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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 25 Maggio 1999
EURO E IMPRESE: BILANCI LUNGHI. PREZZI E FATTURE CORTI  
 
Milano, 25 maggio 1999 - Secondo una indagine Dun and Bradstreet, fuorchè in Gran Bretagna, cresce il numero delle imprese che credono ai vantaggi dell´ Unione Monetaria Europea. Anche negli 11 Paesi aderenti alla prima fase dell´Ume i tempi per l´adeguamento dei sistemi contabili si allungano, ma è anche vero che l´uso dell´euro nei listini e nelle fatture supera le previsioni. Le imprese italiane non fanno eccezione: recuperano rispetto a sei mesi fa e mostrano il solito pragmatismo. Dun and Bradstreet invita tuttavia a considerare i maggiori costi dell´uso parallelo di valute locali e euro. Condotta su un campione di 2040 imprese di ogni dimensione allocate in 17 paesi (gli 11 della prima fase Ume, gli altri 4 paesi Cee più Svizzera e Norvegia), l´indagine ha tastato il polso del processo di adeguamento in un momento particolarmente significativo: a tre mesi dal debutto dell´euro e nel vivo della fase che lascia 3 anni per utilizzare spontaneamente la nuova unità di conto. In più la rilevazione permette significativi raffronti con gli umori della vigilia, raccolti dalla Dun and Bradstreet nell´indagine effettuata lo scorso settembre. Le aziende europee che guardano con favore all´euro passano dal 78% dello scorso settembre al 90 % di fine marzo 1999. In Italia la percentuale è pari all´88 %(87 in settembre) come in Francia, dove, però , il progresso rispetto allo scorso settembre (80 %) è più sensibile. Progressi notevoli anche in Germania, ove l´86% di fine marzo si confronta con il 60 dello scorso settembre. Fra i Paesi guida dell´ Europa, la palma spetta ancora al Belgio (95%) e all´Olanda (più del 90%). Interessanti i dati sulle attese di profitto per effetto della maggiore trasparenza dei mercati. Negli 11 Paesi aderenti alla prima fase Ume la quota degli ottimisti rimane su valori simili a quelli dello scorso settembre (47%), mentre quella dei pessimisti si riduce al 7% rispetto al già modesto 11% di sei mesi prima. In Italia, la percentuale degli ottimisti risulta pari a 60 (59 in settembre) contro un invariato e stabile 5% di pessimisti. Negli 11 paesi guida, la gradualità dell´adeguamento appare inevitabile alla luce di una inattesa lentezza d´utilizzo dell´euro in ambito amministrativo/contabile, pur a fronte di una maggiore velocità di utilizzo della nuova unità di conto in ambito commerciale. Già entro il 1999 il 35% delle imprese fatturerà ed esprimerà prezzi sistematicamente anche in euro, ma solo l´8% conta già di adottarlo stabilmente per le registrazioni contabili. Giorgio Pucci, presidente e amministratore delegato di Dandb Italia, ha detto che "la divergenza risulta accresciuta rispetto allo scorso settembre: il fenomeno è fisiologico e si spiega con la durata del periodo di transizione. Ma è pur vero che esso tende a prolungare l´uso dell´euro in accoppiata alle valute locali, appesantendo le procedure e accrescendo i costi". .  
   
   
TELEFONI: TARIFFE URBANE IN AUMENTO? IN ALLARME GLI UTENTI  
 
Milano, 25 maggio 1999 - Il Comitato Consumatori Altroconsumo ha comunicato che, in vista di una riunione dell´ Autorità delle Comunicazioni per definire la manovra tariffaria sul servizio di telefonia in Italia, ha inviato una lettera ai Commissari dell´Autorità "per ribadire alcuni aspetti-cardine da realizzare per una effettiva tutela dell´utente nel campo della telefonia": "l, apertura totale alla concorrenza, comprese le telefonate urbane, ancora monopolio Telecom; 2. No all´ aumento delle tariffe dei servizi ancora in monopolio, come le chiamate urbane, o del canone di abbonamento, che ha avuto negli ultimi tre anni un incremento del 29%; 3. Razionalizzazione delle strutture territoriali per la definizione di chiamate urbana e interurbane (le cosiddette tariffe di prossimità ) ma senza aumenti tariffari; 4. Semplificazione della struttura tariffaria per le chiamate fisso-mobile, consentendo ; ´introduzione della portabilità del numero per i telefoni cellulari; 5. Revisione del sistema di tariffazione a scatti, incomprensibile per l´utente, e introduzione del sistema a tempo, che consenta un facile confronto con le offerte della concorrenza; abolizione del prezzo fisso alla risposta". Paolo Martinello, presidente del Comitato Consumatori, ha affermato: "Non possiamo accettare decisioni che penalizzino i consumatori: la liberalizzazione dei servizi telefonici dovrebbe invece portare vantaggi agli utenti, sia in termini di qualità del servizio che di prezzi, come più volte annunciato dalle istituzioni europee e nazionali". .  
   
   
AIUTI UMANITARI: BILANCIO OPERATO EUROPEO. INCONTRO ECHO-ONG-MIN. ESTERI  
 
Milano, 25 maggio 1999 - Dalle ore 9. 30 del 7 giugno, presso il Palazzo Stelline, incontro con l´Ufficio Umanitario della Comunità Europea (Echo) per fare un bilancio dell´operato dell´ Europa nell´ambito degli aiuti umanitari, anche di fronte all´emergenza Kosovo, affrontando il tema dell´emergenza sia a livello europeo che italiano, in un dibattito con il Ministero degli Affari Esteri e le Organizzazioni Non Governative (Ong). Tra temi dell´incontro: "Quale è il ruolo di ciascuno degli attori (Echo, Ministero degli Affari Esteri, Ong) nel nuovo scenario degli aiuti umanitari internazionali? Come far coesistere la solidarietà emotiva e la complessità tecnica che richiedono gli interventi umanitari? Come far diventare protagonisti del proprio destino profughi e beneficiari degli aiuti d´emergenza". Partecipano all´incontro: Dr. Giorgio Guarneri, Consigliere per le ralazioni con le Organizzazioni Non Governative di Echo (Ufficio Umanitario della Comunità Europa); Min. Attilio Massimo Jannucci, vice direttore generale per la Cooperazione allo Sviluppo, Ministero Affari Esteri; On. Fiorella Ghilardotti, Parlamentare Europea; Dr. Gianni Rufini, Segretario Generale di Voice (Voluntary Organizations in Cooperation in Emergencies); Dr. A Cinzia Giudici, presidente del Cosv. Presiede il Dr. Gian Pietro Fontana-rava, Direttore della Rappresentanza a Milano della Commissione Europea.