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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 26 Giugno 2007
CELLULE STAMINALI PER RIPARARE IL CUORE PRELEVATE DAL PAZIENTE STESSO  
 
Bruxell3s, 26 giugno 2007 - Nell´ambito di una sperimentazione unica al mondo nel suo genere, alcuni chirurghi del Regno Unito intendono utilizzare le cellule staminali prelevate dal midollo spinale dei pazienti per riparare i danni provocati da infarti. Quando si è colpiti da infarto, l´afflusso di sangue ad una parte del muscolo cardiaco si interrompe, generalmente a causa di un´ostruzione delle arterie dovuta a sostanze grasse. Le cellule della parte del cuore colpita muoiono, lasciando una cicatrice e riducendo la capacità del cuore di pompare sangue in tutto il corpo. Attualmente vengono effettuati interventi chirurgici per l´impianto di bypass coronarici o di angioplastica per ripristinare il flusso di sangue verso il muscolo cardiaco, tuttavia queste tecniche non ripristinano il funzionamento dell´area danneggiata. «Le attuali cure mirano a tenere in vita il paziente con un cuore meno efficiente rispetto al periodo precedente all´infarto», ha commentato il dott. Raimondo Ascione, consulente cardiochirurgo presso l´Università di Bristol. «La terapia con cellule staminali mira a riparare il cuore danneggiato, in quanto può sostituire il tessuto danneggiato». Nel corso della sperimentazione sarà effettuato un prelievo di midollo osseo in 60 pazienti che saranno poi sottoposti a impianto di bypass coronarico. Durante l´intervento, i cardiochirurghi utilizzeranno una tecnica provata e collaudata per iniettare nel cuore del paziente le cellule staminali provenienti dal midollo osseo. Per verificare l´efficacia della terapia, le cellule staminali saranno iniettate solo a metà dei pazienti, mentre all´altra metà sarà iniettata una dose di placebo. Né il paziente né il chirurgo sapranno chi ha ricevuto le cellule staminali e chi ha ricevuto la dose di placebo. «Abbiamo scelto di utilizzare un tipo di cellula staminale molto promettente, selezionata dal midollo spinale del paziente stesso», ha affermato il dott. Ascione. «Questo approccio garantisce l´assenza di rischi di rigetto o di infezione e inoltre aggira i problemi etici che insorgerebbero utilizzando cellule staminali prelevate da tessuti embrionali o fetali. » «Speriamo che questo interessante progetto di Bristol fornisca informazioni utili ad avvicinarci ulteriormente al giorno in cui l´utilizzo delle cellule staminali per riparare cuori danneggiati sarà di routine», ha aggiunto il professor Jeremy Pearson della British Heart Foundation che finanzia la ricerca. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Bristol. Ac. Uk/ .  
   
   
BUSH PONE IL VETO AL DISEGNO DI LEGGE SULLE CELLULE STAMINALI PER LA SECONDA VOLTA  
 
Bruxelles, 26 giugno 2007 - Per la seconda volta il presidente statunitense George W. Bush pone il veto sulla legge volta a ridurre i limiti ai finanziamenti federali della ricerca sulle cellule staminali embrionali. Si prevede pertanto che le cellule staminali saranno oggetto di dibattito nella corsa alle elezioni presidenziali del 2008. Sebbene all´inizio dell´anno la legge fosse stata approvata da entrambe le camere del Congresso con una forte maggioranza, nelle singole camere essa non aveva raggiunto i due terzi della maggioranza necessari per annullare il veto. All´inizio del suo primo mandato presidenziale nel 2001, Bush aveva annunciato che il denaro dei contribuenti statunitensi poteva essere usato per la ricerca sulle cellule staminali embrionali soltanto se gli embrioni erano già stati distrutti. La proposta di legge sulla quale è stato posto il veto avrebbe consentito alla ricerca di condurre studi su nuove linee di staminali ricavate a partire dal 2001 da embrioni in soprannumero destinati ad essere distrutti nelle cliniche per la fertilità. Le cellule staminali embrionali suscitano molto interesse tra i ricercatori poiché potrebbero condurre a importanti progressi medici per la cura di varie malattie come il diabete, il morbo di Parkinson e le lesioni del midollo spinale. I sostenitori ritengono che la ricerca verrebbe condotta su embrioni che, altrimenti, verrebbero scartati dalle cliniche per la fertilità. Gli oppositori sostengono invece che l´uso di embrioni nella ricerca non è corretto dal punto di vista etico. Dalla Casa Bianca il presidente Bush ha dichiarato di aver mantenuto la promessa di non consentire «alla nostra nazione di oltrepassare questa linea di confine morale». «Distruggere vite umane nella speranza di salvarne altre non è corretto dal punto di vista etico e non è l´unica alternativa che ci viene data», ha affermato il presidente, annunciando che il governo avrebbe fornito ulteriore sostegno alla ricerca sulle cellule staminali prelevate da adulti e bambini e sul sangue del cordone ombelicale. Ciononostante, i sostenitori dell´eliminazione delle restrizioni non si vogliono arrendere e intendono affiancare la proposta di legge ad un «must-pass bill» (provvedimento irrinunciabile) per gli Istituti sanitari nazionali. «La scienza, la speranza e gli americani sono dalla nostra parte. Continueremo a lottare per questa legge e faremo tutto il possibile perché entri in vigore», ha affermato il senatore Tom Harkin, uno dei principali sostenitori del disegno di legge. Se questo piano non dovesse avere successo, l´uso delle cellule staminali embrionali per la ricerca potrebbe diventare un argomento di dibattito nella campagna elettorale del 2008. .  
   
   
INDIVIDUATI GENI IMMUNITARI DI ZANZARA CHE TRASMETTE VIRUS  
 
Bruxelles, 26 giugno 2007 - Alcuni ricercatori hanno individuato i geni del sistema immunitario della zanzara Aedes aegypti, responsabile della trasmissione dei virus che causano la dengue e la febbre gialla. Insieme, tali malattie colpiscono ogni anno più di 50 milioni di persone in tutto il mondo. Gli scienziati sperano che le loro nuove conoscenze possano essere utilizzate per un´azione più efficace degli insetti che combattono tali virus e per prevenire il contagio degli esseri umani. Il lavoro di ricerca, finanziato in parte dall´Ue, è stato pubblicato nell´ultimo numero della rivista «Science». Basandosi sul genoma dell´A. Aegypti, sequenziato di recente, gli scienziati hanno identificato più di 350 geni coinvolti nel sistema immunitario della zanzara. Hanno scoperto che tali geni si sono evoluti molto più rapidamente del resto del genoma. I ricercatori hanno poi raffrontato i geni immunitari dell´a. Aegypti con quelli della zanzara anofele e dell´innocuo moscerino della frutta, Drosophila melanogaster. Hanno osservato che, malgrado alcuni geni in comune, le due zanzare presentano comunque molte differenze. Gli studiosi ritengono che i sistemi immunitari degli insetti si siano evoluti rapidamente in risposta ai diversi patogeni con cui sono entrati in contatto. «Il nostro studio ha rivelato che il "panorama" genetico è costituito da parti del genoma di questa zanzara sequenziato di recente, e che tali parti sono coinvolte nel sistema immunitario», ha dichiarato il dottor George Christophides dell´Imperial College London, l´autore senior dell´articolo. «Cercando di scoprire il più possibile su questi geni e sulla loro interazione con patogeni specifici, ci auguriamo di acquisire una conoscenza più completa dei meccanismi mediante i quali un agente patogeno sopravvive all´interno del corpo dell´insetto o viene neutralizzato dalle sue difese. » Il prossimo passo per i ricercatori è approfondire la conoscenza della funzione dei geni immunitari dell´A. Aegypti appena individuati. Cercheranno inoltre di chiarire se le differenze genetiche che intercorrono tra le zanzare anofele e aedes spieghino il motivo per cui la prima trasmette la malaria e la seconda la dengue e la febbre gialla. L´articolo è apparso in un periodo di aumento della diffusione della dengue e della febbre gialla; quest´ultima si ritrova in molte regioni tropicali dell´Africa e delle Americhe. Benché esista un vaccino efficace contro la malattia, molte persone nelle aree contagiate non ricevono tale immunizzazione e, secondo l´Organizzazione mondiale della sanità, ogni anno vi sono circa 200 000 nuovi contagi e 30 000 decessi. La dengue è diffusa nelle regioni tropicali e subtropicali del mondo, in particolare nelle aree urbane e semiurbane. I casi stimati all´anno sono 50 milioni. A volte la malattia può degenerare nella cossiddetta febbre emorragica dengue (Dhf). Benché non esista una cura, la terapia intensiva consente di ridurre drasticamente il tasso di mortalità da Dhf. Poiché la dengue può essere causata da quattro virus diversi, la messa a punto di un vaccino è particolarmente ardua. Il finanziamento comunitario a favore del progetto è stato erogato dalla rete di eccellenza Biomalpar. Per maggiori informazioni consultare: http://www. Sciencemag. Org .  
   
   
CELIACHIA: IL GLUTINE NON È PIÙ UN PROBLEMA UNA PROCEDURA MESSA A PUNTO DALL’ISA-CNR ARRESTA, ATTRAVERSO UNA LAVORAZIONE ENZIMATICA DELLE FARINE, LA REAZIONE IMMUNOLOGICA SCATENATA NELL’INTESTINO DEI CELIACI DA QUESTA PROTEINA. COSÌ PANE, PASTA E PIZZA POSSONO ESSERE CONSUMATI ANCHE DA CHI SOFFRE DI QUESTA FORMA DI INTOLLERANZA ALIMENTARE, SENZA RISCHI PER LA SALUTE  
 
