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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 26 Gennaio 2007
FRIULI VENEZIA GIULIA / IL CARNEVALE? MOLTO PIÙ DI UNA FESTA MASCHERATA. DAL MARE AI MONTI PER SCOPRIRE ANTICHI RITI LEGATI ALLA TRADIZIONE E PIENI DI SIGNIFICATO  
 
Il Carnevale in Friuli Venezia Giulia non è una semplice ricorrenza di spensierata allegria: dal mare alla montagna, tutte le località ospitano dei veri e propri riti, densi di significati e profondamente legati alla tradizione. Il mondo capovolto dei giorni di festa, il senso del rinnovamento che questo avvenimento trasmette, la trasgressione e lo sberleffo, il divertimento e lo scherzo rendono il Carnevale in questa regione un momento molto vissuto da tutti, grandi e piccoli, e non un semplice spettacolo da osservare. Ecco allora una carellata dei principali appuntamenti del Carnevale 2007, dal 13 al 20 febbraio, nella regione. Per informazioni dettagliate: Numero Verde Turismo FVG 800. 016. 044, www. Turismo. Fvg. It. IN VAL RESIA SI DANZA AL SUONO DI ANTICHI VIOLINI – Un Carnevale spontaneo, che si svolge da secoli seguendo i medesimi riti e vede coinvolta tutta la popolazione. In Val Resia si danza incessantemente al suono di antichi strumenti durante i sette giorni della festa più trasgressiva dell’anno. In questa sperduta e incantevole vallata situata all’interno del Parco Naturale delle Prealpi Giulie (in provincia di Udine) vive una comunità di antiche origini slave, che ha mantenuto intatte nei secoli lingua, cultura, gastronomia, tradizioni, che hanno nel Carnevale (Pust in resiano) uno dei momenti più significativi. Cuore dei festeggiamenti, nei quali sono coinvolti tutti i piccoli borghi della valle, è il paese di San Giorgio/Bila. Il Carnevale generalmente prende il via il giovedì grasso (Jojba Grasa), continua il sabato sera e prosegue la domenica con un grande ballo di piazza (Püstawa nadëja). Festeggiamenti anche il lunedì, con il Carnevale di Mezzo (Te Sridnji Püst) e martedì con il Grande Carnevale (Te Vilïki Püst). Conclusione il mercoledì delle Ceneri (Te din na pëpël - Te din na Pëpalnico). L’elemento fondamentale del Carnevale è rappresentato dalla resiana, un’antichissima danza eseguita al suono della cïtira, sorta di violino, e della bünkula, sorta di violoncello, strumenti unici e originali di questa vallata. I balli, su musiche molto ritmate, si protraggono per ore e ore nelle osterie e, tempo permettendo, anche all’aperto. In particolare la domenica la piazza di San Giorgio si anima di danze, maschere e musica. Sempre nello stesso luogo il Carnevale si conclude, il mercoledì delle Ceneri, con il rogo del fantoccio, simbolo di tutte le malefatte e le sfortune capitate alla comunità nell’anno appena trascorso: un rito scaramantico e beneaugurale, che segna il passaggio dal vecchio al nuovo anno e la rinascita delle terra dopo la morte apparente dell’inverno. Del tutto particolari anche i costumi, il cui colore predominante è il bianco: Te lipe bile maškire, le belle maschere bianche, e i babaci/kukaci , le maschere brutte. Accanto a queste, in tempi recenti, si sono aggiunte quelle più moderne e, il mercoledì delle Ceneri, quelle rappresentanti il clero o altre personalità. Te lipe bile maškire indossano gonne e camice bianche ornate da merletti e nastri colorati, scarpe e le calze chiare e in mano possono avere fazzoletti e campanelli che suonano durante il ballo. Come copricapo, un alto cappello adorno di fiori di carta colorata e piccoli sonagli. Generalmente sono le donne che si vestono così e, in passato, dovevano essere solo quelle giovani e non ancora sposate. Anche gli uomini (maškarun) portano le gonne: a differenziarli dalle donne, solo il cappello, più basso rispetto a quello femminile. I costumi dei babaci/kukaci (che di solito hanno il viso sporco di fuliggine o coperto da una semplice maschera) sono molto più semplici: basta infatti camuffarsi con abiti vecchi o semplicemente mettere la giacca a rovescio. Per conoscere le antiche tradizioni, gli strumenti legati al mondo del lavoro agricolo e l’abbigliamento locale si può visitare il Museo delle Genti della Val di Resia (via Udine 12, Resia, tel. 0433 53428). Per informazioni: Parco Prealpi Giulie, tel. 0433. 53483. SAURIS E LA NOTTE DELLE LANTERNE – Fra i monti di Sauris (Udine), dove si parla ancor oggi un’antica lingua d’origine tedesca, si festeggia uno dei più antichi Carnevali dell’arco alpino. I riti e i costumi di questa suggestiva località della Carnia sono veramente particolari. Protagonisti dell’avvenimento, che si svolge sempre il sabato che precede il giorno delle Sacre Ceneri (17 febbraio), sono il Rölar e il Kheirar. Il Rolar è una figura magica e demoniaca armata di una scopa: il suo compito è di avvertire la gente che si prepari per la mascherata. Il nome deriva dai rolelan, i campanelli che porta legati attorno alla vita e che agita in continuazione. La sua faccia e le sue mani sono annerite dalla fuliggine, indossa abiti molto rozzi e ha la testa fasciata con un fazzoletto a frange. Con lui c’è il Kheirar, il re delle maschere, che orchestra lo svolgimento della festa: il volto è nascosto da una maschera di legno, i vestiti sono laceri e ha una scopa in mano, che usa per battere alle porte delle abitazioni in cui vuole entrare. Le due figure percorrono le vie di Sauris e delle sue frazioni, accompagnate da un corteo di maschere, che possono essere brutte (Schentana schemblin) o belle (Scheana schemblin): l’importante è che chi partecipa sia irriconoscibile e quindi abbia il volto coperto dalle maschere rigorosamente di legno, realizzate dagli artigiani locali. Il Kheirar bussa con la scopa alla porta delle case e dei locali pubblici e, dopo aver spazzato il pavimento, introduce a turno coppie di maschere che eseguono antiche danze al suono della fisarmonica. Con il buio inizia il rito suggestivo della Notte delle lanterne: il corteo aperto dalle maschere s’inoltra nel bosco, al lume delle lanterne, e raggiunge un grande falò propiziatorio, innalzato in una radura, attorno al quale si gustano vin brulè e dolci tipici. Per informazioni: Turismo FVG Carnia, tel. 0433. 86076. MUGGIA E IL CORSO MASCHERATO – Uno dei Carnevali più antichi e significativi del panorama Carnevalesco italiano è quello che si tiene a Muggia, cittadina di mare d’impronta veneziana a due passi da Trieste, verso il confine con la Slovenia. Il programma di questo avvenimento – che, caso unico in Italia, ha un’appendice estiva - è ricco di appuntamenti, ma il momento più coinvolgente è il grande Corso mascherato, che si svolge sempre la domenica (18 febbraio): i carri realizzati dalle otto Compagnie del Carnevale sviluppano un tema prescelto, che varia di anno in anno. Grazie al lavoro volontario dei componenti delle compagnie, provenienti dalla stessa borgata o spesso solo amici, e all’utilizzo dei materiali più disparati, vengono realizzati costumi molto elaborati e carri allegorici monumentali, puntualmente distrutti a fine manifestazione. Lo spirito di questo Carnevale è di creare un evento veramente unico, che quindi non può essere replicato altrove. A Muggia si dà così vita a un vero e proprio spettacolo, cui partecipano in media 300 persone per ogni Compagnia, per un totale di oltre 2000 maschere, supportato da un canovaccio cui le iniziative dei singoli e la fantasia dei muggesani danno un fondamentale contributo con brillanti coreografie. Un vero e proprio teatro di strada, che si rinnova di anno in anno. Una giuria ha l’arduo compito di decidere quale sia la migliore delle Compagnie in lizza. Il primo appuntamento, giovedì grasso, è l’incoronazione del Re Carnevale, le cui modalità variano di anno in anno e danno vita a un grande spettacolo. L’apertura ufficiale è siglata dall’antichissimo Ballo della Verdura, così chiamato perché i danzatori tengono in mano mazzi composti da fiori e frutta, mentre la domenica il centro storico viene invaso dal Corso mascherato. Numerosi concerti, piccole sfilate, appuntamenti per bambini e i momenti di aggregazione spontanea animano per tutto il periodo le pittoresche stradine di sapore veneziano del centro storico di Muggia. La cerimonia conclusiva è rappresentata, il mercoledì delle Ceneri, dai Funerali del Carnevale. Nella cittadina si respira nuovamente aria Carnevalesca durante l’estate: tra giugno e luglio si svolge Muggia sotto le stelle – Edizione estiva del Carnevale, durante la quale le compagnie gestiscono chioschi enogastronomici, organizzano appuntamenti culinari, propongono gli spettacoli e i momenti ludici e di animazione tipici del Carnevale. Per informazioni: Comune di Muggia, Ufficio Cultura, tel. 040. 