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2004 anno 7°  

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26  GENNAIO 2004

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IL PARLAMENTO EUROPEO PUBBLICA UNA GARA DI SERVIZI DI CONSULENZA SCIENTIFICA

Bruxelles, 26 gennaio 2004 - Il Parlamento europeo ha pubblicato la preinformazione di una gara d'appalto per la prestazione di servizi di consulenza scientifica destinati all'unità Valutazione delle opzioni scientifiche e tecnologiche (Stoa). Il presente bando riguarda un contratto quadro della durata iniziale di 3 anni con possibilità di rinnovo per altri 2 anni, fino a conseguimento di un periodo totale di 5 anni. Un prestatore di servizi scientifici esterno, attivo a livello internazionale, sarà incaricato di realizzare progetti di valutazione tecnologica. La missione del prestatore di servizi consisterà principalmente nella realizzazione, esclusivamente per conto del Parlamento europeo, di progetti di valutazione tecnologica nell'ambito dei quali viene analizzato l'impatto degli sviluppi scientifici e tecnologici, vengono descritti approcci per la risoluzione di questioni problematiche a carattere tecnologico e vengono identificate opzioni politiche per intraprendere azioni che possano promuovere il ruolo del Parlamento. La mole annuale di lavoro comprenderà dai quattro ai sei progetti di valutazione tecnologica. 400.000 euro sono stanziati a tal fine a valere sul bilancio del 2004. Il finanziamento globale disponibile per gli anni successivi dipende dal numero di progetti che il servizio Stoa decide di realizzare e dagli stanziamenti di bilancio presunti. Valore totale stimato: 2.000.000 di euro per cinque anni. Per consultare il testo dell'invito, visitare il sito: http://ted.Publications.eu.int/static/doccur/it/it/11988-2004.htm

TECNODIFFUSIONE: COLLOQUI CON LE BANCHE CREDITRICI
Ponsacco (Pisa), 26 Gennaio 2004 – In relazione alle notizie apparse sulla stampa e all’andamento anomalo del titolo, Tecnodiffusione Italia precisa quanto segue. Il management della società, assistito dall’Advisor Franco Tatò & Partners, è a tutt’oggi impegnato nei colloqui con le Banche Creditrici (firmatarie nell’Aprile 2003 della Convenzione per il riposizionamento del debito della società) finalizzati sia a migliorare nell’immediato la situazione economico-patrimoniale del Gruppo sia a creare le condizioni per un superamento definitivo delle attuali difficoltà. Si informa al proposito che la gran parte delle Banche Creditrici si è dichiarata disponibile ad accettare una proposta di rinuncia agli interessi sul debito finanziario maturati fino al 2003, per circa 5 milioni di Euro. Tecnodiffusione Italia ha già reso noto (comunicati stampa del 14 Novembre e 22 Dicembre 2003) che la difficoltà di accesso al credito negli ultimi mesi dell’anno incide negativamente sui risultati 2003. Dai primi dati gestionali in corso di elaborazione si può prevedere un fatturato 2003 dell’ordine di 200 milioni di Euro. Contemporaneamente, la società ha comunicato di aver avviato, con la consulenza dell’Advisor, un progetto di ristrutturazione economico-finanziaria e rafforzamento patrimoniale, che verrà presentato alle Banche Creditrici e al mercato nelle prossime settimane, con l’obiettivo di un avvio operativo a fine Febbraio. Infine, i risultati contabili del Gruppo al 31 Dicembre 2003 saranno esaminati dal Consiglio di Amministrazione di Tecnodiffusione Italia entro la metà di Febbraio e comunicati di conseguenza al mercato.

