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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 29 Marzo 2007 |
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EUROFLY: APPROVATO IL PROGETTO DI BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2006 RICAVI IN CRESCITA DEL 7% A 297 MILIONI DI EURO REDDITO OPERATIVO NEGATIVO PER 25,9 MILIONI DI EURO PIANO INDUSTRIALE 2007- 08 ENTRO IL 15 APRILE 2007 |
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Milano, 29 marzo 2007 – Il Consiglio di Amministrazione di Eurofly si è riunito il 27 marzo per approvare il progetto di bilancio relativo all’esercizio 2006 e convocare l’Assemblea degli Azionisti per il 30 aprile 2007, in prima convocazione, e per l’8 maggio 2007, in seconda convocazione. Nel corso del 2006 Eurofly ha dovuto affrontare difficoltà sia congiunturali che strutturali. Tali difficoltà hanno penalizzato l’attività di Eurofly in una fase di importante crescita, determinando un grave deterioramento della redditività ed una importante riduzione delle consistenze patrimoniali e finanziarie. Tra i maggiori fattori di criticità si evidenziano: Progressivo deterioramento del business charter riferibile essenzialmente, in aggiunta all’instabilità politica e climatica di alcune specifiche aree geografiche (es Egitto, Caraibi), ad un basso margine di contribuzione delle attività di corto e medio raggio (Spagna, Grecia e Nord-africa) il quale trova la sua principale ragione nella modifica dei comportamenti d’acquisto del cliente turista, che si sono evoluti a sfavore dei “pacchetti tutto compreso” offerti dai tour operator tradizionali. Presidio dei processi operativi: a seguito del cambiamento dell’assetto proprietario avvenuto nel 2003, la struttura tecnico-organizzativa si è dovuta evolvere in modo da assicurare, in un settore caratterizzato da elevati rischi operativi e finanziari, una totale autonomia progettuale e gestionale. Nonostante i notevoli sforzi ed anche in considerazione della transizione in corso da un modello di business charter ad un modello di business misto charter/linea, la Società non è ancora riuscita a presidiare in modo soddisfacente alcuni processi chiave, da ciò sono derivati non solo coefficienti di puntualità dei voli inferiori alla media del settore ma anche l’insorgenza di extra costi gestionali e riduzioni della resa commerciale. Avvio di talune nuove attività di trasporto aereo di lungo raggio: il collegamento tra Milano Malpensa e New York Jfk operato con aeromobile Airbus 319 Cj a 48 posti all business ha determinato, nell’esercizio 2006, un risultato operativo negativo di circa 9,5 mln di euro a fronte di un fatturato di circa 9,6 mln di euro. Tale collegamento (cancellato a fine gennaio 2007), originariamente progettato per partire da Milano Linate, è stato spostato per restrizioni normative all’aeroporto di Milano Malpensa e si è trovato a competere direttamente con i voli effettuati da vettori italiani e statunitensi. Lo spostamento dell’aeroporto di partenza non ha consentito ad Eurofly di catturare proprio quel target di clientela al quale intendeva preliminarmente rivolgersi, rappresentato per l’appunto da coloro che, in alternativa all’aeroporto di Milano Malpensa, preferiscono imbarcarsi a Linate e raggiungere la destinazione New York tramite voli indiretti di altre compagnie. Complessivamente Eurofly ha registrato nel 2006 una perdita netta di Euro 29,1 milioni, pari a circa il 10% del fatturato, contro una perdita pari ad Euro 2,8 milioni dell’anno precedente. Più nel dettaglio, le principali variabili economiche e finanziarie relative all’esercizio 2006 possono essere così sintetizzate: (i) Ricavi. I ricavi totali nel 2006 sono cresciuti di circa il 7% con un valore pari ed Euro 296,7 milioni di euro, grazie anche all’incremento della Business Unit di lungo raggio che ha più che compensato la diminuzione dei ricavi riportata dal medio raggio; (ii) Numero di ore volate. Il numero di ore volate nel 2006 è cresciuto del 4,7% rispetto al 2005. L’attività svolta con aerei propri è cresciuta del 15% a fronte del calo dell’attività svolta con aerei di terzi (wet lease passivo); (iii) Ebitdar. L’ebitdar ha registrato un calo di 6,1 milioni di euro attestandosi a 25,6 milioni (8,8% di incidenza sui ricavi). La contrazione è stata determinata anche dall’aumento del costo del carburante, dalla crescita dei costi dei materiali e di manutenzione. (iv) Ebitda. L’ebitda è negativo per 9,5 milioni di euro, contro un dato positivo pari a 4,7 milioni nel 2005. La riduzione, oltre che ad essere ascrivibile ai fattori che hanno influenzato l’Ebitdar, è principalmente conseguente al significativo incremento dei costi relativi ai noleggi operativi per effetto dell’ampliamento della flotta, dell’aumento dei tassi di interesse (ai quali sono indicizzati 5 degli 8 contratti di leasing degli aeromobili di medio raggio) ed infine del rinnovo di alcuni contratti scaduti nel 2005 che hanno condotto ad un innalzamento dei canoni contrattuali su tre aeromobili. (v) Ebit. L’ebit, negativo di 25,9 milioni di euro, è stato penalizzato, oltre che dai fenomeni sopra evidenziati, anche dalla presenza di ammortamenti crescenti determinati dall’ingresso in flotta dell’A319, di accantonamenti relativi a costi manutentivi ciclici e di accantonamenti al fondo svalutazione crediti, questi ultimi a fronte sia di inesigibilità specifiche che, più in generale, del deterioramento del merito creditizio dei tour operator. Inoltre nell’esercizio sono state effettuate svalutazioni di attività non correnti in ragione dell’allineamento al presumibile valore di realizzo, che, con riferimento alla flotta, tiene conto delle nuove prospettive di esercizio dell’aeromobile A319. Le differenze rispetto ai dati precedentemente comunicati al mercati sono dovute prevalentemente ai costi legati ad incentivi all’esodo del personale ed alla svalutazione effettuata nell’esercizio di attività non correnti. (vi) Risultato Netto. Il risultato netto è negativo per 29,1 milioni di euro, in calo di 26,4 milioni rispetto al 2005. Tale peggioramento è anche influenzato dall’incremento degli oneri finanziari. La crescita di questi ultimi è determinata prevalentemente dalle perdite sui cambi derivanti dalla diminuzione di valore dei depositi cauzionali denominati in dollari, per effetto dell’andamento del cambio euro / dollaro. Inoltre, l’incremento della perdita rispetto al 2005 risente anche della assenza di benefici da dismissione di attività, che avevano positivamente influenzato il risultato dello scorso esercizio per 1,6 milioni di euro. (vii) Posizione Finanziaria Netta. La posizione finanziaria netta a fine anno è negativa per 27,9 milioni di euro. Il peggioramento di oltre 23 milioni di euro da fine 2005 è determinato prevalentemente dalla perdita dell’esercizio, nonché dall’assorbimento di liquidità legato all’andamento del capitale circolante. Il patrimonio netto è pari a 16,7 milioni di euro. Principali fatti avvenuti dopo la chiusura del periodo e prevedibile evoluzione della gestione. Successivamente al 31 dicembre 2006 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato i seguenti interventi: Sospensione del collegamento tra Milano e New York. Come anticipato con comunicato stampa del 23 gennaio 2007, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di sospendere il collegamento tra Milano e New York, operato con l’aeromobile A319 . Sublocazione del quinto aeromobile Airbus A330. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deliberato di sub - locare il quinto aeromobile Airbus A330 in arrivo nel mese di marzo 2007, al fine di contenere i rischi e gli investimenti relativi all’incremento di capacità. Applicazione del contratto di solidarietà. In data 30 gennaio 2007, tramite comunicazione alle Organizzazioni Sindacali ed al Ministero del Lavoro, Eurofly ha avviato la procedura di licenziamento collettivo per riduzione di personale ai sensi degli artt. 4 e 24 della Legge 23 luglio 1991, n. 223, per complessive 134 unità. Con accordo sindacale siglato in sede ministeriale il 15 marzo 2007 è stata scongiurata l’eventualità dei licenziamenti collettivi, attraverso l’applicazione del contratto di solidarietà (previsto tra gli strumenti alternativi ai licenziamenti collettivi dalla legge 223/91) per un periodo di 24 mesi, decorrenti dal 1° aprile 2007. Prevedibile evoluzione della gestione . Il Consiglio di Amministrazione ritiene che, nonostante i primi interventi realizzati nei primi mesi del 2007, la situazione della Società, in assenza di ulteriori ed importanti interventi strutturali, possa evolvere verso una contribuzione insufficiente a coprire i costi fissi. Il Consiglio di Amministrazione ritiene che il percorso di risanamento della Società si possa prioritariamente realizzare mediante la creazione di forti sinergie operative e commerciali con l’azionista Meridiana S. P. A. Nonché mediante il miglioramento dei processi industriali. Questo percorso consentirebbe di ottenere, in tempi ragionevoli, una buona redditività della rete a fronte di ridotti investimenti commerciali, tecnologici e di know how. Il Consiglio di Amministrazione ritiene, altresì, che nel caso in cui tale processo di creazione di sinergie operative e commerciali con l’azionista Meridiana S. P. A. Non risultasse praticabile, la strada per il risanamento della Società sarà basata sul miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza aziendale. Questa alternativa sarà ovviamente caratterizzata dalla necessità di maggiori investimenti commerciali e tecnologici e da tempi più lunghi per il raggiungimento dell’equilibrio economico. Il Consiglio di Amministrazione ritiene che entrambe le ipotesi di ristrutturazione assicurino per almeno 12 mesi la continuità aziendale ed approverà, entro il 15 aprile p. V. , il piano industriale 2007-08. Convocazione Assemblea Ordinaria e Straordinaria Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di convocare l’Assemblea Ordinaria e Straordinaria degli Azionisti per il 30 aprile 2007 (in prima convocazione) ed occorrendo per l’8 maggio 2007 (in seconda convocazione) per l’approvazione del Bilancio di Esercizio al 31 dicembre 2006. L’assemblea Ordinaria sarà chiamata a deliberare anche in merito alla proroga della durata dell’incarico di revisione contabile, conferito alla Deloitte&touche S. P. A e in scadenza con l’approvazione del bilancio di esercizio 2007, per ulteriori 6 esercizi. In seduta straordinaria verranno sottoposte alla approvazione della Assemblea le modifiche dello Statuto Sociale, in adeguamento della Legge 28 dicembre 2005, n 262 e al Decreto Legislativo 29 dicembre 2006, n 303. . |
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SAGAT, AEROPORTO DI TORINO: IL CDA ESAMINA IL BILANCIO 2006 CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO CHIUSO CON UN FATTURATO RECORD DI OLTRE 65 MILIONI DI EURO E UTILE NETTO DI OLTRE 6,9 MILIONI DI EURO IN LINEA CON IL 2005. |
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Caselle T. Se, 29 marzo 2007 – Il Consiglio di Amministrazione di Sagat S. P. A. , società azionaria di gestione dell’aeroporto di Torino, riunitosi il 27 marzo sotto la presidenza di Maurizio Magnabosco, ha varato il progetto di Bilancio di esercizio della Capogruppo e il Consolidato dell’anno 2006. L’esercizio 2006 è stato caratterizzato dal completamento, con 14. 583 migliaia di euro, dell’ambizioso piano triennale di investimenti del Gruppo (per complessivi 82. 375 migliaia di euro) realizzato anche in vista di Torino 2006. Le principali opere portate a termine sono state: ampliamento e ristrutturazione dell’aerostazione passeggeri e realizzazione della nuova aerostazione aviazione generale e del relativo piazzale aeromobili, nuovo edificio e impianto per lo smistamento dei bagagli in partenza (Bhs), nuovo fabbricato check-in remoti, passerelle di collegamento tra parcheggio multipiano ed aerostazione passeggeri, nuovi parcheggi bus/autovetture. Gli investimenti realizzati hanno permesso al Gruppo di migliorare il livello dei servizi erogati ai passeggeri (raggiungendo il lusinghiero risultato del 97,3% di passeggeri complessivamente soddisfatti) e di offrire nuove attività commerciali grazie alle quali i ricavi sono cresciuti in misura maggiore rispetto ai costi, migliorando così i margini e la capacità di sostenere ammortamenti e oneri finanziari collegati alla nuova infrastruttura. L’esercizio 2006 ha, peraltro, fatto registrare soddisfacenti risultati economici nonostante l’impatto negativo dell’entrata in vigore della Legge 248/05 sui cosiddetti “Requisiti di Sistema”, l’incremento di costi relativi alle nuove infrastrutture e l’aumento di oltre l’11% delle spese commerciali per la promozione dello scalo e dei collegamenti aerei. Il Conto Economico Consolidato, è stato chiuso con il record di fatturato per il Gruppo (65. 479 migliaia di euro) e un utile netto di 6. 909 migliaia di euro. I ricavi da traffico aereo, che hanno costituito il 62% del totale ricavi, si sono attestati a 40. 360 migliaia di euro, in crescita di 2. 730 migliaia di euro grazie al buon andamento del traffico che nel 2006, anche grazie all’evento olimpico, ha segnato il record assoluto per Torino Caselle con 3. 260. 974 passeggeri. I ricavi da attività commerciale e gli altri ricavi non aeronautici si sono attestati a 25. 119 migliaia di euro, pari al 38% del totale, con una crescita di 7. 461 migliaia di euro rispetto all’anno precedente grazie all’entrata a regime delle attività degli Airport Retail Corner e agli incrementi registrati da tutte le altre attività. L’autofinanziamento si è incrementato dell’11,7%, in gran parte dovuto alla crescita degli ammortamenti operati nell’esercizio in seguito all’entrata in funzione delle nuove infrastrutture. L’indebitamento finanziario netto, causato da circa 35 milioni di euro di esborsi per investimenti di competenza sia infrastrutturali che finanziari e dalla liquidazione dei debiti contratti nel precedente esercizio per la realizzazione delle opere olimpiche, ha superato i 30 milioni di euro, con una previsione di rientro nel breve periodo anche grazie all’incasso dei contributi collegati alle opere olimpiche ancora da ricevere. A livello della Capogruppo Sagat S. P. A. , il valore della produzione si è attestato a 55. 004 migliaia di euro (+9. 899 migliaia di euro sull’anno precedente) con un margine operativo lordo di 23. 061 migliaia di euro (+4. 380 migliaia di euro) e un risultato operativo di 11. 999 migliaia di euro (+1. 943 migliaia di euro). L’utile netto è stato pari a 6. 967 migliaia di euro (+123 migliaia). Il Consiglio di Amministrazione ha proposto infine la distribuzione di un dividendo di 2,05 euro per ognuna delle 1. 970. 000 azioni del valore nominale di 5,16 euro cadauna, per un importo complessivo di 4. 038 migliaia di euro, con un pay-out del 58% dell’utile netto d’esercizio, in crescita dell’86% rispetto a quanto distribuito il precedente anno. L’assemblea per l’approvazione del Bilancio è prevista in prima convocazione per il giorno 8 maggio prossimo. Per il 2007, l’Amministratore Delegato Fabio Battaggia ha dichiarato: “In conseguenza dell’andamento dei volumi di traffico previsti in crescita sullo scalo e in attesa di un definitivo chiarimento del quadro regolatorio, lo sforzo del management è rivolto al progetto sviluppato con la Regione Piemonte e gli Enti Locali per promuovere i collegamenti con il territorio quale destinazione turistica incoming e al mantenimento dei risultati economici raggiunti, malgrado l’esercizio appena concluso sia stato caratterizzato da componenti positive non ripetibili e nonostante le significative penalizzazioni introdotte dalla Legge Finanziaria 2007”. . |
