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Notiziario Marketpress di Lunedì 09 Maggio 2011
FESTA DELL´EUROPA 2011 COSA SI FESTEGGIA IN EUROPA IL 9 MAGGIO?  
 
Bruxelles, 9 maggio 2011 - Il 9 maggio rappresenta la nascita dell´Europa comunitaria. Nel 1950, in questa data, Robert Schuman, Ministro francese degli Affari Esteri, in collaborazione con il consigliere Jean Monnet, ha presentato la dichiarazione del 9 maggio che ha posto le basi per una nuova integrazione degli Stati europei fondata sull´impegno del mantenimento di relazioni pacifiche. Il processo di integrazione è iniziato attraverso la creazione di una Istituzione europea sovranazionale incaricata della gestione dell´industria del carbone e dell´acciaio, materie prime indispensabili per qualsiasi potenza militare. L´obiettivo era prevenire le cause politiche e militari che hanno portato al disastroso secondo conflitto mondiale. Le prime righe della dichiarazione enunciano: "La pace mondiale non potrebbe essere salvaguardata senza iniziative creative all´altezza dei pericoli che ci minacciano". "Mettendo in comune talune produzioni di base e istituendo una nuova Alta Autorità le cui decisioni saranno vincolanti per la Francia, la Germania e i paesi che vi aderiranno, saranno realizzate le prime fondamenta concrete di una federazione europea indispensabile alla salvaguardia della pace". Al vertice, tenutosi a Milano nel 1985, i capi di Stato e di governo dell´Unione europea decisero di festeggiare questa data come Giornata dell´Europa. Oggi, questa ricorrenza rappresenta l´occasione di ricordare la strada percorsa che iniziò con un progetto ambizioso e soprattutto innovativo sia dal punto di vista storico che politico. Gli Stati europei si sono uniti liberamente e democraticamente condividendo i principi comuni di pace e solidarietà che hanno fatto crescere l´Unione europea sino a diventare un´istituzione che conta, ad oggi, 27 Paesi membri. Dal 1950 l´integrazione si è ulteriormente sviluppata includendo, oltre all´ambito economico, anche quello sociale. I grandi cambiamenti che si sono susseguiti negli anni, hanno influenzato la vita di tutti i cittadini d´Europa, tanto che oggi essere cittadini europei significa maggiore partecipazione e maggiore promozione dei propri interessi. La festa del 9 maggio quindi non è solamente un ricordo delle origini europee, ma soprattutto un momento di riflessione e di propositività verso il futuro tenendo sempre presente il passato. L´europa è ancora in costruzione, i traguardi da raggiungere sono ancora molti, ma gli strumenti a disposizione sono sempre più efficaci ed efficienti grazie ad una coesione degli Stati solida e duratura. La ricorrenza è festeggiata attraverso diversi tipi d´iniziative, convegni, conferenze e concerti in tutte le città europee. Lo scopo è quello di far avvicinare i cittadini all´Europa e i popoli dell´Unione fra di loro. Un´istituzione così grande e importante nasce prima di tutto dal sentimento di appartenenza ai valori comuni che la contraddistinguono, mantenendo allo stesso tempo la propria identità culturale.  
   
   
BUONA FESTA DELL´EUROPA 2011  
 
Strasburgo, 9 maggio 2011 - "Abbiamo tutte le ragioni per essere orgogliosi di ciò che l´Europa ha raggiunto" ha dichiarato il Presidente del Parlamento europeo Jerzy Buzek in occasione del 61esimo anniversario della dichiarazione di Shuman, che segna la Festa dell´Europa: l´ambiziosa proposta che ha posto le basi per ciò che l´Unione europea è diventata oggi. Buzek ha messo in guardia dal dare per scontati i risultati raggiunti, e ha esortato a "prendere per mano coloro che condividono i nostri sogni, ma non hanno avuta la fortuna di stare dalla parte vincente della Storia". Ha ricordato il bisogno di aiutare i vicini orientali e meridionali dell´Ue nella loro lotta "per la dignità umana, la libertà e la democrazia", e ha sottolineato quanto sia necessaria la solidarietà con gli Stati membri "che stanno fronteggiando debiti onerosi con riforme coraggiose e responsabili".  
   
   
9 MAGGIO FESTA DELL´EUROPA - DISCORSO DEL VICEPRESIDENTE ANTONIO TAJANI: "COSA PUÒ FARE L´EUROPA PER I GIOVANI"  
 
Bruxelles, 9 maggio 2011 - Ringrazio per l’organizzazione di questo incontro che ci offre un prezioso confronto su temi che dovrebbero figurare sempre in cima alle nostre agende politiche. Sessantuno anni fa la dichiarazione del Ministro degli Esteri Francese Robert Schuman segnava l´inizio di una delle più affascinanti avventure della storia, un cammino difficile, complicato, ma con risultati straordinari per la pace, la liberta e la prosperità di noi europei: la costruzione dell´unità dell’Europa. Non possiamo certo cullarci sugli allori. Cresce la tentazione di ripiegarsi sugli egoismi nazionali, sulle nostre paure; ci s’illude che individualismo e localismo esasperato possano proteggerci dai rischi del mondo globale. Si arriva anche a prospettare l´abbandono dell´Europa. Non rido di chi rimette in discussione l’integrazione europea; ho pieno rispetto e cerco di capire. Ma, soprattutto, credo sia necessario raccogliere la sfida; dimostrare, nei fatti, con una buona politica europea, che sarebbe un grave errore abbandonare l´Ue per risolvere i nostri problemi. Oltre che paradossale, proprio adesso che l´Europa viene invocata quale unico strumento davvero adeguato per affrontare le sfide del mondo globale. Il ritorno alla pace dopo secoli di guerre e divisioni è stato possibile solo uscendo dalla "dinamica di gruppo" per cui Regni e Stati nazione affermavano predominio e coesione interna in contrapposizione al nemico esterno. Ne siamo usciti con una di quelle intuizioni che stanno alla base dell’evoluzione dell’umanità: per risolvere problemi comuni dobbiamo, necessariamente, trovare risposte comuni, al di la dei gruppi nazionali d´appartenenza. Non più dilaniarsi per contendersi regioni col carbone o industrie siderurgiche. Mettere insieme risorse e commercio, sedersi attorno a un tavolo, discutere, magari litigare, ma poi decidere insieme per il bene di tutti. E´ lo straordinario valore aggiunto del metodo comunitario alla base del primo Trattato sulla Comunità Europea del Carbone e dell´Acciaio del 1951 e di tutta la costruzione europea. La diversità di Stati o regioni non più elemento di contrapposizione, bensì di ricchezza e scambio dialettico. E´ un modello originale e unico al mondo da non dare per scontato e di cui essere fieri; e che abbiamo il dovere di preservare e rafforzare per le generazioni future. Dunque, più grandi sono le sfide più serve un´Europa politica all´altezza della situazione; un’Europa che non deve occuparsi di cose che si possono risolvere con l´iniziativa privata o a livello locale, ma entrare in campo solo laddove sia indispensabile una risposta comune. Pensiamo davvero di poter far fiorire la nostra economia e creare lavoro senza un mercato europeo integrato con una moneta e regole comuni a garanzia della libertà d´impresa? O che si possa andare in ordine sparso a negoziare accordi commerciali o sull´energia e materie prime con Usa, Cina, Brasile o Russia? Non è utopistico illuderci di poter controllare migliaia di chilometri di frontiere marine e terrestri e gestire i crescenti flussi migratori senza una vera strategia europea? O dare risposte concrete alle nuove generazioni dell´Africa e affermare i nostri interessi e valori nel mondo andando ognuno con la propria politica e i propri ambasciatori? Oppure, difenderci dalle minacce del terrorismo e contribuire a un mondo con maggiore pace e giustizia con ventisette eserciti e servizi d’intelligence che non si parlano l´un l´altro? O, ancora, pensare di risolvere il problema energetico, la sicurezza nucleare, la preservazione degli equilibri del nostro ecosistema, senza azioni comuni? Tutte domande retoriche a cui se ne potrebbero aggiungere altre. Ma ben più lunga sarebbe la lista di quello che è inutile e, talvolta controproducente, affrontare a livello europeo. La sussidiarietà deve essere la stella polare della politica, per cui serve un´analisi rigorosa, come previsto dallo stesso Trattato di Lisbona, su quello che davvero può essere fatto solo a livello sovranazionale. Il problema non è, dunque, se l´Europa serva o meno ma, piuttosto, quanta Europa e con quali strumenti. Il gioco antico del Caprio espiatorio per cui se le cose vanno bene è merito di uno Stato o una Regione e, se vanno male, è colpa dei soliti burocratici di Bruxelles, non è la via giusta. Si rischia solo una spirale di recriminazioni e scaricabarile danneggiando, forse in modo irreparabile, l´unica barca abbastanza solida e grande adatta a navigare nelle acque agitate e insidiose del mondo globale. Parlare solo male dell´Europa può, forse, aiutare a vincere le elezioni ma non a governare i problemi. Finora, per molti aspetti, la storia dell´integrazione europea è una storia di successo. Il mercato unico e le sue libertà, l´Euro, la nuova governance economica per rispondere alla crisi dei debiti sovrani e rilanciare competitività e lavoro sono la via da seguire. Cosa saremmo stati in piena tempesta finanziaria senza questi strumenti comuni? Il fatto stesso che dal momento della sua nascita quasi tutti gli Stati del continente abbiano fatto la fila per entrare nell´Ue e che questa abbia giocato un ruolo determinate per la democrazia e la stabilità di molti paesi europei basterebbe a considerarla un´impresa ben riuscita. Ma è innegabile che negli ultimi anni, proprio quando si è più avvertito il bisogno di una forte azione europea, l´Ue abbia anche mostrato inadeguatezze e l´emergere di una crescente cultura di egoismi nazionali. Per alcune politiche chiave quali l´azione esterna, la difesa o l´immigrazione, si è rimasti in un limbo d’incertezza, nel voglio ma non posso dei veti incrociati, in una logica intergovernativa dove si perde il senso della solidarietà e si rischia di apparire velleitari o inconcludenti. Siamo forse stati inadeguati nel saper cogliere la domanda di più Europa (laddove serviva davvero). E, talvolta, si è consentito un ruolo abnorme alla burocrazia comunitaria, ribaltando la logica della buona amministrazione al servizio della buona politica; col rischio di acuire il senso di distanza quasi Kafchiano dei cittadini. Bruxelles non deve apparire un luogo lontano e ameno ma centro aperto agli interessi legittimi e alla partecipazione. Una nostra capitale, non quella di uno stato terzo. Per tagliare l’erba sotto i piedi degli estremismi euro fobici va dimostrato, nel concreto, che una buona Europa politica è utile a tutti. Adattandola a un mondo globale profondamente mutato e alle nuove istanze di cittadini e imprese, con strumenti efficaci per essere tra i protagonisti di questo nuovo mondo dove ci giochiamo il nostro futuro. La Commissione europea è chiamata a dare l’esempio. E’ stato appena approvato un codice di condotta e trasparenza per i Commissari e tagli al bilancio (che negli ultimi dieci anni è cresciuto della metà rispetto a quelli nazionali); e sono state proposte azioni per migliorare il coordinamento comunitario su immigrazione e spazio di Schengen. Bisogna continuare, con ancora più coraggio; insistendo sulla via dello Small Business Act per procedure più semplici e meno burocrazia, anche per l’accesso ai fondi europei; liberando la forza e il potenziale delle nostre ventitré milioni di Pmi che sono la via più maestra per creare nuovo lavoro. E dare ai nostri vicini dell’Africa una risposta che dimostri la consapevolezza della straordinarietà della sfida: un piano Marshall e l’integrazione col mercato europeo; per togliere ossigeno a fondamentalismi e mercanti di uomini e avere una vera strategia di governo delle pressioni migratorie. Disoccupazione Giovanile In Cima All’agenda Ue - Ma, soprattutto, è urgente dare risposte concrete ai 100 milioni di giovani che rappresentano 1/5 della popolazione europea. E’ a voi che voglio rivolgermi oggi. Per restare protagonisti del mondo serve la vostra capacità di essere artefici dell’avvenire davanti alle sfide e alle opportunità straordinarie – sconosciute ai vostri nonni – che vi offre questo grande spazio di libertà civili ed economiche creato dai Padri fondatori. Nonostante queste opportunità, spesso vi scontrate con gravi difficoltà nell’istruzione, nella formazione, nell’accesso al mondo del lavoro e nella mobilità; in altri termini, nel trovare un vostro posto nella società. Per voi, prima di tutto, l´Europa è chiamata a dimostrare il suo valore aggiunto. E contribuire a risolvere la peggiore eredità della crisi, l’altissimo livello di disoccupazione giovanile, cresciuto dal 14,7% al 20,4% tra il marzo 2008 e l´inizio del 2011. Che in alcuni paesi, come Italia o Spagna, arriva a toccare 1/3 dei giovani. La Strategia Europa 2020 - La crisi ha evidenziato e accentuato molte delle difficoltà già preesistenti per l’inserimento nel mondo del lavoro. Fin dall’inizio del suo mandato la Commissione si è concentrata su lavoro e sviluppo, lanciando la strategia “Europa 2020” per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Tra gli obiettivi chiave per il 2020 vi sono un´occupazione del 75% per la popolazione attiva, almeno il 40% dei cittadini con un titolo di studio universitario e un tasso di abbandono scolastico inferiore al 10%. Investire in istruzione, formazione e apprendimento permanente di qualità è essenziale per raggiungere questi target. Il legame tra più professionalizzazione della forza lavoro e maggiore occupazione è indiscutibile, come dimostrato dai dati Eurostat. Secondo l’Ocse, un anno d’istruzione aggiuntivo della popolazione accelera il tasso di crescita dello 0,45% agendo sulla produttività. Raggiungere gli obiettivi europei darebbe una spinta formidabile all’incremento del Pil. La strada è ancora lunga. Quasi il 15% dei ragazzi tra 18 e 24 anni lascia gli studi prima del diploma. E vi è un fenomeno di ritorno della piaga dell’analfabetismo: quasi il 25% dei quindicenni ha difficoltà di lettura con un aumentato negli ultimi anni. Meno di una persona su tre (31,5%) ha un titolo di studio universitario contro il 40% degli Usa e il 50% del Giappone. La domanda reale di lavoro che viene dalle imprese spesso non incontra l’offerta di talenti, competenze e potenzialità delle nuove generazione. Ad esempio, nel 2015 si stima una domanda di 385.000 esperti d’informatica in Europa che non si riuscirà a soddisfare. Vi è ancora un´eccessiva distanza tra il mondo universitario e quello delle imprese. Va fatto molto di più per coinvolgere scuole e Università, avvicinare davvero le imprese ai giovani, dando loro la possibilità di realizzare la propria creatività e il loro potenziale d´innovazione. E sono particolarmente lieto di avere qui oggi cosi autorevoli rappresentanti del mondo accademico, del lavoro e delle imprese per raccogliere idee e proposte. Considero importante che alle Assise di Confindustria di due giorni fa si sia sottolineata il ruolo chiave dell’accesso dei giovani al lavoro, della formazione, della meritocrazia e della flessibilità per il rilancio della crescita. Non è possibile arrivare al 75% di occupazione senza un progresso radicale nell’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro. Va superata la dicotomia tra giovani che utilizzano le nuove tecnologie, flessibili, che parlano le lingue, magari laureati in materie scientifiche o tecniche, e quelli senza alcuna qualifica. Entro dieci anni il 35% dei posti di lavoro richiederà un elevato livello di qualifiche, con spiccate capacità di adattamento e innovazione. Per dare risposte a questi problemi e attuare la sua strategia la Commissione ha lanciato una serie d’iniziative faro, fra cui “Gioventù in movimento” (Youth on the Move), Competenze e Lavoro (Skills and Jobs). Lavoro E Competenze - Skills and Job mira proprio a contribuire a un tipo di formazione in linea con i nuovi trend della domanda di lavoro, anche sulla base di uno studio che identifica le future competenze che serviranno alle Pmi. Studio che ha evidenziato la necessità di riconoscere a livello europeo il valore dei tirocini e delle conoscenze pratiche acquisite. Su questa base la Commissione intende sviluppare un Passaporto Europeo delle Competenze (European Skills Passport) che registri competenze ed esperienze pratiche rendendole più visibili e facilitare la ricerca di lavoro e l’informazione hai datori di lavoro. Come suggerito anche da Confindustria, credo sia necessario riflettere a un maggiore coinvolgimento dei datori di lavoro nello sviluppo della formazione, metodi d’insegnamento e valutazione delle qualifiche e nella gestione degli istituti di formazione. Si potrebbe avere più flessibilità all’adattamento d’istruzione e formazione al mercato favorendo l’incontro di domanda e offerta. "Gioventu´ In Movimento" - "Youth on the Move", prevede azioni per aiutare i giovani ad acquisire i titoli e le competenze necessari per avere successo sul mercato del lavoro. Si punta a: Modernizzare istruzione e formazione, adattandole alle nuove esigenze di giovani e datori di lavoro, con un miglior riconoscimento delle abilità acquisite fuori dell´istruzione formale e rendendo più attraente l´istruzione superiore limitando l’abbandono scolastico; Promuovere un nuovo quadro europeo per l´occupazione dei giovani, con raccomandazioni agli Stati membri per riformare il mercato del lavoro e per un maggior supporto ai servizi pubblici per l’occupazione giovanile; Sostenere la mobilità negli studi e nel lavoro, anche attraverso una raccomandazione del Consiglio per l´eliminazione degli ostacoli alla mobilità e nuovi programmi di finanziamento per l´istruzione. Verrà anche proposta una tessera "Youth on the move" per facilitare la mobilità e l´iniziativa "Il tuo primo posto di lavoro Eures" per far conoscere le opportunità di lavoro all´estero. L’obiettivo è che entro il 2020 tutti i giovani in Europa possano avere parte del loro percorso formativo o professionale all’estero. Erasmus Per Giovani Imprenditori - Sempre per favorire occupazione e mobilità, vorrei sottolineare l´importanza del programma "Erasmus per giovani imprenditori" di cui sono responsabile. Attraverso un aiuto finanziario a nuovi o potenziali imprenditori si consente di trascorrere da 1 a 6 mesi sul campo all´estero fornendo prezioso know how da imprenditori affermati, favorendo scambi e la creazione di reti tra giovani imprenditori; e aiutando le Pmi a trarre maggiore beneficio dal Mercato Unico. L’iniziativa, specie in Italia, ha suscitato grande interesse. L´italia ha il numero più alto d’imprenditori candidati con ben 22 organizzazioni intermediarie che sostengono gli imprenditori nella preparazione della loro esperienza di mobilità, 223 imprenditori ospitanti e 418 nuovi imprenditori ospitati. In generale, sono particolarmente lieto del successo che sta riscontrando e credo che sia una strada da perseguire e rafforzare già dal 2012. Un Nuovo Quadro Per L’occupazione Giovanile - L’ue ha il compito di monitorare gli Stati membri e di spingerli affinché siano più audaci nelle loro politiche. A gennaio è stato presentato il cosiddetto Semestre europeo, col fine di migliorare il coordinamento dei piani di bilancio e di riforme strutturali. Tra le riforme considerate essenziali per la competitività, vi sono quelle dei mercati del lavoro e la loro flessibilità, anche in funzione di migliorare l’accesso dei giovani. Nell´ue il 40% dei giovani di meno di 25 anni ha un contratto temporaneo. Questi contratti non sono negativi di per sé: le imprese possono assumere lavoratori in prova prima di offrire posti a tempo indeterminato, i giovani sperimentano più esperienze lavorative nei primi anni di attività. Ma troppi giovani rimangono intrappolati in una serie di posti temporanei, soprattutto nei paesi dove il lavoro a tempo determinato ha garanzie sociali che lo rendono particolarmente rigido. Ne deriva un mercato del lavoro a due velocità nelle quali i giovani hanno poche speranze di passare a contratti più stabili. La Commissione raccomanda dunque agli Stati di adottare le misure per rendere più interessante l’assunzione di giovani a tempo indeterminato. Gli Stati dovrebbero creare una "garanzia per i giovani", che consenta a tutti di trovare un lavoro o seguire una formazione complementare, entro quattro mesi dopo la scuola. I tirocini sono essenziali per maturare un’esperienza preziosa ma va evitato che divengano strumenti per aggirare assunzioni con contratto regolare o periodi di prova. Nel 2012 pubblicheremo orientamenti qualitativi per aiutare i giovani, i datori di lavoro e gli istituti di formazione a istituire tirocini di qualità elevata. Piu Giovani Imprenditori - Come Commissario all´Imprenditorialità considero mio impegno prioritario diffondere la cultura d´impresa tra i giovani. Attualmente solo il 45% degli europei desidera mettersi in proprio, avviando una propria attività a fronte del 55% degli Usa e ben il 71% della Cina. Invogliare le nuove generazioni a un maggiore spirito imprenditoriale si può. Ad esempio, con un progetto realizzato dalla regione svedese di Halland si è riusciti a ´´stimolare bambini e ragazzi allo spirito imprenditoriale´´ grazie a uno specifico metodo pedagogico. La percentuale dei ragazzi che ´´da grandi´´ vuole fare l´imprenditore è passata dal 26% al 44%. La Commissione promuove programmi per favorire l’imprenditorialità giovanile offrendo agli studenti strumenti per pensare in modo creativo, risolvere problemi pratici, comunicare, creare network, esercitare la leadership. Sviluppare carattere imprenditoriale richiede un diverso approccio all’istruzione che dia la possibilità agli studenti di immergersi nella vita reale e imparare dall’esperienza pratica. Per questo abbiamo raccomandato di includere la capacità imprenditoriale tra le competenze da inserire nei Cv. Come indicato nell’iniziativa Skills and Job, lo spirito e la cultura imprenditoriale devono diventare un mezzo molto più diffuso per creare occupazione. Va incoraggiato l’utilizzo dei programmi comunitari di Life Long Learning e del Fondo Sociale Europeo per stimolare le capacità imprenditoriali e sviluppare servizi di assistenza ai giovani che vogliono iniziare un’attività in proprio. Naturalmente non è solo una questione di propensione personale o educazione. Chi vuole fare impresa non deve avere le ali tarpate sul nascere. L’azione politica, a tutti i livelli, deve fare il possibile perché vi sia un contesto favorevole alla creazione e allo sviluppo d’imprese. Avviare Pmi deve diventare un´alternativa reale per molti giovani senza occupazione. Soffocare sul nascere un´iniziativa economica con burocrazia, regole inutili e oneri fiscali sproporzionati al rischio d´inizio attività significa, talvolta, uccidere sul nascere un’occasione di realizzazione per giovani intraprendenti. E’ essenziale che gli Stati diano piena attuazione allo Small Business Act che ho voluto rivedere e rafforzare per rendere ancora più effettivo il principio di pensare in piccolo e facilitare la vita alle Pmi in tutti i modi possibili. Anche per facilitare l’accesso al credito ai giovani, reso ancora più difficile dalla crisi, sono stati creati nuovi strumenti come “Progress microfinance” per sostenere progetti e idee di aspiranti imprenditori. Conclusioni - La prosperità futura dell´Europa e il suo ruolo nel mondo dipendono da voi giovani cittadini europei: serve la vostra energia e le competenze e abilità che saprete dimostrare saranno decisive per rilanciare la nostra competitività. Fare quanto possibile perché siano riconosciuti merito, talento e spirito d’iniziativa di ciascuno di voi è la sfida che non possiamo perde  
   
