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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 11 Febbraio 2015 |
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Politica |
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PARLAMENTO EUROPEO: PIANO DI PACE DI UCRAINA: "MINSK II DEVE FUNZIONARE", DICONO I DEPUTATI |
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Strasburgo, 11 febbraio 2015 - I deputati chiedono che l´Ue si impegni al massimo per convincere Russia e Ucraina a porre fine alla guerra in Ucraina orientale L´iniziativa di pace congiunta Merkel/hollande in Ucraina e, in particolare, la riunione di mercoledì dei leader di Germania, Francia, Ucraina e Russia a Minsk (Bielorussia), con lo scopo di trovare una via d´uscita dalla crisi, sono state discusse martedì pomeriggio dai deputati con il capo degli Affari esteri dell´Ue Federica Mogherini. La maggioranza dei deputati intervenuti hanno condiviso il forte timore espresso da Federica Mogherini sul deterioramento delle relazioni tra l´Ucraina e la Russia e convenuto che la riunione di mercoledì a Minsk, in "formato Normandia", dei leader di Germania, Francia, Ucraina e Russia sarà una delle ultime possibilità per raggiungere una soluzione diplomatica. I deputati hanno ammonito che un fallimento di "Minsk Ii" potrebbe portare a un´escalation del conflitto. La maggior parte degli oratori, infine, si oppone a una "soluzione militare", mentre alcuni hanno invitato l´Unione europea ad abbandonare l´illusione che sia possibile una "partnership" con la Russia. |
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PARLAMENTO EUROPEO, MISURE ANTI-TERRORISMO: I DEPUTATI DISCUTERANNO LE PRIORITÀ DEL CONSIGLIO EUROPEO DI GIOVEDÌ |
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Strasburgo, 11 febbraio 2015 - I deputati discuteranno, mercoledì alle 9.00, le eventuali misure anti-terrorismo in un dibattito con il Presidente della Commissione, Jean-claude Juncker e con il Segretario di Stato lettone per gli affari europei, Zanda Kalnina-lukasevica, nonché nella risoluzione che sarà votata a mezzogiorno. La lotta al terrorismo dovrebbe infatti essere il punto principale della riunione informale dei Capi di Stato e di governo dell´Ue prevista a Bruxelles il 12 febbraio. L´economica europea e l´Unione monetaria come pure la situazione in Ucraina dovrebbero essere gli altri temi all´ordine del giorno. La proposta comunitaria di condivisione dei dati personali dei passeggeri aerei (Pnr - Passenger Name Record), volta a prevenire la radicalizzazione migliorando lo scambio di informazioni e il rafforzamento dei controlli alle frontiere esterne dello spazio Schengen, dovrebbe essere fra i temi che i deputati solleveranno nel dibattito di mercoledì. Dovrebbero inoltre essere discussi il coordinamento e il funzionamento dell´Unione economica e monetaria e i recenti sviluppi in Ucraina. La risoluzione che sarà votata a mezzogiorno concluderà il dibattito svoltosi in plenaria il 28 gennaio scorso sulle misure antiterrorismo. |
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UE EROGA € 100 MILIONI IN ASSISTENZA MACROFINANZIARIA ALLA GIORDANIA |
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Bruxelles, 11 Febbraio 2015 La Commissione europea, a nome dell´Unione europea (Ue), o erogato € 100 milioni sotto forma di prestiti alla giordania. Questa è la prima tranche del programma di assistenza macrofinanziaria (Mfa) alla Giordania, che ammonta a 180.000.000 € in totale. Pierre Moscovici, Commissario per gli Affari economici e finanziari, fiscalità e dogane, ha dichiarato : " Questa erogazione è un segno concreto di solidarietà dell´Europa con il popolo giordano, che sono esposti a gravi tensioni e la ripercussioni di crisi regionali Stiamo vivendo. Fino alla nostra promessa di aiutare il paese, un partner importante per l´Unione europea, per sostenere le sue riforme economiche e creare le condizioni per una crescita sostenibile e l´occupazione. " Tale assistenza si aggiunge ad altre forme di assistenza dell´Ue e in particolare più di 300 € di euro già forniti in Giordania dall´inizio della crisi siriana al fine di affrontare la necessità di umanitario, lo sviluppo e il supporto di sicurezza. La Commissione continua ad assistere il governo della Giordania nel suo continuo sforzo di riforma in settori chiave, che vanno da fonti rinnovabili e l´efficienza energetica per l´occupazione e lo sviluppo del settore privato. |
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UE: FVG GUARDA A SCACCHIERI BALCANI, ALPI E MEDITERRANEO |
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Udine, 11 febbraio 215 - Nella passata programmazione Ue 2007-2013, grazie ai progetti transnazionali ed interregionali, il territorio del Friuli Venezia Giulia ha beneficiato di circa 13 milioni di euro, con l´attivazione di 61 specifici progetti. Ora è "in partenza" la programmazione comunitaria 2014-2020 ed il Friuli Venezia Giulia, come oggi a Udine ha indicato l´assessore regionale alle Finanze e alle Politiche economiche e comunitarie Francesco Peroni, aprendo il convegno dedicato alla cooperazione transnazionale e interregionale, si appresta ad aderire a ben 11 programmi (sui 18 cui partecipa il nostro Paese), di cui 4 a carattere interregionale (Urban Iii, Interreg Europa, Interact, Espon), ulteriori 4 di valenza transnazionale (Central Europe, Med, Spazio Alpino, Adriatico-ionico), nonché tre per lo sviluppo transfrontaliero (Italia-austria, Italia-slovenia, Italia-croazia). Globalmente si tratta di progettualità di cooperazione territoriale che sono dotate di risorse finanziarie, "spalmate" su otto Nazioni europee, per oltre 1,7 miliardi di euro. Un Friuli Venezia Giulia particolarmente attivo in questo tessuto di relazioni internazionali, dunque, a conferma della sua "mission" derivante da una precisa centralità storica e geopolitica, ha confermato l´assessore Peroni, ed assolvendo in tal modo all´obiettivo Ue di rafforzamento della coesione europea, "tappa fondamentale nella costruzione della comune Casa europea". "Una coesione - sempre secondo Peroni - indispensabile per Paesi, collettività, sistemi economici che pur vivendo in ordinamenti non del tutto