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NUOVO COLLEGAMENTO PER BELFAST CON JET2 |
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Milano, 29 marzo 2007 – Da ieri 28 marzo è attivo il nuovo collegamento Orio al Serio - Belfast, effettuato da Jet2. Com, compagnia aerea low cost del Regno Unito, con velivolo Boeing 737-300 da 148 posti. Il volo si effettua con frequenza quadrisettimanale: lunedì, mercoledì, venerdì e domenica. . |
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RAIKKONEN ALLA RICERCA DEL MIGLIOR ASSETTO DELLA F2007 IN MALESIA |
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Maranello, 29 marzo 2007 - Ieri, seconda giornata di prove della settimana per la Scuderia Ferrari Marlboro, impegnata anche oggi insieme ad altre nove squadre sul circuito di Sepang, in Malesia. Kimi Raikkonen ha proseguito nel lavoro di ricerca del miglior assetto della F2007 su questo tracciato, dedicandosi anche a prove di elettronica ed aerodinamica. Questo il riassunto in cifre della giornata: 61 giri percorsi, il più veloce nel tempo di 1. 35. 258. Le prove su questo circuito proseguiranno anche oggi: in pista ci sarà Felipe Massa. Circuito: Sepang International Circuit, 5,543 km; Pilota: Kimi Raikkonen; Vettura: F2007; Meteo: temperatura aria 28/36 °C, temperatura asfalto 32/45 °C. Sereno. . |
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FERRARI A TECHNO-CLASSICA 2007 |
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Essen (Germania), 29 marzo 2007 - Ferrari sarà presente a Techno-classica 2007, l´importante salone dell´auto d´epoca, con uno stand dedicato a Ferrari Classiche, l´ente di Maranello che ha il compito di fornire ai possessori di vetture storiche del Cavallino Rampante i servizi di restauro, manutenzione, assistenza tecnica e Certificazione d´Autenticità. Inaugurato nella sua nuova sede presso la parte originaria della fabbrica nell´estate del 2006, Ferrari Classiche rappresenta oggi una realtà consolidata nella tutela di un patrimonio unico. A dimostrarlo sono, in questa sua prima fase di attività, le 496 richieste di certificazione (308 delle quali già evase) e le 84 vetture ripristinate presso l´officina, tra le quali 12 restauri completi. Non mancano poi i progetti per il futuro, e l´intenzione di strutturarsi sempre più capillarmente in tutto il mondo, partendo da Europa e Nord America. A questo proposito l´obiettivo è di giungere alla nomina di 17 centri denominati ´Ferrari Classic Certification Centre´ entro la fine dell´anno. Fin da subito le Ferrari sono state oggetto di culto e collezione. Per questa ragione, una tra le principali attività di Ferrari Classiche è costituita dalla Certificazione di Autenticità. Si tratta di un servizio rivolto alle Ferrari stradali che abbiano superato i vent´anni dalla produzione e a tutte le vetture da competizione, Formula 1 incluse, indipendentemente dal loro anno di costruzione. Il documento di certificazione attesta ufficialmente l´autenticità della vettura col vantaggio di diventare garanzia qualificante in caso di vendita della vettura stessa. Durante il processo di certificazione la vettura viene sottoposta ad un attento esame effettuato nel reparto Ferrari Classiche direttamente a Maranello o nei centri espressamente autorizzati in tutto il mondo. Grazie alla completa documentazione storica in possesso dell´azienda, un´apposita commissione di esperti (Cocer - Comitato di Certificazione) presieduta dall´ing. Piero Ferrari è in grado di valutare le caratteristiche tecniche di ogni vettura. L´esame tecnico costituisce pertanto l´elemento fondamentale nel processo di certificazione, e accerta che la vettura sia totalmente funzionante e che telaio, motore, cambio, trasmissione, sospensioni, freni, ruote, carrozzeria ed interni siano originali, o conformi ad essi. In presenza di particolari meccanici non originali, Ferrari, se richiesto, può fornire, per il ripristino dell´autenticità della vettura quando ne sussistano le condizioni, i ricambi, conformi agli originali, realizzati con i disegni progettuali e le attrezzature specifiche in collaborazione con fornitori ufficiali o direttamente in fabbrica. La realizzazione e la fornitura di componenti originali è ovviamente funzionale alle attività di restauro e manutenzione, sempre gestite da Ferrari Classiche al fine di recuperare in pieno i modelli storici del Cavallino Rampante. La soddisfazione dei sempre più numerosi clienti è evidente nella volontà di ritirare la propria auto, dopo gli interventi di ripristino, direttamente presso la sede di Ferrari Classiche, con la possibilità di lasciare una dedica sul libro che raccoglie gli attestati di stima nei confronti del lavoro di assistenza svolto con tanta professionalità e passione. L´attenzione della Casa nei confronti del mondo delle vetture classiche nel 2007 si arricchisce di numerose attività e eventi. A partire da una conferma, quale i campionati Shell Ferrari Historic Challenge Europa e Nord America, con una partecipazione media che lo scorso anno ha toccato le circa 80 unità nell´arco di un calendario complessivo di 10 appuntamenti. Proprio il fine settimana del 31 marzo - 1 aprile si svolgerà all´Autodromo Internazionale del Mugello il primo weekend stagionale della serie continentale, nell´ambito del "1° Mugello Historic Festival". Ferrari renderà poi omaggio alla Mille Miglia (17-19 maggio) con la partecipazione della originale 315 S che con Piero Taruffi vinse nel 1957 l´ultima edizione della leggendaria corsa italiana. "Ferrari Leggenda e Passione" è poi il nome dell´asta organizzata da Rm Auctions in collaborazione con Sotheby´s che il 20 maggio avrà luogo a Maranello e vedrà protagonisti alcuni tra i modelli più celebri della Casa, quali ad esempio una 340 Mm (1953) e una 275 Gtb4 (1966), oltre a una importante selezione di memorabilia. Splendido suggello tra le iniziative che concluderanno a Maranello il "Ferrari 60 Relay", l´evento che festeggia il 60° anniversario dell´azienda toccando i cinque continenti, è il "Concorso d´Eleganza Ferrari 60", in programma domenica 24 giugno presso la Pista di Fiorano. In gara per il premio di ´Best of Show´ e per numerosi altri riconoscimenti vi saranno ottanta vetture appartenenti alle categorie Gran Turismo (12 cilindri fino ai primi anni ´70 e serie speciali) e Sport-prototipo. Precederanno il Concorso il "Ferrari 60 Classic Tour", che si svolgerà venerdì 22 giugno e che porterà i partecipanti sulle strade tradizionalmente percorse dai collaudatori del Cavallino, e la sfilata ufficiale di presentazione delle vetture in concorso con votazione del pubblico, sabato 23 giugno, sempre presso la Pista di Fiorano. . |
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RENAULT: NUOVE NOMINE A PARTIRE DAL 2 APRILE |