   
9 MAGGIO – FESTA DELL´EUROPA: NEI CINEMA SI PROIETTANO 27 FILM PROVENIENTI DAI 27 STATI MEMBRI  
 
Bruxelles, 9 maggio 2011 - Grazie a Eurocine 27 – un´iniziativa congiunta dell´Unione europea e della rete Ugc, il 9 maggio vengono proiettati nei cinema 27 film provenienti dai 27 Stati membri dell´Unione europea per celebrare e promuovere la diversità culturale in Europa. Androulla Vassiliou, commissario responsabile per l´istruzione, la cultura, il multilinguisto e la gioventù, ha dichiarato: "Il cinema europeo è tra i migliori e viene regolarmente premiato, a Cannes, a Berlino o in occasione dell´assegnazione degli Oscar. La distribuzione dei nostri film in Europa continua però a rappresentare una sfida che il programma Media affronta già da 20 anni assegnando la metà del proprio bilancio ai distributori che proiettano film realizzati fuori del loro mercato nazionale. In questo giorno in cui si celebra la festa dell´Europa approfittate dell´opportunità unica di vedere questi film di alta qualità che rappresentano altrettante finestre aperte verso le diverse culture che convivono sul nostro continente. L´europa e gli europei amano il cinema e allora godetevi lo spettacolo!" 27 film – commedie, pellicole drammatiche, film di genere – sono proposti nelle sale Ugc e Europa Cinemas a Bruxelles, Madrid, Budapest, Lussemburgo-città e Milano. I 27 film programmati provengono dai 27 Stati membri dell´Unione europea e annoverano tra l´altro "Un uomo contro tutti" del registra polacco Jerzy Skolimowski e "Ballata dell´odio e dell´amore" dello spagnolo Alex de la Iglesia (l´elenco completo figura in allegato). Anche se il cinema è estremamente popolare nei paesi dell´Unione europea, la quota di mercato dell´industria cinematografica europea rappresenta soltanto il27% degli incassi al botteghino ed è riconducibile essenzialmente a film nazionali. Per assicurare la diversità culturale nell´Unione l´obiettivo del programma Media è soprattutto di sostenere la circolazione dei film europei fuori del loro paese d´origine e dare loro maggior spazio sui nostri schermi. La dotazione finanziaria prevista nell´ambito del programma Media dal 2007 fino al 2013 a favore dell´industria cinematografica europea ammonta a 755 milioni di Eur (1,7 miliardi di Eur sono stati già assegnati a partire dal lancio del programma nel 1991). Circa il 50% di questo aiuto finanziario è concesso ai distributori che proiettano film realizzati fuori del loro mercato nazionale e circa il 20% è destinato alla realizzazione di un progetto cinematografico. Il calcolo degli aiuti conferiti ai distributori si fonda su diversi criteri tra cui il numero dei biglietti venduti in occasione di precedenti proiezioni di film stranieri. Questi aiuti sono reinvestiti in previsione delle conseguenti spese di distribuzione e servono anche a compensare gli eventuali rischi. La programmazione a Bruxelles - Austria: Initiation/blutsfreundschaft by Peter Kern; Belgium: Hitler à Holywood by Frédéric Sojcher; Bulgaria: Shelter/podslon by Dragomir Sholev; Chyprus: Under the Stars (Kato Apo Ta Asteria) by Cristos Georgiou; Czech Republic: Protector /Protektor by Marek Najbrt – Media supported; Denmark: Applause/applaus by Alissa Simon; Estonia: The Temptation of St. Tony/ Püha Tõnu kiusamine by Veiko Õunpuu – Media supported; Finland: Run Sister Run!/ Sisko tahtoisin jäädä by Marja Pyykkö; France: Young Girls in Black/des filles en noir by Jean Paul Civeyrac; Germany: When We Leave/die Fremde by Feo Aladag; Greece: Plato´s Academy/akadimia Platonos by Fillipos Tsitos – Media supported; Hungary: Bibliothèque Pascal by Szabolcs Hajdu – Media supported; Ireland: The Runway by Ian Power – Media supported; Italy: Afraid of the Dark/hai paura del buio by Massimo Coppola – Media supported; Latvia: Rudolf´s Inheritance/rudolfa mantojums by Janis Streics – Media supported; Lithuania: Perpetuum Mobile by Jay Weissberg – Media supported; Luxembourg: Draft Dodgers/réfractaire by Nicolas Steil – Media supported; Malta: Short films Poland: Essential Killing by Jerzy Skolimowski – Media supported; Portugal: The Sword and the Rose/a espada e a rosa by João Nicolau – Media supported; Romania: Morgen by Marian Crisan – Media supported; Slovakia: Foxes/ Lišticky by Mira Fornay – Media supported; Slovenia: Piran – Pirano by Goran Vojnovic; Spain: A Sad Trumpet Ballad/balada triste de trompeta by Alex de la Iglesia – Media supported; Sweden: Pure/till det som är vackert by Lisa Langseth – Media supported; The Netherlands: Dusk/schemer by Boyd van Hoeij; United Kingdom: Everywhere and Nowhere by Menhaj Huda. Per ulteriori informazioni La programmazione completa: Belgio: http://www.Eurocine27.be/  Ungheria: http://www.Eurocine27.eu/     
   
   
PARLAMENOT EUROPEO: PLENARIA DEL 9-12 MAGGIO FRA GLI AROMENTI IN DISCUSSIONE: CONTROLLI ALLE FRONTIERE, LOBBIE INTERNET E TELEFONIA, AIUTI AL PORTOGALLO  
 
Strasburgo, 9 maggio 2011 - Ecco i temi principali all´ordine del giorno di questa sessione: Schengen: discussione sull´opportunità di ripristinare controlli alle frontiere - La proposta di ripristino dei controlli alle frontiere interne dell´area Schengen sarà discussa dal Parlamento con Consiglio e Commissione (Barroso) martedì. Ruolo dell´Ue e agenda internazionale- Sei mesi dopo il lancio del Servizio di azione esterna dell´Unione europea, gli eurodeputati terranno il loro primo dibattito generale sulle priorità in politica estera, di sicurezza e di difesa dell´Unione, con l´Alto rappresentante Ashton. Lobbisti e gruppi d´interesse - Il Parlamento voterà martedì una proposta di accordo con la Commissione europea per un registro comune per i lobbisti e gli altri gruppi d´interesse. Gli eurodeputati vogliono che anche il Consiglio partecipi al registro comune. Etichettature tessili- I consumatori europei non rischieranno più di acquistare inavvertitamente abiti contenenti pelliccia o pelle, se il Parlamento approverà giovedì l´accordo raggiunto con il Consiglio sulle nuove norme in materia di etichettatura tessile. In cantiere anche uno studio sul "made in". Nuovi servizi internet per la telefonia mobile - Una copertura con banda larga totale nell´Ue per il 2013 e un accesso ad alta velocità universale per il 2020: ecco gli obiettivi del primo programma in materia di politica di spettro radio che sarà discusso e votato la settimana prossima dal Parlamento. Novel Foods e carne clonata - I deputati europei chiedono con urgenza la presentazione di nuove proposte legislative per vietare la clonazione con scopi alimentari e aggiornare le regole europee sui nuovi cibi, i ´novel foods´, dopo il fallimento dei negoziati con il Consiglio lo scorso marzo. Aiuti al Portogallo e Ecofin sotto la lente dei deputati - Il salvataggio finanziario del Portogallo e le sue implicazioni per l´Ue saranno tra gli argomenti al centro del confronto tra Parlamento, Consiglio e Commissione sull´incontro informale dell´Ecofin tenutosi il mese scorso a Budapest. Preferenze commerciali con il Pakistan - I deputati voteranno la possibilità di offrire al Pakistan una serie di preferenze commerciali per aiutare il paese sconvolto dal disastro economico e umanitario in seguito alle inondazioni dell´estate del 2010. Il Parlamento insiste nel chiedere l´introduzione di una clausola di salvaguardia. Rapporti commerciali con India e Giappone - L´aula dibatterà lo stato delle relazioni commerciali tra l´Unione Europea, e l´India e il Giappone. Il Parlamento adotterà una risoluzione sulle relazioni con entrambi i Paesi. Nucleare: 25 anni dopo Chernobyl, focus sulla sicurezza - Nelle ultime settimane abbiamo assistito al venticinquesimo anniversario della tragedia di Chernobyl, ma anche ai durissimi sforzi compiuti per cercare di stabilizzare la situazione a Fukushima: martedì, dibattito su sicurezza e stress test. Esportazioni di rifiuti tossici verso i paesi terzi - Come far rispettare le regole europee e bloccare le esportazioni illegali di rifiuti tossici nei paesi in via di sviluppo? I deputati lo chiedono alla Commissione europea, secondo la quale grosse quantità di rifiuti pericolosi sono trasportate in paesi con controlli alle frontiere meno efficaci, con un carico su cinque che viola il regolamento comunitario del 2006. Immunità de Magistris e Gollisch - Martedì, l´Aula voterà la richiesta di difesa dell´immunità parlamentare dell´italiano Luigi de Magistris (Alde) citato in giudizio per diffamazione, e del francese Bruno Gollnisch (Ni), sotto indagine per incitamento all´odio razziale.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: PLENARIA DI STRASBURGO DEL 9-12 MAGGIO I DEPUTATI CHIEDONO UN REGISTRO COMUNE PER LOBBISTI E GRUPPI DI INTERESSE  
 
 Strasburgo, 9 maggio 2011- Lobbisti al lavoro al Parlamento - Più di 1700 sono le associazioni accreditate come gruppi di interesse in seno al Parlamento, ben 3900 quelle alla Commissione. Già nel 2008 il Parlamento aveva chiesto di creare un registro comune. Martedì prossimo, nella plenaria di Strasburgo, si discuterà il rapporto che il Presidente della commissione Affari costituzionali, il democristiano italiano Carlo Casini, ha redatto sul tema. Se approvato, il cosiddetto "Registro-trasparenza" sarà on-line a partire da giugno. Il rapporto della commissione Affari costituzionali, che sarà discusso il 10 e votato l´11 maggio, fa seguito ad un accordo interistituzionale sulla creazione di uno spazio "comune" per la registrazione e il monitoraggio di lobbisti e altri gruppi di interesse di Parlamento e Commissione. In linea di principio la registrazione non è obbligatoria, ma in pratica lo diventerà perché, per ottenere accesso al Parlamento, sarà necessario iscriversi. Il progetto di risoluzione, inoltre, accoglie con favore l´impegno del Consiglio a partecipare presto al registro comune. Un gruppo di lavoro del Parlamento, presieduto dal presidente Buzek, sta nel frattempo lavorando al rafforzamento dei codici di condotta per lobbisti e parlamentari europei. I punti chiave - Se le proposte del rapporto, approvato all´unanimità dalla commissione per gli affari costituzionali, riceveranno un voto favorevole, sarà creato un registro unificato delle diverse istituzioni europee. Ciò migliorerà la trasparenza, e chiarirà la distinzione tra gruppi di interesse speciale e rappresentanti della società civile o delle autorità pubbliche. La registrazione comune faciliterà anche le procedure, e unificherà le vecchie denominazioni di "Registro dei rappresentanti di interesse" e "Lista dei lobbisti accreditati", precedentemente utilizzate da Parlamento e Commissione, sotto il nome di "Registro per la trasparenza". Nel rapporto si chiede anche che sia istituito un sistema di registrazione di tutti gli incontri tra i gruppi di interesse e i deputati, avvenuti durante l´iter legislativo; e che essi siano dichiarati nella parte introduttiva del rapporto o della raccomandazione in questione. Il registro dovrà fornire informazioni sul numero dei soggetti coinvolti nelle attività a cui si fa riferimento, sulle risorse Ue ricevute dal dichiarante, e stabilirà procedure per reclami e sanzioni.  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA SOTTOLINEA IL PROPRIO IMPEGNO AD AIUTARE I PAESI MENO AVANZATI DEL MONDO AD USCIRE DALLA POVERTÀ  
 
