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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 13 Marzo 2007
SCIOPERO ENAV ROMA 13/03/2007  
 
Ronchi dei Legionari, 13 marzo 2007 - A seguito dello sciopero proclamato dai controllori di volo Enav di Roma per la giornata di oggi dalle 10. 00 alle 14. 00, le Compagnie aeree operanti sullo scalo di Ronchi dei Legionari hanno comunicato la cancellazione dei seguenti voli del giorno Martedi’ 13 Marzo 2007: Alitalia: Az1358 Trieste-roma in partenza alle 11:00; Az1359 Roma-trieste in arrivo alle 14:35. Per ulteriori informazioni si prega di far riferimento al call centre Alitalia: 06-2222. Air One: Ap2119 Trieste-napoli in partenza alle 10:40; Ap2120 Napoli-trieste in arrivo alle 13:45, Per ulteriori informazioni si prega di far riferimento al call centre Airone: 199-207080 .  
   
   
PRESENTATO PRESSO L’UNIONE INDUSTRIALI DI NAPOLI IL PARTENARIATO TRA GESAC E L’ISTITUTO PROFESSIONALE “MIANO” DI SCAMPIA PER IL PROGETTO:IFS – IMPRESA FORMATIVA SIMULATA  
 
Napoli, 13 marzo 2007 - Si è tenuta l’ 8 marzo presso l’Unione Industriali di Napoli la conferenza stampa di presentazione del progetto Ifs (Impresa Formativa Simulata), promosso dalla stessa Unione, che vede una partnership tra Gesac, società di gestione dell’Aeroporto Internazionale di Napoli e l’Istituto professionale “Miano” di Scampia. Alla conferenza sono intervenuti, tra gli altri, il Vice Presidente all’Education dell’Unione Industriali, Vincenzo Greco, il Direttore dell’Ufficio scolastico regionale per la Campania, Alberto Bottino, il Direttore Corporate & Public Affairs di Gesac Spa, Sandro Mattia, il Dirigente scolastico dell’Ipssct “Miano”, Antonio Capasso, i Presidenti della Settima e Ottava Municipalità, rispettivamente Giuseppe Esposito e Carmine Malinconico. L’impresa formativa simulata è un progetto di formazione ispirato alla didattica del “learning by doing” che si caratterizza per le modalità estremamente innovative e tecnologicamente avanzate con cui si consente ai ragazzi di imparare sul campo. La collaborazione tra azienda e scuola, nasce con l’intento di rendere l’apprendimento più attraente, di diffondere la cultura d’impresa e di educare i giovani all’analisi dei processi e alla soluzione dei problemi. Gesac in qualità di azienda “madrina” della scuola, costituirà il punto di riferimento in ogni fase del progetto e guiderà, nei due anni previsti, i ragazzi nella simulazione di una società di gestione aeroportuale dal suo start up fino al completamento di una vera e propria transazione commerciale. “Siamo lieti di collaborare con questo istituto che - pur operando in un territorio soggetto a molte criticità - è un esempio di efficienza, di modernità e di orientamento della scuola al mondo del lavoro e dell’impresa. Il progetto Ifs/scampia è inoltre molto coerente con il programma di cooperazione con le comunità limitrofe che Gesac ha attivato con successo da molti anni, con l’obiettivo di guadagnare sul campo la fiducia e il supporto dei residenti nelle aree vicine allo scalo. Il nostro obiettivo è dimostrare concretamente che l’aeroporto rappresenta un’opportunità di crescita e di sviluppo per l’intero territorio” ha dichiarato Sandro Mattia, Direttore Corporate & Public Affairs di Gesac. .  
   
   
MISTRAL AIR SCALDA I MOTORI LA COMPAGNIA DEL GRUPPO POSTE ITALIANE POTENZIA LA FLOTTA CON TRE BOEING 737 QUICK CHANGE. GLI AEREI SARANNO INOLTRE A DISPOSIZIONE DELLE ASSOCIAZIONI INTERNAZIONALI PER IL TRASPORTO DI MERCI E MEDICINALI IN CASI DI EMERGENZE UMANITARIE NEL BACINO DEL MEDITERRANEO  
 
Milano, 13 marzo 2007 - Mistral Air amplia la flotta con tre Boeing 737-300 Quick Change e scalda i motori in vista del decollo verso le rotte del trasporto charter passeggeri. Da febbraio la compagnia aerea leader nazionale nel settore merci, di proprietà del Gruppo Poste Italiane, è in grado di combinare il servizio cargo con quello charter passeggeri. I tre nuovi velivoli sono infatti attrezzati per un veloce “cambio d’abito”: grazie ad un sistema di rotaie, in 40 minuti la fusoliera del Boeing viene liberata dai contenitori merci e arredata con le sedute per i passeggeri. In questo modo Mistral Air può raddoppiare la capacità di volo sfruttando le ore notturne per il trasporto merci e, dopo il “quick change”, convertire il velivolo in un aereo charter in servizio nelle ore diurne e nei weekend. Il Boeing 737-300 è in grado di trasportare fino a 145 passeggeri, facendo rotta sulle principali mete turistiche come Spagna, Canarie, Grecia, Egitto, Tunisia e Marocco. La flotta di Mistral Air avrà i suoi hub a Malpensa, Fiumicino e Palermo. “Il piano industriale – spiegano il Presidente Francesco Pizzo e l’Amministratore Delegato di Mistral Air, Valerio Vaglio - prevede per i prossimi cinque anni ricavi totali per 200 milioni di Euro, con un incremento di 150 milioni di euro di cui 60 mln come effetto dello sviluppo dei volumi di trasporto merci e 90 mln. Dall’avvio del servizio charter passeggeri”. Con queste premesse l’obiettivo immediato della compagnia aerea è di raggiungere nel 2007 quota 210 mila passeggeri per puntare al traguardo di un milione di passaggi nei prossimi quattro anni. Allo studio del progetto ha collaborato la società T Consulting. Mistral Air ha concluso un accordo per la commercializzazione dei pacchetti di viaggio con Air Partner Plc, uno dei principali broker mondiali, quotato alla Borsa di Londra e fornitore ufficiale della Casa Reale d’Inghilterra, che ha già chiuso numerosi contratti per l’utilizzazione dei velivoli con importanti tour operator italiani. È stato inoltre siglato un accordo con Blu Panorama per l’utilizzo in esclusiva di uno dei tre velivoli nelle ore diurne e nei weekend. Mistral Air ha inoltre dato la sua disponibilità alle Associazioni umanitarie per il trasporto di merci, medicinali, persone nelle zone di emergenza del Bacino del Mediterraneo. Il piano di lancio di Mistral Air non ha tralasciato alcun dettaglio ed ha prestato la massima cura anche al look dell’equipaggio che si presenterà al pubblico nel segno dell’eleganza italiana. A creare le uniformi delle assistenti di volo è stato infatti Guillermo Mariotto dellla Maison Gattinoni. Grazie al rapporto di collaborazione stretto tra Mistral Air e Stefano Dominella, Presidente della Casa di moda e di Altaroma, la linea disegnata per la compagnia aerea è stata presentata ufficialmente in occasione delle sfilate di “Altaromaaltamoda”. .  
   
   
LA VOLKSWAGEN REGISTRA FATTURATO E CONSEGNE VETTURE DA RECORD 2008: UTILE AL LORDO DELLE IMPOSTE DI ALMENO 5,1 MILIARDI DI EURO  
 
