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2004 anno 7°  

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LUNEDI'
26  GENNAIO 2004

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LA SVOLTA DI "EUROPA": IL SITO INTERNET DELL'UE SI TRASFORMA PER ATTRARRE SEMPRE PIÙ VISITATORI

Bruxelles, 23 gennaio 2004 - Il 2004 sarà per Europa, il sito internet plurilingue dell'Ue, un anno di grandi trasformazioni a cominciare dalla pagina di accesso, che assume da oggi una nuova veste grafica. La Commissione europea, che gestisce Europa, ha intrapreso questa grande opera di rinnovamento nell'intento di attrarre nuove fasce di pubblico, in particolare i giovani. Entro fine marzo il sito offrirà numerosi servizi nuovi e risulterà nel complesso più user-friendly: vanterà grafici animati, giochi interattivi, menu di navigazione più semplici ed una funzione di ricerca ottimizzata. Gradualmente saranno aggiunte le lingue dei dieci nuovi Stati membri dell'Ue, ed ulteriori cambiamenti saranno effettuati nell'estate 2004. Europa, forse il più grande sito Internet al mondo, è un portale plurilingue che permette di accedere a tutte le informazioni non riservate e ai documenti ufficiali elaborati dall'Unione europea. Gran parte della documentazione - per un totale di 2,5 milioni di pagine d'informazione e di alcune migliaia di foto - è disponibile in tutte le lingue ufficiali dell'Unione. Europa è gestito dalla Commissione europea per conto di tutte le istituzioni dell'Unione. Nel novembre 2003 il portale è stato visitato da circa 300 000 persone al giorno, le quali hanno consultato circa 4 milioni di pagine o documenti. Dalla sua creazione nel 1995, i visitatori sono aumentati del 20% circa all'anno, ad un ritmo cioè che va di pari passo con la crescente diffusione di Internet tra la popolazione. Nel 2003 il numero degli utenti Internet nell'Ue ha raggiunto i 150 milioni (pari al 45% della popolazione totale); e altri 10 milioni circa si aggiungeranno con l'ingresso dei nuovi Stati membri il 1°maggio 2004. Benché cresca, in generale, l'interesse verso l'Unione europea, dai sondaggi d'opinione emerge che il 72% dei singoli cittadini dell'Ue sa poco o nulla dell'Unione. La nuova concezione grafica di Europa mira a colmare questa lacuna: chi visiterà il sito nel 2004 potrà farsi raccontare fatti e cifre sull'Ue da grafici spiritosi ed animati, o potrà far conoscenza con la storia, la geografia e la cultura dei nostri paesi mediante divertenti giochi interattivi. O, sempre a partire dalla nuova Home Page, potrà leggere pubblicazioni semplici ed informative, consultare cartine geografiche e materiale didattico, oppure, se lo desidera, farsi guidare verso informazioni più approfondite. I cittadini dell'Ue interessati a studiare, lavorare o trascorrere la pensione in un altro Stato membro dell'Unione, potranno, seguendo i percorsi indicati, ottenere informazioni pratiche circa i loro diritti e le procedure da seguire. Per gli utenti tradizionali di Europa operatori economici, ministeri, enti regionali e locali, Ong, università e mass media le informazioni saranno raggruppate per argomento, con accesso diretto ai documenti ufficiali ed ai servizi interattivi offerti dalle singole istituzioni. L'intera operazione sarà affiancata da un sostanziale miglioramento della funzione di ricerca di Europa un servizio attualmente criticato, e non a torto, dagli utenti. L'impegno assunto dalla Commissione europea di aggiornare e riconfigurare in venti lingue un sito immenso quale Europa è un'impresa a dir poco ciclopica. A partire da questa primavera, la Commissione si munirà di strumenti di gestione moderni, che consentiranno di automatizzare la produzione dei contenuti e che miglioreranno la cooperazione tra chi scrive, chi traduce e chi pubblica l'informazione. L'ambizione: continuare a fornire al grande pubblico informazioni generali in tutte e 20 le lingue ufficiali dell'Unione, e offrire al contempo al pubblico specialistico, per l'informazione settoriale, una scelta linguistica meno limitata di quella attuale. Infolink: http://europa.Ue.int/ 

UNA RETE DI M&P FORNISCE IL PROPRIO CONTRIBUTO ALL'ALLARGAMENTO DELL'UE
Bruxelles, 26 gennaio 2004 - Una rete composta da tre attuali e tre futuri Stati membri dell'Ue sta fornendo un importante contributo all'allargamento dell'Unione europea nel campo delle misurazioni e prove (M&p), un settore chiave per l'eliminazione delle barriere commerciali. Elemento cardine del progetto Incolab è la creazione di "triangoli istituzionali" che coinvolgono gli organismi nazionali di regolamentazione, il settore industriale ed i laboratori scientifici, in ciascuno dei paesi partecipanti, vale a dire Slovenia, Repubblica Ceca, Estonia, Bulgaria, Danimarca, Svezia e Paesi Bassi. Questi triangoli si concentreranno quindi sull'attuazione di direttive tecniche, oltre ad assumere il compito più impegnativo di costituire solide infrastrutture e competenze. Nonostante il progetto sia iniziato soltanto nel gennaio 2003, i triangoli istituzionali sono già stati creati, secondo quanto dichiarato al Notiziario Cordis da Janko Drnovsek dell'Università di Lubiana (Slovenia), coordinatore del progetto. I triangoli rappresentano "una parte estremamente importante del progetto", ha affermato Drnovsek. Sebbene il settore delle M&p sia più debole nei paesi della rete non appartenenti all'Ue, rispetto a quanto non lo sia in Svezia, Danimarca e Paesi Bassi, una mancanza di partenariati ed un difetto di comunicazione fra i laboratori di M&p, gli organismi normativi ed amministrativi ed il settore industriale, si riscontra in tutti i paesi, ha dichiarato il professor Drnovsek, aggiungendo: "Un solido sistema metrologico nazionale è l'unica garanzia che le direttive tecniche siano pienamente attuate, rappresentando il pilastro di una buona infrastruttura". Se da un lato, Slovenia, Repubblica Ceca, Estonia e Bulgaria intendono trarre vantaggio dalle competenze della comunità europea delle M&p, dall'altro, il professor Drnovsek è certo che anche i paesi più avanzati beneficeranno del loro coinvolgimento nella rete. "Gli Stati membri realizzeranno che il potere di assorbimento ed il livello di competenze fra gli Stati membri candidati sono molto elevati. Si renderanno conto che neanche la situazione all'interno dei loro confini è ideale. Non si devono sottovalutare i progressi in corso negli Stati membri candidati", ha dichiarato Drnovsek. La direttiva sulla bassa tensione, su cui si sta focalizzando l'attenzione della rete, riveste particolare importanza per i membri del progetto Incolab non appartenenti all'Ue. La direttiva affronta questioni di sicurezza riguardanti le apparecchiature elettriche, un settore industriale relativamente sviluppato nell'Europa centrale ed orientale. Il settore verrà nondimeno penalizzato, qualora si consenta che la mancanza di competenze metrologiche, necessarie per i test sui prodotti, divenga un ostacolo al commercio ed un limite alla competitività. I progressi compiuti all'interno della rete, tuttavia, hanno già ottenuto riconoscimenti al di fuori del settore dell'industria elettrica, ed hanno esercitato una funzione di catalizzatore in altri settori di attività, compreso quello dei dispositivi medici, che si trova ad affrontare problemi simili. Il professor Drnovsek ritiene che il suo progetto stia fornendo un importante contributo all'allargamento dell'Ue. La cooperazione all'interno della rete sta favorendo l'attuazione della direttiva sulla bassa tensione, oltre a rafforzare l'infrastruttura di M&p in numerosi futuri Stati membri dell'Ue, mettendoli in condizione di competere sullo stesso piano con i paesi appartenenti all'Unione. I partecipanti al progetto Incolab, pur presentando livelli completamente diversi di adozione dell'"acquis" comunitario, stanno collaborando per perseguire un obiettivo comune.  

MISURE DI ATTUAZIONE DELLA NUOVA DIRETTIVA SUI SERVIZI DI INVESTIMENTO: LA COMMISSIONE EUROPEA CHIEDE IL PARERE DEL CESR
Milano, 26 gennaio 2004 - La Commissione europea ha reso nota la richiesta al Cesr (Committee of European Securities Regulators), di cui la Consob fa parte, di un parere sulle misure tecniche di attuazione della proposta di direttiva sui mercati di strumenti finanziari (Fim, Financial Instruments Markets Directive), che aggiornerà la vigente direttiva sui servizi di investimento (Isd). La decisione di rivedere la direttiva Isd, risalente al 1993, riflette l'intesa sulla necessità di adattare la normativa ai cambiamenti strutturali intervenuti nei mercati finanziari europei, al fine di accelerarne lintegrazione in un mercato unico. La direttiva Fim costituirà il fulcro della nuova normativa europea dei mercati mobiliari e disciplinerà il passaporto unico che consentirà alle società di investimento di operare in tutta Europa. La nuova direttiva allargherà, tra l'altro, lambito dei servizi di investimento per i quali attualmente è richiesta lautorizzazione; dettaglierà ed amplierà lelenco degli strumenti finanziari che possono essere negoziati sui mercati regolamentati e tra società di investimento; introdurrà una nuova regolamentazione in materia di consulenza finanziaria e di conflitti dinteresse. La direttiva Fim formulerà inoltre degli standard per i mercati regolamentati e per i sistemi di scambi multilaterali, oltre a nuove regole per la gestione degli ordini dei clienti. Il Parlamento europeo ha adottato la propria posizione sulla direttiva Fim, in prima lettura, il 25 settembre 2003 ed il Consiglio europeo ha definito una posizione comune sulla proposta lo scorso 8 dicembre. Il mandato della Commissione europea (Ref. Cesr/04-021) prevede che il Cesr trasmetta il parere sulle misure di attuazione della direttiva Fim entro il 31 gennaio 2005. Il Cesr avvia pertanto le consultazioni con tutte le parti interessate allattuazione del mandato, indica come saranno organizzati i gruppi di lavoro degli esperti che dovranno elaborare il parere richiesto dalla Commissione europea, e definisce i tempi del processo di consultazione. Il Cesr annuncia inoltre l'istituzione di un apposito gruppo di lavoro consultivo. Il Cesr ha da tempo intrapreso unampia procedura di consultazione nei confronti di tutte le parti interessate ai provvedimenti in esame, coerentemente al principio espresso nel Rapporto finale del Comitato dei saggi (Comitato Lamfalussy) e nella Dichiarazione pubblica sulle pratiche di consultazione (Cesr Ref.01-007c). La prima fase del processo di consultazione inizia con la richiesta di valutazioni a tutte le parti interessate e ai rappresentati dei settori coinvolti dalla revisione della direttiva. I contributi, che dovranno essere trasmessi entro il 15 febbraio 2004, dovranno essere indirizzati al Segretario generale, Fabrice Demarigny (email: secretariat@europefesco.Org ). Il Cesr annuncia la costituzione di tre gruppi di esperti sulla Fim: Gruppo di esperti sui mercati: sarà presieduto da Jacob Kaptein, membro della commissione di vigilanza sui mercati finanziari olandese (Autoriteit Financiële Markten). Questo gruppo, con riferimento al mandato della Commissione europea, si occuperà di: ammissione alle negoziazioni degli strumenti finanziari; requisiti di trasparenza pre-trade per i sistemi di scambi multilaterali (Mtf) e per i mercati regolamentati; requisiti di trasparenza post-trade per gli Mtf e per i mercati regolamentati; informazione al pubblico post-trade da parte degli intermediari. Gruppo di esperti sugli intermediari: sarà presieduto da Callum Mccarthy, presidente dellautorità del Regno Unito (Financial Services Authority). Il gruppo si occuperà di: definizioni rilevanti dei requisiti organizzativi; conflitti dinteresse; obblighi di correttezza nella fornitura di servizi di investimento alla clientela; best execution (esecuzione degli ordini alle migliori condizioni per il cliente); immediata e corretta esecuzione degli ordini dei clienti. Gruppo di esperti sulla cooperazione e la vigilanza: presieduto da Michel Prada, presidente dellautorità di vigilanza francese (Autorité des Marchés Financiers), il gruppo si occuperà della registrazione delle transazioni e dello scambio di informazioni tra le autorità di controllo. E stato inoltre istituito un gruppo di coordinamento che esaminerà i temi trasversali ai tre gruppi di esperti e assicurerà la coerenza complessiva dei pareri che saranno elaborati dai singoli gruppi. Questultimo gruppo è costituito dai presidenti dei tre gruppi di esperti ed è guidato dal presidente del Cesr, Arthur Docters Van Leeuwen. Il Gruppo di lavoro consultivo, infine, è costituito da 23 esperti di diversa nazionalità, selezionati tra i più qualificati esponenti del mercato. La documentazione relativa al mandato conferito dalla Commissione europea al Cesr e il programma dei lavori dei gruppi istituiti dal Committee sono pubblicati sul sito www.Europefesco.org

SCIP3: SCELTO IL CONSORZIO DI COLLOCAMENTO
Roma, 26 gennaio 2004 - Il Mef comunica che il consorzio formato da Barclays Bank, Mediobanca e Ubs è stato selezionato per il collocamento dei titoli della terza cartolarizzazione degli immobili pubblici (Scip 3). Alla selezione, avviata lo scorso 5 dicembre, avevano partecipato sette consorzi per un totale di 22 banche. Scip3 avrà ad oggetto immobili e terreni attualmente di proprietà dello Stato, di Amministrazioni pubbliche e di altri soggetti controllati dallo Stato.