Roma, 26 giugno 2007 - Presto le persone affette da celiachia potranno di nuovo apprezzare il gusto della pasta, della pizza e dei biscotti tradizionali senza più andare incontro ai disturbi tipici provocati da questa malattia. A renderlo possibile un’innovativa procedura enzimatica, da applicare all’industria alimentare, in grado di bloccare la risposta tossica del glutine nei celiaci. L’innovativa metodologia è stata messa a punto e brevettata da un gruppo di chimici e immunologi dell’Istituto di scienze dell’alimentazione (Isa) del Consiglio nazionale delle ricerche di Avellino, coordinato da Mauro Rossi. “Se si osserva al microscopio la struttura dell’intestino dei celiaci si scopre che la mucosa è atrofica, ossia priva dei villi, le estroflessioni mucosali fondamentali per la digestione e l’assorbimento dei nutrienti”, spiega Mauro Rossi dell’Isa-cnr. “Numerose evidenze sperimentali indicano che il danno intestinale è prodotto da un’alterata risposta immunitaria nei confronti del glutine. In particolare, la presenza nella mucosa intestinale di linfociti T, una popolazione di cellule del sistema immune, che risponde alla presenza del glutine secernendo molecole pro-infiammatorie, avvalora l’ipotesi di un meccanismo immunologico alla base della patologia. Solo determinate regioni della molecola di glutine acquistano però, nell’intestino del celiaco, la capacità di essere riconosciute dai linfociti T e di scatenare la loro risposta. Partendo da questa considerazione”, prosegue Rossi, “abbiamo ipotizzato la possibilità di bloccare preventivamente questo riconoscimento attraverso un processo enzimatico - da effettuare direttamente sulla farina - che andasse a modificare proprio quelle regioni, mascherandole attraverso la formazione di nuovi legami con amminoacidi (elementi costitutivi della proteina) modificati. La nostra ipotesi è stata poi confermata sperimentalmente attraverso accurati studi biochimici e immunologici realizzati nel nostro Istituto”. Dal punto di vista tecnologico il nuovo procedimento non presenta difficoltà di realizzazione in quanto fa uso di sostanze già utilizzate nell’industria alimentare. Nessuna conseguenza neppure sui celiaci. “I nuovi legami introdotti nella molecola di glutine”, precisa il ricercatore dell’Isa-cnr, “rimangono intatti nell’intestino, ma poi sono scissi a livello renale per cui non si accumulano nell’organismo”. Un risultato di indubbio interesse, se si considera che la celiachia è una delle forme più diffuse di intolleranze alimentari: si stima che una persona su duecento ne sia affetta. La malattia si manifesta negli individui che hanno una predisposizione genetica in seguito all’ingestione di alimenti contenenti il glutine del grano e proteine analoghe presenti in altri cereali di uso comune, quali orzo e segale. L’intolleranza viene diagnosticata in genere nei primi tre anni di vita, ma sono in aumento i casi in cui si manifesta tardivamente o quelli in cui è del tutto asintomatica: i celiaci che non sanno di esserlo e continuano a mangiare gli alimenti proibiti possono soffrire di gravi sindromi da malassorbimento, caratterizzate principalmente da diarrea, perdita di peso e ritardo della crescita. Attualmente l’unica terapia valida è la dieta completamente priva di glutine, da seguire per tutta la vita: solo così, infatti, vengono ripristinate le normali funzioni intestinali. Ma mantenere questo regime alimentare, che presenta comunque forti restrizioni, non è sempre facile, poiché piccole quantità di glutine possono trovarsi in cibi non sospetti. La ricerca è stata pubblicata sulla versione on line della rivista internazionale Gastroenterology (http://www. Gastrojournal. Org/inpress) .  
   
   
CONFERENZA ANNUALE DELLA EUROPEAN RESPIRATORY SOCIETY  
 
 Bruxelles, 26 giugno 2007 - Dal 15 al 19 settembre si terrà a Stoccolma (Svezia) il congresso annuale dell´Ers (European Respiratory Society). Il programma scientifico riguarderà i progressi più recenti in campo diagnostico e terapeutico. Le sessioni tematiche tratteranno, tra gli altri, i seguenti temi: effetti delle infezioni virali e batteriche sull´epitelio respiratorio; aspetti di genere dell´apnea notturna; cellule staminali e polmoni; nuove terapie per l´asma grave; controllo di qualità nell´ambito della medicina e della ricerca polmonare. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Ersnet. Org .  
   
   
SANITA’ E IMPREPARAZIONE INFORMATICA: POSITIVE LE PRIME INIZIATIVE PER RISOLVERE IL PROBLEMA  
 
Milano, 26 giugno 2007 – A Milano, nell’ambito del convegno “La formazione informatica nella sanità: Ecdl Health” organizzato da Aica e Asl Città di Milano, si è avuto conferma che affrontare il problema dell’impreparazione informatica del personale sanitario è non solo possibile ma anche più facile di quello che può sembrare. Le prime importanti esperienze nazionali e internazionali (Regno Unito, Usa, Finlandia e Svezia sono tra i paesi più attivi) con la Certificazione Europea Ecdl Health hanno infatti dimostrato come sprechi e inefficienze possano essere facilmente contrastati. Ed è stato anche evidenziato che, nel nostro Paese, la inadeguata preparazione all’uso di strumenti informatici da parte degli operatori del settore sanitario comporta significativi costi sociali ed economici nascosti (860 milioni di Euro persi ogni anno, pari all’1% della spesa sanitaria annua e dello stesso ordine di grandezza della spesa informatica dell’intero settore). Anche se le Ict (Information and Communication Technologies) hanno una presenza sempre più pervasiva nella pratica sanitaria, la maggior parte degli operatori del settore manca ancora della consapevolezza del cambiamento di paradigma che l’e-Health sta apportando alla professione. Circa la metà degli addetti, nelle Aziende Sanitarie e Ospedaliere usa quotidianamente strumenti informatici, e l’uso è quasi generalizzato fra i medici di base. Tuttavia per questi l’utilizzo è limitato, per lo più, alla stampa di prescrizioni, alla scrittura di note e alla posta elettronica, mentre nelle Aziende Sanitarie oltre 200mila operatori dichiarano di usare strumenti informatici senza una preparazione adeguata. (Fonte: L’ignoranza informatica: il costo nella Sanità - ed. Mcgraw Hill 2004; E. Borgonovi, P. Camussone, G. Occhini) Qualcosa però già si sta facendo sia a livello nazionale che internazionale. Si sono infatti appena conclusi i primi progetti sperimentali all’interno dell’Asl Milano e dell’Asl Dolo-mirano, i cui risultati sono stati molto incoraggianti. Il progetto di Asl Città di Milano, che ha coinvolto 18 operatori, ha consentito di riscontrare un netto miglioramento delle ‘prestazioni’ nell’affrontare anche le mansioni più semplici. Anche l’esperienza dell’Asl di Dolo-mirano, con 14 addetti formati sul modulo di Ecdl Health, ha avuto apprezzabili effetti sotto questo profilo, e ciò induce a ritenere che questo tipo di iniziativa possa davvero, nel tempo, contribuire a migliorare la qualità dei servizi erogati e a ridurre le dispersioni. A livello internazionale, poi, è esemplare il caso del Regno Unito che ha già affrontato il problema dell’aggiornamento del personale e del miglioramento delle prestazioni nel sistema sanitario nazionale con programmi di formazione basati sulla patente del computer Ecdl (oltre 400mila operatori coinvolti) e ha già lanciato lo scorso gennaio un programma più mirato basato su Ecdl Health, esteso anche a Galles, Scozia e Irlanda del Nord. Ma anche negli Usa sono in corso le prime sperimentazioni e si prevede che l’iniziativa entrerà nella sua piena fase operativa già entro l’anno. “La nuova certificazione Ecdl Health, è stata concepita insieme ad esperti internazionali del settore sanitario proprio per fornire una risposta ad esigenze specifiche di un ambito così delicato. ” ha commentato Giulio Occhini, Direttore di Aica “Riteniamo che possa rappresentare uno strumento davvero utile a contrastare gli effetti negativi legati ad un uso inefficiente degli strumenti informatici da parte del personale sanitario e più in generale ad avvicinare il livello qualitativo del nostro sistema Sanitario a quello degli altri paesi Europei. Per gli operatori sanitari in Italia ci sono, poi, ulteriori note positive legate al fatto che l’attestazione consente di ottenere crediti Ecm. ” La Certificazione Ecdl Health è un sistema concepito a livello Europeo dal Cepis, la federazione delle associazioni nazionali di informatica, specificamente per chi opera nell’ambito di Sistemi Informativi Sanitari. In Italia l’attestazione Ecdl Health ha anche titolo di credito nell’ambito del sistema Ecm. Il modulo Ecdl Health richiede che il Candidato conosca i principi e le norme fondamentali relative alla riservatezza dei dati del paziente in Sanità, al trattamento elettronico dei relativi dati (navigazione, reperimento e gestione delle informazioni), all’uso di Sistemi Informativi Sanitari (Sis), e alla sicurezza (dei Sis, ma anche in tema di riservatezza e autorizzazioni). .  
   
   
SANITÀ UNA IMPORTANTE NOVITÀ NELLA LOTTA AL CANCRO IN TOSCANA TUMORI: LE CURE MIGLIORI VICINO A CASA, NEI PICCOLI OSPEDALI L’ASSESSORE ROSSI: “UN MODO PER ALLEVIARE I DISAGI DEI PAZIENTI E VALORIZZARE LA RETE”  
 
Firenze, 26 giugno 2007 - Piccoli ospedali crescono. Dal prossimo ottobre tutti i piccoli ospedali della Toscana disporranno di un servizio oncologico che garantirà l’accoglienza dei pazienti, una attività ambulatoriale e di day hospital in rapporto con le Unità operative di oncologia degli ospedali più grandi e la somministrazione delle cure (chemioterapia di bassa e media intensità, visite oncologiche di monitoraggio, controllo e follow up e interventi di controllo dei sintomi della chemioterapia). E’ la risposta che la Regione Toscana dà a una esigenza fortemente sentita da parte di migliaia di pazienti spesso costretti a lunghi trasferimenti, che aggravano il disagio di cure già di per sé pesanti. “Il nostro Istituto Toscano Tumori – apiega l’assessore per il diritto alla salute Enrico Rossi, che ha proprosto alla giunta la delibera appena approvata – vuole garantire le migliori cure vicino a casa a tutti i cittadini, ovunque risiedano. E’ assurdo che vengano messi in difficoltà gli ammalati delle zone più decentrate. Ecco perché abbiamo deciso di investire 3 milioni e 400 mila euro per questo servizio, che diventerà un elemento di forte attrazione e di valorizzazione delle strutture ospedaliere più piccole per dimensioni ma importantissime per la funzione che svolgono”. Attualmente il tumore è la seconda causa di morte in assoluto nel nostro paese, è dunque doveroso che l’assistenza raggiunga i malati il più vicino possibile alla loro casa. La rete oncologica toscana conta oggi una unità operativa complessa di oncologia in ogni Azienda (manca a Pisa, dove verrà istituita) per 109 posti letto di degenza e 216 di day hospital. Nel 2005 le schede di dimissione ospedaliera hanno segnalato complessivamente oltre 53. 200 ricoveri, senza contare ovviamente le prestazioni in day hospital e tutto il complesso delle visite, i cicli terapautici e ogni altro accertamento o prestazione previsti dal percorso assistenziale. Nei piccoli ospedali, dove non esiste l’unità operativa di oncologia, si sono verificati oltre 5130 ricoveri oncologici. Considerando che ogni paziente necessità di numerose prestazioni, tra visite e cicli di terapia, si puo’ ben immaginare l’entità complessiva del servizio che i nuovi ambulatori assicureranno. Per individuare i presidi sono stati calcolati addirittura i chilometri che separano alcune località della regione dagli ospedali più attrezzati. E’ facile intuire, ad esempio, il disagio di un paziente di Pitigliano, costretto per ogni esigenza a sobbarcarsi un trasferimento di una ottantina di chilometri e ritorno per raggiungere l’oncologia medica dell’ospedale di Grosseto. Gli Ospedali interessati dal nuovo servizio saranno quelli di Pontremoli, Fivizzano, Barga, Castelnuovo Garfagnana, San Marcello Pistoiese, Pontedera (dove è prevista l’attivazione di una struttura complessa), Volterra, Portoferraio, Bibbiena, Sansepolcro, Massa Marittima, Castel Del Piano, Pitigliano, Orbetello, Castelfiorentino e San Miniato. In queste strutture i pazienti, sotto la responsabilità e la cura degli stessi oncologi degli Ospedali di riferimento, incaricati dell’inquadramento del caso e del relativo trattamento, riceveranno le stesse cure dei pazienti in carico ad esempio a Careggi, alle Scotte o al Santa Chiara, perché verranno utiizate le stesse linee guida per la cura dei tumori messe a punto dagli esperti dell’Istituto Toscano Tumori. Il principio di fondo è dunque: gli interventi complessi, che hanno bisogno di casistiche di una certa entità per essere affrontati con il necessario livello qualitativo, vengono centralizzate, gli altri servizi vengono diffusi sul territorio. .  
   
