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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 18 Dicembre 2007 |
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VOLI LOW COST? ECCO CHI GIOCA CON LA TRASPARENZA E´ ON LINE LA NUOVA INCHIESTA DEL PORTALE CONSUMATORE |
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Roma, 18 dicembre 2007 - Sulle tariffe dei voli low cost è tempo di aprire gli occhi. Il prossimo periodo di vacanze è forse l´ultima occasione per le compagnie aeree, di mettere a frutto i peggiori trucchi. Gli stessi che, nei giorni scorsi, hanno portato la Commissione europea a mettere nel mirino otto aziende italiane perché vendono biglietti aerei, soprattutto low cost, in modo scorretto, attraverso Internet. Il Portale del consumatore www. Portaleconsumatore. It, nella sua inchiesta mensile, pubblicata da oggi sul web, ha voluto toccare con mano il problema e ha messo alla prova le aziende low cost più famose. L´inchiesta ha evidenziato che, nella maggioranza dei casi, le offerte dei vettori low cost sono poco trasparenti, confuse, difficili da confrontare. “Fin dalla prima schermata, si deve dare un’indicazione chiara del prezzo complessivo”, ha detto la commissaria dell’Unione europea per la Tutela dei consumatori, Maglena Kuneva, presentando i risultati dell’indagine della Commissione sulle pratiche scorrette delle compagnie aeree. Eppure, ha scoperto il Portale del consumatore, di questa semplice regola citata dalla commissaria non c’è traccia sui siti di Myair, Ryanair e Skyeurope, visto che il prezzo indicato è destinato a gonfiarsi, fra tasse e sovrapprezzi, man mano che si procede verso l’acquisto. Myair e Ryanair “svelano” il prezzo complessivo nella seconda schermata. Skyeurope, inoltre, nella sua “vetrina” sostiene che il prezzo è comprensivo di tutti gli oneri, anche se in realtà, dopo tre passaggi, spunta un costo aggiuntivo: è obbligatorio scegliere il posto sull’aereo, a pagamento (da 2 a 10 euro). Un inedito. Per la commissaria Kuneva, poi, i balzelli legati “alle carte di credito devono essere chiaramente indicati fin dall’inizio”. Fra i siti visitati, l’unico a rispettare la regola è quello di Bluexpress. Tutti gli altri calcolano la commissione solo al momento di pagare. L´inchiesta ha anche “fotografato” i preventivi più convenienti simulando una situazione tipica: un Capodanno da trascorrere in una grande città europea. Le mete considerate sono state Madrid, Parigi, Londra. Partenza il 28 dicembre da Roma e Milano e ritorno il 3 gennaio. Dal confronto dei preventivi non sono mancate altre sorprese e consigli utili per risparmiare. Uno su tutti riguarda l´opzione “solo andata”: comprando andata e ritorno con due compagnie diverse è possibile tagliare il prezzo del biglietto anche della metà. . |
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ALITALIA: COMUNICAZIONE PERVENUTA DA SA HOLDINGS LTD, EVERGREEN LLC E THL TRANSPORTATION |
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Roma, 18 dicembre 2007 - Su richiesta della Consob, Alitalia rende noto che, ieri, è pervenuta una comunicazione da parte di un commercialista che ha trasmesso, in nome e conto del cliente Evergreen Fund, una comunicazione, sempre ieri, sottoscritta da rappresentanti di Sa Holdings Ltd, Evergreen Llc e Thl Transportation avente a riferimento “Acquisition of 49,90% of Alitalia S. P. A. – Subject: Withdrawal of Interest”. In detta comunicazione, i sottoscrittori rappresentano, nel far seguito alla loro richiesta del 14 dicembre scorso, che il loro consorzio ritira, allo stato, l’interesse manifestato ad acquisire il 49,90% di Alitalia. . |
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MONACO SARÀ IL "FOOTBALL HUB" DI LUFTHANSA PER GLI EUROPEI 2008 LUFTHANSA SERVIRÀ TUTTE LE SEDI DEGLI INCONTRI IN AUSTRIA ED IN SVIZZERA |
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Milano, 18 dicembre 2007 - A soli sei mesi dal calcio iniziale degli Europei 2008 in Austria ed in Svizzera, Lufthansa ha buone notizie per tutti gli appassionati di calcio: sarà infatti l´unica linea aerea europea a volare verso tutte le sedi dove si disputeranno gli incontri di Euro 2008; un totale di 31 partite per la Coppa europea giocate a Vienna, Salisburgo, Innsbruck, Klagenfurt, Basilea, Zurigo, Berna e Ginevra fra il 7 e il 29 giugno 2008. Lufthansa ha designato Monaco "football hub": il vettore offrirà voli diretti dal suo hub meridionale verso tutte le sedi in Svizzera e in Austria, offrendo così ai propri clienti e appassionati di calcio collegamenti comodi e veloci verso tutte le città coinvolte dall´evento. In occasione degli Europei di calcio 2008 saranno previsti i seguenti operativi: dal 5 al 20 giugno 2008, Salisburgo ed Innsbruck saranno serviti da Monaco con due voli al giorno, mentre Vienna sarà collegata con 5 frequenze giornaliere, in aggiunta alle 4 operate in code-sharing con Austrian Airlines. Dal 30 marzo Lufthansa introdurrà inoltre 3 nuovi collegamenti settimanali verso la città austriaca di Klagenfurt, in Corinzia. Durante gli Europei 2008, Lufthansa offrirà fino a 21 voli giornalieri fra Monaco e la Svizzera. Zurigo sarà servita da sei collegamenti giornalieri oltre ai quattro operati da Swiss da Monaco a Zurigo. I passeggeri Lufthansa potranno raggiungere comodamente Basilea con sei frequenze giornaliere, mentre Berna sarà collegata con tre e Ginevra con sei frequenze giornaliere. Lufthansa, inoltre, offrirà collegamenti diretti verso tutte le sedi degli Europei 2008 dai principali aeroporti tedeschi quali Francoforte, Düsseldorf e Amburgo. In qualità di "Sports Airline", ossia Linea Aerea a sostegno dello Sport, Lufthansa è partner da molti anni della German Football Federation (Dfb) e della squadra tedesca Bayern di Monaco. Lufthansa è stata inoltre uno dei principali sponsor del Campionato Mondiale di Pallamano che si è svolto in Germania all´inizio del 2007. Le finali della Coppa di Pallamano nel 2008, 2009 e 2010, quando le quattro principali squadre tedesche si batteranno per il trofeo nel corso di un solo fine settimana, saranno chiamate "Lufthansa Final Four". Lufthansa è inoltre promotore nazionale della German Sports Aid Foundation e da molti anni partner del Comitato Olimpico Nazionale nonché dell´Associazione Olimpica Tedesca dello Sport (Dosb), dal maggio 2006. Coerentemente con questa tradizione Lufthansa trasporta abitualmente le squadre tedesche in occasione dei giochi Olimpici ed delle Paraolimpiadi. . |
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LA FORGITAL SPA SI INSEDIA A GRIGNO OBIETTIVO LA COMPONENTISTICA PER AEREI |
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Trento, 18 dicembre 2007 – Il gruppo Forgital spa, attivo nel settore meccanico con sede centrale in provincia di Vicenza, a Seghe di Velo d’Astico, aprirà uno stabilimento a Grigno per la produzione di componentistica per i motori degli aerei. La notizia è stata data ieri nel corso di una conferenza stampa convocata dall’assessore all’industria Marco Benedetti, alla presenza del titolate della società Nadir Spezzapria. La Forgital opererà in Trentino attraverso una società neocostituita, la Fly srl, condotta da Artemio Affaticati e Antonio Calgaro, entrambi con esperienze già consolidate nel settore. La produzione inizierà a fine 2008, e occuperà una trentina di dipendenti, con profili-medio alti, dal perito all’ingegnere. 30 milioni di euro l’investimento iniziale. A regime, secondo le previsioni della società, questi valori dovrebbero quantomeno raddoppiare. Il settore infatti è in forte espansione: basti pensare che i tempi di progettazione di un’aeromobile sono passati da 52 mesi agli attuali 30 e che a causa della costruzione delle varie parti – ali, motore, fusoliera e così via - in parallelo la fase finale dell’assemblaggio può essere portata a termine oggi in quattro giorni. Soddisfazione è stata espressa dall’assessore Benedetti per una decisione che premia gli sforzi fatti dal Trentino per mettere a fattore comune l’impegno della Provincia autonoma di Trento, dell’Università, delle parti sociali e di Agenzia per lo sviluppo, il cui presidente Alessandro Garofalo era presente all’incontro di stamani, assieme anche alle delegazioni sindacali. La Forgital spa è una società che opera in settori ad alta tecnologia – in particolare nell’ingegneria degli anelli - con applicazioni che vanno dalla meccanica generale agli impianti chimici, dal movimento terra all’aerospaziale. Nata nel corso dell’800, per produrre attrezzi agricoli, ha mantenuto la caratteristica di impresa familiare – come nella migliore tradizione del nostro Paese – dando lavoro attualmente a circa 1300 persone per un fatturato di 400 milioni nel 2007. Come spiegato dal titolare, da circa 10 anni ha iniziato ad essere presente anche nel settore della componentistica di motori per aereo. L’obiettivo dello stabilimento di Grigno sarà quello di produrre componenti finiti e pronti per l’assemblaggio, avendo come target i quattro produttori di aerei più importanti del mondo. Ma perché proprio il Trentino? A parte la vicinanza geografica, Nadir Spezzapria lo spiega così: “Vent’anni fa abbiamo assunto il primo trentino, oggi direttore commerciale; poi abbiamo conosciuto il dottor Garofalo, e abbiamo iniziato a collaborare con l’Università di Trento, dalla quale sono usciti almeno 12 ingegneri oggi occupati presso di noi, tutti validi e capaci. Questi fattori, al momento di prendere la decisione finale, hanno avuto il loro peso, assieme anche alla politica della Provincia autonoma di Trento che incoraggia le imprese ad insediarsi sul suo territorio. ” Da parte della società, anche un appello ai nostri giovani: “Vogliamo iniziare a formare fin da subito una quindicina di tecnici; chi fosse interessato può visitare il nostro sito www. Forgingthefuture. Net, per assumere le prime informazioni. ” La società ha già provveduto ad una prima rilevazione in Valsugana; 350 i nominativi dei diplomati tecnici e delle scuole professionali esaminati, 100 quelli contattati, 25 i giovani presentatisi per un colloquio, tutti, anche i diciottenni, già in possesso di un impiego. Soddisfazione è stata espressa infine anche dal sindaco di Grigno Flavio Pacher, che ha assicurato la piena collaborazione dell’amministrazione comunale. . |
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CENTRO GUIDA SICURA DI VADENA, VISITA DI UN GRUPPO DI ESPERTI DELL´AUDI |
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Bolzano, 18 dicembre 2007 - Una delegazione di giornalisti specializzati e di esperti del gruppo Audi, ha visitato il 14 dicembre)il centro guida sicura di Vadena. L´area è stata utilizzata per la presentazione di alcuni nuovi modelli di automobili. La visita si è svolta nell´ambito del fine-settimana organizzato in Alto Adige dall´Audi media sport club, società satellite della nota azienda produttrice di automobili, che ha portato per qualche giorno nella provincia di Bolzano un gruppo di giornalisti specializzati ed esperti del settore. La delegazione si è recata al centro guida sicura di Vadena, che dovrebbe aprire i battenti nella primavera del 2008, per prendere visione della struttura e per presentare alcuni nuovi modelli di automobili. Erano presenti anche i componenti dell´Audi driving experience, che si occupano proprio di guida in sicurezza per conto del gruppo tedesco. "L´incontro con questa delegazione di esperti del settore - ha sottolineato l´assessore alla mobilità Thomas Widmann - ha rappresentato l´occasione per approfondire alcune tematiche e confrontarsi su diverse questioni. Sicuramente abbiamo potuto approfittare dell´esperienza di queste persone per trarre dei buoni insegnamenti da applicare ai nostri programmi di allenamento alla guida in sicurezza che verranno effettuati nel nuovo centro di Vadena". . |