integrati, hanno tuttavia problemi comuni che necessitano di essere affrontati in una logica di area vasta". Per il Friuli Venezia Giunta, ha aggiunto l´assessore Peroni, "anche per suggestioni storiche", una delle principali aree "di elezione" resta il Centro Europa e lo scacchiere balcanico ma "la nostra Regione guarda con analoga attenzione anche all´area alpina ed al contesto mediterraneo: sono queste tre infatti le ´rotte´ della nostra vocazione all´integrazione europea". Le tre dimensioni della cooperazione territoriale comunitaria vengono definite a matrice interregionale quando coinvolge tutti i 28 Stati Ue; di livello transfrontaliero, fra regioni limitrofe (promuovendo uno sviluppo regionale integrato fra aree territori confinanti aventi frontiere marittime e terrestri in due o più Stati membri); transnazionale, quando coinvolge partner nazionali, regionali e locali. L´attuale "stato dell´arte" comunitario vede già approvati lo scorso dicembre i programmi Central Europe (9 Nazioni, l´Italia con 9 Regioni, "novità" 2014-20 l´ingresso della Croazia), Spazio Alpino (tutte le 7 Regioni alpine italiane) e Urbact (per uno sviluppo urbano integrato e sostenibile), mentre sono ancora in fase d´esame da parte delle autorità di Bruxelles i programmi Med (da Spagna e Portogallo a Grecia e Cipro; comprese oltre all´Italia anche Slovenia, Croazia, Bosnia-erzegovina, Montenegro e Albania), Adriatico-ionico (l´Italia con 13 Regioni, Slovenia, Croazia, Grecia, Serbia, Albania, Bosnia-erzegovina e Montenegro) e Interreg Europa (per lo scambio di esperienze in materia di ricerca e innovazione, competitività delle Pmi, ambiente e uso efficiente delle risorse). La pubblicazione del primo bando su Spazio Alpino e Central Europa è già stato confermato a febbraio (rispettivamente il 25 e il 12 febbraio), mentre per gli altri le date previste "parlano" da marzo (Urbact e Interreg Europa) a maggio/giugno (Med), al terzo trimestre 2015 (Adriatico-ionico). Proprio per quanto riguarda l´Adriatico-ionico (programma Eusair), dotato di circa 118 milioni di euro, il Piano d´azione individua quattro puntuali "pilastri": Crescita blu, Qualità ambientale, Turismo sostenibile e Connettere la regione, con le cosiddette azioni indirizzate al trasporto marittimo, ai collegamenti intermodali con l´hinterland, alle reti energetiche. A guidare quest´ultimo pilastro il nostro Paese, con il Friuli Venezia Giulia deputato a coordinare le Regioni italiane, e la Serbia. |
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MARONI: RAFFORZEREMO RAPPORTI CON LA CINA |
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Milano, 11 febbraio 2015 - "Abbiamo discusso della collaborazione fra i nostri due Paesi e di come sfruttare al meglio l´opportunità di Expo Milano 2015 per intensificare i rapporti e gli scambi economici fra la Lombardia e la Cina". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, che ha incontrato, a Palazzo Lombardia, il console generale della Repubblica Popolare Cinese, signora Wang Dong. |
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LA REGIONE VENETO CHIEDE FORMALI SCUSE A TOSCANI PER LE OFFESE AI VENETI PER NON RICORRERE ALLE VIE LEGALI |
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Venezia, 11 febbraio 2015 - “Abbiamo deciso in maniera molto serena di fare un ultimo tentativo, attraverso l’Avvocatura regionale, e chiedere ad Oliviero Toscani una lettera di pubbliche scuse, formali e serie questa volta, per avere definito i Veneti tutti “ubriaconi”. Se non arriveranno l’ufficio procederà trasmettendo gli atti alla Magistratura per il seguito di competenza”. Lo ha annunciato ieri il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia al termine della seduta di giunta. “Vogliamo dare a Toscani – ha aggiunto - la possibilità di rimediare, perché a tutti può capitare di sbagliare. Ma bisogna riconoscere di aver sbagliato”. “Toscani infatti – ha concluso il presidente - non solo non ha presentato le sue scuse dopo la lettera aperta che gli avevo rivolto. Ma c’è stata reiterazione. Sono arrivati in Regione migliaia di messaggi di posta elettronica di Veneti che vogliono un’azione legale nei suoi confronti, soprattutto per le accuse immotivate e gratuite che coinvolgono nonni, padri, madri, generazioni di persone di cui noi Veneti andiamo fieri. Ma prima di rivolgerci alla Magistratura, abbiamo voluto dargli un’ultima possibilità di ritrattare, scusandosi seriamente con i Veneti di quanto ha affermato con troppa leggerezza”. |
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ELEZIONI COMUNALI: SUL SITO REGIONE VALLE D’AOSTA LE INDICAZIONI PER PRESENTAZIONE CANDIDATURE |
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Aosta, 11 febbraio 2015 - La Presidenza della Regione comunica che, a partire da, martedì 10 febbraio, la sezione Elezioni del sito regionale verrà implementata con informazioni e notizie relative alle elezioni comunali, che si terranno in 68 Comuni della Valle d’Aosta. Con decreto del Presidente della Regione, è stata stabilita nel 10 maggio la data delle consultazioni elettorali. Il primo blocco di informazioni riguarda le istruzioni per la presentazione delle candidature. Www.regione.vda.it/amministrazione/elezioni/consultazioni_elettorali/ elezioni_comunali/archivio/generali_10_maggio_2015/ partiti_gruppi_e_movimenti_i.aspx |
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RELAZIONE PROGRAMMATICA DEL PRESIDENTE DELLA CALABRIA MARIO OLIVERIO AL CONSIGLIO REGIONALE NOVE FEBBRAIO 2015 |
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Catanzaro, 11 febbraio 2015 – Di seguito il link al testo del presidente della Calabria Mario Oliverio http://www.Consiglioregionale.calabria.it/hp4/documenti/relazione%20presidente%20oliverio.pdf |
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RIFORMA DELRIO E OSSERVATORIO REGIONALE. VENDOLA: "REGIONE NON CONTROPARTE" |