Bruxelles, 9 maggio 2011 - Dal 9 all’11 maggio José Manuel Barroso, presidente della Commissione europea, e Andris Piebalgs, commissario responsabile per lo sviluppo, prenderanno parte ad Istanbul ad una conferenza in cui riaffermeranno il ruolo guida della Commissione europea nell´aiutare i paesi meno avanzati (Pma) ad uscire dalla povertà. L’ue è il principale donatore a favore dei Pma, per i quali stanzia 15 miliardi di aiuti l’anno, ed inciterà gli altri partner ad allinearsi all’obiettivo dell’Ue di destinare lo 0,15-0,20% del proprio Pnl ai paesi meno avanzati. L’ue caldeggerà inoltre un rinnovato partenariato globale tra paesi meno avanzati ed economie sviluppate ed emergenti, in collaborazione con la società civile e il settore privato, per garantire un approccio congiunto volto ad assistere i Pma nel raggiungimento dei loro obiettivi di sviluppo. Il presidente della Commissione José Manuel Barroso ha dichiarato: "Il mondo si riunirà a Istanbul per accelerare lo sviluppo ed eliminare la povertà nei paesi più poveri della nostra comunità globale. L’unione europea continuerà a svolgere un ruolo guida in questo processo fondamentale. Come principali donatori a livello mondiale, forniamo più della metà degli aiuti globali ai nostri partner ed abbiamo triplicato la nostra assistenza ai paesi meno avanzati portandola a 15 miliardi di euro l’anno. Questa tangibile solidarietà europea è dettata da un senso di giustizia, ma anche da una necessità strategica: soltanto attraverso un partenariato globale rinnovato possiamo affrontare le sfide odierne, che vanno dall’instabilità politica alla sicurezza alimentare e al cambiamento climatico, ed offrire prospettive di una vita migliore a milioni di persone.". Andris Piebalgs, commissario responsabile dello sviluppo, ha aggiunto: "I paesi meno avanzati stanno affrontando sfide estremamente delicate e l’Ue continuerà ad agire in prima linea per aiutarli a rafforzare la loro resistenza alle crisi. Ci impegneremo a fondo per affrontare le cause alla base della povertà, che spesso spinge i popoli alla radicalizzazione e alla disperazione. Questi interventi sono inoltre fondamentali per creare un ambiente favorevole allo sviluppo sostenibile e liberare il potenziale dei paesi più poveri del pianeta. Sono certo che tutti gli attori internazionali saranno all’altezza dei loro doveri e delle aspettative nei loro confronti.". La quarta conferenza dei paesi meno avanzati (Pma), che avrà luogo a Istanbul dal 9 al 13 maggio, fornirà un’opportunità chiave per un incontro tra i donatori e per un nuovo impulso al sostegno offerto ai paesi meno avanzati. Anche se molti di loro hanno compiuto progressi a livello di sviluppo, tali progressi sono disomogenei e la realizzazione degli obiettivi di sviluppo del millennio è ancora lontana per parecchi Pma. Per questo motivo l’Ue si è impegnata, nel novembre 2008, a destinare lo 0,15-0,20% del proprio prodotto nazionale lordo (Pnl) ai Pma. Sono già stati fatti considerevoli progressi verso questo obiettivo: attualmente lo 0,13% del reddito nazionale lordo (Rnl) dell’Ue è destinato ad aiuti ai Pma. Tuttavia, onde aiutare più paesi ad uscire dalla condizione di Pma, altri donatori devono fare altrettanto. Anche le economie emergenti come il Brasile, la Cina e l’India dovrebbero fornire la loro parte di assistenza ai Pma. La Commissione chiederà dunque un rafforzamento del partenariato globale per aiutare i Pma. I paesi sviluppati, le economie emergenti come la Cina, il Brasile, l’India e il Sudafrica, il sistema Onu e i Pma stessi devono collaborare tra di loro e con le banche di sviluppo regionale, il settore privato, le fondazioni e la società civile. La conferenza valuterà il modo in cui altri paesi possono seguire l’esempio di Capo Verde, Maldive e Botswana e uscire dalla condizione di Pma (raggiungendo un livello in cui soddisfino due dei tre criteri per essere considerati Pma o in cui il loro Rnl pro capite superi almeno del doppio la soglia fissata). Finora solo tre paesi hanno raggiunto questo livello e l’Ue esorterà a fornire un sostegno più sistematico ai paesi interessati durante e dopo il processo di miglioramento. La proroga dei privilegi previsti nella fase di transizione, a cui l’Ue fa già ricorso, è un modo per realizzare questo obiettivo. Ad esempio, il 3 dicembre 2010, l’Ue ha deciso di prorogare di altri tre anni i vantaggi commerciali derivanti dall’esenzione da dazi e contingenti previsti dall’accordo “Everything But Arms” per le Maldive, contribuendo ad aprire i mercati e ad aumentare la crescita. Molti Pma saranno tra i paesi che verranno colpiti per primi e più intensamente dal cambiamento climatico, per la loro posizione geografica o per la loro incapacità ad affrontarne gli effetti. Per questo la Commissione europea chiederà anche, nell’ambito della conferenza, di aiutare tali paesi ad adattarsi meglio al cambiamento climatico ed ad affrontare meglio shock futuri. L’ue offre già un sostegno in questo ambito attraverso iniziative specifiche in materia di cambiamento climatico, quali i finanziamenti rapidi (fast-start) che si è impegnata a fornire nel 2010 a Copenaghen (in totale, 2,4 miliardi e 7,2 miliardi di euro dal 2010-2012) per aiutare i paesi in via di sviluppo ad adattarsi al cambiamento climatico ed a orientarsi verso strategie a bassa emissione di carbonio. La conferenza rappresenta un’opportunità di discutere con i donatori sugli ulteriori interventi possibili e sul miglior modo per aumentare i finanziamenti per affrontare il cambiamento climatico dopo il 2012.  
   
   
UE, POLITICA ECONOMICA: SEI PROPOSTE PER USCIRE DALLA CRISI  
 
Strasburgo, 9 maggio 2011 - Il Parlamento sta investendo grandi energie per uscire dalla crisi economica e per assicurarsi che non si ripeta in futuro. In autunno ha già adottato un pacchetto di norme per la vigilanza finanziaria del settore privato. Per la primavera sta lavorando a un nuovo insieme di regole che eviti la crescita smisurata di debiti e deficit negli Stati e permetta di correggere gli squilibri economici dell´Ue prima che sia troppo tardi. In aprile, la commissione Affari economici e monetari ha adottato il pacchetto sulla politica economica, composto da 6 proposte. Quattro mirano a rafforzare il Patto di stabilità e crescita, e a sorvegliare il bilancio. Le altre due sono finalizzate a monitorare gli squilibri macro-economici nell´ambito dell´Unione. La votazione è prevista per giugno, durante la plenaria di Strasburgo. Nelle due sezioni alla fine dell´approfondimento, troverete una spiegazione dei principi generali del pacchetto legislativo. La prima sezione raccoglie i commenti di diversi relatori sulla riforma del patto di stabilità e crescita.  
   
   
VAN ROMPUY ALLA PLENARIA DEL CDR PER DISCUTERE DI IMMIGRAZIONE ED ECONOMIA; ALL´ORDINE DEL GIORNO ANCHE RIFORMA AGRICOLA E SERVIZI PUBBLICI  
 
Bruxelles, 9 maggio 2011 - Per la prima volta dalla sua nomina, il Presidente del Consiglio europeo Hermann Van Rompuy interverrà mercoledì 11 maggio davanti ai rappresentanti degli enti regionali e locali. Van Rompuy intende discutere con i presidenti di regione e le autorità locali degli ultimi sviluppi concernenti la strategia Europa2020 e delle condizioni per il suo successo. I membri del Cdr non perderanno l´occasione per porre domande riguardo ai flussi migratori provenienti dal sud del Mediterraneo, ai quali devono fare fronte numerosi enti locali. Nel corso della sessione plenaria di maggio verranno inoltre adottati tre pareri riguardanti la riforma di una delle politiche europee più importanti: la politica agricola comune o Pac. Le proposte della Commissione europea per una nuova Pac dopo il 2013 saranno discusse con il progetto di parere di Luis Durnwalder(it/ppe), presidente della provincia autonoma di Bolzano, sulla base delle precedenti richieste del Cdr a favore di una Pac più equa ed equilibrata. Il progetto di parere di René Souchon (Fr/pse), presidente della regione dell´Alvernia, porrà in evidenza il ruolo dei prodotti di qualità nella valorizzazione degli agricoltori europei sulla scena mondiale, mentre le sfide e le opportunità che interessano il settore lattiero-caseario a seguito della proposta di riforma della regolamentazione del mercato del latte saranno affrontate nel progetto di parere di Emilia Müller (De/ppe), ministro di Stato per gli Affari federali ed europei del governo della Baviera. La plenaria affronterà inoltre due questioni fondamentali per gli enti locali e regionali europei: la loro fornitura di servizi pubblici di base ai cittadini (approvvigionamento idrico, riciclaggio dei rifiuti, ospedali) spesso rischia di entrare in conflitto con le severe norme dell´Ue in materia di aiuti di Stato. I membri del Cdr discuteranno i recenti piani di riforma di tali norme sui "servizi d´interesse economico generale" con Joaquín Almunia, vicepresidente della Commissione europea responsabile della Concorrenza. Allo stesso tempo, l´Ue sta rivedendo il proprio quadro giuridico in materia di appalti pubblici, che include anche gli enti regionali e locali. Henk Kool (Nl/pse), assessore comunale de L´aia, presenterà le sue proposte per una maggiore efficienza del mercato europeo degli appalti. All´ordine del giorno sono iscritti anche i progetti di parere elaborati da Norbert Kartmann (De/ppe), membro del Parlamento del Land Assia, sulla reazione europea alle catastrofi e da Jesús Gamallo Aller (Es/ppe), direttore generale per le relazioni esterne e con l´Unione europea, governo regionale della Galizia, sulla politica di sviluppo dell´Unione europea. La sessione plenaria sarà preceduta, il 10 maggio, dal Forum sull´Innovazione sociale  
   
   
UE, TAJANI: RIDURRE LA DISOCCUPAZIONE GIOVANILE, PROMUOVENDO L´IMPRENDITORIALITÀ E LE NUOVE IMPRESE  
 
Bruxelles, 9 maggio 2011 - Nonostante la ripresa dell´economia europea, i giovani di tutta Europa continuano a subire alti livelli di disoccupazione. Questo è insopportabile per il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, che si augura che la lotta contro la disoccupazione giovanile sia messa in cima all´agenda politica. Perciò egli dedica la Giornata Schuman 2011 (il 9 maggio, Festa dell’Europa) ai giovani che incontrano difficoltà a trovare lavoro. Per questo Tajani incontrerà più di 1000 giovani presso l´Università di Milano Bicocca, in collaborazione con i rappresentanti di tutti i principali sindacati italiani e delle associazioni imprenditoriali. In linea con il successo di Erasmus per gli imprenditori e le altre iniziative europee, l´Europa deve continuare a lavorare per soddisfare le esigenze occupazionali dei giovani. Il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, responsabile per l´industria e l´imprenditorialità, ha dichiarato: "programmi di formazione efficaci devono essere accessibili a tutti i giovani provenienti da tutti gli Stati dell’Ue al fine di garantire che essi abbiano le competenze necessarie per accedere a diversi posti di lavoro nell’Ue. In questi tempi economicamente difficili, abbiamo bisogno di sbloccare l´enorme potenziale di imprenditori di start-up e stimolarli a compiere il passo finale e creare una nuove imprese. Le piccole imprese creano più posti di lavoro e sono il motore della nostra economia. Una delle priorità principali dell´Unione europea è assicurare che ci siano prospettive di crescita e offrire un´occupazione ai giovani europei." Vi è anche una necessità di aiutare molti altri che sono stati costretti ad emigrare per trovare lavoro. Promuovere l´occupazione giovanile nel settore delle imprese - Numerosi importanti sviluppi hanno avuto luogo per garantire che più posti di lavoro siano disponibili per i giovani, in linea con lo Small Business Act (Sba) Erasmus per giovani imprenditori: questo programma fornisce un allenamento intensivo sul campo (on-the-job-training) per 5 mesi in una azienda di altri paesi dell´Unione europea, che faciliterà un avvio positivo per la loro formazione di business e offre idee di business potenzialmente redditizie. Lo Sba come strumento per la creazione di posti di lavoro: Molte iniziative sono gestite nell´ambito di questo sistema per sostenere le piccole imprese e aiutare a combattere la disoccupazione giovanile in questo difficile clima economico. Inviati Nazionali per le Pmi: gli Stati dell’Ue sono invitati a nominare un inviato, il cui compito sarà garantire che i problemi delle Pmi, come una migliore cultura commerciale, siano al centro del processo decisionale. Un adeguato finanziamento per le Pmi: nuovi approcci per migliorare l´accesso ai finanziamenti per le Pmi sono stati introdotti e la Commissione può ora aiutare un numero maggiore di Pmi. Background - "Erasmus per giovani imprenditori" è finanziato dalla Commissione europea e opera negli Stati membri dell´Ue, con l´aiuto di oltre 160 organizzazioni intermediarie che hanno importanti fondi di sostegno alle imprese, quali le Camere di Commercio, organizzazioni a sostegno delle attività commerciali o centri di start-up. La Rappresentanza a Milano della Commissione Europea, l´Ufficio del Parlamento europeo e l´Università di Milano-bicocca hanno organizzato l´evento in Italia per ricordare e festeggiare la nascita di un´Europa unita. Http://ec.europa.eu/italia/milano/documents/9_maggio_2011_milano.pdf    
   
   
SARDEGNA: PROGETTI STRATEGICI PER LA COOPERAZIONE NEL MEDITERRANEO  
 
Cagliari, 9 Maggio 2011 - La Regione Autonoma della Sardegna, nel suo ruolo di Autorità di Gestione Comune del Programma Enpi Cbc Bacino del Mediterraneo, ha appena lanciato il bando per la presentazione di progetti strategici. Rafforzare i rapporti di partenariato e affrontare sfide comuni nell’area euro-mediterranea: questo è l’obiettivo che la Regione Autonoma della Sardegna, in qualità di Autorità di Gestione del Programma Enpi Cbc Bacino del Mediterraneo, si pone con il nuovo bando da 62 milioni di euro pubblicato il 5 maggio 2011. Con un finanziamento complessivo pari a 62,4 milioni di euro, il bando finanzierà progetti incentrati su sei settori d’intervento: 1. Industria agroalimentare; 2. Turismo sostenibile; 3. Gestione integrata delle coste; 4. Gestione delle acque; 5. Trattamento e riciclaggio dei rifiuti; 6. Energia solare. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata alle ore 16:00 del 14 luglio 2011. La documentazione necessaria per preparare le proposte di progetto (Pacchetto di candidatura) è disponibile nella sezione "Call for proposals" del sito web del Programma Enpi Cbc Med. Incoraggiata dall’interesse ottenuto nel 2009 con la pubblicazione del primo bando sui progetti standard, che ha visto la presentazione di 600 proposte, l’Autorità di Gestione informa inoltre i potenziali beneficiari che 4 seminari tecnico-informativi saranno organizzati a supporto della promozione del bando: Valencia, 18 maggio - Tunisi 1 giugno - Nicosia, 3 giugno - Beirut, 6 giugno Si tratta di eventi transfrontalieri che offriranno la possibilità di affrontare e discutere le tematiche del bando e facilitare l’incontro di partner provenienti dalle due sponde del Mediterraneo. L’agenda dei lavori, le schede d’iscrizione e il materiale informativo sono sempre disponibili sul sito Enpicbcmed.eu  
   
   
SETTIMANA EUROPA, BASSA PERCENTUALE IRREGOLARITÀ BASILICATA  
 
Potenza, 9 maggio 2011 - Alla conclusione del Por Basilicata 2000-2006 solo lo 0,86 per cento dei progetti ammessi a finanziamento è risultato irregolare. In particolare per i finanziamenti in agricoltura (Fondo Feoga) tale percentuale è risultata pari all´1,85 per cento; per il settore della formazione (fondo Fse) il dato si è attestato al 1,54 per cento, mentre per gli interventi infrastrutturali e di sviluppo regionale in generale (Fondo Fesr) la percentuale si limitata allo 0,21 per cento. In merito al Programma Operativo Fesr Basilicata 2007/2013, invece, la percentuale di irregolarità accertata fino ad oggi è dello 0,4 per cento. Sono questi i dati principali presentati oggi a Matera nel corso del seminario sulla gestione regionale dei fondi europei e sull’attività di contrasto alle frodi organizzato, nell’ambito della Settimana dell’Europa, dal Dipartimento per il Coordinamento per le Politiche comunitarie della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Nucleo Repressione Frodi della Guardia di Finanzia, in collaborazione con la Regione Basilicata e l’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti contabili di Matera. I lavori, coordinati dal Generale Gennaro Vecchione, comandante del Nucleo della Guardia di Finanza per la repressione delle frodi comunitarie della Presidenza del Consiglio dei Ministri, hanno visto gli interventi del Generale Gaetano Barberi, Comandante Regionale della Guardia di Finanza, della dottoressa Gianna Nanna, magistrato della Procura della Repubblica di Bari e della dottoressa Patrizia Minardi, Autorità di Gestione del Por Basilicata 2000-2006 e del Po Fesr Basilicata 2007/2013. All’incontro sono intervenuti, tra gli altri, il Presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo, il Presidente della Provincia Franco Stella, il sindaco di Matera Salvatore Adduce, la Soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata Marta Ragozzino e il Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Matera Antonio Fernando Longo. Durante il seminario cofinanziato dalla Commissione europea è stato spiegato che le irregolarità accertate in Basilicata sono state rilevate sulla base delle informazioni contenute nella banca dati della Regione Basilicata. Nelle ipotesi in cui vengano verificate presunte irregolarità relative a contributi superiori a 10.000 euro è proprio la Regione Basilicata a trasmettere alla Commissione europea - Ufficio per la lotta antifrode, al termine di ogni trimestre, l’elenco delle stesse attraverso la compilazione delle cosiddette "schede Olaf”. Nell´ambito del Por 2000-2006, fra le misure maggiormente coinvolte nelle irregolarità vi è quella destinata agli "Investimenti nelle aziende agricole, promozione e sostegno finanziario di progetti tesi ad ottenere un miglioramento delle condizioni di vita, lavoro, produzione e reddito degli agricoltori" (Musira Iv.8) con un ammontare di risorse da recuperare pari a circa 1,8 milioni di euro.  
   