FILENET ANNUNCIA I RISULTATI FINANZIARI DEL QUARTO TRIMESTRE DELL’ANNO FISCALE 2003 27% DI CRESCITA CONSECUTIVA NEL FATTURATO SOFTWARE; 23% DI CRESCITA NEL SOFTWARE ANNO SU ANNO
Milano, 26 gennaio 2004—Filenet Corporation , Filenet Corporation , il fornitore leader nelle soluzioni di Enterprise Content Management (Ecm), ha annunciato i risultati finanziari relativi al quarto trimestre, conclusosi il 31 dicembre 2003. Il fatturato totale per il quarto trimestre 2003 è stato pari a 101,0 milioni di dollari rispetto a quello di 89,4 milioni di dollari registrato nello stesso periodo del 2002 e di 89,4 milioni di dollari registrati nel terzo trimestre 2003. Il fatturato software nel quarto trimestre 2003 è stato pari a 44,8 milioni di dollari rispetto ai 36,4 registrati nello stesso periodo 2002 e ai 35,3 del terzo trimestre 2003. L’utile netto si è attestato a 5,6 milioni di dollari nel quarto trimestre 2003, contro un utile netto di 3,8 milioni di dollari del quarto trimestre 2002 e ai 2,5 milioni di dollari registrati nel terzo trimestre 2003. L ‘utile per azione base e diluita è stato rispettivamente di 0,15 dollari e 0,14 dollari, nel il quarto trimestre 2003, a confronto con un guadagno per azione base e diluita rispettivamente di 0,11 and 0,10 dollari, nel quarto trimestre del 2002. Nel terzo trimestre 2003, gli utili per azione base e diluita sono stati rispettivamente di 0,07 e 0,06 dollari. Il fatturato totale dell’anno fiscale 2003 conclusosi il 31 Dicembre 2003, è stato pari a 364,5 milioni di dollari, rispetto a un fatturato di 347,0 milioni di dollari riportati alla fine dell’anno fiscale 2002 conclusosi il 31 Dicembre 2002. Il fatturato software è di 149,2 milioni di dollari rispetto ai 132,5 del 2002. Nell’anno fiscale 2003, l’utile netto è stato pari a 10,9 milioni dollari rispetto ad un utile netto di 8,3 milioni di dollari nel 2002. Nell’anno fiscale 2003, gli utili per azione base e diluita sono stati rispettivamente di 0,30 e 0,29 dollari a confronto con utili per azione base e diluita pari a 0,23 dollari riportati nell’anno fiscale 2002. Al 31 dicembre 2003, Filenet ha avuto un totale di liquidità e investimenti pari a 248,2 milioni di dollari, rispetto a 217,5 milioni dollari nel 30 settembre 2003. La società non ha debiti a lungo termine. “La nostra performance nel quarto trimestre è stata eccezionale – superando le previsioni di fatturato e di utile per azione. Il fatturato derivato dalle vendite di licenze ha riportato una forte crescita anno su anno dimostrando la continua e consistente adozione delle soluzioni di Enterprise Content e Business Process Management di Filenet P8” - ha dichiarato Lee Roberts, chairman e Ceo di Filenet. “Il nostro successo nel raggiungere il livello più elevato di fatturato nelle licenze software ha generato migliori margini operativi e utile per azione.”

WESTERN DIGITAL - ANNUNCIA I RISULTATI DEL SECONDO TRIMESTRE 2004
Milano, 26 gennaio 2004 - Western Digital Corp.una delle società principali e maggiormente innovatrici nel settore dell'archiviazione di dati, ha chiuso molto positivamente il secondo trimestre dell'anno fiscale 2004, registrando 835 milioni di dollari di fatturato, con circa 12,7 milioni di hard disk distribuiti e un utile netto di 68,8 milioni di dollari, pari a 32 centesimi di dollaro per azione. Nello stesso trimestre dello scorso anno, infatti, il fatturato era stato di 750 milioni di dollari, con 10,3 milioni di hard disk distribuiti. Nel primo semestre fiscale del 2004 - che si è chiuso il 26 dicembre 2003 - Western Digital Corp ha registrato un fatturato di 1,55 miliardi di dollari e un utile netto di 73,8 milioni. I risultati di questi sei mesi comprendono tra l'altro anche alcune spese di start-up e altre spese straordinarie. A questi vanno aggiunti ulteriori 5 milioni di spese in ricerca e sviluppo per la progettazione di testine, tutte connesse con la recente acquisizione di Read Rite, società specializzata nella realizzazione di testine per hard disk, la cui integrazione in Western Digital sta dando notevoli soddisfazioni.

