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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 09 Gennaio 2007
RICERCATORI SI APPRESTANO A TESTARE UN VACCINO ANTINFLUENZALE UNIVERSALE  
 
Bruxelles, 9 gennaio 2007 - Alcuni ricercatori britannici e belgi si apprestano a testare sull´uomo un vaccino studiato per combattere tutti i principali ceppi influenzali, compreso quello dell´influenza aviaria. Due sole iniezioni del nuovo ritrovato potrebbero rendere immuni dal virus a lungo, mentre gli attuali vaccini devono essere somministrati ogni anno. «Naturalmente non sarebbe sufficiente una sola iniezione per tutta la vita, ma basterebbe un minor numero di dosi», assicura la dott. Ssa Ashley Birkett dell´azienda di biotecnologie britannica Acambis, che ha sviluppato il vaccino in collaborazione con l´Istituto interuniversitario di biotecnologia delle Fiandre, in Belgio. I virologi hanno accolto con favore la notizia dei nuovi vaccini, convinti che potrebbero fungere da tamponi in attesa dello sviluppo di vaccini specifici per i singoli ceppi influenzali. Scienziati di tutto il mondo lavorano da anni per realizzare un vaccino antinfluenzale universale, ma la loro attività di ricerca è rallentata dalle continue mutazioni del virus. Gli studi svolti sono focalizzati su due proteine presenti sulla superficie del virus e soggette a continue mutazioni. Il nuovo vaccino colpisce una proteina chiamata M2, che si trova nella membrana cellulare del virus. Tale proteina è presente in tutti i 24 ceppi influenzali di tipo A e ha subito poche mutazioni negli ultimi 100 anni. Il vaccino induce la produzione di anticorpi che attaccano il virus nel momento in cui esso si sviluppa dalla cellula ospite. .  
   
   
TRIESTE: LA REGIONE CONFERMA IL SOSTEGNO AL CENTRO BIOMEDICINA MOLECOLARE  
 
 Trieste, 9 gennaio 2007 - "La Regione conferma il suo sostegno al progetto del Distretto tecnologico di Biomedicina Molecolare attendendosi comunque una crescita, graduale ma progressiva, dell´intervento del capitale privato". "A fronte della prosecuzione del suo impegno finanziario la Regione ritiene peraltro opportuno che Area Science Park ed il Consorzio di Biomedicina Molecolare/cbm presentino un piano strategico dettagliato, dal quale ricavare elementi che portino al rafforzamento del sistema della ricerca, ad un forte orientamento verso il mercato ed alla definizione di obiettivi e priorità per destinare al meglio le risorse". L´assessore regionale alla Ricerca Roberto Cosolini, che negli scorsi giorni ha visitato la sede del Consorzio a Basovizza, nei pressi del Sincrotrone, assieme al presidente del Cbm Maria Cristina Pedicchio, all´amministratore delegato Giuseppe Tudech ed al responsabile dei servizi scientifici e tecnologici, Elia Stupka, ha successivamente sottolineato come la prima fase di insediamento del Cbm (le attività di ricerca sono infatti da poco attive, da ottobre/novembre, con una trentina di persone impegnate) può considerarsi "positivamente compiuta" con la realizzazione di laboratori che possono di certo corrispondere alle richieste delle imprese ed alle capacità del sistema regionale della ricerca. Cosolini, nel suo incontro al Cbm, ha visitato i laboratori insediati a Basovizza - Genomica, Bioinformatica, Imaging Ottico e Nano Diagnostica e Analisi - che assieme a quelli dedicati a Proteomica e Farmacogenomica (al Cro di Aviano) ed alle Cellule Staminali (all´Università di Udine) costituiscono le "piattaforme tecnologiche" del Cbm, progettate per un uso comune ed utilizzati in modo condiviso da imprese, enti e gruppi di ricerca allo scopo di accelerare e trasformare un´"idea scientifica" in "prodotto", come farmaci, nuove terapie, nuovi sistemi di diagnosi. Il Cbm, ha infatti ricordato l´assessore, rappresenta uno dei tasselli della strategia regionale a favore dell´innovazione, per sviluppare l´industrializzazione dei risultati della ricerca e, dunque, nuove competitività per l´industria del Friuli Venezia Giulia. Il Consorzio deve quindi operare in particolare, hanno concordato Cosolini e Pedicchio, per rispondere alle esigenze delle aziende del territorio, cercando anche di attrarre sul territorio nuovi imprenditori e nuovi investitori. Nel corso del 2007 particolare attenzione, ha concluso Cosolini, dovrà essere anche data alla ricerca di nuove risorse umane d´eccellenza a servizio del Cbm, nell´intento di sviluppare le capacità e le potenzialità delle attività di ricerca. .  
   
   
CONSULCESI PRESENTA L’INNOVATIVO SERVIZO DI RASSEGNA STAMPA MEDICO-SCIENTIFICA ONLINE DUE VOLTE A SETTIMANA GLI ASSOCIATI RICEVERANNO VIA MAIL LINK E ABSTRACT DELLE NOTIZIE RIGUARDANTI LE PROPRIE AREE D’INTERESSE  
 
 Milano,9 Gennaio 2007 - –Consulcesi Associazione, attiva da oltre 8 anni per la tutela dei diritti dei medici nell´ambito di azioni legali collettive e individuali e nella responsabilità professionale medica, presenta l’innovativo servizio di Rassegna Stampa Scientifica online, un pratico e versatile strumento di aggiornamento per gli operatori del settore sanitario, messo a disposizione gratuitamente a tutti gli associati. In base alle direttive europee interne e comunitarie i circa 900. 000 medici e paramedici italiani (dati forniti dal Ministero della Salute) hanno l’obbligo di aggiornarsi per mantenere elevati i propri livelli di professionalità. Consulcesi, che lavora a stretto contatto con medici di diverse specializzazioni e ne conosce le esigenze, ha realizzato un software capace di catturare e indicizzare tutte le notizie medico-scientifiche disponibile in rete, e di suddividerle in categorie per argomenti. L’associato interessato al servizio dovrà contattare il numero verde gratuito 800-122777 per ricevere tutte le indicazioni per l’attivazione del servizio, indicare l’argomento di proprio interesse e fornire l’indirizzo e-mail a cui verranno inviati i link da cui scaricare le informazioni e la documentazione. Scrivendo un’e-mail a rassegnastampa@sanitainformazione. It l’utente può modificare in qualunque momento il proprio profilo tematico, cambiare o ampliare gli argomenti d’interesse, dare consigli sul servizio. L’associato potrà inoltre candidarsi come fonte di informazione in un determinato ambito di competenza, inviando lui stesso notizie e materiale medico-scientifico oppure segnalando fonti che reputa di particolare interesse. La rassegna stampa scientifica online, è solo uno dei servizi che Consulcesi offre ai propri associati a fronte della quota associativa annuale di 50 euro. Tra gli altri ricordiamo: la consulenza legale gratuita nell´ambito medico, sia in sede giudiziale che stragiudiziale; l’attività di rivalsa in favore dei medici assolti, con un´azione diretta a risarcire il medico dei danni subiti a causa dell´ingiusta chiamata in giudizio; la consulenza assicurativa e la gestione dei rapporti con le assicurazioni: l’attività convegnistica. Per informazioni su Consulcesi Associazione e i servizi offerti è disponibile un numero verde 800-122777, attivo tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 21 e il sabato dalle 10 alle 14. .  
   
