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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 25 Novembre 2014
PAPA FRANCESCO IN SEDUTA SOLENNE AL PARLAMENTO EUROPEO  
 
Strasburgo, 25 novembre 2014 - Papa Francesco arriverà a Strasburgo martedì alle 10.30 per una visita ufficiale al Parlamento europeo. Il Papa pronuncerà il suo discorso formale agli eurodeputati in seduta plenaria alle 11.15, prima di incontrare i Presidenti di tutte le istituzioni dell´Ue: Martin Schulz (Parlamento europeo), Herman Van Rompuy (Consiglio europeo), il Primo Ministro Matteo Renzi (Presidenza italiana del Consiglio) e Jean-claude Juncker (Commissione europea). La precedente visita di un Pontefice è avvenuta l´11 ottobre 1988, quando Papa Giovanni Paolo Ii si era rivolto agli eurodeputati a Strasburgo. Seguire la visita ufficiale di Papa Francesco a partire da 10.00 http://www.Europarl.europa.eu/plenary/it/home.html?tabactif=next  Seguire il discorso di Papa Francesco in plenaria (diretta via Ep Live o Ebs+) http://ec.Europa.eu/avservices/ebs/schedule.cfm?sitelang=it&page=3&institution=0&date=11/25/2014    
   
   
UE: DICHIARAZIONE CONGIUNTA IN OCCASIONE DELLA GIORNATA INTERNAZIONALE PER L´ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE, 25 NOVEMBRE 2014  
 
Bruxelles, 25 novembre 2014 - Federica Mogherini, l´alto rappresentante dell´Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza e vicepresidente della Commissione, V¨§ra Jourov¨¢, Commissario per la Giustizia, i consumatori e l´uguaglianza di genere e Neven Mimica, commissario per la Cooperazione e lo Sviluppo Internazionale ha fatto la seguente dichiarazione: ¡°Discriminazione e violenza contro le donne continua in tutto il mondo, in tutte le societ¨¤ e le regioni. Le donne sono perseguitati, violentata, mutilata, picchiato o ucciso, anche nelle proprie case. Nell´ue, una donna su tre ha vissuto fisico e / o di violenza sessuale dall´et¨¤ di 15. Al di fuori dell´Ue, le ragazze viene impedito di andare a scuola o costrette a sposarsi e violenza sessuale rimane una tattica deplorevole e ampiamente utilizzato della guerra. Donne difensori dei diritti umani sono minacciati e attaccati per fare il loro lavoro. La lotta contro tutte le forme di violenza contro le donne e le ragazze ¨¨ un pilastro fondamentale del rispetto dei diritti umani o fondamentali e resta una priorit¨¤ per l´Unione europea, sia internamente che esternamente. Un anno fa, la Commissione europea e Seae adottate congiuntamente alla comunicazione sul eliminare le mutilazioni genitali femminili, e abbiamo proseguito i nostri sforzi in questo settore. L´ue finanzia progetti che promuovono il cambiamento sociale e prevenire questa pratica, oltre a fornire sostegno alle vittime e coinvolgenti con i membri della comunit¨¤ a praticare a sostenere per il cambiamento attitudinale. Quest´anno ricorre l´entrata in vigore della Convenzione del Consiglio d´Europa sulla prevenzione e il contrasto della violenza sulle donne e alla violenza domestica (Convenzione di Istanbul), che rappresenta uno strumento molto importante per combattere efficacemente la violenza contro le donne a livello nazionale ed europeo. Il mondo sar¨¤ presto celebrare il 20 ¡ã anniversario della Dichiarazione di Pechino e della Piattaforma d´azione, e il 15 ¡ã anniversario della risoluzione 1325 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sul contributo delle donne di pace e sicurezza. Rivedremo i progressi che abbiamo fatto in attuazione di questi importanti strumenti e rifletteremo su ulteriori azioni. Nel 2015 la Commissione europea anche formulare una nuova agenda per lo sviluppo per i prossimi anni. L´uguaglianza di genere e l´empowerment delle donne, l´eliminazione di tutte le forme di violenza contro tutte le donne e le ragazze, l´eliminazione di tutte le pratiche dannose sono una condizione essenziale per l´eliminazione della povert¨¤ e lo sviluppo sostenibile. L´ue sostiene la parit¨¤ di genere sia come un obiettivo a s¨¦ stante e sua integrazione nel quadro post-2015 per la riduzione della povert¨¤ e lo sviluppo sostenibile. Condanniamo fermamente ogni forma di violenza contro le donne e le ragazze. Da oggi fino Giornata dei diritti umani, il 10 dicembre, tutte le delegazioni dell´Ue in tutto il mondo si uniranno la richiesta di azione dei ´16 -days di Attivismo contro Gender Based Violence ´campagna internazionale del Segretario generale delle Nazioni Unite e di sensibilizzare i cittadini sulla problema.  
   
   
IL PARLAMENTO EUROPEO DISCUTE LA MOZIONE DI CENSURA CONTRO JUNCKER E IL SUO COLLEGIO  
 
 Strasburgo, 25 novembre 2014 - Alla presenza del Presidente della Commissione europea Jean-claude Juncker e del Collegio dei commissari, lunedì alle 18.00 i deputati hanno discusso una mozione di censura nei confronti della Commissione europea nel suo insieme. Marco Zanni (Efdd, It), uno degli autori della mozione, è stato il primo a prendere la parola e, a seguire, Jean-claude Juncker e gli oratori dei gruppi politici. Infine, Juncker chiuso il dibattito rispondendo per cinque minuti alle domande poste durante il dibattito. La mozione sarà votata giovedì. Per poter sciogliere la Commissione, la mozione dovrebbe ottenere una doppia maggioranza: quella dei due terzi dei voti espressi e quella della maggioranza dei deputati (376 membri). La mozione è stata presentata da 76 deputati del gruppo Effd e dei non iscritti in seguito al dibattito avvenuto nella sessione plenaria del 12 novembre scorso riguardo all´affare "Luxleaks".  
   
   
TRENTA ANNI DI MISSIONI DI OSSERVAZIONE ELETTORALE DEL PARLAMENTO EUROPEO  
 
 Strasburgo, 25 novembre 2014 - Quest´anno segna i 30 anni di attività del Pe nel monitoraggio delle elezioni. Unica istituzione dell´Ue eletta direttamente dai cittadini, il Parlamento sosteniene la democrazia in tutto il mondo. Nel 2013, il Parlamento ha inviato delegazioni di osservazione elettorale in Armenia, l´Azerbaigian, la Georgia, Honduras, Giordania, Kenya, Madagascar, Mali, Nepal, Pakistan, Paraguay e il Tagikistan. Più di recente i deputati hanno partecipato alle missioni in Egitto, Tunisia e Ucraina. Dal 1994 il Parlamento europeo ha lavorato per rafforzare la legittimità dei processi elettorali nazionali e per aumentare la fiducia dei cittadini nei paesi non appartenenti all´Ue. Il Parlamento può inviare delegazioni di parlamentari europei per osservare le elezioni o i referendum, a condizione che i voti si svolgano a livello nazionale, e che le autorità nazionali abbiano invitato l´Unione europea o il Parlamento europeo, e che sia attuata una missione a lungo. Quattordici deputati hanno osservato le elezioni parlamentari in Ucraina il 26 ottobre. La delegazione, guidata dal deputato croato di centro destra Andrej Plenković, ha decretato che le elezioni sono avvenute in linea con gli standard internazionali. Plenković è del parere che l´osservazione elettorale è "uno dei migliori esempi di impegno del Parlamento nel sostegno allo sviluppo e al consolidamento della democrazia, allo stato di diritto e ai diritti umani nei paesi terzi". "La partecipazione dei deputati alle attività di osservazione elettorale aumentano il valore aggiunto politico del Parlamento europeo e la visibilità nei paesi al di fuori dell´Ue. Oltre a migliorare ulteriormente la legittimità democratica del processo di osservazione elettorale". Prossime missioni - Il deputato tedesco di centro destra Michael Gahler, a capo di una delegazione di sette membri, ha avuto il compito di sorvegliare le elezioni parlamentari in Tunisia il mese scorso. Il 23 novembre condurrà ulteriormente una missione di osservazione eletterale per le presidenziali in Tunisia. "L´osservazione a terra, la nostra presenza il giorno delle elezioni e la missione a lungo termine dell´Ue, dimostrano l´importanza che attribuiamo politicamente al processo democratico". Le delegazioni dei deputati fanno parte delle missioni di osservazione elettorale. Nei casi in cui nessuna missione Ue sia presente, le delegazioni del Parlamento sono integrate nelle missioni dell´Ufficio dell´Ocse per le istituzioni democratiche e i diritti dell´uomo. All´inizio di novembre, i deputati hanno dato il loro consenso all´accordo di associazione Ue-moldova. Il 30 novembre, il Parlamento invia una delegazione di sette deputati per osservare le elezioni parlamentari. Il responsabile di questa missione è il deputato sloveno dei Verdi Igor Šoltés. "Le missioni di monitoraggio parlamentare devono essere effettuate in parallelo e in cooperazione con le missioni di osservazione a lungo termine delle organizzazioni internazionali. Da soli non possono essere efficaci perché manca il quadro generale necessario per esprimere una valutazione equilibrata del processo elettorale". Secondo Šoltés, le delegazioni "dovrebbero anche monitorare il periodo post-elettorale, facendo in modo che tutte le critiche e le osservazioni evidenziate nelle valutazioni finali siano debitamente affrontate dalle autorità dei paesi interessati". In passato, le delegazioni del Pe hanno anche contribuito a assopire la tensione nelle situazioni di pre-conflitto. Per una visione generale della partecipazione del Parlamento all´osservazione elettorale nel corso degli ultimi trenta anni, guarda la nostra carta interattiva.  
   
   
EUROPA: AL VIA LA QUINTA EDIZIONE DEL CORSO DI PROGETTAZIONE EUROPEA PER NUOVA PROGRAMMAZIONE 2014-2020  
 
Perugia, 25 novembre 2014 – Potranno essere inviate entro e non oltre il 15 dicembre le domande per partecipare alla quinta edizione del corso di progettazione europea organizzato dal "Seu" – Servizio Europa, in collaborazione con la Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica: lo rende noto l´amministratore unico del Seu e della Scuola, Alberto Naticchioni, precisando che il nuovo corso avrà al centro la programmazione europea per gli anni 2014-2020. "Dopo gli ottimi risultati conseguiti grazie al coinvolgimento di esperti di alto profilo – ha detto Naticchioni – la nuova edizione del corso è finalizzata a fornire gli strumenti di base per la conoscenza delle opportunità relative alla programmazione 2014-2020 e rafforzare le competenze professionali di progettazione e gestione relativamente ai contributi europei". L´attività di formazione prevede una parte teorica che approfondirà le tipologie di finanziamenti comunitari con un´attenzione per le tematiche culturali, alla quale faranno seguito esercitazioni su argomenti specifici anche su richiesta dei partecipanti. Il progetto è rivolto a operatori del settore provenienti da enti pubblici e privati, persone attive nel mercato del lavoro, giovani interessati a conoscere le opportunità future promosse dall´Unione europea che insistono sui settori dell´ambiente, cultura, istruzione e formazione, sociale e innovazione. Il percorso, la cui partecipazione è subordinata al versamento di una quota d´iscrizione, si svolgerà in tre sessioni (15, 16, 17 gennaio, 22, 22, 24 gennaio e 5, 6, 7 febbraio 2015) presso la Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, Villa Umbra, loc. Pila, Perugia. Le domande d´iscrizione, potranno essere inviate al Seu Servizio Europa, Villa Umbra, loc. Pila 06132, Perugia entro e non oltre il 15 dicembre 2014 utilizzando un modello scaricabile dal sito www.Seu.it    
   
   
EMILIA ROMAGNA: REGIONALI 2014, TEMPI E PROCEDURE PER LA NUOVA ASSEMBLEA E GIUNTA  
 
Bologna, 25 novembre 2014 - La prima seduta della nuova Assemblea legislativa della Regione Emilia-romagna sarà convocata dal presidente dell’Assemblea uscente non prima di quindici e non oltre trenta giorni dalla proclamazione dei candidati eletti a consigliere regionale. Il primo atto dopo il voto è la proclamazione ufficiale dei nuovi 50 consiglieri (compreso il presidente della Giunta regionale) da parte della Corte d’Appello che avverrà dopo la conclusione delle verifiche dei Tribunali su base circoscrizionale provinciale. Con l’insediamento dell’Assemblea, il presidente della Regione assume le proprie funzioni ed entro 7 giorni da tale data nomina il vicepresidente e gli assessori della Giunta. L’insediamento dell’Assemblea - Il primo atto della nuova Assemblea è l’elezione dell’Ufficio di presidenza (composto da presidente, due vicepresidenti, due segretari e due questori) secondo le modalità dell’articolo 33 dello Statuto regionale. La prima seduta d’Aula è presieduta dal consigliere eletto più anziano d’età, fino alla nomina del nuovo presidente dell’Assemblea. La presentazione della Giunta regionale - Nella prima seduta successiva all’insediamento, e non oltre trenta giorni, il presidente della Regione illustra all’Assemblea il programma di legislatura e la composizione della Giunta motivando le scelte fatte. Il numero degli assessori non può essere inferiore a 8 e superiore a 10. Potrà essere nominato anche un sottosegretario alla Presidenza. Sulle comunicazioni del presidente della Regione si svolge un dibattito, secondo tempi e modalità decisi dall´Ufficio di presidenza dell’Assemblea e sentita la Conferenza dei presidenti dei Gruppi assembleari. L’assemblea si esprime sulla composizione della Giunta e approva il programma di mandato con una risoluzione cui è allegato il programma stesso. Le norme - La determinazione cronologica dei tempi e dei passaggi dell’avvio della X legislatura sono fissati dallo Statuto regionale e dal regolamento interno dell’Assemblea.  
   