SECONDO I RISULTATI DI UNA RECENTE RICERCA IL MOBILE COMPUTING INCREMENTA LA PRODUTTIVITÀ DELLA FORZA LAVORO
Milano, 26 gennaio 2004 - Nortel Networks ha commissionato e sponsorizzato un'indagine sul tema del mobile computing, svolta dall'Economist Intelligence Unit La ricerca ha preso in considerazione 309 executive, rappresentanti 17 settori diversi di mercato. Ai fini della ricerca, il mobile computing è stato definito come la tecnologia che permette di avere accesso e di scambiare dati aziendali in transito. I risultati evidenziano che l'84% delle aziende ritiene che le soluzioni di mobile computing siano in grado di aumentare la produttività dei propri dipendenti, ma solo il 35% delle società che hanno investito in apparati wireless organizzano corsi di formazione per un suo corretto utilizzo. Inoltre, secondo l'analisi più sotto allegata, la tecnologia wireless sta diventando sempre più uno strumento di lavoro onnipresente, con il 58% di senior executive che se neavvalgono molte volte al giorno. Molte delle aziende intervistate stanno investendo in Mobile Computing per dare supporto al lavoro da remoto, eliminando il più possibile i tempi morti nei periodi di viaggio. Ma sebbene i capi desiderino che i propri collaboratori utilizzino il più possibile la tecnologia wireless, percepiscono anche la sempre maggiore "intromissione" del lavoro nella loro vita privata come il principale rovescio della medaglia del mobile computing. Gli executive vivono le tematiche relative alla sicurezza e le difficoltà nell'integrare la tecnologia wireless come le principali barriere ad un'adozione più ampia del mobile computing. Infatti tra le aziende che hanno implementato la tecnologia wireless, il 46% non è soddisfatta del grado di sicurezza delle proprie reti. Ciononostante, il 45% delle società non possiede policy specifiche in materia di sicurezza da mettere in campo per l'introduzione del mobile computing.

COMPUWARE E BEA ESPANDONO L'ALLEANZA PER ACCELERARE LO SVILUPPO APPLICATIVO J2EE
Milano, 26 Gennaio 2004 - Compuware Corporation e Bea Systems, Inc. Hanno annunciato un'alleanza estesa per l'integrazione e lo sviluppo di prodotti. In particolare le due aziende progettano di integrare Compuware Optimalj, un ambiente di sviluppo J2ee model-driven di prossima generazione, con Weblogic Workshop 8.1 di Bea, un ambiente di sviluppo visuale integrato, e runtime framework. Tramite questa alleanza, Compuware e Bea offriranno un ambiente di sviluppo model driven completo, che consentirà agli sviluppatori con qualsiasi livello di esperienza di creare, integrare, testare, implementare e gestire applicazioni J2ee. Ci si aspetta che questo accordo porti a ulteriori miglioramenti per Optimalj di Compuware, quali la generazione di componenti business come controlli Java per Bea Weblogic Worshop 8.1 e parametri di deployment customizzati per migliorare la performance. Attualmente, Optimalj supporta Bea Weblogic Server 8.1 come un ambiente di test integrato e una piattaforma di sviluppo per le applicazioni generate con Optimalj. Si prevede che il lavoro sia completato in Gennaio 2004 diventando così disponibile come servizio pacchettizzato per i clienti di Optimalj. ''La complessità delle applicazioni continua ad aumentare, spingendo le organizzazioni a ricercare nuove vie per aumentare la produttività degli sviluppatori e migliorare la qualità. Ciò indurrà il mercato a ricercare soluzioni di sviluppo avanzate e alternative utilizzando approcci model-based, il supporto di pattern integrati e framework più completi'', ha dichiarato Thomas Murphy, Senior Program Director della società di analisi di mercato Meta Group. ''Le organizzazioni che utilizzeranno strumenti e framework di sviluppo Mdpb (model-driven, pattern-based) potranno ottenere miglioramenti più che sostanziali di produttività e qualità da parte dei team di sviluppo''. Progettati per consentire alle aziende di superare la complessità dello sviluppo J2ee, Compuware Optimalj e Bea Weblogic Workshop rappresentano due approcci distinti ma complementari. Weblogic Workshop offre un framework di tipo grafico per gli sviluppatori di applicazioni code-centric che utilizzano J2ee, mentre Compuware Optimalj implementa pattern che consentono agli sviluppatori di