   
DISTURBI ALIMENTARI  
 
Trieste, 8 gennaio 2007 - Anoressia, bulimia, eating binge, obesità: disturbi alimentari che continuano ogni giorno ad affliggere sempre più famiglie, non soltanto nell´evolversi della malattia ma anche, dopo la cura, nel difficile periodo riabilitativo che ne consegue. Per questo motivo - fanno sapere i consiglieri della Margherita Alessandro Carmi e Paolo Menis - il 20 dicembre è stato approvato, in Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, un ordine del giorno di cui sono stati i primi firmatari e che intende garantire un sostegno concreto a quelle persone che si occupano di chi è colpito da tali disturbi. Anche nella nostra regione - così ancora Carmi e Menis - il problema sta registrando negli ultimi anni un preoccupante incremento, colpendo un numero sempre crescente di giovani donne e connotandosi ormai come una vera e propria emergenza sociale. Per ovviare a ciò, e considerando che tra i progetti promossi dalla Direzione regionale alla Salute per l´anno prossimo fa parte anche la prevenzione e la cura dell´obesità, abbiamo inteso impegnare la Giunta a promuovere un progetto strutturato e finalizzato a costruire un ponte tra le varie realtà regionali che si occupano di tali problematiche, a partire da quelle pubbliche. Uno degli obiettivi da perseguire, secondo i due consiglieri, sarà di valutare l´opportunità di realizzare comunità semiresidenziali dove attuare processi mirati a raggiungere, a favore di chi soffre di tali affezioni, una piena riabilitazione alimentare. _ .  
   
   
IERI LA “GIORNATA DEL LESIONATO SPINALE E CEREBRALE” PROMOSSA DA “ANGELI SENZA ALI” UN AIUTO AI LESIONATI SPINALI, PARTE DAL TRENTINO UNA CAMPAGNA NAZIONALE PER LA RICERCA MEDICA  
 
 Trento, 9 gennaio 2007 - Ogni giorno, in Italia, dai 3 ai 5 ragazzi subiscono un trauma spinale o cerebrale in seguito ad incidente d’auto o moto (il 70 per cento), tuffo in acqua (13 per cento, in aumento) o infortunio sul lavoro (10 per cento). Una realtà che rimane nascosta, evitata, sconosciuta, abbandonata e dimenticata. Moltissimi - circa 70. 000 si stima - sono i giovani costretti, in seguito a questi incidenti, su una sedia a rotelle. Sono gli “angeli senza ali”, come Samuel Falvo, 23 anni, di Piscine di Sover, da nove anni in carrozzina dopo un incidente in motocicletta e che paga così, drammaticamente, l’imprudenza di non avere indossato quel giorno il casco. O come Loredana Casagranda, 48 anni, pinetana, paraplegica da quando ebbe un incidente in macchina e da alcuni anni combattiva presidente dell’Associazione Italiana Traumatizzati Spinali onlus “Angeli senza ali”, che ha la propria sede a Trento e che conta 6. 000 iscritti in tutt’Italia. Due testimoni di una realtà, quella dei lesionati spinali e cerebrali, alla quale oggi, durante una conferenza stampa alla quale è intervenuto anche il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai e il vicepresidente dell’associazione Marco De Carli, è stato tolto il velo. “Angeli senza ali” ha promosso, infatti, l’8 gennaio come “Giornata nazionale del lesionato spinale e cerebrale” per sensibilizzare e informare l’opinione pubblica sulla necessità della prevenzione, innanzitutto, ma anche e soprattutto con l’obiettivo di promuovere la ricerca scientifica e la creazione in Italia dei pronto soccorso polivalenti, uniche strutture in grado di affrontare efficacemente le lesioni spinali. “Operare il lesionato spinale entro le prime ore successive all’evento traumatico – ha spiegato Loredana Casagranda – è fondamentale per garantire un esito diverso dalla sedia a rotelle. La realtà, purtroppo, è che sono gli stessi medici a dichiarare che non c’è nulla da fare, manca ancora una cultura neurochirurgica che apra le porte alla speranza di una vita diversa da quella che i lesionati spinali e cerebrali sono oggi costretti a vivere”. Prevenzione, si diceva. Che per i ragazzi significa soprattutto indossare sempre il casco quando si va in moto. “A me – ha raccontato Samuel Falvo - è successo così: un giorno di nove anni fa, avevo 17 anni, stavo tornando a casa dal lavoro quando mi sono fermato per parlare con un amico; mi sono tolto il casco e quando sono ripartito, ero a cento metri da casa, non l’ho più indossato. Quei cento metri mi sono stati fatali: sono caduto e mi sono lesionato la colonna vertebrale. Sono stato subito portato in elicottero all’ospedale Santa Chiara, dove sono stato sottoposto ad una Tac, poi sono stato trasferito al Neurochirurgico di Bolzano, dove il giorno dopo sono stato operato. Se fossi stato operato subito forse ora non sarei su questa sedia a rotelle”. Testimonianze di vite spezzate che Loredana Casagranda porta da anni in giro per l’Italia, parlando a centinaia di ragazzi nelle scuole, promuovendo iniziative, sollecitando le istituzioni a muoversi. E proprio la prima Giornata nazionale del lesionato spinale e cerebrale è l’ultimo atto, in ordine di tempo, di una intensa campagna d’informazione, prevenzione e sensibilizzazione per la raccolta di fondi per lo studio e la ricerca. L’associazione “Angeli senza ali” ha per questo avviato una raccolta di fondi per premiare i migliori progetti scientifici – grande speranza è riposta nell’utilizzo delle cellule staminali - volti a ricercare nuove terapie per i lesionati spinali. Ognuno può destinare un contributo, fosse anche solo 1 euro, al conto corrente “Angeli senza ali” n. 6511009184/13 presso la Banca di Trento e Bolzano – Gruppo Intesa, codici banca: cin. “Q” – abi. 03240 – cab 01801. Una commissione medico scientifica di alto livello valuterà e premierà i progetti migliori. Un appello sottoscritto anche dal presidente Dellai: “Questa giornata è una tappa importante sulla strada della prevenzione, della ricerca e dell’organizzazione degli interventi, tre direzioni sulle quali deve crearsi una consapevolezza generale. Ci fa piacere – ha aggiunto Dellai – che questa iniziativa sia partita dal Trentino, se potremo essere utili in futuro all’associazione “Angeli senza ali” lo faremo sostenendone le iniziative. Quello di oggi non è un momento rituale ma un’occasione per riflettere su questa realtà, ed anche sull’utilizzo delle risorse pubbliche e private che possono essere mobilitate per offrire ai lesionati spinali una migliore opportunità di vita”. .  
   
