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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 16 Dicembre 2014
PARLAMENTO EUROPEO: PRESIDENTE SCHULZ SCONVOLTO DALLA REPRESSIONE DEI MEDIA IN TURCHIA  
 
Strasburgo, 16 dicembre 2014 - Il Presidente del Pe Schulz ha aperto la sessione di dicembre ricordando che la libertà di stampa e il pluralismo dei media sono valori fondamentali dell´Ue. Prendiamo i nostri negoziati con la Turchia in quanto paese candidato molto seriamente, ha detto, e dobbiamo quindi sottolineare i problemi così come i progressi. Schulz ha detto di essere rimasto sconvolto dalla notizia dei raid in Turchia contro i media d’opposizione e di aver pertanto chiesto all´ambasciata turca, in nome del Parlamento europeo, una spiegazione sugli eventi. Ha aggiunto che seguirà molto da vicino gli sviluppi. Modifiche all’ordine del giorno - Il Parlamento discuterà la libertà di espressione in Turchia e la recente repressione dei media mercoledì, con una dichiarazione del rappresentante per gli affari esteri Ue Federica Mogherini. Una risoluzione su tale argomento sarà votata nel mese di gennaio. I voti sulle sei relazioni di codificazione di Andrzej Duda, riguardanti Islanda, antidumping, importazioni e esportazioni, in programma per questo martedì, sono state rinviate ad una successiva tornata. Il Parlamento ha infine deciso che voterà una risoluzione per concludere la discussione prevista per questa settimana sul programma di lavoro della Commissione per il 2015. Il voto sulla risoluzione è previsto per la tornata di gennaio. Deputati uscenti - Il belga Annemie Neyts-uyttebroeck (Alde) ha rassegnato le dimissioni con effetto dal 1 gennaio 2015.  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA E L´ITALIA LANCIANO IL PRIMO FONDO FIDUCIARIO UE REGIONALE IN RISPOSTA ALLA CRISI SIRIANA  
 
 Bruxelles, 16 dicembre 2014 - La Commissione europea e l´Italia hanno firmato ieri l´accordo costitutivo di lanciare il primo fondo fiduciario Ue regionale come un nuovo strumento di finanziamento strategico per mobilitare più aiuti in risposta alla crisi siriana. Il finanziamento di start-up previsto ammonta a 20 milioni di euro dal bilancio dell´Ue e 3 milioni da Italia come il primo donatore di fondazione. Ulteriori finanziamenti sono previsti per il 2015. Il fondo fiduciario Ue si concentrerà inizialmente sul sostegno ai rifugiati e le comunità ospitanti nei paesi vicini della Siria. Mentre altri fondi fiduciari già esistenti per i paesi colpiti funzionano solo su scala nazionale o sub-nazionale, il fondo fiduciario Ue fornisce un regionale ambito rispondere a un regionale crisi, consentendo in tal modo l´Ue e gli Stati membri a intervenire congiuntamente in modo flessibile e rapido in risposta a spostare esigenze durante la crisi. Il fondo porterà anche forti incrementi di efficienza sul lato finanziario, come può operare con spese generali di significativamente inferiore al 5%, a seconda delle dimensioni dei margini complessivi. Potrebbe anche diventare un veicolo di finanziamento per un futuro post-conflitto ricostruzione già essere operativo quando sarà il momento. Questo fondo fiduciario Ue tratterà le esigenze di resilienza e di stabilizzazione di massa e l´aumento nei paesi vicini della Siria, in particolare il Libano, la Giordania, la Turchia, l´Iraq e l´Egitto, così come all´interno della Siria. Federica Mogherini, Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza / Vicepresidente della Commissione europea, ha dichiarato: "Oggi con la crisi dei rifugiati siriani, ci troviamo di fronte alla più grande crisi nel nostro quartiere per gli ultimi decenni Durante la mia visita nella regione. Qualche settimana fa, ho confermato la determinazione dell´Unione europea di aiutare i milioni di rifugiati e sfollati al dove sono e Paesi che li ospitano. Con il nuovo fondo fiduciario Ue ci auguriamo di aumentare l´assistenza dell´Ue notevolmente. L´ue si è anche impegnata a sforzi di supporto per raggiungere una soluzione politica alla crisi in Siria ". Commissario per la politica europea di vicinato e allargamento negoziati, Johannes Hahn ha dichiarato: " L´unione europea continua a stare dai milioni di siriani che sono diventati rifugiati e perso le loro case in questa terribile crisi Il nuovo fondo fiduciario Ue permetterà l´Ue ei suoi Stati membri. Mettere in comune le nostre risorse in un meccanismo unico e flessibile per rispondere meglio alle crescenti esigenze di questi rifugiati e dei paesi che li ospitano. La maggior parte dei rifugiati sono bambini e giovani, il cui futuro tiene poche prospettive e rischi di diventare un terreno fertile per la radicalizzazione . Già oggi il conflitto ha conseguenze dirette per la sicurezza dell´Ue, in particolare attraverso combattenti stranieri, l´immigrazione clandestina e la polarizzazione tra le comunità religiose. Questo è il motivo per cui abbiamo bisogno di fornire una risposta più coerente e rafforzata. " Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale d´Italia Paolo Gentiloni ha dichiarato: "Sono convinto che questo nuovo strumento efficace di migliorare la qualità dell´assistenza fornita ai rifugiati, comunità ospitanti e governi colpiti dalla crisi siriana. Dal 2012, l´Italia ha fornito un contributo complessivo di circa 60 milioni di € per entrambe le attività di soccorso umanitario e complementari esigenze di recupero precoce in Siria e nei paesi limitrofi. Attraverso la creazione di questo strumento strategico insieme alla Commissione europea, siamo disposti ad aumentare la nostra assistenza e contribuire a fornire una risposta più coordinata alla crisi multidimensionale ". Il fondo fiduciario Ue è aperta a tutti gli Stati membri dell´Ue, nonché di altri donatori, pubblici o privati. Esso contribuirà a migliorare la risposta dell´Europa alla crisi sia come donatore e agente. Il nome arabo del fondo fiduciario è "Madad", che significa sostanzialmente fornendo aiuto insieme ad altri. Questo finanziamento si aggiunge al pacchetto speciale 2014 di aiuti di 180 milioni per la Siria, il Libano e la Giordania, adottata dalla Commissione il 4 dicembre. Il fondo fiduciario Ue a partire dal prossimo anno in grado di rafforzare tali programmi in corso con fondi aggiuntivi, in particolare per quanto riguarda le esigenze di scolarizzazione urgenti di milioni di bambini rifugiati siriani. Background sulla crisi siriana Il conflitto siriano sta avendo un impatto devastante e duraturo sulla Siria e in tutta la regione. A partire dal dicembre 2014, con il conflitto nel suo quarto anno, i bisogni delle popolazioni colpite sono di una scala senza precedenti. 12,2 milioni di persone all´interno del paese più della metà della popolazione siriana, di cui 7,6 milioni di persone sono sfollate, hanno bisogno di assistenza urgente, e più di 3,2 milioni di rifugiati, oltre le loro comunità di accoglienza overstretched nei paesi vicini hanno bisogno di aiuto su base giornaliera . Il numero di decessi legati al conflitto ha superato 191.000 e più di un milione sono stati feriti di guerra. La crisi siriana si è evoluto da proteste inizialmente pacifiche per la libertà e la democrazia che sono state brutalmente represse dal regime siriano verso una guerra civile, con un conseguente prolungata e sempre peggioramento emergenza umanitaria, che oggi si è trasformata in un multidimensionale e prolungata politiche, di sicurezza, sociale e crisi che colpisce direttamente diversi paesi della regione - soprattutto in Libano, Giordania e Iraq, ma anche la Turchia e l´Egitto. Questi paesi capacità sociale ed economica per far fronte alla sempre crescente afflusso di rifugiati è allungato ai limiti. La generosa ospitalità delle comunità ospitanti è ora influenzata da crescenti tensioni sociali, mentre i flussi di rifugiati aggiuntivo e sfollati interni sono stati causati in Iraq, Siria e Turchia l´avanzata del "Isil" / Da´esh. I paesi vicini non possono far fronte a questa enorme crisi di rifugiati nel medio-lungo termine, senza una significativa ulteriore sostegno da parte della comunità internazionale. La recente conferenza di Berlino sulla crisi dei rifugiati siriana il 28 ottobre ha confermato questo in maniera drammatica. In occasione della comunità internazionale ha ribadito il suo impegno ad aumentare il suo sostegno ai paesi ospitanti. In risposta, il bilancio dell´Unione e gli Stati membri hanno finora mobilitato più di 3 miliardi dall´inizio del conflitto (circa 1,6 miliardi a carico del bilancio dell´Unione e quasi 1,5 miliardi dagli Stati membri), il che rende il principale donatore mondiale per affrontare le conseguenze di questa crisi.  
   