   
STIPENDI PUBBLICI: SERRACCHIANI, FVG RISPETTA TETTO PER MANAGER  
 
Udine, 25 novembre 2014 - "Noi siamo la prima Regione nella quale nessun manager pubblico prende uno stipendio più alto di quello della presidente della Regione". Lo ha ricordato la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, nel corso dell´intervista che il direttore del Messaggero Veneto Tommaso Cerno le ha rivolto in occasione della 61esima cerimonia delle "Premiazioni del lavoro e del progresso economico" al teatro Giovanni da Udine. Serracchiani ha precisato che questa regola vale, "fatti salvi i ´diritti acquisiti´ di una partecipata regionale al 100 per cento, sulla quale non possiamo intervenire per ridurre il tetto di un manager con contratto a tempo indeterminato". Ma oltre alla questione della riduzione dei compensi per i vertici aziendali dell´areoporto di Ronchi dei Legionari, Serracchiani ha invitato a un ragionamento più ad ampio spettro per il futuro dello scalo regionale. "Al di là del compenso del direttore, che trovo comunque inopportuno, il tema che mi sta a cuore è la mancanza di una seria politica sullo scalo che si interroghi non tanto su quanti passeggeri partano da Ronchi ma, soprattutto, su quanti arrivino in uno scalo che aspira a un rango internazionale", ha sottolineato Serracchiani.  
   
   
PIEMONTE: FRA I TEMI DELLA RIUNIONE DELLA GIUNTA REGIONALE SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA, INDIVIDUAZIONE DI OTTO DIRETTORI REGIONALI, RISORSE PER LO SGOMBERO DELLA NEVE, SVILUPPO DEL SISTEMA MONTANO  
 
Torino, 25 novembre 2014 - Semplificazione amministrativa. Un disegno di legge presentato dall’assessore Aldo Reschigna, e che passa ora all’esame del Consiglio regionale, comprende una serie di interventi volti a semplificare e snellire procedure, procedimenti ed attività di competenza regionale. “E’ l’ultimo atto - ha sostenuto Chiamparino illustrando il provvedimento ai giornalisti - della manovra finanziaria della Regione e costituisce una risposta alle richieste avanzate dalle organizzazione imprenditoriali e di categoria che, durante le visite nelle province piemontesi effettuate nelle scorse settimane, avevano manifestato l’esigenza di rendere più semplici i rapporto dei cittadini e delle imprese con la pubblica amministrazione. Si tratta di un processo che può diventare uno dei temi strategici della legislatura”. “Il disegno di legge - ha specificato Reschigna - contiene misure come la dematerializzazione degli atti delle Conferenze dei servizi, l’autorizzazione unica ambientale per le imprese, il rinnovo delle concessioni idroelettriche con prelazione per chi investe per il fabbisogno energetico della propria azienda, l’unificazione delle procedure che riguardano il rapporto tra aziende sanitarie e sistema economico, la classificazione delle aziende alberghiere, la concessione ai bed&breakfast di non osservare l’obbligo di chiusura nel 2015 in occasione dell’Expo, semplificazioni per la somministrazione di alimenti e bevande e per i negozi di vicinato. E’ un lavoro aperto che potrà essere ancora arricchito dalla Giunta e dal dibattito in Consiglio”. Direttori regionali. Sono stati scelti i candidati cui affidare la responsabilità delle direzioni regionali messe a bando nell’ottobre scorso: Gianfranco Bordone per la direzione Coesione sociale; Luigi Robino per la direzione Opere pubbliche, Difesa del suolo, Montagna, Foreste, Protezione civile, Trasporti e logistica; Gaudenzio De Paoli per la Direzione Agricoltura; Stefano Rigatelli per la Direzione Ambiente, Governo e tutela del territorio; Paola Casagrande per la direzione Cultura, Turismo, Sport; Giuliana Fenu per la direzione Competitività del sistema regionale; Giovanni Lepri per la direzione Risorse finanziarie e Patrimonio; Laura Bertino per la direzione Affari istituzionali ed Avvocatura. “Abbiamo scelto - hanno rilevato il presidente Chiamparino e l’assessore Ferraris - di privilegiare le risorse interne della Regione, in quanto solo un direttore, Bordone, proviene da un altro ente”. Sgombero neve. La quota di 5.254.351 euro assegnata al Piemonte dal Fondo nazionale per la valorizzazione e la promozione delle realtà socioeconomiche delle zone appartenenti alle Regioni di confine è stata assegnata, su proposta dall’assessore Aldo Reschigna, alle Province per lo sgombero della neve dalla strade. La ripartizione ha assegnato 784.277,51 euro ad Alessandria, 597.889,69 euro ad Asti, 538.562,98 a Biella, 672.422,78 a Cuneo, 682.569,20 a Novara, 880.023,19 a Torino, 412.239,52 al Vco, 686.355,13 a Vercelli. Sviluppo del sistema montano. I criteri per l’erogazione di contributi agli interventi per lo sviluppo sostenibile del sistema montano, proposti dagli assessori Giovanni Maria Ferraris ed Antonella Parigi nell’ambito del Fondo di sviluppo e coesione 2007-13, dispongono uno stanziamento di 1.737.250 euro cosi suddiviso: 868.750 per la realizzazione in bacini di utenza ad elevata domanda o particolarmente vocati per lo sviluppo di pratiche turistico-sportive di nuova impiantistica sportiva con particolare riferimento alle discipline praticabili all’aria aperta e alla pluriattività: 868.750 per il recupero del patrimonio infrastrutturale esistente e in disuso. La Giunta ha inoltre approvato: - su proposta del presidente Sergio Chiamparino e dell’assessore Giovanni Maria Ferraris, il Codice di comportamento dei dipendenti della Regione Piemonte, che definisce comportamenti responsabili fondati sui principi di diligenza, lealtà, imparzialità, consapevolezza e responsabilità individuale ed è finalizzato alla prevenzione e repressione degli illeciti; - su proposta dell’assessore Aldo Reschigna, l’autorizzazione ad intervenire nel giudizio avanti alla Corte costituzionale per la declaratoria di incostituzionalità sollevata dalla Sezione regionale di Controllo per il Piemonte della Corte dei Conti riguardante i capitoli del bilancio di assestamento e delle ulteriori disposizioni finanziarie per il 2013 della Regione che comportano anticipazioni di liquidità per il pagamento dei fornitori secondo le norme inserite nel decreto legge n.35/2013; - su proposta dell’assessore Francesco Balocco, lo schema di protocollo d’intesa tra le Regioni Piemonte, Lombardia e Liguria per la costituzione di una cabina di regia per il coordinamento strategico e la promozione del sistema logistico del Nord-ovest; - su proposta dell’assessore Giuseppina De Santis, l’individuazione di lunedì 5 gennaio e sabato 4 luglio come date di inizio dei saldi di fine stagione per il 2015; - su proposta degli assessori Augusto Ferrari e Monica Cerutti, una deroga temporanea che consentirà alle strutture residenziali socio-assistenziali per minori di accogliere ragazzi non accompagnati soccorsi nell’ambito dell’operazione Mare Nostrum fino al 25% della capienza autorizzata; - su proposta dell’assessore Augusto Ferrari, l’autorizzazione all’Agenzia territoriale per la casa di Biella ad utilizzare 45.000 euro per la manutenzione straordinaria di Palazzo Rota a Benna; - su proposta dell’assessore Giorgio Ferrero, lo schema della Fondazione per la ricerca e l’innovazione in agricoltura, nonché le procedure per il nuovo sistema obbligatorio per il rilascio ed il rinnovo dei certificati di abilitazione all’acquisto e alla vendita di prodotti fitosanitari; - su proposta degli assessori Giorgio Ferrero ed Alberto Valmaggia, dal decorrenza dal 1° dicembre 2014 al 28 febbraio 2015 del divieto invernale di spandimento dei liquami zootecnici nella zone vulnerali da nitrati di origine agricola; - su proposta dell’assessore Alberto Valmaggia, lo schema di convenzione tra Regione e Gruppo Ferrovie dello Stato per la collaborazione in attività di Protezione civile.  
   
   
SEMPLIFICAZIONE, ASSESSORE TOSCANA: "NECESSARIA PER GARANTIRE EFFICACIA AI PROGETTI EUROPEI"  
 
 Firenze, 25 novembre 2014 - Le Unità di costo standard nelle loro varie declinazioni sono state al centro del convegno "La semplificazione dei costi nella rendicontazione del Fse" organizzato presso la sede della presidenza della Regione Toscana e che ha visto protagonista l´assessore all´economia Gianfranco Simoncini. "Quello della semplificazione procedurale è un tema d´attualità - ha ricordato l´assessore nel suo intervento - perché in questa fase di forti tagli delle risorse gli appesantimenti burocratici sono costi che non possiamo permetterci. Uno sforzo che dovrebbe essere condiviso e portato avanti da tutte le istituzioni a partire dalla Commissione Europea". Il Progetto sperimentale di cui si è discusso è sostanzialmente un´anticipazione dei percorsi che saranno introdotti nella prossima programmazione dei fondi comunitari. La Regione - ha detto Simoncini - "ha anticipato 82 milioni di risorse proprie per far fronte al 2014 ed è tra le prime regioni che ha inviato i programmi Fesr E Fse. Il nuovo Por Fse 2014-2020 destinerà ben il 35% delle risorse agli interventi per i giovani e il 20% all´inclusione sociale prevedendo interventi che favoriscono l´occupazione". Una programmazione che per Simoncini sarà portata avanti "cercando di ridurre gli accanimenti procedurali, spostando l´attenzione agli obiettivi e ai risultati più che alle carte". E il convegno dedicato al Progetto interregionale/transnazionale "Semplificazione dei costi", voluto dalla Regione Toscana (capofila) insieme ad altre quindici Regioni italiane, è servito a fare il punto proprio sull´utilizzo delle opzioni di semplificazione previste dal regolamento Fse per il riconoscimento dei costi, favorendo lo scambio di buone pratiche e di esperienze tra le Autorità di gestione dei Por Fse 2007-2013. L´attività di confronto si è centrata sull´utilizzo delle Unità di costo standard (Ucs) con attenzione alle metodologie utilizzate per la loro definizione, alle regole di gestione e attuazione nonché alle modalità di controllo di primo livello. Le Regioni partecipanti hanno sintetizzato un quadro complessivo delle attività finanziate attraverso il ricorso a Ucs nonché gli elementi più rilevanti che caratterizzano le metodologie utilizzate per la definizione degli standard. Altri focus del progetto hanno riguardato la definizione di Linee guida per Ucs di attività non corsuali e l´analisi delle elementi di non conformità previsti nei dispositivi di attuazione regionali. L´assessore Simoncini ha spiegato che "ciò che vogliamo è ridurre il peso degli interventi di controllo sulla "carta" e spostare radicalmente il controllo sui risultati degli interventi, anche attraverso un forte aumento dei controlli in loco". L´fse è infatti storicamente caratterizzato da un numero estremamente elevato di giustificativi di spesa. Ciò ha comportato la necessità di verificare una grande mole di documentazione amministrativa, in particolare rendiconti per le attività formative, con un impatto notevole sui tempi delle procedure di spesa. Se la semplificazione comporta da un lato la riduzione dei tempi delle procedure relative a rendicontazione e pagamenti, dall´altro rende necessario incrementare il numero dei controlli in loco e quindi la necessità di rafforzare le strutture a ciò dedicate, sia in termini quantitativi che qualitativi. La semplificazione delle procedure sarà perseguita principalmente mediante l´utilizzo quanto più diffuso e sistematico delle opzioni di semplificazione previste dai Regolamenti comunitari per la programmazione 2014-20. In particolare si tratterà di ampliare il set di tipologie di intervento cui applicare le Unità di costo e parallelamente di favorire un maggiore ricorso alle altre opzioni di semplificazione, come, ad esempio il tasso forfettario sino al 40% delle spese dirette di personale ammissibili.  
   
