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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 23 Gennaio 2007
IL PARLAMENTO EUROPEO VERSO IL 2009 CON UN NUOVO PRESIDENTE  
 
Roma, 23 gennaio 2007 - Con l´elezione del nuovo presidente, dei vicepresidenti e dei questori, il Parlamento europeo è entrato nella seconda metà della sua sesta legislatura che si concluderà nel 2009 quando cittadine e cittadini di ventisette paesi europei si recheranno alle urne per eleggere il settimo Parlamento europeo. La storia delle sessioni “costitutive” del Parlamento europeo ci insegna che vi è stata una alternanza fra legislature dove i presidenti sono stati eletti con una contrapposizione fra centro-destra e centro-sinistra e legislature dove invece ha prevalso l´accordo fra i due grandi gruppi [Ppe e Pse] come è avvenuto in questa legislatura con Borrell prima ed ora con Pöttering. Nonostante quest´accordo, la candidatura della verde italiana Monica Frassoni ha riscosso nell´emiciclo e nel segreto delle urne un franco successo raccogliendo oltre cento voti al di fuori del suo gruppo come manifestazione di consenso ai molteplici significati legati al suo nome: il suo impegno federalista, la protesta contro un accordo di potere che penalizza i gruppi minori, la scelta di una deputata nell´anno europeo delle pari opportunità. L´elezione dei presidenti delle commissioni e delle delegazioni parlamentari è stata invece rinviata ad altra data perché il complicato sistema d´Hondt che distribuisce le presidenze fra gruppi europei e sottogruppi nazionali si è infranto contro l´inatteso ostacolo della mancanza di accordo all´interno del Ppe. Il nuovo presidente del Parlamento europeo, il popolare Pöttering, ha dedicato quasi tutta la sua vita politica all´Europa essendo entrato nella prima Assemblea europea eletta democraticamente a 34 anni nel giugno 1979 ed avendo dunque partecipato attivamente a tutte le azioni che hanno condotto i deputati europei ad assumere progressivamente il ruolo di co-legislatori e, con la convenzione europea, di quasi-costituenti. La democrazia europea in statu nascendi, che è rappresentata in primo luogo dal Parlamento europeo e poi dal sistema europeo dei partiti, ha dimostrato in questi anni che la concezione di Max Weber - secondo il quale un sistema istituzionale è efficace in quanto è democratico - ben si applica all´Unione europea. La procedura di codecisione legislativa - seppure imperfetta e perfezionabile nella qualità dell´equilibrio fra Consiglio e Parlamento e nella quantità delle materie alle quali essa si applica - ha consentito di accelerare i tempi di adozione delle “leggi” europee e di migliorarne sensibilmente la qualità. La crescente impotenza del Consiglio, ormai paralizzato dal pessimo sistema di decisione introdotto con il Trattato di Nizza, è compensata solo dalla capacità dell´Assemblea di raggiungere compromessi di dimensione europea come è avvenuto di recente con Reach e con la direttiva sui servizi [ex-Bolkenstein]. Al di là dell´apparente ordinaria amministrazione legislativa [che comprende per esempio il completamento del mercato interno, essenziale per assicurare gli interessi dei cittadini-consumatori], il Parlamento europeo potrà dare un contributo determinante allo sviluppo dell´azione dell´Unione in settori in cui forte è la sensibilità dell´opinione pubblica come il completamento dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia, ivi compresa la dimensione della politica europea di immigrazione e di integrazione interculturale, la politica dell´energia e - last but not least - il proseguimento degli sforzi per contribuire alla crescita ed all´occupazione in Europa. In secondo luogo, il Parlamento europeo sarà certamente un attore importante se non essenziale ora che i governi nazionali sembrano pronti ad interrompere la pausa che si sono auto-imposta dopo i referendum in Francia e nei Paesi Bassi per passare alla riflessione e poi alla decisione sul destino della Costituzione che essi hanno unanimemente firmato a Roma il 29 ottobre 2004. In terzo ed ultimo luogo, il Parlamento europeo parteciperà al dibattito sulla riforma del bilancio europeo, con un potere reale sulla parte delle spese e sugli accordi interistituzionali legati alle prospettive finanziarie pluriannuali [la “legge finanziaria” europea con validità settennale]. Come ha detto a Strasburgo il cancelliere Merkel, un persistente disaccordo sulla Costituzione europea confermerebbe la crisi del progetto di integrazione europea con conseguenze evidenti sulla partecipazione dei cittadini alle elezioni europee del 2009. Non basta tuttavia un accordo sulla Costituzione [su quale Costituzione?] per invertire la tendenza al ribasso nella partecipazione alle elezioni europee dal 1979 al 2004. Alcuni ritengono che l´associazione alle elezioni europee del 2009 di un referendum in tutta l´Unione europea sulla costituzione europea possa essere una potente leva democratica [Delors ha parlato a suo tempo di "pedagogia della democrazia"] obbligando governi e partiti a spiegare agli elettori come immaginano l´avvenire dell´Europa e dando la possibilità agli elettori attraverso il voto di essere ascoltati. Molte domande sulla richiesta di un referendum europeo sono ancora senza risposta e non solo quella fondamentale legata al fatto che non esiste ancora l´oggetto sul quale chiamare i cittadini ad esprimersi ma anche quelle legate alle differenti tradizioni costituzionali nei paesi membri e quelle sulle conseguenze politiche e giuridiche di un risultato differenziato paese per paese. Una parte di risposte potrebbe venire dal seminario e dal dibattito di Firenze del 9-10 febbraio ma la strada del referendum europeo è tutta in salita. Bisognerà attendere le elezioni presidenziali francesi e poi il Consiglio europeo di giugno per capire se il calendario costituzionale consentirà di dare un significato europeo alle elezioni del giugno 2009. In vista di quella scadenza ciascuno del resto può dare un contributo valido: i partiti europei presentando non solo un programma di legislatura degno di questo nome ma anche indicando il loro candidato alla presidenza della Commissione europea e gli Stati membri [governi e parlamenti] promuovendo modifiche alle leggi nazionali che avvicinino i deputati europei agli elettori. In Italia in particolare si potrebbe cogliere l´occasione del dibattito sul sistema elettorale nazionale per promuovere una revisione della nostra legge per il Parlamento europeo. Pier Virgilio Dastoli Direttore della Rappresentanza .  
   
   
MERKEL: L´EUROPA DEVE CONTINUARE SULLA STRADA DELLA TECNOLOGIA, DEL TALENTO E DELLA TOLLERANZA  
 
 Bruxelles, 23 gennaio 2007 - La tecnologia, il talento e la tolleranza costituiscono la combinazione vincente che permetterà all´Europa di crescere in modo sostenibile; è quanto ha affermato il cancelliere tedesco Angela Merkel durante il suo discorso al Parlamento europeo il 17 gennaio. La Merkel, che attualmente è presidente del Consiglio europeo, citava con queste parole lo scienziato americano Richard Florida, che ha studiato le condizioni in cui le diverse regioni del mondo si sono sviluppate più efficacemente, concludendo che solo se la tecnologia, il talento e la tolleranza si uniscono, la crescita sostenibile diventa possibile. «La tecnologia, il talento e la tolleranza - che belle notizie per l´Europa e che bella massima per la nostra azione! La tecnologia, il talento e la tolleranza. L?europa prospera con l´innovazione. L´europa prospera con il progresso scientifico, tecnologico, economico e sociale», ha sostenuto la Merkel. «L?europa prospera con la curiosità», ha aggiunto il cancelliere, riferendosi all?invenzione europea delle università. Tuttavia, le università non funzionerebbero senza tolleranza. «La tolleranza è la condizione che la curiosità deve poter sviluppare liberamente», ha affermato la Merkel. Il cancelliere ha fatto appello agli europei affinché conservino la propria curiosità in uno spirito di tolleranza, sostenendo che quest´ultima permetterà di plasmare il mondo intorno a noi nel 21° secolo. Per la sua presidenza del Consiglio dell´Ue, la Germania ha programmi ambiziosi negli ambiti della ricerca e dell´innovazione. Le priorità del suo mandato semestrale comprendono una maggiore partecipazione ai programmi quadro europei in materia di ricerca, il lancio di una carta per la tutela dei diritti di proprietà intellettuale (Dpi) e la promozione dei giovani talenti della ricerca. .  
   
   
DICHIARAZIONE DEL VICEPRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA FRANCO FRATTINI, RESPONSABILE GIUSTIZIA, LIBERTÀ E SICUREZZA  
 
 Bruxelles, 23 gennaio 2007 - I valori assoluti dell´ Unione Europea sono costruiti nel rispetto della vita e della dignità di ogni persona umana. E´ per questo che ancora oggi la memoria dell´Olocausto, e dei milioni di vittime innocenti della dittatura nazista, deve restare viva presso i cittadini. Ma dobbiamo anche prevenire, e contrastare - anche con punizioni esemplari- i comportamenti che, purtroppo, si ripropongono in numerosi Stati europei, volti a negare l´Olocausto o, peggio, ad incitare l´odio razzista ed antisemita con atti concreti. Percio´ lavoriamo intensamente, con la presidenza tedesca, affinchè la proposta della Commissione, diretta ad armonizzare in Europa le azioni e le sanzioni contro il razzismo, l´antisemitismo e la xenofobia, sia approvata prima dell´estate. .  
   
   
RENÉ VAN DER LINDEN RIELETTO PRESIDENTE DELL’ASSEMBLEA PARLAMENTARE. ELEZIONI DEI VICE PRESIDENTI DELL’APCE  
 
Strasburgo, 23 gennaio 2007 - René van der Linden (Paesi bassi, Ppe/cd) è stato rieletto ieri all’unanimità presidente dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (Apce), situata a Strasburgo, per un terzo mandato di un anno. Tra i punti salienti e le priorità dell’Assemblea parlamentare per il 2007, van der Linden ha annunciato l’organizzazione di un primo dibattito annuale, ad aprile, sulla situazione dei diritti umani e della democrazia in Europa, che dovrebbe fungere da riferimento per i dibattiti nei parlamenti nazionali, ivi comprese le questioni relative al razzismo, alla xenofobia e alla lotta contro la violenza nella vita quotidiana. René van der Linden si impegnerà a continuare gli sforzi positivi compiuti nel corso degli scorsi due anni nei seguenti ambiti prioritari: la promozione del dialogo interculturale e interreligioso, il consolidamento della cooperazione con il Parlamento europeo, un approccio lungimirante del partenariato con la Russia, così come l’assistenza al processo di democratizzazione della Bielorussia. Nel suo discorso d’apertura, van der Linden ha citato, inoltre, il direttore esecutivo di Human Rights Watch, che ha dichiarato: “Poiché gli Stati Uniti non sono capaci di avere una leadership nell’ambito dei diritti umani, i paesi europei devono essere in grado di svolgere questo ruolo”, riferendosi ai lavori dell’Assemblea parlamentare in corso sulle presunte detenzioni segrete in cui sarebbero coinvolti alcuini Stati membri del Consiglio d’Europa. “Questi propositi devono essere per noi fonte di coraggio e di ispirazione e dobbiamo promuovere i nostri valori comuni nel resto del mondo”, ha proseguito il Presidente dell’Assemblea parlamentare. In tale contesto, van der Linden ha sottolineato una delle sue aspettative per il 2007: un nuovo slancio della campagna per l’abolizione della pena di morte nel mondo, a cominciare dai paesi osservatori dell’Organizzazione, il Giappone e gli Stati Uniti e i paesi vicini – la Bielorussia e il Kazakistan. Per quanto concerne l’Agenzia dei diritti fondamentali dell’Unione europea, il Presidente ha ricordato la necessità di evitare qualsiasi sovrapposizione con il Consiglio d’Europa. Van der Linden ha poi ricordato che gli stati che hanno causato maggiori difficoltà nell’approvazione del budget 2007 dell’Organizzazione sono quelli che al tempo stesso “accettano la creazione di un’agenzia che rischia di duplicare parzialmente le attività del Consiglio d’Europa, al prezzo vertiginoso di dieci milioni di euro all’anno”. L’assemblea parlamentare ha eletto, inoltre, i suoi vice presidenti: Miloš Aligrudić (Ppe/cd) Serbia; Edita Angyalová Slovacchia; Aleksander Biberaj (Ppe/ Cd) Albania; Joan Farre Santure (Adle) Andorra; Per-kristian Foss (Ppe/ Cd) Norvegia; Serhiy Holovaty (Adle) Ucraina; Joachim Hörster (Ppe/ Cd ) Germania; Erik Jurgens (Soc) Paesi Bassi; Karol Karski (Sde) Polonia; Konstantin Kosachev (Sde) Federazione russa; Darja Lavtižar-bebler (Adle) Slovenia; Göran Lindblad (Ppe/ Cd) Svezia; Tony Lloyd (Soc) Regno Unito; Murat Mercan (Ppe/ Cd) Turchia; Cezar Florin Preda (Ppe/ Cd) Romania; Andrea Rigoni (Ppe/ Cd) Italia; Oliver Sambevskii (Ppe/ Cd) "ex Repubblica jugoslava di Macedonia"; Walter Schmied (Adle) Svizzera; Bernard Schreiner (Ppe/ Cd) Francia; José Vera Jardim (Soc) Portogallo. .  
   
   
IMPOSIZIONE DIRETTA: LA COMMISSIONE EUROPEA DECIDE DI DEFERIRE ALLA CORTE DI GIUSTIZIA BELGIO, SPAGNA, ITALIA, PAESI BASSI E PORTOGALLO PER TASSAZIONE DISCRIMINATORIA DEI DIVIDENDI IN USCITA E CHIEDE ALLA LETTONIA DI PORRE FINE A TALE TASSAZIONE  
 
Bruxelles, 23 gennaio 2006 - La Commissione europea ha deciso di deferire alla Corte di giustizia delle Comunità europee Belgio, Spagna, Italia, Paesi Bassi e Portogallo per le disposizioni delle loro normative in base alle quali alcuni pagamenti di dividendi destinati a società estere (dividendi in uscita) possono essere tassati più pesantemente di quelli destinati a società nazionali (dividendi interni). La Commissione ritiene che queste norme siano contrarie al trattato Ce e all’accordo See in quanto restringono sia la libera circolazione dei capitali che la libertà di stabilimento. Allo stesso tempo la Commissione ha formalmente richiesto alla Lettonia di modificare la sua legislazione fiscale riguardante i pagamenti di dividendi in uscita alle società. La richiesta è stata trasmessa in forma di “parere motivato” ai sensi dell’articolo 226 del trattato Ce. Se la Lettonia non risponde in modo soddisfacente al parere motivato entro due mesi, la Commissione può deferire la questione alla Corte di giustizia delle Comunità europee. "Gli Stati membri non possono tassare i dividendi pagati alle società di altri Stati membri in modo più gravoso dei dividendi pagati alle società nazionali” ha affermato il commissario competente per la fiscalità e l’unione doganale László Kovács. "Constato con soddisfazione che questo criterio è stato confermato dalla Corte di giustizia nella sentenza Denkavit, causa C-170/05, del 14 dicembre 2006. " Le norme fiscali vigenti in Belgio, Spagna, Italia, Lettonia, Paesi Bassi e Portogallo possono comportare in alcuni casi una tassazione più gravosa dei dividendi in uscita che di quelli interni. Mentre questi ultimi non sono tassati o sono soggetti a livelli di tassazione molto bassi, i dividendi in uscita sono soggetti ad una ritenuta alla fonte che varia dal 5 al 25%. Per Belgio, Spagna, Italia, Lettonia e Portogallo la discriminazione riguarda i dividendi in uscita pagati a società di altri Stati membri e dei paesi See/efta che assicurano un´assistenza adeguata (scambio di informazioni). Nel caso dei Paesi Bassi la discriminazione riguarda invece soltanto questi ultimi paesi. La Commissione aveva inviato, il 25 luglio 2006, un parere motivato a Belgio, Spagna, Italia, Paesi Bassi e Portogallo (Ip/06/1060), chiedendo loro di modificare le rispettive legislazioni. In risposta al parere i Paesi Bassi hanno modificato la loro legislazione, ma soltanto per i dividendi pagati a società di altri Stati membri. Pertanto, per i Paesi Bassi, la decisione di adire la Corte di giustizia riguarda unicamente i dividendi pagati a società dei paesi See/efta che assicurano un´assistenza adeguata (scambio di informazioni). Belgio, Italia e Portogallo non hanno dato alcun seguito al parere motivato, mentre la Spagna ha dato una risposta negativa. Il 25 luglio 2006 la Commissione aveva inviato un parere motivato anche al Lussemburgo. Essa osserva con soddisfazione che il Lussemburgo ha deciso di porre fine alla discriminazione, la quale peraltro riguardava soltanto i paesi Efta che assicurano un´assistenza adeguata (scambio di informazioni). L´azione nei confronti del Lussemburgo sarà chiusa non appena esso avrà apportato le necessarie modifiche alle sue disposizioni fiscali. Nella sentenza Denkavit del 14 dicembre 2006 (causa C-170/05) la Corte ha confermato il principio secondo il quale i dividendi in uscita non possono essere assoggettati nello Stato della fonte (ossia lo Stato di residenza della consociata) ad un livello di imposizione superiore a quello applicabile ai dividendi interni. Tuttavia, secondo tale sentenza, può essere rilevante considerare se lo Stato di residenza della società madre riconosca o meno un credito d´imposta per la ritenuta applicata dallo Stato della fonte. Nel formulare le istanze da presentare alla Corte la Commissione terrà conto di questa recente sentenza. Finora, essa ha seguito l´impostazione adottata dalla Corte Efta nella sentenza Fokus Bank (causa E-1/04), nella quale esplicitamente si dichiarava che la concessione o meno di un credito d´imposta nello Stato di residenza non fosse rilevante. I numeri di riferimento dati dalla Commissione ai singoli casi sono Belgio (2004/4347), Spagna (2004/4354), Italia (2004/4350), Lettonia (2005/4753), Paesi Bassi (2004/4352) e Portogallo (2004/4353). Per i comunicati stampa emessi in materia di procedure d’infrazione nel settore della fiscalità o dell’unione doganale, v. Http://ec. Europa. Eu/taxation_customs/common/infringements/infringement_cases/index_en. Htm Per le ultime informazioni generali sulle misure nei confronti degli Stati membri in caso di infrazione, v. Http://ec. Europa. Eu/community_law/eulaw/index_en. Htm .  
   
   
LEGGE COMUNITARIA 2006  
 
 Roma, 23 gennaio 2007 - L´aula della Camera dei deputati ha approvato definitivamente, nella seduta del 17 gennaio scorso, il disegno di legge recante ´´Disposizioni per l´adempimento di obblighi derivanti dall´appartenenza dell´Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2006´. Il provvedimento si compone di 28 articoli e di tre allegati (A, B e C) con i quali si recepiscono 27 direttive (1 con l´allegato A, 25 con l´allegato B e 1 con l´Allegato C). La Legge comunitaria 2006 riprende in larga misura le precedenti leggi comunitarie, pur contenendo alcuni significativi elementi di novità. In particolare, il termine di esercizio della delega è stato riportato a 12 mesi anziché a 18 e si è introdotta la previsione che nel caso in cui sia già scaduto, o sia in scadenza nei sei mesi successivi, il termine di recepimento di alcune direttive, i relativi decreti legislativi di attuazione dovranno essere adottati entro sei mesi. E´ inoltre prevista la necessità della relazione tecnica sugli schemi di decreti legislativi, recanti attuazione di determinate direttive, che comportino conseguenze finanziarie. Viene infine reintrodotto l´obbligo per il Ministro per le Politiche Europee di trasmettere una relazione al Parlamento qualora una o più deleghe conferite dalla legge comunitaria non risultasse esercitata trascorsi quattro mesi dal termine previsto dalla direttiva per la sua attuazione e un´informativa periodica (semestrale) sullo stato di attuazione delle direttive da parte delle Regioni e Province autonome. Questi i settori principalmente interessati dal provvedimento: immigrazione e sicurezza; giustizia; sanità; tutela dell’ambiente; agricoltura; trasporti e comunicazioni; attività produttive; finanze; lavoro. Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/comunitaria_06/index. Html .  
   
