possibile. Il tutto a 580,00 Euro. Il Dorset Square (36 Dorset Square, Tel.0044.207.723.7874, SLH n.verde 00 800 525 48000) di Londra una vera e propria bomboniera ricavata da una bella casa Regency di fine '700. Costruito sull'omonima piazza al centro della quale c'è un grande giardino alberato, dove Thomas Lord, realizzò il primo campo da Cricket di Londra, ha poche curatissime camere tutte diverse l'una dall'altra; alcune sui toni del rosa altre dell'avorio o del rosso; sono arredate con mobili antiche cercati uno per uno presso gli antiquari di Londra; molto particolare e personale l'accostamento di colori e disegni, spesso osé, ma sempre gradevolissimi. Sono da consigliare le stanze sul fronte che affacciano sul giardino e in special modo la 406 e la 407, piccole ma molto eleganti: molto bella anche la stanza nel "basement" con il grande letto a baldacchino ed un suggestivo lucernario. Il ristorante 'The Potting shed' decorato come una 'rimessa del giardiniere' propone una cucina di alta qualità e molto leggera.

LA TANA DEL RICCIO: OTTIMO PESCE E VINI PREGIATI ACCOMPAGNATI DA UN TOCCO DI CREATIVITA' INCONFONDIBILE
L'amore e la passione per la cucina, e in particolare per il pesce, hanno portato lo chef Gaetano Riccio all'apertura del ristorante " La Tana del Riccio", che offre una vasta scelta di specialità di pesce e che di giorno in giorno varia il menù, anche a seconda della disponibilità di pesce freschissimo che arriva quotidianamente al locale. Grazie alla preziosa collaborazione con cuochi come Gualtiero Marchesi e grazie all'esperienza maturata nel corso degli anni in molti ristoranti in giro per il mondo, come negli States, a Los Angeles, e poi a Londra e a Zurigo in Germania e ovviamente a Milano (All'Ami Berton), Gaetano riesce a proporre delle specialità importanti in un ambiente raffinato e intimo. La specialità è certamente il pesce crudo, cucinato sempre in maniera molto semplice, senza aggiunte di grassi: la cottura in sale grosso, ad esempio, apre i pori del pesce e mantiene intatta tutta la sua freschezza, senza farlo seccare al suo interno. Una cena alla Tana del Riccio propone antipasti e piccoli assagi gustosi, come  gamberi in salsa al vino rosso e "assiette de fruit de mer" condita con salse particolari, quali zabaione tiepido all'aceto balsamico, emulsione di limone e olio, importante salsa di cipolle russe, panna acida. Oltre ad una variegata offerta di antipasti sono servite pietanze come il fritto misto di paranza (nome della rete che nell'antica tradizione i pescatori usavano per tirare su i piccoli frutti di mare), un branzino con funghi porcini, del tonno fresco rosolato con cipolle rosse e salsa all'aceto balsamico. Questa cucina, che ha delle forti influenze francesi, viene affiancata da una lista di vini di alta scelta e di prestigio, italiani e francesi, che si sposano alla perfezione con il pesce servito. Ma l'occhio del cliente, che vuole la sua parte non solo per quanto riguarda i piatti e le specialità del giorno, viene soddisfatto anche dalla struttura del locale, che è minimal, molto intima e ricercata, con dei tocchi unici, come la firma dello chef che appare su tutte le pareti bourdeux e realizzata interamente con oro vero!!! Per concludere in bellezza è bene che sappiate che si cena a lume di candela, con una luce soffusa e calda, il tutto accompagnato da una musica soft/jazz in sottofondo. La Tana del Riccio via G. Cadolini 13, 20127 Milano Chiusura: sabato a pranzo e domenica tutto il giorno Cucina a base di pesce

AL TEATRO STUDIO, DAL 18 NOVEMBRE, L'AMBLETO DI GIOVANNI TESTORI UNO SPETTACOLO DI ALESSANDRO LOMBARDI E FEDERICO TIEZZI
Martedì 18 novembre, al Teatro Studio (ore 19.30), L'Ambleto di Giovanni Testori, uno spettacolo di Sandro Lombardi e Federico Tiezzi, produzione Compagnia Lombardi-Tiezzi. Geniale riscrittura della celeberrima tragedia shakespeariana firmata da Testori nel 1972, primo episodio di una serie di interventi metamorfosanti operati su temi e miti letterari e di quella trilogia -detta "degli Scarrozzanti" - che conta anche Macbetto e Edipus, di cui Lombardi e Tiezzi hanno firmato un'edizione nel 1994, L 'Ambleto rielabora la vicenda del Principe di Danimarca in una cornice drammaturgica che vede una strampalata compagnia di attori girovaghi alle prese con la messa in scena del grande classico shakespeariano. Si tratta di un piccolo gruppo di guitti in crisi d'organico che, in una non precisata campagna lombarda, sono costretti per necessità a farsi carico di due personaggi dell'originale partitura shakesperiana: così per Ofelia e Gertrude (interpretate da Iaia Forte), così per Claudio (ribattezzato da Testori "Arlungo") e Polonio (impersonati da Massimo Verdastro). Solo gli interpreti di Ambleto (Sandro Lombardi), Orazio (qui detto "il franzese", in scena Alessandro Schiavo) e Laerto (Andrea Carabello), possono dedicarsi ad un unico ruolo: ad essi si associa, a guisa di coro, "la bambina" (Francesca Carabelli). In questo contesto si inscrive la parabola contadina di Ambleto, rivoluzionario disperato, nemico delle istituzioni e di ogni forma di potere, la cui bizzarra anarchia si riflette - traendone linfa - nell'autarchico patois creato da Testori, vera e propria lingua teatrale che consente, nell'indulgere nei lombardismi, in ricercatezze formali o barbarismi, di amplificare effetti comici, drammatici o patetici. Lombardi e Tiezzi, nella loro lettura dell'originale testoriano (lo spettacolo ha debuttato nel settembre 2001) valorizzano il gioco del "teatro nel teatro", il passaggio dal tracciato della recita del testo shakespeariano alle vicende concrete degli Scarrozzanti, sfrondando il copione e asciugandone la struttura linguistica. Il risultato è uno spettacolo intenso, in cui i toni grotteschi - o triviali- si associano ad accenti poetici e surreali, amplificati dalla suggestiva scenografia e dai costumi immaginifici firmati da Marion D'Amburgo. Per L'Ambleto Sandro Lombardi ha ricevuto il Premio Ubu 2002 come migliore attore protagonista, e Massimo Verdastro come miglior attore non protagonista. Lo spettacolo fa parte del Progetto Testori, omaggio dedicato dal Piccolo Teatro al grande artista lombardo, nell'ambito delle manifestazioni promosse dalla Regione Lombardia in occasione del decennale della morte di Giovanni Testori (1993-2003)
Infolink: www.piccoloteatro.org

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