   
AIR LIQUIDE LANCIA LENOXE, NUOVO ANESTETICO CHE UTILIZZA LE PROPRIETÀ DELLO XENOX  
 
Milano, 26 giugno 2007 - In occasione del Congresso Europeo di Anestesia, tenutosi dal 9 al 12 Giugno a Monaco, in Germania, Air Liquide ha presentato un nuovo farmaco, Lenoxe. La commercializzazione del nuovo anestetico è prevista a partire dalla fine 2007. Lenoxe utilizza le peculiarità dello xenox, un gas dell’aria dotato di particolari proprietà anestetizzanti. L’offerta di Lenoxe comprende un gas, un packaging particolare, e l’apparecchiatura necessaria per la sua corretta somministrazione. Oltre ad essere un anestetico generale estremamente efficace, Lenoxe è l’anestetico da inalazione con la minore solubilità, caratteristica che consente un risveglio molto rapido dopo l’intervento chirurgico. Lenoxe non è metabolizzato attraverso il corpo umano, peculiarità che migliora la preservazione degli organi. Inoltre, uno dei principali vantaggi di Lenoxe, e certamente il più promettente, è che consente il mantenimento delle funzioni cardiovascolari durante l’anestesia grazie alla sua capacità di conservare relativamente stabile la pressione sanguigna e alla sua mancanza di effetti sulla contrattilità del cuore. Il 30 Marzo 2007 Air Liquide ha ottenuto l’autorizzazione a mettere Lenoxe sul mercato in 12 paesi europei, aprendo la strada alla commercializzazione del prodotto in Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Svezia e Regno Unito. Lenoxe è il primo “gas terapeutico” del Gruppo ad essere approvato tramite una procedura europea. Questa approvazione è stata preceduta da un’autorizzazione di vendita accordata ad Air Liquide dalla Germania nel 2005, sulla base di un dossier clinico facente parte dell’acquisizione delle attività di Messer. Air Liquide ha concentrato i suoi sforzi in vista dell’implementazione del processo produttivo e della procedura anestetizzante, riducendo così i costi dello xenon e consentendone un ampio utilizzo nelle applicazioni cliniche. I gas medicinali, uno degli oggetti di ricerca e dei settori di crescita dell’attività di Air Liquide Sanità, dispongono di uno spettro molto vasto di indicazioni terapeutiche. Nel 2004 Air Liquide ha rafforzato i suoi programmi di Ricerca e Sviluppo in questo settore. Considerando la natura di tali programmi di sviluppo, la commercializzazione nel mercato potrebbe richiedere diversi anni ed i frutti di tali sforzi sono attesi a partire dal 2010. Jean-marc de Royere, Direttore delle Attività Sanità di Air Liquide a livello mondiale, ha dichiarato: “Il lancio di Lenoxe nel mercato europeo segna la prima tappa della messa in opera del nostro programma «gas terapeutici. Siamo molto contenti di questo successo che dimostra la nostra capacità di innovare, ed apre nuove promettenti prospettive per i gas nel settore della Sanità. Conformemente all’avanzamento dei nostri programmi di ricerca, prevediamo di mettere sul mercato nuovi gas terapeutici nei prossimi anni. ” .  
   
   
"LAVORARE IN SALUTE E SICUREZZA": SI E´ APERTA AL LINGOTTO LA PRIMA CONFERENZA DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE  
 
Torino, 26 giugno 2007 Si è aperta ieri mattina, al Centro Congressi Lingotto di Torino, la prima Conferenza del Servizio sanitario nazionale "Lavorare in salute e sicurezza", organizzata dai Ministeri della Salute e del Lavoro e della Previdenza sociale, in collaborazione con la Regione Piemonte, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, l´Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro (Ispesl) e l´Istituto nazionale per l´assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (Inail). "L´obiettivo dell´iniziativa – ha dichiarato il Ministro della Salute Livia Turco – è quello di creare un sistema di tutela e sicurezza sinergico quale elemento primario del diritto al lavoro". Nell´unione Europea ogni cinque secondi si registra un infortunio che, ogni due ore, si conclude con la morte; in Italia, inoltre, vengono registrati più di 25. 000 casi di patologie correlate all´attività professionale. "Questo accade – ha proseguito Turco – perché l´attività ispettiva e di vigilanza è ancora troppo incerta ed episodica e, spesso, molte aree e tipologie di lavoro sfuggono ai controlli e alle sanzioni. Per cercare di sviluppare una cultura della prevenzione, diffusa a livello istituzionale, nel mondo imprenditoriale e tra i lavoratori, è necessario prevedere, in aggiunta alle iniziative già messe in atto dal Governo e dagli enti preposti, una serie di strumenti operativi che facciano della formazione e dell´informazione un importante canale comunicativo". Le peculiarità regionali in materia di sicurezza del lavoro sono state illustrate dall´assessore alla Ricerca, Andrea Bairati: "Torino e il Piemonte hanno una grande storia di battaglie a tutela dei diritti dei lavoratori, in primis quello della sicurezza; sono partite da qui alcune importanti ricerche epidemiologiche pionieristiche sui danni provocati dal contatto con sostanze tossiche, che hanno dato avvio alle indagini della Magistratura e alle prime politiche risarcitorie. Lo stesso assessore alla tutela della salute e sanità, Mario Valpreda, ha impostato il programma di attività ponendo la prevenzione come principio cardine del suo piano sociosanitario". .  
   
   
CANTIERI CREATIVI: GIOVANI IDEE CAMBIANO L´ITALIA  
 
 Roma, 26 giugno 2007 - L´iniziativa è organizzata in collaborazione con la Direzione Generale per l´Architettura e l´Arte Contemporanea (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali)con l´Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani e grazie al supporto del gruppo Seat pagine gialle, con l´obiettivo di realizzare un terreno di confronto sulla creatività giovanile fra Istituzioni, Enti locali, esperti e giovani. Aprirà l´evento il 27 Giugno la conferenza nazionale della rete Gai nel Complesso monumentale del San Michele, presso la Sala dello Stenditoio, dalle ore 16. 00 alle ore 19,00, riguardante "Le città dei giovani artisti: innovazione e creatività in Italia tra politiche giovanili e promozione culturale". Successivamente, a partire dalle ore 19. 00 circa, artisti di diversa formazione daranno vita, presso la Casa del Jazz (viale di Porta Ardeatina, 55) ad una "fra l´altro, concerti, mostre di fotografia, performance di poesia e rap. La giornata del 28 Giugno sarà articolata in 3 sessioni. La prima ("Città creative") vedrà, dalle ore 9. 30 alle 13. 30, istituzioni, amministratori locali, artisti ed esperti confrontarsi sulle esperienze avviate in Italia per promuovere la creatività giovanile. Nella seconda, dalle ore 14. 30 alle 15. 45, si terrà una tavola rotonda su "Ricerca, innovazione tecnologica e creatività". La terza ("Fare i conti con la creatività"), dalle ore 15. 45 alle 17. 30, traccerà i possibili percorsi normativi e giuridici, in grado di fare della creatività uno stimolo per la crescita del sistema produttivo italiano, mettendo a diretto contatto istituzioni, mercato e giovani artisti. Http://www. Governo. It/governoinforma/dossier/cantieri_creativi/index. Html .  
   
   
APRE A ROMA LA PRIMA MOSTRA DEL PROGETTO DECENNALE “COMMITTENZE CONTEMPORANEE” GALLERIA BORGHESE 10 LUGLIO 2007 - 7 OTTOBRE 2007 VEDOVAMAZZEI RAPHAEL THE WESTERN  
 
