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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 06 Ottobre 2011
UE: FAI LA TUA DOMANDA AL PRESIDENTE BARROSO  
 
 Bruxelles, 6 ottobre 2011 – Oggi il Presidente della Commissione europea risponde in diretta su Youtube World View alle domande dei cittadini. Sarà possibile porre le domande e votarne le migliori nella propria lingua entro il 5 ottobre sul sito: http://www.Youtube.com/worldview  Le domande più votate dagli utenti saranno indirizzate al Presidente Barroso in diretta il 6 ottobre a partire dalle ore 10. E´ possibile seguire la trasmissione in diretta su Youtube in 5 lingue (italiano, inglese, francese, tedesco e spagnolo) oppure su Euronews in 11 lingue (arabo, inglese, farsi, francese, tedesco, italiano, portoghese, russo, spagnolo, turco e ucraino). L´intervista fa parte dell´iniziativa "Youtube World View", che consiste in una serie di interviste mensili ai più importanti leader politici mondiali. Il Presidente della Commissione europea sarà il primo leader Ue a prendere parte a questa iniziativa.  
   
   
UE, VERSO UN ORDINE DI PROTEZIONE EUROPEO COMUNE - (STALKING, RAPIMENTO O MOLESTIE SESSUALI) - QUANDO UNA PERSONA SOTTO PROTEZIONE IN ITALIA SI SPOSTERÀ IN FRANCIA O IN UN ALTRO STATO MEMBRO POTRÀ OTTENERE LA STESSA PROTEZIONE ANCHE SUL TERRITORIO FRANCESE.  
 
Strasburgo, 6 ottobre 2011 - Immagina di essere vittima di un reato o di essere minacciato direttamente. La tua vita o la tua integrità fisica è in serio pericolo e ottieni la protezione in uno Stato membro. Poi immagina di doverti spostare in un altro paese dell´Unione europea. Attualmente l´ordine di protezione si ferma al confine. Ma le cose stanno per cambiare. Martedì, i membri della commissione sulle Libertà civili, giustizia e affari interni e della commissione sui Diritti della donna hanno collaborato per garantire una protezione alle vittime in tutti i paesi dell´Unione europea. L´obiettivo è quello di estendere a livello europeo la protezione concessa alle persone che sono o potrebbero essere vittime di reati (stalking, rapimento o molestie sessuali). Si tratta di persone che sono in pericolo di vita, o la cui integrità fisica, psichica, sessuale o ancora la loro libertà personale, è seriamente compromessa. La deputata socialista Carmen Romero López, relatrice spagnola della commissione sui Diritti della donna, spiega che è giusto "avere un ordine di protezione europeo per tutte le vittime, soprattutto per le donne, ma anche tutti i gruppi in una situazione di pericolo". L´altra relatrice spagnola della stessa commissione, la deputata di centro-destra Teresa Jiménez-becerril Barrio, sottolinea come "l´ordine di protezione europeo aiuterà i giovani e le donne vittime del traffico umano". In questo modo, quando una persona sotto protezione in Italia si sposterà in Francia - per un qualsiasi motivo - potrà ottenere la stessa protezione anche sul territorio francese, o di un altro Stato membro. Anche se l´ordine di protezione è nato come strumento di difesa per le donne vittime di violenze domestiche, oggi si può applicare a tutti i tipi di vittime e ai loro parenti. L´ordine di protezione non si applica nel caso di procedimenti di diritto civili e di protezione di testimoni. Inoltre un ordine di protezione non può essere richiesto da terzi, ma unicamente dalla vittima in questione.  
   
   
COMMISSIONE BILANCIO UE 2012  
 
Bruxelles, 6 ottobre 2011 - Mercoledì dopo due giorni di trattative e votazioni, il la commissione per i bilanci ha perfezionato la sua posizione sul bilancio dell´Ue per il 2012. In generale, i deputati hanno cercato di ripristinare il progetto di bilancio proposto dalla Commissione, dopo i tagli da parte del Consiglio nel mese di luglio. I principali cambiamenti proposti includono incremento della spesa in Palestina, sorveglianza marittima nel Mediterraneo, gestione dei flussi di rifugiati, Ue 2020 strategia di crescita programmi correlati come ad esempio Life Long Learning, i finanziamenti per i produttori di verdura e gli aiuti allo sviluppo per l´Asia e Sud America. Risparmio proposte comprendono 26.000.000 € in politica estera e di sicurezza. Ricerca, innovazione e istruzione (rubrica 1a) - Il relatore per la parte del leone della spesa dell´Unione europea, la sig.Ra Francesca Balzani (S & D, It), ha avvertito a più riprese che la Ue 2020 strategia di crescita non dovrebbe cadere vittima del clima di austerità attuale, dal momento che gli investimenti in crescita intelligente, sostenibile e inclusiva sono necessari per aiutare l´Europa a uscire dalla crisi. Il comitato ha seguito le sue proposte per aggiungere i soldi, circa € 30 milioni, alle linee di bilancio Ue 2020 direttamente connesse. I membri del Comitato d´accordo con una proposta della Commissione e Consiglio a prendere i fondi necessari per Iter, il progetto di fusione nucleare nel sud della Francia, a valere sui fondi previsti per il 7 ° programma quadro dell´Ue per la ricerca e sviluppo. Come l´idea di questo mega-progetto è stata discussa durante il corso pluriennale quadro finanziario (Qfp) periodo, i deputati si sentono dovrebbe essere finanziato con denaro fresco. Politica di coesione (rubrica 1b) - Deputati restaurata la proposta della Commissione il progetto di bilancio, che gli Stati membri avevano cercato di tagliare. Agricoltura e ambiente (rubrica 2) - La commissione per i bilanci, su richiesta della commissione per l´agricoltura, ha accettato di aggiungere € 250 milioni di fondi per i produttori di frutta e verdura. Questo denaro ha lo scopo di prevenire future crisi come lo scorso anno Ehec-batteri uno e per compensare gli agricoltori per le conseguenze finanziarie di nuove crisi. La commissione ha fortemente difeso alimentare dell´Ue per il regime di bisognosi, che fornisce cibo alle banche alimentari per i quali è bloccato una nuova base giuridica in seno al Consiglio. Libertà, sicurezza, giustizia e cittadinanza (3a e 3b) - I deputati in disaccordo con i tagli proposti dal Consiglio sul Fondo per i rifugiati nell´Ue, rimpatri ed il front frontiere esterne (€ 45 milioni). Il bilancio per l´agenzia europea delle frontiere Frontex dovrebbe essere aumentato di € 25 milioni, hanno detto, perché questo denaro potrebbe essere necessaria per i controlli di frontiera marittima nel Mediterraneo e per intensificare la sorveglianza alle frontiera greco-turca. Proprio la scorsa settimana soldi in più è stata aggiunta al bilancio 2011 per questi scopi e gli eurodeputati sentire la situazione non potrebbe essere migliore entro la fine dell´anno. La commissione ha anche proposto di 5.000.000 € in più per progetti giovanili nel quartiere meridionale e orientale dell´Ue. Degli affari esteri (rubrica 4) - Gli eurodeputati hanno accettato di approvare un aumento di € 100 milioni in aiuti alla Palestina e 27 milioni per lo strumento di cooperazione allo sviluppo per l´Asia e America Latina. Hanno anche aggiunto 3.000.000 € per le missioni di osservazione elettorale e di € 3 milioni per i turco-cipriota comunitario. Per finanziare questo, gli eurodeputati hanno tagliato le altre linee, come la missione di polizia dell´Ue in Afghanistan. Amministrazione (rubrica 5) - Il relatore per il bilancio del Parlamento europeo e quelli delle altre istituzioni, José Manuel Fernandes (Ppe, Pt), ha proposto ulteriori tagli alla posizione iniziale del Parlamento sul suo bilancio. Invece di un incremento del 2,3%, come previsto nel mese di aprile, la commissione ha optato per un aumento di circa il 1,9%, mentre si fa più con i soldi. La proposta include ora la sistemazione dei 18 deputati in più a seguito del trattato di Lisbona e la preparazione per l´adesione della Croazia. I deputati hanno votato per un taglio del 5% nelle loro spese di viaggio e quelli del personale Ep. Essi hanno inoltre intenzione di risparmiare sulla traduzione e l´interpretazione apportando modifiche organizzative. Nb: I dati definitivi saranno disponibili su Giovedi. I prossimi passi - La commissione per i bilanci voterà una risoluzione progetto di bilancio la prossima settimana, spiegando perché queste figure sono state adottate. In seguito il Parlamento la sua posizione in occasione della sessione plenaria 26 ottobre. A 21 giorni di conciliazione inizia a novembre. Se il Parlamento e il Consiglio può essere d´accordo, il bilancio finale potrebbe essere approvato entro la fine di novembre.  
   
   
I GIOVANI E LA MOBILITÀ TRANSNAZIONALE IN EUROPA. DIRITTI, INFORMAZIONE OPPORTUNITÀ: IL FUTURO NELLE TUE MANI  
 
Bruxelles, 6 ottobre 2011 - La mobilità per l´apprendimento, vale a dire la mobilità transnazionale volta all´acquisizione di nuove conoscenze, capacità e competenze, è uno dei mezzi fondamentali attraverso i quali i giovani possono incrementare le proprie possibilità di occupazione e potenziare la propria consapevolezza interculturale, il proprio sviluppo personale, la creatività e la cittadinanza attiva. È quanto la Commissione europea ha sottolineato più volte in questi anni anche in occasione del lancio di iniziative faro come Youth on the move. Ma come parlare ai giovani, in particolare all’interno delle Università e dei Centri di ricerca, delle opportunità offerte dall’Unione europea a favore della mobilità per la ricerca, l’apprendimento e il lavoro? I Centri di documentazione europea hanno deciso di farlo “in rete e tra reti”, promuovendo e coordinando 20 iniziative tra ottobre 2011 e aprile 2012 realizzate in sinergia con i colleghi delle altri reti ufficiali di informazione dell’Ue e le sedi locali dell’Erasmus Student Network e contraddistinte da un coinvolgimento attivo degli studenti e dei ricercatori a cui si rivolgono. Come si evince dal titolo del progetto, “La mobilità in Europa. Diritti, informazione opportunità: il futuro nelle tue mani”, i Cde intendono favorire una migliore conoscenza anche all’interno del mondo accademico delle diverse opportunità di mobilità all’estero offerte dall’Ue per studiare, lavorare e fare esperienze in un altro paese; promuovere una riflessione su aspetti e problemi connessi alla libertà di circolazione delle persone nell’Ue; fornire esempi di buone prassi relative alla mobilità come crescita professionale, culturale, sociale e personale e, non da ultimo, realizzare iniziative che promuovano nella pratica la cooperazione tra le reti di informazione d partendo da un tema di ampio respiro quale è quello sulla libera circolazione delle persone. Tre sono le tipologie di iniziative proposte in tale ottica: giornate informative strutturate sotto forma di stand e workshop tra i formatori e i partecipanti; incontri e dibattiti sui diritti attinenti la libera circolazione; spettacoli e eventi culturali sui temi della mobilità e della cittadinanza europea. Molte le pubblicazioni che verranno lasciate al pubblico in occasione degli eventi; tra queste una presentazione della guida wiki abCdeuropa ( http://www.Wikicde.it/mediawiki )  realizzata dai Cde italiani con il contributo della Rappresentanza i Italia della Commissione europea Il progetto, realizzato con il contributo in Italia della Commissione europea,  ha preso  il via  il 4 ottobre a Verona con una giornata informativa promossa dal Cde coordinatore della rete italiana assieme all’Ufficio Relazioni Internazionali dell’Ateneo veronese e in collaborazione con le reti Europe Direct, Euraxess, Eurodesk, Eures e Euroguidance. Tutte le informazioni sul progetto e sulle 20 iniziative sono disponibili sul sito nazionale dei Cde italiani www.Cdeita.it/    
   
   
A ROMA OGGI LA COMMISSARIA HEDEGAARD, RESPONSABILE EUROPEA DELL´AZIONE PER IL CLIMA  
 
Roma, 6 ottobre 2011 - Connie Hedegaard, commissaria europea incaricata dell´Azione per il clima, visita Roma il 6 ottobre per una serie di colloqui con ministri, parlamentari, imprenditori e rappresentanti della società civile italiana. Si prevede che i colloqui verteranno sulla strategia interna dell´Italia in materia di cambiamenti climatici e sui preparativi per la conferenza Onu sul clima in programma a Durban (Sud Africa) dal 28 novembre all´8 dicembre. La commissaria Hedegaard incontrerà separatamente il Ministro per l´ambiente Stefania Prestigiacomo e il Ministro per gli Affari europei Anna Maria Bernini. Inoltre presenzierà a una sessione congiunta delle Commissioni parlamentari sull´Europa e sull´Ambiente della Camera dei Deputati e del Senato e parteciperà a un pranzo di lavoro con gruppi ambientalisti e altre organizzazioni non governative nonché a una cena con la Presidente di Confindustria Emma Marcegaglia.  
   