   
OFFENSIVA UE SUGLI INVESTIMENTI: IL VICEPRESIDENTE KATAINEN LANCIA LA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE ITINERANTE SUGLI INVESTIMENTI  
 
Bruxelles, 16 dicembre 2014 - Jyrki Katainen, Vicepresidente della Commissione europea responsabile per l´Occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività ha lanciato ieri una campagna di comunicazione itinerante, che toccherà 28 paesi, per promuovere il piano di investimenti dell´Ue (con un valore di oltre 300 miliardi di Eur) e per illustrare le nuove opportunità offerte ai governi, agli investitori, alle imprese nonché alle autorità regionali, alle organizzazioni sindacali e alle comunità. Il Vicepresidente Katainen ha dichiarato: "Il nostro messaggio è perfettamente chiaro: stiamo lavorando a ritmo serrato per far affluire nuovi investimenti ad iniziative imprenditoriali a corto di liquidità, alle start-up, agli investimenti infrastrutturali quali i trasporti o la banda larga nonché a nuove scuole e ospedali. Ci siamo messi all´opera, forti del convinto sostegno politico che già ci è stato accordato, con la volontà di spiegare agli operatori pubblici e privati come prendere parte all´iniziativa." L´iniziativa è al via oggi in Romania, dove il Vicepresidente sarà affiancato da Corina Creţu, Commissaria responsabile per la Politica regionale. Il Vicepresidente Katainen incontrerà il primo ministro Victor Ponta, il Presidente designato Klaus Iohannis, il portavoce del senato Călin Popescu Tăriceanu, nonché i ministri e i membri del Parlamento. Egli prenderà parte ad una conferenza dal titolo "An investment boost to Europe" (un aumento degli investimenti in Europa), che prevede anche la partecipazione del governatore della Banca nazionale di Romania, al fine di promuovere questa opportunità in presenza di 100 potenziali investitori ed imprese. Katainen terrà inoltre, presso l´Accademia degli studi economici di Bucarest, un dibattito sul futuro dell´Ue con studenti e rappresentanti del mondo accademico. Egli aprirà inoltre il gran galà dei fondi strutturali, un evento nel corso del quale verranno premiati i progetti finanziati dall´Ue che hanno fatto la differenza nella vita delle comunità cui erano destinati. Katainen concluderà quindi la sua visita a Bucarest visionando il progetto finanziato dall´Ue "Luminaled" presso Microelectronica, un´azienda privata operante nel settore della ricerca e della produzione di Led per costruttori di automobili. La visita odierna in Romania sarà seguita da visite in Italia e Germania a gennaio, in Spagna, Croazia, Repubblica ceca e Regno Unito a febbraio e in Francia a marzo, con l´obiettivo di toccare tutti i 28 paesi dell´Ue entro il mese di ottobre 2015. Il Vicepresidente effettuerà visite anche in paesi terzi per promuovere il piano di investimenti. Il programma sarà opportunamente adattato per rispondere ad esigenze di investimento specifiche di determinati Stati membri. Il Vicepresidente discuterà del piano di investimenti con rappresentanti del mondo imprenditoriale e accademico, organizzazioni sindacali, studenti e potenziali investitori nonché con autorità a livello nazionale, regionale e locale. Egli prenderà inoltre visione dei progetti che beneficiano dei finanziamenti dell´Ue ed esaminerà le opportunità offerte dal piano. Contesto: La campagna di comunicazione itinerante sarà incentrata sui tre pilastri del piano di investimenti dell´Ue: 1) la mobilitazione delle risorse di investimento. L´intento è fornire ai potenziali investitori (del settore pubblico e privato) nonché a coloro che aspirano a beneficiare dei finanziamenti in futuro, informazioni pratiche sulle modalità di funzionamento del nuovo Fondo europeo per gli investimenti strategici (Feis) e di partecipazione all´iniziativa. Grazie al forte sostegno politico degli Stati membri e del Parlamento europeo, il nuovo Fondo europeo per gli investimenti strategici potrebbe essere istituito nel giugno 2015, con la disponibilità di finanziamenti per i progetti nell´autunno 2015. Per le Pmi i finanziamenti potrebbero essere disponibili anche prima di tale data, in quanto viene rafforzato l´attuale Fondo europeo per gli investimenti; 2) la nuova riserva di progetti. Nell´ambito del piano di investimenti verrà creata una riserva di progetti validi e affidabili, passati al vaglio da esperti indipendenti, che esercitino un richiamo sugli investitori. La campagna di comunicazione itinerante fornirà informazioni su come le parti interessate, tra cui gli Stati membri, le regioni o i promotori di progetti, possono presentare i progetti da esaminare nonché sui servizi erogati da una nuova piattaforma di assistenza tecnica, per garantire che tali progetti siano ben strutturati e conformi ai requisiti normativi; 3) le riforme normative. La campagna di comunicazione itinerante raccoglierà il sostegno politico al fine di attuare, a livello di Ue e nazionale, le riforme normative fondamentali per eliminare gli ostacoli agli investimenti, aprire nuove opportunità di investimento (in settori quali i mercati digitale, dell´energia e dei capitali) e modificare in modo permanente il contesto per gli investimenti in Europa.  
   
   
NEXTMED, DA ENPI A ENI, UNA NUOVA FASE DI COOPERAZIONE NEL MEDITERRANEO. EVENTO INTERNAZIONALE ORGANIZZATO DALLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA  
 
Roma, 16 Dicembre 2014 - "La Sardegna conosce molto bene, con la sua centralità e l´esperienza vissuta in questi anni, l´importanza del dialogo tra i paesi del Mediterraneo per lo sviluppo politico, sociale, economico e culturale". Il presidente della Regione Francesco Pigliaru, ha sottolineato con queste parole il ruolo di capofila della Regione Autonoma della Sardegna nel Programma Enpi Cbc Med. Il 12 dicembre, a Roma, all´hotel Parco dei Principi, a circa 500 persone provenienti da tutto il bacino del Mediterraneo nel corso dell´evento Nextmed, è stato illustrato il passaggio alla nuova fase di cooperazione tra i 14 Paesi dell´area eleggibile. All´appuntamento hanno partecipato, tra gli altri Renato Soru, Europarlamentare del Pd, Ian Borg, Segretario Parlamentare per la Presidenza Maltese del Consiglio dell’Unione Europea 2017 presso il Ministero degli Esteri, Nehad Abdel Latif, Ambasciatore, già assistente per il Ministro degli esteri Egiziano, Fathallah Sijilmassi, Secretario generale dell´Unione per il Mediterraneo (Ufm) e Gabriel Busquets, del Ministero degli Affari Esteri della Spagna. "Al momento il programma sta vivendo una fase cruciale. Da una parte i progetti finanziati negli anni passati, durante la prima fase di Enpi Cbc Med, che va dal 2007 al 2013, stanno raggiungendo la loro fase conclusiva. Dall´altra, il nuovo programma Eni per il periodo 2014-2020 è in uno stato avanzato di preparazione e ne attendiamo l´approvazione dalla Commissione Europea per il prossimo anno", ha detto ancora il presidente della Regione Autonoma della Sardegna, Francesco Pigliaru. "I risultati raggiunti nella prima fase sono più che incoraggianti e il desiderio di avanzare nella cooperazione transfrontaliera del Mediterraneo, mostrata da tutti gli stakeholders, è molto rilevante - ha concluso Pigliaru - in questa situazione particolarmente delicata che si sta vivendo su entrambe le sponde del Bacino. Oggi i Paesi del Mediterraneo stanno affrontando molte sfide e devono trovare soluzioni di cooperazione per crescere insieme, superare le difficoltà e ridurre i divari, con l´obiettivo comune di uno sviluppo che sia davvero sostenibile". Nextmed è un’iniziativa organizzata nell’ambito del Semestre italiano di Presidenza del Consiglio dell´Unione Europea e si configura come un momento di riflessione sulla nuova Politica Europea di Vicinato nel Mediterraneo, nella quale ancora una volta la Regione Autonoma della Sardegna sarà promotrice di processi strategici di cooperazione nella´area. La Regione Sardegna infatti, già Autorità di Gestione del Programma Enpi Cbc Bacino del Mediterraneo 2007-2013, continuerà a svolgere questo ruolo nell´ambito del nuovo Programma Eni Cbc Bacino del Mediterraneo 2014-2020. Nello specifico la sessione poltica “New challenges for Mediterranean cooperation”, moderata da Franco Zallio, ha riunito esponenti politici delle istituzioni europee e rappresentanti dei governi dei Paesi del Mediterraneo, con l’obiettivo di promuovere riflessioni comuni sulla Politica Europea di Vicinato e sul modo attraverso il quale può contribuire ad una migliore integrazione politica, economica, culturale e sociale dello spazio mediterraneo. Gli interventi dei relatori hanno cercato di illustrare in quali settori si può stimolare la cooperazione tra governi, istituzioni locali e società civile e quale potrebbe essere il valore aggiunto della cooperazione transfrontaliera nel quadro complessivo delle relazioni euro-mediterranee. Fin dal 2007 il Programma di cooperazione transfrontaliera Enpi Cbc Med, che coinvolge 7 Paesi membri dell´Unione Europea e 7 Paesi partner della sponda sud del Mediterraneo (Cipro, Egitto, Francia, Giordania, Grecia, Italia, Israele, Libano, Malta, Palestina, Portogallo, Siria, Spagna, Tunisia) ha costituito una piattaforma di cooperazione tra 735 attori locali quali amministrazioni pubbliche, istituzioni locali, università, la società civile e il settore privato. Nello stesso periodo con una dotazione finanziaria di 200 milioni di Euro il Programma Enpi Cbc Med 2007-2013 ha finanziato complessivamente 95 progetti in settori come la crescita socioeconomica, il dialogo culturale, il turismo sostenibile, le sfide ambientali e sviluppo del capitale umano.  
   