ABI: MASSIMO IMEPGNO PER LA TUTRELA DEI MERCATI AI PRIMI DI FEBBRAIO IL NUOVO COMITATO ESECUTIVO
Milano, 26 gennaio 2004 - Fare di tutto per evitare che si ripetano casi come Parmalat, con regole nuove per l’informazione societaria e la tutela dei mercati. È quanto emerso dal Comitato Esecutivo dell’Abi riunito il 21 gennaio a Milano, che si è dato un nuovo appuntamento ai primi di febbraio. “Vogliamo proseguire la riflessione sulle regole e gli strumenti che presidiano la produzione e diffusione delle informazioni al mercato – ha dichiarato Maurizio Sella al termine del Comitato – e quindi abbiamo deciso di incontrarci nuovamente prima della nostra audizione in Parlamento, dove presenteremo le nostre proposte”. La vicenda Parmalat ha costituito – secondo il Comitato - l’ennesima occasione per un generico e indiscriminato attacco contro le banche italiane. Abi e banche lo respingono con fermezza, ritenendolo ingiusto di fronte ad una vicenda in cui le stesse banche sono state ingannate, insieme ai clienti, con danni anche per i loro azionisti che sono alcuni milioni di famiglie. Non vi può essere corretto funzionamento dei mercati, efficiente erogazione del credito e salvaguardia degli investitori se non vengono fornite informazioni vere e complete. Le banche italiane e le principali banche straniere hanno utilizzato, in relazione a Parmalat, informazioni di cui oggi viene attestata la falsità. Critiche indiscriminate, oltre a minare la fiducia degli investitori verso le obbligazioni emesse dalle imprese con ripercussioni per le aziende che perderebbero un’importante fonte di finanziamento, procurano gravi danni per l’immagine internazionale dell’intero sistema-Paese. Abi si dichiara dunque pronta a collaborare con il Legislatore e tutte le parti interessate per la definizione di regole migliori per la tutela dei mercati.

SEMINARIO: BASILEA 2 - COSA CAMBIA NEL RAPPORTO TRA BANCA E IMPRESA
Parma 26 gennaio 2004 – Si svolgerà il prossimo 28 gennaio a Parma presso l’ Unione Parmense degli Industriali il seminario sul tema : “Basilea 2 - Cosa Cambia Nel Rapporto Tra Banca E Impresa”. Il nuovo accordo di Basilea sul patrimonio di Vigilanza delle Banche (Basilea 2) - che entrerà in vigore nel 2007 - prevede delle modalità di calcolo dei requisiti minimi patrimoniali sostanzialmente diverse dalle attuali ed è destinato a modificare, in modo significativo, l'approccio delle banche alla gestione del rischio creditizio. Il nuovo accordo determinerà, attraverso l'utilizzo di rating interni ed esterni, uno stretto legame tra il capitale di vigilanza delle banche ed i rischi assunti: minore il grado di rischiosità, minore sarà il "cuscinetto" di capitale che le banche dovranno detenere. Le nuove regole avranno effetti rilevanti sulle relazioni banca e impresa: la necessità di valutare correttamente il merito di credito delle controparti potrà favorire l'instaurarsi di rapporti fondati sulla trasparenza e conoscenza reciproca. Obiettivo del seminario è valutare l'impatto di Basilea 2 sul nostro sistema economico e misurare in concreto quali saranno gli effetti sull'erogazione del credito alle singole imprese Programma: Ore 16.30 Apertura dei lavori; Saluti Marco Rosi Presidente Unione Parmense degli Industriali; Marco Mazzoni Rappresentante Piccola Industria; Apre Giuseppe Morandini Piccola Industria Confindustria; Introduce Andrea Milano Direttore "L'imprenditore"; Intervengono: Gianluigi Magri Sottosegretario Ministero dell'Economia e delle Finanze; Valentina Carlini Area Strategica Fisco e Diritto d'Impresa Confindustria; Carlo Calestani Presidente Unionfidi Parma Scrl; Fausto Galmarini Responsabile Crediti Unicredito Italiano; Luigi Attanasio Vice Presidente Piccola Industria Confindustria; Coordina Roberto Ippolito La Stampa ; Dibattito . Segreteria organizzativa: Unione Parmense degli Industriali Tel. 05212266 - Fax 0521226700 - E-mail upiecon@upi.Pr.it    

MEDIOCREDITO TRENTINO ALTO ADIGE, AL VIA A 150 MILIONI DI BOND LA PRIMA TRANCHE ENTRO IL 10 FEBBRAIO.
Milano, 26 gennaio 2004 - Lunedì 19 gennaio nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Milano, Mediocredito Trentino Alto Adige ha annunciato che emetterà entro l´anno obbligazioni del valore di 750 milioni di euro che saranno collocate sui mercati dei capitali europei da un gruppo di banche il cui capofila è Banca Imi. Lunedi'è  stata presentata l´emissione di una prima tranche da 150 milioni di euro. L´istituto trentino di via Paradisi affronta il giudizio dei sottoscrittori forte di un´alta patrimonializzazione (l´indice Tier 1 è vicino al 12%) e di una solidità testimoniata anche dalle basse sofferenze pari al 3,9% nonostante gli impieghi siano rimasti a 1,3 miliardi di euro. La banca si conferma forte nel Nordest. Nel 2003 i crediti alle aziende sono distribuiti sì per il 45% in regione, ma per l´8,8% in Emilia, per il 30% in Veneto e per l´8,6% in Lombardia (altre aree per il 7,3%). Gli investimenti sono stati destinati all´estrattivo-manifatturiero (32%), edilizia (19%), alberghiero (10%), trasporti e commercio (14%), agricoltura (7%) e altri settori (18%).

CAPITALIA: NON È ALLO STUDIO NESSUNA IPOTESI DI AGGREGAZIONE
Roma 26 gennaio 2004 - Con riferimento alle notizie, prive di fondamento e già seccamente smentite dagli interessati, pubblicate il 23 gennaio in relazione ad un’ipotesi di Opa allo studio di Abn Amro, Capitalia intende ulteriormente precisare che non è allo studio nessuna ipotesi di aggregazione con chicchessia o di modifica alcuna del Patto di Sindacato recentemente definito e sottoscritto. La notizia di qualsivoglia supporto o consenso o discussione, ancorché informale, del management di Capitalia (in primis Presidente e Amministratore Delegato) in relazione a tali ipotesi è pertanto totalmente destituita di ogni fondamento. Tutto l’impegno manageriale è esclusivamente finalizzato alla realizzazione del Piano Industriale 2003-2005, così come deliberato dal Consiglio di Amministrazione della capogruppo, come testimoniato nella presentazione agli investitori effettuata lo scorso 19 gennaio, relativa alle prime indicazioni sull’esercizio 2003. Inoltre, Capitalia, diffida chiunque dal divulgare notizie palesemente infondate ed idonee ad alterare il regolare andamento del mercato, si riserva di tutelare le proprie ragioni e quelle dei propri azionisti in tutte le sedi.

AUMENTO DI CAPITALE DEL CREDITO VALTELLINESE: FISSATO IL RANGE DI TASSO DI REMUNERAZIONE DEL PRESTITO OBBLIGAZIONARIO CONVERTIBILE
Sondrio, 26 gennaio 2004 - Il Consiglio di Amministrazione del Credito Valtellinese, nell'ambito della delega conferitagli dall'Assemblea dei Soci del 15 novembre scorso, ha deliberato di stabilire il tasso nominale annuo lordo di remunerazione dell'emittendo Prestito Obbligazionario "Credito Valtellinese 2004-2007 convertibile" in un range compreso fra il 2,50% ed il 3,00%. Il tasso puntuale di remunerazione del citato prestito sarà stabilito in prossimità dell'inizio del periodo di offerta e comunicato al pubblico ai sensi della normativa vigente. Si ricorda che l'Assemblea straordinaria dei Soci del 15 novembre scorso ha deliberato un progetto di aumento di capitale, offerto in opzione a coloro che risulteranno soci alla data di esecuzione indicativamente prevista per il 1° marzo 2004, avente le seguenti caratteristiche: aumento di capitale sociale mediante emissione a pagamento di massime n. 7.341.643 azioni da nominali € 3 cadauna, con godimento 1 gennaio 2004, da offrire in opzione agli azionisti in ragione di una nuova azione ogni 8 azioni possedute, al prezzo di € 6,90 di cui € 3,90 quale sovrapprezzo; emissione di un prestito obbligazionario triennale convertibile dell'importo massimo di € 293.665.000 da offrire in opzione agli azionisti in ragione di un'obbligazione da nominali € 1.000 ogni 200 azioni possedute. L'assemblea ha contestualmente deliberato, ai fini della suddetta conversione delle Obbligazioni, un ulteriore aumento del capitale sociale di euro 293.665.000 mediante l'emissione di numero 41.406.765 Azioni di Compendio da nominali euro 3 ciascuna, aventi le stesse caratteristiche di quelle già in circolazione e godimento regolare; tali Azioni di Compendio sono riservate esclusivamente e irrevocabilmente al servizio della conversione delle Obbligazioni. Ogni Obbligazione sarà convertibile in Azioni di Compendio secondo il seguente piano di ammortamento: Piano Di Ammortamento Riferito A Ciascuna Obbligazione Del Valore Nominale Di Euro 1.000

Anni

quota annualmente in scadenza

azioni emesse

2005

€ 300

43

2006

€ 300

43

2007

€ 400

55

Totale

€ 1000

141

SUCCESSO PER IL BOND DECENNALE UNICREDIT
Milano, 23 Gennaio 2004 - Unicredito Italiano ha lanciato oggi sull'Euromercato un prestito obbligazionario decennale a tasso fisso. L’operazione, partita da un’ipotesi di eseguire un’emissione benchmark di almeno 500 milioni di Euro è stata aumentata ad un miliardo, vista la favorevole risposta del mercato, con un’affluenza degli ordini che in soli due giorni di book building ha superato ampiamente il valore emesso. Il bond, che avrà una cedola annuale di 4,375% ed un prezzo di emissione pari a 99,46 per un rendimento del 4,44% equivalente a midswap +22 punti base, è stato particolarmente apprezzato dagli investitori esteri. Il titolo, che scadrà il 10 febbraio 2014, sarà emesso nell'ambito del Programma di Euro Medium Term Notes di Unicredito Italiano e verrà quotato presso la Borsa di Lussemburgo; sarà fatta inoltre richiesta di quotazione presso la Borsa Italiana (Euromot). Il rating atteso dell'emissione è di Aa2/aa-/aa- di Moody's, Standard & Poor's e Fitch rispettivamente, conformemente ai rating di Unicredito Italiano. L'emissione, curata da Jpmorgan ed Ubm, consente ad Unicredito Italiano di stabilire un nuovo punto di riferimento per il mercato sulla "curva del credito senior", dopo il successo del precedente collocamento di un floater quinquennale con scadenza 2008

MAI EMESSI BOND DA FIERA MILANO SPA
Milano, 26 gennaio 2004 - In relazione ad informazioni errate riportate dalla stampa, Fiera Milano S.p.A. precisa di non avere mai emesso bond.

IMPREGILO: NESSUNA DIFFICOLTA’ DI RIMBORSO OBBLIGAZIONI PREVISIONE DI UTILI IN CRESCITA SESTO
San Giovanni, 26 gennaio 2004 - A tutela dei risparmiatori in obbligazioni e in azioni del Gruppo Impregilo, la società conferma che la consistenza patrimoniale dell’attivo e, indipendentemente da questa, i flussi di utili insiti nel portafoglio lavori, due tangibili valori contabili, così come le prospettive di sviluppo del Gruppo escludono, in modo assoluto, l’insorgere di ogni e qualsiasi difficoltà di rimborso delle proprie obbligazioni in circolazione e, anzi, preludono a un ulteriore aumento degli utili rispetto a quelli recentemente annunciati per l’esercizio 2003. Il problema che Impregilo sta affrontando nelle attuali circostanze del mercato finanziario italiano non è la sua capacità di rimborso dei prestiti, che non può essere messa in discussione, ma se il sistema creditizio intende sostenere lo sviluppo interno e internazionale di un’impresa sana come Impregilo, leader delle costruzioni in Italia, altamente considerata sul mercato internazionale delle costruzioni e, tramite la Fisia-babcock , leader mondiale negli impianti di dissalazione e di tutela ambientale. Il Gruppo ha sempre puntualmente assolto ogni impegno nei confronti del mercato e delle banche, portando un vento nuovo nei costi e nei tempi di realizzazione delle opere. La società ha chiesto all’autorità di vigilanza un più incisivo intervento contro la diffusione di informazioni che alimentano la speculazione danneggiando i risparmiatori, come il ripetersi di messaggi anonimi sui “forum” di Internet,  ripresi il 23 gennaio da alcuni organi di stampa.

ALLA BPVI LA TESORERIA DELL ’ IPAB
Vicenza, 16 gennaio 2004  - Un importante accordo è stato sottoscritto il 16 gennaio presso la sede centrale della Banca Popolare di Vicenza tra l’Ipab Proti Salvi Trento e l’Istituto di credito vicentino. L’intesa raggiunta riguarda la gestione del servizio di tesoreria dell’Ente cittadino che la Bpvi si è aggiudicata per il triennio 2004/2006, vincendo la gara pubblica. Il servizio di tesoreria consiste nella gestione di tutte le entrate ed uscite dell’Ipab Proti Salvi Trento, partendo dal pagamento delle fatture dei fornitori e degli stipendi per finire alla riscossione delle rette di degenza e ogni altra operazione attinente ai flussi di cassa. L’assegnazione alla Banca Popolare di Vicenza arriva a conclusione di un periodo transitorio che ha visto la stessa banca gestire la fusione tra Istituto Salvi e Ipab Servizi Assistenziali di Vicenza, operazione avvenuta con decorrenza 1. Febbraio 2003 e risultata particolarmente impegnativa. Attualmente l’Ente eroga servizi socio assistenziali e sanitari a più di mille utenti, prevalentemente anziani non autosufficienti ospitati presso le proprie strutture residenziali e ha in forza 640 dipendenti. La Bpvi si è imposta nella gara non solo grazie alle condizioni economiche offerte, ma anche in virtù delle procedure inerenti la gestione delle rette di degenza, in grado di consentire, oltre all’addebito sui conti degli ospiti appoggiati presso qualsiasi banca, anche la possibilità di pagamento in circolarità presso tutti gli sportelli Bpvi mantenendo costi di commissione minimi. Di particolare utilità risulta poi la procedura di collegamento Ipab/banca che permette la trasmissione dei flussi di pagamento e riscossione tramite un canale informatico ad hoc, già attivata da tempo presso l’Ente. Di notevole rilievo per l’assetto organizzativo della nuova Ipab è stata anche la fornitura in comodato d’uso, da parte del Tesoriere, di una dotazione informatica di 28 personal computer oltre al contributo offerto da Banca Popolare di Vicenza per le iniziative istituzionali dell’Ente. L’accordo è stato firmato dal Presidente dell’Ipab Gerardo Meridio e dal Vicedirettore generale vicario della Bpvi Luciano Colombini. “Questo accordo suggella in modo tangibile il nostro apprezzamento per l’attività svolta dalla Banca Popolare di Vicenza lo scorso anno nel periodo non facile della fusione tra Istituto Salvi e Ipab Servizi Assistenziali di Vicenza – ha commentato Meridio - e premia la grande professionalità e la disponibilità dimostrata in questo frangente dalla Banca. Devo anche dire che con questa intesa siamo di fronte ad un rapporto qualità-prezzo che si colloca su livelli decisamente elevati.” Da parte sua il Vicedirettore Colombini ha espresso piena soddisfazione: “L’accordo è la riprova degli ottimi rapporti già esistenti tra le due realtà locali, che ora potranno crescere ulteriormente e consolidarsi a tutto vantaggio degli utenti. La nuova convenzione rappresenta inoltre un ulteriore passo in avanti sulla via di una sempre più marcata cooperazione tra Enti pubblici locali e la Banca Popolare di Vicenza.”