Verona, 13 marzo 2007 - Nel 2006 il Gruppo Volkswagen ha centrato gli obiettivi: “abbiamo tagliato i costi, aumentato produttività e qualità, e abbiamo lanciato una serie di nuovi modelli” ha dichiarato Martin Winterkorn, Presidente del Consiglio di Amministrazione della Volkswagen Ag in occasione della presentazione dei risultati finanziari 2006 tenutasi a Wolfsburg nei giorni scorsi. “Lo scorso anno il Gruppo Volkswagen a livello mondiale ha registrato primati di vendite come mai prima. Tutte le Marche hanno contribuito a questo successo”. La crescita si è riflessa positivamente anche sui dati finanziari; per la prima volta il fatturato ha superato i 100 miliardi di Euro. Il margine operativo senza il calcolo degli effetti straordinari è cresciuto del 51,7%, raggiungendo i 4,4 miliardi di Euro. “Abbiamo ottenuto un notevole risultato” ha sottolineato il Direttore finanziario Hans Dieter Pötsch. “Il programma Formotionplus per l´aumento delle performance ha contribuito all´ottimizzazione dei costi di struttura e dei processi, e all´aumento di competitività del Gruppo”. Martin Winterkorn ha espresso soddisfazione in merito ai lanci di nuovi modelli del 2006. 5,7 milioni di veicoli sono stati consegnati a Clienti in tutto il mondo, attestando un incremento del 9,4% rispetto al 2005. “Siamo stati in grado di offrire una gamma di 38 nuovi modelli e aggiornamenti di prodotto”, ha affermato Winterkorn. La crescita è risultata particolarmente marcata in Cina (+24,3%) e in Sud America/sud Africa (14,9%). La Volkswagen ha fatto centro anche nel mercato domestico, facendo registrare in Germania un incremento delle consegne del 7,3%; grazie a ciò il Gruppo ha esteso la sua quota di mercato al 32,6%. Nell´europa Occidentale, un’auto ogni cinque vendute appartiene al Gruppo Volkswagen e la sua quota di mercato mondiale è passata dal 9,1 al 9,7%. Per il futuro il Consiglio di Amministrazione si è prefisso obiettivi ambiziosi. “Porteremo il Gruppo ad un nuovo e più alto livello di contenuti e tecnologia e ci concentreremo rigorosamente sulla nostra Clientela” ha affermato il Presidente Winterkorn. “Vogliamo garantire mobilità a tutte le categorie di veicoli, dalle utilitarie alle ammiraglie e persino agli automezzi pesanti. ” Come leader d´innovazione, il Gruppo Volkswagen vuole estendere la sua presenza mondiale, sviluppare nuovi mercati e continuare a crescere in modo redditizio. In particolare il mercato russo e quello indiano saranno di notevole interesse grazie al loro forte potenziale di crescita. Secondo Winterkorn, la grande forza del Gruppo è data dal valore dei suoi Marchi e proprio su di essi dovrà fare leva. “Per questo abbiamo bisogno di Marche forti e indipendenti" ha aggiunto. Perciò all’inizio del 2007 la Volkswagen ha sciolto i Gruppi di Marche, restituendo la totale indipendenza e responsabilità per tutte le attività. “Nei prossimi dieci anni la marca Volkswagen diventerà il costruttore più innovativo con la qualità migliore della categoria”, ha sottolineato il Presidente del Consiglio di Amministrazione. Strategicamente può contare su un ottimo posizionamento e sull´offerta di un eccezionale potenziale di crescita con una gamma di modelli che non conosce rivali. Per sfruttare al massimo questo potenziale il processo di ristrutturazione avviato con successo dovrà continuare in modo sistematico e proattivo. Tema centrale per la Volkswagen è la riduzione delle emissioni di Co2 richiesta dalla Comunità Europea. L´obiettivo, secondo Winterkorn, è di accelerare l´impiego dei combustibili alternativi e di ridurre complessivamente i consumi. In questo senso la Volkswagen ha inviato segnali chiari, essendo già da tempo impegnata nello sviluppo di biocombustibili di seconda generazione. In futuro il Gruppo intende proporre anche veicoli ibridi: nel 2008sarà lanciata una versione ibrida della Audi Q7 e della Volkswagen Touareg, cui seguirà la presentazione di un ibrido nella classe delle compatte. Inoltre, la serie "Bluemotion" verrà integrata da altri modelli ecologici ed economici. Martin Winterkorn ha annunciato che il lancio di nuovi modelli continuerà sistematicamente. La partenza quest’anno è stata buona e l’Azienda ha già venduto l´8,3% in più di vetture. “Per il 2007 contiamo di riuscire ad aumentare le nostre consegne ai Clienti, anche leggermente, superando il fatturato del 2006. Inoltre, ci aspettiamo un margine operativo superiore rispetto all´utile operativo del 2006 senza il calcolo degli effetti straordinari”. Per il 2008, il Consiglio di Amministrazione prevede un utile al lordo delle imposte di almeno 5,1 miliardi di Euro. “Prodotti innovativi, costi competitivi, processi produttivi e una posizione aggressiva nei mercati ci consentiranno di collocare l´Azienda su basi ancora migliori e di dimostrare così che siamo ben equipaggiati per il futuro”, ha concluso il Presidente del Consiglio di Amministrazione, riassumendo gli obiettivi del Gruppo. Sviluppo del reddito nel 2006 - Hans Dieter Pötsch, Direttore finanziario della Volkswagen, ha fatto notare che se il fatturato del Gruppo nel 2006 è cresciuto dell’11,6%, attestandosi intorno ai 105 miliardi di Euro, il costo delle vendite, senza contare gli effetti straordinari, è aumentato soltanto del 10,5%. “Questo dimostra il successo della nostra rigorosa disciplina dei costi” ha commentato Pötsch. “Abbiamo ottenuto questo risultato nonostante il cambio monetario sfavorevole e l´aumento dei prezzi dell´energia e delle materie prime. ” In modo analogo, anche i costi di distribuzione e di amministrazione sono cresciuti più lentamente rispetto alle vendite. Pertanto, il margine operativo è passato dal 3,1% al 4,2% senza contare gli effetti straordinari. L´anno scorso, il Consiglio di Amministrazione ha adottato tutta una serie di misure per aumentare la competitività, “le spese di ristrutturazione garantiranno un incremento sostanziale della capacità di guadagno”, ha sottolineato Pötsch. Gli effetti straordinari netti derivati da queste spese e il reddito ottenuto dalla vendita di Gedas e Volkswagen Bordnetze hanno ridotto i ricavi di 2,4 miliardi di Euro. L´utile operativo senza calcolo degli effetti straordinari è stato di 2,0 miliardi di Euro (anno precedente: 2,5 miliardi di Euro). Il credito delle imposte aziendali di 951 miliardi di Euro e il guadagno pari a 795 miliardi di Euro ottenuto dalla vendita di Europcar, ha avuto un effetto positivo sull´utile al netto delle imposte. Complessivamente, il Gruppo ha generato un utile al netto delle imposte di 2,8 miliardi di Euro (anno precedente: 1,1 miliardi di Euro). Anche gli azionisti dovrebbero trarre beneficio da questi buoni risultati, pertanto il Consiglio di Amministrazione e la Commissione di Vigilanza proporranno per l´Assemblea Generale Annuale un aumento del dividendo a 1,25 Euro per azione ordinaria e a 1,31 Euro per azione privilegiata. La rigorosa disciplina di gestione dei costi e del capitale ha determinato un aumento sostanziale della liquidità nell´Automotive Division. Senza pregiudicare lo sviluppo di nuovi modelli, il rapporto delle spese per immobili, impianti e macchinari (spese in conto capitale) rispetto al fatturato è diminuito dal 5,0 al 3,8%. Il flusso di cassa netto è incrementato dai 3,2 miliardi di Euro dello scorso anno a 5,6 miliardi di Euro. La liquidità netta è aumentata da 6,4 a 7,1 miliardi di Euro. Nel medio termine, la Volkswagen prevede di registrare un rapporto spese in conto capitale/fatturato nell´Automotive Division al livello competitivo di meno 6%. Utile operativo - “Le cifre relative ai Gruppi di Marche Volkswagen e Audi riflettono il grande interesse che il mercato ha per i nostri modelli e dimostrano il successo delle nostre misure di ottimizzazione dei costi e dei processi”, ha affermato Pötsch. Nel 2006 la marca Volkswagen ha quasi triplicato il proprio utile operativo senza il calcolo degli effetti straordinari, incrementandolo da 516 milioni a 1,4 miliardi di Euro. “Abbiamo fatto progressi grazie alla ristrutturazione della marca Volkswagen”, ritiene Pötsch, “ma abbiamo ancora un po´ di strada da fare prima di tornare ai livelli di guadagno registrati in passato. ” L´anno trascorso la Škoda ha dimostrato uno sviluppo incoraggiante e la Audi ha accresciuto il proprio utile operativo di circa 2 miliardi di Euro, nonostante il risultato della Seat continui a non essere soddisfacente. Le ottime vendite ottenute dalla Volkswagen Veicoli Commerciali hanno determinato un utile operativo di 101 milioni di Euro (anno precedente: 96 milioni). E infine, anche la Financial Services Division ha dato un contributo stabile ai ricavi del Gruppo Volkswagen; in questo caso l´utile operativo ha raggiunto un livello elevato di 843 milioni di Euro (anno precedente: 829 milioni). .  
   