   
PUGLIA: ORGOGLIOSA DI MOSTRARE A EUROPA RISULTATI DEL PROPRIO LAVORO  
 
 Bari, 16 dicembre 2014 - Per il semestre di Presidenza Italiana del Consiglio dell’Ue è stata scelta infatti la nostra regione come meta dell’Attaché Trip e così dall’11 al 13 dicembre i rappresentanti del Gruppo azioni strutturali (Gruppo di lavoro del Consiglio competente per i fondi strutturali) hanno visitato i luoghi della nostra regione nei quali sono stati realizzati interventi rappresentativi dei principali ambiti interessati dalla programmazione dei Fondi Strutturali. L’iniziativa infatti è finalizzata a far conoscere come vengono utilizzati i Fondi strutturali nello Stato membro che ha la Presidenza di turno del Consiglio dell’Ue. La delegazione, composta da referenti delle Rappresentanze Permanenti degli Stati membri (Attaché), da rappresentanti della Commissione e del Consiglio Europeo e da referenti del Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione, ha avuto così l’opportunità di conoscere la strategia adottata dalla Puglia nel quadro della programmazione regionale, nazionale e comunitaria, concretizzatasi in interventi di sviluppo locale e progetti implementati da soggetti pubblici e privati su tutto il territorio. “Siamo veramente orgogliosi – ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola - di aver portato la Puglia a livello europeo, utilizzando fino in fondo i finanziamenti dell’Obiettivo Convergenza. Abbiamo guardato con molta attenzione anche alla qualità della spesa, all’insegna di un progetto complessivo che ha saputo coniugare innovazione, sviluppo industriale, sostenibilità, valorizzazione dei talenti pugliesi e attrattività territoriale. Così, in questo modo, abbiamo raggiunto risultati di tutto rilievo. Ci aspettiamo a questo punto - ha concluso Vendola - che in una nuova intesa tra Governo italiano e Commissione europea si decida di nettizzare i cofinanziamenti ai fondi comunitari liberandoli dagli insostenibili vincoli del Patto di Stabilità, perché si possa dare un ulteriore e decisivo impulso allo sviluppo e alla occupazione in Puglia e nell’intero Mezzogiorno”. Il Presidente ha poi voluto ringraziare anche tutti coloro che, con “la loro competenza e la loro sapienza nel corretto impiego delle risorse comunitarie”, hanno consentito alla Regione di raggiungere “questi risultati che sono il frutto di una collaborazione a più voci e tra più soggetti”. E’ stato intenso il programma degli incontri che ha visto come prima tappa la visita del Museo “Pino Pascali” di Polignano a Mare, dove l’Assessore alla Cultura, Mediterraneo e Turismo Silvia Godelli, incontrando la folta delegazione europea, ha dichiarato: “In Puglia l’iniziativa culturale e la costituzione di una rete di industrie creative, principalmente nei settori dello spettacolo dal vivo, del cinema e dell’arte contemporanea, ci ha permesso di incubare una nuova modalità di sviluppo, alimentando peraltro a livello internazionale il brand Puglia, ormai riconosciuto a livello internazionale come luogo delle eccellenze territoriali e di un fascinoso intreccio tra tradizione e modernità”. I progetti e le iniziative presentate in questi tre giorni di permanenza in Puglia alla delegazione euroepa, hanno compreso i settori della cultura e della creatività, della rigenerazione urbana e sociale di aree svantaggiate, della raccolta e catalogazione di dati ortofotografici per la sicurezza e la pianificazione territoriale, della ricerca nel settore dei plasmi freddi (Progetto Lipp), della valorizzazione ambientale, turistica ed imprenditoriale di aree protette. Nel novero delle visite sono rientrate anche quelle ad imprese regionali eccellenti, operanti nel settore dell’aerospazio e ferroviario (Sitael Spa), dell’aeronautica (Balckshape Spa), della meccatronica (Bosch Spa). Di ciascuna iniziativa sono state fornite informazioni sul tipo di finanziamenti ricevuti, sulle attività realizzate e sui risultati ottenuti, in un’ottica di potenziale mainstreaming europeo e di valorizzazione del potenziale di replicabilità  
   
   
IL PRESIDENTE DELLA TOSCANA ROSSI HA INCONTRATO IL NUOVO CONSOLE GENERALE CINESE WANG FUGUO  
 
Firenze 16 dicembre 2014 – Massima disponibilità reciproca a collaborare su legalità e sicurezza sul lavoro, attrazione degli investimenti, turismo e politiche di integrazione. Il presidente Enrico Rossi ha incontrato ieri pomeriggio a Palazzo Strozzi Sacrati il nuovo Console Generale della Repubblica Popolare Cinese a Firenze Wang Fuguo. Rossi ha esposto al Console la grande attenzione che la Toscana rivolge alla comunità cinese, sottolineando però la necessità di intercedere per la risoluzione di alcune situazioni problematiche connesse principalmente con l´esistenza di alcune sacche di illegalità e di precaria sicurezza in alcune imprese. Rossi ha poi spiegato, ribadendo di essere rimasto profondamente colpito dalla disgrazia di un anno fa, che l´obiettivo principale è di voler creare condizioni di assoluta sicurezza per tutti i lavoratori cinesi. E di voler instaurare rapporti costanti con le istituzioni cinesi per raggiungerlo. Il Console ha dichiarato la massima disponibilità a collaborare su questo tema fondamentale, così come anche ad individuare canali preferenziali per favorire l´arrivo di imprenditori cinesi in Toscana. Su questo punto il presidente Rossi ha concluso dando la propria apertura ad intavolare una discussione proficua, con il coinvolgimento anche dell´ambasciata cinese a Roma.  
   
   
RIORDINO ISTITUZIONALE: IL MINISTRO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE E IL PRESIDENTE DELLA REGIONE BASILICATA HANNO SOTTOSCRITTO UN PROTOCOLLO D’INTESA PER AVVIARE UNA FASE DI CONFRONTO E SPERIMENTAZIONE INTERISTITUZIONALE E PROGETTARE INSIEME MODELLI INNOVATIVI PER LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI  
 
Potenza, 16 dicembre 2014 - Un protocollo d’intesa per avviare una fase di confronto e sperimentazione interistituzionale e progettare insieme modelli innovativi per le pubbliche amministrazioni, con l’obiettivo di favorire anche il processo di riordino dell’architettura del territorio in atto. Lo hanno firmato ieri a Matera il ministro per gli Affari regionali e le autonomie Maria Carmela Lanzetta e il Presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella. L’accordo intende valorizzare anche l’esperienza maturata dalla Regione Basilicata in materia di decentramento amministrativo, nonché le buone pratiche sperimentate dalla Regione stessa. Nel dettaglio, il documento d’intenti prevede l’avvio di una fase di analisi e sperimentazione per individuare e condividere buone prassi replicabili anche in altre realtà regionali. In questo contesto saranno privilegiati gli ambiti di intervento relativi alle forme associative da parte delle autonomie territoriali, alla costituzione e attività delle Unioni di Comuni, all’efficientamento dei servizi, alla razionalizzazione dei sistemi di acquisto di beni e servizi, alla diffusione e uso delle nuove tecnologie della comunicazione, in linea con quanto definito dall’Agenda digitale nazionale e della Basilicata. “L’accordo firmato oggi segna l’inizio di un percorso di collaborazione e confronto tra il Ministero e la Regione Basilicata con l’obiettivo di migliorare il processo di attuazione delle leggi, ascoltando innanzitutto le esigenze e le esperienze maturate sui territori – ha dichiarato il Ministro Lanzetta – È un’iniziativa innovativa, che vuole valorizzare e promuovere le buone pratiche regionali e dare una spinta al processo di riordino amministrativo, puntando sulle gestioni associate e sulle Unioni di Comuni”. “Per quanto ci riguarda – ha sottolineato dal suo canto il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella - ce la metteremo tutta per confermare la fiducia che il ministro Lanzetta e con essa l’intero Governo Renzi hanno mostrato di riporre nella Regione Basilicata, anche alla luce dell’esperienza riformatrice maturata e delle buone pratiche messe in atto da noi, a partire dalla legge di riordino del sistema di governo locale approvata nelle scorse settimane. La Basilicata farà da Regione-pilota di un processo riformatore da mettere al servizio dell’intero Paese. E questo naturalmente ci inorgoglisce, ma al tempo stesso ci fa sentire per intero il peso di una forte responsabilità e soprattutto di un gravoso impegno organizzativo, dovendo conseguire l’obiettivo di garantire servizi di qualità al cittadino con minori costi a carico dei Comuni, anche alla luce delle esiguità delle risorse pubbliche e delle politiche di risparmio attuate dallo Stato”.  
   
   
RIUNITA IERI LA GIUNTA REGIONALE DEL PIEMONTE  
 
Torino, 15 dicembre 2014 - La Giunta regionale si è riunita questa mattina per esaminare i diversi punti all’ordine del giorno. Durante la seduta, coordinata dal presidente Sergio Chiamparino, si è provveduto ad approvare: su proposta dell’assessore Giovanna Pentenero, la stipula di un accordo tra la Regione ed il Ministero dell’Istruzione con cui si dispone che dall’anno formativo 2015-16 le iscrizioni ai corsi triennali di qualifica del sistema della formazione professionale saranno accettate solo on line, in modo da controllare sistematicamente le domande inoltrate ai vari centri piemontesi, e che gli stessi centri aiuteranno le famiglie che incontreranno difficoltà nell’applicazione della nuova procedura; - su proposta dell’assessore Antonio Saitta, il Piano di coordinamento per la realizzazione di nuovi cimiteri e crematori, che viene ora presentato al Consiglio regionale e che definisce i requisiti e le caratteristiche dei campi di inumazione, dei loculi, dei cimiteri e delle sepolture private, l’allestimento di strutture per il commiato per ogni nuovo cimitero e crematorio, la creazione di cinerari comuni, di aree predisposte per la dispersione delle ceneri e di zone per inumare gli animali d’affezione, la dotazione di parcheggi e servizi per i frequentatori; come stabilito dal regolamento regionale n.7 dell’8 agosto 2012, la realizzazione dei nuovi crematori sarà autorizzabile sulla base della popolazione residente di ciascun Comune o nella eventuale forma associata, purché sufficiente a giustificare l’investimento ed a consentire l’equilibrio di gestione, dell’indice di mortalità e dei dati statistici sulla scelta crematoria da parte dei cittadini interessati; - su proposta del presidente Sergio Chiamparino, l’adesione della Regione all’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e nel sistema agroalimentare; - su proposta dell’assessore Francesco Balocco, gli schemi di atti transattivi per definire i contenziosi giurisdizionali dinanzi al Tar Piemonte ed i ricorsi straordinari al Capo dello Stato in materia di trasporto pubblico locale presentati da enti locali ed aziende di trasporto, nonché lo schema di protocollo d’intesa tra Regione Piemonte, Rete Ferroviaria Italiana e Rseau Ferrè de France per la realizzazione degli interventi prioritari per la messa in sicurezza dell’asse ferroviario Cuneo-ventimiglia; - su proposta dell´assessore Giorgio Ferrero, la nomina di Giacomo Ballari a presidente della costituenda “Fondazione per la ricerca e l´innovazione e lo sviluppo tecnologico dell’agricoltura piemontese” fino al 31 dicembre 2015, ovvero per la durata del periodo transitorio di deroga alle previsioni statutarie inerenti la costituzione del consiglio di amministrazione, che sarà composto da cinque persone (tre elette dalla Regione, una da Unioncamere Piemonte, una dall’assemblea di partecipazione), e senza percepire compenso; - su proposta degli assessori Giorgio Ferrero ed Alberto Valmaggia, la sospensione per dieci giorni del divieto di spandimento dei liquami zootecnici nelle aree esterne alle zone vulnerabili ai nitrati di origine agricola per i soli terreni con colture in atto o dotati di residui colturali; - su proposta degli assessori Antonella Parigi ed Alberto Valmaggia, il protocollo di collaborazione tra Regione ed Ente di gestione delle aree protette dell´Area metropolitana di Torino per la valorizzazione integrata delle strutture regionali inserite nei parchi della Mandria e di Stupinigi.  
   