3360341. TRIESTE: IL PALIO DEL CARNEVALE – Più recente, ma per questo non meno sentita, la tradizione del Carnevale di Trieste. Il martedì grasso, lungo il corso principale, il corso Italia, si svolge la sfilata del Palio Cittadino, al quale partecipano 10 rioni della città organizzati in coinvolgenti coreografie con protagoniste 8mila maschere. Il culmine della festa, seguito da circa 100mila spettatori che diventano parte integrante dello spettacolo, avviene sul palcoscenico naturale della città proteso verso il mare, la splendida piazza dell´Unità d’Italia, dove la premiazione del gruppo migliore concluderà il Carnevale. Per informazioni: Comitato di Coordinamento del Carnevale di Trieste, tel. 335. 6937550. IL CARNEVALE NELL’ISONTINO – Tutto il centro di Gorizia viene invaso da maschere e carri per la grande sfilata del Carnevale Isontino, prevista per domenica 18 febbraio. I partecipanti arrivano non solo dai dintorni, ma anche dalle altre regioni. Un premio finale viene riservato agli allestimenti realizzati nella provincia di Gorizia. La domenica carri e maschere anche a Romans e a Savogna, dove sono attesi anche gruppi dalla vicina Slovenia. Appuntamento sabato 17 febbraio a Ronchi dei Legionari: anche in questo caso si assiste a una coloratissima sfilata di gruppi mascherati, provenienti da tutto il Triveneto. Per informazioni: Comune di Gorizia, tel. 0481. 383211. A MONFALCONE PER ASCOLTARE IL SIOR ANZOLÈTO – Anche a Monfalcone (Gorizia) il Carnevale vanta origini antiche che risalgono al periodo in cui questa cittadina affacciata sull’Adriatico era sotto il dominio della Repubblica Veneta. L´appuntamento principale è la sfilata dei carri allegorici, che è animata dalla satira pungente del Sior Anzolèto Postier. Quest´ultimo, puntualmente, legge il suo testamento allo scoccare del mezzogiorno del martedì grasso. Segue la tradizionale cantada, satira in versi dialettali, che prende di mira personaggi, fatti e misfatti dell’anno appena trascorso. Alla fine, danze e cibi tradizionali, preparati in trattorie e osterie. Per informazioni: Comune di Monfalcone tel. 0481,494111 o Pro Loco, tel. 0481. 411525. IL MANZO INFIOCHETTATO DI GRADO – Sull´isola di Grado, in provincia di Gorizia, il giovedì grasso di ogni anno si ricorda il Manso ‘nfiocàao, cioè il manzo infioccato. È la rievocazione di un avvenimento accaduto a Grado nel 1162, quando il Patriarca di Aquileia, Voldarigo, assalì l’isola. Il Doge di Venezia, Vitale Michiel II, andò in soccorso degli isolani e fece arrestare il Patriarca con alcuni suoi canonici, che furono trasferiti a Venezia per essere processati. Costoro, pur di aver salva la vita accettarono, cosa molto gravosa per quel tempo, di mandare a Grado ogni anno, il giovedì grasso, giorno della vittoria dei veneziani su di loro, un bue e 12 porci. La carne veniva distribuita ai poveri. Per questo, fino alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, il giovedì grasso un manzo coperto con un drappo e ornato di fiocchi veniva fatto girare per le vie dell’isola, in mezzo a una folla festosa e allegra. Alla fine della guerra, la tradizione è stata ripresa e arricchita, abbinandola a grandi sfilate in costume o dedicandola esclusivamente ai bambini. L’unica novità è data dal fatto che non c’è più il manzo in carne e ossa ma, al suo posto, una sagoma che lo ricorda. Per informazioni: Turismo FVG Grado, tel. 0431. 877111. A Doberdò del Lago SI BRUCIANO I PECCATI DI TUTTI – A Doberdò del Lago (Gorizia) il mercoledì delle Ceneri, si consuma il rito del Rogo del Carnevale, con il quale si elimina simbolicamente il male e si propizia l´abbondanza dell´annata agraria che sta per iniziare. Gli uomini del paese costruiscono un fantoccio di fieno che rappresenta il Carnevale, il quale viene accusato in una sorta di pubblico processo di tutti i peccati della comunità. La sua simbolica condanna permette la purificazione sociale di tutti, oltre a essere di buon auspicio per il futuro. A questo punto il fantoccio viene bruciato in mezzo alla piazza, segnando così la fine del periodo di festa e l’inizio della Quaresima. L´allegro corteo mascherato che precede questo rito, fa tappa nelle osterie del paese ed è accompagnato dal suono delle bande musicali. Per informazioni: Comune di Doberdò, tel. 0481. 78108. A OGNUNO IL SUO RITO NELLE VALLI DEL NATISONE – Si distinguono per originalità i Carnevali nelle Valli del Natisone (Udine), che si aprono a ventaglio alle spalle di Cividale del Friuli, verso la Slovenia. Su queste montagne ogni paesino ha i suoi riti: a Montefosca i blumarji, vestiti di bianco e con in testa un copricapo alto e intrecciato, corrono nei campi attorno al paese a scopo propiziatorio; a Rodda la figura centrale del Carnevale è il Pust, che tiene in mano lunghe tenaglie e gira per le frazioni assieme al diavolo e a San Michele; a Clodig per tradizione il fantoccio del Carnevale viene bruciato in mezzo alla piazza mentre la gente canta e balla attorno: qui le maschere tipiche, intrecciate ancor oggi come un tempo, sono in vimini. Inoltre, a Tribil e a Montemaggiore ci si maschera a brutti (Te Gardi) e a belli (Te Liepi); la compagnia Carnevalesca di Mersino va in corteo a visitare le comunità vicine; a Masarolis Te Kriznast e Te Koznast, con campanacci sulla schiena, un bastone in mano e una calza piena di cenere, accompagnati dalle Minke, maschere femminili vestite di bianco, vanno di casa in casa a raccogliere piccoli doni, seguiti da un corteo di maschere. Suggestioni, fascino, mistero sono gli ingredienti di queste antiche cerimonie, che vengono particolarmente vissute dagli abitanti che vivono in queste valli, dove si parla un’antica lingua d’origine slava. Per informazioni: Informacittà del Comune di Cividale, tel. 0432. 710460. IN GIRO PER LE OSTERIE DI PORDENONE – A Pordenone il Carnevale si anticipa, generalmente, il sabato precedente la settimana Carnevalesca, con un Giro per osterie, ovvero intrattenimento e spettacoli con la gente e fra la gente che frequenta le tipiche osterie del centro storico della città, curato dalla Scuola Sperimentale dell´Attore, fondata dall´unico Arlecchino donna esistente al mondo, Claudia Contin. La domenica il centro viene animato da una sfilata di carri allegorici, mentre giovedì grasso in piazza XX Settembre si tiene una grande festa per i bambini. Per informazioni: Comune di Pordenone, Ufficio cultura, tel. 0434. 92910. ATTORI, COMICI E CANTANTI A UDINE – Udine festeggia il Carnevale il sabato grasso con una sfilata e una mascherata che attraversa il centro storico. Ma dal giovedì al martedì grasso la città si anima con un ricco cartellone di appuntamenti per adulti e per bambini. Le piazze cittadine sono rallegrate da animazione, mascherate, ma anche da spettacoli musicali con big della canzone, del teatro e con i comici più in voga del cabaret. Per informazioni: Comune di Udine, tel. 0432. 271111 o www. Comune. Udine. It. .  
   
