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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 25 Gennaio 2008
PASQUA IN REPUBBLICA CECA: BENTORNATA PRIMAVERA!  
 
La Pasqua (Velikonoce) in Repubblica Ceca è un periodo di grande festa, legato da una parte alla tradizione cristiana della passione e resurrezione di Cristo e dall’altra alla celebrazione tutta pagana dell’arrivo della primavera. Un viaggio per Pasqua in Repubblica Ceca dà la possibilità di immergersi nelle antiche tradizioni pasquali ceche e godere delle infinite sfaccettature turistiche del Paese. Così, si può curiosare nei mercatini pasquali alla ricerca di oggetti d’artigianato e originali decorazioni per la casa, visitare i musei che organizzano laboratori per la tradizionale decorazione delle uova e del pan di zenzero e al tempo stesso decidere di visitare le città d’arte, fare un tour dei numerosi castelli, dedicarsi a escursioni nella natura oppure rilassarsi nelle località termali. . .  
   
   
POMLAZKA, UOVA DECORATE E DOLCETTI: LE TRADIZIONI DELLA PASQUA CECA  
 
Quando si tratta di celebrare festività importanti, ogni Paese vanta delle proprie tradizioni che affondano le radici nella religione e nel folclore, senza dimenticare la sempre particolare gastronomia legata all’evento. Quale simbolo di vita, l’uovo fa parte della tradizione cristiana e richiama la resurrezione di Cristo e la vita eterna. L´uovo dipinto a mano o decorato è il simbolo più caratteristico della Pasqua ceca. Da tradizione le uova di Pasqua sono decorate dalle ragazze per essere poi donate ai ragazzi il Lunedì di Pasqua. Un’usanza questa, che si lega a una delle tradizioni pagane più curiose in Repubblica Ceca: quella della pomlazka, una frusta fatta con ramoscelli di salice intrecciati. Il significato simbolico è quello di scacciare la malattia e gli spiriti maligni e di portare salute e giovinezza, per il resto dell´anno, a tutti coloro che sono frustati con dei freschi ramoscelli di salice. Per secoli la pomlazka è stata usata dai ragazzi che il Lunedì di Pasqua frustano simbolicamente le ragazze sulle gambe e in cambio ricevono un fiocchetto sul frustino e uova decorate. In passato i ragazzi erano soliti preparare la propria pomlazka ma questa abilità è da tempo scomparsa e oggi la “frusta di Pasqua” può essere comprata nei negozi o ai mercati di Pasqua. In cucina la Pasqua ceca è nel segno dell‘abbondanza, soprattutto per quanto riguarda i dolci, alcuni dei quali ricordano la simbologia cristiana. È il caso del beranek, il dolce a forma di agnello pasquale ricoperto di zucchero o cioccolato o del jidase, pasta dolce intrecciata che simboleggia la corda con cui si impiccò Giuda. Ma anche il pan di zenzero, le piccole pagnotte mazanec e i bozi milosti (letteralmente: grazia di Dio) fritti. Per conoscere da vicino le antiche tradizioni pasquali in Boemia e Moravia, alcuni musei open-air del Paese hanno in calendario diverse manifestazioni ed eventi a tema. Mercatini di Pasqua, spettacoli dei gruppi folcloristici, preparazione delle fruste di salice e la decorazione artistica delle uova sono in programma dal 22 al 24 marzo a Roznov pod Radhostem in Moravia settentrionale nel villaggio–museo più grande e antico dell’Europa centrale (www. Vmp. Cz) e dal 10 al 24 marzo al Museo minerario di Pribram (www. Muzeum-pribram. Cz) in Boemia centrale. Anche i numerosi castelli, manieri e fortezze che rappresentano la grande ricchezza culturale della Repubblica Ceca, si animano delle tradizioni della Pasqua. Succede, per esempio all’interno della mole gotica di Krivoklat (www. Krivoklat. Cz), tra i più antichi e importanti castelli del Paese nascosto tra fittissimi boschi della Boemia Centrale, dove dal 22 al 24 marzo si festeggia la Pasqua ceca con un mercatino dell’artigianato e performance teatrali. . .  
   