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QUALITA´ ARIA,FORMIGONI:24 MLN PER FILTRI ANTIPARTICOLATO |
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Milano, 18 dicembre 2007 - Regione Lombardia è pronta a mettere disposizione 20 milioni di euro, in aggiunta ai 4 già stanziati nei primi mesi di quest´anno, per finanziare l´installazione dei filtri antiparticolato sui mezzi pesanti e gli autobus con contributi che arrivino a coprire fino al 50% dei costi, non appena il Governo pubblicherà il decreto che sancisce le procedure. Lo ha annunciato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, in una conferenza stampa convocata per tracciare il bilancio degli interventi per la qualità dell´aria negli ultimi anni, alla quale hanno partecipato l´assessore alla Qualità dell´Ambiente, Marco Pagnoncelli e il prof. Ivo Allegrini, responsabile del Dipartimento per lo studio dell´inquinamento atmosferico del Cnr. "A due anni dalle nostre richieste - ha denunciato Formigoni - e nonostante le reiterate promesse dei Ministeri e gli annunci di alcuni gruppi di opposizione il decreto che stabilisce le procedure per l´installazione dei filtri antiparticolato sui mezzi pesanti e gli autobus non c´è ancora". "E´ mai possibile - si è domandato Formigoni - che in questo Paese le lentezze burocratiche arrivino fino a questo punto? Non sarà forse che esistono alcuni interessi forti, già ampiamente aiutati in passato dallo Stato, che si oppongono?". L´assessore Pagnoncelli, nel ribadire le difficoltà che questi ritardi comportano, ha ricordato comunque che "gli autobus Euro 0 devono installare i filtri entro i minori tempi tecnici" (gli uffici delle motorizzazioni sono già in grado di raccogliere le domande), documentando la richiesta alla motorizzazione stessa entro il 2007; se non installano i filtri, devono dimostrare un piano di sostituzione con veicolo nuovo entro il 2008; dall´ottobre del 2008 saranno introdotte limitazioni alla circolazione per gli autobus Euro 1. Politiche Integrate - Nel tracciare un bilancio delle politiche regionali in campo ambientale negli ultimi anni, il presidente ha innanzitutto sottolineato l´approccio integrato al problema, e l´utilizzo da parte di Regione Lombardia di molteplici strumenti normativi e tecnici, basati su due principali cardini: campagne di incentivazione - che hanno visto dal 2000 a oggi lo stanziamento di oltre 360 milioni di euro ("una cifra estremamente significativa che non ha eguali in Italia") - e divieti progressivi per le fonti più inquinanti. Formigoni ha ricordato alcuni esempi. 1) Le emissioni degli ossidi di azoto (Nox) delle centrali termoelettriche sono state "tagliate" del 40% tra il 2004 ed il 2007, addirittura in anticipo rispetto all´obiettivo fissato per il 2008; nel contempo, la produzione di energia elettrica in Lombardia, sempre più richiesta, ha potuto crescere fino alla riduzione dell´importazione dall´estero dal 40% del 2002 al 10% del 2007. 2) La diffusione del metano per riscaldamento ha raggiunto valori elevati (90% del totale), rispetto al 60% del 1995. 3) Nel 2000, gli impianti a metano erano una ventina in tutto, oggi sono 54 e saranno 100 entro il 2009. I distributori di gpl sono invece 331. 4) In Lombardia è già vigente la "certificazione energetica" delle costruzioni, in anticipo rispetto alle norme dello Stato ed alle prescrizioni della Commissione Europea. Da settembre 2007, sono stati certificati oltre duemila edifici, e sono stati abilitati alla certificazione circa 300 tecnici specializzati, avviando un processo che vedrà crescere molto rapidamente e esponenzialmente questi numeri. "Va ricordato inoltre - ha aggiunto Formigoni - che, con la legge 24, la Lombardia ha completato il proprio apparato legislativo originale e d´avanguardia, primo esempio di intervento sistematico in questo settore sia a livello italiano che europeo". Sulla legge 24, si è avviato a soluzione il contenzioso con il Governo: l´11 dicembre si è svolta l´audizione in Corte Costituzionale a seguito dell´impugnativa del Governo stesso. Tra gli altri interventi, Formigoni ha poi menzionato l´introduzione (dal 2004) del divieto di utilizzo dell´olio combustibile, che ha prodotto una riduzione di emissioni di Pm10 di 200 tonnellate all´anno, l´obbligatorietà del controllo dei gas di scarico per tutti i veicoli e la "collaborazione forte" con la Commissione europea (e con il Joint Research Centre in particolare) "che affianca la Regione e non si limita certo a controllarla". Il prof. Allegrini, dal canto suo, ha rimarcato in particolare le difficoltà che l´Italia in generale e la Lombardia in particolare incontrano nel raggiungere gli obiettivi di qualità dell´aria fissati dall´Europa "a causa del nostro clima mite", ha espresso forte apprezzamento per le politiche messe in atto da Regione Lombardia per prevenire e contrastare l´inquinamento atmosferico, ha sottolineato l´importanza di investire su combustibili "pregiati" come il metano e di vigilare attentamente, come la Lombardia sta già facendo, sulla combustione incontrollata di legna e biomasse, che può essere molto dannosa. "L´uso di biomasse - ha chiarito Allegrini - va incentivato negli impianti adatti e evitato nelle altre forme". I Risultati - "L´impegno di Regione Lombardia - ha sottolineato ancora Formigoni - sta producendo risultati importanti. Nonostante negli ultimi dieci anni in Lombardia sia fortemente aumentata la pressione antropica (aumento di popolazione, auto circolanti, ecc) e non sia migliorata la situazione meteorologica (è diminuita la ventilazione) i valori dei principali inquinanti atmosferici sono scesi, in alcuni casi addirittura precipitati, nelle loro concentrazioni: biossido di zolfo -50%; biossido di azoto -19%; monossido di carbonio -58%; ozono -28%. Anche le polveri sono calate sia per quanto riguarda le quantità emesse, sia per ciò che concerne i numeri di superamento". Ad esempio, nella stazione Juvara/pascal di Milano si è passati dai 136 giorni di superamento dei 50 microgrammi per metro cubo del 2005 (dal 1 gennaio al 9 dicembre) ai 113 di quest´anno (sempre dal 1 gennaio al 9 dicembre); in quella del Verziere (Milano) da 129 del 2005 a 107 di quest´anno. A Como da 105 del 2005 a 74 di quest´anno. "Si tratta di dati - ha detto ancora Formigoni - che ci incoraggiano a proseguire sulla nostra strada. Va anche sottolineato che la Lombardia non è la zona più inquinata. Ci sono città italiane ed europee che stanno peggio di noi". Questi alcuni dati resi noti in conferenza stampa. Nell´ordine: media annua Pm10 del 2005, numero superamenti di 50 microgrammi al metro cubo di Pm10 nel 2005, media annua Pm10 del 2006, numero superamenti di 50 microgrammi la metro cubo di Pm10 nel 2006. - Milano (Juvara) 54 151 56 149 - Varese 38 79 34 56 - Torino 65 199 66 184 - Verona 71 211 71 202 - Padova 59 194 60 180 - Londra 84 230 75 224 Ecopass - Rispondendo ad una domanda sull´avvio dell´Ecopass nel Comune di Milano, Formigoni, nell´auspicare che la misura abbia successo, ha ricordato che "le norme regionali restano integralmente in vigore per tutti i comuni che fanno parte delle zone critiche". In particolare, proseguirà il fermo programmato dei mezzi più inquinanti (autoveicoli benzina e diesel Euro 0 e diesel Euro 1, ciclomotori e moto a due tempi Euro 0), in vigore dal 15 ottobre 2007 al 15 aprile 2008, dal lunedì al venerdì (escluse anche le giornate festive infrasettimanali) dalle 7. 30 alle 19. 30. . |
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INCIDENTI CAUSATI DALLA STANCHEZZA: UN NUOVO SISTEMA MERCEDES-BENZ AVVERTE L´AUTOMOBILISTA |
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Stoccarda 18 dicembre 2007 - Gli esperti Mercedes-benz stanno concludendo la sperimentazione di un innovativo sistema di assistenza alla guida in grado di avvertire tempestivamente il guidatore in caso di stanchezza o affaticamento e prevenire il tanto temuto "colpo di sonno". Il sistema analizza il comportamento del guidatore attraverso diversi sensori e rileva eventuali variazioni nello stile di guida personale dovute alla stanchezza. In questo caso, al guidatore viene ricordato di fare una pausa. Al completamento di tutti i test, il sistema entrerà nella produzione in serie delle vetture Mercedes-benz a partire dal 2009. Secondo statistiche ufficiali, l´eccessivo affaticamento è la causa di circa l´uno percento di incidenti gravi. Tuttavia, gli esperti ritengono che le cifre reali per questo tipo di incidenti siano notevolmente più elevate, in quanto, spesso nella ricostruzione di un incidente non è possibile riscontrare e dimostrare una precedente condizione di stanchezza. Secondo gli studi europei, dal 24 al 33% di tutti gli incidenti stradali mortali sono da ricondurre ad un sovraffaticamento del guidatore. Di conseguenza, l´eccessiva stanchezza al volante causa molti più incidenti gravi di quanto non faccia l´abuso di alcool. Oltre alla mancanza di riposo notturno, è anche la monotonia nella guida automobilistica a figurare tra le cause più frequenti del pericoloso "colpo di sonno" al volante. Due terzi dei casi di stanchezza si verificano nelle ore notturne, uno su due con una bassa densità di traffico. Secondo l´opinione degli scienziati, il rischio di incidenti aumenta in corrispondenza di tragitti a lungo raggio effettuati in condizioni costanti, perché in queste circostanze l´attenzione del guidatore diminuisce e la monotonia aumenta ulteriormente il rischio di addormentarsi. Test effettuati dagli ingegneri Mercedes-benz con oltre 420 automobilisti di entrambi i sessi hanno dimostrato che molte persone non percepiscono la stanchezza correttamente e soprattutto non tempestivamente. Infatti, la stanchezza non si evidenzia all´improvviso, ma si sviluppa nell´arco di un determinato periodo di tempo, durante il quale le capacità di reazione e percezione diminuiscono costantemente, al punto che già nelle prime fasi di affaticamento l´automobilista non è più in grado di reagire in modo corretto. Il sistema di assistenza alla guida sviluppato da Mercedes-benz è in grado di riconoscere i primi segni di affaticamento ed avvertire con tempestività il guidatore, contribuendo in misura determinante a prevenire situazioni potenzialmente pericolose. Diversamente da altri sistemi utilizzati per riconoscere l´affaticamento al volante, il sistema Mercedes-benz utilizza un´ampia serie di indicatori per valutare il grado di attenzione degli automobilisti e riconoscere il progressivo passaggio dallo stato di vigilanza a quello di stanchezza. Durante ogni viaggio, l´Attention Assist controlla costantemente il tipico modello di comportamento del guidatore e rileva in tal modo un profilo individuale, che viene poi utilizzato come base per il riconoscimento della condizione di affaticamento. In caso di significativi scostamenti rispetto ai valori memorizzati, il sistema stabilisce se sussistano o meno i primi sintomi di affaticamento. L´eventuale avvertimento è in relazione anche ad orario, durata del viaggio e stile di guida. Tra i parametri di riferimento rilevati dal sistema di riconoscimento del livello di affaticamento, oltre a velocità ed accelerazione longitudinale e trasversale, figurano anche l´angolazione del volante, l´azionamento degli indicatori di direzione e dei pedali e determinate azioni di comando ed influssi esterni come, ad esempio, vento laterale ed irregolarità del fondo stradale. Tra l´altro, un parametro particolarmente significativo consiste nell´osservazione del comportamento al volante: gli automobilisti stanchi si contraddistinguono per una serie di tipici movimenti dello sterzo, che successivamente vengono subito corretti. Il nuovo sistema di assistenza alla guida Mercedes riconosce questi segnali, avvertendo tempestivamente il guidatore in caso il suo comportamento si modifichi indicando così un principio di potenziale affaticamento. In questo caso, il sistema emette un segnale acustico ed un simbolo che appare sul quadro strumenti raccomanda al guidatore di fermarsi per una pausa. Lo sviluppo di questo sistema di assistenza unico nel suo genere è iniziato con una serie di test nel simulatore di marcia di Berlino, seguito da prove su strada diurne e notturne in autostrada, cui fino ad oggi hanno preso parte più di 420 volontari. Durante il programma di sperimentazione dell´Attention Assist sono stati percorsi più di 500. 