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Notiziario Marketpress di Mercoledì 02 Luglio 2014
Politica
MARTIN SCHULZ RIELETTO PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPEO  
 
Strasburgo, 2 luglio 2014 - Martedì mattina, i deputati hanno rieletto Martin Schulz Presidente del Parlamento europeo per un altro mandato di due anni e mezzo. Il 58enne tedesco guiderà il Parlamento fino a gennaio 2017. Schulz è stato eletto al primo scrutinio, con 409 voti sui 612 voti espressi. Martin Schulz è il primo Presidente nella storia del Parlamento europeo a essere rieletto per un secondo mandato di due anni e mezzo. In un breve discorso, subito dopo il voto, il neoeletto Presidente ha dichiarato che "è uno straordinario onore essere il primo Presidente rieletto del Parlamento europeo. Prenderò molto sul serio il mio compito, perché siamo il cuore della democrazia europea, con il compito di adottare la legislazione, sorvegliandone la sua attuazione. La stragrande maggioranza di quest´Aula ritiene che il candidato vincente alle elezioni europee debba diventare il prossimo presidente della Commissione europea, e pertanto una parola tedesca, Spitzenkandidat, è entrata a far parte di diverse lingue europee." Schulz ha anche sottolineato che i deputati dovrebbero "chiedere che le persone che fanno affari con l´Ue debbano rispettare lo Stato di diritto, non la legge del più forte. Se l´Ue proteggere i cittadini, otterremo di nuovo la loro fiducia, indipendentemente dalla loro origine e dal genere. La regola del rispetto e della dignità umana deve essere la linea guida di tutto ciò che facciamo e sono certo che la stragrande maggioranza condividerà questa linea. Che si lavori e si abbia un dibattito costruttivo!" Risultati completi del voto per il Presidente del Parlamento europeo. Secondo il regolamento interno del Parlamento europeo, un candidato, per essere eletto Presidente, deve ottenere la maggioranza assoluta dei voti validi espressi, cioè il 50% più uno. Le schede bianche o nulle non sono contate nel calcolo della maggioranza richiesta. Il risultato del primo scrutinio è stato il seguente: Voti espressi: 723; Schede bianche o nulle: 111; Voti validi espressi: 612; Maggioranza assoluta dei voti espressi per essere eletto: 307. Voti per i candidati: Martin Schulz (S&d, De) 409: Schulz eletto Presidente del Parlamento europeo; Sajjad Karim (Ecr, Uk) 101; Pablo Iglesias (Gue, Es) 51; Ulrike Lunacek (Verdi/ale, At) 51. Le votazioni per scegliere i vicepresidenti e i questori si terranno nel pomeriggio di martedì e mercoledì mattina.  
   
   
IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA BARROSO NOMINA RAPPRESENTANTI DEI QUATTRO MEMBRI USCENTI DELLA COMMISSIONE  
 
Bruxelles, 2 luglio 2014 - Dopo le recenti elezioni per il Parlamento europeo quattro commissari si sono dimessi per prendere la sua nuova posizione come vice da ieri: Vicepresidente Reding, responsabile per la Giustizia, i diritti fondamentali e la cittadinanza, Vice-presidente Tajani, responsabile per l´industria e l´imprenditoria, Vicepresidente Rehn, responsabile per gli affari economici e monetari e l´euro, Il commissario Lewandowski, responsabile della programmazione finanziaria e del bilancio. Fino alla loro sostituzione, ai sensi dell´articolo 246 del Tfue, il Presidente Barroso ha distribuito i portafogli dei pensionati di continuare l´attività come segue: Il vicepresidente Kallas si assumerà la responsabilità di Vicepresidente Rehn (Affari economici e monetari e l´euro). Il commissario Hahn si assumerà la responsabilità del vicepresidente Reding (Giustizia, diritti fondamentali e cittadinanza). Il commissario Barnier si assumerà la responsabilità di Vice-presidente Tajani (industria e imprenditoria). Il commissario Piebalgs si assumerà la responsabilità del Commissario Lewandowski (Programmazione finanziaria e il bilancio). Sfondo - Quattro dei sette commissari che avevano candidato per il Parlamento europeo (cfr. Ip/14/360 ), ha rassegnato le dimissioni dalla Commissione. Sono oggi competere il 1 ° luglio 2014, il suo mandato di deputati al Parlamento europeo. Come procedere con le dimissioni di un commissario, è in dell´articolo 246 del Tfue prevede: - La Commissione informa il Consiglio e il Parlamento europeo delle dimissioni. - Lo Stato membro interessato (che appartiene al commissario in pensione) propone che il Consiglio e il Presidente della Commissione per iscritto prima di un successore. - Il Consiglio consulta il Parlamento europeo sui candidati proposti. - La Commissione informa il Parlamento europeo, è di assumere che il candidato dipartimentale. - Il Parlamento europeo prende atto della posizione di candidato. 2 - Il Consiglio nomina il successore di concerto con il Presidente della Commissione. - Il nuovo commissario prende subito ufficio con la sua nomina. I quattro Stati membri interessati hanno ora denominata candidato alla successione commissari uscenti: Jyrki Katainen (Finlandia), Jacek Dominik (Polonia), Ferdinando Nelli Feroci (Italia) e Martine Reichert (Lussemburgo). Il presidente Barroso ha già annunciato che trasferirà il Ministero dell´Economia e delle Finanze Jyrki Katainen; il Consiglio ha già consultato il Parlamento europeo sulla questione del personale. Gli altri incarichi dipartimentali sono discusse dal Parlamento non appena viene consultato dal Consiglio le altre proposte. Inoltre, il Presidente Barroso ha deciso di nominare Michel Barnier e Günther Oettinger per la restante durata in qualità di Vice-presidente della Commissione.  
   
   
ELETTI I 14 VICEPRESIDENTI DEL PARLAMENTO EUROPEO  
 
Sttrasburgo, 2 luglio 2014 - Ieri pomeriggio, i 14 vicepresidenti del Parlamento europeo sono stati eletti durante 3 turni di votazione. 6 vicepresidenti sono stati eletti al primo turno, 3 nel secondo e i rimanenti 5 a maggioranza relativa nel terzo scrutinio. Elenco dei nuovi vicepresidenti in ordine di elezione:
Antonio Tajani (Ppe, It) 452 voti, 1° turno
Mairead Mcguinness (Ppe, Ie) 441 voti, 1° turno
Rainer Wieland (Ppe, De) 437 voti, 1° turno
Ramón Luis Valcárcel Siso (Ppe, Es) 406 voti, 1° turno
Ildikó Gáll-pelcz (Ppe, Hu) 400 voti, 1° turno
Adina Ioana Valean (Ppe, Ro) 394 voti, 1° turno
Corina CreŢu (S&d, Ro) 406 voti, 2° turno
Silvye Guillaume (S&d, Fr) 406 voti, 2° turno
David Sassoli (S&d, It) 394 voti, 2° turno
Olli Rehn (Alde, Fi) 377 voti, 3° turno
Alexander Graf Lambsdorff (Alde, De) 365 voti, 3° turno
Ulrike Lunacek (Verdi/ale, At) 319 voti, 3° turno
Dimitris Papadimoulis (Gue/ngl, El) 302 voti, 3° turno
Ryszard Czarnecki (Ecr, Pl) 284 voti, 3° turno
Risultato del primo turno di votazione Voti espressi: 729 Voti non validi e schede bianche: 12 Voti validi: 717 Maggioranza assoluta necessaria per essere eletti: 359 6 vicepresidenti eletti al primo turno:
Antonio Tajani (Ppe, It) 452 voti
Mairead Mcguinness (Ppe, Ie) 441 voti
Rainer Wieland (Ppe, De) 437 voti
Ramón Luis Valcárcel Siso (Ppe, Es) 406 voti
Ildikó Gáll-pelcz (Ppe, Hu) 400 voti
Adina Ioana Valean (Ppe, Ro) 394 voti
Risultato del secondo turno di votazione Voti espressi: 704 Voti non validi e schede bianche: 13 Voti validi: 691 Maggioranza assoluta necessaria per essere eletti: 346 3 vicepresidenti eletti al secondo turno:
Corina CreŢu (S&d, Ro) 406 voti
Silvye Guillaume (S&d, Fr) 406 voti
David Sassoli (S&d, It) 394 voti
Risultato del terzo turno d votazione Voti espressi: 706 Voti non validi e schede bianche: 16 Voti validi: 690 Cinque vicepresidenti sono stati eletti nel terzo scrutinio in cui era necessaria per l´elezione una maggioranza relativa.
Ryszard Czarnecki (Ecr, Pl) 384 voti
Olli Rehn (Alde, Fi) 377 voti
Alexander Graf Lambsdorff (Alde, De) 365 voti
Ulrike Lunacek (Verdi/ale, At) 319 voti
Dimitris Papadimoulis (Gue/ngl, El) 302 voti
Il ruolo dei vicepresidenti I vicepresidenti possono sostituire il Presidente nello svolgimento delle sue funzioni quando necessario, comprese quelle di presiedere le sedute plenarie. Inoltre, i vicepresidenti sono membri dell´Ufficio di presidenza del Parlamento europeo. L´ufficio di presidenza è l´organo che stabilisce le norme del Parlamento, redige il progetto preliminare di bilancio del Pe e decide su questioni amministrative, organizzative e del personale.
 