   
LE ANTICHE MASCHERE SARDE AL CARNEVALE DI PRAGA  
 
Le maschere del carnevale sardo sbarcano a Praga. Dal 30 gennaio prossimo al 5 febbraio nella capitale della Repubblica Ceca si terrà l´edizione 2008 del "Festival Bohemian Carnevale" al quale sono stati invitati 9 gruppi isolani con 51 persone: i Mamuthones di Mamoiada, Sos Thurpos di Orotelli, Mamutzones di Samugheo, Merdules e Boes di Ottana, Sos Tumbarinos di Gavoi, S´urthu e sos Buttuddos di Fonni, S´urzu e sos Bardianos di Ula Tirso, Sos Colonganos di Austis e Su Bundu di Orani. L´iniziativa fa parte di un progetto di comarketing tra l´Assessorato regionale del Turismo e tour operator praghesi finalizzato alla promozione della Sardegna in Repubblica Ceca. Il Festival del carnevale boemo è patrocinato dall´Agenzia del turismo della Repubblica Ceca, dalla municipalità di Praga e dalla 1a Circoscrizione della città. Gli arrivi e le presenze dei turisti cechi in Sardegna sono in costante crescita. Nell’anno appena trascorso gli arrivi nell’Isola da tutta la Repubblica Ceca si aggirano intorno alle 10mila unità con una presenza media di 9 giorni. Nel fitto programma del carnevale praghese sono previste due giornate dedicate alla Sardegna. Il primo febbraio dalle 10 alle 18 le antiche maschere dell´Isola attraverseranno il suggestivo centro storico della città. I tradizionali volti anneriti coperti di pelli e campanacci caleranno dai vicoli sotto il castello di Praga verso la piazza della Città Vecchia. Percorreranno la celebre strada Nerudova e solcheranno il Ponte Carlo. Le maschere sarde durante la rappresentazione degli arcaici rituali coinvolgeranno i praghesi, gli spettatori e i numerosi turisti attesi nelle piazze del carnevale. Il 2 febbraio dalle 10 alle 17 Mamuthones e compagnia sfileranno sotto la famosa torre dell´orologio astronomico partecipando al culmine dei festeggiamenti sotto l´insegna "Divertimento Furioso", speciale sezione dedicata ai migliori costumi. Il Carnevale boemo e la partecipazione straordinaria delle maschere sarde sono stati presentati a Praga nel prestigioso palazzo Clam-gallas sede dell´archivio civico. Durante la presentazione alla quale hanno preso parte tutti gli enti cechi organizzatori del carnevale e la Regione Sardegna, è stato proiettato un filmato sul carnevale sardo e sono state distribuite le guide turistiche dell´Isola in lingua ceca. . .  
   
   
MERCATI DI PASQUA IN REPUBBLICA CECA  
 
Siccome non c’è Pasqua che si rispetti senza il relativo mercato, i mercatini pasquali sono ormai un appuntamento fisso nel calendario di molte città ceche. Il più grande mercato di Pasqua del Paese si tiene sulle due principali piazze di Praga (www. Prague-info. Cz/it) . Dall’8 al 30 marzo tra addobbi di ghirlande colorate le 16 casette vestite a festa sulla Piazza della Città Vecchia (Staromestske namesti) e le circa 60 di Piazza Venceslao (Vaclavske namesti) offrono gli ingredienti più tradizionali della Pasqua ceca, dalle immancabili “kraslice” (le uova dipinte a mano e decorate con differenti tipi di tecniche) a una vasta scelta di artigianato tipico, come la “pomlazka” intrecciata (frustino di rami di salice), oggetti in legno intagliato, cristalli e i merletti. Il tutto allietato da danze e musica di gruppi folcloristici. Le celebrazioni tradizionali della Pasqua e dell’arrivo della primavera si svolgono anche in altre località del Paese, come a Kromeriz (www. Mesto-kromeriz. Cz), cittadina nella Regione di Zlin il cui Palazzo vescovile è stato inserito dall´Unesco fra i siti patrimonio dell’umanità insieme al giardino. Kromeriz festeggia la pasqua il 14 marzo con il relativo mercato dell’artigianato in piazza. . .  
   