000 chilometri, con prove di durata in diverse zone climatiche, nel traffico urbano, su piste accidentate e per lunghi percorsi. Il team di progettazione Mercedes comprende, oltre ad un gruppo di ingegneri, anche esperti di cibernetica, matematica, informatica e psicologia. In fase di sviluppo e progettazione dei sistemi di assistenza alla guida, Mercedes-benz da sempre si basa sugli incidenti reali e cerca, con l´ausilio di moderne tecnologie, di migliorare quanto più possibile la sicurezza di guida nelle situazioni critiche. Al centro dell´attenzione sono stati messi i casi con conseguenze particolarmente gravi come collisioni frontali, tamponamenti, incidenti notturni ed investimenti di pedoni. Con l´Attention Assist, Mercedes-benz porta avanti il suo impegno concreto per la prevenzione degli incidenti, integrando sistemi di assistenza alla guida già collaudati come Abs, Brake Assist, Brake Assist Plus, Pre-safe¨ Brake, Night View ed Esp¨, che controllano costantemente il veicolo e l´ambiente che lo circonda. Il sistema di riconoscimento del livello di affaticamento al volante è la prima tecnologia che osserva costantemente anche il guidatore e lo avverte nel caso in cui venga rilevato il rischio di un incidente stradale. L´introduzione di questo sistema nella produzione in serie è prevista per il 2009. . |
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SMOG,REGIONE LOMBARDIA AI VERDI: DECRETO SUI FILTRI, MA CHI L´HA VISTO? |
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Milano, 18 dicembre 2007 -. "Il decreto governativo sui filtri anti-particolato è un decreto-che-non-c´è. Se non nella fantasia (o nella bugia) dei consiglieri verdi lombardi. Non nel mondo reale, nemmeno sulla Gazzetta ufficiale, che fa testo". Lo scrive una Nota della Regione Lombardia in replica alle affermazioni odierne di Monguzzi e Saponaro, i quali "non sanno proprio più su quale specchio arrampicarsi, di fronte alle politiche contro l´inquinamento atmosferico messe in campo dalla Regione e apprezzate, ieri, anche dal massimo esperto in materia del Cnr". "Quel decreto - ricorda la Nota - è richiesto insistentemente dalla Regione da due anni, e ancora, checché ne dicano i sullodati, non c´è". . |
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RENAULT GRAND MODUS E NEW MODUS LA MONOVOLUME SPAZIOSA E LA PICCOLA MONOVOLUME INTELLIGENTE |
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Roma, 18 dicembre 2007 - Renault potenzia la sua proposta sul segmento B presentando una monovolume spaziosa ed una piccola monovolume intelligente: Grand Modus e New Modus. Pioniere del segmento delle monovolume, Renault offre tutta la sua esperienza a Grand Modus. Con 16 cm di lunghezza supplementare (4. 034 mm), un ampio vano bagagli (fino a 410 dm3) ed il sedile posteriore scorrevole e modulabile (ribaltabile con funzionalità 1/3-2/3 o ripiegabile a portafoglio), questa monovolume offre una grande versatilità per adattarsi a nuovi utilizzi: vacanze in famiglia o week-end tra amici. Il benessere a bordo è privilegiato per tutti i passeggeri grazie ad interni luminosi, alla grande abitabilità, ai tre posti posteriori permanenti e ai numerosi vani portaoggetti ed allestimenti intelligenti, quali la tavoletta tipo aereo. Dotata di autentiche doti da stradista, Grand Modus ha tutte le carte vincenti per imporsi come auto principale della famiglia. New Modus è destinata ad una clientela multi-motorizzata, interessata ad un’auto compatta (3. 874 mm di lunghezza) che offre la maneggevolezza di una city car (diametro di sterzata tra marciapiedi a partire da 9,90 m, secondo le versioni). New Modus rivela una personalità spiccata, con linee espressive. Nelle versioni più alte in gamma, l’aspetto cromato della calandra e della fascia posteriore suggerisce raffinatezza ed eleganza. In linea con le caratteristiche distintive della prima generazione, conducente e passeggeri di questa piccola monovolume si ritrovano in uno spazio conviviale ed accogliente. Gli assali di Grand Modus e New Modus derivano dalla piattaforma B dell’Alleanza Renault-nissan, garanzia di comfort ed efficacia. Entrambe le auto offrono un’ampia gamma di propulsori performanti, economici e rispettosi dell’ambiente, tra cui le motorizzazioni Tce 100 cv, 1. 5 dCi 85 e 105 cv (disponibile con filtro antiparticolato). Oltre al livello particolarmente ridotto di emissioni di Co2, la nuova famiglia Modus ha beneficiato di una “progettazione ecologica”, esemplificata dalla plancia, premiata nel 2005 perché prodotta con 4,5 kg di materie plastiche riciclate. Cinque delle sei motorizzazioni disponibili sono conformi ai criteri Renault eco². La prima generazione di Modus si è distinta per essere stata la prima auto della categoria delle city car ad ottenere il rating massimo delle “5 stelle” ai crash-test Euro Ncap. Sviluppate sulla stessa piattaforma, Grand Modus e New Modus beneficiano di tutto il know-how Renault in tema di sicurezza ed adottano numerosi dispositivi di sicurezza attiva e passiva, tra cui una struttura a deformazione programmata, l’Abs, l’Esp, fino a 6 airbag, le luci addizionali in curva, il sistema di controllo della pressione dei pneumatici ed il regolatore/ limitatore di velocità. Lanciata a settembre 2004, Modus ha venduto fino ad oggi oltre 395. 000 unità nel mondo, contribuendo a consolidare la leadership di Renault nel segmento B. Esclusivamente prodotte a Valladolid, in Spagna, Grand Modus e New Modus hanno beneficiato di un investimento di 110 milioni di euro. Grand Modus e New Modus saranno commercializzate a partire dal 21 dicembre in Italia (pre-lancio), a gennaio e febbraio 2008 negli altri Paesi dell’Europa occidentale. Sul segmento B, un cliente su sei acquista una monovolume. Nel 2006, questo sotto-segmento rappresentava il 17% del segmento B, pari al 4,3% del mercato totale europeo delle auto. Con oltre 395. 000 unità vendute dalla commercializzazione, a settembre 2004, Modus soddisfa pienamente i suoi utenti grazie al comfort, alle capacità stradali e al suo livello di qualità ed affidabilità. Renault ringiovanisce la sua proposta con New Modus, una piccola monovolume destinata ad una clientela interessata ad un’auto compatta, agile come una city car. Per soddisfare le esigenze di clienti che richiedono una maggiore versatilità, Renault lancia una nuova proposta, Grand Modus, una monovolume dotata di un ampio vano bagagli e di tutte le carte vincenti per imporsi come auto principale della famiglia. Con la lunghezza di 3. 874 mm (+82 mm rispetto alla prima generazione), il passo di 2. 482 mm ed il lunotto leggermente inclinato, New Modus rivela linee ricche di appeal. L’espressivo design dei gruppi ottici, lo scudo anteriore con profili allargati, la protezione posteriore rinforzata e meglio integrata nella carrozzeria collocano New Modus nell’universo delle monovolume. Posteriormente, il portellone è sottolineato da un nuovo design dei gruppi ottici e da una fascia cromata, secondo le versioni. In funzione del livello di equipaggiamento e dei Paesi, la calandra cromata, i vetri posteriori scuri, i cerchi di alluminio da 15 o 16 pollici, le maniglie esterne ed i profili in tinta carrozzeria evocano eleganza e raffinatezza. Pioniere delle monovolume, Renault ha messo tutta la sua esperienza al servizio di Grand Modus. La lunghezza ed il passo aumentano rispetto a New Modus, per raggiungere rispettivamente 4. 034 mm e 2. 575 mm (+160 mm e +93 mm). Il design di Grand Modus garantisce la perfetta integrazione dei centimetri supplementari. Fedele alle linee di New Modus, questa monovolume esprime un carattere valorizzante ed aggiunge un terzo finestrino laterale che amplia ulteriormente l’importante superficie vetrata dell’auto accentuando la sensazione di spazio nell’abitacolo. Con l’ampio vano bagagli (410 dm3 con il sedile posteriore avanzato al massimo) ed il sedile posteriore scorrevole, ribaltabile con funzionalità 1/3-2/3 e ripiegabile in posizione portafoglio, Grand Modus offre una grande versatilità per nuovi utilizzi: vacanze in famiglia o week-end tra amici. Il benessere a bordo è privilegiato per tutti i passeggeri, grazie alla grande abitabilità e ai tre posti posteriori permanenti. L’ampia superficie vetrata di Grand Modus e New Modus rende l’abitacolo eccezionalmente luminoso ed accentua la sensazione di spazio interno. I passeggeri beneficiano di numerosi vani portaoggetti intelligenti e facilmente accessibili, tra cui, su Grand Modus, il rack centrale sotto il tetto, tipo aereo. Grand Modus dispone di uno dei vani bagagli più capienti della categoria, compreso tra 305 e 410 dm3, secondo la posizione del sedile posteriore, pari ad un guadagno del 50% circa rispetto alla prima generazione (+136 dm3). Con il sedile posteriore ripiegato in posizione portafoglio, il volume del vano bagagli può raggiungere 1. 454 dm3 (+171 dm3), liberando così una lunghezza di carico del pianale di 1. 278 mm. Questo risultato è frutto di un approfondito lavoro: allungamento dello sbalzo posteriore (+118 mm rispetto alla prima generazione), nuovo rivestimento del vano bagagli e nuovo motore compatto del tergicristallo posteriore. La soglia di carico bassa (605 mm) ed il pianale facilitano il carico di oggetti pesanti o voluminosi. Il vano bagagli è protetto dagli sguardi, grazie alla cappelliera complementare fissa e alla tendina copribagagli che si adatta a qualunque posizione del sedile posteriore. Per quanto riguarda New Modus, l’auto propone un vano bagagli il cui volume raggiunge 293 dm3 (+19 dm3 rispetto alla prima generazione) e 1. 302 dm3 con il sedile triptic in posizione portafoglio (1. 195 dm3 con sedile posteriore fisso). In linea con la prima generazione, conducente e passeggeri di Grand Modus e New Modus sono accolti in uno spazio conviviale ed accogliente, in cui ogni ambiente disponibile ha una caratteristica propria. Una convivialità ed un comfort che si ritrovano nelle nuove sellerie Duo (livello Modus) e Pelle Grigio Scuro (in opzione sul livello Dynamique). La strumentazione centrale consente la totale condivisione delle informazioni; la plancia ottimizza la visibilità con le sue linee essenziali e con la palpebra, priva di asperità, che raggruppa gli elementi tecnici progettati con sobrietà e discrezione. La posizione di guida riprende la filosofia della prima generazione associando una qualità posturale da berlina alla visione panoramica delle monovolume. Oltre a beneficiare di un volante in posizione verticale, il conducente riesce facilmente a trovare la giusta posizione di guida, grazie alle regolazioni in altezza del sedile e del volante. I sedili, che coniugano mantenimento e morbidezza, sono rialzati rispetto al suolo facilitando, in tal modo, la salita e la discesa dall’auto. La nuova famiglia Modus riesce a conciliare un’eccezionale abitabilità ed una grande compattezza. L’importante altezza libera a filo padiglione offre un’abitabilità verticale anteriore di 1. 