   
DEFINITO IL SISTEMA PROVINCIALE TRENTINO PER LA FORMAZIONE CONTINUA DI CHI OPERA NEL SETTORE DELLA SANITA’  
 
 Trento, 9 gennaio 2007 - – La formazione continua rappresenta uno strumento strategico di sviluppo del sistema sanitario provinciale. E’ a partire da questa considerazione che la Giunta provinciale ha oggi approvato la delibera di Remo Andreolli, assessore alle politiche per la salute, che definisce appunto il sistema provinciale di formazione continua degli operatori che prestano attività nell’ambito del sistema sanitario provinciale. Un dato sul sistema informativo on line: dal 2002 la Commissione provinciale per la formazione continua ha accreditato oltre 1. 700 eventi formativi. Con la delibera oggi approvata viene definita l’articolazione del sistema di formazione continua in campo sanitario. Articolazione che coinvolge l’Assessorato, la Commissione provinciale per la formazione continua, il Consiglio dei sanitari, gli Ordini e i Collegi e l’Azienda provinciale per i servizi sanitari per finire con gli organizzatori di formazione residenziale e i professionisti della salute. Parte sostanziale ed integrante della delibera è anche la “Guida informativa al sistema provinciale di formazione continua”. E’ stata predisposta dalla Commissione quale strumento informativo per i professionisti della salute e i fornitori di formazione, che sono coinvolti nel sistema locale. Infine la delibera contiene anche i “Criteri di accreditamento Ecm della formazione continua”. .  
   
   
OSPEDALI LOMBARDI: ESITI POSITIVI DELLE ISPEZIONI A MILANO, BERGAMO, LECCO E PAVIA  
 
Milano, 9 gennaio 2007 - Ospedali lombardi promossi a pieni voti: nessuna irregolarità di rilievo è stata riscontrata ieri nei sei nosocomi della regione ispezionati dai carabinieri dei Nas, nell´ambito dei controlli predisposti in tutta Italia su ordine del Ministero della Salute, dopo il caso dell´Umberto I di Roma. In particolare i Nas hanno effettuato le loro ispezioni a Milano alla Fondazione Irccs Besta, alla Fondazione Irccs Policlinico e all´Azienda Ospedaliera "San Paolo", e inoltre all´Azienda Ospedaliera "Ospedali Riuniti" di Bergamo, all´Azienda Ospedaliera della Provincia di Pavia e all´Azienda Ospedaliera di Lecco. Soddisfazione per l´esito positivo dei controlli è stata espressa dall´assessore regionale alla Sanità, Alessandro Cè: "Tutto come prevedevo. Non mi aspettavo nulla di diverso - ha dichiarato - conoscendo gli alti standard qualitativi del nostro sistema sanitario e l´altissima professionalità del nostro personale medico, tecnico e infermieristico. A ciò si deve aggiungere il fatto che Regione Lombardia ha messo in campo da più di un decennio uno straordinario piano di edilizia sanitaria con circa 3,5 miliardi di euro di investimenti, che ha portato alla ristrutturazione e all´adeguamento di centinaia di vecchie strutture e alla costruzione di decine di nuovi ospedali". "I lombardi stiano tranquilli - ha concluso Cè - perché al centro del nostro sistema sanitario c´è sempre la persona con le sue fragilità, e il nostro obiettivo è sempre la sicurezza e la qualità dell´assistenza per i pazienti". .  
   
   
INDAGINI NEGLI OSPEDALI: LA SANITÀ TOSCANA IN BUONE CONDIZIONI L´ASSESSORE ROSSI: "ABBIAMO INVESTITO IN NUOVE STRUTTURE E SU COMPORTAMENTI CORRETTI"  
 
Firenze , 9 gennaio 2007 - "Per una valutazione più completa e puntuale vorrei attendere la conclusione delle indagini e informazioni più precise, ma mi sembra di poter dire, dalla prime notizie che stiamo raccogliendo, che complessivamente la situazione in Toscana si sta rivelando positiva". Questo il commento a caldo dell´assessore regionale per il diritto alla salute Enrico Rossi, dopo la segnalazione dei primi esiti delle indagini avviate dai Nas, su input del ministero della sanità, negli ospedali di tutta Italia e della Toscana. I Nas hanno effettuato sopralluoghi in numerosi reparti, con la piena collaborazione dei responsabili delle Asl e degli operatori sanitari, e i risultati sembrano confermare il dato di una sanità toscana in buone condizioni strutturali e di "manutenzione". "In questi anni - dice l´assessore - abbiamo combattuto il degrado, spendendo tutti i soldi disponibili per ristrutturare i vecchi padiglioni e progettare e realizzare nuovi ospedali, tra cui 4 ospedali provinciali a Prato, Pistoia, Lucca e Massa Carrara. Si lavora a Livorno come a Careggi, nel 2008 si inaugurerà Empoli, il Nuovo Meyer sta per decollare". "Anche sul fronte dei comportamenti - aggiunge Rossi - vogliamo dare un segnale di rigore, perché i responsabili delle Asl e dei singoli reparti siano i primi a dare l´esempio e a pretendere comportamenti corretti e rispettosi. Per combattare il richio infezioni abbiamo lanciato l´operazione "Mani pulite" per incrementare tra gli operatori sanitari l´abitudine a lavarsi di frequente le mani. Continueremo perché dovunque sia garantita sempre di più la massima igiene e per eliminare totalmente i casi di chi ancora indulge al fumo in ospedale". .  
   
   
ISPEZIONI DEI NAS NELLE AZIENDE OSPEDALIERO-UNIVERSITARIE DELL´EMILIA-ROMAGNA. BISSONI: "DA UN PRIMO ESAME RISULTA UNA CONFERMA DELLA GENERALE SICUREZZA E QUALITÀ DELLA RETE OSPEDALIERA DELLA NOSTRA REGIONE"  
 
Bologna, 9 gennaio 2007 - In merito alle ispezioni effettuate ieri dai carabinieri dei Nas nelle quattro Aziende Ospedaliero-universitarie dell´Emilia-romagna - Parma, Modena, Bologna, Ferrara - e in ospedali delle Aziende Usl di Piacenza, Parma, Cesena, Ravenna, Rimini, l´assessore regionale alle politiche per la salute Giovanni Bissoni ha rilasciato la seguente dichiarazione:. "Da un primo esame, fatto sulla base delle informazioni fornite all´Assessorato dalle Aziende sanitarie, risulta una conferma della generale sicurezza e qualità della rete ospedaliera della nostra regione, insieme ad uno stimolo a continuare nel lavoro intrapreso in questi anni di ammodernamento e miglioramento delle strutture e di coinvolgimento dei professionisti. Una valutazione più approfondita e puntuale dei sopralluoghi effettuati dai Nas sarà effettuata nei prossimi giorni. " .  
   