   
LA GIUNTA REGIONALE DELLE MARCHE APPROVA E TRASMETTE ALL’ASSEMBLEA LEGISLATIVA IL BILANCIO DI PREVISIONE 2015 E IL PLURIENNALE 2015-2017.  
 
Roma, 16 dicembre 2014 - La Giunta regionale ha approvato, il 12 dicembre, la proposta del Bilancio preventivo 2015 e pluriennale 2015-2017 (Legge finanziaria regionale). I documenti verranno inviati all’Assemblea legislativa per l’adozione. Le difficoltà legate all’entrata in vigore delle nuove regole di contabilità nazionale (operative dal 1 gennaio 2015) e le ancora incerte disposizioni della Legge di stabilità nazionale, all’esame del Parlamento, rendono difficoltosa e problematica la preparazione dei bilanci regionali. Le Marche hanno predisposto un documento che cambia le regole contabili della spesa: le risorse saranno disponibili non sulla base dello storico, cioè di quanto si è sempre assegnato, ma della cantierabilità dei progetti. In questa maniera, a fronte di tagli nazionali definiti “non sostenibili, in assenza di una di qualsiasi strategia di programmazione qualitativa orientata alla valorizzazione della virtuosità”, la Regione riesce a non compromettere le assegnazioni per i principali capitoli e settori del bilancio. “È un bilancio di guerra che costringe le Regioni a rimodulare la propria capacità di spesa secondo criteri nuovi, considerando che si azzerano i trasferimenti statali e che le entrate proprie diminuiscono per la contrazione dei redditi causata dai lunghi anni di crisi economica che l’Italia sta attraversando – afferma il presidente della Regione, Gian Mario Spacca – Lo stesso ruolo costituzionale delle Regioni viene messo in discussione. Questo fatto non può non ripercuotersi sulla predisposizione dei bilanci e sulla programmazione degli investimenti. Le Marche, che hanno sempre avuto bilanci in ordine e hanno conseguito premialità per questo motivo, riescono a predisporre un proprio documento contabile, ma con una capacità di spesa che viene affidata unicamente alle risorse europee che introducono nuove regole, la necessità di una maggiore progettualità e l’allocazione delle risorse dalle spese correnti a quelle per investimenti”. “Una situazione complessa, che la mancata approvazione della Legge di stabilità nazionale appesantisce in maniera oltremodo sostenibile - rimarca l’assessore al Bilancio, Pietro Marcolini - A fronte di una manovra del Governo nazionale che mette in crisi la maggior parte delle Regioni, data l’entità di tagli che, per la sola nostra Regione, ammontano a oltre 230 milioni, le Marche fanno una scelta che cerca di dare elementi di certezza e stabilità alla comunità marchigiana: in altri termini, teniamo in equilibrio la Regione, nonostante l’incertezza degli scenari in corso. Abbiamo compiuto una scelta responsabile, che consente un minimo di operatività alla Regione, consapevoli che quanto fatto e quanto sempre garantito, oggi, purtroppo, non è più un motivo che possa condizionare l’assegnazione delle modestissime risorse disponibili”.  
   
   
PARITETICA: FVG, ILLUSTRATE NORME FINANZA LOCALE  
 
 Trieste, 16 dicembre 2014 - Le norme di attuazione in materia di finanza degli Enti locali sono state al centro, a Roma, nella sede della Regione Friuli Venezia Giulia, della riunione della Commissione paritetica Stato-regione Friuli Venezia Giulia. Alla riunione, presieduta da Ivano Strizzolo, è intervenuto l´assessore regionale alle Autonomie locali Paolo Panontin. "Si è trattato di un incontro oltremodo proficuo - ha sottolineato al termine lo stesso assessore Panontin - che ha permesso alla Commissione paritetica di entrare nel dettaglio, soprattutto tecnico-giuridico dei contenuti normativi: nel dibattito sono emersi anche alcuni spunti di ulteriore discussione e taluni suggerimenti tendenti, in generale, a rafforzare i concetti di specialità della finanza locale in Friuli Venezia Giulia. La Commissione si è dimostrata molto collaborativa ed ha dimostrato di cogliere appieno la filosofia delle modifiche proposte". "Gli spunti e i suggerimenti pervenuti dalla Commissione - ha dichiarato Panontin - li tradurremo in aggiunte o modifiche normative al testo in vigore, che saranno prima sottoposte all´attenzione della Giunta regionale e poi analizzate nel dettaglio nel corso della prossima seduta della Paritetica, in programma verso la fine del prossimo mese di gennaio".  
   
   
CAMPANIA: ATTIVITÀ PRODUTTIVE, DA GIUNTA CALDORO 15 MILIONI A 7 COMUNI  
 
 Napoli, 16 dicembre 2014 - Il consigliere del presidente Caldoro alle Attività produttive e Sviluppo economico Fulvio Martusciello ha consegnato oggi i decreti dei progetti ammessi a finanziamento nell’ambito degli interventi di accelerazione della spesa dei Fondi strutturali europei. Gli stanziamenti ammontano complessivamente a € 15.463.432,73. Di seguito il dettaglio dei progetti dei Comuni campani ammessi a finanziamento: Provincia Benevento: € 6.205.453,53 - Comune di Arpaia, stanziamento € 5.366.375,33 per revisione e verifica impianti a rete Pi ed edifici comunali; Comune di Arpaise, stanziamento € 839.078,200 per efficientamento energetico della casa ‘Albergo per anziani’ (realizzazione impianti fotovoltaico e solare termico; intervento sull’involucro dell’edificio e ristrutturazione e sostituzione impianti generali). Provincia Di Caserta: € 1.329.030,00 - Comune di Cancello Arnone, stanziamento € 1.329.030,00 per revisione e verifica impianti a rete Pi ed edifici comunali. Provincia Salerno: € 7.928.949,2 - Comune di Colliano, stanziamento € 1.444.958,89, per efficientamento energetico Casa comunale e Scuola media statale ‘Giovanni Pascoli’ (realizzazione impianti fotovoltaici e solari termico; intervento sull’involucro dell’edificio e ristrutturazione e sostituzione impianti generali); Comune di Moio della Civitella, stanziamento € 501.538,91, per efficientamento energetico ‘Asilo comunale Pellare’ (realizzazione impianti fotovoltaici e solari termico; intervento sull’involucro dell’edificio e ristrutturazione e sostituzione impianti generali); Comune di Nocera Inferiore, stanziamento € 1.999.889,42, per efficientamento energetico ‘Casa comunale’ (intervento sull’involucro dell’edificio e ristrutturazione e sostituzione impianti generali); Comune di Roccapiemonte, € 3.982.561,98, per revisione e verifica impianti a rete Pi ed edifici comunali. “Abbiamo dichiarato con determinazione – ha detto Martusciello - che avremmo impegnato fino all’ultima risorsa messa a disposizione nell’ambito dei fondi europei ed abbiamo mantenuto la promessa: i sindaci dei Comuni campani che hanno ricevuto oggi i decreti di ammissione a finanziamento dei loro progetti potranno partire con i bandi di gara immediatamente. In questo modo ci prepariamo al meglio alla nuova programmazione europea, allo scopo di massimizzare il valore di opere ad alto impatto economico nel rispetto dei tempi stabiliti.”  
   
   
RIORDINO AUTONOMIA LOCALI: FVG FARA’ CONSULTAZIONE PUBBLICA  
 
Trieste, 16 dicembre 2014 - Raccogliere i suggerimenti dei diversi portatori di interesse, da utilizzare in particolare per la predisposizione del Piano di riordino territoriale che definirà le dimensioni territoriali delle Unioni. E´ il principale obiettivo di una consultazione pubblica sulla legge di "Riordino del sistema Regione - Autonomie locali del Friuli Venezia Giulia. Ordinamento delle Unioni territoriali intercomunali e riallocazione di funzioni amministrative", che si terrà dopo la pubblicazione (prevista mercoledì prossimo 17 dicembre) del testo della riforma sul Bollettino ufficiale della Regione. L´argomento è stato discusso oggi in Giunta regionale, con l´assessore alle Autonomie locali, Paolo Panontin, che ha spiegato che "la consultazione verrà effettuata tramite la compilazione di un questionario on-line, realizzato dalla Direzione centrale funzione pubblica, autonomie locali e coordinamento delle riforme in collaborazione con il Servizio programmazione, pianificazione strategica, controllo di gestione e statistica della Direzione generale". "Destinatari saranno i cittadini in generale, gli amministratori locali e gli altri portatori di interesse, quali enti ed istituzioni di ricerca, camere di commercio, associazioni di categoria, rappresentanze sindacali ed imprese private". Dopo una parte introduttiva che, riportando la documentazione più importante, illustra le caratteristiche della riforma, il questionario pone cinque quesiti a risposta multipla, i quali verteranno sugli obiettivi e le principali funzioni che le Unioni territoriali intercomunali saranno chiamate a garantire, sulla perimetrazione territoriale delle Unioni, sui vantaggi e le problematicità connessi al funzionamento delle Unioni così configurate.  
   
