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VENERDI
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Notiziario Marketpress di
Venerdì 15 Febbraio 2008 |
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VAL D´AOSTA / AOSTA: INCONTRI SUL TERRITORIO CON GLI OPERATORI TURISTICI |
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L’assessore al Turismo, Sport, Commercio e Trasporti Ennio Pastoret, unitamente ai responsabili della Direzione promozione e del Servizio marketing dell’Assessorato, ha incontrato venerdì 8 febbraio, a Gressoney La Trinité il consorzio degli operatori turistici, l’Aiat, le Amministrazioni comunali degli ambiti territoriali coperti dal Consorzio e i principali soggetti della filiera, attivi e operanti nei comprensorio. “Si tratta del primo di una numerosa serie di incontri che si svolgeranno sul territorio, promossi dall’Assessorato regionale del Turismo – ha detto l’Assessore Pastoret – con l’obiettivo di scambiare informazioni e conoscenze reciproche aventi come obiettivo finale la definizione di un Piano regionale di marketing turistico, pluriennale, che fissi le linee guida e di indirizzo per le attività di promo-commercializzazione della destinazione turistica Valle d’Aosta” “Nel corso degli incontri si definiranno, località per località, quali sono gli attuali prodotti turistici, quali sono i mercati di riferimento, per quali target di clientela e quali strumenti promozionali sono utilizzati. Analogamente saranno riassunte le attuali iniziative promo – pubblicitarie dell’Assessorato, presentati i dati relativi ai flussi turistici nelle varie località con riferimento, appunto alle tipologie di clientela. Tutto ciò ha come obiettivo finale la realizzazione di un piano di marketing turistico che tenga conto delle specificità delle risorse turistiche locali, esistenti e in via di sviluppo. ” Sul fronte della domanda, il Servizio Marketing studi e progetti speciali è già attivo da circa un anno e mezzo attraverso l’elaborazione puntuale dei dati riferiti al movimento turistico presso le strutture ricettive. A questo è stato affiancato, già dalla scorsa estate, un supplemento di rilevazione concernente le caratteristiche socio-demografiche dei turisti che frequentano la Valle d’Aosta e i relativi comportamenti in vacanza. Ora, con questi incontri, sta prendendo il via lo studio e l’analisi dell’offerta turistica valdostana attraverso una capillare attività ricognitiva di tutte le risorse turistiche espresse dai singoli territori, dei “quid” quali-quantitativi di quelle risorse rappresentati dai Consorzi degli operatori turistici, delle difficoltà e problematiche organizzative eventualmente esistenti, delle politiche e degli intendimenti di sviluppo turistico dei singoli territori maturati presso gli operatori e presso le Amministrazioni locali che sul territorio lavorano e operano quotidianamente. E’ in questo blocco di attività che si inseriscono gli incontri con i soggetti che si occupano di turismo a livello locale, che si protrarranno fino al mese di aprile e interesseranno tutti i comprensori turistici della Valle d’Aosta. “Si tratta di una fase programmatoria importante - ha commentato l’Assessore Pastoret - che consentirà anche di affrontare alcuni dei temi importanti sul fronte del turismo in Valle d’Aosta quali il percorso del processo di riforma dell’organizzazione turistica, il processo della riclassificazione alberghiera, oltre fornire risposte su tematiche relative a questioni più specifiche relative alle località e ai territori di volta in volta interessati dagli incontri. L’incontro di oggi ha visto un’ottima partecipazione e un interesse che considero assolutamente eccezionale e che ci dimostra come, in questa località ci sia una forte potenzialità degli operatori per poter fare avanzare un’ulteriore e più solida cultura turistica”. . . |
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MARCHE / TURISMO: NEL 2007 AUMENTATI SIA GLI ARRIVI CHE LE PRESENZE |