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Bari, 11 febbraio 2015 - “Siamo ad un passaggio molto delicato e molto difficile. E’ precipitata sui territori la legge Delrio con disagi e rischi drammatici non solo per migliaia di lavoratori ma anche per i servizi che quei lavoratori svolgono. Da un lato quindi ci sono i diritti dei cittadini che non devono vedere dimagrite le funzioni degli enti pubblici e dall’altro i lavoratori che non devono rischiare di perdere il posto di lavoro. La Regione non è la controparte, è una delle vittime della riforma Delrio”. Così il Presidente della Regione Puiglia Nichi Vendola questa mattina al termine della riunione dell’Osservatorio regionale sull’applicazione della riforma Delrio in merito al riordino delle funzioni delle Province. Al tavolo hanno partecipato, oltre all’assessore a lavoro Leo Caroli, il Presidente dell’Upi, il Sindaco della Città metropolitana e i rappresentanti dell’Anci e delle province pugliesi. “Siamo impegnati insieme alle province e alla città metropolitana – ha continuato Vendola - a comporre passo dopo passo un mosaico straordinariamente difficile affinchè alla fine di questo percorso nessuno si trovi per strada e i cittadini non perdano l’aggancio con la soddisfazione dei loro diritti elementari”. N merito poi ad un provvedimento ponte chiesto dall’Upi, in attesa dell’approvazione della legge regionale, Vendola ha sottolineato che “la Regione segue il canovaccio scolpito dalla circolare del Ministero della Funzione pubblica che definisce il chi fa che cosa”. “Dobbiamo seguire quel canovaccio e orientarci affinchè ciascuno faccia la propria parte – ha aggiunto il Presidente - le province facciano la loro parte, la Regione farà la propria parte. Intanto bisogna partire dalla definizione di quali sono le funzioni che vengono trattenute da un parte e quelle che vengono trasferite dall’altra. E da quel punto di vista si possono capire quali sono le risorse economiche che devono essere allocate da una parte e dall’altra sapendo che la Regione non batte moneta, non ha la proprietà della zecca, la Regione ha subito tagli pesanti, siamo ancora in sede di ragionamento della conferenza delle regioni sulla quantità dei tagli e sui parametro del riparto dei tagli quindi siamo dentro ad un passaggio stretto stretto ma – ha concluso Vendola - ciascuno cercherà di fare tutto quello che è possibile. Noi lo faremo con generosità ma non potremo battere moneta”. |
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ROMA, CITTÀ METROPOLITANA, MARINO: MAURO ALESSANDRI È IL VICESINDACO |
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Roma, 11 febbraio 2015 - “Ora la Città Metropolitana ha il suo vicesindaco. Ho firmato ieri la nomina, per questo importassimo incarico, di Mauro Alessandri. Una persona di qualità, un giovane con già una forte esperienza da sindaco della sua città, Monterotondo, e con alle spalle un lungo lavoro da consigliere e da assessore, che coltiva i suoi studi ed è legato al suo quotidiano lavoro di professore. La Città Metropolitana compie quindi, dopo l’approvazione dello statuto, un passo decisivo verso la sua piena attuazione. Il lavoro che sapremo compiere deve essere quello di dare risposta ai problemi dei cittadini di questa area nevralgica per l’intero Paese, avvicinandoci alle persone e alle loro domande. So che con Alessandri potremo lavorare proficuamente in questa direzione, promuovendo lo sviluppo e migliorando la qualità della vita di milioni di cittadini”. Lo dichiara in una nota il sindaco Ignazio Marino. |
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TORINO CITTÀ METROPOLITANA: OPERAZIONE STATUTO APERTO: AL VIA GLI INCONTRI SUL TERRITORIO SPOSTATE LE DATE DEGLI INCONTRI IN PROGRAMMA A PINEROLO E COLLEGNO |
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Torino, 11 febbraio 2015 - Sono iniziati il 9 febbraio nella sala del Consiglio Comunale di Chieri gli incontri con gli amministratori locali del territorio nell’ambito dell’operazione “Statuto aperto”. Il programma ha subito alcune variazioni. In particolare sono rinviati rispettivamente al 20 e al 21 febbraio gli incontri previsti per il 10 febbraio a Pinerolo e a Collegno. Il calendario degli incontri successivi a quello odierno a Chieri: lunedì 16 febbraio alle 18 nell’aula consiliare del Comune di Chivasso - lunedì 16 febbraio alle 21 nell’aula consiliare del Comune di Settimo Torinese - martedì 17 febbraio alle 21 nell’aula consiliare del Comune di Susa - mercoledì 18 febbraio alle 18 nell’aula consiliare del Comune di Rivarolo Canavese - mercoledì 18 febbraio alle 21 nell’aula consiliare del Comune di Ciriè - venerdì 20 febbraio alle 21 nella sala di rappresentanza del palazzo comunale di Pinerolo - sabato 21 febbraio alle 10 nell’aula consiliare del Comune di Collegno - venerdì 27 febbraio alle 18 nell’aula consiliare del Comune di Moncalieri - venerdì 27 febbraio alle 21 nell’aula consiliare del Comune di Ivrea Tramite il sito istituzionale www.Cittametropolitana.torino.it (oppure www.Torinometropoli.it ) stanno intanto giungendo le proposte di integrazione e i suggerimenti dei vari soggetti portatori di interesse: tutte le sollecitazioni verranno presentate al vaglio del Consiglio metropolitano e delle amministrazioni locali, per arrivare entro la prima settimana di marzo alla versione finale dello Statuto che sarà quindi sottoposto alla Conferenza metropolitana, costituita dai 315 Sindaci della Città metropolitana, per la discussione e la definitiva approvazione. La bozza dello Statuto discussa, emendata e approvata il 21 gennaio dal Consiglio Metropolitano è pubblicata nell’home page del portale Internet della Città Metropolitana www.Cittametropolitana.torino.it (o www.Torinometropoli.it ) |
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PROGETTO RILANCIO NUORESE: REGIONE SARDEGNA DEFINISCE I TEMPI |