BANCA LOMBARDA : CALENDARIO DELLE RIUNIONI
Brescia, 26 gennaio 2004 - Calendario delle riunioni fissate per l'anno 2004 relative all'approvazione dei documenti contabili di Banca Lombarda e Piemontese S.p.a.: Consiglio Di Amministrazione Mercoledì 10 marzo 2004 - Progetto di bilancio d'esercizio e bilancio consolidato al 31/12/2003 Mercoledì 12 maggio 2004 - Relazione 1° trimestre 2004 Mercoledì 8 settembre 2004 - Relazione semestrale al 30/6/2004 Mercoledì 10 novembre 2004 - Relazione 3° trimestre 2004 Assemblea Mercoledì 28 aprile 2004 (1° convocazione) - Assemblea di bilancio Giovedì 29 aprile 2004 (2° convocazione) Qualora si rendessero necessari cambiamenti alle date indicate, sarà nostra premura darne tempestiva comunicazione. Banca Lombarda e Piemontese S.p.a. Intende avvalersi dell'esonero dalla pubblicazione della relazione trimestrale al 31/12/2003 e al 30/06/2004. Il 'progetto di bilancio d'esercizio e il bilancio consolidato al 31/12/2003' e la 'relazione semestrale al 30/6/2004' saranno resi pertanto disponibili entro i termini fissati dalle vigenti disposizioni.

UNICREDITO ITALIANO: LE DATE DELLE RIUNIONI DEL CDA
Milano, 26 gennaio 2004 – Di seguito le date delle riunioni di Consiglio di Amministrazione per l’approvazione del progetto di Bilancio dell’ esercizio 2003 e delle relazioni semestrale e trimestrali dell’esercizio 2004. Per quanto riguarda l’Assemblea di approvazione del Bilancio non ci sono le date precise di convocazione (l’intervallo è presunto fra fine aprile e i primi di maggio). Venerdì 12 marzo 2004 Progetto di Bilancio UniCredito Italiano e Bilancio Consolidato al 31/12.2003; Martedì 11 maggio 2004 Trimestrale e Trimestrale Consolidata al 31/3.2004; Venerdì 10 settembre 2004 Semestrale e Semestrale Consolidata al 30/6.2004; Venerdì 12 novembre 2004 Trimestrale e Trimestrale Consolidata al 30/9.2004.

FONCHIM: SEGNALI DI OTTIMISMO CRESCONO GLI ISCRITTI E I RENDIMENTI DI TUTTI I COMPARTI, DAL 2,8% ALL'8,8%.
Milano, 26 gennaio 2004 - Fonchim, il Fondo per la Previdenza Complementare del settore chimico-farmaceutico ed affini, ha presentato il 23 gennaio i risultati della propria attività nel 2003. Il Presidente, Nicola Messina, ha sottolineato come "il lavoratore associato a Fonchim, avendo in media un capitale versato di 7.000 €, ha beneficiato di un rendimento di 500 €, pari a circa 1 milione di vecchie lire. Ciò a fronte di un costo amministrativo per l’intero anno di soli 19,8 €". Il 2003 è stato il primo anno gestito con la formula del multicomparto : i risultati, quindi, sono diversificati in ragione del comparto scelto liberamente dal singolo lavoratore, in relazione alle proprie esigenze e attitudini. Il Comparto "Crescita", cui aderisce il 2% circa degli iscritti ha conseguito un rendimento netto dell’8,8%. Il Comparto "Stabilità", cui aderisce il 92% circa degli iscritti ha conseguito un rendimento netto del 7,3%. Il Comparto "Moneta", di cui fa parte il 6% circa ha avuto un rendimento netto del 2,8%. Guardando ai 6 anni di attività di Fonchim, 100 lire versate all’inizio del 1998 hanno oggi un valore di circa 124 lire. Tenuto conto che le 100 lire versate comprendevano circa 25 lire di contributo del datore di lavoro, il risultato di 124 lire (+ 65%) va valutato a fronte di un esborso del lavoratore di 75 lire. Il 2003 è stato, ancora una volta, caratterizzato da un incremento degli iscritti, su base volontaria. Oggi sono associati a Fonchim 115.000 lavoratori, appartenenti a quasi 2000 imprese chimiche ed affini, sparse sul territorio nazionale. Nel corso dell’anno hanno lasciato il Fondo, per pensionamento o per uscita dai settori che costituiscono il bacino di Fonchim, circa 7.000 lavoratori, ma ne sono entrati oltre 8.000. Questo incremento si deve al fatto che le imprese ed i sindacati del settore hanno continuato a sensibilizzare i lavoratori sulla necessità di una previdenza complementare, contribuendo così ad accrescere la fiducia nel Fondo di categoria. "Occorrerà fare ancora di più – rileva Nicola Messina – in quanto non possiamo ignorare che, a fronte di 2 lavoratori iscritti, ancora 1 lavoratore rimanga fuori da un sistema realizzato per la sua tutela". I rendimenti realizzati e la crescita degli iscritti hanno incrementato il capitale complessivo del Fondo, che ammonta oggi a 800 milioni di €. In questi giorni Fonchim ha lanciato una Gara per la scelta di nuovi gestori per l’assegnazione di alcuni mandati (bilanciato e small caps). Con la Gara in corso Fonchim ha scelto di incrementare la diversificazione e specializzazione dei propri investimenti al fine di realizzare una migliore distribuzione del rischio e maggiori opportunità di rendimento. Già oggi, comunque, i limiti alle possibilità di investimento offerte ai gestori ed il grado di diversificazione dell’investimento stesso fa sì che gli iscritti siano posti al riparo da conseguenze significative di casi di crisi di singole imprese.

NOVARTIS ITALIA 2003: PREMIATA L'INNOVAZIONE FATTURATO SUPERIORE AL MILIARDO DI EURO; BUONA LA CRESCITA (+7%), ANCHE SE INFERIORE A QUELLA DEL GRUPPO A LIVELLO INTERNAZIONALE (+11%)
Zurigo e Origgio, 26 gennaio 2004 - Nel 2003, il fatturato di Novartis in Italia ha raggiunto i 1.010 milioni di euro, con un incremento del 7% sull'anno precedente. La crescita, anche se inferiore a quella registrata dal Gruppo a livello internazionale (+11%), è stata sostenuta dai buoni risultati ottenuti dai farmaceutici e dai generici. A livelli sempre molto elevati gli investimenti in ricerca & sviluppo, che si attestano a 30,5 milioni di euro (gli investimenti ammontano complessivamente a 66 milioni di euro); aumentano anche gli occupati ( 2.230 a fronte dei 2.127 del 2002) in particolare nei generici, settore in forte espansione. "Anche nel 2003 Novartis Italia ha confermato la sua capacità di crescita - ha dichiarato Giacomo Di Nepi, Amministratore Delegato della società - Questi risultati valorizzano il costante impegno di Novartis nella ricerca, confermato dalla presenza, in un portafoglio prodotti già molto ampio, di farmaci particolarmente innovativi, soprattutto nelle aree oncologia e cardiovascolare. Alla crescita ha contribuito, inoltre, il settore dei generici, che Novartis considera un'opportunità di business interessante e che, al contempo, offre un contributo alla stabilizzazione della spesa pubblica. Ancora importante il nostro impegno nello sviluppo clinico dove la consociata italiana è stata anche quest'anno la seconda al mondo, nell'ambito del Gruppo, dopo gli Stati Uniti." Nella Divisione farmaceutici (+9%), il comparto del mercato al pubblico (primary care e prodotti maturi) ha risentito delle pesanti misure di contenimento della spesa sanitaria varate nel corso dell'anno, registrando una crescita relativamente contenuta, mentre l'ampiezza del portafoglio e l'innovazione dei prodotti del comparto ospedaliero, in particolare in oncologia, hanno consentito di compensare l'impatto di queste manovre. Tra i principali prodotti, è da citare Glivec (imatinib), terapia di riferimento per rare patologie oncologiche (Leucemia Mieloide Cronica e tumori dello stroma gastro-intestinale, Gist) fino ad ora prive di un'adeguata risposta terapeutica. Nell'area cardiovascolare è continuata l'affermazione dell'antipertensivo Tareg/cotareg (valsartan, appartenente all'innovativa classe degli inibitori dell'angiotensina Ii) ulteriormente rafforzata dai recenti risultati dello studio internazionale Valiant, che ha dimostrato l'efficacia del farmaco nei pazienti già colpiti da infarto - con una riduzione della mortalità del 25% - confermandone quindi il valore cardioprotettivo. Una buona performance ha ottenuto anche Lescol 80 Rp, la prima statina a 'rilascio prolungato', per il trattamento dell'ipercolesterolemia. Nella Divisione consumer health (+4%), si è confermata la vitalità del business dei generici, che ha beneficiato dell'introduzione dello storico brand Sandoz, ottenendo così un rafforzamento dell'identità e della riconoscibilità internazionali di tutte le aziende del Gruppo operanti in questo business. Impianti produttivi innovativi, ad alta tecnologia, sono stati avviati quest'anno presso l'insediamento Sandoz Industrial Products di Rovereto (Trento), che costituisce uno dei principali centri internazionali nella produzione di principi attivi: il potenziamento della linea produttiva (clavulanato di potassio), per un valore di circa 60 milioni di euro nello scorso biennio, è di gran lunga il maggiore investimento degli ultimi anni nell'industria farmaceutica italiana e consentirà allo stabilimento di diventare fornitore primario di questo principio attivo per il mercato americano. Sempre nell'ambito della Divisione consumer health, molto positive sono state le performance di Ciba Vision, protagonista nel settore delle lenti a contatto e leader nel segmento delle lenti a ricambio frequente. Anche nel 2003, l 'Italia ha contribuito in modo rilevante agli sviluppi dell'innovazione Novartis: nel settore-chiave della ricerca clinica si è infatti attestata al vertice del Gruppo internazionale non solo per il numero delle sperimentazioni (102, con 12.700 pazienti coinvolti), ma soprattutto per la qualità e l'affidabilità degli studi effettuati. L'insediamento farmaceutico di Torre Annunziata (Napoli) ha confermato il suo ruolo di polo produttivo europeo nell'ambito del Gruppo (farmaci in forma solida). Nel 2003, lo stabilimento ha anche ottenuto la certificazione ambientale Iso 14001. Da segnalare inoltre che Novartis Farma, per il terzo anno consecutivo, è stata inserita nella classifica redatta dal Great Place to Work Institute delle migliori aziende in cui lavorare in Italia, riconoscimento che premia la strategia di lungo termine dell'azienda, finalizzata anche alla valorizzazione del capitale umano d'impresa.

FINMECCANICA: APPROVATO IL CALENDARIO DEGLI EVENTI SOCIETARI 2004
Roma 26 gennaio 2004 - Il Consiglio d’Amministrazione di Finmeccanica ha approvato il calendario degli eventi societari 2004, come riportato nella tabella riepilogativa seguente: Marzo Lunedì 29, Consiglio Di Amministrazione: approvazione progetto di Bilancio 2003. Il progetto di Bilancio ed il Bilancio consolidato verranno resi disponibili al pubblico entro 90 gg. Dalla chiusura dell’esercizio e pertanto, ai sensi dell’art. 82 della Delibera Consob n. 11971/99, la Relazione Trimestrale al 31.12.2003 non verrà predisposta. Maggio Giovedì 13/Venerdì 14, Consiglio Di Amministrazione: “approvazione Relazione Trimestrale gennaio-marzo 2004” . Maggio da lunedì 17 a venerdi 28, “Assemblea Degli Azionisti: approvazione Bilancio esercizio 2003” . Settembre Venerdì 10. “Consiglio Di Amministrazione: approvazione Relazione Semestrale 2004” . La Relazione Semestrale verrà resa disponibile al pubblico entro 75 gg. Dalla scadenza del semestre e pertanto, ai sensi dell’art. 82 della Delibera Consob n. 11971/99, la Relazione Trimestrale al 30.06.2004 non verrà predisposta. Novembre Venerdì 12 “Consiglio Di Amministrazione: approvazione Relazione Trimestrale luglio-settembre 2004” . Le conference call per la presentazione dei risultati alla Comunità Finanziaria si svolgeranno di norma il giorno stesso ovvero all’indomani dell’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione. Eventuali variazioni al suddetto calendario saranno tempestivamente comunicate.

DIGITAL BROS: REVOCA L’INCARICO ALLA SOCIETÀ DI REVISIONE GRANT THORNTON
Milano, 26 gennaio 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Digital Bros ha dato mandato al Presidente di convocare l’Assemblea degli Azionisti affinché la stessa deliberi, previo parere del Collegio Sindacale, in merito alla revoca dell’incarico alla società di revisione Grant Thornton. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deliberato, a maggior tutela degli azionisti, di dare il mandato alla Reconta Ernst & Young di effettuare una revisione contabile volontaria completa sulla relazione semestrale al 31 dicembre 2003, di prossima approvazione.