   
LA PIÙ POTENTE OPEL CORSA MAI COSTRUITA: MOTORE OPC DA 192 CV DA 0 A 100 KM/H IN 7.2 SECONDI  
 
Rüsselsheim. 13 Marzo 2007 - Con la nuova Corsa, si può davvero dire che Opel ha “messo la sesta”. Sulla scia dell’ottima accoglienza riservata dal pubblico europeo alla quarta generazione di questo modello, la nuova versione Opc rappresenta la massima espressione del temperamento dinamico di quest’automobile: grande maneggevolezza e controllo assicurano un elevato piacere di guida. Il motore 1. 600 turbo benzina da 192 Cv (141 kW) permette a questa 3 porte di raggiungere i 100 km/h con partenza da fermo in appena 7. 2 secondi ed una velocità massima di 225 km/h. La coppia massima di 23,5 kgm (230 Nm) può essere portata per alcuni secondi ad oltre 27,1 kgm (266 Nm) utilizzando la funzione “overboost”; la trazione è anteriore ed il cambio manuale a 6 rapporti (di serie). Le caratteristiche del motore si traducono in prestazioni di altissimo livello in ogni situazione: Corsa Opc è in grado, ad esempio, di riprendere in quinta marcia da 80 a 120 km/h in appena 6. 7 secondi, ma al tempo stesso di percorrere 100 chilometri con 7,9 litri di benzina, un valore davvero contenuto per una vettura capace di simili prestazioni. La commercializzazione avrà inizio a Marzo 2007. La versione 3 porte della nuova Opel Corsa assume una connotazione ancora più sportiva nel nuovo allestimento Opc. Lo spoiler posteriore superiore, così come le appendici aerodinamiche inferiori anteriori e posteriori, la rendono davvero accattivante. Altri elementi estetici, come il terminale di scarico centrale di forma triangolare e la particolare forma dei retrovisori esterni, sono solo ulteriori esempi dell’attenzione posta nell’esaltarne il carattere sportivo. La sportività impera anche all’interno dell’abitacolo. Oltre alle soglie delle porte con la sigla Opc, alle cornici cromate degli strumenti con lancette di colore rosso ed ai profili di colore blu (oppure argento) delle bocchette della ventilazione, un aspetto molto accattivante è rappresentato senza dubbio dal volante in pelle. Come su alcune automobili da corsa, la corona presenta cuciture di colore blu (oppure argento) che, insieme alla laccatura della console centrale ed alla pedaliera in alluminio sottolineano, l’alta qualità e la sportività dell’atmosfera interna. Molto particolari sono anche i nuovi sedili avvolgenti Recaro con poggiatesta integrati, simili a quelli delle vetture da corsa, ma dotati di airbag laterali integrati - una soluzione proposta per la prima volta al mondo su sedili di questo tipo - che proteggono il guidatore ed il passeggero anteriore. Una serie di interventi ha permesso di conferire al suo assetto un’impostazione ancora più sportiva di quella delle altre versioni. Un intenso lavoro di sviluppo sulla mitica Nordschleife del circuito tedesco del Nürburgring ha consentito di ottenere un raffinato equilibrio tra maneggevolezza e controllo della vettura. Tra le principali modifiche troviamo l’adozione di una sospensione posteriore più rigida che riduce il rollio del 25%, nuove tarature delle molle e degli ammortizzatori e la carrozzeria abbassata di 15 mm. I progettisti sono intervenuti anche sul dispositivo di controllo elettronico della stabilità (Esp) che, di serie, come su tutte le Corsa, è sulla versione Opc anche disattivabile per meglio adattarlo al temperamento sportivo. Le ruote sono in lega da 17 pollici con pneumatici 215/45 R17, ma possono essere anche da 18” con pneumatici da 225. I grandi freni a disco (anteriori ventilati da 308 mm, posteriori pieni da 264 mm) con pinze di colore blu garantiscono efficaci decelerazioni. Lo sterzo variabile-progressivo di Opel Corsa Opc è una caratteristica unica in un’automobile di questa categoria e trasmette sensazioni di guida da vera sportiva. Con un rapporto di 13,0:1 nella marcia in rettilineo, è già molto diretto, ma lo diventa ancora di più aumentando l’angolo di sterzata: ad un’angolazione di 90 gradi corrisponde un rapporto di 11,8:1. La progressione variabile fa sì che la risposta aumenti ancora con una maggiore angolazione dello sterzo, fino ad un rapporto di 13,3:1, semplificando anche le manovre di parcheggio. La nuova arrivata amplia ulteriormente la gamma Opc. Accanto alle Vectra Opc berlina e station wagon con motore V6 turbo benzina da 280 Cv (206 kW), non disponibili in Italia, ci sono Zafira Opc - che con i suoi 231 km/h è nella sua categoria la più veloce monovolume del mondo - ed Astra Opc, equipaggiate entrambe con un 2. 000 turbo benzina da 240 Cv (177 kW). Opel Meriva Opc monta invece un 1. 600 turbo benzina da 180 Cv (132 kW), simile a quello della nuova Corsa Opc che permette a questa versatile monovolume a 5 posti di superare i 220 km/h. «Le Opc sono automobili ad alte prestazioni» ha commentato Alain Visser, direttore esecutivo Marketing Europeo della Casa tedesca «che trasmettono le componenti emozionali e passionali del nostro marchio. Per questo motivo la versione Opc si adatta molto bene alla nuova Corsa, una vettura che si propone come modello giovanile e piacevole da guidare». Opel Corsa Opc - caratteristiche tecniche principali: Lunghezza 4. 040 mm; Larghezza 1. 713 mm; Altezza 1. 488 mm; Passo 2. 511 mm; Carreggiata anteriore(posteriore 1. 485 / 1. 478 mm; Massa in ordine di marcia (guidatore escluso) 1. 203 kg; Motore 4 cilindri turbo benzina; Cilindrata 1. 598 cc; Potenza 192 Cv (141 kW) a 5. 850 giri/minuto; Coppia massima 23,5 kgm (230 Nm) a 1. 980 - 5. 800 giri/minuto; Coppia massima con overboost 27,1 kgm (266 Nm); Cambio Manuale a 6 marce; Velocità 225 km/h; Accelerazione 0 - 100 km/h 7. 2 secondi; Ripresa 80 - 120 km/h in 5a marcia 6. 7 secondi; Consumo urbano/extra-urbano/misto 10,5 / 6,4 / 7,9 litri; Emissioni di Co2 190 g/km. Tutti i dati si riferiscono alla versione basa in allestimento di serie commercializzata sul mercato europeo. I valori relativi al consumo di benzina sono stati rilevati come prevede la normativa 1999/100/Eu con veicolo in ordine di marcia. I dati relativi alle prestazioni sono stati ottenibili con veicolo in ordine di marcia (guidatore escluso) con 200 kg di portata a bordo. La gamma delle versioni Opc non è mai stata così ampia e diversificata. Questo fatto ha dato al gruppo di progettisti l’opportunità di sviluppare un’automobile particolare come la nuova Corsa Opc. «La vettura è destinata ad un pubblico più giovane di quello delle altre versioni» spiega Ulli Hochmuth, che dal 1999 cura l’estetica delle versioni sportive della casa tedesca. «Per questo motivo abbiamo pensato ad uno stile maggiormente espressivo. Abbiamo voluto creare un’automobile davvero inconfondibile». Le vistose appendici aerodinamiche anteriori e posteriori danno a questa compatta sportiva un aspetto particolarmente forte, mentre lo spoiler posteriore le conferisce molta grinta e migliora la deportanza. Il frontale e la coda sono collegati da bandelle laterali sagomate. Come sugli altri modelli Opc, la mascherina anteriore è attraversata da una barra dello stesso colore della carrozzeria. Per i progettisti, l’attenzione verso i dettagli è stata importante quanto l’espressività stilistica. Lo si nota nel ripetuto uso di forme triangolari, che troviamo in molti punti della nuova Corsa Opc: dalla struttura della mascherina anteriore alle cornici dei fendinebbia, fino al profilo del terminale di scarico inserito nel paraurti posteriore. I due sottili bracci, che formano gli originali supporti degli specchietti retrovisori esterni, ed i raggi delle raffinate ruote in lega da 17 e da 18 pollici sono anch’essi triangolari. Anche i rivestimenti gommati della pedaliera in alluminio sono facilmente riconoscibili come componenti di Corsa Opc. La sportività impera anche all’interno dell’abitacolo. Oltre alle soglie delle porte con la sigla Opc, alle cornici cromate degli strumenti con lancette di colore rosso ed ai profili di colore blu (oppure argento) delle bocchette della ventilazione, un aspetto molto accattivante è rappresentato senza dubbio dal volante in pelle. E se la corona del volante è un richiamo alle automobili da corsa, la laccatura della console centrale e la pedaliera in alluminio sottolineano, l’alta qualità e la sportività dell’atmosfera interna. I sedili avvolgenti con poggiatesta integrato sono il risultato di una collaborazione tra Opel e Recaro: come quelli delle automobili da competizione assicurano un sostegno laterale ottimale pur essendo dotati anche di airbag laterali per una maggiore protezione dei loro occupanti. Autotelaio: accurata messa a punto sportiva sul circuito del Nürburgring La ricerca di un assoluto piacere di guida era in cima all’elenco degli obiettivi dei progettisti Opel incaricati di sviluppare l’autotelaio della nuova Corsa Opc. Questa compatta vettura sportiva presenta pertanto un sofisticato equilibrio di maneggevolezza e controllo. Gli specialisti della produzione di serie e dello studio veicoli speciali, coadiuvati da esperti di Lotus Engineering, sono partiti pertanto dalle basi tecniche della versione Sport per sviluppare un assetto ancora più sportivo. Dopo aver effettuato una prima messa a punto ad Idiada, in Spagna, il gruppo di sviluppo si è spostato sulla Nordschleife del circuito tedesco del Nürburgring. Cinque vetture di prova con assetti differenti sono state qui messe a confronto da esperti ingegneri specializzati. Il gruppo di lavoro comprendeva anche il pilota Manuel Reuter. La compatibilità delle informazioni ottenute sul circuito con l’impiego quotidiano della vettura veniva continuamente verificata sulle strade delle montagne dell’Eifel che circondano il circuito del Nürburgring e presso il centro prove Opel di Pferdsfeld. Il controllo finale è stato effettuato con una speciale prova di durata di oltre dieci giorni durante i quali le Opel Corsa Opc hanno percorso 10. 000 chilometri sulla Nordschleife del Nürburgring. Le caratteristiche principali dell’autotelaio Opc, che è stato abbassato di 15 mm rispetto a quello delle altre Opel Corsa, sono l’assale posteriore irrigidito fino ad aumentare del 25% la resistenza al rollio, i gruppi molla/ammortizzatori con taratura specifica ed una diversa regolazione degli ammortizzatori a gas. Il controllo elettronico della tenuta di strada (Esp) è di serie, ma può essere disattivato ed è stato adattato al temperamento sportivo della vettura. La nuova Opel Corsa Opc viene venduta con ruote in lega da 7 J x 17 e pneumatici da 215/45 R17, ma, a richiesta, è ottenibile anche con ruote da 7. 5 J x 18 e pneumatici da 235/35 R 18. I grandi freni da 16 pollici (anteriori ventilati da 308 mm, posteriori pieni da 264 mm) con pinze di colore blu sono in grado di garantire efficaci decelerazioni. Lo sterzo variabile-progressivo di Opel Corsa Opc è una caratteristica unica in un’automobile di questa categoria e trasmette sensazioni di guida da vera sportiva. Con un rapporto di 13,0:1 nella marcia in rettilineo, è già molto diretto, ma lo diventa ancora di più aumentando l’angolo di sterzata: ad un’angolazione di 90 gradi corrisponde un rapporto di 11,8:1. La progressione variabile fa sì che la risposta aumenti ancora con una maggiore angolazione dello sterzo, fino ad un rapporto di 13,3:1, semplificando anche le manovre di parcheggio. Motore: elevata potenza specifica e maggiore coppia motrice con la funzione overboost Il motore turbo benzina di Opel Corsa Opc sviluppa 192 Cv (141 kW) a 5. 850 giri/minuto. Rispetto a quelli di Meriva Opc e dell’attuale Astra turbo, si presenta ulteriormente ottimizzato dal punto di vista dell’aspirazione e della gestione dei gas di scarico, cosa che non solo ne aumenta la potenza massima, ma ne migliora anche l’erogazione. La coppia massima di 23,5 kgm (230 Nm), è disponibile in un’ampia gamma di regimi di rotazione (da 1. 980 a 5. 850 giri/minuto) e può essere aumentata momentaneamente del 15% circa, fino a 27,1 kgm (266 Nm), grazie alla funzione overboost, assicurando un corrispondente incremento delle prestazioni. A questo propulsore è abbinato di serie un cambio manuale a 6 marce. La combinazione di tutti questi elementi conferisce alla più piccola delle Opel Opc prestazioni paragonabili a quelle di un’automobile sportiva. Il motore turbo benzina le consente, infatti, di raggiungere i 100 km/h con partenza da fermo in 7. 2 secondi ed una velocità di 225 km/h, garantendole al tempo stesso un’eccellente progressione a tutti i regimi: riprende in quinta marcia da 80 a 120 km/h in appena 6. 7 secondi. Il consumo è di 7,9 litri ogni 100 chilometri, un valore davvero contenuto per una vettura capace di queste prestazioni. Leggerezza e razionalità costruttiva sono due caratteristiche distintive di questo propulsore, il cui monoblocco pesa solo 27 kg, coperchio in alluminio compreso. Fra l’altro, l’utilizzo di quest’ultimo materiale ha permesso di evitare pesanti soluzioni insonorizzanti attorno al motore. La testata, la pompa ed il collettore d’aspirazione specifico del turbocompressore, con valvola a farfalla laterale, sono realizzati tutti in alluminio. Il contenitore del turbocompressore è inserito nel collettore di scarico: una tipica soluzione Opel che si conferma ottimale per contenerne il peso e per avere un’immediata risposta. Il raffreddamento ad acqua è frutto di una progettazione congiunta di Opel e di Borgwarner Turbo Systems (ex-Kkk) e si caratterizza per accurata gestione della fluidodinamica, materiali migliorati e minori esigenze di manutenzione. Questo motore ad alte prestazioni è molto leggero: pesa 131 kg, solo 15 kg in più rispetto alla corrispondente versione atmosferica. I nuovi motori turbo di pari cilindrata della concorrenza pesano anche 15 kg in più. Anche la distribuzione a 4 valvole per cilindro è stata ottimizzata. Rispetto alla versione atmosferica, l’apertura dell’asse a camme è stata ridotta da 232° a 223° e l’escursione delle valvole da 8,5-9,5 mm a 7 mm, poiché la sovrapressione massima di 1,3 bar del turbocompressore garantisce automaticamente un carico adeguato. Con un limitatore a 6. 