   
ALTO ADIGE / NOSTALGIA NOVA, VIVERE L’INCANTO DELLA MONTAGNA “DI UNA VOLTA” A VALDAORA. DAL 25 FEBBRAIO AL 4 MARZO 2007 VA IN SCENA LA TRADIZIONE  
 
L’incanto della montagna e il suo irresistibile richiamo, fatto di atmosfere dolci e romantiche, trova il suo apice a Valdaora (BZ). Qui, in uno dei comprensori dolomitici più belli del Trentino Alto Adige si celebra in marzo “Nostalgia Nova”, il ricco programma di offerte e occasioni pensate per esaltare il fascino dei monti e colpire al cuore. Qui a Valdaora la nostalgia è un sentimento dolcissimo, che va assaporato, e che si accompagna con una serie di iniziative che per una settimana rendono ancora più speciale il soggiorno tra queste montagne e vallate. Dal 25 febbraio al 4 marzo 2007 Valdaora è tutta un fermento, e alle consuete meraviglie naturali si aggiungono mille eventi in grado di trasformare la vacanza sulla neve in un’esperienza indimenticabile. NOSTALGIA NOVA, IL PROGRAMMA – Domenica 25 febbraio si inizia alle 20. 30 con la straordinaria festa di apertura di “Nostalgia Nova”, che prevede una suggestiva gita con le fiaccole nel parco di Valdaora di Mezzo, mentre lunedì 26 febbraio il divertimento continua con la ciaspolata alle 14. Martedì 27 febbraio, alle 20. 30 nella zona sportiva Panorama ecco la prima gara nostalgica “Rennböckl und Rodelmania”, e mercoledì 28 febbraio alla stessa ora e nello stesso luogo la seconda gara dedicata al Gioco dei birilli. Giovedì 1 marzo è dedicato alla gastronomia, con la cucina in strada invernale per le vie di Valdaora a partire dalle 19, seguita dalla sfilata nostalgica in costume tipico alle 20. 30 e dalla sfilata di moda Luis Trenker alle 21. A conclusione della serata si svolge la lotteria e la premiazione della sfilata nostalgica. Venerdì 2 marzo alle 20. 30 si tiene l’emozionante slittata notturna, mentre le giornate di sabato 3 e domenica 4 marzo sono dedicate interamente (dalle 9 alle 16) alla terza edizione del Freeheel Festival sul Plan de Corones, con test gratuito di sci con il metodo del “tallone libero”. Valdaora non ha bisogno di presentazioni, tuttavia, a beneficio dei neofiti, il comprensorio (quattro frazioni, Valdaora di Sopra, Valdaora di Mezzo, Valdaora di Sotto e Sorafurcia, ciascuna con una sua forte “personalità”) è fonte inesauribile di dolci sorprese: boschi solenni, piste innevate, cime maestose, acque cristalline, sentieri avventurosi, tradizione, cordialità, arte dell’accoglienza e della ristorazione, genuinità dei prodotti, sano divertimento, salute e benessere. Le opportunità per godersi un soggiorno a Valdaora sono tante. L’offerta spazia dall’Hotel a 4 stelle al Garni (piccoli alberghi a conduzione familiare), fino alla possibilità di pernottare nei Masi (gli agriturismi). I prezzi partono, in alta stagione, dai 40 euro a persona in mezza pensione e dai 20 euro al giorno per l’appartamento negli agriturismi. Per informazioni: Associazione Turistica Valdaora, tel. 0474. 496277, info@olang. Com. Www. Olang. Info .  
   
   
PIEMONTE / CIOCCOLATÒ: TORINO E IL CIOCCOLATO  
 
Ritorna per i più golosi CIOCCOLATÒ dal 2 all’11 marzo 2006 in piazza Vittorio Veneto. Tutti gli appassionati di cioccolato sono invitati nel capoluogo subalpino per celebrare il “cibo degli dei” in tutte le sue specialità nella splendida cornice di piazza Vittorio Veneto. I più importanti produttori di cioccolato si danno appuntamento tra eventi e iniziative collaterali. E per assaggiare la migliore produzione cioccolatiera di Torino in caffè storici, confetterie e pasticcerie è possibile acquistare il CHOCOPASS, il carnet che consente 10/15 degustazioni di prodotti a base di cioccolato presso i locali aderenti. Il Chocopass si presenta in una versione 24 ore contenente 10 voucher (9 euro per gli operatori e 10 euro per il pubblico), in una versione 48 ore che ne offre 15 (12 euro per gli operatori e 15 euro per il pubblico). Tipologie di prodotti da gustare: Cioccolatini – Praline / Bevande calde / Torte al cioccolato / Piccola pasticceria. Www. Cioccola-to. Com .  
   