   
FONDO SOCIALE EUROPEO: BANDO CONCILIAZIONE - APPROVATI GLI ESITI DELLA VALUTAZIONE DALLA VALLE D’AOSTA  
 
Aosta, 9 maggio 2011 - La Presidenza della Regione informa che il 6 maggio la Giunta regionale ha approvato gli esiti della valutazione del Bando 2011/2012 per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro per un finanziamento complessivo pari a 669 mila euro. Il provvedimento riguarda il bando emesso dall’Agenzia regionale del lavoro attraverso il quale, tramite il cofinanziamento del Fondo Sociale Europeo e del Ministero del lavoro, l’Amministrazione regionale intende facilitare l’ingresso e la permanenza delle donne nel mondo del lavoro. Sono stati presentati 33 progetti. A seguito della valutazione, 26 proposte progettuali sono state ammesse a finanziamento: 2 presentate da aziende ed enti di formazione e 24 presentate da Comuni e Comunità Montane. Il primo gruppo è volto a facilitare il reingresso di madri e padri sul luogo di lavoro, a seguito di un’assenza per maternità di almeno 9 mesi, o a sperimentare il telelavoro in un’azienda valdostana. Il secondo gruppo di progetti propone, per 23 Comuni della regione, attività educative e di animazione sia durante l’estate e i periodi di vacanza scolastica sia di pre e dopo scuola, che si svilupperanno tra il 2011 e il 2012.  
   
   
INDUSTRIA, ROMANI: “RAFFORZATO FONDO DI GARANZIA, PIU’ SOSTEGNO ALLE IMPRESE” IL COMITATO DI GESTIONE HA APPROVATO LA DELIBERA PER L’ALLUNGAMENTO DELLE GARANZIE SUI FINANZIAMENTI ALLE AZIENDE  
 
Roma, 9 maggio 2011 – Il Comitato di Gestione del Fondo di Garanzia, il 5 maggio, ha approvato all’unanimità la delibera che collega la garanzia del Fondo alle operazioni beneficiarie dell’accordo per il credito alle Pmi. In questo modo si consente sia il prolungamento automatico della garanzia sulle operazioni già coperte dal Fondo dal 2009, che la possibilità di concederne nuove sulle operazioni di allungamento della durata del piano di ammortamento dei finanziamenti concessi dal sistema bancario. Si tratta di un rafforzamento dell’impatto sul tessuto imprenditoriale, che si realizza anche grazie agli ultimi interventi approvati dal Comitato che hanno permesso una copertura di risorse per la continuità del Fondo nel 2011. Un risultato importante raggiunto grazie allo sforzo congiunto del Ministero dello Sviluppo Economico, delle Regioni, dell’Abi e delle associazioni di categoria. Ecco, nel dettaglio, le novità: Con riferimento alla concessione di nuove garanzie sulle operazioni di allungamento, il Fondo interviene in due modi: - è previsto un allungamento automatico della garanzia sul periodo di ammortamento aggiuntivo dei finanziamenti a medio e lungo termine già garantiti dal Fondo che abbiano beneficiato dell’avviso comune; - è prevista la possibilità di concedere nuove garanzie sui finanziamenti non garantiti dal Fondo a copertura del debito in scadenza nel periodo di ammortamento aggiuntivo. “Queste misure porteranno un duplice vantaggio per i finanziamenti alle imprese – ha spiegato il Ministro per lo Sviluppo Economico, Paolo Romani - da una parte, l’intervento del Fondo permetterà alle imprese di beneficiare, sulle operazioni di allungamento, di un tasso di interesse pari a quello contrattuale. D’altra parte si avrà anche un importante effetto moltiplicatore sulle risorse a disposizione per le imprese: con un impegno del Fondo fino ad un importo massimo garantito complessivo stimato in 250 milioni di euro, si attiveranno circa 432 milioni di euro di finanziamenti. Sono misure - ha concluso il Ministro – che permettono un sostegno concreto alle nostre aziende che possono guardare con maggiore fiducia alla ripresa economica in atto”.  
   
   
DIRITTI CIVILI E UMANI: STUART MILK, CONSIGLIERE DEL PRESIDENTE BARACK OBAMA, OSPITE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA.  
 
Bologna, 9 maggio 2011 - L’uguaglianza sancita dalle leggi “non crea automaticamente uguaglianza nella società: dobbiamo lavorare perché questo cambiamento avvenga realmente”. Queste le parole di Stuart Milk, consigliere del presidente Barack Obama, che il 6 maggio, durante la visita alla Regione Emilia-romagna, ha incontrato l’assessore alle Politiche sociali Teresa Marzocchi. “Mio zio sapeva che non avrebbe visto i frutti del suo lavoro: sapeva che sarebbe stato ucciso – ha ricordato Milk parlando di Harvey, leader storico del movimento Lgbt – . Ha dato la vita per quello in cui credeva: ora in California, ogni 22 maggio, anniversario della sua nascita, le scuole lo celebrano e gli insegnanti parlano agli alunni di quanto ha fatto”. Impegnato in questi giorni in un tour di conferenze e incontri con associazioni e istituzioni organizzato da Equality Italia, Stuart Milk ha espresso soddisfazione per l’incontro con una Regione “che comprende le differenze e combatte contro le discriminazioni, a partire dall’educazione”. Le attività del Centro regionale contro le discriminazioni, le priorità nel programma triennale per l’immigrazione e l’introduzione nella legge regionale 24 del 2009 (articolo 48) del principio di equità nei requisiti per l’accesso dei servizi, l’erogazione delle prestazioni e la promozione di opportunità: l’assessore Marzocchi, dopo aver illustrato le politiche della Regione contro il razzismo e ogni forma di discriminazione, ha ribadito la necessità, come diceva Harvey Milk, “che ogni singola minoranza, collegata alle altre, diventi una maggioranza; il cambiamento – ha concluso – passa attraverso il singolo. Anche per questo per noi la persona è al primo posto”.  
   
   
FVG: INCONTRI ISTITUZIONALI IN SERBIA  
 
Trieste, 9 maggio 2011 - Incontri istituzionali con i rappresentanti del Governo e della diplomazia, ma anche presenza alla cerimonia d´inaugurazione della Fiera dell´Automotive e soprattutto alla firma di un importante accordo di collaborazione tra Friuli Venezia Giulia e Serbia attraverso Finest. Saranno questi i principali impegni che l´assessore regionale ai Rapporti internazionali e comunitari Elio De Anna affronterà il 9 e 10 maggio durante la missione che lo vedrà impegnato a Belgrado e Kragujevac. Quest´ultima località, che si trova a circa a circa 130 chilometri a Sud-est della capitale, è la quarta città più grande della Serbia, con i suoi 185 mila abitanti. Qui ha sede la Fiera dell´Automotive, giunta alla sua seconda edizione. Il calendario della missione prevede nel pomeriggio di lunedì a Belgrado l´incontro con il ministro dello Sport e delle Politiche giovanili Snezana Samardzic-markovic e, a seguire, quello con l´ambasciatore d´Italia Armando Varricchio. Il giorno successivo invece è in programma l´arrivo all´"Auto Expo" di Kragujevac, dove De Anna sarà presente alla cerimonia del taglio del nastro insieme al ministro dell´Economia Nebojsa Ciric ed al sindaco di Kragujevac, Veroljub Stevanovic. In quell´occasione verrà anche firmato l´accordo che vede protagonisti Finest, Simest e Siepa (l´Agenzia per lo Sviluppo della Serbia). L´iniziativa consentirà di dare avvio all´apertura di uno sportello operativo per mettere al servizio delle aziende non solo trivenete, ma italiane, il know-how acquisito dal Friuli Venezia Giulia con un´esperienza ventennale nella zona dei Balcani. La fiera di Kragujevac è una delle più rappresentative nell´area dell´ex Jugoslavia nell´ambito dell´automotive. Al suo interno è stato allestito uno stand coordinato dal Centro regionale della Subfornitura in accordo con Confindustria Udine, nel quale saranno ospitate sei aziende della nostra regione, le uniche italiane di tutta la rassegna. Si tratta della Atra e Leanproducts di Pordenone, Chatre linea arredamenti di Spilimbergo (Pn), Caudek di Gorizia, Ralc Italia di San Giorgio di Nogaro (Ud) e Vetreria Pettarini di Manzano (Ud).  
   
   
RIVOLUZIONI IN MEDIO ORIENTE: OGGI INCONTRO DIBATTITO A PERUGIA  
 
Perugia, 9 maggio 2011 - "Come restare umani. I rifugiati palestinesi nel Medio Oriente che ribolle e il ruolo dell´Italia", è il titolo dell´incontro-dibattito in programma a Perugia, lunedì 9 maggio, alle ore 18, alla Sala delle Colonne di Palazzo Graziani, Corso Vannucci 47. L´iniziativa è organizzata dall´associazione "Articolotre" di Gubbio con il patrocinato della Regione Umbria e dei Comuni di Perugia e Gubbio. "C´è un Medio Oriente contagiato dalle rivoluzioni del Nord Africa in cui, mentre tutto cambia, restano le vecchie emergenze - spiegano gli organizzatori - Come ad esempio, la crisi dei rifugiati palestinesi, che dopo le ribellioni in Siria ed Egitto, rischia di aggravarsi e di coinvolgere circa cinque milioni di persone. Di questo si parlerà nel corso del dibattito che ha come obiettivo quello di avviare una riflessione sul ruolo dell´Italia e, in particolare dell´Umbria - che coordina la Commissione speciale "Attività di cooperazione e iniziative per il dialogo e la pace in Medio Oriente", istituita in seno alla Conferenza delle Regioni - nello stimolare il processo di pace dopo le rivolte in Egitto, Siria e altre zone del Medio Oriente. Quindi, dopo l´impegno per il rilancio del programma di sostegno alle municipalità palestinesi, l´Umbria torna a gettare un ponte fra l´Italia e la sponda est del Mediterraneo tornando a riflettere su come il nostro Paese, a partire dagli enti locali, possa dare un suo valido contributo". Al dibattitito parteciperà la Presidente della Regione Umbria, che coordina l´attività della Commissione Speciale per il dialogo e la pace in Medio Oriente. Interverranno il Commissario Generale delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa), Filippo Grandi, la presidente del Comitato italiano amici di Unrwa, Tana De Zulueta, il docente di Diritto costituzionale comparato all´Università di Perugia, Maurizio Oliviero, il coordinatore nazionale della Tavola della Pace, Flavio Lotti. A moderare il dibattito sarà l´inviata del Tg3 Rai, Lucia Goracci. L´associazione "Articolotre" presenterà il reportage realizzato dalla giornalista Cristina Clementi dal titolo "La guerra sottile", storie di rifugiati palestinesi raccolte a Gerusalemme Est e in Cisgiordania.  
   
   
FEDERALISMO: RICHIESTO TAVOLO FVG-MEF SU CEDOLARE SECCA SOLLECITA NOMINA NUOVO PRESIDENTE COMMISSIONE PARITETICA  
 
 Trieste, 9 maggio 2011 - Il presidente della Regione Renzo Tondo - a seguito della riunione del Tavolo tecnico regionale sul federalismo, coordinato dall´assessore alle Finanze Sandra Savino - ha richiesto al ministro Tremonti di avviare in tempi brevissimi un Tavolo tecnico Regione-ministero dell´Economia e delle Finanze per chiarire le modalità di attuazione in Friuli Venezia Giulia delle disposizioni contenute nel decreto legislativo 23/2011 (Disposizioni in materia di federalismo fiscale municipale), con particolare riferimento alla cedolare secca sugli affitti. Fermo restando che la cedolare secca si applica ai cittadini del Friuli Venezia Giulia, si pone il problema della sua incidenza sul bilancio regionale e su quelli dei Comuni. Il confronto con il ministero ha lo scopo di definire la disciplina per la quantificazione delle compartecipazioni erariali necessaria a garantire la neutralità finanziaria della nuova imposta rispetto agli equilibri di bilancio statale, regionale e comunali. Il presidente Tondo ha inoltre sollecitato il ministro per i Rapporti con le Regioni e per la Coesione territoriale, Raffaele Fitto, in merito alla nomina del nuovo presidente della Commissione paritetica Stato-regione Fvg, tenuto conto delle recenti dimissioni dell´europarlamentare Giovanni Collino. Il parere reso dalla Commissione paritetica assume particolare rilevanza in tema federalismo fiscale, in quanto il Governo, in sede di emanazione dei decreti legislativi previsti dalle disposizioni di attuazione dello Statuto, deve contemperare in tale sede i diversi interessi in gioco, ponendo particolare attenzione alle esigenze espresse dal territorio rappresentato. Stiamo intraprendendo un percorso di decentramento e salvaguardia dell´autonomia regionale e locale che darà risultati certi e concordati, ha detto Savino, con ricadute positive che si concretizzeranno nel medio-lungo termine per l´intero territorio regionale.  
   
   
FEDERALISMO: RICHIESTO TAVOLO FVG-MEF SU CEDOLARE SECCA SOLLECITA NOMINA NUOVO PRESIDENTE COMMISSIONE PARITETICA  
 
 Trieste, 9 maggio 2011 - Il presidente della Regione Renzo Tondo - a seguito della riunione del Tavolo tecnico regionale sul federalismo, coordinato dall´assessore alle Finanze Sandra Savino - ha richiesto al ministro Tremonti di avviare in tempi brevissimi un Tavolo tecnico Regione-ministero dell´Economia e delle Finanze per chiarire le modalità di attuazione in Friuli Venezia Giulia delle disposizioni contenute nel decreto legislativo 23/2011 (Disposizioni in materia di federalismo fiscale municipale), con particolare riferimento alla cedolare secca sugli affitti. Fermo restando che la cedolare secca si applica ai cittadini del Friuli Venezia Giulia, si pone il problema della sua incidenza sul bilancio regionale e su quelli dei Comuni. Il confronto con il ministero ha lo scopo di definire la disciplina per la quantificazione delle compartecipazioni erariali necessaria a garantire la neutralità finanziaria della nuova imposta rispetto agli equilibri di bilancio statale, regionale e comunali. Il presidente Tondo ha inoltre sollecitato il ministro per i Rapporti con le Regioni e per la Coesione territoriale, Raffaele Fitto, in merito alla nomina del nuovo presidente della Commissione paritetica Stato-regione Fvg, tenuto conto delle recenti dimissioni dell´europarlamentare Giovanni Collino. Il parere reso dalla Commissione paritetica assume particolare rilevanza in tema federalismo fiscale, in quanto il Governo, in sede di emanazione dei decreti legislativi previsti dalle disposizioni di attuazione dello Statuto, deve contemperare in tale sede i diversi interessi in gioco, ponendo particolare attenzione alle esigenze espresse dal territorio rappresentato. Stiamo intraprendendo un percorso di decentramento e salvaguardia dell´autonomia regionale e locale che darà risultati certi e concordati, ha detto Savino, con ricadute positive che si concretizzeranno nel medio-lungo termine per l´intero territorio regionale.  
   
   
ZAIA: FEDERALISMO REGIONALE E PROVINCIALE E’ SVOLTA FONDAMENTALE PER MODERNIZZAZIONE DEL PAESE  
 
Venezia, 9 maggio 2011 - “La firma del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al decreto sul federalismo regionale e provinciale è una svolta fondamentale per i nostri territori, una tappa fondamentale di modernizzazione del nostro Paese”. Così il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia commenta la firma del presidente Napolitano all’ultimo dei decreti fondamentali per il federalismo. “Al Presidente della Repubblica che ha mantenuto la parola data- prosegue Luca Zaia - e ai ministri Umberto Bossi e Roberto Calderoli, la cui determinazione e capacità amministrativa è stata fondamentale per raggiungere questo obiettivo, va il mio grazie. Ora dobbiamo andare avanti con necessarie riforme costituzionali e fiscali per dare forma compiuta a quell’Italia federale che già la parte migliore del Risorgimento aveva immaginato ma che le cui giuste intuizioni sono rimaste per troppo tempo sulla carta”.  
   