   
   
LA COMMISSARIA MALMSTRöM SI RAMMARICA PER LA RECENTE PERDITA DI VITE UMANE NEL MEDITERRANEO E INVITA A UNA MAGGIORE AZIONE DELL’UE  
 
Bruxelles, 2 luglio 2014 - Deploro la recente perdita di vite umane nel Mediterraneo ed esprimo tutta la mia solidarietà alle vittime e alle loro famiglie. Desidero ringraziare le autorità italiane per i loro enormi sforzi che hanno permesso di salvare circa 5000 persone negli ultimi giorni. Questo ennesimo bilancio di vittime mostra chiaramente che i trafficanti e i criminali non hanno alcun rispetto per la vita umana e che occorre agire con urgenza per combattere le loro attività letali. La Commissione europea lavora a stretto contatto con la presidenza italiana a questo riguardo e sta preparando un piano dell´Ue contro il traffico di migranti coinvolgendo tutti i soggetti interessati, in particolare Europol e Frontex, e concentrandosi su azioni prioritarie in collaborazione con i paesi terzi maggiormente coinvolti. L´obiettivo è combattere le reti criminali nei paesi in cui hanno la loro base operativa e lavorare insieme per smantellarle. Giovedì scorso ho avuto un incontro bilaterale con il Ministro Alfano e ho ribadito che la Commissione europea è pronta ad aiutare l´Italia a gestire la crescente pressione migratoria e di richiedenti asilo. Stiamo mettendo a disposizione 4 milioni di euro come assistenza di emergenza per l´Italia e stiamo verificando come contribuire ulteriormente, nell´ambito delle risorse disponibili, al finanziamento delle iniziative intraprese dall´Italia per ospitare i migranti e i rifugiati sul suo territorio. Ribadisco il mio appello agli Stati membri perché accolgano i rifugiati provenienti direttamente dai campi profughi nei paesi terzi, nel quadro dei programmi promossi dall´Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati. In questo modo si può evitare che queste persone così vulnerabili mettano la loro vita nelle mani dei mercanti di morte per cercare di raggiungere le coste europee e ottenere la protezione cui hanno diritto.  
   
   
IL PERSONALE DELLA COMMISSIONE CONCLUDE LA QUINTA MISSIONE POST-PROGRAMMA DI SORVEGLIANZA IN UNGHERIA  
 
 Bruxelles, 2 luglio 2014 - Funzionari della Commissione europea hanno condotto una missione in Ungheria da 24-27 Giugno 2014 per rivedere i recenti sviluppi economici e le iniziative politiche nel contesto della sorveglianza post-programma legato alla bilancia dei pagamenti previsto tra il 2008 e il 2010 nell´Ue. Questa è stata la quinta visita di sorveglianza dal la scadenza del programma di assistenza finanziaria nel novembre 2010. La missione ha accolto con favore i recenti miglioramenti nella situazione macroeconomica sia come esportazioni e della domanda interna hanno rafforzato nel corso dell´ultimo semestre. Mentre la recente espansione delle capacità di nuova installazione nel settore automobilistico sta incrementando le esportazioni e la produzione industriale, la ripresa economica è in gran parte guidato da misure di stimolo (finanziamento della banca centrale per lo schema crescita, tagli ai prezzi dei servizi regolamentati, l´espansione del il regime di lavoro pubblico e il maggiore assorbimento dei fondi Ue). Ciò richiede cautela nel valutare la situazione economica sottostante. La crescita economica si prevede di rallentare un po ´nel 2015, come l´effetto di queste misure di stimolo svanisce. I continui avanzi correnti e in conto capitale sono diminuite del debito estero e del finanziamento sovrano è stato assicurato senza problemi in un contesto di forte domanda di titoli di Stato e rendimenti record basso. Allo stesso tempo, i livelli ancora elevati pubblici ed esterni di debito, le alte esigenze di rollover e basso potenziale di crescita restano vulnerabilità importanti. C´è stato un ampio accordo con le autorità che gli obiettivi di disavanzo pubblico 2014 e 2015 erano a portata di mano. Al tempo stesso, la missione ha sottolineato che, sebbene il disavanzo pubblico è stato mantenuto al di sotto del 3% del Pil, il debito pubblico non è ancora su un percorso discendente. Inoltre, ha avvertito che in base alle previsioni di primavera della Commissione 2014, il paese appare a rischio di violare i requisiti del Patto di stabilità e crescita. In particolare, il rispetto del parametro di riferimento la riduzione del debito sarebbe probabilmente richiederà ulteriori sforzi di risanamento di bilancio, al fine di evitare che un ritmo insufficiente di riduzione del debito potrebbe innescare la riapertura di una procedura per disavanzo eccessivo nella primavera del 2015. Inoltre, la missione ha sottolineato i vantaggi di perseguire il risanamento di bilancio alla crescita in un quadro di governance di bilancio ulteriormente rafforzato. La missione ha inoltre sottolineato la necessità di rafforzare le prospettive di crescita a medio termine dell´Ungheria, dando un forte impulso alle riforme strutturali lungo le linee del 2014 raccomandazioni specifiche per paese approvati dal Consiglio europeo il 27 giugno. In questo contesto, la missione ha chiamato per garantire un sistema fiscale aziendale stabile e più equilibrato, tra cui graduale eliminazione delle tasse specifiche del settore distorsivi, e per ridurre il cuneo fiscale sui lavoratori a basso reddito, al fine di favorire l´occupazione. Ripristino normale erogazione di prestiti all´economia è essenziale per stimolare la crescita economica in modo sostenibile e richiede accelerare il risanamento di banche portafogli di attività e il miglioramento delle banche ambiente operativo, anche attraverso una riduzione del loro carico fiscale. In questo senso, mentre la missione ha accolto con favore l´intenzione delle autorità di incentivare portfolio di pulizia, ha avvertito che qualsiasi iniziativa volta a istituire una bad bank dovrebbe tenere debitamente conto delle norme sugli aiuti di Stato per le banche. La missione ha preso atto degli sforzi del governo per affrontare la questione dei mutui in valuta estera, ma ha insistito sulla necessità di un approccio consulenziale e di condivisione degli oneri tra le parti interessate su qualsiasi decisione del governo, al fine di evitare il rischio morale e mettere in pericolo la stabilità finanziaria. Infine, la missione chiamata per migliorare l´ambiente imprenditoriale e ha sottolineato la necessità di stabilizzare la concorrenza di mercato quadro regolamentare e promuovere, in particolare eliminando le barriere all´entrata nel settore dei servizi.  
   
   
DICHIARAZIONE CONGIUNTA DEI PORTAVOCE SUL PROCESSO DI PACE IN TURCHIA  
 
 Bruxelles, 2 luglio 2014 - I portavoce di Alto rappresentante dell´Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza / Vicepresidente della Commissione e del Commissario europeo per l´allargamento e la politica di vicinato, Štefan Füle Ue, ha rilasciato ieri la seguente dichiarazione: "L´ue accoglie con favore la presentazione da parte del governo turco di nuove misure per rilanciare il processo di pace e garantire la prosecuzione del cessate il fuoco in corso. La nuova legge dovrebbe fornire una base giuridica più solida per i colloqui e può dare un contributo positivo alla stabilità e dei diritti umani in Turchia. L´ue sostiene questi sforzi verso una pace sostenibile ".  
   
   
UE, FISCALITÀ: SISTEMA DELL´IVA PIÙ SEMPLICE E PIÙ EQUO PRESTO  
 
Bruxelles, 2 luglio 2014 - In sei mesi il sistema Iva dell´Unione europea è notevolmente semplificata, in modo che lo sforzo per molte aziende ridotte e le entrate sarà condiviso più equamente tra gli Stati membri. Dal 1 ° gennaio 2015, l´Iva ricade su tutti i servizi di telecomunicazione, di teleradiodiffusione e servizi forniti per via elettronica in cui si trova il cliente, e non più nella posizione del fornitore di servizi. Questo cambiamento ha equilibrato campo di gioco e, a livello di Stati membri nel corso risultato di equità fiscale per la società. In parallelo, un piccolo negozio one-stop è impostato, il che riduce notevolmente i costi e gli oneri amministrativi per le imprese interessate. Circa il piccolo punto singolo, aziende che forniscono servizi elettronici nei diversi paesi dell´Ue, l´Iva Registrati totale e pagano nel proprio Stato membro. Tale procedura corrisponde l´obiettivo della Commissione degli ostacoli fiscali e di ridurre la pressione fiscale sulle imprese transfrontaliere nel mercato. La Commissione ha speso notevoli risorse in questi ultimi anni per assicurare che le amministrazioni e le imprese fiscali nazionali sono ben preparati, in modo che la transizione al nuovo sistema il prossimo anno è senza intoppi. Questa preparazione non è ancora completa, e in aggiunta deve essere fornita da un´intensa campagna di informazione al fine di garantire che sia gli Stati membri e la società possono utilizzare i vantaggi associati a questi importanti cambiamenti benefici. Algirdas Šemeta tasse membro responsabile della Commissione europea, ha dichiarato: "Ci impegniamo per una giustizia fiscale che faciliti l´attività imprenditoriale e bilanci nazionali ha portato entrate solido. L´anno prossimo entrerà in vigore, che modifica le norme Iva per questa affermazione. Per la società, il sistema è più semplice e più equo, che dovrebbe in particolare incoraggiare start-up e Pmi attraverso le frontiere di espandersi. Gli Stati membri avrà diritto fiscali più eque, per cui la concorrenza fiscale all´interno dell´Unione europea è giusto. " Luogo di tassazione In base alle norme comunitarie vigenti per i servizi prestati per via elettronica, l´Iva è al punto in cui è stabilito il prestatore, ed è la soglia stabilita per l´aliquota d´imposta Stato membro interessato. Dal momento che l´aliquota Iva normale è un livello di Ue 15 a 27%, le aziende possono spesso riflessa in uno Stato membro con un tasso di basso livello, che si applica quindi ai servizi elettronici che forniscono ai clienti privati ​​in tutta Europa. Questo non sarà più possibile, perché l´Iva è applicata la tariffa applicabile nel paese del compratore dal cambiamento di norme sull´Iva a partire da gennaio. Non importa se il servizio è fornito da una società Ue o non Ue. Pertanto, l´aliquota Iva danese, per esempio, quando un residente, i clienti di Copenaghen applicato, indipendentemente dal fatto che il prestatore di servizi in Danimarca, Lussemburgo e Stati Uniti è stabilito. Questo cambiamento è associato con notevoli vantaggi. Prima di tutto, la concorrenza tra imprese nazionali e straniere che offrono servizi identici, equi. In secondo luogo, la competizione per le Pmi e altre aziende che non possono trasferirsi in uno Stato membro con un tax rate più basso e la loro posizione finora nei confronti dei concorrenti più mobili potrebbe essere fuori al freddo, più equilibrata. Infine, le entrate fiscali tra gli Stati membri siano equamente distribuiti, in quanto questi maturano alla tassa sui servizi che vengono utilizzati dai consumatori domestici per completare. Piccolo negozio one-stop Il piccolo sportello unico semplificherà notevolmente obblighi Iva per le aziende che applicano le nuove regole. Infatti, le aziende non hanno più bisogno in ogni Stato membro in cui hanno clienti che hanno presentato una dichiarazione Iva e pagano l´Iva, ma può presentare un´unica dichiarazione Iva e pagare l´imposta nel proprio Stato membro. Per la liquidazione dell´Iva sui servizi che vengono forniti in altri Stati membri, utilizzare il servizio nello Stato membro in cui sono stabiliti, un portale web (vedi Ip/13/1004 ). Le informazioni e le ricevute pertinenti sono trasmesse dalle autorità fiscali dello Stato membro in cui ha sede l´azienda. In questo modo, le aziende hanno a che fare con una sola amministrazione fiscale (con cui hanno familiarità) e non con fino a 28 diverse amministrazioni. Tale regola si applica a partire dal 2003 per le società con sede in paesi non Ue, le aziende, i clienti nell´Ue fornitura di servizi elettronici, e ha dimostrato di essere molto efficace per semplificare gli obblighi Iva. Sfondo Gli Stati membri hanno convenuto nel 2008 a queste nuove norme Iva. Tuttavia, le disposizioni dovrebbero entrare in vigore solo nel 2015, in modo che tutti i partecipanti hanno abbastanza tempo per prepararsi per un cambiamento così fondamentale. Dal norme di attuazione, specifiche It, linee guida e note esplicative per le amministrazioni fiscali e le imprese sono stati elaborati, e la Commissione sta lavorando attivamente con tutte le parti interessate insieme (conferenze, formazione, ecc) al fine di garantire una corretta applicazione della norma rivista dal 1o gennaio 2015 . In una risoluzione adottata il 26 Giu 2014 relazione, la Commissione constata che tutto è disposta ad applicare le nuove regole in relazione al luogo delle prestazioni di servizi di telecomunicazione, di teleradiodiffusione e servizi elettronici a non imponibili dal 1o gennaio 2015 efficace.  
   