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Roma, 29 mrazo 2007 - Bernard Ollivier è nominato Direttore dei Siti di Guyancourt-aubevoye e Rueil-lardy. Riporta gerarchicamente a Jean-louis Ricaud, Direttore Generale Aggiunto Ingegneria e Qualità e, funzionalmente, a Gérard Leclercq, Direttore Risorse Umane del Gruppo. Bernard Ollivier, nato l’11 marzo 1952, diplomato presso l’Ecole Nationale Supérieure des Mines di Parigi, dal 1975 al 1977 lavora presso il Ministero del Piano Algerino. Entrato in Renault nel 1977, occupa varie posizioni nel dipartimento pianificazione, finanze e gestione. Dal 1992 è Direttore del Controllo di Gestione e del Piano presso la Direzione Commerciale Renault e successivamente Direttore Commerciale Post-vendita di Renault Dcpv, Direttore Generale di Sodicam e Presidente-direttore Generale di Sur la route. A gennaio 2000, assume la direzione del Gruppo Cat. Dal luglio 2001 è Direttore Generale della divisione Renault Sport Technologies. Rémi Deckoninck è nominato Direttore Generale della Divisione Renault Sport Technologies (Drst) in sostituzione di Bernard Ollivier. Riporta gerarchicamente a Patrick Pélata, Direttore Generale Aggiunto Piano, Prodotto, Programmi. Rémi Deckoninck, nato l’8 maggio 1950, titolare di un master in matematica e di una laurea in fisica, ingegnere presso l’Ismcm (Istituto Superiore dei Materiali e della Costruzione Meccanica), entra in Renault nel 1976 presso la Direzione Post-vendita. Nel 1980 è nominato Capo dei Servizi Tecnici presso la Divisione Renault Motori. È Capo Prodotto Gamma Base (1985) e successivamente Capo Prodotto Avanzato presso la Direzione Prodotto (1989). Nel 1993 diviene Responsabile del Servizio Creazione di Prototipi futuri presso la Direzione dell’Ingegneria Veicolo e nel 1995 è nominato Direttore Prodotto di Renault. Béatrice Foucher è nominata Direttore Prodotto in sostituzione di Rémi Deckoninck. Riporta gerarchicamente a Patrick Pélata, Direttore Generale Aggiunto Piano, Prodotto, Programmi. Béatrice Foucher, nata il 6 giugno 1964, diplomata all’Agro Ensia, un master in Quality Management presso l’Escp, entra in Renault nel 1989 nella Direzione Qualità. Passa nel 1993 alla Direzione Piano Prodotto Progetti dove ricopre vari ruoli come Capo Prodotto, prima di essere nominata Direttore Alto di Gamma nell’aprile 2005. Jean-françois Bron è nominato Direttore delle Fabbricazioni Meccaniche. Riporta gerarchicamente a Michel Gornet, Direttore Generale Aggiunto Fabbricazioni e Logistica. Jean-françois Bron, nato il 6 aprile 1955, diplomato presso la Grande Ecole « Centrale » di Parigi, inizia la sua carriera in Psa nel 1977. Entra in Renault nel 1987 nella Direzione Metodi. Nel 1992 entra a far parte dello stabilimento di Cléon, dove ricopre vari ruoli come Responsabile di Dipartimento. Nel 1999 è nominato Direttore dello stabilimento Valladolid Motores. Nel 2002 è nominato Direttore dello stabilimento di Cléon. Philippe Nottez è nominato Direttore dello stabilimento di Cléon in sostituzione di Jean François Bron. Riporta gerarchicamente a Jean François Bron, Direttore delle Fabbricazioni Meccaniche. Philippe Nottez, nato il 9 febbraio 1959, diplomato presso l’Ecole des Mines di Douai, entra nel 1984 alla Française de Mécanique occupando vari ruoli nell’ambito della fabbricazione, prima di essere nominato Capo Dipartimento Motore. Nel 2004 viene nominato Vice Direttore dello stabilimento di Cléon. . |
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VISITA DEL PRESIDENTE FIA ALLA SUZUKI MOTOR CORPORATION |
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Robassomero, 29 Marzo 2007 Il Presidente della Fia (Federazione Internazionale dell’Automobile), Max Mosley, ha visitato il 15 marzo 2007 la Suzuki Motor Corporation. Ha voluto dare il benvenuto a Suzuki nel Fia Wrc (Campionato Mondiale Rally) in attesa di seguirne i successi nelle attività rallystiche. Suzuki prenderà parte al Wrc con la Sx4 dal 2008, mentre inizierà i test europei in aprile oltre a partecipare – in via sperimentale – al Rally di Francia (ottobre 2007) e al Rally della Gran Bretagna (novembre 2007). Ha dichiarato il sig. Mosley: “Sono onorato di aver potuto visitare la Suzuki Motor Corporation durante il mio breve soggiorno in Giappone. Io ammiro la Suzuki, in quanto produce vetture e moto dall’elevato contenuto tecnologico e al tempo stesso sportive e divertenti. Certamente il marchio Suzuki è il benvenuto al Campionato Mondiale Rally Fia. Trattandosi di uno dei maggiori produttori di motori, non vedo l’ora di seguirlo in questo prestigioso campionato. ” . |
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NUOVA CAMPAGNA CONTRO GLI INCIDENTI IN MOTO "NO CREDIT" |
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Bolzano, 29 marzo 2007 - Il presidente della Provincia Luis Durnwalder e l´assessore provinciale Florian Mussner, hanno presentato le modalità di prosecuzione della campagna di prevenzione degli indicenti in moto "No credit" che sarà portata avanti nel corso del 2007 assieme a varie organizzazioni. L´alto Adige è molto amato dai motociclisti per i percorsi impegnativi dalle molte curve; però, ogni anno si registrano numerosi incidenti gravi con conseguenze mortali sulle strade altoatesine che vedono spesso coinvolti motociclisti. L’introduzione del nuovo Codice della Strada e la patente a punti ha avuto quale effetto evidente la sensibile riduzione del numero complessivo degli incidenti, ma tale riduzione è assai limitata nel caso specifico di incidenti con moto coinvolte. In base alle statistiche dell’Astat, nel 2005 in Alto Adige su 483 incidenti che vedono coinvolti motociclisti hanno perso la vita 25 motociclisti (morti sulla strada in totale 70). Secondo dati non ufficiali nel 2006 tale cifra si è ridotta a 17 morti (morti totali 54) su un totale di 396 di incidenti con motociclisti. La maggior parte dei motociclisti morti erano turisti, per quanto riguarda l’età le fasce maggiormente colpite sono quelle dai 18 ai 24 anni e quella oltre i 65 anni. Come hanno sottolineato il presidente della Provincia, Luis Durnwalder, e l’assessore provinciale ai lavori pubblici Florian Mussner un contributo alla riduzione del numero di incidenti e di morti in moto può essere ascritto alla campagna di prevenzione contro gli incidenti in moto e per la sicurezza stradale “No credit” avviata dalla Provincia nel 2006, che sarà proseguita nel 2007, con un pacchetto strutturato in tre punti: interventi sulla rete stradale, comunicazione, collaborazione con forze dell’ordine ed altre organizzazioni. Obiettivo come ha detto il presidente Durnwalder sensibilizzare e responsabilizzare i motociclisti, soprattutto i più giovani, inducendoli a modificare il comportamento in strada, evitare così incidenti e salvare vite umane. Una delle cause più frequenti degli incidenti mortali in moto continua ad essere l’eccessiva velocità e la sopravvalutazione delle proprie capacità di controllare il mezzo. Come ha posto in evidenza Josef March, direttore del Dipartimento lavori pubblici, che coordina il gurppo di lavoro che ha ideato la campagna di sensibilizzazione, oltre il 40 per cento degli incidenti in moto aviene senza il coinvolgimento di altri mezzi, per quanto attiene la responsabilità in presenza di incidenti mortali essa è da ascrivere al motociclista nel 50 per cento dei casi. Per sovvertire tale tendenza è stata attivata la campagna “No credit” che nel 2006 ha visto l’installazione in 60 punti strategici su arterie stradali pericolose di 120 manifesti (uno per direzione di marcia), che nel 2007 saranno sostituiti da quelli nuovi con una nuova immagine, nonché la sistemazione dei guardrail in 15 punti pericolosi per complessivi 3 chilometri, ai quali nel 2007 se ne aggiungeranno altrettanti. Come ha spiegato March lo spazio libero fra il corpo lungo del guardrail e la sede stradale viene coperto con una lamiera aggiuntiva che in caso di caduta dei motociclisti evita lo scivolamento verso l’esterno e ferimenti gravissimi. Inoltre se nel 2006 sono stati stampati 30. 000 pieghevoli informativi (con indicazioni su spazio di frenata e di arresto ed indirizzi Internet per l’educazione stradale e per consigli) distribuiti presso le autoscuole, presso i concessionari di moto, ai valichi, alle barriere autostradali, nelle scuole ecc. , nel 2007 ne saranno distribuiti altri 25. 000. Opuscoli informativi, distribuiti in abbinamento a quotidiani e riviste specializzate italiane ed estere, si occuperanno della tematica avendo quale target un pubblico più vasto. L’azione di prevenzione e sensibilizzazione sarà accompagnata da spot radiofonici, da uno spot da proiettare nei cinema e da pubblicità sugli autobus urbani con lo slogan “Kill your speed not yourself” (per i motorini) ed extraurbani (per le moto più potenti). Nei mesi estivi si svolgeranno iniziative di sensibilizzazione in varie località della provincia con la distribuzione di cartoline e adesivi, con l’esposizione di una moto incidentata, e le forze dell’ordine incrementeranno l’attività di controllo; sarà, inoltre, attivata una pagina Internet www. Bikersafety. It e pubblicati vari articoli nella stampa. In autunno nelle scuole altoatesine sarà, altresì, indetto un concorso di idee. L’assessore Mussner ha sottolineato l’importanza della collaborazione con club motociclistici, autoscuole ed altre istituzioni coinvolte nella realizzazione della campagna di sensibilizzazione, ringraziando tutti per l’impegno profuso. . |