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Cagliari, 11 Febbraio 2015 - All´indomani della riunione del Tavolo Partenariale della Provincia di Nuoro, la Regione conferma la volontà di far sì che il Progetto di rilancio del Nuorese proceda speditamente. Il Capo di Gabinetto della Presidenza della Regione Filippo Spanu (che ha coordinato il tavolo insieme all’assessore della Sanità Luigi Arru) ha inviato una comunicazione con queste indicazioni ai componenti del partenariato provinciale. Entro il 13 febbraio dovranno essere comunicati i referenti dei tavoli tematici, i quali, una volta raggiunta una composizione minima, dovranno svolgere la prima riunione entro il 25 dello stesso mese. Entro 30 giorni dalla costituzione, ciascun tavolo definirà un progetto condiviso per il breve periodo, ed entro un arco di sei-dodici mesi le azioni prioritarie individuate dovranno essere avviate e, ove possibile, realizzate nella loro completezza. Una serie di scadenze definite che dà il senso della concretezza e della volontà di raggiungere gli obiettivi prefissati, anche grazie a una forte assistenza tecnica fornita dalla Regione, che metterà a disposizione di ciascun tavolo figure professionali adeguate (area manager, project manager). Il metodo di lavoro e i temi prioritari sono stati condivisi nella riunione di ieri. I tavoli tematici che partiranno immediatamente sono cinque: - scuole del nuovo millennio - sistemi economici e produttivi emergenti (agroalimentare, ambiente e cultura) - servizi di area vasta insediati nella città di Nuoro - manifatturiero innovativo e competitivo (Interventi nelle Aree di crisi) - Infrastrutture per la crescita. Altri temi emersi nel corso del’incontro, come la fiscalità di vantaggio e la tariffa unica dei rifiuti, saranno analizzati successivamente dal tavolo partenariale. In questa fase, ai cinque tavoli tematici spetta il compito di individuare tempestivamente, per i temi già condivisi, gli obiettivi da raggiungere (molti dei quali già consolidati dal partenariato), le azioni da compiere, i soggetti responsabili delle azioni, il quadro finanziario e relative coperture e i tempi di attuazione. La segreteria tecnica dei tavoli e del partenariato sarà assunta dalla Provincia di Nuoro e dal Comune Capoluogo. |
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MARCHE, APPROVATA LA LEGGE DI INNOVAZIONE E SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA, SPACCA: “RISPETTATO L’IMPEGNO DEL GOVERNO REGIONALE". |
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Ancona, 11 febbraio 2015 - “Un impegno che avevamo assunto e che portiamo a compimento, per dare una risposta ai cittadini e al mondo delle imprese. La semplificazione amministrativa rappresenta un decisivo fattore di sviluppo e l’atto approvato oggi è dunque di grande importanza in particolare in questa fase ancora difficile. Meno burocrazia e più semplicità della pubblica amministrazione per agevolare le attività delle aziende e facilitare i rapporti dei cittadini con l’ente pubblico”. Così il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, commenta l’approvazione, ieri in Consiglio regionale, della Legge di innovazione e semplificazione amministrativa. “Tra le priorità del governo regionale – dice Spacca – c’è quella di creare un ente più snello ed efficace, più vicino a cittadini e imprese, con meno burocrazia. Questa legge risponde a tale impegno. Un importante risultato che dà una spinta significativa all’accesso ai servizi dell’amministrazione regionale da parte di aziende e singoli cittadini, all’uso dell’innovazione tecnologica, alla diffusione delle buone pratiche e al miglioramento della qualità degli atti normativi. Con questo atto si riducono gli oneri amministrativi per la comunità, i tempi per i procedimenti della pubblica amministrazione, si migliora l’accesso ai servizi”. |
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PROVINCE; IN UMBRIA APPROVATO DDL DI RIFORMA ISTITUZIONALE |
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Perugia, 11 febbraio 2015 - "Con l´adozione definitiva del disegno di legge di riassetto istituzionale da parte della Giunta regionale si è fatto un passo fondamentale per il futuro dell´Umbria, verso una pubblica amministrazione semplificata ed efficiente, più vicina ai cittadini, secondo il principio di ‘un ente, una funzione, una risorsa´: lo ha detto l´assessore regionale alle riforme, Fabio Paparelli, commentando l´approvazione del provvedimento che, dopo un´ampia fase di partecipazione con tutti i soggetti interessati, approderà in Consiglio regionale per essere approvato entro la legislatura. "Si tratta di uno degli atti più importanti di questa legislatura – ha commentato l´assessore – che conferma l´Umbria prima Regione in Italia ad aver definito modalità, funzioni e contenuti di un riassetto istituzionale complessivo, coerente con il riordino in atto a livello nazionale. Abbiamo rispettato i tempi che ci eravamo dati secondo la ‘road map´ condivisa con l´Osservatorio regionale sulle riforme istituzionali e le oo.Ss. Ed ora – ha aggiunto – abbiamo un quadro di riferimento certo per procedere speditamente rispetto alla riallocazione di funzioni, risorse e personale in Regione, nei Comuni e nella stessa Provincia. Ciò in una logica di maggiore efficienza amministrativa e semplificazione dei processi decisionali e organizzativi, di ottimizzazione delle risorse, di salvaguardia dei posti di lavoro nel riconoscimento delle professionalità". Alla Regione – ha ricordato l´assessore – torneranno gran parte delle funzioni precedentemente trasferite alle Province, tra cui governo del territorio, ambiente, energia, caccia e pesca, turismo, formazione professionale e politiche attive del lavoro, mentre agli enti di Area, anche per ragioni di unitarietà dell´esercizio, andranno le funzioni relative a viabilità regionale, accertamento di giacimenti di cava, trasporti e gestione delle risorse idriche ad eccezione di quelle per le quali è previsto il ritorno in Regione. La proposta prevede inoltre di riallocare nei Comuni, o nelle loro forme associate, alcune funzioni in materia di cultura, sport, turismo e sociale. I Comuni, aggregati in Unioni dei Comuni, saranno chiamati a mettere insieme la gestione dei servizi e raccoglieranno l´eredità (e il personale) delle ex comunità montane. La prossima nascita dell´Auri, l´ambito unico dei rifiuti e idrico, e la conseguente abolizione di Ati, Ato, così coma le cancellazione o accorpamento delle Partecipate, ad esclusione di quelle legate alle funzioni residue in capo alle Province, daranno una ulteriore spinta alla complessiva semplificazione del sistema". La Regione, sta inoltre procedendo, nell´ambito del laboratorio istituzionale che vede coinvolti i ministeri della funzione pubblica e degli affari regionali, alla ricognizioni delle capacità assunzionali dei comuni, delle amministrazioni periferiche dello stato (tribunali in primis) e della pubblica amministrazione regionale allargata, che la stessa Regione ha deciso di mettere a disposizione. In tal senso, "il successivo processo di riallocazione del personale delle province,non destinato allo svolgimento delle funzioni fondamentali che rimangono, in base alla legge Del Rio, in capo alle nuove Province (viabilità, scuole, ptcp, trasporti etc.),- ha dichiarato l´assessore alle riforme Paparelli - dovrà servire ad aumentare l´efficienza del settore pubblico nella capacità di erogare servizi a cittadini ed imprese. Relativamente al personale – ha concluso Paparelli – verranno messe in atto tutte le azioni che, sulla base di posti disponibili e delle funzioni allocate nei diversi livelli istituzionali, possono garantire la continuità occupazionale, la tutela delle professionalità e l´efficientamento della macchina pubblica". |