Roma, 26 giugno 2007 - La Galleria Borghese inaugura nel decennale della sua riapertura un nuovo progetto espositivo, dal titolo “Committenze Contemporanee”. Questo progetto si lega al programma Dieci Grandi Mostre, avviato nel 2006 con l’esposizione Raffaello. Da Firenze a Roma, che prevede dieci esposizioni dedicate ai maggiori artisti presenti nelle raccolte della Galleria Borghese – tra gli altri Correggio, Tiziano, Bernini, Caravaggio - allo scopo di valorizzarne i capolavori e di incentivare studi e approfondimenti critici. Con questo progetto si vuole associare ad ogni mostra dedicata ad un artista del passato l’opera originale di un artista contemporaneo, commissionata dalla Galleria Borghese in accordo e con il sostegno di Unicredit Group. La prima delle “Committenze Contemporanee” è a vedovamazzei (Simeone Crispino e Maristella Scala), che presenteranno – dal 10 luglio al 7 ottobre – nell’Uccelliera della Galleria Borghese il progetto Raphael the Western, collegato con la mostra dedicata a Raffaello lo scorso anno e composto da disegni, neon e sculture in ceramica. Gli artisti prescelti e le loro opere non devono avere assonanze contenutistiche o di stile o di linguaggio espressivo con quelle dei maestri cui vengono associati, ma, eventualmente, solo riferimenti concettuali, poiché il vero elemento che unisce profondamente gli artisti del passato a quelli del presente è il concetto di committenza, da intendersi come volontà di possedere opere vive, della contemporaneità, tratto fortissimo del Cardinale Scipione Borghese nel Xvii secolo, grande desiderio della Galleria Borghese oggi. “Ripensare al ruolo attivo della committenza in epoca contemporanea – afferma Anna Coliva - significa assolvere alla missione primaria della Galleria Borghese, che è quella di realizzare una conservazione attiva che conduca alla tutela, all’aggiornamento e alla divulgazione del patrimonio contenuto in essa”. Realizzate grazie ad Unicredit Group, con la cura di Anna Coliva, direttore della Galleria Borghese, in accordo con la Direzione Generale per l’Architettura e l’Arte Contemporanee, Raphael the Western, così come tutta la serie di opere realizzate, saranno poi date in comodato al museo Maxxi di Roma e costituiranno, a conclusione del progetto “Committenze Contemporanee”, una serie coerente all’interno delle collezioni del museo. L’opera L’opera di vedovamazzei Raphael the Western, allestita nell’Uccelliera della Galleria Borghese, si basa sul rapporto rivoluzionario dell’opera di Raffaello con un ambiente diverso e lontano, quello del West, in cui la natura selvaggia viene sconvolta dalla pittura. Raffaello, che ha innovato il linguaggio artistico dell’Occidente modificando il codice visivo dell’arte, della natura e dell’architettura, nel lavoro di vedovamazzei si confronta con un mondo naturale e primitivo. L’idea che sta alla base è quella di una carovana di uomini bianchi in viaggio verso il West, in cerca di fortuna. Ignari dell’attacco che gli indiani stanno per sferrare vengono avvicinati da un Sioux, che si introduce furtivamente nella carovana e s’imbatte in una riproduzione della ‘Dama con l’Unicorno’ di Raffaello. In questo incontro risiede l’essenza dell’intervento di vedovamazzei. Il ‘selvaggio’, nell’accezione ottocentesca del termine, viene sedotto da un’immagine che ha le sembianze di una dama e che rappresenta l’icona dell’arte stessa. La mostra consisterà in un insieme di opere tra loro eterogenee per tecnica di realizzazione e linguaggio espressivo e ruoterà attorno alla ricostruzione dello storyboard di un film immaginario, dove alcuni disegni tratti dalla sceneggiatura saranno montati come fotogrammi chiave su una pedana, sorretti da ‘oggetti codice’: la Bibbia, una bottiglia di whisky, un sacchetto di sabbia, ecc. Il percorso si conclude con due sculture in ceramica e un’ipotesi di ritratto di Raffaello. Accompagna la mostra un catalogo Electa, con testi di Claudio Strinati, Pio Baldi, Jean Claude Mosconi, Anna Coliva, Mario Codognato. Note Biografiche Maristella Scala e Simeone Crispino si sono incontrati negli anni Ottanta al Liceo Artistico di Napoli e hanno proseguito insieme gli studi presso l’Accademia di Belle Arti. Espongono col nome di vedovamazzei dal 2 gennaio del 1991. Vivono e lavorano a Milano. Oltre alle numerose collettive (Milano, Roma, Perugia, Il Cairo, Firenze, New York,, San Marino, Venezia, Bologna, Copenhagen, Torino, Napoli, Pisa, Atene, Trento, Boston, Parigi, Londra, Montpellier, Utrecht, Valencia) si segnalano le seguenti mostre personali: Institut Français di Napoli (1991), Galleria Fac-simile di Milano (1993), Studio Guenzani di Milano (1995 e 1998), C/o care of, Cusano Milanino (1996), Centre of Contemporary Photography di Melbourne (1997), Galleria Artra di Milano (1999), Armonia Meravigliosa, Magazzino d’Arte Moderna di Roma (2000), Processo alla natura, Associazione Culturale La Marrana, Montemarcello, Ameglia, La Spezia ed Eldorado, a cura di Giacinto Di Pietrantonio, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo (2001), vedovamazzei – Caveau, a cura di Marco Scotini, Palazzo delle Papesse di Siena e Altre voci, Altre stanze, Magazzino d’Arte Moderna di Roma (2002), vedovamazzei a cura di Nadine Gomez-passamar, Galerie du Cairne, Digne-les-bains, vedovamazzei, a cura di Andrea Busto, Il Filatoio, Caraglio, Cuneo, vedovamazzei a cura di Ludovico Pratesi , Centro per le Arti Visive Pescheria di Pesaro, This can’t be Love a cura di Marco Scotini, Galleria Artra di Genova e Napoli anno zero. Qui e ora a cura di Gianfranco Maraniello, Castel Sant’elmo, Napoli (2003), After Balance, Spazio Erasmus, Milano, Trace of B. K. , Very Trolley Gallery di Londra e This is What you Want, This is What you Get, L’officina della Calcografia, Istituto Nazionale per la grafica di Roma, vedovamazzei, Gam Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino (2004), vedovamazzei, Percymiller Gallery di Londra (2005), vedovamazzei, Madre, Napoli, a cura di Mario Codognato (2006), vedovamazzei, Magazzino d’Arte Moderna, Roma. .  
   
   
JULIAN SCHNABEL: PAINTINGS 1978 – 2006 MILANO – ROTONDA DI VIA BESANA 27 GIUGNO – 16 SETTEMBRE 2007  
 
Milano, 26 giugno 2007 - Dal 27 giugno al 16 settembre 2007 le grandiose opere saranno allestite negli spazi della Rotonda di via Befana. Dopo l’esordio romano a Palazzo Venezia -dove la mostra sarà visitabile sino al 17 giugno- si sposterà a Milano la prima importante rassegna italiana dedicata al multiforme talento creativo di Julian Schnabel, il progetto è reso possibile dal main sponsor Alfa Romeo. “Uso qualunque strumento mi consenta di tradurre i miei impulsi in un’evidenza fisica”: questa l’affermazione di Schnabel che si pone come ideale leitmotiv della mostra. Un evento espositivo che si prefigge di raccontare la personalità di un artista metamorfico e imprevedibile, di comunicare la forza espressiva perfino spiazzante, fluviale, epica di questa complessa figura del contemporaneo che dagli anni ottanta ha saputo oltrepassare il debutto del millennio con una coerenza espressiva, una potenza e una verità straordinarie e più che mai integre e vitali. Nel 2004 è stato il complesso della Mostra d’Oltremare a Napoli ad ospitare le sue tele di dimensioni imponenti. Quest’anno invece, dopo l’austera volumetria rinascimentale di Palazzo Venezia a Roma, sarà la Rotonda di via Besana a Milano ad accogliere dal 27 giugno al 16 settembre prossimi, la “maniera grande”, il magniloquente e narrativo fare pittorico del celebre artista newyorkese. Julian Schnabel, cultore della provocazione e del paradosso, ama definirsi un “pittore delle caverne” e allo stesso tempo proporsi quale ”interior decorator”. Un gioco di contrasti che svela la sfaccettata lettura della realtà di Schnabel. Da una parte ecco l’artista primitivo che si immerge nella materia pittorica e dipinge con le mani, dall’altra il sofisticato scenografo che inventa alberghi come stageset opulenti e intessuti di colte suggestioni. Basti pensare al suo recente completo restyling tra storicistico e rutilante del Gramercy Park Hotel a New York. Ma l’imprendibile talento di Julian non si limita a questo. Egli si è infatti dimostrato un ottimo regista di cinema con i film Basquiat, del 1996 e nel 2000 con Before Night Fall, pellicola che vince il premio Grand Jury e la Coppa Volpi per il miglior attore, il protagonista Javier Bardem, al Festival del Cinema di Venezia. Al Festival del Film di Cannes 2007 si aggiudica il premio speciale per la regia con il lungometraggio Le Scaphandre et le papillon, ultima fatica cinematografica di Schnabel che ha adattato per lo schermo il romanzo omonimo di Jean-dominique Bauby. Bauby, ex caporedattore di Elle, ha scritto questo libro in seguito alla paralisi avuta nel dicembre del 1995 mettendolo nella condizione di “sindrome da recluso in se stesso”. Non potendo più muoversi, ha dettato lettera dopo lettera, grazie al battito della palpebra sinistra una sorta di diario del suo viaggio immobile che venne pubblicato qualche settimana dopo la sua morte nel marzo del 1997, all’età di 43 anni. Ronald Harwood, Premio Oscar nel 2003 per Il pianista di Roman Polanski, ha scritto la sceneggiatura e nella lista del cast figurano Mathieu Amalric, Anne Consigny e Emmanuelle Seigner. La mostra milanese si articola intorno a una trentina di opere, in un percorso che si snoda all’interno della Rotonda di via Besana. Un itinerario che tocca quattro temi essenziali dell’opera pittorica di Schnabel. Dalle opere di grande formato, le immense tele dove tratti densi e corposi si mescolano a segni più sfumati e sottili, alla galleria dei ritratti e degli autoritratti. Dai Plate Paintings, i dipinti realizzati sulle superfici di frammenti di ceramica, fino ai Japanese Paintings, colori ad olio su foto digitali. Il bellissimo ciclo dedicato alla cantante anglo-francese Jane Birkin, prodotto nel 1990, è rappresentato nella rassegna da tre opere che hanno l’essenzialità, le proporzioni e usano quale supporto lo stesso materiale delle vele delle imbarcazioni. Anno Domini 1990 è anche la data di creazione delle tre grandiose opere (6 metri di altezza, larghe altrettanto) esposte nella zona centrale della mostra. Lavori eseguiti su tela catramata, grandi fogli flessibili e resistenti all’acqua, un materiale inusitato e diverso che l’artista ha utilizzato fin dai suoi esordi negli anni Settanta. Una colata di cera e resina, che dà alle tele la brillantezza quasi liquida e luminosa di un encausto, caratterizza la galleria dei ritratti. I ritratti sono realizzati su tele quadrangolari impreziosite da elaborate cornici bianche in fibra di vetro, un materiale che ha permesso all’artista di riprodurre l’intaglio di una cornice barocca spagnola a lui molto cara. A dichiarare inoltre la sua profonda passione per la terra, l’arte e la storia di Spagna, ci sono i tre autoritratti in cui Schnabel, “fiero sino alla presunzione”, parafrasando il “Pictor optimus” Giorgio de Chirico, immortala se stesso alla Vélasquez. Nell’ambiente successivo sono poste le opere eseguite su cocci di piatti in ceramica, nelle quali alcune figure umane colte di tre quarti spuntano tra solitari tralicci mentre un viso, quasi un attonito sacrale ritratto del Fayoum, fissa la scena. La serie dei Japanese Paintings seduce per la sua fluida, emblematica capacità di oscillare fra l’astratto e il figurativo. Buckwheat Pillow e Lucio, in qualche modo riassumono in sé tutta la produzione di Julian Schnabel, caratterizzate come sono dalla componente caotica, dinamica ed irruente della pittura astratta che va a sposarsi con una forte matrice simbolica. Tutti i lavori colpiscono per la loro energia, un flusso irrefrenabile, sconvolgente, che deriva dalla chiara necessità dell’artista di confrontarsi alla pari con la materia, di dominarne i segreti e la pregnanza. Ne affiora una straordinaria forza comunicativa che ci pone di fronte al puro potere creativo, talvolta anche aggressivo e soverchiante, di Julian Schnabel. Una forza che improvvisamente ci lascia indifesi. .  
   