   
3º SUMMIT EUROPEO SULL´INNOVAZIONE  
 
Bruxelles (Belgio) e Varsavia (Polonia), 6 ottobre 2011 - Knowledge4innovation (K4i) e i suoi partner organizzano per la terza volta il summit europeo sull´innovazione (European Innovation Summit, Eis). Quest´anno la manifestazione si svolgerà dal 10 al 13 ottobre e sarà divisa in due parti: a Bruxelles, dove il presidente Jerzy Buzek ha concesso il patrocinio del Parlamento europeo, e a Varsavia, come conferenza ministeriale e uno dei quattro eventi faro della presidenza polacca. Con il motto "Verso un ecosistema dell´innovazione europeo" il 3º Eis sarà diviso in due grandi eventi. A Varsavia l´attenzione sarà focalizzata sull´adeguamento delle politiche di ricerca e innovazione dell´Ue ai contesti nazionali e regionali, nonché sulla promozione delle sinergie tra i vari settori. Nel Parlamento europeo a Bruxelles i partecipanti discuteranno sul ruolo delle persone e dei talenti, nonché sul ruolo e sul contributo delle imprese, e avvieranno un "nuovo dibattito" sul futuro dell´innovazione in Europa. Verrà dedicata particolare attenzione alla "Cooperazione transatlantica per l´innovazione in un mondo globalizzato". Dopo il successo delle edizioni degli ultimi due anni, che hanno visto partecipare al dibattito oltre 200 relatori, tra cui i presidenti del Parlamento europeo e della Commissione europea, e circa 2.000 attori dell´innovazione in Europa e oltre, ci aspettiamo la partecipazione di più di 500 parti interessate, responsabili delle politiche, professionisti e docenti universitari per discutere su come possiamo costruire con successo un "Ecosistema dell´innovazione europeo". Il presidente del Parlamento europeo Jerzy Buzek, il commissario per la Ricerca, l´innovazione e la scienza Maire Geoghegan-quinn, il ministro polacco per la Scienza e dell´istruzione superiore Barbara Kudrycka, il viceministro ceco per la Ricerca e dell´istruzione superiore Ivan Wilhelm e il vice capo della missione degli Stati Uniti presso l´Unione europea Thomas J. White, sono solo alcuni dei relatori di alto profilo che parteciperanno al summit europeo sull´innovazione di quest´anno. I risultati del 3º Eis saranno presentati e discussi alla manifestazione di riferimento della Commissione "European Innovation Convention" che si svolgerà il 5 e 6 dicembre a Bruxelles. Questo è il momento giusto per discutere del futuro dell´innovazione in Europa, vi invitiamo pertanto a partecipare al terzo summit europeo sull´innovazione. Per ulteriori informazioni sulla manifestazione a Bruxelles, fare clic: qui http://www.Knowledge4innovation.eu/eis/sitepages/eis2011_home.aspx  Per ulteriori informazioni sulla manifestazione a Varsavia, fare clic: qui http://pl2011.Science.gov.pl/events/3-rd-european-innovation-summit-towards-a-european-innovation-ecosystem_-research-and-inno/description.html  Osservazioni: Per informazioni sulla registrazione dei media, fare clic: qui http://cordis.Europa.eu/fetch?caller=it_news&action=d&session=&rcn=33876    
   
   
AOSTA: GIORNATA DI PRESENTAZIONE DEI RISULTATI DEL PROGETTO TRANSFRONTALIERO RISKNAT SUI RISCHI NATURALI IN MONTAGNA  
 
Aosta, 6 ottobre 2011 - L’assessore alle opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica Marco Viérin aprirà al Centro Congressi del Grand Hôtel Billia di Saint-vincent, lunedì 10 ottobre, alle ore 9.30, la seconda giornata di restituzione tecnica del progetto strategico Alcotra Risknat-gestione in sicurezza dei territori di montagna transfrontalieri, di cui l’Assessorato è capofila. Nel corso dei lavori della mattinata, aperti al pubblico, saranno presentati alcuni risultati del progetto e delle altre iniziative Alcotra sui rischi naturali. Risknat coinvolge 13 partner istituzionali - oltre alle Regioni Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Provence-alpes Côte d’Azur e Rhône-alpes, le Province e i Dipartimenti transfrontalieri tra Italia e Francia e il Canton du Valais – e si inserisce in una consolidata esperienza di cooperazione transfrontaliera in materia di rischi naturali in montagna, da sempre fortemente sostenuta dalla Regione Valle d’Aosta. Il progetto è finalizzato alla creazione di una piattaforma di collaborazione in materia di rischi naturali nell’arco alpino occidentale, un polo di scambio di competenze sia sulle tecniche impiegate che sulle metodologie applicative. L’ammontare del finanziamento totale del progetto, nel periodo 2009 – 2012, è di 12 milioni 234 mila euro. Al termine degli interventi, alle ore 12.30, sarà aperta la sessione del poster multimediale, dedicata all’approfondimento delle tematiche affrontate da Risknat e dagli altri progetti sempre in materia di rischi naturali. Nel pomeriggio, con inizio alle ore 15, si terrà invece il terzo comitato di pilotaggio politico, che rappresentanon solo uno strumento di validazione del progetto stesso, ma anche un momento di valorizzazione delle sinergie tra i numerosi progetti in corso di attuazione nell’arco alpino occidentale in materia di rischi naturali, per ricondurre i risultati in linee guida operative. Alla riunione, coordinata dall’Assessore Marco Viérin, parteciperanno i rappresentanti politici delle 13 Istituzioni coinvolte. Ulteriori informazioni sono disponibili sui siti della Regione www.Regione.vda.it/  della Fondazione Montagna Sicura www.Fondazionemontagnasicura.org/  e del progetto www.Risknat-alcotra.org/  Per l’iscrizione alla giornata, contattare Fondazione Montagna Sicura al numero 0165.897602 oppure scrivere all’indirizzo e-mail risknat-alcotra@fondms.Org  . La giornata è organizzata dall’Assessorato con il supporto della Fondazione Montagna Sicura.  
   
   
INFODAY CBC IPA ADRIATICO: GRANDE SUCCESSO DELL´INIZIATIVA  
 
Bari, 6 ottobre 2011 - Scadranno il prossimo 2 novembre i termini di partecipazione alla seconda Call for Proposals per progetti ordinari del Programma Cbc Ipa Adriatico 2007-2013 e cresce l’interesse di Enti pubblici, Associazioni, Università, Centri di ricerca ed istituzioni varie ad aggiudicarsi una fetta dell’importo finanziario messo a bando, circa 82 mln di euro. L’infoday organizzato a Bari dalla Regione Puglia – Servizio Mediterraneo, in collaborazione con l’Autorità di Gestione del Programma, ha raccolto oltre 300 potenziali beneficiari pugliesi, pronti ad ascoltare consigli e delucidazioni degli esperti, utili alla formulazione di proposte progettuali vincenti. “Dalla cooperazione economica, sociale e istituzionale alle risorse naturali e culturali, fino alla prevenzione dei rischi, accessibilità e network: le misure messe a bando riguardano tre priorità strategiche per il rafforzamento della capacità di sviluppo sostenibile nell’area adriatica – spiega Silvia Godelli, Assessore regionale al Mediterraneo, Cultura e Turismo – Si tratta di un’opportunità per la Puglia, così come per i territori frontalieri di Italia, Slovenia, Grecia, Croazia, Bosnia-erzegovina, Montenegro, Albania e Serbia: l’obiettivo, insieme all’intercettazione di risorse, è quello di costruire una rete di interventi, iniziative e partenariato molto estesa, significativa in termini di coinvolgimento del nostro territorio e di relazioni con i Paesi partner. È un’occasione per rilanciare dalla base temi come l’integrazione dei popoli, la cooperazione territoriale, le prospettive di Europa 2020, le Macroregioni. I nostri partenariati, sono sicura, sapranno cogliere la sfida”. “Un altro bando importante nell’ambito del Programma Ipa Adriatico - ha sottolineato Bernardo Notarangelo, Dirigente del Servizio Mediterraneo – ci sono 82 milioni di euro in gioco e tre priorità, ciascuna finanziata con una quota pari a circa 27 milioni di euro. La Regione Puglia, che attraverso il Servizio Mediterraneo ha il ruolo di coordinamento, si mette a disposizione di tutto il partenariato; speriamo così di traghettare sempre maggiori risorse ed energie verso il nostro territorio che è al centro del Mare Adriatico, mare di prospettive e di sviluppo”. Focus, dunque sul Programma transfrontaliero Ipa Adriatico 2007-2013, finanziato nell’ambito dello Strumento di Assistenza Pre-adesione all’Unione Europea “Ipa – Instrument of Pre Accession”: ad illustrare procedure di candidatura, regole di eleggibilità, contenuti e modalità di costruzione delle proposte progettuali per la Ii call, Federica Raggi e Maria Carmela Fierro del Segretariato Tecnico Congiunto del Programma. A Claudio Polignano, Task Force Cooperazione Territoriale della Regione Puglia, invece, il compito di presentare i risultati concreti raggiunti con la I Call for Proposals, conclusasi con un totale di 33 progetti approvati. Oltre 10 mln di euro le risorse assegnate alla Puglia grazie al Programma, a fronte di un budget totale di 53 mln di euro. “L’invito - ha sottolineato Polignano - è a concentrare l’attenzione, per questo secondo bando, sugli Assi 3 ed 1, che hanno visto scarsa partecipazione nel primo; presentando in ogni caso proposte progettuali che siano complementari e sinergiche rispetto a quelle già approvate e soprattutto che siano collegate a precise policy pubbliche”. La documentazione relativa al bando e le regole che disciplinano i contenuti e la presentazione delle candidature sono contenute nella sezione “How to apply” del sito ufficiale di Programma www.Adriaticipacbc.org/  Relazioni presentate all’Infoday sul sito www.Europuglia.it/  
   
   
AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE EUROPEA AVVIA UN´INDAGINE APPROFONDITA SULLE MISURE DI SOSTEGNO DELL´ITALIA ALL´EX GRUPPO TIRRENIA  
 