   
CONSIGLIO METROPOLITANO FIRENZE: COMINCIA DISCUSSIONE SU PROPOSTA STATUTO  
 
 Firenze, 25 novembre 2014 - Il Consiglio metropolitano di Firenze è convocato dal Sindaco Dario Nardella mercoledì 26 novembre, nella Sala d´Arme di Palazzo Vecchio (piano terreno), per affrontare la discussione sulla proposta di Statuto della Città metropolitana. L´appuntamento per l´inizio dei lavori è alle ore 9. (mb)  
   
   
GIORNATA DELLE MARCHE 2014 - ‘MARCHE: CRESCITA, SVILUPPO, LAVORO’, LA DECIMA EDIZIONE GUARDA AL FUTURO  
 
Ancona, 25 novembre 2014 - E‘ dedicata al tema della crescita, dello sviluppo e del lavoro quali obiettivi prioritari l’edizione 2014 della Giornata delle Marche che quest’anno sarà celebrata nel capoluogo di regione, ad Ancona. “Le Marche – dichiara il presidente della Regione, Gian Mario Spacca - stanno ‘resistendo’ ma ancora attraversano una fase molto difficile perché la crisi economica nazionale sembra non avere fine. La “Giornata delle Marche 2014” rinnova l’impegno e la determinazione dei marchigiani residenti ed emigrati a sostenere e rilanciare la crescita, lo sviluppo, la produzione del reddito, il lavoro e il benessere della comunità. Per guardare il futuro con più fiducia e offrire alle giovani generazioni nuove opportunità, riaffermando le nostre eccellenze e ricordando le personalità illustri che accrescono la consapevolezza di noi stessi”. Proprio per questo una parte significativa dell’evento si svolgerà quest’anno nel nome di Giacomo Leopardi, ripercorrendo con i protagonisti le tappe più significative del progetto "Il giovane favoloso", il film a lui dedicato, che tanto successo di critica e pubblico ha riscosso nell’intero Paese. La sede scelta per la celebrazione dell’edizione 2014 è il Teatro delle Muse di Ancona dove si svolgerà il programma dal pomeriggio alle 16,30 del 10 dicembre. Sul palco delle Muse, con la conduzione del giornalista Andrea Carloni, si terrà la premiazione del Picchio D’oro, che verrà assegnato all’interprete di Giacomo Leopardi nel film “Il giovane favoloso”, Elio Germano. Il Premio del Presidente della Regione Marche verrà poi conferito a Carlo degli Esposti, della “Palomar” per il film su Leopardi e a Matilde Bernabei, della Luxvide, per la fiction di successo in onda su Rai Uno “Che Dio ci aiuti – 3”. I premi saranno raffigurati dalle sculture proposte nel 2013 progettate internamente al Servizio Internazionalizzazione e consistenti in un picchio stilizzato in ottone poggiato su un basamento in plexiglass e marmo nero, e in un bassorilievo in bronzo incastonato su una struttura metallica. L’orchestra Filarmonica delle Marche e la Corale Bellini si esibiranno in serata con un omaggio musicale “A Giacomo Leopardi e alle Marche”. Tra gli eventi collaterali che rafforzano il sentimento e l’identità, quest’anno è stato inserito il Premio Nazionale di Portonovo Marchigiano dell’Anno, premio che ogni anno nel mese di luglio viene assegnato a personalità marchigiane che si sono distinte nel loro ambito professionale. In conclusione il maestro Giovanni Allevi proporrà “L’inno delle Marche”. Parallelamente alla Giornata, in regione si terranno una serie di eventi collaterali, convegni, manifestazioni, seminari, iniziative culturali e di carattere didattico, per conseguire l’obiettivo di rafforzare la conoscenza della comunità marchigiana e del senso di appartenenza dei suoi cittadini.  
   
   
GARANZIA GIOVANI: LA REGIONE LAZIO FIRMA UN PROTOCOLLO CON UNINDUSTRIA  
 
 Roma, 24 novembre 2014 - Per realizzare iniziative di promozione e comunicazione sulle misure previste da Garanzia Giovani la Regione ha firmato un protocollo con Unindustria, l’Unione degli industriali e delle imprese Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo. L’obiettivo è promuovere la collaborazione tra Regione, Centri per l’Impiego e le imprese di tutto il territorio laziale per un miglior funzionamento dei servizi per il lavoro e migliorare, anche attraverso l´interscambio di informazioni, l’incontro tra domanda e offerta. In questo modo sarà possibile anche favorire al meglio l’avvicinamento e l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, con particolare riguardo alle aziende disponibili ad assumere. “Il Protocollo è un altro passo che va nella giusta direzione per l’attuazione della Garanzia Giovani- è il commento di Lucia Valente, assessore al lavoro, che ha aggiunto: punta a una reale sinergia tra tutti gli attori protagonisti e al coinvolgimento delle imprese, indispensabile per affrontare l’emergenza della disoccupazione giovanile. Il dialogo e la cooperazione tra il pubblico e il privato – ha detto ancora Valente - sono alla base del ´modello Lazio’ ”.  
   
   
FORMAZIONE PROFESSIONALE: ASSESSORE ANNUNCIA DISEGNO LEGGE GIUNTA REGIONE VENETO SUL SISTEMA EDUCATIVO VENETO  
 
 Venezia, 25 novembre 2014 - "Nella prossima seduta della Giunta regionale presenterò il disegno di legge sul sistema educativo del Veneto focalizzato sulla formazione dei più giovani per assolvere l´obbligo formativo. È un provvedimento di cui si avverte l´esigenza particolarmente in questo momento di confusione e incertezza del quadro nazionale sia sotto l´aspetto finanziario sia sotto quello dell´inquadramento". Lo ha annunciato a Job&orienta a Verona l´Assessore all´Istruzione, alla Formazione e al Lavoro della Regione Veneto, Elena Donazzan spiegando: "La formazione iniziale in Veneto dà risposta a circa 20 mila ragazzi che, in tre anni, ottengono una qualifica immediatamente spendibile sul mercato del lavoro e riconosciuta a livello europeo. In questi anni la Regione ha messo al centro delle proprie politiche questi corsi triennali arrangiandosi in tutto, nonostante questo sia obbligo dello Stato come prevede la Costituzione". Il nuovo disegno di legge regionale sul sistema educativo, secondo quanto prevede l’articolo 117 della Costituzione, punterà a una progressiva e completa responsabilità della Regione anche nel campo dell’istruzione, configurando le condizioni di governo del sistema e la relativa regolazione. Elemento cardine della legge stessa sarà la centralità della persona, come perno degli sforzi, fulcro delle attenzioni e dei diversi attori in gioco. Donazzan ha ricordato che la Regione Veneto impegna ogni anno circa 84 milioni di euro per garantire la gratuità ai ragazzi delle scuole professionali ma negli ultimi anni l´impegno è diventato più ostico a causa dei continui e pesantissimi tagli dei conferimenti dello Stato. Per il Veneto, infatti, il taglio certo è di 460 milioni su un conferimento dell´anno scorso di 1,6 miliardi di euro. Ad essi vanno aggiunti altri 400 milioni dell´ultima manovra del Governo contro le Regioni. "In questi anni abbiamo dimostrato di credere alle scuole professionali, di metterci soldi nostri, di non ridurre gli impegni verso queste famiglie. Ma oggi lo Stato ce lo impedisce, perché il taglio è assolutamente non gestibile", ha sottolineato Donazzan. La presenza dei Ministri Giannini e Poletti, secondo l’Assessore regionale, a Job&orienta sarebbe stata un momento importante per spiegare i problemi delle Regioni, in particolar modo del Veneto che ha molto investito in questi anni per sostenere la formazione iniziale, ma i Ministri non hanno partecipato. "Al ministro Giannini - ha detto poi Donazzan - avrei rappresentato la drammatica situazione che, a causa della riduzione delle risorse dallo Stato alle Regioni, ricadrà in parte, ma molto pesantemente, proprio sulla formazione iniziale che il Ministero dell´Istruzione ha smesso di sostenere ormai da diversi anni”.  
   
   
GARANZIA GIOVANI PUGLIA: BANDO PER LA SELEZIONE DI 554 VOLONTARI SERVIZIO CIVILE  
 
Bari, 25 novembre 2014 - “Siamo convinti da sempre che, per un giovane, fare un’esperienza come volontario a servizio della comunità non sia solo un’occasione di crescita personale, ma consenta di maturare competenze utili nel mondo del lavoro” ha dichiarato l’assessore alle Politiche Giovanili e Legalità Guglielmo Minervini. “Per questo abbiamo scelto di inserire il Servizio Civile Nazionale tra le azioni da finanziare con Garanzia Giovani con uno stanziamento complessivo di 7 milioni di Euro. Iniziamo con questo primo bando, che riporta il numero di volontari a livelli accettabili dopo anni di contrazione delle risorse. Nello stesso tempo, con altri 5 milioni di Euro del programma Garanzia Giovani, stiamo per lanciare un bando sperimentale di Servizio Civile Regionale, fortemente innovativo, con progetti più brevi e che sarà aperto ad enti pubblici e privati”. Il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, nell’ambito del programma Garanzia Giovani, ha pubblicato 11 bandi per la selezione di 5.504 volontari da impiegare in progetti di Servizio Civile Nazionale in 11 regioni italiane, tra cui la Puglia. La Regione Puglia ha individuato il Servizio Civile Nazionale tra le azioni del Piano Garanzia Giovani Puglia, con una dotazione di 7 milioni di Euro. Questo consentirà l’attivazione di 122 progetti di Servizio Civile Nazionale in Puglia, per un totale di 554 volontari.(...) I progetti avranno una durata complessiva di 12 mesi e prevedono almeno 30 ore settimanali di impegno articolati su 5 o 6 giornate. Ai volontari verrà corrisposta un’indennità mensile di 433,80 Euro, che verrà erogata dal Dipartimento per la Gioventù e il Servizio Civile Nazionale. Possono candidarsi tutti i giovani di età compresa tra 18 e 29 anni (non compiuti) al momento di presentazione della domanda, in possesso dei requisiti per la partecipazione a Garanzia Giovani, tra cui: essere residenti in Italia; essere disoccupati o inoccupati; non essere inseriti in percorsi di istruzione o formazione. Essersi registrati sul portale nazionale Garanzia Giovani o sul portale Garanzia Giovani Puglia. L’elenco completo dei requisiti di partecipazione è riportato all’art. 3 del bando “requisiti e condizioni di ammissione”. Gli aspiranti volontari, dovranno far pervenire la domanda all´Ente presso cui intendono svolgere il servizio, entro le ore 14:00 del 15 dicembre 2014 secondo le modalità indicate nel bando. È possibile inoltrare istanza per un solo progetto, pena l´esclusione dalla selezione. L’elenco dei progetti, con l’indicazione del nome dell’ente, del titolo del progetto, della località e del sito internet dell’organizzazione è consultabile in allegato ad ogni bando regionale, oppure è consultabile on line sul sito del Servizio Civile Nazionale http://www.serviziocivile.gov.it/ Il bando Snc Garanzia Giovani Puglia è consultabile sul sito Servizio Civile Nazionale Puglia http://serviziocivile.regione.puglia.it/  Per scaricare i bandi delle 11 regioni e consultare l’elenco dei progetti, si rimanda al sito ufficiale del Servizio Civile Nazionale http://www.serviziocivile.gov.it/    
   