   
PIEMONTE / INVERNO 2007 A BARDONECCHIA: GUIDA AGLI EVENTI E APPUNTAMENTI  
 
Bardonecchia, costruita preservando la tradizione architettonica montana, sorge in una conca ricca di tesori naturali e artistici legati al patrimonio alpino, custode di antiche borgate, cappelle affrescate, fortificazioni militari e panorami mozzafiato. La cittadina ha ospitato le competizioni di snowboard e il Villaggio Olimpico durante i Giochi Invernali di Torino 2006. Bardonecchia è un paradiso con pendici di larici e abeti con 100 km di piste dai 1300 metri ai 2800, 21 impianti di risalita, 35 km di piste con innevamento programmato e 200 maestri di sci e snowboard nelle aree collegate di Colomion, Les Arnauds, Melezet e il comprensorio dello Jafferau situato sul versante opposto. Per gli appassionati del freestyle a Melezet c’è lo Snow Park e Halp Pipe olimpico, unico in Europa (2 boardercross, 10 jump, 12 rail e box, zona chill out, dj set, atleti internazionali in allenamento, contest ed eventi tutto l’anno). Grandi possibilità, poi, per gli amanti del fondo sulle piste di Pian del Colle, Valle Stretta e Decauville, e per gli appassionati di sci alpinismo, telemark, free ride, ciaspole (3 nuovi percorsi segnalati), sled-dog, snowscoot, arrampicata sul ghiaccio e indoor, winter bike, escursionismo, equitazione sulla neve, pattinaggio; e ancora tennis, basket, pallavolo, calcio, nuoto, fitness nelle strutture al coperto e il nuovo skate park. Bardonecchia è anche enogastronomia e cultura, shopping e vita notturna. A un’ora di autostrada da Torino e dal suo aeroporto, è raggiungibile anche in treno grazie alla sua Stazione Internazionale. EVENTI E APPUNTAMENTI – Antonio Cornacchione in ‘Povero Silvio, viale del trionfo’, 9 febbraio ore 21, Palazzo delle Feste (ingresso: 13 euro intero; 10 euro ridotto). ‘Povero Silvio’ non è uno spettacolo, ma un incontro tra Antonio e tutti quelli che, come lui, amano Silvio e vorrebbero fare molto di più, ma nel condurre le loro fortunate esistenze non ci riescono e così lasciano Silvio sempre più solo. Antonio racconterà l’Odissea di questo piccolo sofferente uomo con il supporto di musica e immagini e il pubblico, pagando il biglietto, darà un suo contributo in denaro che Antonio Cornacchione provvederà a far pervenire direttamente ad Arcore, al più presto. Perché Silvio ha bisogno… Alessandro Bergonzoni ‘Predisporsi al micidiale’, 24 febbraio ore 21, Palazzo delle Feste (ingresso: 13 euro intero; 10 euro ridotto). Bergonzoni, e con lui lo spettacolo, vuole essere diverso tutte le sere. Ma attenzione, senza usare nessun modulo improvvisativo, tanto che ci è impossibile dire in che percentuale e a che punto comincerà a cambiare le sicurezze acquisite la sera prima. Le uniche "certezze" assolute sono quindi la scena di Mauro Bellei, la regia di Bergonzoni-Rodolfi e l´orario di inizio, perché su quello della fine francamente non è dato sapere. E´ solo lasciando le certezze al di fuori della sala teatrale che ‘Predisporsi al micidiale’ può essere letto anche come un consiglio comportamentale da seguire. ‘La storia di Cyrano’ con Eugenio Allegri, 7 aprile, ore 21, Palazzo delle Feste (ingresso: 13 euro intero; 10 euro ridotto). Per raccontare questa bellissima storia Eugenio Allegri fa tutto da solo. Il monologo vede l’unico protagonista della scena iniziare un inatteso racconto riguardo a un’ipotetica fermata all’autogrill, sulla strada del ritorno a casa. L’uomo mentre attende in coda di pagare la sua consumazione, scorge sullo scaffale dedicato ai libri proprio il volume di Rostand; lo compera. Da questo momento in poi, Allegri diventa Cirano, e tiene in piedi tutto il filo narrativo dividendosi fra il celebre cadetto di Guascogna e l’uomo che, solo in macchina sull’autostrada, tiene al suo fianco la copia di quel vecchio libro. Primo Festival Internazionale di scultura su ghiaccio e primo Concorso di pupazzi di neve, 1/3 febbraio, Pineta in viale S. Francesco. Carnevale: Sfilata dei Carri – 17/18 febbraio SPORT E DIVERTIMENTI – UNIVERSIADI, 17/27 gennaio (competizioni di Sci e Snowboard). L´Universiade (www. Universiaditorino2007. Org) è un evento sportivo e culturale che si svolge ogni due anni in località diverse ed è l´evento internazionale più importante dopo i giochi olimpici. L´Universiade invernale propone sette discipline obbligatorie e alcune opzionali, scelte dagli organizzatori. Innsbruck 2005 ha fatto registrare il maggior numero di partecipanti (1449 atleti) e di nazioni (50). Dal 17 al 27 gennaio 2007, Torino ospiterà infatti per la quarta volta la manifestazione e nessun´altra città è mai arrivata a tanto: un altro primato. Nel corso delle Universiadi Invernali di Torino 2007 il ruolo della città di Bardonecchia sarà molto significativo: sede di gare, di premiazioni, di eventi culturali, di intrattenimento e di una (20 gennaio) delle due notti bianche previste per esaltare la qualità dell’offerta turistica regionale. Le aree previste in cui svolgere la maggior parte delle attività saranno il Palazzo delle Feste (sede tecnica), Borgo Vecchio e via Medail. Si prevede una particolare illuminazione che costituisce il fil rouge di collegamento tra tutte le sedi degli avvenimenti giornalieri. Inoltre tutte le attività verranno seguite e promosse in collaborazione con All Music e RTL 102. 5. CONCERTI serali in Medal Plaza (8 gruppi italiani emergenti a Bardonecchia per le Universiadi in collaborazione con la Fondazione Arezzo Wave Italia, www. Arezzowave. Com). Coppa del mondo Snowboard, 2/3 febbraio. Grazie alla realizzazione del Super Half Pipe Olimpico e all’ammodernamento delle piste e degli impianti di risalita, Bardonecchia ospita a Melezet una tappa di coppa del mondo di snowboard per il terzo anno consecutivo. European Burton Demo Tour: 10/11 febbraio (www. Burton. It) Rossignol European DemoTour: 13 feb (http://demotour. Skisrossignol. Com) Vodafone sulle piste di Bardonecchia: 16/18 febbraio FIAT Freestyle Team Rock The Spot: 17 febbraio Bardonecchia: un anno dopo! Il 18 Febbraio 2007, l’half pipe di Bardonecchia torna protagonista. Esattamente un anno dopo la gara dei XX Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006, il pipe “shapeato” da Roberto Moresi torna sotto i riflettori della scena con una competizione insolita ed innovativa fra snowboard e musica: ogni rider sarà abbinato a una band rock che accompagnerà la sua discesa con una colonna sonora live, vincerà la squadra più innovativa. Competizioni regionali di snowboard: snowboardcross 24 febbraio - half pipe 4 marzo Esibizione e competizione di Big Air in Bici: TBD febbraio Telamark Event: 8/11 marzo (competizioni, esibizioni ed escursioni con atleti italiani e internazionali) Competizione internazionale sci alpinismo: 8 aprile. Gara Val Frejus - Bardonecchia e ritorno in 2 giorni di sci d’alpinismo (200 iscritti) passaggio in Valle stretta e arrivo Bardo alle 12. Per informazioni: Colomion, ufficio skipass o della società impianti invernali Colomion, tel 0122. 99137, colomion@bardonecchiaski. Com; Ufficio Turismo - ATL 2 Montagnedoc, tel 0122. 99032, bardonecchia@montagnedoc. It .  
   