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TRASPORTI: SONEGO INCONTRA UGL SU RIFORMA TPL |
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Trieste, 29 marzo 2007 - Confronto positivo e di merito sulla riforma del trasporto pubblico locale, gomma e rotaia, tra l´assessore regionale ai Trasporti, Lodovico Sonego, e la delegazione dell´Ugl composta dal segretario regionale Quirino Stortini e dal segretario delle attività ferroviarie Giovanni Falanga. Lo annuncia l´esponente regionale al termine dell´incontro che ha consentito di illustrare gli obiettivi della riforma. Vogliamo riorganizzare l´intero settore, ha affermato Sonego, con lo scopo di garantire migliori servizi agli utenti con più quantità e più qualità. Ci prefiggiamo una politica di fortissima integrazione gomma, ferrovia, marittimo, aereo nonchè l´integrazione tariffaria. E´ un obiettivo che desideriamo perseguire con lo strumento del gestore unico. In tale quadro, ha proseguito l´assessore, ci saranno le dovute garanzie anche per i lavoratori per i quali sarà prevista la clausola sociale. E´ prevedibile, conclude Sonego, che già nel corso delle prossime settimane sia pronto il disegno di legge della riforma del trasporto pubblico locale che includerà anche la materia della Motorizzazione Civile e delle competenze ex Anas. Ci sarà un adeguato confronto con le organizzazioni sindacali anche sulle due ulteriori materie del provvedimento legislativo. . |
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SICUREZZA IN GALLERIA SEMINARIO AL TEATRO DELLA GIOVENTÙ, UN PREMIO AL MIGLIOR PROGETTO |
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Genova, 29 marzo 2007 - <Un grande successo di pubblico ed un notevole interesse per il problema della sicurezza in galleria nel seminario che abbiamo organizzato su questo argomento di scottante attualità. Abbiamo deciso di istituire un premio per il miglior progetto sul tema>. Lo ha annunciato l´ing. Tullio Russo, presidente delle Commissioni Sicurezza Gallerie del Ministero delle Infrastrutture - Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, a margine del seminario "Sicurezza in galleria: normativa, progetti, nuove tecnologie" in corso di svolgimento al Teatro della Gioventù, organizzato dalle Commissioni Sicurezza Gallerie Stradali e Ferroviarie con il patrocinio del Ministero delle Infrastrutture, del Ministero dei Trasporti e della Regione Liguria. <In questo seminario - ha aggiunto l´ing. Russo - ci occupiamo anche della sicurezza nelle gallerie metropolitane ed esaminiamo la situazione alla luce delle nuove metodologie di progettazione sia nei sistemi a guida vincolata, sia nei sistemi stradali. Ci siamo rivolti alla formazione di giovani laureandi e laureati di Ingegneria e ai tecnici della Pubblica Amministrazione, ai progettisti e ai gestori delle infrastrutture> . |
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TRENITALIA: CARLO PINO E’ IL NUOVO DIRETTORE REGIONALE DEL LAZIO |
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Roma, 29 marzo 2007 - Carlo Pino è il nuovo Direttore Regionale di Trenitalia nel Lazio. Sostituisce Fiorenzo Carassai, che guiderà la struttura di “Manutenzione Corrente” della Divisione Passeggeri Regionale di Trenitalia. Carlo Pino ha 51 anni e lavora nel Gruppo Ferrovie dello Stato dal 1977. Due lauree umanistiche conseguite con il massimo dei voti e la lode, Carlo Pino dal 1991 al 1999 è stato Responsabile dei Rapporti Esterni della Divisione Trasporto Locale e ideatore, insieme a Cesare Vaciago, dei periodici “Amico Treno” e “Amico Metrebus” di cui è stato anche Direttore Responsabile. Dall’agosto del 1994 all’ottobre del 1995 ha fatto parte di un gruppo di lavoro delle Ferrovie dello Stato che, su incarico del Comune di Roma, ha lavorato per il risanamento di Atac e Cotral. Dal 1999 al 2002 gli è stata affidata la responsabilità del Progetto Ferrovie in Gestione Commissariale Governativa (16 Aziende con complessivi 14. 500 addetti e 120 Dirigenti), concluso con la trasformazione in Società a responsabilità limitata di 13 Aziende. Nell’ambito di quel Progetto ha ricoperto anche gli incarichi di Commissario della Ferrovia Centrale Umbra e di Direttore Generale e Commissario della Ferrovia Circumetnea. E’ stato vicepresidente di Fenit e di Asstra. Direttore Regionale dal 2000 al 2002 in Sicilia e dal 2002 al 2005 in Campania, Carlo Pino è poi passato a guidare la Direzione Territoriale di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. Nel 2006, in occasione delle Olimpiadi Invernali di Torino, ha avuto l’incarico di “Olympic Project Leader” per il Gruppo Ferrovie dello Stato. Oltre che in Sicilia, Campania, Piemonte, Liguria, Umbria e Valle d’Aosta ha lavorato a varie riprese in Lombardia e in Friuli Venezia Giulia. Carlo Pino, iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti, è anche autore di alcuni saggi e di numerosi articoli giornalistici. . |
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ILLY/SONEGO A INAUGURAZIONE RINNOVO STAZIONE FS TS |
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Trieste, 29 marzo 2007 - Il presidente della Regione Riccardo Illy è intervenuto ieri all´inaugurazione della rinnovata stazione ferroviaria di Trieste, riaperta nella sua completezza al pubblico dopo due anni di lavoro ed un investimento di oltre 5 milioni di euro. Obiettivo della riqualificazione, hanno ricordato il presidente e l´amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Innocenzo Cipolletta e Mauro Moretti, e Paolo Simioni, ad di Centostazioni (società responsabile della valorizzazione e della gestione di 103 stazioni in Italia), è stato il recupero della struttura architettonica della seconda metà dell´800, rendendo nel contempo le aree interne più moderne, accessibili e funzionali con la creazione, ad esempio, di una piazza commerciale. A questo modello di recupero ha espresso il suo plauso il presidente Illy, che ha sottolineato come la nuova stazione potrà essere "vissuta" ed apprezzata dalla comunità locale, in particolare nel momento in cui sarà ristrutturato a centro commerciale anche l´adiacente Silos ed ancora di più allorchè "riusciremo a dare un nuovo utilizzo al Porto Vecchio, estendendo così la città verso il mare". La nuova stazione ferroviaria (che rappresenta un biglietto da visita importante per la città, hanno osservato il sindaco Roberto Dipiazza e la presidente della Provincia, Maria Teresa Bassa Poropat), testimonia, ha aggiunto Illy, anche l´impegno di Fs sul territorio del Friuli Venezia Giulia e sul ruolo di questa regione nelle sua proiezione verso Est. Ricordati la realizzazione della ferrovia Pontebbana e la modifica di alcune gallerie sulla tratta Trieste-monfalcone (che