   
UE, DOMANDE E RISPOSTE: IVA MODIFICHE A PARTIRE DAL 2015  
 
Bruxelles, 2 luglio 2014 - Perché questo cambiamento di norme Iva c’era bisogno? Con questa modifica delle norme Iva introdurrà una maggiore efficienza ed equità nella tassazione. Con tassazione nel luogo di consumo, ci sarà una parità di condizioni tra tutti gli operatori che riforniscono di telecomunicazione, di radiodiffusione e di servizi elettronici su un determinato mercato. Il cliente pagherà la stessa quantità di tasse indipendentemente da dove si trova il fornitore. Questo semplificherà le cose per i consumatori, che non hanno di capire dove è stabilito il prestatore, e creerà una concorrenza più leale tra fornitori nazionali e quelle stabilite in altri paesi dell´Ue. L´aspetto parità è particolarmente importante per le piccole imprese, che di solito non dispongono di risorse da spendere in schemi di pianificazione di Iva. Che tipo di transazioni saranno coperti? Il cambiamento di luogo delle prestazioni riguarda le telecomunicazioni, radiodiffusione, della televisione e dei servizi elettronici forniti ai consumatori privati. Questi possono essere, per esempio, il telefono o tv satellitare abbonamenti, software scaricabile, canzoni o e-book. Cosa ha fatto la Commissione a preparare? Al fine di garantire un´applicazione coerente e uniforme delle regole, e una transizione graduale al nuovo sistema, la Commissione ha lavorato intensamente con gli Stati membri e le imprese di scambiare informazioni e punti di vista. La Commissione è intervenuta per garantire un´attuazione efficace in cinque aree principali: Preparazione e adozione del quadro giuridico in materia, in particolare regolamenti di attuazione per assicurare un´applicazione coerente e uniforme della nuova normativa; Prevedere un´intesa comune sull´applicazione delle nuove norme sul luogo della prestazione offerta e sugli obblighi connessi (Moss); Garantire l´attuazione It del Moss; Chiarire la strategia di audit nel quadro del Moss Informare e sensibilizzare le parti interessate: per questo le commissioni organizzato seminari e convegni per i contribuenti all´interno e all´esterno dell´Ue. La Commissione continuerà a monitorare i progressi ´Stati membri nell´attuazione del mini-One Stop Shop, che dovrebbe costituire un passo importante verso il funzionamento più semplice ed efficace del mercato unico. Da ottobre, un portale web sarà disponibile per consentire ai contribuenti di verificare le norme Iva in tutti gli Stati membri ad esempio per conoscere le varie tariffe, ecc Che cosa hanno fatto gli Stati membri a preparare? Gli Stati membri hanno recepito la direttiva nel diritto nazionale. Essi hanno anche istituito l´infrastruttura tecnica e portali web che permetterà loro operatori di rispettare e facilitare lo scambio di informazioni con altri Stati membri. Essi hanno inoltre informato i contribuenti dei cambiamenti a venire. Che cosa le aziende devono fare per prepararsi? Le imprese dovrebbero avere familiarità con le nuove regole e aggiornare il proprio sistema di contabilità per garantire che tutte le operazioni sono riportati nel paese dove dovrebbero essere. Questo è il motivo per cui la Commissione ha pubblicato molto linee guida dettagliate sulla mini-One Stop Shop nel 2013, e dettagliate note esplicative nel 2014. Essa partecipa anche ad eventi di comunicazione per spiegare i cambiamenti in arrivo e garantirne aziende sono consapevoli e preparati. Come può essere garantita la conformità? Per raggiungere i propri clienti, le aziende devono essere visibili on-line. Se sono visibili ai clienti in un paese, che saranno anche visibili all´amministrazione fiscale di questo paese. Su questa base, tra gli altri strumenti disponibili, le amministrazioni fiscali hanno già una buona idea di quali imprese di revisione contabile. La Commissione ha lavorato con gli Stati membri a sviluppare linee guida audit al fine di garantire che ogni gioca il loro ruolo nell´individuazione cui l´Iva è dovuta. Inoltre normativa Ue prevede già una vasta cooperazione tra le amministrazioni fiscali per valutare e riscuotere l´Iva. Sarà questo significa un aumento dei prezzi per questi servizi nella maggior parte degli Stati membri? Il cambiamento per i consumatori, se del caso, sarà marginale. Il prezzo di base del prodotto rimane lo stesso, e quindi l´Iva (calcolato come percentuale del prezzo di base) può salire o scendere a seconda di dove il consumatore sia stato in precedenza comprando questi servizi. Ad esempio, se fino ad ora, un consumatore ha acquistato la sua / il suo software da un fornitore situato in uno Stato membro con un´aliquota Iva inferiore al suo / sua, poi la sperimenteranno una piccola differenza di prezzo (punti di pochi centesimi / percentuali ). Al contrario, se l´aliquota Iva è più bassa in cui il consumatore risiede quello in cui ha sede il fornitore, ci sarà una piccola goccia nel prezzo globale. Tuttavia, questi sono considerati effetti a breve termine. Si prevede, a lungo termine, che le nuove regole aumenterà l´efficienza del mercato e aumentare il numero di fornitori e concorrenza in generale. Questo, a sua volta, dovrebbe portare i prezzi. Sarà questo significa una perdita di entrate per alcuni Stati membri in cui un gran numero di fornitori di e-service sono residente? Tassazione nel luogo di consumo è soltanto logico per un´imposta sul consumo come l´Iva. Può darsi il caso che alcuni Stati membri con un basso tasso di Iva può vedere la loro quota di mercato ridotto il vantaggio per le aziende di delocalizzare i loro territori per ragioni fiscali è stato rimosso. Tuttavia, un lungo periodo di preparazione tra l´adozione della direttiva e la sua attuazione ha permesso uno Stato membro in questa posizione per prepararsi e adattarsi al cambiamento. Inoltre, vi è un periodo di transizione fino alla fine del 2019 durante il quale i paesi di stabilimento (cioè dove ha sede il fornitore) manterranno una parte degli introiti. Non dovrebbe il concetto One Stop Shop by esteso a tutte le forniture di e-commerce (vendita a distanza incl)? Questa è stata la proposta iniziale della Commissione, nel 2004, la Commissione è fortemente a favore di una One Stop Shop, in particolare per le vendite a distanza di beni. Il gruppo di esperti di alto livello sulla tassazione dell´economia digitale ha fatto la stessa raccomandazione nella sua relazione del maggio scorso (cfr. Ip/14/604 ) . Tuttavia, non tutti gli Stati membri hanno accettato un ampio campo di applicazione tale fin dall´inizio. L´applicazione di una mini One Stop Shop può essere un´opportunità per gli Stati membri di sperimentare i vantaggi di un tale sistema, e può aprire la strada per l´applicazione più ampia in futuro.  
   
   
LAURS NøRLUND È STATO NOMINATO IL NUOVO CAPO DELLA RAPPRESENTANZA DELLA COMMISSIONE IN DANIMARCA. IERI A COPENAGHEN HA AVVIATO IL SUO UFFICIO.  
 
Bruxelles, 2 luglio 2014 -  Nørlund ha iniziato la sua carriera nel servizio estero del suo paese d´origine in Danimarca. Per quasi 20 anni ha ricoperto posizioni di leadership in seno alla Commissione europea. Dal 1995 al 1999 è stato Capo di Gabinetto del Commissario europeo per l´ambiente e la sicurezza nucleare Ritt Bjerregaard. Nel 1999 entra a far parte del gabinetto del Commissario per il mercato interno, dogane e fiscalità Frits Bolkestein, dove ha lavorato prima come vice capo di gabinetto, poi come capo di gabinetto al 2004. Dal 2004, ha diretto varie direzioni di Eurostat, l´ufficio statistico dell´Unione europea, dove è stato recentemente responsabile per le statistiche nel settore delle finanze pubbliche e la procedura su squilibrio macroeconomico. Allo stesso tempo, è stato Managing Director of National Accounts, prezzi e indicatori chiave. Nørlund ha a Aarhus University (Danimarca) studiato economia e statistica, diritto pubblico, diritto internazionale e diritto europeo, così come la politica e le scienze sociali. Egli è anche un laureato della Amministrazione Internazionale Programme Insead Business School (Francia).  
   