   
ALTO ADIGE / ORTLER SKIARENA: VACANZA BIANCA IN FAMIGLIA E STAZIONI SCIISTICHE IDEALI PER I PIU’ PICCOLI  
 
L’Ortler Skiarena propone un nuovo ‘stile’ di vacanza sulla neve. Comunque lo vogliamo chiamare, ‘sciare soft’, ‘sciare slow’, ‘sciare sostenibile’ è la concezione di uno sci a misura d’uomo, in località ben attrezzate, ma non gigantesche (e così non si corre il rischio di perdersi), dove poter entrare in sintonia con l’ambiente anche attraverso sport alternativi e tanta neve naturale. E dove l’offerta è particolarmente calibrata sulle famiglie, che possono far divertire e custodire i bambini grazie a un’assistenza ad hoc per loro e scuole di sci specializzate (molte hanno il sigillo di qualità dell’Associazione Scuole di Sci per bambini dell’ Alto Adige). L’intercomprensorio dell’Ortler Skiarena, 300 km di piste, un solo skipass (skipass plurigiornaliero gratis bambini fino a 6 anni accompagnati da adulto pagante, per 6 giorni 173 euro, riduzioni fino ai 15 anni). Ecco in dettaglio qualche proposta in alcune delle 15 stazioni dell’Ortler Skiarena, distribuite nell’Alto Adige centro-occidentale: Bolzano e dintorni: Corno del Renon; San Martino-Sarentino – Reinswald; Passo della Mendola-Ruffrè (in Trentino). Merano e dintorni: Malga Guazza-Val d’Ultimo – Schwemmalm; Monte San Vigilio – Vigiljoch; Merano 2000; Plan Passiria; Val Senales. Solda e dintorni: Solda all’Ortles; Trafoi; Minschuns, in Svizzera. Alta Val Venosta: Watles; Malga Haider-San Valentino - Haider Alm; Vallelunga – Maseben; Belpiano-Resia –Schöneben. A Plan Passiria, in particolare, c’è una simpatica novità per i bimbi, la mascotte, “Murmi”, una marmotta che piacerà molto ai piccoli ospiti. SOLDA ALL’ORTLES – E’ una delle zone sciistiche più spettacolari d’Italia, al cospetto dei ghiacciai dell’Ortles, con i 40 km di piste che raggiungono i 3. 250 metri di quota. Nonostante la quota elevata, Solda è adattissima anche per la famiglia. Le scuole di sci sono specializzate per i bambini. Oltre lo sci, ci sono 12 km di percorsi pedonali battuti. E ai bambini certo non dispiacerà anche una gita in slitta trainata da cavalli. Le ‘Settimane della famiglia’ (dal 24 al 31 marzo 2007) partono da 680 euro mezza pensione in 3 stelle per due adulti e bambino fino a 10 anni compreso 6 giorni di skipass Solda e 5 giorni di corso sci per il bimbo. RESIA-BELPIANO (SCHÖNEBEN): IN SLITTA CON I CAVALLI – Di solito, fino a marzo il Lago di Resia è ghiacciato e coperto di neve, e consente delle suggestive escursioni per visitare il campanile semisommerso della chiesa di Curon. Oppure, avvolti in una morbida coperta, si attraversa il bosco innevato in slitta trainata da cavalli, una vera avventura per i bambini. E poi lo slittino di notte (o di giorno), nell’apposita pista, larga e sicura, servita da impianto, è sempre un’esperienza entusiasmante per loro. Non manca un ottimo asilo sulla neve con assistenza giornaliera per bambini da 3 a 6 anni: il paese di ‘Schöni’. Con tanto di piccolo impianto di risalita riservato. La mascotte ‘Schöni’ farà divertire tutti i bambini con giochi e animazioni. MALGA HAIDER (HAIDER ALM): IL TAPPETO MAGICO – La zona sciistica è impegnativa, ma anche qui c’è un attrezzato asilo sci per i più piccoli, e parco giochi sulla neve con tappeto magico, in un’area non ripida e sicura. Inoltre le strutture alberghiere sono particolarmente adatte al soggiorno per famiglie. MASEBEN: TANTO SOLE E DIVERTIMENTO – La tranquillità di Maseben, un po’ fuori dai grandi circuiti turistici, è il suo piatto forte. Poche piste e poco affollate, ma tutte ben concentrate, così da non perdere mai di vista i bimbi che imparano a sciare in maniera giocosa mentre mamma e papà prendono il sole sulla grande terrazza panoramica. L’asilo sulla neve dotato di tutti i servizi, incluso un apposito skilift, si trova proprio davanti alla baita. WATLES: LO SKI KINDERGARTEN – Le larghe piste di Watles sono particolarmente adatte per i bambini. Non mancano asili sulla neve e scuola di sci. Il divertimento è assicurato anche da una pista naturale per slittini e dalla pista di pattinaggio. VAL SENALES: ARCHEOPARC, TANTE SORPRESE INTERATTIVE Piste di neve farinosa a oltre 3000 metri: quassù vengono ad allenarsi i campioni dello sci, però la Val Senales è l’ideale anche per le famiglie, vuoi perché gli alberghi e la Scuola di sci e snowboard fanno ottimi sconti per nuclei familiari, vuoi per i servizi: asilo neve con assistenza gratuita dai 3 ai 7 anni dal lunedì al venerdì con il costo aggiuntivo solo per il pranzo. E’ poi istruttivo e divertente andare a visitare l’ArcheoParc Senales a Madonna di Senales: illustra la vicenda del ritrovamento di Ötzi e spiega la storia e l’archeologia della vallata con tecniche interattive che entusiasmano i piccoli. MERANO 2000 – Il comprensorio soleggiato è ideale per le famiglie. La scuola di sci Piffinger Köpfl offre corsi di gruppo e lezioni private per tutte le età. Inoltre c’è un asilo sulla neve con assistenza dalle 10 alle 14. 30 incluso due ore di lezione sci per bambini da tre anni in su. Per cinque giorni di lezione 107 euro. E fino al 27 gennaio e dal 10 al 24 marzo 2007 ci sono le ‘Settimane convenienti per Famiglie’, in diverse strutture della zona: il bambino fino a 8 anni non paga nulla (in camera con i genitori paganti) ovvero skipass, noleggio sci, mini scuola e alloggio gratis. Prezzo per i genitori in mezza pensione 3 stelle da 252 euro ciascuno. MALGA GUAZZA–VAL D’ULTIMO: COSTRUIAMO UNA TANA – Vero paradiso per i bambini grazie all’asilo “La Tana dell’Orso” dove maestri di sci e animatori insegnano a sciare in modo divertente, e a costruire una vera ‘tana’ di neve. Aperto da domenica a venerdì dalle 9,30 alle ore 15, costo per una settimana con corso sci 130 euro. Per le famiglie c’è l’offerta “Settimane Bianche” (fino al 27 gennaio e dal 17 al 31 marzo 2007) mezza pensione da 333 euro a persona, soggiorno gratuito per bimbi fino a 6 anni e a metà prezzo fino a 11 anni (in camera con i genitori), incluso 6 giorni di skipass e slittata notturna. CORNO DEL RENON: TUTTI IN TRENINO – Panorama, tranquillità, clima mite, sole, benessere. Sull’altopiano del Renon si trovano condizioni ideali per bambini piccoli e famiglie, e una zona sciistica piccola, ma ben organizzata. Tante le attività divertenti: si può fare una gita con il vecchio trenino del 1907 e visitare le famose piramidi di terra, alti pinnacoli di terra sovrastati da un masso, fenomeno geologico che lascia sempre a bocca aperta i bambini. Una settimana in uno dei Family hotel della zona (che offrono particolare assistenza per i più piccoli) parte da 270 euro a persona mezza pensione in tre stelle. Oppure c’è l’offerta ‘Passeggiare e sciare sul Corno del Renon’ (skipass settimanale a un prezzo speciale, un ingresso all’anello di pattinaggio a Collalbo, un’escursione guidata di Nordic Walking, serate di intrattenimento e un bambino sotto i 6 anni gratis in stanza con i genitori) da 245 euro in tre stelle mezza pensione, dal 7 gennaio al 10 febbraio 2007 e dal 24 febbraio al 10 marzo 2007. TRAFOI – Trafoi offre relax ai genitori e lezioni di sci per grandi e piccini. In particolare da segnalare la ‘Settimana per principianti’, dal 3 al 17 marzo 2007, a partire da 340 euro (prezzo per due persone) per 7 pernottamenti, 6 giorni di skipass e 5 giorni di corso sci. Per informazioni Ortler Skiarena, tel. 0471. 999922. Www. Ortlerskiarena. Com .  
   
   
PIEMONTE / UN MILIONE DI EURO AI RIFUGI ALPINI DEL CAI. FIRMATO L´ACCORDO DI PROGRAMMA  
 
Firmato, il 17 gennaio presso l’assessorato al Turismo, Sport e Pari Opportunità, a Torino, l’Accordo di Programma con cui la Regione Piemonte stanzia 1. 037. 750 di euro per il recupero dei rifugi alpini del CAI. Questo stanziamento fa riferimento alla delibera di Giunta per il Piano organico di riqualificazione dei rifugi alpini ed escursionistici, che prevede una cifra totale di quasi 1 milione e mezzo di euro, di cui il 70 per cento va ai rifugi del CAI, attraverso i fondi 2005 della Legge 4. Il CAI è nato nel 1867, in Piemonte conta 81 sezioni, 50 mila soci e circa 180 tra rifugi e bivacchi. Questo finanziamento riguarderà dieci di essi, tutti fra i 1700-2600 m: tre in provincia di Torino, nei Comuni di Balme, Prali e Cesana Torinese; cinque in quella di Cuneo, a Roccaforte Mondovì, Chiusa Pesio, Vinadio, Crissolo, e Ponte Chianale e altri tre in provincia di Verbania a Ponte di Formazza. “Quando si pensa al Piemonte si pensa alla montagna, ancor più dopo il successo delle Olimpiadi –ha dichiarato l’assessore al Turismo, Sport e Pari Opportunità, Giuliana Manica–. Le nostre vette sono luoghi affascinanti in cui trascorrere il tempo libero, gli appassionati di escursionismo sono tanti e questo importante intervento sui rifugi del CAI rientra nell’ottica del potenziamento del prodotto ‘montagna’, d’inverno, ma anche d’estate, secondo le linee dettate dal Piano Strategico, di cui ci stiamo dotando e di cui la ‘montagna’ è una delle quattro aree fondamentali”. “Alcuni dei rifugi alpini piemontesi sono molto antichi, nati con il CAI già alla fine dell’Ottocento come luogo di riparo dalle intemperie –ha dichiarato Luigi Geninatti Presidente del CAI Piemonte– quelli che beneficeranno di questi interventi, dai tetti, ai servizi, alla ristrutturazione delle cucine, si trovano ad alta quota e per questo hanno subito più di altri, a fondo valle, le conseguenze delle bufere e del gelo. Sono tutti interventi che difficilmente sarebbero stati realizzabili con singole forze, non essendo nati con scopo di lucro, ma proprio come servizio per gli escursionisti, del CAI e non soltanto”. .  
   
   
TOSCANA / ‘SCI SENZA BARRIERE’, L’ABETONE DIVENTA ACCESSIBILE AI DISABILI  
 
Finalmente l´Abetone apre i propri impianti anche alle persone disabili. Grazie al un progetto ´Sci senza barriere´, ideato dal Gruppo Sportivo dell´Unità Spinale del Cto di Careggi e dal Consorzio Abetone Multipass, e al quale hanno aderito Regione, Comune dell´Abetone e Coni regionale, sarà possibile accedere senza difficoltà agli impianti di risalita, noleggiare attrezzature e usufruire di maestri di sci qualificati. La proposta è stata presentata venerdì 19 gennaio alle ore 12,30 nel corso di una conferenza stampa organizzata nella Sala giunta di Palazzo Bastogi (via Cavour 18). Oltre agli assessori regionali Enrico Rossi e Gianni Salvadori interverranno il direttore dell´Unità Spinale del Cto di Careggi Sergio Aito, il responsabile del Gruppo Sportivo Unità Spinale Piero Amati, il presidente del Consorzio Abetone Multipass Gian Luca Palmieri, il vice sindaco dell´Abetone Ermanno Amidei e Massimo Fratini in rappresentanza del Coni provinciale. (fonte: Ufficio stampa della Giunta della Regione Toscana; ft) .  
   