Bruxelles, 6 ottobre 2011 – La Commissione europea ha avviato un´indagine approfondita in materia di aiuti di Stato in relazione ad alcune misure di sostegno pubblico che l´Italia ha adottato a favore delle società dell´ex Gruppo Tirrenia che gestiscono il servizio di traghetti tra l´Italia continentale e diverse isole. Le riserve della Commissione riguardano la possibilità che la compensazione per obblighi di servizio pubblico corrisposta dall´Italia a dette società a fronte dei servizi erogati su alcune rotte marittime comporti un indebito vantaggio economico rispetto ai loro concorrenti. La Commissione esaminerà inoltre se vi sia un ulteriore sostegno concesso alle società del Gruppo Tirrenia nel contesto della loro privatizzazione che possa falsare la concorrenza sul mercato. La Commissione aveva ricevuto alcune denunce riguardanti la proroga dei contratti di servizio pubblico oltre la scadenza, avvenuta nel dicembre 2008, delle convenzioni che disciplinavano la fornitura del servizio ed alcuni aspetti del processo di privatizzazione. In particolare, la Commissione valuterà se la proroga dei contratti di servizio pubblico oltre la fine del 2008 sia conforme alle norme Ue in materia di servizi di interesse economico generale (Sieg). Le società oggetto dell´indagine sono Tirrenia di Navigazione, Caremar, Saremar, Siremar e Toremar. I contratti riguardano i trasporti marittimi tra l´Italia continentale e Sicilia, Sardegna ed altre isole italiane. Joaquín Almunia, Vicepresidente e Commissario per la concorrenza, ha affermato: "È naturale che gli Stati membri debbano compensare le imprese per i maggiori costi che sostengono nel fornire un servizio di interesse economico generale. Tuttavia, la Commissione ha anche l´obbligo di verificare che tali servizi siano chiaramente definiti e che non vi sia sovracompensazione. La Commissione approva le iniziative intraprese dalle autorità italiane per aprire il mercato del cabotaggio marittimo, ma deve anche garantire che la privatizzazione di due delle società, Tirrenia di Navigazione e Siremar, non abbia comportato sovvenzioni indebite". L´avvio di un´indagine approfondita permette ai terzi interessati di comunicare le proprie osservazioni sulle misure in esame, senza che ciò possa tuttavia pregiudicare l´esito dell´indagine. Contesto La Commissione deve verificare se i servizi marittimi forniti dalle società a partire dal 2009 fossero stati effettivamente definiti servizi di interesse economico generale dall´Italia prima di essere assegnati a dette società e se le compensazioni versate a fronte di tali servizi siano proporzionate ai costi netti sostenuti dalle stesse per assolvere l´obbligo di servizio pubblico. In secondo luogo, la Commissione deve stabilire se alcuni provvedimenti pubblici che l´Italia ha adottato a favore delle società dell´ex Gruppo Tirrenia nel contesto della loro privatizzazione siano tali da procurare ai beneficiari un indebito vantaggio economico sui loro concorrenti. I provvedimenti in questione riguardavano principalmente ulteriori finanziamenti pubblici per coprire le spese correnti e vantaggi fiscali. Infine, la Commissione teme che il metodo scelto dall´Italia per privatizzare Tirrenia di Navigazione e Siremar possa conferire un vantaggio alle imprese privatizzate o ai loro acquirenti. Quando una società viene privatizzata attraverso la cessione di attivi, la Commissione ritiene, in linea di principio, che la vendita non comporti aiuti di Stato se i cespiti sono stati venduti al miglior offerente in esito ad una procedura aperta, trasparente, non discriminatoria e incondizionata. Le informazioni di cui dispone in questo momento non consentono alla Commissione di escludere che, se i criteri di selezione fossero stati più trasparenti e la procedura non soggetta a condizioni, altri offerenti sarebbero stati interessati a partecipare alla gara e avrebbero potuto presentare offerte migliori per Tirrrenia di Navigazione e Siremar. Caremar, Saremar e Toremar sono state trasferite alle Regioni Campania, Lazio, Sardegna e Toscana nell´ambito della riorganizzazione del Gruppo Tirrenia in vista della loro privatizzazione. La privatizzazione di queste tre società non rientra nell´ambito di applicazione della presente indagine. Il procedimento avviato oggi è distinto da un altro procedimento in corso che ha per oggetto il riesame dei contratti di servizio pubblico prima della fine del 2008, avviato dopo che nel 2009 il Tribunale ha annullato1 una decisione della Commissione del 2004 (cfr. Ip/04/349) che riteneva le somme versate dall´Italia al Gruppo Tirrenia a titolo di compensazione parzialmente compatibili e parzialmente incompatibili con le norme Ue in materia di aiuti di Stato. La versione non riservata della decisione sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell´Ue e resa pubblica con i riferimenti Sa.32014, Sa.32015, Sa.32016, Sa.28172, Sa.29989, Sa.30107, Sa.30206, Sa.31645 e Sa.31715 nel Registro degli aiuti di Stato della Dg Concorrenza, una volta risolte eventuali questioni di riservatezza. Le nuove decisioni in materia di aiuti di Stato riportate su Internet e nella Gazzetta ufficiale figurano nel bollettino elettronico di informazione settimanale in materia di aiuti di Stato (State Aid Weekly e-News).  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA SCRIVE AL PRESIDENTE DELLA CALABRIA SCOPELLITI IN MERITO ALL’IPOTESI DI MODIFICA DEL CORRIDOIO BERLINO-PALERMO  
 
Catanzaro, 6 ottobre 2011 - Il Capo di Gabinetto del Presidente della Commissione Europea Johannes Laitenberger ha inviato una lettera al Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti in merito alle osservazioni del Governatore della Calabria riguardo l’ipotesi di modificare il Corridoio Berlino-palermo. “La ringrazio a nome del Presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso – scrive Laitenberger – per la sua lettera del 22 luglio nella quale manifesta la preoccupazione della Regione Calabria relativamente alla proposta di modifica del Corridoio Berlino-palermo. Innanzitutto va riconosciuto che gli importanti sforzi compiuti dall’Italia permetteranno di valorizzare al meglio il sostegno europeo all’interno delle prossime prospettive finanziarie. Per quanto riguarda la ridefinizione dei Corridoi della rete di trasporto – continua nella missiva il Capo di Gabinetto del Presidente Barroso – si fa presente che l’attuale formulazione è da considerarsi indicativa, pertanto i suoi commenti saranno presi in considerazione al momento della stesura finale.” Nel ribadire che la Calabria, come le altre regioni comprese nell’obiettivo “Convergenza” del sistema di gestione dei fondi strutturali dell’Unione Europea, sarà oggetto di una particolare attenzione al momento del perfezionamento del quadro della rete principale, Laitenberger afferma che “in tale contesto sono anche presi in considerazione i collegamenti con la Regione Sicilia, l’inclusione dei porti e degli aeroporti siciliani e l’estensione dei corridoi alla Regione Calabria. Le sue osservazioni, dunque – conclude il Capo di Gabinetto del Presidente della Commissione Europea Johannes Laitenberger - saranno prese in dovuta considerazione.” Fiducioso, al riguardo, il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti: “Questa missiva conferma la bontà dell’azione che abbiamo messo in campo per chiedere la modifica della proposta di ridefinizione dei Corridoi transeuropei – afferma Scopelliti – e sono certo che le nostre osservazioni faranno cambiare l’attuale orientamento della Commissione. Insieme al Governo Nazionale, grazie al particolare impegno personale profuso dal Presidente Berlusconi e dal Ministro Matteoli, e alla Regione Sicilia continueremo lungo il percorso intrapreso per tutelare la crescita dei nostri territori e, in particolare, i numerosi investimenti infrastrutturali che potrebbero sfumare in caso di esclusione della Calabria dai Corridoi, in netto contrasto con i principi fondamentali dell’Unione Europea. Sono convinto – conclude il Governatore della Calabria Scopelliti – che la Commissione, dopo un’attenta analisi, valuterà positivamente le nostre argomentazioni”.  
   
   
IRAQ, ROMANI: “NOSTRE IMPRESE IN PRIMA LINEA PER ENERGIA E INFRASTRUTTURE. CON SVILUPPO CRESCE ANCHE SICUREZZA” IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO HA CHIUSO IERI A BAGHDAD LA MISSIONE NEL GOLFO. VERTICE COL PRESIDENTE TALABANI, COL VICE PRIMO SHAHRISTANI E IL TITOLARE DEI TRASPORTI AL AMEERI  
 
 Roma, 6 ottobre 2011 - Ultima tappa ieri a Baghdad della missione compiuta in questi giorni dal ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani. Il responsabile del dicastero di via Veneto ha incontrato il presidente della Repubblica irachena Mam Jalal Talabani, con il quale si è discusso dello stato di sicurezza del Paese e delle significative opportunità di crescita e collaborazione economica che il governo locale ha intenzione di mettere in campo. Talabani ha espresso parole di vivo elogio per il ruolo svolto dall’Italia sul fronte della sicurezza e del pieno recupero della democrazia nel Paese, auspicando che si possa rafforzare ulteriormente la collaborazione industriale e commerciale tra le nostre imprese. I colloqui con il vice primo ministro Hussein Al Shahristani si sono invece concentrati sul settore energetico. L´italia infatti, oltre a potenziare i propri interessi nel campo delle risorse petrolifere e del gas locali, può contribuire concretamente a sviluppare la rete e la capacità energetica irachena, mettendo a disposizione il know how di grandi aziende come Enel ed Eni. Romani ha inoltre invitato Al Shahristani a venire in Italia nella prossima primavera con una delegazione economica del governo iracheno, così da tenere seminari e incontri con il sistema imprenditoriale italiano, in particolar modo quello delle Pmi, sulle opportunità di investimento e commercio con l´Iraq. Nel corso di un successivo bilaterale con il ministro dei trasporti Hadi Al Ameeri, si è discusso in maniera approfondita del piano infrastrutturale in corso di progettazione e realizzazione da parte del governo iracheno. In particolare, il ministro Romani ha espresso la volontà del sistema imprenditoriale italiano di rafforzare le partnership e le commesse già in corso per la realizzazione di due grandi progetti, quali il porto di Al Faw e la riabilitazione della diga di Al Mosul. Al centro della riunione anche importanti progetti come la costruzione della metropolitana di Baghdad e dell´anello ferroviario intorno alla città. "La missione compiuta in Arabia Saudita, negli Emirati Arabi, nel Kurdistan iracheno e oggi a Baghdad - ha dichiarato il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani - dimostra come il nostro Paese abbia opportunità di crescita concrete e diversificate in tutti questi grandi Paesi. Puntiamo a toccare i 10 miliardi di interscambio con Riad, abbiamo stabilito solidi rapporti con gli Eau, le nostre aziende presenti in delegazione hanno riscosso successo e interesse nel business forum di Erbil. Anche negli incontri tenuti oggi a Baghdad, sono state poste le basi per una crescita della presenza italiana nel settore energetico e delle infrastrutture. Lo sviluppo, e su questo abbiamo trovato piena sintonia con il presidente Talabani e con gli altri esponenti del governo, è uno strumento fondamentale per garantire stabilmente sicurezza e democrazia. Per questo ora è importante consolidare ulteriormente il lavoro fin qui svolto, in modo che il nostro sistema industriale possa dare un contributo decisivo alla crescita del nuovo Iraq" ha concluso Romani. A livello Ue, nel 2010, l’Italia è stata il primo partner commerciale dell’Iraq: primo Paese cliente (43,3% dell’import totale Ue dall’Iraq), e terzo Paese fornitore (15% import Ue) dopo Germania (30% import Ue) e Francia (17,5% import Ue). In termini complessivi, l´Italia è il settimo paese cliente per l´Iraq e il decimo come fornitore. L´iraq per l´Italia, invece, il 72mo cliente e il 40mo come fornitore.  
   