hanno consentito nel 2006 l´avvio del servizio della cosiddetta Autostrada ferroviaria con il trasporto su rotaia di 36 mila autocarri dal porto di Trieste a Salisburgo), Illy ha affermato di ritenere "la ferrovia il mezzo di trasporto terrestre del futuro". Ciò in considerazione degli ingenti risparmi energetici, dei maggiori livelli di sicurezza rispetto al trasporto merci su strada e del fatto che la ferrovia "consuma", a parità di merci e persone trasportate, meno territorio rispetto ad un´autostrada. "Spero dunque che alcune delle difficoltà che vengono ancora frapposte da ambientalisti o sedicenti tali possano essere superate, per permettere il più rapido completamento del programma di rinnovamento delle infrastrutture ferroviarie in Italia soprattutto nei suoi collegamenti internazionali". Illy, intervenuto oieri all´inaugurazione assieme all´assessore regionale ai Trasporti Lodovico Sonego, ha infine auspicato un ulteriore miglioramento del servizio ferroviario in Friuli Venezia Giulia, sia in quello a lunga percorrenza che a carattere regionale: in quest´ultimo settore, ha indicato il presidente, la Regione ha investito molto negli ultimi anni, anche perchè "riteniamo fondamentale il trasporto dei passeggeri pendolari". . |
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TRASPORTI: ILLY A PRODI PER CONFERENZA ITA-SLO CORRIDOIO V |
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Trieste, 29 marzo 2007 - Il presidente della Regione Riccardo Illy, intervenendo ieri all´inaugurazione della rinnovata stazione ferroviaria di Trieste, ha confermato il prossimo invio di una lettera al presidente del Consiglio Romano Prodi per sollecitare da parte del ministro Alfonso Pecoraro Scanio la tempestiva nomina del rappresentate del ministero dell´Ambiente alla Conferenza intergovernativa Italia e Slovenia per la realizzazione delle opere ferroviarie transfrontaliere del Corridoio V. La procedura per la costituzione della Conferenza, ha osservato Illy, indispensabile per passare dagli accordi sul tracciato al progetto preliminare della nuova linea ferroviaria ad alta velocità/alta capacità, è di fatto bloccata da mesi dalla mancata nomina di un rappresentante del dicastero dell´Ambiente. Spero, ha inoltre affermato Illy, che il Governo nazionale affidi quanto prima alle Ferrovie dello Stato le risorse necessarie alla progettazione comune, assieme ad Autovie Venete, dei sovrappassi e dei ponti nei tratti in cui la nuova linea ferroviaria affiancherà la terza corsia autostradale. . |
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AMMODERNAMENTO STAZIONI FERROVIARIE SUD EST: VENDOLA, "SI APRE UNA STAGIONE NUOVA" |
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Bari, 29 marzo 2007 - “Siamo agli inizi di una stagione nuova. Il degrado della politica ferroviaria in Puglia è stato sinora frutto di un’idea sbagliata di progresso civile. Finanziare la modernizzazione delle infrastrutture ferroviarie, l’acquisto di nuovi treni e l’ammodernamento delle stazioni ferroviarie significa da un lato attivare una produttività propria, dall’altra lottare strutturalmente contro l’inquinamento ambientale”. Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola a Bari durante la conferenza stampa di presentazione del progetto di ammodernamento delle stazioni delle Ferrovie del Sud Est nelle aree barese e jonico-salentina. “La qualità di una stazione ferroviaria influisce sulla qualità della vita dei passeggeri, soprattutto di studenti e pendolari, che in questi ambienti trascorre una parte vitale della propria esistenza” ha aggiunto Vendola. “Attendere il treno in un ambiente colorato e più bello fa la differenza. E questo permetterà l’utilizzo di queste linee ferroviarie anche per scopi turistici, non solo di pendolarismo di studio e di lavoro. Vogliamo farle diventare modelli di attrazione”. . |
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“I CLUSTER DEL MARE” IL FRIULI VENEZIA GIULIA VERSO IL DISTRETTO TECNOLOGICO NAVALE E NAUTICO |
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Trieste, 29 marzo 2007 - Lo studio “I Cluster del mare”, di Area Science Park, edizioni Franco Angeli, presentato ieri mattina alla Stazione Marittima di Trieste, è la prima ricerca sistematica e completa, a carattere scientifico, sulla nautica e la cantieristica del Friuli Venezia Giulia. Realizzato grazie alla collaborazione scientifica del Dipartimento di Economia e Tecnica Aziendale dell’Università di Trieste, per completezza dell’analisi e originalità di impostazione, lo studio può rappresentare un benchmark per simili ricerche in altre regioni italiane. La ricerca va oltre la tradizionale nozione di “settore” o di “filiera” per estendersi al “cluster”, cioè all’intero network degli attori, economici e non economici, che portano un contributo significativo di progettualità, risorse e conoscenze ai sistemi. Se la cantieristica navale esprime una delle specializzazioni storiche del sistema imprenditoriale regionale, la nautica da diporto si sta sempre più affermando per gli alti tassi di crescita e le elevate performance economiche. Al fianco di aziende di rilievo globale come Fincantieri, convive una moltitudine di imprese minori, ancora capaci di realizzare produzioni e lavorazioni uniche e irripetibili, con la sapienza e l’abilità tipica dei mestieri artigiani. Di spicco i partecipanti al Convegno odierno: oltre all’autore dello studio, Andrea Tracogna, dell’Università degli Studi di Trieste, il direttore generale di Area Science Park, Giuseppe Colpani, il presidente dell’Autorità Portuale di Trieste, Claudio Boniciolli, il direttore di Assonave, Livio Marchesini, l’assessore regionale Roberto Cosolini. Momento centrale dell’evento a tavola rotonda, animata da operatori provenienti dalla nostra regione e dalla Versilia (area di eccellenza a livello internazionale per la nautica ”maggiore”), occasione per offrire al futuro Distretto Tecnologico Navale e Nautico del Friuli Venezia Giulia spunti e proposte per avviare un percorso di sviluppo centrato sull’innovazione. Quanto allo studio, questo si è basato su un’ampia ricerca sul campo, che ha coinvolto direttamente oltre 120 imprese della nautica da diporto e della cantieristica navale. Le 401 imprese della nautica censite, contano una media di 4,5 addetti, con un fatturato medio per addetto di 90mila Euro. I posti di lavoro complessivi del settore sono 2000, considerando, oltre alle imprese, anche il sistema delle infrastrutture, quali marine e porti turistici. Il fatturato complessivo del sistema è di 185 milioni di Euro l’anno (di cui 160 milioni riferiti alle sole imprese). Tutto ciò va a comporre il “cluster” della nautica in Friuli Venezia Giulia, articolata in quatto sezioni: le aziende coinvolte nei processi di realizzazione di imbarcazioni e di parti di esse (Cantieri di costruzione, Progettazione, modelli e prototipi, Costruzione scafo e lavorazioni varie, Impiantistica, Verniciatura e stuccatura, Arredamento, Tapezzeria, Allestimenti nautici, carpenteria metallica, Motori, distribuzione e installazione, Velerie, Produzione accessori e strumentazioni nautiche); le aziende dedicate ai servizi per la navigazione (Agenzie nautiche e marittime, Charter, Bunkeraggio, Commercio all´ingrosso e al dettaglio di articoli per la nautica, Servizi nautici vari); aziende di refitting e rimessaggio (Servizi di manutenzione e rimessaggio, Cantieri di riparazione, Servizi di manutenzione e riparazione, Solo rimessaggio); altre attività nautiche non classificabili. Le conclusioni cui perviene lo studio sulla cantieristica navale fanno emergere un modello tradizionale di subfornitura. Sussiste un forte dualismo tra i committenti (Fincantieri, tipicamente) e le imprese