   
NAIROBI CHIAMA FIRENZE: IL SOCIAL FORUM IN COLLEGAMENTO WEB OGGI DALLE 11 ALLE 13 DALLA SALA GIUNTA DI PALAZZO BASTOGI  
 
Firenze, 23 gennaio 2007 - Inizierà oggi alle 11 la videoconferenza fra Nairobi, in Kenia, dove è in corso il Social Forum e la sala giunta di Palazzo Bastogi, sede della Presidenza della Giunta Regionale, a Firenze. A Nairobi saranno in collegamento con la Toscana il viceministro agli affari esteri con delega alla cooperazione, Patrizia Sentinelli, l´assessore regionale Massimo Toschi e Vandana Shiva. Ci saranno inoltre il sindaco di Tavarnelle Stefano Fusi per l´Anci Toscana, Aminata Traorè del Forum per un altro Mali, il sindaco di Gorom Gorom Moussa Ahaya, Edward Oyugi per il Social Forum di Nairobi e Iva Berasi della Provincia di Trento. Dalla sala Giunta di Palazzo Bastogi saranno invece in collegamento, oltre al Presidente Claudio Martini, il presidente dell´Anci Toscana Paolo Fontanelli e il sindaco di Castagneto Fabio Tinti, Divina Capalat, presidente del Consigio degli stranieri di Firenze, Don Andrea Cristiani fondatore del Movimento Shalom e l´artista-scrittore burkinabè Gabin Dabirè. I temi che saranno al centro del collegamento saranno quelli del Forum Sociale a cominciare dal tema della partecipazione e del decentramento, l´immigrazione, la tutela delle biodiversità e delle differenze culturali, la cooperazione internazionale. La conclusione della videoconferenza è prevista per le 13. L´intero collegamento sarà visibile in videostreaming anche sul Portale della Toscana digitando www. Intoscana. It . .  
   
   
27 GENNAIO IL "GIORNO DELLA MEMORIA"  
 
Roma, 23 gennaio 2007 - Il 27 gennaio sarà celebrato per la settima volta il "Giorno della Memoria". Il "Giorno della Memoria" è stato istituito con la legge n. 211 del 20 luglio 2000, al fine di ricordare, da una parte, la data (27-1-1945) dell´abbattimento dei cancelli di Auschwitz e commemorare la Shoah (in ebraico “catastrofe”, “distruzione”, “desolazione”), le leggi razziali, la persecuzione, la deportazione, la prigionia e lo sterminio dei cittadini ebrei, dall’altra, tutti coloro che pur in campi e schieramenti diversi si opposero a quel folle progetto di genocidio, non esitando a salvare altre vite e a proteggere in condizioni difficili i perseguitati, anche mettendo a rischio la propria vita. In occasione del "Giorno della Memoria" sono organizzati incontri, cerimonie e momenti comuni di riflessione e di rievocazione dei fatti, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto accadde allora al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti, in modo da conservare viva la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia dell’Europa e del nostro Paese, affinché sia scongiurato per sempre il ripetersi di simili eventi. Conoscere e ricordare la Shoah può essere di valido aiuto per meglio comprendere le ramificazioni del pregiudizio e del razzismo; per realizzare una pacifica convivenza tra etnie, culture e religioni differenti; per creare, infine, attraverso la valorizzazione delle diversità, una società realmente interculturale. Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/giorno_memoria_2007/index. Html .  
   
   
NUOVO CODICE DELLE AUTONOMIE LOCALI  
 
Roma, 23 gennaio 2007 - Il Consiglio dei Ministri del 19 gennaio scorso ha approvato in via preliminare uno schema di disegno di legge che dà attuazione agli articoli 114, 117 e 118 della Costituzione (modificati dalla riforma del 2001) conferendo al Governo delega a individuare e ripartire le funzioni amministrative che spettano a Comuni, Province, Città metropolitane, Regioni e Stato, adeguare l´ordinamento degli enti locali, disciplinare l´ordinamento di Roma capitale. Il provvedimento, che disciplina altresì il procedimento di istituzione delle città metropolitane, contiene due ulteriori deleghe a effettuare la revisione delle circoscrizioni delle Province, finalizzata a razionalizzarne gli assetti territoriali a seguito della definizione e attribuzione delle funzioni fondamentali amministrative degli enti locali, nonché ad adottare la “Carta delle autonomie locali”, strumento di coordinamento sistematico (formale e sostanziale) delle disposizioni statali che risulteranno dall’attuazione delle deleghe. Il disegno di legge delega è una vera e propria Carta fondativa dei rapporti tra diversi livelli di Governo, coniugando l´attuazione del Titolo V della Costituzione con il nuovo Codice delle Autonomie. In questo senso contiene: la ridefinizione delle funzioni fondamentali degli enti locali per semplificare, ridurre i costi e consentire il controllo da parte dei cittadini e la riduzione o la razionalizzazione dei livelli di governo. Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/codice_autonomie_locali/index. Html .  
   
   
ABI, OLTRE CINQUECENTO MILIONII DI EURO PER LE IMPRESE IN TUNISIA  
 
 Tunisi, 23 gennaio 2006 - Oltre cinquecento milioni di euro messi a disposizione delle imprese italiane che vogliono investire, avviare nuove attività o consolidare la loro presenza in Tunisia. Secondo la stima fatta dall’Abi, basata sui dati dei gruppi bancari più attivi all’estero, a tanto ammonta il plafond già stanziato dalle banche italiane per sostenere le esportazioni e l’operatività commerciale e finanziaria delle imprese che scelgono il mercato tunisino. Il dato è stato presentato ieri durante il Forum economico che si è tenuto a Tunisi, in occasione della missione organizzata da Abi, Confindustria ed Ice alla quale ha partecipato il Vice presidente dell’Abi Giovanni De Censi. Del plafond complessivo fino ad oggi è stato utilizzato il 35%, pari a circa 177 milioni di euro. «Ci sono dunque – ha detto il Vice presidente dell’Abi De Censi – ulteriori margini per finanziare altre attività e nuove iniziative imprenditoriali. Le banche italiane – ha aggiunto De Censi - sono anche pronte ad aumentare le linee di credito disponibili in funzione delle esigenze delle imprese. Il mercato tunisino, infatti, offre agli imprenditori italiani importanti opportunità di investimento e di collaborazione, che sono favorite anche dal tessuto produttivo comune di Italia e Tunisia, costituito in prevalenza da imprese medie e piccole con un approccio analogo agli affari». Grazie all’importante programma di liberalizzazioni e privatizzazioni che il Governo tunisino ha portato avanti con determinazione in molti settori dell’economia, il Paese ha fatto registrare un significativo aumento della produttività e si è ormai avviato sulla strada dello sviluppo. Prova ne è la crescita sostenuta del prodotto interno lordo, che negli ultimi dieci anni ha superato in media il 5%. Nell’ultimo rapporto del Forum economico mondiale di Davos sulla competitività globale nel 2006, il sistema economico della Tunisia è al trentesimo posto per crescita e competitività, prima di tutti gli altri Paesi della regione (l´Algeria è al settantaseiesimo, il Marocco al settantesimo e l´Egitto al sessantatreesimo). «In un Mediterraneo sempre più integrato anche in vista della creazione di un mercato unico Euro-mediterraneo prevista nel 2010 – ha detto il Vice presidente De Censi – la Tunisia occupa un posto sempre più strategico perché rappresenta un accesso importante al mercato africano e a quella fitta rete di Paesi con cui ha siglato di accordi di libero scambio. D’altro canto, l’Italia è per gli imprenditori tunisini un importante ponte sul Mediterraneo e una porta ideale per accedere all’Unione Europea». In Tunisia sono presenti tre gruppi bancari italiani con proprie rappresentanze, uno dei quali ha anche una partecipazione di minoranza nella prima banca privata tunisina. Grazie alla recente acquisizione di una banca italiana da parte di un importante gruppo estero presente con proprie filiali su tutto il territorio tunisino, inoltre, i clienti italiani possono avvalersi anche di una rete di sportelli diffusa in tutto il Paese. Per di più, proprio nei giorni scorsi è stato inaugurato a Tunisi un Italian desk rivolto agli operatori italiani presenti sul mercato locale. Sei banche italiane, infine, hanno stipulato accordi di collaborazione con i più importanti intermediari locali per agevolare l’ingresso dei clienti nei rispettivi circuiti finanziari, supportarli nelle loro attività produttive e commerciali e nella gestione delle rimesse inviate alle famiglie di origine. «Il settore bancario – ha dunque concluso De Censi - non fa mancare il proprio sostegno agli imprenditori italiani e tunisini che vogliono sviluppare le loro attività o avviarne di nuove, mettendo a loro disposizione tutti gli strumenti finanziari necessari». La missione in Tunisia - alla quale partecipano quindici banche italiane, otto delle quali con desk per assistere direttamente le imprese negli incontri bilaterali - è un segnale tangibile dell’interesse crescente dell’industria bancaria per il mercato tunisino e per tutta l’area Sud del Mediterraneo. Più in generale, conferma una volta di più il grande impegno del settore a supporto delle strategie di internazionalizzazione del Paese. Dopo Cina, India, Bulgaria, Turchia, Brasile, Paesi della sponda sud del Mediterraneo, Emirati Arabi e Marocco, questo impegno prosegue senza sosta visto che già a febbraio le banche italiane saranno di nuovo in India, insieme a istituzioni, Confindustria ed Ice. .  
   
   
STANDARD & POOR’S CONFERMA I RATINGS ATTRIBUITI A CREDEM  
 
Reggio Emilia, 23 gennaio 2007 - Credem informa che Standard & Poor’s Ratings Services ha confermato i ratings attribuiti a Credito Emiliano S. P. A. : - Long term “A-” - Short term “A2” - Outlook “positive” .  
   
   
ASSEMBLEA DEI SOCI DI BANCA POPOLARE ITALIANA: REINTEGRATO IL DOTTOR DIVO GRONCHI IN QUALITA´ DI AMMINISTRATORE  
 
Lodi, 23 Gennaio 2007— L´assemblea ordinaria dei soci di Banca Popolare Italiana presieduta dal Presidente Dino Piero Giarda ha deliberato a larga maggioranza (con 1885 voti favorevoli su 2847 voti presenti in assemblea) di non revocare il dottor Divo Gronchi dalla carica di Amministratore. Il dottor Gronchi è pertanto reintegrato nel pieno delle sue funzioni di Amministratore Delegato. .  
   
   
BANCAPULIA: RICEVUTA L´AUTORIZZAZIONE DI BANCA D´ITALIA E ISVAP ALL´ACQUISIZIONE DELLE DUE SOCIETÀ DI ASSICURAZIONI (RAMO VITA E MALATTIA) DEL GRUPPO SWISS LIFE.  
 
San Severo, 23 gennaio 2007 - Il Gruppo bancario bancApulia ha ottenuto l´autorizzazione dalla Banca d´Italia e dall´organo di vigilanza Isvap per l´acquisizione delle due società di assicurazioni del Gruppo Swiss Life di Zurigo operanti in Italia: Swiss Life Italia (ramo vita) e Swiss Life Italia Infortuni e Malattie. L´operazione, la cui firma è prevista per il 30 gennaio prossimo, viene così a completare il progetto strategico del gruppo bancario bancApulia di espandersi nel campo di bancassurance, grazie anche alla recente costituzione delle due società nel settore dei servizi: Apulia assicurazioni, agenzia generale multimandataria, ed Apulia cauzioni, società specializzata nelle cauzioni e malleverie per le cessioni del quinto dello stipendio. Con 23 dipendenti e sede a Milano, Swiss Life Italia e Swiss Life Italia Infortuni e Malattie hanno raccolto nel corso del 2005 circa 13 milioni di Euro di premi. Continua intanto il piano di sviluppo territoriale del Gruppo bancario bancApulia, grazie all´apertura di una rete di sportelli bancari in sei nuove filiali: Foggia, ag. 5; Bari, ag. 2; Pescara, ag. 2; Avellino; Trani; Porto San Giorgio, raggiungendo così le 52 agenzie bancarie, a cui si aggiungono i 26 punti vendita Apulia prontomutuo (la rete dei mediatori creditizi specializzata nella raccolta di mutui ipotecari), i 9 negozi Apulia puntofinanziario (la rete dei promotori finanziari) e i 2 uffici Apulia prontoprestito. In particolare, il Gruppo bancario bancApulia, presieduto da Vincenzo Chirò e diretto da Tommaso Gozzetti, ha registrato al 31 dicembre 2006 una raccolta globale pari a 3,7 miliardi di Euro (+16% rispetto allo stesso periodo 2005) ed un ammontare impieghi pari a 2,7 miliardi di Euro (+24% rispetto al giugno 2005) evidenziando un utile di oltre 21 milioni di Euro. Inoltre, bancApulia è l´unica banca meridionale ad avere il rating da Moody´s di investment grade Baa3. Le sofferenze risultano contenute grazie ad un rapporto dell´1,80% rispetto agli impieghi con la clientela. .  
   
   
“MANAGEMENT BUY OUT” DI ARNER CONSULTING  
 
 Lugano, 23 gennaio 2007 “Banca Arner e Arner Consulting comunicano che, a fronte del sempre maggior orientamento dell’attività bancaria verso nuovi e promettenti mercati, Banca Arner e le sue partecipate concentreranno la propria offerta verso i servizi di wealth management internazionale, di corporate finance e di merchant banking. L’attività fiduciaria svolta dalla controllata Arner Consulting potrà svilupparsi in modo più dinamico ed affrontare le nuove sfide poste dalla globalizzazione dei mercati operando quale entità indipendente, e in questo senso ne è stata favorita l’uscita dal Gruppo mediante un’operazione di Management Buy-out. Per garantire la continuità e la qualità della consulenza dei servizi alla clientela, e le migliori prospettive di sviluppo della fiduciaria, Banca Arner ha ceduto le proprie azioni all’attuale management della società che ne proseguirà l’attività in maniera indipendente, e ne modificherà la ragione sociale “Arner” entro il primo semestre 2007. Grazie alla ristrutturazione dell’assetto proprietario, Arner Consulting potrà affacciarsi autonomamente sul mercato come una realtà nuova, dinamica, indipendente, ma forte di oltre vent’anni di esperienza all’interno di un gruppo bancario svizzero attivo a livello internazionale. ” .  
   
   
MOODY’S, IL MERCATO ITALIANO DELLA CARTOLARIZZAZIONE: NEL 2006 FORTE EMISSIONE DI TITOLI ABS E MBS, CON ASSENZA QUASI TOTALE DI OPERAZIONI DALLE DIMENSIONI ECCEZIONALI LANCIATE DA ENTI LEGATI ALLO STATO; PREVISTI LIVELLI SIMILI PER IL 2007  
 