   
IOLAVORO NEL VCO 27 E 28 NOVEMBRE A CREVOLADOSSOLA  
 
Torino, 25 novembre 2014 - Dopo le continue sollecitazioni dell’assessore regionale al Lavoro, Gianna Pentenero, è stato pubblicato oggi il decreto firmato la scorsa settimana dai ministri dell’Economia e del Lavoro, che concede la cassa integrazione straordinaria agli 816 lavoratori della De Tomaso di Grugliasco. Ora potranno così partire le procedure Inps per l’erogazione degli assegni, attesi da mesi La manifestazione è un´iniziativa del progetto Garanzia Giovani Piemonte, promossa dall´assessorato Istruzione, Lavoro e Formazione professionale della Regione Piemonte, realizzata da Agenzia Piemonte Lavoro in collaborazione con il Servizio Aziende e il Centro per l´impiego della Provincia del Verbano Cusio Ossola e l’assistenza tecnica di Italia Lavoro. “Dopo il successo dell’edizione torinese - dichiara l’assessore regionale al Lavoro, Gianna Pentenero - abbiamo ritenuto che fosse utile e stimolante riproporre Iolavoro anche in giovani trovino reali occasioni per avvicinarsi al mondo del lavoro avendo a disposizione un panorama importante di aziende ed enti di formazione. D’altra parte, durante la job fair le imprese potranno scoprire e ritrovare quella manodopera qualificata di cui da tempo sono alla ricerca. In un periodo di grave crisi economica come quello che stiamo vivendo, che colpisce soprattutto le giovani generazioni, iniziative come queste rappresentano un’esperienza felice di politica pubblica che mira a mettere in contatto domanda e offerta”. Iolavoro a Crevoladossola – 27 e 28 novembre – Centro Commerciale Ipercoop – via Garibaldi 4 – orario 10-19 – ingresso gratuito – servizio navetta gratuito dalla stazione ferroviaria di Domodossola alla fiera - registrazioni, informazioni e programma sul sito www.Iolavoro.org    
   
   
PUGLIA: CONTRASTO AL LAVORO NERO CON LAVORO SVOLTO DA TASK FORCE  
 
Bari, 25 novembre 2014 - Ieri mattina presso la Prefettura di Bari si è tenuto il Tavolo Istituzionale Interforze per il contrasto al lavoro nero in Puglia dove si è analizzato il lavoro svolto dalle Task Force territoriali nel primo semestre di attività. All´incontro con i Prefetti pugliesi hanno preso parte i vertici regionali dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della D.i.a., della Questura, della Direzione regionale del Lavoro, dell´Inps, dell´Inail e del Corpo Forestale dello Stato. Al centro della discussione, i risultati ottenuti in questa prima fase di contrasto al lavoro nero nei settori ed i bacini territoriali in cui la manifestazione del fenomeno elusivo delle regole nel mercato del lavoro è stata negli anni più aggressiva. L’attività ha riguardato l’agricoltura, il turismo, il manifatturiero (settore del salotto imbottito, tessile, abbigliamento e calzaturiero) ottenendo risultati straordinari in termini quantitativi e qualitativi. Infatti a fronte di 365 imprese ispezionate, sono emersi 206 lavoratori in nero prevalentemente impiegati nel settore turistico-alberghiero e nell’indotto del salotto. L’assessore al lavoro Caroli ha esprsso la massima soddisfazione per il lavoro svolto dalle Task Force, evidenziando la “esemplare modalità di lavoro sinergica adottata da tutte le parti istituzionali, e che ha prodotto risultati tanto in termini di qualità che di quantità di controlli. L’altissimo livello di professionalità e la disponibilità di tutti i partecipanti al tavolo,- ha detto l’assessore- pone la Regione Puglia nelle condizioni di proseguire nel lavoro iniziato per traghettare il tessuto produttivo pugliese fuori dallo scenario di crisi economica, attraverso la repressione di fenomeni di illegalità che danneggiano le imprese sane ed in regola con le norme in materia di lavoro. Infatti l’elemento assolutamente indispensabile per uscire dallo scenario di crisi attuale è la diffusione della cultura delle legalità economica”. L’assessore ha inoltre ringraziato le Prefetture pugliesi per la straordinaria collaborazione che offrono nel coordinare tavoli tanto delicati ed importanti per lo sviluppo della Puglia e, fra queste, la Prefettura di Bari che mette a sistema il lavoro delle singole Task force provinciali. Infine, poiché la Regione Puglia con tali pratiche si pone all’avanguardia in Italia come territorio sperimentale di azioni positive di contrasto al lavoro nero, l’Assessore Caroli si è impegnato a prevedere ed a mettere in campo ulteriori azioni per sviluppare e rafforzare la cultura della legalità.  
   
   
LAVORO SICURO, ROSSI INCONTRA I 74 NEO ISPETTORI: "POSSIAMO VINCERE LA SFIDA"  
 
Firenze, 25 novembre 2014 - Hanno riempito l´auditorium del consiglio regionale con i numeri dell´azione dispiegata: cinquecento aziende (o poco meno) controllate in due mesi. Aziende cinesi. E un obiettivo: garantire un lavoro sicuro e il rispetto delle regole. Ieri i settantaquattro tecnici e ispettori per la sicurezza sui luoghi di lavoro assunti nei mesi scorsi dalla Regione per passare al setaccio 7.700 aziende a rischio dell´area vasta di Firenze, Prato e Pistoia hanno incontrato il presidente della Toscana Enrico Rossi. Una riunione di lavoro e un modo per sentirsi parte di un unico grande progetto, dove entusiasmo, spirito di squadra e orgoglio erano ben evidenti. Quindici regioni e storie diverse racchiuse in una stanza: i siciliani secondi solo ai toscani, trentuno anni l´età media. Una riunione per stilare un primo bilancio e raccogliere qualche suggerimento, ma anche l´occasione per sottolineare (da parte della Regione) quanto si creda al ruolo assegnato a questi tecnici assunti per tre anni ma un orizzonte più ampio: il ruolo di ispettori dalla parte dei lavoratori, rappresentanti di uno Stato che sì sanziona ma sopratutto cerca di prevenire drammi come il rogo che i 1 dicembre di un anno fa divorò a Prato sette operai cinesi dentro la fabbrica dove lavoravano e vivevano. "In un modo globalizzato non si può imporre alle persone di non muoversi e non emigrare. L´immigrazione anzi può essere una grande risorsa, anche economica - sottolinea Rossi –. Sogno una Toscana con un distretto delle confezioni come quello pratese forte e competitivo, ma dove ci sia rispetto per i lavoratori e la sicurezza nelle aziende e dove naturalmente si paghino le tasse. Che vale per le ditte cinesi ma anche per gli italiani". Una sfida, ammette il presidente. "Ma una sfida – dice - che possiamo vincere". Su quasi cinquecento visite ad altrettante aziende effettuate tra settembre ed ottobre dai settantaquattro neo ispettori, con un ritmo di uscite raddoppiato dall´inizio di novembre, le irregolarità non sono infatti mancate. Sono state scoperte altre fabbriche dormitorio e sono scattati sequestri, ma ci sono state anche aziende in regola o che hanno deciso di adeguarsi. A Prato in particolare, su centocinquantaquattro ditte controllate - con 32 imprese chiuse e 120 dove qualcosa non andava (irregolarità a volte solo lievi) – ventisei erano a posto. E soprattutto tra le aziende che ancora non hanno ricevuto visite in 147 hanno avviato l´iter per aderire al patto per il lavoro sicuro, con cinquanta che lo hanno già firmato. Un segnale incoraggiante registrato anche dai neo ispettori. "Per una sorta di effetto eco le aziende cominciano ad adeguarsi" racconta Giulia, siciliana trapiantata a Firenze. "Forse - aggiunge - organizzare dei corsi di formazione sulle normative che molti non conoscono e non capiscono (e conseguentemente non rispettano) aiuterebbe". Certo con una comunità chiusa a riccio tutto si complica. "C´è diffidenza reciproca" annota Silvia, che è nata a Lecce, da dodici anni vive in Toscana e ora lavora all´Asl di Prato. A volte è anche difficile individuare le aziende: i numeri civici vengono cambiati, i contratti di affitto non tornano. "Ma sono sicura che riusciremo, mattone dopo mattone, a far integrare questa comunità" risponde Alessandra, un viaggio da Palermo a Pistoia, emigrante chiamata a vigilare sul rispetto delle condizioni di sicurezza di altri emigranti. Ed è lo stesso sogno coltivato dalla Regione.  
   
   
LIGURIA, GIOCO D’AZZARDO: INCREMENTO DELLE RICHIESTE DI AIUTO. IN DUE ANNI PIÙ 47%. SERVE INSERIRE NEI LEA IL CONTRASTO AL GIOCO  
 
Genova 25 Novembre 2014 - Sono aumentate del 47% in soli due anni le richieste di aiuto in Liguria da parte dei giocatori d´azzardo. Dal 2011 al 2013 sono infatti aumentate le persone che hanno fatto richieste di sostegno ai servizi Sert dei dipartimenti di salute mentale e dipendenze, passando da 116 a 347, di cui il 22% donne, con un´età media che va dai 40 ai 54 anni. Un fenomeno in crescita a livello nazionale e ligure, frutto anche della crisi economica che spinge tante persone a cercare "fortuna". Una fotografia in continuo mutamento che vede anche il gioco on line in aumento tra i nuovi utenti dei Sert che si attestano nel 2013 al 53% del totale. Sono questi alcuni dati forniti nella mattina di lunedì 24 novembre nel corso della presentazione della campagna nazionale "Mettiamoci in gioco" che ha visto la presenza dell´assessore regionale alla salute Claudio Montaldo e del coordinamento ligure della rete contro il gioco d´azzardo costituito da: Acli, Ada, Adusbef, Adoc, Anci, Anteas, Arci, Associazione Orthos, Auser, Aupi, Avviso Pubblico, Azione Cattolica Italiana, Cgil, Cisl, Cnca, Conagga, Federserd, Fict, Fitel, Fondazione Pime, Fp Cgil, Gruppo Abele, Intercear, Ital Uil, Lega Consumatori, Libera, Rete della conoscenza, Scuola delle buone pratiche/Lega autonomie/Terre di mezzo, Shaker-pensieri senza dimora, Uil, Uil pensionati, Uisp. Associazioni non profit e servizi pubblici insieme per trovare soluzioni e sensibilizzare al problema del gioco d´azzardo. "In due anni – ha spiegato l´assessore regionale alla salute Montaldo – è triplicato il numero delle persone dedite al gioco d´azzardo che si sono rivolte alle strutture pubbliche per essere aiutate. Purtroppo stimiamo che dietro al fenomeno conosciuto si annidi un´ampia fascia di persone sommerse che giocano ma di cui nessuno sa nulla". L´obiettivo della campagna "Mettiamoci in gioco" è proprio quello di far emergere il piu´ possibile il problema e aiutare le persone a rivolgersi ai servizi. Partirà prossimamente un corso di formazione rivolto a tutti gli operatori cosiddetti di bassa soglia, coloro cioè che incontrano quotidianamente le persone che chiedono aiuto anche economico presso i patronati, le Acli, le fondazioni antiusura, Libera. Tutti questi addetti verranno sensibilizzati per riconoscere il problema e semmai indirizzare la persona ai Sert e alle strutture di competenza. "L´obiettivo – ha aggiunto Montaldo – è quello di mettere in campo un coordinamento regionale con operatori pubblici e privati e fare in modo che vengano recuperate tutte quelle persone che mettono a rischio il proprio lavoro e la propria famiglia nell´illusione di fare il colpo della vita. Purtroppo vince sempre il banco e soprattutto la criminalità organizzata che è sempre dietro il gioco d´azzardo. Con il patto della salute che sigleremo entro fine anno ci proponiamo di inserire il contrasto al gioco d´azzardo all´interno dei livelli essenziali di assistenza e lo stato deve coerentemente lavorare per ridurre il gioco e rinunciare a entrate consistenti anche vietando la pubblicità, soprattutto per tutelare i minori".  
   