500 giri/minuto, l’escursione delle valvole attraverso le punterie a base piatta è stata ottimizzata dal punto di vista sia del peso sia dell’attrito. Questo compatto motore di 1. 598 cc (alesaggio/corsa: 79,0/81,5 mm) fornisce un’elevata potenza specifica di 120 Cv (88 kW)/litro ed un’alta coppia specifica di 144 Nm/litro. Si tratta al tempo stesso di un gruppo pensato anche in un’ottica futura. Il convertitore catalitico e la nuova centralina elettronica a tecnologia ibrida lo rendono facilmente adattabile alle future normative (Euro 5) sulle emissioni dei gas di scarico. In fase di progettazione sono state considerate anche le esigenze delle alimentazioni a metano ed a biocarburante (alcool). Sedili: sportivi ed avvolgenti, nuova struttura I sedili anteriori della nuova Opel Corsa Opc si fanno apprezzare in molte situazioni differenti: il loro grande sostegno laterale - la cosa più importante per ogni sedile sportivo - li rende infatti adatti ai lunghi viaggi, ma anche confortevoli per persone di ogni statura. Frutto di una collaborazione tra Opel e Recaro, non hanno solo l’aspetto esteriore dei sedili delle automobili da corsa, ma sono anche realizzati su un guscio di plastica. Il vantaggio di questa soluzione è che la sagomatura e distribuzione della pressione possono essere meglio controllate che nei tradizionali sedili con intelaiatura d’acciaio costruiti in grande serie. Quelli realizzati per Corsa Opc sono realizzati con un procedimento di sagomatura per iniezione termoplastica con fibre di vetro rinforzate con materiale plastico. I poggiatesta e gli airbag laterali integrati assicurano un alto livello di sicurezza. Fessure sugli schienali permettono di installare in qualsiasi momento cinture di sicurezza a quattro punti. Non ci sono limiti funzionali nell’utilizzo quotidiano, in quanto sono dotati della funzione Easy-entry che semplifica l’accesso ai sedili posteriori. La regolazione in altezza è di serie, mentre la possibilità di riscaldarli è ottenibile a richiesta sulle vetture con finiture interne in pelle nappa. La nuova struttura dei sedili garantisce un buon sostegno laterale ed una postura confortevole. «Abbiamo progettato la superficie del sedile in modo che fosse più stretta dietro, per garantire una migliore postura del corpo, e più larga davanti, per lasciare maggiore spazio alle gambe» spiega l’ingegner Armin Roßmann. La forma è stata progettata con l’aiuto di un modello elettronico del corpo umano (Ramsis). Ergonomia ed adattabilità all’uso quotidiano sono state oggetto di valutazione da parte di tecnici specializzati durante una serie di differenti prove pratiche. Nel corso di queste ultime sono stati montati speciali sensori al fine di determinare se il guidatore fosse seduto in modo comodo oppure no. Se infatti il guidatore mantiene la stessa posizione per un lungo periodo, vuol dire che l’ergonomia è buona. Il nuovo sedile Opc ha superato questa prova con il massimo dei voi, così come ha passato anche un altro controllo obbligatorio: impiegati di altezze differenti hanno provato il sedile su zone speciali del centro prove Opel di Dudenhofen e hanno dato i loro giudizi sulla facilità di accesso, posizione a sedere, sostegno laterale e lombare. Gli airbag laterali sono un’altra novità per un sedile molto sportivo come quello di Corsa Opc e rappresentano, essendo inseriti negli schienali, una novità assoluta per un sedile avvolgente prodotto in serie. Da 180 a 280 Cv: i sei modelli della gamma Opc L’arrivo della nuova Opel Corsa porta a sei il numero delle versioni Opc ad alte prestazioni attualmente prodotte. Si tratta di versioni emozionali di altrettante automobili Opel di cui sono la massima espressione dal punto di vista del comportamento su strada. La potenza delle motorizzazioni va dai 180 Cv di Meriva Opc ai 280 Cv di Vectra Opc e Vectra Station Wagon Opc (queste ultime non disponibili sul mercato italiano). Opel Meriva Opc è la prima sportiva nel segmento delle piccole monovolume. Con le sue alte prestazioni si inserisce perfettamente nella gamma Opc. Equipaggiata con un 4 cilindri Ecotec turbo benzina di 1. 600 cc che sviluppa 180 Cv (132 kW), questa flessibile vettura a 5 posti raggiunge una velocità massima di 222 km/h ed i 100 km/h con partenza da fermo in solo 8. 2 secondi. Insieme al motore ed al cambio manuale a 6 marce, l’assetto è alla base delle sue alte prestazioni. Studiato per garantire massima precisione di guida, è stato abbassato rispetto a quello delle altre versioni della gamma. Danno inoltre il loro positivo contributo le ruote da 17 pollici equipaggiate con pneumatici ribassati da 205/45, la taratura del servosterzo che assicura una notevole precisione ed il potente impianto frenante per una decelerazione ottimale. La dotazione di serie di Meriva Opc comprende anti-bloccaggio delle ruote in frenata (Abs), controllo elettronico della tenuta di strada (Esp), assistenza alla frenata e ripartitore elettronico della pressione frenante (Ebd). Opel Meriva Opc presenta anche tutta una serie di importanti soluzioni per la sicurezza passiva come una robusta cellula abitativa resistente alla torsione e dotata di zone di deformazione programmata studiate al computer, barre d’acciaio anti-sfondamento inserite nelle porte, sei airbag (compresi quelli a tendina), poggiatesta anteriori attivi, attacchi Isofix per il montaggio di seggiolini per bambini e pedaliera sganciabile di sicurezza (brevetto Opel). I fari anteriori alogeni che consentono l’illuminazione dinamica della curva - una soluzione unica in questo segmento - sono un altro esempio dell’attenzione del costruttore verso la sicurezza. L’estetica generale, l’originale frontale con la mascherina a nido d’ape attraversata da una larga barra cromata, lo spoiler posteriore da tetto e l’appendice aerodinamica inferiore riflettono il ruolo di questa vettura come versione sportiva della gamma Meriva. Le originali ruote in lega da 17 pollici con disegno Opc da sei raggi a Y, le pinze dei freni di colore blu ed il terminale di scarico di forma trapezoidale sono altrettanti marchi di fabbrica Opc. All’interno troviamo sedili avvolgenti Recaro rivestiti in tessuto e pelle, volante sportivo Opc anch’esso in pelle e speciali strumenti con bordi cromati. Come tutte le altre Opel Meriva, anche la versione Opc ha l’originale sistema Flexspace, che permette di trasformarla facilmente e senza dover smontare un solo sedile da una vettura a 5 posti in una con 4, 3, 2 oppure un solo posto con un enorme bagagliaio. Opel Astra Opc: sportiva compatta - Con questo modello Opel entra nel territorio delle vere automobili sportive. Astra Opc, una vettura a 3 porte la cui linea ricorda quella di un coupé, monta un motore 2. 000 turbo benzina da 240 Cv (177 kW) che le permette di raggiungere i 100 km/h con partenza da fermo in 6. 4 secondi ed una velocità massima di 244 km/h. Il consumo (9,2 litri ogni 100 chilometri) sottolinea la grande efficienza del suo propulsore che è abbinato ad un cambio manuale a 6 marce. La spettacolare estetica pone questa versione al vertice della gamma Astra. L’appendice aerodinamica anteriore, la presa d’aria centrale, le grandi ruote da 18 pollici Opc a 6 raggi, i pneumatici da 225/40 ed il terminale di scarico centrale di forma trapezoidale mostrano immediatamente il potenziale dinamico di questa vettura. All’interno, i sedili avvolgenti Recaro, la strumentazione sportiva in stile Opc e la pedaliera in alluminio contribuiscono a loro volta a creare atmosfera sportiva e di alta classe. L’aggettivo “altamente tecnologico” vale anche per l’autotelaio di Astra Opc. La dotazione di serie comprende il sistema Idsplus che collega in rete e coordina il funzionamento di dispositivi elettronici di assistenza alla guida come il controllo della tenuta di strada (Espplus), il controllo di trazione (Tcplus) e diverse funzioni dell’impianto frenante. Un importante elemento di questa rete di sistemi elettronici è la taratura continua degli ammortizzatori (Cdc) che ne regola automaticamente e continuamente il funzionamento in funzione delle condizioni stradali, dei movimenti della vettura e del modo di guidare del conducente. Quest’ultimo può inoltre selezionare una regolazione più sportiva premendo il pulsante Sportswitch. Il potenziale dinamico di Opel Astra Opc ha suggerito di sottoporre la vettura ad una serie di prove nei laboratori di Rüsselsheim, così come ad un approfondito ciclo di collaudi che ha compreso sessioni di durata sulla Nordschleife del circuito del Nurburgring e presso il Centro Prove Opel di Dudenhofen. Il tocco finale le è stato dato dal pilota tedesco Manuel Reuter, due volte vincitore alla 24 Ore di Lemans. Opel Zafira Opc non è solo una delle più veloci monovolume del mondo, ma offre anche una miscela senza pari di guida dinamica e flessibilità d’uso. Come Astra Opc è equipaggiata con un 2. 000 turbo benzina da 240 Cv (177 kW) abbinato ad un cambio manuale a 6 marce. Questa monovolume sportiva a trazione anteriore raggiunge i 100 km/h con partenza da fermo in 7. 8 secondi ed una velocità di 231 km/h. L’estetica esprime il suo grande potenziale sportivo: la carrozzeria è caratterizzata infatti da un’ampia appendice aerodinamica anteriore con una grande presa d’aria centrale per il raffreddamento del motore e fendinebbia inseriti in incavi stilizzati, ruote da 18 pollici Opc, pneumatici da 225/40, bandelle laterali sottoporta e terminale di scarico sdoppiato di forma trapezoidale. All’interno l’esclusività di Zafira Opc è messa in risalto dal design sportivo del volante e della strumentazione, dalle soglie delle porte con marchio Opc e dalla qualità dei sedili avvolgenti Recaro. A richiesta, sono disponibili rivestimenti in pelle nappa. Questa versione conserva ovviamente la straordinaria abitabilità ed il sistema brevettato Flex7 di configurazione dei sedili che hanno decretato il successo delle altre versioni di Opel Zafira. In particolare, il sistema Flex7 permette di trasformare senza fatica in pochi secondi gli interni senza dover estrarre alcun sedile dall’abitacolo. Come il motore, anche la regolazione dell’autotelaio di Zafira Opc dà un tocco di sportività in più alla vettura e ne amplia i margini di sicurezza. Questi sono aumentati ulteriormente dal potente impianto frenante e dal sistema elettronico Idsplus2 che rappresenta la più recente espressione di un affermato dispositivo di controllo del comportamento della vettura. Il sistema Idsplus2 collega, infatti, in rete e coordina tutta una serie di sistemi elettronici di assistenza alla guida come il controllo della stabilità (Espplus), il controllo di trazione (Tcplus), diverse funzioni dell’impianto frenante e la taratura continua degli ammortizzatori (Cdc). Risultato: ottima tenuta di strada e maggiore comfort di marcia. Chi volesse un comportamento ancora più sportivo, non deve fare altro che selezionare la modalità Sportswitch che irrigidisce l’assetto della vettura. Vectra Opc 5 porte e Vectra Opc Station Wagon sono due sportive di classe media. Non solo si posizionano al vertice della gamma Opel, ma sono anche fra le più potenti automobili a trazione anteriore attualmente in circolazione. Sono equipaggiate entrambe con un 6 cilindri a V di 2. 800 cc da 280 Cv (206 kW) con turbocompressore a doppia girante e distribuzione a fasatura variabile. La berlina e la station wagon impiegano rispettivamente 6. 3 e 6. 5 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h e raggiungono una velocità massima autolimitata di 250 km/h. Sono entrambe riconoscibili esternamente per l’ampia appendice aerodinamica anteriore, il particolare design dei fendinebbia, le ruote in lega da 18 pollici con disegno Opc a 6 raggi, i pneumatici da 235/40, le pronunciate bandelle sottoporta, i paraurti posteriori sporgenti, il piccolo spoiler posteriore ed il terminale di scarico sdoppiato di forma trapezoidale. La sportività degli interni è sottolineata dalle soglie delle porte con logo Opc, dagli originali sedili avvolgenti Opc Recaro, dal volante sportivo a tre razze e dal selettore del cambio rivestiti in pelle, dall’originale strumentazione sportiva caratterizzata da una speciale colorazione e dal tachimetro con scala fino a 300 km/h. Entrambe le Vectra Opc sono equipaggiate con l’ultima generazione del sistema Idsplus2 di guida interattiva che collega in rete e coordina il funzionamento di tutti i dispositivi elettronici di assistenza dinamica alla guida: controllo della stabilità (Espplus), controllo di trazione (Tcplus), controllo del sottosterzo (Ucl), controllo della frenata in curva (Cbc), diverse funzioni dei freni e taratura continua degli ammortizzatori (Cdc). Per una guida ancora più sportiva, è sufficiente inserire la funzione Sportswitch che irrigidisce l’assetto e ne rende più immediate le reazioni. Il potente impianto frenante assicura decelerazioni all’altezza delle migliori automobili sportive. .  
   