UN FONDO FLESSIBILE DA PREMIO NOBEL ANTONVENETA PROPONE IL NUOVO FONDO DI INVESTIMENTO "AAA MASTER FLESSIBILE"
Padova, 26 gennaio 2004 -Banca Antonveneta propone un nuovo prodotto di investimento di Antonveneta Abn Amro Sgr (Aaa Sgr, società di gestione del risparmio del Gruppo Antonveneta), che rappresenta una risposta unica ed assolutamente innovativa nella categoria dei fondi flessibili. I fondi flessibili sono prodotti che non hanno un prefissato profilo di investimento, ma che cambiano dinamicamente la loro esposizione ai mercati per perseguire un obiettivo di rendimento assoluto, muovendosi tra le diverse classi di strumenti finanziari (azioni/obbligazioni/liquidità). Il nuovo fondo "Aaa Master Flessibile" rappresenta un’importante evoluzione nella sua categoria perché è composto da una parte fissa (50%), che investe solo in monetario euro, e da una parte flessibile (50%), che non presenta limiti alla componente azionaria, obbligazionaria e monetaria (sempre in area euro). A garanzia dello stile di gestione c'è un algoritmo di asset allocation che fa riferimento agli studi sulla volatilità dei mercati finanziari che sono valsi il premio Nobel 2003 per l’Economia a Robert F. Engle. Come spiega Piergiorgio Giuliani, responsabile sviluppo prodotti di Banca Antonveneta, "l’obiettivo dell’investimento è di ottenere rendimenti costanti nel tempo minimizzando il rischio di perdita anche su brevi periodi. Ogni scelta del gestore deve superare l’esame del modello quantitativo di tipo Garch elaborato da Antonveneta Abn Amro Sgr, che si ispira alla teoria del professor Engle, ed una serie di parametri di analisi fondamentale che rendono "Aaa Master Flessibile" un prodotto adatto a diversificare i portafogli. Abbiamo puntato sugli studi di un premio Nobel - prosegue Giuliani - per soddisfare le esigenze dei clienti che, per contrastare i rischi dei mercati, negli ultimi anni hanno puntato su strumenti monetari accontentandosi di rendimenti contenuti". Per il fondo "Aaa Master Flessibile" non è prevista alcuna commissione di sottoscrizione.

RCS MEDIAGROUP UNEDISA, NUOVO IMPORTANTE ACCORDO
Milano, 26 gennaio 2004 - Nel corso dell’Assemblea e del Consiglio di Amministrazione di Unidad Editorial, controllata di Rcs Mediagroup per l’89,1%, tenutisi il 32 gennaio a Madrid, sono state approvate le modifiche statutarie ed è stato nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione. I nuovi accordi, che prevedono una durata di sette anni, annullano i Patti Parasociali pre esistenti (anticipandone la scadenza previamente fissata nel 2005), che riservavano ai soci fondatori (Promotores) alcune facoltà di veto nell’ambito delle attività sociali. L’assemblea ed il Consiglio di Amministrazione hanno confermato Alfonso de Salas, in qualità di Presidente e Paolo Gobbo Carrer quale Vice Presidente ed hanno proceduto alla nomina di Maurizio Romiti (Amministratore Delegato di Rcs Mediagroup) quale Vice Presidente, Giorgio Valerio Amministratore Delegato, Antonio Fernández-galiano Consigliere e Direttore Generale e Elena Vasco (Direttore Pianificazione Strategica e Affari Speciali di Rcs Mediagroup) Consigliere. In accordo con le linee di sviluppo strategico definite dal Consiglio di Amministrazione Giorgio Valerio e Antonio Fernández-galiano assumono la responsabilità esecutiva nella gestione della società e Pedro J. Ramírez mantiene il suo storico ruolo di responsabile esecutivo dei contenuti editoriali dei mezzi di Unidad Editorial. I dirigenti della società hanno espresso piena soddisfazione per i risultati conseguiti nel corso del 2003, che prevedono un ritorno all’abituale livello di beneficio, molto al di sopra delle aspettative. Il nuovo assetto di Unidad Editorial punta a sviluppare le attuali posizione di forza ponendo le basi per un’ulteriore crescita del Gruppo, rappresentate in particolare da: El Mundo, secondo quotidiano nazionale sia per numero di lettori sia in termini di diffusione, con significativi margini di vantaggio sui più immediati concorrenti. El Mundo é l’unico tra i quotidiani fondati in Europa Occidentale durante gli ultimi 25 anni che in così breve tempo è riuscito a raggiungere una posizione prevalente con più di un milione e centomila lettori. “elmundo.Es” occupa la leadership nell’informazione web a livello mondiale in lingua castigliana, posizionandosi (dati Alexa) nei primi 200 portali generalisti più visitati del mondo e quinto tra i portali di quotidiani (dove è preceduto solo da “New York Times”, “Usa Today”, “Washington Post” e dallo svedese “Aftonbladet”). Tra i portali in lingua castigliana occupa una posizione predominante essendo superato solo dalle versioni in lingua spagnola del motore di ricerca Google e di Msn (Microsoft). “El Mundo Tv”, che nel 2003 ha consolidato il profilo di redditività affermandosi tra le prime società di produzione audiovisive spagnole. “ La Esfera De Los Libros”, casa editrice che, nel suo secondo esercizio completo, ha ulteriormente rafforzato il proprio prestigio e migliorato il margine operativo. Le riviste culturali “ La Aventura de la Historia ”, “Conocer el Arte” e “Siete Lenguas” che si confermano leader all’interno della propria nicchia di mercato. A margine dell’Assemblea, Maurizio Romiti ha dichiarato: “Noi crediamo nella Spagna, crediamo in Unidad Editorial e siamo molto grati ai soci fondatori per l’ottimo lavoro realizzato. Questa nuova fase di Unidad Editorial, che si inserisce nell’ambito del più ampio piano di sviluppo multimediale e internazionale di Rcs Mediagroup, pone le basi per apportare anche a questa realtà le risorse e le sinergie indispensabili all’ulteriore sviluppo delle sue grandi potenzialità.”

PUBLITALIA PREVEDE CRESCITA RICAVI GENNAIO 2004 STIMATA TRA L'8 E IL 10 % RISPETTO GENNAIO 2003
Cologno Monzese, 26 gennaio 2004 - Giuliano Adreani, Amministratore Delegato di Mediaset, in un incontro con analisti e investitori italiani avvenuto oggi a Milano, ha comunicato che la concessionaria Publitalia prevede una crescita dei ricavi pubblicitari del mese di gennaio 2004 stimata tra l'8 e il 10 % rispetto allo stesso mese del 2003. Sempre nella stessa sede, Adreani ha comunicato che Publiespana, concessionaria esclusiva dell'emittente spagnola Telecinco, prevede una crescita dei ricavi pubblicitari del mese di gennaio 2004 stimata tra il 14 e il 15 % rispetto allo stesso mese del 2003.

PARMALAT NOMINA RAPPRESENTANTE COMUNE OBBLIGAZIONISTI
Collecchio (Pr), 26 gennaio 2004: Parmalat Finanziaria S.p.a. In Amministrazione Straordinaria comunica che il Tribunale di Parma, con provvedimento del 22 gennaio 2004, in seguito a istanza presentata dal Commissario Straordinario Dr. Enrico Bondi, ha nominato Rappresentante Comune degli obbligazionisti portatori delle obbligazioni “Parmalat Finanziaria spa 1997/2007” (codice Isin It0000960044) di nominali lire 200 miliardi corrispondenti ad Euro 103.291.379,82 il Prof. Bruno Inzitari, Ordinario di Diritto Civile nell’Università di Milano.

PIRELLI RE PRIME INDICAZIONI ESERCIZIO 2003
Milano, 23 gennaio 2004 – Pirelli & C. Real Estate rende noto che il Consiglio di Amministrazione della Società, che si riunirà per l’esame dei risultati preliminari non auditati relativi all’esercizio 2003, avrà luogo il prossimo 12 febbraio anziché il 18 febbraio come precedentemente comunicato. La Società rende inoltre noto che nell’esercizio 2003 la crescita degli indicatori fondamentali di conto economico si è attestata sulla fascia alta degli obiettivi previsti dal Piano Triennale 2003 – 2005 di Gruppo.

IL GRUPPO IT HOLDING CONTINUA LA LINEA DI FOCALIZZAZIONE NEL CORE BUSINESS: CEDUTA LA QUOTA IN ITF AL SOCIO ROBERTO MARTONE
Milano, 26 gennaio 2004 : It Holding S.p.a. Ha raggiunto un accordo per la cessione della propria quota, pari al 90%, di Ibex S.p.a., a Roberto Martone. La Ibex controlla la Itf S.p .a., costituita nel settembre 2001 assieme al socio Roberto Martone, per lo sviluppo e la distribuzione di profumi e prodotti per la cosmesi del Gruppo It Holding. La cessione è avvenuta in base a una valutazione, per il 100% del capitale di Ibex S.p.a., intorno a 35 milioni di euro, escludendo la posizione finanziaria netta. Per It Holding, società operante nel settore dei luxury goods , l'operazione è in linea con la strategia di focalizzazione nel core-business costituito dallo sviluppo delle linee di abbigliamento e accessori dei marchi propri - Gianfranco Ferré, Malo, Extè, Romeo Gigli - e in licenza - D&g, Versus, Versace Jeans Couture, Versace Jeans Signature, Just Cavalli, C'n'c Costume National. Per Roberto Martone, imprenditore storico nel settore della profumeria selettiva e presidente di Icr Industrie Cosmetiche Riunite S.p.a., l'acquisizione di Itf S.p.a. Rappresenta un significativo rafforzamento della capacità competitive del gruppo, che così unifica il know-how produttivo di Icr e quello distributivo di Itf. Icr è una società con oltre 400 addetti che offre servizi di produzione e logistica internazionale per i marchi in licenza Itf e per prestigiosi clienti quali Bulgari Parfums, Ferragamo Parfums, Emanuel Ungaro Parfums e Versace Profumi. Nel 2003, Icr ha generato ricavi per circa 45 milioni di euro (rispetto ai 37 milioni di euro del 2002) e il Gruppo di Roberto Martone prevede nel 2004, grazie all'integrazione di Itf S.p.a., di raggiungere ricavi nell'intorno dei 85 milioni di euro. “La collaborazione con Roberto Martone è stata un'esperienza positiva sotto tutti gli aspetti” – ha dichiarato Tonino Perna – “Itf è un'iniziativa brillante e di successo, che ci ha permesso di affacciarsi nel business dei profumi con un partner d'eccezione, sviluppando fragranze che hanno raccolto un grande successo: dalle fragranze di Roberto Cavalli femminile e maschile lanciate nel settembre 2002 e settembre 2003, a Essence d'Eau , il profumo di Gianfranco Ferré lanciato nel settembre 2003” . ”Sono sicuro che il Gruppo Roberto Martone” – ha concluso Perna – “valorizzerà al massimo le potenzialità dei profumi dei nostri brand (Gianfranco Ferré, Romeo Gigli, Extè, Malo), tant'è che la nostra partnership continua con un contratto di licenza di 25 anni”. “Lavorare con il Gruppo It Holding e con il Cavalier Perna” – aggiunge Roberto Martone – “ha rappresentato per me e per la Icr l'opportunità di applicare l'esperienza ed il know-how maturati in questo settore ad alcuni marchi di assoluto valore. Sono convinto che Itf sarà in grado di capitalizzare i successi di questi primi anni di vita, anche grazie ai contratti di licenza mondiale per i profumi Roberto Cavalli e Gai Mattiolo e a quello di distribuzione per l'Italia dei profumi di Salvatore Ferragamo e Emanuel Ungaro”.

RAUMER INDUSTRIALE TESSILE E OLCESE: UN GRUPPO LEADER NEI FILATI MODA IN EUROPA
Milano, 23 gennaio 2004. Olcese S.p.a. Comunica di aver raggiunto con Raumer S.p.a. Un accordo in esecuzione del quale Raumer conferirà l’intera propria azienda industriale tessile, leader nella produzione di filati moda a base laniera, in Olcese, divenendone socio industriale e azionista di riferimento, nell’ambito di un piano che include una ristrutturazione del debito e una congrua ricapitalizzazione di Olcese. Per effetto di tale concentrazione si creerà un gruppo industriale leader nel settore tessile della produzione di filati moda in Europa con un fatturato previsto nel 2004 di quasi Euro 200 milioni. Il valore dell’azienda apportata, che sarà asseverato da apposita perizia ai sensi dell’art. 2343 cod. Civ, è stato stimato in euro 35 milioni. Le parti si sono reciprocamente riservate il diritto di svolgere una due diligence da concludersi entro 45 giorni che, qualora avesse esito non positivo, consentirebbe alle Parti di recedere dall’accordo. L’operazione è condizionata, previa la revoca dell’aumento di capitale di Olcese deliberato in data 15 settembre 2003, all’esecuzione di un aumento di capitale a pagamento da realizzarsi con le seguenti modalità: per complessivi circa € 65,5 milioni, in denaro, da offrire in opzione agli attuali azionisti e garantito da un Consorzio Bancario di cui euro 45,5 milioni, comprensivi di sovrapprezzo, in azioni ordinarie ed euro 20 milioni in obbligazioni convertibili in azioni ordinarie alla scadenza e di durata non inferiore a 5 anni, e, per complessivi circa euro 35 milioni, comprensivi di sovrapprezzo, sempre in azioni ordinarie, da liberarsi mediante conferimento in natura da parte di Raumer, quanto sopra dovrà avvenire ad un prezzo di 0,08 Euro, a fronte di un valore nominale di 0,01 Euro e di un valore di borsa alla data di ieri di 0,15 euro; e, - per un importo attualmente non ancora definito in azioni di risparmio, riservato alle attuali Banche Creditrici e Fornitori di Olcese da liberarsi mediante conversione dei crediti..Secondo le intese raggiunte, a seguito del descritto aumento di capitale, in funzione del valore stimato dell’azienda Raumer e dell’ammontare dell’integrale sottoscrizione dell’aumento in azioni ordinarie di euro 45,5 milioni di cui sopra- Raumer dovrà possedere una partecipazione non inferiore al 39% del capitale di Olcese rappresentato da azioni ordinarie. A tale riguardo sarà chiesto alla Consob di confermare che Raumer non sarà tenuta alla effettuazione di un’offerta pubblica di acquisto sussistendo le condizioni di esenzione previste dagli artt. 106 Tuf e 49 comma 1 let. B) del Regolamento Consob n. 11971/1999. Tale conferma di insussistenza dell’obbligo di effettuare un’offerta pubblica di acquisto è condizione dell’operazione. Un’ulteriore condizione dell’accordo è costituita dalla realizzazione di una ristrutturazione dell’indebitamento di Olcese attraverso il raggiungimento di apposite intese con le banche creditrici e con i fornitori attraverso stralci di crediti e/o conversioni di crediti in azioni di risparmio, crediti che prima dell’operazione di ristrutturazione ammontano a circa euro 74 milioni. E’ previsto che l’assemblea di Olcese per le deliberazioni di aumento di capitale si tenga entro il 15 aprile p.V. E che l’esecuzione di tali deliberazioni avvenga contemporaneamente entro i 30 giorni successivi. Rispetto alla precedente comunicazione del 19/11/2003 relativa ai versamenti in conto aumento di capitale già effettuati da Persefone S.r.l. A favore di Olcese, con la condizione risolutiva della mancata acquisizione di un parere ricognitivo da parte di Consob che confermasse la sussistenza delle condizioni di esenzione dall’obbligo di Opa di cui agli artt. 106 Tuf e 49 reg. Emittenti 11971/99, a cui si fa cenno in tale comunicazione, si precisa che le ragioni di tale condizione sono venute meno considerato che nell’ambito della presente operazione è previsto che Persefone S.r.l. Diventi azionista di Olcese ma non assuma una partecipazione rilevante ai sensi dell’art. 106 del Tuf. Prima dell'inizio dell'attività di sollecitazione, Olcese dovrà acquisire la relazione di certificazione con giudizio positivo, da parte della società di revisione Pricewaterhousecoopers

PALLADIO – TANNINI: LE BASI PER UN ALLARGAMENTO DELLA PRESENZA IN EUROPA.
Milano, 26 gennaio32004 - Palladio Industrie Grafiche e Cartotecniche S.p.a., società appartenente al gruppo Marchi, ha siglato un accordo di partnership con la Zannini S.p .a. Di Pisa. Il gruppo Palladio, leader italiano nella produzione di astucci in cartoncino per l'industria farmaceutica, ha realizzato nel 2002 un fatturato di circa € 22 milioni. La Zannini S.p .a. - attiva in Italia, Irlanda ed Est Europa - è specializzata nella produzione di materiali di confezionamento stampati per l'industria farmaceutica quali astucci pieghevoli, etichette autoadesive, fogli illustrativi nonché laminati in alluminio e blister. Nel 2002 ha realizzato un fatturato di circa € 20 milioni. L'operazione, condotta con l'assistenza di Mediobanca, si inquadra in un più ampio progetto di consolidamento futuro volto a rafforzare la leadership del gruppo Palladio in Italia e porre le basi per un allargamento della presenza in Europa.