convertire automaticamente modelli di business in applicazioni funzionanti. Questa nuova integrazione di prodotto è finalizzata a permettere a sviluppatori e architetti di utilizzare Optimalj come ambiente di sviluppo per modelli di applicazioni e convertire il modello in componenti di applicazioni funzionanti come gli Enterprise Java Beans (Ejb), e convertire automaticamente i componenti in controlli Java per Bea Weblogic Workshop 8.1. Gli sviluppatori di applicazioni che costruiscono applicazioni composite possono così utlizzare questi controlli per completare l'integrazione o progetti di portali, progetti di applicazioni personalizzate, o trasformare i componenti in Web Services. Integrando questi due approcci, Bea e Compuware consentono alle organizzazioni con progetti di sviluppo di tutte le dimensioni di massimizzare i propri investimenti di sviluppo per sistemi distribuiti e legacy, migliorare la produttività generale e realizzare applicazioni maggiormente conformi agli standard. ''Mentre cresce l'esigenza da parte delle aziende di creare applicazioni Java di livello enterprise sempre più complesse con personale meno esperto, i più importanti fornitori costituiranno alleanze strategiche per integrare le rispettive suite di strumenti e soddisfare questa esigenza'', ha dichiarato Mike Blechar, vicepresidente ricerca di Gartner. ''I partner di queste alleanze vantano anni di esperienza in software e servizi per la creazione di applicazioni enterprise-class, supportano per le più diffuse piattaforme e dispongono di competenze nella generazione di codice cross-platform che consentono di supportare la coesistenza di strategie di deployment multipiattaforma, e tutto questo contribuisce a rendere più agevole la transizione a nuove architetture orientate ai servizi''. ''Caretech aveva la necessità di abbreviare i cicli di sviluppo e ridurre i costi per le applicazioni eseguibili sulla piattaforma Bea Weblogic e Compuware ha soddisfatto appieno queste esigenze'', ha dichiarato Patrick Milostan, Cto di Caretech, un fornitore di soluzioni aziendali It. ''Questa relazione è veramente importante poiché ottimizza due tecnologie potenti, ma complementari, per implementare applicazioni aziendali - i modelli di Compuware Optimalj e i pattern della piattaforma leader di mercato Weblogic di Bea - rendendoci molto più produttivi''. Compuware Optimalj è un ambiente di sviluppo applicativo avanzato che riduce i tempi, costi, rischi e le complessità associati alla distribuzione e manutenzione delle applicazioni aziendali Java. Compuware Optimalj è un ambiente di sviluppo J2ee model-driven e pattern-based, che consente agli sviluppatori J2ee di gestire la creazione e manutenzione di applicazioni ad un alto livello di astrazione. Ciò contribuisce a massimizzare l'efficienza e aumentare il valore fornito dall'It mediante team di sviluppo altamente produttivi. Con Optimalj gli sviluppatori meno esperti diventano produttivi più velocemente, mentre gli sviluppatori esperti raggiungono più facilmente gli obiettivi di business tramite un'efficace e intelligente attività di progettazione e realizzazione applicativa. ''I clienti beneficeranno dell'integrazione delle prime piattaforme per sviluppo model driver, pattern based e service oriented'' ha affermato Byron Sebastian, Vice Presidente e General Manager di Bea Weblogic Portal e Bea Welogic Workshop. ''Bea e Compuware si impegnano a produrre tool di sviluppo standard based e framework che offrono agli utenti nuove capacità sul mercato, che aiutano a semplificare lo sviluppo J2ee, a ridurre il tempo medio totale di sviluppo e fare miglior uso dei vari livelli di competenze e delle risorse aziendali''. ''Questa partnership strategica fornisce l'unico ambiente di sviluppo completo che coniuga i miglioramenti di produttività forniti dallo sviluppo model-driven con i vantaggi offerti dallo sviluppo del codice in ambiente grafico'', ha dichiarato Jamie Mcguffie, vicepresidente Strategic Partner Management di Compuware. ''La soluzione congiunta Compuware/bea, che comprende il supporto di Compuware per la piattaforma Bea Weblogic, offre ai clienti un percorso semplice e affidabile per migliorare la produttività dello sviluppo, senza sacrificare la qualità applicativa''.