   
MUSICA PER LO SPIRITO A PASQUA IN REPUBBLICA CECA  
 
Per vivere il significato religioso della Pasqua si può partecipare alle funzioni celebrate nelle chiese sparse sul territorio e ai concerti di musica sacra. Dal 16 al 30 marzo l’imponente cattedrale gotica dei Santi Pietro e Paolo a Brno, la seconda città della Repubblica Ceca nella verdeggiante regione della Moravia Meridionale, ospita il Xvii Festival pasquale di musica sacra (www. Mhf-brno. Cz). Concerti di Pasqua anche nella Basilica di San Giacomo a Praga (www. Auditeorganum. Cz). Dal 23 al 30 marzo sono in programma concerti di musica corale e concerti per organo. . .  
   
   
SVEZIA / ANDY WARHOL - OTHER VOICES, OTHER ROOMS AL MODERNA MUSEET 9 FEBBRAIO - 4 MAGGIO 2008  
 
La prima grande retrospettiva europea dedicata a Andy Warhol è stata organizzata proprio al Museo dell’arte Moderna di Stoccolma nel 1968, su iniziativa del leggendario direttore del museo, Pontus Hultén. Da lì la mostra fu trasferita allo Stedelijk Museum di Amsterdam. Quarant’anni dopo "Andy Warhol - Other Voices, Other Rooms", curata da Eva Meyer-Hermann, verrà esibita prima allo Stedelijk, per poi essere portata al Moderna Museet, dove sarà allestita in una versione particolare, adattata al luogo ospitante. La mostra include opere filmiche e per la TV, fotografie e video di Andy Warhol, ma anche disegni, fotografie e altri materiali rari d’archivio, come ad esempio alcune audioregistrazioni fatte dall’artista americano di alcuni importanti personaggi come Edie Sedgwick, Truman Capote e Man Ray. La mostra del Moderna Museet comprenderà anche un certo numero di dipinti. "Other Voices, Other Rooms" intende focalizzare sul metodo dell’artista, sul suo approccio voyeuristico e la sua particolare relazione nei confronti dell’”Altro”. - .  
   
   
LASCIATEVI TRASPORTARE DAL CALORE DEL CENTROAMERICA  
 
Il Centroamerica è una di quelle destinazioni capaci di riportare indietro a un’epoca passata dove il tempo non ha fretta e la vita si assapora spingendosi tra sentieri che conducono a bellezze naturali, culturali e storiche uniche al mondo. Belize – La seconda barriera corallina più lunga al mondo. Per chi ama il mondo sommerso, il Belize rappresenta una tappa obbligata tra i luoghi da visitare… sott’acqua. Circondati dalla limpidezza dell’acqua dei Caraibi, sarà possibile osservare la variopinta seconda barriera corallina più lunga al mondo. Costa Rica – Fino a novembre, con la luna come unica fonte di luce, le spiagge del Parco Nazionale Tortuguero offrono l´opportunità di assistere a uno spettacolo biologico unico al mondo: la schiusa delle uova delle tartarughe marine. Costa Rica continua a essere uno dei paesi pionieri dell’ecoturismo a livello mondiale, grazie all´esuberante vegetazione. El Salvador – Il vulcano Izalco, meglio conosciuto come il "faro del pacifico" per la costante eruzione di lava vulcanica che si poteva osservare da navi e da barche che attraversavano l’Oceano Pacifico, fenomeno che durò fino al 1967, resta sempre uno spettacolo incredibile da vedere. Il cratere del vulcano diventa un osservatorio naturale impressionante da cui è possibile vedere a nord il Vulcano di Santa Anna, a sud la foresta e, a ovest, le cime dei paesi confinanti. Guatemala – La civilizzazione maya è una delle civilizzazioni che hanno creato più misteri e curiosità. Riti, usanze, tradizioni e lingua maya ancora vivono e sono praticati in Guatemala. I colori sgargianti degli abiti della gente sono un simbolo di come una cultura millenaria può continuare a esistere e a perseverare anche in pieno XXI secolo. Le tradizioni della cultura maya e cristiana si fondono tra loro in un perfetto sincretismo. HONDURAS – Probabilmente il Paradiso si è ispirato alle isole della Bahia in Honduras. Immaginate la sabbia bianca e fine che accarezza la vostra pelle, mentre i vostri occhi si perdono nel turchese dell´acqua… A Roatan, Guanaja e Utila ci si può dedicare alle immersioni, osservare delfini e balene e seguire l’innocuo squalo balena che vive in queste acque ben 9 mesi all´anno. NICARAGUA – Riposa nella imponente cattedrale di Leon, in Nicaragua, Ruben Dario, conosciuto come "Il principe della lingua castellana": le sue fonti di ispirazione sono state la cultura coloniale e la preziosa natura del Nicaragua. Cultura, leggende e storia transitano per la città coloniale; nei dintorni, i resti di Leon Viejo, patrimonio storico dell’Unesco. PANAMA – Musica, danze, abiti e tradizioni caratterizzano la cultura ancestrale degli indigeni di Panamà. Nella foresta di Darién, si trovano le due culture indigene più autentiche delle 7 che abitano nel Paese: i Kunas e gli Emberá che ci dimostrano come è possibile vivere una vita diversa ancora oggi, nel pieno contatto con la natura. Www. Visitcentroamerica. Com .  
   
