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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 13 Novembre 2008
LA COMMISSIONE EUROPEA ADOTTA LA PROPOSTA RELATIVA ALLA REGOLAMENTAZIONE DELLE AGENZIE DI RATING DEL CREDITO CHARLIE MCCREEVY.: “ L’EUROPA ADOTTI UN RUOLO GUIDA IN QUESTO SETTORE”  
 
Bruxelles, 13 novembre 2008 - La Commissione europea ha presentato una proposta di regolamento relativo alle agenzie di rating del credito. Questa proposta fa parte di un pacchetto di misure volte a far fronte alla crisi finanziaria e si aggiunge alle proposte della Commissione relative alla direttiva Solvibilità Ii, alla direttiva sui requisiti patrimoniali, alla direttiva sulla garanzia dei depositi e in materia contabile. Le nuove regole sono dirette a garantire che i rating del credito siano di qualità elevata e non siano condizionati da conflitti di interesse. “Voglio che l’Europa adotti un ruolo guida in questo settore. La nostra proposta va oltre le regole che si applicano in altri Paesi. Si tratta di norme molto severe che sono necessarie per ripristinare la fiducia del mercato nell’attività di rating nell’Unione europea”, ha dichiarato il commissario per il mercato interno e i servizi Charlie Mccreevy. La proposta stabilisce condizioni per l’emissione di rating del credito che sono necessarie per ripristinare la fiducia dei mercati ed aumentare la tutela degli investitori. Essa introduce una procedura per la registrazione delle agenzie di rating del credito intesa a consentire alle autorità di vigilanza europee di controllare le attività delle agenzie i cui rating sono utilizzati dagli enti creditizi, dalle imprese di investimento, dalle imprese di assicurazioni e di riassicurazione, dagli organismi di investimento collettivo in valori mobiliari e dai fondi pensione all’interno della Comunità. Le agenzie di rating del credito dovranno rispettare norme rigorose per garantire che esse operino in modo trasparente, che sorveglino la qualità della metodologia di rating e dei rating e che questi ultimi non siano condizionati da conflitti di interesse. La proposta istituisce inoltre un regime efficace nell’ambito del quale le autorità europee di regolamentazione vigilano sulle agenzie di rating del credito. Le nuove regole prevedono che le agenzie di rating del credito: non prestino servizi di consulenza; non siano autorizzate a valutare strumenti finanziari se non dispongono di informazioni di qualità sufficiente sulle quali basare i loro rating; debbano comunicare i modelli, le metodologie e le ipotesi di base sui quali basano i loro rating; siano tenute a pubblicare una relazione di trasparenza annuale; debbano creare una funzione interna per rivedere la qualità dei loro rating; debbano avere nei loro consigli almeno 3 membri indipendenti la cui retribuzione non dipenda dal risultato economico dell’agenzia di rating. Il loro incarico, non rinnovabile, non potrà superare i cinque anni e potrà essere revocato soltanto in caso di condotta professionale scorretta. Almeno uno di essi dovrebbe essere un esperto in materia di cartolarizzazione e di finanza struttu rata. Alcune delle norme proposte si basano sugli standard stabiliti nel codice della International Organisation of Securities Commissions (Iosco). La proposta conferisce a tali norme un carattere giuridicamente vincolante. Inoltre, nei casi in cui gli standard della Iosco non sono sufficienti per ripristinare la fiducia dei mercati e garantire la tutela degli investitori, la Commissione ha proposto norme più severe. La Commissione ha iniziato a lavorare ad una proposta di legislazione in questo settore nell’estate 2007, quando emersero i primi segnali di condotta scorretta nell’attività di rating. Questa proposta è il risultato di una valutazione d’impatto completa e globale nonché di ampie consultazioni. Un contributo importante è stato dato dal comitato delle autorità europee di regolamentazione dei valori mobiliari e dal gruppo di esperti dei mercati europei dei valori mobiliari, dagli Stati membri, dalla Banca centrale europea, dalle principali agenzie di rating del credito e da altre parti interessate (associazioni di categoria dei settori assicurativo, mobiliare e bancario, ecc. ). Contesto Nell’ottobre del 2007 i ministri delle finanze dell’Ue hanno raggiunto una serie di conclusioni sulla crisi (la “roadmap” dell’Ecofin) che includevano una proposta per valutare il ruolo svolto dalle agenzie di rating del credito e per porre rimedio ad eventuali carenze. Il Consiglio europeo del 20 giugno e del 18 ottobre 2008 ha sollecitato la presentazione di una proposta legislativa che rafforzasse le regole sulle agenzie di rating del credito e la vigilanza a livello Ue, considerandola prioritaria per ripristinare la fiducia e il buon funzionamento del settore finanziario. .  
   
   
ALITALIA: LA COMMISSIONE EUROPEA ADOTTA DUE DECISIONI IN MATERIA DI AIUTI DI STATO  
 
Bruxelles, 13 novembre 2008 - La Commissione europea ha concluso ieri che la cessione dei beni di Alitalia non costituisce un aiuto di Stato a condizione che gli impegni assunti dalle autorità italiane siano pienamente rispettati. La cessione è prevista nell´ambito della procedura di amministrazione straordinaria che deve portare alla liquidazione della compagnia aerea italiana. La Commissione ha dunque autorizzato l’Italia a procedere alla cessione dei beni. La decisione fa seguito ad un´altra decisione della Commissione con cui viene chiusa il procedimento di indagine formale in materia di aiuti di Stato aperto l´11 giugno 2008 con riguardo ad un prestito di 300 milioni di euro concesso dall´Italia ad Alitalia. La Commissione conclude che il prestito costituisce un aiuto illegale e incompatibile con il mercato comune. Il vicepresidente della Commissione responsabile per i trasporti Antonio Tajani ha dichiarato: "Le decisioni adottate oggi permettono di chiarire la situazione di Alitalia che versa in gravi difficoltà ed è stata posta in amministrazione straordinaria. Nel momento in cui il commissario straordinario, il prof. Fantozzi, deve procedere alla cessione dei beni della compagnia aerea prima della sua liquidazione, la Commissione convalida la procedura prevedendo allo stesso tempo una serie di meccanismi che garantiranno che le operazioni saranno effettuate al prezzo di mercato. È a questo fine che viene nominato un monitoring trustee. Con queste decisioni, sono convinto che in Italia potrà svilupparsi un nuovo mercato del trasporto aereo, più dinamico. Questi processi porteranno alla nascita di una compagnia aerea privata, di minori dimensioni ma anche più efficiente. Ho potuto constatare in casi precedenti, anche molto recenti, riguardanti compagnie aeree in preda a difficoltà analoghe, che queste compagnie possono non soltanto risollevarsi e prosperare, ma anche affrontare con successo la concorrenza, nell´interesse dei passeggeri e del trasporto aereo, un fattore indispensabile per la competitività in Europa. " Constatando l´illegalità del prestito ponte di 300 milioni di euro e chiedendone il recupero, la Commissione vigila sulla corretta applicazione delle norme in materia di aiuti di Stato. La situazione finanziaria di Alitalia, molto difficile in questi ultimi anni, si era ridotta allo stremo dopo il fallimento delle diverse iniziative industriali e dei tentativi di riacquisto della compagnia. Si è così giunti allo stato di insolvenza e il 29 agosto 2008 è scattata la procedura d´amministrazione straordinaria. La Commissione ha concluso che la procedura di cessione dei beni di Alitalia non costituisce un aiuto di Stato se la cessione è effettuata alle condizioni di mercato, sempreché le autorità italiane rispettino i loro impegni. Secondo la Commissione, la procedura notificata dall´Italia offre garanzie di massimizzazione del valore dei beni venduti nell´interesse dei creditori. Le vendite notificate non differiscono, di fatto, da qualsiasi altro tipo di vendita di beni alle condizioni di mercato, se si tiene conto in particolare delle specificità del settore del trasporto aereo e delle restrizioni normative. La procedura di cessione dei beni prevede molti livelli di controllo che permettono di garantire le condizioni di mercato, ma sarà comunque sorvegliata da un monitoring trustee che vigilerà sul rispetto della decisione e degli impegni assunti. Il monitoring trustee sarà nominato molto rapidamente (in due giorni) e vigilerà in particolare a che le cessioni dei beni avvengano alle condizioni di mercato. Entro due settimane dalla nomina il monitoring trustee dovrà inviare una relazione esauriente al riguardo. Se la Commissione non è soddisfatta di un qualsivoglia aspetto della procedura seguita, conserva la facoltà di autoadirsi e di riaprire il caso. La soluzione così elaborata è analoga a quella che aveva portato alla liquidazione di Sabena e più recentemente di Olympic Airlines. Nell´ambito di tale procedura, il commissario straordinario ha ricevuto quasi 60 manifestazioni d´interesse, 36 delle quali confermate, provenienti da operatori nazionali, comunitari e internazionali. La Compagnia Aerea Italiana (Cai) ha formulato un´offerta maggiore degli altri. La Commissione rileva che non vi è continuità economica tra l’Alitalia e la Cai. Inoltre la Cai svilupperà la sua attività di trasporto aereo di passeggeri sulla base del proprio piano industriale, stabilito sulla base di obiettivi operativi specifici in termini di gestione della flotta, del personale e delle ore di volo, e secondo condizioni di mercato. La Commissione rileva inoltre che la Cai rappresenterà il 69% dell´attuale Alitalia in materia di trasporto aereo di passeggeri. Infine, dopo avere indagato a fondo sulle condizioni del prestito di 300 milioni di euro concesso il 23 aprile 2008 dalle autorità italiane a Alitalia, la Commissione ha concluso che il prestito configura un aiuto di Stato illegittimo e incompatibile con il mercato comune. Alitalia aveva già beneficiato in passato di aiuti per l salvataggio e per la ristrutturazione. L´italia deve dunque adottare le misure necessarie per recuperare da Alitalia l’aiuto di Stato in questione. .  
   
   
SETTIMANA EUROPEA DELLA GIOVENTÙ: LA POLITICA ALL´ASCOLTO DEI GIOVANI  
 
Bruxelles, 13 novembre 2008 - Nel ventesimo anniversario dei programmi europei per i giovani, in 31 Paesi europei si è svolta, dal 2 al 9 novembre, la settimana europea dei giovani 2008. Circa 200 giovani da tutta Europa si sono ritrovati a Bruxelles per partecipare a questa iniziativa. Discussioni, lavoro e divertimento, ma soprattutto tanta voglia di capire e di confronto con culture similmente diverse. "Una generazione senza frontiere e multilingue" - È così che l´eurodeputato Gérard Onesta (Gruppo Verde) dipinge i giovani europei, ed aggiunge che "le nuove generazioni, che utilizzano senza problemi gli strumenti informatici, sono sempre più coscienti del ruolo e dell´importanza nell´orientare le scelte politiche del domani". Bruxelles ha fatto da sfondo alla riflessione e ai dibattiti a cui, giovani provenienti da tutta Europa, hanno partecipato insieme ai politici dell´Unione Europea. L´obiettivo é di avanzare mano nella mano verso nuove sfide e riflettere insieme alle azioni da intraprendere nel campo della politica giovanile europea. Dibattiti, workshop, progetti e concorsi sono alcuni degli eventi che hanno vista impegnata questa effervescente popolazione europea. "La componente politica di questo evento esprime una preziosa lezione di democrazia. I giovani imparano come si fa politica. Le discussioni nei gruppi di lavoro sono sintetizzate in rapporti che saranno poi discussi in sessione plenaria dai responsabili politici", sottolinea Irene Handland dell´unità Politiche Giovanili della Commissione Europea. Più di 200 progetti sono stati presentati, tutti a forte dimensione interculturale: " Questa, continua Irene, é un´opportunità per costruire la futura politica giovanile e far conoscere ai responsabili politici quali sono le aspettative e le esigenze concrete dei giovani di oggi". Il consiglio di Lissy Groner (Pse) ai giovani é di far sentire la loro voce anche attraverso i parlamenti nazionali. "Noi, al Parlamento Europeo, sottolinea l´eurodeputata, stiamo lottando per ottenere una politica della cultura e dell´istruzione molto più importante". Il dibattito e il confronto sono due strade da seguire affinché le opinioni dei giovani vengano prese in considerazione dai politici. L´europa affascina i giovani? - Abbiamo ascoltato le loro voci e sorriso con loro, ma che cosa pensano veramente dell´Europa? Queste sono alcune delle loro parole: "In Europa i giovani sono considerati come la chiave di soluzione dei problemi", Reka,ungherese, 21 anni; "Il parlamento Europeo dovrebbe fare molto di più affinché i giovani abbiano più facilmente acceso al mercato del lavoro e alla proprietà", Sonia, 26 anni; "Quest´incontro tra giovani é stato davvero importante: abbiamo potuto scambiarci le nostre opinioni ed imparare molto gli uni dagli altri", Jerome, francese, 24anni; "Apprezzo molto le azioni di sostegno alle attività ed ai progetti giovanili che il Parlamento Europeo porta avanti da anni. In quanto membro del Foro Europeo dei Giovani, non posso che felicitarmi per la collaborazione offertaci e la condivisione delle nostre idee", Micha, austriaca, 21 anni. .  
   