   
LA CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME APPROVA DUE NUOVI DOCUMENTI PER LE ZONE DI MONTAGNA  
 
 Aosta , 9 maggio 2011 – La Conferenza della Regioni e Province autonome ha approvato il 5 maggio il documento predisposto dalla Commissione Politica della Montagna presieduta dal Presidente della Regione Valle d’Aosta Augusto Rollandin, ed esaminato congiuntamente alla Commissione Affari Istituzionali, contenente la posizione delle Regioni in merito al disegno di legge Disposizioni a favore dei territori di montagna, approvato dalla Camera e ora all´esame della Commissione Bilancio del Senato. Con tale documento le Regioni hanno manifestato la propria totale contrarietà a tale disegno di legge, ribadendo l´assoluta necessità di procedere ad una modernizzazione e revisione dell´attuale legislazione a favore dei territori di montagna. E’ stato quindi chiesto un intervento volto a creare una normativa unica ed organica in materia, anche in termini di individuazione dei territori montani, da condividere in un confronto puntuale con le Regioni e gli enti locali, che tenga anche conto della ripartizione delle competenze tra Stato-regioni e Province autonome, alla luce della riforma del titolo V della Costituzione. Così come è stato ribadita nel documento il la necessità del ripristino, ritenuto di prioritaria importanza, già per l´anno in corso, delle risorse stanziate sul Fondo nazionale per la montagna, previsto dalla Legge n. 94 del 1997 ed alla stabilizzazione dello stanziamento nel bilancio pluriennale dello Stato. La Conferenza ha altresì approvato il documento Aiuti a finalità regionale. Aggiornamento degli orientamenti comunitari, adottato, sempre su proposta del Presidente Augusto Rollandin, dalla Commissione “Politica della Montagna” della Conferenza delle Regioni e Province autonome e già presentato al Tavolo tecnico nazionale in materia di aiuti di Stato a finalità regionale. Con tale documento, le Regioni hanno ritenuto necessario, in relazione all’avvio delle procedure di revisione gli Orientamenti europei in materia di aiuti di Stato a finalità regionale, intervenire chiedendo unitariamente allo Stato l’impegno, nel negoziato con la Commissione europea, a sostenere l’esigenza di tenere conto delle specificità dei territori montani, che si traduca in apposite regole. In sostanza, le Regioni hanno chiesto che sia prevista una deroga a favore delle regioni di montagna che consenta la concessione di aiuti, con entità e/o modalità diverse da altre zone, alle piccole imprese che svolgono attività “compatibili” con i territori montani, come, ad esempio, il turismo, l’artigianato locale, la produzione di prodotti tipici, l’agriturismo le attività legate all’ambiente e al settore energetico. La necessità di una particolare attenzione, in tale ambito, alle problematiche della montagna è già stata espressa dalla Francia, nel corso del seminario che ha aperto la discussione europea sugli aiuti a finalità regionale tenutosi l’8 e il 9 marzo a Bruxelles, cui hanno partecipato i 27 Stati membri, a dimostrazione che questa esigenza è sentita anche in altre realtà.  
   
   
TOSCANA: “UNA LEGGE PER LA COMPETITIVITÀ A SOSTEGNO DELLE IMPRESE”  
 
Firenze, 9 maggio 2011 - La giunta proporrà la prima legge regionale per favorire la competitività delle imprese toscane, anche a seguito delle esigenze manifestate dal mondo imprenditoriale in particolare da Confindustria che aveva proposta una legge in tal senso e delle associazioni aderenti a Rete Imprese Toscana che avevano sollecitato uno Small business act in chiave toscana. Il preliminare della legge è stato approvata dalla scorsa seduta ed è ora all’esame del consiglio regionale. L’annuncio l’ha dato l’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini intervenuto oggi a Scarlino alla manifestazione Fabbriche Aperte alla quale ha partecipato anche il presidente toscano di Confindustria Antonella Mansi. “Abbiamo voluto ribadire la centralità del sistema delle imprese per la crescita dell’economia toscana, dando così una risposta alle sollecitazioni del mondo produttivo, con una legge snella ma organica – ha spiegato Simoncini – che fissa alcuni punti chiave dell’esercizio dell’attività imprenditoriale, con un particolare riguardo alla semplificazione e alla sburocratizzazione delle procedure cui le piccole e medie imprese toscane devono sottostare per accedere ai finanziamenti. La legge ricondurrà ad una disciplina unitaria incentivi e sovvenzioni a favore delle imprese e riunirà le fonti di finanziamento in un Fondo unico e individua un Fondo per la reindustrializzazione per sostenere gli investimenti da fuori regione da parte di capitali sia stranieri che nazionali, ma anche per incoraggiare la crescita produttiva e occupazionale delle imprese già insediate nella regione e i programmi di reindustrializzazione di aree di crisi”. L’assessore ha illustrato così i contenuti principali della proposta di legge, che affronterà, appunto, il tema della semplificazione e della sburocratizzazione, anche grazie alla generalizzazione delle procedure informatiche e la realizzazione di un portale unico per l’accesso ai finanziamenti. Nel Fondo unico per le imprese confluiranno tutte le risorse, comunitarie, nazionali, regionali e quelle derivate dal rientro dei fondi rotativi, revoche, smobilizzo di garanzie, a beneficio delle imprese manifatturiere di tutti i settori (artigianato, cooperative, industria). “In una legge come questa non mancherà – ha osservato Simoncini – il sostegno all’innovazione, alla ricerca e allo sviluppo dimensionale delle imprese: in particolare, accanto ai tradizionali incentivi (in conto capitale o interessi), si prevede la novità della riduzione dell’Irap per le nuove imprese innovative, mentre, sul piano urbanistico, nel rispetto del Piano di indirizzo territoriale, si intende privilegiare il recupero delle aree industriali, favorire la realizzazione di infrastrutture , parchi urbani, incubatori e parchi tecnologici. Molto importante sarà anche la previsione dell’obbligo, da parte delle imprese che ricevono i contributi, di mantenere in Toscana l’investimento e l’incremento occupazionale realizzato grazie ad esso per almeno cinque anni, pena l’impossibilità di accedere ai contributi per i successivi tre anni. Un modo per responsabilizzare le imprese, evitare atteggiamenti opportunisti e legarle al territorio. Anche il mancato rispetto della normativa sulla sicurezza impedirà di accedere all’agevolazione” Un’operazione di razionalizzazione viene infine fatta anche nel settore dell’attività di monitoraggio e ricerca: la legge proporrà un Osservatorio sull’impresa, che riassorbirà quelli già esistenti sull’artigianato e sulla cooperazione e dovrà approfondire la conoscenza del tessuto imprenditoriale e promuovere studi e ricerche.  
   
   
DE FILIPPO: LA BASILICATA HA UN SUO PROGETTO IL PRESIDENTE DELLA REGIONE ILLUSTRA ALLA GIORNATA DELL´ECONOMIA LA STRATEGIA LUCANA PER FAR CRESCERE I SISTEMI PRODUTTIVI ED ECONOMICI LUCANI  
 
Potenza, 9 maggio 2011 - "Il contesto istituzionale che il Paese mette al fianco di quello economico sembra muoversi con la logica della mosca cieca. La Basilicata, invece, sta mettendo in campo una sua strategia, che scruta una prospettiva possibile per i sistemi produttivi della regione, ma con una prudenza che significa politiche che tengano conto del fatto che il corso dei prossimi anni non è semplicemente e facilmente prevedibile". Lo ha affermato il presidente della Regione Vito De Filippo intervenendo alla Giornata dell´Economia alla Camera di Commercio di Matera. "C´è una oggettiva difficoltà di valutazione delle prospettive - ha spiegato De Filippo - e si procede un po´ a tentoni nel sistema pubblico ed economico. Non c´è chiarezza nemmeno nella valutazione possibile di lungo corso. Il documento di programmazione economica e finanziaria del governo è la sintesi efficace e per certi versi imbarazzante di come tutto si limiti alla descrizione e all´interpretazione del presente ma manca una prospettiva del futuro a medio e lungo termine. In questo quadro noi stiamo provando, in una relazione corretta e per molti aspetti obbligatoria, a mettere in campo azioni col governo in favore della Basilicata. La Regione, ritengo, ha impostato bene la sua azione. Il nuovo piano di interventi per il Mezzogiorno, ad esempio, con il compito di variare ciò che è rimasto invariato in 150 anni, attiene sicuramente all´efficacia della spesa, ma essendo così profondo il divario Nord Sud richiede un intervento di coesione straordinario anche sotto il profilo finanziario. Per la prima volta nella storia di questi 150 anni, nella gestione della nuova prospettiva delle estrazioni petrolifere, stiamo provando a dire che una regione del Mezzogiorno può non essere un problema per il Paese, ma un´opportunità. E sulla base di questo ribaltamento chiediamo una consegna di affidabilità che debba vedere una strutturazione del Piano per il Sud a favore di questo territorio per infrastrutture e investimenti produttivi nei settori che vengono valutati come promettenti e che mirano proprio a colmare il divario con le altre aree del Paese". De Filippo ha anche parlato dei vincoli del patto di stabilità e delle difficoltà legate ai paralleli obblighi di spesa dei fondi europei per la Regione. "Per questo - ha annunciato - abbiamo messo in campo una nuova intesa con le banche per la liquidazione alle imprese col sistema del "pro soluto" dei crediti vantati verso la Regione, con una cessione del credito a un costo che sia contenuto tra il 2,5 e il 4 per cento. In questo modo miriamo a sorreggere il sistema produttivo in un quadro di difficoltà che credo sia evidente".  
   
   
LOMBARDIA: PICCOLI COMUNI, 67 DOMANDE PER SERVIZI ASSOCIATI DAL 2008 EROGATI 22,5 MLN PER GARANTIRE FUNZIONI  
 
Milano, 9 maggio 2011 - Si è chiuso il 2 maggio il termine per la presentazione alla Regione Lombardia delle domande per ricevere contributi per la gestione associata di servizi comunali. Obiettivo generale dei finanziamenti è promuovere l´associazionismo intercomunale mediante l´incentivazione e lo sviluppo di forme stabili di esercizio associato di servizi, per favorire risparmio di denaro e garantire qualità, efficacia e continuità ai servizi stessi. "Quest´anno - ha commentato l´assessore alla Semplificazione e Digitalizzazione Carlo Maccari - sono pervenute 67 domande, 6 in più rispetto al 2010, delle quali 12 da parte di Comunità Montane e le restanti 55 da parte di Unioni di Comuni, per un totale di 342 Comuni, con una popolazione complessiva di quasi un milione di abitanti, e 813 servizi pubblici gestiti in forma associata". Le domande pervenute sono ripartite come segue: 7 dal territorio provinciale di Bergamo, 11 da Brescia, 4 da Como, 7 da Cremona, 1 da Mantova, 3 da Lecco, 1 da Lodi, 2 da Milano, 23 da Pavia, 6 da Sondrio e 2 da Varese. E´ da subito partita la fase istruttoria, che si concluderà entro i prossimi tre mesi e che porterà alla erogazione dei contributi spettanti ai soggetti ammessi. "Quello della gestione associata dei servizi - ha sottolineato Maccari - è un percorso sempre più necessario per continuare a garantire servizi di qualità in modo capillare sul territorio, andando incontro soprattutto alle moltissime realtà comunali che, per ridotto numero di abitanti e scarsità di risorse, non riuscirebbero da sole a erogare funzioni fondamentali ai cittadini come l´anagrafe, gli uffici tecnici, l´assistenza sociale, la polizia locale". "In Lombardia - ha concluso Maccari - Comunità Montane e Unioni di Comuni sanno lavorare in sinergia e danno un ottimo esempio di gestione del territorio, che risponde pienamente ai criteri di sussidiarietà, partenariato e progettualità su cui è impostata l´azione di governo della Regione Lombardia. A partire dal 2008 abbiamo erogato contributi alle gestioni associate per circa 22,5 milioni di euro, cifra destinata ad aumentare sensibilmente dopo il riparto di quest´anno".  
   
   
SICILIA: FIRMA ATTO INDIRIZZO SOCIETA´ PARTECIPATE REGIONALI  
 
Palermo, 9 maggio 2011 - L´assessore regionale per l´Economia, Gaetano Armao, ha firmato, il 6 maggio, un atto di indirizzo riguardante le societa´ partecipate della Regione.l´obiettivo e´ quello di assicurare un´ efficiente gestione e monitoraggio delle partecipazioni regionali e perseguire costantemente l´obiettivo primario del contenimento della spesa pubblica anche indiretta. Le direttive affrontano gli aspetti piu´ importanti e delicati della gestione ed in particolare: l´esercizio del diritto dell´azionista, la banca dati e le pubblicazioni, gli organi sociali, i rimborsi per le spese di missione dei componenti gli organi amministrativi e di controllo, la responsabilita´ amministrativa dei componenti gli organi di gestione, le direttive per le societa´ cosiddette ´in house´.  
   
   
REGIONE VENETO IMPEGNATA A DEFINIRE GLI AMBITI OTTIMALI PER L’ESERCIZIO ASSOCIATO DELLE FUNZIONI E DEI SERVIZI COMUNALI: 277 I COMUNI COINVOLTI  
 
 Venezia, 9 maggio 2011 - I componenti della Conferenza Regione – Autonomie Locali hanno espresso un convinto e unanime consenso alle linee guida e ai criteri, elaborati da un apposito Gruppo Tecnico di Lavoro, per la predisposizione di un disegno di legge regionale di riordino territoriale e definizione degli ambiti ottimali per l’esercizio associato delle funzioni e dei servizi comunali. “La necessità di intervenire in tal senso – ha spiegato l’assessore veneto agli Enti locali, Roberto Ciambetti – è emersa a seguito dell’entrata in vigore dell’obbligo di gestioni associate introdotto dal decreto legge del 2010 in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica: tutti i comuni sotto i 5.000 abitanti, 3.000 in area montana, sono tenuti ad esercitare le funzioni fondamentali in forma associata. Dovendo, pertanto, individuare la dimensione omogenea delle aree geografiche per l’esercizio di tali funzioni, la Conferenza ha deciso di avvalersi di un Gruppo di Lavoro, costituito dai rappresentanti delle autonomie locali, che in tempi davvero brevi e attraverso una preziosa attività di concertazione, ha effettuato una completa ricognizione delle realtà associative degli enti locali veneti e una disamina tecnico-giuridica della situazione, finalizzate, appunto, all’individuazione di criteri guida che consentiranno un riordino complessivo rispettoso delle specificità territoriali attraverso un apposito disegno di legge”. L’assessore ha ricordato che i Comuni del Veneto obbligati ad associarsi sono 277 e che le macro aree geografiche omogenee saranno definite sulla base di parametri geomorfologici, sociali, economici e previa valutazione degli ambiti già esistenti, quali i distretti socio sanitari e quelli di polizia. Anche le Comunità Montane potranno essere considerate ambiti ottimali, al pari delle Unioni di Comuni esistenti, se adeguatamente dimensionate. La riorganizzazione dovrà rispettare le circoscrizioni provinciali e, almeno tendenzialmente, il principio di contiguità territoriale nella costituzione delle forme associative. Per i Comuni appartenenti alle Comunità Montante sarà proposto, come previsto dalla normativa nazionale, l’innalzamento dell’obbligo di gestione associata ai comuni sino ai 5.000 abitanti. “Il quadro che, sulla base di questi criteri, si andrà a tratteggiare – ha precisato l’assessore – non sarà immutabile: potrà essere riverificato, previa concertazione con le Autonomie locali, dato atto che dovrà essere garantita una stretta correlazione tra l’ambito territoriale delineato e l’efficacia ed efficienza delle funzioni e dei servizi gestiti in forma associata. Ritengo, infatti, che la flessibilità sia elemento strategico per il successo del riordino territoriale”. “Una cosa è certa – ha concluso Ciambetti –: il Veneto, tra le prime Regioni in Italia ad avviare un percorso di attuazione delle disposizioni normative che impongono un riordino territoriale, non calerà dall’alto alcuna decisione: saranno i Comuni, peraltro obbligati dal legislatore nazionale a raccordarsi e a individuare le forme di gestione associata, a comunicare alla Regione, nel tempo auspicabile di un anno, la scelta fatta. Il nostro obiettivo è rendere le realtà territoriali artefici delle proprie scelte organizzative, mentre la Regione continuerà a fornire agli Enti locali gli strumenti necessari a concretizzare il processo di riordino: incentivi finanziari, supporto organizzativo, consulenza tecnica e giuridica, formazione degli amministratori”.  
   
   
FVG: ULTERIORE RIDUZIONE COSTI DELLA POLITICA  
 
Trieste, 9 maggio 2011 - Dopo le riduzioni dei compensi ai consiglieri e agli assessori regionali, prosegue l´azione della Regione per contenere i costi della politica: ammonta al dieci per cento la riduzione del gettone di presenza percepito dai consiglieri provinciali - che scende da 104 a 94 euro - proposta dall´assessore regionale alla Funzione pubblica, Autonomie locali e Coordinamento delle riforme, Andrea Garlatti, in esecuzioni di quanto stabilito dalla Legge finanziaria regionale per il 2011. Garlatti ha illustrato il 5 maggio alla Giunta regionale il provvedimento che ridetermina anche il compenso dei presidenti dei Consigli provinciali e comunali, là dove sono rimasti (cioè nelle Province, nei Comuni capoluogo e nei Comuni con più di 15 mila abitanti, mentre tale ufficio è stato soppresso in tutti gli altri Comuni). L´assessore propone che questo compenso venga costituito dal gettone corrisposto al consigliere aumentato del 30 per cento. Nel solo caso dei presidenti dei Consigli provinciali tale gettone potrà essere eventualmente sostituito dall´indennità di funzione, elevata anch´essa del 30 per cento. Il provvedimento dell´assessore Garlatti, che interviene anche su altri aspetti relativi al trattamento economico degli amministratori locali, sarà formalmente esaminato dalla Giunta regionale la prossima settimana, per poi passare al vaglio del Consiglio delle Autonomie Locali e, quindi, nuovamente all´esecutivo regionale per l´adozione definitiva. Nel rispetto delle indicazioni formulate dalla Finanziaria regionale 2011, tali misure si applicheranno con il rinnovo delle amministrazioni locali: primi fra tutti, quindi, ad essere interessati saranno le province di Gorizia e Trieste, i comuni di Trieste, Pordenone, Monfalcone e Cordenons e gli altri trentasei chiamati al voto del 15 e 16 maggio. Da una stima fornita dagli uffici della direzione delle Autonomie locali, la riduzione dei compensi in corso di adozione, unita alla riduzione, pure recentemente disposta dal Consiglio regionale, del numero degli assessori provinciali e comunali, determinerà una minore spesa di oltre 430 mila euro all´anno.  
   