   
FERRONI 6 LUGLIO – 16 SETTEMBRE 2007 PALAZZO REALE, MILANO  
 
 Milano, 26 giugno 2007 - A Palazzo Reale circa 200 opere tra dipinti, disegni e opere grafiche dell’artista livornese di nascita ma milanese di adozione dialogano con alcune opere di altri autori, quali Umberto Boccioni, Otto Dix, Lucien Freud, Alberto Giacometti, David Hockney, Peter Blake, Antonio López García, Giorgio Morandi e altri, in grado di ricostruire tutto il suo percorso creativo. Nell’ambito dell’iniziativa “La Bella Estate dell’Arte 2007” promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune Di Milano, si terrà dal 6 luglio al 16 settembre 2007 presso Palazzo Reale la mostra “Ferroni” che celebra una delle figure artistiche più interessanti del secondo Novecento italiano. L’esposizione nasce da un progetto concordato tra le due città di Milano e Bergamo in cui Ferroni ha vissuto e lavorato e si svilupperà lungo un itinerario che coinvolge entrambi i capoluoghi lombardi: Bergamo, che gli dedica un’antologica a Palazzo della Ragione dal 1 giugno al 19 agosto 2007 e, appunto, Milano. Il percorso espositivo prenderà inizio dai lavori degli anni Cinquanta, quelli ancora improntati a un realismo, anche ideologicamente schierato verso i dettami estetici del Partito Comunista, e che lo stesso Ferroni successivamente ricusò – portandolo a distruggere molte delle opere prodotte in questo periodo - soprattutto dopo l’ingresso delle truppe sovietiche a Budapest nel novembre 1956. La mostra documenterà tutte le tematiche più care a Ferroni, inquadrando il suo lavoro all’interno del panorama artistico internazionale. Per questo motivo, verranno presentate opere di Umberto Boccioni, Otto Dix, Alberto Giacometti, Antonio López García, Lucien Freud, con le quali si instaurerà un confronto visivo sulle influenze e gli influssi che Ferroni accolse per sviluppare la sua pittura. Il ritratto che ne risulterà non sarà solo quello di un artista di statura europea, sensibile alle influenze dell’arte internazionale, ma un personaggio colto, attento e aperto a suggestioni che gli provenivano ora dalla letteratura – Balzac, Robe-grillet, Perec, - ora dal cinema – Dryer, Antonioni, Hitchcock – ora dalla musica – Webern, Debussy. Nei suoi intenti, la mostra cercherà di liberare Ferroni da categorie critiche che lo vogliono legato a un discorso puramente figurativo e avvicinarlo ad altri àmbiti, quale quello dell’arte concettuale. Non è un caso che l’esposizione si concluderà idealmente con un’opera di Giulio Paolini, uno dei maggiori interpreti del concettuale italiano, che agli inizi della propria carriera ha guardato a Ferroni come a una figura di riferimento. Accompagnerà l’esposizione un catalogo Skira, che presenterà testi di Vittorio Sgarbi, Alberto Boatto, Silvio Lacasella, Valerio Magrelli, Franco Marcoaldi, Casimiro Porro e un intervista a Luca Ronconi di Marco Vallora. Gianfranco Ferroni (1927 - 2001). Livornese di nascita, nel 1944 si trasferisce a Milano dove, verso la metà degli anni Cinquanta, entra a far parte del gruppo dei realisti esistenziali (Banchieri, Bodini, Ceretti, Guerreschi, Romagnoni, Vaglieri). Fin dagli esordi la sua arte denuncia un´attenzione privilegiata a un´umanità intimamente sofferente, comunque gravata dal peso di un´esistenza che si incide nella memoria. È da queste constatazioni, risolte nei quadri con un gusto, secondo una definizione del 1955 di Mario De Micheli, “tra il fiabesco chagalliano e il grottesco espressionista”, che Ferroni chiarisce quel realismo fortemente connotato in senso drammatico, di un´incisività violenta che tanta parte della critica gli riconoscerà negli anni a venire. Dal 1957 si dedica all´acquaforte e all´incisione, che gli frutta nel 1963 il Premio Biella. Fra le numerose presenze in mostre in Italia e all’estero si ricordano: le Biennali di Venezia del 1950, ‘58, ‘64, ‘68, ‘82, le Quadriennali di Roma del ‘59, del ‘72 e del ’99, dove gli è stato assegnato il premio per la pittura. .  
   
   
AD ACQUI TERME (ALESSANDRIA) INAUGURATA SABATO 23 GIUGNO L’OTTAVA EDIZIONE DEL PREMIO ACQUI BIENNALE INTERNAZIONALE DELL’INCISIONE  
 
 Acqui terme, 26 giugno 2007 - E’ stata inaugurata sabato 23 giugno 2007 l’Ottava edizione del Premio Acqui, la Biennale Internazionale per l’incisione, La Commissione di Accettazione, composta da Giuseppe Avignolo, presidente del Premio, Enrico Della Torre, incisore e pittore, Elena Pontiggia, storica dell’arte e docente all’Accademia di Brera, dalla svizzera Maria Will, giornalista d’arte, e dall’argentina Gabriella Aberastury, docente di tecnica incisoria e storica dell’arte, ha selezionato le venticinque opere che concorreranno all’aggiudicazione del Premio, assegnato dalla Giuria Popolare e quelle da pubblicare in catalogo, edito da Mazzotta. A trionfare in questa ottava edizione è stato l’artista siciliano Sandro Brachitta che si è aggiudicato il Premio Acqui - Viii Biennale Internazionale Dell’incisione. La sua opera Tre contenitori, puntasecca, carborundum e acido diretto, è stata, infatti, premiata dalla giuria popolare, tra gli oltre 650 lavori giunti da più di 50 paesi di tutto il mondo. Parallelamente al ‘Premio Acqui’ si tiene la Iv Mostra Concorso ex libris. L’edizione di quest’anno è stata vinta dall’artista varesino Ettore Antonini (Venegono Inferiore, 1952), con Muse termali, acquaforte e acquatinta. Per rendere l’iniziativa maggiormente fruibile al pubblico, gli organizzatori hanno pensato di costruire un allestimento “en plein air” sotto i portici di via Xx settembre, una delle vie centrali di Acqui Terme, che permettesse fino all’8 luglio una facile visione delle opere pervenute. Il progetto ideato dell’architetto Antonio Conte del Politecnico di Milano, prevede una disposizione aritmica di piloni ed una sequenza di pannelli utilizzabili da entrambi i lati, montati al centro dei portici. Alla realizzazione del progetto hanno contribuito Arredamenti F. Lli La Rocca per i supporti ed i moduli espositivi, la Imeb Srl, per la sovrapposizione di lastre in policarbonato e la Space Cannon per l’illuminazione. La Biennale Internazionale per l’Incisione, organizzata dall’Associazione Biennale Internazionale per l’incisione e patrocinata dal Rotary Club Acqui Terme, dalla Regione Piemonte, dalla Provincia di Alessandria, dal Comune di Acqui Terme, dalla Fondazione C. R. T. , ha saputo ritagliarsi, in questi anni, grazie alla qualità dei lavori presentati, una credibilità sempre maggiore, che l’ha portata a essere inscritta nell´elenco delle 37 migliori manifestazioni del settore attualmente celebrate nel mondo. Numerosi sono i premi e i riconoscimenti attribuiti: il Premio Acqui - di 5000 Euro - decretato dalla Giuria Popolare, il Premio Speciale della Giuria, il Premio Acquisto ed il Premio Consorzio Brachetto d´Acqui. Gli artisti selezionati dalla giuria: Yoshito Arichi (Giappone); Dino Baiocco (Italia); Consuelo Barbosa (Colombia); Sandro Bracchitta (Italia); Giuseppe Calderone (Italia); Marta Cobo del Valle (Spagna); Donald Furst (Stati Uniti); Alicja Habisiak Matczak (Polonia); Florin Hategan (Romania); Makiko Kakiuchi (Giappone); Hristo Kerin (Bulgaria); Vasil Kolev (Bulgaria); Masaaki Ohya (Giappone); Giulio Massini (Italia); Elena Molena (Italia); Ivan Orosz (Ungheria); Silvin Paulon (Argentina); Massimo Petringa (Italia); Girolamo Russo (Italia); Jiri Samek ( Repubblica Ceca); Andrea Serafini (Italia); Mari Tashiro (Giappone); Ercan Tuna (Germania); Inez Wijnhorst (Olanda); Cleo Wilkinson (Australia). .  
   
   
PRESENTATO CATALOGO SULL’ARTIGIANATO ARTISTICO  
 
 Potenza, 26 giugno 2007 – Ieri nella sede centrale della Camera di Commercio di Potenza, l’Ente camerale e la Provincia di Potenza hanno presentato un catalogo che racchiude i momenti significativi della Prima Giornata del Lavoro autonomo, iniziativa che i due Enti hanno avviato congiuntamente nel dicembre dello scorso anno, dedicandola al settore dell’artigianato artistico. Stampata in 1. 500 copie, la pubblicazione racchiude gli atti del convegno, la photogallery dei laboratori artistici e le schede personalizzate relative ai 26 artigiani artisti che esposero le loro opere dal 15 al 17 dicembre nel Museo Provinciale a Potenza. “Occorre dare maggiore visibilità ad un settore di pregio della nostra economia, che merita grande attenzione e sostegno da parte delle Istituzioni locali – ha spiegato il presidente della Cdc potentina, Pasquale Lamorte –. La sinergia messa in piedi con la Provincia non è solo una enunciazione di intenti, ma si sta caratterizzando per i risultati concreti, a beneficio degli operatori, sia sul fronte interno che al di fuori dei confini provinciali. Auspichiamo che il modello possa rappresentare una spinta per incentivare altre collaborazioni tra istituzioni, associazioni di categoria, operatori economici. Solo facendo massa critica potremo sopperire alle debolezze strutturali che i piccoli numeri del nostro territorio presentano”. “Cerchiamo di costruire traiettorie stabili, durature – ha aggiunto l’assessore alle Attività Produttive della Provincia di Potenza, Antonio Vitucci – e soprattutto un nuovo rapporto con gli operatori economici. Le Istituzioni locali, troppo spesso viste come controparte, devono essere invece considerate partners. E’ per questo che rivendichiamo un ruolo forte da parte della Regione e chiediamo un protagonismo vero da parte degli operatori, delle associazioni di categoria, delle amministrazioni comunali. L’attivazione di un circolo virtuoso consentirà all’artigianato artistico del potentino di essere maggiormente valorizzato e agli operatori di fruire dei ritorni in termini di immagine e di riscontro economico che meritano”. Dagli artigiani artisti presenti in sala sono giunte richieste di ulteriori azioni a sostegno della categoria, che rivendica – tra l’altro - la definizione di un proprio Albo, distaccato rispetto alla più generale definizione di “artigianato”. Un obiettivo che la nuova Legge Regionale, di prossima pubblicazione, dovrebbe realizzare, ridando anche vigore alle figure del “Maestro Artigiano” e della “Bottega-scuola”. .  
   