   
EXPO. FORMIGONI: GRANDE INVESTIMENTO, DEROGARE AL PATTO È UN´ECCEZIONALE OCCASIONE DI CRESCITA PER TUTTO IL PAESE  
 
 Milano, 6 ottobre 2011 - La necessità di una deroga dal Patto di stabilità; l´esigenza di elevare la quota di risorse attualmente troppo bassa (4%) per il funzionamento della società Expo 2015 Spa; l´urgenza di pervenire all´Accordo di Sede necessario per costruire i padiglioni per gli espositori internazionali. Sono le tre richieste che il presidente della Regione Lombardia e commissario generale di Expo, Roberto Formigoni, ha esposto oggi in conclusione del suo intervento alla Commissione Lavori Pubblici del Senato. Deroga Al Patto - Riguarda gli investimenti sull´Expo. ´Una richiesta - ha spiegato Formigoni - che stiamo portando avanti congiuntamente con il Comune e la Provincia di Milano e che riteniamo indispensabile per procedere alla realizzazione di tutte le opere previste. L´expo è un investimento sicuro e una straordinaria occasione di crescita per tutto il Paese, e così deve essere considerato soprattutto in un periodo di difficoltà e di crisi come quello che stiamo vivendo: per questa ragione, pur sapendo di affrontare un tema molto complesso, stiamo sollecitando il Governo a venirci incontro con una deroga specifica´. Quota Risorse - Per il commissario generale ´è necessario procedere ad una ridefinizione della quota di risorse destinate al funzionamento della società Expo 2015 Spa: il 4% dei finanziamenti previsti per le opere si sta rivelando infatti una percentuale troppo limitata per consentire la piena e adeguata operatività delle funzioni che ad essa fanno capo, esigenza che crescerà in vista dell´approssimarsi dell´evento´. Accordo Di Sede - Infine è in corso la richiesta al ministro dell´Economia di sbloccare e accelerare l´iter relativo al cosiddetto ´Accordo di Sede´, cioè quel complesso di indicazioni tecniche e legali che regola la partecipazione all´Expo dei Paesi che vi hanno formalmente aderito e che è necessario per poter sottoscrivere gli accordi per la costruzione dei propri padiglioni. Formigoni si è detto ´convinto che dal Parlamento potrà venire un contributo essenziale alla buona riuscita di un progetto dal valore nazionale come quello dell´Expo 2015 a Milano´. Nel corso del suo intervento, Formigoni ha illustrato in dettaglio lo stato dell´arte di tutte le partite che riguardano la preparazione e l´organizzazione dell´esposizione universale del 2015 e mostrato l´avanzamento rispetto alla precedente audizione svolta il 27 maggio 2010. Il Bie - Formigoni ha dunque ricordato come il Bie, nell´incontro con il Comitato Esecutivo (19 aprile) prima e successivamente in sede di Assemblea Generale (14 giugno), ha approvato in via definitiva il progetto dell´Expo, presentato nel Dossier di Registrazione. ´Questo fatto testimonia - ha affermato Formigoni - il grande lavoro svolto in questi mesi in cui, insieme con tutti i soggetti coinvolti, abbiamo cercato di individuare le soluzioni più adeguate e condivise; di fatto sono state rispettate puntualmente tutte le scadenze che ci eravamo prefissati. Oggi perciò possiamo affermare con convinzione che ci sono tutte le condizioni per costruire nel modo migliore l´Expo, nel pieno rispetto dei tempi previsti´. Le Gare - ´Con il Bie - ha proseguito Formigoni - abbiamo preso degli impegni precisi: ad inizio agosto abbiamo lanciato la prima gara per le opere propedeutiche alla realizzazione del sito (valore 97 milioni), che vedrà ad ottobre l´avvio vero e proprio dei lavori; e subito a seguire sarà lanciata la gara per la piastra del sito espositivo (valore circa 300 milioni), relativa a reti di impianti, strade, verde´. Tutto ´senza alcun ridimensionamento rispetto al Masterplan, semmai con una ridefinizione più attenta delle priorità, in un´ottica di contenimento dei costi e delle spese, senza però modificarne la struttura originaria e l´integrità complessiva del progetto´. Adesioni Record - Con l´adesione ufficiale della Cina l´altro giorno, e quella del Cile oggi, i Paesi aderenti hanno raggiunto quota 55, cui va aggiunta anche l´Organizzazione delle Nazioni Unite. ´Un dato record - ha commentato Formigoni - che testimonia come nel mondo l´immagine dell´Italia e della Lombardia sia ancora molto apprezzata, stimata e attraente´. Arexpo - Formigoni ha poi riferito della costituzione, in accordo unanime, della società Arexpo, ´scegliendo la strada - ha detto - che concordemente riteniamo giuridicamente più appropriata, più trasparente e più adeguata a garantire l´interesse pubblico´. La Newco avrà il compito di curare, insieme con la società Expo 2015, il processo e gli interventi di trasformazione dell´area, per assicurare la valorizzazione e la riqualificazione del sito anche dopo l´Esposizione; accanto a questo si occuperà del coordinamento del piano urbanistico. La costituzione della società, nella forma della società per azioni a partecipazione pubblica, è stata promossa dagli Enti Locali coinvolti (Regione Lombardia, Provincia di Milano, Comune di Milano, Comune di Rho) insieme alla Fondazione Fiera Milano.: il Comune di Milano ha appena deliberato l´ingresso in Arexpo con la quota del 34,67%, uguale a quella di Regione Lombardia, la Fondazione Fiera entrerà con una quota del 27,66%, la Provincia di Milano del 2% e il Comune di Rho dell´1%. L´accordo Di Programma - Il 14 luglio Regione Lombardia, Comune di Milano Comune di Rho, Provincia di Milano, Poste Italiane, Expo 2015 e Arexpo hanno sottoscritto l´Accordo di Programma, validando il documento finalizzato a consentire la realizzazione dell´Expo attraverso la definizione della disciplina urbanistica e la riqualificazione dell´area, a evento concluso, per l´insediamento di funzioni pubbliche e private. ´L´accordo di programma - ha assicurato il commissario generale - offre una risposta importante alle incertezze e ai timori paventati da qualcuno circa il futuro di quell´area al termine della manifestazione; esso infatti prevede che, nel dopo Expo, almeno il 56% della superficie totale sia destinata a parco. L´expo del 2015 porterà perciò in dono al territorio lombardo una ricchissima dote: il più grande parco d´Europa (450 mila metri quadrati), un bellissimo quartiere costruito secondo i criteri moderni di mix abitativo e inoltre il recupero integrale di alcune aree storiche. ´Per evitare qualsiasi forma di speculazione edilizia - ha aggiunto Formigoni - l´indice massimo di edificabilità è stato stabilito nella misura dello 0,52 su metro quadrato calcolato sull´intero progetto´. Il Commissario Generale - ´Vorrei ricordare - ha detto ancora Formigoni - che, con il Dpcm del 5 agosto, sono stato nominato commissario generale dell´Expo, e contestualmente il sindaco Pisapia è stato nominato commissario straordinario. Questo incarico mi investe di ulteriori responsabilità oltre a quelle che già avevo come presidente di Regione Lombardia, uno dei principali soci operanti in tutte le attività, e come Presidente del ´Tavolo Lombardia´, che ha la responsabilità della realizzazione delle grandi infrastrutture´. I compiti che sono stati assegnati al Commissario generale sono: rappresentare il Governo italiano nei confronti del Bie e degli Stati partecipanti in tutte le materie relative all´Esposizione (con la collaborazione e il supporto del Ministero degli Affari Esteri); vigilare sui temi e contenuti dell´evento; svolgere il ruolo di referente di tutti i commissari generali dei Paesi partecipanti; convocare la Commissione (Coem) in cui si radunano tutti i ministri del Governo nazionale. Le Grandi Opere - Formigoni ha riferito che nell´ultima seduta del Tavolo Lombardia (29 luglio) è stato dettagliatamente verificato che tutte le 13 opere ´essenziali´, le 17 opere ´connesse´ e le 36 ulteriori opere ´necessarie´ (secondo la classificazione proposta nel dossier di candidatura) avanzano nel rispetto dei tempo. ´Non sono emerse criticità particolari e quindi possiamo confermare con soddisfazione che i cantieri e i progetti di tutte le opere, per un valore di oltre 20 miliardi di euro, stanno procedendo nel pieno rispetto dei tempi di avanzamento previsti´, ha confermato Formigoni. Questo significa che alcuni mesi prima dell´avvio dell´Expo tutte le opere di accesso, di viabilità, stradale e ferroviaria, e le opere di mitigazione ambientale saranno pronte e ultimate, consentendo una mobilità efficiente ai milioni di visitatori che si muoveranno nel nostro territorio. Il Cile è il 55° Paese che ha ufficialmente aderito a Expo 2015. Ne dà notizia il commissario generale Expo e presidente di Regione Lombardia Roberto Formigoni, mentre si trova a Roma per la V Conferenza Italia-america latina. ´Ho incontrato il ministro degli Esteri cileno Alfonso Moreno - dichiara Formigoni - che mi ha comunicato ufficialmente l´adesione del suo Paese a Expo e mi ha consegnato copia della lettera con cui il presidente della Repubblica Sebastian Pinera ha comunicato la decisione al presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi. Abbiamo dunque raggiunto quota 55 adesioni e questa è un´eccellente notizia´. Il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni è stato ieri alla ottava Commissione del Senato per una relazione su Expo 2015, nelle sue vesti di commissario Generale, presidente del Tavolo Lombardia e presidente di Regione Lombardia. L´invito a Formigoni - contrariamente a quanto pubblicato da alcuni organi di informazione - è partito dalla Commissione e risale a oltre un mese fa. Non si tratta quindi di un´iniziativa lombarda, né tantomeno di un´iniziativa estemporanea, ma di un´iniziativa del Senato, i cui membri hanno chiesto di essere messi al corrente di tutto l´andamento del progetto Expo´.  
   
   
FORMIGONI: RINVIGORIRE ALLEANZA CON SUDAMERICA AL PRESIDENTE IL PREMIO SPECIALE DEL MINISTRO FRATTINI  
 
Roma, 6 ottobre 2011 - Solo la forza delle reti internazionali può permettere il superamento della crisi globale. Vale, ad esempio, per l´Italia e il continente latino-americano. E vale - proprio di questo ha parlato il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, a Roma, alla quinta conferenza Italia-america latina e Caraibi - per i governi subnazionali, quali le Regioni, e per le piccole e medie imprese che, da anni, hanno promosso la cooperazione d´intesa con le nostre istituzioni. Partnership Strategica - Alla quinta conferenza Italia-america latina e Caraibi Formigoni ha ribadito, dunque, l´importanza delle ´alleanza internazionali´, ma, dal punto di vista della Regione Lombardia, motore del World Regions Forum partecipato dai governi subnazionali più competitivi del mondo. La crisi economica pesa su tutti, ´anche sui Paesi dell´America latina e, a distanza dalla quarta conferenza, tenutasi a Milano nel 2009, lo scenario italiano, europeo e internazionale faticano a dare segnali di definitiva ripresa´. La partnership strategica tra Europa e America Latina - e quindi tra Italia e America Latina - ´deve ritrovare vigore. Una nuova forza può venire solo da un modo nuovo e più completo di interpretare e integrare le forze e le istanze provenienti da ogni regione, da ogni territorio´. Nessuno Si Chiuda In Se Stesso - Dall´america latina giungono voci che ´vuole blindarsi, disconnettersi dall´Europa e dagli Usa. I mali del mondo, anche quelli economici e finanziari, si combattono con la forza delle idee messe a fattor comune. E´ nei momenti di difficoltà che bisogna avere il coraggio di scommettere su idee innovative, su relazioni più intense e sull´aiuto reciproco, nella certezza che fare rete significa offrire più opportunità e servizi ai nostri popoli, ai nostri cittadini´. Puntiamo Sulle Pmi - Nella nuova America Latina, in quella che resiste alla crisi e punta su uno sviluppo equilibrato come sta facendo il Brasile, ´il ruolo delle piccole e medie imprese - sottolinea Formigoni - è fondamentale, sia per lo sviluppo della struttura produttiva, sia per una maggiore tutela del territorio´. Per il loro radicamento sul territorio, per la loro flessibilità, per la loro elasticità ´le piccole e medie imprese, sono state capaci di reggere meglio anche ai periodi peggiori della crisi. L´italia può essere di grande aiuto all´America Latina nella promozione di uno sviluppo delle Pmi, che si traduca anche in una gestione efficiente del territorio´. Il Premio Speciale Dalla Farnesina - A conclusione del suo intervento a Formigoni è stato consegnato dal ministro degli Esteri Franco Frattini un premio speciale con questa motivazione: ´Il presidente della Regione Lombardia ha all´attivo un intenso percorso politico, tradottosi tra l´altro in una lunga presenza nel Parlamento europeo e in quello italiano e alla guida di Regione Lombardia dal 1995 ad oggi. In quest´ultima veste ha sviluppato un modello di efficacia gestionale e buon governo riconosciuto da tutto il Paese, proiettando all´estero con dinamismo il sistema socio-economico lombardo. L´interesse speciale attribuito dalla Lombardia al subcontinente latino-americano è dimostrato dalla fitta rete di incontri, visite, realizzazione di progetti di cooperazione, scambi di know-how e azioni mirate per favorire i processi di internazionalizzazione del sistema lombardo´.  
   
   
MINISTRO DELL´ECONOMIA ALBANESE APRE LE PORTE AL FVG  
 
 Trieste, 6 ottobre 2011 - Il Ministero albanese dell´Economia apre le porte al Friuli Venezia Giulia, accogliendo al suo interno la nuova sede di Finest e al contempo chiedendo al nostro territorio di appoggiare alcuni progetti nell´ambito del programma Ipa Adriatico in quanto "partner credibile e concreto". L´esponente del governo albanese Nasip Naco ha speso queste parole nei confronti della nostra Regione nell´ambito del vertice bilaterale svoltosi nella sede del Dicastero, alla presenza della delegazione del Friuli Venezia Giulia guidata dall´assessore alle Relazioni Internazionali Elio De Anna, accompagnato dai rappresentanti di Finest, Informest, Unindustria Udine e alcuni imprenditori regionali. La riunione è servita per far conoscere alla Regione le opportunità di investimento in Albania, in un periodo in cui il governo sta puntando alle privatizzazioni di molti settori, quali ad esempio quelli legati all´energia. Il Ministro ha ricordato che a breve verranno banditi circa 150 appalti pubblici per lo sviluppo del settore minerario e che inoltre verrà ceduta una parte del ramo della telefonia. Inoltre ai privati verranno concesse alcune dighe per la produzione di energia idroelettrica mentre in forte espansione è anche il settore dell´eolico. "Chi deciderà di investire da noi oltre dieci milioni di euro - ha detto il Ministro - potrà contare sulla piena garanzia dello Stato". De Anna, dal canto suo, ha ricordato come la presenza di imprenditori italiani e friulani in Albania sia il frutto di una stabilità di governo che rende questo Paese molto affidabile ed interessante sotto il profilo economico. "Per questa ragione - ha detto l´assessore - intendiamo chiedere al Ministro ospitalità per l´apertura di un Finest Point a Tirana, che ci permetta quindi di sviluppare e rendere concrete nuove possibilità di business tra i due territori, così come è avvenuto con il progetto Agronet". Ad entrare nei dettagli di quest´ultima iniziativa è stato il direttore di Finest Paolo Perin, il quale ha ricordato come la collaborazione tra Friuli Venezia Giulia ed Albania abbia portato il progetto a classificarsi al primo posto nel programma Ipa su 282 proposte nel settore della alla cooperazione economica, sociale ed istituzionale. "Agronet - ha detto Perin - è ormai una realtà consolidata che si colloca nel settore della distribuzione e della logistica della filiera agroalimentare dell´Adriatico, attualmente deficitaria di una governance istituzionale ed economica. L´obiettivo del progetto è quello di riequilibrare ed armonizzare gli aspetti tecnici, gestionali, finanziari e di servizi tra le due aree adriatiche, consentendo lo scambio di buone pratiche". L´esperienza positiva di Agronet attraverso Finest ha trovato grande rispondenza nel ministero. "Le nostre relazioni - ha detto Nasip Naco - non saranno protocollari e burocratiche poiché riconosciamo nel vostro territorio una grande capacità operativa e concreta nel portare a termine i progetti ma anche un tessuto imprenditoriale e produttivo molto avanzato. L´importanza di avere un Infopoint di Finest a Tirana è legata al fatto che questo strumento operativo ci permette di mantenere i contatti tra Albania e Friuli Venezia Giulia in vari settori. Ed è per questo che da noi troverete tutto il supporto di cui avrete bisogno". Guardando al futuro il Ministro ha chiesto all´assessore De Anna di poter collaborare in una nuova iniziativa Ipa insieme a Finest visti gli ottimi risultati già conseguiti con Agronet. "In questi giorni - ha detto Nasip Naco - si sta chiudendo il bando del progetto Governet, che vuole mettere in rete le piccole e medie aziende Albanesi con i partner di questo programma. Vorremo che uno dei nostri interlocutori fosse il Friuli Venezia Giulia e per questo auspichiamo che entro breve si possano discutere insieme i dettagli tecnici di questa nuova operazione".  
   