   
ALTO ADIGE / NELLE VALLI DI MAREBBE E BADIA SI PARLA LADINO: "VI CUN ME TL MUSEUM - VIENI CON ME AL MUSEO!"  
 
La lingua ladina, chiamata ladino dolomitico, è una lingua romanza imparentata con il retoromano dei Grigioni svizzeri. Oggi ci sono circa 30 mila persone di madrelingua ladina che, accanto a quella delle Färöer, al sami dei Lapponi e al ladino dei Grigioni è una delle lingue meno diffuse in Europa. I ladini sono una minoranza linguistica riconosciuta dall’Unione Europea e la loro lingua è riconosciuta dallo Stato nei rapporti locali con la pubblica amministrazione e nella scuola. Essa è composta da cinque diversi idiomi e nelle valli di Marebbe e Badia si parla il Maréo/Badiot. A San Martino in Badia ha sede l’Istituto Culturale Ladino "Micurà de Rü" fondato nel 1976. Il suo compito è quello di mantenere e incentivare la lingua e la cultura ladina attraverso pubblicazioni, il coordinamento del lavoro scientifico, le pubbliche relazioni ed il sostegno ad associazioni ed istituzioni ladine. A monte del paese sorge il Museo Ladino ospitato a Castel Tor. Sul pieghevole del museo è raffigurato un simpatico signore con la gerla sulle spalle ed il suo invito in un fumetto recita: "Vi cun me tl museum - Vieni con me al museo!" Già la situazione costruttiva è inconsueta: al castello, citato come torre abitata già nel 1230, è entrato un grande museo (anche se gli architetti bolzanini ed il coordinatore generale viennese Dr. Bogner in un primo momento avevano sospirato. Che ne facciamo di una torre?). Proprio nell’esposizione su tre piani risiede oggi il fascino del museo: così intimo, così ben inserito in un contesto edilizio così antico. D’altro canto la presentazione è molto moderna, studiata in modo da interessare e con notevole abilità didattica. Il visitatore può giocare con dei computer touch screen. Il "Museum Ladin" è un museo attivo. Le informazioni sono dosate bene, senza rischio di annoiare, fornendo un quadro il più possibile esauriente di questa zona nel cuore delle Dolomiti nel suo essere fra isolamento e speranza, al confine fra il mondo italiano e quello tedesco. È riuscito anche il collegamento con la realtà attuale e rimane aperta la domanda se le cinque vallate ladine nelle Alpi meridionali saranno in grado di conservare la loro identità linguistica. La visita al museo costituisce anche un buon viatico per l’escursione invernale alle Viles. Queste sono una forma di insediamento che si è perpetuata soprattutto intorno a La Valle. Invece di masi isolati, si ha il raggruppamento di alcune case intorno a una cappella: tre, quattro famiglie collaborano nello spirito del vicinato e della socialità. Per informazioni: Museum Ladin ´Ciastel de Tor, tel. 0474. 524020; Consorzio Turistico Area Vacanze Plan de Corones, tel. 0474. 555447. - .  
   
   
LOMBARDIA / VARESE: 30MILA EURO PER I CONSORZI DEGLI OPERATORI TURISTICI  
 
Sul fronte turistico il nuovo anno s’apre con un sostegno ai Consorzi che partecipano a iniziative di promozione dell’offerta varesina: fiere nazionali e internazionali, workshop in Italia e all’estero, roadshow, missioni istituzionali, educational tour… Camera di Commercio e Provincia, nell’ambito del Protocollo d’Intesa sul Turismo, hanno infatti stanziato 30mila euro di cui potranno usufruire quei Consorzi degli operatori turistici che s’impegnino a promuovere, nell’ambito delle manifestazioni cui presenzieranno, l’offerta targata “Varese Land of Tourism”. Le domande di contributo, relative a iniziative realizzate da ciascun Consorzio a partire dal mese di ottobre 2006 e per tutto il 2007, dovranno pervenire in Camera di Commercio entro il prossimo 28 febbraio. I moduli necessari alla compilazione delle domande stesse sono già disponibili all’indirizzo web www. Va. Camcom. It Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi all’Ufficio Progetti Speciali della Camera di Commercio (Anna Deligios, tel. 0332. 295387 - email: deligios@va. Camcom. It). .  
   
   
LOMBARDIA/MILANO: IDENTITA’ GOLOSE A PALAZZO MEZZANOTTE A MILANO LE BOLLICINE DELL’ARTE SPUMANTISTICA E DEL PROSECCO DI CONEGLIANO DOC INNAFFIERANNO LE PROPOSTE GASTRONOMICHE DI TRE NOTI CHEF DEDICATE ALLA GRANDE KERMESSE DELL’ARTE IN CUCINA  
 
Tre giorni di kermesse gastronomica innaffiata da Rosé Brut, Kerner Brut, Prosecco Doc di Conegliano Cuvée Oro e Cuvée Brut, Metodo Classico, grappe e Brandy. A Identità Golose, il Congresso Italiano della cucina d’autore ideato da Paolo Marchi e giunto alla sua 3° edizione che si terrà a Milano a Palazzo Mezzanotte dal 28 al 31 gennaio, ad accompagnare le degustazioni degli spumanti di Carpené Malvolti, le proposte di tre chef veneti, selezionati in collaborazione con Giovanni Chiades, autore della guida “Nord Est a tavola” edita da Terra Ferma. Si inizia lunedì 29 con i “cicchetti” della cucina tipica veneziana di Emiliano Rispoli del ristorante Al Calice di Mestre (Ve), si prosegue martedì con le prelibatezze – sintesi di cucina antica e moderna allo stesso tempo - “sfornate” da Andrea Stella della trattoria Dalla Libera di Sernaglia della Battaglia (Tv) e si conclude in bellezza mercoledì con la tradizione e l’eleganza dei piatti del ristorante La Tavolozza di Torreggia (Pd) elaborati dallo chef Filippo Bondi. <Da alcuni anni, in Italia, sono cresciute le iniziative che presentano l´enologia e la gastronomia del nostro Paese, afferma Etile Carpenè Presidente della Carpenè Malvolti Spa. Un’esigenza che nasce con l´obiettivo di mettere in evidenza tutti quei valori legati all’enogastronomia, un patrimonio unico da promuovere con iniziative di qualità. Basta guardare ai mercati esteri sia occidentali, ma da qualche tempo anche orientali, per accorgersi degli sviluppi che ha registrato l´esportazione di molti prodotti della cucina Italiana come pure il sempre più diffuso stile di fare cucina che porta molti cuochi italiani in tanti ristoranti europei e americani. Identità Golose, continua il Presidente, è una manifestazione che ha il pregio di distinguersi per il "taglio culturale" che è stato scelto per la sua impostazione di fondo che consente un confronto sulla gastronomia Italiana proprio attraverso gli attori più rappresentativi, soprattutto quelli giovani. Sono convinto, conclude Etile Carpenè, che le grandi tradizioni enologiche e gastronomiche crescono e restano tali se culturalmente vengono aggiornate dalle grandi imprese di marca, dai professionisti della cucina, dagli artisti della pasticceria e dai grandi maestri del vino>. Allo stand di Carpenè Malvolti Emiliano Rispoli dell’Enoteca Al Calice che si affaccia sulla centralissima piazza Ferretto a Mestre (Ve), propone con Rosé Brut, con il Kerner Brut e con il Prosecco di Conegliano Doc Cuvée Brut piatti tipici della ciccheteria veneziana come le sarde in saor, il baccalà mantecato e un cicchetto con pomodoro, acciughe e alici marinate. Per la trattoria Dalla Libera di Sernaglia della Battaglia (Tv), Andrea Stella, giovane cuoco dalla passione straordinaria, nipote della fondatrice della trattoria, proporrà in abbinamento al Kerner un patè di fegato di coniglio e con il Prosecco Cuvée Brut, una frittata di erbe selvatiche. Sarà invece un dolce di mele l’accostamento più indicato il Prosecco Cuvée Oro, mentre un goloso dolce al cioccolato, senza farina, accompagnerà il Brandy 15 anni. Filippo Bondi del ristorante La Tavolozza di Torreglia (Pd), un laboratorio in costante fermento, propone assaggi legati al territorio rivisitati con eleganza e con creatività dove la materia prima è fondamentale come nella pralina di soppressa con radicchio marinato sposata al Prosecco di Conegliano Cuvée Brut, un bicchiere di nervetti di vitello con fagioli di Lamon e cipolla rossa bagnato dal Rosé Brut e la tartelletta di brisè con patè di fegatini da degustarsi con l’ultimo nato di casa Carpenè, il Kerner Brut. Oltre agli intermezzi golosi offerti da Carpené, la tre giorni di kermesse offrirà agli intervenuti un fitto programma di seminari che variano dalla preparazione del pesce, a quella del pane e della pasta, prima di tuffarsi in una dolce avventura dedicata ai dessert. Numerosi gli ospiti e i relatori, in prevalenza esponenti della cucina d’autore italiana. Non mancheranno comunque chef e nomi di spicco della gastronomia internazionale, in particolare francese, spagnola, norvegese, svedese, danese, statunitense e giapponese. . .  
   