Milano, 23 gennaio 2007 - Rassegna Del 2006 E Prospettive Per Il 2007 - Sintesi.  Nel 2006 il mercato italiano della cartolarizzazione ha fatto registrare una sostenuta attività di emissione, pari a circa 36,7 miliardi di Euro di titoli emessi con rating, sebbene tale dato indichi una flessione del 10,5% rispetto ai 41,0 miliardi di Euro del 2005. Il numero delle operazioni lanciate è simile a quello del 2005, con un lieve calo da 42 a 40. Come illustrato nel grafico n. 1, il calo deriva da un primo semestre relativamente tranquillo e da una seconda metà dell´anno in cui si è tuttavia registrata un´impennata che ha fatto segnare un nuovo primato semestrale per il mercato italiano con oltre 23 miliardi di Euro. Il calo generale sui dodici mesi è soprattutto dovuto all´assenza di cartolarizzazioni dalle dimensioni eccezionali - i cosiddetti "jumbo dea!" - riconducibili a enti legati allo Stato, flessione in parte controbilanciata dall´aumento delle operazioni nei settori "tradizionali" dei titoli Abs ("asset-backed securities") e Mbs ("(residential) mortgage-backed securities" o "titoli assistiti da mutui ipotecari su immobili ad uso abitativo"). Per meglio chiarire questo punto si tenga presente che, se dai dati complessivi per il 2005 si escludono le cartolarizzazioni riconducibili a enti legati allo Stato, nel 2006 l´attività di emissione è in effetti aumentata dell´11% rispetto all´anno precedente. Nell´assenza di operazioni riconducibili a enti legati allo Stato, nel 2006 l´attività di emissione è stata trainata dai settori tradizionali del mercato italiano, ossia i titoli Abs e Mbs. Come indicato nel grafico n. 2, nel complesso queste due classi di attivo hanno costituito circa 1´80% di tutta l´attività di emissione sul mercato, mentre nel 2005 tale percentuale era del 48,6%. L´italia rappresenta tuttora uno dei primi cinque mercati della cartolarizzazione dell´area Emea (composta da Europa, Medio Oriente e Africa), assieme a Regno Unito, Germania, Spagna e Paesi Bassi. Per quanto riguarda i titoli Abs, l´Italia è il terzo mercato più importante di quest´area, grazie in particolare ad emissioni molto diversificate con portafogli sottostanti che vanno dai crediti sanitari, ai leasing, al credito al consumo. In effetti, l´Italia è l´unico mercato europeo che negli ultimi anni ha fatto registrare forti volumi di emissione di titoli Abs. In base alle previsioni di Moody´s per il 2007, le operazioni in titoli Mbs e Abs (leasing e credito al consumo) lanciate da istituzioni finanziarie dovrebbero continuare a mantenere l´attuale predominio sul mercato italiano della cartolarizzazione, avendo preso il posto delle emissioni riconducibili a enti legati allo Stato al vertice della classifica delle emissioni già dall´anno scorso. Per quanto riguarda il 2007, Moody´s prevede che il numero delle operazioni dovrebbe aggirarsi su 40-45 per un ammontare complessivo di circa 40 miliardi di Euro, con una crescita contenuta degli attivi tradizionali - come titoli Abs (con leasing e credito al consumo come sottostante) e titoli Mbs - controbilanciata da un calo nel secondo semestre delle operazioni in titoli Abs il cui sottostante sono crediti sanitari, almeno per quelli sostenuti dalla delegazione di pagamento. Le cifre indicate potrebbero essere soggette a una revisione al rialzo in caso di volumi inaspettatamente elevati per le cartolarizzazioni riconducibili a enti legati allo Stato, oppure per le operazioni in obbligazioni bancarie garantite ("covered bond") o in titoli Abs esoterici. Al contrario, sebbene non sia rawisabile alcun segnale al momento, eventuali revisioni al ribasso potrebbero essere indotte da profonde modifiche normative o fiscali, oppure da fatti che hanno una ripercussione sulla fiducia e la propensione all´investimento degli operatori di mercato in generale. Nota Bene - Oggetto del presente rapporto sono i volumi del mercato italiano della cartolarizzazione relativi a tutte le operazione italiane (comprese quelle in obbligazioni bancarie garantite), siano esse pubbliche o private con rating assegnato da Moody´s che sono state chiuse tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2006. Tutte le classi di attivo (Asset-backed Securities, Collateralised Debt Obligations, Commerciai Mortgage-backed Securities, Residential Mortgage-backed Securities e Structured Covered Bonds) il cui rischio di credito è stato trasferito a terzi mediante l´emissione di titoli o tramite strumenti finanziari sintetici - ad esempio, un credit default swap - sono ricomprese nei volumi calcolati, purché abbiano ricevuto un rating pubblico o privato di Moodv´s. Mbs: emissioni su livelli da primato - L´attività di emissione di titoli Mbs, comprendente operazioni il cui portafoglio sottostante è esclusivamente composto da mutui ipotecari su immobili ad uso abitativo, oppure da questi crediti più mutui ipotecari su piccoli immobili ad uso commerciale (Mbs), è stata molto sostenuta nel 2006. I volumi sono aumentati del 56,7% rispetto al 2005 (passando da €9,8 miliardi a €15,3 miliardi), superando il primato fatto segnare nel 2003 con 10,9 miliardi di Euro. Il segmento dei titoli Mbs è perlopiù caratterizzato dalle cosiddette operazioni gemelle ("repeat transaction") lanciate da gruppi bancari già attivi sul mercato - come Banca Nazionale del Lavoro S. P. A. , Banca Popolare di Milano S. C. A. R. L. E Unicredito Banca S. P. A. -, pur essendosi registrata anche la presenza di un nuovo operatore (Banca Popolare dell´Alto Adige S. C. A. R. L. ). Nell´appendice n. 2 è riportato l´elenco completo di tutti i soggetti cedenti (originator) e di tutti gli enti incaricati della riscossione dei crediti (servicer) partecipanti a operazioni in titoli Mbs. I crediti cartolarizzati in alcune operazioni italiane in titoli Mbs presentano una maggiore complessità, a testimonianza dell´intensificarsi della concorrenza in un mercato in crescita, della preferenza dei consumatori per prodotti che offrono maggiori facoltà di scelta (ad esempio, flessibilità nel piano di pagamento) e di una maggiore propensione all´indebitamento. Questa situazione, accompagnata dal maggior interesse degli investitori e da una migliore comprensione dei titoli Mbs italiani, ha contribuito ad alimentare la crescita osservata nel 2006. Ne sono un esempio le operazioni Vela Home S. R. L. Series 4 e Sestante Finance S. R. L. Series 2006 - i cui portafogli sottostanti racchiudono un notevole ammontare di mutui a tasso variabile con rata costante - e Voba Finance S. R. L. - in cui i titoli emessi hanno come garanzia ipoteche di grado (economico) superiore al primo (ad esempio, di secondo grado o anche superiore) -. Nel 2006 si è anche assistito allo sviluppo dei prestiti vitalizi ipotecari (reverse mortgage), introdotti per la prima volta in Italia con un decreto fiscale del dicembre 20053. Non si è finora registrata alcuna cartolarizzazione di prestiti vitalizi ipotecari in Italia, anche se questa tipologia di crediti è già stata cartolarizzata in altri paesi dell´area Emea. L´operazione Bcc Mortgages plc. È stata una delle cartolarizzazioni più innovative lanciate nel 2006 nell´area Emea. Per mezzo della struttura creata, 43 banche hanno ceduto i propri portafogli di crediti ipotecari, la cui riscossione è affidata alle stesse. I titoli emessi sono garantiti da titoli intermedi emessi a loro volta da due società veicolo ("special purpose vehicle" o Spv) junior; sono previste due sequenze di pagamento ("waterfall"), una a livello delle Spv intermedie e l´altra a livello della società Bcc Mortgages plc. Abs: Il segmento fondamentale per il mercato Italiano´ Il mercato italiano dei titoli Abs è stato il segmento che più ha risentito dell´assenza di cartolarizzazioni dalle dimensioni eccezionali - i cosiddetti "jumbo deal" - riconducibili a enti legati allo Stato, anche se questo segmento è tuttora caratterizzato da una notevole diversità, come illustrato nel grafico n. 2. I leasing costituiscono tuttora una delle principali classi di attivo del mercato italiano della cartolarizzazione, nonostante la lieve flessione nei volumi di emissione che sono scesi da €6,5 miliardi a €5,3 miliardi. Nel 2006 sono state lanciate cinque cartolarizzazioni, di cui quattro erano operazioni gemelle. In effetti, il mercato italiano del leasing presenta una notevole maturità e la cartolarizzazione è frequentemente usata dalle società di leasing, grandi o piccole che siano, come fonte di finanziamento. Il leasing immobiliare è tuttora il prodotto finanziario più comune fra i crediti cartolarizzati, costituendo abitualmente oltre il 50% del portafoglio sottostante. Tra le novità osservate in questo segmento si segnala Banca Italease, che nella sua 14´ operazione (Ita J) ha cartolarizzato la componente differita e subordinata del prezzo di vendita (il cosiddetto "deferred purchase price") dei portafogli cartolarizzati nelle operazioni da Ita 4 a Ita 7. Inoltre, il portafoglio sottostante iniziale della quarta operazione di Locat S. P. A. (Locat Sv S. R. L. ) racchiude un pool non rotativo di crediti immobiliari, ciascuno di ammontare considerevole, ossia con un valore medio di circa 11 milioni di Euro. Per quanto riguarda il quadro giuridico di riferimento, Moody´s ritiene che la Legge 248/06, recante modifiche al regime fiscale per il mercato immobiliare, avrà un´incidenza limitata sulle cartolarizzazioni di crediti immobiliari (ad esempio, titoli Abs con leasing come sottostante e titoli Cmbs). I titoli Abs che hanno come sottostante crediti al consumo sono stati fra i principali fattori trainanti della crescita registrata nel 2006. In linea con quanto previsto, sul mercato si sono affacciati nuovi operatori, come Agos S. P. A. Con l´operazione Sunrise S. R. L. E Carifin Italia S. P. A. E Plusvalore S. P. A. Con l´operazione Compagnia Finanziaria 1 S. R. L. Inoltre, a testimonianza della crescente preferenza dei consumatori per i prestiti non finalizzati, la quarta cartolarizzazione di crediti al consumo non assistiti da garanzie erogati da Bipitalia Ducato S. P. A. Comprendeva, a differenza delle precedenti, un´alta percentuale di prestiti personali (1´80% dell´intero portafoglio). Inoltre, per effetto della serrata concorrenza nel segmento del credito al consumo, si è registrata una diminuzione dello spread in alcune operazioni, come Golden Bar Series 3 S. R. L. E Ducato Consumer S. R. L. (anche se lo spread rimane molto elevato rispetto ad altre classi di attivo). Tale diminuzione segnala la crescente maturità del mercato del credito al consumo in Italia. Un altro segnale dell´ulteriore maturazione del mercato è dato dalla comparsa di alcuni prodotti innovativi. Ad esempio, nell´operazione Sunrise S. R. L. - il primo programma "master trust" in titoli Abs lanciato da Agos S. P. A. - il portafoglio cartolarizzato racchiudeva mutui flessibili, che consentono al debitore di saltare fino ad un massimo di cinque pagamenti prestabiliti e/o di prorogare/anticipare la scadenza del prestito. Questo tipo di finanziamenti è sempre più diffuso nel mercato italiano. Si sono lanciate sul mercato anche due cartolarizzazioni di crediti al consumo (Compagnia Finanziaria 1 S. R. L. E Apulia Finance 5 Cessioni S. R. L. ) legati a finanziamenti erogati sotto forma di Cessione del quinto e Delegazione di pagamento, due tipi particolari di credito al consumo legati allo stipendio dei lavoratori dipendenti e generalmente garantiti da prodotti assicurativi. Queste due tipologie di finanziamento presentano caratteristiche veramente peculiari e sono storicamente tra le forme di finanziamento al consumo con le migliori performance in tutta Europa. La cartolarizzazione dei crediti sanitari delle regioni costituisce tuttora una percentuale rilevante del mercato italiano dei titoli Abs. Il motivo sottostante al lancio di queste operazioni risiede fondamentalmente nella ristrutturazione del debito delle aziende ospedaliere e sanitarie locali nei confronti dei loro fornitori. In particolare, la Regione Lazio - con quattro operazioni - e la Regione Abruzzo - con un´operazione - hanno cartolarizzato il rispettivo debito sanitario. Tutte le cartolarizzazioni cui è stato assegnato un rating si basano su delegazioni di pagamento cumulative, astratte ed autonome accettate dalla regione in questione. A questo riguardo, nel settembre 2006 Eurostat - l´istituto di statistica dell´Unione Europea - ha fornito alla sua controparte italiana - Istat - i criteri guida per la classificazione contabile delle cartolarizzazioni di crediti sanitari ad opera delle regioni italiane. Sul finire del 2006, per chiarire ulteriormente la situazione, la legge finanziaria per il 2007 è stata modificata imponendo, fatte salve alcune eccezioni´, l´equiparazione a debito delle cartolarizzazioni di crediti sanitari che fanno leva sulla delegazione di pagamento. Poiché l´articolo 119 della Costituzione italiana stabilisce che le regioni "possono ricorrere all´indebitamento solo per finanziare spese di investimento" e dato che i crediti sanitari cartolarizzati sono classificati come spesa corrente, questo tipo di cartolarizzazioni non sarà più permesso. L´operazione Rubino Finance è interessante, in quanto sono stati cartolarizzati i crediti vantati da oltre 5800 imprese artigiane siciliane nei confronti della Regione Sicilia - per investimenti effettuati tra il 1998 e il 2001 - previsti dalla legge regionale 3/86 e non ancora erogati. Analogamente alle cartolarizzazioni standard di crediti sanitari, la struttura utilizzata fa sì che la responsabilità finale per il puntuale pagamento dei titoli ricada sulla regione. Poiché i rating assegnati alle cartolarizzazioni dei crediti sanitari e dei suddetti contributi regionali sono spesso legati al rating della regione in questione - in quanto unico debitore -, si sono registrati alcuni declassamenti e innalzamenti di rating operati nel 2006 per effetto dell´applicazione dell´analisi di default congiunto ("Joint Default Analysis" o Jda) di Moody´s a regioni ed enti locali non statunitensi´. Cmbs - Nel 2006, pur essendosi registrata una certa attività nel segmento dei titoli Cmbs, l´assenza di cartolarizzazioni riconducibili sia agli enti legati allo Stato, sia alle regioni e agli enti locali, ha determinato una notevole diminuzione dei volumi di emissione. L´anno scorso in Italia sono state lanciate quattro operazioni in titoli Cmbs, ciascuna con caratteristiche molto diverse, a dimostrazione del fatto che il mercato italiano dei titoli Cmbs è ancora un segmento ibrido caratterizzato da operazioni gemelle o da nuove operazioni i cui portafogli sottostanti sono già stati cartolarizzati in passato (ad esempio, Imser Securitisation S. R. L. 2 e Patrimonio Uno Cmbs S. R. L. ), nonché da operazioni una tantum con caratteristiche non standard. L´emissione più consistente si è avuta con l´operazione Atlante S. R. L. , il cui portafoglio sottostante racchiudeva crediti erogati da Unipol Banca in relazione a mutui ipotecari su immobili ad uso commerciale (60,7%), mutui ipotecari su immobili ad uso abitativo (32,3%), prestiti non assistiti da garanzie a favore di enti pubblici italiani (3,1%) e cash (3,9%). Oltre alle cartolarizzazioni completamente italiane di titoli Cmbs, i crediti derivanti da alcuni beni immobili situati in Italia sono anche stati inclusi nel portafoglio sottostante di alcune cartolarizzazioni Cmbs paneuropee. Obbligazioni bancarie garantite ("covered bond") Nel 2006 Moody´s ha assegnato il rating Aaa alla terza e quarta serie del programma di emissione di "covered bond" - reso possibile da prowedimenti legislativi ad hoc - ad opera di Cassa Depositi e Prestiti S. P. A. , detenuta al 70% dal Ministero dell´Economia e delle Finanze. L´assenza di nuove cartolarizzazioni di "covered bond" è largamente imputabile ai ritardi nei lavori di modifica della normativa in materia, il cui completamento dovrebbe avvenire nel 2007. Gli emittenti e gli investitori italiani interessati a questa classe di attivi sono ancora in attesa delle disposizioni applicative che dovrebbero completare il quadro giuridico di riferimento per i "covered bond", così come delineato dalla Legge 30 aprile 1999, n. 130 e successivamente modificato dalla Legge 14 maggio 2005, n. 80. / rating sulla qualità dell´ente Incaricato della riscossione del crediti ("servicer quality" o Sq)7 L´anno scorso Moody´s ha assegnato un rating Sq, in relazione a titoli Abs, a Fbs S. P. A. Nella sua veste di "special servicer" di crediti in sofferenza erogati in Italia. Il rating assegnato rispecchia la qualità della sua struttura generale per la riscossione dei crediti - soprattutto l´aspetto organizzativo e • la piattaforma informatica -, l´esperienza del personale e l´impegno dell´alta dirigenza, nonché il loro diretto coinvolgimento nel pacchetto azionario dell´azienda e l´esperienza di lunga data nella riscossione di crediti in sofferenza erogati in Italia. Prospettive Per Il 2007: Volumi E Classi Di Attivo Simili - Possibile Aumento Grazie A Obbligazioni Bancarie Garantite E A Abs Di Crediti Alle Pmi - In base alle previsioni di Moody´s per il 2007, le operazioni in titoli Mbs e nei titoli Abs tradizionali (leasing e credito al consumo) dovrebbero continuare a mantenere l´attuale predominio. Il numero delle operazioni dovrebbe aggirarsi su 40-45 e l´ammontare complessivo di emissione dovrebbe all´incirca attestarsi sui 40 miliardi di Euro, con una crescita contenuta degli attivi tradizionali - come titoli Abs (con leasing e credito al consumo come sottostante) e titoli Mbs - controbilanciata da un calo delle operazioni in titoli Abs il cui sottostante sono crediti sanitari. Nel 2007 la sorpresa potrebbe giungere dalle obbligazioni bancarie garantite, dalle cartolarizzazioni riconducibili a enti legati allo Stato e dalle operazioni in altri tipi di attivi esoterici. Sebbene non sia ravvisabile alcun segnale al momento, eventuali revisioni al ribasso di queste stime potrebbero essere indotte da profonde modifiche normative o fiscali, oppure da fatti che hanno una ripercussione sulla fiducia e la propensione all´investimento degli operatori di mercato in generale. I volumi di emissione per i titoli Mbs dovrebbero rimanere sui livelli da primato registrati nel 2006. Pur essendo possibile che le modifiche alla normativa italiana in materia di obbligazioni bancarie garantite, previste per il 2007, dissuadano talune banche dall´utilizzare questo prodotto, Moody´s ritiene che i crediti ipotecari su immobili (ad uso abitativo) rimarranno un´importante classe di attivi anche in futuro, specialmente per gli istituti bancari dalle dimensioni piccole e medie. Inoltre, i portafogli sottostanti delle cartolarizzazioni italiane potrebbero racchiudere nuovi tipi di crediti ipotecari, analogamente a quanto avvenuto in operazioni in titoli Mbs dell´area Emea. L´emissione di titoli Abs dovrebbe rimanere complessivamente stabile. Le operazioni in titoli Abs (con leasing e credito al consumo come sottostante) dovrebbero ancora rappresentare una percentuale rilevante del mercato italiano della cartolarizzazione e il leggero incremento dei loro volumi dovrebbe controbilanciare l´attesa minor emissione di titoli Abs il cui sottostante sono crediti sanitari. In particolare, per il 2007 si prevede un aumento delle cartolarizzazioni "multi-pool" di leasing finanziari, principalmente dovuto a operazioni gemelle con portafogli sottostanti composti da vari tipi di leasing riconducibili a Pmi. Per quanto riguarda i titoli Abs il cui sottostante sono crediti al consumo, le previsioni di Moody´s indicano il protrarsi della crescita su livelli da primato osservata nel 2006, trainata dall´affacciasi sul mercato di nuovi operatori e dal possibile incremento delle cartolarizzazioni di crediti erogati sotto forma di Cessione del quinto, in seguito alle modifiche legislative che consentono alle banche di offrire questo prodotto finanziario anche ai pensionati. Le cartolarizzazioni di crediti sanitari subiranno probabilmente un calo nel 2007, allontanandosi dai livelli da primato raggiunti nel 2006. Tale diminuzione è la conseguenza sia della riclassificazione contabile decisa da Eurostat, sia - soprattutto - delle modifiche apportate alla legge finanziaria per ´l´anno in corso. Pertanto, Moody´s prevede che nel primo semestre del 2007 saranno lanciate alcune cartolarizzazioni di crediti sanitari che fanno ancora leva sulla delegazione di pagamento (per quelle regioni che hanno deliberato tali cartolarizzazioni prima dello scorso mese di settembre), mentre nella seconda metà dell´anno si potrebbe assistere a strutture alternative8. Per quanto riguarda i titoli Cmbs, si prevede un maggior numero di operazioni - a sé stanti o nel quadro di cartolarizzazioni paneúropee -, anche se è probabile che il mercato italiano rimanga ibrido, con vari tipi di operazioni dalle caratteristiche simili a quelle osservate negli ultimi anni. La crescente presenza in Italia di fondi d´investimento immobiliare potrebbe avere un´incidenza favorevole su questa classe di attivi, anche se Moody´s ritiene che la crescita delle cartolarizzazioni Cmbs italiane nella forma "true sale" - ossia con cessione dei crediti pro soluto - sarà contenuta. Malgrado la scarsa attività di emissione nell´ultimo biennio, le obbligazioni bancarie garantite e le cartolarizzazioni dei finanziamenti concessi a Pmi potrebbero costituire due possibili fattori trainanti di una crescita considerevole. Le obbligazioni bancarie garantite potrebbero aprire la strada per il lancio di operazioni dalle dimensioni eccezionali, analogamente a quanto già avvenuto in altri paesi dell´area Emea, una volta che siano state emanate le opportune disposizioni applicative. Anche le cartolarizzazioni dei crediti erogati a Pmi potrebbero finalmente prendere slancio, soprattutto in considerazione sia della prevalenza delle Pmi nel tessuto economico italiano, sia dei vantaggi ottenibili in termini di diversificazione, finanziamento e trasparenza. Le cartolarizzazioni di crediti in sofferenza potrebbero offrire lo spunto, sebbene in misura limitata, per la comparsa di attivi più esoterici, alimentati dalla cessione di tali crediti e dal ricorso alla cartolarizzazione per ottenere finanziamenti, diversificare le fonti di entrata ed accrescere la trasparenza sottomettendosi al vaglio dei mercati finanziari. Ii mercato italiano dei titoli Cdo ("Collateralised Debt Obligation") potrebbe essere tra i primi in Europa ad assistere al lancio di titoli Cfo ("Collateralised Fund of Hedge Fund Obligations"), che comportano un investimento in fondi di fondi e/o in fondi d´investimento con un´ampia gamma di azioni e di altri strumenti finanziari. La strategia di fondo consiste nella scelta di un gruppo di gestori di portafoglio indipendenti, ciascuno dei quali gestisce una parte degli attivi racchiusi nel fondo secondo una precisa strategia d´investimento. . .  
   
   
INVESTITORI ASSOCIATI, DE AGOSTINI E WISE CREANO IDEA SPA: NUOVO PLAYER INTERNAZIONALE NELL’ALTERNATIVE INVESTMENT ASSETS UNDER MANAGEMENT ATTESI A FINE 2010 DI CIRCA 5 MLD €  
 
Milano, 23 gennaio 2007 - I management team di Investitori Associati e di Wise insieme al Gruppo De Agostini hanno costituito Idea Alternative Investments Spa (“Idea Spa”) allo scopo di creare un nuovo player internazionale nell’alternative investment che ha l’obiettivo di diventare rapidamente leader nei mercati Sud ed Est Europa. Si prevede che Idea Spa chiuderà il 2007 con assets under management di circa 2 miliardi di Euro, mentre per il 2010 è fissato un obiettivo di 5 miliardi di Euro. La nuova Società Idea Spa è posseduta con pari quote (44,4%) dal management team di Investitori Associati e dal Gruppo De Agostini; al management team di Wise fa capo una quota del 6,4%, mentre la rimanente quota del 4,8% è posseduta da altri investitori. A Idea Spa faranno capo il 49% di Investitori Associati Sgr, il 29% di Wise Sgr (cui si potrà aggiungere una ulteriore quota del 20% sottoposta a opzione call) e il 100% della costituenda Idea Capital Funds Sgr. Il progetto nasce dalla volontà di Investitori Associati, De Agostini e Wise, già partner di business in passato, di unire le proprie specifiche competenze con l’obiettivo di realizzare una nuova iniziativa nel mondo dell’alternative investment. Questa iniziativa, attraverso la selezione o creazione di management company locali nel Sud ed Est Europa, e la conseguente raccolta di fondi di investimento regionali indipendenti ma facenti parte di una struttura a rete continentale, si pone l’obiettivo di presidiare i mercati più interessanti in posizione di leadership. Idea Spa ne sarà la holding company. I partner del progetto faranno confluire in Idea Spa la loro esperienza di successo nel private equity. In particolare, Investitori Associati, il più grande fondo di private equity dedicato al mercato italiano, ha sviluppato una lunga e qualificata esperienza nella strutturazione di operazioni di medie e grandi dimensioni, utilizzando il modello di business del fondo regionale indipendente. Idea costituisce per Investitori Associati una concreta opportunità di ulteriore espansione in un mestiere conosciuto, facilitata dall’apporto finanziario, di know how e di network degli altri partner dell’iniziativa. Wise ha a sua volta dimostrato di saper presidiare il dinamico segmento delle piccole e medie imprese. In particolare si è focalizzata su situazioni di ricambio generazionale di imprese famigliari e operazioni di ‘build-up’. Idea costituisce per Wise l’opportunità di consolidare il proprio posizionamento su questo rilevante segmento dell’economia italiana, grazie al network e alla visibilità dei partner, e di portare l’esperienza maturata sul mercato italiano negli altri mercati. De Agostini metterà a sua volta al servizio del progetto la propria esperienza di investimento e la propria reputazione supportata da un eccellente track record di operazioni di successo e contribuirà inoltre al progetto sia attraverso una rilevante disponibilità di risorse finanziarie sia attraverso il proprio consolidato network internazionale dato dalla presenza globale delle diverse attività industriali del Gruppo. A Idea Spa faranno capo società di gestione di diverse tipologie di fondi: inizialmente, fondi di private equity, fondi di fondi di private equity, fondi di co-investimento e successivamente, altri prodotti finanziari ad alto rendimento (special situation, hedge fund, fondi immobiliari, fondi di mezzanino). Uno dei principi costitutivi del Gruppo è la totale garanzia di autonomia e indipendenza dei singoli management team pur nella condivisione fra i partner del progetto complessivo, degli obiettivi e delle strategie di investimento e sviluppo. In particolare i fondi che comporranno inizialmente il portafoglio di Idea Spa verranno gestiti da: Investitori Associati Sgr, con riferimento ai fondi italiani di private equity che effettuano operazioni di medio-grandi dimensioni. Wise Sgr, in relazione agli investimenti nel mondo delle Pmi realizzati attraverso fondi italiani di private equity altre Management Companies regionali che gestiranno fondi di Private Equity e prodotti alternativi nel sud e nell’est Europa Idea Capital Funds Sgr che avrà il compito di gestire i fondi globali (fondi di fondi e fondi di co-investimento) La costituzione di Idea Capital Funds Sgr è stata avviata allo scopo di affidare alla Società la gestione di fondi di fondi di private equity e fondi di co-investimento. Il primo fondo di fondi avrà una dimensione di circa 600 milioni di Euro di cui 300 già committed. Il primo fondo di co-investimento avrà una dimensione di oltre 300 milioni di Euro di cui 200 già committed dal Gruppo De Agostini. Il Consiglio di Amministrazione di Idea Spa, è così composto: Lorenzo Pellicioli (Presidente), Paolo Ceretti, Dario Cossutta, Roberto Drago, Stefano Miccinelli, Carlo Moser, Roberto Saviane, Michele Semenzato, Antonio Tazartes. Il progetto Idea Alternative Investments prevede un iter autorizzativo presso Banca d’Italia, attualmente in fase di svolgimento. .  
   