   
DALL’EUROPA UN NUOVO RICONOSCIMENTO PER LA TOSCANA REGIONE TOSCANA CAPOFILA NELLA CREAZIONE DEI FONDI DI SVILUPPO URBANO  
 
Firenze, 13 novembre 2008 - In arrivo da Bruxelles un nuovo riconoscimento per la Toscana. Il progetto “Jessica for Cities – J4c” di cui la Regione Toscana è capofila ha superato brillantemente il primo step ed è stato ammesso alla fase Ii del ciclo dei progetti all’interno del Programma Urbact Ii. Jessica (acronimo di Joint European Support for Sustainable Investment in City Areas) è una iniziativa della Commissione Europea che promuove l’attuazione di meccanismi di ingegneria finanziaria, in particolare i Fondi di Sviluppo Urbano, nei quali confluiscono risorse pubbliche e capitali privati per la realizzazione di progetti di riqualificazione e sviluppo urbano sostenibile. Obiettivo ambizioso del progetto “Jessica for Cities”, che fa capo alla Direzione Generale dello Sviluppo Economico, è quello di esaminare le condizioni e le modalità per fav orire il decollo dei Fondi di Sviluppo Urbano nelle città partner che hanno aderito al progetto e che sono Manchester, Massy, Porto, Brasov, Atene e Poznan. In calendario due appuntamenti importanti. Per la fine di novembre è in programma l’evento di lancio di “Jessica for Cities” in Toscana. Sono invitati i partner del progetto nonché tutti gli attori toscani impegnati nelle politiche di riqualificazione e rilancio competitivo delle aree urbane (sindaci, assessori, amministratori, ricercatori, imprenditori, forze sociali e sindacali). Nel mese di dicembre a Montpellier, dove si svolgeranno la conferenza annuale del Programma Urbact Ii e il Forum delle Città, organizzato dalla Presidenza francese, la Regione Toscana è stata invitata per presentare il lavoro svolto e gli obiettivi che si intendono raggiungere con “Jessica for Cities”. La fase Ii andrà avanti fino al mese di giugno 2010. L’obiettivo finale ha una forte carica innovativa. L’idea di fondo è quella di analizzare la fattibilità della creazione dei Fondi di Sviluppo Urbano. La Regione Toscana, in linea con le indicazioni comunitarie, ritiene prioritaria una politica di riqualificazione delle città e delle aree urbane. Una intera linea di intervento del programma europeo Por-creo 2007-2013 è dedicata alle aree urbane. La Regione finanzierà alcuni progetti che le città toscane presenteranno nei prossimi mesi (i Piuss) e uno degli strumenti finanziari potrebbe essere proprio il Fondo di Sviluppo Urbano che si dovrebbe costituire all’insegna delle innovazioni introdotte da Jessica. . .  
   
   
LITUANIA: PREVISTA CONTRAZIONE DELL’’ECONOMIA PER IL 2010  
 
Bruxelles, 13 novembre 2008 - La Commissione Europea ha pubblicato le previsioni per la crescita del Pil nel Paesi Baltici, dove l’economia subirà una riduzione nel 2010. Secondo le previsioni sull’economia nazionale il tasso di crescita nel 2009 sarà pari a zero. La Commissione Europea ha previsto una contrazione dell’1,1% a/a nel 2010, a fronte di un +3,8% a/a nel 2008. Il rapporto stabilisce che il Paese registrerà uno shock nel 2010 dopo la chiusura della centrale energetica di Ignalina quando il rialzo del prezzo dell’energia porterà a significative pressioni inflazionarie. Secondo le previsioni, il deficit di bilancio si collocherà al 3,5% del Pil nel 2009 e al 4% del Pil nel 2010. .  
   
   
"REGIONAL ´BEST PRACTICES´ IN INTERNATIONAL RELATIONS"  
 
Milano, 13 novembre 2008 - Il prossimo 17 novembre (ore 15. 30-19. 00) l´Ispi, in collaborazione con la Regione Lombardia, promuove la Conferenza Internazionale: "Regional ´best practices´ in International Relations" Interverranno fra gli altri: Raffaele Fitto (Ministro per i Rapporti con le Regioni), Roberto Formigoni (Presidente Regione Lombardia), Sandra Pupatello (Ministro per il Commercio Internazionale e gli Investimenti, Ontario), Michael Schneider (Presidente della Commissione per le Politiche di Coesione Territoriale, Comitato delle Regioni) e alti funzionari in rappresentanza di Regioni europee e Stati del Nord America e Australia. Www. Ispionline. It .  
   
   
ANIMA SGR: RACCOLTA NETTA DI –1.222,3 MILIONI DI EURO AD OTTOBRE PATRIMONIO GESTITO A 6.689,2 MILIONI DI EURO A FINE OTTOBRE  
 
 Milano, 13 novembre 2008 – Anima ha registrato nel mese di ottobre 2008 una raccolta netta totale (fondi di diritto italiano, Anima Sicav, Anima Orizzonti) di –1. 222,3 milioni di euro. Il patrimonio totale ammonta a fine ottobre a 6. 889,2 milioni di euro, rispetto a 10. 321,5 milioni a fine 2007. Al netto delle duplicazioni (rappresentate dal fondo Anima Orizzonti, che investe in fondi Anima), il patrimonio totale è pari a 6. 855,7 milioni di euro. La tabella 1 indica il patrimonio e la raccolta netta di ottobre dei prodotti Anima, divisi per tipologia
Tabella 1: Patrimonio e raccolta netta nel mese di ottobre, per linea di prodotto
Linea di prodotto Numero fondi Nav* Raccolta netta*
Fondi comuni di diritto italiano 11 6. 757,9 -1. 227,1
Anima Sicav 6 97,8 3,0
Fondo pensione aperto Anima Orizzonti 4 33,5 1,8
Totale 21 6. 889,2 -1. 222,3
Fonte: Anima. * Dati in milioni di euro. Fondi di diritto italiano I fondi Anima di diritto italiano hanno registrato nel mese di ottobre 2008 una raccolta netta di -1. 227,1 milioni di euro. A fine ottobre il patrimonio netto dei fondi comuni di diritto italiano di Anima ammonta a 6. 757,9 milioni di euro, rispetto a 10. 127,5 milioni di euro a fine 2007. La tabella 2 indica il patrimonio e la raccolta netta di ottobre dei singoli fondi di diritto italiano.
Tabella 2: Patrimonio e raccolta netta nel mese di ottobre; fondi Anima di diritto italiano
Nav* Raccolta netta* Tipo di fondo
Anima Fondattivo 462,1 -21,9 Flessibile
Anima Fondo Trading 597,5 -12,3 Azionario
Anima America 110,8 -2,4 Azionario
Anima Europa 417,0 -10,6 Azionario
Anima Asia 189,5 -2,3 Azionario
Anima Emerging Markets 108,5 -3,4 Azionario
Anima Fondimpiego 326,1 -38,4 Obbligazionario
Anima Convertibile 50,0 -3,2 Obbligazionario
Anima Obbligazionario Euro 889,0 -174,4 Obbligazionario
Anima Liquidità 2. 777,4 -666,0 Liquidità
Fondo Liquidità 830,0 -292,2 Liquidità
Totale 6. 757,9 -1. 227,1
Fonte: Anima. * Dati in milioni di euro. Anima Sicav - Anima Sicav ha registrato in ottobre una raccolta netta di +3,0 milioni di euro. Il patrimonio netto di Anima Sicav ammonta, a fine ottobre, a 97,8 milioni di euro rispetto a 172,5 milioni di euro di fine 2007. Anima Orizzonti - Anima Orizzonti ha registrato in ottobre una raccolta netta di +1,8 milioni di euro. Il patrimonio in gestione a fine ottobre è di 33,5 milioni di euro, rispetto ai 21,5 milioni di euro di fine 2007. Commento ai dati - “Il crollo dei mercati a ottobre e il panico diffuso fra i risparmiatori ha causato un forte quanto ingiustificato aumento dei riscatti sui fondi monetari e obbligazionari, che spiegano il 96% della raccolta netta negativa di Anima”, commenta Alberto Foà, amministratore delegato di Anima Sgr; “sui fondi azionari, grazie anche a performance relative positive, i riscatti sono al contrario scesi in misura importante rispetto ai mesi precedenti”. .
 
   
   
AUSTRIA, AIUTI PUBBLICI PER RZB  
 
Vienna, 13 novembre 2008 - La Raiffeisenzentralbank (Rzb) è il secondo grande istituto di credito austriaco a ricorrere, dopo la Erste Bank, al sostegno pubblico per fronteggiare la crisi finanziaria, afferma l´Ice. Secondo prime indiscrezioni, l´iniezione di capitale sarebbe stata inferiore a quella (dell´entità di 2,7 miliardi di euro) domandata dalla Erste. Nonostante il presidente del Consiglio di sorveglianza della Rzb, Christian Konrad, abbia di recente categoricamente escluso qualsiasi ipotesi di ricorso al pacchetto di salvataggio predisposto dal Governo, la banca si sarebbe decisa a compiere il passo in considerazione del fatto che per erogare la garanzia lo Stato non richiede né una partecipazione diretta al capitale azionistico né un intervento nelle attività operative. .  
   
   
GRUPPO AZIMUT: RACCOLTA NETTA DI RISPARMIO GESTITO NEGATIVA PER CIRCA € 110 MILIONI IN OTTOBRE; CON SOLO LO 0,8% DI DEFLUSSI SUL PATRIMONIO GESTITO DI FINE 2007 AZIMUT CONFERMA LA PROPRIA TENUTA  
 