   
SEMESTRE ITALIANO DI PRESIDENZA DELLA UE, DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE MARCHE E DELLA DELEGAZIONE ITALIANA DEL CDR.  
 
Ancona, 2 luglio 2014 - “Crescita, soprattutto crescita, occupazione, migranti. Sono le priorità del semestre di Presidenza italiana dell’Unione europea che inizia oggi e che sarà orientato alla costruzione di un’Europa ‘luogo di speranza’. Un’europa che, nel logo creato da alcuni studenti, è interpretata come una grande famiglia che unisce tutti i popoli e simboleggia il viaggio, la speranza e la libertà. Il semestre avrà tra i suoi punti di forza la nascita della Macroregione adriatico ionica per la cui realizzazione il Comitato delle Regioni ha intensamente lavorato. La Macroregione rappresenta una modalità innovativa di cooperazione territoriale tra Regioni e Nazioni con l’obiettivo comune di uno sviluppo equilibrato e sostenibile delle comunità che la abitano. Sono i principi che sono certo sapranno ispirare la Presidenza italiana della Ue. L’‘ambasciatore’ di questo viaggio lungo sei mesi sarà Luca Parmitano, astronauta dell’European Space Agency. Un auspicio a volare in alto!”. Così il presidente della Regione Marche e della delegazione italiana del Comitato delle Regioni d’Europa, Gian Mario Spacca, sul semestre italiano di Presidenza della Ue che inaugurato ieri.  
   
   
SEMESTRE UE, MARONI: ITALIA FACCIA VALERE SUO RUOLO  
 
Solbiate O./va, 2 luglio 2014 -"Mi aspetto che l´Italia faccia valere il suo ruolo di protagonista nel Mediterraneo". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, parlando a margine di una visita al Corpo d´Armata di Reazione Rapida della Nato in italia, a Solbiate Olona (Varese). In particolare, sulla gestione dei flussi migratori, ha osservato il governatore, "l´Unione europea, latita. Mi auguro che in questo semestre Ue il nostro Paese sappia farsi valere e sappia costringere la Ue a fare due cose: presidiare il Mediterraneo, facendo accordi con i Paesi dai quali gli immigrati partono, per prevenire gli sbarchi e far passare il principio per il quale tutti gli Stati Ue abbiano l´obbligo di farsi carico degli immigrati in arrivo, senza che questo peso ricada solo sull´Italia come avviene adesso".  
   
   
FVG, INCONTRA CONSOLE GENERALE SUDAFRICA  
 
Trieste, 2 luglio 2014 - L´assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti ha ricevuto ieri a Trieste il console generale della Repubblica del Sudafricana a Milano, Saul Kgomotso Molobi. Nel corso dei colloqui, cui hanno partecipato anche funzionari del settore economico del consolato e dirigenti della Regione, è stata riscontrata la comune volontà di trovare punti di contatto e d´interesse concreto e reciproco tra il Friuli Venezia Giulia e il Sudafrica. L´ambasciatore Molobi ha indicato la possibilità di stringere rapporti tra aree che condividono vocazione marittima, tensione alla ricerca scientifica e capacità di produzione culturale. Portando ad esempio la regione del Kwazulu-natal e il porto di Durban, è stato proposto di aprire un´esplorazione sulle possibilità di collaborazione con il Friuli Venezia Giulia, spaziando dalla cantieristica alle sinergie in campo cinematografico. L´assessore Torrenti ha evidenziato le potenzialità logistico-infrastrutturali della Regione, sottolineando "il vantaggio competitivo rappresentato, rispetto agli scali del Nord Europa, dal porto di Trieste, nonché le potenzialità specifiche del comparto manifatturiero regionale". Torrenti ha inoltre spiegato che "la regione ha maturato grandi capacità nell´ambito della formazione marinara e della tecnologia del mare, sviluppati anche attraverso un apposito distretto tecnologico". Nonostante la crisi, ha segnalato Molobi - il Sudafrica guarda all´Italia come a uno dei suoi partner di livello, ed è per questo che è stato selezionato tra i 15 Paesi coinvolti nei festeggiamenti per il 20.Mo anniversario della liberazione, che si terranno in occasione dell´International Mandela Day, una "tre giorni" che culminerà il 18 luglio. Per quell´occasione, Torrenti ha manifestato la disponibilità a condividere, anche attraverso il Consolato sudafricano, degli eventi celebrativi.  
   
   
AMICIZIA E COLLABORAZIONE TRA TRENTINO E ARAUCANIA IERI L’INCONTRO DELLA DELEGAZIONE CILENA CON IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI TRENTO UGO ROSSI  
 
Trento, 2 luglio 2014 - Proseguire sulla strada della collaborazione e dello scambio di conoscenze, esperienze e buone pratiche, con un vantaggio reciproco e in un´ottica di sviluppo economico e sociale condiviso: si è parlato di questo nell’incontro che si è svolto ieri mattina presso il palazzo della Provincia autonoma di Trento tra il presidente Ugo Rossi, accompagnato da Raffaele Farella, dirigente responsabile della promozione e dell’internazionalizzazione, con una delegazione proveniente dall’Auracania, regione centro meridionale del Cile. Per il presidente Rossi “ci sono le condizioni e le possibilità per proseguire in una collaborazione che è già stata avviata da qualche anno. E’ importante che in questa relazione entri anche il mondo imprenditoriale trentino per un eventuale scambio produttivo ed economico. Tra i settori di possibile comune interesse c’è quello della filiera delle costruzioni in legno, ambito in cui ormai vantiamo una competenza scientifica e una presenza produttiva di sicuro interesse”. In questi giorni la delegazione ha in programma di incontrare la Cooperazione, l’Università di Trento, la Fondazione Edmund Mach ed altre realtà con cui vi è interesse a rafforzare la collaborazione. La delegazione cilena era guidata da Hector Segura, vice presidente della Regione dell’Araucania. Ne facevano parte Fernando Barrows - direttore della sede dell’Università Cattolica del Cile a Villarrica - e due consiglieri regionali cileni. Li accompagnava il professor Antonio Scaglia dell’Università di Trento, che conosce bene la realtà dell’Araucania avendo collaborato con l´Università Catholica de Chile in attività di ricerca e pianificazione. Nella regione, è emerso durante l’incontro, si stanno cercando di introdurre elementi di innovazione in campo economico e sociale, per accrescerne lo sviluppo economico e ridurre le profonde differenze ancora esistenti, contrastando la povertà. Nello stesso tempo si vuole investire nella valorizzazione del patrimonio ambientale e nel turismo. Il settore della formazione e dell’istruzione sono considerati strategici per raggiungere questi obiettivi. Raffaele Farella ha annunciato che è in fase di organizzazione una presentazione all’imprenditoria trentina delle possibilità di investimento in Cile e Argentina; in questo ambito si potranno organizzare incontri di business e visite a carattere anche commerciale con la regione dell’Araucania. Al termine dell’incontro il tradizionale scambio di doni. Il presidente Rossi a consegnato a Segura una copia di un volume sul Trentino e le sue montagne. La “Región de La Araucanía” è una delle 15 divisioni amministrative regionali del Cile. Nel 2013 il Cile ha registrato una crescita del 4,2% del Pil. In Araucania circa un terzo della popolazione è di etnia Mapuche. I rapporti tra il Trentino e l’ Araucania risalgono al 2004 e vedono impegnata anche l’Università degli Studi di Trento oltre alla Federazione trentina della Cooperazione e la "Trento School of Management"; formazione ed educazione sono i principali ambiti in cui si è lavorato assieme. L’interscambio economico tra il Trentino e il Cile si attestava nel 2013 ad un valore complessivo di circa 7,5 milioni di euro anche se si ritiene che siano notevoli le potenzialità di sviluppo delle esportazioni nell’area.  
   
   
LOMBARDIA: PER NOMINA DG ILSPA ATTENDIAMO DEFINIZIONE RUOLO CENTRALE.  
 
Milano, 2 luglio 2014 - "Abbiamo attivato un gruppo di lavoro per definire i compiti e i ruoli della Centrale di committenza unica regionale, come previsto dal decreto 66 del Governo. Arca fa già questo lavoro e infatti abbiamo nominato recentemente il nuovo direttore generale. Si tratta di capire per Infrastrutture Lombarde Spa quale sarà il nuovo ruolo per la parte riguardante gli appalti e, alla luce di questo, la nomina del nuovo direttore generale di Infrastrutture Lombarde Spa è ovviamente sospesa perché prima occorre capire i contorni esatti di questa figura". Lo ha spiegato l´assessore all´Economia, Crescita e Semplificazione della Regione Lombardia Massimo Garavaglia, intervenendo nell´Aula del Consiglio regionale.  
   