   
INAUGURATA A TRENTO LA MOSTRA INTERREGIONALE 2007  
 
Trento, 26 giugno 2007 – E’ stata Inaugurata l´edizione 2007 della mostra interregionale, progetto congiunto di Provincia di Bolzano, Provincia di Trento, e Land Tirolo. Quest´anno la mostra è stata affidata al Mart, e ha come tema centrale il simbolismo. A rappresentare l´Alto Adige i due assessori alla cultura Luigi Cigolla e Sabina Kasslatter Mur. Dopo la rassegna dedicata al futuro della natura, ospitata nel 2005 ad Hall e Galtür, tocca al Trentino organizzare la mostra interregionale 2007, progetto congiunto di Provincia di Bolzano, Provincia di Trento, e Land Tirolo. Per l´edizione di quest´anno, il comitato scientifico delle tre regioni ha proposto un´indagine approfondita dedicata al simbolismo, movimento artistico nato sul finire dell´Ottocento. La mostra sarà divisa in due: al Mart di Rovereto ci sarà "Maurice Denis, maestro del simbolismo internazionale", mentre la sede del Mart di Trento (Palazzo delle Albere) ospiterà "Sulle tracce di Maurice Denis. Simbolismi ai confini dell´impero asburgico". Entrambe le mostre rimarranno aperte sino al 28 ottobre. Tra due anni sarà poi la volta dell´Alto Adige, che ospiterà una rassegna sul tema della libertà presso la Fortezza che si trova nell´omonima località della Val d´Isarco. All´inaugurazione della mostra interregionale, svoltasi questa mattina a Trento, hanno partecipato gli assessori alla cultura della Provincia di Trento, Margherita Cogo, e della Provincia di Bolzano, Luigi Cigolla e Sabina Kasslatter Mur. A rappresentare il Tirolo, la vicepresidente Eva Maria Posch: "La mostra interregionale - ha sottolineato Cigolla - è il miglior esempio di una concreta collaborazione transfrontaliera in un settore, quello culturale, che può solo trarre arricchimento dalle diversità e dai punti comuni che caratterizzano le nostre tre province". "Questa rassegna - ha commentato la Kasslatter Mur - ci ricorda quanto sia importante rimarcare, anche tramite l´arte, gli elementi storici che accomunano il Tirolo, l´Alto Adige e il Trentino". .  
   
   
LA TRAGICA STORIA D’AMORE DI TOSCA PROTAGONISTA AL GIARDINO DI BOBOLI PROSEGUE LA STAGIONE OPERAFESTIVAL 2007, TRA LIRICA, CONCERTI E DANZA NEI LUOGHI DELLA MEMORIA E DELLA BELLEZZA  
 
Firenze- 26 giugno, 2007– Dopo il debutto di ieri replicherà l’opera Tosca di G. Puccini (Boboli 11, 17, 25/7; Villa Medicea 29/6; San Galgano 28/7 e 3/8), produzione Operafestival 2007 che ha riscosso alla sua prima il 12 giugno enorme successo di pubblico e di critica, inaugurando la nuova, ricchissima stagione del Festival Lirico della Toscana. A fare da cornice al dramma pucciniano, sarà ancora lo straordinario Giardino di Boboli di Palazzo Pitti, a Firenze, dove un teatro da 3. 000 posti è stato allestito anche quest’anno nel magnifico scenario del Parco delle Colonne (l’entrata è a Porta Romana). Alla guida dell’Orchestra Operafestival, la storica bacchetta del M° Bruno Rigacci, che oltre ad essere direttore e compositore di fama internazionale, è anche uno tra i più riconosciuti studiosi pucciniani. Tosca è sicuramente l’opera più rappresentata del grande musicista lucchese e rappresenta perfettamente quel canone polpolare italiano che ha fatto dell’opera in musica l’unica ed autentica forma di letteratura, capace di raggiungere le grandi masse. La storia di Tosca è tratta dall’omonimo dramma di Victorien Sardou e racconta la tragica vicenda d´amore tra la diva Floria Tosca ed il pittore d´idee illuministiche e giacobine Mario Cavaradossi. Tra i due innamorati, si staglia la figura del terribile Barone Scarpia. Tutta la trama, riscritta da G. Giacosa e L. Illica, si incentra proprio sul triangolo Tosca- Cavaradossi- Scarpia in un clima drammatico che, tra colpi di scena continui, mantiene lo spettatore in uno stato di costante tensione, grazie anche alla musica di Puccini che passa qui da toni lirico-melodici a passaggi di straordinaria lungimiranza, che fanno capolino alle successive estetiche espressioniste. Per queste caratteristiche Tosca è senza dubbio l’opera più amata di Giacomo Puccini. L’allestimento proposto da Operafestival vanta un cast di grande spessore, con cantanti come la soprano Nadia Vezzù, che darà voce alla coraggiosa Floria Tosca, al fianco del celebre ed impeccabile Giorgio Casciarri, nel ruolo del rivoluzionario Mario Cavaradossi. A dare voce al crudele Barone Scarpia, l’eccezionale e acclamatissimo baritono Mauro Buda, che incarna la tenebrosa figura del capo della polizia, mostrando non solo un grande talento vocale ma anche una non comune capacità interpretativa, in uno stile tutto italiano, che distingue i nostri artisti in tutto il mondo. A dare corpo al mondo di Tosca, un’incantevole scenografia, firmata dall’artista fiorentino Nicola Visibelli che qui si ispira ad un barocco tutto mediterraneo, trovando il giusto equilibrio tra le atmosfere uniche del Giardino di Boboli e i toni foschi dell’opera di Giacomo Puccini. La regia è di Mariano Furlani, direttore artistico del festival, che ci restituisce una Tosca coerente con le armonie e con il dramma pucciniani. Gli eleganti costumi sono di Paolo Manciocchi. Le altre due produzioni Operafestival sono le opere verdiane Rigoletto ( Boboli 3-31/7 e 7/8; Villa Medicea 20/7) e La Traviata (Boboli 10/7 e 2/8; Piazza Varchi 22/7) che sarà a Boboli il 10 luglio. Oltre alla lirica, asse centrale del festival, il ricco programma 2007 prevede importanti spettacoli di danza che avranno come protagonisti celebri le compagnie come Momix (a Boboli il 23-24/7) e New York City Ballet ( Boboli 30/7). In programma anche un concerto attesissimo, il Piano Solo del grande jazzista Stefano Bollani che si esibirà il 25 luglio presso la suggestiva sede dell’Abbazia di San Galgano, a Chiusdino (Si). .  
   
   
AIRSAC: POETI E MUSICI AL CASTELLO L´ASSOCIAZIONE INAUGURA L´INTENSA ATTIVITÀ ESTIVA AL CASTELLO DI DUINO, CON POETI E MUSICI AL CASTELLO, DEDICATO AI POETI BIAGIO MARIN E REINER MARIA RILKE  
 
Trieste, 26 giugno 2007 - Organizzato e messo in scena dall´A. I. R. S. A. C. , l´Associazione Italiana Ricerca e Sviluppo Aree Culturali in Europa, “Poeti e musici al castello” non è che il primo passo di un intenso programma di manifestazioni previste nel corso della lunga estate triestina. Come in un sogno le iniziative culturali dell´Airsac popoleranno le afose serate di molti triestini, da ciò il nome “Sogno d´estate tra cielo e mare”, e l´omaggio a Biagio Marin e Reiner Maria Rilke fa da battistrada alle iniziative seguenti. La gratuità del biglietto d´ingresso vuole essere uno sprone per far apprezzare a quanti più spettatori possibili la qualità dello spettacolo, e contribuire a renderli partecipi di una serie di iniziative Airsac organizza da anni con grande successo. La serata in onore dei due poeti, che prenderà luogo mercoledì 27 giugno alle ore 21 al castello di Duino (www. Castellodiduino. It) coniugherà musica e versi nel più classico degli accostamenti, fino a produrre un vero e proprio concerto di poesie. La presidentessa del Centro Studi Biagio Marin, Edda Serra, presenterà la serata insieme al poeta e critico Franco Loi e a Franca Grisoni, recente vincitrice del massimo premio nazionale di poesia in dialetto, quello dedicato a Biagio Marin. Saliranno sul palco anche Assunta Finiguerra, poetessa lucana, e Mariella Terragni, attrice. A proporre Il Barocco a Venezia, sonate del 600 e del 700 veneziano, sarà il trio Nova Accademia che vedrà Stefano Casaccia al flauto dolce, Claudio Gasparoni alla viola da gamba e Luca Ferrini al cembalo. L’ingresso sarà gratuito per tutti, per ritirare l´invito basterà recarsi presso il Ticket point di corso Italia 6/c o al castello di Duino. Questi gli spettacoli che ci aspettano nell´estate 2007: 4-5 luglio, ore 21. 00: Da Trieste fin Duin. Amor amor amor; 11-12 luglio, ore 21. 00: Sissi allo specchio; 18 - 19 luglio 2007, ore 21. 00: Omaggio a Berto; 21 luglio, ore 21. 00: Amor no xè brodo de fasoi; 27 luglio, ore 21. 00: Dickinson e Prevert; 28 luglio, ore 21: El Campanon; 8, 9 e 10 agosto, ore 21. 00: Tra le pagine un´ombra (spettacolo di luci e suoni); 23 - 24 agosto, ore 20. 30: Per Ville e per Castelli: sulle note dell´operetta; 29, 30 e 31 agosto: I segreti di villa Revoltella L´eterna incognita tra vita e morte (spettacolo di luci e suoni); 3,4 settembre: Omaggio a Fedora Barbieri. .  
   