031 mm e di 900 mm posteriormente, permettendo di accogliere passeggeri anche di statura elevata. In seconda fila, il sedile posteriore di Grand Modus dispone di tre posti permanenti che offrono nuove forme di utilizzo: vacanze o week-end tra amici. Il lavoro realizzato sulla densità delle schiume dei sedili posteriori di Grand Modus garantisce un ottimo mantenimento ed il massimo comfort in ogni condizione di guida, qualunque sia la statura del passeggero. Fissato su una guida, il sedile scorre di 150 mm, permettendo di modulare il volume del vano bagagli o di ottimizzare il comfort dei passeggeri posteriori facendo variare il raggio alle ginocchia da 70 a 209 mm. L’utilizzo di questo sedile ribaltabile con funzionalità 1/1, 1/3-2/3, ripiegabile in posizione portafoglio, si rivela facile ed intuitivo. Le due maniglie di scorrimento, situate sotto il sedile e nel vano bagagli, sono facilmente accessibili. Lo scorrimento del sedile ed il ripiegamento dello schienale possono essere azionati con una sola mano, a partire dal vano bagagli o dall’abitacolo. Grand Modus e New Modus si rivelano entrambe eccezionalmente luminose, grazie ad una superficie vetrata simile a quella delle monovolume del segmento superiore. Grand Modus può presentare fino a 4,812 m2 di superficie vetrata (con tetto apribile panoramico) e New Modus fino a 4,738 m2. Il parabrezza avanzato offre una visione spiovente, mentre i montanti di quest’ultimo, posizionati verso l’esterno, e la riduzione degli angoli morti, consentono di vedere meglio e di essere visti. Con una superficie di 1,878 m2, il tetto panoramico apribile accentua la sensazione di spazio interno per tutti i passeggeri. Proposto in opzione su entrambe le auto, è composto da due pannelli a filo, uno anteriore mobile e l’altro posteriore fisso. L’apertura è comandata da una rotella elettrica ad impulsi, con dispositivo antipizzicamento delle dita di serie. Oltre alla posizione socchiusa, sono possibili tre posizioni di apertura: 1/3, 2/3 e apertura completa, su una corsa di 500 mm. Grand Modus offre nuovi vani portaoggetti: un rack centrale sotto il tetto, tipo aereo (nuovo); di facile accesso e vicino al conducente, questo rack è costituito da due scomparti ad apertura differenziata, per facilitare l’accesso a tutti i passeggeri (80° anteriormente e 60° posteriormente). Questo vano portaoggetti offre un volume di 2,8 l anteriormente e di 3 l posteriormente. Un sistema di bloccaggio, integrato in ciascun vano, impedisce la caduta di oggetti in caso di frenata brusca; due tavolini tipo aereo sullo schienale dei sedili anteriori (nuovo); questo sistema, pratico per i passeggeri posteriori in caso di lunghe percorrenze, può ricevere diversi tipi di recipienti (bicchiere, lattina, etc); due cassetti sotto i sedili conducente e passeggero anteriore, particolarmente adatti ad oggetti pesanti; un portaocchiali dal lato conducente; un sistema di ritenuta di oggetti nella seduta del sedile passeggero anteriore che consente, ad esempio, di riporre una borsa conservandola a portata di mano; due sportelli portaoggetti nel pianale anteriore; uno svuota-tasche sulla plancia; un cassetto chiuso nella plancia, di un volume di 11 l; uno svuota-tasche e portalattine nella parte inferiore della console centrale, ideale per un cellulare o un telecomando per garage; uno svuota-tasche tra i due sedili anteriori; tasche nelle controporte anteriori (che possono contenere una bottiglia da 1,5 l); tasche a soffietto situate sullo schienale del sedile conducente e del sedile passeggero anteriore; un porta-spiccioli accanto alla leva del cambio (nuovo). Il vano bagagli, integralmente ricoperto di moquette, offre numerosi allestimenti e soluzioni astute su Grand Modus: anelli di fissaggio e rete di mantenimento bagagli, presenti sul fondo del bagagliaio per evitare che gli oggetti si rovescino o si spostino nel vano; una tasca a rete sullo schienale del sedile posteriore; una cinghia per trasportare una bottiglia o un bidone senza problemi; tre ganci per buste della spesa (due su New Modus). Questa proposta di vani portaoggetti ed allestimenti è arricchita da un’ampia gamma di accessori: un bracciolo centrale anteriore poggia-gomito, con vano portaoggetti di una capacità di 1,5 litri; una rete a busta, costituita da 3 scomparti e posizionata verticalmente nel vano bagagli, che assicura il mantenimento verticale degli oggetti (disponibile su entrambe le auto); un fondo a scomparti per il vano bagagli che impedisce che la moquette si sporchi (disponibile su entrambe le auto); una linea di bagagli Modus, composta da una valigia a rotelle (55x38x20cm), una borsa (39x30x10cm) ed un borsone (50x44x20cm). Due lotti (due esemplari di ciascun modello) riempiono in modo ottimale il vano bagagli di Grand Modus, qualunque sia la posizione del sedile posteriore. Grand Modus e New Modus dimostrano grandi doti di versatilità. Assemblate sulla piattaforma B dell’Alleanza Renault-nissan, entrambe le auto sono perfettamente a proprio agio in città e su strada e propongono un’ampia gamma di motorizzazioni performanti, economiche e rispettose dell’ambiente. Oltre al basso livello di emissioni di Co2, cinque delle sei motorizzazioni disponibili appartengono alla famiglia “Renault eco² “. Grand Modus e New Modus montano di serie un servosterzo ad assistenza elettrica variabile evoluta, in particolare con parametri che favoriscono la precisione di guida e la maneggevolezza in città. Il diametro di sterzata tra marciapiedi di New Modus è di appena 9,90 m (fino a 10,40 m in funzione della motorizzazione e della dotazione di pneumatici) e di 10,20 m (fino a 10,70 m) per Grand Modus. Gli assali derivano dalla prima generazione di Modus ed associano un’alta precisione di guida ad un elevato potere filtrante per vibrazioni e rumorosità. Gli ingegneri hanno modificato le leggi di ammortizzamento di Grand Modus rispetto a New Modus. L’avantreno, che adotta una geometria di tipo pseudo-Macpherson, associato ad un braccio inferiore rettangolare, garantisce il disaccoppiamento delle forze longitudinali e trasversali ed è fissato su una culla filtrata che contribuisce al comfort limitando, a sua volta, la propagazione delle vibrazioni. Il retrotreno è costituito da un assale flessibile a geometria programmata, associato a molle elicoidali. Il profilo deformabile integra una barra stabilizzatrice (21 mm), per un controllo ottimale del rollio. Gli ammortizzatori verticali e l’importante corsa delle sospensioni garantiscono un comportamento che coniuga rigore e comfort. Su Grand Modus, gli ammortizzatori sono stati adattati alla differenza di massa, in modo da preservare il compromesso comfort/ comportamento. Le qualità dinamiche e la versatilità di Grand Modus e New Modus sono valorizzate da un’ampia gamma di motorizzazioni e trasmissioni. In funzione dei Paesi, la proposta benzina comprende tre motorizzazioni 16 valvole: 1. 2 16v 75 cv e 80 cv (55 kW e 57,5 kW), Tce 100 cv (74 kW) e 1. 6 16v 110 cv (82 kW), tutte equipaggiate con acceleratore elettronico che gestisce una farfalla motorizzata, per permettere un preciso controllo dell’alimentazione del motore. Tali motorizzazioni sono conformi alle norme antinquinamento Euro 4 ed integrano il sistema di controllo imbarcato (On Board Diagnostic) che garantisce l’efficacia nel tempo dei dispositivi antinquinamento. La gamma diesel è costituita, al lancio, dalla motorizzazione 1. 5 dCi, declinata nelle tre potenze 70 cv (50 kW), 85 cv (63 kW) e 105 cv (78 kW), tutte Euro 4. Gamma motorizzazioni benzina: 1. 2 16v 75 cv / 80 cv (55 kW e 57,5 kW) - Con una cilindrata di 1. 149 cm3, il propulsore 1. 2 16v (D4f) eroga una potenza di 75 cv (55 kW) (80 cv/57 kW se associato ad una trasmissione robotizzata) a 5. 500 g/min e sviluppa una coppia di 105 Nm (11 kgm) (108 Nm/11 kgm con trasmissione robotizzata) a 4. 250 g/min. Tce 100 cv (74 kW) - La nuova famiglia Modus monta il propulsore benzina 1. 2 16v turbo, battezzato Tce 100 cv (Turbo Control Efficiency), caratterizzato da consumi di una motorizzazione di cilindrata 1. 2 l, dalla potenza di un propulsore 1. 4 l e dalla coppia di un 1. 6 l. Il Tce 100 cv dispone di un turbo a bassa inerzia il cui tempo di risposta è stato ridotto al minimo, grazie alla turbina e al compressore di piccolo diametro. La potenza di 100 cv (74 kW) e la coppia massima di 145 Nm sono ottenute, rispettivamente, ai regimi di 5. 500 g/min e 3. 000 g/min. L’associazione di una piccola cilindrata ad un turbo ad inerzia ridotta assicura una grande vivacità fin dai bassi regimi. 1. 6 16v 110 cv (82 kW) - Il propulsore 1. 6 16v (K4m) eroga 110 cv (82 kW) a 6. 000 g/min e sviluppa una coppia massima di 151 Nm (15,8 kgm) a 4. 250 g/min. Questo motore da 1. 598 cm3 dispone di un variatore di fase sull’aspirazione e può essere abbinato alla trasmissione automatica proactive a 4 rapporti (Dp0). Gamma motorizzazioni diesel: 1. 5 dCi 70 cv (50 kW) / 85 cv (63 kW) / 105 cv (78 kW) - Le tre versioni del 1. 5 dCi (K9k) proposte sono identiche a quelle montate sulla prima generazione di Modus. Ampiamente apprezzate per il rendimento e la qualità delle prestazioni acustiche, queste motorizzazioni da 1. 461 cm3 evolvono grazie ad un sistema d’iniezione di seconda generazione. Declinate in tre livelli di potenza, erogano rispettivamente 70 cv (50 kW) a 4. 000 g/min, 85 cv (63 kW) a 3. 750 g/min e 105 cv (78 kW) a 4. 000 g/min. Con 160 Nm (16,3 kgm) per la versione 70 cv, 200 Nm (20,4 kgm) per la versione 85 cv e 240 Nm (24,5 kgm) per la versione 105 cv, il propulsore 1. 5 dCi dimostra vivacità fin dai bassi regimi ed è caratterizzato da consumi particolarmente ridotti in tutte le versioni. Le motorizzazioni 85 e 105 cv sono disponibili con un filtro antiparticolato costituito da un iniettore integrato nel collettore di scarico, un sistema che consente la rigenerazione in qualunque condizione di circolazione, anche con l’auto ferma ed il motore al minimo. Una trasmissione manuale a 6 rapporti è proposta con le motorizzazioni 1. 5 dCi 85 (con filtro antiparticolato) e 105 cv (con o senza filtro antiparticolato). Il propulsore 1. 5 dCi 85 cv può essere associato ad una trasmissione robotizzata a cinque rapporti. Con appena 119 g di Co2 /km (1. 5 dCi 85 cv) e 134 g di Co2 /km (1. 2 16V 80 cv con trasmissione robotizzata), Grand Modus è leader per le emissioni di Co2 nella categoria delle monovolume del segmento B, per motorizzazioni diesel e benzina. Grand Modus dispone di una maggiore autonomia, grazie ad un serbatoio che offre una capacità di 51 l (+ 2 l rispetto a New Modus). Un’auto Renault eco² rispetta simultaneamente tre criteri: le sue emissioni di Co2 sono inferiori a 140g/km oppure il motore è alimentato con biocarburanti; è prodotta in un sito industriale certificato Iso 14001; è valorizzabile al 95% al termine del ciclo di vita e comprende almeno il 5% di materie plastiche riciclate. Eccetto il propulsore benzina 1. 