Milano, 13 novembre 2008 - Il Gruppo Azimut ha registrato nel mese di ottobre 2008 una raccolta netta di risparmio gestito negativa per circa 110 milioni di euro; da inizio anno il dato risulta negativo per 118 milioni di euro (pari allo 0,8% delle masse di inizio periodo), più che controbilanciato dalla raccolta di risparmio amministrato, che è positiva per 180 milioni di euro, portando quindi il totale della raccolta da inizio anno a 62 milioni di euro. Nel mese di ottobre è proseguita con successo la raccolta del nuovo fondo Formula 1 Alpha Plus che ha già superato il mezzo miliardo di euro di masse in gestione in poche settimane dal lancio, e che sta crescendo grazie a nuova raccolta e a switch soprattutto dalle gestioni patrimoniali monetarie lanciate nel mese di luglio 2008. Il fondo, grazie a tecniche gestionali di tipo market neutral risulta particolarmente adatto in questi momenti caratterizzati da elevata volatilità e rendimenti azionari negativi, risultando infatti decorrelato sia dai mercati equity che da quelli obbligazionari. Secondo Pietro Giuliani, Presidente e Amministratore Delegato di Azimut, “con uno stock di risparmio gestito pressochè non intaccato dai riscatti in un anno nel quale i fondi in Italia hanno registrato in media deflussi di oltre il 21%, il Gruppo Azimut vede la conferma del proprio convincimento: la visione di lungo periodo è il solo vero obiettivo anche per il breve, sempre, ma ancor di più per attraversare le crisi e riscoprirsi più forti di prima. Il mezzo miliardo di euro raccolti in circa sei settimane dal nuovo fondo Alpha Plus –il primo fondo comune con tecniche di tipo market neutral in Italia- sono il tangibile segno che anche in contesti di mercati così duri e difficili si può, e si deve, continuare a credere nel risparmio gestito. Occorre determinazione, coraggio e anche la forza di resistere alle mode e alle debolezze del momento per poter continuare a far guadagnare ai clienti più del Bot (1,7% all’anno negli ultimi 10 anni). Il nostro Gruppo, grazie al suo modello di indipendenza, continua a dimostrare di essere un’alternativa vincente nel settore in Italia”.
~%
Raccolta Ottobre Raccolta 2008 Patrimonio al 30. 10. 2008 nel
Dati in Euro 2008
Fondi Azimut Sgr -109. 873. 472 -926. 584. 403 2. 419. 403. 865 -37,3%
Fondi Az Fund 68. 472. 004 -209. 290. 695 8. 069. 612. 785 -18,7%
Gestioni patrimoniali e altre gestioni -87. 520. 498 777. 649. 023 1. 336. 236. 247 112,2%
Assicurazioni Az Life -34. 169. 465 -145. 087. 200 741. 241. 018 -31,1%
Hedge Funds 4. 388. 826 475. 898. 225 1. 299. 784. 796 27,7%
Totale gestito netto* -110. 290. 809 -118. 514. 752 12. 441. 806. 889 -16,5%
Risparmio amministrato e c/c 48. 466. 785 180. 336. 155 867. 487. 756 14,6%
Totale -61. 824. 024 61. 821. 403 13. 309. 294. 645 -15,0%
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CATTOLICA DI ASSICURAZIONE, APPROVATI I RISULTATI DEI PRIMI NOVE MESI DEL 2008: CONTINUA IL MIGLIORAMENTO DELLA GESTIONE INDUSTRIALE COMBINED RATIO A 99% DA 105,7% A FINE 2007 RACCOLTA PREMI CONSOLIDATA 2.811 MILIONI (+ 1,6%)  
 
Verona, 13 novembre 2008 - Il Consiglio di Amministrazione di Cattolica Assicurazioni, presieduto da Paolo Bedoni, ha approvato in data odierna il Resoconto Intermedio Consolidato di Gestione al 30 Settembre 2008 del Gruppo Cattolica. I primi nove mesi del 2008 sono stati caratterizzati dall¡¯ulteriore miglioramento della performance dei risultati tecnici sostenuti dalla stabilit¨¤ dei volumi e dal proseguimento, secondo le tempistiche previste, delle attivit¨¤ finalizzate alla razionalizzazione della struttura societaria e alla riduzione dei costi. L¡¯efficienza industriale raggiunta si riflette principalmente nel segmento danni con un combined ratio1 in sensibile riduzione a 99% nei primi nove mesi del 2008 da 101,8% nello stesso periodo del 2007 e da 105,7% a fine 2007. La raccolta2 del lavoro diretto e indiretto cresce dell¡¯ 1,6% raggiungendo 2. 811 milioni (2. 766 milioni nello stesso periodo del 2007). L¡¯ utile netto consolidato ¨¨ stato pari a 38 milioni (53 milioni nello stesso periodo del 2007), ed un utile netto di Gruppo pari a 36 milioni (43 milioni al 30 settembre 2007). Tale risultato riflette il buon andamento della gestione assicurativa, ma ¨¨ stato condizionato dall¡¯inasprimento della crisi dei mercati finanziari nel terzo trimestre con un impatto negativo sull¡¯utile consolidato pari a 53 milioni. Il Gruppo si ¨¨ avvalso in questo resoconto trimestrale delle riclassifiche degli strumenti finanziari introdotte dalla modifica dello Ias 39 e dell¡¯Ifrs 7 da parte dello Iasb con conseguenti benefici a conto economico pari a circa 19 milioni. Dati Rilevanti Al 30 Settembre 2008 - I premi del lavoro diretto dei rami danni presentano una riduzione del 2,8% (1. 072 milioni da 1. 103 milioni al 30 settembre 2007) riconducibile alla scelta di riqualificazione e riposizionamento dei portafogli Auto e alla maggiore focalizzazione su aree di affari pi¨´ profittevoli con premi non auto in crescita del 10,9% nei primi nove mesi del 2008. Dal punto di vista industriale la riduzione del combined ratio ¨¨ dovuta al miglioramento del rapporto sinistri a premi3 del lavoro diretto che passa da 76,1% a settembre 2007 a 71,5% nei primi nove mesi 2008 confermando il trend dell¡¯andamento dei sinistri in significativo miglioramento e il crescente sviluppo della bancassicurazione danni che raggiunge i 48 mn (17 mn al 30 settembre 2007). Prosegue inoltre con intensit¨¤ il processo di riorganizzazione dei sistemi e la razionalizzazione dei costi cos¨¬ come pianificato nel Piano Strategico. Nel segmento vita, nonostante il contesto di mercato particolarmente critico, la raccolta del lavoro diretto aumenta del 4,7% a 1. 728 milioni (1. 650 milioni al 30 settembre 2007). Nel risultato si riflettono sia l¡¯avvio dell¡¯operativit¨¤ con il Gruppo Banca Popolare di Vicenza che la cessazione dell¡¯accordo con Banco Popolare. Gli investimenti ammontano a 14. 249 milioni. Le riserve tecniche lorde dei rami danni ammontano a 3. 005 milioni e le riserve dei rami vita, comprese le passivit¨¤ finanziarie, si attestano a 10. 929 milioni. Il risultato degli investimenti4 ¨¨ passato da 148 mn al 30 giugno 2008 a 167 mn nei primi nove mesi del 2008 (219 mn a settembre 2007), nonostante svalutazioni da impairment nel terzo trimestre sul portafoglio titoli del Gruppo per 56 mn, dovute all¡¯inasprimento della crisi finanziaria. L¡¯asset allocation del Gruppo ¨¨ costituita per il 91% da investimenti in titoli obbligazionari, di cui la quasi totalit¨¤ con rating ¡Ý A, per il 2,9% da azioni, per il 2,3% da fondi con parziale esposizione azionaria, per il 3,5% da partecipazioni strategiche5 e per lo 0,3% da investimenti immobiliari. Il margine di solvibilit¨¤ si attesta a 1,40 volte il requisito minimo. A fine settembre 2008 il patrimonio netto consolidato si attesta a 1. 305 milioni in crescita dell¡¯1,1% dai 1. 291 mn al 30 giugno 2008 (1. 457 milioni al 31. 12. 2007). Per quanto riguarda le prospettive del Gruppo per l¡¯esercizio in corso, le previsioni confermano il miglioramento della performance industriale sostanzialmente in linea con gli obiettivi di Piano, soprattutto grazie alle azioni intraprese dal Gruppo volte ad incrementare l¡¯efficienza e la redditivit¨¤ industriale. Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Alessandro Silvestrelli dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l¡¯informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili. La Societ¨¤ informa che il Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2008 del Gruppo Cattolica sar¨¤ a disposizione del pubblico presso la sede sociale e presso Borsa Italiana S. P. A. A partire dal 14 novembre prossimo. .  
   
   
EXPO 2015, VIA ALL´ACCORDO QUADRO REGIONALE  
 
Milano, 13 novembre 2008 - Su proposta del presidente Roberto Formigoni, la Giunta regionale ha approvato ieri la delibera di promozione dell´Accordo quadro di sviluppo territoriale (Aqst) Expo 2015. In pratica, il testo che verrà sottoscritto da Commissario straordinario delegato, Regione Lombardia, Provincia di Milano, Comune di Milano, Camera di Commercio di Milano e Soge. "L´accordo - spiega Formigoni - è concepito per garantire un coordinamento unitario di tutti gli interventi necessari al pieno successo di Expo, accelerando e semplificando l´iter dei progetti da realizzare, e per assicurare il massimo coinvolgimento e la partecipazione di tutto il territorio regionale nelle iniziative e opportunità connesse al grande evento del 2015". Potranno aderire all´Aqst i soggetti pubblici e privati in grado di contribuire, con la loro azione, al raggiungimento degli obiettivi strategici dell´Accordo nei diversi campi d´azione, mettendo a disposizione risorse umane, conoscitive, finanziarie, o equivalenti. La delibera fa immediatamente seguito al Tavolo Lombardia per Expo 2015, convocato e presieduto dal presidente della Regione, Roberto Formigoni al Palazzo Pirelli il 30 ottobre. In quella riunione - cui hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco di Milano, Letizia Moratti, il presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati e i sottosegretari del Governo, Luigi Casero e Roberto Castelli - era stata espressa piena condivisione sulla scelta di questo strumento di programmazione negoziata. L´accordo è articolato in due sezioni. La prima sezione riguarda le Opere infrastrutturali direttamente pertinenti all´area Expo (opere di preparazione e realizzazione del sito Expo, opere di connessione al sito, opere ricettive e opere tecnologiche). Ne è responsabile il Commissario straordinario delegato. Alcune delle opere, cioè quelle di preparazione e realizzazione del sito e quelle per il Villaggio residenziale Expo, sono oggetto anche di Accordi di programma promossi dal Comune di Milano, cui la Regione ha immediatamente aderito, con una seduta in contemporanea della Giunta, il 17 ottobre. La seconda sezione riguarda invece le "opere correlate all´evento Expo collocate sull´intero territorio regionale", e ne è responsabile la Regione Lombardia. Si tratta di interventi e iniziative a vasto raggio che comprendono le infrastrutture per l´accessibilità, la valorizzazione turistica e l´offerta culturale, iniziative a favore del capitale umano, interventi di assetto ambientale rurale e idrogeologico, sviluppo e riqualificazione territoriale. E ancora interventi straordinari in tema di assistenza sanitaria, di sicurezza, di servizi di pubblica utilità. Per ciascuno dei punti indicati è prevista la stesura di un testo con i dettagli dei progetti. Egualmente per ciascuno degli ambiti dell´Aqst potranno essere attivati specifici Accordi di Programma o altri atti di intesa istituzionale. La sostenibilità del programma sarà garantita da idonee misure di valutazione ambientale. .  
   
   
COSTI DELLA POLITICA: VENDOLA SCRIVE A DIRETTORE CORRIERE DELLA SERA PAOLO MIELI  
 
 Bari, 13 Novembre 2008 - In riferimento alla pubblicazione diieri sul Corriere della Sera di un brano estratto dalla nuova versione aggiornata del libro “La Casta” di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella sui costi della politica, il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ha inviato una lettera al direttore del quotidiano milanese Paolo Mieli. Nella corrispondenza Vendola stigmatizza l’inesattezza della tabella che illustra cifre e dati relativi agli stipendi dei Governatori regionali, nella quale la Puglia viene erroneamente collocata al primo posto della graduatoria. Sottolineando la volontà di difendersi da continui “coup de theatre” lesivi di questa Presidenza, Vendola fornisce nella sua lettera a Paolo Mieli le vere cifre relative agli emolumenti netti percepiti nel 2007, pari a 139. 486,80 Euro, secondo quanto facilmente deducibile dalla dichiarazione dei redditi dell’anno scorso e dagli statini delle buste paga mensili elaborati dalla Regione Puglia. Una cifra questa, scrive Vendola a Mieli, che lo collocherebbe quindi al decimo posto della “classifica” stilata da Rizzo e Stella e pubblicata oggi dal Corriere della Sera. Inoltre il Presidente della Regione informa il direttore che da questa somma ben 60. 000 Euro sono stati devoluti nel 2007 in erogazioni liberali in favore del partito politico di cui fa parte. Vendola infine chiede a Mieli la pubblicazione integrale della sua lettera, ai sensi della legge in tema di rettifica, nei tempi e nei modi da essa contemplati, suggerendo inoltre al direttore del quotidiano di avviare sì una campagna informativa sui costi della politica regionale, ma attraverso la pubblicazione dei modelli 730 dei Governatori, degli Assessori e dei Consiglieri, dando particolare evidenza alla voce riguardante i redditi da lavoro dipendente e assimilati. .  
   