RYANAIR: LE BASSE TARIFFE STIMOLANO LA CRESCITA NEGLI AEROPORTI ITALIANI
Roma, 26 gennaio 20043 - Alla conferenza stampa che si è tenuta il 23 gennaio a Roma, Ryanair, la più grande compagnia aerea a basse tariffe d'Europa ha annunciato di prevedere di trasportare quest'anno oltre 7.5 milioni di passeggeri sulle sue 40 rotte da e per l'Italia. Questi 7.5 milioni di consumatori/visitatori stanno generando più di 7.000 posti di lavoro diretti nei 14 aeroporti, così come risparmi per i passeggeri di più di 700 milioni di euro a confronto con le alte tariffe praticate da Alitalia. Ryanair ha anche confermato che la sua seconda base italiana di Roma Ciampino, che si apre la prossima settimana, il 28 Gennaio, sta godendo di prenotazioni anticipate record. Questa base che inizierà con 4 aeromobili, 8 rotte, 30 voli giornalieri e più di 200 posti di lavoro, ha già ottenuto prenotazioni per il prossimo mese di Febbraio in misura maggiore della media delle rotte Ryanair. Queste forti prenotazioni anticipate sottolineano l'urgente necessità e sostegno pubblico per la concorrenza e la scelta rispetto al monopolio di alte tariffe Alitalia che per molti anni ha mantenuto le tariffe aeree in Italia alte e oltre le possibilità delle tasche dei normali consumatori/visitatori italiani. Ryanair che è stata il pioniere dei viaggi aerei a tariffe basse in Europa ed ora in Italia ha promesso oggi più voli, più rotte nuove e tariffe ancora più basse per i normali viaggiatori italiani. Le 8 rotte per Baden Baden, Bruxelles, Barcellona, Klagenfurt, Londra, Parigi e Stoccolma da Roma Ciampino sono solo l'inizio di una nuova era di viaggio a tariffe basse per gli Italiani, e un "boom" per il turismo italiano e i posti di lavoro. Ryanair ha criticato oggi i recenti interventi di Enac che ha scritto a diversi aeroporti Italiani chiedendo dettagli sugli accordi commerciali con Ryanair. Enac ha chiesto dettagli solo sui contratti Ryanair, una richiesta che è chiaramente discriminatoria e illegale. Non è appropriato che Enac - molti dei suoi funzionari sono ex dipendenti Alitalia - investighi o esamini gli affari finanziari confidenziali del maggior concorrente di Alitalia. Enac svolge un lavoro eccellente nella supervisione della sicurezza e degli standard nell'aviazione italiana, ma non dovrebbe lasciarsi coinvolgere negli accordi economici fra le compagnie aeree e gli aeroporti. Ryanair ha chiesto un incontro con i dirigenti di Enac. Chiederà la loro assicurazione che non vi sarà interferenza ingiusta e discriminatoria da parte di Enac negli accordi fra Ryanair e gli aeroporti italiani, e chiederà la conferma da parte di Enac del sostegno alla crescita delle tariffe basse, alla possibilità di scelta del consumatore, alla concorrenza nei confronti del monopolio Alitalia e all'enorme investimento di Ryanair in nuovi aeromobili, nuove rotte e più di 5.000 nuovi posti di lavoro qui in Italia.

ALITALIA: ESAMINA LO STATO DELLA TRATTATIVA CON LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI
Roma, 26 gennaio 2004 - Il Consiglio di Amministrazione dell'Alitalia, riunitosi il 22 gennaio , ha esaminato, fra l'altro, lo stato della trattativa con le Organizzazioni sindacali al tavolo convocato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri ed ha deliberato di proseguire il confronto, anche sulla base delle valutazioni emerse dal documento presentato dalle organizzazioni sindacali e secondo le linee dell'accordo del 29 dicembre 2003 siglato a Palazzo Chigi.

ALITALIA: SMENTISCE L’AMMINISTRATORE DELEGATO DI RYANAIR, MICHAEL O’LEARY
Roma, 23 gennaio 2004 - In merito a quanto riportato il 23 gennaio dalle Agenzie di Stampa circa le dichiarazioni dell’Amministratore Delegato di Ryanair, Michael O’Leary, Alitalia dichiara che trattasi di affermazioni infondate e denigratorie della Compagnia, che ha dato mandato ai propri legali di tutelare in tutte le sedi l’immagine dell’Azienda.

INNOVAZIONE E INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA AUTOREVOLI PERSONALITÀ DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA SI CONFRONTANO PRESSO TORINO INCONTRA SU UNO DEI TEMI PIÙ ATTUALI PER IL RILANCIO DELL’ECONOMIA SUBALPINA
Torino, 28 gennaio 2004. Prosegue presso il Centro Congressi Torino Incontra il ciclo di incontri sullo sviluppo e sulla promozione dell’impresa subalpina organizzati dal Centro Patlib della Camera di commercio di Torino in occasione della mostra-evento “Torino Incontra…piemonte Industria” di Niccolò Biddau. L’incontro finale del ciclo avrà come tema quello dell’innovazione tecnologica nell’ambito dell’industria automobilistica. Il comparto automobilistico, settore di eccellenza della tradizione industriale subalpina, sta infatti attraversando una fase di profonda trasformazione. La necessità di un riposizionamento generalizzato dell’economia regionale mette in evidenza come il know how consolidato nel corso degli anni possa rappresentare oggi un asset importante non solo per sostenere la aziende locali, ma anche per proporre in modo unitario, a livello internazionale, il territorio subalpino come una regione ricca di realtà tecnologicamente avanzate. Giovedi’ 29 Gennaio, Ore 18,30, Sala Giolitti - Centro Congressi Torino Incontra - Via Nino Costa, 8 – Torino. “Innovazione E Industria Automobilistica” Intervengono: Pietro Appendino, Responsabile Corso di Studio in Ingegneria dell’Autoveicolo - Politecnico di Torino; Luigi Boggio, Mandatario accreditato per Brevetti e Marchi presso gli Uffici Brevetti Italiano ed Europeo; Riccardo Dell'anna, Vice President Skf Automotive Division; Nevio Di Giusto, Vice President Product Development - Business Unit Fiat/lancia - Fiat Auto Spa; Andrea Pininfarina, Amministratore Delegato Pininfarina Spa; Coordina: Sergio Dosio, Direttore Unione Industriale di Torino. L’incontro conclude il ciclo di eventi organizzati nell’ambito della mostra fotografica di Niccolò Biddau che prende spunto dalla pubblicazione del volume “Piemonte Industria”, dedicato alle eccellenze industriali piemontesi, e che prevede l’esposizione di cinquanta immagini in bianco e nero, realizzate all’interno di alcune fra le più significative realtà produttive della regione. La mostra, il cui allestimento è stato curato da Deside Studio di Torino con la collaborazione di Thomas Duc Dodon, può essere visitata - con ingresso libero - fino al 29 gennaio presso la Sala Torino Hall del Centro Congressi Torino Incontra, con apertura al pubblico dal lunedì al venerdì, dalle ore 10.00 alle ore 18.00.

ESAME E DIFFUSIONE DEI RISULTATI ECONOMICO-FINANZIARI, ECCO LE DATE DEL CDA ENI NEL 2004
San Donato Milanese, 26 gennaio 2004 - Il calendario dei Consigli di Amministrazione dell'Eni per l'anno in corso 26 febbraio: bilancio preconsuntivo dell'Eni al 31 dicembre 2003 e proposta dividendo; 31 marzo: bilancio consolidato e bilancio di esercizio dell'Eni S.p.a. Al 31 dicembre 2003; 11 maggio: relazione trimestrale al 31 marzo 2004; 29 luglio: relazione trimestrale al 30 giugno 2004; 22 settembre: relazione semestrale al 30 giugno 2004; 10 novembre: relazione trimestrale al 30 settembre 2004. Il 25 e il 28 maggio 2004, rispettivamente in prima o seconda convocazione, assemblea degli azionisti per l'esame del bilancio al 31 dicembre 2003 e la deliberazione dell'attribuzione dell'utile. Il 27 febbraio 2004 sarà illustrata alla comunità finanziaria la Strategy Presentation relativa al Piano 2004-2007 delle attività del Gruppo Eni.

GRUPPO AMGA S.P.A.: CALENDARIO ANNUALE DEGLI EVENTI SOCIETARI 2004.
Genova, 26 gennaio 2004 - Amga - Azienda Mediterranea Gas e Acqua S.p.a. Ha stabilito per il 2004 il seguente calendario di eventi societari: · 14 febbraio Riunione del Consiglio di Amministrazione per l’approvazione della Relazione al quarto trimestre 2003; 31 marzo Riunione del Consiglio di Amministrazione per l’approvazione del Progetto di Bilancio al 31 dicembre 2003; 30 aprile/3 maggio Riunione dell’Assemblea Ordinaria dei Soci Azionisti per l’approvazione del Bilancio d’esercizio 2003; 14 maggio Riunione del Consiglio di Amministrazione per l’approvazione della Relazione al primo trimestre 2004; 3 agosto Riunione del Consiglio di Amministrazione per l’approvazione della Relazione al secondo trimestre 2004; 30 settembre Riunione del Consiglio di Amministrazione per l’approvazione della Relazione al primo semestre 2004; 13 novembre Riunione del Consiglio di Amministrazione per l’approvazione della Relazione al terzo trimestre 2004

MAP: CAMERA DI COMMERCIO DEL MEDITERRANEO
Roma, 26 gennaio 2004 - Il Ministro delle Attività Produttive, Antonio Marzano, dichiara: “Dopo approfonditi sondaggi informali tra i Paesi di maggior rilievo che si affacciano sul bacino del Mediterraneo, ho fatto predisporre il testo dello statuto della Camera di Commercio del Mediterraneo, che ha ottenuto l’approvazione tecnica da parte dei miei uffici. La costituzione della Camera di Commercio del Mediterraneo favorirà l’interscambio tra i Paesi membri e rappresenterà una forza catalizzatrice tra gli imprenditori appartenenti alle singole nazioni. Essi saranno favoriti anche da una camera arbitrale – organo della Camera di Commercio del Mediterraneo – che armonizzerà i rapporti etico - commerciali tra gli imprenditori, superando di fatto le differenti normative nazionali che attualmente si frappongono tra le imprese di diversa nazionalità, nell’ipotesi e nella prospettiva del sorgere di un contenzioso tra le parti. La nascita della Camera di Commercio del Mediterraneo può altresì essere considerata un valido strumento di pace tra i Paesi del vicino Oriente. Se tutti accettiamo di sederci ad un tavolo per costruire e per lavorare, vuol dire che alcuni ostacoli e pregiudizi sono superabili. Ho scelto di iniziare questo programma estendendolo, per ovvi motivi di praticità, ad un singolo paese alla volta, cominciando con un Paese pivot.

CONFCOMMERCIO SU VENDITE AL DETTAGLIO: DATO NEGATIVO, FORSE L’ULTIMO DI UNA SERIE NEGATIVO ANCHE L’ALIMENTARE NELLA GRANDE DISTRIBUZIONE
Roma, 26 gennaio 2004 - Un anno da dimenticare che conferma una domanda per consumi stagnante in tutti i settori merceologici e per tutte le tipologie distributive, insomma un dato che dovrebbe concludere un lungo ciclo negativo: questo il commento del Centro Studi Confcommercio ai dati relativi alle vendite al dettaglio in novembre. Al netto della variazione dei prezzi intercorsa nel periodo – prosegue la nota - le vendite al dettaglio in quantità accusano una pesante flessione del 2,9% rispetto a novembre 2002, mentre nella media degli undici mesi dell’anno si mantengono sostanzialmente stagnanti (-0,1% rispetto a gennaio-novembre 2002). Ancora una volta è il segmento non alimentare a sostenere le perdite più consistenti, con una contrazione in quantità del 3,2% in termini tendenziali e dell’1,5% nella media degli undici mesi. Crollano letteralmente le piccole (0-2 addetti) e le medie (3-5 addetti) imprese. Per le prime, la riduzione in novembre, rispetto allo stesso mese del 2002, è del 5,0%. Per le seconde, la flessione (-3,6%) risulta lievemente più contenuta ma pur sempre preoccupante. Il dato nuovo di novembre, anch’esso in negativo, è rappresentato dalla diminuzione dei volumi venduti dalla grande distribuzione (-0,9% tendenziale), come media di una flessione più marcata nell’alimentare, punto di forza di questa formula (-2,9% sempre rispetto a novembre 2002) e di una contrazione più contenuta (-1,6%) nel non alimentare. Anche le formule distributive delle grandi superfici, che meglio di altre avevano evidenziato un profilo anticiclico, cioè i supermercati e gli hard discount, in novembre registrano una contrazione delle quantità vendute, quasi esclusivamente alimentari, del 2,8% rispetto a novembre 2002, a dimostrazione di un sensibile deterioramento della situazione economica delle famiglie. Sotto il profilo delle categorie merceologiche – conclude il Centro Studi - la situazione, in valori reali, risulta particolarmente allarmante, con una flessione consistente e generalizzata in tutti i segmenti dei beni durevoli, ad eccezione dei settori «tecnologici», caratterizzati da continue riduzioni dei prezzi per effetto dell’introduzione di innovazioni di prodotto e/o di processo (vedi tabella seguente). Vendite Del Commercio Al Dettaglio In Quantita’ (variazioni % tendenziali)