6 16v, tutte le motorizzazioni di Grand Modus e New Modus rispettano i criteri Renault eco². Tutte le versioni sono state progettate perché il 95% della massa possa fruire di una seconda vita dopo la rottamazione. Carenature e plancia sono prodotte con plastica riciclata che rappresenta complessivamente il 7% delle materie plastiche su entrambi i modelli. Ricordiamo che Renault era stata premiata, nel 2005, per la progettazione ecologica della plancia di Modus, prodotta con 4,5 kg di plastica riciclata. In tema di acustica, Grand Modus e New Modus si avvalgono dei progressi realizzati sulla prima generazione. La riduzione della rumorosità è stata presa in considerazione fin dalla progettazione, in particolare mediante calcoli digitali vibratori ed acustici. Entrambe le auto ottengono un risultato di 71 dBa, inferiore di 3 dBa alla regolamentazione europea, equivalente ad una riduzione del 50% della potenza acustica. Grand Modus e New Modus facilitano la vita del proprietario con intervalli di manutenzione distanziati, il cambio dell’olio ogni 30. 000 km per le versioni benzina (eccetto il Tce 100 cv- ogni 20. 000 km- che fruisce del nuovo sistema Oil Control System) e ogni 20. 000 km per quelle diesel, la sostituzione delle candele ogni 120. 000 km, il filtro dell’aria ogni 60. 000 km ed il filtro del gasolio ogni 40. 000 km. Nella vita quotidiana, tutte le motorizzazioni sono caratterizzate da consumi ridotti. Una prestazione favorita dall’adozione del servosterzo ad assistenza elettrica che assicura un guadagno compreso tra 0,2 e 0,3 l/100 km, in funzione dei cicli. Per ridurre i costi di riparazione ed i premi assicurativi, entrambe le auto montano componenti specificamente progettati per tener conto dei piccoli urti possibili nel traffico cittadino, in particolare nella prospettiva dei test Rcar . L’utilizzo dell’alluminio profilato per la traversa anteriore e del polipropilene per quella posteriore assicura l’assorbimento quasi totale dell’energia in caso di urto a bassa velocità. La prima generazione di Modus si è distinta per essere stata la prima auto della categoria delle city car ad aver ottenuto il rating massimo delle “5 stelle” ai crash-test Euro Ncap, ad agosto 2004. Sviluppate sulla stessa piattaforma, Grand Modus e New Modus beneficiano di tutto il know-how Renault in tema di sicurezza ed offrono un eccellente livello di sicurezza attiva, grazie alle prestazioni del gruppo ammortizzatori/ sospensioni. Dotati del Sistema Renault di Protezione di terza generazione (Srp3), entrambi i modelli propongono numerose soluzioni tecnologiche di comfort e sicurezza al miglior livello del segmento: sistema di controllo delle pressione dei pneumatici, luci addizionali in curva e regolatore/ limitatore di velocità. Pilastro della sicurezza attiva, la tenuta di strada rappresenta un punto di forza di Grand Modus e New Modus, sviluppate sulla base della piattaforma B dell’Alleanza Renault-nissan. Il rollio è tenuto sotto controllo grazie al diametro delle barre stabilizzatrici (21 mm) che procurano a Grand Modus e New Modus un comportamento dinamico neutro e prevedibile. L’impianto frenante, ampiamente dimensionato, offre una sensazione di mordente e potenza che resta costante, anche dopo ripetute sollecitazioni. I dischi anteriori (260 mm) e posteriori (240 mm per le motorizzazioni 1. 6 16v, 1. 5 dCi 85 e 105 cv) sono di grande diametro e spessore maggiorato (22 mm all’anteriore e 8 mm posteriormente). In linea con la prima generazione, Grand Modus e New Modus montano di serie l’Abs Bosch 8. 0, con ripartitore elettronico della frenata (Ebv) ed assistenza alla frenata di emergenza (Afe) e propongono anche il controllo elettronico della stabilità (Esp) con controllo del sottosterzo (in opzione). Nelle fasi di partenza su fondo a scarsa aderenza, il pulsante di esclusione dell’Esp consente di disattivare la funzione antipattinamento (Asr) che si imposta automaticamente ad ogni avviamento del motore o non appena la velocità supera 50 km/h. La funzione di regolazione della coppia motrice durante lo scalo di marcia (Msr) consente di evitare che le ruote si blocchino in caso di rilascio del pedale o di decelerazione su fondo scivoloso. Per garantire comfort e sicurezza, Grand Modus e New Modus propongono un’offerta completa di equipaggiamenti (in funzione del livello di allestimento o in opzione). Un radar posteriore facilita le manovre di parcheggio, in particolare in città (Pack City, con retrovisori ripiegabili elettricamente). Ergonomico, il pulsante del regolatore/limitatore di velocità è disposto sulla console centrale, accanto al freno di stazionamento. Un nuovo pittogramma sul cruscotto permette al conducente di comprendere più facilmente quando è attivato il limitatore o il regolatore. In linea con la prima generazione, Grand Modus e New Modus propongono luci addizionali in curva: grazie ad una centralina dedicata e ad una lampada fissa orientata a 40°, integrata nel gruppo ottico, l’illuminazione viene attivata progressivamente mentre l’auto percorre la curva, per coprire un campo visivo più ampio. Questa funzione si disattiva con l’inserimento della retromarcia. Grand Modus e New Modus dispongono del sistema di controllo della pressione dei pneumatici che allerta il conducente in caso di pressione insufficiente per una o più ruote. Il sistema segnala le perdite lente di pressione o l’inadeguatezza tra la velocità dell’auto e la pressione dei pneumatici. Un sensore di luminosità garantisce l’accensione automatica delle luci in funzione della visibilità, mentre un sensore di pioggia gestisce l’attivazione dei tergicristalli e la velocità di scansione in funzione della densità dell’acqua sul parabrezza. Le spazzole dei tergicristalli, di tipo “flat-blade”, coprono un’ampia superficie per garantire un miglior comfort visivo. La sicurezza passiva di Grand Modus e New Modus deriva direttamente dalla prima generazione di Modus. Le strutture di entrambi i modelli sono state studiate per favorire un comportamento reattivo in caso di urto, ossia per assorbire l’energia e trasformare l’abitacolo in una cellula di sopravvivenza che preserva i passeggeri dall’intrusione di qualunque elemento meccanico. Per completare la struttura a deformazione programmata, gli organi del blocco anteriore (motore, trasmissione, batteria, carter e accessori) sono stati progettati per impilarsi in caso di urto. Il piantone dello sterzo è a ritrazione passiva, il pedale del freno, collassabile, limita il rischio di lesioni agli arti inferiori, mentre i padding a livello dei piedi del passeggero e del conducente proteggono tibia e caviglie. Grand Modus e New Modus sono equipaggiate con un montante centrale rigido ad articolazioni programmate che riduce l’effetto di un eventuale urto laterale. La modalità di deformazione del montante centrale consente di proteggere il passeggero, mettendolo a contatto con il padding integrato nel pannello della controporta, e limitare lo sfondamento dell’abitacolo. I sistemi di ritenuta sono stati progettati per completare il lavoro della struttura e garantire una protezione ottimale a tutti i posti, per qualunque tipo di urto. Grand Modus e New Modus sono equipaggiati con il Sistema Renault di Protezione di terza generazione (Srp3). Questo dispositivo raggruppa fino a sei airbag, di cui quattro airbag laterali (due airbag laterali tipo torace, integrati nei sedili anteriori, e due airbag a tendina destinati alla protezione della testa dei passeggeri anteriori e posteriori) e due airbag frontali autoadattativi, a doppio livello di gonfiaggio. I posti anteriori fruiscono, inoltre, di un doppio pretensionatore e di un limitatore di carico, tarato a 400 daN, che protegge il torace. Un segnale sonoro ed un pittogramma sul cruscotto avvertono il conducente che ha dimenticato di allacciare la cintura di sicurezza. Posteriormente, il rischio dell’effetto submarining è limitato dalle fibbie delle cinture di sicurezza, corte e verticali, e dal sistema anti-submarining integrato nei sedili anteriori e posteriori (deformazione integrata nella seduta). Infine, Grand Modus e New Modus propongono per i bambini un sistema di attacchi a 3 punti di ancoraggio per seggiolini Isofix, rivolti nel senso di marcia o in posizione opposta. Gli attacchi Isofix a 3 punti di ancoraggio sono montati di serie sui due posti laterali posteriori. L’utilizzo del seggiolino per bambini, possibile anche sul sedile anteriore, è reso sicuro da un interruttore posto sulla plancia che consente di escludere l’airbag frontale passeggero, l’airbag laterale tipo torace ed il pretensionatore pirotecnico laterale. In tal caso, una spia sul cruscotto segnala la disattivazione di tali sistemi di sicurezza. Lanciata a settembre 2004, Modus ha fatto registrare, fino ad oggi, vendite per oltre 395. 000 unità contribuendo a confermare la leadership di Renault nel segmento B, con 10,1% di penetrazione in Europa. Esclusivamente prodotte nel sito di Valladolid, in Spagna, Grand Modus e New Modus hanno richiesto un investimento totale di 110 milioni di euro. Grand Modus e New Modus saranno commercializzate in Italia a partire dal 21 dicembre 2007. Renault è un protagonista incontestabile del mercato delle piccole. Le 395. 000 Modus vendute dal 2004 ad ottobre 2007 hanno contribuito, accanto a Clio, al consolidamento della leadership di Renault in Europa. La quota di mercato della marca sul segmento B rappresentava 10,1% a fine settembre 2007. Dopo tre anni di produzione, Modus beneficia oggi di un restyling approfondito e di un ampliamento della gamma: accanto a New Modus Renault lancia Grand Modus. Sono stati necessari 50 milioni di euro per lo sviluppo di questi due nuovi modelli. I costi sono rimasti sotto controllo grazie al massiccio riutilizzo di parti o componenti già esistenti (carry-over). Infatti, oltre il 60% dei componenti di Modus è stato riutilizzato su Grand Modus e oltre il 70% su New Modus. Inoltre, New Clio Sportour e Grand Modus condividono lo stesso nuovo retrotreno, mentre il serbatoio di Grand Modus deriva da quello di Modus e New Clio. Infine, il simultaneo sviluppo di queste due auto sulla stessa piattaforma B dell’Alleanza Renault-nissan ha permesso numerose sinergie tra le équipe d’ingegneria del Technocentre. Fin dal lancio, Modus segna un’autentica svolta in termini di qualità. New Clio, lanciata nel 2005, ne ha seguito la scia. Nel 2007, uno studio indipendente e riconosciuto colloca Modus nel Top 3 della categoria in termini di qualità del prodotto, classifica rafforzata dal tasso di soddisfazione cliente. Questo posizionamento è il risultato di una politica sviluppata da alcuni anni, con l’implementazione del Piano Qualità Renault dal 2003, seguito nel 2005 dal Piano Eccellenza Renault. Renault si impegna a proporre ai suoi clienti una qualità di prodotto e servizio tra le migliori del mercato. Tale obiettivo costituisce, inoltre, il principale impegno di Renault Contrat 2009, incarnato da New Laguna “Top 3 in termini di Qualità del prodotto e del servizio”. I progressi realizzati ed i processi industriali sviluppati per quest’auto sono estesi, con identico rigore, all’insieme della gamma ovunque nel mondo. Grand Modus e New Modus hanno, quindi, beneficiato di tutte le innovazioni di Renault in materia. In questa prospettiva, lo stabilimento di Valladolid, dove sono prodotti entrambi i modelli, ha adottato, come ormai tutti i siti del Gruppo, il Sistema di Produzione Renault (Spr), basato sulla standardizzazione delle mansioni ed il management quotidiano della qualità, in modo da garantire un livello qualitativo omogeneo e riproducibile. Modus è stato il primo progetto ad implementare completamente, fin dall’inizio, gli strumenti e le metodologie del sistema Spr. Per mantenere invariato l’eccellente livello di qualità e produttività dello stabilimento, un particolare sforzo è stato dedicato alla formazione dei 2. 