NUOVE NOMINE IN NETWORK ASSOCIATES GIANLUCA MEOMARTINI E EMILIANO PIERDOMINICI RAFFORZANO LA STRUTTURA ITALIANA
Milano 26 Gennaio 2004 - Ancora novità in Network Associates Italia, fornitore leader di soluzioni per la prevenzione delle intrusioni, dopo le nomine di Ottavio Camponeschi, Regional Director Italia, e Rodolfo Falcone Corporate Channel Sales Manager, i nuovi ampliamenti nello staff della sede italiana vedono ora l’arrivo in azienda di Gianluca Meomartini e Emiliano Pierdominici. Per sviluppare e potenziare ulteriormente il settore della vendita indiretta nel complesso business della sicurezza informatica, Gianluca Meomartini si occuperà, in qualità di Business Development Manager, di gestire la comunicazione all’interno del canale, ponendosi quale interfaccia tra la forza vendita e di prevendita interna di Network Associates e gli operatori del canale italiano. Meomartini sarà inoltre focalizzato nella generazioni di contatti con nuovi e potenziali clienti interessati alle soluzioni di Protezioni della Rete e dei Sistemi Mcafee Security. Dopo una brillante carriera come Technical Account Manager in Bmc, dove ha potuto arricchire le sue competenze seguendo clienti come Ericsson, Alitalia, Eni e Enel, ha assunto la responsabilità di Channel Account Manager sino al 2003, dove ha finalizzato la creazione di una rete di partner qualificati. Emiliano Pierdominici ha assunto invece la carica di Strategic Account Manager Network Associates, con la responsabilità di gestire i rapporti strategici con i clienti dei comparti Telecomunicazioni, Finance e Servizi. Dopo alcune esperienze all’estero e nel marketing e vendite in Informix, ha acquisito notevole esperienza relativamente ai mercati Finance, Telecomunicazioni e Pubblica Amministrazione sia in Bmc Software che in Oracle e Ariba. Laureato in Economia e Commercio, collabora anche come Assistente per attività di docenza (ed esami), alle cattedre di Economia e gestione delle Imprese e di Web Economy presso il Dipartimento di Economia delll'Università degli Studi Roma Tre. “Network Associates prosegue nel riassetto della società che ancora investe in capitale umano giovane e professionalmente qualificato”, spiega Ottavio Camponeschi, Regional Director Network Associates Italia. “Sono certo che le risorse di cui ora disponiamo ci permetteranno di affrontare le sfide del 2004 nel mondo della sicurezza informatica, con equilibrio e con un’organizzazione pronta ai grandi cambiamenti, che già iniziano a evidenziarsi, dovuti all’accelerazione tecnologica in atto in questo ambito”.

LA TECNOLOGIA MPL (MOBILE PIXEL LINK) MESSA A PUNTO DA NATIONAL SEMICONDUCTOR PERMETTE DI RISOLVERE TUTTE LE PROBLEMATICHE LEGATE ALLE INTERCONNESSIONI DI AMPIE DIMENSIONI PRESENTI NEI DISPOSITIVI PORTATILI
Rozzano, 26 Gennaio 2004 - Proseguendo nella sua strategia finalizzata allo sviluppo di soluzioni analogiche innovative destinate ai produttori di microtelefoni (handset) mobili, National Semiconductor Corporation (Nyse:nsm) ha annunciato l'implementazione del livello fisico della tecnologia Mpl (Mobile Pixel Link), primo passo di un processo di standardizzazione per la realizzazione di una nuova interfaccia seriale per telefoni dotati di fotocamera e display di piccole dimensioni grazie alla quale sarà possibile eliminare i problemi in termini di consumi, affidabilità e rumore che affliggono le interconnessioni parallele di ampie dimensioni. Oltre a risolvere problemi progettuali immediati, la tecnologia Mpl rappresenta la base dell'iniziativa messa a punto dalla società per creare il più ampio consenso possibile da parte dell'industria sul protocollo di una nuova interfaccia seriale standard di tipo aperto rivolta al mondo dei dispositivi portatili. Per tale motivo National Semiconductor sta attivamente lavorando con i maggiori produttori operanti nel settore per la realizzazione di un'interfaccia standardizzata che garantisca l'interoperabilità tra i diversi dispositivi. L'implementazione del livello fisico