   
ETICA E CRESCITA ECONOMICA  
 
Milano, 23 gennaio 2007 – Oggi alle ore 16. 30, presso l’Aula 21 dell’Università Bocconi di Milano, in via Sarfatti 25, si terrà la tavola rotonda dal titolo “Etica e crescita economica: causa o effetto?” Tema centrale dell’incontro, realizzato da Econometica, in collaborazione con Egea, sarà la relazione tra sviluppo economico e progresso morale e civile. Partecipano: Francesco Silva (Università di Milano Bicocca - Presidente di Econometica), Benjamin Friedman (Harvard University), Ignazio Musu (Università Cà Foscari), Francesco Daveri (Università di Parma), Lorenzo Sacconi (Università di Trento - Direttore di Econometica), Leonardo Becchetti (Università degli Studi di Roma Tor Vergata), Elio Borgonovi (Università Bocconi), Pierluigi Porta (Università di Milano Bicocca), Alessandro Vercelli (Università di Siena), Stefano Zamagni (Università di Bologna). Durante la tavola rotonda interverrà il Ministro Emma Bonino. Ingresso libero con adesione. L’incontro prende spunto dalla pubblicazione del volume Il valore etico della crescita di Benjamin Friedman, edito da Egea per i tipi di Università Bocconi Editore.  
   
   
IL FORUM IMPRENDITORIALE ITALIA TUNISIA  
 
Roma 23 gennaio 2007 - Intensificare i rapporti commerciali e di collaborazione tra Italia e Tunisia `e l´obiettivo principale della missione imprenditoriale italiana in programma a Tunisi dal 21 al 23 gennaio, organizzata da Ice, Abi e Confindustria in collaborazione con Utica, la Confindustria tunisina e con l´Associazione degli Industriali di Vicenza. La delegazione imprenditoriale, guidata dal Vice Presidente di Confindustria Giuseppe Morandini, dal Presidente dell´Associazione degli Industriali di Vicenza, Massimo Calearo e, per il Governo, dal Sottosegretario al Commercio Internazionale Mauro Agostani, prevede la partecipazione di 230 imprese italiane e di oltre 300 operatori che incontreranno 400 controparti tunisine in una sessione ricca di incontri bilaterali, oltre 1100. Il Presidente Montezemolo nella lettera al Presidente della Confindustria tunisina, Hjilani, sottolinea:"Sono particolarmente orgoglioso di poter affermare che, insieme con Abi ed Ice, e in collaborazione con Confindustria Vicenza e con Assafrica & Mediterraneo, abbiamo organizzato la pi`u grande missione imprenditoriale mai tenutasi non solo in Tunisia, ma in tutta la sponda sud del Mediterraneo. I numeri di questo evento testimoniano ancora una volta l´interesse che il sistema imprenditoriale italiano nutre nei confronti dell´area mediterranea e della Tunisia in particolare che, da sempre, ha rappresentato un partner privilegiato per le nostre imprese. "Un quadro politico ed istituzionale stabile e livelli di rischio imprenditoriale tra i pi`u bassi del continente africano rendono la Tunisia un Paese in grado di offrire molteplici opportunit`a d´affari. Come dimostrano i dati dell´interscambio commerciale, nei primi nove mesi del 2006 le esportazioni italiane hanno registrato un aumento del 6,63 % rispetto allo stesso periodo dell´anno precedente (1. 885 milioni di euro), collocando l´Italia al secondo posto come partner commerciale della Tunisia, oltre che come Paese investitore. La partecipazione italiana alla missione copre pressochti i settori: dall´agroalimentare, alle tecnologie della comunicazione, dal tessile-abbigliamento all´ambiente e biotecnologie, fino alle infrastrutture e al turismo. Questa missione si inserisce nel programma di follow up del Forum Economico Mediterraneo, organizzato da Confindustria nel febbraio dello scorso anno a Palermo, dove oltre 600 imprese italiane e straniere provenienti da 14 Paesi dell´area si sono incontrate. Al fine di dare seguito a quella importante iniziativa, Confindustria ha avviato un innovativo programma di follow up, che coinvolge di volta in volta le proprie Associazioni territoriali, al fine di promuovere e coordinare iniziative di sistema verso i singoli Paesi del Mediterraneo. L´evento cardine dell´iniziativa di Tunisi `e rappresentato dal Forum Italia - Tunisia che si è svolto il 22 gennaio e che ha visto interventi dei rappresentanti dell´industria italiana e locale, oltre che di esponenti governativi italiani e tunisini: il Sottosegretario Agostini ed il Ministro dello Sviluppo e della Cooperazione Internazionale tunisino Nuori Jouini. L´incontro `e volto ad approfondire le opportunità di cooperazione tra i due Paesi, in particolar modo per quando riguarda gli investimenti e gli strumenti a disposizione delle aziende. Al termine del Forum sono seguiti cinque seminari tecnici e, a partire dalle 14. 00, gli incontri bilaterali tra i nostri operatori e le potenziali controparti tunisine. Marted`i 23 gennaio sarà invece la volta delle visite guidate alla zona industriale di Enfidha e ai Parchi tecnologici settoriali dei settori tessile/abbigliamento e Information Technology. .  
   
   
P.A.: METROPOLISINFO.IT PROTAGONISTA A CONVEGNO SULLA GOVERNANCE TERRITORIALE LA GIORNATA DI STUDI PREVISTA IL 24 GENNAIO A SAN GIULIANO TERME (PISA)  
 
San Giuliano Terme (Pisa), 23 gennaio 2007 - Metropolisinfo. It, il portale del Gruppo Adnkronos dedicato all’informazione e comunicazione in tempo reale delle Regioni e delle Autonomie locali, verrà presentato come caso di successo di e-government e comunicazione pubblica nell´ambito del Convegno: “Innovazione e sistemi informativi al servizio della Governance territoriale”, in programma il 24 gennaio a San Giuliano Terme (Pisa) presso l’Hotel Bagni di Pisa. Alberico Vicinanza, Responsabile della Divisione Pubblica Amministrazione di Adnkronos Comunicazione, attraverso la relazione intitolata: “Comunicare l’innovazione della P. A. : il portale Metropolisinfo. It”, illustrerà gli obiettivi, lo stato dell´arte e gli sviluppi futuri del progetto multimediale a distanza di quattro anni dalla sua nascita. La giornata di studio, organizzata da Cedaf e Lattanzio e Associati e patrocinata da Regione Toscana, Università degli Studi Pisa e Provincia di Pisa, si propone di offrire esempi di stato dell’arte dell’innovazione e dell’informatizzazione della Pubblica Amministrazione con particolare riferimento a quella locale ed una riflessione sugli ulteriori sforzi da compiere affinché questa, attraverso gli strumenti offerti dalla tecnologia, non solo possa essere il riferimento principale dei bisogni e degli interessi delle Comunità cui si riferisce, ma anche come possa essere più utile, vicina ed accessibile ai soggetti del suo territorio. Al convegno partecipano, inoltre, Beatrice Magnolfi, Sottosegretario Ministero per le Riforme e l’Innovazione nella P. A. ; Simone Sorbi, Dirigente Regione Toscana, Settore Politiche regionali dell’Innovazione e della Ricerca; Rosa Maria Di Giorgi, Coordinatrice Rete Telematica Regione Toscana; Patrizia Marchetti, Assessore ai Servizi informativi della Provincia di Pisa; Giancarlo Santoprete, Prorettore per i rapporti con le imprese e per il trasferimento tecnologico, Università degli Studi di Pisa; Mauro Draoli, Cnipa; Franco Chesi, Responsabile e-Gov e Rete Civica del Comune di Pisa; Nicola Tucci, Coordinatore Comitato tecnico Tavolo di coordinamento provinciale per la diffusione della Società dell’Informazione e dell’Amministrazione elettronica; Riccardo Cini, Assessore all’Informatizzazione del Comune di San Giuliano Terme; Ezio Lattanzio, Partner Lattanzio e Associati; Roberto Ridolfi, Area procedimenti Cedaf; Cosimo Prete, Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, Università degli Studi di Pisa. .  
   
   
CLASSIFICA ´IMPRESE ECCELLENTI´ DI CONFINDUSTRIA NAZIONALE: PER PROVENIENZA, MARCHE PRIMA REGIONE DEL CENTRO-ITALIA E AL 5 POSTO IN ITALIA  
 
 Ancona, 23 gennaio 2007 - E´ stata pubblicata ieri sul quotidiano Ilsole24ore la prima classifica nazionale di Confindustria in materia di eccellenza imprenditoriale, definita sulla base di diversi parametri. Le Marche sono la regione che con 32 aziende presenta il maggior numero di ´imprese eccellenti´ del Centro-italia. La nostra regione risulta al quinto posto su scala nazionale, di poco dietro al Piemonte (33 imprese eccellenti) e davanti a Toscana (29), Lazio (19), Campania (17) e tutte le altre. Il Presidente della Regione Gian Mario Spacca sottolinea che ´si tratta di dati che fanno piacere. E´ interessante soprattutto il posizionamento relativo del nostro sistema regionale: pur con dimensioni limitate, esprimiamo un numero di imprese eccellenti quasi pari al Piemonte e superiore a Toscana, Lazio e Campania, con il primato tra le regioni del Centro-italia ed il 5 posto nel Paese. Si tratta di una classifica parziale, tuttavia dimostra la vitalita` del nostro sistema produttivo e la necessita` di proseguire, con una forte collaborazione progettuale dell´intero sistema-Marche, nel rafforzamento di un ambiente favorevole alla diffusione dei processi di innovazione e qualita`. La strategia dell´eccellenza e` vincente, non dipende dalle dimensioni e puo` essere di esempio trainante per tutte le altre imprese. Accanto alle luci, infatti, non dobbiamo dimenticare le criticita` da affrontare. L´attuazione della strategia di Lisbona, su cui le Marche hanno ancora molto da fare, e` fondamentale per la crescita dei livelli di ricerca, conoscenza e innovazione. Su questi fattori si basa la ´strategia dell´eccellenza´ che l´intero sistema produttivo deve seguire, per stare al passo con la velocita` del cambiamento ed affrontare con successo la competizione internazionale. ´ .  
   
   
IN CALO IL PIL DE LODIGIANO  
 
 Lodi, 23 gennaio 2007 - Nel 2005 il Prodotto interno lordo della provincia di Lodi a prezzi correnti è stato pari a 5. 111,5 milioni di euro, su un ammontare regionale di 30. 429,8 milioni di euro. Con il 2,24 per cento della popolazione e il 2,14 delle forze lavoro, il Lodigiano concorre quindi alla produzione del Prodotto interno lordo della Regione nella misura dell’ 1,8 per cento, quota che di anno in anno oscilla di poche frazioni di punto percentuale, in relazione all’impatto sulle diverse attività economiche del ciclo congiunturale. A seguito di tale “stima” Lodi ha perso nel 2005 36,8 milioni del proprio valore totale ed è scesa nella graduatoria dell’economia italiana dall’83° all’84° posto, essendo stata superata dalla provincia di Terni che ha prodotto un valore maggiore di quasi 75 milioni. Il Pil per abitante del Lodigiano (24. 275,9 euro) si conferma sensibilmente distante dalla media regionale (30. 429,8 euro), dominata dal pro-capite di Milano (35. 776 euro) mentre, sia pure di stretta misura, supera quello nazionale (24. 152,1 euro). A livello regionale, rispetto al lodigiano presentano un Pil pro-capite inferiore le realtà economiche di Pavia e Como. Da tali aspetti riepilogativi e dai dati generali dell’indagine svolta dall’Istituto Guglielmo Tagliacarne, si possono ricavare una serie di indicazioni rilevanti. Questi, in sintesi, gli elementi salienti dell’approfondimento condotto dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Lodi. La perdita di prodotto interno lordo nel 2005 è stata per Lodi dello 0,7 per cento. Una variazione che seppure negativa non va a intaccare troppo la performance del 2004 (+7,1 per cento), anche se è comunque da sottovalutarsi il fatto che le stime del lodigiano esprimano una controtendenza rispetto alle province più ricche della regione e ciò non fa che aumentare il differenziale economico esistente. Inoltre, insieme a Varese (-1,2 per cento), Lecco (-0,5 per cento) e Como (-0,4 per cento) - le altre tre realtà territoriali con il Pil totale negativo -, Lodi ha contribuito a rendere pigra l’immagine di una ripresa produttiva regionale. La Lombardia ha messo a segno una crescita del valore prodotto dell’1,6 per cento, comunque inferiore a quella dell’ economia italiana nel suo insieme (+ 2 per cento) e in ogni caso al disotto del +4,3 per cento ottenuto nel 2004. Alla riduzione del Pil provinciale ha contribuito in modo determinante il settore dell’agricoltura che ha sofferto un calo di valore aggiunto pari al 18 per cento rispetto all’anno precedente, ma in calo si segnala anche il settore manifatturiero in senso stretto (-2 per cento). Il restringimento del contributo delle due componenti è stato solo in parte arginato dal progresso messo a segno dalle costruzioni (+4,7 per cento), mentre si segnala fermo l’ampio settore dei servizi (+0,05 per cento), in movimento invece in tutte le altre province e quindi a livello regionale (+2,6 per cento). .  
   
   
TASSE LOCALI: CAUSI, ROMA 11MA IN CLASSIFICA COMUNI CAPOLUOGO  
 
Roma, 23 gennaio 2007 – Tra i comuni capoluogo di Provincia, Roma si colloca all’undicesimo posto nella graduatoria delle tasse locali. Il recentissimo dato, diffuso dall’Ufficio Studi della Cgia di Mestre, è stato ricordato dall’assessore alle Politiche economiche, finanziarie e di bilancio, Marco Causi, nel corso della relazione di presentazione del bilancio tenuta al Consiglio Comunale nell’Aula Giulio Cesare. Nel 2005, la pressione finanziaria comunale calcolata per ogni contribuente romano è stata complessivamente di 976,25 euro. Al secondo posto della graduatoria si colloca Milano, con 1. 311,16 euro pro capite. Firenze si colloca al quinto posto con 1. 154,11 euro. Torino al settimo posto con una pressione pari a 1. 065,77. Nel computo della pressione finanziaria locale lo studio ha compreso le principali voci che caratterizzano le entrate tributarie, come l’Ici, le addizionali Irpef, la tariffa per lo smaltimento dei rifiuti, l’imposta sulla pubblicità, e le entrate extratributarie, come le tariffe sugli asili nido, la refezione e il trasporto scolastico, il trasporto pubblico, le concessioni edilizie, l’urbanistica e la gestione del territorio. L’assessore Causi ha sottolineato che “l’indicatore di pressione finanziaria somma alle imposte locali anche le tariffe, che nel caso dei Roma sono e restano le più basse d’Italia”. .  
   
   
SECONDO RAPPORTO NAZIONALE DELL’ARTIGIANATO COMPETITIVITÀ: 4 ARTIGIANI SU 10 RILANCIANO MIGLIORANDO IL PRODOTTO LA CONCORRENZA SI BATTE SULLA QUALITÀ, SOLO IL 14% CREDE ALLA “GUERRA DEI PREZZI”  
 
Roma, 23 gennaio 2007 – Lamentano gli elevati costi delle materie prime, dei componenti e dei semilavorati, la poca disponibilità di manodopera qualificata e la difficoltà di rapporti con la Pubblica amministrazione e con il sistema bancario. E uno su due, anche per questi motivi, fatica a fronteggiare la concorrenza. Ma hanno anche le idee chiare su come contrastare questi fattori che ostacolano il loro consolidamento: prima di tutto la crescita della qualità dei prodotti, in seconda battuta il contenimento dei costi, quindi la diversificazione dei committenti. E’ quanto evidenzia il “Secondo Rapporto Nazionale Dell’artigianato 2006”, realizzato da Unioncamere in collaborazione con l’Istituto G. Tagliacarne, una corposa analisi effettuata sia sui dati strutturali del settore, sia attraverso un’indagine sul campo che ha coinvolto 800 imprese artigiane localizzate in tutta Italia. I freni allo sviluppo L’incremento dei prezzi delle materie prime, dei componenti e dei semilavorati è segnalato come uno dei principali fattori di criticità dal 27,6% delle imprese. Si tenga presente, però, che le risposte riflettono l’atteggiamento seguito dalle aziende nel corso del 2005, quando l i due terzi delle imprese dei settori extramoda hanno mantenuto il livello dei prezzi di vendita invariato rispetto al 2004, a fronte di circa un quarto che li ha aumentati e di un’esigua minoranza (il 6,7%) che li ha diminuiti. La quota di aziende artigiane che ha deciso di aumentare i prezzi di vendita nel 2005 rispetto all’anno precedente risulta, comunque, inferiore rispetto alla crescita dei costi delle materie prime e dei semilavorati utilizzati nella produzione, che, nello stesso intervallo di tempo, aumentano rispettivamente per l’86,1% e per il 76,9% delle imprese artigiane manifatturiere. Questa politica è stata seguita anche dalle imprese artigiane della moda: nel settore tessile hanno aumentato i prezzi solo il 16,6% delle aziende, contro il 20,3% di quelle dell’abbigliamento e della confezione dei vestiti e il 22,5% delle imprese calzaturiere. Tra gli altri fattori di ostacolo alla crescita, inoltre, le imprese artigiane segnalano la difficoltà nei rapporti con il sistema bancario locale (commissioni elevate, garanzie eccessive, etc. ) e con la Pubblica amministrazione e la carenza di infrastrutture di trasporto e comunicazione (soprattutto nel Mezzogiorno). Principali fattori di contesto che ostacolano la crescita e/o il consolidamento sul mercato delle imprese artigiane della Moda e dell’extra-Moda (Valori percentuali)*
Moda Extra-moda Totale
Concorrenza italiana e straniera 76,5 47,3 51,7
Prezzi elevati materie prime, componenti e semilavorati 25,1 28,1 27,6
Poca disponibilità di manodopera qualificata 18,1 16,5 16,7
Difficili rapporti con la Pubblica Amministrazione 9,3 10,4 10,2
Difficili rapporti con il sistema bancario locale 7,9 10,2 9,8
Carenza infrastrutture di trasporto/comunicazione 2,8 5,1 4,8
Poca circolazione di idee, informazioni e conoscenze tra imprenditori del settore 2,9 2,6 2,6
Assenza quantitativa e qualitativa di servizi alle imprese 2,5 1,6 1,7
Assenza di rete di fornitori e subfornitori 0,8 0,3 0,4
Altri fattori 6,9 8,4 8,2
Non ci sono ostacoli 4,3 10,1 9,3
*Trattandosi di domanda a risposta multipla, la somma delle percentuali può essere diversa da 100 Fonte: Secondo Rapporto Nazionale dell’Artigianato, 2006 Quali strategie per lo sviluppo Ma quali soluzioni hanno intenzione di adottare le aziende artigiane per superare questi fattori di criticità interni ed esterni? A fronte di un 17,6% di imprese che non ritiene di implementare alcuna specifica strategia, oltre il 40% intende puntare su un miglioramento della qualità dei prodotti, il 14% su un’azione di contenimento/riduzione dei costi e più del 13% sull’aumento del numero dei committenti. Quasi il 10% crede nella possibilità di superare gli ostacoli esistenti mediante l’innovazione dei processi aziendali, mentre il 7,7% ed il 7,6% pensano di intervenire rispettivamente operando uno spostamento su fasce di mercato più elevate o attraverso la ricerca di nuove nicchie di mercato locale e nazionale. Differenti gli atteggiamenti a seconda del settore di appartenenza dell’impresa: a voler intervenire migliorando la qualità dei prodotti sono soprattutto le aziende artigiane della gomma-chimica-plastica e della ceramica-vetro. Quest’ultimo settore, unitamente al legno-mobilio, sembra inoltre caratterizzato da una diffusa programmazione di interventi rispetto al mercato – ricerca di nuove nicchie a livello locale e nazionale e spostamento su fasce più elevate – mentre le imprese che lavorano nel comparto della gomma-chimica-plastica più delle altre progettano di superare le criticità creando un marchio proprio, stringendo accordi con imprese di distribuzione o mediante politiche di contenimento dei costi. Originali, poi, le scelte delle aziende alimentari, che in misura superiore alla media individuano come modalità per lo sviluppo dell’impresa sul mercato il miglioramento dei servizi offerti (trasporto, tempi di consegna), l’espansione della dimensione aziendale e la crescita delle risorse umane (formazione del personale ed inserimento di risorse umane qualificate). Inoltre, più della metà delle imprese artigiane ritiene importante introdurre strumenti di tracciabilità che evidenzino caratteristiche ed origine dei prodotti (ad es. Un marchio di distretto). Strategie in programma per il superamento dei fattori di criticità interni ed esterni per settore (Valori percentuali)*
Legno / Mobilio Ceramica/ Vetro Alimentare Gomma/ Chimica/ Plastica Altre attività manifatturiere Totale settori Extra-moda Moda (subfornitori) Moda (mercato finale)
Miglioramento della qualità dei prodotti 34,5 50,9 49,2 57,2 38,5 40,7 39,8 49,9
Creazione di un marchio proprio 4,0 3,6 5,9 9,6 3,1 4,0 8,4 9,8
Spostamento su fasce di mercato più elevate 9,6 17,8 4,2 9,9 7,9 7,7 10,4 8,6
Aumento numero committenti 7,3 7,6 7,7 12,1 17,6 13,2 14,6 -
Coordinamento con altri subfornitori 1,2 1,3 1,4 0,0 5,8 3,8 2,6 -
Miglioramento servizi offerti (trasporto, tempi consegna, etc. ) 5,3 3,6 10,7 6,1 3,2 5,2 3,2 2,6
Passaggio ad attività in conto proprio 0,0 0,0 2,2 2,8 0,6 0,9 0,4 -
Espansione della dimensione aziendale 5,1 3,2 7,5 5,1 5,8 5,9 5,0 7,0
Ricorrere a subfornitura 0,0 1,4 0,0 0,8 3,1 1,8 0,3 2,3
Accordi con imprese di distribuzione 2,1 0,8 0,0 4,4 3,5 2,5 1,7 -
Ricerca di nuove nicchie di mercato locale e nazionale 12,0 12,7 8,4 7,3 5,6 7,6 11,6 12,8
Contenimento/riduzione costi 18,8 13,5 14,7 20,7 12,0 14,1 22,9 22,4
Innovazione processi aziendali 11,0 10,9 7,2 11,0 10,4 9,9 5,7 6,6
Formazione e qualificazione del personale 4,3 1,8 3,8 2,5 4,5 4,2 3,1 5,1
Inserimento di risorse umane qualificate 2,4 1,8 3,8 1,5 2,3 2,6 2,2 2,5
Altro 2,8 5,9 1,1 2,6 4,1 3,2 3,5 -
Nessuna in particolare 21,8 12,2 11,7 17,7 18,6 17,6 16,9 16,1
*Trattandosi di domanda a risposta multipla, la somma delle percentuali può essere diversa da 100 Fonte: Secondo Rapporto Nazionale dell’Artigianato, 2006 Il peso dell’artigianato nell’economia italiana L’artigianato, il cui apporto all’economia nazionale è pari al 12,5% del Pil e al 15,4% dell’occupazione nei settori non agricoli, è un comparto fortemente radicato nelle province italiane a più elevati livelli di sviluppo, nelle piccole-medie città e nelle realtà a vocazione distrettuale. A questo settore appartengono oltre 1,45 milioni di imprese e circa 3,57 milioni di occupati. Sensibile anche il contributo alle esportazioni del nostro Paese: nel 2005, quello delle produzioni artigiane ha rappresentato il 16,6% delle esportazioni totali. I numeri dell’artigianato in Italia
Valori assoluti Incidenza sul totale settori extra agricoli
Imprese attive (settembre 2006, in migliaia) 1. 451,7 34,4
Occupati (2005, in migliaia) 3. 575,6 15,4
Valore aggiunto (2003, miliardi euro) 147,93 12,5
Export (2003, miliardi euro) 43,1 16,6
Fonte: Elaborazione Istituto G. Tagliacarne su dati propri, Infocamere e Istat A livello regionale, si distinguono per un’incidenza elevata dell’artigianato, sul valore aggiunto complessivo della regione, le Marche (18,8%), l’Umbria (16,7%) e il Veneto (16,3%), ma si caratterizzano per un ruolo di primo piano dell’artigianato anche l’Emilia Romagna (15,9%), il Trentino Alto Adige (15,4%) e la Toscana (14,9%). Per contro, le regioni “meno artigiane” risultano il Lazio e la Campania, in cui la percentuale del valore aggiunto artigiano sul totale si attesta rispettivamente intorno al 6% e all’8%. .
 