   
CONTRO L´AZZARDO "METTIAMOCI IN GIOCO": REGIONE TOSCANA E ANCI ADERISCONO ALLA CAMPAGNA  
 
Firenze, 25 novembre 2014 - "Più giochi, più perdi (è matematico)". Parla anche questo linguaggio, con l´obiettivo di decostruire i messaggi illusori di vincite facili, una campagna di comunicazione ("Liberi dal gioco d´azzardo") lanciata nei giorni scorsi a livello nazionale da "Mettiamoci in gioco", cartello costituito da una trentina di sigle dell´associazionismo, del sindacato, del terzo settore e di istituzioni pubbliche per sensibilizzare gli italiani contro i rischi del gioco d´azzardo. Alla campagna, presentata questa mattina in Regione Toscana a cura del Coordinamento toscano fra le sigle coinvolte (in Toscana sono 22), aderiscono la stessa Regione e Anci rappresentate, in conferenza stampa, dalla vicepresidente Stefania Saccardi e dalla presidente Sara Biagiotti. In rappresentanza di tutte le associazioni è intervenuta Rossella Bugiani, segretaria regionale Cisl mentre la voce delle comunità di cura è stata portata da Antonio Lucchesi, presidente Ceart (coordinamento enti ausiliari). La campagna consiste in due spot tv e due spot radio, un manifesto, due locandine, una vetrofania, un cartello per espositori, un banner per siti, immagini coordinate per facebook e Twitter. Nei giorni prossimi il coordinamento delle associazioni toscane proporrà a radio e tv locali di mettere in onda gli spot. "Ogni aderente - ha spiegato nei giorni scorsi a Roma, presentando l´iniziativa generale, il portavoce di "Mettiamooci in gioco", don Armando Zappolini - si impegna a far circolare i materiali all´interno della propria rete, nei luoghi e negli incontri che organizza: invece di investire soldi per acquistare spazi pubblicitari, scommettiamo sulle relazioni sociali, sulla mobilitazione delle nostre organizzazioni, dei nostri soci e volontari". Sulla natura "non proibizionistica" della campagna ("puntiamo tutto sulla sensibilizzazione davanti a un problema che sta emergendo in tutta la sua gravità e che colpisce soprattutto le persone più deboli e più povere") ha insistito Rossella Bugiani per conto del Coordinamento toscano che ha anche fornito dati toscani sulla "vera e propria esplosione" di questi giochi: una esplosione - ha aggiunto - "diventata forte problema sociale". La "convinta adesione" della Regione Toscana alla campagna è stata motivata da Stefania Saccardi che ha anche informato su una recente delibera relativa al trattamento del Gap (Gioco d´Azzardo Patologico): 208 mila euro destinati alle Asl toscane per dare continuità alle "linee di indirizzo" già approvate dal governo toscano ("Siamo una delle prime regioni italiane ad aver dato seguito alla legge nazionale che ha riconosciuuto il gioco d´azzardo come una malattia prevedendone l´inserimento nei Lea, i livelli essenziali di assistenza"). Altri 50 mila euro, nella stessa delibera, sono destinati a una associazione senese (Orthos) per proseguire una sperimentazione di trattamento residenziale a servizio di persone più compromesse nell´azzardo. 1.300 - ha evidenziato Saccardi riferendo un dato al 2013 - i toscani presi in carico dai Sert con problemi di gioco d´azzardo patologico (cinque anni prima erano "appena" 300). A rischio, in Toscana 18 mila giovani e 46 mila adulti. "Una malattia da combattere - ha aggiunto Sara Biagiotti, presidente toscana Anci - e come sindaci aderiamo con forza e determinazione alla campagna. E´ necessario un cambiamento culturale che parta soprattutto dalle scuole e che attraverso una campagna capillare di sensibilizzazione evidenzi tutti i rischi del gioco compulsivo". Anci invita inoltre tutti i Comuni ad approvare specifici regolamenti e condivide con le associazioni e con la Regione la convinzione che sia necessaria una radicale azione a livello nazionale anche per varare nuove norme contro la pubblicità sui giochi d´azzardo. Il fenomeno del gioco d´azzardo ha conosciuto, in Italia, un successo travolgente: siamo - sottolineano le associazioni del cartello antiazzardo - ai primi posti nel mondo per consumo di giochi: si è passati da un fatturato di 24,8 miliardi nel 2004 agli 88,5 del 2012 con un leggero calo, nel 2013, per la crisi economica, quando il fatturato si è fermato a 84,7 miliardi. Il 56,3% viene dagli apparecchi (slot e vlt) ma è in significativa ascesa il gioco online. Il crescere del fatturato - notano le associazioni - non è però seguito da un maggior introito per lo Stato: se nel 2004 l´erario ha incassato, dall´azzardo, 7,3 miliardi (il 29,4% del fatturato complessivo), nel 2013 l´entrata è stata solo di 8,1 miliardi (pari al 9,5% del fatturato). Questi i 22 soggetti che in Toscana sostengono la campagna: Acli, Anci Toscana, Anolf Firenze, Anteas Toscana, Anteas Arezzo, Anteas Firenze, Arci Empolese Val d´Elsa, Avviso Pubblico, Azione Cattolica, Ceart, Ceis-fict, Cgil Toscana, Cisl Toscana, Uil Toscana, Conagga, Dipartimento Neurofarba sezione Psicologia Università di Firenze, Federconsumatori, Fit-cisl, Libera, Orthos, Progetto San Francesco, Uisp.  
   
   
GIOCO D´AZZARDO: ASSESSORE UMBRIA A ORVIETO ILLUSTRA LEGGE REGIONALE: "UNA PIAGA SOCIALE CHE COINVOLGE ANCHE ANZIANI"  
 
Orvieto, 25 novembre 2014 – "La dipendenza da gioco d´azzardo è una vera e propria piaga della comunità in crescente diffusione e che coinvolge trasversalmente tutte le fasce sociali, compresa quella degli anziani ": lo ha affermato la vicepresidente della Regione Umbria con delega al Welfare, Carla Casciari, intervenendo ad Orvieto alla Conferenza regionale Ancescao dal titolo "Ludopatie", alla quale hanno preso parte rappresentanti delle istituzioni, del privato sociale, dei servizi territoriali e del mondo del volontariato. All´incontro sono intervenuti i rappresentanti delle istituzioni, del mondo del volontariato, dei servizi territoriali e del privato sociale. "Oggi - ha detto il presidente regionale di Ancescao, Claudio Barbanera- vogliamo approfondire una problematica che diventa sempre più grave anche per gli over 65. Infatti - ha detto - sono sempre di più gli anziani e quindi i pensionati, vittime di questa dipendenza che, in alcuni casi, si rivolgono anche agli usurai". "La legge regionale per la prevenzione, il contrasto e la riduzione del rischio della dipendenza da gioco d´azzardo patologico – ha detto la vicepresidente – è stata fortemente voluta dalla Regione Umbria, impegnata nel contrastare il fenomeno ormai dilagante anche nella nostra regione, visto che secondo il parere degli esperti va di pari passo alla crisi economica. Infatti – ha precisato - è ormai certo che, con l´aumentare delle difficoltà economiche, per larghi strati della popolazione, aumenta regolarmente anche la quota di denaro che ogni anno viene affidata al gioco, con importanti ripercussioni finanziarie e sociali sugli stessi interessati e sulle loro famiglie". Dati alla mano, la vicepresidente ha ricordato che nel 2011 il fatturato proveniente dal gioco d´azzardo è stato di 79,9 miliardi di euro, pari al 5 per cento del Pil nazionale. A rischio di dipendenza da gioco sono 2 milioni di italiani, mentre 800 mila sono già seguiti dai servizi. Secondo il dipartimento politiche antidroghe, a giocare sono sia uomini che donne, e mentre quest´ultime preferirebbero il Gratta e Vinci, gli uomini come prima scelta optano per Superenalotto e Lotto. "Nel vortice del gioco d´azzardo sono catturati anche gli anziani – ha aggiunto – A rivelarlo sono spesso gli esercenti delle attività che notano l´assiduità con la quale alcune persone di età avanzata si presentano ‘per fare la giocata giornaliera´, mentre è difficile riscontrare un dato oggettivo della percentuale di anziani coinvolti, visto che difficilmente, questi soggetti o le loro famiglie, si rivolgono ai servizi". "A tal fine – ha spiegato - la nuova legge regionale prevede, all´articolo 8, il sostegno alle associazioni, alle cooperative, alle organizzazioni di volontariato e alle associazioni di promozione sociale che operano sul territorio, per il finanziamento di progetti integrati con i servizi socio sanitari territoriali o di iniziative promosse dalla Regione relative alle problematiche correlate al gioco". Tra le novità della normativa è prevista l´attivazione di un numero verde regionale per l´assistenza di primo livello, l´adozione di un marchio regionale "No Slot" rilasciato dai Comuni agli esercenti di pubblici esercizi, ai gestori di circoli privati e altri luoghi, ai quali inoltre, dal 1 gennaio 2016 al 31 dicembre 2018, sarà ridotta dello 0,92 per cento l´Irap, che invece sarà aumentata per quegli esercizi in cui risulti installato un gioco lecito. Scendendo nel dettaglio del testo della legge composto da 14 articoli, la vicepresidente ha ricordato che il documento stabilisce nelle prima parte le finalità, nonché i soggetti che concorrono a realizzare tali propositi, quindi i Comuni, le Asl, i soggetti del Terzo settore, le associazioni di rappresentanza delle imprese e degli operatori di settore, le associazioni di tutela dei diritti dei consumatori e utenti, per poi disciplinare nel dettaglio vari aspetti. La legge attribuisce importanza al ruolo dei gruppi di auto-aiuto per le persone affette da Gap e per le famiglie, nonché alla prevenzione anche attraverso la diffusione di materiale informativo e la promozione di campagne rivolte ai cittadini con l´indicazione dei locali "No Slot" presenti sul territorio regionale. Tra le indicazioni da seguire anche l´introduzione di soluzioni tecniche per impedire l´accesso al gioco ai minori di 18 anni. Relativamente alle azioni in capo alla Regione, la legge prevede la promozione di programmi e progetti di prevenzione, la formazione degli operatori, compresi quelli presenti nelle sale da gioco. Inoltre, non è ammessa l´apertura di sale giochi ubicate in un raggio di 500 metri dalle scuole, dai luoghi di aggregazione frequentati dai giovani, o dai luoghi di culto, dai centri socio-ricreativi e sportivi, così come è vietata la pubblicità relativa all´apertura o all´esercizio di sale giochi, mentre i gestori di sale giochi, ricevitorie e tabaccherie, dovranno esporre materiale informativo per evidenziare i rischi connessi al gioco eccessivo e mettere in evidenza l´indicazione dei servizi di assistenza disponibili in caso di necessità. La violazione degli obblighi imposti dalla legge è punita con una sanzione amministrativa da 5 mila a 15 mila euro. Il ricavato andrà ad implementare il fondo regionale costituito per finanziare la legge che, allo stato attuale, ammonta a 120 mila euro. Concludendo, la vicepresidente ha ricordato che la Giunta regionale ha già avviato la sperimentazione di un centro di riferimento regionale per il trattamento del gioco d´azzardo patologico, nella sede dell´Asl2 di Foligno.  
   
   
EVENTI: CONVEGNO EUROPEO CONTRO DISCRIMINAZIONE RAZZIALE IN PROGRAMMA ALL´AQUILA NELLA GIORNATA DI GIOVEDÌ 27  
 
L´aquila, 25 novembre 2014 - Il 27 novembre all´Aquila dalle ore 9.00 alle 17.00 presso il Palazzetto dei Nobili in piazza Santa Margherita, l´assessore alle Pari opportunità, Marinella Sclocco, incontrerà otto organizzazioni di cinque Paesi diversi, Enar (la rete europea contro il razzismo); l´Ombudsman finlandese per le minoranze; Unicri (l´Istituto Interregionale delle Nazioni Unite per la Ricerca sul Crimine e la Giustizia); Isig (l´Istituto di Sociologia Internazionale di Gorizia); l´Università ungherese Elte; l´impresa sociale Progetti Sociali; Il Forum delle Comunità immigrate e rifugiate del Regno Unito; l´Istituto per la Pace sloveno, per costruire insieme una risposta europea contro i linguaggi moderni della discriminazione razziale. La conferenza sarà l´evento di chiusura del progetto Light On finanziato dall´Unione Europea, che ha come capofila la Regione Abruzzo, il cui obiettivo è stato di elaborare strumenti adeguati a combattere la discriminazione e la sua normalizzazione. All´incontro del 27 novembre, insieme ai rappresentanti dei Paesi partner del progetto, saranno presenti alcune delle maggiori organizzazioni europee impegnate in prima linea contro il razzismo e rappresentanti dell´Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali) e di Oscad (Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori). L´ingresso al convegno è libero e le iscrizioni sono aperte fino all´esaurimento dei posti. Per iscriversi è possibile inviare un´email all´indirizzo: pariopportunita@regione.Abruzzo.it  Ai partecipanti verrà rilasciato un attestato di partecipazione.  
   