di Mpl è stata possibile grazie al know how sviluppato da National Semiconductor nei campi delle tecnologie di visualizzazione e delle interfacce a elevata velocità. Mpl permette di risolvere in maniera efficace i problemi che si riscontrano nelle interconnessioni parallele con sensori di immagine e display: essa infatti permette di ridurre la dissipazione, il livello di interferenze elettromagnetiche (Emi) e il costo del sistema complessivo, a fronte di un miglioramento dell'affidabilità e alla semplificazione del design meccanico per dispositivi mobili. Lo sviluppo di Mpl, inoltre, è una chiara dimostrazione dell'impegno di National nella messa a punto di standard aperti per le interfacce dei telefoni mobili, iniziata con il rilascio delle specifiche dell'interfaccia Poweewise (Pwi - Powerwise) nell'ottobre del 2003. "Come è accaduto verso la metà degli anni '90, quando abbiamo favorito l'adozione delle interfacce Lvds da parte dell'industria dei Pc portatili ? ha sostenuto Peter Henry, vice president della divisione portable power systems di National Semiconductor ? ora vogliamo stimolare l'adozione di uno standard aperto per i dispositivi elettronici portatili. Mpl dovrà essere uno standard aperto e non basato su royalty, e stiamo attivamente cooperando con aziende di primo piano per poterlo introdurre in tempi brevi sul mercato". La prima versione della tecnologia Mpl prevede l'implementazione di un livello fisico a terminazione singola in current mode a bassa dissipazione, caratterizzato da ridotte interferenze e dalla possibilità di eseguire in maniera estremamente semplice la serializzazione delle interfacce parallele di tipo "legacy". Essa permette di risolvere i problemi legati alla presenza di percorsi di segnali video contraddistinti da elevata potenza e da un alto livello di interferenze Emi all'interno degli handset. La tecnologia Mpl, inoltre, permette ai produttori di microtelefoni di ridurre in maniera significativa i costi grazie alla riduzione delle dimensioni dei cavi ? specialmente quelli di tipo flessibile ? dei connettori e dei package dei circuiti integrati. L'annuncio odierno è il primo passo verso l'implementazione del livello 1 della tecnologia Mpl, che sfrutterà il medesimo strato fisico e metterà a disposizione un protocollo a pacchetti che consentirà l'interoperabilità tra le periferiche offerte dai diversi costruttori. Grazie alla cooperazione con i più importanti produttori di handset, National Semiconductor ha anticipato che completerà il livello 1 della tecnologia Mpl in cooperazione o con un consorzio che verrà creato "ad hoc" o con un ente di standardizzazione riconosciuto a livello internazionale come ad esempio il consorzio Mipi (Mobile Industry Processor Interface). "Nel momento in cui quello degli handset si avvia a diventare un mercato maturo ? ha detto Neil Strother, analista senior di In-stat/mdr ? la standardizzazione dei componenti diventa un elemento importante nel processo di contenimento dei costi. La soluzione Mpl proposta da National Semiconductor contribuisce a ridurre in maniera sensibile i costi di interconnessione all'interno di questi telefoni. Con la messa a punto di Mpl, la società è riuscita a generare l'interesse dei maggiori produttori nei confronti di questo importante problema". La tecnologia Mpl è stata già valutata positivamente da alcuni tra i maggiori produttori operanti nel settore dei dispositivi portatili, tra cui Philips, Sony-ericsson e Wavecom Infolink: www.National.com/appinfo/mpl Per accelerare l'adozione della tecnologia Mpl, National Semiconductor ha rilasciato i primi campioni di due prodotti; si tratta di Lm2501 e Lm2502, due integrati d'interfaccia rispettivamente per fotocamere e display legaci, questi nuovi dispositivi utilizzano il livello fisico Mpl per ridurre il numero di fili di interconnessione in un telefonino e semplificare la soluzione delle problematiche relative ai consumi e alle interferenze Emi che i progettisti devono affrontare quotidianamente.