   
MEZAVANTTM MMX TRATTAMENTO PER LA COLITE ULCEROSA OTTIENE LA CONFERMA DELLE INDICAZIONI PRESCRITTIVE PER L’EUROPA  
 
Lainate, Milano, 8 gennaio 2007 - Cosmo Pharmaceuticals S. P. A. , società farmaceutica nelle terapie per particolari patologie del tratto gastrointestinale, ha annunciato il 22 dicembre 2006 che le agenzie regolatorie di 15 Paesi europei partecipanti alla procedura decentralizzata (tra cui Germania, Regno Unito, Francia e Spagna), hanno concordato le indicazioni di prescrizione come parte dell’Autorizzazione al commercio di Mezavant (Shire plc) (Mmx mesalazine) e Mesavancol (Giuliani S. P. A. ). Il prodotto sarà indicato nell’indu­zione della remissione endoscopica e clinica e nel mantenimento della remissione della Colite Ulcerosa. Cosmo ha inventato la formulazione (il principio attivo mesalazina non è coperto da brevetto) e nel 2001 l’ha concessa in licenza a Giuliani, che a sua volta l’ha licenziata a Shire nel 2002. Nel 2002 Cosmo ha siglato un accordo con Shire per la produzione del prodotto. Ad oggi Mezavant è l’unico trattamento orale con monosomministrazione giornaliera che sarà indicato nell’induzione della remissione endoscopica e clinica della colite ulcerosa lieve-moderata. Studi di Fase Iii randomizzati, controllati verso placebo su più di 500 pazienti con colite ulcerosa, riportati da Shire, hanno dimostrato che i pazienti trattati con Mezavant con tecnologia Mmx ottenevano la remissione. Mauro Ajani, amministratore delegato di Cosmo Pharmaceuticals: “Siamo orgogliosi di iniziare la produzione europea di Mezavant per Shire – ha detto oggi. Questo dimostra il forte impegno di entrambi nel rendere Mezavant rapidamente disponi­bile in commercio” La tecnologia Mmx è stata sviluppata e brevettata da Cosmo grazie all’esperienza acquisita in anni di collaborazione con le più importanti aziende farmaceutiche internazionali nella formulazione e nella produzione di farmaci per la cura delle patologie gastro-intestinali. Tale tecnologia permette il rilascio di principi attivi farmaceutici nel lume del colon con profilo ritardato e controllato, con l’effetto di raggiungere il colon in tutta la sua lunghezza. Un polimero pH resistente ritarda il rilascio del farmaco fino a raggiungere il sito intestinale previsto ed a quel punto la compressa inizia la dissoluzione. Grazie all’innovativa tecnologia Mmx, Cosmo indirizza l’interesse verso le Inflammatory Bowel Diseases (Ibd), un gruppo di patologie croniche, progressive, ricorrenti e debilitanti che portano lesioni del tratto gastro-intestinale. Attualmente le Ibd colpiscono lo 0,5% della popolazione del mondo occidentale. La Colite Ulcerosa (Uc) è una malattia infiammatoria cronica intestinale che provoca infiammazione ed ulcere lungo la parete dell’intestino. L’infiammazione interferisce con le normali funzioni del colon, provocando spesso dolori che affliggono la qualità della vita, quali meteorismo, diarrea, sanguinamento, affaticamento, perdita di peso e ipermotilità intestinale. Almeno 2,2 milioni di persone in Europa soffrono di Ibd. La Colite Ulcerosa è una malattia cronica ricorrente per la quale non esiste un rimedio definitivo. Il problema che maggiormente affligge i pazienti di Colite Ulcerosa è il rispetto del trattamento prescritto a causa dell’elevato numero di somministrazioni richieste: molti dei trattamenti oggi disponibili per la cura della Colite Ulcerosa richiedono infatti un numero elevato di pillole, da assumersi più volte al giorno. .  
   
   
ALTA FORMAZIONE MEDICO-SANITARIA NELLA QUIETE DELLA VILLA MONTALVE VI ABITÒ L´ULTIMA DISCENDENTE DEI MEDICI. POI UN EDUCANDATO PER GIOVANI NOBILI  
 
Firenze, 9 gennaio 2007 - "Villa La Quiete delle Montalve" cambia proprietà e destinazione. Uno fra gli edifici monumentali più significativi nei dintorni di Firenze (fra Careggi e Castello, ai piedi di Monte Morello), oggi di proprietà dell´Università di Firenze, sarà acquistato dalla Regione Toscana che lo cederà in uso, in buona parte, all´Azienda ospedaliera-universitaria di Careggi per realizzarvi un centro di alta formazione medico-sanitaria. Lo stabilisce un protocollo d´intesa siglato in Regione, dal presidente Claudio Martini, dal rettore dell´ateneo fiorentino Augusto Marinelli e dal direttore generale di Careggi Andrea Des Dorides. L´accordo prevede che la Regione destini in via prioritaria l´immobile di via di Boldrone (acquistato per circa 46 milioni di euro secondo la quantificazione dell´Agenzia del Territorio di Firenze) alla realizzazione di un "Laboratorio regionale per la formazione sanitaria" oltre che ad altre attività didattico scientifiche a livello regionale. A tal fine l´Azienda di Careggi presenterà entro 120 giorni un progetto di ristrutturazione e recupero dell´immobile. La villa diverrà anche sede di un museo: l´intesa stabilisce infatti che l´Università di Firenze - pur mantenendo la proprietà delle numerose opere d´arte e arredi (dipinti, sculture, oreficerie) presenti nel complesso - le ceda in comodato alla Regione affinché siano utilizzate nell´ambito di un progetto espositivo che le tuteli e le valorizzi. "Un significativo esempio di sinergia fra tre diverse istituzioni pubbliche del territorio - è il commento di Claudio Martini - impegnate a vario titolo nei campi della formazione e della cultura con il risultato di utilizzare in tutte le sue potenzialità un complesso monumentale di così grande valore". "Non solo la soluzione di problemi finanziari contingenti - sottolinea il rettore Augusto Marinelli riferendosi all´impatto del protocollo dal punto di vista dell´università - ma anche l´occasione per valorizzare sotto il profilo culturale un bene storico di grande prestigio". La storia di "Villa la Quiete" è legata alle vicende delle Minime Ancille della Santissima Trinità, le Montalve, che traggono il loro nome dalla Venerabile Eleonora Ramirez di Montalvo, fondatrice dell´Ordine cui fu affidata fin dal Seicento l´opera educativa delle giovani nobili. L´educandato fu chiuso agli inizi degli anni Settanta del secolo scorso e nel 1992, con legge statale, il Conservatorio delle Montalve alla Quiete venne estinto e il patrimonio acquisito dall´università di Firenze. L´edificio prende nome da un affresco ("La quiete che domina i venti") eseguito nel 1632 da Giovanni da San Giovanni. Nel 1724 vi abitò Anna Maria Luisa dei Medici, l´ultima discendente della famiglia, che lo arredò con oggetti provenienti da Palazzo Vecchio e Palazzo Pitti realizzandovi anche uno fra i più bei giardini all´italiana. .  
   