   
BOLZANO: GETTARE LE BASI PER UN FUTURO CERTO SUL BILANCIO 2015  
 
Bolzano, 16 dicembre 2014 - "Un futuro certo: può suonare come un banale slogan, ma è proprio questo lo scenario che prefiguriamo." Nella relazione al bilancio di previsione 2015 presentata oggi (12 dicembre) in Consiglio provinciale il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha indicato la rotta del secondo anno di Legislatura. Impegno di fondo: creare le condizioni per garantire ai cittadini più sicurezza e stabilità. Davanti al plenum del Consiglio provinciale il presidente Kompatscher ha esordito ricordando il compito della politica, "che consiste nel creare condizioni quadro ottimali per consentire ai nostri concittadini di modellare responsabilmente la vita quotidiana secondo le proprie aspettative." La crisi economica, i deficit pubblici degli Stati o l´andamento demografico contribuiscono però ad allentare le sicurezze di ogni giorno: "Riuscire a stabilizzare queste sicurezze e dare nuove certezze alla popolazione sono a mio avviso i principali compiti che dobbiamo affrontare nel 2015", ha detto Kompatscher. Si tratta quindi di saper fronteggiare condizioni avverse: l´Alto Adige, ad esempio, si sottrae alle conseguenze più penalizzanti dell´alto indebitamento statale grazie all´aiuto del cosiddetto "patto di garanzia", che crea certezze sul piano della programmazione e dei finanziamenti. Inoltre va aggiornata l´autonomia per creare nuovi punti fermi, recuperare passate competenze e ripartirle in modo nuovo: "Dobbiamo pensare a una riforma che comprenda sin dal suo avvio anche il livello dei Comuni, perché non tutte le competenze che assicuriamo all´Alto Adige devono essere competenze della Provincia", ha chiarito il Presidente. Maggiore sicurezza per cittadini e imprese sarà raggiunta anche attraverso sgravi più ampi, "che creano margini di manovra, aprono nuove prospettive e rendono possibili opzioni di intervento strategiche", ha ricordato Kompatscher riferendosi alle agevolazioni fiscali come la no tax area dell´addizionale Irpef o i tagli all´Irap. Ad accelerare il rilancio della crescita deve contribuire secondo il Presidente anche la prevista riforma del sostegno all´economia, per la quale la Giunta si è data chiari obiettivi: da un lato l´abbattimento dei tempi di attesa negli aiuti agli investimenti aziendali, dall´altro un´impostazione che li renda finanziabili in modo mirato, rapido e sostenibile. Una riforma radicale che abbandona il principio dei contributi a pioggia, degli anni di attesa o del contributo a fondo perduto, "e che mostra chiaramente come la sicurezza non si crei restando ancorati a vecchi meccanismi anche quando le condizioni quadro cambiano repentinamente", ha specificato Arno Kompatscher. Un´ulteriore sfida nel 2015 citata nella relazione riguarda il riordino del sistema sanitario. E la questione non è quella di risparmiare. "Ciò che occorre fare è contenere l´aumento dei costi affinchè il settore resti finanziabile, per non dover tagliare prestazioni e per non risparmiare a spese del cittadino", ha detto Kompatscher. Si tratta di concepire il sistema degli ospedali, delle strutture comprensoriali e di base come una unità che provvede congiuntamente al servizio sanitario: "Si tratta anche qui di sicurezza: della sicurezza dei cittadini di poter contare anche domani su un´efficiente assistenza sanitaria in Alto Adige, che sia capillare, qualitativamente elevata, efficace e a costi ragionevoli." Nella sua relazione il Presidente ha affrontato anche la nuova impostazione della politica dell´energia elettrica che punta alla creazione di un grande player pubblico locale al servizio della collettività. "Un impegno per il bene comune che si deve concretizzare nella sicurezza dell´approvvigionamento, in tariffe accessibili e soprattutto stabili e in nuove risorse non trascurabili per le casse pubbliche." In riferimento al bilancio provinciale 2015 Kompatscher ha ricordato che cresce dell´1,8% rispetto al 2014 ma che l´azione deve essere improntata al risparmio, perché i servizi da finanziare sono in costante aumento: si tratta dunque di fissare delle priorità, perchè "con gli stessi fondi dobbiamo raggiungere risultati migliori." Nel nuovo bilancio crescono gli investimenti, cala la spesa corrente, settori cruciali come istruzione, ricerca, famiglia e sociale, mobilità sono preservati dai tagli. "Oggi l´Alto Adige - ha ricordato il Presidente - è posizionato bene." E se alla fine del prossimo anno, malgrado il periodo difficile, saranno state create le condizioni per consentire ai cittadini di guardare al futuro con maggiore sicurezza e di affrontare con fiducia i propri progetti di vita, "allora avremo raggiunto il nostro obiettivo comune", ha concluso Kompatscher.  
   
   
POR FESR: FVG, DA UE NESSUNA BOCCIATURA, IL NEGOZIATO E´ IN CORSO  
 
 Trieste, 16 dicembre 2014- "La Commissione europea non ha bocciato il Friuli Venezia Giulia sui fondi Fesr 2014-2020. Il negoziato è ancora in corso". Lo assicura l´assessore regionale alle Finanze, Francesco Peroni, in replica alle affermazioni fatte dal Centrodestra sui fondi comunitari. Ricordando che la Regione ha inviato all´Ue la prima bozza di programma in luglio 2014, Peroni evidenzia che "su quella bozza la Commissione ha formulato una serie di osservazioni, secondo la procedura di negoziato che prevede un´interlocuzione tecnica preliminare all´invio ufficiale del programma". "Le osservazioni e le azioni richieste sono state analizzate e recepite e le attività richieste sono in fase di attuazione, mentre una nuova bozza di programma è stata inviata alla Commissione per la ulteriore verifica". "Anche se il completamento delle attività necessarie per l´approvazione del programma dovesse comportare, come stimato dalla Commissione, un limitato slittamento nei tempi di approvazione, questo tempo non inciderà sulla messa in opera delle diverse iniziative, sia attraverso la predisposizione anticipata di tutti gli strumenti necessari a dare immediato avvio, all´approvazione del programma, alle misure, sia attraverso la messa in campo di misure anche a valere sui fondi regionali". "Analogamente ai precedenti cicli di programmazione, si tratta di negoziazioni complesse vincolate anche dai tempi, piuttosto lunghi, di approvazione sia dei regolamenti ufficiali della Commissione, sia dell´accordo nazionale che fa da cappello a tutta la programmazione". In sostanza, "nessuna bocciatura", ribadisce, "semmai solo un contenutissimo, certamente innocuo ritardo. Tanto più innocuo se si considera che "proprio in considerazione della complessità di questi negoziati ben sapevamo che nella migliore delle ipotesi l´approvazione del nostro programma sarebbe avvenuta dopo il primo anno di programmazione, il 2014, per cui nella finanziaria del 2014 abbiamo allocato risorse regionali per anticipare le attività previste e spalmarle in maniera omogenea sui sette anni della programmazione". Rispetto infine alla richiesta del Centrodestra di anticipare subito in finanziaria i fondi di un presunto avanzo, in quanto l´assestamento di giugno potrebbe essere tardi, l´assessore alle Finanze Peroni precisa che "l´assestamento non si alimenta di Fondi europei, ma è l´avanzo del bilancio, vive di vita sua; come la Corte costituzionale ha chiarito, da ormai due anni non si può più iscrivere già nella manovra finanziaria di dicembre. Si tratta di una scrittura contabile non consentita", conclude.  
   
   
APPRENDISTATO IN TOSCANA, VIA LIBERA AL NUOVO REGOLAMENTO PER QUALIFICA E PROFESSIONALIZZANTE  
 
 Firenze 16 dicembre 2014 – Via libera dalla giunta regionale alle nuove regole sull´apprendistato che adeguano la normativa regionale alle Linee Guida approvate dalla Conferenza Stato Regioni nel marzo 2014 e alle modifiche introdotte dalla revisione del Testo Unico sull´apprendistato (Dlgs 167/2011). Le principali novità riguardano l´apprendistato professionalizzante, il tipo di contratto comunemente utilizzato dalla maggior parte delle imprese. In adeguamento alle linee guida nazionali il regolamento toscano prevede l´obbligatorietà del piano formativo individuale solo per la formazione tecnico-professionale e specialistica. La formazione di base e quella per l´acquisizione di competenze trasversali resta obbligatoria ma, si precisa nel nuovo testo, nei limiti delle risorse pubbliche disponibili. Nel caso di esaurimento delle risorse si fa riferimento alla contrattazione nazionale di settore. In attuazione del testo unico sull´apprendistato, è stabilito che la Regione invia al datore di lavoro informazioni sull´offerta formativa pubblica disponibile e sugli standard disponibili entro quarantacinque giorni dalla comunicazione dell´avvio del contratto. Novità anche per quanto riguarda la durata complessiva della formazione di base e trasversale rispetto ai titoli di ingresso degli apprendisti e sulle materie oggetto della formazione di base e trasversale. "Con queste modifiche – conclude Simoncini – rendiamo nuovamente operativo a livello regionale uno strumento che, anche grazie all´intenso lavoro svolto a livello nazionale, abbiamo cercato di adeguare alle esigenze delle imprese e del mercato del lavoro, puntando a fare dell´apprendistato lo strumento principe di accesso per i giovani. Confidiamo che, su queste basi, anche questo strumento possa contribuire al rilancio dell´occupazione e al superamento di situazioni di sfruttamento o di precariato". Per quanto riguarda, invece l´apprendistato per la qualifica e il diploma professionale le modifiche, introdotte dalla giunta su proposta dell´assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini, prevedono la riduzione da 600 a 500 delle ore di formazione teorica obbligatoria per il raggiungimento della qualifica. Il nuovo Regolamento è ora in consiglio regionale per il parere della commissione competente, prima della definitiva approvazione da parte della giunta che avverrà entro gennaio. "La finalità di questo provvedimento sulla quale era stato trovato un accordo fra Stato e Regioni che prevedeva un tetto minimo di 400 ore – spiega l´assessore Simoncini – è quella di rilanciare il contratto di apprendistato di primo livello, ad oggi poco utilizzato, sia a livello nazionale che nella nostra regione. Il nuovo regolamento permette di rendere operativi i contratti che partiranno così secondo i nuovi parametri, fatti salvi ovviamente quelli partiti prima della sua entrata in vigore".  
   
   
LAVORO: FVG, FAVORITI GLI ANTICIPI DELLA CASSA INTEGRAZIONE  
 
Trieste, 16 dicembre 2014 - Con due provvedimenti, uno di proroga e l´altro di modifica regolamentare proposti dall´assessore al Lavoro, Loredana Panariti, la Giunta regionale ha inteso venire incontro alle esigenze dei cassaintegrati, favorendone l´accesso al credito per l´anticipazione dei trattamenti economici a loro riservati. Nel primo caso, è stata prorogata fino al 31 dicembre 2015 la validità del protocollo d´intesa per il sostegno ai lavoratori ed alle imprese in crisi sottoscritto nel dicembre 2009 con parti sociali e banche di credito cooperativo. "Grazie a questa proroga - ha commentato Panariti - i lavoratori del Friuli Venezia Giulia interessati da sospensioni o riduzioni di orario con ricorso alla cassa integrazione ordinaria o straordinaria, anche a seguito della sottoscrizione di contratti di solidarietà difensivi, potranno continuare a richiedere l´anticipazione dei trattamenti alle banche nel caso in cui i datori di lavoro, eventualità sempre più frequente, non siano in grado di provvedere a tale esigenza". Dall´inizio dell´attuazione dello strumento al 31 dicembre 2013, ha evidenziato ancora l´assessore, sono state concesse oltre 2400 anticipazioni (35 pc Cigo e 65 pc Cigs, 810 solo l´anno scorso con un aumento del 60 per cento rispetto al 2012) per un valore complessivo di circa 7,5 milioni di euro. Nel secondo caso, recependo le segnalazioni delle parti sociali rispetto ai tempi particolarmente lunghi di attesa per l´erogazione dei trattamenti di cassa integrazione in deroga, è stato opportunamente modificato il regolamento che definisce i criteri e le modalità per la concessione delle garanzie per l´accesso al credito da parte dei lavoratori precari. In questo modo, aumenta da 3.060 a 4.320 euro l´importo netto garantito a titolo di anticipazione di cassa integrazione, con la possibilità di rilasciare circa 2300 garanzie per un totale di finanziamenti pari a 10 milioni di euro.  
   