   
MARTINI INCONTRA IL PRESIDENTE IGNACIO LULA A ROMA FRA LA TOSCANA E IL BRASILE UN´AMICIZIA DI LUNGA DATA E TANTI PROGETTI  
 
Firenze, 13 novembre 2008 - Il Presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, è partito nel tardo pomeriggio di ieri per recarsi a Roma ad incontrare il Presidente del Brasile Luis Ignazio Lula da Sila che si trova in questi giorni in visita ufficiale in Italia. Martini è stato invitato dallo stesso Lula, insieme agli altri presidenti di Regione italiani che hanno rapporti di cooperazione e partenariato con il Brasile. Il legame della Toscana con il Brasile è un legame intenso, che di recente è stato ulteriormente rinsaldato con la dedica al Brasile del padiglione d´onore nell´ambito del Festival della creatività, organizzato dalla Regione alla Fortezza da Basso di Firenze. In quell´occasione il presidente Lula aveva mandato un messaggio e Martini, alla cerimonia inaugurale, aveva annunciato una nuova missione toscana nel paese sudamericano nei primi mesi del 2009. Fra i progetti di cooperazione che legano la To scana al Brasile il più noto è “Mille cisterne per il Nord Est del Brasile” che ha rappresentato la declinazione toscana del programma lanciato dal Governo Brasiliano “Un milione di cisterne”. Partner della Regione Toscana sono stati 63 Comuni e 4 Province, insieme a Fondazione Mps, Coop Italia, Associazione Arte Continua, Cia pensionati, Cospe ed Ucodep, in collaborazione con la Fao. Il progetto ha permesso costruire quasi il doppio delle cisterne previste, per un totale di 1800, e di fornire acqua potabile per tutto l´anno ad oltre 6000 persone nelle zone semiaride del nord est del Brasile, nella regione della Serra dos Irmaos, fra gli stati di Bahia e Piaui. In generale le linee portanti della cooperazione toscana con il Brasile sono: sviluppo, territorio e governance. Fin dal 2004 sono stati siglati accordi di collaborazione fra 4 regioni del centro Italia (Toscana, Emilia-romagna, marche e Umb ria) e la Repubblica federale del Brasile. L´accordo, al quale ha aderito anche la Liguria, ha prodotto un programma di cooperazione (Brasile Proximo) che si sviluppa su tre temi principali: politiche di sviluppo economico locale; politiche sociali; politica del cooperativismo. La Regione Toscana ha anche attivato un “Tavolo America Latina” all´interno del quale sono stati sviluppati progetti di sostegno dell´economia sociale del Sudamerica e che vedono interventi anche in Brasile. .  
   
   
EUSKADI IN TOSCANA PER CAPIRE LA LEGGE SULLA PARTECIPAZIONE IL MINISTRO MADRAZO SI INCONTRA CON L´ASSESSORE FRAGAI E CON IL GARANTE LEWANSKI «NEI PAESI BASCHI VORREMMO UNA LEGGE SIMILE A QUELLA TOSCANA»  
 
Firenze, 13 novembre 2008 - Il ministro degli Affari sociali del Governo Basco, Javier Madrazo, si è incontrato questa mattina a Firenze – in Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della Regione Toscana - con l´assessore alla partecipazione della Regione Toscana, Agostino Fragai, per conoscere il modelle toscano di partecipazione dei cittadini nella elaborazione delle politiche regionali e locali. Al centro del colloquio, cui per la Regione Toscana ha preso parte anche il prof. Rodolfo Lewanski nella sua veste di Autorità per la garanzia e la promozione della partecipazione in Toscana, la nuova legge regionale (69/2007) che detta norme in materia di partecipazione. “Nei Paesi Baschi – ha premesso Madrazo – abbiamo avviato i primi tentativi per consultazioni popolari anche in materia di convivenza e di pacificazione interna: vogliamo fare una legge di partecipazione sul modello della vostra perché ci semb ra un modello interessante”. A fianco del ministro anche altri esponenti politici e dirigenti (fra cui la signora Kontxi Bilbao, direttore del Dipartimento per la Partecipazione dei cittadini) nonché una delegazione di giornalisti con i quali si è poi svolta una conferenza stampa. Gli esponenti dei Paesi Baschi (Euskadi) si sono recati a Firenze dopo una visita, sempre centrata sui temi partecipativi, effettuata nei giorni scorsi in Svizzera. In Euskadi – così ha riferito Javier Madrazo – è in questo momento attivo “un forte dibattito pubblico proprio sui temi della partecipazione”: un provvedimento approvato dal governo basco è stato bloccato dal governo centrale dopo una sentenza della Corte Costituzionale secondo cui questa sarebbe materia di spettanza nazionale. “Ma noi – ha spiegato il ministro basco – riteniamo giusto che le nostre popolazioni vengano da noi consultate prima di effettuare scelte, ad esempio, sulla localizzazione di inceneritori o sulla costruzione di importanti opere pubbliche. Per questo ci interessa conoscere la vostra esperienza”. Espressa “forte soddisfazione per poter essere in qualche modo utili alla nascita di normative partecipative in una comunità così importante”, l´assessore Fragai ha illustrato gli aspetti politico-istituzionali della legge toscana mentre è toccato ad Antonio Floridia, dirigente regionale,il compito di entrare in dettagli maggiormente tecnici. “Ricorrere a procedure partecipative prima che le decisioni siano state prese – ha sottolineato Fragai - ha un valore importante anche in termine di prevenzione dei conflitti e dunque è fondamentale per una effettiva velocizzazione dei tempi di decisione”. Fragai (“Non vogliamo assolutamente mettere in discussione la democrazia rappresentativa, casomai intendiamo rafforzarla”) h a quindi sottolineato la scelta toscana in favore dell´electronic town meeting, una metodologia già sperimentata con successo due volte e che sarà utilizzata anche sabato prossimo, a Firenze, per una consultazione in materia di cambiamenti climatici. Qualche dato da Rodolfo Lewanski, in carica come Autorità Garante dallo scorso primo ottobre: nei primi mesi di operatività della legge toscana, a fronte di uno stanziamento annuo di un milione di euro, sono state presentate 35 richieste per attivare altrettanti procedimenti partecipativi (più di 30 provengono da enti locali, due da scuole e uno da un gruppo di cittadini) con una previsione complessiva di 2 milioni di euro. E il prossimo 30 novembre scade un nuovo termine per presentare altri progetti. Con una popolazione di 2. 133. 684 abitanti (295 a kmq) Euskadi raggruppa 253 municipalità locali e 3 province. Esiste uno statuto autonomo dal 1978. Si parlano due lingue (spagnolo e basc o). Nel corso dell´incontro è stata anche avanzata l´ipotesi di lavorare per la costituzione di una rete europea fra Regioni particolarmente interessate ai temi partecipativi e all´e-democracy. .  
   
   
TONDO RENDE NOTO IL DEBITO DELLA REGIONE FVG COLUSSI SU DEBITO REGIONALE SI È DRAMMATIZZATO  
 
 Trieste, 13 novembre 2008 - Il debito da finanziamento contratto al 12 dicembre 2007 dalla Regione Friuli Venezia Giulia - intesa come Amministrazione regionale in senso stretto, aziende sanitarie, altri enti regionali come l´ente tutela pesca piuttosto che gli Erdisu - è stato pari a 1. 670. 416. 372 euro. Aggiungendo i debiti contratti per finanziare le Autonomie locali nel 2006 (1. 667. 053. 508 euro rispetto a 1. 252. 807. 219 nel 2003, che salgono a 2. 274. 284. 621 euro se si considerano anche i debiti per il funzionamento, l´Iva, le anticipazioni di cassa, le somme anticipate e altri debiti), si sale ad un debito delle amministrazioni pubbliche regionali nel loro complesso pari a 3. 337. 469. 880 euro. A questi, vanno ancora sommate le obbligazioni regionali per soggetti terzi (ad esempio le famiglie con mutuo agevolato per la prima casa, i consorzi industriali, le Ater), pari a 1. 566. 879. 698 euro, per un totale di quasi 5 miliardi di passività regionale, ovvero 4. 904. 349. 578 euro. Se si analizza da cosa derivino i circa 1,67 miliardi di indebitamento regionale, si verifica che si tratta di mutui più Bor (Buono ordinari regionali) per 1. 657. 067. 340 euro a carico della Regione intesa in senso stretto (209. 837. 554 euro di mutui rispetto ai 362. 889. 172,56 del 2002, ultimo anno in cui sono stati aperti con le banche, più Bor per 1. 447. 229. 786 euro rispetto ai 343. 471. 725 del 2002). A questi, come già accennato, si aggiungono 620. 490 euro di mutui a carico degli enti del Sistema sanitario e 12. 728. 543 euro di mutuo degli enti pubblici regionali. I dati sono stati forniti alla I Commissione consiliare da Andrea Garlatti, professore dell´Università di Udine a cui il presidente Renzo Tondo, vinte le elezioni di aprile, ha affidato la consulenza sulla puntualizzazione del debito regionale. E proprio a Tondo il presidente della Commissione, Gaetano Valenti (Pdl), ha dato per primo la parola affinché potesse spiegare che l´intenzione non era quella di esprimere giudizi, ma solo rendere note delle cifre asettiche che parlavano da sole. Non si trattava di dimostrare se avevo torto o ragione - ha detto. Perché che avessi ragione, lo hanno già deciso gli elettori sette mesi fa. Ciò che più è emerso, quindi, è stato che la sanità praticamente non ha esposizione finanziaria con le banche, a parte due mutui che in totale sono di 620mila euro, anzi il Sistema sanitario regionale risulta avere una liquidità per 250/300 milioni di euro dovuti al fatto che mentre la Regione paga prontamente le Aziende sanitarie, queste pagano i loro fornitori dopo 60 giorni. Ecco che si dovrebbe pensare a un sistema che faccia evitare l´uso di muti che creano liquidità non utilizzata. Quanto alla spesa per gli enti locali, si dovrebbe creare la regola di pagare ciò che un Comune realizza e non ciò che un Comune rappresenta nel sistema, pagando alla presentazione di cose concrete e non di principi. I 4,9 miliardi di debito totale provocano delle rigidità di bilancio a cui la Regione deve prendere provvedimenti. Non è stata inutile la relazione sul debito della Regione svolta in Commissione dal presidente Tondo sulla base delle conclusioni cui è pervenuta l´indagine di Andrea Garlatti commissionata dalla Giunta appena insediata. Lo afferma il consigliere regionale di Idv-citt Piero Colussi, che sottolinea come sia stato accertato anche da Garlatti che la Regione ha sì contratto un debito importante, ma assolutamente compatibile con le risorse complessive a disposizione. Una conferma indiretta è arrivata dalla stessa Giunta regionale che, dopo l´operazione di riduzione dei famosi 110 milioni di euro con la manovra di assestamento del bilancio dello scorso luglio, oggi, in sede di approvazione della Finanziaria per il 2009, ritorna sui suoi passi disponendo l´ulteriore indebitamento della Regione per 100 milioni. Che fine hanno fatto, allora, le denunce di Tondo sull´insostenibilità del debito? Di tutto questo non vi è più traccia. Probabilmente perché le urne sono chiuse e non è più il caso di trascinare oltre una polemica priva di un reale fondamento. Il centrodestra - sottolinea ancora Colussi - tra il 2000 e il 2003 ha aumentato il debito regionale del 228 %, contro il 187 % nella legislatura 2003-2008. Ma ciò che è più rilevante evidenziare è che il debito contratto in questi cinque anni ha finanziato investimenti che sono stati fondamentali per rilanciare la crescita economica del Friuli Venezia Giulia. Può essere utile ricordare che per l´innovazione e la ricerca siamo passati dai 18 milioni del 2003 ai 70 del 2006; per gli aiuti allo sviluppo delle Pmi da 19 a 26; per i servizi alle imprese da 22 a 32; per il turismo da 42 a 67; per lavoro e professioni da 5 a 12. Anche questi interventi hanno permesso alla nostra Regione di essere la prima a livello nazionale in termini di crescita del Pil sia nel 2005 (più 3%) che nel 2006 (più 2,7%). Per effetto di questa crescita, le entrate da compartecipazione sono aumentate del 23 % nel corso dell´attuale legislatura contro il 13 % che aveva caratterizzato le amministrazioni guidate da Antonione prima e da Tondo poi. Colussi ricorda ancora che con la Finanziaria 2008 si è invertita la tendenza e il contenimento dell´indebitamento era visibile già da quest´anno, per giungere nel prossimo triennio alla diminuzione di circa 300 milioni di euro. A ciò si aggiunge il dato accertato da Garlatti sull´assoluta parità di bilancio del comparto sanitario regionale, che impegna la metà del bilancio complessivo dell´Amministrazione regionale. La politica economica e di bilancio della Giunta Illy si è rivelata quindi giusta, conclude Colussi. Abbiamo investito per crescere e ora i dati fondamentali del bilancio testimoniano una migliore solvibilità e affidabilità dei nostri conti. .  
   