710 dipendenti di Valladolid. 594 dipendenti dello stabilimento di Valladolid hanno ricevuto una formazione “Strip and Build” su Grand Modus, per un totale di 7. 855 ore. Questa formazione degli operatori sulla postazione si svolge in due tappe: la prima è statica, realizzata su un modello, e la seconda dinamica, sulla linea di produzione. L’obiettivo è montare un’auto completa, con tutti i componenti, ad ogni postazione di lavoro, per poi smontarla e ricominciare daccapo. Con questo metodo, importato da Nissan, quando la prima pre-serie probatoria (Psp) arriva sulla linea di montaggio, gli operatori hanno già acquisito un adeguato livello di formazione. Specializzato nella produzione delle piccole, alla pari degli stabilimenti di Flins in Francia, Bursa in Turchia e Novo Mesto in Slovenia, il sito spagnolo di Valladolid è stato incaricato della produzione esclusiva di Grand Modus e New Modus, una decisione coerente con quanto accaduto nel 2004 e che consentirà allo stabilimento di conservare una produzione diversificata, poiché questi due nuovi modelli vengono ad aggiungersi alla produzione di New Clio. Nel 2004, con Modus, Valladolid accoglieva la prima auto ad utilizzare la piattaforma B dell’Alleanza Renault-nissan, sulla quale sono sviluppati i due nuovi modelli. I costi di adattamento degli impianti industriali sono stati limitati a 60 milioni di euro, contribuendo in misura rilevante al rispetto dell’impegno di redditività del Piano Renault Contrat 2009. Il sito di Valladolid è fortemente impegnato nel rispetto degli obiettivi della politica ambientale del Gruppo Renault. Il sito, certificato Iso 14001, ha nettamente ridotto il consumo idrico e gli scarichi liquidi tra il 1999 e il 2006, grazie ad una serie di soluzioni tra cui il miglioramento delle reti di raccolta idrica o il riciclaggio dei bagni chimici. Grand Modus, uno dei ventisei nuovi modelli del Piano Renault Contrat 2009, e New Modus, sono principalmente destinati ai mercati europei. Saranno commercializzati il 21 dicembre 2007 in Italia e tra gennaio e febbraio 2008 nel resto dell’Europa occidentale. Qualche domandaa Béatrice Foucher, Direttore Prodotto Renault - Dopo tre anni di commercializzazione, che bilancio si può fare per Modus? La prima constatazione è che il mercato delle piccole monovolume non si è sviluppato secondo le previsioni e rappresenta oggi soltanto il 12% del segmento Ab, quindi meno della metà rispetto ai risultati delle monovolume nei segmenti C e D (31% e 26%). Seconda constatazione: su questo mercato, Modus ha sedotto soltanto una parte della clientela e non risponde perfettamente alle attese di clienti interessati alla versatilità e al volume del vano bagagli. Ciononostante, Modus ha realizzato nel suo mercato volumi significativi: oltre 395. 000 unità in tre anni, pari ad una media di 130. 000 l’anno. La sua penetrazione nella categoria delle monovolume sul segmento B è superiore alla penetrazione della marca (13% contro 9. 5%) Ultimo punto importante: il livello di soddisfazione dei possessori di Modus è eccellente, a riprova del fatto che le performance e la qualità della nostra auto sono irreprensibili. Si tratta di autentiche carte vincenti per il lancio di Grand Modus e New Modus. Perché una doppia proposta, Grand Modus e New Modus? Si evinceva chiaramente da questa esperienza che un’unica proposta era insufficiente, la doppia proposta si è imposta da sola. Con New Modus continuiamo a proporre una piccola monovolume compatta e agile, con una buona visibilità, destinata piuttosto a target femminili e ad una clientela multi-motorizzata (seconda auto). Con Grand Modus proponiamo un’autentica monovolume abitabile, confortevole a tutti i posti, con un vano bagagli tra i più capienti del segmento e reali qualità stradali. È l’auto principale della famiglia e si rivolge ad una clientela più maschile. Con questa duplice proposta, unica sul mercato, Renault ottimizza la copertura del segmento B. Cosa differenzia la clientela di una piccola monovolume rispetto a quella di una station wagon di dimensioni equivalenti? La clientela che sceglie una monovolume è interessata al giusto compromesso tra compattezza ed abitabilità, ad una posizione di guida rialzata, ad un’ampia superficie vetrata (visione panoramica), alla modularità e agli spazi portaoggetti. I clienti che optano per una station wagon, viceversa, non sono pronti a superare la frontiera che li separa dalla monovolume. Il loro principale criterio d’acquisto è il volume di carico ma, sempre più spesso, sono sensibili al design e sono sedotti dalle linee dinamiche che integrano armoniosamente la parte posteriore con il vano bagagli. In realtà, desiderano una station wagon che somigli ad una berlina dal design dinamico! . |
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INTESA REGIONE VENETO – GOVERNO SU INFRASTRUTTURE |
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Venezia, 18 dicembre 2007 - Il presidente del Veneto Giancarlo Galan ha sottoscritto ieri a Roma con il Presidente del Consiglio Romano Prodi e con il Ministro delle infrastrutture Antonio Di Pietro un atto aggiuntivo all’Intesa Generale Quadro Regione – Governo sulle infrastrutture che, in sostanza, apre la strada all’inserimento nella Legge Obiettivo e alle relative procedure di attuazione per una serie di opere ritenute strategiche. Sono state infatti dichiarate di Preminente Interesse Nazionale la terza corsia della Venezia – Trieste sull’Autostrada A 4 (da realizzare d’intesa anche con la Regione Friuli Venezia Giulia, completamento dei lavori previsto entro il 2012) e l’ammodernamento in nuova sede fra Bassano del Grappa e Pian dei Zocchi della Strada Statale n. 47 “della Valsugana” (con completamento previsto entro il 2015). Sono state riconosciute di Interesse Regionale per le quali concorre l’Interesse Nazionale: la linea ferroviaria Verona – Fortezza (da realizzare anche d’intesa con le Province Autonome di Trento e di Bolzano, completamento entro il 2020); il collegamento dei sistemi tangenziali a supporto della viabilità autostradale nelle tratte Peschiera – Verona e Verona – Padova (completamento entro il 2012); l’Autostrada Nogara – Mare (completamento entro il 2013); i collegamenti tra la A 4 Venezia – Trieste e il sistema turistico del litorale veneto (completamento entro il 2013). Dall’elenco di cui sopra è stata esclusa la viabilità Gardesana. Contestualmente sono state destinate risorse per 170 milioni di euro complessivi, previsti dalla Finanziaria Statale 2007, alla costruzione e completamento delle seguenti opere viarie: Variante Col Cavalier in Comune di Belluno (50 milioni di euro); Strada Statale n. 50 – Ponte sul Torrente Cordevole a Bribano, in provincia di Belluno (5 milioni); Bretellina nel Comune di Vittorio Veneto on provincia di Treviso (5 milioni); Strada Regionale n. 10 “Padana Inferiore, Palugana – innesto A 31 – confine provincia di Padova (10 milioni); opere di completamento del Passante (80 milioni); Passante Verde (20 milioni). ”. . |
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ROMANO PRODI FIRMA A PALAZZO CHIGI L´ATTO AGGIUNTIVO ALL´INTESA GENERALE QUADRO TRA IL GOVERNO E LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA SULLE INFRASTRUTTURE. |
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Bologna, 18 dicembre 2007 - Impegno a proseguire nella verifica con l’Ue per la realizzazione del Passante Nord. Scadenze stabilite per la presentazione dei progetti definitivi per il collegamento autostradale Campogalliano-sassuolo e le opere connesse. Per quanto riguarda l’E 55, l’obiettivo è avviare le procedure necessarie per mettere in cantiere la tratta da Ravenna-mestre. E poi l’investimento sul porto di Ravenna, per approfondire ulteriormente i fondali del Canale Candiano mentre, sul versante delle ferrovie, si procede nel raddoppio della linea Pontremolese, che fa parte del grande corridoio Tirreno-brennero. Sono alcuni dei capitoli contenuti nell’Atto aggiuntivo all’Intesa generale quadro (Igq) tra Governo e Regione Emilia-romagna: siglato nei giorni scorsi dal ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro e dal presidente della Regione Emilia-romagna Vasco Errani, è stato firmato oggi a Palazzo Chigi dal presidente del Consiglio dei ministri Romano Prodi. “Ringrazio il presidente del Consiglio, Romano Prodi, e il ministro Di Pietro – ha dichiarato il presidente della Regione Emilia-romagna Vasco Errani – per la definizione di quest’Accordo, che ci consente di semplificare le procedure, di definire date certe per gli impegni e di avere maggiori garanzie per quanto riguarda la copertura finanziaria degli interventi. Abbiamo anche concordato l’avvio di un tavolo periodico di monitoraggio in merito all’applicazione dell’Intesa. Grazie all’Accordo firmato oggi dal presidente Prodi – ha aggiunto Errani – alcune opere sono già sbloccate: esempi, in tal senso, sono l’asse ferroviario Tirreno-brennero e il Trasporto rapido costiero, la progettazione del Passante Nord di Bologna. E’ stata definita la soluzione dei problemi del nodo ferro-stradale di Casalecchio di Reno (Bologna), e c’è l’impegno per quanto riguarda la situazione di Rastignano”. “Per quanto riguarda il complesso delle altre opere – ha concluso Errani – , di grandissima importanza, abbiamo fatto anche un passo avanti che ci rassicura sulle realizzazione di alcune infrastrutture fondamentali non solo per l’Emilia-romagna, ma per tutto il Paese, come l’E 55, la Campogalliano-sassuolo, il Servizio ferroviario metropolitano bolognese e la Statale 16”. Questi gli interventi previsti dall’Atto aggiuntivo: Rete Viaria - Nodo di Bologna: Passante autostradale nord e opere connesse Da parte del Ministero c’è l’impegno affinché Anas progetti l’opera e a verificare all’Ue entro il 31 dicembre 2007 la possibilità di considerare il Nodo stradale di Bologna e il nuovo Passante nord un sistema unitario, affidando all’attuale concessionario dell’A14 (Autostrade per l’Italia) la funzione di stazione appaltante e di gestione della nuova infrastruttura. In questo modo l’intera carreggiata verrà utilizzata con funzioni urbane-metropolitane. Al Nodo di Bologna è strettamente connesso il Nodo di Casalecchio (completamente finanziato all’interno dell’Atto aggiuntivo fra Anas e Autostrade per l’Italia) e la variante alla ex Ss 65 della Futa in corrispondenza di Rastignano. Il Ministero si impegna a trovare i soldi necessari alla realizzazione della variante di Rastignano (importo 57,23 milioni di euro, di cui 7,23 già previsti a carico di Tav). Collegamento Campogalliano – Sassuolo - Il progetto dell’infrastruttura dovrà essere fatto tenendo conto del suo collegamento funzionale con la Pedemontana (il tratto fra la Modena Sassuolo urbana e la Sp 15 di Magreta; costo 50 milioni di euro) e la tangenziale di Rubiera in variante alla Ss 9 Emilia (costo 20 milioni di euro). Duplice l’impegno del Ministero: sottoporre all’approvazione del Cipe il progetto definitivo delle opere connesse (e relativo finanziamento) entro e non oltre il 31/12/2008; sottoporre all’approvazione del Cipe entro il 29/2/2008 il progetto definitivo del collegamento Campogalliano-sassuolo e relativo finanziamento. E 55 Nuova Romea (Tratta Ravenna - Mestre) Superstrada E 45 - C’è l’impegno, da parte del