   
SVILUPPUMBRIA: "UN LAVORO DI RISANAMENTO CHE STA DANDO BUONI RISULTATI E SVOLTO IN TRASPARENZA"  
 
Perugia, 16 dicembre 2014 – Illustrare le scelte effettuate, le attività intraprese e i risultati conseguiti e da raggiungere: con questo obiettivo si è svolto a Perugia nella sede della Giunta regionale di Palazzo Donini, il terzo incontro pubblico promosso dalla nuova Sviluppumbria Spa, al quale hanno preso parte la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, il direttore Mauro Agostini, e il presidente di Sviluppumbria, Gabrio Renzacci,. "Sviluppumbria è il soggetto regionale cui è demandata la promozione del sistema Umbria – ha detto la presidente Marini – il sostegno dello sviluppo economico, quindi di nuove iniziative, nonché il supporto alle imprese in difficoltà. Questi momenti pubblici – ha aggiunto – rendono conto del modo di operare di Sviluppumbria di cui è stata ridefinita la ‘mission´ che è legata alle politiche della crescita e dello sviluppo della regione, all´internazionalizazione e alla promozione". La presidente, ringraziando il direttore e il presidente di Sviluppumbria per il lavoro svolto, ha posto in particolare l´attenzione su come "la trasparenza nell´agire sia una delle leve principali del processo di cambiamento delle amministrazioni pubbliche e delle organizzazioni, in grado di renderle sempre più vicine alle esigenze del territorio e più efficaci nella realizzazione degli impegni assunti". "Durante il nostro ultimo incontro del giugno scorso – ha aggiunto la presidente - avevamo evidenziato come le nuove dinamiche competitive che investono i territori comportino un ripensamento necessario dei metodi e degli obiettivi alla base delle politiche e degli strumenti per l´internazionalizzazione, l´innovazione e la promozione integrata del sistema umbria. La frammentazione dell´offerta territoriale nelle sue diverse componenti pone con forza il tema della semplificazione e del coordinamento nella gestione ed organizzazione dell´intero processo di promozione territoriale, dalla progettazione alla realizzazione degli strumenti ed eventi, in questo contesto il ruolo di Sviluppumbria è di primo piano". "La Sviluppumbria di oggi – ha sottolineato il presidente Renzacci - è un´agenzia profondamente rinnovata, con una nuova organizzazione interna allineata alla sua funzione, che ha saputo lavorare riducendo drasticamente i costi di gestione, assorbendo meno risorse per il suo funzionamento - risorse che vengono liberate a vantaggio della fornitura di servizi - e arricchendo la sua capacità, qualitativa e quantitativa, di supporto all´economia regionale lavorando con grande trasparenza nell´agire e all´insegna dell´efficienza". Per Renzacci infatti, "l´uso efficiente, responsabile e trasparente delle risorse pubbliche è alla base del nuovo partenariato pubblico-privato orientato, come deve essere, verso modelli innovativi di coesione sociale e sviluppo locale". Il direttore Agostini in apertura del suo intervento ha reso noto che "nel 2012 per Sviluppumbria le spese di gestione sono state di 1 milione 357 mila euro, nel 2014 di 982 mila euro, per il 2015 si prevede siano 856 mila. Un risultato oltre le previsioni - ha detto – se si tiene conto del fatto che il piano di riduzione della spesa si poneva come obiettivo il – 17 per cento, mentre è stato raggiunto -30 per cento". Il presidente Agostini ha poi affrontato il tema della promozione integrata: "Occorre ripensare i metodi e gli obiettivo della promozione dell´offerta territoriale – ha precisato Agostini – che dovrà muoversi lungo 7 pilastri e cioè, selezione degli obiettivi, coordinamento,semplificazione, partenariato pubblico-prvato, territorio, tradizione e innovazione, continuità". "In questo contesto – ha proseguito – Sviluppumbria dovrà agire su tutta la tastiera dell´offerta territoriale, valorizzando le diverse linee di collegamento ed interconnessione e coordinando tutti gli attori coinvolti. Di conseguenza, Sviluppumbria è in grado di orientare la promozione verso la crescita economica regionale, contribuendo a posizionare l´Umbria anche come ‘business destination´, contaminando promozione turistica e internazionalizzazione delle nostre imprese. A tal fine, occorre selezionare gli obiettivi, concentrare gli sforzi su poche aree del mondo e, soprattutto, dare continuità alle azioni, fare missioni di sistema ed ospitarne qui in Umbria. Quella in Sudafrica, ad esempio, è stata molto importante visto che ha coinvolto molti soggetti ed ha saputo anche trasmettere i valori fondanti del Brand Umbria, parlando anche attraverso la nostra cultura coniugando tradizione ed innovazione". I nuovo strumenti già predisposti sono tutti orientati verso questo approccio sistemico - nuovo portale turistico regionale, vetrina del patrimonio immobiliare, sito del marketing territoriale - con l´obiettivo di sapere leggere e comunicare la reputazione del territorio in termini di attrattività per potenziali investitori, turisti e nuovi residenti, export e internazionalizzazione di tutti i settori produttivi, capitale umano, cultura, ambiente, patrimonio e, non ultimo, capacità di buona governance. Un percorso multidimensionale, partecipativo e trasparente per progettare nuovi strumenti ed eventi di promozione coinvolgendo tutto il territorio e tutti gli stakeholders pubblici e privati.  
   
   
GARANZIA GIOVANI IN VALLE D’AOSTA: APPROVATO L’INVITO A PRESENTARE PROGETTI  
 
Aosta, 16 dicembre 2014 - L’assessorato alle Attività produttive, Energia e Politiche del lavoro comunica l’approvazione da parte della Giunta dell’Invito a presentare progetti da realizzare nell’ambito del Programma Garanzia Giovani per un ammontare complessivo di 2 milioni 75 mila 376 euro. L’invito finanzierà interventi di accompagnamento al lavoro quali orientamento specialistico, tirocini anche in mobilità geografica europea e Servizio Civile Regionale. Le risorse provengono dal cofinanziamento Pon Yei (Programma operativo nazionale, Iniziativa europea per la gioventù), previste dalla convenzione con il Ministero del lavoro. «I servizi - ricorda l’Assessore Pierluigi Marquis - si stima potranno raggiungere circa 2 mila giovani e sono complementari alle altre misure dedicate ai giovani per dare una risposta di contrasto disoccupazione giovanile, quali le misure a valere sul Piano Giovani, Micro credito Fse e Piano di Politica del lavoro». Destinatari delle azioni previste sono i giovani che, al momento dell’adesione alla Garanzia Giovani, abbiano un’età compresa tra i 15 ed i 29 anni non occupati , immediatamente disponibili al lavoro, non iscritti a regolari percorsi d’istruzione di livello secondario o terziario finalizzati al conseguimento di titoli di studio o certificazioni regionali, non partecipanti ad altre iniziative attivate nell’ambito della programmazione regionale a sostegno della formazione e del lavoro, non inseriti in tirocinio o in percorsi di servizio civile. Attraverso questo invito si intende sperimentare un modello di intervento che vede coinvolti in sinergia operatori del mercato del lavoro pubblici e privati per contrastare la disoccupazione giovanile. Possono presentare progetti diversi soggetti beneficiari. All’attuazione delle misure previste dal Programma Garanzia Giovani Valle d’Aosta concorre infatti una rete qualificata di soggetti, in forma singola o associata, quali i soggetti accreditati per i servizi al lavoro, o in fase di accreditamento al momento di presentazione della domanda; le agenzie formative accreditate; i Centri pubblici per l’Impiego, compreso lo Sportello Giovani; gli enti iscritti all’Albo regionale per il Servizio Civile relativamente ai progetti di Servizio Civile Regionale. I progetti devono essere redatti su apposito formulario, allegato all’invito e presente sul sito internet della Regione Autonoma Valle d’Aosta, nella sezione Garanzia Giovani in Valle d’Aosta http://www.Regione.vda.it/lavoro/garanziagiovanivalledaosta/default_i.aspx.. La “richiesta di ammissione a valutazione e finanziamento" va presentata in forma cartacea e in bollo e inviata tramite posta certificata a “politiche_lavoro@pec.Regione.vda.it”. Al fine di illustrare i contenuti dell’Invito, il 19 dicembre prossimo, l’Autorità di gestione del Fse terrà un evento presso la sala della Biblioteca regionale, rivolto ai potenziali beneficiari, nell’ambito dell’evento annuale Fse/fesr. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito internet dell’Amministrazione regionale nella sezione Lavoro Garanzia Giovani in Valle d’Aosta.  
   