subfornitrici, sia sul piano dimensionale, che su quello tecnologico e dei modelli organizzativi. Non sono ancora molto diffusi modelli di subfornitura tecnologica evoluta o modelli di general contracting. La nautica da diporto del Fvg risulta essere prevalentemente di servizio, più che di costruzione. Una nautica fortemente integrata con il sistema delle infrastrutture per il diportista (porti turistici). Sia nelle attività di servizio che in quelle di costruzione prevalgono i modelli d’impresa artigianali. Molto interessanti le opportunità che emergono in quest’ultimo settore: la presenza di elevate competenze specialistiche, la possibilità di ulteriore sviluppo del sistema delle infrastrutture, la disponibilità di spazi anche con accesso al mare, la presenza di una rete per il trasferimento tecnologico a sostegno dello sviluppo di progetti di innovazione costituiscono un mix di fattori importanti in grado sia di promuovere uno sviluppo dall’interno – nella direzione di una nautica di maggiori dimensioni - sia di attrarre investimenti dall’esterno. Le vie di sviluppo per questo cluster di grande potenzialità prevedono l’adozione di strategie di consolidamento e aggregazione tra gli operatori, di differenziazione competitiva, di promozione dell’innovazione tecnologica e organizzava, di conservazione delle professionalità e di formazione e sviluppo del capitale umano. Studio di Area Science Park, autore Andrea Tracogna dell’Università degli Studi di Trieste “I cluster del mare”- Sintesi dello studio - “I cluster del mare” è la prima ricerca sistematica e completa, a carattere scientifico, sulla nautica e la cantieristica del Friuli Venezia Giulia. Per la completezza dell’analisi e l’originale impostazione, questo studio può rappresentare un benchmark per altre ricerche che potranno essere compiute in altre regioni italiane. La ricerca va oltre la tradizionale nozione di “settore” o di “filiera” per estendersi al “cluster”, cioè all’intero network degli attori, economici e non economici, che portano un contributo significativo, di progettualità, risorse e conoscenze, ai sistemi indagati. Il libro è basato su un’ampia ricerca sul campo, che ha coinvolto direttamente oltre 120 imprese. Inoltre, l’indagine è stata allargata all’intera popolazione di aziende che nella regione si occupano di nautica e cantieristica. Si è così potuto realizzare un censimento completo della popolazione delle imprese. In particolare, per la nautica da diporto è stata predisposta una classificazione della popolazione di imprese per tipologia di attività (Tabella 1). Questa classificazione ha consentito di comparare questo cluster regionale con altri sistemi eccellenti, in particolare con quello della Versilia. L’analisi dei modelli di impresa nei comparti nautico e cantieristico ha consentito di evidenziarne i punti di forza e le debolezze e di collocare questi cluster entro scenari che presentano opportunità e minacce. Quest’analisi (Swot, Tabella 2) ha permesso di formulare delle indicazioni di carattere propositivo, che potranno essere valutate da amministratori, imprenditori e policy makers nella fase di avvio del nascente Distretto Tecnologico Navale e Nautico. Distribuzione Geografica delle imprese della nautica del Fvg 1. Trieste e il suo Golfo (corrisponde praticamente all’intero territorio provinciale): 139 imprese; 2. Monfalcone e Grado (coincide con la parte della provincia di Gorizia più vicina al mare e comprende, oltre ai comuni di Grado e Monfalcone, quelli di Staranzano, Ronchi dei Legionari e San Canzian d’Isonzo): 69 imprese; 3. Aussa-corno (comprende i comuni di San Giorgio di Nogaro, Marano Lagunare, Cervignano, Aquileia, Fiumicello, Terzo d’Aquileia e Torviscosa): 33 imprese; 4. Latisana e Lignano (comprende i comuni di Latisana, Lignano Sabbiadoro, Ronchis, Precenicco, Palazzolo): 101 imprese; 5. L’entroterra goriziano (si estende a tutti i comuni della provincia di Gorizia non compresi nell’area 2): 14 imprese; 6. L’entroterra friulano (si estende a tutti i comuni della provincia di Udine non compresi nelle aree 3 e 4): 28 imprese; 7. Il pordenonese: 17 imprese. Conclusioni - La nautica in Fvg è una nautica prevalentemente di servizio, più che di costruzione. Una nautica fortemente integrata con il sistema delle infrastrutture per il diportista (porti turistici). Sia nelle attività di servizio che in quelle di costruzione prevalgono i modelli d’impresa artigianali. Nella cantieristica prevale invece il modello della subfornitura tradizionale. Sussiste un forte dualismo tra i committenti (Fincantieri, tipicamente) e le imprese subfornitrici, sia sul piano dimensionale, che su quello tecnologico e dei modelli organizzativi. Non sono ancora molto diffusi modelli di subfornitura tecnologica evoluta o modelli di general contracting. Con riferimento alla nautica da diporto lo studio ha evidenziato che, tra le possibili strategie da adottare per lo sviluppo del cluster, vi sono: 1. Strategie di interventi di consolidamento e aggregazione tra gli operatori; 2. Strategie di differenziazione competitiva; 3. Strategie e interventi di promozione dell’innovazione tecnologica e organizzativa; 4. Interventi di conservazione delle professionalità e di formazione e sviluppo del capitale umano. Tabella 1. Filiera della nautica in Friuli Venezia Giulia: i risultati del censimento
Dalla domanda alla realizzazione |
168 |
Broker |
7 |
Cantieri di costruzione |
25 |
Progettazione, modelli e prototipi |
22 |
Costruzione scafo e lavorazioni varie |
10 |
Impiantistica |
20 |
Verniciatura, stuccatura |
11 |
Arredamento |
9 |
Tappezzeria |
4 |
Allestimenti nautici, carpenteria metallica |
9 |
Motori, distribuzione e installazione |
23 |
Velerie |
14 |
Produzione accessori e strumentazioni nautiche |
14 |
La navigazione |
161 |
Agenzie nautiche e marittime |
39 |
Charter |
8 |
Bunkeraggio |
1 |
Commercio all´ingrosso e al dettaglio di articoli per la nautica |
91 |
Servizi nautici vari |
22 |
Il refitting e il rimessaggio |
64 |
Servizi di manutenzione e rimessaggio |
13 |
Cantieri di riparazione |
12 |
Servizi di manutenzione e riparazione |
32 |
Solo rimessaggio |
7 |
Altre attività nautiche, non classificabili |
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8 |
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Totale |
401 | Tabella 2. Analisi Swot per la nautica da diporto del Fvg
Forze - Vitale sistema di imprese artigiane - Buon sistema di infrastrutture per la nautica da diporto - Esistenza di elevate competenze specialistiche nelle lavorazioni nautiche - Elevate disponibilità di capitale sociale nel sistema regionale |
Debolezze - Scarso sviluppo di attività cantieristiche di dimensioni maggiori e, conseguentemente, scarso sviluppo dell’indotto - Limitata dimensione media delle imprese - Modelli di business poco focalizzati (ci si occupa un po’ di tutto) - Difficoltà di reperimento della manodopera - Scarsa integrazione del sistema nelle sue componenti territoriali e imprenditoriali (scarso associazionismo) |
Opportunita’ - Possibilità di ulteriore sviluppo del sistema delle infrastrutture, specialmente per le imbarcazioni maggiori, e di un correlato indotto dei servizi - Disponibilità di spazi per ulteriori insediamenti produttivi e infrastrutturali - Accesso al mare - Possibilità di attrazione di investimenti dall’esterno del cluster, sia nel comparto delle marine che dei cantieri - La crescita del comparto può essere ulteriormente stimolata dallo sviluppo del più ampio cluster marittimo |