   
HONDA JAZZ SI RINNOVA: UNA NUOVA GAMMA DI EMOZIONI  
 
Verona, 13 marzo 2007 - Honda Jazz, la piccola di casa Honda apprezzata per economicità nei consumi, stile distintivo e praticità nell’utilizzo, diviene ancora più competitiva arricchendosi negli equipaggiamenti ma presentando prezzi contenuti. Il prossimo week end, sabato 10 e domenica 11 marzo, presso tutte le Concessionarie Honda si potranno vedere e testare le nuove versioni. La gamma di Jazz per il 2007 introduce la nuova versione con motore 1. 2 lt denominata “Jazz Drive” a 12. 980,00 Euro, con una dotazione di serie che prevede la chiusura centralizzata, gli alzacristalli elettrici anteriori e posteriori, il climatizzatore manuale, gli specchietti esterni riscaldabili ed elettrici, la predisposizione radio, il servosterzo e in termini di sicurezza l’Abs con Ebd e gli airbag frontali. Le versioni con motore 1. 4 presentano una nuova mascherina in tinta con la carrozzeria in grado di sottolineare ulteriormente l’eleganza e l’esclusività della vettura. Grazie a soluzioni innovative come i sedili posteriori ribaltabili ed alzabili separatamente (unica sul mercato), l’abitabilità e la capacità di carico da segmento C con le dimensioni esterne ultra compatte, l’alta tecnologia dei motori a doppia accensione i-Dsi con prestazioni superiori e consumi ed emissioni da motore diesel, per non dimenticare le finiture e lo stile da ammiraglia tra le utilitarie, Jazz 07 non teme confronti. Questi i prezzi chiavi in mano e gli equipaggiamenti della nuova gamma Jazz:
Modello Dotazione Prezzo Chiavi in mano (Ipt esclusa)
Jazz 1. 2 Abs con Ebd, 2 Airbag Srs, Isofix, specchietti elettrici, servosterzo. 10. 980,00
Jazz 1. 2 Drive In aggiunta alla precedente: chiusura centralizzata, alzacristalli elettrici ant, airbag laterali ant, climatizzatore manuale, specchietti esterni riscaldabili, predisposizione radio con 2 altoparlanti e antenna. 12. 980,00
Modello Dotazione Prezzo Chiavi in mano (Ipt esclusa)
Jazz 1. 2 Live + In aggiunta alla precedente: Telecomando chiusura porte, autoradio con Cd e jack per lettore audio esterno, cerchi in lega da 14", fari fendinebbia, specchietti e maniglie in tinta con la carrozzeria. 13. 680,00
Jazz 1. 4 Cool In aggiunta alla precedente: Auto A/c, strumentazione retroilluminata, comandi audio sul volante, interni in tessuto/microfibra, indicatori di direzione a Led integrati negli specchietti esterni, mascherina ant in tinta con la carrozzeria. 14. 480,00
Jazz 1. 4 Cool 7 Speed Cvt In aggiunta alla versione Cool m/t: cambio Cvt con comandi al volante ed opzione sequenziale a 7 rapporti. 15. 680,00
Jazz 1. 4 Glam In aggiunta rispetto a Jazz 1. 4 Cool: vetri elettrici posteriori, cerchi in lega da 15", sensori di parcheggio post, specchietti ripiegabili elettricamente. 15. 580,00
Jazz 1. 4 Glam Leather In aggiunta alla precedente: interni in pelle 15. 980,00
Jazz 1. 4 Glam Leather Vsa In aggiunta alla precedente: sistema Vsa (Esp+tcs). 16. 630,00
Jazz 1. 4 Glam Leather 7Speed Cvt In aggiunta rispetto alla versione 1. 4 Glam Leather: cambio Cvt con comandi al volante ed opzione sequenziale a 7 rapporti. 17. 180,00
Jazz 1. 4 "Graphite " Vsa In aggiunta alla versione 1. 4 Glam: sistema Vsa (Esp + Tcs), paraurti ant/post/minigonne laterali sportive, vetri posteriori oscurati, volante in pelle. Non sono presenti i sensori di parcheggio. 16. 480,00
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ALCOL E GUIDA: SI MUOVANO LE POLIZIE MUNICIPALI  
 
Rozzano, 13 marzo 2007 - Si fa un gran parlare in queste settimane della carenza di controlli per fermare gli ubriachi alla guida: nei fine settimana si moltiplicano gli incidenti notturni che hanno per protagonisti giovani in stato di ebbrezza, ma le pattuglie della Polizia stradale e dei Carabinieri sono insufficienti a garantire un controllo capillare. Perché non si muovono le Polizie municipali? Purtroppo, scrive www. Quattroruote. It, sito online del mensile, l´esperienza di questi anni dimostra che per i Comuni, da cui i vigili dipendono, il business degli Autovelox e dei controlli di velocità in genere (a cui si aggiungono adesso gli strumenti elettronici di presidio dei semafori) è infinitamente più redditizio e in grado di supportare le disastrate finanze pubbliche. Ecco perché gli alcol-test effettuati da pattuglie della Municipale sono un´eccezione invece che la regola: i controlli sono lunghi e laboriosi e richiedono turni notturni con la costosa incidenza di straordinari. Insomma: molti costi e pochi ricavi, per di più incassati non dai Comuni ma dallo Stato. Tutto il contrario dell´utilizzo di un Autovelox, che ha anche il grande vantaggio di non costare nulla per l´installazione, essendo fornito chiavi in mano dalle ditte specializzate, in cambio di una percentuale sugli introiti delle multe. Ma se davvero hanno a cuore la sicurezza degli automobilisti, i Comuni devono cambiare atteggiamento, senza che la croce di un controllo così impegnativo gravi quasi per intero sulle spalle della Polstrada e dei Carabinieri. Attualmente la guida in stato di ebbrezza comporta la perdita di dieci punti e la sospensione della patente da un minimo di 15 giorni a tre mesi, sospensione che viene raddoppiata in caso di recidiva. Sono previste anche sanzioni penali che raramente vengono applicate, oltre a un´ammenda di almeno 258 euro incassata dallo Stato. .  
   