   
NUOVI INVESTIMENTI IN EDILIZIA SANITARIA PIEMONTESE  
 
Torino, 9 gennaio 2007 - È pronto il piano degli investimenti in edilizia sanitaria per i quali la Regione si appresta a stipulare un nuovo accordo di programma con il governo, attraverso cui accedere ai fondi statali messi a disposizione secondo l’art. 20 della legge 67/88. L’elenco delle opere per le quali chiedere il finanziamento è stato deliberato oggi dalla giunta regionale e comprende interventi che siano cantierabili entro un anno dalla firma dell’accordo. Rientrano tra questi progetti la costruzione del nuovo presidio sanitario di Venaria e del nuovo ospedale della Valle Belbo, per un investimento complessivo rispettivamente di 15. 281. 900 e di 14. 737. 366 euro, e di una Casa della salute sul territorio dell’Asl 19, il cui costo sarà di milione e 740 mila euro. Via libera anche all’ampliamento degli ospedali di Chivasso - con la realizzazione del nuovo padiglione per degenza e servizi (17. 956. 881 euro) - di Susa (3. 795. 958 euro), di Giaveno (6. 631. 655 euro) e alla messa in sicurezza del nosocomio di Avigliana (5. 048. 112 euro). A Casale Monferrato, invece, sono previsti interventi per il miglioramento e l’umanizzazione dei locali del presidio cittadino, per un totale di 2 milioni e 309 mila euro, così come a Vercelli, all’interno del reparto di oncologia e medicina, per circa 1 milione e 500 mila euro. Ed ancora, sono in programma lavori di adeguamento degli impianti elettrici e delle vie di fuga presso l’Ospedale degli Infermi di Biella (435. 373 euro), di ristrutturazione del laboratorio e della Banca del sangue dell’Ospedale Molinette di Torino (1. 967. 700 euro) e di realizzazione del laboratorio analisi presso l’ospedale Regina Margherita (537. 115 euro). Infine, ad Alessandria, saranno destinati 4 milioni e 338 mila euro per lavori di adeguamento all’interno dell’ospedale infantile, e in particolare per la ristrutturazione della sala travaglio e parto, in vista del trasferimento della degenza di ostetricia e ginecologia e della realizzazione al suo interno del Dipartimento materno-infantile. «Questa imponente mole di lavori - spiega l’assessore Mario Valpreda - non rappresenta che il primo passo di un più ampio programma di investimenti nell’edilizia ospedaliera, che la giunta presenterà in Consiglio regionale e che verrà finanziata anche attraverso la messa a reddito del patrimonio immobiliare di Asl e Aso non utilizzato per attività sanitarie. Come ho avuto di dichiarare in più occasioni, i fondi ricavati da questa operazione di valorizzazione dei beni delle aziende sanitarie verranno destinati ai territori di provenienza dei beni stessi». .  
   
   
PICASSO ILLUSTRATORE ALLA FONDAZIONE STELLINE DI MILANO DAL 22 FEBBRAIO AL 6 MAGGIO 2007 I PIÙ IMPORTANTI "LIBRI D´ARTISTA" DI PABLO PICASSO  
 
Milano, 9 gennaio 2007 - Dal 22 febbraio al 6 maggio 2007, alla Fondazione Stelline di Milano, si terrà la mostra Picasso Illustratore, che presenta un´attenta selezione di 100 tavole originali e litografie, tratte dai "libri d´artista" illustrati dal maestro spagnolo, come Le Metamorphoses di Ovidio (1931), Le chef d´oeuvre inconnu di Honoré de Balzac (1931), l´Histoire naturelle di Buffon (1942), Dos Contes di Reventós (1947), Dans l´atelier de Picasso di Sebartés (1957), pubblicati dai più importanti editori della prima metà del ´900, quali Ambroise Vollard, Tériade e Albert Skira. A rendere ancora più esclusiva l´iniziativa milanese è un eccezionale prestito concesso dalle Civiche Raccolte d´Arte del Comune di Milano. Saranno infatti esposte per la prima volta i 31 rami incisi da Picasso per illustrare la "Histoire Naturelle" di Buffon, già di proprietà di Alfonso Ciranna e da lui donati alle Civiche Raccolte. La mostra Picasso illustratore", curata da Elena Pontiggia, è stata ideata dalla Fondazione Stelline, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Lombardia, del Comune di Milano e della Provincia di Milano, e metterà in evidenza il Picasso grafico, straordinario sperimentatore di tecniche (acquaforte, acquatinta, puntasecca, bulino, litografia e linoleum) che spesso stampava da sé le sue opere; presenterà al pubblico un maestro del segno, che produsse nella sua vita più di 2500 incisioni (la prima fu eseguita a Barcellona nel 1899) con una passione e una abilità tecnica tali da far apparire al confronto l´attività pittorica quasi accessoria, e che si affermò come il maggiore incisore del Xx secolo, il primo, il più originale, il più innovativo nei contenuti e nelle tecniche. Nella poliedrica attività di questo genio del ´900 e nella sua sterminata produzione delle più svariate forme artistiche l´incisione occupa un posto fondamentale, come strumento privilegiato e adeguato per rendere in una forma quel continuo e instancabile rinnovarsi e reinventarsi che sono caratteri precipui di questa straordinaria figura d´artista. D´altro canto lo stesso Picasso apprezzava l´etichetta di ´ilustrador-pintor´. Le tavole presentate a Milano rappresentano un compendio assai esemplificativo delle tematiche più proprie dell´artista spagnolo, dalla mitologia all´erotismo, dalla creazione artistica alla tauromachia, ed esprimono un´intensa forza emotiva, nata dalle sue inquietudini intellettuali generate da un immaginario fantastico. Artisticamente compiuti questi fogli, oltre a rivelare il lavoro e l´interesse di Picasso nell´ambito dell´editoria, testimoniano la sua evoluzione e la sua sperimentazione artistica nel campo della grafica, lungo un periodo di oltre quarant´anni. La sua produzione grafica si snoda, infatti, in un percorso parallelo rispetto a quello pittorico, ispirando talvolta anticipazioni di soluzioni formali e tecniche che la maggior duttilità espressiva del mezzo grafico gli permetteva di mettere in atto prima che in pittura. Come sottolinea Camillo Fornasieri, Presidente della Fondazione Stelline, "il presentare per la prima volta in Italia un corpus così ricco e completo di incisioni di Picasso è motivo di grande orgoglio e interesse, oltre che occasione per riprendere un discorso mai interrotto che ha visto la Fondazione Stelline presentare negli anni scorsi l´opera grafica di Georges Rouault, Marc Chagall e Carlo Carrà". . .  
   
   
ANNUNCIATO IL PROGRAMMA 2007 DELLA FONDAZIONE ARNALDO POMODORO DI MILANO DUE IMPORTANTI APPUNTAMENTI ESPOSITIVI, INCONTRI, PROIEZIONI E LA NOVITÀ DEI “GIOVEDÌ ALLA FONDAZIONE”  
 