 

novembre 2003

 

 

Alimentari e bevande

-3.4

Non alimentare

-3.2

- Prodotti farmaceutici

1.9

- Abbigliamento e pellicceria

-5.4

- Calzature, articoli in cuoio e da viaggio

-5.1

- Mobili, articoli tessili, arredamento per la casa

-3.5

- Elettrodomestici, radio, Tv e registratori

0.7

- Dotazioni per l'informatica e telecomunicazioni

11.3

- Foto-ottica e pellicole

1.9

- Generi casalinghi durevoli e non durevoli

-4.0

- Utensileria per la casa e ferramenta

-4.6

- Prodotti di profumeria e cura della persona

-4.2

- Cartoleria, libri, giornali e riviste

-7.0

- Supporti magnetici audio-video, strumenti musicali

-4.9

- Giochi, giocattoli, articoli per sport e campeggio

-2.2

- Altri prodotti

-5.2

Totale

-2.9

Fonte: elaborazioni Centro Studi Confcommercio

INSEDIAMENTO DEL NUOVO OSSERVATORIO NAZIONALE DELLA FAMIGLIA
Roma, 23 gennaio 2004 - Il giorno 27 gennaio 2004 si insedia il nuovo Osservatorio nazionale della Famiglia, presieduto dal Ministro del Lavoro e delle politiche sociali On.le Roberto Maroni. Del nuovo Osservatorio fanno parte i rappresentanti di 25 Comuni italiani – tra cui il Comune di Bologna con funzioni di Comune Capofila - distribuiti sull’intero territorio nazionale, tra i quali sono inseriti comuni metropolitani e comuni di dimensioni più contenute. Accanto ad essi due rappresentanti della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e due delle Associazioni famigliari. L’osservatorio si avvale inoltre di quattro esperti, noti nell’ambito dello studio delle problematiche familiari. Scopi precipui dell’Osservatorio sono innanzitutto l’attivazione di una rete articolata a livello territoriale che consenta un costante e diffuso scambio di conoscenze, esperienze e buone pratiche in materia di sostegno alla famiglia, nonché il rafforzamento della collaborazione interistitizionale in questo ambito ed un consolidamento del confronto con il mondo delle associazioni. Il nuovo organismo si inserisce in un quadro di riferimento segnato da un approccio innovativo alle politiche famigliari, delineato nel Libro Bianco sul Welfare (febbraio 2003): si riconosce alla famiglia il ruolo prezioso di volano nei processi di coesione sociale, di strumento di rafforzamento contro il rischio di emarginazione per le persone maggiormente esposte (minori, anziani, persone con disabilità), il luogo privilegiato per il consolidamento delle relazioni tra persone e tra generazioni. Importante quindi aprire ufficialmente nel nostro Paese il 2004, Anno internazionale della famiglia con un’iniziativa di così alto profilo, che dovrà supportare le istituzioni nazionali, regionali e locali nella individuazione di nuove strategie in favore delle famiglie italiane. In occasione dell’insediamento verranno presentate le linee programmatiche sulle quali si incentrerà principalmente l’attività dell’Osservatorio e le iniziative che verranno assunte per dare attuazione agli obiettivi indicati dalla Comunità internazionale in occasione dell’Anno internazionale della famiglia.

FIRENZE: L’INCHIESTA SUL MOSTRO
Firenze, 26 Gennaio 2004 "Caro direttore, puntuali come il solstizio d’estate, la dichiarazione dei redditi e i condoni berlusconiani, ecco anche quest’anno nuovi sviluppi dell’inchiesta sul mostro. Stavolta coinvolgono un farmacista, un medico, perfino un dermatologo, così come ieri hanno coinvolto medici, ginecologi, autisti d’ambulanze e, en passant, postini, pastori, agricoltori e quant’altri, fino a un disgraziato giornalista tirato in ballo da presunte perizie calligrafiche alle quali non crederebbe neppure un neonato. Per puro caso (ed è vietato malignare), questa nuova inchiesta coincide con la pubblicazione di un nuovo romanzetto di uno degli investigatori, così come qualche anno fa il suo esordio letterario s’incrociò, sempre per caso, con alcuni clamorosi sviluppi investigativi, poi inevitabilmente dimenticati. L’opinione pubblica assiste costernata a una vicenda inverosimile legata alla realtà solo dal dolore (questo sì indimenticabile) dei familiari delle vittime e dall’accanimento terapeutico di chi ha fatto della caccia al mostro una professione esclusiva che si protrae ormai dagli anni Sessanta, ossia da oltre una generazione. La verità, con tutta la simpatia per gli inquirenti, è che l’inchiesta, se di inchiesta ancora si tratta, ha perso per strada la sua credibilità, perché priva della discrezione e della prudenza che gli anni e i molti infortuni dovrebbero ormai aver insegnato a tutti. Che senso ha dare in pasto ai giornali i nomi di alcuni poveretti solo in base a indizi fragilissimi? Era improprio quando il mostro uccideva. Oggi, senza quell’urgenza, suona tutto povero, scontato e arbitrario. Grazie" Riccardo Catola

“SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO”: IN UN INCONTRO A NERVIANO, CONFARTIGIANATO ALTO MILANESE ILLUSTRERÀ ALLE IMPRESE LE NORMATIVE E LE SENTENZE IN MATERIA.
Legnano, 26 gennaio 2004 - Per costituire un efficiente sistema aziendale di prevenzione e protezione dai rischi non è sufficiente la mera ottemperanza formale agli adempimenti: occorre una reale politica aziendale per la sicurezza e la tutela della salute del personale. L’azienda deve considerare essenziali gli obiettivi della sicurezza e della tutela della salute del personale e deve integrare tali obiettivi in tutte le attività della vita aziendale. Il rispetto degli standard di sicurezza e di tutela della salute costituiscono, al contempo, la condizione minima ma irrinunciabile di legittimità dell’esercizio dei processi produttivi ed uno strumento di razionalizzazione e d’efficienza dell’organizzazione aziendale. L’impiego di risorse finanziarie, tecnologiche e professionali dedicate alla sicurezza e alla tutela della salute deve perciò essere considerato un investimento produttivo e un elemento qualificante del proprio impegno per la prevenzione e la protezione dai rischi. Partendo da questa premessa, proprio i problemi legati alla sicurezza nei luoghi di lavoro saranno oggetto dell’incontro organizzato per il prossimo lunedì 26 gennaio a partire dalle ore 21,00 presso la sede di Nerviano di Confartigianato Alto Milanese in via dei Longori, 50 sul tema “Sicurezza nei luoghi di lavoro” Nel corso dell’incontro saranno fornite alle imprese concrete indicazioni sul come affrontare compiutamente normative spesso di non facile comprensione per il piccolo imprenditore ed illustrate le sentenze emesse in materia. Nel corso della serata, partendo dalle recenti Sentenze emesse dalla Magistratura in materia di infortuni sul lavoro, verranno in particolare prese in considerazione le modalità di organizzazione di un idoneo servizio di prevenzione e protezione aziendale, le caratteristiche del servizio di medicina del lavoro e la figura del medico competente, le modalità per la denuncia di un infortunio agli Enti competenti (apertura, l’iter burocratico conseguente, chiusura, prosecuzione, danno biologico, inabilità temporanea o permanente). Su quest’ultimo punto è necessario ricordare che il datore di lavoro (titolare, socio o collaboratore d’impresa) ha l’obbligo di presentare all’istituto assicuratore (Inail) la denuncia di un eventuale infortunio entro le 48 ore successive all’evento manifestato. Nel malaugurato caso che l’infortunio sia mortale, deve esserne data comunicazione per telegramma entro le 24 ore successive all’evento, prima quindi dell’inoltro della denuncia. Non vi è peraltro obbligo di denuncia qualora l’infortunio, in base alla prima prognosi formulata, preveda una guarigione entro tre giorni. Il modulo di denuncia di infortunio va compilato, non omettendo alcuna informazione, in quattro copie, che devono essere indirizzate rispettivamente alla sede Inail competente (due copie) ed alla sede competente a livello amministrativo della Polizia di Stato. L’ultima copia deve essere trattenuta dall’impresa. Le varie copie del modello di denuncia devono essere altresì accompagnate dal certificato del medico che ha prestato la prima assistenza. All’incontro in programma a Nerviano interverranno, in qualità di esperti, la Signora Adriana Carimati – Responsabile Inapa – ed il dottor Dott. Riccardo Balarini - Responsabile dell’Ufficio Ambiente e Sicurezza di Confartigianato Alto Milanese. Per ragioni di carattere organizzativo, è opportuno confermare l’eventuale partecipazione telefonando al numero 0331 580400 (dott.Ssa Luisa Franchi).

CNEL: NELL’INDUSTRIA MODA OCCUPATI CALATI DEL 17% IN DIECI ANNI L’UNICO COMPARTO IN CUI LE IMPRENDITRICI DONNE SUPERANO GLI UOMINI CON IL 52%
Roma, 26 gennaio 2004 - Negli ultimi dieci anni, i lavoratori nell’industria della moda sono diminuiti del 17%, pari a 180 mila unità in meno, di cui 110 mila solo nel settore delle confezioni. Un calo che è stato più accentuato per le donne (-18%). Questi i dati emersi al Forum sulle Professioni della moda e gli scenari globalizzati organizzato oggi dal Cnel, in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Altaroma. Un’iniziativa durante la quale sono state presentate due diverse ricerche: la prima messa a punto dall’equipe della professoressa Laura Bovone, del Centro per lo studio della Moda e della Produzione Culturale della Cattolica di Milano, dal titolo Professioni dell’immagine: il caso della Moda, uno studio dedicato all’analisi delle modalità con cui si va costruendo l’immagine pubblicitaria della donna; la seconda, più strettamente economico-strutturale, messa a punto dall’Istituto Hermes Lab dal titolo Il Sistema integrato della Moda: un settore al femminile e orientata a dare uno spaccato sulla quantità e qualità della presenza femminile nella filiera produttiva del Sistema Moda. In base ai dati forniti dall’indagine dell’Istituto Hermes Lab, quello della Moda, inoltre, è l’unico settore in cui le imprenditrici sono più degli imprenditori: oltre 33.500 (31 mila gli uomini titolari di imprese), pari al 52% del totale con punte del 60% nel Tessile, contro una media nel manifatturiero del 23%. Un’industria in cui si concentra circa un terzo di tutta l’occupazione femminile del sistema manifatturiero. La presenza delle donne (555 mila lavoratrici nel 2002) prevale nelle settore delle Confezioni (243 mila, pari al 76% degli occupati) e in quello Tessile (224 mila, pari al 57%), seguiti dalle Calzature e Pelli-cuoio (95 mila, pari al 47%); mentre negli altri comparti manifatturieri la percentuale non supera il 40%. Le donne sono più numerose tra i dipendenti (64%, con punte dell’81% nelle confezioni), in particolare a tempo determinato (70%). Sul totale degli occupati del settore la metà è costituito da donne impiegate a tempo indeterminato, il 29% da uomini full-time, il 9% da lavoratori indipendenti maschi, l’8% da indipendenti donne, mentre i dipendenti a tempo sono il 4,5% (3,1% donne e 1,4% uomini). Inoltre, lavora part-time l’11,5% delle donne, contro il 2,5% degli uomini. Rilevante nel settore il peso delle lavoratrici autonome, anche se minoritario rispetto a quello maschile. Se nel complesso della manifattura è donna un lavoratore indipendente su quattro, per l’industria della moda la percentuale sfiora la metà (46%, con punte del 55% nelle Confezioni). Ma quello della Moda resta ancora un mondo distante nell’immaginario delle giovani laureate italiane. Secondo l’indagine dell’istituto Hermes Lab, infatti, il 41% ritiene sia difficile accedervi, per il 17% c’è troppa competitività, per il 12% le competenze richieste non sono chiare (per la maggior parte serve soprattutto creatività), il 7% teme ansia e stress, mentre il 4% trova che vi siano poche tutele e poco spazio per gli affetti. Tra gli aspetti positivi di questo lavoro, invece, si segnalano la possibilità di fare conoscenze (20%), di viaggiare (19%) e di svolgere in ogni caso un’attività interessante (17%), e solo 6% ritiene che tra i vantaggi ci sia quello di una pari opportunità tra uomo e donna. Dalla ricerca svolta sulle “professioni dell’immagine” nella Moda, emerge che il “lavoro di equipe molto frammentato determina l’impossibilità di risalire ad una autorship definita per l’immagine” pubblicitaria e che “la presenza di molte figure professionali finisca per frammentare nei creativi la consapevolezza di essere produttori responsabili di tali immagini”. Inoltre, l’elemento ispiratore della campagna pubblicitaria è individuato nel prodotto e non nel ricevente finale, cioè la consumatrice, che non è oggetto di riflessione da parte dei professionisti dell’immagine, i quali non ritengono sia proprio compito quello di riprodurre la realtà. “Il Forum di oggi rappresenta un primo tentativo di mettere in comunicazione la dimensione simbolico-creativa della Moda, capace di influire sugli “stili di vita” della gente - ha affermato la vicepresidente del Cnel, Francesca Santoro - con la dimensione economico-strutturale di un comparto di grande rilievo per l’immagine e per l’economia del nostro Paese. Registriamo infatti una sfasatura ancora troppo profonda tra le modalità con cui la donna viene rappresentata e la realtà della sua vita quotidiana: una realtà in cui la donna è sempre più protagonista del mercato del lavoro, entrata in qualifiche di alto livello un tempo prerogativa maschile, desiderosa di veder affermata e riconosciuta la dignità della propria persona e della propria personalità, attenta alla qualità totale del prodotto Moda che le viene proposto. Per i consumatori e ancor più per le consumatrici, infatti, la storia del prodotto e non solo lo “stile di vita” che esso suggerisce, è diventata un valore importante nella scelta motivazionale dell’acquisto. In questa storia - continua Francesca Santoro - hanno un grande peso le condizioni in cui il prodotto è stato creato: vale a dire il rispetto dell’ambiente, il rispetto dei diritti dei lavoratori e delle professionalità, la salute di tutti coloro che partecipano al percorso produttivo. Un valore etico ma anche economico di cui tener conto, dunque, anche nelle strategie aziendali che puntano a migliorare le vendite e a risultati economici più soddisfacenti”. La coordinatrice del gruppo di lavoro Pari opportunità del Cnel, Silvia Costa, ha sottolineato che “oggi assistiamo a una sorta di tradimento della dignità e dell’immagine femminile nella rappresentazione sociale da parte dei media e di altri settori della produzione culturale, che rischia però di snaturare e di svilire anche gli ambiti in cui questo tradimento si consuma”. E questo, ha precisato, “proprio mentre crescono la soggettività e la consapevolezza femminile, la molteplicità dei ruoli che le donne svolgono, la loro scolarizzazione e dedizione alla professione e all’impegno sociale, l’aspirazione a conciliare lavoro e famiglia”. Silvia Costa ha infine ribadito che “il Cnel vuole continuare un dialogo, già avviato sul tema del rapporto tra identità reale e immagine televisiva delle donne in Italia, con gli attori dei processi produttivi ed economici nell’ambito delle diverse industrie culturali, per verificare con loro quali più alti obiettivi dare alle esigenze produttive e di consumo e alla costruzione consapevole di modelli culturali, di valorizzazione dell’identità delle donne e delle loro competenze”.