Ministero, affinché Anas inizi entro il 29/02/2008 le procedure per la realizzazione della tratta dell’E 55 (Nuova Romea) da Ravenna a Mestre; la Regione, dal canto proprio, s’impegna a dare in tempi brevi i pareri di propria competenza. In attesa della trasformazione della E 45 in autostrada, è necessario garantire i livelli di sicurezza dando priorità agli interventi di adeguamento funzionale sull’attuale superstrada. Superstrada Ferrara - mare E’ fondamentale la messa in sicurezza e l’adeguamento funzionale dell’infrastruttura, anche in relazione alla realizzazione dell’autostrada regionale Cispadana. Governo e Regione sono d’accordo inoltre sull’opportunità di valutare l’adeguamento dell’infrastruttura a tipologia autostradale, con l’introduzione del pedaggio. Strada statale 16 Adriatica - E’ d’importanza strategica la realizzazione dell’intero asse da Cattolica a Ferrara (costo complessivo di oltre 500 milioni di euro). Governo e Regione intendo valutare la possibilità di realizzare la variante alla Ss 16 nel tratto Rimini nord-confine con le Marche parallelo all’Autostrada A14 e compreso nel medesimo corridoio infrastrutturale ricorrendo all’applicazione di maggiorazioni tariffarie sulla stessa A14. Strada statale 9 Emilia - In riferimento alla Via Emilia, per i tratti ancora da riqualificare l’accordo è di procedere alla stipula entro il 31/05/08 di uno specifico accordo ricognitivo e attuativo degli interventi necessari. Hub portuale di Ravenna E’ necessario un approfondimento dei fondali del Canale Candiano a – 14,50 metri fino a Largo Trattaroli, per adeguarli ai moderni vettori porta-container; Governo e Regione si impegnano a trovare le risorse finanziarie necessarie. Settore Ferrovie Tibre (Tirreno-brennero) ferroviario - Linea Pontremolese: sulla tratta Solignano-osteriazza l’avvio dei lavori preliminari di bonifica degli ordigni bellici partirà a gennaio 2008, mentre l’inizio di cantieri e lavori del tratto allo scoperto e di quello in galleria sono stati fissati, rispettivamente, entro maggio 2008 ed entro febbraio 2009. Per quanto riguarda le rimanenti tratte, per la progettazione definitiva verrà data priorità a quella che presenta maggiori difficoltà tecnico-progettuali. Linea Parma-suzzara-poggio Rusco: è necessario inserire interventi di elettrificazione e riqualificazione in sede con piccole varianti e reperire le risorse finanziarie per un primo intervento stralcio. In relazione al corridoio Tibre (sia autostradale che ferroviario) Governo e Regione concordano sulla necessità di concludere l’infrastrutturazione ferroviaria dello scalo all’interporto di Parma. Sfm/servizio ferroviario metropolitano bolognese - Il Ministero delle Infrastrutture si impegna entro gennaio 2008, dopo un’istruttoria, a valutare la possibilità di sottoscrivere l’Accordo per il completo sviluppo e attuazione dell’ Sfm, già sottoscritto da Regione Emilia-romagna, Provincia e Comune di Bologna e Gruppo Fs il 19 giugno 2007. Reti Metropolitane Metrotranvia di Bologna - Governo e Regione concordano sulla necessità di confermare in via definitiva l’assegnazione fatta dal Cipe nell’aprile 2007 di 7,9 milioni di euro per 15 anni, sulle disponibilità della Legge Obiettivo, per il 1° lotto funzionale dell’intervento, a condizione che venga consegnato al Ministero entro gennaio 2008 il progetto definitivo da parte del Comune di Bologna, in qualità di soggetto attuatore. Governo e Regione concordano sulla necessità di un’integrazione finanziaria per la copertura del 70% del costo del I lotto e del Ii lotto -1° tratta (fino all’Ospedale Maggiore). Il progetto definitivo verrà trasmesso al Cipe per l’approvazione e la conferma del finanziamento nella prima seduta utile. Trasporto rapido costiero Rimini Fs - Riccione Fs Nella seduta del 29 marzo 2006 il Cipe ha approvato, con prescrizioni, il progetto definitivo (costo 92,05 milioni di euro), interamente finanziato per la parte lavori. Per la funzionalità dell’intervento e più specificamente per l’acquisto del materiale rotabile è stimato un costo di 15 milioni di euro. Il progetto Tibre ferroviario e il Trasporto rapido costiero di Rimini sono già iscritti al Cipe di questa settimana. . |
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MAGLIE-OTRANTO: PUBBLICATO IERI IL BANDO DI GARA PER L’AMMODERNAMENTO DELLA STATALE 16 “ADRIATICA” CIUCCI: MANTENUTO L’IMPEGNO DELL’ANAS ASSUNTO CON LA PUGLIA DOPO LA RECENTE APERTURA DELLA TANGENZIALE OVEST DI LECCE. |
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Roma, 18 dicembre 2007 - L’anas ha pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale il bando di gara ad appalto integrato per la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori di ammodernamento del tronco Maglie-otranto (tra il km 985,000 ed il km 999,100) della strada statale 16 “Adriatica”, in provincia di Lecce. “Con la pubblicazione di questo bando di gara – ha affermato il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci – continua l’impegno di Anas per la regione Puglia, l`ultima di una lunga serie dopo la recente inaugurazione della Tangenziale ovest di Lecce”. “La nuova opera – ha continuato il Presidente dell’Anas - assume rilevanza per il Salento e per l’intera Puglia, e quindi un rilievo di carattere nazionale. L’infrastruttura completa il collegamento veloce dell’itinerario Bari-brindisi-lecce-otranto, perché una volta terminata ridurrà sensibilmente i tempi di percorrenza, favorendo in particolare i collegamenti tra Lecce e Otranto”. L’opera, che è inserita nella Convenzione Anas–regione Puglia, rientra nell’elenco dei corridoi stradali ed autostradali del 1° programma delle infrastrutture strategiche della Legge Obiettivo. Il progetto definitivo, redatto dal Compartimento della Viabilità della Puglia, prevede un tracciato dello sviluppo complessivo di circa 14 km a 2 carreggiate separate dallo spartitraffico centrale, con due corsie per senso di marcia e banchine laterali in entrambe le carreggiate. Tra le opere d’arte principali sono previsti due sottovia, un sovrappasso e 4 svincoli a livelli sfalsati. L’importo complessivo per la progettazione esecutiva e i lavori ammonta a 55. 759. 082,04 euro, Iva esclusa. Il tempo per la redazione del progetto esecutivo è previsto in 200 giorni, mentre quello per l’esecuzione delle opere è previsto in 1. 100 giorni. Alla copertura finanziaria dell’opera si provvederà in parte con i fondi del Quadro Comunitario di Sostegno e con i fondi ordinari Anas Piano Appaltabilità 2007-2011. Sarà valutata da parte dell’Anas l’offerta economicamente più vantaggiosa e le domande di partecipazione dovranno pervenire a pena di esclusione, entro le ore 12. 00 del giorno 14 gennaio 2008 e dovranno essere indirizzate all’attenzione della Condirezione Generale Legale e Patrimonio – Unità Gare e Contratti della Direzione Generale, in via Monzambano, 10 – 00185, Roma. Per informazioni dettagliate sul bando di gara: www. Stradeanas. It. . |
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ANAS, UMBRIA: PUBBLICATO IERI SULLA GAZZETTA UFFICIALE IL BANDO DI GARA PER LA VARIANTE DELLA STATALE 220 ‘PIEVAIOLA’ CIUCCI: “LA NUOVA OPERA RISPONDE ALLE ESIGENZE DI MAGGIORE MOBILITÀ E DI UNA MIGLIORE QUALITÀ DELLA VITA DELLE POPOLAZIONI LOCALI” |
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Roma, 18 dicembre 2007 - L’anas ha pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale il bando di gara per l’esecuzione dei lavori di costruzione della Variante esterna agli abitati di Tavernelle ed Osteria Vecchia (Provincia di Perugia), strada statale 220 “Pievaiola”. “Con la pubblicazione di questo bando di gara – ha affermato il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci – prosegue l’impegno dell’Anas per la regione Umbria, anche attraverso la realizzazione di opere che vogliono rispondere alle esigenze di maggiore mobilità e di una migliore qualità della vita delle popolazioni locali. E’ questo il caso della Variante agli abitati di Tavernelle ed Osteria Vecchia che consentirà di ridurre sensibilmente i tempi di percorrenza e di deviare sulla nuova opera il traffico pesante di attraversamento”. L’importo complessivo posto a base di gara è € 22. 054. 500,62 (di cui € 556. 558,20 per oneri relativi alla sicurezza non assoggettabili a ribasso). I lavori sono finanziati dall’Anas nel Piano 2007-2011 e l’eventuale importo eccedente sarà finanziato con le risorse disponibili della Regione Umbria sulla base della Convenzione stipulata con l’Anas Spa in data 02. 09. 2002. La durata dell’appalto e, quindi, la realizzazione dell’opera non dovrà superare i 730 giorni naturali e consecutivi. L’anas procederà all’aggiudicazione della gara con il criterio del prezzo più basso, le domande di partecipazione dovranno pervenire a pena di esclusione entro le ore 12. 00 del giorno 22. 01. 2008. Le domande dovranno essere indirizzate a: Anas S. P. A. – Direzione Generale, Protocollo Generale – Via Monzambano, 10 - 00185 Roma, con specifica indicazione “Unità Gare e Contratti – Servizio Gare”. Per informazioni dettagliate sul bando di gara: www. Stradeanas. It. . |
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PIEMONTE, ANAS: APERTO AL TRAFFICO IL PRIMO TRATTO DI 3,5 CHILOMETRI DELLA VARIANTE DI ALESSANDRIA, COMPRESO TRA LO SVINCOLO CON LA EX STRADA STATALE 10 “PADANA INFERIORE” E LO SVINCOLO SU VIALE “MILITE IGNOTO |
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Roma, 18 dicembre 2007 - L’anas ha aperto ieri al traffico il tratto del 3° lotto della Variante di Alessandria, compreso tra lo svincolo con la ex strada statale 10 “Padana inferiore” e lo svincolo su viale “Milite Ignoto”. Il tratto, della lunghezza di 3,5 chilometri, ha richiesto un investimento pari a circa 18 milioni euro. “L’apertura al traffico di questo tratto di Variante – ha sottolineato il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci - è strategica per la città, perché rende più fruibile la viabilità dell’area del Comune di Alessandria, con notevoli benefici in termini di sicurezza stradale, l’inquinamento atmosferico ed acustico. Il costo complessivo dell’opera è pari a 38,44 milioni di euro e la Variante sarà interamente completata per la primavera del 2008”. Le opere d’arte principali del tratto sono costituite da due viadotti, entrambi della lunghezza di m 100, denominati “Carlo Alberto” e “sezioni 75-:-77”, richiesti dalla Conferenza dei Servizi per motivi idraulici, e da un sottopasso denominato “Cascina Toscana”, necessario per la continuità di una strada interpoderale. A servizio della variante sono stati realizzati gli impianti di illuminazione in corrispondenza delle aree di svincolo. . |
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IN UN LUSTRO ABBASSATA ETÀ MEDIA AUTOBUS VENETI DA 13,45 A 9,58 ANNI |