   
DA REGIONE LOMBARDIA UN NO UNANIME A VIOLENZA SULLE DONNE  
 
Milano, 25 novembre 2014 - "Non sei da sola, fermiamo insieme la violenza". E´ un messaggio semplice, chiaro e forte quello uscito dall´Auditorium Testori di Palazzo Lombardia. Soprattutto, un messaggio di speranza. Si celebra la ´Giornata mondiale contro la violenza sulle donne´ e l´assessore regionale alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità Paola Bulbarelli ha voluto ridestare l´attenzione su questo tema, facendo sedere sullo stesso palco, prima, le consigliere regionali dei Gruppi di maggioranza e di minoranza e mettendo, poi, a confronto giornalisti ed esperti del settore. Un Tema Trasversale - "Quello della violenza sulle donne - ha esordito Bulbarelli - è un tema trasversale e, proprio per questo, ho voluto che lo trattassimo tutti insieme. Le pari opportunità sono un macro tema e non possono avere un colore politico". E oggi Regione Lombardia ha detto forte e chiaro che questa è una battaglia lunga e difficile e che si può vincere "solo uniti". Le letture delle consigliere Laura Marta Barzaghi (´Ofelia´), Lucia Castellano (´L´uomo forte´), Paola Macchi (´Le chiavi di casa´), Daniela Maroni (´Lo sapevano tutti´), Iolanda Nanni (´Luna di miele´), Carolina Pellegrini (´Quarto stato´), Carolina Toia (´Dark violet´) e Sara Valmaggi (´Il mostro´) sono state la prima rappresentazione, plastica, di come è facile che una relazione d´amore si trasformi prima in odio, per poi degenerare in qualcosa che segna per sempre l´esistenza. In Lombardia 20 Donne Uccise Nel 2014 - I numeri sono spaventosi. In Lombardia sono 20 le donne uccise dall´inizio dell´anno. E la Lombardia è anche la seconda regione in Italia, dopo il Lazio, per numero di chiamate al 1522, il centralino nazionale antiviolenza: "il primo strumento per denunciare" ha proseguito Bulbarelli. "Le donne hanno bisogno di aiuto - ha detto ancora -, hanno bisogno di noi. Non sono sole, appunto, e noi vogliamo supportarle". Conviene Uscire Allo Scoperto - Cos´è il reato e quando un´azione violenta diventa tale? Moderati dal conduttore di quarto grado Gianluigi Nuzzi, si sono confrontati il questore di Milano Luigi Savina, il primo dirigente della Squadra mobile di Milano Maria Josè Falcicchia, le giornaliste Siria Magri e Giusi Fasano, Elena Centemero, componente della Commissione Equality e non discrimination del Consiglio d´Europa, e la conduttrice Elenoire Casalegno. Ciascuno di loro ha portato il proprio contributo e raccontato la propria esperienza, focalizzando l´attenzione sugli aspetti del proprio lavoro. Unanime è emerso l´invito a denunciare e a uscire allo scoperto. Superando anche la paura delle conseguenze che, troppo spesso, bloccano chi vorrebbe gridare il proprio dolore, ma non lo fa. Solo Il 7,3% Di Chi Ha Subito Violenza Denuncia - "Tante, troppe donne - ha sottolineato Bulbarelli - preferiscono il silenzio. Solo il 7,3 per cento di chi subisce violenza fa denuncia. Noi dobbiamo invertire questo trend, da una parte, facendo squadra, e, dall´altra, formando personale, perché non si è mai sufficientemente pronti e preparati per aiutare queste persone". Partire Dai Giovani - Fra il pubblico era presente folta schiera di studenti, perché "bisogna partire da loro", secondo l´assessore Bulbarelli, per "sensibilizzare i giovani a una nuova educazione, a un nuovo rispetto". "Serve un cambiamento radicale e culturale di mentalità - ha detto - non bastano le leggi, le repressioni e l´inasprimento delle pene. Bisogna dare una svolta a quegli stereotipi di genere che, purtroppo, ci trasciniamo da troppo tempo". La Regione Fa Più Del Governo - Concretamente la Regione Lombardia tenta di arginare il fenomeno stanziando 1 milione di euro all´anno. "E´ la stessa cifra - ha fatto presente Bulbarelli - che il Governo mette a disposizione per tutto il Paese. E´ evidente che c´è qualcosa che non va. A questa stregua mi auguro che il Dl Stabilità non vada a toccare anche quei pochi fondi che abbiamo a disposizione". Risorse che Regione Lombardia usa anzitutto per incrementare la rete a sostegno delle vittime, i 25 centri antiviolenza, "che speriamo di poter portare presto a 50", e le case rifugio, "la prima sicurezza per coloro che hanno avuto il coraggio di uscire allo scoperto e vogliono rifarsi una vita". Domani Tutti In Aula Con Un Fiocco Bianco - In occasione della Giornata mondiale che si celebrerà, l´assessore ha annunciato che, in apertura della seduta del Consiglio regionale, consegnerà a tutti i consiglieri uomini un fiocco bianco da apporre sulla giacca come "segno tangibile, e visibile, del rispetto per le donne e della lotta comune contro la violenza di genere".  
   
   
FAMILY AUDIT: MASTER PROFESSIONALIZZANTE PER CONSULENTI E VALUTATORI  
 

Tema, 25 novembre 2014 - Su proposta del presidente Ugo Rossi, la giunta provinciale di Trento ha dato il via all´indizione di una selezione pubblica per titoli ed esami per l´accesso al "Master professionalizzante per consulenti e valutatori Family Audit. Percorso abilitante per la gestione del processo di certificazione aziendale". La prima edizione del corso si terrà a Trento, nel periodo gennaio-giugno 2015. Il tema della conciliazione famiglia-lavoro viene affrontato dalla Giunta attraverso una serie di proposte che consentano di bilanciare gli impegni lavorativi con quelli legati alla vita personale e familiare. "Uno degli strumenti adottati dalla Provincia autonoma di Trento – ricorda Rossi – è lo standard Family Audit che, tramite l’Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili, si sta diffondendo a livello sia locale sia nazionale in accordo con il Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il Master professionalizzante per consulenti e valutatori Family Audit di cui oggi abbiamo deliberato il bando per la selezione pubblica, costituisce un modello formativo cruciale e fondamentale per far crescere una cultura e un territorio che siano attenti alle dinamiche economiche e sociali del lavoro e alle aspirazioni più autentiche e profonde delle persone”. Il corso si articola in cinque aree formative che spaziano dal tema dello standard del Family Audit alle dimensioni legate alla conoscenza di tematiche del lavoro e del contesto aziendale e territoriale, dalle politiche di well-being alle competenze relazionali, alle nuove tecnologie che supportano i processi legati alla conciliazione famiglia-lavoro, ed offre una sperimentazione sul campo attraverso lo stage aziendale. Il Master è promosso dalla Provincia Autonoma di Trento – Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili, è organizzato da tsm-Trentino School of Management in collaborazione con l’Università degli Studi di Trento e gode del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le politiche della famiglia. Gli obiettivi che si pone il Master sono quelli di formare due specifiche figure: quella del "consulente", il professionista che accompagna l’organizzazione nella realizzazione del processo Family Audit, e quella del" valutatore", il professionista che ha il compito di verificare se l’organizzazione ha attuato il processo Family Audit secondo le disposizioni delle Linee Guida della certificazione Family Audit. Gli obiettivi formativi specifici del Master professionalizzante mirano a formare consulenti e valutatori attraverso lo sviluppo di conoscenze e di competenze sui sistemi di gestione dello standard Family Audit; ad offrire una sperimentazione ‘sul campo’ attraverso stage aziendale in affiancamento alle figure accreditate che già operano nell’ambito della certificazione aziendale; a favorire l’integrazione delle conoscenze e delle competenze acquisite nelle esperienze individuali pregresse, allineandole con le esigenze e le peculiarità delle realtà aziendali coinvolte. Il Master si rivolge a un massimo di 30 partecipanti che, al termine del percorso, saranno inseriti nel Registro dei consulenti e dei valutatori dello standard Family Audit di cui alla Legge Provinciale 1/2011 "Sistema integrato delle politiche strutturali per la promozione del benessere familiare e della natalità", previo superamento dell’esame finale e degli step intermedi previsti. (mn e an) Per maggiori informazioni: http://www.Tsm.tn.it/interne/master_professionalizzante_
per_consulenti_e_valutatori_family_audit_interna2.ashx?id=24311

 

 
   