   
EMERGENZA OCCUPAZIONE A MASSA CARRARA: ISTITUZIONI E SINDACATI IN PRESSING SUL GOVERNO  
 
Firenze 16 dicembre 2014 – Una situazione di grandissima pesantezza e drammaticità sociale sul fronte occupazionale, sia per il prolungarsi di alcune vertenze sia per crisi aziendali che si sono recentemente aperte. La sta vivendo con grande preoccupazione il territorio di Massa Carrara, tra i più colpiti della Toscana. Con l´obiettivo di condividere un progetto di riconversione e riqualificazione industriale dell´area di crisi complessa da presentare al governo e da mettere al centro di uno specifico Accordo di Programma, si è svolto giovedì scorso a Firenze, presso l´Assessorato al lavoro della Regione Toscana, un incontro a cui hanno preso parte l´assessore regionale Gianfranco Simoncini, il vicepresidente della Provincia di Massa Carrara, i vicesindaci dei Comuni di Massa e di Carrara, il vicepresidente della Camera di Commercio, il presidente dell´autorità portuale e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali confederali. La Provincia ha presentato una ipotesi di lavoro e le istituzioni hanno quindi condiviso alcuni obiettivi: Un programma complessivo di reindustrializzazione dell´area che, a sua volta, si suddivide in: interventi sulla bonifica della falda, interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, attività di sostegno alle imprese per gli investimenti e l´occupazione ex Legge 181/89; il rafforzamento del porto di Carrara a sostegno dell´economia nazionale la valorizzazione della filiera del lapideo. Su questi contenuti le istituzioni predisporranno un documento da presentare al governo nazionale per attivare le risorse e gli strumenti necessari. Le organizzazioni sindacali hanno preso atto positivamente delle proposte e hanno avanzato una richiesta specifica per il sostegno al reddito dei lavoratori della ex Eaton, oggi in uscita dalla mobilità in deroga. L´assessore Simoncini, ricordando la previsione della proposta di finanziaria regionale 2015 dell´attivazione dello strumenti dei lavori di pubblica utilità, ha informato che la prossima settimana ci sarà un tavolo al Ministero del Lavoro che dovrebbe risolvere definitivamente, a seguito della richiesta avanzata ad agosto dalla Regione Toscana, il tema degli arretrati della mobilità in deroga per l´anno 2014 e riguardante, appunto, i lavoratori ex Eaton. "La Regione si impegna – ha proseguito Simoncini - a lavorare ad un progetto speciale, dedicato al territorio della provincia di Massa-carrara, su cui ipotizziamo di di stanziare un milione di euro da destinare a interventi di formazione e a politiche attive del lavoro che saranno concordate nelle prossime settimane". A termine dell´incontro i sindacati si sono dichiarati "completamente insoddisfatti" del nuovo panorama degli ammortizzatori sociali e hanno annunciato che apriranno uno stato di agitazione territoriale chiedendo alle istituzioni un forte sostegno. Le istituzioni, condividendo le preoccupazioni, si sono rese disponibili a mantenere un confronto continuo con le organizzazioni sindacali e nei prossimi giorni rivolgeranno al ministro Guidi una richiesta di incontro urgente per presentare le proposte decise dal tavolo regionale.  
   
   
FORMAZIONE IN LIGURIA: 1,5 MILIONI PER INCENTIVARE L’ASSUNZIONE DI GIOVANI CON CONTRATTO DI APPRENDISTATO  
 
Genova, 16 Dicembre 2014 - Un milione e mezzo di euro per incentivare l´assunzione di giovani liguri nelle imprese del territorio con il contratto di apprendistato di alta formazione. Sono stati stanziati dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore alla formazione e al bilancio Pippo Rossetti, attraverso tre bandi che partiranno il 12 gennaio 2015 a disposizione dell´Università e delle imprese. Il primo bando prevede uno stanziamento del valore di 600mila euro a valere sulle risorse del Ministero del lavoro, messo a disposizione di Università e istituzioni formative a favore di giovani dai 19 ai 29 anni che devono conseguire una laurea o un master universitario di primo e di secondo livello o un dottorato di ricerca e possono contestualmente effettuare percorsi di apprendistato in azienda. La formazione dovrà essere erogata in modo tale da consentire l´alternanza studio-lavoro che caratterizza il contratto di apprendistato e il percorso formativo dovrà avvenire in parte presso l´Università e in parte presso l´impresa con cui il giovane ha stipulato il contratto. E altri 900mila euro, finalizzati nell´ambito di due bandi in parte sui fondi del Ministero del Lavoro e in parte sul Fondo Sociale Europeo, saranno messi a disposizione delle imprese con sede sul territorio regionale, che si vedranno riconoscere un bonus del valore di 9.000 euro per ogni nuovo assunto e potranno richiedere finanziamenti per il tutoraggio aziendale. L´azienda può utilizzare i giovani con contratto di apprendistato da 6 mesi fino a 4 anni, al termine dei quali può essere confermata l´assunzione. Università, istituzioni formative accreditate e imprese potranno presentare le domande per l´accesso ai finanziamenti a partire dal 12 gennaio 2015 all´Arsel Liguria, l´Agenzia regionale per i servizi educativi e il lavoro. Puntualizza l´Assessore Rossetti "Ci auguriamo che al termine del percorso – spiega l´assessore regionale al bilancio e alla formazione Pippo Rossetti - le aziende decidano di proseguire i contratti di apprendistato con rapporti di lavoro a tempo indeterminato, mettendo a patrimonio le risorse umane formate sui propri bisogni specifici. Il sistema di finanziamenti attivato con gli avvisi pubblici approvati traguarda questo obiettivo, favorendo da un lato l´assunzione dell´apprendista e dall´altro sostenendo una formazione addizionale e specifica, modulata sulle esigenze espresse dalle imprese".  
   
   
LAVORO: FVG, PROGRAMMA 2014-16 APPROVATO IN VIA PRELIMINARE  
 
Trieste, 16 dicembre 2014 - La Giunta regionale ha approvato in via preliminare l´aggiornamento 2014 del Programma triennale di politica del lavoro 2014-16 proposto dall´assessore Loredana Panariti e finalizzato ad individuare le aree di intervento prioritario e le tipologie di interventi da realizzare in armonia con la programmazione regionale in materia di economia, politiche sociali e formazione. "La strategia del Programma - ha commentato Panariti - coglie appieno l´impostazione di governo regionale, valorizzando nel contempo sia le indicazioni che emergono dagli studi e dalle analisi del mercato del lavoro sia gli insegnamenti dati dalle best practices delle iniziative già realizzate sul territorio con una visione integrata e di sistema". Fortemente integrate sono le politiche del settore lavoro, sempre attente a promuovere la partecipazione paritaria di donne e uomini alla vita economica, e quelle del settore industriale (da rimarcare è l´azione comune che è stata avviata per fronteggiare la crisi del settore manifatturiero), come lo sono le politiche del lavoro e le politiche sociali (paradigmatico è quanto viene realizzato in materia di inserimento lavorativo delle persone disabili) ed anche le politiche del lavoro e quelle dell´istruzione e della formazione. A loro volta, poi, sono integrate le varie azioni realizzate nell´ambito delle stesse politiche attive e passive del lavoro quale, ad esempio, la previsione di un incentivo regionale per la stabilizzazione di quei lavoratori che abbiano partecipato a progetti di lavoro di pubblica utilità. L´interconnessione delle linee strategiche aiuta a definire delle aree progettuali legate tra loro da relazioni di coerenza, sinergia e complementarietà. Le tematiche trasversali, infine, interessano tutto l´arco temporale di riferimento e riguardano, in particolare, la revisione del Masterplan regionale dei servizi per il lavoro, l´istituto dell´accreditamento dei servizi per il lavoro, il procedimento della certificazione delle competenze e la prossima costituzione dell´Agenzia per il lavoro del Friuli Venezia Giulia. Sotto il profilo procedurale, prima del passaggio in Giunta il Programma è stato sottoposto all´esame del Tavolo di concertazione e della Commissione lavoro. Ora sarà trasmesso al Consiglio regionale per ottenere il parere previsto e infine sarà approvato definitivamente dalla Giunta.  
   
   
LAVORO, LOMBARDIA: RIFINANZIATA CIG CON 88 MILIONI  
 
 Milano, 16 dicembre 2014 - "Abbiamo rifinanziato la Cassa integrazione in deroga per 88 milioni di euro. Si tratta di finanziamenti certi, perché sono soldi che abbiamo già ´in casa´ e quindi possiamo andare avanti con la decretazione". Lo ha ricordato Valentina Aprea, assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia, intervenendo in diretta alla trasmissione televisiva ´Orario continuato´, in onda su Telelombardia. Cassa Integrazione In Deroga Rifinanziata - "Il quadro del lavoro - ha spiegato l´assessore Aprea - vede che, dall´1 gennaio al 31 agosto, sono state presentate 14.737 domande di Cassa in deroga e abbiamo assegnato risorse per 54 milioni e le domande autorizzate sono state 14.230 per circa 28 milioni di euro". "Con questo nuovo finanziamento - ha aggiunto - possiamo arrivare a pagare la Cassa integrazione in deroga fino ad agosto compreso". "Noi anticipiamo - ha sottolineato l´assessore -, attraverso le economie del sistema lombardo, i finanziamenti che ancora devono arrivare da Roma". "Si tratta - ha rimarcato l´assessore Aprea - di un fatto importante, perché non era scontato ottenere l´autorizzazione del Ministero del Lavoro a riassegnare questi fondi, perché sono cambiate le regole a livello nazionale di decretazione della Cassa integrazione in deroga, ma eravamo coperti da accordi sindacali già fatti".  
   
   
GARANZIA GIOVANI, PROTOCOLLO REGIONE CAMPANIA - CENTRO GIUSTIZIA MINORILE. PROGRAMMA VUOLE COINVOLGERE TUTTI.  
 
Napoli, 16 dicembre 2014 - L´assessore al Lavoro Severino Nappi ha siglato ieri mattina il protocollo d´intesa per la promozione di Garanzia Giovani con il dirigente del Centro Giustizia Minorile per la Campania Giuseppe Centomani. “Come avevamo annunziato - ha detto l’assessore Nappi - oggi abbiamo siglato l´accordo con la direzione regionale delle carceri minorili per dar modo anche a ragazzi che occorre recuperare alla società civile e al lavoro sano la possibilità di partecipare a "Garanzia Giovani Campania". “E’ la conferma che questo programma vuole coinvolgere tutti e non lasciare indietro nessuno. La politica e le Istituzioni devono offrire opportunità e farlo in favore di tutti, senza selezionare in base a logiche di parte o peggio clientelari”, conclude Nappi. “Le istituzioni - ha aggiunto Centomani - hanno preso coscienza che da soli non si riesce ad essere efficaci con ragazzi con esperienze di disagio come i nostri. Motivo per cui il centro giustizia minorile per la Campania sta realizzando una serie di formalizzazioni di rapporti di collaborazione con le istituzioni locali e in particolare con i settori della Regione Campania che hanno nella loro ragion d´essere gli obiettivi e gli strumenti per garantire il completamento dei percorsi di reinserimento sociale di questi giovani.”  
   