   
DUE NOTTI D’INCANTO PER DENIA MAZZOLA GAVAZZENI E GLI ARTISTI DI AB HARMONIAE ONLUS  
 
Milano, 26 giugno 2007 - Numerosi i nuovi appuntamenti musicali proposti dall’associazione culturale Ab Harmoniae Onlus che, invitata dal Comune Di Arconate lo scorso 22 giugno, ha proposto un suggestivo repertorio presso il Palazzo Taverna di Arconate. La Grande Notte Arconatese, è partita da Palazzo Taverna alle ore 21 con il concerto lirico – vocale degli artisti di Ab Harmoniae Onlus protraendosi sino alla mattina seguente con intrattenimenti di musica Folk e Rock che hanno animato la grande Piazza, inaugurata per l’occasione con i festeggiamenti offerti alla cittadinanza dall’Amministrazione comunale. Il concerto lirico d’apertura ha presentato una kermesse di scene selezionate da opere e operette di Donizetti, Mozart, Mascagni, Lehar, Gastaldon, Puccini. Durante l’evento musicale si sono esibiti il baritono Mauro Bonfanti, il soprano Chiara Moschini, il tenore Ottavio Palmieri, il baritono Graziano Dalla Valle, accompagnati al pianoforte da Giovanni Brollo, con la partecipazione straordinaria di Denia Mazzola Gavazzeni. Alla manifestazione è stata presente la signora Rosa Bossi Berlusconi. Un’altra Notte d’Incanto è in programma il 29 giugno a Roma, dove l’associazione Ab Harmoniae Onlus, ospite della rassegna musicale “40 Concerti nel Giorno del Signore”, promossa dal Vicariato, è attesa per il grande concerto nella Corte dell’Arcivescovado (S. Giovanni in Laterano) di Denia Mazzola Gavazzeni, accompagnata dall’Ensemble Strumentale Ab Harmoniae. Il concerto, che avrà inizio alle ore 21,00, presenterà al pubblico romano la bellissima Canzone dei Ricordi di Martucci e il Poeme de la Mer et de l’Amour di Chausson ideale programma “di ruscelli e di mari” per una serata d’estate. .  
   
   
LE LINGUE DELLA SATIRA: COSÌ LA SATIRA DIVENTA SCUOLA DI TOLLERANZA  
 
Firenze, 26 giugno 2007 - “Il ricco cartellone delle iniziative e degli spettacoli collegati alla manifestazione livornese confermano non solo la qualità dell’iniziativa che oggi presentiamo, ma anche la crescita culturale complessiva di tutta l’area costiera, una crescita che può e deve essere ulteriormente valorizzata perché è l’immagine dell’intera regione a trarne vantaggio”. Così l’assessore all’istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini ha presentato a Palazzo Bastogi, in Regione, il programma della manifestazione Le lingue della satira, organizzata a Livorno, dal 28 giugno al 15 luglio, dal mensile umoristico Il Vernacoliere e dall’Agenzia per il turismo Costa degli etruschi. “Vorrei sottolineare – prosegue l’assessore - la novità di una manifestazione dedicata, a tutto tondo, alle espressioni satiriche, declinate in tutte le possibili forme, dal teatro al disegno. E vorrei sottolineare anche il fatto che questa manifestazione è nata e cresciuta a Livorno. La satira è un linguaggio particolarmente familiare per i livornesi ma possiamo dire che, in generale, ha radici un po’ in tutta la Toscana e, in particolare, sulla costa. Non è un caso quindi se Livorno ha dato vita a esperienze da questo punto di vista davvero uniche, legate a una visione della realtà irriverente e arguta, filtrata dal pungente e dissacratorio umorismo. Credo che questo tipo di esperienze sia la testimonianza non tanto e non solo di una vocazione innata, ma piuttosto della vivacità culturale e di una forte e radicata democrazia. Una scuola di tolleranza, insomma, che aiuta a rendere più forte e coesa la nostra società” Per questo, secondo Simoncini, valorizzare la comicità in tutti i suoi inevitabili aspetti, anche di radicalità e di satira politica, significa non solo attirare nella nostra regione i molti appassionati del genere e costituire un ulteriore fattore di attrazione per il turismo costiero, ma anche costituire un evento capace di ricadute importanti sul piano dell’educazione alla cittadinanza. “Non sottovalutiamo il ruolo formativo della satira – spiega – perché solo una società capace di ridere di se stessa sarà capace di far crescere donne e uomini in grado di pensare con la propria testa. La satira, allora, è un po’ una scuola di vita. Avvicina i giovani a temi che altrimenti li escluderebbero, ha un forte valore formativo, spesso misconosciuto ma che invece va decisamente al di là del puro intrattenimento, per portare un importante contributo ad un approccio critico alla realtà”. .  
   
   
GOLF - LA PRO AM INTESA PRIVATE BANKING ANTICIPA AL GC MARGARA IL CAMPIONATO NAZIONALE OMNIUM (27-30 GIUGNO)  
 
Milano, 26 giugno 2007 - Con la Pro Am Intesa Private Banking inizia oggi la settimana golfistica al Golf Club Margara di Fubine (Al) che avrà il suo clou con la disputa del Campionato Nazionale Omnium da mercoledì 27 giugno a sabato 30, sponsorizzato dallo stesso noto istituto di credito. Alla Pro Am prendono parte 35 formazioni composte da un professionista e da tre dilettanti e offrirà l´occasione per vedere all´opera alcuni tra i protagonisti dell´Omnium quali Andrea Maestroni, Emmanuele Lattanzi, Marco Bernardini, Stefano Reale, Niccolò Gaggero e Massimo Florioli. L´omnium di svolge sulla distanza di 72 buche, 18 al giorno. Dopo le prime 36 verrà effettuato il taglio che lascerà in gara i primi sessanta classificati, i pari merito al 60° posto e i dilettanti che rientreranno nel punteggio di qualifica. Al via 153 giocatori tra i quali 12 amateur, compreso il diciottenne Andrea Pavan che difenderà il titolo. L´anno scorso il romano superò in un acceso finale Andrea Maestroni e Andrea Zanini. A Maestroni andò, comunque, il primo premio in denaro, ossia 12. 800 euro su un montepremi di 80. 000 in palio anche quest´anno, mentre Pavan venne gratificato con una coppa. Oltre ai giocatori citati rientrano tra i favoriti anche Marco Crespi, autore di un´ottima prova nel Challenge Tour (6° domenica in Svizzera), Alessandro Napoleoni, che due settimane addietro si è imposto nel Memorial Olivier Barras (Alps Tour), Michele Reale, Paolo Terreni, Alessio Bruschi, Massimo Scarpa, Marcello Santi, Federico Bisazza, Gianluca Pietrobono, Giorgio Grillo e Nicola Maestroni. Gli altri undici dilettanti impegnati nella gara saranno Federico Colombo, Andrea Chiapuzzo, Marco Guerisoli, Luca Gobbi, Luca Beneduce, Matteo Manassero, Leonardo Motta, Cristiano Terragni, Benedetto Pastore, Giacomo Tonelli e Claudio Viganò. Oltre a Intesa Private Banking la manifestazione è sostenuta da altri prestigiosi cosponsor quali L´oreal, Actis, Agec, Herbatech, John Deere, Torchio Bruno, Toro Irrigazione, Globus Tv, Ideal Prati e la Concessionaria Gruppo Piubelli, che metterà in palio una Lancia Y per l´eventuale prima "hole in one" alla buca 15 (par 3, metri 212). L´organizzazione della gara è affidata al Comitato Organizzatore Tornei dei Professionisti (lo stesso che cura il Telecom Italia Open) di cui è presidente Donato Di Ponziano, con Alessandro Rogato all´opera sul campo. Il Campionato Nazionale Omnium fa parte del ´Bartolini Corriere Espresso Italian Pro Tour´, ossia il circuito che raccoglie tutte le gare pro che si svolgono in Italia, comprese quelle del Challenge Tour e dell´Alps Tour. E´ sponsorizzato appunto da Bartolini e ha quali cosponsor l´Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, Golflab e Caroli Core Health. Lpga Tour: Vince Lorena Ochoa, 18ª Giulia Sergas, 56ª Silvia Cavalleri - Con un ottimo giro finale in 68 colpi e lo score di 287 (76 68 75 68) Giulia Sergas ha risalito la classifica di 25 gradini e si è classificata al 18° posto nel Wegmans Lpga (Lpga Tour) sul percorso de Locust Hill Cc a Pittsford, nello stato di New York. Silvia Cavalleri è giunta 56ª con 293 (76 70 76 71). Ha ottenuto il dodicesimo titolo nel circuito e il terzo stagionale la messicana Lorena Ochoa (280 - 69 71 67 73), che ha superato con un par alla seconda buca di spareggio la coreana In-kyung Kim (280 - 70 67 71 72), con la quale aveva terminato alla pari le 72 buche regolamentari. Al terzo posto con 281 Mi Hyun Kim, al quarto con 282 Cristie Kerr, al quinto con 283 Lindsey Wright e Jeong Jang, campionessa uscente. Non hanno brillato Paula Creamer e Ai Miyazato, 21. E con 288, e Karrie Webb 49ª con 292. La Ochoa, partita con un colpo di vantaggio sulla Kim, ha accusato molte incertezze nel giro finale, come le è accaduto con una certa frequwnza quest´anno, ed è stata sorpassata dalla coreana. A due buche dalla fine aveva tre colpi di ritardo che ha recuperato con un eagle alla buca 17 e per un bogey dell´avversaria alla 18. La Sergas, per il suo 68, ha segnato un eagle, anche lei alla 17, cinque birdie e tre bogey; nel 71 della Cavalleri quattro birdie e tre bogey. Us Pga Tour: Hunter Mahan In Spareggio - Il venticinquenne californiano Hunter Mahan (265 - 62 71 67 65) ha ottenuto il primo titolo nell´Us Pga Tour battendo con un birdie alla prima buca di spareggio il quarantenne Jay Williamson (265 - 66 66 67 66) con il quale aveva chiuso alla pari il Travelers Championship al Tpc River Highlands di Cromwell, nel Connecticut. Terzo con 269 l´australiano Nick O´hern, quarto con 270 Vijay Singh, molto tonico nei due giri conclusivi, quinto con 271 Fred Funk, sesti con 272 David Toms, Tom Lehman e Bo Van Pelt. Nono con 273 Justin Rose. Bassa classifica per Chris Dimarco, 46° con 281. .  
   