   
BOLZANO, GIORNATA CONTRO VIOLENZA SULLE DONNE: PIÙ SICUREZZA CON APP PER LE RAGAZZE  
 
 Bolzano, 25 novembre 2014 - In occasione del 25 novembre, la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ieri, lunedì 24 novembre è stata presentata la "App per le ragazze", sviluppata dalla Commissione provinciale per le pari opportunità per le donne e il Servizio donna. L´assessora Martha Stocker: è di fondamentale importanza informare le ragazze e le giovani donne sulle varie forme di violenza contro di loro. A fronte dell´aumento della violenza sulle donne e in´occasione del 25 novembre, la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la Commissione provinciale per le pari opportunità per le donne e il Servizio donna presentano la app interattiva che fa riferimento alla brochure "Forza ragazze! Consigli per la sicurezza", ovvero la app delle ragazze. La app, infatti è indirizzata principalmente a ragazze e giovani donne; offre una molteplicità di funzioni per le situazioni in cui si possono sentire a disagio, insicure o minacciate. Vi sono anche delle funzioni per il divertimento. L´assessora provinciale per le pari opportunità Martha Stocker, ha fatto presente che si è state in grado di offrire la app gratuitamente, perché forte è l´intento di agire contro la violenza alle donne, un´espressione molteplice di forza e prevaricazione. Come ha detto l´assessora Stocker: "È il nostro dannato obbligo, quello di fare qualcosa contro la violenza alle donne. C´è, infatti, ancora tanta violenza di cui non si parla". È di assoluta importanza l´aver predisposto la app avvalendosi dei nuovi media al fine di raggiungere tutte e soprattutto le giovani donne. Possiamo raggiungere le giovani solo con i moderni mezzi di comunicazione, e così con la app per gli smartphone, utilizzabile in molteplici modi, operiamo nella giusta direzione". La presidente della Commissione provinciale per le pari opportunità per le donne, Ulrike Oberhammer, si è detta soddisfatta che dopo due anni di lavori preparatori sia stata finalmente sviluppata la app. "La nostra ‘app per le ragazze´ è online. È stata posta in essere in considerazione del fatto che quasi ogni giorno ragazze e donne sono vittime di violenza. Attraverso la app le ragazze ricevono consigli su come possano difendersi dalla violenza. E in caso dovesse succedere è sempre meglio cercare aiuto avvalendosi della funzione Sos. Le chiamate partire utilizzando questa funzione potrebbero servire successivamente anche in caso di denuncia. Tra le altre considerazioni, dei dati di recente pubblicazione: è maggiore il numero delle donne che periscono fra le mura domestiche rispetto a quello delle donne perite nelle aree di guerra. Parlando delle misure in caso di violenza domestica, ha espresso perplessità sulla base volontaria per la partecipazione ai corsi di training antiviolenza per uomini protagonisti di atti violenti contro le donne, che dovrebbero essere resi obbligatori. Inoltre, come ha detto: è necessario maggiore coraggio civile di denunciare e testimoniare fatti di cui si è a conoscenza (secondo uno studio presentato il 18 novembre alla Camera dei Deputati a Roma le denunce di violenza sono solo il 7,2 per cento ruiferite ai presunti episodi totali). In vista della giornata del, 25 novembre, ha invitato tutti gli uomini a indossare il fiocco bianco simbolo della lotta alla violenza sulle donne, distribuito a livello territoriale a politici ed amministratori, al fine di dare un segnale pubblico. La vicepresidente della Commissione provinciale per le pari opportunità per le donne, Franca Toffol, ha tenuto a sottolineare l´importanza di tutte le azioni che vengono intraprese per prevenire la violenza di genere, che, dato il suo carattere "strutturale", richiede interventi a livello culturale ed educativo, in nome del reciproco rispetto e di una educazione alle relazioni fra donne e uomini sia nel contesto pubblico, sia nel contesto privato. Il costo sociale della violenza sulle donne, come ha ricordato, ammonta a oltre 17 miliardi di Euro, commentando positivamente l´incremento recente degli investimenti per la prevenzione di 10 milioni di Euro. "Piccoli passi in avanti sono stati compiuti anche se resta ancora molto da fare soprattutto con l´educazione di base in famiglia ed a scuola e nei media; spetta alle giovani generazioni il carico di cambiare la situazione lottando per maggiore consapevolezza del diritto ad essere riconosciute come persone a tutti gli effetti con dignità e rispetto. A tal proposito Toffol ha espresso l´auspicio che nelle scuole si sia maggiore formazione e prevenzione. Helga Innerhofer della Casa delle Donne di Merano, coordinatrice del progetto "Gruppo di lavoro per la prevenzione di violenza nei confronti delle ragazze ha ricordato che per il 25 novembre da molti anni la Commissione provinciale per le pari opportunità per le donne ed il Servizio donna sensibilizzano sulle molteplici forme di violenza sulle donne. A tal proposito è di fondamentale importanza informare la ragazze e le giovani donne. I workshop che con il progetto "Io dico no" vengono proposti nelle scuole per rafforzare ragazze e giovani donne nell´affrontare episodi di violenza e molestie sessuali, coe ha detto, non dovrebbe essere un´offerta sporadica, ma divenire un punto fisso nei programmi scolastici. Julia Psenner, membro del gruppo di lavoro per la prevenzione della violenza nei confronti delle ragazze, ha presentato la "app per le ragazze" che può essere attivata automaticamente nella lingua, italiano o tedesco, in cui è impostato il cellulare. A tal fine c´è il pulsante di Sos con il quale si attiva il messaggio vocale "Al fuoco, al fuoco!!!" abbinato ad una segnalazione luminosa che attira l´attenzione dei passanti. Infatti, risulta essere più efficace perché la maggior parte delle persone reagisce più prontamente se si sentono anch´esse in pericolo. Cliccando il numero di soccorso viene automaticamente inviato un messaggio di richiesta aiuto, inoltre, viene individuata la postazione del telefono cellulare ed il luogo dove la donna necessita intervento facilitando così i soccorsi. Oltre ai consigli la app raccoglie le canzoni contro la violenza scritte e registrate da giovani band nell´ambito del progetto "Music stops the violence". La app, infatti, è pensata anche per l´intrattenimento. La app è disponibile da subito gratuitamente in App Store e in Google Play. Dettagli sulla app sono reperibili al sito www.Provincia.bz.it/pariopportunita/app.asp. Ulteriori informazioni su tutte le attività ed iniziative programmate per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne per il 25 novembre 2014 sono riportate alla pagina web www.Provincia.bz.it/pariopportunita/25-novembre-2014.asp  e in Facebook https://www.Facebook.com/chancengleichheit.pariopportunita  Vi sono anche degli sticker dalla quale può essere letta con il cellulare, che saranno distribuiti nei Centri giovani e nelle scuole. La direttrice del Dipartimento per il Diritto allo studio, Cultura tedesca ed Integrazione, Vera Nicolussi-leck, protando i saluti dell´assessore provinciale Philipp Achammer, ha espresso approvazione per la nuova app allo sviluppo della quale il suo dipartimento ha in parte contribuito. In sala erano presenti, tra gli altri, Michela Morandini, Consigliera di parità, e Paula Maria Ladstätter, garante per l´infanzia. Le funzioni della app nel dettaglio: Funzione Sos- Un grande pulsante di Sos se premuto attiva sul telefono cellulare il messaggio vocale "Al fuoco, al fuoco!!!" (in ripetizione) abbinato ad una segnalazione luminosa, un sostegno acustico e luminoso in situazioni di pericolo. Il pulsante di Sos può essere impostato per attivare automaticamente la funzione di Sos (ricerca rapida). Questa funzione è combinata con i numeri di pronto intervento provinciali di Carabinieri, Polizia, Vigili del Fuoco e Pronto soccorso. Cliccando il relativo numero viene automaticamente inviato un messaggio di richiesta aiuto. Consigli- In automatico, a seconda del sofware, scorrono grafiche animate con fumetti corredati di consigli su come reagire nelle varie situazioni. Songs- Grazie ad un Audio-player è possibile ascoltare varie canzoni. Sono le canzoni contro la violenza scritte e registrate da giovani band nell´ambito del progetto "Music stops the violence" che la Commissione provinciale per le pari opportunità per le donne ed il Servizio donna avevano posto in essere in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne nel 2010. Gruppi musicali composti da giovani avevano composto dei brani per questa iniziativa e avevano ottenuto quale contropartita la possibilità di inciderle professionalmente in studio e di proporle nell´ambito di un concerto pubblico presso il Centro giovani Ufo a Brunico il 4 dicembre 2010. Selfie- Questa funzione consente di fare un autoscatto con il telefono cellulare. In calce all´immagine comparirà lo specchietto con lo slogan "Una donna di valore" al fine di rafforzare l´autostima delle utenti. La fofo può essere così postata in Facebook o inviata tramite Sms. Infopoint- Attivando questa funzione appare una carta geografica con i più importanti indirizzi dove rivolgersi (con indirizzi, numeri di telefono, contatti Internet). Informazioni utili- A questa funzione corrisponde un elenco di informazioni utili, ad esempio il servizio bus Nightliner, ed anche un glossario con spiegazioni dettagliate.  
   
   
PUGLIA: GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA LOTTA ALLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE  
 
Bari, 25 novembre 2014 - “Volevamo dire chiaramente che la violenza sulle donne è il raccapricciante esito di una cultura sessista e discriminante che ha radici molto lontane”. Spiega così il presidente della Giunta regionale Nichi Vendola la scelta della Regione Puglia di bandire un concorso di idee nel marzo scorso con l’obiettivo di spingere le scuole a riflettere sui temi della violenza di genere e del femicidio, attraverso l’elaborazione di soluzioni artistiche in forma di claim, spot o video per arricchire la campagna di comunicazione già avviata un anno fa sul tema “Troppo amore: sbagliato”. Ed è alla premiazione dei quattro elaborati selezionati dalla giuria che sarà dedicata la Giornata internazionale della lotta alla violenza contro le donne, in programma il 25 novembre presso la Sala del Consiglio Regionale a partire dalle ore 10.30. Il concorso, riservato a studenti e studentesse delle scuole secondarie, prevedeva tre sezioni: definizione del claim che accompagni l’immagine scelta per la campagna; progettazione di un video (spot, video clip, docufilm) della durata massima di 5 minuti; progettazione di visual art (fotografia, illustrazione, fumetto, pittura, arte digitale). I lavori selezionati sono quattro per le tre sezioni (due ex aequo) e le scuole premiate sono; I.i.s.s. “De Pace” di Lecce, il Liceo Artistico “Perugini” di Foggia, l’I.i.s.s. “De Ruggieri” di Massafra, l’I.i.s.s. “Agherbino” di Putignano. “La premiazione – spiega l’assessore regionale al Welfare e Salute Donato Pentassuglia – è un momento importante di riconoscimento delle loro abilità ma anche un ringraziamento alle scuole che hanno accolto l’invito e hanno dato questa opportunità agli studenti”. Partecipano all’incontro: Onofrio Introna, Presidente del Consiglio regionale. Donato Pentassuglia, Assessore al Welfare e Salute. Alba Sasso, Assessore alla Formazione professionale. Antonella Bisceglia, Direttore dell’Area Sviluppo economico della Regione Puglia Serenella Molendini, Consigliera regionale di Parità. Carmelo Grassi, Presidente del Teatro Pubblico Pugliese. Con le riflessioni di: Anna Maria Ferretti, giornalista. Maria Rosaria D’agostino, sociolinguista e docente. Conduce Antonio Stornaiolo, attore e conduttore televisivo.  
   
   
IL 25 NOVEMBRE È LA GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE, LA REGIONE MARCHE IN PRIMA LINEA PER ARGINARE IL DRAMMA  
 
Ancona, 25 novembre 2014 - È un’emergenza reale, che chiede prese di posizione decise e coraggiose, quella della violenza sulle donne di cui martedì 25 novembre si celebra la Gionata internazionale. Lo dichiara l’assessore ai Diritti e Pari Opportunità, Paola Giorgi, che aggiunge: “Un giorno che simboleggia una battaglia che deve essere quotidiana, di ognuno di noi, di coscienza critica per dare voce a tutte le donne del mondo che subiscono violenza e soprusi. Una voce forte e potente per dire basta e per compiere azioni di contrasto determinate e senza interruzioni temporali, affinché questa condanna per il genere femminile possa arrestarsi”. “Perché - secondo l’assessore, - a violenza di genere non può essere una semplice questione privata, da relegare alla cronaca e rinchiudere dentro le mura domestiche, ma è una questione culturale di civiltà ed educazione al rispetto dell’altro”. Azioni regionali rafforzate dall’integrazione delle risorse statali Nella nostra regione agiscono 5 Centri Antiviolenza (Cav), 2 Case di Accoglienza e 1 Casa di Emergenza che si avvale anche del contributo della Protezione civile regionale. La Regione è in prima linea per contrastare il fenomeno della violenza sulle donne con alcuni positivi elementi di novità. Una prima novità importante è rappresentata dalla recente assegnazione di risorse statali rese disponibili (“legge anti-femminicidio” n.119/2013) che destina alla Regione oltre 276.000 euro, di cui parte per il sostegno ai Centri antiviolenza e alle Case di accoglienza e parte per attività di iniziativa e di rilievo regionale di prevenzione, informazione, monitoraggio, insieme a ulteriori 115.000 euro per due nuove dotazioni strutturali di accoglienza, risorse che integrano la do-tazione annuale regionale pari a oltre 97.000 euro. La gestione delle risorse viene stabilita dalla Giunta regionale, sulla base dei pareri acquisiti da parte del Forum permanente contro le molestie e la violenza di genere, presieduto dall’ assessore Giorgi e della competente Commis-sione Consiliare. Altra novità è rappresentata dall’avviso pubblico che destina risorse regionali e statali ai Cav per un importo complessivo di euro 146.087,87 rivolto ad enti locali associati, Comuni e Ambiti territoriali sociali che cofinanzieranno, in misura almeno pari al 30%, le spese di gestione ne-cessarie a garantire la funzionalità dei Centri, come previsto dalla Lr n.32/2008. La novità ri-spetto al passato risiede nella possibilità dei Cav di ampliare la propria azione in un ambito territoriale più ampio. All’interno del Forum si è inoltre costituito un “Tavolo tecnico di confronto e coordinamento”, curato dalla struttura regionale competente, composto dalle rappresentanti di Anci, Upi, Cav e dei soggetti titolari della gestione delle Case. È un gruppo di lavoro a composizione “aperta” anche ai soggetti che, a diverso titolo, sono coinvolti nella presa in carico di donne vittime di maltrattamenti, come i servizi sociali, sanitari e le forze dell’ordine. “Siamo convinti – rimarca Giorgi - che tale inquietante e complesso fenomeno possa trovare adeguate risposte solo ‘in un’ottica di rete’ fra i diversi operatori, pubblici e privati, da imple-mentare e sviluppare con il coordinamento della Regione, nella comune finalità di accompagnare le donne vittime di violenza nel percorso di progressiva acquisizione di autonomia psicologica e sociale”. I dati del Rapporto annuale sul fenomeno della violenza contro le donne nella regione Marche - curato dall’Osservatorio regionale delle Politiche sociali e condiviso con le operatrici dei cinque centri antiviolenza - testimoniano un fenomeno sociale presente e devastante purtroppo anche nella nostra regione. I dati più significativi - raccolti ed elaborati tramite il nuovo web service messo a regime nel corso del 2014 avvalendosi di un’apposita scheda di rilevazione condivisa – rilevano che, rispetto al 2012, si registra un aumento allarmante dei “contatti” ai Cav. Sono 439 rispetto ai 307 del 2012, articolati per territori provinciali: a Fermo risultano più che triplicati con 22 contatti nel 2012 e 70 nel 2013; a Macerata 46 nel 2012 e 72 nel 2013. Nella provincia di Pesaro e Urbino sono stati 71 nel 2012 e 110 nel 2013. Ad Ancona 126 nel 2012 e 147 l’anno successivo. Anche i dati in corso di progressiva acquisizione per il 2014 ci danno un trend in aumento. “Si tratta di un dato da leggere in due direzioni - spiega Giorgi - Da un lato è un segnale importante della maggiore consapevolezza femminile e del ruolo fondamentale dei Cav quale punto di riferimento dedicato. Ma dall’altro è un segnale di un complesso disagio relazionale che attra-versa la società”. A chiedere aiuto sono le donne tra 53 e 34 anni, coniugate (44%), italiane (75%), con figli (70%), soprattutto minorenni (47%). Si conferma, quindi, il dato relativo alla dimensione “fa-miliare” del fenomeno e quello della cosiddetta violenza “assistita”, ovvero sotto gli occhi dei loro figli: nel 67% dei casi si è di fronte a donne “coniugate” o “separate/divorziate”. Quanto alla condizione professionale, solo il 28,5% è occupata “in maniera stabile”, mentre il 38% risulta “occupata in maniera precaria” o “disoccupata/in cerca di lavoro”, evidenziando la dimensione aggiuntiva della fragilità economica.  
   