   
CITTA’ ALTRA ECONOMIA, ROMA CAPITALE: “BANDO PROMUOVE ECONOMIA BIO-ECOCOMPATIBILE”  
 
Roma, 9 maggio 2011 - «In merito alla Città dell’Altra Economia si precisa che il bando pubblicato mantiene il fine della Cae nel pieno rispetto della promozione della cultura e della economia bio-ecocompatibile». E’ quanto scrive in una nota l’Assessorato alle Periferie di Roma Capitale. «Non si attuerà nessun stravolgimento delle finalità e delle attività che verranno a svolgersi all’interno dal Campo Boario: l’economia solidale come le altre attività poste a base del centro – dal riuso e riciclo dei materiali, alle energie rinnovabili, dal commercio equo e solidale al software libero – sono e saranno i punti di riferimento per il mondo dell’agricoltura biologica». «Si ribadisce ancora una volta che il bando, così come da indirizzo del sindaco Alemanno e della Giunta capitolina, oltre a rispettare i criteri di trasparenza e garanzia, conserva e incrementa la cultura e l’economia bio-ecocompatibile, potenziando, quindi, anche la filiera agroalimentare del territorio della Capitale e della regione».  
   
   
FAS: PRESIDENTE ABRUZZO, 722 MLN CON COFINANZIAMENTO PER LO SVILUPPO MINISTRO ACCOGLIE RICHIESTA, NIENTE DECURTAZIONE 5 PER CENTO  
 
 L´aquila, 9 maggio 2011 - 722 milioni di euro da destinare alle politiche di sviluppo del territorio. A tanto ammontano le risorse su cui la Regione Abruzzo potrà contare. Di esse, 612 milioni rappresentano la quota Fas derivante dal riparto a livello nazionale; 110 milioni derivano dal cofinanziamento della Regione. "Un risultato importante - commenta il Presidente della Regione Abruzzo - che ci consentirà di risanare i conti e nel contempo di investire nella crescita. Sono anni, infatti, che non lo si fa più, con amministratori impegnati solo a spendere senza regole e senza limiti". Si era ipotizzato di prelevare 160 milioni di euro dai Fas per coprire il buco della sanità. Il Presidente ha optato invece per attingere direttamente al cofinanziamento regionale di 110 milioni, sottraendo alla quota Fas solo i restanti 50 milioni. "Ciò significa - puntualizza il Presidente - che siamo riusciti ad attenuare gli effetti dell´operazione ´conti sanità´, garantendo più fondi possibili allo sviluppo". In più, a seguito dell´apposita richiesta formulata dal Presidente nel gennaio scorso e del parere favorevole della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome, il Ministro per i Rapporti con le Regioni ha disposto di non applicare alla Regione Abruzzo la decurtazione del 5 per cento a valere sui fondi Fas. "Siamo l´unica Regione italiana ad aver beneficiato di questo particolare trattamento - osserva il Presidente - Su questa decisione sono state determinanti due cose: la consapevolezza dei negativi effetti sull´economia ancora derivanti dal terremoto di due anni fa e l´ottima intesa che questo Esecutivo regionale ha col governo nazionale. Una fiducia meritata sul campo e frutto di una politica che, con sacrifico e determinazione, sta cercando di porre rimedio ai disastri delle precedenti amministrazioni di centrosinistra".  
   
   
SICILIA, PEREQUAZIONE INFRASTRUTTURALE: ILLEGITTIMO DECRETO ATTUATIVO  
 
Palermo, 9 maggio 2011 - "Riteniamo illegittimo il decreto sulla perequazione infrastrutturale. Per questo motivo la Commissione bicamerale sul federalismo fiscale deve tenere in massima considerazione le richieste di modifica dello schema di decreto attuativo sulla perequazione infrastrutturale e la riforma dei Fas della normativa sul federalismo fiscale". Lo ha detto oggi a Roma l´assessore regionale per l´Economia, Gaetano Armao al termine della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, in relazione ai lavori in corso della Commissione bicamerale sul federalismo fiscale. La Commissione sta discutendo i punti da inserire sullo Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di risorse aggiuntive ed interventi speciali per la rimozione degli squilibri economici e sociali, la cosiddetta perequazione infrastrutturale. "A seguito della mancata intesa fra Governo e Regioni sullo schema di decreto attuativo - ha aggiunto Armao - ho chiesto questa mattina al presidente Enrico La Loggia che la Commissione Bicamerale, tenga pienamente conto di tutte le osservazioni delle Regioni e in particolare le riflessioni e le valutazioni di quelle che prevedono l´esclusione di tale decreto per le regioni a Statuto speciale". "L´art 16 della legge sul federalismo fiscale- ha proseguito l´assessore - infatti, non e´ applicabile alle autonomie differenziate, come dicono chiaramente la stessa legge e le sentenze della Corte Costituzionale. Cio´ richiedera´ che anche sulla perequazione infrastrutturale la trattativa tra Stato e Regioni a statuto speciale sia definita in termini bilaterali, attraverso le norme di attuazione del federalismo fiscale. Se tutto cio´ non dovesse accadere saremo costretti ad impugnare il decreto attuativo davanti alla Corte Costituzionale". "Peraltro, - ha concluso Armao - si tratta di un provvedimento che non stanzia nuove risorse, ma intende coprire con quelle gia´ assegnate al meridione un fabbisogno di infrastrutture superiore di almeno cinque volte. Deve cessare questa modalita´ di attuazione del federalismo fiscale che, andando oltre quanto previsto dalla stessa legge, mira a penalizzare le regioni del sud, e in particolare, l´autonomia della Sicilia"  
   
   
FVG: DIMINUZIONE CIG APRILE 2011 DOPO PEGGIORAMENTO MARZO  
 
Trieste, 9 maggio 2011 - L´assessore regionale al Lavoro Angela Brandi comunica che nel corso del mese di aprile 2011 le ore di Cig autorizzate in Friuli Venezia Giulia sono state 1.104.705, in forte calo, quindi, sia sul piano tendenziale che congiunturale. La diminuzione tendenziale, rispetto ad aprile 2010, è stata infatti del 27,9 per cento in valore percentuale e di 428.080 unità in valori assoluti, mentre la diminuzione congiunturale, rispetto al mese di marzo 2011, è stata del 49 per cento in valore percentuale e di 1.061.761 in valore assoluto. La diminuzione interessa tutte le gestioni: ordinaria, straordinaria e deroga, anche se i cali maggiori si manifestano nella gestione ordinaria e nella deroga. La Cigo, nel corso del mese di aprile, si attesta sulle 320.138 unità con una diminuzione tendenziale del 44,6 per cento in valore percentuale e di 257.976 in valore assoluto. La cassa integrazione straordinaria, nel corso del mese di aprile raggiunge le 691,731 ore con una diminuzione rispetto ad aprile 2010 del 6,2 per cento in valori percentuali e di 45.971 unità in valori assoluti. La deroga, sempre nel mese di aprile 2011, raggiunge le 92.812 ore manifestando una diminuzione significativa sia sul piano tendenziale che congiunturale. La cassa integrazione straordinaria con 691.731 ore autorizzate rappresenta il 62,6 per cento delle ore complessive autorizzate. Passando ad analizzare la distribuzione della cassa integrazione sul piano provinciale, il calo risulta più significativo nella provincia di Pordenone, la cui diminuzione e del 52,8 per cento sul piano tendenziale e del 77 per cento sul piano congiunturale; al secondo posto troviamo la provincia di Trieste in cui il calo è del 49,6 per cento sul piano tendenziale e del 65,4 per cento sul piano congiunturale; in terza posizione troviamo la provincia di Gorizia, che evidenzia una diminuzione del 55,7 per cento sul piano tendenziale e del 56,2 per cento su quello congiunturale; in ultima posizione si colloca la provincia di Udine, che fa registrare un calo piuttosto modesto del 10,5 per cento sul piano tendenziale e del 15,3 per cento su quello congiunturale. La provincia di Udine con 732.490 ore autorizzate rappresenta il 66,3 per cento del monte ore complessivo di ore di Cig autorizzate in Friuli Venezia Giulia nel corso del mese di aprile Nel corso dei primi quattro mesi del 2011, sottolinea l´assessore Brandi, sono state autorizzate complessivamente 5.344.027 ore con una diminuzione del 30,1 per cento rispetto al medesimo periodo del 2010 quando le ore complessivamente autorizzate erano state 7.646.758: si tratta di un andamento positivo che si auspica possa consolidarsi e migliorarsi ulteriormente nel corso dei prossimi mesi.  
   
   
SVILUPPO ECONOMICO IN LIGURIA: ”NUOVI FINANZIAMENTI PER PMI AD ALTA TECNOLOGIA  
 
Genova, 9 Maggio 2011 . Quattro milioni di euro per piccole e medie imprese di nuova costituzione ad alto potenziale tecnologico. Sono stati stanziati dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore allo sviluppo economico, Renzo Guccinelli, attraverso un bando per sostenere gli investimenti iniziali, la creazione di nuovi posti di lavoro qualificati di ricerca e iniziative promosse da giovani e da donne. Il bando approvato, nell’ambito della legge regionale sulla ricerca, prevede la valorizzazione dell’innovazione e delle attività universitarie di alta formazione e in particolare la creazione di impresa ad alta tecnologia. Saranno le imprese costituite a partire dal 1 gennaio 2010 a poter beneficiare dei finanziamenti che si prefiggono di trasformare le conoscenze scientifiche in servizi e nuove attività, in grado di rafforzare e migliorare il sistema economico e produttivo ligure. I progetti devono essere presentati da imprese create a seguito di processi di spin off aziendale ad alto potenziale tecnologico. Il costo di ogni intervento che non può essere inferiore a 100.000 euro, è finanziato con il fondo regionale di rotazione per il sostegno alla ricerca industriale e prevede la concessione di prestiti rimborsabili con un tasso di interesse dello 0,50% annui. Il prestito viene concesso nella misura dell’80% dell’investimento ammissibile per un limite massimo di 500.000 euro ad intervento. Le domande devono essere presentate dal 1 al 31 luglio di quest’anno attraverso una procedura informatizzata sul sito www.Filse.it sotto “bandi on line”. Il bando può essere consultato sia sul sito della Regione Liguriawww.regione.liguria.it sia su quello di Filse. “Nonostante il momento di crisi – spiega l’assessore regionale allo sviluppo economico, Renzo Guccinelli – con questo bando abbiamo voluto dare un segnale al mondo delle imprese ad alta tecnologia e della ricerca e contemporaneamente mettere in atto una prima sperimentazione di procedura informatizzata nell’ottica della semplificazione amministrativa a vantaggio delle imprese interessate”  
   
   
LEGALITA´, MARCHE: PRESENTATA GIORNATA REGIONALE DI LUNEDI 9 L´ASSESSORE,SEMPRE IMPORTANTE EDUCARE I GIOVANI A LEGALITA´  
 
Pescara, 9 maggio 2011 - "Parlare di legalità in generale ed ai giovani in particolare, educarli al rispetto delle regole ed alla cultura della legalità non è mai abbastanza". Così l´assessore regionale con delega alla Legalità, questa mattina, a Pescara, in Regione, ha aperto la conferenza stampa di presentazione della "Giornata regionale per la legalità", in programma lunedì 9, sempre nel capoluogo adriatico, nella sala del Consiglio comunale. Questa giornata, istituita grazie alla legge regionale 40 del 2004, ha tratto nuova linfa nel 2009, anno in cui è stato deciso di dedicarla alla memoria del magistrato pescarese Emilio Alessandrini, ucciso nel 1979 dall´organizzazione terroristica Prima Linea."una scelta tutt´altro che casuale, quella del 9 maggio - ha spiegato l´assessore - poichè viene celebrata anche la giornata nazionale dedicata alle vittime del terrorismo. In questi tre anni, - ha aggiunto - abbiamo sviluppato diverse tematiche inerenti la legalità e ci siamo rivolti sempre ai ragazzi delle scuole anche perchè sono spesso bombardati da messaggi non sempre positivi". La Giornata regionale della legalità rappresenta l´appuntamento centrale del programma regionale "Per.le - Percorsi sulla legalità", giunto alla sua terza edizione ed attuato grazie alla collaborazione dell´Ufficio scolastico regionale. Quest´anno, in occasione dei 150 anni dell´Unità d´Italia, il programma della manifestazione ha previsto una riflessione sulla Costiuzione e sul legame tra lotta per l´Unità del Paese e lotta per conquistare i diritti di libertà e politici caratteristici di un Paese democratico attento alla equità sociale. I ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado abruzzesi sono stati coinvolti nel Concorso "Ieri, Oggi e...L´italia di domani?", e chiamati a partecipare alla manifestazione come principali protagonisti. "A giudicare dalla quantità e dalla qualità degli elaborati, dei prodotti multimediali e delle opere artistiche che sono giunti alla Commissione di vautazione - ha affermato l´assessore alla Legalità - si pò dire che la risposta è stata ancora una volta estremamente positiva. Segno evidente che i ragazzi, anche i più piccoli, se adeguamente stimolati, manifestano grande sensibilità anche per tematiche di questa portata". La giornata di lunedì, oltre ad essere caratterizzata dalla cerimonia di premiazione delle scuole vincitrici, vedrà, tra gli altri, gli interventi del comandante della Polizia muncipale di Pescara e del direttore dell´ex Polgai di Pescara. Verrà, inoltre, letta una testimonianza ed un ricordo di Marco Alessandrini, impegnato al Quirinale nella cerimonia dedicata alle vittime del terrorismo, sul padre Emilio. Il dirigente scolastico del Liceo Scientifico Marconi di Pescara illustrerà, infine, un progetto sulla Costituzione da spiegare ai ragazzi che vede impegnato proprio il suo istituto. Le conclusioni sono affidate all´assessore alla legalità.  
   
   
PRECARI IN SICILIA: LOMBARDO FIRMA STABILIZZAZIONE ENTI LOCALI  
 
 Palermo, 9 maggio 2011 - Il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, ha firmato il 6 maggio la circolare che individua le procedure di stabilizzazione dei 22.500 precari degli enti locali, in riferimento alla legge regionale n.24 del 2010 "Misure di stabilizzazione dei rapporti di lavoro a tempo determinato presso gli enti locali". Si tratta di una serie di norme che disciplinano le modalita´ di assunzione e l´utilizzo di contratti di lavoro flessibile nell´ambito della Regione. In particolare, la circolare detta le prescrizioni e fornisce una guida precisa su come gli enti locali devono muoversi per stabilizzare i loro precari. Il provvedimento e´ firmato anche dagli assessori per la Funzione pubblica, Caterina Chinnici, per l´Economia, Gaetano Armao e per la Famiglia e Politiche sociali, Andrea Piraino.  
   
   
PORTO RECANATI: SPACCA FIRMA IL PROTOCOLLO DI SICUREZZA.  
 
 Ancona, 9 maggio 2011 - Il Presidente Gian Mario Spacca sottoscrive questa mattina a Macerata il ´Patto per Porto Recanati sicura´, protocollo di intesa tra Regione Marche, Ministero dell´Interno-prefettura di Macerata, Provincia di Macerata e Comune di Porto Recanati. La firma avverra` alla presenza del sottosegretario agli Interni Alfredo Mantovano. Il protocollo pone in campo progetti specifici, finanziati dalla Regione Marche e dallo Stato, volti ad innalzare i livelli di prevenzione e contrasto dei fenomeni criminosi, in particolare nella realta` del Comune di Porto Recanati dove si sono verificati numerosi e ripetuti episodi di violenza nel condominio dell´Hotel House (480 appartamenti con 1376 residenti). Con la sottoscrizione del protocollo il presidente Spacca sottolinea la priorita` che il governo regionale assegna al diritto alla sicurezza e alla qualita` della vita, una priorita` che, per essere affermata, necessita dell´impegno congiunto dei vari livelli istituzionali, in particolare nelle azioni di prevenzione. Azioni che non vanno limitate ad un singolo Comune, ma estese all´intero territorio: la ricerca di una soluzione a situazioni come quella dell´Hotel House non puo` e non deve essere circoscritta ma coinvolgere tutte le forze in campo. Per questo il Patto predisposto e finanziato dalla Regione e dallo Stato introduce interventi di gestione, monitoraggio e controllo (anche con strumenti tecnologici) e interventi sociali, oltre a piani condivisi di riqualificazione del tessuto sociale e del contesto urbano. Tutto questo accompagnato dall´attivazione di un percorso di coinvolgimento della comunita`, delle imprese, delle associazioni, del mondo del lavoro e delle comunita` immigrate.  
   