   
AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA: 5 MILIONI DI EURO PER LE MARCHE. SPACCA: "TUTELA PER LAVORATORI E PICCOLE IMPRESE".  
 
Roma, 13 novembre 2008 - Il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, e il sottosegretario al Lavoro, Stefano Viespoli, hanno firmato l´accordo sugli ammortizzatori sociali in deroga a favore delle Marche. Si tratta di un fondo aggiuntivo di cinque milioni di euro, rispetto ai sei milioni gia` disponibili. ´Tale Fondo ´ ha commentato il presidente Spacca ´ e` uno dei pilastri dell´Accordo di programma Regione-governo e offre tutele fondamentali al reddito dei lavoratori in difficolta`. Infatti, con questo accordo, si estendono alle piccole imprese i benefici altrimenti a disposizione solo delle grandi imprese. Tali risorse si aggiungono a quelle gia` ottenute in passato dalla Regione e aiuteranno ad affrontare le situazioni locali di sofferenza socio-economica. La tempestivita` con cui e` stata accolta la nostra richiesta e` un buon segnale di fiducia per tutta la comunita` regionale´. Lo strumento degli ammortizzatori sociali in deroga e` stato piu` volte utilizzato dalle Marche e oggetto di specifici Accordi Ministero-regione. In passato, in cinque anni, le Marche hanno potuto contare su 42 milioni di euro di ammortizzatori sociali in deroga, attivati quasi esclusivamente per il Sud delle Marche - il Piceno ´ nei settori delle calzature e della moda. ´Ci rendiamo conto ´ ha detto Spacca ´ che non si puo` pensare di attivare risorse di questa entita`, ma, e` importante che si possa creare un rapporto di leale collaborazione istituzionale per fronteggiare insieme le situazioni di maggiore sofferenza´. Nel corso dell´incontro odierno al ministero del Welfare, il presidente Gian Mario Spacca ha illustrato le situazioni di maggiore problematicita`, sotto il profilo economico-occupazionale, che riguardano tutto il territorio marchigiano. Due, in particolare, le situazioni maggiormente in sofferenza: il Fabrianese e il Piceno, anche se Spacca ha precisato che l´attivazione di questa opportunita` potrebbe essere estesa a eventuali altri contesti. ´Siamo una regione manifatturiera ´ ha detto ´ che basa il proprio tessuto produttivo sulle piccole e medie imprese, molte di queste al disotto dei 15 addetti. Vogliamo che ci sia una solidarieta` concreta verso chi vive condizioni di difficolta`, anche per salvaguardare il tessuto sociale della regione, un territorio gia` duramente colpito dal terremoto di dieci anni fa. La crisi econonomico-finanziaria che stiamo vivendo ci preoccupa e, per questo, dobbiamo essere attrezzati per rispondere alle emergenze´. Il presidente ha illustrato le iniziative gia` messe a punto dalla Regione per fronteggiare la situazione: il Fondo di garanzia, con il coinvolgimento degli Istituti di credito e delle Camere di commercio; il programma attuativo del Fas che destina risorse a tutti i territori, puntando sul volano dell´innovazione, delle infrastrutture e dell´internazionalizzazione, oltre al ricorso a fondi Bei per dare sviluppo a diversi settori, a cominciare dal turismo. .  
   
   
SICILIA-INDIA. DI MAURO: "INTERNAZIONALIZZIAMO L´ECONOMIA SICILIANA"  
 
Palermo, 13 novembre 2008 - Conclusi i lavori del convegno “Sicilia & India stesso punto di vista. Le imprese siciliane sbarcano in uno dei principali Paesi emergenti del mondo”, che si è svolto l´ 11 novembre all’assessorato regionale Cooperazione, Commercio, Artigianato e Pesca. Nel corso dell’incontro sono stati presentati i risultati delle missioni istituzionali e operative realizzate in India dalle imprese siciliane guidate da rappresentati della Regione. “L’economia siciliana guarda con grande attenzione all’India”, ha detto, a margine dell’incontro, l’assessore Roberto Di Mauro. “Si tratta – ha aggiunto - di una delle principali economie del Mondo. In tema di internazionalizzazione, tre sono i percorsi da assicurare: la concentrazione delle risorse su interventi importanti, la coerenza delle iniziative tra le attività messe in campo dalla Regione e quelle dello Stato, il supporto alle imprese che si vogliono affacciare ai mercati d´oltreoceano, offrendo servizi reali, da quello informativo a quello di assistenza tecnica e di orientamento”. “E’ importante – ha concluso Di Mauro - avviare ´sistemi imprenditoriali´ verso obiettivi diversificati: dall´export al miglioramento aziendale, a qualità garantite ed elevate in grado di attrarre nel territorio investimenti esteri. E affiancare le imprese, aiutandole a realizzare insediamenti produttivi in altri Paesi”. 27 aziende siciliane appartenenti ai settori di maggiore interesse per la Sicilia (meccanico, Information & Communication Technology, agroalimentare e vitivinicolo, turistico, cinematografico) dal 22 al 27 settembre scorso hanno partecipato alla missione in India, promossa dall’assessorato, nell’ambito del Progetto Paese, con i fondi dell’Unione Europea (Por 2000-2006, Fondo Europeo di Sviluppo Regionale). Questi gli obiettivi: far conoscere il territorio della regione e le sue realtà economiche, promuovendo il “Sistema Sicilia” come sinonimo di qualità; costruire una cornice politico-istituzionale in grado di garantire un supporto stabile e duraturo per le imprese interessate ad avviare rapporti commerciali con lo stato indiano; realizzare accordi di cooperazione economico-istituzionale nei settori individuati; individuare modelli di sviluppo e buone pratiche che permettano programmi di scambio e collaborazioni con università, istituti di ricerca, centri di alta formazione e imprese multinazionali; fornire tutti gli elementi utili all’attrazione di investimenti nell’Isola, anche, attraverso l’illustrazione della macchina amministrativa locale, segnalando le importanti riforme che hanno snellito i processi amministrativi e semplificato l’avvio di attività d’impresa. A dicembre è prevista una missione di incoming: le aziende indiane incontrate nel corso della missione di settembre arriveranno in Sicilia per consolidare le relazioni intraprese. Si tratta di aziende del settore dell’Information & Communication Technology, turistico e cinematografico. Gli scambi commerciali avviati tra operatori siciliani e indiani sono stati preparati da una missione istituzionale che si è tenuta nella prima settimana di settembre 2008. Sono intervenuti al convegno il dirigente generale dell’assessorato, Giovanni Lo Bue, Maurizio Tomalino, coordinatore del progetto Paese India, Sunil Sharma, esperto del mercato indiano, Giuseppe Seminara, presidente della piccola industria di Confindustria Palermo e delegato all’internazionalizzazione della Camera di Commercio, Pavan Joseph, rappresentante della segreteria organizzativa di Mumbai, Massimo Plescia, esperto Rti management di progetto e Maurizio Nicolai, Quality assurance progetto Paese India. .  
   
   
VENETO: DELEGAZIONE LIBANESE RICEVUTA DA DE BONA  
 
Venezia, 13 novembre 2008 - Una delegazione libanese si è incontrata ieri a Palazzo Balbi a Venezia con l’assessore regionale Oscar De Bona. Tra i temi toccati anche lo sviluppo della cooperazione con la regione della Bekaa in materia di gestione delle acque e di sevizi veterinari. Per questo all’incontro hanno partecipato anche i rappresentanti delle direzioni ambiente e agricoltura della Regione del Veneto, delle università, dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie, dei consorzi di bonifica e del Centro Internazionale Civiltà dell’Acqua. La delegazione era guidata dal direttore generale per le autonomie locali del Ministero degli interni libanese, Khalil El Hajal, ed era accompagnata dal capoufficio della programmazione Undp (United Nations Development Programme) in Libano, Walid Ataliah, e da Luciano Gonnella dell’Unops (United Nations Organization for Project Service), l’agenzia che ha la gestione operativa dei progetti Undp. Il Libano partecipa all’iniziativa dell’Onu “Appui aux Réseaux Territoriaux” (Art) per la crescita umana e sociale a livello locale nei Paesi in via di sviluppo, attraverso la cooperazione decentrata. L’applicazione di Art nei singoli Paesi prende il nome di Gold “Gouvernance Locale et développement”. L’assessore De Bona, salutando gli ospiti, ha ricordato che la Regione del Veneto, aderendo al progetto Art Gold in Libano, nel 2006 ha contribuito all’acquisto di materiali didattici e attrezzature per le scuole materne ed elementari nei distretti di Bekaa ovest e Rashaya, mentre nel 2007 il progetto di cooperazione ha riguardato da un lato la fornitura di attrezzature per la lavorazione e la trasformazione di prodotti alimentari, dall’altro la creazione di un centro It (Information Technology) per il sostegno formativo degli studenti universitari. Nei giorni scorsi la delegazione aveva effettuato sopralluoghi in opere di bonifica del Consorzio Dese Sile e in aziende agricole del territorio palesano, visitando anche la sede di Veneto Agricoltura e l’Istituto Zooprofilattico delle Venezie a Legnaro (Padova). .  
   
   
SONDRIO,600 MILIONI PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO FIRMATO IN REGIONE ACCORDO QUADRO,PIANO D´AZIONE CON 55 PROGETTI FORMIGONI: INTERVENTI A TUTTO CAMPO PER CRESCITA DELLA PROVINCIA  
 