   
VITALIZI: CHIODI, FORTE SEGNALE DI DISCONTINUITA´ POLITICA DATO SEGUITO A RIDUZIONE INDENNIZZI. ABRUZZO REGIONE MODELLO  
 
 L´aquila, 6 ottobre 2011 - "Ancora un forte segnale politico e di discontinuità amministrativa". Così il presidente della Giunta regionale d´Abruzzo, Gianni Chiodi, valutando l´approvazione della legge, da parte dell´Assemblea regionale, che abolisce i vitalizi dei Consiglieri. "Questa maggioranza di centrodestra sta dimostrando con i fatti che è possibile percorrere la strada della ´buona politica´ - riconosce il Governatore - fatta di economie e risparmi, finalizzati prima al risanamento e poi ad investimenti per lo sviluppo". Per Chiodi "in un periodo di profonda crisi economica, ma anche di valori, è importante che tutti facciano dei sacrifici, anche la classe dirigente". "Siamo la seconda Regione italiana, dopo l´Emilia Romagna, che adotta un provvedimento legislativo del genere - sottolinea - Ma anche in questo caso siamo stati degli apriprista, avendo già applicato la riduzione degli indennizzi del 30 per cento". "Non è un caso che, sempre più spesso, l´Abruzzo venga indicato da economisti ed esperti come modello virtuoso, esempio di buone pratiche nella gestione della cosa pubblica - osserva il presidente Chiodi - Anche in questa occasione, abbiamo affermato che la politica non è avulsa dalla vita reale, ma che sa interpretare le istanze e gli umori della collettività". "Quando nel mio programma di governo ho indicato tra le priorità la riduzione dei costi della politica - ricorda - non intendevo solo tagli alle Comunità montane, ai Consorzi industriali o a società partecipate, ma lotta altresì alle poltrone ed ai privilegi della classe dirigente. L´azione di risanamento che ha caratterizzato questo biennio e poco più del nostro governo regionale ci ha consentito del resto di ridurre l´indebitamento del 14 per cento. E parliamo di circa 800 milioni di euro, ovvero 1.600 miliardi delle vecchie lire". "Approvando la legge anti vitalizi abbiamo fornito al Paese intero l´immagine di una classe politica matura, coesa (va riconosciuto anche il senso di responsabilità delle opposizioni) - è ancora Chiodi - che lavora e s´impegna non solo per l´autoconservazione, ma per crescere e far crescere la propria gente". Ed auspica, il Presidente, che la "svolta" impressa dall´Abruzzo ad un sistema fatto di sprechi e spese folli possa fungere da traino per le altre Regioni italiane e per il Parlamento stesso. "Negli ultimi anni, a livello nazionale - rileva - i costi della politica sono aumentati dell´80 per cento. Stesso trend a livello locale. Quindi, non c´era, e non c´è, più tempo per riflettere. Ma bisogna agire. E questo Esecutivo lo sta facendo. Con determinazione, coerenza, lungimiranza e perspicacia. Doti che ci hanno consentito di risparmiare, senza per questo compromettere l´offerta e la qualità dei servizi. Anzi, ci è riconosciuto da autorevoli istituti di ricerca, l´Abruzzo è ritenuta tra le regioni più performanti quanto a segnali di ripresa". "Ora - conclude il presidente Chiodi - puntiamo a restituire credibilità e autorevolezza a tutto il ´sistema Abruzzo´. Così che tutti possiamo essere fieri ed orgogliosi di essere figli di questa terra"  
   
   
LA REGIONE TOSCANA RICORRE ALLA CONSULTA SULLA MANOVRA. IMPUGNATI QUATTRO ARTICOLI  
 
Firenze, 6 ottobre 2011 – “Ricorreremo contro l’ultima manovra del governo” annuncia il presidente della Toscana, Enrico Rossi. “Ricorreremo – aggiunge – anche sull’articolo 8, che se non si vuol far fare un salto indietro di mezzo secolo alla nostra civiltà del lavoro ho già detto qualche settimana fa che andrebbe semplicemente cancellato, poiché rischia di facilitare i licenziamenti”. La decisione della giunta regionale di ricorrere alla Consulta riguarda quattro articoli della legge 148 approvata dal parlamento il 14 settembre scorso: oltre all’articolo 8, il 5 bis, l’11 e il 16. “Ricorriamo alla Corte costituzionale perchè il governo ha invaso competenze che sono del tutto o in parte della Regione – spiega Rossi – o perchè, come nel caso dell’utilizzo degli ex fondi Fas per le aree sottoutilizzati in deroga al patto di stabilità interna, si applicano trattamenti diversi a Regioni diverse o addirittura si prevede di compensare le più ampie possibilità di spesa delle Regioni del Sud con maggiori oneri previsti per le altre Regioni”. L’articolo 5 bis della manovra del governo sarebbe incostituzionale, secondo la Regione Toscana, in violazione dell’articolo 119 della Costituzione. L’articolo 8 – quello che prevede che specifiche intese sottoscritte tra datori di lavoro e organizzazioni sindacali, comprese quelle aziendali, possano essere regolate materie che riguardano l’organizzazione del lavoro anche in deroga a norme di legge e ai contratti nazionali collettivi di lavoro – è stato impugnato perchè la deroga può riguardare anche la legislazione regionale sulla tutela del lavoro e violerebbe quindi l’articolo 117 della Costituzione, oltre all’articolo 118, visto che la norma non prevede strumenti di concertazione. L’articolo 11 della manovra interessa i tirocini formativi e di orientamento non curriculari. Il Parlamento ha detto che non possono durare più di sei mesi e non possono interessare chi si è diplomato e laureato da più di un anno. Ma la formazione è una competenza regionale e per questo la Toscana ricorre. Infine sarà impugnato anche l’articolo 16, per la parte che riguarda le unioni comunali: la norma disciplina infatti le forme associative degli enti locali sui cui ha potestà legislativa la Regione.  
   
   
AGENZIA PER LA LEGALITÀ, VENDOLA: COSTRUIAMO UN NUOVO MODO DI CONVIVENZA  
 
Bari, 6 ottobre 2011 - “La legalità non la puoi proclamare come un’omelia, la legalità deve essere convenienza: costruire un nuovo modo di convivenza”. Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola presentando ieri mattina alla stampa, insieme all’Assessore alla Cittadinanza Sociale Nicola Fratoianni e all’ex Presidente della Commissione parlamentare Antimafia Francesco Forgione, il disegno di Legge che istituisce l’Agenzia regionale per la Legalità. “Noi – ha detto Vendola – vogliamo essere all’avanguardia per la lotta alla criminalità. In questi anni abbiamo messo in campo tante esperienze straordinarie, come il finanziamento dei beni confiscati alla mafia. Un esempio è dato dal Momart di Adelfia: laddove c’era una discoteca che puzzava di droga e criminalità, oggi c’è un luogo che vive di progetti di educazione alla musica e alla legalità destinati ai giovani”. “La mafia – ha proseguito Vendola – non si sconfigge con le prediche, ma rendendo conveniente l’antimafia. Noi, qui in Puglia, siamo all’avanguardia per l’informatizzazione degli uffici giudiziari, che può determinare l’abbattimento dei tempi del processo e rendere più vicino ai cittadini il servizio giustizia. Abbiamo, inoltre, finanziato le scuole di formazione alla cultura della legalità, che sono non momenti retorici, ma occasioni importanti di comprensione di che cosa sia la globalizzazione dei fenomeni mafiosi. Oggi vogliamo mettere dentro un’Agenzia, dentro una sorta di Authority, tutte le esperienze messe in campo, diventando anche un laboratorio interessante per la Comunità Europea e per le Nazioni Unite di buone pratiche; perché siamo una regione che intende farsi carico del confronto con gli operatori di giustizia, con l’associazionismo e con gli attori vitali su come far crescere nella Pubblica Amministrazione, nella politica, nell’economia, nella scuola, nel territorio e nei comportamenti quotidiani una nuova cultura della legalità”. Infine, il Presidente Vendola ha voluto ringraziare pubblicamente Francesco Forgione “che, oltre ad essere stato Presidente della Commissione parlamentare Antimafia, ha una storia di combattente nel territorio calabrese, siciliano e campano, contro le più spietate cosche criminali. Un uomo che viene convocato dai governi di diversi Paesi del mondo come suggeritore per impiantare percorsi di legalità e normative anticrimine. Un protagonista che ci ha offerto le sue competenze e la sua passione a titolo assolutamente gratuito”. “Oggi presentiamo un disegno di Legge – ha dichiarato l’Assessore Fratoianni – che definisce i compiti e le funzioni dell’Agenzia regionale per la promozione della Legalità e della Cittadinanza sociale. Si tratta di un’Agenzia istituita attraverso un articolo della Legge di Bilancio approvata lo scorso dicembre, che ha la funzione strategica di mettere a sistema le politiche che la Regione Puglia promuove sul terreno largo del contrasto alla criminalità e all’illegalità e sul terreno della promozione della cultura della legalità”. “La Regione Puglia – ha continuato Fratoianni - da ormai molti anni ha costruito su questo fronte un insieme di politiche d’avanguardia, mettendo in campo sperimentazioni e iniziative che non hanno eguali nel territorio nazionale (Libera il bene, le Summer School, il finanziamento per l’informatizzazione del fascicolo giudiziario). Ora, dobbiamo proseguire su questa strada avendo la consapevolezza che la partita su questo fronte si vince se la lotta alla criminalità e la costruzione della cultura della legalità passa dalla capacità di mettere in relazione queste politiche, dalla possibilità di costruire su terreno sociale politiche di contrasto agli elementi che determinano le condizioni di radicamento dei processi criminali”. “Questa –ha concluso Fratoianni – non è una partita per specialisti. È una partita che si può vincere se tante esperienze diverse si mettono insieme e costruiscono buone pratiche di legalità”. Secondo Forgione “si tratta del primo disegno di legge organico di una Regione in materia di legalità e di cittadinanza sociale. Questo Ddl promuove la prima Agenzia sociale, non di promozione di una generica legalità, ma di costruzione di un sistema di diritti, di trasparenza della politica e delle pratiche amministrative, per trasformare l’antimafia in buone pratiche. Non solo denuncia, quindi conoscenza approfondita dei fenomeni e lettura del territorio, ma la trasformazione di questa conoscenza dei processi socio-criminali in azioni concrete da parte del governo, della Pubblica Amministrazione e delle Istituzioni. È il primo disegno di legge organico in materia ed è per questo che la Regione Puglia può diventare un laboratorio per il Sud e per l’intero Paese. Non si tratta di un ennesimo carrozzone burocratico, ma di un’Agenzia molto snella che sia in grado di unificare tutte le politiche che riguardano la costruzione diffusa di una cultura sociale della legalità e di una cultura della trasparenza della Pubblica Amministrazione”.  
   