OLTRE 1 MILIONE LE DONNE “CAPITANE” D’IMPRESA AVVIATO IL MONITORAGGIO PERMANENTE DELLA PRESENZA FEMMINILE NELLE AZIENDE LOMBARDIA, CAMPANIA E PIEMONTE LE AREE PIÙ “ROSA”
Roma, 26 gennaio 2003 – Sono oltre 1 milione le imprese guidate da donne e quasi 3 milioni le quote o le cariche amministrative ricoperte, all’interno delle aziende italiane attive, da “capitane” d’impresa. E’ questa la fotografia delle imprese femminili che emerge dal primo monitoraggio su questo specifico universo, realizzato da Unioncamere, in collaborazione con Asseforcamere e Infocamere. Questa mappatura e l’approvazione, da parte dell’Unione europea, del progetto camerale “Woman in business and in decision making” rappresentano i punti salienti del Seminario nazionale dei 100 Comitati per l’imprenditorialità femminile costituiti dalle Camere di Commercio, in corso questa mattina presso la Camera di Commercio di Foggia. Imprese femminili ai raggi x Unioncamere ha messo a punto un sistema di monitoraggio delle imprese attive a prevalente conduzione femminile (nelle quali, cioè, la partecipazione delle donne è superiore al 50%). Questo sistema ha raccolto il favore del Ministero delle Attività produttive e delle associazioni di categoria e consentirà di realizzare annualmente un rapporto dettagliato sulla presenza femminile nel mondo dell’impresa. Già oggi è possibile scattare una prima fotografia, aggiornata al 30 giugno 2003. In quella data, le donne imprenditrici erano quasi 1 milione e 191mila, vale a dire il 23,9% delle imprese italiane attive. La maggior parte di esse (866mila) erano titolari di ditte individuali. Più contenuta la quota di società di persone a prevalente componente femminile (228mila) e ancora più modesta la presenza in società di capitali (83mila) e cooperative (12mila). L’attività delle imprenditrici si concentra prevalentemente nel settore commerciale (378mila) e agricolo (282mila). Ma consistente è anche la presenza nel settore manifatturiero (129mila), nell’informatica e servizi (118mila) e nei servizi alle persone (104mila). “Il quadro che emerge dall’indagine – sottolinea il presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli – è quello di una realtà sempre più diffusa, che i finanziamenti della legge sull’imprenditorialità femminile stanno contribuendo a sviluppare. Una realtà, quella dell’impresa ‘in rosa’, sempre più dinamica, come dimostrano gli elevati tassi di natalità, ma che soffre anche di una certa fragilità strutturale. La dimensione media delle imprese femminili risulta, infatti, inferiore a quella delle imprese maschili, il fatturato è mediamente pari ad un terzo della media ed il tasso di mortalità è ancora molto elevato. E’ necessario, quindi, aiutare le imprese ‘in rosa’ a consolidarsi per contribuire sempre più allo sviluppo dei territori, anche in vista del raggiungimento degli obiettivi di Lisbona sull’occupazione femminile. In questa direzione va la creazione dell’Osservatorio sull’imprenditoria femminile e l’attività dei 100 Comitati delle Camere di Commercio”. Dai dati dell’analisi risulta che più elevato è il numero delle quote o delle cariche amministrative nelle imprese nazionali detenute da donne. Si tratta di quasi 3 milioni di presenze (pari al 27,9% del totale). La regione leader appare la Lombardia (532mila sono le cariche al femminile), seguita dalla Campania e dal Piemonte (con oltre 257mila). Modesta la presenza delle donne, invece, in Valle d’Aosta (10.664) e Molise (17.176). Il numero maggiore di quote o cariche amministrative nelle imprese italiane appare in possesso delle donne di età compresa tra i 30 ed i 49 anni (sono oltre 1 milione e 500mila), ma anche la fascia di età superiore (50-69 anni) è consistente (supera il milione di unità). Nei prossimi mesi, l’indagine verrà ulteriormente approfondita e, a partire dalla prossima rilevazione, sarà possibile anche effettuare una analisi delle evoluzioni territoriali e settoriali dell’imprenditorialità femminile in Italia. Un progetto europeo sull’impresa al femminile Contribuire fattivamente all’integrazione delle donne nel mondo dell’economia e nel processo decisionale è l’obiettivo del progetto europeo proposto da Eurochambres (l’Associazione dei sistemi camerali di 41 paesi europei), da Unioncamere, dalla Unione delle Camere di Commercio della Grecia e dalle Camere di Commercio di Cipro e di Amburgo. Recentemente approvato dalla Commissione europea, il progetto si propone tre finalità: § realizzare una mappatura completa in tutta l’Unione europea della presenza femminile nei ruoli decisionali all’interno di una serie di organismi pubblici e privati (in particolare, le Camere di Commercio e le Associazioni di categoria); § studiare i motivi che sono alla base della sottorappresentatività delle donne in ruoli decisionali chiave, evidenziando le esperienze di successo esistenti; § diffondere le prassi migliori, a cominciare da quella maturata in Italia con i 100 Comitati per l’imprenditorialità femminile, almeno in altri tre Paesi europei. Il progetto si concluderà entro febbraio 2005 e contribuirà anche a rafforzare il network europeo sull’imprenditorialità femminile, costituito da Eurochambres. Imprese italiane femminili suddivise per settore e tipologia di natura giuridica

 

Società di capitale (1)

Società di persone (2)

Imprese individuali (2)

Cooperative (2)

Altre forme (2)

Totale

Agricoltura, caccia e silvicoltura

893

7,084

273,549

792

104

282,422

Pesca,piscicoltura e servizi connessi

21

286

1,009

36

1

1,353

Estrazione di minerali

168

189

128

5

3

493

Attività manifatturiere

15,211

34,335

78,269

1,206

84

129,105

Prod.e distrib.Energ.elettr.,gas e acqua

58

77

41

3

6

185

Costruzioni

8,377

15,962

9,792

1,045

63

35,239

Comm.ingr.e dett.-rip.Beni pers.E per la casa

20,043

71,135

285,863

515

166

377,722

Alberghi e ristoranti

3,998

24,481

52,026

329

171

81,005

Trasporti,magazzinaggio e comunicaz.

2,987

5,712

9,417

878

43

19,037

Intermediaz.monetaria e finanziaria

1,179

4,745

16,15

21

5

22,1

Attiv.immob.,noleggio,informat.,ricerca

23,137

45,769

45,377

2,906

372

117,561

Pubbl.amm.e difesa;assic.Sociale obbligatoria

14

36

21

20

3

94

Istruzione

674

1,223

2,497

551

479

5,424

Sanità e altri servizi sociali

1,464

2,201

1,397

2,414

266

7,742

Altri servizi pubblici,sociali e personali

2,632

10,857

88,882

1,166

637

104,174

Serv.domestici presso famiglie e conv.

2

5

22

6

0

35

Imprese non classificate

1,988

3,528

1,168

372

239

7,295

Totale

82,846

227,625

865,608

12,265

2,642

1.190.986

(1) Quote detenute in società di capitali in cui i due terzi degli amministratori siano donne ed il 50% del capitale sociale sia stato versato da donne (2) Imprese in cui la percentuale di partecipazione femminile è superiore al 50%

fonte: Osservatorio per l'imprenditorialità femminile (imprese attive al 30 giugno 2003) Presenza di donne nelle imprese natura giuridica

 

Socio di capitale (1)

Altre cariche

Amministratore

Socio

Titolare

Totale

Abruzzo

4,279

4,629

17,198

13,708

29,561

69,375

Basilicata

984

2,87

4,118

3,724

15,235

26,931

Calabria

3,334

5,86

13,361

12,58

31,676

66,811

Campania

26,961

25,441

56,844

59,692

88,22

257,158

Emilia-romagna

16,862

22,665

94,078

62,134

60,196

255,935

Friuli V.-g

7,716

5,476

21,494

10,431

19,802

64,919

Lazio

25,446

30,157

70,904

47,988

72,989

247,484

Liguria

3,397

7,638

26,526

26,389

26,797

90,747

Lombardia

70,594

70,36

184,599

114,228

92,644

532,425

Marche

4,532

6,62

18,465

26,173

27,561

83,351

Molise

571

1,451

3,203

2,146

9,805

17,176

Piemonte

19,42

21,318

76,009

70,339

69,965

257,051

Puglia

15,422

15,195

30,072

20,885

69,921

151,495

Sardegna

3,528

7,458

22,292

15,555

26,295

75,128

Sicilia

12,074

23,848

45,995

29,457

82,403

193,777

Toscana

13,325

18,749

62,3

65,222

57,705

217,301

Trentino A.-a.

2,957

2,993

16,635

15,668

14,158

52,411

Umbria

2,364

3,758

12,63

15,525

15,542

49,819

Valle d’Aosta

504

632

3,647

3,296

2,585

10,664

Veneto

27,255

19,03

62,222

78,502

65,323

252,332

Totale

261,525

296,148

842,592

693,642

878,383

2.972.290

(1) partecipazioni azionarie detenute da donne in società di capitali

fonte: Osservatorio per l’imprenditorialità femminile (imprese attive al 30 giugno 2003) Presenza di donne nelle imprese per età

 

fino a 29 anni

da 30 a 49 anni

oltre 50 anni

Totale

Abruzzo

6.812

37.939

24.624

69.375

Basilicata

2.765

15.318

8.848

26.931

Calabria

8.925

37.145

20.741

66.811

Campania

34.460

140.363

82.335

257.158

Emilia-romagna

2.694

133.654

102.298

255.935

Friuli Venezia-giulia

4.506

31.887

28.526

64.919

Lazio

24.632

132.890

76.291

247.484

Liguria

7.333

45.254

38.160

90.747

Lombardia

45.890

268.373

218.162

532.425

Marche

7.457

43.504

32.390

83.351

Molise

180

9.718

5.955

17.176

Piemonte

20.900

127.892

108.259

257.051

Puglia

18.234

80.509

52.752

151.495

Sardegna

1.073

42.311

24.967

75.128

Sicilia

23.400

102.812

67.565

193.777

Toscana

19.191

111.971

20.682

217.301

Trentino Alto-adige

3.659

25.879

22.873

52.411

Umbria

4.950

26.466

18.403

49.819

Valle d’Aosta

834

5.108

4.722

10.664

Veneto

21.698

132.371

98.263

252.332

Totale

284.982

1.551.364

1.135.944

2.972.290

fonte: Osservatorio per l'imprenditorialità femminile (imprese attive al 30 giugno 2003) Presenza di donne nelle imprese per regione

Regione

Totale presenze

Lombardia

532.425

Campania

257.158

Piemonte

257.051

Emilia-romagna

255.935

Veneto

252.332

Lazio

247.484

Toscana

217.301

Sicilia

193.777

Puglia

151.495

Liguria

90.747

Marche

83.351

Sardegna

75.128

Abruzzo

69.375

Calabria

66.811

Friuli Venezia-giulia

64.919

Trentino Alto Adige

52.411

Umbria

49.819

Basilicata

26.931

Molise

17.176

Valle d’Aosta

10.664

Totale

2.972.290

fonte: Osservatorio per l'imprenditorialità femminile (imprese attive al 30 giugno 2003)  