 Milano, 13 novembre 2008 - Un Programma d´azione da realizzare nel breve-medio periodo con 55 interventi che comporteranno investimenti per oltre 600 milioni di euro; un Programma d´azione integrativo da concretizzare nel lungo periodo (con altri 21 progetti); la verifica puntuale dello stato di avanzamento di dieci grandi progetti già inseriti in diverse intese (tra questi l´Accordo di Programma per la viabilità in Valtellina). E´ questa la fotografia dell´Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale per la Provincia di Sondrio, che è stato sottoscritto oggi dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, affiancato dall´assessore alle Infrastrutture e Mobilità, Raffaele Cattaneo (coordinatore del Tavolo territoriale di Confronto), con il presidente della Provincia di Sondrio, Fiorello Provera, il sindaco di Sondrio, Alcide Molteni e Corrado Fabi, in rappresentanza del presidente della Camera di Commercio di Sondrio, Emanuele Bertolini. Presenti alla cerimonia della firma anche gli assessori regionali Gianni Rossoni, Giulio Boscagli, Davide Boni e Domenico Zambetti e il consigliere regionale di Sondrio, Giovanni Bordoni. "L´accordo Quadro che firmiamo oggi - ha detto il presidente Formigoni - coinvolge e responsabilizza tutti i soggetti in gioco ed è il frutto maturo di una fattiva e proficua collaborazione, sviluppatasi in questi anni. Anche per questo i tempi di elaborazione dell´Accordo sono stati significativamente contenuti: è trascorso meno di un anno dalla promozione dell´Accordo nel dicembre 2007 all´approvazione in Giunta regionale nel settembre 2008. Per la prima volta coinvolge tutte Direzioni Generali e l´intera Giunta, perché interessa a tutto campo le politiche regionali". "Anche in vista dell´Expo - ha proseguito Formigoni - voglio ricordare che nel contesto dell´Accordo con il sistema camerale lombardo stanno iniziando le attività connesse con il programma Competitività Valtellina, un progetto importante di marketing territoriale, teso a valorizzare il posizionamento competitivo della provincia di Sondrio in una logica di sostenibilità e innovazione". Di "una politica del fare di cui i cittadini si stanno accorgendo benissimo" ha parlato il presidente della Provincia di Sondrio, Fiorello Provera, mentre l´assessore Raffaele Cattaneo, esprimendo grande soddisfazione, ha annunciato per l´inizio del prossimo mese di gennaio i primi frutti di questa cooperazione: i lavori della Ss38 dal trivio di Fuentes a Morbegno. Tra i progetti più importanti del Programma d´azione vanno ricordati: risoluzione dei nodi viabilistici di Morbegno, Tirano e Bormio - studio di fattibilità del traforo della Mesolcina - copertura del segnale di banda larga - incentivazione dei progetti di cogenerazione - salvaguardia delle risorse idriche provinciali - interventi di difesa del suolo - completamento del sistema delle piste ciclabili - valorizzazione del turismo in valle - laboratori per l´innovazione - recupero del teatro Pedretti di Sondrio - contratti di foresta e sistemi verdi E´ giunto dunque all´atto finale il cammino avviato nel dicembre dello scorso anno con la promozione dell´Accordo da parte della Giunta regionale e l´approvazione del quadro conoscitivo e delle linee d´azione per lo sviluppo di Valtellina e Valchiavenna; un cammino proseguito con un ampio e approfondito lavoro di confronto con gli enti locali, le organizzazioni imprenditoriali e sindacali, gli ordini professionali, le istituzioni dello Stato, gli enti e le società dei servizi, le società del sistema regionale, le Fondazioni e associazioni del privato sociale. I vari progetti inseriti nell´Accordo, sono stati organizzati attorno a cinque obiettivi strategici: Miglioramento dell´attrattività del territorio e qualificazione della rete infrastrutturale della provincia di Sondrio, in una logica di sostenibilità - Valorizzazione capitale umano e sviluppo del sistema imprenditoriale - Politiche transfrontaliere e valorizzazione dell´identità alpina - Valorizzazione Terre Alte di Lombardia - Una Valle vissuta in sicurezza L´accordo Quadro di Sviluppo Territoriale è uno strumento di programmazione generale, con il compito, da una parte, di attuare le politiche regionali e, dall´altra, di far emergere le istanze del territorio. I singoli interventi verranno poi attuati con specifici Accordi di Programma, Protocolli d´Intesa, anche con il contributo dei finanziamenti della programmazione comunitaria. Un significativo supporto per la stesura del documento di programmazione è stato fornito da Irealp (Istituto di Ricerca per l´Ecologia e l´Economia Applicate alle Aree Alpine). In particolare l´Istituto ha effettuato una valutazione strategica delle proposte emerse dal territorio mettendole in relazione con i contenuti del Piano Regionale di Sviluppo (Prs), del Piano Territoriale regionale (Ptr) e del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia (Ptcp) di Sondrio. .  
   
   
AFRICA SCONOSCIUTA, DUE GIORNI DI LAVORI PER “RISCOPRIRLA” A FIRENZE LE “GIORNATE DELL´INTERDIPENDENZA” IL 13 E 14 NOVEMBRE  
 
 Firenze, 13 novembre 2008 - “Conosciuta, sconosciutissima Africa. Povertà, media, ambiente, cooperazione”. E´ questo il titolo della due giorni di lavori, le “Giornate dell´interdipendenza” che si terranno il 13 e 14 novembre a Firenze nella sala dei Duecento di Palazzo Vecchio. L´iniziativa è stata presentata stamani durante una conferenza stampa che si è tenuta a palazzo Strozzi Sacrati, alla presenza dell´assessore alla cooperazione della Regione Toscana, Massimo Toschi e dei rappresentanti di tutti i soggetti che insieme alla Regione promuovono l´iniziativa: Acli, Legambiente, Comunità di sant´Egidio, Movimento politico per l´Unità (Focolari) e dell´Ordine dei Giornalisti che insieme alla Fnsi ha dato il patrocinio. Sostegno anche dalla Fondazione Mps e patrocinio del Comune e della provincia di Firenze. Obiettivo della “due giorni” è quello di rappresentare un laboratorio di formazione per giornalisti, educatori, attori della società civile, opinion leader. In primo piano c´è il rapporto con i media e in questo ambito si colloca la “Carta di Roma”, il codice deontologico elaborato dall´Ordine dei Giornalisti e dalla Federazione Nazionale della stampa, per un´informazione corretta e che superi stereotipi e luoghi comuni. Alla “carta” è allegato anche un utile glossario che definisce e distingue le figure di “rifugiato”, di “migrante/immigrato”, di “migrante irregolare” ecc. E che, se applicato, consentirà di evitare l´abuso o l´uso a sproposito di termini come “clandestino” o come “extracomunitario”. Tra le sessioni tematiche previste nelle due giornate ci sono quelle dedicate a “l´Africa nei media europei” e l´Africa nei media africani” e poi altre dedicate a “clima”, “povertà” “cooperazione”. Per ciascuna ci sarà un dialogo fra un giornalista “africanista” ed esperti internazionali. Tra i partecipanti, oltre a numerosi rappresentanti dell´associazionismo impegnato nella cooperazione, esperti, giornalisti specializzati, ci saranno rappresentanti delle istituzioni. In particolare nella prima giornata, quella di giovedì 13, nella sessione pomeridiana, è prevista la presenza di Stefano Manservisi, direttore generale per lo sviluppo della Commissione Europea. Le “giornate dell´interdipendenza” si concluderanno venerdì 14 novembre, con un convegno in calendario fra le 16 e le 19, che vedrà la presenza dei rappresentanti di tutte le associazioni e degli enti che sostengono l´iniziativa. Fra questi l´assessore Massimo Toschi, il presidente della Federazione della Stampa, Roberto Natale, che illustrerà la “car ta di Roma”, il deputato Jean Leonard Touadì, il presidente delle Acli Andrea Olivero, del Mppu – Focolari, Marco Fatuzzo, quello di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, il direttore generale del Focsiv Sergio Marelli e Matteo Zoppi per la Comunità di Sant´egidio. «Siamo orgogliosi di queste “Giornate dell´Interdipendenza” - sottolinea l´assessore Massimo Toschi – e credo che sia significativo che si svolgano a Firenze, la città di La Pira, che dimostra così la sua volontà di portare avanti il suo ruolo nel dialogo e nell´integrazione a livello mondiale. Queste giornate permetteranno di focalizzare l´attenzione su quel grande continente che è l´Africa, di uscire dai luoghi comuni e di approfondire le grandi questioni che riguardano l´Africa e l´Europa, l´Italia e il mondo. La Toscana è impegnata in Africa con molte iniziative di cooperazione e fra queste ce ne sono al cune, come quella che portiamo avanti nella Repubblica Democratica del Congo, che sta uscendo dalla guerra, e che si qualificano particolarmente in un´ottica di costruzione della democrazia in un rapporto di cooperazione fra pari. Iniziative come queste, che vedono un forte ruolo dell´associazionismo, si qualificano come iniziative di grande rilievo politico e si inquadrano in una linea che vede la Regione e il “sistema Toscana” impegnato da anni. » Sul sito della Regione www. Regione. Toscana. It il programma delle giornate dell´interdipendenza, la Carta di Roma e l´appello per l´Africa. .  
   
   
POTENZA - VISITA DELLA DELEGAZIONE CAMERALE UNGHERESE  
 
Potenza, 13 novembre 2008 - Una delegazione della Camera di commercio di Bekes, nei confini sud-orientali dell´Ungheria, è stata ricevuta dalla Camera di Commercio di Potenza nell’ambito di un incontro coordinato da Sistema Turismo e inserito nel più vasto programma comunitario Leonardo. L´obiettivo della riunione è stato la condivisione dei modelli di formazione dei giovani con problemi socio-economici, nel tentativo di recepire buone prassi da applicare in territorio ungherese. Nel corso dell’incontro è stata presentata la realtà socio-economico-culturale della Basilicata e sono stati illustrati i servizi di formazione e orientamento organizzati dall´ente camerale potentino, con particolare riferimento ai percorsi di alternanza scuola-lavoro ideati dalla Forim, nonchè l’attività di cooperazione internazionale realizzata attraverso missioni istituzionali e progetti comunitari. “La realtà ungherese che ci è stata descritta appare molto interessante per i nostri operatori economici – ha sottolineato il presidente della Camera di Commercio di Potenza, Pasquale Lamorte -. Coglieremo l’occasione della missione istituzionale e commerciale programmata per la prossima settimana al Foodapest di Budapest per incontrare ancora i colleghi di Bekes e approfondire la conoscenza di quel territorio per verificare potenziali opportunità di collaborazione”. La delegazione di Bekes, guidata dal presidente dell’ente camerale Tamás Hódsági, e dal segretario, Zsolt Tóth, era formata da membri della Commissione Formazione Professionale: professori, dirigenti di scuole e tutor aziendali per gli stagisti. .  
   
   
SALVARE IL BIC BUSINESS INNOVATION CENTRE DI TRIESTE  
 
Trieste, 13 novembre 2008 - La Regione metta in atto, con l´urgenza richiesta dalla situazione, le azioni più opportune per sbloccare la vendita del Bic alla stessa Regione o alle sue partecipate, così da salvaguardare la vita di aziende sane, innovative, con ampi margini di sviluppo e che creano occupazione. Lo chiede, in un´interpellanza, il consigliere regionale del Pd Bruno Zvech che ricorda come il Bic - Business Innovation Centre - avviato a Trieste nel 1989, sia una delle più significative esperienze nazionali ed europee nella creazione di aziende innovative, la cui qualità e i risultati conseguiti sono certificati dalla Commissione Europea. Dopo l´individuazione del prezzo di vendita, evidenzia Zvech, le trattative tra Invitalia e la Regione Friulia Venezia Giulia avrebbero dovuto chiudersi il 30 aprile 2008 con l´affidamento della struttura a Friulia. Le trattative sono invece in una fase di stallo, con il conseguente blocco della vendita del Bic, tuttora di proprietà Invitalia, alla Regione, situazione che rischia di condurre alla messa in liquidazione della struttura entro il 31 dicembre 2008 come già avvenuto in Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Umbria, Sardegna e Calabria. Le conseguenze di questo deprecabile evento sarebbero gravissime, conclude Zvech, in quanto l´intero complesso del Bic, comprensivo delle sedi di Trieste, Gorizia e Spilimbergo, ospita 64 aziende a rischio chiusura, con oltre 500 addetti che vedono in pericolo il posto di lavoro, laddove nella sola Trieste sono insediate 38 società che occupano 392 addetti con età media di 30/35 anni, di cui in numero elevato laureati, che hanno raggiunto un fatturato di circa 20 milioni di euro, più altri 4 milioni di Iva che rimangono quasi totalmente nelle casse della Regione. .  
   
   
TAGLI ALLA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO. AMAGLIANI SCRIVE A BERLUSCONI  
 
Ancona, 13 Novembre 2008 - ´Tagli drastici ´; ´non credibilita` a livello internazionale´; ´ultimo posto in Europa´. Sono le definizioni usate dall´assessore regionale alla cooperazione allo sviluppo, Marco Amagliani in una lettera inviata oggi al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per denunciare la forte riduzione dei fondi per la cooperazione allo sviluppo contenuta nella Legge Finanziaria, appena presentata in Parlamento. Nella lettera, indirizzata anche al Ministro degli Affari Esteri, Franco Frattini e al Ministro dell´Economia, Giulio Tremonti, Amagliani si dice sconcertato dei tagli gia` confermati ad agosto di 170 milioni all´anno, dal 2009, per le iniziative del Ministero degli Affari Esteri, arrivando ad una riduzione complessiva di 400 milioni, se fosse approvata la prossima Finanziaria. ´ Questi numeri ´ afferma Amagliani ´ farebbero collocare l´Italia all´ultimo posto in Europa per quanto riguarda i contributi ai paesi piu` poveri del mondo, contraddicendo quanto piu` volte sostenuto dallo stesso Governo. Non gioverebbe certo alla credibilita` dell´Italia, proprio alla vigilia della presidenza del G8, visto che altri paesi dell´Unione Europea come Spagna, Germania e Francia, seppur afflitti dalla crisi finanziaria, hanno deciso di rispettare gli impegni internazionali. ´ La disapprovazione dell´assessore si fonda sul fatto che la legge Finanziaria portera` dei ´tagli drastici´ alle risorse destinabili allo sviluppo, riducendo il contributo attuale di almeno la meta`. ´Mentre ´ prosegue l´assessore ´ per centrare gli obiettivi concordati e mantenere le promesse ( lo 0,51% del Pil in Aiuto Pubblico allo sviluppo entro il 2010, puntando ad arrivare fino allo 0,7% nel 2015) costerebbe come mezza tazzina di caffe` al giorno. ´ Amagliani ha quindi concluso che ´a questo punto l´Italia non puo` aspirare a competere con i grandi paesi membri del G8 se non si dimostra coerente con gli impegni assunti, considerato che i fondi per la cooperazione italiani portano un contributo fondamentale sia alla nostra politica estera, che allo sviluppo globale. ´ .  
   