   
   
ARTIGIANATO, DE ANGELIS: "LEGGE AMICA PER LE IMPRESE DEL LAZIO"  
 
Roma, 23 gennaio 2007 - La Commissione Attività produttive del consiglio regionale ha approvato all’unanimità il Testo Unico sull’artigianato. “Con questa approvazione – ha detto Francesco De Angelis, Assessore regionale alla piccola e media impresa, commercio e artigianato – la strada per la definitiva ratifica del Testo è in discesa. Una legge attesa dal 1999, che semplifica la materia, delega ai Comuni lo sviluppo del settore sul territorio, coinvolge le associazioni di categoria, introducendo novità nel sistema degli incentivi, nella tutela dell´artigianato artistico e tradizionale, nella nascita di nuove imprese in aree attrezzate e in immobili dismessi". Il Testo Unico nasce dalla sintesi di due diverse proposte e istituisce un Osservatorio, con il compito di monitorare il settore, comprenderne le esigenze ed attuare, di concerto con le categorie, azioni, progetti ed interventi programmati. “Per velocizzare gli incentivi alle imprese – ha continuato De Angelis - abbiamo istituito un fondo unico in cui confluiranno tutte le agevolazioni per le imprese: in tale modo evitiamo la dispersione delle risorse, dirigendo invece gli stanziamenti a sostegno di settori e comparti produttivi individuati volta per volta come strategici”. Il Testo intende custodire l´attività dei piccoli produttori e delle botteghe artigianali, favorendo la continuità di impresa e, tramite le botteghe-scuola, sostenendo il processo di trasferimento ai giovani delle capacità produttive dei maestri artigiani. .  
   
   
FINMECCANICA, PRESIDENTE BURLANDO: "UNA RISORSA DEL NOSTRO TERRITORIO CHE DEVE RIMANERE AZIONISTA DI RIFERIMENTO PER LE NUMEROSE AZIENDE, PROPOSTA UNA VENTURE CAPITAL FILSE FINMECCANICA"  
 
Genova, 23 gennaio 2007 - "Il settore industriale di Finmeccanica è la prima realtà di questa regione in quanto ha saputo posizionarsi su una fascia molto alta dal punto di vista tecnologico, meno esposta alla concorrenza e pensiamo che nei prossimi anni possa crescere ulteriormente". Lo ha detto il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando nel corso dell´incontro svoltosi ieri presso la facoltà di Ingegneria di Genova a Villa Cambiaso, tra la Regione Liguria, la Provincia e il Comune di Genova, la Provincia e il Comune della Spezia e i vertici delle aziende del gruppo Finmeccanica in occasione della consegna della laurea Honoris Causa in Ingegneria gestionale all´amministratore delegato di Finmecanica, Francesco Guarguaglini. All´incontro hanno partecipato, oltre al presidente della Regione Liguria, il vicepresidente, Massimiliano Costa, l´assessore regionale all´Industria, Renzo Guccinelli, l´assessore regionale al Bilancio, Giovanni Battista Pittaluga, il presidente di Filse, Edoardo Bozzo, i sindaci di Genova e della Spezia, Beppe Pericu e Giorgio Pagano, e i presidenti della Provincia di Genova e Spezia, Alessandro Repetto e Giuseppe Ricciardi, accanto all´amministratore delegato di Finmeccanica, Guarguaglini. "Finmeccanica in Liguria - ha detto il presidente Burlando - conta 6. 800 addetti diretti, una realtà che in passato ha avuto dei problemi e ora è diventata una risorsa; per noi è importante che Finmeccanica rimanga azionista di riferimento delle realtà industriali della nostra regione, come Selex, Mbda, Oto Melara". "Inoltre la Liguria - ha continuato Burlando - sta puntando sempre di più sull´alta tecnologia, sia attraverso l´Iit, l´Istituto Italiano di Tecnologia in Valpolcevera, sia il nuovo polo degli Erzelli che avvieremo nelle prossime settimane, un contesto particolarmente significativo per la presenza al suo interno della facoltà di Ingegneria su cui la Regione ha puntato recuperando 140 milioni di euro, di cui 55 milioni di euro derivanti dalla Finanziaria 2007, 55 milioni a carico della Regione Liguria e 30 milioni derivanti dalla vendita degli immobili di proprietà dell´Università". "Ci interessa capire - ha continuato il presidente Burlando - se anche Finmeccanica possa essere interessata a questo sviluppo". Nel corso dell´incontro di oggi Regione Liguria e Filse, la finanziaria regionale, hanno chiesto a Finmeccanica la disponibilità a partecipare insieme alla Regione ad un´operazione di ´venture capital´ per dare avvio a nuove aziende in grado di mettere insieme competenze nel campo della ricerca e dell´industria. "Queste imprese - ha ribadito il presidente Burlando - hanno bisogno di risorse e Finmeccanica e Filse potrebbero contribuire alla loro crescita, diventando una specie di incubatore di impresa che abbia nel polo degli Erzelli il suo punto di riferimento". Secondo Claudio Burlando è importante però che le aziende del Gruppo Finmeccanica restino partecipate dal Tesoro "mi sento più sicuro così, credo sia dovuto al carattere anche del capitalismo di questo Paese, questo non vuol dire non accogliere le opportunità del mercato". La sfida per Finmeccanica e per il territorio ligure è dunque quella, secondo il presidente della Regione Liguria, di "coniugare la presenza pubblica con la capacità di stare sul mercato". .  
   
   
NASCE LA PIATTAFORMA ITALIANA PER LO SVILUPPO DELL’INDUSTRIA MANIFATTURIERA NAZIONALE  
 
 Cinisello, 23 gennaio 2007 - E’ nata la Piattaforma italiana per lo sviluppo dell’industria manifatturiera del paese - Manufuture Italia. Alla guida del nuovo organismo è Alberto Tacchella, presidente Ucimu-sistemi Per Produrre, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione, e vicepresidente Federmacchine, la federazione che rappresenta i costruttori di beni strumentali. Vicepresidente è stato nominato Francesco Jovane, professore di Sistemi di produzione. Segretario Generale è Alfredo Mariotti, direttore generale Ucimu-sistemi Per Produrre e segretario Federmacchine. Con il primo incontro, che si è tenuto lunedì 15 gennaio presso la sede di Ucimu-sistemi Per Produrre, partono, dunque, i lavori della Piattaforma Italiana-manufuture Italia, il cui intento principale è lo sviluppo e il sostegno all’innovazione nel manifatturiero e, più specificatamente, all’industria italiana costruttrice di beni strumentali. Manufuture Italia, che coinvolge rappresentati del mondo industriale, della ricerca e dei distretti tecnologici regionali, ha come principale obiettivo la definizione e lo sviluppo di una strategia di ricerca, innovazione e alta formazione che consenta di rafforzare e accrescere la competitività e sostenibilità dell’industria manifatturiera italiana che deve competere sul fattore della produzione a alto valore aggiunto, piuttosto che su quello di costo. Strettamente correlata alla piattaforma Manufuture Europa, la Piattaforma per lo sviluppo dell’industria manifatturiera nazionale collaborerà con le altre piattaforme europee e con i distretti tecnologici regionali, al fine di sfruttare tutte le possibili sinergie orientate allo sviluppo dell’innovazione industriale, proponendosi come interlocutore di riferimento delle istituzioni. Il presidente Alberto Tacchella ha così commentato: “con la Piattaforma Manufuture Italia si dà origine a una struttura che permette alle imprese operanti nel settore dei beni strumentali e, più in generale, a tutte quelle dell’industria manifatturiera italiana, di presentarsi alle istituzioni nazionali e europee come interlocutore unico, omogeneo e compatto e non più frammentato”. “Grazie a questo nuovo organismo - ha proseguito Tacchella - sarà possibile concorrere a colmare il gap e a stimolare il dialogo tra il mondo industriale e quello della ricerca, favorendo lo sviluppo di un nuovo sistema industriale basato sulla conoscenza e sui nuovi modelli di business, strategia, questa, che permette al nostro manifatturiero di operare in contesti competitivi sempre più complessi”. “ Le imprese del manifatturiero, per rimanere competitive e giocare un ruolo di leadership nel mercato globale - ha rilevato il professor Francesco Jovane - devono accrescere le proprie capacità di innovare, investendo risorse economico-finanziarie, risorse umane, infrastrutture, tecnologie e attività di ricerca finalizzate allo sviluppo di nuovi prodotti, processi e modelli di business ad alto valore aggiunto. D’altro canto, anche le istituzioni della ricerca devono, e dovranno sempre più, evolvere e trasformarsi per apportare il loro contributo in termini di attività di ricerca e sviluppo di nuove tecnologie”. Primo appuntamento della Piattaforma Manufuture Italia è la pubblicazione della Agenda Strategica di Ricerca che indicherà le linee di ricerca ed innovazione da perseguire. Per informazioni sulla Piattaforma Tecnologica Manufuture Italia. Www. Manufuture. It .  
   
   
ETTORE RIELLO SCEGLIE LA SQUADRA PER IL NUOVO CORSO DI ANIMA  
 
Milano, 23 gennaio 2007 - Ampliamento della base associativa, incremento del dialogo con Confindustria, sviluppo dell’attività nel settore fieristico e maggiore collaborazione con gli enti fieristici nazionali, riorganizzazione della struttura federale e delle società collegate al fine di fornire ad associazioni e aziende servizi sempre più efficienti ed efficaci, sviluppo dell’attività in campo tecnico e normativo: questi gli obiettivi del mandato di Ettore Riello, Presidente di Anima - Federazione delle Associazioni Nazionali dell´Industria Meccanica varia ed Affine - illustrato in occasione del Consiglio Direttivo del 18 gennaio 2007. Il Presidente Riello, eletto lo scorso ottobre, sarà affiancato nel suo incarico da quattro nuovi Vice Presidenti: Vittorio Leoni, per i rapporti interni, Luca Turri, per i rapporti esterni, Pietro Osnato, per i rapporti economici, Marco Fini, per i rapporti internazionali e dal Consigliere Tesoriere, Paolo Cattorini. Ampliata la Giunta Esecutiva, di cui faranno parte: Emilia Arosio, Ambrogio Bollini, Maurizio Brancaleoni, Paolo Cattorini, Ignazio Chevallard, Giuliana Ferrofino, Marco Fini. Massimo Latorraca, Vittorio Leoni, Marco Nocivelli, Gianfranco Pellegrini, Pietro Osnato, Ettore Riello, Franco Tartaglino, Luca Turri. .  
   
   
MAHLDE.NET, UN SITO PER PMI NEI BALCANI  
 
Udine, 23 gennaio 2007 - Viene presentato oggi il nuovo sito web www. Balkansontheweb. Net uno sportello creato dall´assessorato regionale per Relazioni internazionali e destinato alle imprese che intendano investire nei Balcani occidentali. Si tratta di una delle opportunità che verranno attivate dal progetto transfrontaliero Mahlde. Net, che ha come prima finalità quella di creare una rete di enti locali, ong ed associazioni: nel seminario che si tiene oggi alle ore 10, nella sala convegni della Camera di commercio di Udine, verranno presentati anche i dettagli dell´intera azione promossa a favore del "Marketing territoriale in Serbia e Bosnia Erzegovina". "Il Programma transfrontaliero adriatico è nato anni fa - ha spiegato nel corso dell´incontro anticipatorio di oggi l´assessore regionale, Franco Iacop - utilizzando una rete già esistente, quella delle cosiddette Agenzie di democrazia locale, create nell´immediato dopoguerra per dare supporto alle municipalità e trasferire modelli democratici. Il progetto odierno si presenta come un´evoluzione di questa esperienza e come apertura di una fase di vero e proprio partenariato territoriale nel campo delle relazioni economiche, ma anche sociali e sanitarie". Mahlde. Net, attraverso le relazioni internazionali, darà un supporto alle imprese per creare nuove opportunità di sviluppo, già del resto positivamente concretizzate, ad esempio, in Slavonia, Voivodina, Kossovo. "La Regione - ha concluso Iacop - stabilendo accordi con questi Paesi punta ad un´azione complessiva, dando garanzia dal punto di vista istituzionale. La presenza al convegno di domani di numerosi rappresentanti delle municipalità locali, testimonia l´importanza che i Balcani riconoscono alla nostra Regione: un ruolo di riferimento nello scenario delle relazioni, una garanzia di collaborazione e soprattutto una Regione che ha saputo creare un modello del tutto originale di partenariato". .  
   
   
NASCE IL GRUPPO PORTE D´INGRESSO  
 
Milano, 23 gennaio 2007 - In seguito all’incontro svoltosi nel mese di dicembre 2006 tra alcune aziende operanti nel settore delle porte d’ingresso (Alias, Bauxt, Fbs, Gardesa, Metalnova, Silvelox, Torterolo & Re) e Federlegno-arredo, la Federazione Italiana delle Industrie del Legno, del Sughero, del Mobile e dell’Arredamento, è stata decisa la costituzione di un nuovo gruppo settoriale ad hoc che farà parte di Edilegno di Federlegno-arredo, l’Associazione nazionale che raggruppa le imprese industriali operanti nel settore dell´edilizia. Il nuovo organo di rappresentanza del comparto si chiamerà Gruppo Porte d’Ingresso. Le aziende del gruppo hanno manifestato interesse per i numerosi servizi e attività di rappresentanza che Edilegno e Federlegno-arredo da sempre garantiscono ai propri associati, oltre alle molteplici iniziative promosse da Edilegno, come l’attiva collaborazione con Ance - Associazione Nazionale Costruttori Edili - e la partecipazione e gestione delle attività delle commissioni normative Uni - Ente Nazionale Italiano di Unificazione e Cen - Comitato Europeo di Normazione. Diverse le tematiche, emerse nel corso della riunione, che formeranno la base su cui avviare l’attività del gruppo. Tra le esigenze principali figura quella di seguire fattivamente l’elaborazione della normativa settoriale: tramite Edilegno, infatti, il nuovo gruppo potrà prendere parte ai tavoli tecnici organizzati da Ance e intervenire direttamente presso Enti e Ministeri per rappresentare gli interessi del comparto. Uno dei primi obiettivi individuati è la creazione e la promozione di una vera e propria cultura di filiera che coinvolga tutti gli attori del comparto delle porte d’ingresso, dal progettista all’installatore. A questo scopo, il gruppo potrà utilizzare tutti gli strumenti messi a disposizione da Edilegno ed in particolare saranno organizzati incontri tematici e percorsi formativi per gli addetti ai lavori a cui verrà fornita anche una documentazione tecnica appositamente elaborata dal nuovo gruppo associativo. Inoltre interventi specifici saranno avviati nelle sedi opportune per porre nella giusta evidenza i temi dell’antieffrazione e della sicurezza che rappresentano una peculiarità delle porte d’ingresso. Il gruppo contribuirà poi alla divulgazione e affermazione del concetto di prodotto made-in-Italy, collegandosi all’attività già in essere di Federlegno-arredo. Altro tema strategico sarà la tutela del consumatore con i relativi risvolti normativi: in questo senso verrà realizzata una campagna informativa indirizzata agli acquirenti, volta ad affermare una nuova interpretazione “multifunzionale” della porta d’ingresso, un modo di concepire la porta che contempli e valorizzi gli aspetti legati al risparmio energetico, all’isolamento acustico e alla sicurezza. Nei prossimi mesi l’invito a partecipare attivamente al gruppo sarà esteso a tutte le aziende interessate non presenti a questa prima riunione. La costituzione del Gruppo Porte d’Ingresso verrà formalizzata nel marzo 2007, in occasione del Saiedue a Bologna. .  
   
   
INDIVIDUATO DISTRETTO INDUSTRIALE DELLA SEDIA  
 
Montenars, 23 gennaio 2007 - La Regione ha provveduto all´individuazione del Distretto industriale della Sedia. La Giunta regionale, su proposta dell´assessore regionale alle Attività Produttive Enrico Bertossi, ha infatti deliberato il 19 gennaio il riconoscimento di tale distretto relativamente alle seguenti classificazioni di attività economiche. Dd-20: "Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero, esclusi i mobili; fabbricazione di articoli in materiali da intreccio". Dn 36. 01: "Fabbricazione di mobili, riferite alla classificazione delle attività economiche dell´Istat Ateco 2002". La Giunta regionale ha altresì definito l´area interessata dal nuovo distretto, che è quella dei territori comunali di Aiello del Friuli, Buttrio, Chiopris Viscone, Corno di Rosazzo, Manzano, Moimacco, Pavia di Udine, Premariacco, San Giovanni al Natisone, San Vito al Torre, Trivignano Udinese. .  
   