   
POTENZA: IL 25 NOVEMBRE “LE STRADE DELLE DONNE”  
 
Potenza, 25 novembre 2014 - L´associazione Telefono Donna invita a partecipare a “Le strade delle Donne | I volti e le voci delle donne della città” che si tiene Il 25 novembre prossimo nel Museo Archeologico Nazionale Dinu Adamesteanu, alle ore 17,00. Dopo un percorso museale guidato, in un´ottica tutta al femminile, sarà proiettato – fanno sapere gli organizzatori - il video “Le Strade delle Donne” con la regia di Elisa Laraia. Il video è l’ultima tappa di un percorso di coinvolgimento di Donne di tutte le età della città di Potenza, studentesse e studenti delle scuole di vario ordine e grado. Consiste in laboratori urbani realizzati da Monica Nicastro e Mio D´andrea Santoro del Laboratorio permanente di Arte Pubblica, e nella azioni sceniche di Carlotta Vitale di Gommalaccateatro, su testi di Lorenza Colicigno. I testi sono incentrati sul racconto di storie di donne significative del territorio lucano, partendo dal più lontano passato sino al passato recente e riguardano: la “Principessa di Vaglio”, Carolina Addone Pomarici, le Clarisse di San Luca, ed Ester Scardaccione . Queste sono le Donne scelte dall’Associazione Telefono Donna, in una dimensione di figure propositive come modelli per le giovani generazioni. La finalità dell´evento, patrocinato dal gruppo nazionale di Toponomastica Femminile, oltre alla scoperta del valore e della storia delle donne del nostro territorio, è quello di dare l’avvio al processo di intitolazione di alcune strade della città a queste figure femminili. Questi nomi si potranno aggiungere a quello di Laura Battista (unica potentina), Isabella Morra, Luisa Sanfelice e Ondina Valla, le cui targhe sono già presenti nella nostra città. I nomi proposti non vogliono comunque essere esaustivi ma costituire uno stimolo ad andare avanti in questo senso. Nel corso della serata interverranno la presidente dell’Associazione Telefono Donna Cinzia Marroccoli, il soprintendente per i Beni Archeologici della Basilicata Antonio De Siena, il sindaco di Potenza Dario De Luca.  
   
   
NASCE IN CAMPANIA CARA. LA RETE PER LE VITTIME DI VIOLENZA  
 
Napoli, 25 novembre 2014 - Si chiama Cara, acronimo di ´Campania rete antiviolenza´, il sistema di integrazione ai servizi territoriali per l´accoglienza e l´assistenza delle vittime dalla violenza di genere lanciato dall´assessorato alle Politiche sociali della Regione Campania in occasione della 25 Giornata internazionale contro la violenza sulle donne che si celebra domani ´´Entro il 2015 - spiega l´assessore Bianca D´angelo - grazie allo stanziamento già ripartito di 4,5 milioni di euro, a valere sulle risorse nazionali, saranno avviati 57 progetti che daranno vita nei diversi Ambiti territoriali a presidi per donne e bambini vittime di maltrattamento, con attività di accoglienza, consulenza psicologica e legale, orientamento al lavoro, formazione, sensibilizzazione e denuncia anche contro l´omofobia´´. Si tratta di un ulteriore passo avanti per una regione che ha già approvato due leggi nel settore, nel 2011 per l´istituzione dei Centri antiviolenza e nel 2012 per regolamentare il percorso di donne e minori vittime all´interno delle strutture sociosanitarie. I progetti annunciati sono 25 a Napoli, 6 ad Avellino, 5 a Benevento, 10 a Caserta, 11 a Salerno, numeri che riguardano le città e le province. A Napoli è già attivo il centro ascolto antiviolenza dell´Ospedale San Paolo, ma anche il Telefono Rosa, Donne in contatto di Giugliano, centro Aurora e la casa delle donne maltrattate Fiorinda. Nel casertano opera il centro Eva a Maddaloni e a Santa Maria Capua Vetere, Spazio Donna telefono rosa a Caserta, Casa Lorena di Casal di Principe; a Salerno il centro Linea Rosa. Alla presentazione della ´rete´ sono intervenute l´assessore alla Cultura Caterina Miraglia, che ha sottolineato la grande collaborazione sul tema tra gli assessorati introducendo il reading dell´attrice Gaia Aprea che ha recitato nella sala Giunta della Regione il monologo finale da ´Casa di Bambola´ di Ibsen e l´assessore all´Agricoltura Daniela Nugnes. ´´Per molto tempo la donna è stata descritta come una bambola alla quale dare una finta protezione - ha notato Miraglia denunciando come ´mortificanti´ i dati sulla violenza contro le donne. Sono infatti 155 le vittime in Italia nell´ultimo anno, due milioni i casi di stalking, e solo il 5 per cento delle violenze è oggetto di denuncia. Per l´assessore all´agricoltura Daniela Nugnes ´´importante è il coinvolgimento della famiglia e poi della scuola e non dimenticare mai la gravità anche della violenza psicologica´´. Lo spot, visibile sulla home page del portale della Regione Campania, sarà diffuso anche nei cinema della regione grazie all´adesione dell´Agis.  
   
   
VIOLENZA SULLE DONNE, COMBATTERLA COMINCIANDO DAGLI UOMINI. MERCOLEDÌ 26 NOVEMBRE ALL’ACQUARIO DI GENOVA VIA AL PROGETTO “UNA FOTO PER CAMBIARE”  
 
Genova, 25 Novembre 2014 - Combattere la violenza sulle donne partendo dagli uomini, dai propri mariti, fratelli, figli, compagni, amici. E´ il percorso scelto da White Dove , una onlus genovese specializzata nei temi della paternità e del maschile , con il progetto "Una foto per cambiare", in procinto di diventare una campagna di sensibilizzazione e sostegno ai centri d´ascolto per uomini autori di violenza sulle donne patrocinata dalla Regione Liguria e dal Comune di Genova. Anteprima dell´iniziativa mercoledì 26 novembre, alle 18, nella Sala Blu dell´Acquario di Genova. Saranno presentati oltre cinquanta ritratti fotografici di protagonisti della vita genovese e ligure, testimonial provenienti dal mondo del lavoro, dell´economia, della cultura, del giornalismo, della politica, dello sport. La serata sarà presentata da un gruppo di artisti di Zelig , il pubblico presente potrà anch´esso "metterci la faccia", partecipando in diretta alla galleria dei ritratti, grazie a un set fotografico allestito nella sala. White Dove vuole parlare della violenza sulle donne in questo modo per "sottolineare che la stragrande maggioranza degli uomini è contro la violenza. Uno dei nostri obiettivi è diffondere la conoscenza e la presenza dei centri che attuano programmi per uomini autori di violenza. Attualmente sono una quindicina in Italia, la maggior parte dei quali sta lavorando in rete. A Genova, il progetto Lato Oscuro di White Dove è attivo dal 2011, come risposta per venire incontro all´ascolto e al sostegno agli uomini che hanno comportamenti violenti nelle relazioni affettive. L´associazione White Dove Evoluzione del Maschile Onlusnasce nel 2013 come nuova veste della White Dove Progetto Educazione, che dal 1998 si occupa dei temi della paternità e del maschile. Il presidente è Arturo Sica, psicologo e psicoterapeuta, che lavora in collaborazione con Silvia Baudrino, vicepresidente e counselor, e altri dieci soci fondatori.  
   
   
ROMA, VIOLENZA DONNE, CAMPIDOGLIO: “ 25 NOVEMBRE PIAZZA DEL POPOLO ILLUMINATA DI ROSSO, LANCIO LANTERNE IN MEMORIA DELLE VITTIME E URBAN ART LIVE"  
 
Roma, 25 novembre 2014 - Oggi in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, Roma Capitale promuove l’iniziativa “Romadiceno”, in collaborazione con Acea, per dare un segnale forte e coinvolgere cittadine e cittadini in questa importante battaglia. Appuntamento alle ore 17 in Piazza del Popolo alla presenza del sindaco Ignazio Marino, dell’assessore alle Pari Opportunità Alessandra Cattoi, della presidente della Commissione delle Elette Daniela Tiburzi e della presidente di Acea Catia Tomassetti, insieme per esprimere il rifiuto alla violenza di genere e la vicinanza a tutte le vittime. Piazza del Popolo verrà illuminata di rosso, colore simbolo della ricorrenza, e saranno proiettate sulle mura circolari della Piazza alcune parole che sottolineano tutte le forme che quotidianamente assume la violenza sulle donne, soprattutto in ambito domestico come colpire, controllare, costringere, ferire, impaurire, infastidire, inseguire, importunare, insultare, isolare, malmenare, minacciare, molestare, pestare, picchiare, prendere a botte, punire, ricattare, schiaffeggiare, spingere, strattonare, stuprare, tormentare, uccidere, urlare, umiliare, violentare. Per dimostrare quanto sia importante coinvolgere più arti e più linguaggi in questa fondamentale azione di sensibilizzazione, quattro street artist del progetto Muro (Museo di Urban Art di Roma), Diavù, Camilla Falsini, Rita Petruccioli e Mr. Thoms, si esibiranno in performance live di Urban Art ispirate al tema della violenza. Durante l´evento verranno lanciate in aria lanterne rosse in memoria delle numerose vittime. Condurrà Betta Cianchini, autrice e regista di “Storie di donne”, quindici pièce teatrali che verranno rappresentate durante la giornata in tutti i municipi della Capitale, per affermare con forza che Roma, tutta intera, dice no alla violenza di genere. Lo comunica, in una nota, il Campidoglio.  
   
   
VIOLENZA SULLE DONNE, MILANO-BICOCCA E EDV GLOBAL FOUNDATION RINNOVANO LA COLLABORAZIONE L’ANNUNCIO DATO ALLA CAMERA DEI LORD A LONDRA IN OCCASIONE DELLA GIORNATA INTERNAZIONALE PER L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE  
 
Milano, 25 novembre 2014 - «Siamo lieti di continuare la nostra partnership nell’Edv Italy Project con l´Università di Milano-bicocca, - ha dichiarato la baronessa Patricia Scotland, presidente dell’Edv Global Foundation, in occasione di un recente incontro tenutosi alla Camera dei Lord di Londra per ricordare la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che ricorre oggi – un progetto che riunisce esperti, accademici e professionisti per combattere efficacemente la violenza domestica su donne e minori. A questo proposito ringrazio Marina Calloni, responsabile di Edv Italy Project, e i suoi collaboratori Patrizia Farina, Claudia Pecorella e Giorgia Serughetti per l‘ottimo lavoro svolto fin qui, con la speranza che il futuro ci riservi ulteriori soddisfazioni». L’accordo per l’Edv Italy Project è stato sottoscritto il 31 maggio 2013 dall’Università di Milano-bicocca e da Elimination of Domestic Violence - Edv Global Foundation con l’obiettivo di scambiare informazioni e buone prassi fra Italia e Regno Unito, sviluppare ricerche, diffondere la conoscenza del metodo coordinato e integrato di contrasto alla violenza domestica attuato nel Regno Unito mediante il sistema delle Marac (tavoli di collaborazione tra più enti per la valutazione del rischio) e dell’Idva (consulenti indipendenti di violenza domestica), analizzare le condizioni della sua applicabilità in Italia, effettuare azioni di promozione verso le istituzioni e sviluppare un rapporto costruttivo con associazioni, il mondo dell’educazione, il sistema informativo. Sempre in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’Università di Milano-bicocca ospita oggi alle 14.30 in Aula Pagani (Edificio U7, 3° piano, Via Bicocca degli Arcimboldi 8, Milano) il seminario “Vecchie e nuove forme di violenza contro le donne: tra offline e online”, un incontro incentrato sul tema della violenza contro le donne attraverso l’uso della rete. Partecipano la presidente del Comitato Unico di Garanzia Abcd Tiziana Vettor e la sociologa Arianna Mainardi di Milano-bicocca, la scrittrice Lea Melandri e la giornalista Marta Serafini; coordina Carmen Leccardi del Centro di ricerca interuniversitario “Culture di Genere” di Milano-bicocca.