   
LAVORO, SEMPLIFICATE LE PROCEDURE PER IL COLLOCAMENTO DEI DISABILI  
 
Roma, 13 novembre 2008 - Procedure più semplici ed omogenee per il collocamento mirato dei disabili nel Lazio. Lo prevede il nuovo ‘Atto di indirizzo e coordinamento in materia di collocamento al lavoro delle persone con disabilità’, approvato dalla Giunta Marrazzo. Il nuovo testo, che recepisce le novità normative nazionali in materia, ha quale principale obiettivo dare maggiore impulso allo sviluppo dei servizi di collocamento mirato, nonché maggiore certezza agli operatori e agli utenti in merito alle procedure da applicare. Nella delibera, infatti, vengono attentamente analizzati e definiti il raccordo tra la normativa statale e regionale, i criteri per la formazione delle graduatorie degli iscritti agli elenchi provinciali dei disabili e i criteri generali per il riconoscimento degli incentivi alle assunzioni di persone con disabilità superiore al 66% (o psichica). Vengono anche definiti i requisiti che devono avere i soggetti autorizzati a svolgere attività di mediazione tra domanda e offerta di lavoro ai fini dell’inserimento lavorativo dei disabili, e, infine, i criteri per la stipula delle convenzioni e dei programmi di inserimento previsti dalla legge 68/99. Con questo provvedimento la Regione Lazio, dunque, intende sviluppare e sostenere il collocamento mirato investendo risorse finanziarie e umane per il raggiungimento degli obiettivi, anche attraverso l’analisi dei posti di lavoro e un approfondito bilancio delle competenze. .  
   
   
RIMBORSI FINO A 20 MILA EURO PER LE POSTAZIONI DI LAVORO DEI DISABILI  
 
Roma, 13 novembre 2008 - La Regione Lazio ha approvato una delibera con cui vengono definiti i criteri e le modalità di rimborso forfettario delle spese sostenute dalle aziende per l’adeguamento delle postazioni di lavoro per i lavoratori con disabilità superiore al 50%. Il provvedimento prevede che i rimborsi siano destinati anche all’acquisto di tecnologia per il telelavoro o alla rimozione delle barriere architettoniche nei luoghi di lavoro. Rimborsi saranno concessi fino ad un massimo del 90% della spesa sostenuta e, comunque, non oltre i 20. 000 euro per singola postazione di lavoro attivata nel territorio della regione Lazio. Le domande devono essere trasmesse alla Regione Lazio, Direzione Regionale Lavoro, Pari Opportunità e Politiche Giovanili, Area 4Z/03 – Via Rosa Raimondi Garibaldi, 7 – 00147 Roma dalle aziende che hanno effettuato assunzioni di disabili a tempo indeterminato entro 90 giorni dalla data di assunzione. Tutte le informazioni sul provvedimento sul sito internet www. Portalavoro. Regione. Lazio. It .  
   
   
VERBANO CUSIO OSSOLA - AGGIORNAMENTO S.M.A.I.L.  
 
Baveno, 13 novembre 2008 - 43. 334 è il numero degli addetti registrato nel 2007 nelle imprese del Vco, 27. 679 sono i dipendenti, mentre 12. 804 sono le sedi di impresa. Il settore dove sono presenti il maggior numero di addetti resta l´industria con il 33%, seguito dal terziario, che segna un buon 31% del totale, troviamo poi il commercio con il 20%, mentre il 14% degli addetti è occupato nelle costruzioni. Nel triennio 2004/2007 è avvenuta una crescita del numero totale di addetti del 3%, pari in valore assoluto a 1. 280 unità. Più in dettaglio, nei singoli settori si evidenzia una buona crescita del settore turistico con 409 addetti estivi in più rispetto al 2004 (+8,1%), delle costruzioni, +4,2% rispetto al ultimo anno, mentre il settore manifatturiero registra un calo dello 0,5%, pari in valore assoluto a 62 addetti (-454 dal 2004). Questi sono alcuni dati estratti dall´archivio integrato Smail, Sistema di Monitoraggio Annuale delle Imprese e del Lavoro, il cui aggiornamento al 31. 12. 2007, è stato presentato mercoledì 12 novembre 2008 presso la sede camerale di Baveno. La Camera di commercio si è dotata lo scorso anno di questo strumento innovativo che contiene e raccoglie informazioni sulla struttura e dinamica economica della nostra provincia. Registrandosi gratuitamente è possibile conoscere la composizione del sistema produttivo e del mercato del lavoro locale con il massimo dettaglio settoriale e territoriale, ottenendo indicazioni statistiche sulle 14. 644 unità locali attive in provincia e i relativi addetti. Smail, infatti, analizza e trasforma a fini di analisi economica-statistica i dati relativi alle imprese e agli imprenditori tratti dal Registro delle Imprese camerale e integrati con dati di fonte Inps relativi agli occupati dipendenti. La Camera di commercio, con la preziosa collaborazione del Gruppo Clas, curatore del progetto e degli aggiornamenti, intende in questo modo valorizzare la grande mole di dati tenuti negli archivi del Registro delle Imprese, riuscendo ad interpretare nel miglior modo possibile le trasformazioni socio-economiche in atto. I dati che si riferiscono al 31 dicembre di ogni anno, disponibili nelle serie storica 2004- 2007, possono essere estratti da 4 diversi archivi: unità locali con addetti - dati fine anno - dettaglio di attività economica (fino alla divisione ateco); unità locali con addetti - dati fine anno - dettaglio comunale; imprese attive in provincia con addetti - dati fine anno - dettaglio di attività economica (fino alla divisione ateco); imprese attive in provincia con addetti - dati fine anno - dettaglio comunale. Molte sono anche le “variabili descrittive” disponibili, come ad esempio l´attività e il settore economico, la classe di addetti e la forma giuridica. Con l´archivio integrato Smail è anche possibile estrarre dati suddivisi per comune, comunità montana,aree. .  
   
   
ACCORDO TRA REGIONE PUGLIA E CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA PER LA GERMANIA  
 
Bari, 13 novembre 2008 - Le istituzioni fanno sistema per promuovere l’immagine della Puglia sul mercato tedesco. È questo il senso dell’accordo rinnovato l’ 11 novembre tra la Regione e la Camera di Commercio italiana per la Germania (Ccig) alla presenza di Antonio Puri Purini, Ambasciatore della Repubblica Italiana in Germania. L’intesa commerciale è stata siglata a Berlino dal Vice Presidente della Regione Puglia e Assessore allo Sviluppo economico Sandro Frisullo e dal Presidente della Ccig Franco Andrea Ossola. Scopo del documento rinnovare l’accordo di cooperazione, già operativo con l’apertura di Desk Puglia negli uffici della Ccig a Berlino, Lipsia e Francoforte. La prestigiosa sede dell’Ambasciata italiana di Berlino ha fatto da cornice alla presentazione del futuro programma di promozione della Regione Puglia in Germania, illustrato dinanzi ad un pubblico di giornalisti e addetti ai lavori. “L’accordo firmato oggi” ha spiegato Sandro Frisullo “ha lo scopo di accompagnare le imprese per introdurle nel mercato tedesco. Senza questo documento le nostre aziende sarebbero lasciate allo sbaraglio”. La serata organizzata per presentare i prodotti agroalimentari e della cucina tradizionale Pugliese, nell’ambito della mostra fotografica su Federico Ii dal titolo “Puglia Stupor Mundi”, è stata l’occasione per parlare dei programmi futuri della Puglia in campo tecnologico, dall’aerospazio alle energie rinnovabili alla meccatronica. “La nostra regione” ha sottolineato il Vice Presidente “ha una posizione leader per le energie rinnovabili e per le tecnologie aerospaziali. Da noi vengono prodotti componenti per i Boeing 787 mentre nel campo delle nanotecnologie operano alcuni tra i migliori scienziati al mondo”. L’iniziativa ha ricevuto grande sostegno da parte dell’Ambasciatore della Repubblica Italiana in Germania Antonio Puri Purini, che ha sottolineato i profondi legami culturali tra Germania e Puglia. “La vostra regione – ha detto – non è solo sole e mare, ma rappresenta una delle realtà italiane più attive sotto il profilo commerciale. Per questo l’accordo sottoscritto oggi riveste una grande importanza nei rapporti economici tra Puglia e Germania”. A conferma di questo legame il workshop a Palazzo Italia, organizzato dallo Sprint (lo Sportello regionale per l’internazionalizzazione delle imprese), ha attirato più di ottanta buyer tedeschi che hanno assaggiato le specialità gastronomiche della Puglia presentate dalle aziende pugliesi del settore. .  
   
   
SARDEGNA: REVOCA CONSIGLIERA PARITÀ, DICHIARAZIONE DELL´ASSESSORE CONGERA  
 
Cagliari, 13 Novembre 2008 - Sulla questione della revoca della Consigliera nazionale di parità, prof. Ssa Fausta Guarriello, è intervenuta ieri l´assessore del lavoro della Regione Sardegna, Romina Congera. "Come donna e come assessore del lavoro esprimo innanzitutto solidarietà alla Prof. Ssa Fausta Guarriello. Questa è la prima volta che una Consigliera nazionale di parità viene revocata per motivi politici ed è a mio avviso un atto grave e preoccupante. Si è messo in discussione il suo carattere di autonomia e indipendenza". "Un atto del genere è inconcepibile - aggiunge l´assessore della regione Sardegna Romina Congera - in quanto le sue dichiarazioni sono in sintonia con il ruolo che la stessa legge le attribuisce e cioè quello di garantire l´attuazione dei principi di pari opportunità uomo - donna nel lavoro. La Consigliera ha solo espresso la sua preoccupazione sull´incidenza negativa che alcune norme, approvate dal governo, avrebbero sul mercato del lavoro femminile". "Il dissenso manifestato dalla Prof. Ssa Guarriello - precisa Romina Congera - è il dissenso di una donna che esprime giustamente e motivatamente le sue considerazioni sulle scelte normative che possono intaccare l´accesso al mondo del lavoro, e non solo, delle donne; queste, con gli ultimi atti approvati dal governo, s´impoveriscono e sono più ricattabili e ci troveremo sempre più in una situazione di disuguaglianza. Non possiamo, noi oggi, dire di appartenere ad una società civile se c´è un attacco continuo alle donne, al lavoro delle donne e alle parole di donne che parlano di uguaglianza, di pari opportunità, di diritti". "Amareggia che il governo con i suoi ministro e ministra abbia adottato un atto di tale gravità". "Non mi interessa parlare di norme, di atti illegittimi - conclude l´assessore della Sardegna Romina Congera - mi interessa invece leggere tra le righe della revoca, ossia che una donna brava e competente non potrà essere risorsa per tutte e tutti noi nel suo ruolo di consigliera nazionale di parità. Certo potrà farlo dalla sua cattedra e con grande autorevolezza, ma che brutta caduta di stile per l´Italia davanti agli occhi dell´Europa!" .  
   