   
NUOVO STATUTO DELLA BASILICATA, I COMMISSIONE AVVIA LA DISCUSSIONE SI PARTIRÀ DA UN DOCUMENTO DI INDIRIZZI GENERALI. PRESTO DISPONIBILE UNA PAGINA WEB CON LA DOCUMENTAZIONE E LA POSSIBILITÀ DI AVANZARE PROPOSTE  
 
 Potenza, 6 ottobre 2011 - Sarà il presidente della prima Commissione consiliare permanente del Consiglio regionale, Vincenzo Santochirico, ad elaborare, anche sulla base dei contributi degli altri consiglieri, un documento di indirizzi generali che costituirà la base per la discussione sul nuovo Statuto della Regione. Lo si è appreso al termine della riunione dell’organismo, che si è svolta ieri a Potenza. Oltre ai componenti della Commissione (Santochirico, Romaniello, Navazio, Falotico, Mollica, Scaglione, Singetta e Sarra) hanno partecipato alla riunione i capigruppo del Pd e del Pdl, Viti e Pagliuca. La Commissione ha programmato due sedute di approfondimento dei sei nuclei tematici intorno ai quali il Consiglio regionale ha deciso di sviluppare la discussione: il 19 ottobre si parlerà di “principi generali”, “sistema politico istituzionale” e “sistema pubblico regionale”; il 9 novembre la Commissione si occuperà invece di “sistema regionale interistituzionale”, del “rapporto fra istituzioni e società regionale” e dei “rapporti istituzionali extraregionali”. La Commissione ha deciso inoltre di rendere disponibile nelle prossime settimane uno spazio all’interno del sito internet del Consiglio regionale dal quale sarà possibile consultare e scaricare atti e documenti, seguire l’evoluzione della discussione in Commissione e nel quale sarà attivata una rubrica di dialogo e confronto per ricevere le proposte e le osservazioni di cittadini e mondo associativo.  
   
   
MARCHE: PARERE FAVOREVOLE DEL CAL AI CRITERI DEL PATTO DI STABILITA´ VERTICALE ´ SPACCA E MARCOLINI:´DI FRONTE AL COLLASSO GENERALE CAUSATO DAL GOVERNO NAZIONALE SERVE UNA CORRESPONSABILITA` DI SISTEMA DA PARTE DEGLI ENTI LOCALI´.  
 
 Ancona, 6 Ottobre 2011 - ´In una situazione finanziaria drammatica in cui la manovra recessiva del Governo nazionale aggrava la situazione di welfare, trasporto pubblico, politiche per lo sviluppo delle piccole e medie imprese, infrastrutture, dobbiamo indirizzare le risorse su obiettivi comuni in una logica di corresponsabilita` di sistema concordata e rigorosa che generi proposte condivise soprattutto a tutela delle categorie piu` fragili´. E´ quanto ha detto il presidente della Regione Gian Mario Spacca dopo l´espressione, da parte del Consiglio delle Autonomie Locali riunito ieri mattina a Palazzo Leopardi, del parere favorevole sui criteri di virtuosita` e le modalita` operative di attuazione del Patto di stabilita` regionale verticale per l´anno 2011 proposti dalla Regione. ´Rinunciamo con questo provvedimento ispirato da grande sacrificio e senso di responsabilita` ´ ha proseguito Spacca - a una parte della capacita` di spesa a favore di Comuni e Province allentando i limiti del patto di stabilita` nazionale che blocca investimenti e pagamenti a favore di imprese e famiglie. Spero sia compreso cosa questo significhi per l´istituzione regionale. La rinuncia ad una parte delle proprie attivita` per sostenere Province e Comuni´. ´Si tratta ´ ha aggiunto l´assessore al bilancio Pietro Marcolini - di un passo importante per rafforzare la capacita` di dialogo sul territorio e di un segnale di forte coesione che gli enti locali danno, di fronte ad una situazione drammatica. In base a questi criteri, cercheremo di tamponare i danni immediati provocati dagli innumerevoli e irresponsabili tagli effettuati dal Governo nazionale nelle varie manovre che si sono susseguite negli ultimi mesi. Una situazione in continuo divenire che non ha consentito alcun tipo di programmazione pluriennale. In questo scenario tragico l´unico spiraglio che vediamo e` quindi la creazione di un sistema di condivisione delle responsabilita` che concentri le risorse su obiettivi comuni, al di la` dei singoli interessi´. Marcolini ha portato ad esempio della complessita` della situazione, per cui la Regione e` stata costretta ad intervenire attraverso l´assestamento di bilancio, il fatto che solo grazie ai 9 milioni stanziati dalla Regione che coprono rate di mutui a carico dello Stato, ma non piu` onorate dallo stesso, e` stato possibile non interrompere i servizi del trasporto pubblico locale. Ulteriore esempio poi, la mancanza di qualsiasi tipo di solidarieta` da parte del governo nazionale per quanto riguarda i danni causati dall´alluvione mentre altre realta` (Veneto, Campania, Comune di Roma) hanno avuto fondi straordinari. Di seguito ecco cosa prevedono i criteri del Patto di Stabilita` verticale, fermo restando che la ripartizione del plafond finanziario tra Province e Comuni, la cui entita` sara` individuata dalla giunta al massimo entro due settimane, avverra` proporzionalmente agli ammontari individuati nelle richieste gia` trasmesse alla Regione Marche: 1. Ai fini dell´accesso al plafond finanziario da parte degli enti locali marchigiani, per l´anno 2011, tenuto conto dell´art. 1, comma 138bis, della Legge di Stabilita` 2011, e` necessario che quest´ultimi dimostrino di aver rispettato il Patto di Stabilita` Interno nell´anno 2010; 2. Per i Comuni marchigiani l´ammontare complessivo del plafond verra` suddiviso sulla base dei seguenti criteri: - il 75% in funzione dell´incidenza dei residui passivi in c/capitale, per l´anno 2010 - il 5% in funzione del rapporto tra il reciproco del debito pro-capite di ciascun Comune, risultante dal Rendiconto Generale per l´anno 2010 e la sommatoria dei reciproci dei debiti pro-capite per l´anno 2010 di tutti i Comuni ammessi alla cosiddetta compensazione verticale; - il 10% per favorire il superamento di stati emergenziali, individuati come prioritari dalla Giunta regionale con successivo atto deliberativo, dovuti a recenti calamita` naturali (alluvione 2011) e alla gestione delle discariche; - il 10% per favorire progetti di rilevanza regionale compatibili con gli obiettivi di interesse comunale. 3. Per le Province marchigiane l´ammontare complessivo del plafond finanziario verra` suddiviso sulla base dei seguenti criteri: - l´80% in funzione dell´incidenza dei residui passivi in c/capitale, per l´anno 2010. - il 5% in funzione del rapporto tra il reciproco del debito pro-capite di ciascuna Provincia, risultante dal Rendiconto Generale per l´anno 2010 e la sommatoria dei reciproci dei debiti pro-capite per l´anno 2010 di tutte le Province ammesse alla c.D. Compensazione verticale; - il 15% per favorire progetti di rilevanza regionale compatibili con gli obiettivi di interesse provinciale. 4. La quota del plafond finanziario assegnata a ciascun ente locale non potra` superare l´ammontare complessivo dei pagamenti in conto capitale riportati nella richiesta pervenuta alla Regione Marche.  
   
   
CAMPANIA, GIUNTA REGIONALE: FRA I PROVVEDIMENTI DI IERI SANITÀ AMBIENTE TRASPORTI  
 
Napoli, 9 ottobre 2011 - Si è riunita a palazzo Santa Lucia la Giunta regionale della Campania, presieduta da Stefano Caldoro. Su proposta del presidente, sono stati approvati numerosi provvedimenti sulla sanità. In particolare, la Giunta ha recepito gli Accordi Stato-regioni sulla definizione del Piano regionale di governo delle liste di attesa e sulla gestione dei pazienti in terapia antitrombotica. Sono stati altresì deliberati la costituzione del Comitato Tecnico regionale per l´autismo e i disturbi generalizzati dello sviluppo, al fine di supportare le azioni a sostegno delle persone affette, e l´ampliamento del Centro di riferimento regionale per la fibrosi cistica. Ancora, è stato deciso di dare il via libera al bando per i progetti speciali sul miglioramento della qualità dell´assistenza sanitaria. D´intesa con l´assessore alle Politiche sociali Ermanno Russo è stato infine costituito un gruppo di lavoro intersettoriale interno sulle disabilità. Su proposta del presidente e dell´assessore ai Trasporti Sergio Vetrella è stato deciso, in attuazione della legge regionale 4 del 15 marzo scorso, di procedere ad una verifica dei crediti vantati dalla aziende dell´Eav nei confronti della Regione al 31 dicembre 2010. Su proposta dell´assessore ai Lavori Pubblici Edoardo Cosenza sono state adottate misure per accelerare il rilascio dei provvedimenti di autorizzazione sismica. Sono stati altresì definiti il nuovo prezzario dei lavori pubblici e aggiornati il piano stralcio per l´assetto idrogeologico e quello per la difesa delle coste dell´Autorità di Bacino Nord-occidentale e il piano per l´assetto idrogeologico del fiume Sarno. Infine, su proposta degli assessori al Bilancio Gaetano Giancane e alle Autonomie locali Pasquale Sommese sono state acquisite a bilancio i fondi statali per l´esercizio associato di funzioni e servizi comunali.  
   
   
SICILIA, ENTI LOCALI: ASILI NIDO E PRECARI, 7,5 MLN PER COMUNI E PROVINCE  
 
 Palermo, 6 ottobre 2011 - L´assessore regionale per le Autonomie locali e la Funzione pubblica, Caterina Chinnici, ha firmato la circolare che stabilisce le modalita´ per accedere al rimborso dell´80 per cento delle spese sostenute per la gestione degli asili nido. A essere interessati sono i 284 Comuni con meno di diecimila abitanti e la cifra prevista in bilancio e´ di 5 milioni di euro. Per procedere all´assegnazione delle somme, i Comuni interessati dovranno presentare un´istanza entro 60 giorni dalla pubblicazione della circolare sulla Gazzetta ufficiale della Regione. L´assessore Chinnici ha dato il via libera anche ai criteri per la ripartizione di 2,523 milioni di euro a favore delle Province siciliane che hanno attivato misure di fuoriuscita dal bacino dei lavori socialmente utili negli anni 2009 e 2010. In questo caso, le domande andranno presentate entro 30 giorni dalla pubblicazione della circolare sulla Gurs.  
   
   
CAMPANIA: 680 MILA EURO PER I SERVIZI COMUNALI ASSOCIATI  
 
 Napoli, 6 ottobre 2011 - "Con la delibera proposta di intesa con l´assessore Giancane, abbiamo acquisito al bilancio regionale 680 mila euro, che ripartiremo alle Unioni dei Comuni e alle Comunità montane per favorire l´associazionismo." Così l´assessore alle Autonomie Pasquale Sommese commenta il provvedimento approvato in Giunta. "I fondi - sottolinea Sommese - saranno utilizzati per l´esercizio associato delle funzioni e dei servizi comunali. Siamo consapevoli che le somme non sono esaurienti per l´esercizio ottimale delle funzioni. Siamo perciò impegnati in futuro a mettere in campo risposte in grado di soddisfare le legittime aspettative degli enti che si associano per assicurare servizi puntuali ed efficienti ai cittadini", conclude Sommese. Nei prossimi giorni verrà predisposto il disciplinare per l´istanza di partecipazione. Entro il 31 dicembre sarà approvato il piano di riparto dei contributi.  
   
   
VENDOLA SU ISTAT: "49MILA NUOVI OCCUPATI. IMPORTANTE SEGNALE DI CONTROTENDENZA  
 
Bari, 6 ottobre 2011 - “Con 49mila nuovi occupati su 220mila nuovi occupati, che è il dato nazionale, siamo a quasi un quarto di tutto l’incremento occupazionale nazionale del periodo e al 33% di tutto l’incremento occupazionale delle otto regioni del Mezzogiorno. Fa impressione, allo sguardo di qualunque osservatore, la quantità, non solo in percentuale ma anche in numero assoluto, di nuovi occupati perché in un quadro strutturalmente drammatico sono importanti i segnali di controtendenza”. Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola commentando gli ultimi dati dell’Istat che fanno della Puglia la prima regione in Italia per incremento occupazionale (il numero di occupati della Puglia dal 1° al 2° trimestre del 2011 è cresciuto di 49.000 unità. Il tasso di occupazione è dunque salito dal 1° al 2° trimestre del 2011 dal 43,8% al 45,8% mentre il tasso di disoccupazione è sceso dal 1° al 2° trimestre del 2011, passando dal 13,8% all’11,6%). “È un dato interessante - ha continuato Vendola - e prevalentemente frutto delle capacità del sistema produttivo regionale migliorate dal piano anticrisi degli 800 milioni di euro che sono serviti alle imprese per non crollare nel momento più brutto della crisi e a noi per provare ad impedire processi di delocalizzazione e di fuga all’estero di alcuni nostri settori importanti a partire da quello metalmeccanico. In questo dato – ha concluso Vendola - comincia a percepirsi l’influsso del Piano straordinario per il lavoro che invece dovrà dispiegarsi meglio nei successivi trimestri”.  
   