 Milano, 9 gennaio 2007 - A un anno e mezzo dall’inaugurazione, la Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano è ormai diventata un irrinunciabile punto di riferimento nel calendario delle proposte culturali, non solo milanesi. Il programma del 2007 si preannuncia ancora più ricco di appuntamenti, con un’importante novità studiata appositamente per rafforzare il ruolo della Fondazione come polo d’attrazione e affascinante luogo di incontro. Si partirà subito con I Giovedì alla Fondazione, un ciclo di incontri che prenderà il via il 18 gennaio e che porterà in via Solari - una volta a settimana per tre mesi - il meglio della cultura italiana, con protagonisti quali Lina Wertmüller, che tiene a battesimo il ciclo, cui seguiranno Roberto Vecchioni, Ron e Rapetti, Moni Ovadia, Margherita Hack, Lella Costa, Salvatore Veca, Ermanno Olmi ed Ennio Morricone. In primavera, dal 18 aprile al 28 luglio, si svolgerà il primo momento espositivo dal titolo Doppio sogno. 2Rc fra artista e artefice". La mostra, curata da Achille Bonito Oliva, presenterà lo straordinario lavoro della 2Rc Stamperia d’Arte, risultato della collaborazione tra Valter ed Eleonora Rossi e i protagonisti della scena artistica mondiale. Il percorso raccoglierà circa 250 opere grafiche di artisti del ´900, fra cui Adami, Afro, Bacon, Burri, Chillida, Clemente, Fontana, Kounellis, Moore, Arnaldo Pomodoro, Gio´ Pomodoro, Sutherland, Vasarely. L´allestimento sarà affidato allo studio Cerri & Associati. Da maggio a giugno, il giovedì tornerà a essere un momento centrale dell’offerta culturale della Fondazione Arnaldo Pomodoro. Il 3 maggio, infatti, cominceranno gli approfondimenti monografici dedicati a grandi artisti del ‘900 attraverso le proiezioni di video che li ritraggono al lavoro nello studio, nell’allestimento di mostre, nel corso di interviste; video inediti o di difficile reperibilità aiuteranno il pubblico ad avvicinarsi e a meglio conoscere il mondo creativo di Lucio Fontana, Alberto Burri, Arnaldo Pomodoro, Marino Marini, Giocomo, Balla, Mario Ceroli, Pino Pascali, Alexander Calder, Giuliano Turcato, Emilio Vedova, Piero Dorazio, Enzo Cucchi. Nel periodo autunno - inverno, dal 23 settembre 2007 al 9 marzo 2008, si avrà il secondo momento espositivo: Nouveau Realisme. Omaggio a Pierre Restany. La mostra, curata da Renato Barilli, documenterà la rilevanza del Nouveau Realisme, movimento artistico sviluppatosi tra Parigi e Milano tra la fine degli anni ’50 e i primi anni ’60. Fu il critico Pierre Restany, cui la mostra è dedicata, a creare con una grande intuizione il movimento, determinandone le coordinate teoriche e seguendone gli sviluppi attraverso il lavoro di César, Arman, Nikki de Saint-phalle, Spoerri e altri. .  
   
   
CARMELO ZOTTI ANTOLOGICA MILANO, MUSEO DELLA PERMANENTE, 10 GENNAIO – 4 FEBBRAIO 2007  
 
 Milano, 9 gennaio 2007 - Dal 10 gennaio al 4 febbraio 2007, la Permanente propone una vasta antologica di Carmelo Zotti, uno dei casi più singolari e fervidi della figurazione italiana del secondo dopoguerra. Oltre cento le opere del maestro riunite per questa grande rassegna, opere esemplificative di tutti i periodi della sua attività. La mostra, curata da Flaminio Gualdoni e Dino Marangon, è stata promossa dal “Gruppo Euromobil per la cultura”, il gruppo trevigiano che in questi mesi è presente, come main sponsor, nelle mostre bresciane di Turner e di Mondrian al Museo di Santa Giulia e ad Arte Fiera Bologna 2007. Cresciuto alla scuola veneziana di Bruno Saetti nella Venezia degli anni Cinquanta, vicino dapprima al clima informale, Zotti matura nel confronto/scontro con la Pop, affermatasi alla Biennale di Venezia nello stesso 1964 che vede una sua fondamentale presenza. Una pittura, la sua, a forte componente narrativa non lontana dai riferimenti al “nuovo racconto” italiano e a maestri internazionali come Rafael Canogar e Alan Davie, Wols e Pierre Alechinsky, Graham Sutherland e Philip Martin. Tale atteggiamento si nutre dello studio del clima sospeso e onirico metafisico/surreale, e dell’iconografia straniata della grande arte centroamericana e indiana, dalle quali Zotti estrapola il proprio tipicissimo repertorio iconografico. Scrive Flaminio Gualdoni nel saggio introduttivo: “La mano, la sfinge, l’elefante, la piramide, il magrittiano rubinetto/fallo, la mummia, l’angelo, e poi Salomé e Giuditta, Lazzaro e Orfeo, Venere e Cleopatra, Ganesha e Mosè… Più saviniano che dechirichiano appare in questi anni Settanta l’approccio di Zotti (e ben lo ha ribadito Enzo Di Martino, scrivendone nel 1995), per quel suo evitare la cristallizzazione lucida della visione in favore di un sentimento più oscuro e mutante dell’immagine, e soprattutto per una meno esibita, ma non meno retoricamente padroneggiata, teatralità”. Negli ultimi anni la sua pittura, ha scritto Dino Marangon, si apre a “una più sensibile e immanente modulazione delle luci, dei timbri e delle tonalità cromatiche” e a “una più viva attenzione per la delineazione della consistenza plastica delle figure”. In altri termini, non l’iconografia mitica vi è dominante, ma la sua capacità di metabolizzarsi nell’esperienza della pittura e della vita, posto che i due termini siano per Zotti effettivamente distinguibili. .  
   
   
IL CERCHIO DELLA VITA, A CAPUA LA MOSTRA DELLA LOPES OGGI L’APERTURA CON L’ARTISTA AL MUSEO CAMPANO  
 
 Caserta, 9 gennaio 2007 - L’assessorato alla Cultura e ai Grandi eventi della Provincia di Caserta promuove la rassegna multimediale “Il cerchio della vita”, che lega il Mozambico all’Italia. A raccontare questo legame sarà l’artista Bertina Lopes, originaria del Paese africano, che vive in Italia da ormai 40 anni. La mostra delle sue opere, dal titolo “Frammenti di terre lontane – La realtà del colore”, sarà inaugurata martedì 9 gennaio, alle ore 17 al Museo Campano di Capua e resterà aperta al pubblico fino al 28 gennaio, organizzata dalla Globo Multimedia. Con l’artista alla cerimonia parteciperanno il presidente della Provincia, Sandro De Franciscis, l’assessore alla Cultura Tiziana Panella, e i rappresentanti dell’ambasciata in Italia del Mozambico responsabili del progetto. Nata a Maputo, capitale del Mozambico, Bertina Lopes si è affermata come artista internazionale. Attraverso le sue opere è diventata ambasciatore di solidarietà in molti Paesi. L’esposizione si basa sulla convivenza di varie forme di comunicazione: accanto alle opere pittoriche, ci sono documentari sulla vita dell’artista e documenti originali girati in Mozambico dal regista Joe Amodio, che descrivono la realtà del Paese africano. Bertina Lopes ha così voluto accogliere l’invito dell’assessore Panella a trovare nella sua attività artistica una forma di espressione legata alle famose sculture delle Matres custodite al Museo Campano e di donare una sua tela allo stesso museo. La scelta dell’artista è caduta su una delle sue opere più preziose, “Maternità”, dipinta negli anni ’70, in passato esposta alla galleria Juana Mordò, la più importante di Madrid. È un’ulteriore testimonianza dell’impegno di Bertina Lopes per l’emancipazione della donna. “Bertina è donna di pace – sottolinea l’assessore Panella – è la voce delle donne che vogliono un futuro migliore per i propri figli”. “Siamo grati all’artista – aggiunge il presidente De Franciscis – per aver voluto impiegare il suo talento anche su un tema a noi caro, quello delle Madri”. L’ambasciatore del Mozambico in Italia, Francisco Cigarro, ha accolto con favore l’iniziativa della Provincia, che oltre alla mostra ha promosso una gara di solidarietà tra gli alunni delle scuole elementari casertane, con l’obiettivo di raccogliere fondi da devolvere per l’allestimento di una scuola in Mozambico. L’iniziativa è culminata a dicembre nella festa al Palamaggiò, dove circa tremila bambini, ricevendo lo “zainetto dell’arte” (il kit con gli strumenti utili alla scoperta dei monumenti casertani) hanno versato il contributo di un euro per i loro coetanei del Mozambico. D’intesa con l’ambasciatore è stata individuata nel Paese africano una scuola a cui saranno destinati i fondi raccolti, che serviranno ad acquistare suppellettili, libri e materiale didattico. Il Commento Di Rutelli - “Non si può restare indifferenti davanti a una forma espressiva così totale, così coinvolgente. Le opere di Bertina Lopes stupiscono per la capacità di esprimere raffinate tecniche unite da una grande passione”. Così il ministro per i Beni Culturali, Francesco Rutelli, ha commentato di recente la precedente esposizione di Bertina Lopes all’Archivio di Stato a Roma. .  
   