   
ABRUZZO, PROVINCE: D´ALFONSO, OPERAZIONE VERITA´ PER STRADE E SCUOLE ENTI AL COLLASSO, MOBILITA´E NUOVO ANNO SCOLASTICO A RISCHIO  
 
Pescara, 2 luglio 2014 - Un´operazione verità in grado di avere davanti un quadro dettagliato di qual è la situazione delle strade provinciali e lo stato strutturale delle scuole. La proposta è stata lanciata dal presidente della Giunta regionale, Luciano D´alfonso, nel corso di una riunione avuta con i quattro presidenti uscenti delle Province abruzzesi. Il presidente D´alfonso ha invitato i presidenti degli enti provinciali "ad elaborare nel dettaglio perizie tecniche specifiche sullo stato delle singole strade e sulle scuole in modo da essere immediatamente operativi e pronti nel momento in cui il Governo nazionale decide di liberare alcune risorse specifiche". Il presidente della Giunta regionale ha insistito molto sulla circostanza "peritale" dell´intervento: "Dobbiamo avere davanti un quadro veritiero e affidabile sulla reale situazione di ogni singola situazione emergenziale e per questo chiedo ad ogni singolo presidente l´indispensabile diligenza". Le Province vivono un momento particolarmente delicato; entro il prossimo 30 settembre si dovranno indire nuove elezioni e dunque convocare l´assemblea generale dei sindaci, ma i presidenti uscenti hanno disegnato un quadro finanziario particolarmente allarmante. Nella provincia di Chieti per manutenzione di strade e scuole ci sono a disposizione 500 mila euro, lo stesso per Pescara e Chieti, mentre L´aquila con gli avanzi di bilancio potrebbe fare affidamento su 3 milioni di euro. C´è il rischio, insomma, che le Province non possano garantire l´avvio regolare dell´anno scolastico. In questo senso, il presidente D´alfonso ha annunciato che verranno coinvolti i Prefetti ma ha anche chiesto di "aggiornare con coraggio e diligenza l´anagrafe delle scuole e determinare nel dettaglio la percentuale di criticità delle strade provinciali, facendo una distinzione tra quelle che sono più a rischio e dunque meritevoli di particolare attenzione. Su scuole e strade - ha aggiunto - bisogna avere il coraggio di fare un´operazione distintiva, lavorare a ´misura´ e non ´globale´". All´incontro con i presidenti delle Province, al quale erano presenti l´assessore Donato Di Matteo e il consigliere Camillo D´alessandro e i direttori regionali del Bilancio, Lavori Pubblici e Affari della Presidenza, si è affrontato anche il nodo delle partite di bilancio di economie vincolate all´interno del bilancio regionale che non vengono ancora erogate in favore delle Province. Si tratta di partire rilevanti, come quella della Provincia dell´Aquila (5 milioni di euro), di Chieti (3 Mln) e Teramo (300 mila euro), sulle quali il presidente della Giunta regionale, Luciano D´alfonso, ha chiesto il dettaglio alla direzione Bilancio, impegnandosi "a liberare quanto prima le risorse e stabile le modalità di utilizzo".  
   
   
ELEZIONI 2014, ANALISI "AUR" SU VOTO TRA EUROPEE E COMUNALI IN 11 COMUNI UMBRI  
 
Perugia, 2 luglio 2014 - Il voto in Umbria tra Europee e Comunali (I turno) alle elezioni 2014 è al centro di un approfondimento realizzato dal presidente dell´Agenzia Umbria Ricerche, Claudio Carnieri, attraverso un´indagine negli 11 Comuni umbri sopra 15mila abitanti. "L´analisi dei risultati elettorali – sottolinea il presidente dell´Aur - fa ancora emergere non poche piste interpretative oltre quelle che già l´Agenzia Umbria Ricerche ha costruito e presentato, fondamentali non solo per l´azione politica, ma anche per l´interpretazione dei ‘tempi presenti´ e dei nuovi caratteri assunti dalle diverse soggettività politiche: in Umbria come in Italia. Su questa problematica è già più volte intervenuto il sociologo Ilvo Diamanti Responsabile Scientifico di Demos e anche alcune riflessioni dell´Istituto Cattaneo. Una pista fondamentale viene dalla lettura del voto alle europee e alle contemporanee elezioni municipali, tenuto nello stesso giorno e segnate da una decisionalità personale che scatta, nel segreto dell´urna, nello stesso attimo. Per condurre questa indagine ci siamo riferiti agli undici comuni più significativi in Umbria dell´ultima tornata elettorale e abbiamo condotto una comparazione per quei soggetti politici che sono stati presenti contemporaneamente nelle due elezioni o con il medesimo simbolo o con simboli, nelle elezioni municipali, immediatamente riconducibili a quelli nazionali presenti alle europee. L´ambito elettorale è pressochè identico (285.826 votanti alle Europee e 286.336 alle Comunali) con una piccola differenza (+510 votanti) dovuta ad una maggiore numerosità degli elettori alle comunali. Come si può vedere dalle tabelle le differenze tra i due esiti sono importanti e sollevano molte questioni per le diverse soggettività politiche. Per il partito maggioritario nella nostra regione, il Pd, le differenze sono molto forti sia in termini percentuali che in termini assoluti: da Gubbio a Perugia a Terni a Foligno il fenomeno è particolarmente evidente, e grande numericamente: da -11.909 voti di Perugia a -9797 di Terni a - 6567 di Gubbio. Il fenomeno non è estraneo al Movimento "5 stelle", anche qui chiaramente visibile nella tabella allegata, particolarmente per i comuni di Foligno, Marsciano, Orvieto, Spoleto e Terni. Naturalmente questa pista analitica offre molti spunti per un´analisi sulla territorializzazione del voto, valida per tutte le forze politiche. Significativo per questo è l´esito del voto al Movimento 5 stelle a Perugia che mantiene pressochè la stessa dimensione, tra voto Europeo e voto Comunale, con una diminuzione la più bassa tra i diversi comuni dell´Umbria. Un altro blocco di riflessioni riguarda la Lista Tsipras , nella quale nazionalmente sono confluiti, assieme ad importanti gruppi intellettuali non schierati per partiti di appartenenza, gli orientamenti di Sinistra Ecologia e Libertà, di Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani. Nelle elezioni comunali dell´Umbria queste soggettività politiche si sono diversamente schierate. Per una´analisi omogenea dell´area ci è sembrato utile allora mettere insieme i voti comunali delle diverse liste in modo da cogliere la consistenza dell´area di riferimento. Come si può vedere dalla tabella la somma delle liste alle elezioni comunali e quindi il bacino territoriale dell´area politica è pressochè sempre superiore ai voti espressi nelle elezioni Europee per la Lista Tsipras. Unica, molto significativa, eccezione è costituita dal Comune di Perugia dove le liste delle diverse forze partitiche arrivano a 4018 voti, mentre la Lista Tsipras arriva a 5139 voti, segno di una maggiore corrispondenza alle specificità di alcune delle tradizioni culturali della sinistra perugina. Nelle liste di Centro Destra sembra esserci una relativa, maggiore, stabilità considerando la diversa collocazione nazionale tra Nuovo Centro Destra, Fratelli d´Italia- An e Forza Italia, non sempre presenti con lo stesso simbolo in tutti i comuni. Di qui se ne può dedurre una significativa disponibilità ad orientare liste civiche presentatesi con un proprio autonomo simbolo. Per quanto riguarda il Nuovo Centrodestra sono da segnalare i due aumenti importanti nelle elezioni municipali di Umbertide e di Spoleto e due progressioni di segno negativo a Perugia e Foligno. Anche per quanto riguarda Fratelli d´Italia-an si può notare una diffusa differenza tra i risultati delle elezioni Europee e quelli delle elezioni Comunali. In diversi comuni la non presenza della lista indica la contemporanea presentazione alle comunali di liste civiche di diversa caratterizzazione. Per quanto riguarda Forza Italia, partito di maggioranza nello schieramento di centrodestra, si possono ritrovare, seppure con una forte attenuazione, le stesse tendenze del Pd, Partito maggioritario del centrosinistra, segnando anche in questo caso una dinamica in diminuzione tra il voto alle Europee e il voto alle Comunali. Queste tendenze si sono manifestate anche a livello nazionale e tuttavia la loro visualizzazione anche nella specificità del sistema politico umbro può offrire lo spunto per molte riflessioni. I partiti maggiori sembrano trasformarsi, seppure in forme diverse, in grandi "contenitori",in "reti di reti", con una diminuzione della forza attrattiva, quando questa viene messa in competizione con la specificità e i caratteri delle relazioni territoriali ,laddove poi agiscono le singole personalità dei candidati e in particolare delle leadership . Come si vede è sempre più complesso individuare i percorsi che portano alla costruzione degli schieramenti di maggioranza e di opposizione. Si può arguire come, dopo questa larghissima diffusione delle liste civiche all´interni del modello politico regionale, possa acquistare un significato più forte che in passato la questione delle "coalizioni" che si presentano agli elettori. Naturalmente queste dinamiche sollevano anche molti temi più generali che vanno oltre l´ambizione cognitiva di questa nota. E tuttavia almeno una questione può e deve essere colta con forza anche nel territorio umbro ed è quella della progettualità politica, della "visione "che, in un sistema bipolare, consente una più limpida identità ed eleggibilità dei diversi soggetti politici. Qui sta infatti la radice principale della forza della democrazia e questo sarà certamente il discrimine essenziale delle future scadenze elettorali, a cominciare da quelle regionali del 2015".  
   
   
CRISI ECONOMICA IN PUGLIA: VENDOLA CONVOCA RIUNIONE CON SINDACATI  
 
 Bari, 2 luglio 2014 - La presidenza della Regione comunica che il presidente Vendola ha convocato per lunedì 7 luglio una riunione con i sindacati confederali sul tema “stato delle iniziative regionali per il contrasto alla crisi economica”. Alla riunione, presso la sede del Lungomare Nazario Sauro 31, parteciperanno la vicepresidente Barbanente e gli assessori Capone, Caroli, Giannini e Nicastro.  
   