   
MARCHE / DALLA FINANZIARIA NUOVE OPPORTUNITÀ PER LA CULTURA. MINARDI E VANNUCCI INCONTRANO L’ASSOCIAZIONISMO CULTURALE MARCHIGIANO  
 
Quali opportunità per la cultura regionale alla luce della recente Finanziaria? È stato il tema di un incontro, svoltosi nella sede della Regione Marche, tra l’assessore ai Beni e Attività Culturali, Luigi Minardi, e i principali rappresentanti istituzionali e dell’associazionismo culturale marchigiani, a cui ha preso parte anche l’onorevole Massimo Vannucci, membro della commissione Bilancio della Camera. Un appuntamento molto importante, che si colloca nel solco degli incontri che si sono susseguiti a partire dal convegno di Fiastra. “Questo incontro –spiega l’assessore Minardi– è stato pensato proprio per fare il punto su ciò che si sta sviluppando a seguito di Fiastra e già si possono contare i primi risultati positivi: innanzitutto, la firma, lo scorso 18 gennaio, del protocollo d’intesa tra quattro città (Fano, Jesi, Fermo e Ascoli Piceno), per un programma comune di attività tra i rispettivi teatri lirici; il 1 febbraio saranno, invece, le associazioni Fano Jazz, Tam, e Ancona Jazz a presentare il loro consorzio “CircuitoMarcheJazz”; inoltre, è in corso il progetto di regionalizzazione del Teatro Stabile delle Marche, volto, oltre che alla promozione di spettacoli di fascia alta, anche alla promozione di iniziative di formazione sul territorio e di iniziative che garantiscano la fruizione dei tanti teatri marchigiani, contenitori recuperati che ora vanno riempiti di un’anima vitale”. L’assessore Minardi ha parlato, poi, di obiettivi strategici, quali, ad esempio, l’appuntamento ad aprile con la conferenza programmatica sullo spettacolo dal vivo, per cui è in corso uno studio approfondito dei bilanci della varie istituzioni regionali riconosciute dal ministero, in vista di possibili aggregazioni. Il discorso è poi passato sulle risorse destinate alla cultura, sia a livello regionale, con la discussione in corso sul bilancio in cui si prevedono tagli del 15%, sia a livello nazionale. “Di fronte a risorse limitate –ha detto Minardi– occorre farne un uso razionale”. Per quanto riguarda i musei, anche in questo caso vanno favorite le reti museali organizzate a livello provinciale: “Sono queste –ha precisato Minardi– che vogliamo finanziare col DOCUP”. Nelle Marche esistono circa 340 musei; la proposta dell’assessore regionale alla Cultura è quella di suddividerli in fasce sulla base di standard di qualità. Alla valutazione e classificazione dovrebbero provvedere giovani figure professionali da assumere tramite selezione. In proposito, è già stata fatta in passato una selezione per 38 unità; a questa selezione si potrebbero attingere le figure disponibili ed eventualmente integrarle con altre per arrivare a un totale di 50. “Sarebbe questa –sostiene Minardi– un’opportunità di lavoro per molti giovani che contribuirebbe ad accrescere le loro competenze e a fornire loro strumenti per future iniziative anche di tipo imprenditoriale”. Tre le altre proposte, l’iniziativa “I giardini della memoria”, un progetto di valore scientifico che richiede il coinvolgimento delle scuole e dell’associazionismo culturale, allo scopo di far riappropriare la popolazione su aspetti culturali del vissuto del ‘900: “L’idea –spiega l’assessore alla Cultura– è di fare una storia dello sport delle città marchigiane, anche in vista della prossima Giornata delle Marche, il cui tema sarà proprio lo sport”. Infine, una sperimentazione, che partirà dalla Galleria delle Marche di Urbino, per il rinnovamento dell’immagine museale attraverso la tecnologia: un’esperienza da trasferire successivamente anche agli altri musei della regione”. A questo proposito, l’onorevole Vannucci ha parlato del Fondo nazionale per la competitività delle imprese che prevede proprio risorse per l’innovazione tecnologica applicata ai beni culturali. Vannucci ha elencato anche le altre opportunità offerte dalla Finanziaria, quali ad esempio il fondo Arcus (Arte Cultura Spettacolo) che fa capo al ministero dell’Economia, e ha inoltre ribadito come le Marche possano effettivamente concepire la cultura come elemento di sviluppo, insistendo molto sul rapporto pubblico privato e sull’importanza della presenza di figure della nostra regione nelle principali commissioni consultive nazionali. (fonte: Ufficio Stampa Giunta Regione Marche, autore: s. G. ) .  
   
   
SICILIA / LA VALLE DEI TEMPLI DIVENTA UN LOGO PER L’INTERO TERRITORIO. 26 GENNAIO 2007 CONVEGNO: “VALLE DEI TEMPLI: CULLA DELLA CULTURA MEDITERRANEA”  
 
I Templi di Agrigento sono un sito unico al mondo, meta turistica privilegiata per chi sceglie di visitare la Sicilia. Ma sono anche un luogo visitato di corsa dal turista, magari in poche ore, senza fermarsi ad apprezzare le innumerevoli bellezze di un territorio che offre molto altro. D’altro canto, la provincia siciliana non brilla per attrezzature e segnaletica, né pone attenzione o sponsorizza le bellezze paesaggistiche (la riserva di Torre Salsa o Scala dei Turchi), enogastronomiche, i percorsi naturalistici o i piccoli paesi dell’interno. Insomma, Agrigento non ha piena coscienza delle sue potenzialità turistiche e, soprattutto, non le sfrutta a dovere. Per questo, nel corso del 2005 e del 2006 il Pit Valle dei Templi ha realizzato un’analisi del territorio attraverso alcune attività di auditing in profondità, per meglio comprendere gli orientamenti e lo stato del turismo. I risultati di questa indagine e le strategie conseguenti, curate da Giovanni Callea, verranno presentati venerdì 26 gennaio, dalle 9, al Jolly Hotel di Agrigento, nel corso di un convegno su Valle dei templi: Culla della cultura Mediterranea, organizzato dalla Graham&Associati nell’ambito del Pit e in collaborazione con il Comune di Agrigento. Al dibattito, - preceduto da una serie di workshop per operatori, imprenditori e pubblica amministrazione - sarà presentata la proposta di istituire un unico logo Valle dei Templi, un vero e proprio marchio di qualità, sul modello di quello sperimentato nelle CinqueTerre, che assommi le caratteristiche e potenzialità di sviluppo della zona, in campo turistico, paesaggistico, ambientale, enogastronomico. I dati – Dalla ricerca si scopre che il territorio agrigentino non possiede un rapporto dialettico con il Parco Archeologico: il turista-tipo è del tipo “mordi e fuggi”, arriva per visitare la Valle dei Templi, non si ferma più di un giorno. Il tasso di permanenza medio è pari a 1,3 notti e con oltre il 70% dei visitatori interessati soltanto al Parco Archeologico. Normalmente sempre il turista non pernotta in qualche albergo in zona, ma preferisce dedicare alla visita una puntata giornaliera da altre destinazioni turistiche vicine e meglio attrezzate. Nell’Agrigentino sono carenti segnaletica e infrastrutture di base, si nota degrado ambientale e organizzativo, sono anzi le stesse agenzie nazionali a sconsigliare un pernottamento, preferendo indicare Catania, Palermo o Taormina. L’indagine sottolinea come manchi un’azione di marketing comune e la capacità della località nel suo complesso di proporsi come destinazione turistica a tutto tondo, con “incursioni” in campo paesaggistico, ambientale, enogastronomico, storico. E’ anche carente il coordinamento tra le amministrazioni e gli operatori privati. “Il turista in generale viene visto come un soggetto da sfruttare al massimo – si legge nell’indagine – e gli operatori non lo considerano di certo un volano per la futura crescita”. .  
   