   
ECONOMIA FVG: TONDO, TAVOLO TECNICO PER IMPRENDITORIA FEMMINILE  
 
Trieste, 13 novembre 2008 - L´inserimento nella programmazione comunitaria di progetti per la collaborazione interaziendale con un asse specifico dedicato all´imprenditoria femminile; l´avvio di un tavolo tecnico che coinvolga gli assessori regionali alle Pari opportunità, Alessia Rosolen, ed alle Attività produttive, Luca Ciriani, in un percorso utile a promuovere l´imprenditoria femminile in un´ottica di salvaguardia delle necessità e delle opportunità di genere; idee e suggerimenti che consentano di ottimizzare l´impiego delle poste inserite nella finanziaria regionale a favore delle politiche per la famiglia (22 milioni di euro) e della sperimentazione mirata alla sostituzione del reddito di cittadinanza (15 milioni). Sono queste le proposte che il governatore del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, ha fatto alla presidente del Coordinamento regionale dei Comitati per l´imprenditoria femminile di Gorizia, Pordenone e Udine, Elena Pellaschiar, alle presidenti dei sinigoli Comitati (Patrizia Felluga, Patrizia Bomben, Tiziana Valle ed Etta Carignani, presidente nazionale onoraria Aidda) e ai membri del Coordinamento che, nel corso dell´incontro svoltosi oggi nel palazzo della Giunta regionale a Trieste, gli hanno consegnato un documento contenente una serie di richieste mirate al rilancio dell´imprenditoria femminile in regione. Di fatto, sono 24. 516 le piccole e medie aziende del Friuli Venezia Giulia che fanno capo ad una donna e costituiscono una parte consistente dell´intero tessuto produttivo regionale. Di queste, le imprese individuali rappresentano il 73,39 per cento, le società di persone il 17,46 p. C. , le società di capitali l´8,21 p. C. E le cooperative o consorzi lo 0,94 p. C. E´ un comparto che vuole crescere e si fonda sulle giovani che scelgono questa strada per entrare nel mondo del lavoro e, ha ricordato l´assessore Rosolen, "sulle donne che, dopo la fase di cura genitoriale, desiderano riavvicinarsi ma hanno difficoltà di trovare un´attività dipendente". L´assessore, ricordando che tra le regioni italiane la nostra è quella più vicina agli obiettivi di Lisbona, ha sottolineato che il piano triennale per il lavoro comprende capitoli dedicati anche alle donne imprenditrici e che buona parte delle richieste fatte dai Comitati, a partire dall´applicazione della legge 53 sulla conciliazione lavoro-famiglia, "già fanno parte degli strumenti che la Regione mette a disposizione di tutte le donne". Tra le richieste del Coordinamento, la creazione di una legge regionale per l´imprenditoria femminile con risorse a favore dell´attuazione in Friuli Venezia Giulia della legge 215, una rappresentanza dei Comitati negli organismi regionali, strumenti di conciliazione e sgravi fiscali ma, soprattutto, la possibilità per le donne che avviano un´attività aziendale di contare sull´inserimento di condizioni più favorevoli nella legislazione regionale di incentivazione. Tondo, che ha definito l´incontro "un´opportunità importante ed il primo passo lungo un percorso di condivisione" ha ricordato il momento storico difficile che ha portato il Governo regionale a varare una finanziaria rigorosa che rimanda alla primavera alcune scelte importanti, "perché ora sarebbe presuntuoso, da parte nostra, ritenere di avere in tasca la ricetta giusta". "Questa Regione può lavorare a livello normativo a vostro vantaggio e portare le vostre istanze all´attenzione dei ministeri del Lavoro e delle Attività produttive", ha concluso il governatore, chiedendo a sua volta "un approccio pragmatico e non ideologico alla soluzione dei problemi e supporto per individuare le azioni più utili al migliore utilizzo delle risorse che la Regione ha messo a disposizione delle famiglie e del lavoro femminile". .  
   
   
L’IMPRENDITORIA FEMMINILE TRA COMPETITIVITÀ E CONTINUITÀ: GLI STRUMENTI VENERDÌ 14 NOVEMBRE CONVEGNO-DIBATTITO PER PRESENTARE IL PROGETTO SULLA TRASMISSIONE/SUCCESSIONE DI IMPRESA PROMOSSO DA CNA IMPRESA DONNA LOMBARDIA IN COLLABORAZIONE CON REGIONE LOMBARDIA E UNIONCAMERE..  
 
 Milano, 13 novembre 2008 - Sono 5. 523 le imprese “rosa” che si sono aggiunte al panorama dell’imprenditoria italiana nel periodo giugno 2007 - giugno 2008, un contributo positivo che ha inciso fortemente sull’immobilità della crescita imprenditoriale complessiva del Paese, controbilanciando un saldo che altrimenti sarebbe stato negativo. Anche nella nostra regione è riscontrabile l’apporto positivo delle imprese “rosa”: le 1739 nuove presenze rappresentano il 31,5% del dato nazionale. Per fotografare meglio l’attuale scenario imprenditoriale femminile e le difficoltà che ancora si trova a dover affrontare, per una serie di fattori ambientali, culturali, economici indubbiamente insiti anche nel tessuto delle Pmi, Cna Impresa Donna Lombardia e Cna Impresa Donna Nazionale organizzano il convegno-dibattito: L’imprenditoria Femminile Tra Competitività E Continuità: Gli Strumenti Venerdì 14 novembre 2008 – Ore 15,00, Hotel Cavour, - Milano Partecipanti: Ivan Malavasi, presidente nazionale Cna, Fausto Cacciatori, presidente Cna Lombardia, Alessia Zaninello, Vice-presidente Cna, Giuseppe Vivace, Cna Lombardia, Gruppo Business Family Commissione Europea Anna Zannino, Presidente Cna Impresa Donna Lombardia Nell’occasione verrà presentato il progetto sulla successione/trasmissione di impresa di Cna Impresa Donna Lombardia, realizzato in collaborazione con Regione Lombardia e Unioncamere, un originale Modello di Supporto e Consulenza specifica per imprenditori o imprenditrici interessati rispettivamente al trasferimento e al subentro in impresa. A seguire il dibattito coordinato dal segretario di Cna Lombardia, Fabio Binelli, con l’intervento di Gisella Introzzi, direttore operativo Unioncamere Lombardia, Francesca Borgato, direttore generale dell’Assessorato Artigianato e Servizi di Regione Lombardia, Daniela Fiori, rappresentanza Italiana Europea a Bruxelles, Roberto Castellucci, direttore Istituzione dei Distretti Industriali della Provincia di Arezzo e Anna Maria Marazzi che porterà la sua testimonianza di imprenditrice artigiana di seconda generazione. Conclude Daniela Piccione, coordinatrice nazionale Cna Impresa Donna. .  
   
   
L´ACCETTAZIONE DELL´INTEGRITÀ PERSONALE  
 
Bolzano, 13 novembre 2008 - Nella relazione, in lingua italiana, dal titolo "Io e la mia ombra",organizzata dall´Ufficio donna in collaborazione con il Comitato provinciale per le pari opportunità, martedì 18 novembre a Laghetti di Egna si parlerà dell´accettazione dell´integrità personale. Ingresso libero. Fin da bambini abbiamo imparato a mostrare soltanto alcuni aspetti di noi stessi, negando le nostre parti „difficili“, per paura di non essere accettati ed amati. Nel corso degli anni spesso abbiamo nascosto i nostri sentimenti, le paure, la vergogna e le volte in cui ci siamo sentiti feriti perfino a noi stessi. In che modo ci siamo frammentati? Riconoscere e fare pace con la nostra ombra può essere il primo passo verso l’accettazione di noi stessi nella nostra integrità. Questo il tema della relazione dal titolo "Io e la mia ombra", che sarà tenuta da Barbara Monti, insegnante di crescita personale e di meditazione, presso la Biblioteca a Laghetti di Egna martedì 18 novembre, alle ore 20. L´ingresso è libero a tutte le persone interessate. L´iniziativa rientra nella serie di incontri che il Comitato provinciale per le pari opportunità ed il Servizio donna della Provincia organizzano in varie località altoatesine per illustrare temi specifici legati al mondo femminile. Alcune conferenze saranno tenute in tedesco ed altre in italiano. Gli incontri si svolgono in collaborazione con i rispettivi Comuni ed in particolare con le consigliere comunali e le associazioni femminili locali. L´obiettivo dell´iniziativa è quello di creare contatti con donne da tutte le parti della provincia e incentivare la collaborazione con le organizzazioni femminili e le rappresentanti politiche a livello locale. .  
   
   
ADOZIONI INTERNAZIONALI, SI AMPLIA LA RETE A SOSTEGNO DELLE FAMIGLIE FIRMATO IERI POMERIGGIO A PALAZZO SACRATI STROZZI UN PROTOCOLLO D´INTESA  
 
 Firenze, 13 novembre 2008 - Potenziamento della rete di supporto a servizio delle coppie toscane che vogliono intraprendere il percorso dell´adozione internazionale. É questo lo scopo principale del protocollo d´intesa che Regione, i quattro comuni capofila Firenze, Prato, Siena e Pisa che gestiscono i relativi centri regionali per l´adozione e 13 enti privati tra i più importanti che operano nel settore sia a livello locale che nazionale, hanno sottoscritto oggi pomeriggio a Palazzo Sacrati Strozzi. «Le coppie toscane che decidono di avventurarsi in questo difficile percorso – ha spiegato l´assessore alle politiche sociali Gianni Salvadori – devono poter contare su una rete di sostegno in grado di fornir loro assistenza, informazione e una preparazione adeguata anche per l´ottenimento del decreto di idoneità da parte del Tribunale per i Minorenni». La Regione aveva già in buona parte realizzato questo obiettivo grazie all´accordo di programma siglato nel 2002, attraverso il quale erano stati individuati i 4 quattro centri regionali per le adozioni ed organizzato un sistema di supporto per le coppie. «Con questa firma – ha aggiunto Salvadori - si allarga significativamente la rete di collaborazione sia perchè aderiscono, rispetto all´accordo di 6 anni fa, cinque nuovi enti autorizzati per un totale di 13 soggetti, sia perchè si sviluppano nuove azioni di raccordo e collegamento tra gli operatori pubblici e gli stessi enti autorizzati». La Regione, da un lato, oltre a confermare il necessario sostegno economico (che è di circa 200 mila euro l´anno per il funzionamento dei 4 centri), garantisce il coordinamento dei servizi impegnati nelle pratiche di adozione internazionale, organizzando anche incontri specifici. Gli altri soggetti firmatari, dall´altro, provvedono ad intensificare l´infor mazione rivolta alle famiglie, a sviluppare occasioni di confronto con i Tribunali per i Minorenni e a ricercare possibili collaborazioni anche per la fase di supporto alle coppie dopo l´adozione. L´accordo sottoscritto nel febbraio 2002 aveva inserito novità rilevanti nel campo delle adozioni, provvedendo a riorganizzare il sistema secondo il principio di quattro centri dedicati che forniscono informazione, orientamento e supporto alle coppie di più zone e organizzati quindi per area vasta: Pisa per quella costiera, Prato e Firenze per la Toscana centrale, Siena per quella meridionale. Le coppie intenzionate ad adottare un bimbo o una bimba possono contattare o visitare i quattro centri per avere dal personale che vi lavora, assistenti sociali e psicologi, risposte a dubbi, chiarimenti sulle procedure da seguire, informazioni sul percorso complessivo e per partecipare ai corsi di preparazione che hanno cadenza periodica. «La sottoscrizione del nuovo protocollo – ha concluso l´assessore – permette di rafforzare quel proficuo rapporto di collaborazione che è alla base dell´attività dei centri per l´adozione toscani, la cui utilità è confermata dal numero crescente di coppie che vi si sono rivolte». Secondo i dati forniti dal Centro regionale di documentazione su infanzia e adolescenza dal 2005 al 2007 le coppie toscane che hanno fatto domanda di adozione sono state 2485. Le domande di adozione nazionale sono state 921, quelle internazionali 143, quelle sia nazionali che internazionali 1421. I bambini adottati sono stati in tutto 391, i bambini dichiarati adottabili per tipo di adozione 962. Relativamente al primo semestre 2008, in base alle rilevazioni del Centro adozioni di Firenze (che ha il compito di coordinare tutti e 4 i centri per l´adozione), i contatti pervenuti ai centri per avere informazioni sono stati in tutto 362, 250 i colloqui informativi, 32 i corsi d i preparazione, 244 le coppie che vi hanno preso parte, 16 gli incontri con gli enti e 374 le persone partecipanti. In allegato una tabella riassuntiva a partire dal 2002. Su www. Regione. Toscana. It nella sezione Sociale il testo completo del protocollo. .