   
PRESENTATI PROGETTI "FEI" TERRITORIALI, ALL´UMBRIA ASSEGNATI 864.109 EURO  
 
Perugia, 2 luglio 2014 – Sono 5 i progetti proposti da enti pubblici ed organismi umbri ammessi a finanziamento dal Ministero dell´Interno per un totale di 864 mila109 euro: lo ha reso noto ieri a Perugia la vicepresidente della Regione Umbria con delega al Welfare, Carla Casciari, nel corso di una conferenza stampa alla quale sono intervenuti anche i rappresentanti capofila e i partner dei progetti territoriali approvati. Esprimendo "vivo apprezzamento per i risultati ottenuti dall´Umbria", la vicepresidente ha evidenziato che "l´approvazione dei 5 progetti da parte del Ministero dell´Interno nelle graduatorie dei progetti territoriali presentati nell´ambito del Programma Annuale 2013 del Fondo Europeo per l´integrazione di cittadini di Paesi terzi 2007-2013, rappresenta il segno di quanto ormai siano consolidate e diffuse nella nostra regione la capacità di progettazione e di utilizzo dei fondi europei. L´umbria – ha detto – vanta una lunga tradizione nell´associazionismo e nella cooperazione che va valorizzata creando una rete strutturata anche nella progettazione di interventi da realizzare con i fondi comunitari". Di seguito elenco dei progetti: Comune di Perugia: "s.Pe.s. - sistema di prevenzione peer to peer nelle scuole", finanziato con 249mila 910,31 euro nell´ambito dell´Azione 3 - "Integrazione scolastica e inclusione sociale dei giovani stranieri". Il progetto intende sperimentare un sistema "peer to peer" di prevenzione delle "addictions" e delle malattie sessualmente trasmissibili nelle scuole, in particolare rivolgendosi ai giovani adolescenti dei paesi terzi. Il sistema è ancorato a due pilastri: l´avviamento di un nucleo iniziale di peer consultants nelle scuole con un ruolo consultoriale e con il compito di diffondere informazioni e conoscenze ai loro pari insieme all´impegno a propagarle ulteriormente fino a costruire una community, nonché la costruzione di opportunità per i giovani del gruppo target di sperimentarsi in forme di espressione artistica. Le tecnologie di comunicazione online e per smartphone costituiscono l´anello di congiunzione tra i due filoni. Acli - sede provinciale di Perugia: "Family Village - dialogo, orientamento, famiglia" finanziato con 140 mila 421,26 euro nell´ambito dell´Azione 4 – "Integrazione e famiglia". Le attività progettuali vogliono interpretare e dare risposta ai bisogni reali della famiglia per la quale si vogliono formare e rendere operativi sul campo gli "orientatori ai servizi", migranti che condividono gli stessi background culturali e che facilitano l´accesso ai servizi e alle reti di sostegno per lo specifico target. Attraverso varie iniziative, la famiglia potrà acquisire nozioni e dotarsi di strumenti in grado di facilitare i processi di integrazione,cittadinanza e partecipazione. Il progetto intende anche realizzare spazi di socialità - Family Village - attraverso strutture mobili riproponibili in diverse Città e Comuni della Regione per favorire la maggiore diffusione di informazioni e l´accesso ai servizi, momenti di scambio intergenerazionale, seminari di approfondimento, valorizzazione dell´associazionismo familiare. Asl Umbria 1 :"birth - better integration rate through maternal and child healtcare", 154mila 375 nell´ambito dell´Azione 6 - "Mediazione sociale, linguistica ed interculturale". Il progetto punta all´efficienza del sistema di mediazione culturale nella sanità umbra, prevedendo la strutturazione di un Centro di Coordinamento Regionale all´Asl Umbria 1 che funzioni "come un 118" e colleghi tempestivamente mediatrici qualificate delle diverse etnie e dei diversi territori con operatori sanitari e le utenti dislocate nel territorio. Inoltre si vogliono strutturare servizi di mediazione per le migranti che coprano tutto il periodo nascita e le prestazioni sanitarie dell´area materno infantile, sia con servizi programmati che d´urgenza. Anci Umbria: "emp.A.t.i.c. Empowerment associazioni e volontari immigrati per la comunità", (180mila 392,87 - Azione 7 – "Dialogo interculturale ed empowerment delle associazioni straniere" In Umbria le reti territoriali di protezione sociale a favore degli immigrati si distinguono per un alto livello di informalità e la partecipazione ufficiale degli immigrati alla vita pubblica manifesta assenza di incisività nelle decisioni. Il progetto si propone di promuovere il dialogo interculturale tra società d´accoglienza e comunità straniere e l´empowerment delle associazioni d´immigrati, attraverso lo sviluppo di una rete territoriale che implementi le sinergie tra le forme di rappresentanza degli immigrati con i servizi territoriali pubblici e privati e il sostegno e lo sviluppo delle forme di aggregazione e collaborazione tra cittadini immigrati e tra gli stessi e i cittadini italiani. Comune di Perugia:"for Pa Umbria - formazione nella pubblica amministrazione per il rafforzamento di politiche, servizi e strumenti di integrazione a favore di cittadini di paesi terzi" , Azione 9 - "Capacity Building", (139mila009,59). Il progetto coinvolge la Provincia di Perugia, Anci Umbria, Associazione di Promozione sociale Trust Us e Aris Formazione e Ricerca Società Cooperativa. Con il progetto For Pa s´intende migliorare i livelli di gestione ed erogazione dei servizi pubblici umbri rivolti a cittadini stranieri, nonché promuovere interventi di mainstreaming che prevedano il rafforzamento dei temi dell´integrazione nella programmazione e nell´attuazione degli interventi di politica sociale.  
   
   
ABRUZZO, SVILUPPO: 2 MLD DI EURO PER FAMIGLIE,IMPRESE E OCCUPAZIONE FONDI EUROPEI DERIVANTI DALLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020  
 
 L´aquila, 2 luglio 2014 - L´abruzzo potrà disporre per i prossimi 7 anni di circa due miliardi di euro spendibili per le famiglie, le imprese e l´occupazione. E´ quanto emerso ieri da una conferenza stampa che si è tenuta all´Aquila a margine del tavolo partenariale riunito per discutere della programmazione dei fondi strutturali Fse e Fesr 2014-2020. I punti strategici sono stati illustrati dal consigliere Camillo D´alessandro, delegato dal Presidente della Giunta, l´assessore alle Politiche sociali, Marinella Sclocco, l´assessore alle Attività produttive, Giovanni Lolli e l´assessore all´Agricoltura, Dino Pepe. L´obiettivo è una programmazione unitaria regionale. I fondi Fse disponibili sono pari a Euro 101,4 mentre i fondi Fesr ammontano a 167,5 milioni di euro per un totale di 268, 9 milioni di euro. Sette gli obiettivi: ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione (16% delle risorse); diffusione dei servizi digitali (7%); competitività del sistema produttivo (33%); promozione di economia a bassa emissione di carbonio (5%); tutela e valorizzazione delle risorse naturali e culturali (11%); inclusione sociale e sviluppo urbano sostenibile (11%); assistenza tecnica (4%). Questi obiettivi concorrono a definire due strategie: aree interne e sviluppo urbano integrato. A questi si aggiungono circa 432 milioni di euro derivanti da Feasr per l? agricoltura, come ha sottolineato l´assessore Pepe, più un miliardo di euro derivante dal nuovo Fas, Fsc (Fondo sviluppo e coesione). La Regione si propone di illustrare, in coerenza con una impostazione unitaria della politica regionale, le linee di intervento prioritarie per l´utilizzo delle risorse comunitarie nel prossimo settennio. "Una regia unica - ha commentato Camillo D´alessandro - con obiettivi chiari che porrà fine ad una distribuzione a pioggia delle risorse e richiederà uno sforzo straordinario di questa Amministrazione in tempi ristretti dettati dall´agenda della Commissione europea". Gli assessori hanno sottolineato, inoltre, come esista una massa importante di risorse non spese della vecchia programmazione che rischiano di finire in disimpegno se non utilizzate entro 18 mesi. Sono state evidenziate forti criticità in agricoltura dove restano da impegnare 50 milioni di euro, 11 milioni per lo sviluppo regionale come evidenziato dall´assessore Lolli e altri 11 sulle politiche sociali come ha spiegato oggi l´assessore Sclocco. Il prossimo 8 luglio verranno illustrate, invece, le osservazioni che arriveranno nei prossimi giorni dal partenariato cui seguirà un approfondimento politico per arrivare alla definizione di una bozza ultima entro il 18 luglio, tenendo presente la data del 22 luglio come termine ultimo fissato dall´Unione europea, per la presentazione, con esplicita indicazione dei programmi operativi.  
   
   
FONDO DI COESIONE, FINO AL 31 LUGLIO LA DOMANDA PER IL 2014 I COMUNI BENEFICIARI POTRANNO PRESENTARE LE DOMANDE ESCLUSIVAMENTE ON LINE, ACCEDENDO AL SITO DELLA REGIONE BASILICATA  
 
 Potenza, 2 luglio 2014 - Da ieri, e fino al 31 luglio, i Comuni della Basilicata con meno di 2.500 abitanti potranno fare domanda per accedere ai contributi stanziati nell’ambito del Fondo di coesione, relativamente all’annualità 2014. Ne dà notizia l’Ufficio autonomie locali e decentramento amministrativo. La dotazione del Fondo è di un milione e 500 mila euro ed è finalizzata a sostenere i costi dei servizi allestiti dai piccoli Comuni. Il bando è stato pubblicato oggi sul Bollettino ufficiale della Regione Basilicata. Le domande devono essere presentate esclusivamente on line entro 30 giorni dalla pubblicazione sul Bur e secondo la procedura illustrata nell’allegato “A” del Bando, compilando il formulario informatico disponibile sul portale istituzionale della Regione Basilicata. Sul sito e sul Bur, inoltre, sono disponibili la disciplina, il bando e la modulistica di riferimento per i Comuni beneficiari. L’ufficio Autonomie Locali e Decentramento Amministrativo resta a disposizione per ogni ulteriore chiarimento che si renderà necessario.  
   
   
BASE NATO SOLBIATE O./VA, MARONI: ECCELLENZA PER LA SICUREZZA  
 
Solbiate O./va, 2 luglio 2014 - "Questa base è un´eccellenza per la sicurezza di tutta l´Europa e del mondo. Siamo orgogliosi di averla sul territorio lombardo e vogliamo farla conoscere di più". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni al termine della visita al Corpo d´Armata di Reazione Rapida della Nato in Italia, presso la caserma ´Ugo Mara´ di Solbiate Olona (Varese). "Mi hanno colpito molto - ha sottolineato - l´accoglienza e la percezione positiva dei cittadini nei confronti di questa realtà. Non è una struttura militare che ´invade´, ma l´esatto contrario, perché esiste un´interazione molto forte con il territorio". Asilo Nido Base - Accompagnato dal Generale di Corpo d´Armata Giorgio Battisti, con il quale ha avuto modo di parlare dello sviluppo e della riorganizzazione del Comando di Solbiate Olona, il governatore ha effettuato un lungo sopralluogo della struttura, compreso l´asilo nido interno. "Da ministro del Welfare - ha ricordato - avevo sollecitato società e imprese a realizzare asili nido aziendali, trovarne uno qui è stata una positiva scoperta. Una cosa molto bella, che merita un plauso, anche per il 10 per cento dei posti destinato ai bimbi di chi vive qui attorno, a ulteriore riprova dell´ottima integrazione fra questa struttura e il territorio circostante". Lavoreremo Su Promozione - "Fuori dalle immediate vicinanze - ha osservato Maroni - la realtà di questa base è poco conosciuta. Ho detto al Generale, che sono disponibile a organizzare delle iniziative che consentano a tutti i cittadini lombardi di conoscere questa realtà e il valore che ha per la sicurezza non solo dell´Italia e dell´Europa, ma per la sicurezza nel mondo, vista la sua natura di Forza di intervento rapido". Protagonista Per Expo - Rispondendo alle domande dei cronisti, il numero uno di Palazzo Lombardia ha fatto sapere che "per Expo abbiamo deciso di riservare uno spazio all´interno del Padiglione Lombardia, per mostrare che cosa loro sono capaci di fare dal punto di vista dei temi collegati all´Esposizione universale".  
   