   
FORMAZIONE: TIROCINIO LAVORATORI ANCHE IN AREA UE  
 
Trieste, 9 maggio 2011 - I lavoratori delle imprese regionali potranno svolgere tirocini presso le imprese di Paesi in area Ue e aderenti all´associazione europea per il libero scambio (Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera). Ne dà comunicazione l´assessorato regionale al Lavoro e formazione, retto dall´assessore Angela Brandi. Lo prevede un programma inserito nel Por 2011 attraverso le risorse dell´Asse 5 - Transnazionalità e interregionalità. Con questo avviso la Regione intende promuovere la realizzazione e lo sviluppo di accordi su basi interregionali e transnazionali per l´attivazione di percorsi e reti di cooperazione a livello comunitario, nell´ambito delle politiche per la formazione, l´innovazione e il lavoro. Si tratta di un´iniziativa nuova con la quale si punta a favorire la crescita delle competenze dei lavoratori e a incentivare esperienze di mobilità formativa e professionalizzante consentendo la realizzazione di tirocini. L´avviso, in particolare, intende contribuire a migliorare le competenze dei lavoratori e degli imprenditori del Friuli Venezia Giulia agendo sull´apprendimento e sullo scambio di metodi e tecniche di lavoro e di gestione con le realtà produttive di altri Paesi, concorrendo altresì a dare vita e ad alimentare importanti relazioni transnazionali tra imprese anche sotto il profilo commerciale. Una volta pubblicato l´avviso, gli enti di formazione potranno presentare progetti formativi per realizzare i tirocini. Attraverso questo avviso sarà possibile sostenere operazioni di mobilità professionalizzante finalizzate all´accrescimento e all´adeguamento delle competenze professionali di lavoratori dipendenti e autonomi nonché degli imprenditori attraverso un periodo di formazione all´estero. Gli stage potranno avere un durata variabile che va dai 5 giorni ai 5 mesi, con un impegno giornaliero non superiore alle 8 ore. Le risorse finanziarie disponibili sono pari a 500 mila euro su un totale complessivo di 9 milioni stanziati per la Formazione continua per lavoratori delle imprese.  
   
   
SCUOLA UMBRA DI AMMINISTRAZIONE PUBBLICA: LUNEDÌ AVVIO 14/MA EDIZIONE CORSO OPERATORI LOCALI PER L’EURO-PROGETTAZIONE  
 
Perugia, 9 maggio 2011 - Si terrà dal 9 al 13 maggio, nella Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica di Perugia, la quattordicesima edizione del corso intensivo di Operatori locali per l’euro-progettazione, “Op.e.r.a.”. Al corso, che si articolerà in 5 giornate per 40 ore complessive di formazione tra lezioni frontali, presentazione di testimonianze, analisi di case study e laboratori, parteciperanno 35 dipendenti, di cui 15 provenienti dalla Regione, 6 delle Province e dei Comuni e 14 del partenariato economico e sociale, con una significativa presenza delle Camere di Commercio locali, che lavoreranno anche insieme per condividere idee e proposte progettuali sui programmi europei scelti dalla Regione. Inoltre – spiegano gli organizzatori - tutti i partecipanti alle edizioni di “Op.e.r.a.” potranno accedere a un network di progetto dedicato attraverso la piattaforma www.Progetto-opera.eu alla quale sarà possibile iscriversi durante le due giornate di laboratorio. Nella giornata di apertura delle lezioni (lunedì 9 maggio) sono previsti gli interventi del direttore alla Programmazione, innovazione e competitività della Regione Umbria, Lucio Caporizzi, del dirigente regionale del Servizio Organizzazione e gestione del personale, Amato Carloni, della responsabile della Funzione di formazione del personale regionale, Simonetta Sterrantino, di Angelina Tritto del P.o.r.e.(progetto Opportunità delle Regioni in Europa). Il 14 giugno 2011 è in programma un evento conclusivo a Roma, al Palazzo delle Esposizioni.  
   
   
RIVOLUZIONI IN MEDIO ORIENTE, OGGI INCONTRO DIBATTITO A PERUGIA  
 
Perugia, 9 maggio 2011 - Oggi, alle ore 18, alla Sala delle Colonne di Palazzo Graziani, Corso Vannucci 47, Perugia, è in programma l’incontro-dibattito dal titolo, “Come restare umani. I rifugiati palestinesi nel Medio Oriente che ribolle e il ruolo dell’Italia”. L’iniziativa è organizzata dall’associazione “Articolotre” di Gubbio con il patrocinio della Regione Umbria e dei Comuni di Perugia e Gubbio. Al dibattito interverranno il Commissario Generale delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa), Filippo Grandi, la presidente del Comitato italiano amici di Unrwa, Tana De Zulueta, il docente di Diritto costituzionale comparato all’Università di Perugia, Maurizio Oliviero, il coordinatore nazionale della Tavola della Pace, Flavio Lotti. A moderare la discussione sarà l’inviata del Tg3 Rai, Lucia Goracci. L’associazione “Articolotre” presenterà il reportage realizzato dalla giornalista Cristina Clementi dal titolo “La guerra sottile”, storie di rifugiati palestinesi raccolte a Gerusalemme Est e in Cisgiordania.  
   
   
PROFUGHI. REGIONE LOMBARDIA: LAVORO DI SQUADRA, NO CONFUSIONE RUOLI L´EMERGENZA È NAZIONALE, IL PIANO HA LA REGIA DEL GOVERNO MASSIMA COLLABORAZIONE CON IL PREFETTO "SOGGETTO ATTUATORE"  
 
Milano, 9 maggio 2011- "Regione Lombardia sta facendo sino in fondo la sua parte e continuerà a farlo, nel collaborare alle soluzioni più idonee per l´accoglienza dei profughi nordafricani destinati al nostro territorio dal piano nazionale varato da Governo. In particolare, gli uomini della Direzione generale Protezione civile e Sicurezza sono costantemente impegnati in questo non facile compito, assicurando trasporti e prima assistenza". Lo ribadisce una Nota della Regione Lombardia, che richiama anche, a titolo di esempio, "l´azione della Direzione Famiglia e Solidarietà sociale che, con il coinvolgimento delle realtà di assistenza e del terzo settore, ha svolto un paziente e accurato lavoro di ricerca, per fornire al prefetto una lista di enti disponibili all´accoglienza". Quello che invece "non serve a nessuno - si legge nella Nota - è creare confusione tra i ruoli quando non addirittura esercitarsi nello scaricabarile sulle responsabilità e le competenze dei diversi soggetti. Le quali invece sono chiaramente delineate, in modo da favorire il massimo di efficacia attraverso un lavoro di squadra". La Nota regionale le richiama così: "Sta direttamente in capo al Governo nazionale, com´è naturale, la responsabilità complessiva ´per lo stato di emergenza umanitaria nel territorio nazionale in relazione all´eccezionale afflusso di cittadini appartenenti ai Paesi del Nord Africa´. Il Governo stesso ha stabilito che il coordinamento e la responsabilità operativa per la gestione di questa emergenza deve essere assicurata dal Dipartimento Nazionale di Protezione civile. Gli accordi in questo senso tra Governo, Regioni, Anci e Upi sottoscritti il 30 marzo e il 6 aprile sono stati ufficializzati da un´Ordinanza del presidente del Consiglio dei Ministri del 13 aprile, che ha nominato il prefetto Gabrielli ´commissario delegato´ per la realizzazione di tutti gli interventi necessari". La stessa Ordinanza stabilisce che il Commissario, in raccordo con un comitato nazionale composto dai vertici delle strutture ministeriali competenti sull´immigrazione e la sicurezza, "individua, adegua, allestisce, o realizza, con procedure d´urgenza, le strutture per l´accoglienza". Lo fa avvalendosi di un Soggetto Attuatore designato in ogni singola Regione. Per la Lombardia questo Soggetto Attuatore è il prefetto della città capoluogo Gian Valerio Lombardi. "Per la nostra Regione - sottolinea la Nota - si tratta della conferma di un modello di gestione, che prevede la figura del prefetto (rappresentante dello Stato sul territorio) come centrale rispetto a un problema e a una competenza, che sono eminentemente di natura statale". "La nostra collaborazione con questa figura - conclude la Nota - su questa questione come su altre precedenti è piena e totale".  
   
   
IMMIGRAZIONE IN LIGURIA: ”SIGLATO ACCORDO CON PROTEZIONE CIVILE NAZIONALE PER RICONOSCIMENTO 32 IMMIGRATI”  
 
Genova, 9 maggio 2011 - “L’accordo che è stato siglato oggi con il commissario straordinario all’emergenza immigrati della Protezione civile, Franco Gabrielli per il riconoscimento, all’interno del piano regionale, di 32 immigrati tunisini in possesso del permesso di soggiorno è un fatto molto positivo perché consente di superare le rigidità burocratiche e di riconoscere una situazione che di fatto è nella realtà”. L’assessore regionale alle politiche sociali e coordinatrice del piano profughi, Lorena Rambaudi é soddisfatta dell’intesa che inserisce nel piano profughi regionale 32 immigrati tunisini arrivati in Liguria, ma che non rientravano nei numeri assegnati alla nostra regione dal Ministero degli Interni. “Questo accordo – spiega Rambaudi – considera la situazione specifica della Liguria che ha una presenza di immigrati, non contemplati dai numeri previsti dal Viminale, ma di cui bisogna tenere conto, sia per l’assistenza che deve essere erogata, sia per quando vengono assegnate le presenze “. “Il riconoscimento dei 32 immigrati avvenuto grazie anche alla collaborazione dell’Arci - continua Rambaudi – ci consente di dirottarli oggi stesso verso strutture di accoglienza presenti sul territorio regionale a Genova e a Sarzana vista la loro richiesta di restare in Liguria”. E intanto sarà chiusa domani la struttura di via delle Fontane, messa a disposizione dal Comune di Genova per accogliere gli immigrati in attesa del permesso di soggiorno in quanto si sono concluse le procedure da parte della Questura di Genova. Mentre si attende nelle prossimi giorni l’arrivo di 40 profughi eritrei e somali che verranno accolti nell’ambito del piano regionale. “Dei precedenti arrivi di immigrati programmati – conclude Rambaudi – sono rimaste in Liguria 20 persone che si sommano, al momento, ai 32 riconosciuti dalla Protezione civile nazionale”.  
   
   
PUGLIA: VISITA CAMPO PROFUGHI DI MANDURIA  
 
Bari, 9 maggio 2011 - E´ terminato il sopralluogo al campo di Manduria dell´assessore alla Protezione civile Fabiano Amati. Lasciando il campo Amati ha dichiarato: "In questo momento nel campo sono presenti circa 300 persone alle quali nel pomeriggio se ne aggiungeranno altre 700 circa in arrivo al porto di Taranto. Limitatamente alle condizioni che un campo può offrire ho trovato una situazione logistica improntata a criteri di migliore accoglienza ed umanità, predisposta a condizioni di miglioramento grazie all´ottimo lavoro compito dai Vigili del fuoco in sede di allestimento. Il campo e´ presidiato dagli instancabili funzionari dei Dipartimenti nazionale e regionale della Protezione civile, con l´ausilio delle associazioni di volontariato, e sorvegliato con discrezione e professionalita´ dalle forza di polizia. Ho incontrato i rappresentanti delle istituzioni ed associazioni umanitarie e di volontariato, i cui rappresentanti mi hanno riferito l´assenza di particolari problemi. E´ in funzione un ottimo Presidio Medico di Assistenza della Regione, gestito con passione e sacrificio dal personale della Asl di Taranto, attenti ad evitare che la domanda di assistenza sanitaria possa complicare lo stesso servizio sul territorio: sul punto nelle prossime ore siamo impegnati a migliorare l´organizzazione, con l´ausilio del Capo dipartimento della Protezione civile e commissario per l´emergenza Prefetto Gabrielli, unico soggetto competente per parte statale all´assunzione di decisioni. Dal campo ho ricavato, in generale, una buona impressione, nei limiti in cui ciò può dirsi per un luogo di primo smistamento, funzionale alla successiva accoglienza nelle strutture sparse sul territorio nazionale e in base ai piani regionali di accoglienza. Ciò dimostra - se ve ne fosse ancora bisogno - che queste attività non possono essere compiute con criteri di pubblica sicurezza, come nelle scorse settimane e´ accaduto, ma solo con la sensibilità di Protezione civile che l´Italia e le regioni hanno conseguito negli ultimi anni. Resta da ribadire la nostra speranza, infine, che con il perfezionarsi del sistema di accoglienza nelle regioni possa presto chiudersi l´esperienza del campo di Manduria, da noi accettato perché interpellati dalla gestione affidata alla Protezione civile, come per tanto tempo avevamo richiesto, e su circostanze alternativamente insopportabili: lo stazionamento per ore e ore a Lampedusa oppure il ricovero su mezzi di navigazione, in attesa dello svolgimento di tutte le procedure amministrative previste. Chiamati a concorrere nella scelta non abbiamo avuto dubbi nel preferire quella più umanamente tollerabile nelle condizioni date".  
   
   
I 25 IMMIGRATI IN ARRIVO A CAGLIARI ACCOLTI IN DUE STRUTTURE CARITAS  
 
Cagliari, 9 Maggio 2011 - "I prossimi giorni arriveranno a Cagliari 25 immigrati che saranno accolti in due strutture della Caritas. Il Capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, ha nominato come soggetto attuatore del piano per l’emergenza profughi in Sardegna il Direttore della Protezione Civile Regionale, Giorgio Onorato Cicalò". E’ quanto affermato dal vice presidente della Regione, Giorgio La Spisa, al termine dell´incontro tenutosi in mattinata tra la Regione e i rappresentanti di Prefettura, Anci, Ups, Caritas, Protezione Civile e Sardegna Solidale, per esaminare la situazione legata all’accoglienza degli immigrati. "Siamo in stretto contatto con i rappresentanti nazionali e regionali incaricati dell’emergenza per mettere a disposizione dei profughi tutte le azioni necessarie ad una accoglienza dignitosa - ha proseguito La Spisa - stiamo lavorando insieme agli enti locali e alle associazioni di volontariato per potenziare la rete sarda del Sistema di protezione per i richiedenti asilo e rifugiati (Sprar)".  
   
   
ARRIVATO IN ALTO ADIGE UN SECONDO CONTINGENTE DI PROFUGHI NORDAFRICANI  
 
Bolzano, 9 aprile 2011 - Dopo il primo contingente di dieci persone assegnate a Bolzano a metà aprile, un secondo gruppo di venti profughi politici provenienti da diversi Paesi del Nordafrica è stato accolto il 7 maggio nel capoluogo, in base al piano di riparto nazionale varato a seguito dell’emergenza umanitaria nel Nordafrica. Anche i nuovi arrivati, che fino a ieri si trovavano in una struttura di Manduria (Taranto), sono ospitati nell’ex caserma Gorio ai Piani di Bolzano. Il piano di riparto concordato tra Governo e Regioni per fronteggiare gli effetti provocati dall’emergenza umanitaria prevede la distribuzione tra le regioni dei migranti sbarcati in Italia, calcolata sulla base della consistenza della popolazione residente rispetto al totale nazionale: "In Provincia di Bolzano arriva quindi circa l´1% delle persone distribuite sul territorio italiano", ricorda il direttore della Ripartizione Politiche sociali Karl Tragust, incaricato dalla Giunta provinciale di coordinare l’accoglienza dei profughi assegnati all’Alto Adige. La Provincia e gli enti coinvolti nelle operazioni di assistenza hanno accolto questa notte a Bolzano venti migranti provenienti da una struttura di Manduria (Taranto), che seguono il primo contingente di dieci tunisini giunto in Alto Adige lo scorso 16 aprile dalla Campania. Come già il primo gruppo, anche i nuovi arrivati sono stati alloggiati nell’ex caserma Gorio ai Piani di Bolzano, gestita dall’associazione Volontarius su incarico dell’Azienda servizi sociali del Comune. "Per quanto riguarda i dieci tunisini giunti tre settimane fa, non vi sono stati finora problemi di alcun tipo. Sono tutti ancora presenti, hanno iniziato i corsi di lingua e la ricerca di un lavoro", informa il direttore di Ripartizione Tragust. Qualora nelle prossime settimane dovessero arrivare altre persone in base al piano di riparto nazionale, verranno sistemate nella struttura Arnika di Merano (l’ex casa alloggio per lavoratori), secondo il piano di distribuzione degli arrivi approvato dalla Giunta provinciale. La Giunta ha deciso infatti di suddividere eventuali ulteriori gruppi in più centri sul territorio altoatesino, evitando di concentrarli in un’unica struttura.  
   