   
APRE A MARZO SHOWROOM DELL’ARTIGIANATO LOMBARDO A LONDRA  
 
Milano, 23 gennaio 2007 – A marzo 2007 aprirà a Londra la prima showroom dedicata alle Pmi lombarde del settore arredo, complementi e accessori, finanziata dalla Dg Artigianato e servizi della Regione Lombardia e gestita dal Centro Estero. Questa showroom costituirà un punto di esposizione e supporto commerciale nel redditizio mercato inglese, aumentando la visibilità in loco e favorendo la vendita e la stipula di accordi commerciali per una presenza più stabile nella realtà inglese. Le aziende aderenti disporranno così di un proprio spazio espositivo per i propri prodotti a Londra in un’area appositamente attrezzata, nonché di specifiche attività ed eventi promozionali di supporto, oltre ai seguenti servizi: assistenza commerciale e contrattuale, servizi generali di interpretariato, incontri con operatori locali. Per le prime aziende aderenti, il costo per la partecipazione al progetto è di soli 1. 000 euro + Iva (grazie al finanziamento regionale), comprensivi di esposizione in loco dei propri prodotti per 12 mesi, sino ad esaurimento degli spazi disponibili. .  
   
   
VIA LIBERA AL MARCHIO DI QUALITÀ ALTOATESINO MA CON VERSIONE ANCHE BILINGUE  
 
Bolzano, 23 gennaio 2007 - Il ministro agli Affari regionali, signora Linda Lanzillotta, ieri, ha concesso l´autorizzazione alla prosecuzione nell´utilizzo del marchio di qualità altoatesino; accanto alle varianti monolingue, però, dovrà essere messa a disposizione dell´imprenditoria anche una versione bilingue. L´assessore provinciale Werner Frick ha accolto con soddisfazione questa comunicazione che premia gli sforzi da lui profusi per giungere ad una soluzione della situazione nell´incontro chiarificatore a Roma avuto assieme al senatore altoatesino Oskar Peterlini e al capo del Dipartimento Ulrich Sofner, con la signora ministro. Come sottolinea l´assessore Frick, il ministro agli affari regionali ha preso in considerazione le nostre argomentazioni proponendo un compromesso sostenibile. Tale compromesso di proporre anche una versione bilingue del marchio sarà ora inserita in una legge omnibus. In futuro, quindi, si potrà optare per una versione monolingue o bilingue del marchio di qualità. .  
   
   
FRISULLO FIRMA PROTOCOLLO D´INTESA MARCHIO MITICA MURGIA  
 
Bari, 32 gennaio 2007 - L’assessore allo Sviluppo Economico Sandro Frisullo ha sottoscritto questa mattina presso la Presidenza della Regione Puglia il Protocollo d’Intesa per la Promozione del Marchio Mitica Murgia istituito nell’ambito del Progetto Comunitario Equal denominato “Mitico”, su iniziativa della Computer Levante Engineering, dell’Università degli Studi di Bari e della Confapi Bari. “La Regione Puglia – ha dichiarato l’assessore – continuerà ad incoraggiare iniziative del genere perché contribuiscono a potenziare quei rapporti economici e sociali che consentono di creare una rete di consolidamento e di sviluppo nei differenti comparti dell’economia locale. Tali progetti valorizzano l’esperienza che abbiamo compiuto finora per individuare quei territori vocati all’integrazione e compiere, nello stesso tempo uno sforzo per ampliare le politiche di filiera, sviluppando l’internazionalizzazione”. Il Protocollo d’Intesa, intende definire l’impegno delle parti firmatarie (Unione dei Comuni del Pit4, la Regione Puglia, la Provincia di Bari, la Confai Bari, l’Assopim e la Banca Popolare di Puglia e Basilicata) ad attuare gli interventi necessari per la promozione del territorio della Murgia mediante il supporto e la valorizzazione del Marchio “Mitica Murgia”. Il Protocollo è finalizzato ad incrementare la competitività delle Pmi murgiane a livello nazionale ed internazionale, nonché creare una rete qualificata di comunicazione e di collaborazione tra tutti gli attori, pubblici e privati, coinvolti nella gestione sostenibile del territorio. .  
   
   
MARCATURA CE PER PRODOTTI DA COSTRUZIONE: PERCORSO FORMATIVO  
 
Ravenna, 23 gennaio 2007 – L’azienda speciale Eurosportello della Camera di Commercio di Ravenna in collaborazione con le associazioni di categoria ravennati, organizza un corso di formazione di 20 ore per approfondire le conoscenze necessarie a recepire gradualmente gli obblighi imposti dalla direttiva europea 89/106/Cee “Prodotti da costruzione”. L’obbligo della Marcatura Ce riguarda ormai centinaia di prodotti da costruzione, tra cui porte e cancelli industriali, commerciali e da garage (norma Uni en 13241- 1). Il corso, che si terrà nei locali della Camera di Commercio di Ravenna, inizierà l’8 febbraio. Le iscrizioni sono aperte fino al 6 febbraio. Quota di partecipazione, 175 euro + Iva. Per ulteriori informazioni rivolgersi a Sidi Eurosportello, tel. 0544 481463, fax 0544 218731 – email: giuseppe. Molinari@ra. Camcom. It . .  
   
   
IL VICE PRESIDENTE DELBONO RICEVE L´AMBASCIATORE DI LETTONIA A ROMA ASTRA KURME  
 
Bologna, 22 gennaio 2007 - Il Vicepresidente della Regione Emilia-romagna Flavio Delbono ha ricevuto questa mattina in visita di cortesia l´ambasciatore di Lettonia a Roma Astra Kurme, accompagnata dal console onorario della Lettonia per l´Emilia-romagna Giuseppe Landini. Il vice presidente Flavio Delbono e l´ambasciatore hanno esplorato le possibilità di incrementare gli scambi culturali e commerciali tra la Lettonia e l´Emilia-romagna, anche in relazione alle potenzialità di rafforzamento della rete aeroportuale ed i possibili collegamenti tra le due realtà geografiche ed economiche. Durante il colloquio l´ambasciatore Kurme e il vicepresidente Delbono hanno affrontato il tema della realizzazione di opportunità di collaborazione nell´ambito della cooperazione europea. Da entrambe le parti è stata espresso pieno interesse per lo sviluppo di contatti e relazioni in campo accademico e interuniversitario. Astra Kurme, da pochi mesi ambasciatore straordinario e plenipotenziario della Repubblica di Lettonia in Italia, si è occupata per anni di affari europei, ricoprendo fino allo scorso anno l´incarico di sottosegretario di Stato per l´Unione europea per il ministero degli Affari esteri della Lettonia. Tra il ´99 e il 2005 è stata a capo dei dipartimenti delle Finanze e dell´Unione europea del ministero degli Affari esteri lettone, per il quale ha rivestito anche il ruolo di capo di gabinetto del ministro fino al 2005. . .  
   
   
STUDIO AGNOLI BERNARDI E ASSOCIATI: NOMINA ANNE-MANUELLE GAILLET PARTNER E ISTITUISCE UN DESK FRANCESE.  
 
Milano, 23 gennaio 2007 - L´avvocato Anne-manuelle Gaillet entra a far parte dello Studio Agnoli Bernardi e Associati (sede di Milano) in qualità di partner. Con tale ingresso lo Studio rafforza il Dipartimento Diritto Societario e M&a e istituisce un desk francese che assicura assistenza legale alle società francesi interessate a investire in Italia e a società italiane che concludono operazioni sul mercato francese, in tal modo rafforzando la propria strategia di internazionalizzazione attraverso la creazione all´interno di desk professionali specializzati sulle giurisdizioni estere nelle quali lo Studio opera. Anne-manuelle Gaillet, iscritta all´albo in Italia e in Francia, si occupa di diritto societario, commerciale e M&a, ed, in particolare, di operazioni societarie di carattere internazionale (fusioni, acquisizioni, joint venture, ristrutturazioni societarie e Lbo). L´avv. Gaillet, dopo avere esercitato a Parigi tra il 1985 ed il 1989, ha operato in Italia a partire dal 1990, dove ha esercitato quale partner dello Studio White&case di Milano dal 2001 al 2005, e successivamente quale partner dello Studio Albertazzi & Associati- dal maggio 2005 a Dicembre 2006. Lo Studio Legale Agnoli Bernardi e Associati è composto da 70 professionisti ed è suddiviso in 9 dipartimenti che forniscono assistenza e consulenza legale nelle aree: Diritto Societario e M&a, Diritto Finanziario e Bancario, Media-entertainment e Telecomunicazioni, Diritto Comunitario e Antitrust, Intellectual Property, Real Estate, Diritto Amministrativo e Ambientale, Litigation (inclusiva di Diritto del Lavoro) e Privacy. Lo Studio conta 4 sedi situate a Milano, Roma, Torino e Padova, ed opera in collaborazione con lo Studio Legale e Tributario Di Tanno e Associati, con la finalità di offrire ai suoi clienti un servizio completo e sinergico con particolare riferimento alle problematiche fiscali che si presentano nell´ambito delle operazioni di finanza straordinaria. .  
   
   
CONTRATTO RICERCA, INCONTRO SINDACATI-PROVINCIA DI TRENTO, SALVATORI: “SÌ ALL’ACCORDO MA NON A TUTTI I COSTI”  
 
 Trento, 23 gennaio 2007 – Stabilizzazione del personale, progressioni di carriera, inquadramenti, salario accessorio, part-time: queste le principali questioni aperte del futuro contratto provinciale privato della ricerca discusse ieri in Provincia all’incontro tra i rappresentanti sindacali confederali e di categoria, l’assessore alla programmazione, ricerca e innovazione Gianluca Salvatori ed i presidenti della Fondazione Bruno Kessler, Andrea Zanotti, e dell’Istituto agrario di San Michele all’Adige, Giovanni Gius. Questioni sulle quali – questo l’esito dell’incontro – le parti sindacali, che hanno mostrato su taluni aspetti un diverso approccio – presenteranno nelle prossime settimane proposte articolate di modifica e integrazione della bozza di contratto sulla quale è in corso la trattativa. Tali proposte saranno discusse in un incontro, il prossimo 7 febbraio, che potrebbe essere definitivo e aprire la via alla firma del contratto stesso. Illustrando le proprie proposte di modifica, il segretario della Cgil, Purin, ha definito l’ipotesi di contratto “non sufficientemente allettante” per i ricercatori, prefigurando una possibile divisione tra gli stessi. Per il segretario Cisl, Ferrante, “servono garanzie sia sulla parte economica sia normativa, in particolare sulla stabilizzazione dei precari”. “Allo stato attuale la bozza di contratto si presenta come insoddisfacente per i ricercatori di ruolo – è la posizione espressa dal segretario Uil, Monari. Riconoscendo come dalla iniziale opposizione alla legge di riforma si sia giunti, da parte dei sindacati, ad un’apertura di credito nei confronti della legge stessa aprendo la trattativa sul contratto, e sottolineando come le Fondazioni, pur godendo di maggiore autonomia rispetto alla politica, mantengano la caratteristica di soggetti di interesse pubblico con la finalità di produzione di beni collettivi, l’assessore Salvatori ha auspicato che tale percorso possa arrivare ad una positiva conclusione. “Credo nell’accordo e nella possibilità di trovare delle convergenze su questioni specifiche – ha detto Salvatori – ma non a tutti i costi. Le fondazioni sono nate per distinguersi dall’ente pubblico e quindi, necessariamente, il contratto dei ricercatori non potrà ricalcare quello provinciale”. .  
   
   
LANCIATO SUL MERCATO ITALIANO IL PRIMO ED UNICO PRODOTTO DI QUESTO TIPO “SERVIZIO GARANZIA AFFITTO”, IMPORTANTI VANTAGGI PER PROPRIETARI E INQUILINI TUTELATI I PROPRIETARI DAL MANCATO PAGAMENTO DELL’AFFITTO E DELLE SPESE CONDOMINIALI  
 
 Milano, 23 gennaio 2007 - Intesa Sanpaolo e Confedilizia (Confederazione Italiana Proprietà E-dilizia) hanno stipulato una convenzione a livello nazionale per offrire agli associati “Servizio Garanzia Affitto”. Questa convenzione, inizialmente applicata alla Rete Banca Intesa, sarà este­sa al più presto all’intero Gruppo. Il nuovo prodotto – primo ed unico, per le caratteristiche che lo contraddistinguono, sul mercato italiano - nasce con l’obiettivo di rispondere all’esigenza sociale, fortemente avvertita tra i proprietari immobiliari, di tutelarsi dal rischio di mancato pagamento del canone di af­fitto, delle spese condominiali nonché del corrispettivo per gli eventuali periodi di occupa­zione dell’immobile dopo la scadenza del contratto. “Servizio Garanzia Affitto” rappresenta inoltre, un importante vantaggio per l’inquilino che non dovrà più versare anticipatamente la somma prevista a titolo di deposito cauzionale; somma che potrà essere utilmente impiegata, ad esempio, per il trasloco o per arredare i nuovi locali. “Servizio Garanzia Affitto” prevede infatti il rilascio di una fideiussione - a condizioni partico­larmente agevolate - a richiesta del potenziale inquilino ed a favore del proprietario dell’immobile in locazione. La garanzia fideiussoria – che scatterà a prima richiesta da parte del locatore – sostituisce il de­posito cauzionale tradizionale (tre mensilità del canone di locazione annuale) e consente al pro­prietario, in caso di morosità dell’inquilino per ogni somma da lui dovuta, di ottenere un importo fino a 12 mensilità del canone locativo iniziale, salvaguardando il proprietario stesso in modo più significativo. Dal punto di vista tecnico, infine, i contratti di locazione (sia ad uso abitativo che ad uso non abi­tativo) sono sottoposti ad una condizione sospensiva che conferisce agli stessi efficacia e decor­renza al rilascio della fideiussione. Per i contratti di locazione ad uso abitativo, la durata della ga­ranzia è pari all’intera durata del contratto maggiorata di un anno (compresi i periodi di occupa­zione) mentre per quelli ad uso non abitativo la durata della garanzia è prevista in dieci anni. .  
   
   
GABETTI PROPERTY SOLUTIONS S.P.A.: CALENDARIO ANNUALE DEGLI EVENTI SOCIETARI 2007  
 
Milano, 23 gennaio 2007 Gabetti Property Solutions Sna comunica. Il calendario degli eventi societari nell´anno 2007
Data Evento Societario
28 marzo 2007 riunione del Consiglio di Amministrazione di approvazione del progetto di bilancio dell´esercizio 2006
10 maggio 2007 riunione del Consiglio di Amministrazione di approvazione della prima trimestrale dell´esercizio 2007
Entro la settimana dal 25 giugno al 29 giugno 2007 riunione dell´Assemblea di approvazione del bilancio dell´esercizio 2006
12 settembre 2007 riunione del Consiglio di Amministrazione di approvazione della relazione semestrale dell´esercizio 2007
13 novembre 2007 riunione del Consiglio di Amministrazione di approvazione della terza trimestrale dell´esercizio 2007
Gabetti Property Solutions S. P. A. Comunica che ha intenzione di usufruire della facoltà di convocazione dell´Assemblea di approvazione del bilancio dell´esercizio 2006 nei 180 giorni dalla chiusura dell´esercizio per le particolari esigenze connesse alla fusione per incorporazione di La Gaiana S. P. A. In Gabetti Property Solutions S. P. A. La società comunicherà, non appena decisa, la data stabilita per la riunione dell´Assemblea di approvazione del bilancio dell´esercizio 2006. Gabetti Property Solutions S. P. A. Comunica, inoltre, che ha intenzione di non redigere la seconda e la quarta trimestrale dell´esercizio 2007, usufruendo dell´esenzione di cui all´art. 82, comma 2, della delibera Consob n. 11971/1999. La società metterà a disposizione la relazione semestrale approvata dal Consiglio di Amministrazione entro settantacinque giorni dalla scadenza del semestre e il progetto di bilancio d´esercizio e il bilancio consolidato approvati dal Consiglio di Amministrazione entro novanta giorni dalla chiusura dell´esercizio. .
 
   
   
“ASPETTI PROGETTUALI SPECIFICI DELLE STRUTTURE PREFABBRICATE” UN CORSO DI AGGIORNAMENTO PER APPLICARE AL MEGLIO LE NUOVE NORMATIVE ALLA PROGETTAZIONE STRUTTURALE  
 
Milano, 23 gennaio 2007 - La sezione Strutture Prefabbricate di Assobeton, in collaborazione con il Collegio dei Tecnici della Industrializzazione Edilizia e con il patrocinio dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano, organizza il corso di aggiornamento “Aspetti Progettuali Specifici Delle Strutture Prefabbricate”. Il corso si pone l’intento di trattare alcune tra le tematiche fondamentali della progettazione strutturale offrendo valide soluzioni applicative in conformità con le norme vigenti e presentando le Linee Guida predisposte da Assobeton a tale proposito. Infatti, a seguito dell’apertura del mercato europeo delle costruzioni, è stato attuato un ampio processo di armonizzazione delle norme di settore a partire dagli Eurocodici fino ad arrivare alle Norme Tecniche per le Costruzioni e agli Annessi Tecnici Nazionali. Inoltre il Cen ha recentemente pubblicato uno specifico sistema di norme che regolamentano la gestione del marchio Ce per i prodotti dell’industria della prefabbricazione commercializzati all’interno dell’Unione Europea. Il corso si terrà nei giorni: 1 e 8 Marzo 2007, Presso l’aula S01 del Politecnico di Milano, Piazza Leonardo da Vinci 32. I docenti del corso: Andrea Benedetti, Università di Bologna – Fabio Biondini, Politecnico di Milano – Alberto Castellani, Politecnico di Milano – Antonella Colombo, professionista a Varese – Bruno Della Bella, Assobeton – Liberato Ferrara, Politecnico di Milano – Antonello Gasperi, professionista a Modena – Stefano Knisel, professionista a Bergamo – Franco Mola, Politecnico di Milano – Bruno Monaco, professionista a Milano – Giampiero Montalti, professionista a Milano – Paolo Negro, Laboratorio Elsa, Jrc-ec – Giovanni Polizzari, Università di Brescia – Giandomenico Toniolo, Politecnico di Milano a. Colombo@assobeton. It .  
   
   
AOSTA: NUOVE MODALITA’ DI EROGAZIONE DEI MUTUI PRIMA CASA  
 
 Aosta, 23 gennaio 2007 – A seguito delle modifiche apportate al regolamento regionale 27 maggio 2002, n. 1 (Norme per la concessione dei mutui ad interesse agevolato a favore di persone fisiche nel settore dell’edilizia residenziale. Abrogazione del regolamento regionale 25. 08. 1997 n. 3), variazione avvenuta in occasione della seduta del Consiglio regionale del 10 gennaio 2007, l’assessore al Territorio, Ambiente e Opere pubbliche, Alberto Cerise, segnala che “al fine di ridurre i tempi di erogazione dei mutui, per gli anni 2007 e 2008 e in via sperimentale, non sarà più applicato il metodo ‘del bando annuale con graduatoria’ mentre si procederà con un ‘lavoro a sportello’”. Attualmente è in via di predisposizione da parte della Giunta regionale, così come previsto dalla modifica regolamentare recentemente adottata, la definizione delle modalità operative con le quali dare corso alle nuove procedure, pertanto, la presentazione delle domande per il mutuo della prima casa è temporaneamente sospesa. “Alla ripresa delle attività – prosegue Cerise - in qualunque giorno dell’anno, secondo gli orari previsti di apertura al pubblico, potrà essere presentata la domanda che sarà elaborata dagli uffici per la verifica dei requisiti e la sua trasmissione alla Finaosta per l’erogazione del finanziamento”. .  
   
   
GRUPPO KERSELF: DEFINITO IL POOL DI SOCIETÀ DI LEASING PER IL FINANZIAMENTO DEL NUOVO IMPIANTO PER LA PRODUZIONE DI CELLE FOTOVOLTAICHE  
 
Correggio, 23 gennaio 2007 - Kerself S. P. A. , società italiana attiva nella progettazione, produzione e commercializzazione di elettropompe per acqua ed impianti solari fotovoltaici, comunica che è stato definito il pool per la copertura del finanziamento in leasing relativo alla realizzazione di un nuovo impianto per la produzione di celle fotovoltaiche presso l´attuale sede di Helios Technology a Carmignano di Brenta (Padova) L´impianto permetterà a Helios Technolgy di produrre a regime oltre 25 Mw, rispetto i 10 Mw attuali, in modo da soddisfare l´aumento della richiesta da parte del mercato. L´importo di tale operazione è pari a 12,5 milioni di euro e avrà una durata di 8 anni. Capofila del pool è la società Leasing Impresa e fra le partecipanti vi è Intesa Leasing. Si stima che i flussi di cassa attesi e generati dalla gestione corrente grazie alla nuova linea copriranno ampliamente l´investimento realizzato. Helios Technology, fondata nel 1981 a Carmignano di Brenta (Padova), è uno dei pionieri in Europa nella produzione di celle, moduli e sistemi fotovoltaici, grazie al continuo miglioramento delle tecnologie e dei processi di produzione ed alle innumerevoli installazioni ed esperienze acquisite a livello mondiale. Con un fatturato 2005 di 22,6 milioni di euro e ricavi nel primo semestre 2006 pari a 18 milioni di euro, di cui 44% in Italia, il 34% nella Ue, il 22% in Extra Ue, Helios è tra principali produttori privati italiani nel settore fotovoltaico .  
   