   
WINTERMEZZO 07 DAL 9 AL 17 GENNAIO A BOLZANO  
 
Bolzano, 9 gennaio 2007 - Festival internazionale dedicato alla vita e alle opere di Richard Strauss, che rappresenterà attraverso opere, balletti, concerti, letture, conferenze e mostre l’intensa attività dell’artista che ha trovato ispirazione nelle terre dell’Alto Adige. Questa prima edizione sarà incentrata sul tema della lunga amicizia tra Richard Strauss e il più importante compositore altoatesino, Ludwig Thuile, di cui ricorre nel 2007 il centenario della morte. All’evento interverranno importanti interpreti della musica di Strauss provenienti da tutta Europa, come il direttore d’orchestra Francesco Maria Colombo e il pianista Stefan Mickisch. Programma: 09. 01. 07 – Serata inaugurale – ore 19. 30; 10. 01. 07 – concerto di presentazione con Stefan Mickisch – ore 20. 00; 11. 01. 07 – rappresentazione dell’opera di Strauss “Ariadne auf Naxos”ore 20. 00; 12. 01. 07 – conferenza sulla vita e le opere di Strauss e Thuille – ore 16. 00; 12. 01. 07 – “Il filo d’Arianna” – balletto – ore 20. 00; 13. 01. 07 – “Il filo d’Arianna” – balletto – ore 15. 00; 13. 01. 07 – rappresentazione di “Ariadne auf Naxos” – ore 20. 00; 14. 01. 07 – passeggiata sulle tracce di Strauss e Thuille – ore 10. 00; 14. 01. 07 – concerto d’organo con Andrea Macinanti – ore 16. 30; 14. 01. 07 – “Il filo d’Arianna” – balletto – ore 18. 30; 15. 01. 07 – rappresentazione dell’opera “Lieder und Briefe” di Strauss e Thuille – ore 20. 00; 15. 01. 07 – “Il filo d’Arianna” – balletto – ore 21. 30; 16. 01. 07 – concerto per orchestra di fiati “Militärmusik Kärnten; 17. 01. 07 – concerto cameristico in memoria di Ludwig Thuille – ore 20. 00. Www. Wintermezzo. It .  
   
   
MUSEO PIAGGIO "GIOVANNI ALBERTO AGNELLI" ARTE E LAVORO ´800/´900 12 GENNAIO– 13 APRILE 2007  
 
Pontedera, 9 gennaio 2007 - Arte, fotografia, cinema per raccontare, tutti insieme, il lavoro in Italia tra Ottocento e Novecento. Lavoro come specchio di una società che nel secolo che intercorre tra l’Unità d’Italia e il secondo dopoguerra si trasforma in modo impressionante, da un’Italia che tenta di sopravvivere con un’agricoltura di sussistenza ad un’altra che diventa l’America per una moltitudine di immigrati. A raccontare tutto questo è la mostra “Arte e lavoro ‘800 e ‘900” voluta dalla Fondazione Piaggio a conclusione delle celebrazioni per i Sessant’anni della Vespa e realizzata con il coinvolgimento di enti e società locali quali il Comune di Pontedera, la Provincia di Pisa, la Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa, la Camera di Commercio di Pisa e l´Unioncamere della Toscana e la Banca Popolare di Lajatico. La spettacolare esposizione, allestita all’interno del Museo Piaggio Giovanni Alberto Agnelli di Pontedera, in provincia di Pisa, è curata dal Presidente della Fondazione Piaggio e responsabile del Museo stesso, Tommaso Fanfani, e da Elena Lazzarini dell’Università di Pisa. Grandi capolavori della pittura, da Nomellini a Vedova, da Pellizza da Volpedo a Severini, passando per Fattori, Morbelli, Casorati, Mosè Bianchi, Chini, Viani, Carcano, Tommasi, Cambellotti, Depero, Carrà, De Pisis, Signorini, Soffici, Spreafico e altri grandi protagonisti della scena artistica italiana tra i due secoli, raccontano come agricoltura, industria, terziario e società siano andati mutando in cent’anni di storia italiana. Ciò che gli artisti interpretano le immagini fotografiche documentano. Tra queste, foto del primo stabilimento Piaggio, a Genova Sestri, dove gli ebanisti sono al lavoro nel 1884 in una suggestiva ambientazione di fabbrica animata da uomini e carri trainati da superbi cavalli; oppure foto di donne e uomini impegnati nelle linee di produzione a Pontedera, o che “sciamano” dallo stabilimento al suono della sirena, fino al primo manifesto di Vespa con in sella una donna che lavora: foto, immagini e documenti tratti dal prezioso archivio storico Piaggio e da altre collezioni che “accompagnano” la narrazione del lavoro, della fatica, della società economica. Altre foto “raccontano” il lavoro dei mattonai, corbellai, maestri d’ascia, calafati, di donne impegnate nella lucidatura dell’alabastro, di uomini e donne bruciate dal sole nei campi e durante la trebbiatura, esempi di alcune rappresentazioni del lavoro prima e dopo il processo di industrializzazione. Il “fil rouge” resta la dinamica dei mutamenti nella struttura produttiva dall’agricoltura all’industria, dai campi alla fabbrica, nell’innovazione nel settore dell’energia, nei servizi, in quel complesso percorso scritto dalla civiltà del lavoro. Al cinema è invece riservato il compito di raccontare le mille e una storia che divengono emblema della “grande Storia”. Nella sezione intitolata “Sguardi sul lavoro nel cinema italiano”, Augusto Sainati (Università di Napoli) ha riunito spezzoni di film che hanno fatto la storia del cinema e del costume in Italia. Parlano del lavoro come esperienza solitaria (N. U. , Padre padrone, Dillinger è morto) o socializzata (Riso amaro, I compagni, La classe operaia va in paradiso), come oggetto di memoria narrativa (Novecento) o di uno sguardo critico sul presente (Ecce Bombo, Mi piace lavorare, ecc. ), come occasione di promozione sociale, ma anche come momento di abbandono di ideali (cfr. La commedia all’italiana, con le vicende raccontate attraverso il personaggio di Alberto Sordi). Il lavoro che il cinema ha saputo raccontare è quello che si concretizza in forme canoniche ma anche quello che è frutto di tic sociali, come accade per i fotografi de La Dolce vita, o dell’inventiva personale, come capita al Nino Manfredi venditore abusivo di caffè in Cafè express. Nell’ampia carrellata dedicata al racconto tramite pittura e scultura, accanto a opere celeberrime, la mostra propone anche una serie di quadri inediti o comunque rarissimamente visti. Tra i tanti, i Lavoratori del marmo in Versilia di Lorenzo Viani, di proprietà della Rete Ferroviaria Italiana Rfi, mai prima esposto, o l’inedito Operai sul traliccio elettrico di Cominetti, o il Riposo dopo il lavoro di Filippo Carcano concesso da collezione privata. Del Quarto Stato di Pellizza da Volpedo sarà in mostra il cartone preparatorio custodito dalla Pinacoteca Civica di Alessandria. Sono più di venti le istituzioni pubbliche e private italiane che, con i loro prestiti, hanno reso possibile questa grande mostra. Riunite in quattro sezioni, le opere raccontano, attraverso le opere degli artisti, significativi interpreti del loro tempo, un percorso storico economico che va dalla metà dell’Ottocento alla metà del secolo successivo. A cominciare dagli anni tra l’unità e la fine dell’Ottocento quando il nuovo Stato italiano vive la prima propria “rivoluzione industriale”, caratterizzata dall’affermazione e crescita di settori come il meccanico siderurgico, il tessile, i trasporti, le comunicazioni e, con l’avvio del Novecento, da settori nuovi come la chimica e l’elettricità. Senza mai sanare i forti squilibri territoriali e settoriali in uno sviluppo nazionale diseguale, caratterizzato da forte emigrazione. La Ia guerra mondiale rappresenta una poderosa spinta al processo di industrializzazione che continua faticosamente nel ventennio, fino al tragico epilogo del secondo conflitto. La ricostruzione postbellica segna l’inizio della nuova fase, dominata dalla grande spinta all’affermazione imprenditoriale pubblica e privata, per fronteggiare e superare le difficoltà che conducono al ritorno alla normalizzazione economica, politica e sociale e alla successiva crescita. D’eccezione, per interesse anche la cornice dell’iniziativa, il Museo Piaggio un museo che ha molto investito nella ricerca e nella promozione delle arti e del territorio, un luogo di sogni che si sono trasformati in realtà attraverso il lavoro e l’alta tecnologia e che da anni ospita iniziative espositive di rilievo. A fianco della mostra sarà possibile visitare la collezione permanente di Vespa, prototipi e veicoli che hanno segnato la storia industriale del nostro paese, un luogo dove storia e lavoro continuano ad incrociarsi. .  
   