   
BOLZANO: 4 DDL OMNIBUS, DUE NUOVI DIRETTORI DI RIPARTIZIONE  
 
Bolzano, 2 luglio 2014 - Quattro disegni di legge omnibus e la nomina di due nuovi direttori di Ripartizione sono stati approvati il 1° luglio dalla Giunta. I ddl sono stati suddivisi in modo che le competenti commissioni legislative provinciali possano lavorarci contemporaneamente, ha spiegato il presidente Arno Kompatscher. I quattro disegni di legge provinciali omnibus riguardano modifiche di leggi provinciali in varie materie (dai tributi alla formazione professionale, dalle case di riposo alla trasparenza), che sono state raggruppate in modo tale da consentire una trattazione in contemporanea nelle rispettive commissioni legislative provinciali. I ddl hanno già ottenuto il parere del Consiglio dei Comuni, il tutto è stato ora trasmesso dalla Giunta al Consiglio provinciale per l´esame nelle commissioni. I ddl seguono uno stesso impianto: la prima parte comprende le misure urgenti necessarie per adeguare la legge provinciale alle modifiche intervenute nelle direttive Ue e nella legislazione nazionale, la seconda parte prevede invece semplificazioni di procedure amministrative. Infine la terza parte di ciascun ddl riguarda l´abrogazione di disposizioni legislative esistenti, "perchè vogliamo fare chiarezza nella giungla legislativa", ha spiegato Kompatscher. Sempre in tema di amministrazione, la Giunta ha nominato due nuovi direttori di ripartizione a conclusione dello specifico concorso: nuova direttrice della Ripartizione beni culturali è Waltraud Kofler Engl, mentre nuovo direttore della Ripartizione Europa è Graziano Molon.  
   
   
PUGLIA: GARANZIA GIOVANI:AL VIA (FINALMENTE)I COLLOQUI CON I GIOVANI GIÀ REGISTRATI  
 
 Bari, 2 luglio 2014 - “Abbiamo finalmente ricevuto dal Ministero del Lavoro alcune indicazioni operative sui beneficiari del Programma Garanzia Giovani. Si tratta di un passaggio, sollecitato dalle Regioni, di fondamentale importanza per poter concretamente dare avvio alle attività del Programma”. A dirlo è l’assessore al Lavoro Leo Caroli, che sottolinea come “pur in presenza di alcune importanti questioni ancora irrisolte, ora sappiamo che gli studenti iscritti ad un corso di studi scolastico o universitario sono esclusi dal programma e non dovranno essere presi in carico dal sistema dei servizi pubblici. Per accedere al programma, difatti, non è sufficiente avere tra i 15 e 29 anni: occorre essere un Neet, vale a dire un soggetto privo di occupazione o fuori dal sistema di istruzione formale e della formazione professionale”. “Si tratta di indicazioni che potremo fornire ai Centri per l’Impiego per valutare la ammissibilità degli iscritti a Garanzia Giovani. Abbiamo inoltre predisposto le Linee guida regionali per disciplinare tutti i passaggi che gli operatori affrontare per la presa in carico dei giovani e tracciarne quindi il profilo professionale. “Dalla prossima settimana potranno partire le convocazioni degli iscritti- dice ancora l’assessore Caroli-cui, successivamente, verranno offerte le azioni definite dal Programma nazionale, un percorso di reinserimento nel sistema di istruzione e formazione o di inserimento nel mondo del lavoro (orientamento, tirocini, servizio civile, sostegno all’autoimpiego e mobilità professionale transnazionale e territoriale). “Proprio alla luce dell’ennesimo sforzo straordinario richiesto al sistema dei Centri per l’impiego, abbiamo chiesto al governo di garantire interventi sulla rete dei servizi pubblici che, in Italia, è del tutto insufficiente, sia in termini di numero di addetti che di investimenti infrastrutturali, per garantire standard pari a quelli offerti dagli altri paesi dell’Unione Europea”. Alba Sasso, assessore al Diritto allo Studio e alla Formazione sottolinea inoltre come “le politiche formative avranno comunque un ruolo di primo livello nel Piano Garanzia Giovani: saranno in particolare rivolte a quei giovani che appaiono oggi più fragili nel mercato del lavoro, perché, come ci mostrano le statistiche, senza un titolo di studio diviene molto più difficile accedere ad un mercato del lavoro sempre più complesso, senza cadere nella trappola del lavoro nero o sommerso”.  
   
   
CAMPANIA: APPRENDISTATO IN AZIENDA PER STUDENTI IV E V SUPERIORI  
 
Napoli, 2 luglio 2014 - E´ stato presentato ieri in sala giunta il programma sperimentale di apprendistato per studenti del 4° e 5° anno degli Istituti tecnici ad indirizzo elettronico ed elettrotecnico. Sono intervenuti l’assessore all’Istruzione Caterina Miraglia, l´assessore al Lavoro Severino Nappi, il direttore generale dell’Ufficio Scolastico per la Campania Diego Bouchè e il responsabile Relazione Esterne Area Sud dell’Enel Donato Leone. La sperimentazione, frutto della collaborazione tra i Ministeri dell’Istruzione, del Lavoro e dell’Economia, la Regione Campania e l’Enel, parte dal prossimo anno scolastico. Il progetto servirà a conseguire il diploma di istruzione tecnica. L´azienda interessata sottoscriverà un Protocollo d´intesa con il Ministero dell’Istruzione, il Ministero del Lavoro (e/o gli uffici periferici dei Ministeri) e le Regioni interessate per specificare: gli indirizzi di studio coinvolti, i criteri per individuare scuole e studenti, le modalità per assicurare ai giovani l´eventuale rientro nei percorsi ordinari, il numero minimo di ore da svolgere sul posto di lavoro, i criteri per il monitoraggio e la valutare della sperimentazione nell’ambito della programmazione delle attività del proprio Comitato Tecnico Scientifico. Il programma sperimentale consentirà agli studenti di inserirsi in un vero contesto aziendale durante il percorso di istruzione, alternando la frequenza delle lezioni in classe, sui banchi di scuola, con la formazione professionale in azienda. Il programma si svilupperà durante il quarto e quinto anno del corso di studi e si concluderà con il conseguimento del diploma di istruzione tecnica. Per favorire l’ottimale integrazione tra apprendimento in aula ed esperienza lavorativa, ogni “studente-apprendista” sarà seguito da un tutor aziendale e da uno scolastico, indicato dall’Istituto. I percorsi del 4° e 5° anno saranno ridefiniti attraverso la progettazione congiunta tra scuola e impresa all’interno di ciascun Comitato Tecnico Scientifico in modo da realizzare un profilo caratterizzato da competenze e conoscenze che meglio rispondano alle richieste provenienti dai settori produttivi e favoriscano la transizione dalla scuola al lavoro. I periodi di apprendistato svolti in azienda saranno valutati e certificati e costituiranno credito formativo ai fini dell’ammissione all’esame di Stato. La presenza in azienda degli apprendisti-studenti è prevista, durante il periodo delle lezioni, per almeno un giorno alla settimana e, nel periodo estivo, dal lunedì al venerdì, per complessive 38 ore settimanali. Gli apprendisti verranno assunti al primo livello di inquadramento del Contratto Collettivo dei dipendenti del settore elettrico e sarà loro corrisposto un trattamento economico mensile in proporzione alle ore svolte in azienda, come previsto dall’accordo sindacale del 13 febbraio 2014.  
   
   
LAZIO CREATIVO: IL NUOVO PROGRAMMA PER SOSTENERE LE IMPRESE E I GIOVANI  
 
Roma, 2 luglio 2014 - L’industria creativa rappresenta una grande opportunità di sviluppo per il Lazio in diversi campi, come la moda e il design. Un Fondo per sostenere le imprese culturali e creative. La Regione lo attiva per la prima volta e prevede un investimento complessivo di 4,5 milioni di euro per il triennio 2014/2016, 1,5 milioni di euro ogni anno. Un bando per favorire la nascita di nuove imprese nei seguenti settori: arti e beni culturali, architettura e design, spettacolo dal vivo e musica, audiovisivo, editoria. Sarà online dal 3 luglio 2014 ed è dedicato alle imprese nate da non più di 6 mesi. Anche i cittadini potranno sottoporre la loro idea imprenditoriale: nel caso in cui vincano il bando, avranno il tempo di costituirsi in impresa. Le domande potranno essere inviate dalle ore 9.00 del 14 luglio 2014 alle ore 18.00 del 30 settembre 2014. Ogni impresa potrà ottenere un contributo massimo di 30 mila euro. Un’opportunità per under 30 e gli over 50 che si trovano in situazioni di difficoltà lavorativa e che proprio per questo saranno facilitati dalla Regione- Il ‘portale della creatività’. Verrà realizzato per la messa in rete di progetti, luoghi, opportunità e iniziative legate a questo tema. E poi ci sarà una pubblicazione delle più interessanti realtà regionali, una sorta di vera e propria mappatura delle diverse forme di espressione della creatività del Lazio. Le giornate della creatività. Non saranno solo un’occasione di riconoscimento per le eccellenze regionali, ma anche un luogo di confronto internazionale e di stimolo per nuove iniziative. La Regione vuole sostenere il mondo della piccola e media impresa nello sviluppo, nell’avviamento e nell’internazionalizzazione, affidando ai creativi del Lazio, già affermati sul mercato, o ai talenti emergenti, un ruolo di guida e affiancamento. Il Palazzo della creatività nell’ex Gil di Trastevere. Questa struttura meravigliosa, chiusa da anni, diventerà il luogo della creatività e dei talenti, una vetrina nella quale tutti coloro che si stanno muovendo nel campo della creatività potranno esprimersi, incontrarsi, parlarsi, divertirsi e discutere. I bandi già attivi. Fanno parte di Laziocreativo anche due bandi, Cultura Futura e New Book, entrambi con scadenza al 15 luglio 2014. Anche in questo modo la Regione intende sostenere l’avviamento e l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese del Lazio. Per maggiori informazioni sui bandi vai qui. “Ci sono tanti giovani che hanno idee ma non incontrano qualcuno che li aiuti a trasformarle in progetto- lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti che ha aggiunto: non vogliamo solo salvare finanziariamente la Regione, ma vogliamo anche costruire un nuovo modello di sviluppo e quindi incoraggiamo e siamo vicini a tutte le idee creative che producono lavoro, benessere e crescita del pil”. "Vogliamo che il Palazzo della Creatività sia mostra dei risultati raggiunti e punto di riferimento stabile per chi ha voglia di inventare, di sperimentare e dare vita a nuovi progetti- è il commento di Lidia Ravera, assessore alla cultura, che ha aggiunto: avendo un luogo, i creativi del Lazio possono incontrarsi tra loro, scambiarsi ed e´ così che si cresce”.  
   