   
ARRIVANO I B&B DI QUALITÀ  
 
Un vero e proprio regno del turismo dolce, in cui anche l´accoglienza costituisce un motivo di scoperta e di attrazione. Un luogo per chi ama viaggiare senza sentirsi mai lontano da casa. Per trasformare i propri visitatori in veri Ospiti di Gente Unica, il Friuli Venezia Giulia punterà anche quest´anno sul miglioramento dei servizi legati all´ospitalità, con particolare riferimento alle nuove forme di soggiorno. Oltre all´albergo diffuso, che in Friuli Venezia Giulia è certificato da un apposito Club di prodotto del quale da quest´anno è entrato a far parte anche il nuovo albergo diffuso di Paularo, in questo filone rientrano anche i Bed & Breakfast, una formula che negli ultimi anni ha visto proliferare, con buon successo, l´apertura di nuove strutture. Per garantire uno standard qualitativo certificato, Turismofvg ha lanciato la Carta dell´ospitalità nei B&b del Friuli Venezia Giulia, un progetto che ha permesso di selezionare 66 strutture regionali, le quali potranno fregiarsi di un marchio di qualità esclusivo. L´iniziativa di Turismofvg ha consentito di monitorare e valutare gli standard qualitativi delle strutture ricettive appartenenti a questa categoria, raccogliendo in un circuito di eccellenza i B&b in grado di rispondere ai requisiti strutturali e gestionali richiesti. Il processo di valutazione, che ha coinvolto oltre 160 B&b distribuiti in tutta la regione, si è concentrato su diversi elementi strutturali e di accoglienza, come le caratteristiche tecniche degli immobili, i servizi disponibili, ma anche la qualità dell´ospitalità offerta, gli aspetti gestionali, il calore umano e il rispetto delle tradizioni. Parallelamente alla Carta dell´ospitalità nei B&b del Friuli Venezia Giulia nelle prossime settimane sarà pubblicata una guida dedicata ai B&b. La pubblicazione, che promuoverà tutti i B&b che ne hanno fatto richiesta, conterrà una segnalazione particolare per le strutture alle quali è stato concesso il marchio di qualità. Queste nuove iniziative verranno presentate, insieme all´edizione aggiornata della guida dedicata agli agriturismo regionali, nel corso della prossima Bit. .  
   
   
LE SHETLAND NELLA TOP LIST DELLE ECO ISOLE DEL MONDO  
 
A seguito di un recente sondaggio del National Geographic rivolto a 552 esperti del settore turistico ed ambientale, è risultato che sono 111 le isole nel mondo scampate agli assalti del turismo più aggressivo e non sostenibile, e tra queste, uno dei primi posti è stato assegnato alle Shetland. La classificazione si basa su sei diversi criteri: il grado di integrità ambientale, le peculiarità sociali e culturali delle comunità residenti, lo stato di conservazione e mantenimento di edifici storici e siti archeologici, il loro potenziale attrattivo ed estetico, la professionalità del management turistico, e i piani a lungo termine per la salvaguardia ambientale. I punti di forza delle Shetland sono le coste e le spiagge incontaminate, la geologia e la fauna. Www. Visitshetland. Com .