   
NASCE LO SKIPPER ECO-SOSTENIBILE UN CORSO RIVOLTO AI GIOVANI PER APPROFONDIRE LE TECNICHE NAUTICHE, MA ANCHE PER STUDIARE ASTRONOMIA E BIOLOGIA MARINA  
 
Roma, 26 giugno 2007 - Uno ‘skipper-animatore’ che avrà il ruolo di insegnare ai giovani turisti/navigatori, oltre alle tecniche della vela, il rispetto del mare e la salvaguardia della biodiversità. A questa nuova figura professionale ha pensato il progetto Medmysea, finanziato dall’Unione Europea con il programma Interreg Iii B Archimed, coordinato dall’Irat del Cnr di Napoli, che promuove una selezione rivolta a 40 giovani cittadini europei, dai 18 ai 30 anni, in possesso di diploma di maturità e con discreta conoscenza della lingua inglese, da formare come esperti di astronomia, storia antica, biologia marina. Il bando del corso di formazione, che scade il 30 giugno 2007, è stato indetto dal dipartimento di studi giuridici, politici e sociali “Persona Mercato e Istituzioni Pe. Me. Is. ” dell’università del Sannio, in collaborazione con Assonautica Sicilia e la stazione zoologica Anton Dohrn, tutti partner del progetto Medmysea. Attraverso una crociera-studio nel sud del Mediterraneo, con una flotta di quattro barche a vela, i quaranta giovani skipper trascorreranno quindici giorni di formazione intensiva. A loro sarà insegnata la storia del Mediterraneo e delle sue civiltà, la biologia marina, la meteorologia e l’astronomia. Una preparazione culturale che si unirà a quella specifica sulla sicurezza e le tecniche della navigazione a vela, dalla preparazione delle rotte, alla navigazione notturna, all’immersione subacquea. “Grazie alle capacità acquisite durante il corso”, dice Alfonso Morvillo, direttore dell’Irat-cnr, “lo skipper-animatore sarà capace non solo di governare una barca a vela e mantenere il controllo a bordo, ma anche di coinvolgere e sensibilizzare l’equipaggio alla valorizzazione dell’identità culturale e delle risorse del Mediterraneo”. Il corso di formazione, gratuito, si svolgerà a Palermo presso la sede di Assonautica, dal 7 al 20 luglio 2007. Il bando è disponibile sul sito www. Irat. Cnr. It .  
   
   
39.SIMA BARCOLANA 14 OTTOBRE 2007: RITORNA L´APPUNTAMENTO  
 
 Trieste, 26 giugno 2007 - E´ stata presentata a Trieste la 39a edizione della Barcolana, in programma per il giorno 14 ottobre 2007. "L´obiettivo è creare un grande Appuntamento, dedicato a tutti i velisti e agli appassionati di vela - ha affermnato il Presidente della Società Velica di Barcola e Grignano, Ing. Gastone Novelli - ed è su questo che abbiamo concentrato tutte le nostre risorse, prevedendo per questa edizione grande spettacolo in mare e a terra, con una serie di prestigiosi eventi collegati". "E´ importante però ricordare - ha precisato il Presidente Novelli - come la Barcolana non sia solo un atteso appuntamento sportivo, ma anche un´eccezionale festa del mare. Per organizzarla c´è bisogno di tutti ed è per questo che rivolgo fin da subito il mio ringraziamento agli sponsor, agli enti e ai volontari che ogni hanno permettono di realizzare questo evento". Per quanto tecnicamente la formula della regata rimarrà invariata, sono molte le novità introdotte quest´anno. Su richiesta della classe Rc44, le cui imbarcazioni saranno impegnate a Trieste nella penultima tappa del Circuito internazionale, verrà loro dedicata una categoria in aggiunta a quelle solitamente previste . " Non potrranno mancare all´appuntamento la classica Polo, per l´edizione 2007 in colore azzurro in onore della nazionale di calcio campione del mondo, la mascotte Toni, lo scimpanzè grinder e ultima novità tra i gadget Barcolna, le Blue socks, realizzate in collaborazione con la Nazionale Italiana Veliste e la Guardia di Finanzia, il cui ricavato delle venditè andrà devoluto alla Fondazione Luchetta, Ota, D´angelo, Hrovatin. .  
   
   
BARCOLANA 2007: LA GRANDE FESTA DELLA VELA A TRIESTE IL 14 OTTOBRE GIUNTA ALLA 39.A EDIZIONE LA REGATA PIÙ AFFOLLATA DEL MEDITERRANEO DA SEGUIRE: MAXIYACHT, SCAFI D´EPOCA, RC44 PER UNA REGATA CHE SA ANCORA CRESCERE DA FARE: NOVE GIORNI DI EVENTI TRA VELA E SPETTACOLO, DAL 6 AL 14 OTTOBRE DA VEDERE: TRIESTE CAPITALE DELLA VELA, MUSEI APERTI E RIVE AFFOLLATE  
 
Trieste, 26 giugno 2007 - Edizione numero 39 per "L´appuntamento", ovvero la Barcolana di Trieste, grande festa del mare, occasione di incontro per oltre ventimila velisti di fronte a un pubblico di oltre 250mila persone: la più affollata e amata regata del Mediterraneo che si svolge ogni anno a Trieste. 14 ottobre 2007: la regata torna ad animare la città, le Rive e il Molo Iv del Porto Vecchio, ristrutturato dall´Autorità Portuale, un nuovo spazio che sarà animato dalla festa della Barcolina. Nuove sfide per un contesto ormai rodato: la grande festa del mare, il ritrovo di tutti gli appassionati di vela, infatti, si tinge di interessanti contorni sportivi, perché la sfida per la vittoria è quanto mai aperta tra i maxi yacht più performanti, desiderosi di mettere la propria prua davanti a quella di oltre 1800 imbarcazioni. Attorno e dentro alla corsa per la vittoria, il contesto della grande festa: la Barcolina, dedicata alle classi di ingresso alla vela - Optimist, Tyka e tavole a vela - la tappa del circuito Rc44 con la presenza di Russell Coutts, la grande animazione lungo le Rive di Trieste, e tre serate di concerti a ingresso gratuito nella piazza dell´Unità d´Italia. Ad arricchire l´evento, Barcolana Classic, il raduno delle Barche d´epoca, classiche e spirit of tradition e una serie di mostre e appuntamenti culturali organizzati dalla Società velica di Barcola e Grignano in sinergia con circoli velici e istituzioni della città. Percorso confermato - il quadrilatero di 16 miglia con una boa in acque slovene - la novità dell´anno riguarda un nuovo layout lungo le Rive della Villaggio Barcolana, e l´inserimento dei monotipi ideati da Russell Coutts che potranno regatare anche in Barcolana. Quella di inserire la classe Rc44 nell´evento è stata una richiesta di Russell Coutts, che dopo l´esperienza in Barcolana lo scorso anno ha voluto rendere protagonisti dell´evento anche gli armatori che lo seguono nel circuito internazionale. Per quanto riguarda invece l´aspetto logistico della manifestazione, grazie alla collaborazione dell´Autorità Portuale, la Barcolana avrà quest´anno un diverso "lay out", ovvero una diversa disposizione lungo le Rive, dettata dalla necessità di lasciare spazio all´arrivo delle grandi navi da crociera nei pressi della Stazione Marittima. La nuova disposizione garantirà anche più spazio a terra per il Villaggio Barcolana, con gli hospitality degli sponsor, e una posizione più centrale, proprio di fronte alla piazza dell´Unità: una scelta resa possibile dalla disponibilità del Comune di Trieste, che ha messo a disposizione la zona della "Scala Reale", di solito non occupata da eventi che fanno uso di tensostrutture. Il nuovo lay out garantirà anche maggiore visibilità agli scafi Super Maxi, che saranno ormeggiati a fianco del Molo Audace, verso la Stazione Marittima. La collaborazione con l´Autorità Portuale permetterà alla Barcolana di avere a disposizione per gli armatori che provengono da fuori città un numero maggiore di ormeggi lungo le Rive, rendendosi nuovamente disponili le banchine del Molo Iv per l´ormeggio degli ospiti, e in caso di maltempo le banchine del Porto Nuovo e del Molo Zero non occupate da navi e mezzi da lavoro. "Abbiamo lavorato molto in questi mesi - ha dichiarato il presidente della Società velica di Barcola e Grignano, Gastone Novelli - per rispondere alle esigenze della città sul fronte della modifica della disposizione lungo le Rive. Grazie alla collaborazione delle autorità - comune di Trieste e Autorità Portuale in particolare - la Barcolana sarà in grado di accogliere tutti gli ospiti, e la maggiore disponibilità di ormeggi sarà molto importante per garantire sicurezza a quanti parteciperanno alla regata". .  
   
   
VELA/VERBANO: L’UFO 22 CORSARO ALCEA A LERICI PER L’EUROCUP 2007 (TERZA TAPPA)  
 
Lerici, 26 giugno 2007 - Nuovo appuntamento in mare per il team dell’Ufo 22 Corsaro Alcea che ha partecipato a Lerici (La Spezia) alla terza tappa dell’Eurocup 2007, manifestazione organizzata del Circolo Vela Erix. Sul campo di regata antistante la località ligure si sono svolte otto regate, in condizioni variabili e con vento generalmente debole. Corsaro Alcea, l’imbarcazione portacolori dell’Unione Velica Maccagno con Valerio Cozzi al timone, suo fratello Danilo (entrambi maccagnesi) e il bustese Riccardo Pigni alle manovre, si piazza di nuovo sesto, come già era successo a Rimini tre settimane fa in occasione della seconda tappa Eurocup. L’inizio della prima giornata è stato promettente, con un quinto e un secondo posto nelle due prove disputate con vento da Sud-est, che andava lievemente rinforzando nel corso della pomeriggio. Nella seconda giornata l’andamento delle prove si rivelava assai altalenante, regatando con brezze moderate e un’onda fastidiosa che richiedeva l’attenzione di tutti gli equipaggi per non rallentare il passo delle imbarcazioni. La terza e ultima giornata la partenza veniva segnalata con venti ancora più deboli che rendevano particolarmente impegnative le scelte tattiche. Di conseguenza le manovre in partenza risultavano particolarmente concitate e impegnative, nel tentativo di cogliere il minimo vantaggio e trovare condizioni di aria libera, data la situazione di brezza incostante e quindi poter navigare più agilmente senza il disturbo delle altre imbarcazioni in gara. Corsaro Alcea regatava tra i primi nella prima prova di giornata e concludeva al quarto posto, mentre nella seconda prova riusciva a tagliare la line d’arrivo solo al settimo posto, risultato che gli impediva così di progredire di una posizione nella classifica generale. Sul podio le stesso terzetto della precedente tappa di Rimini con il gardesano Withing ancora primo. Il quarto e ultimo appuntamento della Eurocup 2007 per Corsaro Alcea e ora fissato per i giorni 6-8 luglio a Gargnano, lago di Garda. .