Minacce - La specializzazione più marcata è quella sulle imbarcazioni minori, più soggette di quelle maggiori ai cicli del mercato - Crescente concorrenza dall’Est Europa (che ha costi di lavorazione inferiori) - Concorrenza da altre località dell’Adriatico (alcune con un sistema turistico più attrattivo e cluster nautici altamente performanti) - Massificazione del mercato delle imbarcazioni minori, con sviluppo delle produzioni di serie, realizzate secondo logiche industriali, con conseguenti svantaggi operativi per le imprese artigiane - Possibile, progressivo depauperamento del patrimonio di competenze e professionalità del comparto, a causa della difficoltà di trasferire i mestieri della nautica | Tabella 3. Il peso economico della nautica in Friuli Venezia Giulia
Numero di imprese censite |
401 |
Addetti medi per impresa |
4,5 |
Fatturato medio per addetto di impresa |
90mila Euro |
Addetti riferibili al sistema delle marine e dei porti turistici |
200-250 |
Addetti complessivi del sistema della nautica da diporto del Fvg (imprese + marine e porti turistici) |
Circa 2. 000 (di cui 1800 riferiti alle imprese) |
Fatturato complessivo del sistema |
185 milioni di Euro (di cui 160 milioni riferiti al comparto imprese) | . |
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NAUTICA: COSOLINI SU DISTRETTO TECNOLOGICO DEL MARE |
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Trieste, 29 marzo 2007 - Semplicità, buon senso, capacità di fare massa critica, rapidità d´azione. Sono gli ingredienti della ricetta del successo che l´assessore regionale al Lavoro, Formazione, Università e Ricerca Roberto Cosolini ha indicato nel trarre le conclusioni della tavola rotonda "Economia del mare, quale futuro?", momento centrale del convegno di presentazione dello studio "I cluster del mare", studio di Area Science Park scritto da Andrea Trasogna, che Cosolini ha definito "uno strumento analitico serio e completo per affrontare i problemi del comparto e predisporre una strategia complessiva". Un testo che, ha detto l´assessore, indica alcune direttrici fondamentali per lo sviluppo del settore: infrastrutture, marketing territoriale, libero slancio alla imprenditorialità, capacità di acquisire, da parte delle imprese, nuovi strumenti e nuove conoscenze. Il Distretto tecnologico del mare non è l´unica opzione possibile per inserirsi in questo contesto, "ma è la prima da attuare - ha detto Cosolini - proprio perché interviene sullo spin-off da ricerca, innovazione e formazione alle imprese della nautica, che si distinguono per domanda di relazione, tecnologia e risorse umane. E alle imprese della navalmeccanica, caratterizzate a loro volta dalla necessità di superare il limite della monocommittenza, dal problema della manodopera e dalla difficoltà di governo delle variabili tecnologiche". Ma il Distretto del mare sarà diverso, ha confermato l´assessore, dai distretti industriali della regione anche se "nulla vieta di costituire distretti industriali territoriali della tecnologia del mare". "Per vocazione storica e indicazioni della L. R. 4/05 - ha ricordato Cosolini - i distretti industriali si pongono infatti l´obiettivo di coniugare l´organizzazione della vocazione imprenditoriale prevalente in un territorio con la capacità di miglioramento complessivo del territorio stesso". "Qui - ha continuato - stiamo invece parlando della relazione tra aree diverse con l´asse impresa-conoscenza". Conclusa la concertazione, ha detto l´assessore, sarà varato quindi un organismo in cui saranno presenti l´amministrazione regionale, i rappresentati delle imprese, il sistema Fincantieri e i sistemi della ricerca e dell´alta formazione. L´obiettivo è consentire celerità d´azione alle imprese, "che devono svilupparsi a livello dimensionale e per capacità relazionale, ma devono crescere anche come capacità di investimento e di interpretazione del mercato" ha affermato Cosolini. Una visione, quella dell´assessore, confermata da alcuni esempi postivi. Quello del Gruppo Perini Navi (leder mondiale nella produzione di grandi yacht a vela e creatore del Maltese - Falcon, il più innovativo mega-yacht a vela del mondo), illustrato da Vanni Marchini direttore del Cantiere Beconcini (La Spezia) del Gruppo Perini, e quelli dei poli nautici di Trieste e di Viareggio. Realizzato dopo un periodo di crisi del settore che aveva portato al fallimento decine di imprese, quest´ultimo è stato illustrato dal temporary manager Sergio Micheli, professore universitario prestato alla nautica. Marchini e Micheli hanno partecipato alla tavola rotonda moderata da Franco Del Campo assieme a Marino Quaiat (presidente del Polo nautico di Trieste), Carlo Cuzzato (direttore dell´Hannibal di Monfalcone), Rinaldo Puntin (presidente del Cantiere Se. Ri. Gi. ) Enrico Samer (amministratore delegato della Samer&co. Shipping di Trieste), Andrea Carlevaris (triestino d´origine, è amministratore della Carlevaris&partener di Livorno e project leader di una azienda nel settore della gestione e la consulenza per mega-yacht). Parlando del "buon senso" di ciò che va affermando il presidente dell´Autority Portuale Boniciolli dall´inizio del suo mandato, l´assessore ha notato come la vicenda del piccolo Polo nautico di Trieste sia emblematica in tal senso. "All´epoca - ha detto - sono state fatte scelte che sono sembrate addirittura rivoluzionarie per la loro semplicità: si è pensato che le imprese legate al mare, invece che in scantinati dispersi nei rioni della città, potessero lavorare meglio sul mare, si è capito che a stare insieme si costruiva economia e capacità di crescere e, infine, si è compreso che ci si poteva aspettare qualcosa dalle istituzioni ma che c´era bisogno prima di entusiasmo e imprenditorialità". . . . |
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WORKSHOP A TORRE ANNUNZIATA PER EXPOMARE 2007 APPUNTAMENTO VENERDÌ ALLA TERME VESUVIANE CON OPERATORI DEL MARE E GIORNALISTI |
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Torre Annunziata, 29 marzo 2007 - Pronto il programma della prima edizione della manifestazione “Expomare 2007” di Torre Annunziata. La presentazione ufficiale ad operatori e giornalisti è prevista per venerdì 30, alle ore 10,30 alle Terme Vesuviane di via Marconi 36, a nord di Torre Annunziata. Incontro organizzato dall’associazione “Nautilus Oplonti”, in collaborazione con “Centro di Rimessaggio Baia Rovigliano”, società del polo nautico torrese, per illustrare il programma della “Expomare 2007”. Manifestazione alla sua prima edizione, con tema centrale il mare, prevista dal 4 al 7 maggio sulla darsena dei pescatori del porto oplontino. “La manifestazione – spiega Stefano Iovino, presidente della “Nautilus Oplonti”– nasce dopo una serie di sperimentazioni fatte negli ultimi due anni, con mostra nautica dell’usato e iniziative a sfondo sociale. Incontri dove abbiamo riscontrato grande partecipazione ed entusiasmo di operatori del settore e cittadini. Ora dunque siamo pronti per presentare un evento unico nel suo genere. Il messaggio che intendiamo trasmettere è di un mare accessibile a tutti”. Così è nata l’idea di creare un calendario di appuntamenti, dal 4 al 7 maggio, vasto e finalizzato ad abbracciare persone di ogni età e sesso. Tra gli eventi in programma c’è: mostra nautica dell’usato, per permettere anche al cittadino medio di poter acquistare una barca; stand espositivi di sport e prodotti del mare; convegno sulla risorsa mare e opportunità imprenditoriali del territorio; finale regionale di Miss Mondo con la sfilata in costume “Oplonti Moda”; esposizione di motonautica; regata velica di “Le Torri Saracene”; escursioni didattiche e turistiche, a piedi e in vip charter. La presentazione del programma nel dettaglio è dunque prevista per venerdì 30 marzo, alle ore 10,30 alle Terme Vesuviane di Torre Annunziata, con il workshop a cui sono invitati a partecipare operatori del settore e giornalisti. . |
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