   
VEICOLI INDUSTRIALI DAIMLERCHRYSLER: LA GAMMA PIÙ VASTA DI MODELLI PER IL SETTORE EDILE DEBUTTO MONDIALE DELL´ACTROS SLT CON TECNOLOGIA DIESEL BLUE-TEC 5  
 
 Roma, 13 marzo 2007 - Con tre serie di veicoli commerciali, tre gamme di autocarri e in futuro tre serie di modelli Unimog, il gruppo Daimlerchrysler offre la scelta più ampia di veicoli per il settore del cava/cantiere e dell´edilizia secondaria. Lo spettro delle categorie di peso disponibili spazia da una tonnellata del Vito Mercedes-benz, con un peso complessivo inferiore a 2,8 tonnellate, fino alle 250 tonnellate del veicolo pesante a quattro assi Actros. Dal mondo dei Transporter Mercedes-benz, e proprio dal nuovo Sprinter, provengono sia soluzioni in grande serie che offerte personalizzate con doppia cabina e cassone ribaltabile, proposte come alternative di trasporto su misura per il settore dell´edilizia. Al centro dell´offerta di veicoli Daimlerchrysler per il settore edile spicca la gamma di autocarri prodotti nella fabbrica di Worth. Qui vengono realizzate le tre serie di modelli Atego, Axor e Actros Mercedes-benz. Inoltre, la gamma di veicoli Mercedes-benz per il settore edile e dell´approvvigionamento energetico è completata dai versatili e non meno affidabili porta-attrezzi Unimog, anch´essi provenienti dalla catena di montaggio della fabbrica Daimlerchrysler di Worth. L´offerta di veicoli da cantiere della Casa di Stoccarda è corredata da motori estremamente ecologici: ricircolo dei gas di scarico con filtro antiparticolato per i Transporter Vito e Sprinter, e tecnologia diesel Blue-tec per Vario, come pure per tutti gli autocarri e i modelli Unimog. Alle soluzioni tecniche specializzate per i diversi tipi di impiego in cantiere si aggiungono offerte di servizi su misura, come il pacchetto Mercedes-benz Charterway e i finanziamenti della Daimlerchrysler Bank, che si estendono fino alla rivendita dell´usato tramite Truckstore e Tgc. .  
   
   
ANAS APPROVA IL PROGETTO ESECUTIVO PER IL VI MACROLOTTO DELLA SALERNO-REGGIO CALABRIA A BREVE PARTIRANNO I LAVORI PER L’AMMODERNAMENTO DEL NUOVO TRATTO DELL’A3, TRA SCILLA E REGGIO CALABRIA  
 
 Roma, 13 marzo 2007 - Al via i lavori del Vi macrolotto dell’autostrada Salerno-reggio Calabria, compreso tra gli svincoli di Scilla e Reggio Calabria. Il Consiglio d’Amministrazione di Anas ha approvato l’8 marzo il progetto esecutivo affidato a Contraente Generale per i lavori di ammodernamento dal km 423,30 al km 442,920. Entro aprile saranno aperti i cantieri dell’infrastruttura. L’intervento è inserito nel Piano degli interventi strategici di preminente interesse nazionale individuati dalla Legge Obiettivo. Il Presidente di Anas Pietro Ciucci ha espresso “grande soddisfazione per l’approvazione del progetto esecutivo per il Vi macrolotto, che segna un’accelerazione nell’ammodernamento dell’A3 ed avvicina Anas al traguardo del completamento dei lavori. Rispettando il calendario fissato nei mesi scorsi per la Salerno-reggio Calabria, Anas si è attivata, con l’impegno di tutte le strutture aziendali, per raggiungere obiettivi concreti e realizzare presto un’opera infrastrutturale fondamentale per la Nazione”. La realizzazione dell’opera, compresa la progettazione esecutiva, è stata affidata a Contraente Generale all’Ati Impregilo S. P. A-condotte S. P. A, in seguito costituitasi nella società di progetto Reggio Calabria–scilla S. C. P. A. , per l’importo di 446. 217. 677. 19 euro. L’investimento complessivo è di 601. 026. 313,47 euro, compresa l’Iva e le somme a disposizione. Il tratto ha inizio dallo svincolo di Scilla, con l’adeguamento dello svincolo attuale, e termina con lo svincolo di Reggio Calabria-santa Caterina, con innesto sulla tangenziale di Reggio Calabria. Lo sviluppo complessivo del tratto è pari a 18,777 km. Oltre agli svincoli di Scilla e Reggio Calabria-santa Caterina, sul tracciato sono presenti altri sei svincoli: Santa Trada (che consente l’uscita dalla carreggiata nord e l’immissione in carreggiata sud), Villa S. Giovanni, Campo Calabro, Arghillà (che consente l’uscita dalla carreggiata nord e l’immissione in carreggiata sud), Gallico, Reggio Calabria-porto. Gli svincoli complessivi sono 8, tutti a livelli sfalsati. Per via della complessa morfologia del tracciato sono state previste numerose opere d’arte, in particolare: 5 gallerie naturali a doppia canna; 4 gallerie artificiali; 20 viadotti a doppia carreggiata e 9 ponti a tre luci. L’attività progettuale si è rivelata notevolmente complessa, caratterizzata ed intervallata dall’esecuzione di indagini integrative in campo, quantitativamente e temporalmente rilevanti, nonché da problemi emersi per l’interferenza della galleria Piale con il sovrastante centro abitato e per le complessità geologiche e sismiche del tratto compreso tra Scilla e S. Trada. Tali problemi hanno richiesto la predisposizione di una serie di varianti e modifiche tecniche previste dal Contraente Generale in stretto raccordo con i tecnici Anas. Il termine per l’esecuzione dei lavori è stato rideterminato in 1210 giorni, decorrenti dalla data del verbale di consegna dei lavori. .  
   
   
BRESSO E BORIOLI SUL TENDA REGIONE PIEMONTE SODDISFATTA PER L’APPROVAZIONE DEL TRATTATO  
 
Torino, 13 marzo 2007 - La presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, e l’assessore ai Trasporti e Infrastrutture, Daniele Borioli, esprimono grande soddisfazione per la firma dell’accordo internazionale per la realizzazione del nuovo tunnel del Tenda, avvenuta ieri a Parigi tra i ministri italiani, Antonio Di Pietro e Alessandro Bianchi, e il collega francese, Dominique Perben. <E’ la dimostrazione – sottolinea la presidente Bresso – che il centrosinistra, quando governa, realizza le opere fondamentali per il territorio. Era stato così per l’Asti-cuneo, partita con il Governo di centrosinistra e bloccata negli anni del ministro Lunardi, è così anche per il nuovo Tenda. Al di là della nota politica, che comunque mi sembra doverosa per sottolineare ancora una volta la nostra concretezza, è certamente un passo importantissimo per lo sviluppo ulteriore delle grandi potenzialità del cuneese>. La firma del trattato rappresenta un passo avanti nell’iter di approvazione dell’opera, il cui progetto è già stato licenziato dalla Cig nei mesi scorsi. <La Regione Piemonte – spiega Borioli – già da dicembre ha avviato le procedure di propria competenza: abbiamo aperto e stiamo coordinando la conferenza dei servizi per la valutazione di impatto ambientale. La firma di oggi è garanzia della volontà di questo governo di realizzare l’opera, con l’impegno finanziario nel prossimo programma triennale 2007-2011>. <Nelle prossime settimane - annunciano Bresso e Borioli – organizzeremo una serie di incontri con la popolazione per presentare e confrontarci sul progetto di un’opera fondamentale in termini di viabilità, sicurezza e potenzialità turistiche>. Bresso e Borioli concludono sottolineando <l’importanza degli impegni comuni ribaditi nella lettera sottoscritta oggi dai ministri italiani e francese e inviata al Commissario europeo Barrot, nella quale annunciano la richiesta congiunta di finanziamento per la realizzazione del collegamento Torino-lione>. .  
   
   
UN INCONTRO PER AFFRONTARE I PROBLEMI DEL CORRIDOIO 1. ASSESSORE CONTA: OPERA INDISPENSABILE PER LO SVILUPPO DEL VENETO  
 
 Venezia, 13 Marzo 2007 - “Il Veneto, per il suo sviluppo socio economico, non può prescindere dalla realizzazione delle grandi opere infrastrutturali, che gli consentiranno di restare collegato all’Europa”. Lo ha sottolineato l’Assessore regionale all’Ambiente, Giancarlo Conta, intervenendo ieri all’incontro promosso a Brentino Belluno, in provincia di Verona, dall’Anci Veneto e dal’Urpv per valutare lo stato dell’arte del progetto alta velocità – Corridoio 1 e condividere con i comuni interessati sia le problematiche di impatto ambientale, sia le prospettive di sviluppo e di crescita economica delle comunità di riferimento. Oltre all’Assessore Conta e ai Presidenti dell’Anci Veneto, Vanni Mengotto e dell’Urpv, Elio Mosele, sono intervenuti tra gli altri i rappresentanti delle istituzioni locali, la senatrice Tiziana Valpiana, glin onorevoli Antonio Borghesi, Aldo Brancher ed Ettore Peretti e ilo presidente delle Rfi, Innocenzo Cipolletta. Nel corso del dibattito è stato affrontato il tema della fattibilità dell’opera, con particolare attenzione alle differenze fra il progetto riguardante la provincia autonoma di Trento, che prevede un tratto ferroviario quasi interamente in galleria e il percorso veronese della Valdadige Fortezza-verona che scorre quasi interamente in superficie. Sono state ricordate le proteste della popolazione per il danno economico derivante dalla distruzione di almeno cento ettari di vigneti destinati alla produzione doc, oltre alle otto linee dell’alta tensione in aria e al metanodotto che affiora in più punti. In gioco – è stato sottolineato - c’è sostanzialmente il tema della qualità della vita degli abitanti della Valdadige. Conta, a questo proposito, ha precisato che i problemi ambientali non dovranno assolutamente essere messi in seconda linea e tutto il progetto dovrà essere rispettoso dell’ambiente e della qualità della vita dei cittadini. “Certo - ha ribadito - il progetto dell’alta velocità va visto in una dimensione di crescita europea ed internazionale e in un’ottica di sviluppo economico della regione. In termini ambientali – ha concluso Conta - la realizzazione dell’opera assume un rilievo ancor più accentuato, in quanto ci consentirà di spostare merci e passeggeri dalla gomma alla rotaia e per poter risolvere in modo ecocompatibile il problema degli attraversamenti alpini”. Il progetto prevede entro il 2016 di quadruplicare il tratto ferroviario del Corridoio 1 (Berlino-palermo) compreso tra Monaco e Verona, con la realizzazione del tunnel di base del Brennero. L’obiettivo è quello di migliorare e potenziare il traffico ferroviario tra l’Italia e la Germania lungo il valico che nel 2004 ha visto transitare 41,3 milioni di tonnellate di merci su strada e ferrovia, (il 42% del traffico stradale transalpino complessivo, il 76% delle quali su gomma) e il cui sistema viabilistico è ormai sull’orlo del collasso. L’investimento previsto per realizzare i circa 250 km dell’opera in territorio italiano, dove i treni potranno viaggiare a 250 chilometri all’ora, è di circa 7-8 miliardi di euro. .  
   