   
GIOVANISÌ FACTORY, LA TOSCANA SALUTA I DIECI VINCITORI DEL BANDO  
 
Firenze, 2 luglio 2014 – Dieci progetti per creare contenitori di eventi e attività in grado di richiamare in modo originale, ricreativo e innovativo i giovani del territorio e promuovere attraverso questi il progetto Giovanisì. Giovanisì Factory, bando sperimentale rivolto a tutti i soggetti del terzo settore con lo scopo di inserire, all´interno delle proprie attività quotidiane, eventi ed attività destinati a potenziare la promozione dei contenuti e delle opportunità messe a disposizione con Giovanisì, ha decretato a fine maggio i dieci vincitori che si sono ritrovati ieri a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze per una giornata di approfondimento e formazione condotta dai responsabili di Giovanisì. Anche la vicepresidente Stefania Saccardi è voluta intervenire per salutare i referenti dei progetti. "Avete un compito importante – ha detto Stefania Saccardi – perché attraverso la vostra attività, i vostri contatti sul territorio, le vostre relazioni dovrete creare una rete per promuovere questo importante investimento che la Regione ha fatto e che continua a fare. Un investimento, che fino ad oggi attraverso le varie azioni ha messo a disposizione qualcosa come 400 milioni di euro, sul futuro. Una politica che non investe sui giovani è una politica miope. La Regione – ha concluso – ha fatto una scelta strategica per aiutare una fascia della popolazione che più di altre soffre per la situazione di crisi. Vogliamo aiutare tanti giovani a farsi avanti e proporre idee ma c´è la necessità di far incontrare il bisogno con le opportunità a disposizione, per evitare che questo importante sforzo non venga vanificato". Il bando, che si è chiuso lo scorso febbraio, era rivolto a tutti i soggetti del terzo settore e prevedeva, per ogni singolo progetto, un contributo regionale di 20 mila euro e la richiesta di compartecipazione di 5 mila euro. Questi i10 progetti ammessi. Arezzo: Arezzosì Factory, proposto dalla Cooperativa Sociale al Plurale; Firenze: Libri Liberi, Associazione culturale Libri Liberi; Grosseto: Maremmasì, Associazione di volontariato Agape Onlus; Livorno: Factory Days, Arci Solidarietà Livorno; Lucca: Artefici del proprio futuro, Cooperativa Sociale onlus di diritto Il Cappello di Massarosa ; Pisa: Meet & Call, Associazione di promozione sociale La Stazione; Prato: Futuro Prossimo, Cooperativa sociale Onlus Pane&rose e Rete Factory Prato, Associazione di promozione sociale Assemblea Libertà e Partecipazione; Pistoia: Stay Tuned, Associazione di volontariato Pozzo di Giacobbe; Siena: La Factory, Associazione di promozione sociale The Garage. Per approfondimenti: www.Giovanisi.it/giovanisi-factory/    
   
   
PROROGA CIG IN DEROGA, LOMBARDIA: FIRMATO ACCORDO CON PARTI SOCIALI  
 
Milano, 2 luglio 2014 - Firmato con le parti sociali lombarde l´accordo per la proroga della concessione degli ammortizzatori in deroga. La proroga dell´accordo regionale si è resa necessaria per il prolungarsi, a livello nazionale, dell´iter per l´emanazione del decreto interministeriale, che dovrebbe modificare i criteri per la Cassa integrazione e mobilità in deroga. Da Ministero Lavoro Invito A Rinnovo Accordi - "Settimana scorsa - ha dichiarato l´assessore regionale all´Istruzione, Formazione e Lavoro Valentina Aprea - abbiamo ricevuto una comunicazione del Ministero che ci invitava a rinnovare gli accordi regionali, confermando l´ulteriore ritardo nell´emanazione del decreto interministeriale". Decreto In Ritardo, Regione Copre Vuoto - "Si tratta di un decreto interministeriale - ha spiegato l´assessore Aprea - che sarebbe già dovuto entrare in vigore il primo gennaio 2014, i cui rinvii lasciano imprese e lavoratori privi della certezza di strumenti che hanno finora garantito la tenuta sociale e che hanno evitato il ricorso a licenziamenti. Con la proroga di ieri, le parti sociali e Regione Lombardia continuano responsabilmente, ancora una volta, ad evitare un vuoto che avrebbe generato seri rischi per le aziende e lavoratori". Ammortizzatori Oltre Mese Agosto E´ Interpretazione Regione - "Sebbene priva di fonte normativa proprio per la mancata approvazione di questo decreto ministeriale, il Ministero del Lavoro ci ha raccomandato di non siglare accordi o di concedere ammortizzatori sociali in deroga per periodi superiori ad 8 mesi nell´anno solare. Per questo, Regione Lombardia e le parti sociali ritengono che la raccomandazione del Ministero del Lavoro consenta la concessione di ammortizzatori in deroga anche che vadano anche oltre il mese di agosto, purché complessivamente non si superino gli 8 mesi nel corso del 2014". Restano Perplessita´ Su Schema Decreto - "Rinnovo comunque - ha ribadito l´assessore Aprea - le forti perplessità, già evidenziate, sullo schema di decreto interministeriale, che, da un lato, prevede un restringimento dei criteri di accesso e, dall´altro, toglie al livello regionale la possibilità di ogni determinazione". Governo Dia Risposte Chiare Su Coperture Cig 2014 - "In ogni caso - ha detto l´assessore regionale con delega al Lavoro - il governo deve dare delle risposte chiare rispetto a come intende garantire la copertura delle domande del 2014: non possiamo farci carico di ulteriori richieste delle imprese senza gli stanziamenti necessari". Anticipo Cig, Altre Banche Aderiscono A Iniziativa Regione - "Voglio infine ricordare a tutti i lavoratori in cassa integrazione in deroga - ha concluso Aprea - che altre primarie banche hanno aderito all´iniziativa di Regione Lombardia per l´anticipazione della cassa integrazione". Fondo Garanzia, 24,5 Mln A Disposizione Lavoratori - Infatti, dal 19 maggio è possibile ottenere un´anticipazione finanziaria per sopperire al periodo da che va dalla richiesta dell´azienda all´erogazione da parte di Inps. Ciò grazie ad un fondo di garanzia regionale e ad un accordo con il sistema bancario che consente di mettere a disposizione dei lavoratori 24,5 milioni di euro.  
   
   
REGIONE DEL VENETO. SIGLATO L’ACCORDO SULLA CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA FINO AL 31 AGOSTO 2014  
 
Venezia, 2 luglio 2014 - Nella mattinata di oggi, presso la sede di Veneto Lavoro a Mestre (Venezia), la Commissione Regionale di Concertazione tra le Parti Sociali (Crcps) ha siglato l’accordo “ponte” che proroga fino al 31 agosto 2014 le disposizioni contenute nell’accordo quadro 2013. Con la proroga dell´accordo, nell’auspicio che il Governo delinei al più presto il nuovo provvedimento sulla cassa integrazione in deroga – e che definisca soprattutto le risorse necessarie a coprire il fabbisogno per l’anno 2014 – le imprese venete potranno così richiedere un periodo di cassa integrazione per i propri lavoratori per una durata massima di 8 mesi e non oltre il 31 agosto 2014. “Questo accordo è più difficile che negli anni precedenti perché siamo in totale assenza di certezza sia procedurale che finanziaria – osserva l’assessore al lavoro della Regione del Veneto, Elena Donazzan – anzi, verosimilmente, l’unica certezza è che i nostri lavoratori e le nostre imprese non hanno avuto alcuna copertura per la Cassa integrazione in deroga da gennaio 2014”. “Giovedì, in Conferenza Stato-regioni – sottolinea Donazzan – il Veneto ribadirà con forza che o vi è serietà nella gestione di questa delicatissima priorità nazionale oppure le Regioni restituiranno al Governo la delega alla gestione degli ammortizzatori sociali”. Nel 2013, la Cassa integrazione in Veneto ha dato risposte a 85.559 lavoratori e 16.214 aziende in difficoltà e le risorse della Cassa, gestite in modo eccellente dalla Regione, sono state di 138 milioni 683 mila euro. Al 30 giugno 2014, invece, sono 7.933 le aziende che hanno richiesto la Cassa in deroga e 39.517 sono i lavoratori, e le loro famiglie, che non stanno percependo indennità. La cifra che il Veneto attende per le sue imprese e i suoi lavoratori, più volte promessa dal Governo, è di 38 milioni 895 mila euro. Tabella riassuntiva sulla Cassa integrazione in deroga nel Veneto:
Anno 2013
Aziende Lavoratori Totale Importi pagati
16.214 85.559 138.689.000,00 €
Ann0 2014 (al 30 giugno)
Aziende Lavoratori Totale importi non pagati per mancanza di risorse da parte dello Stato
7.933 39.517 38.895.000,00 €