FABIANA FILIPPI SPA RIORGANIZZAZIONE: LA LEVA STRATEGICA PER TUTELARE IL MADE IN ITALY PRODOTTO, REDDITIVITÀ, EFFICIENZA.
Milano, 26 gennaio 2004 - Per ogni media azienda, le possibilità di successo sono legate a questi tre fattori chiave. Anche per Masterfil, maglificio umbro che crede ancora nella possibilità di creare valore mantenendo la produzione integralmente italiana. 9 milioni di fatturato, una qualità riconoscibile concentrata in due etichette, Fabiana Filippi ed Effetto F, apprezzate da 600 clienti in sedici paesi del mondo, 150 mila capi annui forgiati con le migliori tecnologie: tutto questo da oggi sarà finalizzato all’obiettivo della massimizzazione dei ricavi. La società di Perugia, fondata negli anni ’80 dai fratelli Filippi e assurta in un decennio a realtà di respiro internazionale, ha infatti varato un riassetto organizzativo con il fine di vincere la sfida della competizione globale pur rimanendo realtà autonoma, fedele alle proprie dimensioni di produttore quasi artigianale. Da oggi, Masterfil srl assume il connotato di holding, cui farà capo oltre il 99% della nuova società Fabiana Filippi Spa: un’entità imprenditoriale a capitale sociale pari a 2.100.000 euro cui verrà conferita la gestione produttiva e la commercializzazione del prodotto. Il fine primario della strategia varata dai titolari è Una ristrutturazione non solo “tecnica”: la maggior focalizzazione sul prodotto consentirà alla Fabiana Filippi Spa di dare maggior visibilità al proprio marchio. Una società che abbia come core business la produzione e commercializzazione del marchio Fabiana Filippi potrà infatti migliorare notevolmente la brand image, lavorando su alcuni punti fondamentali: la percezione dell’etichetta e del suo stile da parte del consumatore, lo sviluppo di un retail mirato in location chiave, una maggior attenzione al canale distributivo, l’elaborazione di progetti ad hoc con determinati clienti. L’obiettivo finale è incrementare il tasso di crescita del margine operativo del 6-8% annuo, attraverso il valore del prodotto, le modalità con cui viene realizzato e proposto al pubblico. Ma non solo. L’ottimazione dell’Ebit, nonché la creazione di valore, avverrà sfruttando i benefici di natura giuridica e finanziaria che scaturiscono dallo scorporo del ramo aziendale nella nuova ragione sociale: maggiore focalizzazione del business, e maggior controllo sulla gestione. Masterfil Srl rimane società immobiliare e di partecipazione, facente capo ai medesimi titolari. Giacomo e Mario Filippi Coccetta, affiancati dalla responsabile prodotto Donatella Barbabianca. Sino a oggi il margine operativo della società umbra ha mostrato una crescita costante, che ha seguito in progressione l’incremento del fatturato. Ma la complessità del mercato nel settore del tessile abbigliamento impone a ogni azienda, soprattutto se piccola, di strutturarsi come sistema, facendo leva non tanto su un singolo fattore di successo quanto su una serie di variabili concatenate. Il prodotto rimane la forza di questa piccola enclave del made in Italy, già produttrice di maglieria per marchi famosi concentratasi poi sui propri marchi di riferimento con risultati di espansione costante: grande il successo, oltre che in Italia, soprattutto in Estremo Oriente e Germania, dove sono presenti quattro delle sedici show room aziendali. Proprio la Germania riveste per Masterfil un obiettivo strategico anche in prospettiva futura. Per questo, l’azienda sta provvedendo a un rinnovamento d’immagine che parte dalla location della show room di Duesseldorf, precedentemente ubicata in Fashion House e ora riaperta nella prestigiosa Keiserswertherstrasse, dove si trovano i brand più importanti del sistema moda internazionale. Uno spazio di 150 metri quadri, più idoneo ad accogliere il prodotto delle due etichette Fabiana Filippi ed Effetto F. Inoltre, la rete di agenti che operavano su Monaco e Francoforte è stata rinnovata, al fine di dare nuovo respiro alla distribuzione in territorio tedesco e sviluppare rapporti migliori con la clientela. Ora, le modifiche strutturali e strategiche apportate dalla riorganizzazione aziendale daranno maggior supporto al piano di espansione distributiva concepito dal responsabile commerciale: l’ingresso nel mercato russo, l’ascesa nella fascia alta del mercato attraverso la valorizzazione di entrambi i brand, Fabiana Filippi e Effetto F, che porterà le sue miscellanee di cashmere e fibre nobili in punti vendita selezionatissimi nel mondo intero. La dimostrazione che il tessuto produttivo italiano, fatto di piccole medie aziende, può trovare le risorse endemiche per competere facendo leva su due elementi necessari e paralleli: creatività inimitabile, rigore strategico.

GIOCATTOLI SICURI ‘ANGELO CUSTODE DI SERIE’ DEL BAMBINO LAVORIAMO OGNI GIORNO CONSIDERANDO LA SICUREZZA DEI BAMBINI COME FOSSE LA NOSTRA
Milano
, 26 gennaio 2006 - La sicurezza del giocattolo è uno dei requisiti fondamentali di cui tener conto quando si acquista un regalo per un bambino. Infatti, non tutti i giocattoli sono sicuri come sembrano. Questa è la realtà, e spesso comprando un giocattolo sottovalutiamo questo aspetto. Un giocattolo, o qualsiasi oggetto che viene a contatto con un bambino può, per le sue caratteristiche strutturali, per uso improprio, per usura o anche per un banale incidente, mettere in difficoltà bambini e genitori. Ecco perché quando ne scegliamo uno, occorre verificare che la confezione riporti il marchio Giocattoli Sicuri. Il marchio Giocattoli Sicuri è una certificazione di sicurezza aggiuntiva e notevolmente affidabile, richiesta dal produttore o dall’importatore all’Istituto Italiano Sicurezza dei Giocattoli che, con appositi test studiati e messi a punto da un team di tecnici ingegneri, chimici e da una psicologa, analizza le numerose tipologie di giocattoli lanciate sul mercato, verificandone tutti i requisiti prima di rilasciarne il marchio. La mission del nostro Istituto è quella di controllare e certificare la sicurezza di tutto ciò che fa parte dell' universo del bambino: dai giocattoli, ai parchi gioco, al settore puericultura, ai mobili fino all’ abbigliamento. La sicurezza dei prodotti è un dovere primario che aziende, produttori, importatori, enti pubblici o privati hanno nei confronti di tutti i consumatori. Quando i consumatori poi sono bambini, fornire una garanzia di sicurezza e di qualità consente di rispondere ad un fondamentale principio etico oltre che a verificare e assicurare l’assenza, ad esempio, di materiali pericolosi usati nella fabbricazione dei giocattoli. Quando un giocattolo riporta questo marchio raggiunge il top della sicurezza poiché ha superato i nostri test, prove e controlli. Sosteniamo l’associazione ‘ L’albero Della Vita ‘ a favore di progetti umanitari quali costruzione di strutture residenziali che accolgono e assistono bambini abbandonati sin dalla nascita o che vivono in condizioni di sfruttamento minorile, abuso, degrado familiare e sociale.

IL CREDITO SICILIANO ASSEGNA LA BORSA DI STUDIO "UN ANNO ALL'ESTERO"
Acireale, 26 gennaio 2004 - Il Credito Siciliano, banca del Gruppo Credito Valtellinese, in collaborazione con l'Associazione Intercultura, inserendosi nel solco della tradizione del proprio Gruppo bancario, ha istituito, in favore degli studenti siciliani, la Borsa di Studio "Un anno all'estero", che offre, ad un giovane cliente, un soggiorno-studio in un paese straniero a scelta tra oltre 20 destinazioni disponibili in Europa e nel mondo. Il candidato prescelto da Intercultura soggiornerà durante l'anno scolastico 2004/2005 in una famiglia selezionata e potrà frequentare una scuola media superiore locale di un paese a sua scelta; al rientro in Italia l'anno di studio verrà riconosciuto in base all'art. 192 del Testo Unico sulla Scuola n. 297/94. Per partecipare alla selezione è sufficiente essere titolare di una carta prepagata bancomat "cart@perta teen", emessa dal Credito Siciliano, alla data di presentazione della domanda, fissata al 31 gennaio 2004; essere nati tra il 1/1/1987 ed il 30/06/1989 ed essere iscritti ad una scuola media superiore. Tutte le informazioni sull'iniziativa e il modulo per la domanda di ammissione possono essere ritirati presso le filiali del Credito Siciliano e le sedi di Intercultura. L' iscrizione potrà essere effettuata anche on line compilando il bando di concorso presente sul sito internet del Gruppo all'indirizzo www.Creval.it La Borsa di Studio comprende: tutte le spese di viaggio e di soggiorno, la frequenza di una scuola locale con relativo materiale didattico, continua assistenza, corso di preparazione prima della partenza ed all'arrivo nel paese ospitante, le spese mediche ed una copertura assicurativa. La partenza è prevista per luglio o agosto 2004 ed il rientro per luglio 2005.

PARTE LA NUOVA SCUOLA DELL'INFANZIA E PRIMARIA INGLESE, INFORMATICA E TEMPO PIENO GRATUITO ALLE ELEMENTARI, SECONDA LINGUA EUROPEA E TEMPO PROLUNGATO GRATUITO ALLE MEDIE, DOCENTE TUTOR PER UN PERCORSO EDUCATIVO PIÙ QUALIFICATO
Roma, 23 gennaio 2004 - Il Consiglio dei Ministri ha approvato oggi in via definitiva, dopo il parere della Conferenza unificata e delle Commissioni parlamentari competenti e su proposta del Ministro Letizia Moratti, il decreto legislativo riguardante la definizione delle norme generali relative alla scuola dell'infanzia e al primo ciclo dell'istruzione. Il testo definitivo approvato dal Consiglio dei Ministri recepisce tutte le indicazioni dei pareri espressi da questi organismi. In particolare: 1. È stata chiarita la possibilità, per le scuole dell'infanzia e per quelle del primo ciclo esistenti sullo stesso territorio, di aggregarsi in istituti comprensivi; 2. È chiarito che il tempo pieno nella scuola primaria e prolungato nella scuola secondaria di primo grado è pari a quello attuale ed è totalmente gratuito; 3. L 'organico dell'anno scolastico 2003/2004 nelle scuole secondarie di primo grado viene confermato per l'anno scolastico 2004-2005 e fino alla messa a regime della riforma, per garantire il graduale passaggio al nuovo ordinamento; 4. Al fine di realizzare la continuità educativa tra il complesso dei servizi all'infanzia, la scuola dell'infanzia e la scuola primaria verranno realizzati appositi accordi con le Regioni e con gli Enti locali; 5. Viene chiarito che, in attesa della definizione del diritto-dovere all'istruzione con apposito decreto legislativo, restano in vigore le sanzioni previste dalle norme vigenti per la mancata frequenza. La Riforma della Scuola, con il via libera definitivo del Consiglio dei Ministri, parte così regolarmente con l'inizio del prossimo anno scolastico nelle cinque classi della scuola primaria e nella prima classe della scuola secondaria di primo grado. "Tra gli strumenti introdotti per l'attuazione della riforma nel primo segmento dell'istruzione", ha detto il Ministro Letizia Moratti, "vi è l'arricchimento delle offerte formative, con un ventaglio di scelte più ampie e personalizzate, come l'insegnamento della lingua inglese e dell'informatica nella scuola primaria e di una seconda lingua comunitaria nella scuola media. Viene inoltre garantito il tempo pieno nella scuola primaria e prolungato nella scuola secondaria di primo grado secondo nuove e più flessibili modalità, per venire incontro alle esigenze delle famiglie. Si tratta", ha ribadito il Ministro, "di opportunità formative offerte dalle scuole di tutta Italia in maniera assolutamente gratuita". Il decreto legislativo approvato oggi costituisce la prima attuazione della delega legislativa prevista dalla legge 53/2003. Queste le principali novità: 1. L 'anticipo graduale delle iscrizioni alla scuola dell'infanzia delle bambine e dei bambini che compiono i tre anni, e alla scuola primaria dei bambini e delle bambine che compiono i sei anni entro il 30 aprile dell'anno scolastico di riferimento. Per il prossimo anno scolastico, come è avvenuto per quello in corso, possono iscriversi le bambine e i bambini che compiono rispettivamente i tre e i sei anni entro il 28 febbraio 2005; 2. L 'introduzione di più libertà di scelta per le famiglie e di più autonomia didattica e organizzativa per le scuole, in relazione a piani di studio personalizzati, al fine di realizzare l'obiettivo della legge di favorire la crescita e la valorizzazione degli allievi, nel rispetto dell'identità e delle aspirazioni di ciascuno di essi. A questo fine, l'orario scolastico viene così riorganizzato: § per la scuola dell'infanzia da un minimo di 24 a un massimo di 50 ore settimanali a scelta delle famiglie; § per la scuola primaria, 27 ore settimanali obbligatorie e 3 ore di attività e insegnamenti opzionali (obbligatori per la scuola e facoltativi e gratuiti per gli allievi), per un totale massimo di 30 ore settimanali. Il tempo pieno (27 ore + 3 + 10) sarà offerto a tutti i bambini della scuola primaria gratuitamente come in passato e fino a 40 ore settimanali, comprensive del tempo mensa, sulla base delle scelte che i genitori esprimeranno al momento dell'iscrizione dei figli; § per la scuola secondaria di primo grado, 27 ore settimanali obbligatorie e 6 ore di attività e insegnamenti opzionali (obbligatori per la scuola e facoltativi e gratuiti per gli allievi), per un totale massimo di 33 ore settimanali. Il tempo prolungato viene garantito gratuitamente fino a 40 ore settimanali (27 ore + 6 + 7). Vengono inoltre potenziate le attività di laboratorio, al fine di consentire l'effettiva formazione personalizzata e di ampliare l'offerta formativa, nelle singole scuole o in rete; 3. L 'affidamento, per l'intera durata del corso sia della scuola primaria, sia della scuola secondaria di primo grado, al docente "tutor", delle funzioni di orientamento per la scelta delle attività opzionali, di coordinamento delle attività educative e didattiche, di cura delle relazioni con le famiglie e di cura della documentazione del percorso formativo compiuto dall'allievo; 4. L 'introduzione del portfolio delle competenze, che dovrà documentare il percorso formativo seguito da ogni allievo fin dalla scuola dell'infanzia; 5. L 'introduzione dell'insegnamento della lingua inglese e dell'alfabetizzazione informatica fin dal primo anno della scuola primaria; 6. L 'introduzione della seconda lingua europea e il potenziamento dell'alfabetizzazione informatica a partire dalla prima classe della scuola secondaria di primo grado; 7. La frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale per ciascun studente ai fini della validità dell'anno, a partire dalla scuola secondaria di primo grado; 8. La valutazione, periodica e annuale, a partire dalla scuola secondaria di primo grado, affidata ai docenti, dovrà accertare il raggiungimento di tutti gli obiettivi formativi ai fini del passaggio al periodo didattico annuale o biennale successivo, valutando anche il comportamento degli alunni, e ferma restando la possibilità di non ammettere all'anno successivo dello stesso biennio in caso di accertate gravi carenze; 9. L 'abolizione dell'esame di Stato alla fine della 5° classe della scuola primaria, per favorire la continuità didattica.  

TRASPORTO PUBBLICO: VENERDI’ 30 GENNAIO IL SERVIZIO DI TRASPORTO PUBBLICO GESTITO DA ATM SPA SARA’ REGOLARE. E’ STATO INFATTI DIFFERITO A DATA DA DESTINARSI LO SCIOPERO PROCLAMATO DA SLAI COBAS PER IL 30 GENNAIO PROSSIMO.
Milano, 26 gennaio 2004 - Come comunicato in data 24 gennaio dalla Commissione di Garanzia: “All’esito dell’incontro con le organizzazioni sindacali del trasporto pubblico locale riunite nella Confederazione Nazionale dei sindacati di base e con i rappresentanti dei tassisti milanesi della Categoria Unita, che avevano proclamato lo sciopero del 30 gennaio prossimo, la Commissione di garanzia prende atto del senso di responsabilità manifestato dalle organizzazioni sindacali del trasporto locale che, preso atto della concomitanza delle due agitazioni, hanno accolto l’invito a differire per la città di Milano lo sciopero ad altra data che verrà stabilita dalle assemblee dei lavoratori. Nella stessa occasione, la Commissione di garanzia ha auspicato che, ove possibile, lo sciopero dei tassisti proclamato in precedenza per la città di Milano venga ridotto nella sua durata in considerazione dell’inaugurazione, il 30 gennaio, di un importante evento fieristico”.

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