   
SOLIDARIETA´: DA SICILIA CIBO, MEDICINE E UN´AMBULANZA PER LA LIBIA  
 
Palermo, 6 ottobre 2011 - E´ partito alle 12, dall´aeroporto palermitano di Punta Raisi, un aereo dell´Aeronautica militare italiana che sta portando in Libia un carico di aiuti umanitari destinati alla popolazione. L´arrivo a Tripoli e´ previsto intorno alle 13. Sette tonnellate e mezzo di generi alimentari. Il carico contiene pasta, riso, latte, farina, fette biscottate e, ancora, un´ambulanza donata dall´azienda ospedaliera Vittorio Emanuele di Catania all´assessorato alla Salute che l´ha messa a disposizione per la Libia, insieme con svariati medicinali: farmaci d´urgenza, antidolorifici, antinfiammatori e antibiotici. "Un sostegno concreto per i cittadini libici, coinvolti nella sanguinosa guerra civile che sta sconvolgendo il Paese nordafricano - dice il presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo-, che non si esaurisce nel tempo e che contribuira´ a dare loro un qualche sollievo. Un atto di solidarieta´, verso un popolo protagonista di una svolta storica ed epocale, promosso dalla Regione e realizzato anche grazie alla sensibilita´ delle aziende contattate. Non potevamo esimerci dall´aiutare uno dei Paesi piu´ importanti di quell´area e a noi piu´ vicini. Il rapporto che lega la Libia alla Sicilia, la loro storia e la loro economia, va salvaguardato e, anzi, rafforzato nel nome di quella grande patria comune che si chiama Mediterraneo". Al rientro in Italia, nel pomeriggio, il velivolo trasportera´ 19 libici feriti perche´ siano curati in alcuni ospedali siciliani. Nell´iniziativa umanitaria promossa dalla Regione siciliana, con la collaborazione dei Ministeri degli Affari esteri e della Difesa, sono stati coinvolti gli assessorati alle Risorse agricole e alla Salute, la Protezione civile, il Distretto della Pesca e il Dipartimento regionale degli Affari extraregionali. I generi alimentari, complessivamente venti pedane, sono stati offerti dal Banco delle opere di Carita´ di Bagheria, dalla Prolat, dalla Cooperativa del latte di Ragusa e dalla Tomasello di Palermo, individuate e contattate dall´assessorato alle Risorse agricole e alimentari. "I rapporti tra la Sicilia e la Libia - dice l´assessore alle Risorse agricole e alimentari, Elio D´antrassi - sono sempre stati intensi, e non si sono interrotti nemmeno durante il periodo del conflitto che ha investito quel Paese. In particolare, sono stati avviati, negli ultimi anni, progetti di cooperazione nei settori dell´agricoltura e della pesca". Ad accogliere la missione umanitaria siciliana sara´ il governatore di Tripoli, Abu Jair. Il rientro a Palermo e´ previsto alle 17, con lo sbarco dei feriti libici.  
   
   
LAVORO, ABRUZZO: RECUPERATI 3,3MILIONI EURO INUTILIZZATI DAL ´97  
 
L´aquila, 6 ottobre 2011 - Il Ministero del Welfare ha accolto la richiesta, avanzata dall´assessore al Lavoro Paolo Gatti, di utilizzare 3,3 milioni di euro, fondi residui della legge n. 263/93(Interventi urgenti a sostegno dell´occupazione), per finanziare politiche attive del lavoro e iniziative di formazione in favore dei lavoratori residenti nell´area del sisma. "Voglio ringraziare - dichiara Gatti - il Ministro Sacconi e il Direttore Generale del Ministero, il Consigliere Paola Paduano, per aver accolto la nostra richiesta. Siamo soddisfatti per il buon esito della nostra azione e per aver saputo esporre, in modo convincente, le esigenze e necessità del territorio. Recuperiamo fondi che dal 1997 erano a disposizione dell´Abruzzo e che la classe dirigente e politica, che si è alternata al potere, non ha saputo utilizzare. Queste disponibilità finanziarie - prosegue - erano ormai certamente destinate a rientrare nelle casse statali per altre e diverse iniziative non riguardanti la nostra Regione". "Con questo nostro intervento mettiamo a disposizione dei lavoratori dell´area del cratere importanti risorse da utilizzare per politiche attive del lavoro e per la formazione. Dopo aver recuperato 26 milioni di euro di risorse europee del Fondo Sociale Europeo già disimpegnate e rimandate indietro a Bruxelles, la Regione Abruzzo oggi recupera altri 3,3 milioni. Risorse importanti per affrontare questa fase delicata dell´economia nazionale e regionale,caratterizzata da tagli di spesa e sacrifici".  
   
   
LAVORO. BANDI SELEZIONE PUBBLICA PERSONALE DA COMMISSARIO ALLUVIONE VENETO  
 
Venezia, 6 ottobre 2011 - Il commissario per il superamento dell’emergenza alluvione in Veneto, Perla Stancari, ha firmato sei bandi per la selezione pubblica di personale da impiegare per far fronte a esigenze di carattere organizzativo o sostitutivo del Commissariato. I bandi in questione sono reperibili nel sito internet del commissariato www.Venetoalluvionato.it, cliccando alla voce Documentazione, quindi alla voce Bandi. Nello stesso tempo è presente anche il fac simile della domanda di ammissione. I Bandi riguardano i seguenti profili professionali: Collaboratore amministrativo Cat; B; Assistente amministrativo Cat C; specialista area tecnico – ingegneristica Cat D; specialista area tecnico – geologica Cat. D, Specialista amministrativo – contabile Cat D; Specialista amministrativo – giuridico Cat. D. Le domande di selezione dovranno pervenire entro le ore 12 di lunedì 17 ottobre prossimo al seguente indirizzo: Commissario delegato per il superamento dell’emergenza derivante dagli eventi alluvionali che hanno colpito il territorio della Regione Veneto nei giorni dal 31 ottobre al 2 novembre 2010 – via Paolucci, 34 – 30171 Mestre – Venezia. La trasmissione potrà avvenire anche a mezzo fax al numero 0412794723. I colloqui di selezione avverranno il 2 novembre.  
   
   
ROMA, FAMIGLIA: LE POLITICHE DI OGGI EREDITÀ DI DOMANI  
 
Roma, 6 ottobre 2011 - «Chi ha davvero a cuore il nostro Paese non può non volere anche il bene di famiglie e giovani, che sono il nostro presente e il nostro futuro. Per questo, nel programmare le politiche di oggi si deve tenere in maggior considerazione l’eredità che esse daranno ai genitori e ai figli di domani». È quanto dichiarato ieri dall’assessore alla Famiglia, all’Educazione e ai Giovani di Roma Capitale, Gianluigi De Palo, commentando le indicazioni emerse dal ‘Rapporto-proposta’ sulla sfida educativa curato dal Progetto Culturale della Conferenza Episcopale Italiana, presentato oggi a Roma. «I criteri di equità tra le generazioni - prosegue De Palo - non devono valere soltanto per garantire una sostenibilità ecologica, ma anche e soprattutto per assicurare quella economica. Già i dati Istat dei giorni scorsi indicavano che il tasso di disoccupazione giovanile in Italia è ancora sopra il 27%. Né sembrano esserci margini di ripresa, neppure nel settore dei contratti più flessibili. Sono dati numerici importanti, ai quali va aggiunto anche un aspetto qualitativo che individua un fenomeno strisciante: il numero crescente di giovani che smettono del tutto di cercare lavoro, sfiduciati dall’attuale contesto nazionale. Come indica chiaramente il rapporto Cei, con una politica dal respiro corto non si va lontano. I giovani hanno bisogno di fiducia, di qualcuno che creda in loro. È un rischio che le Istituzioni devono saper correre. E c’è bisogno di muoversi subito». «Roma Capitale - sottolinea l’Assessore - è impegnata per strutturare un sistema organico di politiche familiari, tra cui anche un ‘quoziente-Roma’, che tengano nel dovuto conto il numero dei figli per famiglia, intervenendo per agevolare anche la costruzione di famiglie giovani. Certo, le risorse sono poche, ma proprio per questo vanno investite bene, mettendo la famiglia e le giovani generazioni al centro dell’agenda politica. Più di quello economico, infatti, dobbiamo temere il deficit culturale ed educativo. La crisi si vince con il coraggio».  
   
   
MEDIAZIONE FAMILIARE: DOMANI A ROVERETO LA FIRMA DEL PROTOCOLLO  
 
Rovereto, 6 ottobre 2011 - Oggi a partire dalle 11.30, presso la sala conferenze della Fondazione Cassa di Risparmio in piazza Rosmini a Rovereto, si terrà la cerimonia per la firma del protocollo di intesa fra la Provincia autonoma di Trento e il Tribunale ordinario di Rovereto per la istituzione di un secondo Punto informativo di mediazione familiare, dopo quello attivato con successo nel corso dell´estate a Trento. Il programma prevede in apertura i saluti dell´assessore provinciale alla salute e politiche sociali, Ugo Rossi, e a seguire gli interventi del dirigente del Servizio politiche sociali e abitative, Luca Comper, del presidente del Tribunale di Rovereto, Corrado Pascucci, del presidente dell´Ordine degli Avvocati di Rovereto, Claudio Malfer. Alle 12.30 alcune esperienze dirette proposte dai mediatori familiari pubblici e del privato sociale convenzionato che operano sul territorio provinciale. Infine alle 12.45 la firma del protocollo d´intesa.  
   
   
INDAGINE FAMIGLIE MARCHIGIANE E MERCATO DEL LAVORO 2010. LAS PRSENTAZIONE DEI RISULTATI VENERDI` 7 OTTOBRE  
 
 Ancona, 6 Ottobre 2011 - Poco meno di 2500 famiglie ( piu` di 7 mila persone) di 59 Comuni marchigiani sono state intervistate per costituire il campione dell´Indagine Famiglie marchigiane e mercato del Lavoro 2010 che sara` presentata e illustrata nel corso dell´incontro di venerdi` 7 ottobre dalle 9.30 presso l´Aula Verde di Palazzo Leopardi. Con il titolo dedicato a I giovani nel mercato del Lavoro l´indagine ha analizzato la struttura delle famiglie marchigiane e i valori demografici; il mercato del lavoro e il tasso di attivita` e tasso di disoccupazione con riguardo alla disoccupazione giovanile, i redditi familiari nella rappresentazione del reddito familiare medio mensile, i livelli dei consumi e il ridimensionamento del tenore di vita, la propensione al risparmio. Inoltre l´indagine ha approfondito l´aspetto dei redditi da lavoro: il reddito medio, la discriminazione di genere, le tipologie di lavoratori, il tempo medio di lavoro settimanale e in quale settori si registra una contrazione del reddito. Dati interessanti che forniscono una quadro aggiornato della societa` marchigiana sotto il profilo socio-economico e che saranno illustrati nel corso degli interventi introduttivi di Marco Canonico, responsabile dell´Osservatorio sul Mercato del Lavoro e di Stefano Barbarini che ha coordinato l´indagine. Alla tavola rotonda che seguira`, moderata da Fabio Montanini- dirigente regionale dei servizi per l´impiego e Mercato del lavoro- parteciperanno Raffaele Morese - Segretario generale Associazione Nuovi Lavori , Antonio Di Stasi docente di Diritto del lavoro, Daniela Barbaresi Cgil-cisl-uil , Enrico Loccioni delegato Educational per Confindustria Marche. Le conclusioni saranno affidate all´assessore regionale al Lavoro e Formazione, Marco Luchetti.  
   