   
PARI OPPORTUNITÀ IN LOMBARDIA: VIA AL FINANZIAMENTO DEI PROGETTI  
 
 Milano, 9 maggio 2011 - "Progettare la parità in Lombardia" è il titolo dell´iniziativa che la Giunta regionale ha appena approvato per dare ulteriore impulso alla promozione delle pari opportunità. Associazioni ed enti locali, che già fanno parte di due apposite reti coordinate dalla Regione, possono presentare "Piccoli progetti per grandi idee", finanziabili dalla Regione al 50 per cento del loro valore. "Si tratta di un´iniziativa - commenta Monica Guarischi, delegato del presidente Formigoni per le Pari Opportunità - che abbiamo concepito in modo da favorire il coinvolgimento delle realtà sociali impegnate su questo fronte, sviluppando una partnership già avviata sin dal 2007, anno europeo delle pari opportunità". "Promuovere le pari opportunità - prosegue Guarischi - è per noi la risposta concreta a bisogni reali, che riguardano anche la conciliazione dei tempi di lavoro con i tempi della famiglia, di relazione, di cura parentale, di formazione, e del tempo per sé. Intendiamo cofinanziare progetti, almeno uno per ogni provincia lombarda, promossi da associazioni femminili ed enti locali in partenariato con altri soggetti pubblici e privati, imprese, sistema scolastico e sistema sanitario. Tale bando ci consentirà di moltiplicare gli interventi di pari opportunità sul territorio, di rendere visibili e riconoscere le iniziative delle associazioni femminili e dei Comuni, stimolando la loro capacità di progettazione locale e incentivandone il collegamento con altri soggetti pubblici e privati, in attuazione del principio di sussidiarietà. Le aree progettuali individuate sono l´armonizzazione dei tempi per favorire la conciliazione di famiglia e lavoro, il contrasto alla violenza nei confronti delle donne, l´integrazione delle donne immigrate e la lotta agli stereotipi e alle discriminazioni di genere". Nelle prossime settimane verrà pubblicato il bando con i dettagli necessari.  
   
   
IN ARRIVO AL COMUNE DI REGGIO CALABRIA LE SOMME PER I SOGGETTI NON AUTOSUFFICIENTI E LE FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ”  
 
Catanzaro, 9 maggio 2011 - Gli uffici del Dipartimento Politiche Sociali e del Dipartimento Bilancio della Regione Calabria - hanno portato a termine in questi giorni i procedimenti amministrativi e di spesa per assicurare il trasferimento di 1.660.000 euro a beneficio del Comune di Reggio Calabria per interventi nel sociale. “Ho personalmente avvisato il Prefetto Luigi Varratta – ha dichiarato il Presidente Scopelliti - informandolo che l’assessorato alle politiche sociali della Regione Calabria ha inviato una parte delle somme spettanti al Comune di Reggio. Sono stati inviati oggi in banca i primi 900 mila euro del finanziamento complessivo. E nella prossima settimana arriverà la restante parte. Si tratta di fondi per l’assistenza domiciliare in favore delle famiglie al cui interno vivono persone disabili gravi o anziani non autosufficienti. La restante somma che è già nelle casse regionali ed in lavorazione alla ragioneria fa parte di un importante piano regionale di interventi e servizi socio assistenziali in favore delle famiglie reggine. In particolare i fondi andranno per l’abbattimento dei costi dei servizi (utenze domestiche e altri servizi) per le famiglie numerose, per la qualificazione del lavoro delle assistenti familiari (badanti) e l’ultima parte per dei programmi sperimentali di intervento diretti a favorire la permanenza od il ritorno in famiglia di persone parzialmente o totalmente non autosufficienti in alternativa al ricovero in strutture residenziali socio-sanitarie, anche in coordinamento con i programmi di qualificazione delle assistenti familiari (badanti). Il Comune potrà quindi, nelle prossime settimane, andare incontro alle esigenze delle politiche sociali della nostra città. Un comparto - ha concluso Scopelliti - all’avanguardia al servizio delle fasce deboli della nostra comunità”.  
   
   
"WOMEN AND GENDER STUDIES - WHERE DO WE STAND?"  
 

Parigi, 9 maggio 2011 - Dal 14 al 17 settembre 2011 si terrà a Parigi, in francia, un simposio intitolato "Women and gender studies - where do we stand?" ("Le donne e gli studi sul genere - a che punto siamo?"). Le ricerche sulle donne nella scienza sono state a lungo considerate intercambiabili con gli studi sul genere e la scienza, riguardando una vasta gamma di campi come le scienze naturali, mediche e ingegneristiche, nonché le scienze umane e sociali. Una sessione speciale sarà dedicata all´eredità lasciata da Marie Curie per le donne nella scienza, infatti l´Anno internazionale della chimica (Iyc-2011) quest´anno è stato dedicato al centenario del secondo premio Nobel per la chimica assegnato a Marie Curie. Per ulteriori informazioni, visitare: http://dhst-woman.Mpiwg-berlin.mpg.de/doku.php?id=cfp_paris_2011 

 

 
   
   
ZAIA: “GARANTIRE ALLE AZIENDE E ALLE FAMIGLIE VENETE UN SISTEMA DI CREDITO CHE IMPEDISCA PERICOLOSE SCORCIATOIE.  
 
Venezia, 9 maggio 2011 - Adesione e consenso alla proposta di legge d’iniziativa dei consiglieri della Lega Nord, Luca Baggio e Matteo Toscani, presentata stamane a Palazzo Ferro Fini, finalizzata alla creazione di un sistema regionale di coordinamento al credito, sono stati espressi dal presidente veneto Luca Zaia. “Condivido l’impegno dei colleghi consiglieri – afferma Zaia – che opportunamente hanno presentato questo progetto di legge le cui finalità sono la lotta al fenomeno dell’usura e il contrasto a tutte le forme delittuose che minano il nostro tessuto economico e sociale. Mi piace, in particolare, la logica del ‘gioco di squadra’ che sta alla base della proposta e che prevede un coordinamento tra tutti i soggetti pubblici e privati, per costituire un fronte comune che impedisca lo sviluppo di un cancro in un sistema produttivo sano come è quello del Veneto”. “I recenti episodi emersi anche nella nostra Regione – conclude il presidente – testimoniano il tentativo di diffusione di questo male, ma proprio perché ‘episodi’, siamo oggi nelle condizioni, con gli opportuni interventi come quello proposto dalla Lega Nord, di isolarli, estirparli e mantenere sostanzialmente integre da percorsi estremamente pericolosi la nostra società e la nostra economia”.  
   
   
LA QUALITÀ DEI SERVIZI VDA PER LA PRIMA INFANZIA TRA I TEMI NAZIONALI  
 
Aosta, 9 maggio 2011 - Al convegno nazionale L’infanzia in una stagione di crisi che si terrà a Napoli nel complesso monumentale Santa Mariala Nova, il 12 maggio prossimo, che vede fra i relatori i Presidenti delle società scientifiche di area pedagogica e Presidi di Facoltà, Teresa Grange, Preside della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università della Valle d’Aosta, è stata invitata a presentare il dispositivo valdostano, elaborato in collaborazione con la Direzione Politiche Sociali, con una relazione dal titolo Ripensare i servizi educativi. Esperienze in Valle d’Aosta. Il sistema dei servizi per la prima infanzia in Valle d’Aosta ha raggiunto nel 2010 il traguardo ambizioso, stabilito dal trattato di Lisbona, di un posto disponibile ogni tre nuovi nati. Inoltre, sono garantiti su tutto il territorio regionale standard organizzativi e strutturali tra i più elevati d’Europa. Nel quadro del dibattito pedagogico attuale sulla diversificazione delle professionalità educative per l’infanzia, il servizio delle tate familiari avviato in Valle d’Aosta da oltre dieci anni è guardato con interesse anche dalla comunità scientifica di settore. La fruttuosa collaborazione tra l’Assessorato e l’Università, oltre a produrre positive ricadute locali sulla qualità dei servizi educativi, permette di esportare su scala nazionale i modelli innovativi sperimentati in Regione.  
   
   
CONVIVENZA MORE UXORIO - CONFERENZA L´11 MAGGIO A CASTELDARNE/CHIENES  
 
Bolzano, 9 maggio 2011 - La Commissione provinciale per le pari opportunità ed il Servizio donna della Provincia organizzano in varie località altoatesine una serie di conferenze su temi specifici legati al mondo femminile. Mercoledì 11 maggio 2011, alle ore 20.00, a Casteldarne/chienes, con la presidente della Commissione Ulrike Oberhammer si parlerà dei rischi della convivenza more uxorio. La Commissione provinciale per le pari opportunità ed il Servizio donna della Provincia propongono nuovamente in varie località altoatesine una serie di conferenze su temi specifici legati al mondo femminile. Alcune conferenze saranno tenute in tedesco ed altre in italiano. Gli incontri si svolgono in collaborazione con i rispettivi Comuni ed in particolare con le consigliere comunali e le associazioni femminili locali. L´obiettivo dell´iniziativa è quello di creare contatti con donne da tutte le parti della provincia e incentivare la collaborazione con le organizzazioni femminili e le rappresentanti politiche a livello locale. Mercoledì 11 maggio 2011, alle ore 20.00, presso la Scuola elementare a Casteldarne/chienes, Ulrike Oberhammer, avvocato e presidente della Commissione provinciale per le pari opportunità, nella conferenza, in lingua tedesca, proporrà la questione della convivenza more uxorio al di fuori del matrimonio e degli aspetti giuridici ai quali comunque la donna deve porre attenzione. Le varie iniziative programmate dalla Commissione provinciale per le pari opportunità riferite alla primavera 2011 sono raccolte in un opuscolo "Donne informate" e spaziano dal diritto di famiglia ed ereditario alle cure sanitarie al femminile, dal coraggio civile al rapporto con il proprio corpo, dal ruolo genitoriale al rapporto della donna con la pubblica amministrazione. L´opuscolo fornisce in modo sintetico informazioni sui compiti della Commissione provinciale pari opportunità e sul Servizio Donna; è in distribuzione gratuita presso il Servizio Donna, in via Dante 11 a Bolzano, serviziodonna@provincia.Bz.it  
   
   
DI MADRE IN FIGLIA - CONFERENZA A LAIVES IL 10 MAGGIO  
 
Bolzano, 9 maggio 2011 - Martedì 10 maggio 2011, alle ore 20.00, presso la Sala del Consiglio Comunale a Laives si terrà la conferenza "Di madre in figlia" con Barbara Monti. Ingresso libero. È un´iniziativa della Commissione provinciale pari opportunità e del Servizio donna. La Commissione provinciale per le pari opportunità ed il Servizio donna della Provincia organizzano in varie località altoatesine una serie di conferenze su temi specifici legati al mondo femminile. Alcune conferenze saranno tenute in tedesco ed altre in italiano. Gli incontri si svolgono in collaborazione con i rispettivi Comuni ed in particolare con le consigliere comunali e le associazioni femminili locali. L´obiettivo dell´iniziativa è quello di creare contatti con donne da tutte le parti della provincia e incentivare la collaborazione con le organizzazioni femminili e le rappresentanti politiche a livello locale. Nell´ambito di questa iniziativa, nella conferenza programmata per martedì 10 maggio 2011, alle ore 20.00, presso la Sala del Consiglio Comunale di Laives, la relatrice Barbara Monti, insegnante di crescita personale e di meditazione, nella relazione "Di madre in figlia" (in italiano), parlerà del ruolo della figlia femmina all´interno della famiglia e dei modelli che le vengono trasmessi dalla stessa. L´ingresso è libero. Come figlia femmina, ogni donna ha ereditato dalla propria madre e dalle altre donne della famiglia molto di più di quanto sia visibile dall’esterno: l’idea del ruolo femminile, il modello di un rapporto con il maschile, l’accettazione della propria immagine fisica e creativa, il desiderio o meno di maternità e molto di più. Tale bagaglio ereditario emotivo spesso porta a ritrovarsi in situazioni dolorose anche se familiari dalle quali non si riesce a vedere una via d’uscita né la possibilità di una scelta diversa da quella appresa. Come trovare la propria individualità all’interno della famiglia? In che modo onorare la femminilità di ognuna? Rinunciare alla propria strada per non ferire quelli che ci amano può portare felicità? Durante il seminario, oltre all´aspetto teorico, le partecipanti avranno la possibilità di lavorare concretamente con strumenti specifici quali la meditazione, la visualizzazione, la scrittura e la verbalizzazione. Le varie iniziative programmate dalla Commissione provinciale per le pari opportunità riferite alla primavera 2011 sono raccolte in un opuscolo "Donne informate" e spaziano dal diritto di famiglia ed ereditario alle cure sanitarie al femminile, dal coraggio civile al rapporto con il proprio corpo, dal ruolo genitoriale al rapporto della donna con la pubblica amministrazione. L´opuscolo fornisce in modo sintetico informazioni sui compiti della Commissione provinciale pari opportunità e sul Servizio Donna; è in distribuzione gratuita presso il Servizio Donna, in via Dante 11 a Bolzano, serviziodonna@provincia.Bz.it    
   
   
INFOFAMIGLIA: GUIDA DEI SERVIZI PER LE FAMIGLIE ALTOATESINE  
 
Bolzano, 9 maggio 2011 - In Alto Adige a tutela e sostegno delle famiglie sono previsti una serie di interventi in vari ambiti, ora raccolti in modo chiaro ed esaustivo nel manuale “Infofamiglia” edito dal Servizio famiglia della Ripartizione famiglia e politiche sociali. Il volume è stato presentato oggi, venerdì 6 maggio 2011, dall´assessore provinciale Richard Theiner Per poter meglio armonizzare i provvedimenti a favore delle famiglie, la Giunta provinciale ha voluto confluire il settore famiglia in quello socio-sanitario; nel 2008 è stato istituito il Servizio famiglia presso la Ripartizione Famiglia e politiche sociali. La tutela e la promozione della famiglia sono pertanto compiti trasversali dell’intera società. Il compito della politica familiare, come ha sottolineato l’assessore provinciale Richard Theiner, è realizzare le norme giuridiche per tutelare il benessere della famiglia in modo più equo, senza estromettere dalla famiglia le sue più naturali responsabilità e i diritti originari. Tante misure sono state già messe in atto, come ha ricordato il presidente della Provincia Luis Durnwalder: diverse offerte per la formazione della famiglia e per una miglior conciliazione tra lavoro e famiglia (p. Es. Microstrutture per l’infanzia, nidi, servizio Tagesmutter, centri genitori bimbi, assistenza extrascolastica ed estiva ecc.), sostegni economici come gli assegni familiari, le refezioni scolastiche, i libri di testo e mezzi di trasporti gratuiti, le borse di studio ed anche interventi per la non autosufficienza a favore delle persone con disabilità e di quelle anziane non più autonome. “Nei servizi pubblici abbiamo stabilito delle norme in tal senso, come le misure a sostegno della maternità ed i parecchi contratti di lavoro a tempo parziale, soprattutto nell’amministrazione provinciale e nelle aziende sanitarie. Non tanto i singoli provvedimenti, bensì l’insieme di tutte le misure, viste nel loro complesso, dimostrano concretamente il forte sostegno della politica familiare in Alto Adige”, come ricorda il presidente Durnwalder. La nuova versione di “Infofamiglia”, come ha spiegato Michaela Stockner, direttrice del Servizio famiglia, vuole offrire una valida guida sui servizi ed incentivi per le famiglie altoatesine. Sono riportati nel dettaglio i servizi e le prestazioni, i sostegni finanziari previsti dalla Provincia, dalla Regione Trentino – Alto Adige e dallo Stato e le norme a tutela della genitorialità per la cura e l’educazione dei figli. Il manuale “Infofamiglia – una guida per le famiglie in Alto Adige” può essere richiesto al Servizio famiglia presso la Ripartizione famiglia e politiche sociali in via Canonico Michael Gamper 1, a Bolzano, tel. 0471 418207/45, fax 0471 418249, serviziofamiglia@provincia.Bz.it  ed è scaricabile dalla pagina web www.Provincia.bz.it/politiche-sociali    
   
   
CALOLZIOCORTE, INAUGURATA CASA ACCOGLIENZA NOEMI COMUNITÀ CHE OFFRE ASSISTENZA A MAMME E BAMBINI CON DISAGI  
 
Calolziocorte/lc, 9 maggio 2011 - Può accogliere fino a tre nuclei familiari per un totale di dieci posti; dispone di un laboratorio di sartoria, al quale possono accedere anche altre nove donne; è stata realizzata con il contributo di diverse Fondazioni, per la prima volta impegnate insieme con un obiettivo comune da raggiungere. Si presenta così la Comunità ´Noemi´, inaugurata il 5 maggio a Calolziocorte dall´assessore regionale alla Famiglia Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale Giulio Boscagli e gestita - attraverso l´associazione Anfora - dalle Suore Orsoline di S. Girolamo in Somasca. Il progetto ´Noemi´ nasce come risposta alla richiesta di donne in situazione di fragilità che, dopo essere state accompagnate in un percorso strutturato in comunità-alloggio, necessitano di spazi per sperimentarsi nella vita ordinaria, rieducarsi ad organizzare la cura della casa, la crescita dei figli e imparare un lavoro, per garantire sostentamento a se stesse e ai loro bambini. Soddisfatto l´assessore Boscagli: "E´ un esempio importante - ha sottolineato - in quanto esprime perfettamente il concetto di nuovo welfare di cui parliamo ormai da tempo e che abbiamo definito come ´welfare plurale´: Regione Lombardia è da sempre a fianco di chi promuove iniziative che nascono dal basso, dai cittadini, e che, per l´alta qualità della proposta, riescono a ottenere il sostegno di soggetti privati. Il nostro ruolo è quello di far circolare queste esperienze e di metterle in rete, perché costituiscano un patrimonio comune". La comunità è stata realizzata grazie al contributo della Fondazione Umana Mente del gruppo Allianz e di Enel Cuore Onlus, nell´ambito di un piano di interventi denominato ´Casa dolce Casa - Mamme Bimbi Futuro´. Quello di Calolziocorte è il primo intervento in Lombardia. Al progetto hanno dato il loro supporto anche Fondazione Cariplo, attraverso la Fondazione della Provincia di Lecco Onlus, e la Fondazione Banca del Monte di Lombardia. La comunità ´Noemi´ mira all´accoglienza e al supporto, in accordo con i servizi territoriali, di minori in condizione di disagio sociale e fragilità delle loro mamme.