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INAUGURAZIONE ANNO GIUDIZIARIO TAR: MARINI "DALLA REGIONE UMBRIA FORTE AZIONE SEMPLIFICATIVA" |
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Perugia, 11 febbraio 2015 – "Il ruolo della Regione non va interpretato solo in funzione delle sue competenze amministrative, ma anche – e soprattutto - in quanto ente con poteri legislativi che noi abbiamo inteso svolgere al fine di ridurre notevolmente il rischio di contenzioso amministrativo, ciò attraverso una forte e radicale azione di semplificazione legislativa". E´ quanto ha affermato la presidente della regione Umbria, Catiuscia Marini, nel corso del suo saluto alla cerimonia di inaugurazione, a Perugia, dell´Anno giudiziario del Tribunale amministrativo regionale. "Nel corso di questa legislatura – ha ricordato la presidente – abbiamo, infatti, svolto una azione sistematica volta a riordinare e semplificare la legislazione regionale, attraverso l´adozione di ‘testi unici´ in materie rilevanti dove spesso si verifica un significativo contenzioso amministrativo". La presidente ha quindi citato l´adozione di "testi unici" per ciò che riguarda gli ambiti del commercio, del turismo e in particolar modo quello relativo a tutta la materia dell´urbanistica e del governo del territorio: "questo particolare settore – ha affermato Marini – è proprio quello dove si registra il maggior numero di procedimenti di tipo amministrativo. Il lavoro di semplificazione, che la Regione ha voluto realizzare per questa delicata materia (unica Regione, insieme alla Toscana, ad averlo fatto), ha consentito di portare ad un unico testo normativo ben 20 diverse leggi regionali che facevano riferimento a questo ambito. Inoltre, l´azione di semplificazione che abbiamo voluto realizzare è stata ispirata all´irrinunciabile principio giuridico della certezza del diritto, e non ad una sorta di ‘deregulation´ in tema di urbanistica". Testi unici, ha ricordato infine la presidente, la Regione Umbria li adotterà anche per ciò che riguarda le materie di sanità ed agricoltura. |
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CAMPANIA, AMMORTIZZATORI IN DEROGA: COESIONE E DIALOGO NELL’INTERESSE DEI LAVORATORI |
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Napoli, 11 febbraio 2015 - Sono state pubblicate le Linee Guida, per l’anno 2015, relative alla gestione degli ammortizzatori in deroga della Regione Campania. Le stesse sono state oggetto di confronto con tutte le parti sindacali, datoriali e professionali della regione e sono ispirate al principio della gestione flessibile degli ammortizzatori stessi, nella prospettiva del sostegno al reddito ma anche del reinserimento occupazionale del lavoratori. Proprio a quest’ultimo scopo, le misure sono accompagnate da strumenti di politica attiva del lavoro che impegnano ingenti risorse regionali. “Proseguiamo – ha detto l’assessore al Lavoro Severino Nappi - nel solco della coesione sociale e del fattivo confronto con il sistema produttivo l’opera di sostegno ai lavoratori e alle imprese della nostra regione, ispirata al “Modello Campania” e cioè alla condivisione e al lavoro comune e concreto.” |
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ANCHE I RAPPRESENTANTI DELLE PROFESSIONI INTELLETTUALI AL TAVOLO DI CONCERTAZIONE REGIONALE DELLA TOSCANA |
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Firenze 11 febbraio 2015 - Il mondo delle professioni intellettuali sarà formalmente rappresentato al Tavolo di concertazione generale, l´organo dal quale passano tutti i più importanti atti della politica regionale. La novità è sancita da una delibera approvata dalla giunta regionale che, modificando le norme in materia di programmazione, consente la partecipazione, in qualità di inviati permanenti, dei due vicepresidenti della Commissione regionale delle professioni che rappresentano rispettivamente le professioni ordinistiche e quelle dei prestatori d´opera intellettuale. "Abbiamo voluto dare una risposta concreta e in tempi rapidi – spiega l´assessore alle attività produttive credito e lavoro Gianfranco Simoncini – alle giuste esigenze del mondo delle professioni che in più occasioni avevano richiesto di essere rappresentate al tavolo. Tali richieste erano state anche al centro del convegno organizzato il mese scorso. In quell´occasione era stato lo stesso presidente Rossi ad impegnarsi in questo senso. Credo che oggi ci siano tutte le condizioni per lavorare insieme e al meglio per lo sviluppo della nostra regione. Non c´è dubbio infatti che il mondo delle professioni rappresenti un importante fetta del tessuto economico e produttivo della Toscana e un patrimonio di competenze e servizi essenziale per la crescita". La Regione si è data fra le prime a livello nazionale una legge (la 73 del 2008) con l´obiettivo di valorizzare il ruolo sociale ed economico delle professioni e sostenere, in particolare, l´ingresso dei giovani professionisti nel mondo del lavoro. La Commissione regionale per le professioni intellettuali è stata istituita a seguito della legge regionale come sede permanente di dialogo e confronto con ordini e collegi ed associazioni professionali, con il compito di favorire il raccordo con la giunta regionale e fornire pareri sulle materie di interesse comune. Ora il rapporto con la