   
ENERGIA: RIGASSIFICATORI, ILLY SU PARERE COMUNE DI TRIESTE  
 
 Rivoli di Osoppo, 23 gennaio 2007 - Nel formulare il suo parere negativo sul progetto del rigassificatore proposto dalla Società Gas Natural, il Comune di Trieste ha utilizzato motivazioni "inconferenti". Lo ha detto il presidente della Regione Riccardo Illy nel suo intervento in occasione delle celebrazioni dei 40 anni del Cipaf, il Consorzio per lo sviluppo industriale della Zona Pedemontana Alto Friuli, che si sono svolte nell´Auditorium Fantoni di Rivoli di Osoppo. Sollecitato da alcuni interventi di imprenditori presenti alla cerimonia, Illy ha ricordato che il Comune di Trieste era chiamato ad esprimersi solo sull´impatto ambientale dell´opera, ed ha invece basato il suo parere sui benefici economici. "Arrivo a dire - ha concluso Illy - che se saranno queste le motivazioni della delibera, come Amministrazione regionale considereremo quello del Comune di Trieste un parere positivo sul rigassificatore". .  
   
   
SOCOTHERM: FINALIZZATA LA COSTITUZIONE DELLA PRIMA JOINT VENTURE AMERICANA DEL GRUPPO LA NUOVA SOCIETÀ SOCOTHERM – LA BARGE REALIZZERÀ UN IMPIANTO PER IL RIVESTIMENTO E L’ISOLAMENTO DI TUBI PER SERVIRE IL MERCATO DEL DEEP WATER NEL GOLFO DEL MESSICO  
 
 Vicenza / Buenos Aires,  23 gennaio 2007 – Socotherm Americas, Società quotata alla Borsa di Buenos Aires (Bolsar) e controllata da Socotherm, Società quotata sul segmento Star di Borsa Italiana (Sct. Mi), leader mondiale nel rivestimento protettivo di tubazioni per l’estrazione ed il trasporto dell’energia, ha finalizzato la costituzione di una nuova Joint Venture con il Gruppo americano La Barge Pipe & Steel Co. , uno dei maggiori fornitori americani di tubazioni e fittings in acciaio. Il nuovo impianto sarà realizzato a Channel View (Houston) e sarà completato entro il primo semestre di quest’anno. L’impianto potrà applicare lo speciale isolamento termico in polipropilene sintattico modificato con microsfere cave di vetro (Wetisokote) per servire i nuovi campi petroliferi di Deep Water nel Golfo del Messico e rivestimenti anticorrosivi esterni in resine poliolefiniche triplo strato(Plastykote) su tubi fino a 48” coprendo quindi una fascia importantissima della domanda di rivestimenti del Sud degli Stati Uniti. Socotherm U. S. A. , controllata al 100% da Socotherm Americas, parteciperà alla Società al 51%. “Si tratta della prima importante operazione realizzata da Socotherm Americas grazie ai fondi ricavati dalla quotazione avvenuta lo scorso novembre – ha affermato Zeno Soave, Chairman e Ceo del Gruppo Socotherm – operazione resa possibile dalle forti sinergie emerse tra la nostra controllata Socotherm Americas (guidata da César Mainetti) e l’americana La Barge Pipe & Steel Co (guidata da Pierre Labarge), che hanno saputo interpretare le esigenze delle compagnie petrolifere che richiedono la nostra presenza nel Golfo ed offrire una tecnologia alternativa a quella del nostro concorrente canadese, particolarmente attivo nel mercato locale con più impianti”. .  
   
   
MEMORANDUM SU ENERGIA TRA ALBANIA E BASSA AUSTRIA  
 
 Trieste, 23 gennaio - Il Ministro albanese dell´Economia, Commercio ed Energia, Genc Ruli si è recentemente incontrato con una delegazione economica della Bassa Austria, guidata dal Governatore Erwin Poll, nella quale erano presenti rappresentanti di compagnie energetiche come la Evn. La notizia è riportata da Seeurope. Il Ministro Ruli e il Governatore Poll hanno firmato un memorandum d´intesa per la cooperazione nel settore dell´energia. Il rappresentante albanese ha espresso la convinzione che i risultati del memorandum saranno immediati: si rafforzerà la collaborazione con le aziende austriache nel settore delle fonti energetiche alternative e nello sviluppo di grandi progetti per la produzione di nuove fonti di energia. Il Governatore Poll ha espresso il coinvolgimento delle aziende del Land da lui guidato nella partecipazione a progetti per la costruzione di una rete per la distribuzione del gas in Albania, dichiarando che il memorandum costituisce il punto di partenza per una ulteriore cooperazione. .  
   
   
PIANO DISTRIBUZIONE ELETTRICA: “LA PROPOSTA GEAS NON È SOSTENIBILE FINANZIARIAMENTE ED ECONOMICAMENTE”  
 
Trento, 23 gennaio 2007 - Il progetto Geas di costituire un ambito autonomo per la gestione del servizio pubblico di distribuzione dell’energia elettrica nel territorio delle Giudicarie-rendena risulta non sostenibile, sia da un punto di vista finanziario che economico. Questa la valutazione conclusiva – resa nota ed illustrata stamane in Provincia, nel corso di una conferenza stampa, dall’assessore all’energia e riforme istituzionali Ottorino Bressanini – del Comitato tecnico-scientifico istituito dalla Giunta provinciale nel maggio dello scorso anno per supportare le procedure di revisione del Piano della distribuzione elettrica sul territorio provinciale. La valutazione del comitato conferma dunque le conclusioni propedeutiche al Piano della distribuzione del 2000, che mostrava la “non convenienza, sotto ogni punto di vista, di qualsiasi articolazione in ambiti diversi dall’ambito unico provinciale”. “È probabile – ha affermato Bressanini – che anche i progetti presentati da altri soggetti avranno una analoga valutazione non positiva”. Una valutazione, quella sulla proposta Geas – hanno spiegato ieri i componenti del Comitato coordinato dall’ingegner Roberto Bertoldi (gli esperti Lorenzo Fellin, Michele Andreaus e Stefano Ramponi e Mauro Odorizzi in qualità di segretario sono gli altri membri) – che si basa esclusivamente sull’analisi degli aspetti di natura tecnica (tecnologia delle reti elettriche, programmazione e gestione), economica (redditività dell’attività di distribuzione e analisi economica delle aziende di servizi pubblici) e regolatoria del settore (disciplina dell’Autorità Aeeg). Bressanini ha ripercorso le tappe che, a partire dall’anno 2000 con il primo studio propedeutico al piano della distribuzione di energia elettrica (Studio Fellin), ha portato all’individuazione da parte della Provincia autonoma di Trento di due possibili alternative di riorganizzazione del settore ed alla presentazione (giugno 2006 e dicembre 2006) dello studio Geas – il primo che tenta di giustificare la creazione di ambiti territoriali di valle per la gestione del servizio - e dei progetti di Ags, Stet, Air e Acsm, progetti questi ultimi in fase di valutazione da parte del Comitato tecnico scientifico e che, stante i risultati ai quali si è giunti per la Geas, appaiono destinati, secondo l’assessore provinciale all’energia, ad una analoga “bocciatura”. Le due alternative prospettate dalla Provincia, lo ricordiamo, prevedono che Set rimanga unita sul territorio provinciale (prima ipotesi), o la possibilità che determinati servizi possano anche essere svolti per conto di Set dai 34 soggetti elettrici operanti sul territorio purché in presenza di un accordo (convenzioni) di tipo prettamente commerciale fra Set e i soggetti elettrici (seconda ipotesi). Il soggetto “titolare” della distribuzione rimarrebbe comunque, in entrambi i casi, la Set. La scelta della Provincia – ha fatto intendere a chiare lettere Bressanini – sarà orientata alla prima ipotesi, con il mantenimento delle attuali concessioni in essere ma nel rispetto di precisi parametri di sicurezza e affidabilità del servizio. Alcuni di questi soggetti hanno già per altro deciso di cedere il servizio a Set, altri hanno avviato contatti con la stessa Set. “L’analisi effettuata sui documenti presentati dalla Geas – ha spiegato Bertoldi - ha comportato un dettagliato lavoro di integrazione dei dati, con particolare riferimento al versante dei costi, rettificando pertanto le analisi prodotte da Geas ed introducendo una conseguente ipotesi di copertura del fabbisogno finanziario nel rispetto del minimale dell’articolo 2446 del Codice Civile”. La norma citata prevede che il capitale che non copre interamente il debito che mano a mano si va a maturare dev’essere eguagliato o coperto, almeno in parte, da un apporto di capitale sociale da parte dei soci. Ebbene, il piano della Geas – ha spiegato Andreaus, l’esperto che ha analizzato la sostenibilità economica dell’investimento proposto da Geas – non contempla alcun piano industriale e non prevede alcuna ipotesi di copertura dei debiti (le possibili perdite economiche sono state quantificate in 3. 157. 000 euro all’anno), a fronte della necessità di garantire un apporto di capitale da parte dei soci quantificato in 3. 300. 000 euro all’anno. Commentando le conclusioni del lavoro degli esperti, Bressanini ha ribadito che la scelta di affidare la valutazione dei progetti d’ambito ad un comitato d’esperti terzo e indipendente, con funzioni di “arbitro”, è stata dettata unicamente dalla volontà di affrontare la questione sotto un profilo squisitamente tecnico-economico. “Non c’è nessuna guerra in corso tra centro e periferia – ha affermato – il compito della Giunta provinciale è quello di fare gli interessi di tutto il territorio provinciale, non quelli di una singola valle, e se una soluzione mette in difficoltà tutto il territorio significa che non è una buona soluzione. La ragione non può essere quella di chi grida più forte”. “La possibilità di vita propria di un sistema di distribuzione spezzettato – ha spiegato Fellin – non regge in un ambito provinciale che è più piccolo di quello di una città di medie dimensioni: troppi pochi utenti per chilometro di alta tensione e troppo basso il rapporto tra chilovattora distribuiti e utenti. Oggi la rete è accorpabile per il 90 per cento delle sue funzioni, e da qui dipende la sua affidabilità. In periferia, semmai, possono essere delocalizzati i soli interventi d’emergenza”. Fellin si è per altro detto convinto che una mancata visione unitaria del territorio provinciale potrebbe in prospettiva comportare rischi per la stessa Set. “L’attività di distribuzione – ha aggiunto Ramponi, rappresentante in seno al comitato dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas (Aeeg) – rende poco e renderà in futuro sempre meno”. .  
   
   
UCRAINA VALUTA INGRESSO IN PROGETTO NABUCCO  
 
 Trieste, 23 gennaio 2007 - Il primo ministro dell´Ucraina, Yanukovych, ha dichiarato che il governo prenderà in considerazione l´idea di un contratto per la costruzione di un gasdotto che attraversi il Caspio, e porti il gas naturale dell´Asia Centrale fino all´Europa, ma senza passare per la Russia. La notizia è ripresa da Ria Novosti. Il primo ministro ucraino ha dichiarato che il Paese sarà direttamente coinvolto nei progetti per il trasporto di petrolio e gas naturale, ed userà tutte le proprie capacità per entrare nel progetto Nabucco e in altri simili progetti. Gli esperti ucraini stanno esplorando la possibilità di unire il sistema petrolifero ucraino con la rotta di 3. 400 km del Nabucco, che passa attraverso la Turchia, la Bulgaria, la Romania, l´Ungheria e l´Austria. La costruzione del gasdotto inizierà nel 2008, e la linea sarà attiva nel 2011. La Commissione Europea e i ministeri dell´energia dei Paesi attraversati da Nabucco hanno approvato il progetto, del valore di 5,8 miliardi di dollari, nel giugno 2006. La speranza dell´Ucraina e dell´Unione Europea è che l´oleodotto alternativo aiuti a diversificare le rotte di fornitura del petrolio e del gas naturale, e a non dipendere dalla Russia. .  
   
   
NO DELL´ASS. ECOLOGIA A CESSIONE AREE BRINDISI NORD A EDIPOWER  
 
 Bari, 23 gennaio 2007 - Con una nota sottoscritta dall’Assessore all’Ecologia e dal Dirigente del Settore Bonifiche la Regione ha espresso al Ministero dell’Ambiente ed agli altri interlocutori istituzionali “il proprio parere negativo in ordine alla restituzione dell’area” in questione su cui Edipower intende realizzare una nuova centrale a ciclo combinato di 400 Mw. Le motivazioni del No sono conseguenti alla “presenza di valori di concentrazione nelle acque di falda superiori alle concentrazioni massime accettabili” tali da convincere la Regione della necessità di “subordinare la restituzione delle aree agli esiti dell’istruttoria da svolgersi nell’ambito del procedimento ministeriale già in corso per il sito” e “in attesa delle risultanze della Conferenza dei Servizi nell’ambito della quale dovranno essere definiti gli obiettivi di bonifica”. Va inoltre ricordato che la politica energetica della Regione ed il Pear non prevedono la possibilità di ulteriori impianti alimentati da fonti fossili se non come sostitutivi di quelli attualmente in funzione e maggiormente inquinanti, come l’attuale centrale a carbone di Edipower. Da qui la richiesta, più volte avanzata dallo stesso Presidente Vendola durante la concertazione sul Piano, di una riduzione della produzione dell’impianto del 25% nei prossimi 10 anni. Richiesta che non ha ancora trovato il conforto di Edipower. .  
   
   
RIGASSIFICATORE DI BRINDISI: INTERVIENE L´UE. LOSAPPIO: "FARE LA VIA"  
 
Bari, 23 gennaio 2007 - La Direzione Generale Ambiente della Commissione delle Comunità Europee ha fatto pervenire in data 8 gennaio all’Ambasciatore Cangelosi, Rappresentante parlamentare d’Italia presso l’Ue, una nota a firma del Commissario M. P. Carl con la quale si esplicita il cosiddetto “pacchetto ambiente” e cioè quegli interventi in materia ambientale su cui la Ue chiede informazioni essendo in atto una procedura di infrazione. Il pacchetto contiene 27 punti. Il ventunesimo riguarda il rigassificatore di Brindisi. Su di esso la Ue così si esprime: “I servizi della Commissione hanno riferito che, dopo aver analizzato la documentazione fornita dalle autorità italiane, essi hanno identificato alcuni elementi di potenziale non corretta applicazione della direttiva 85/337/Cee modificata e della direttiva 96/82/Ce sul controllo della pericolosità di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose. Benché il progetto di rigassificatore non sia di per se compreso fra le tipologie di progetto di cui agli allegati alla direttiva Via, alcune opere accessorie al progetto lo sono. Il molo di carico e scarico ricade nell’allegato I; i serbatoi di stoccaggio del gas, i gasdotti e la colmata della zona del porto ricadono nell’allegato Ii. Per il progetto ricadente nell’allegato I c’è stata unicamente una valutazione di assoggettabilità a Via (che ha concluso la non necessità di una Via) con riferimento alle sole modifiche del progetto rispetto a quello originariamente compreso nel Piano Regolatore Portuale del 1975. Ciò appare non essere in linea con la direttiva come interpretata dalla Corte di Giustizia poiché nell’ambito della nuova procedura autorizzativa, avviata successivamente all’entrata in vigore della Direttiva 85/337/Cee, si sarebbe dovuto effettuare una Via dell’intero progetto. Analogamente le opere ricadenti nell’allegato Ii e comprese nel Prg del 1975 avrebbero dovute essere sottoposte a verifica nella loro interezza e non solo in riferimento alle modifiche rispetto al Piano originario, anche prendendo in considerazione gli effetti cumulativi. Una verifica avrebbe anche dovuto essere effettuata per gli altri progetti ricadenti nell’allegayo Ii annessi al rigassificatore. Infine i servizi della Commissione hanno posto l’attenzione su una possibile violazione dell’art. 13(5) della direttiva 96/82/Ce in relazione alla mancata consultazione del pubblico prima dell’approvazione del progetto. Le autorità italiane hanno comunicato di avere l’intenzione di procedere a una verifica interna fra i vari enti interessati. ” “Quanto viene oggi formalmente comunicato dalla Commissione Europea – dichiara l’assessore regionale all’Ecologia Michele Losappio - non può che rafforzare la nostra richiesta di immediata sospensione dei lavori e di convocazione della Conferenza dei Servizi per sottoporre a Via l’impianto”. .  
   
   
III RAPPORTO APAT SULLA QUALITA´ DELL´AMBIENTE URBANO  
 
Roma, 23 gennaio 2007 - Energia, mobilità, qualità dell’aria, rifiuti, acqua, suolo e territorio, sono questi i principali temi trattati nel Iii Rapporto dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente (Apat) sulla qualità dell’ambiente urbano presentato a Roma il 18 gennaio 2007. Il Rapporto Apat 2006 sulla qualità ambientale delle aree urbane italiane vede notevolmente ampliato il numero delle città analizzate, che passa dalle quattordici dell’edizione 2005, dove erano comprese le sole aree metropolitane definite dalla normativa, alle ventiquattro della nuova edizione, che include tutti i capoluoghi di provincia con popolazione superiore a 150. 000 abitanti. Il rapporto, realizzato con lo scopo di informare i cittadini ed aiutare chi ha responsabilità politiche e decisionali ad operare sulla base di dati tecnici e ambientali aggiornati e affidabili, prende anche in esame la questione del monitoraggio e il controllo delle risposte, ovvero dei provvedimenti che vengono presi allo scopo di risolvere – o quanto meno mitigare – gli effetti dannosi e indesiderati sull’ambiente e sul territorio. Circa il 75% della popolazione europea vive in aree urbane, e si stima che tale quota entro il 2020 debba raggiungere un valore dell’80%, determinando così un progressivo deterioramento dell’ambiente di vita ed una crescente pressione sugli ecosistemi. È perciò della massima importanza, al fine di programmare gli opportuni interventi, la continua osservazione di quanto avviene nelle aree urbane sotto il profilo dell’energia, della mobilità, della qualità dell’aria, dei rifiuti, dell’acqua, del suolo, della natura e del territorio. Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/rapporto_apat/index. Html .  
   
   
APPROVATI DUE PROTOCOLLI D’INTESA PER LA SALVAGUARDIA E LA GESTIONE DELLA RISORSA IDRICA NEL BACINO DELL’ADIGE  
 
Venezia, 23 gennaio - La Giunta regionale del Veneto ha adottato, su proposta dell’Assessore alla Difesa del Suolo, Giancarlo Conta, due deliberazioni con le quali si dà avvio ad altrettante collaborazioni con l’Autorità di Bacino dell’Adige nel campo della salvaguardia e gestione della risorsa idrica. Considerate, infatti, le condizioni di crisi d’acqua, che si succedono ormai pressoché annualmente, la Giunta ha inteso compiere un ulteriore passo per la individuazione di possibili soluzioni e della relativa progettualità, che consenta la coesistenza delle esigenze ambientali e dei corsi d’acqua con la loro utilizzazione a fini irrigui, idroelettrici, turistici, ottimizzando sia il recupero di aree degradate o marginali, sia la regolazione della risorsa idrica superficiale e sotterranea. In quest’ottica, al termine della scorsa estate, sono stati avviati studi per individuare e progettare, a livello di fattibilità, interventi strutturali per lo stoccaggio di volumi d’acqua per i bacini dell’Adige e del Piave. Parallelamente a tale iniziativa, l’Autorità di Bacino dell’Adige ha programmato un’attività volta ad ottenere una più approfondita conoscenza dello stato delle derivazioni in atto, in particolare di quelle a scopo irriguo nella parte veneta del bacino e dei fabbisogni irrigui dei territori serviti dalle citate derivazioni. Obiettivo, quello di indirizzare gli usi delle acque al risparmio e al rinnovo delle risorse per non pregiudicare il patrimonio idrico, la vivibilità dell´ambiente, l´agricoltura, la fauna e la flora acquatiche, i processi geomorfologici e gli equilibri idrologici. Queste due attività risultano evidentemente correlate e interconnesse tra loro, per cui importante e logico che vengano svolte in modo coordinato al fine di ottimizzare i risultati ottenibili. “Anche questa stagione invernale, che ha registrati rispetto alla media una carenza notevole di neve in montagna - commenta l’Assessore Conta - ha posto all’attenzione dell’opinione pubblica le problematiche connesse alla carenza idrica e alla siccità. Lo squilibrio del bilancio idrico, ovvero l´insufficienza della disponibilità di risorsa a fronte di una domanda d´acqua sempre più elevata e esigente, rappresenta oramai un’emergenza ambientale a cui si deve dare una concreta risposta. Con questi provvedimenti – precisa ancora Conta - si è voluto rafforzare, proprio in questo senso, la cooperazione con l’Autorità di bacino per attivare una mutua partecipazione di Regione ed Autorità a questi lavori, in un’ottica di ottimizzazione delle risorse finanziarie e degli interventi per un miglior utilizzo della risorsa acqua”. .  
   