   
OPERAZIONE "ORO ROSSO" DELLA POLIZIA FERROVIARIA CONTRO I FURTI DI RAME  
 
Roma, 13 marzo 2007 - Si è appena conclusa la terza fase dell’operazione della polizia ferroviaria denominata “oro rosso”, per il contrasto al fenomeno dei furti di rame lungo la linea ferroviaria. Sono stati coinvolti tutti e 15 i Compartimenti della Polizia Ferroviaria, il cui personale, nell’arco di due giornate, ha portato a compimento il controllo di ben 749 depositi di materiale ferroso. Sono 23 le persone denunciate e due quelle arrestate mentre sono stati recuperati 14. 862 Kg. Di rame sottratto ad R. F. I. , per un valore approssimativo di 104. 000 euro. Il Compartimento Polfer per la Sicilia, nell’ambito dei controlli di propria competenza, ha proceduto anche al sequestro di ben 24 tonnellate di binari di provenienza furtiva, verosimilmente asportati da una tratta in dismissione e sui quali sono tuttora in corso le opportune verifiche insieme a personale qualificato di R. F. I. Per proseguire in maniera ancor più efficace la lotta al dilagante fenomeno è in via di definizione la stesura di un protocollo d’intesa tra Polizia Ferroviaria e una delle Associazioni Nazionali di categoria più rappresentative a livello di imprese nel settore dei rottami ferrosi e non ferrosi. Tale iniziativa, che comporta una forte campagna di sensibilizzazione ed informazione delle imprese associate che esercitano l’attività di raccolta, recupero e commercio di rottami ferrosi, dovrebbe contribuire ancor più a rendere difficoltosa, da parte del ladro di rame, la vendita del prezioso metallo. .  
   
   
LINEA MILANO – VENEZIA: RISPETTATO IL PROGRAMMA LAVORI PER IL QUADRUPLICAMENTO FRA PIOLTELLO LIMITO E TREVIGLIO COMPLETATI IL VIADOTTO FERROVIARIO SULLA CAVA DI ALLIGNANO  
 
Venezia. 13 marzo 2007 - A gennaio Rete Ferroviaria Italiana – la società dell’infrastruttura del Gruppo Ferrovie dello Stato - ha completato la “spinta” con martinetti idraulici della struttura portante del Viadotto Cava, nel comune di Truccazzano in località Albignano. L’opera è stata realizzata montando precedentemente 7 delle otto travate sulla sponda occidentale del laghetto artificiale. Completata la spinta è stata aggiunta l’ultima campata, sulla sponda orientale ed è stato eseguito il getto della soletta. L’opera è al 92% di avanzamento. Prosegue la realizzazione delle campate in alveo per il viadotto sul Fiume Adda. Dopo la spinta della campata centrale si sta provvedendo alle saldature in opera ed ai completamenti della parte metallica, prima del getto in calcestruzzo della soletta sovrastante. Fine lavori entro marzo. Completati la galleria artificiale sul Canale Muzza e i rilevati tra il fiume Adda e Treviglio. Le caratteristiche geometriche della linea e l’attrezzaggio tecnologico consentiranno una velocità di tracciato di 250 chilometri orari. Sono in corso importanti lavori alla stazione di Treviglio: dopo il completamento dei due sottopassaggi pedonali, si sta lavorando alla posa di marciapiedi, pensiline e binari. Fra Pioltello Limito e Pozzuolo Martesana – qui la linea esistente è stata modificata in più punti per poterla affiancare a quella in corso di costruzione – è stata completamente rinnovata la linea esistente con caratteristiche geometriche e tecnologiche che consentono una velocità di tracciato pari a 200 chilometri orari. Il prossimo mese di marzo sarà attivato il binario delle linea esistente in direzione Venezia con le relative nuove fermate di Vignate e Melzo. Subito dopo entrerà in funzione il binario in direzione Milano. Contestualmente verrà attivata la seconda fase dell’Apparato Centrale Computerizzato (Acc) di Melzo che consentirà ai treni merci diretti allo Scalo ferroviario di Melzo di viaggiare sia sulla linea esistente sia sulla nuova linea veloce. La nuova linea ferroviaria è al 70% di avanzamento: rimane da ultimare il tratto di attraversamento della fermata di Melzo che sarà completato dopo l’attivazione del binario in direzione Milano della linea esistente. Nei cantieri (si estendono per oltre 20 chilometri) per il raddoppio Pioltello Limito - Treviglio sono attualmente al lavoro circa 300 persone. L’intero quadruplicamento sarà operativo entro maggio 2007. Breve descrizione del progetto. Elemento centrale del tratto italiano del futuro Corridoio 5 (Lisbona – Kiev), la linea Milano – Treviglio è una fra quelle a più alta densità di traffico ferroviario e saturazione sulla direttrice Milano – Venezia. La realizzazione di una nuova coppia di binari tra Pioltello Limito e Treviglio è essenziale per poter garantire la qualità e la regolarità dei servizi che gravitano intorno al nodo di Milano. Si tratta di uno dei progetti di potenziamento della rete, attualmente in corso, nei quali Rete Ferroviaria Italiana è maggiormente impegnata. I 21 chilometri fra Pioltello Limito e Teviglio si sviluppano per 10 chilometri in affiancamento alla linea esistente - tra Pioltello Limito e la variante di Pozzuolo Martesana - e per 11 chilometri in variante – tra Pozzuolo Martesana e Treviglio. Le opere principali di quest’ultimo tratto sono i nuovi viadotti sul Fiume Adda e sul laghetto artificiale della Cava di Albignano e la galleria artificiale sul Canale Muzza. Il viadotto sul Fiume Adda è lungo 904 metri. E’ composto di 30 campate fuori alveo in cemento armato di luce di 25 metri e di 3 campate in alveo in acciaio di 51,5 metri di luce. Il Viadotto Cava, che supera il laghetto artificiale della Cava di Albignano nel comune di Truccazzano, è lungo 270 metri. E’ composto da 8 campate in acciaio di luce variabile tra 30 e 36 metri. La galleria artificiale sul Canale Muzza è composta da due canne affiancate lughe 140 metri ciascuna. .  
   
   
AL COMITATO PORTUALE DI VENEZIA È STATA AFFRONTATA LA QUESTIONE DEGLI ESPROPRI E DELLE AREE RELATIVE DECISE LE AZIONI LEGALI NEI CONFRONTI DE LA NUOVA DI VENEZIA  
 
Venezia, 13 marzo 2007 – Il Comitato Portuale dell’1 marzo atteso da molti, ha permesso di fare il punto sulla situazione delle aree di Marghera e dei relativi espropri: aree importanti che sono al centro del futuro del Porto di Venezia, candidato a diventare un polo logistico di riferimento. Inoltre, è stato il momento per valutare quanto scritto dalla stampa negli ultimi giorni: il Comitato Portuale tutto, comprese le associazioni sindacali, ha dato mandato al presidente Zacchello di avviare tutte le azioni legali per la tutela del buon nome, dell’onore e la dignità del Comitato intero. Sono state giornate di attacchi sgradevoli e tendenziosi, di illazioni faziose non supportate da fatti tanto da spingere a mettere in dubbio la stessa volontà di fare informazione. “Stiamo procedendo operativamente per sviluppare la logistica – spiega Giancarlo Zacchello – e le carte lo dimostrano. Attenderò, quindi, con pazienza che venga accertata l’inconsistenza delle accuse che sono state rivolte all’Autorità Portuale e a me quale presidente”. Area “43 ettari” Fusina - Sarà chiesta al Comune la concessione dei 12 ettari di sua proprietà che rientrano nell’area cosiddetta “43 ettari” nell’ambito della macroisola “Fusina”; per un costo di 13. 5 milioni saranno recuperati circa 400 metri di banchine e le aree relative che saranno messe all’asta affinché siano dedicate alla logistica. Il Magistrato alle Acque ed il Comune di Venezia hanno stipulato un Accordo di Programma sull’utilizzo di parte di tale area. Esso prevede che il Comune conceda al Magistrato per 14 anni una porzione di circa 23 ettari dell’area comunale denominata dei “43 Ettari” e che il Magistrato alle Acque provveda a: mettere in sicurezza tale area, caratterizzare l’area ricevuta in concessione secondo il progetto approvato dalla Conferenza di Servizi per gli interventi a Porto Marghera; utilizzare l’area per la gestione delle terre di scavo e dei sedimenti dragati in attuazione degli interventi di marginamento; restituire l’area a fine concessione sistemata in modo che possa essere utilizzata in conformità alle normative vigenti. Nel corso di consultazioni informali fra Autorità Portuale, Magistrato alle Acque e Comune di Venezia si è valutata l’opportunità di destinare alle infrastrutture Mav la sola porzione ovest dell’area per circa 11 ettari, con utilizzo della banchina per le operazioni di scarico dei materiali dragati. Gli altri 12 ettari della fascia est potrebbero essere destinati ad attività di logistica di interesse portuale, avendo la possibilità di attracco su circa 350 m di banchina con fondali fino a -12 msm, di accesso stradale diretto da via dell’Elettronica, di raccordo ferroviario facilmente derivabile dal ramo Decal. Rettifica Molo Sali - Al fine di accelerare il dragaggio dei canali, è stata chiesta una deroga al Presidente del Consiglio in applicazione della L. 296/06 affinchè il Commissario Casarin possa derogare e utilizzare l’area per i fanghi. Area ex Alumix - E’ stato presentato l’iter relativo a quest’area che comprende i vari passaggi amministrativi fra gli enti territoriali coinvolti ai quali seguirà l’esproprio. L’opera di espansione è prevista nei documenti di programmazione dell’Autorità Portuale di Venezia, in particolare nel Piano Operativo Triennale 2005 – 2007. Per procedere alla realizzazione del quale è stata attivata una conferenza di servizi ed attualmente è in corso la valutazione in sede regionale presso la Commissione di Salvaguardia. Area Aluvenice - La zona è classificata come area di trasformazione a zona portuale, destinata dunque ad attività portuali di natura commerciale. L’area Aluvenice è situata alla radice del Molo Sali che verrà interessato dai prossimi lavori di rettifica. Area ex Monopolio Tabacchi - Anche quest’area è definita come zona di trasformazione a zona portuale. E’ stata inviata alla proprietà la comunicazione della volontà di dichiarare l’area di pubblica utilità e dunque espropriabile. .  
   