Regione compie un ulteriore salto di qualità. Fra le iniziative previste dalla legge 78, anche l´istituzione di un fondo di garanzia per sostenere l´accesso al credito di giovani professionisti o tirocinanti, iscritti ad Ordini, Collegi o anche a prestatori d´opera con partita Iva nell´avvio di nuove attività. Prevista anche una misura per finanziare, fino ad un massimo di 100 mila euro, progetti innovativi di Ordini e Collegi e per dotare, inoltre, i soggetti professionali delle risorse necessarie ad affrontare le richieste di cofinanziamento nei casi di partecipazione a progetti europei. Ancora sul fronte del credito, sono stati introdotti piccoli prestiti fino a 3 mila euro, per i professionisti con partita Iva, allargando così la platea dei beneficiari di una legge che prevede interventi a favore delle famiglie e dei lavoratori in difficoltà che potranno beneficiare anche del fondo istituito per i piccoli prestiti ad imprese colpite da calamità. "Ora il rapporto con la Regione compie un ulteriore salto di qualità – prosegue Simoncini – e contiamo anche di fare un altro passo, facendo entrare le rappresentanze delle professioni anche nel tavolo del comitato di sorveglianza dei fondi Fesr e Fse". |
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GARANZIA GIOVANI IN VENETO: OPPORTUNITÀ CONCRETE PER CIRCA 6 MILA RAGAZZI ISCRITTI |
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Venezia, 11 febbraio 2015 - Secondo gli ultimi dati, in Veneto circa 6.000 ragazzi che si sono iscritti alla Garanzia Giovani (il piano regionale per offrire opportunità a chi non studia e non lavora) oggi sono occupati o in tirocinio. È quanto emerge dal monitoraggio mensile attuato dal Dipartimento Formazione, Istruzione e Lavoro della Regione del Veneto e da Veneto Lavoro. Secondo il primo Report, con dati aggiornati al 13 gennaio 2015, da maggio a dicembre 2014 le adesioni sono state 27.141, con picchi a maggio e a ottobre. Il 92% dei giovani interessati sono italiani, con un’equa distribuzione tra maschi e femmine (rispettivamente 48% e 52%) e una concentrazione maggiore nelle fasce di età 19-20 anni e 25-26 anni. Circa un ragazzo su due (51%) si è già recato presso uno Youth Corner per stipulare il patto di servizio e avere l’opportunità di ricevere offerte di formazione e lavoro calibrate sulle proprie attitudini e aspirazioni, che si indirizzano principalmente verso professioni di tipo tecnico-intellettuale. Di questi, più di 5.500 (40%) sono già stati contattati e preselezionati per l’avvio di percorsi formativi o professionali e oltre un migliaio hanno potuto usufruire di attività specifiche (tirocinio, formazione ecc.). “Il sistema che abbiamo costruito in questi anni – ha commentato l’assessore regionale al lavoro, formazione e istruzione, Elena Donazzan – sta dando risposte anche ai giovani Neet sapendo che sono i più difficili, perché non inseriti all’interno di un percorso di formazione, per cui ne va immaginato uno ad hoc, non lavorano né stanno ancora studiando. L’altra difficoltà è sul fronte delle imprese, molto diffidenti non tanto verso i giovani quanto nei riguardi di regole in continuo cambiamento imposte dal livello centrale, così distante dai territori”. A gennaio 2015, quasi in 6.000, tra quanti hanno dato l’adesione a Garanzia Giovani, risultano essere occupati o in tirocinio, mentre altri 3.200 hanno avuto occasioni temporanee di impiego nel periodo considerato. Il report di Monitoraggio della Garanzia Giovani in Veneto sarà pubblicato ogni mese, con versioni arricchite ad aprile, luglio, ottobre e gennaio, nella sezione statistiche del portale dedicato www.Garanziagiovaniveneto.it e sul sito di Veneto Lavoro, www.Venetolavoro.it , mentre su Cliclavoro Veneto, www.Cliclavoroveneto.it , sarà disponibile una breve sintesi dei principali dati. |
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IMMIGRAZIONE, FVG: VERSO ACCOGLIENZA DIFFUSA RICHIEDENTI ASILO |
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Palmanova, 11 febbraio 2015 - "Ora ci attendiamo delle risposte molto rapide. Ci siamo messi a disposizione, insieme alla Prefettura di Udine, per offrire tutto il necessario supporto. Auspico che già nei prossimi giorni con diversi comuni si possa iniziare a costruire assieme un sistema di accoglienza ordinato, tranquillo, che ci consenta di uscire senza affanni dall´attuale emergenza". Lo ha detto l´assessore regionale con delega all´immigrazione, Gianni Torrenti, al termine dell´incontro, questa sera a Palmanova, con il prefetto di Udine, Provvidenza Delfina Raimondo, ed una quarantina di sindaci, tra i quali quello della città stellata, Francesco Martines, nel corso del quale è stato ribadito come la scelta migliore per affrontare l´emergenza dei richiedenti asilo consiste nell´accoglienza diffusa, sull´intero territorio. "Il problema non si risolve facendo finta che non esiste", ha affermato Torrenti, spiegando che "è un dovere giuridico, oltre che morale ed etico per il nostro Paese accogliere chi è in difficoltà; per cui l´alternativa consisterebbe nel lasciare alla Prefettura il compito di trovare gli spazi. E la Prefettura sarebbe costretta a individuarne di più ampi, facendo ricadere su singole comunità il peso di un maggior numero di persone". Da qui l´invito al "buon senso e alla solidarietà tra sindaci", considerato che l´accoglienza diffusa, con poche persone in diverse comunità, peraltro ospitate provvisoriamente con l´aiuto delle istituzioni e dell´associazionismo, non può rappresentare un motivo di preoccupazione. Non ci sono problemi di ordine pubblico e di sicurezza, hanno messo in evidenza anche il questore di Udine Claudio Cracovia e il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Roberto Del Piano. Anzi, "può essere motivo di orgoglio per tutti aiutare persone sfortunate", ha affermato Torrenti. Presone per lo più, come è stato ricordato, in fuga da zone di guerra e quindi spinte dalla necessità. In proposito l´assessore ha anche evidenziato come "la Regione mette a disposizione adeguate risorse per sviluppare iniziative di utilità sociale che, con idonea copertura assicurativa, permettano a queste persone di integrarsi, pur provvisoriamente, con la comunità che li