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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 16 Febbraio 1999
"THE WORLD JOURNEY OF HOPE ´99": CHIRURGIA UMANITARIA PER BAMBINI  
 
Milano, 16 febbraio 1999 - È stato annunciato che il 4 febbraio scorso dal Palazzo delle Nazioni Unite di New York è partita la più grande missione umanitaria a scopi chirurgici della storia, il "World Journey of Hope ´99", che quest´anno per la prima volta toccherà anche l´Italia. Il progetto è realizzato da Operation Smile, in collaborazione con la Fondazione per l´Infanzia Ronald Mcdonald e con l´Associazione Fatebenefratelli per i Malati Lontani (Afmal). In un periodo di 9 settimane, in 18 nazioni in via di sviluppo, oltre 5. 000 bambini indigenti con deformazioni facciali congenite o acquisite potranno essere operati ed assistiti da 3. 000 medici volontari provenienti da ogni parte del mondo. Attraverso programmi di formazione a lungo termine l´iniziativa consentirà ai Paesi toccati dal programma, di raggiungere una totale autosufficienza nell´ambito della chirurgia plastica ricostruttiva per le deformità del volto nei bambini. L´italia è l´unica nazione dell´Unione Europea che verrà toccata dal progetto: tra il 5 e il 17 marzo prossimi 50 bambini provenienti dalla Romania saranno nel nostro Paese accompagnati da un loro genitore e da medici romeni. Ospiti dell´Istituto dei Fatebenefratelli a Genzano, verranno operati presso l´Ospedale San Pietro da un´equipe chirurgica internazionale. Con la collaborazione delle strutture, dei medici e dei volontari italiani coinvolti, non solo verrà restituito il sorriso ai bambini, ma verranno anche assicurati il supporto tecnico per le strutture romene e la formazione per le equipe mediche locali. Durante la permanenza a Roma, i bambini seguiranno un fitto calendario di appuntamenti ed incontri: fra l´altro, il 10 marzo, una rappresentanza dei bambini e dei volontari sarà ricevuta in Vaticano da Sua Santità il Papa, Giovanni Paolo Ii. Il giornalista Alessandro Cecchi Paone sarà testimonial dell´evento, in quanto accoglierà e seguirà i bambini romeni durante tutto il loro soggiorno dedicandovi volontariamente gran parte del suo tempo. Operation Smile, attiva dal 1982, è un´organizzazione non-profit con sede a Norfolk (Usa) che ha lo scopo di fornire cure ed assistenza a bambini e giovani affetti da malformazioni facciali nei Paesi in via di sviluppo. I partner italiani del World Journey of Hope ´99 sono la Fondazione per l´Infanzia Ronald Mcdonald e l´Afmal: la prima è un ente non a scopo di lucro presente in 27 Paesi nel mondo che da sempre sostiene molti progetti di Operation Smile. La Fondazione partecipa al progetto fornendo a tutti i Paesi coinvolti le attrezzature mediche necessarie per gli interventi chirurgici e sostenendoli nel loro cammino verso l´autosufficienza nel campo della chirurgia plastica ricostruttiva per le deformità del volto. L´afmal -che supporta le molte missioni di Operation Smileè un´associazione internazionale non governativa che conta 24 sedi nel mondo e che svolge attività di aiuto allo sviluppo in ambito sanitario. .  
   
   
GENETICA E MEDICINA PREDITTIVA  
 
Milano, 16 febbraio 1999 - Il 19 febbraio (inizio ore 9. 15 Palazzo delle Stelline) si svolge il convegno: Genetica e Medicina Predittiva: verso un nuovo modello di medicina", promosso dal Centro di Bioetica dell´Istituto Auxologico Italiano. Nella presentazione dell´iniziativa si dice che si vanno sempre più diffondendo le diagnosi genetiche, tanto su persone adulte che su embrioni, feti, neonati: attualmente si possono diagnosticare, su una persona sana, alterazioni genetiche suscettibili di portare alla manifestazione di malattia grave o mortale anche a distanza di decenni. Tuttavia, solo raramente è disponibile una terapia. Gli interrogativi che tale situazione già presenta sono di grande importanza sia dal punto di vista etico che sociale e giuridico. Nel corso dell´incontro si tenterà di rispondere a domande quali: che ruolo hanno i geni nelle malattie? Che metodi esistono per l´esame delle caratteristiche genetiche? Quali sono gli ambiti di applicazione dei test predittivi? L´aspetto centrale del convegno sarà quello bioetico: lo sviluppo della medicina predittiva porta numerosi quesiti come, ad esempio, il soggetto su cui viene rilevata l´anomalia genetica è da considerarsi malato o sano? Ci si domanda poi se sia veramente compito proprio della medicina fare previsioni/predizioni sulla vita del singolo senza tener conto dei riflessi sociali e personali di un tale modo di procedere. Inoltre, come cambia il rapporto fra medico e paziente in ordine a tali nuove possibilità , tenendo presente che il primo inizia ad acquistare la capacità di condizionare pesantemente la vita e la stessa immagine di sè di colui che si sottopone a diagnosi genetica? Pertinenti all´approccio bioetico sono inoltre le riflessioni su medicina predittiva e procreazione e sui problemi connessi con l´informazione data al soggetto particolarmente delicati, in quanto, non essendo spesso in vista di un atto medico, tale informazione deve essere adeguatamente giustificata. Di rilievo anche l´approccio giuridico: riguarda, ad esempio, i problemi connessi alla raccolta e la custodia di informazioni genetiche sia a livello ristretto che più esteso nella popolazione. Inoltre, diventa sempre più frequente il ricorso della giustizia penale all´uso di test genetici: che impatto può avere l´introduzione di test predittivi? Quale spazio può essere pensato per le istituzioni di vario genere nell´acquisizione di informazioni genetiche delle singole persone? Non a caso - conclude la nota informativa si teme il rapporto sempre più evidente che si sta creando tra genetica e assicurazioni, tra genetica e mondo del lavoro, ecc. .