   
LAZIO / RIETI – AGRITURISMO: ANALISI DELLE TENDENZE E DELLE STRATEGIE  
 
“E’ di nuovo boom agriturismo in provincia di Rieti ma anche nel resto della penisola dopo 2 anni di stasi con un mercato che si sta specializzando in segmenti sempre più indipendenti e dando vita a un rapporto nuovo con il turismo professionale fatto di nuovi piccoli tour operator molto flessibili che si stanno dedicando alla promozione dell’agriturismo”. E’ con queste parole che Carlo Hausmann, direttore dell’Azienda Romana Mercati e coordinatore della ricerca “Agriturismo & Marketing”, presentata nei giorni scorsi presso la Camera di Commercio reatina alla presenza di operatori agrituristici e, tra gli altri, del commissario dell’Apt di Rieti Tersilio Leggio nell’ambito del progetto Rieti Sviluppo, ha tracciato un primo interessante quadro dell’evoluzione dell’agriturismo in provincia di Rieti e del trend che sta interessando le 250 imprese agrituristiche iscritte all’albo provinciale. “Ci sono alcuni mercati particolarmente attratti dalle ricchezze locali in termini di agriturismo –ha spiegato Hausmann– e sono anzitutto la Germania, i paesi scandinavi, la Gran Bretagna, e recentemente l’Est europeo, la Russia e il Giappone, ma si deve ancora lavorare tanto per potenziare l’agriturismo in provincia di Rieti”. Una provincia, ha aggiunto Hausmann, “che segue il destino delle zone interne dell’Italia centrale con un mercato turistico stagionale con una componente estera limitata tranne alcune aree come il capoluogo reatino, Farfa, Greccio e un fenomeno di ‘pacchetti brevi’ legati soprattutto alla ristorazione mentre l’evoluzione consigliata è verso la cosiddetta ‘ospitalità integrata’ dove gli agriturismi riescano a vendere non solo quello che producono direttamente, ma anche quello che hanno intorno”. Significativo anche l’intervento del presidente della Camera di Commercio di Rieti, Vincenzo Regnini, preceduto da quello del presidente del progetto Rieti Sviluppo, Andrea Ferroni, volto soprattutto a stimolare la riflessione su ‘uno sviluppo generato da un processo complessivo di crescita del territorio’ – che ha analizzato il significato dell’agriturismo in un momento di evoluzione dell’agricoltura tradizionale alla ricerca di nuovi sbocchi e di una vera e propria multifunzionalità dell’impresa agricola. “Le risorse per l’agricoltura tradizionale in arrivo dall’Unione europea saranno sempre meno –ha spiegato Regnini– ma non per questo chi fa agricoltura dovrà cambiare mestiere. Bisogna invece cercare nuove opportunità ad esempio nell’agriturismo e nelle prospettive offerte dalla legge di orientamento”. Maggiori informazioni sulle iniziative di Rieti Sviluppo, sul sito www. Rietisviluppo. It. .  
   
   
LOMBARDIA / VAL DI SCALVE: CON LA NEVE E’ SUBITO GARA  
 
La buona nevicata di questi giorni sulla Presolana ha fatto riaprire immediatamente gli impianti di risalita a Colere. E già da sabato ci saranno alcune gare importanti del circuito FISI. Si scia certamente meglio da Cima Bianca fino a Polzone dove la neve è ottima e ben compatta con un’altezza minima di 35 cm ma raggiunge anche i 70 cm all’altezza del Rifugio Aquila. Colere accoglierà i ragazzini in una gimkana sciistica prevista nel circuito FISI mentre domenica è prevista addirittura una gara zonale di supergigante per allievi e giovani. Si attendono i migliori, anche perché in molte altre località alcune gare sono state cancellate. Funzionano a pieno ritmo anche tutti i servizi collaterali agli impianti, dal noleggio di sci e snowboard agli alberghi e bed and breakfast. Uno di questi ultimi è stato aperto proprio nelle scorse settimane a Colere mentre altri si trovano a Vilminore e Schilpario. In quest’ultima località è pienamente funzionante la pista di fondo nella pineta degli Abeti. Qui si concentra anche il maggior numero di hotel e non mancano iniziative di intrattenimento in paese. Durante la stagione invernale infatti Schilpario si trasforma in villaggio turistico. Per il 3 febbraio è prevista la salita ai Campelli con le racchette da neve in notturna, con fiaccole e torce. Dopo un momento di sosta alla Madonnina di Tomaso Pizio, con vin brulé, tisane rigeneranti e dolci, si proseguirà fino al Passo dei Campelli. Il chiaro di luna e il cielo stellato accompagneranno poi i partecipanti lungo la discesa fino ai Fondi e poi in un ristorante per una cena notturna per fare amicizia. Sono sempre numerosi coloro che partecipano a queste uscite a piedi sulla neve con le ciaspole. Per questo la prossima uscita diurna è stata stabilita già per il 24 febbraio. La cooperativa degli operatori turistici della Valle ha previsto quotazioni particolarmente interessanti per coloro che vogliono partecipare a questa manifestazione. Www. Scalve. It/amiciorso .  
   
   
LOMBARDIA / A LIVIGNO OLTRE 40 CM DI NEVE FRESCA IN PAESE  
 
Tutti gli sciatori, ma non solo, la aspettavano da tempo e l´attesa, in questo inverno un po´ troppo avaro di freddo e precipitazioni, oramai è terminata. La neve è scesa copiosa sulle nostre montagne invitando tutti gli appassionati a dar sfogo alla voglia di sci. Anche se la neve ha fatto le bizze a Livigno si poteva sciare in un clima insolitamente mite sin dell´Immacolata, grazie anche alla neve prodotta dalla rete di innevamento programmato. Le centraline meteo sul territorio rilevano 42 cm di neve fresca in paese e 96 in quota, ai quali vanno ad aggiungersi i candidi fiocchi che stanno scendendo in queste ore creando un atmosfera magica, un´atmosfera che temevamo di non ritrovare in questo strano inverno. Ma ora la bianca neve è finalmente arrivata! Ora tocca a sciatori, snowboarder, fondisti e amanti del telemark, sciare i bianchi pendii: 115 km di piste innevate, snowpark attrezzato, anelli per lo sci nordico. Dal 14 al 28 aprile si potrà approfittare della promozione Natur. Card Winter "Speciale Primavera sugli sci". Il pacchetto, disponibile a partire da €298 euro, comprende 8 giorni/7 notti in hotel o garni, 6 giorni skipass con validità 1 giorno per le piste di St. Moritz (con guida e servizio transfer), escursioni fuori pista con guide Alpine, noleggio attrezzatura a prezzi agevolati ed infine, la possibilità di accedere a iniziative e attività collaterali con convenzioni particolari. Gli amanti del Telemark, ma anche per chi è alle prime armi e volesse riscoprire la sciata a tallone libero, potranno scegliere il pacchetto dedicato a loro durante la 13esima edizione del Festival Internazionale del Telemark (Free Heel Fest 24/31 marzo 2007). In questo caso il pacchetto, a partire da 365 euro, comprende: 8 giorni/7 notti in hotel o garni, 6 giorni skipass, 8 giorni di escursioni con guide alpine internazionali, 8 giorni di neve, sci, telemark, gare ed eventi, 8 giorni di amicizia e divertimento, 8 free drink nei pub, 1 cena in quota, 2 barbecue & live music, Festa del fuoco, gadget, avvenimenti artistico-culturali. Possibilità di pacchetti senza hotel a partire da 150 euro. Sono previsti pacchetti anche per meno giorni. Per informazioni: Azienda di Promozione e Sviluppo Turistico, tel. 0342. 052200. Www. Livigno. Eu .