   
“LE DONNE NELL’ECONOMIA DELL’UMBRIA”, PRESIDENTE MARINI A SEMINARIO TERNI: “INVESTIAMO SU GIOVANI E DONNE PER QUALITÀ SVILUPPO”  
 
 Terni, 6 ottobre 2011 – “Le economie oggi più dinamiche, quelle in grado di crescere e uscire dalla profonda crisi, sono innanzitutto quelle che investono di più su giovani e donne. In Umbria, dove proprio da questi due segmenti del mondo del lavoro è stato maggiormente pagato lo scotto della crisi economica, intendiamo investire soprattutto su giovani e donne". Lo ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, nel suo intervento con il quale ha concluso, ieri a Terni, i lavori del seminario “Lavoro e lavori: le donne nell’economia dell’Umbria”, promosso dalla Regione Umbria, in collaborazione con l’Agenzia Umbria Ricerche e il contributo del Comitato Scientifico per le politiche di genere. In Umbria, è emerso nel corso del seminario, i dati sul mercato del lavoro indicano che anche nei primi mesi del 2011 si registra una flessione dell’occupazione e che quella femminile, fortemente calata a seguito della crisi, non recupera. Nel 2011, il tasso di occupazione femminile è anzi continuato a diminuire e si attesta sotto il 53 per cento. “Le donne umbre - è stato sottolineato - sono state le prime ad essere colpite dalla crisi e sono le ultime ad uscirne. Ciò evidenzia un modello e un tessuto economico in cui non sono ritenute centrali”. Nel primo trimestre del 2011, in particolare, l’Umbria risulta essere l’unica regione del Centro Nord ad registrare un dato negativo del dieci per cento nel flusso delle assunzioni femminili. “Dobbiamo imprimere una svolta anche nelle politiche economiche della Regione e puntare maggiormente sul lavoro femminile – ha sottolineato Romano Benini, esperto di politiche del lavoro, che ha svolto una delle relazioni al seminario - non solo perché le donne sono quelle che maggiormente hanno sofferto in termini occupazionali a causa della crisi economica e finanziaria, ma soprattutto perché ogni indicatore economico rileva che è l’occupazione femminile ad offrire maggiore qualità allo sviluppo. E ciò è vero soprattutto in Umbria, dove dall’imprenditorialità femminile arriva un segnale importante: il numero delle imprese femminili è significativo e mostra un’interessante propensione delle donne all’imprenditorialità”. “La centralità del lavoro delle donne – ha proseguito Benini - non è importante per una mera necessità di crescita dell’occupazione, né per il fatto che con essa aumenterebbe l’occupazione complessiva. E non si tratta più nemmeno di garantire solo maggiore rispetto delle pari opportunità. La centralità del ruolo delle donne e del lavoro femminile in una economia costituisce ormai da tempo la misura della sua sostenibilità, il criterio per verificare la sua qualità”. “Collegare le risorse e gli incentivi, come intende fare la Regione Umbria, a queste scelte, a questa visione del lavoro femminile – ha detto la presidente Marini -, riveste quindi particolare importanza. Le istituzioni devono riconoscere il lavoro e l’impresa che fanno qualità, che promuovono sviluppo sostenibile, che includono e non escludono. In Italia, come in Umbria, mettere al centro del lavoro il lavoro delle donne non significa semplicemente ‘fare spazio’ alle donne, ma in primo luogo cambiare il nostro modello di sviluppo, o quantomeno di alcuni aspetti dell’organizzazione del lavoro, dell’economia e della nostra società che per troppo tempo hanno ostacolato la presenza delle donne nel lavoro e nell’economia”. La presidente ha quindi sottolineato come “nel definire le linee programmatiche di questa legislatura abbiamo voluto indicare con estrema chiarezza che volevamo e vogliamo adottare adeguate politiche di genere, anche in considerazione di quanto ci chiede l’Europa, a cominciare dall’invito agli Stati membri ad adottare misure, in particolare per via legislativa, che stabiliscano obiettivi vincolanti per garantire la presenza paritaria di donne e uomini nei posti di responsabilità delle imprese, dell´amministrazione pubblica e degli organi politici”. La presidente Marini ha quindi illustrato la “strategia regionale” che, appunto ispirata anche all’impostazione europea, si muove essenzialmente su alcuni assi principali: favorire proposte vincolanti per l’occupazione e la conciliazione; rimuovere ostacoli alla parità; aiutare le vittime della violenza e contrastare fenomeni di violenza; sviluppare strumenti di formazione ed attuazione affinché tutte le parti interessate possano tenere debitamente conto, nei rispettivi ambiti di competenza, della prospettiva basata sulle pari opportunità tra uomini e donne; definire indicatori quantitativi e qualitativi e statistiche basate sul genere, da utilizzare nel monitoraggio dell´integrazione della dimensione di genere in tutte le politiche. “In definitiva – ha detto la presidente – se assumiamo come centrale il tema del lavoro femminile significa che dobbiamo di conseguenza decidere con quali politiche, strategie e risorse cerchiamo di raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati. Considerando che è il modello di sviluppo che, avendo mostrato in questi anni delle debolezze, va modificato. Per ciò che ci riguarda, come Regione, abbiamo già deciso di attuare le politiche di genere in maniera orizzontale, rispetto a tutte le politiche di sviluppo e coesione sociale che realizziamo”.  
   
   
A VICENZA A “GAMMADONNA”, SALONE DELL’IMPRENDITORIA FEMMINILE E GIOVANILE  
 
Vicenza, 6 ottobre 2011 - “Valorizzare creatività, capacità e tradizione e il Veneto è tutto questo”. Lo ha detto l’assessore regionale all’economia Isi Coppola aprendo ieri a Vicenza Gammadonna, salone nazionale sulle tematiche d´impresa e di imprenditoria femminile e giovanile, che quest’anno per la prima volta approda nel Veneto, dopo tre edizioni svoltesi a Torino dove è nato. Il tema di questa quarta edizione è "Donne e giovani: la vera sfida per il futuro del Paese”. All’apertura è intervenuta anche Elena Donazzan, assessore regionale alla formazione e lavoro. Il trasferimento nel Veneto è avvenuto grazie anche al contributo della Regione nell’ambito del “Programma per l’Imprenditoria Femminile e Giovanile”. “Lo abbiamo fortemente voluto – ha detto l’assessore Coppola – perché la nostra Regione ha molto da dire su questi temi”. L’assessore ha ricordato che il Veneto è stata la prima e unica regione italiana a dotarsi, fin dal 1999, di due leggi per l’imprenditoria giovanile e femminile, prima “a bando” poi “a sportello” presso la finanziaria Veneto Sviluppo, per essere a disposizione tutto l’anno alle esigenze del territorio. L’assessore Coppola ha sottolineato le numerose opportunità messe in campo grazie ad una rete informativa e formativa molto diffusa, che ha accompagnato la fase di “start up” delle nuove imprese, quella più difficile. Puntare su giovani e donne è inoltre una delle priorità della strategia “Europa 2020” della Commissione Europea. L’assessore Donazzan ha sottolineato che il Veneto è tornato ad esportare come nel 2007, pur a fronte di una contrazione dell’occupazione. “L’economia – ha detto – è una cosa vera, fatta di uomini e donne, e non può essere affidata ad agenzie di rating. La finanza speculativa va combattuta. Le nostre materie prime sono cultura, identità, tradizione: il made in Italy è tra i più conosciuti al mondo e su questo dobbiamo continuare a investire e creare speranza per il futuro”.  
   
   
PRESENTATI IN CALABRIA I BANDI PER LA REALIZZAZIONE DEI CENTRI ANTIVIOLENZA  
 
 Catanzaro, 6 ottobre 2011 - L’assessore regionale al Lavoro, Formazione e Politiche sociali, Francescantonio Stillitani, in un incontro con i giornalisti, che si è svolto a Catanzaro nella sede del Dipartimento, ha illustrato i risultati dei bandi per la realizzazione, nell’ambito del Por Calabria Fesr 2007-2013 e della legge 20/07, di una rete di centri per il contrasto e la prevenzione alla violenza di genere. Alla conferenza stampa era presente anche il dirigente del settore Politiche sociali Giuseppe Nardi. “Sono state completate le procedure di valutazione – ha dichiarato l’assessore Stillitani - ed è in corso di pubblicazione il decreto di approvazione della graduatoria dei progetti pervenuti in risposta all’avviso pubblico per la selezione di progetti finalizzati alla creazione o al potenziamento di centri d’ascolto per donne vittime di violenza di genere. Il bando ‘Disposizioni per la promozione ed il sostegno dei centri antiviolenza e delle case di accoglienza per donne in difficoltà’ consente la creazione o il potenziamento di sportelli d’ascolto antiviolenza che garantiscano alle donne vittime di violenza di genere un sostegno a 360 gradi nella strutturazione di un percorso di uscita dalla situazione di violenza attraverso i seguenti servizi: numero verde attivo H24, sostegno psicologico e legale ed attivazione della rete locale nella gestione dei casi. Con la pubblicazione di questo avviso – ha aggiunto Stillitani -, in aderenza con il Piano nazionale antiviolenza e nell’ambito di una vera e propria azione di sistema a tutela delle donne vittime, abbiamo inteso mettere in campo risorse concrete in grado di rispondere in modo qualificato ai bisogni rilevati rispetto alle situazioni di tutte le donne sole o con figli minori che subiscono violenza, favorendo l’adeguando dei servizi regionali agli standard qualitativi nazionali ed internazionali”. La dotazione finanziaria del bando è di 525 mila euro. La Regione co-finanzia la realizzazione degli sportelli d’ascolto assegnando contributi pari all’80% del costo del singolo progetto e comunque non superiori a 75 mila euro. Complessivamente sono stati individuati 7 sportelli d’ascolto gestiti da realtà che rappresentano delle eccellenze che, nel corso degli anni, hanno maturato nel territorio calabrese un’esperienza significativa sul fronte della prevenzione e del contrasto del fenomeno della violenza di genere e che garantiranno servizi in tutte le province della regione. Gli sportelli sono così distribuiti: 2 nella provincia di Reggio Calabria, 2 in quella di Cosenza, 1 a Catanzaro, 1 a Vibo Valentia e 1 Crotone. I beneficiari dei finanziamenti sono enti locali, singoli o associati, mediante forme di collaborazione con organizzazioni no-profit; le onlus o associazioni femminili senza fini di lucro operanti da almeno tre anni in Calabria che hanno tra le finalità statutarie la prevenzione e la lotta alla violenza sulle donne. L’assessore Stillitani si è poi soffermato sul bando “Centri antiviolenza”, pubblicato sul Burc n. 39 del 30 settembre scorso, fornendo un dato allarmante: “in Italia – ha detto- una donna su tre è oggetto di violenze. Al Sud però il fenomeno risulta meno presente a dimostrazione, forse, che sono di meno le donne che hanno il coraggio di denunciare. Per questo non ci siamo limitati ad allestire sportelli informativi e di consulenza legale, ma, con questo secondo bando, abbiamo voluto dare la possibilità alle donne di essere accolte in un centro e di allentarsi dal posto, spesso l’interno delle mura domestiche, dove hanno subito violenze. Il bando – ha spiegato Stillitani – consente interventi di ristrutturazione, adeguamento di immobili, acquisto di arredi e attrezzature finalizzati alla realizzazione di centri antiviolenza per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno delle discriminazioni e della violenza contro le donne ed i loro figli minori. I centri antiviolenza dovranno servire un bacino d’utenza non inferiore a 140 mila abitanti, disporre di personale specializzato e rispettare gli standard minimi infrastrutturali esplicitati nell’avviso. La strategia regionale – ha evidenziato ancora l’assessore al Lavoro - nasce in attuazione del Piano d’azione varato nel 2010 dal Dipartimento delle Pari Opportunità che, sul versante del ruolo dei centri antiviolenza, intende promuoverne lo sviluppo, con particolare attenzione ai territori in cui non sia ancora presente un’attività che risponda adeguatamente alle necessità dei singoli territori”. Il finanziamento del bando è pari a 4.800.000 euro e il contributo che potrà essere erogato per ogni singolo progetto è pari al 100% dell’importo dei costi ammissibili del progetto e non superiori a 400 mila euro. I beneficiari sono i Comuni calabresi che potranno gestire in proprio i centri o, in alternativa, indire una manifestazione di interesse rivolta a imprese sociali, cooperative sociali e loro consorzi, organizzazioni di volontariato e di promozione sociale, enti ecclesiastici e fondazioni, in possesso di specifici requisiti previsti dall’avviso, nell’intento di selezionare i soggetti gestori dei rispettivi centri. Per accedere al contributo, i Comuni dovranno presentare alla Regione Calabria, Dipartimento 10 Settore Politiche sociali, entro il 14 dicembre 2011, l’apposita domanda di finanziamento ed i relativi allegati progettuali, reperibili presso il sito www.Regione.calabria.it/formazionelavoro/