   
17 – 25 MARZO 2007 SALONE NAUTICO INTERNAZIONALE DI VENEZIA FESTIVAL DEL MARE LE PROFESSIONI DEL MARE PRIMO APPUNTAMENTO DI “VENEZIA CAPITALE DEL MARE”, IL CICLO DI CONVEGNI DEL SALONE NAUTICO INTERNAZIONALE DI VENEZIA  
 
Venezia13 marzo 2007 - Si è aperto il ciclo di convegni del Salone Nautico di Venezia alla Scuola Navale “Morosini”. Un incontro a cui hanno partecipato circa 350 studenti degli istituti cittadini interessati alle professioni legate al mare (Scuola Navale Morosini, Istituto alberghiero Barbarico, Istituto Cini). L’intento del convegno è stato di fornire una panoramica sulle professioni nautiche, per avvicinare e stimolare gli studenti ed invitarli alla partecipazione attiva al prossimo Salone Nautico Internazionale di Venezia, in programma dal 17 al 25 marzo. Vari sono stati i punti toccati nelle due ore del convegno, Venezia, gli sport del mare, le professioni legate al porto e alle imbarcazioni, l’istruzione, la formazione degli studenti degli istituti professionali e i mestieri della Marina Militare. Alberto Sonino, rappresentante di “ Vento di Venezia”, ha portato la sua esperienza nella squadra olimpica “Lo sport è una delle sensazioni che può regalare il mare, dedicando la vita agli sport o ad una professione legata al mare”. L’intervento di Gilberto Gobbo, responsabile della formazione per l’Autorità Portuale di Venezia, si è concentrato sull’incentivo che deve essere dato alle professioni che offre una città come Venezia, che sono offuscate dalla continua espansione del turismo. “La rinascita – ha affermato – deve partire proprio dalle attività legate al porto”. Un settore ampio con grandi possibilità di collocazione e soddisfazione lavorativa per i giovani. Spedizionieri, agenzie marittime, logisti del terminal, gruisti, hostess di bordo per crociere sono alcune degli sbocchi lavorativi a cui sono stati invitati i giovani. Per arrivare a tutto questo, fondamentale è la formazione e l’istruzione data negli Istituti, soprattutto per quanto riguarda la motivazione e l’informazione riservata agli studenti. Fausta Tocchio, preside dell’Istituto Venier ha confermato, aggiungendo – “Esiste una trasmissione di valori, si parla di affettività. La scuola deve sottolineare il processo di orientamento. Siamo noi lo specchio, dobbiamo trasmettere e credere nelle motivazioni. ” Per un ulteriore avvicinamento tra studenti, porto e mare, la proposta è quella di organizzare un maggior numero di stage e in particolare che vengano effettuati direttamente a bordo delle navi, per dare una conoscenza diretta della professione. A favore del contatto diretto si è posto anche Silvano Visintin, docente dell’Istituto Alberghiero “Barbarigo”. A fornire dati pratici è stato Carlo Passante del Gruppo Ligabue, che ha parlato di 62. 000 persone impiegate in attività legate alle attività di mare. I relatori a rappresentare il Salone sono stati Gianni De Luigi (direttore artistico) e Mirco Sguario (direttore eventi). La cultura è il punto su cui si è incentrato il loro intervento, in particolare De Luigi ha affermato “Ho voluto che diventasse un festival perché la città deve ritrovare la sua identità del mare, bisogna sapere vedere l’arte e lo spettacolo, tutta la cultura del mondo è in questa città”. Venezia Capitale del Mare è la sezione che attraverso una serie di dibattiti aperti al contributo del pubblico mira a fare il punto della situazione, sui temi nautici, in relazione al territrorio veneziano. Ai dibattiti, moderati dal direttore di Lagunamare Sebastiano Giorgi, partecipano rappresentanti delle istituzioni, del mondo economico, della società civile, della cultura e degli atenei veneziani. .  
   
   
FINCANTIERI IMPOSTA LA CHIGLIA DEL SUO PRIMO MEGA YACHT  
 
La Spezia, 13 marzo 2007 - Si è svolta il 9 marzo presso lo stabilimento Fincantieri di Muggiano-la Spezia la cerimonia di impostazione della chiglia del primo mega-yacht commissionato all’azienda lo scorso mese di maggio. Hanno presenziato alla cerimonia, tra gli altri, il Sottosegretario di Stato alla Difesa Giovanni Lorenzo Forcieri, i Senatori Luigi Grillo ed Egidio Banti, l’On. Andrea Orlando, il Prefetto Vincenzo Santoro, il Sindaco Giorgio Pagano, il Presidente della Provincia Giuseppe Ricciardi, il rappresentante dell´armatore Nicholas Baker e l’Amministratore Delegato di Fincantieri Giuseppe Bono. Con i suoi 134 metri di lunghezza questo yacht sarà, alla consegna nel 2010, uno dei piu’ grandi al mondo e probabilmente quello tecnologicamente piu’ avanzato. Il progetto è stato sviluppato dal team di Fincantieri Yachts, a partire da un rivoluzionario concept design elaborato da Espen Oeino - padre di alcuni degli yacht piu’ famosi e prestigiosi al mondo - per conto dell’armatore. L’unità, progettata secondo la massima classe del regolamento internazionale per la sicurezza del trasporto passeggeri in ambito mercantile, avrà, tra l’ altro, sette ponti, un hangar e due piattaforme di atterraggio per elicotteri, una grande piscina di acqua di mare che potrà accogliere anche imbarcazioni di servizio. Sarà inoltre dotata di un sommergibile per immersioni fino a 100 metri di profondità e avrà 4500 metri quadrati di spazi interni, di cui 2700 metri quadri di extra-lusso, definiti dallo Studio Pascale Reymond Langton Design, una delle firme più prestigiose dell’interior design di grandi mezzi da diporto. Con l’evento odierno Fincantieri Yachts ha compiuto un ulteriore passo in avanti in questo esclusivo e strategico segmento di mercato confermando la forte determinazione di tutto il management a costruire un futuro di successo anche nel prestigioso mercato dei mega-yacht. Fincantieri sta infatti dedicando significative e crescenti risorse manageriali e finanziarie a questo mercato con l’obiettivo di diventare in breve un punto di riferimento del mercato per qualità, affidabilita’ ed eccellenza, analogamente al ruolo che già riveste nelle produzioni crocieristica, mercantile e militare. Nella costruzione di yacht, Fincantieri capitalizza l’esperienza maturata nella realizzazione di unità complesse e innovative, caratterizzate da un elevato contenuto progettuale e tecnologico, quali grandi navi da crociera e traghetti ad alta velocità. L’azienda dispone di strutture produttive rispondenti alle specifiche esigenze di questo tipo di produzione, avvalendosi di un patrimonio di conoscenze, metodologie e tecnologie derivate dalla progettazione e costruzione di navi militari, settore dal quale sono mutuate soluzioni fondamentali per eccellere nel campo delle unità da diporto di grandi dimensioni. Nello stabilimento di Muggiano Fincantieri ha gia’ realizzato oltre 400 navi, tra cui il famoso “Destriero”, yacht progettato e costruito in tempo record, che nel 1992 ha conquistato il prestigioso trofeo “Nastro Azzurro”, stabilendo il primato della traversata dell’Atlantico senza rifornimento alla velocità media di oltre 53 nodi, con punte di 70 nodi. .  
   
   
LA REGIONE ALLA FIERA NAUTICA BIG BLU ROMA SEA EXPO  
 
 Roma, 13 marzo 2007 - A breve un distretto della nautica. Ad annunciarlo è l’Assessore alla Piccola e Media Impresa, Francesco De Angelis, alla fiera “Big Blu – Roma Sea Expo. Un progetto ambizioso “il primo anello di un programma di sviluppo – ha spiegato De Angelis – il cui obiettivo è fare del Lazio un vero e proprio ‘polo del lusso’ che rafforzerà anche il turismo nautico e l’artigianato specializzato”. Si è aperto così il primo grande appuntamento fieristico dedicato al mare, al quale la Regione Lazio e Sviluppo Lazio partecipano con uno stand di 600 metri quadrati. Un appuntamento nel quale trovano spazio, fino al 12 marzo, tutti i settori: dalla subacquea alla nautica da diporto, dai sapori del mare agli sport acquatici, dai convegni alle esibizioni sportive. "Nei padiglioni della fiera – ha aggiunto De Angelis - è possibile constatare il livello di eccellenza raggiunto dalle produzioni laziali anche sotto il profilo della qualità artigianale degli accessori di bordo”. Per la valorizzazione e tutela del patrimonio marittimo è stata firmata dall’assessore De Angelis la "Carta di Roma", alla quale hanno aderito anche il sottosegretario del ministero dei Beni Culturali Daniele Gattegno Mazzonis, il vicesindaco di Roma Mariapia Garavaglia, l´assessore al turismo della Provincia di Roma Patrizia Ninci e diversi esponenti delle amministrazioni italiane. .