ospita, imparando la nostra lingua o svolgendo qualche piccola attività lavorativa". Complessivamente il Governo nazionale chiede al Friuli Venezia Giulia di accogliere, a rotazione e temporaneamente, circa 1200-1500 persone. "Dopo un picco di quasi 1800 al 21 gennaio, oggi - ha indicato Torrenti - sono poco più di 1600. Di questi una buona metà ha già trovato ospitalità in adeguati progetti, assistiti da associazioni come Caritas, Croce Rossa, Nuovi Cittadini, Centro Balducci. Altre persone è opportuno che trovino una diversa sistemazione". In sostanza di fatto in tutto il Friuli Venezia giulia "cerchiamo una disponibilità di circa 500 posti, numeri assolutamente sostenibili", ha detto l´assessore. Per Torrenti, dunque, si è trattato di un incontro positivo e concreto. "Era importante che i sindaci capissero che la presenza di queste persone non crea criticità, non ha nulla a che fare con il rischio di criminalità", ha detto, spiegando che grazie a questo incontro "si è stabilita una forma di dovere di solidarietà: solamente intervenendo in molti si possono indicare delle soluzioni che costano poco a tutti". |
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BOLZANO: PREMIO PARI OPPORTUNITÀ: PREMIATE LE VINCITRICI 2014 |
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Bolzano, 11 febbraio 2015 - Andrea Urthaler, Elisa Oberhammer e Julia Ganterer sono le vincitrici del Premio pari opportunità 2014 indetto dalla Commissione provinciale per le pari opportunità per le donne ed il Servizio Donna della Provincia. Le laureate sono state insignite dei riconoscimenti per i loro elaborati scientifici nell´ambito di una cerimonia, tenutasi nella mattinata di oggi, 6.02 a Palazzo Widmann a Bolzano. Il Premio Pari opportunità viene indetto al fine di stimolare l´interesse e a promuovere l´impegno delle studentesse e degli studenti a confrontarsi con il tema delle pari opportunità tra i generi in tutti gli ambiti della vita sociale e in altre questioni di genere. Questo è il 14° anno che si svolge la premiazione per tesi di laurea concernenti le pari opportunità. Tra gli otto elaborati scientifici concernenti la condizione della donna nella società o le pari opportunità tra donna e uomo presentati per l´edizione 2014 del Premio per le pari opportunità la Commissione ne ha selezionati tre. Le vincitrici per il 2014 sono: Andrea Urthaler, laureatasi all´Università di Innsbruck con la tesi "Die neue Frauenbewegung in Südtirol. Von den Anfängen bis zur Einführung des Beirates für Chancengleichheit". Per l´elaborato scientifico presentato nell´ambito del Premio per le pari poortunità 2014 ha ottenuto il primo premio, con una dotazione finanziaria di 3mila Euro. Nel suo elaborato Urthaler ha esposto lo sviluppo del nuovo movimento femminista in Alto Adige fino all´istituzione della Commissione provinciale per le pari opportunità. La laudatio è stata letta da Edith Ploner. Julia Ganterer, laureatasi all´Università di Innsbruck con la tesi "Habitus - Moral - Sozialer Zwang: Der Prozess des Ver- und Erkennens durch die doxische Verschleierung der Geschlechterverhältnisse". Per l´elaborato scientifico presentato nell´ambito del Premio per le pari poortunità 2014 ha ottenuto il secondo premio, con una dotazione finanziaria di 2.500. Nel suo documento Ganterer ha inteso evidenzaire come i rapporti diseguali di forza fra uomo e donna non dipendano dalle menti dei singoli, bensì dalle strutture della società. La laudatio è stata letta da Helga Innerhofer. Elisa Oberhammer, laureatasi all´Università di Verona, dopo aver assolto la Scuola superiore per le professioni sanitarie "Claudiana" di Bolzano, con la tesi "Der postoperative minimalinvasive gynäkologische Schmerz: Schmerzintensität- und Wahrnehmung der Sprachgruppen in Südtirol". Per l´elaborato scientifico presentato nell´ambito del Premio per le pari poortunità 2014 ha ottenuto il terzo premio, con una dotazione finanziaria di 2.000 Euro. Nel suo testo Oberhammer si è occupata dell´analisi dell´intensità e della percezione del dolore postoperatorio da donne dei tre gruppi linguistici, italiano, tedesco e ladino, ricoverate presso l´Ospedale di Brunico. La laudatio è stata letta da Evelin Gruber Fischnaller. L´assessora provinciale alle pari opportunità, Martha Stocker, congratulandosi con le neo dottoresse, ha posto in evidenza come grazie ai loro elaborati scientifici abbiano contribuito a mettere in evidenza problematiche di genere al fine di giungere a adeguate soluzioni. La presidente della Commissione provinciale per le pari opportunità, Ulrike Oberhammer, ha ricordato che benché la parità di genere si a prevista per legge, resti ancora molto da fare in questa direzione, ad esempio affinché le donne ottengano pari trattamento in sede proessionale. Alla cerimonia erano presenti anche l´assessora provinciale alla famiglia Waltraud Deeg, la consigliera provinciale Brigitte Foppa, il direttore di Ripartizione Helmuth Sinn e la consigliera di parità, Michela Morandini. Entro il 2 marzo 2015 possono essere presentate le tesi di diploma o di laurea, le tesi di dottorato, i lavori di ricerca e le tesi di master concernenti la condizione della donna nella società o le pari opportunità tra donna e uomo per concorrere al Premio indetto dalla Commissione provinciale per le pari opportunità. Le tesi premiate possono essere consultate alla biblioteca della Commissione per le Pari Opportunità per le Donne presso il Servizio donna in Via Dante 11 a Bolzano. Per informazioni generali, criteri di valutazione, bando di concorso e modulistica si può consultare il sito del Servizio donna: http://www.Provincia.bz.it/pariopportunita/ |
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BOLZANO: PROGETTO SOSTEGNO NEI PRIMI ANNI DI VITA: PRIMI ESITI DEI RILEVAMENTI |