   
LAVORO: ABRUZZO, DA CICAS 15 MLN PER CIG E MOBILITÀ IN DEROGA  
 
L´aquila, 16 dicembre 2014 - Via libera del Cicas Abruzzo alla liquidazione della Cassa integrazione in deroga e alle istanze di mobilità. Nella riunione che si è tenuta nel pomeriggio a Pescara, alla presenza dell´assessore al Lavoro Marinella Sclocco, si è preso atto che sull´intero ammontare di 503 milioni di euro messo a disposizione dal Governo all´Abruzzo è stata destinata la somma di circa 16 milioni di euro. In ragione della disponibilità finanziaria delle risorse, il Cicas ha stabilito di accogliere le istanze di Cig in deroga, riferite all? anno 2014, limitatamente al periodo che va dal 1° gennaio 2014 al 30 aprile 2014, per un ammontare complessivo di circa 12 milioni 975 mila euro. Per quanto riguarda invece le istanze di mobilità in deroga, riferite sempre al 2014, sono state accolte tutte quelle presentate entro la data del 30 giugno 2014, con la possibilità di riconoscimento di un ulteriore periodo massimo di utilizzo di un mese per un importo complessivo di 2 milioni 815 mila euro. Sempre nell´ambito della mobilità in deroga il Cicas ha poi stabilito di accogliere tutte le istanze, riferite all? anno 2014, in favore di quei lavoratori che maturano il diritto a pensione entro l? anno 2014, nel rispetto dell? importo complessivo di spesa pari a 135 mila euro e con priorità per i lavoratori che maturano prima il diritto a pensione. Su proposta dell´assessore al Lavoro Marinella Sclocco, infine, il Cicas ha dato il proprio assenso alla definizione dell´accordo quadro per la Cig e la mobilità in deroga anche per tutto il 2015, nel rispetto di quanto stabilito dalla normativa nazionale sui criteri e le modalità di erogazione.  
   
   
LAVORO, LOMBARDIA: PER GIOVANI PROGETTI ´GARANZIA´ E ´PONTE GENERAZIONALE´  
 
Milano, 16 dicembre 2014 - "Il sistema di lavori brevi può andare bene per i giovani per guadagnare qualcosa e fare curriculum, va meno bene per i disoccupati con famiglia e magari mutuo a carico" ha sottolineato l´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro Valentina Aprea in diretta alla trasmissione ´Orario continuato´ in onda su Telelombardia. "Però per i giovani va benissimo - ha aggiunto - e ´Garanzia Giovani´ in Lombardia sta avendo davvero un impatto molto positivo. Si tratta di una misura che, per i giovani che, in questo momento, avendo tra i 15 e i 29 anni, non lavorando o avendo appena concluso lo studio o essendo disoccupati, attivino ´Garanzia Giovani´ attraverso il sito di Regione Lombardia dove saranno aiutati a costruirsi curriculum e a entrare in contatto con le imprese". ´Ponte Generazionale´ In Tutta La Lombardia - "Spieghiamo subito che ´Garanzia Giovani´ - ha rimarcato Aprea - è una Misura europea e nazionale attuata da Regione con un modello tutto lombardo, che include anche i poli formativi". "Il ´Ponte generazionale´ - ha aggiunto - è invece una misura tutta lombarda, come il sostegno all´apprendistato, voluta in aggiunta a ´Garanzia Giovani´: l´abbiamo finanziata già per la seconda volta, con Assolombarda, la prima volta con 2 milioni e ora con 3,5". "Puntiamo - ha spiegato - a ridurre l´orario di lavoro per i lavoratori vicino all´età pensionabile, con la contemporanea assunzione di un giovane. Il che significa che il lavoratore più esperto diventa un tutor per il giovane, cioè chi sta per uscire si fa carico di chi entra". "Noi - ha sottolineato - ci occupiamo di chi esce e di chi entra. Questo ´Ponte generazionale´ funziona proprio perché il lavoratore che è in uscita e decide di lavorare meno e che è incappato nella tagliola della legge Fornero, ha una nuova opportunità". "Le aziende - ha ricordato l´assessore - hanno sottoscritto con il presidente Maroni, la Giunta e il nostro Assessorato un accordo per fornire nelle loro imprese questa possibilità. Abbiamo già le adesioni da Como, della rete di imprese della Valcamonica e l´interessamento di Confindustria Bergamo e offriremo questa possibilità a tutta la Lombardia". Apprendistato Di Ricerca - "In aggiunta a Dote Unica Lavoro, ´Garanzia Giovani´ e ´Ponte generazionale´, saremo l´unica Regione a sperimentare questa iniziativa - ha concluso l´assessore Aprea - abbiamo finanziato con 2 milioni percorsi di apprendistato di ricerca con l´obiettivo di migliorare la competitività delle nostre imprese e facilitare l´ingresso nel mondo del lavoro dei nostri giovani".  
   
   
LAVORO, LOMBARDIA: ALL´OPERA SU CONTRATTI DI SOLIDARIETÀ  
 
Milano, 16 dicembre 2014 - "Sui contratti di solidarietà e le difficoltà emerse in una passata puntata di questa trasmissione sto lavorando perché, a fronte dei tagli governativi, sto rivedendo alcune voci dell´Assessorato, in linea con il Bilancio regionale". Così l´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro Valentina Aprea in diretta alla trasmissione ´Orario continuato´ in onda su Telelombardia. "Riduzioni - ha spiegato - stanno riguardando i contratti di solidarietà, la formazione professionale, l´università e la scuola dell´infanzia". "Su tutte queste voci - ha aggiunto - mi sto confrontando con il presidente Maroni e l´assessore all´Economia Garavaglia, che, a loro volta, stanno trattando con il Governo. Però ho buone ragioni per dire che, almeno sui contratti di solidarietà, dovremo esserci e rispondere alle richieste dei cittadini, rifinanziando una misura fortemente voluta dal Consiglio regionale, utilizzata dal mio Assessorato e da Arifl per evitare licenziamenti e mobilità". Dote Lavoro Rifinanziata Con 25 Milioni - "Ci sono pacchetti - ha ricordato l´assessore - per i cittadini che hanno perso temporaneamente il lavoro, per aiutarli a non essere soli nella ricerca di un´occupazione, ma con il sostegno di soggetti inclusi in una rete e che hanno a disposizione anche finanziamenti, per poter fare poi la ricerca, il famoso ´matching´, ovvero far incontrare il cittadino che chiede aiuto e l´azienda che, invece, dà lavoro". "Abbiamo appena rifinanziato Dote Unica Lavoro con 25 milioni - ha sottolineato - e quindi diciamo di non scoraggiarsi a chi partecipa. Se non vedono risultati cambino operatore, perché in questa legislatura abbiamo introdotto il pagamento a questi soggetti solo a fronte di occupazioni trovata". Diritto Allo Studio - "Sul fronte del diritto allo studio - ha risposto Aprea a un cittadino - stiamo cercando di contenere i tagli al diritto allo studio dopo aver simulato il Bilancio con i 950 milioni di tagli previsti dal Governo e cercando di ottimizzare l´uso delle risorse per università, scuola dell´infanzia e la formazione professionale. Ora si tratta di non scendere sotto una soglia minima vedendo dove le economie sono realizzabili". Jobs Act E Call Center - "Per il settore dei call center - ha spiegato a un telespettatore l´assessore Aprea - un duro colpo arriverà con il Jobs Act, che prevede la cancellazione dei Co.co.pro, trasformandoli in contratti a tempo indeterminato, una cosa pericolosa per questo tipo di lavoro". "Regione Lombardia - ha aggiunto - promuove e sostiene politiche attive del lavoro attraverso Dote Unica Lavoro, cioè aziende che, a pagamento, fanno incontrare lavoratori e imprese e invito i cittadini a fruire di questo servizio che aiuta a trovare lavoro".  
   
   
ASSESSORE REGIONE PIEMONTE: OGGI SOPRALLUOGO AL CIE DI TORINO. SE LE CONDIZIONI DEGLI OSPITI NON SARANNO DIGNITOSE CHIEDERO´ IL LORO SPOSTAMENTO  
 
Torino, 16 dicembre 2014 - L´assessora regionale con delega all´immigrazione Monica Cerutti oggi effettua un sopralluogo al Centro di Identificazione e Espulsione di corso Brunelleschi a Torino in seguito alle segnalazioni ricevute che danno notizia della rottura dell´impianto di riscaldamento della struttura. Già venerdì pomeriggio l´assessora aveva inoltrato richiesta scritta di chiarimenti alla Prefettura di Torino . " Mi recherò per l´ennesima volta al Cie di Torino per verificare personalmente la condizione nella quale versano gli "ospiti" della struttura dopo le segnalazioni che abbiamo ricevuto in questi giorni in merito alla rottura dell´impianto di riscaldamento all´interno del centro " - così l´assessora della Regione Piemonte con delega all´immigrazione Monica Cerutti ha voluto marcare la presenza e l´attenzione dell´ente regionale sul centro di corso Brunelleschi. " Già nel pomeriggio di venerdì abbiamo inoltrato una richiesta scritta alla Prefettura di Torino con la quale chiedevamo notizie in merito alla rottura della caldaia del Cie. La prefettura oggi ci ha fornito garanzie sul fatto che sia stata trovata una soluzione temporanea del tutto emergenziale in attesa di una sistemazione definitiva, ma che al momento garantisce il riscaldamento. In ogni caso durante la visita di domani avrò modo di verificare di persona lo stato delle cose " - ha continuato l´assessora Cerutti . " Già da consigliera regionale ho avuto modo di monitorare con attenzione e in modo costante il Cie di Torino. Sono convinta che sia necessario aprire una discussione sulla possibilità di superare i centri partendo anche dallo spreco di risorse pubbliche che rappresentano. Il Cie di Torino, nato per "ospitare" più di 200 persone, ospita poco più di una ventina di stranieri impegnando però lo stesso numero di forze dell´ordine che occuperebbe a pieno regime. Nel caso in cui domani dovessi riscontrare che le condizioni degli "ospiti" del Cie non sono dignitose chiederò ufficialmente l´adozione di provvedimenti alternativi e temporanei a quelli già adottati " - ha concluso l´assessora Cerutti.