NUOVI ACCORDI, AUMENTO DEL PERSONALE E SERVIZI SEMPRE PIÙ MIRATI: PER ALLASSO UN 2004 ALL’INSEGNA DELLA SICUREZZA
Milano, 23 gennaio 2004 – Allasso, distributore leader a livello internazionale di soluzioni per la sicurezza e l’ottimizzazione delle prestazioni di rete, affronta il nuovo anno con un rinnovato impegno sia per quanto concerne gli investimenti sia per i servizi proposti. A partire da gennaio la filiale italiana di Allasso ha, infatti, assunto quattro nuove figure professionali che sono entrate a far parte del già nutrito organico composto da 17 persone rinforzando così la struttura commerciale e la parte tecnica. Tale scelta è stata motivata dai successi ottenuti da Allasso Italia nel 2003 sia in termini economici sia per quanto riguarda lo sviluppo della società che, proprio lo scorso anno, ha aperto una sede a Roma allo scopo di garantire una più ampia copertura su tutto il territorio nazionale. L’anno 2003 è terminato, inoltre, con la conclusione di tre importanti accordi di distribuzione siglati rispettivamente con Bluesocket, una delle principali aziende ad occuparsi di Wireless Local Area Network (Wlan) e in grado di offrire soluzioni di management e security nel mercato Wi-fi, con Netreport, una delle più importanti multinazionali nel settore della gestione degli eventi e dell’analisi dei log per le soluzioni di sicurezza e di rete, e, infine, con Allot Communications, società che offre prodotti per la gestione della banda e, in particolare, soluzioni per la Quality of Service (Qos) e il Service Level Agreement (Sla). “Il 2003 ha rappresentato per Allasso – ha dichiarato Edoardo Albizzati, Direttore Generale Allasso Italia – un anno di fondamentale importanza. Nel mese di giugno, infatti, Allasso, che già aveva conseguito ottimi risultati economici negli anni precedenti, è entrata a far parte della società britannica Intechnologies, un traguardo che ha permesso un'ulteriore espansione anche sul mercato italiano. Tutto questo consente di guardare con giustificato ottimismo l’anno appena iniziato”. Infine, anche sul fronte dei servizi, Allasso Italia si sta preparando a soddisfare le esigenze della propria clientela incrementando i corsi di formazione e introducendo seminari specifici riservati ai rivenditori per garantire loro una completa assistenza. Allasso è il primo distributore in Europa di prodotti specialistici per la sicurezza del network aziendale con una presenza capillare in ben sette paesi quali Belgio, Francia, Italia, Portogallo, Spagna, Germania ed Inghilterra. A livello europeo si rivolge a più di 7000 tra reseller, system integrator e consulenti cui fornisce le soluzioni di network security ed una molteplicità di servizi di pre-sales, post-sales, training e marketing. Allasso fa parte di Intechnology, la società britannica specializzata nella distribuzione di soluzioni per lo storage, il management e la security dei dati. Sia il software sia l’hardware sono realizzati da produttori leader nel mondo dell’It.

SPIKE REPLY PARTECIPA A INFOSECURITY 2004 (11, 12, 13 FEBBRAIO 2004 – PAD. 8, STAND A 14)
Milano, 26 gennaio 2004 - Reply, una delle principali realtà italiane nel settore dell'e-business, parteciperà alla prossima edizione di Infosecurity 2004, che si terrà a Milano dall’11 al 13 febbraio presso i padiglioni messi a disposizione da Fiera Milano (Pad. 8, stand A 14). Spike Reply, la società del gruppo Reply specializzata sulla Security, conferma per il secondo anno consecutivo la propria partecipazione a una delle principali manifestazioni italiane dedicate al tema della sicurezza. Spike Reply ha oggi una offerta consolidata in ambito di consulenza, progettazione e realizzazione di soluzioni di sicurezza informatica. I progetti realizzati da Spike Reply, soprattutto nei settori Finanza (banche ed assicurazioni) e Telecomunicazioni, sono frutto dell’impegno di un team di lavoro che vanta diversi anni di esperienza nel settore della sicurezza informatica e di una buona collaborazione con le società partner. In particolare, un ambito di attività che ha coinvolto Spike Reply negli ultimi mesi del 2003, è stato lo sviluppo di soluzioni che hanno permesso a numerose aziende di adeguare il proprio sistema informativo alle direttive contenute nel “Testo Unico” (Dl199/2003), che regola il trattamento dei dati personali in materia di privacy. Durante la manifestazione, Giacomo Segalli, Amministratore Delegato di Spike Reply sarà a disposizione della stampa per illustrare più nel dettaglio l’attività della società.