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Venezia, 18 dicembre 2007 - “L’età media del parco autobus del Veneto è passata dai 13,45 anni del 2001 ai 9,75 rilevati a fine ottobre scorso, mentre alla stessa data supera i 15 anni di età il 31,32 per cento del parco composto dai mezzi pubblici, percentuale che scende al 29,92 per cento se si considerano congiuntamente le aziende pubbliche e quelle private”. Lo sottolinea l’assessore regionale alle politiche delle mobilità Renato Chisso commentando i dati riportati nel libro bianco Anfia, secondo i quali un terzo degli autobus veneti supera i tre lustri di vita. “La percentuale è oggi inferiore – ha ribadito Chisso – tenuto conto che la rilevazione Anfia si riferisce al 2005. Di sicuro lo sforzo della regione per svecchiare i mezzi di trasporto pubblico è stato davvero notevole, e ha inciso non solo sull’età ma anche e soprattutto sull’inquinamento causato dai mezzi pubblici, laddove un autobus a metano ha costi più elevati anche di un moderno diesel e quindi a parità di finanziamento d’acquisto diminuisce il numero di mezzi comperati”. “L’impegno del Veneto si è tradotto in assegnazioni a contributo per oltre 263 milioni di euro dal 1997 al 2005, per un totale di 1626 nuovi autobus; di questi 382 sono riferibili al programma 1997 – 2001, 472 al programma 2000 – 2003, 478 a quello 2002 – 2004, 292 al 2004 – 2005. Di certo però- ha concluso Chisso – rispetto ai nostri vincoli di bilancio e al sostanziale congelamento dei fondi trasferiti dallo Stato, è ingiusto e fuorviante qualsiasi raffronto con le Regioni a Statuto Speciale, che godono di autonomia e possibilità finanziarie rispetto alle quali le Regioni a Statuto Ordinario, come il Veneto, sono assolutamente penalizzate”. . |
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RITARDO TRENI TRA BOLZANO E MERANO: WIDMANN CHIEDE CHIARIMENTI |
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Bolzano, 18 dicembre 2007 - Nei giorni scorsi si sono registrati ritardi sulla tratta ferroviaria Bolzano-merano, "ritardi che non sono riconducibili ai nostri ambiti di competenza e che non sono addebitabili nemmeno ai nuovi orari": lo sottolinea l´assessore provinciale alla Mobilità Thomas Widmann, che comprende il malumore dei pendolari e chiede chiarimenti a Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana. Si tratta di una serie di difficoltà e di problemi tecnici che, così Widmann, sono riconosciuti anche dai responsabili di Trenitalia e dai gestori di rete Rfi. "Ancora nel corso di questa settimana, con un colloquio con i responsabili, vogliamo avere chiarimenti riguardo alle cause dei ritardi e dei problemi", spiega Widmann, che allo scopo ha già chiesto una relazione. "È comprensibile che con la variazione degli orari vi possano essere difficoltà, ma i disagi registrati negli ultimi giorni superano la soglia di tolleranza, anche perchè i nuovi orari sono stati concordati dall´inizio con Trenitalia e Rfi", aggiunge l´assessore, ricordando che la Provincia ha sempre considerato fondamentale il rispetto dei tempi di percorrenza. Non sono giustificabili quindi, specifica Widmann, la mancata puntualità e gli accordi disattesi: come esempio cita l´annunciata reintroduzione della fermata delle 7. 41 a Settequerce, "che stamattina, malgrado le assicurazioni, non è stata rispettata. Queste manchevolezze ai danni dei viaggiatori non sono sopportabili", ribadisce Widmann. A fine settimana un incontro con i rappresentanti di Trenitalia e Rfi dovrà chiarire gli episodi. . |
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PUGLIA: LOIZZO SU TRENI "VECCHI" (EUROSTAR LE-RM) E "NUOVI" (DIRETTO LE-BA) |
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Bari, 18 Dicembre 2007 - L’assessore ai Trasporti Mario Loizzo, durante la presentazione ieri della campagna di indagine sulla viabilità in Puglia, è tornato sulla questione dei trasporti ferroviari in Puglia e da e per la Puglia. “Oggi ho preso il treno “diretto” Lecce – Bari per verificare il gradimento delle nuove vetture messe a disposizione dei pendolari dal 10 dicembre. Ho riscontrato che si tratta di vetture nuove, pulite e soprattutto con 450 posti a sedere contro i 130 del vecchio treno “Minuetto” in servizio precedentemente sulla tratta . E’ una buona notizia, soprattutto perché sono partito da Brindisi alle 8. 20 e il mio autista che mi ha raggiunto a Bari in stazione, è arrivato dopo il treno”. Però per Loizzo “la buona notizia si scontra con quello che abbiamo visto nelle scorse ore: un’odissea orrenda per i pugliesi che hanno dovuto raggiungere Roma a bordo dell’Eurostar da Lecce fermo a Capua. E’ stato un disservizio inaccettabile, senza giustificazione. Non è possibile che una holding come le Fs non abbia i mezzi per far ripartire un treno guasto. Si tratta di negligenze che non possono passare in silenzio, anche se ci sono gli sforzi della nuova dirigenza Fs di rimettere le cose a posto. Esprimo tuttavia la mia rabbia e il mio dissenso per il modo in cui sono stati costretti a viaggiare i pugliesi a bordo di quell’Eurostar per Roma”. . |
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FERROVIE: DA REGIONE UMBRIA OFFERTA COMMERCIALE PER RIPRISTINARE FERMATE SOPPRESSE EUROSTAR A FOSSATO DI VICO E ORVIETO |
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Perugia, 18 dicembre 2007 - Nei prossimi giorni la Regione Umbria formalizzerà a Trenitalia la richiesta d’offerta commerciale per ripristinare le fermate soppresse degli Eurostar a Fossato di Vico-gubbio e ad Orvieto. Lo ha annunciato l’assessore regionale ai trasporti, Giuseppe Mascio, al termine dell’incontro avuto ieri, a Roma, con l’Amministratore delegato di Trenitalia Vincenzo Soprano, a cui hanno partecipato i sindaci di Gubbio, Orfeo Goracci, di Gualdo Tadino, Angelo Scassellati, e di Fossato di Vico, Mauro Monacelli e Giuliano Santelli, in rappresentanza dei pendolari di Orvieto. “A tale fine – ha aggiunto l’assessore – abbiamo dato la piena disponibilità della Regione Umbria ad intervenire con risorse proprie per ripristinare queste fermate, anche se al momento sembra chiuso da parte di Trenitalia qualsiasi tipo di interlocuzione su questo fronte. L’azienda è invece più possibilista sull’eventualità di venire incontro alle esigenze degli utenti attraverso i servizi regionali ed interregionali. Per noi – ha concluso Mascio - rimane comunque fondamentale conoscere i veri numeri sulla frequentazione di queste due stazioni, al fine di poter operare una valutazione corretta delle motivazioni che hanno spinto Trenitalia a sopprimere alcune fermate rispetto ad altre. Abbiamo qualche dubbio sui dati negativi in possesso dell’azienda e continueremo a sollecitare una risposta chiara su questo punto”. . |
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COMITATO TECNICO APPROVA IL PROGETTO DELLA NUOVA FUNIVIA DEL RENON |
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Bolzano, 18 dicembre 2007 - Il progetto preliminare della nuova funivia del Renon è stato approvato il 17 dicembre dal Comitato tecnico provinciale. Può ora essere avviata la progettazione esecutiva. Sono previsti costi per circa 16 milioni di euro. Il Comitato tecnico ha dato il suo via libera alla progettazione riguardante le stazioni a monte e a valle della nuova funivia del Renon. Il progetto è stato radicalmente rivisto, in particolare nella parte della stazione a valle, dopo che nella sua prima versione era stato giudicato inadeguato dal Comitato tecnico sia dal punto di vista estetico che per ragioni di sicurezza. Nel progetto rielaborato sono state ampliate le scale della stazione a valle, entrata e uscita sono state separate e sono stati inseriti due ascensori. Riguardo alla stazione a monte, sono state espresse alcune perplessità in merito al rivestimento dell´edificio: il progetto prevede un rivestimento in lamiera nera, ma una soluzione adeguata - secondo gli esperti del Comitato tecnico - potrà essere trovata con l´Ufficio provinciale Tutela del paesaggio. Il progetto della nova funivia del Renon comprende otto cabinovie da 35 posti ciascuna e un trasporto orario fino a 550 persone, con partenze ogni 4 minuti. . |
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PRESENTATO A VIAREGGIO IL CENTRO REGIONALE SERVIZI «UN SUPPORTO IMPORTANTE PER TUTTO IL SISTEMA NAUTICO TOSCANO» «LA TOSCANA PUNTA A UN RUOLO STRATEGICO NEGLI SCAMBI TRA EUROPA E RESTO DEL MONDO» |
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Firenze, 18 dicembre 2007 - Al via il centro servizi per la nautica da diporto, che avrà sede a Viareggio, ma con una dimensione regionale e di supporto a tutto il sistema toscano. Lo hanno presentato stamani all’Hotel Esplanade l’assessore alle politiche del mare Giuseppe Bertolucci e l’assessore alle attività produttive Ambrogio Brenna insieme al presidente della Provincia di Lucca Stefano Baccelli, all’assessore provinciale allo sviluppo economico Francesco Bambini, a Mauro Rossi assessore di Viareggio alle attività portuali, a Stefano Casini Benvenuti dell’Irpet e a Silvio Micheli, presidente della società che gestirà il centro. Nell’occasione è stato presentato anche il volume che raccoglie gli atti della Seconda conferenza regionale sul mare. «L’avvio del centro servizi – ha detto l’assessore Giuseppe Ber! tolucci - è una tappa sostanziale del processo di riass! etto del sistema mare nel suo complesso. Esso costituirà il nodo centrale di una rete di strutture attivate lungo la costa, e punterà a definire azioni e progetti finalizzati ad aumentare rapporti e collaborazioni tra gli operatori locali, nel rispetto delle specificità di ciascun ambito territoriale. L’obiettivo principale è quello di fornire i servizi integrati per la nautica da diporto e per la ricettività portuale turistica, i servizi per l’innovazione, la consulenza strategica e la promozione, ed infine studi, indagini di mercato e comunicazione». La Regione Toscana ha promosso e sostenuto fino dall’inizio la costituzione del centro, mettendo a disposizione dei soggetti promotori – in primo luogo la Provincia di Lucca, il Comune di Viareggio, la Camera di Commercio di Lucca – risorse umane e strumentali, a cui si è aggiunto un contributo specifico di 600. 000 euro. All’interno de! l centro opererà anche l’Osservatorio regionale sulla nautica, per il quale sono stati stanziati 150. 000 euro. Nella sua relazione l’assessore Ambrogio Brenna ha fatto il punto sugli interventi degli ultimi due anni finalizzati a mantenere e incentivare la competitività delle imprese del comparto nautico. «Sono due gli assi di intervento su cui ci siamo mossi: da un lato abbiamo fornito aiuti diretti alla filiera produttiva, e dall’altro abbiamo promosso programmi per sostenere l’accesso alle informazioni, migliorare le reti di relazioni tra imprese e consolidarne la capacità di affrontare processi di ricerca, innovazione, promozione e internazionalizzazione. A questo proposito abbiamo erogato risorse pari a 1. 650. 000 euro, oltre ai finanziamenti provenienti dal programma “Vinci” e dai fondi Docup per il trasferimento tecnologico. Il tutto nell’ambito della creazione del distretto regionale integrato! , come previsto del Programma regionale di sviluppo economico,! che ind ividua un progetto specifico per la filiera della nautica e della diportistica ». »La Regione si sta impegnando perché la Toscana assuma un ruolo strategico come porta di ingresso degli scambi tra Europa e resto del mondo« è intervenuto ancora Bertolucci. Dal 2008 si riunirà due volte all’anno la Consulta della Toscana del mare, un organismo che garantirà il raccordo tra Regione e istituzioni locali, per coordinare le politiche per il mare, definire l’agenda annuale delle priorità, verificarne l’attuazione, e sviluppare progetti sperimentali. Tra gli appuntamenti di rilievo in corso di preparazione Bertolucci ha annunciato la Conferenza internazionale sulle isole minori, che si terrà nel mese di maggio 2008 a Portoferraio, per affrontare i problemi comuni a tutte le realtà insulari minori, riflettere sulle prospettive aperte da nuovi strumenti di livello nazionale ed europeo, e proporr! e un’azione coordinata sia fra i diversi settori di intervento che fra i diversi territori e livelli di governo. . |
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