   
CASE DI LEGNO, DAL PROGETTO SOFIE AL CONDOMINIO ANTISISMA OGGI UN CONVEGNO ALLA REGIONE I RISULTATI DI UN SONDAGGIO SULLA PERCEZIONE DEL LEGNO COME MATERIALE DA COSTRUZIONE  
 
 Trento, 23 gennaio 2007 -– La casa in legno antisismica progettata dai tecnici dell’Ivalsa, struttura del Cnr con sede a San Michele all’Adige, si prepara a sfidare nuovamente i terremoti. Dopo aver superato con successo, nell’estate dello scorso anno a Tsukuba, in Giappone, un primo test con un edificio a tre piani, il prossimo luglio sarà un “condominio” in legno di ben 7 piani a sottoporsi, sempre in Giappone, all’impegnativa prova di simulazione. L’annuncio è uno dei motivi di interesse che caratterizzeranno, domani alla Sala Rosa della Regione, il convegno “Case di legno – la scommessa del Trentino, la risposta del mercato, le prospettive per il futuro” organizzato dall’Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree in collaborazione con Provincia autonoma di Trento e Agenzia per lo sviluppo. L’ivalsa sta portando a termine un importante progetto denominato “Sofie – Sistema costruttivo Fiemme”, finanziato dalla Provincia, sulla costruzione di edifici di legno a struttura portante di pannelli massicci di tavole incrociate (X-lam), un sistema costruttivo innovativo le cui caratteristiche, per la prima volta, sembrano sposarsi con i gusti e le esigenze peculiari di un pubblico sempre più sensibile ai temi dell’edilizia sostenibile. Il convegno – che sarà aperto, alle ore 9. 30, dall’assessore alla programmazione, ricerca e innovazione Gianluca Salvatori - sarà l’occasione per valorizzare la “risorsa legno” del Trentino e la capacità imprenditoriale delle aziende della locale filiera foresta-legno-edilizia e per presentare, insieme agli ultimi risultati del progetto Sofie, alcuni criteri che formeranno le linee guida per la progettazione, la realizzazione pratica, il collaudo e la certificazione di edifici costruiti con sistema X-lam. Saranno anche resi noti i risultati di un sondaggio, condotto in Trentino e in alcune regioni del Nord Italia, sulla percezione del legno come materiale da costruzione. Programma Ore 9. 30 – 10 Gianluca Salvatori: assessore alla Programmazione, Ricerca e Innovazione Provincia autonoma di Trento; Francesco Dellagiacoma: Servizio Foreste e Fauna Provincia autonoma di Trento: Presentazione di inquadramento su bosco, produzione legnosa e trasformazione del prodotto in Trentino; Gianni Delladio: Consorzio dei Comuni Trentini - Pan European Forest Certification: Le certificazioni della catena di custodia; Ore 10 – 11 Ario Ceccotti; Gabriele Bonamini: Cnr-ivalsa I risultati del Progetto Sofie, con un´anteprima sull´indagine sociologica riguardante la percezione del pubblico nei riguardi della casa con struttura di legno; Ore 11. 15 – 11. 45 Paolo Gurisatti: Agenzia per lo Sviluppo S. P. A. ; Luca Zingale: Solarexpo Greenbuilding 2007; Ore 11. 45 – 12. 15 Riccardo Zandonini (Università di Trento): Prove pseudodinamiche su un piano della casa Sofie; Antonio Frattari (Università di Trento); Paolo Baggio (Università di Trento) - Piercarlo Romagnoni (Università di Iuav di Venezia): Caratteristiche tecniche e prestazioni energetiche degli edifici in legno; Ore 12. 15 – 12. 45 Magnifica Comunità di Fiemme (ing. Scalet; Luca Massaron); Rasom Holz&co. (Giuseppe Gilli); Trentino Legno Spa (ing. Caola); Art Holz&honey. Ore 12. 45 – 13-13. 30 Dibattito. .  
   
   
ASSESSORE IACOP A CONFRONTO CON STUDENTI SU EUROREGIONE  
 
Gorizia, 23 - Gli studenti delle scuole superiori del Friuli Venezia Giulia, vale a dire i futuri cittadini dell´Europa, approfondiscono e discutono il tema delle prospettive dell´Unione europea e in particolare del progetto di Euroregione transfrontaliera. L´occasione è stata offerta dal convegno "Euroregione: giovani, informazione e identità nella nuova Europa", svoltosi ieri a Gorizia nell´aula magna dell´istituto "Fermi", con la partecipazione dell´assessore regionale per le Relazioni internazionali e comunitarie Franco Iacop. Il convegno è stato promosso dalla direzione regionale competente, con la collaborazione di Risorse Umane Europa, ed ha coinvolto, oltre agli allievi del polo liceale "Dante Alighieri" di Gorizia, anche gli studenti universitari del Corso di Relazioni pubbliche che ha sede nel capoluogo isontino. L´appuntamento si inserisce inoltre all´interno di un più ampio progetto di approfondimento dei temi europei che, a partire dal 2005, coinvolge 15 istituti superiori della regione, nei quattro capoluoghi provinciali ma anche a Tolmezzo, San Daniele del Friuli e Sacile. Dopo il saluto del preside del liceo "Dante Alighieri" Pietro Biasiol, l´assessore Iacop ha ricordato nel suo intervento che il processo di unificazione europea, iniziato proprio cinquant´anni fa con la firma del Trattato istitutivo della Cee, ha garantito una fase senza precedenti di pace e prosperità all´Europa, vale a dire a un continente per millenni teatro di conflitti, contrapposizioni e tragedie, culminate con le due guerre mondiali nella prima metà del secolo scorso. Secondo Iacop, dopo la bocciatura del Trattato costituzionale nei referendum in Francia e Olanda, occorre riprendere con coraggio il cammino dell´Europa, passando da un´integrazione a carattere prevalentemente economico a una vera e propria unione politica: "Ma per far questo - ha sottolineato - occorre che l´Europa si avvicini alla società e alla quotidianità dei cittadini". La parte centrale del convegno è stata dedicata a una serie di domande sull´Euroregione rivolte all´assessore Iacop dagli studenti, frutto di un lungo lavoro di approfondimento svolto in classe in laboratori di riflessione e informazione sui temi europei. Le domande degli studenti, rappresentanti delle varie classi che hanno partecipato al progetto, sono state molto puntuali, rivelando grande interesse per l´Euroregione transfrontaliera promossa dal Friuli Venezia Giulia, con Veneto, Carinzia, Slovenia e due Contee dell´Istria croata: quali i vantaggi e gli svantaggi del progetto, quale la struttura giuridica del nuovo soggetto, quali le ricadute su aspetti quali la scuola, il lavoro, la sanità, lo sport, la tutela dell´ambiente. Altri quesiti hanno riguardato l´identità culturale dell´Euroregione, l´eventuale lingua comune, la capitale, per arrivare fino a temi di più ampio respiro, come le conseguenze sui flussi migratori del recente ingresso di Romania e Bulgaria nell´Unione europea. Queste domande hanno consentito all´assessore Iacop di chiarire alcuni aspetti fondamentali dell´Euroregione, con la quale i soggetti coinvolti si propongono di ampliare la reciproca cooperazione, superando i confini imposti dalla politica e fornendo in questo modo un contributo importante al processo di integrazione Europea. Pur avendo i soggetti coinvolti esperienze storiche e radici comuni (la cristianità di Aquileia, l´Impero multinazionale degli Asburgo), l´Euroregione non mira a realizzare - ha chiarito Iacop - una omologazione fra le diverse identità, bensì a valorizzarle in un quadro di comune collaborazione. Il convegno è continuato per tutta la mattinata, con comunicazioni e approfondimenti a cura della direzione regionale Relazioni internazionali e comunitarie e del Polo universitario di Gorizia, sul tema dei rapporto fra i giovani e l´Europa. .  
   
   
FORMAZIONE: 1,3 MLN IN PIU´ PER I CORSI TRIENNALI IN LOBARDIA  
 
Milano, 23 gennaio 2007 - Un milione e trecentomila euro in più, rispetto al 2005, per finanziare i corsi di sperimentazione triennale per l´istruzione e la formazione professionale. E´ quanto ottiene la Lombardia dal riparto concordato il 15 gennaio a Roma nel coordinamento degli assessori regionali all´Istruzione. Anziché i 38. 336. 148 euro dell´anno precedente, dal Ministero del Lavoro saranno quindi stanziati 39. 626. 895 euro per l´anno scolastico 2006/2007. Un aumento che l´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia Gianni Rossoni ritiene positivo poiché "frutto della decisione di spostare il peso, nella suddivisione dei contributi, sulle attività svolte e sulla percentuale degli iscritti ai corsi, invece che sulla percentuale dei dispersi". Fino ad oggi, infatti, il riparto tra le Regioni avveniva per il 90% tenendo conto della dispersione registrata e solo per il 10% in base alle attività e al numero degli allievi frequentanti. "Grazie anche alla spinta della Lombardia - chiarisce Rossoni - si è scelto di adottare un criterio di riparto che tenesse maggiormente in considerazione chi ha prodotto sin qui gli sforzi maggiori, premiandone la capacità d´investimento nel successo formativo. Nella suddivisione dei fondi che finanzieranno il prossimo anno formativo, il peso della dispersione scenderà dal 90 all´80%, e aumenterà, da 10 a 20, quello degli iscritti ai corsi". "Questa scelta - prosegue Rossoni - riconosce il successo e valorizza in particolare i percorsi sperimentali triennali che hanno permesso, almeno in Lombardia, di abbattere consistentemente la dispersione scolastica". Ad oggi, i corsi triennali e di quarto anno avviati in Lombardia nel 2002, contano, per l´anno 2005/2006, 31. 000 allievi distribuiti in 15. 000 classi, finanziati per un terzo con fondi statali (38 milioni) e per la restante parte con quelli regionali (78 milioni di euro). "La maggior contribuzione ottenuta in sede di riparto - conclude Rossoni - ci consentirà di rispondere positivamente ad un numero sempre più crescente di studenti orientati all´istruzione e formazione professionale. Siamo di fronte ad un segnale che ci soddisfa, ma che non ci accontenta. Gli sforzi futuri dovranno essere sempre più orientati in questa direzione: premiare le Regioni che riducono la dispersione scolastica e si allineano ai parametri di Lisbona". .  
   
   
´L´EROE MAI CANTATO´: UN SITO E UN GIORNALE PER SFIDARE LA VITA IMPARARE AD AFFRONTARE LA VITA ATTRAVERSO SFIDE DI MATEMATICA, MUSICA, FILOSOFIA  
 
Firenze , 23 gennaio 2007 - Si intitola l´"Eroe mai cantato" ed è un progetto culturale e pedagogico, del tutto originale, nato a Pisa, nel Liceo scientifico "Ulisse Dini". Usa internet come luogo privilegiato di dialogo e di scambio, ma dispone anche di un vero e proprio giornale, "L´ulisse", periodico nato all´interno del Liceo Dini. Quest´anno è alla terza edizione, con adesioni di scuole e studenti di varie nazionalità. Mercoledì 24 gennaio, alle 12,30 a Firenze, presso la sala stampa "Cutuli", in via Cavour 18 a Firenze, alla presenza dell´assessore Gianfranco Simoncini, si terrà la conferenza stampa di presentazione dell´iniziativa e degli scopi che si prefigge. Il progetto, che quest´anno ha visto la partecipazione di 7800 studenti, ha suscitato interesse e sostegno da numerosi enti e istituzioni culturali. Fra questi il Comune e la Provincia di Pisa, l´Università di Pisa, la Scuola Superiore Sant´anna e la Scuola Normale Superiore, l´Accademia di Scienza, letteratura e Arti di Modena, l´Accademia di Scienze della Bulgaria. Oltre all´assessore regionale Simoncini parteciperanno alla conferenza stampa i rappresentanti di Comune e Provincia di Pisa, del Sant´anna, dell´Università, della Rai. Ma soprattutto ci saranno loro, i ragazzi, che presenteranno alcune delle sfide che fanno parte del progetto. In particolare saranno presentate le sfide di matematica e quelle di musica. .  
   
   
REGIONE TRENTINO-ALTO ADIGE/SüDTIROL: UN ANNO SCOLASTICO ALL’ESTERO DAL PRIMO FEBBRAIO AL VIA LE ISCRIZIONI PER LE BORSE DI STUDIO DELLA REGIONE  
 
Trento, 23 gennaio 2007 - Studiare e vivere per un intero anno scolastico all’estero, in Austria, Germania, Gran Bretagna, Irlanda o Francia. E’ una possibilità prevista dalla legislazione scolastica italiana e sostenuta dalla Regione Autonoma Trentino-alto Adige/südtirol che mette a disposizione degli studenti delle scuole medie superiori della regione 60 borse di studio per l’anno scolastico 2007/2008. L’iniziativa, finalizzata a promuovere l’integrazione europea, si rivolge agli studenti residenti in regione, cittadini di uno degli Stati membri dell’Unione europea, frequentanti la terza classe di uno degli istituti superiori del Trentino-alto Adige oppure di zone limitrofe confinanti, interessati a perfezionare le proprie conoscenze linguistiche ed a confrontarsi con la cultura ed i costumi di uno dei cinque Paesi ospitanti. L’anno scolastico trascorso all’estero sarà poi riconosciuto in Italia. La borsa di studio della Regione copre le spese di vitto e alloggio, tasse scolastiche e libri e per l’utilizzo di tutte le attrezzature scolastiche. Non sono incluse le spese di viaggio e le spese per il trasporto dei mezzi pubblici sul posto, le gite scolastiche e le spese personali. La domanda dovrà essere presentata dal primo al 28 febbraio 2007 agli Uffici per l’Integrazione Europea e gli Aiuti Umanitari presso la Regione Autonoma Trentino-alto Adige/südtirol a Trento in via Gazzoletti 2 o a Bolzano in Piazza Sernesi 3. Per informazioni gli interessati possono chiamare il numero 0461 201344 a Trento e lo 0471 322122 a Bolzano o consultare il sito www. Regione. Taa. It/europa da cui possono essere scaricati i moduli per la presentazione delle domande. Sarà un apposito comitato di valutazione regionale a selezione i borsisti, verificando la conoscenza delle lingue dei candidati e la loro preparazione sulle nozioni di base in materia europeistica. .  
   
   
PRESTIGIOSO RICONOSCIMENTO EUROPEO A DUE SCUOLE DI SALORNO  
 
Bolzano, 23 gennaio 2007 - Nei giorni scorsi le due scuole medie di Salorno “G. Mameli” e “J. Noldin” hanno ricevuto a Roma il prestigioso riconoscimento “Label Europeo 2006” per il loro progetto innovativo nel campo della partnership tra classi. Hanno preso parte al “Label Europeo 2006” complessivamente 300 progetti a livello nazionale ed a 13 scuole è stato assegnato il prestigioso riconoscimento messo in palio dalla Commissione Europea. Tra queste spiccano le due scuole medie di Salorno “G. Mameli” e “J. Noldin” che hanno presentato un progetto particolarmente innovativo nel campo dell’apprendimento delle lingue straniere basato su di un rapporto di partnership e di scambio linguistico tra le due scuole rispettivamente di lingua italiana e tedesca. Nell’ambito del progetto, che ha coinvolto le due scuole di Salorno, sono state organizzate varie iniziative comuni, dalla rappresentazione teatrale alle feste, dalle lezioni comuni alle gite scolastiche. Il progetto si è sviluppato nel corso di vari anni scolastici e viene portato avanti anche nel corrente anno. La premiazione ha avuto luogo nei giorni scorsi presso il Ministero della pubblica istruzione a Roma da parte della sottosegretaria, Letizia de Torre. Alla cerimonia hanno preso parte il direttore del distretto scolastico della Bassa Atesina, Ivan Eccli, la direttrice della scuola “Noldin”, Michaela Dorfmann, e le insegnanti Tiziana Raffaelli, Lorena Ognibeni e Renata Righi, nonché Walter Cristofoletti in rappresentanza dell’Intendenza scolastica italiana. .  
   
   
UNIVERSITA IN FVG´´:UN PROGRAMMA DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE RISORSE  
 
Trieste, 23 gennaio 2007 - - Entro l´estate del 2007, per la prima volta, la Regione metterà a punto un programma triennale di interventi a sostegno del sistema universitario del Friuli Venezia Giulia. Due gli obiettivi: razionalizzare le risorse finanziarie ed eliminare le "poste puntuali", ovvero i finanziamenti ai dipartimenti e ai singoli corsi di laurea in modo da sostenere le priorità concertate con gli atenei (Università di Udine, di Trieste e Sissa) attuando così la parte della legge regionale sull´innovazione che prevede una riorganizzazione dei sistemi di incentivi alle Università sia per quanto concerne l´edilizia che per la didattica e la ricerca. I lavori per l´avvio della nuova metodologia operativa sono iniziati oggi con l´incontro a Trieste che l´assessore regionale al Lavoro, Formazione Università e Ricerca Roberto Cosolini ha avuto con il rettore dell´ateneo giuliano, Francesco Peroni, e con lo staff di quest´ultimo. Al centro dell´incontro, la forte spinta alla internazionalizzazione del nostro sistema formativo e la relativa necessità di intensificare la capacità degli atenei di accogliere giovani provenienti da altri Paesi; una reale integrazione interateneo con la razionalizzazione dei corsi di laurea; la valenza, nella promozione del territorio, del turismo culturale e il riconoscimento delle esperienze positive dell´Università di Trieste nel campo della ricerca. Il 2007 sarà un anno importante per i rapporti tra la Regione e il sistema universitario del Friuli Venezia Giulia, ha spiegato l´assessore, ricordando che si stanno completando i documenti strategici per l´accesso al Fondo Sociale Europeo 2007 - 2013 con proposte di interventi d´alta formazione e che l´attuazione della legge 26/2005 e della nuova norma che regola il bilancio regionale servirà da un lato a garantire il buon funzionamento delle strutture e dall´altro a sostenere lo sviluppo qualitativo del patrimonio umano e del territorio. Rispondendo alle istanze dello staff del rettore, Cosolini ha proposto la formazione di un tavolo per definire la capacità di risposta, in termini di spazi abitativi, all´esigenza di sostenere la mobilità in entrata degli studenti stranieri. Cosolini ha quindi invitato l´Università di Trieste a partecipare al "Corridoio 5 della ricerca", un´iniziativa promossa assieme alla Provincia autonoma di Trento e che ha coinvolto Piemonte, Lombardia, Alto Adige e Veneto per creare una piattaforma per l´innovazione che preveda la progressiva integrazione di università e parchi tecnologici e che permetta di candidarsi, ad un alto livello sul piano internazionale, sui temi delle biotecnologie e dell´energia. Prima di incontrare lo staff del rettore, Cosolini aveva visitato, assieme a Peroni e al direttore della divisione Affari Tecnici dell´Università, Giancarlo Sinisi, gli edifici che costituiranno la sede della facoltà di Psicologia (attenzione: Psicologia) nel complesso di San Giovanni ed il secondo lotto del recupero dell´ex lavanderia che oggi ospita al pianterreno il Museo dell´Antartide e che, a lavori conclusi, accoglierà una sala riunioni e aree didattiche al primo piano e, al secondo, una stazione telegeomatica e uffici amministrativi. Pur confermando l´importanza di dar sostegno al completamento di questi ed altri progetti, tra cui il recupero dell´Ospedale Militare e dell´Università vecchia, Peroni ha richiamato l´attenzione dell´assessore sulla necessità di garantire gli interventi che consentano di conservare in buone condizioni il "patrimonio edilizio storico" dell´università giuliana. Argomento su cui l´assessore ha dimostrato pieno accordo suggerendo di programmare una "riorganizzazione complessiva di Piazzale Europa" una volta conclusi gli interventi che stanno per iniziare nel comprensorio di San Giovanni. _ . .  
   
   
BANDO PER BORSE DI STUDIO PER VITTIME TERRORISMO E CRIMINALITA´  
 
Roma, 23 gennaio 2007 - Scade il 1 febbraio 2007 il termine per la presentazione delle domande per l´assegnazione di borse di studio in favore delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata, degli orfani e dei figli delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata, delle vittime e dei superstiti - figli e orfani - delle vittime del dovere (G. U. N. 1 del 2 gennaio 2007). Il bando dispone per l´anno accademico/scolastico 2005/2006 l´assegnazione di cento borse di studio, dell´importo di euro 2. 582,28 ciascuna, riservate agli studenti universitari; quattrocento borse di studio, dell´importo di euro 206,58 ciascuna, riservate agli studenti che frequentino la scuola elementare e la scuola media inferiore; trecentoquaranta borse di studio, dell´importo di euro 516,46 ciascuna, riservate agli studenti che frequentino la scuola media superiore. Una percentuale pari al 10% delle borse di studio per ciascuna delle tipologie sopra indicate è riservata ai soggetti portatori di handicap. Le domande per l´assegnazione delle borse di studio devono essere redatte in carta semplice secondo il modello dell´allegato A del bando di concorso, ed essere presentate all´ufficio scolastico competente in base alla residenza dello studente o al Rettore dell´Università alla quale il richiedente è iscritto. Saranno questi uffici ad inoltrare le domande, dopo averle istruite, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per il coordinamento amministrativo, via della Mercede, 9 - 00187 Roma. Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/concorso_vittime_terrorismo/index. Html .