   
INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA “ARCO & FRECCE NELL’ETÀ DELLA PIETRA” (15 GENNAIO)  
 
Bolzano, 9 gennaio 2007 - Dal 16 gennaio al 13 maggio il Museo Archeologico dell’Alto Adige ospita la mostra temporanea “Arco & frecce nell’età della pietra”. Avrà luogo lunedì 15 gennaio, alle ore 18,00, al Museo Archeologico dell’Alto Adige, in via Museo, 43 a Bolzano l’inaugurazione della mostra temporanea “Arco & frecce nell’età della pietra” che rimarrà aperta al pubblico dal 16 gennaio al 13 maggio di quest’anno. Prenderanno parte alla cerimonia di inaugurazione il presidente dei Musei provinciali, Bruno Hosp, l’assessora alla cultura, Sabina Kasslatter Mur, Madeleine Betschart, direttrice del Museo Schwab (Biel) che ha messo a disposizione gran parte dei reperti, ed Angelica Fleckinger, direttrice del Museo archeologico dell’Alto Adige. Si tratta di una mostra particolarmente interessante ed adatta a tutta la famiglia. Nell´esposizione saranno mostrati al pubblico i materiali e gli attrezzi impiegati per la loro costruzione, nonché la loro efficacia e precisione. Nell’ambito delle manifestazioni collaterali vi sarà la possibilità di osservare il lavoro degli archeotecnici nella costruzione di archi e frecce e di sperimentare la propria abilità nel tiro con l´arco. La mostra sarà aperta da martedì a domenica dalle ore 10 alle ore 18 (ultimo ingresso: ore 17. 30). Ingresso (museo e mostra): 8 Euro, ridotto: 6 Euro. Carta famiglia (2 adulti con bambini fino a 14 anni 14): 16 Euro, i bambini fino a 6 anni entrano gratuitamente. Www. Iceman. It .  
   
   
NASCONO LE "ROTTE" DELLA VELA-TERAPIA CON "NAVIGANDO NEL GRANDE MARE...2007"  
 
Lago Di Garda, 9 gennaio 2007 - "Navigando nel grande mare. " traccia una rotta lungo tutta l´Italia. L´incontro-convegno dedicato alla vela terapia, nato 11 anni fa lungo le rive del lago di Garda, si moltiplicherà in questo 2007. Salperà dall´Istituto Scolastico del San Bernardino di Chari e dopo esser sceso fino in Sicilia tornerà sul Benaco per la grande conclusione prevista per il mese di novembre. L´apertura di questo vero "tour" avrà luogo a febbraio. All´istituto San Bernardino di Chiari si inizierà con un dibattito dedicato alla "vela nel mondo della scuola". L´iniziativa nasce dalla collaborazione del Circolo Vela Gargnano-lago di Garda, il club promotore di "Navigando", e l´Associazione Nautica Sebina che con le scuole dei Salesiani promuove una serie di affollati corsi di vela sul lago d´Iseo. A Chiari saranno presenti i rappresentati delle zone della Federazione Italiana Vela del Garda (14a zona) e Lombardia-piemonte (15a zona), i promotori della legge Regionale della Lombardia per la creazione della figura del "Maestro di vela", altre iniziative legate ai ragazzi, al doping, allo sport più in generale. Dopo la terra bresciana "Navigando. " punterà dritto sulla Sicilia. A Palermo, nel mese di marzo, sarà ospite il progetto gardesano "Homerus", la vela "Autonoma" per non vedenti che sempre nell´Isola, ma a Trapani, nel mese di ottobre, avrà luogo il Campionato mondiale. Entrambe queste manifestazioni saranno organizzati dalla società Velaevento. Sul Garda l´appuntamento in regata sarà l´8 settembre in contemporanea con la "57a Centomiglia" e la "Multicento" quando i progetti di vela terapia correranno la loro "Centopeople" (lo scorso anno patrocinata dal Segretariato Sociale della Rai). Il grande finale sarà ai primi del mese di novembre. A Riva del Garda "Navigando. 2007", grazie alla collaborazione delle coop Mimosa di Riva ed Archè di Rovereto, si concluderà con un dibattito sulle tematiche della disabilità mentale ed i gruppi che utilizzalo lo sport velico come momento di aggregazione. Tra le varie iniziative presenti ci saranno medici ed operatori di Hyak dell´Azienda Ospedaliera di Desenzano e del Cps di Salò, i Reparti di Psichiatria di Chari ed Iseo, il Dipartimento di salute Mentale di Trieste, Libera-mente di Merate-lecco, ed altre iniziative. Il tutto si chiuderà con la tappa finale del circuito italiano di vela della classe "2. 4 Metre", lo scafo che anima le Paralympiadi. .