HITACHI E RENESAS TECHNOLOGY COLLABORANO ALLO SVILUPPO DELLA TECNOLOGIA PER CELLE DI MEMORIA DESTINATE ALLA MEMORIA FLASH AG-AND DA 4-GIGABIT
Milano, 26 gennaio 2004 - Hitachi, Ltd. E Renesas Technology Corp. Hanno annunciato lo sviluppo di una tecnologia che permette di avere una cella di memoria flash di soli 0,016 um2 - il minor ingombro attualmente realizzabile – e che vanta la massima velocità di programmazione di 10 Mbyte al secondo. La nuova tecnologia ottimizza la struttura source-drain di una cella di memoria flash Ag-and (Assist Gate-and)*1, caratterizzata da tecnologia multi-level*2 e da elevata velocità, che permette così di ridurre approssimativamente del 30% la superficie di ingombro della cella di memoria, quando si utilizza un processo di 90 nm. Renesas Technology programma per il terzo trimestre del 2004 la produzione commerciale della memoria flash Ag-and da 4-Gbit basata su questa tecnologia ed offrirà mezzi di registrazione compatti, ad alta densità ed elevata velocità per le applicazioni future. La memoria flash ad alta densità ha cominciato a diffondersi nelle nostra vite come dispositivo per la memorizzazione di informazioni, specialmente nelle applicazioni mobili, tra cui l'utilizzo come memoria storage di immagini per fotocamere digitali e telefoni cellulari, e storage Usb come alternativa dei drive per floppy disk. Le card per la memoria flash di prossima generazione, offrendo la portabilità di grossi volumi di dati ad alta qualità come i filmati, richiedono, in modo particolare, alta densità e velocità di programmazione più elevata per scaricare i dati in tempi rapidi. Per soddisfare queste necessità, nel 2001 Hitachi e Renesas Technology hanno sviluppato congiuntamente una memoria flash Ag-and di prima generazione, ad alta velocità di programmazione - 10 Mbyte al secondo - attraverso l'utilizzo degli assist gate (Ags) per prevenire le interferenze inter-cella insieme alla tecnologia per celle a livelli multipli, e Renesas Technology attualmente produce su larga scala la memoria flash Ag-and da 1-Gbit con processo a 130 nm. Tuttavia, l'esigenza di alta densità mantenendo al contempo un elevata velocità, ha reso necessario perfezionare la struttura della cella di memoria per ridurre l'ingombro laterale attraverso la correzione della struttura source-gate*3; si è reso altresì necessario ridurre al minimo la superficie della cella di memoria per quanto consentito dai limiti fisici. In previsione di ciò, il Laboratorio Centrale per la Ricerca di Hitachi e Renesas Technology hanno collaborato allo sviluppo di una tecnologia di base per la memoria flash Ag-and di seconda generazione, che offre sia un'elevata velocità di scrittura, sia un processo di miniaturizzazione. Di seguito, le caratteristiche della nuova tecnologia: Nuova struttura della cella di memoria in grado di fornire un'elevata densità. Il source e il drain del transistor di una cella di memoria si presentano come un inversione del layer*4 che appare nel substrato di silicio quando viene applicato una tensione all'assist gate, diversamente da quanto avviene in un livello di diffusione convenzionale. Di conseguenza, è stato possibile ridurre la superficie della cella di memoria dai precedenti 6 F2 (F: dimensione caratteristica) a 4 F2, limite fisico. Attraverso la combinazione della tecnologia della cella a livelli multipli, la superficie per bit è diventata di 2 F2 ed è stata raggiunta la dimensione più piccola attualmente esistente di cella di memoria, 0,016 um2 per i dispositivi da 4-Gbit che utilizzano un processo di 90 nm. Questo ridimensionamento rappresenta una riduzione della superficie approssimativamente del 30% rispetto alla superficie delle celle di memoria di prima generazione che utilizzano un processo di 130 nm, e permette di realizzare card per la memoria flash ad elevata densità. Elevata velocità di scrittura. La programmazione della cella di memoria ad elevata velocità e bassa tensione è stata resa possibile dal metodo hot electron injection*5, utilizzato sul dispositivo da 1-Gbit. Sviluppando il dispositivo da 4-Gbit, è stata raggiunta una velocità di programmazione di 10 Mbyte al secondo, anche utilizzando la tecnologia a livelli multipli. Questa nuova tecnologia rende possibile lo scaricamento di dati in tempi rapidi e la portabilità di grossi volumi di dati come filmati e contenuti musicali. Di conseguenza, le possibilità di utilizzo che in precedenza erano limitate alle fotocamere digitali e ai Pc possono ora essere estese ai terminali mobili e alle applicazioni home digitali, allargando la gamma di soluzioni di sistema che impiegano la memoria flash come mezzo di immagazzinamento dei dati.

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