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Bolzano, 11 febbraio 2015 - I primi esiti dei rilvamenti effettuati in due distretti socio-sanitari altoatesini sono a disposizione del gruppo di lavoro misto Provincia-forum Prevenzione-claudiana-università di Bolzano istituito per il progetto "Sostegno nei primi anni di vita". Il gruppo di lavoro misto, Provincia (Ufficio tutela minori e inclusione sociale/Ripartizione sanità/Agenzia per la famiglia)-Forum Prevenzione-scuola provinciale superiore di sanità Claudiana-libera Università degli studi di Bolzano-facoltà Scienze della formazione, ha avviato il progetto "Sostegno nei primi anni di vita/Frühe Hilfen" nell´autunno 2014. L´obiettivo del progetto, voluto dal Dipartimento politiche sociali in collaborazione in prima linea con il Forum Prevenzione di Bolzano, come fa presente l´assessora provinciale alle politiche sociali Martha Stocker, è quello di giungere a un quadro riassuntivo dei singoli progetti della variegata offerta presente in Alto Adige di sostegni alle famiglie nei primi anni di vita dei figli e, quindi, ad un nuovo modello complessivo altoatesino. Come emerge da studi condotti in altre realtà territoriali quali Germania, Austria e Svizzera, con le quali sussite uno scambio proficuo, è importante sostenere da subito le donne in gravidanza e le famiglie con bambini piccoli fino ai tre anni. L´obiettivo è quello di migliorare in tempo e in modo sostenibile le possibilità di sviluppo e la salute di bambini e genitori tenendo presenti le singole situazioni e risorse familiari. Questi interventi sono di assoluta necessità in presenza di cosiddette familie a rischio. I primi esiti dei rilvamenti effettuati fra i coordinatori ed i responsabili in due distretti socio-sanitari altoatesini sono a disposzione del gruppo di lavoro misto. In un secondo step l´attività d´indagine sarà estesa ai collaboratori dei medesimi distretti socio-sanitari, al personale che si occupa di assistenza socio-sanitaria, alle ostetriche, nonché figure professionali e servizi che collaborano in rete con essi quali i pediatri, le strutture ospedaliere, i consultori familiari o strutture che offrono assistenza all´infanzia e interventi di sostegno nei primi anni di vita. Entro il giugno 2016, secondo il Comitato scientifico, sarà pronto un concetto cornice per il coordinamento dei vari interventi di sostegno alle famiglie con neonati e bambini in tenera età nei momenti di bisogno. |
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ASSISTENZA: RIFORMA DEL SOCIALE PARTIRÀ DA ESPERIENZE POSITIVE |
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Cervignano del Friuli, 11 febbraio 2015 - "Dopo aver definito e avviato la riforma della sanità, ora abbiamo il dovere di ragionare su come modificare il sistema dei servizi sociali per migliorarli e rafforzarli, per renderli sempre più coerenti, per sviluppare una vera integrazione sociosanitaria, individuando risposte adeguate alle mutate esigenze e a richieste sempre crescenti. In questo percorso partiremo dalle esperienze positive, radicate sul territorio, come quella del C.a.m.p.p." Lo ha detto a Cervignano del Friuli l´assessore alla salute, alle politiche sociali e all´integrazione sociosanitaria, Maria Sandra Telesca, che ha fatto visita ad uno dei sette centri diurni del Consorzio per l´Assistenza Medico Psicopedagogica (C.a.m.p.p.), istituito nel 1966 per dare una risposta ai bisogni dei bambini svantaggiati psichici della provincia di Udine e che attualmente opera per conto di 31 Comuni della ´Bassa Friulana´ e dell´Amministrazione provinciale di Udine, garantendo assistenza diretta a 141 persone con disabilità più o meno gravi e favorendo, parallelamente, l´inserimento lavorativo di altre 400 persone. Rivolgendosi al presidente del Consorzio, Avellino Masutto, ai consiglieri di amministrazione, a diversi operatori e al consigliere regionale Pietro Paviotti, l´assessore Telesca, nell´esprimere "grande apprezzamento" per quanto fa il Campp, ha ribadito che ogni riforma avviata dalla Giunta regionale ha l´unico obiettivo di "utilizzare al meglio le risorse pubbliche". "Specie per garantire la salute dei cittadini, per affrontare le fragilità e le disabilità, l´unica vera preoccupazione - ha evidenziato - consiste nel verificare, passo dopo passo, se stiamo spendendo bene ciò che abbiamo a disposizione, nell´interesse dell´intera nostra comunità regionale". In merito a certe preoccupazioni, manifestate oggi, rispetto alle novità determinate dalla riforma sanitaria (che ha definito una nuova articolazione dell´Azienda Bassa Friulana e Isontina in cui opera il Consorzio) e dalla riforma delle Autonomie locali, con le Unioni di Comuni e con il previsto superamento della Provincia di Udine, che è uno dei soci del Consorzio, Telesca ha fornito ampie rassicurazioni, definite dal presidente Masutto "preziose parole di rasserenamento". "Il fatto che sia in atto una riorganizzazione del modello territoriale comunale e si vada verso il superamento delle Province non significa che si interromperanno delle funzioni, ma semplicemente che si trasferiranno le competenze alle nuove realtà. Avremo la cura di far sì che questo percorso si sviluppi senza traumi", ha affermato l´assessore regionale, ricordando tra l´altro che la proposta della Giunta sulle Unioni dei Comuni non a caso parte dal positivo modello degli Ambiti sociosanitari. E nel frattempo "nulla si interrompe. Non abbiamo fretta. Intendiamo sviluppare un ragionamento e un confronto con tutti i portatori di interesse, e quindi con gli enti locali, le aziende sanitarie, realtà importanti come la vostra", ha aggiunto Telesca, invitando anche il presidente Masutto e il Cda al dialogo con l´altro Consorzio che opera nel contesto territoriale della nuova Azienda per l´assistenza sanitaria, il Cisi, Consorzio Isontino Servizi Integrati. "Mi aspetto proposte per individuare formule nuove", ha concluso. Promozione della persona con disabilità e dei suoi diritti civili, nel rispetto della dignità umana; permanenza in famiglia, integrazione nel contesto socio-culturale e territoriale di appartenenza e inserimento nel mondo del lavoro; prevenzione e riduzione degli stati di emarginazione; superamento delle logiche di assistenzialismo sono le finalità del Consorzio, che conta su una struttura residenziale, a Sottoselva (Palmanova) per i casi più gravi, e in sette centri diurni. Ha un bilancio annuo di sei milioni di euro, di cui la metà è messa a disposizione dalla Regione. La restante parte è frutto del contributo della Provincia, dei Comuni e delle rette di degenza. |
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