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Il 2007 è stato un buon anno per il turismo marchigiano. Rispetto al 2006 e in base ai dati relativi sia agli esercizi alberghieri che extralberghieri pervenuti dagli Iat ed elaboratori dall´Osservatorio del Turismo regionale, si rileva un aumento del +2,3% negli arrivi e del +2,8% nelle presenze. Piu` in generale nel corso dell´anno le Marche hanno ospitato, complessivamente, 2. 385. 954 turisti di cui quasi l´85% italiani, con una presenza media pari a circa 7,16 giorni, sostanzialmente stabile rispetto ai 7,41 giorni di media registrati lo scorso anno. Il fatturato globale e` stato di 1. 921 milioni di euro (+3,8% rispetto al 2006) di cui 366 milioni in valuta estera (+8% rispetto al 2006). Nello specifico, i turisti italiani sono aumentati del +1,7% in termini di arrivi e del +2% in |termini di presenze; i turisti stranieri sono aumentati del +5,6% negli arrivi e del +7,7% nelle presenze. ´Il consuntivo dell´anno 2007 - commenta l´assessore al turismo Luciano Agostini - e` stato soddisfacente e positivo, in particolare per quanto riguarda gli arrivi e presenze dei turisti stranieri, le cui percentuali sul totale sono salite rispettivamente al 15,3% ed al 14,1% rispetto al 14,8% ed al 13,5% dell´anno precedente. E´, pertanto, evidente una inversione di tendenza rispetto al decremento del precedente triennio ed un ritorno, per quanto riguarda soprattutto le presenze, alle cifre favorevoli della fine degli anni `90´. Gli ospiti stranieri, infatti, sono in aumento sia nelle strutture alberghiere (+6,2% e +13,5%) che in quelle extra-alberghiere (+4,0% e +2,0%), Analizzando per Paese di provenienza, il flusso maggiore nel 2007 e` arrivato, in ordine decrescente, dalla Germania (60. 786 arrivi e -3,4% rispetto all´anno precedente) dalla Gran Bretagna (27. 108 arrivi e + 9,8%) dalla Francia (23. 225 arrivi e +0,9%) dai Paesi Bassi (21. 480 arrivi e +11,3%) e dalla Svizzera (20. 482 arrivi e +0,5%). Particolarmente positive le performances dei turisti provenienti dalla Russia (16. 225 arrivi e +41,1%) dalla Spagna (12. 425 arrivi e + 32,8%) e dalla Polonia (15. 180 arrivi e + 22,0%). In calo invece, oltre alla Germania, la Repubblica Ceca (19. 248 arrivi e -5,6%) e gli Usa (15. 996 arrivi e -1,8%). Per quanto riguarda invece le regioni italiane la piu` affezionata alle Marche resta la Lombardia con 389. 180 arrivi e 2. 997. 424 presenze. Seguono il Lazio con 255. 822 arrivi e 1. 587. 058 presenze e l´Emilia Romagna con 236. 916 arrivi e 1. 571. 384 presenze. Positivi anche i dati relativi alle quattro province marchigiane. La piu` turistica resta quella di Ascoli Piceno che registra 588. 095 arrivi (+ 0,6 rispetto al 2006) e 5. 518. 882 presenze (+3,2%). Seguono Ancona e Pesaro - Urbino che pur vantando piu` arrivi di Ascoli, totalizzano meno presenze: nel capoluogo dorico gli arrivi sono stati infatti 745. 118 (+ 3,4%) con un totale di 3. 605. 966 presenze (+5,3%); a Pesaro - Urbino invece gli arrivi sono stati 655. 097 (+0,6%) per un totale di 4. 297. 211 presenze (+0,6%). Chiude la classifica Macerata con 397. 644 arrivi (+5,6%) e 3. 669. 686 presenze (+2,4%). . . |
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LIGURIA / TURISMO: PRESENTATI I DATI DEL 2007 IN PROVINCIA DI GENOVA CIRCA L’1% IN PIÙ GLI ARRIVI DI ITALIANI E STRANIERI RISPETTO AL 2006, IN LEGGERO CALO LE PRESENZE, SOPRATTUTTO DEGLI ITALIANI |
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Segno positivo per il numero di arrivi di turisti italiani (+0,8%) e stranieri (+1%) nel 2007 in provincia di Genova, con una leggera flessione sul 2006, invece, per le presenze (il numero dei pernottamenti alberghieri) del 1,6% per gli italiani e dello 0,1% per gli stranieri. I dati presentati dalla Provincia, che dal 2007 ha ricevuto le competenze sulla rilevazione e l’analisi dei dati turistici, con il Comune e la Camera di Commercio, i tre enti che hanno costituito il Tavolo congiunto di promozione turistica, indicano che il 50% degli arrivi (680. 813 sui 1. 257. 890 totali) riguardano Genova, come il 40% delle presenze (1. 337. 199 sui 3. 320. 060 complessive). Dati quasi analoghi per la costa di levante (ma con il 50% delle presenze e il 43% degli arrivi) mentre il 5% degli arrivi e il 6 delle presenze riguarda la costa di ponente (che comprende solo i Comuni di Arenzano e Cogoleto) e l’entroterra fa registrare il restante 2% di arrivi e il 4% delle presenze. A Genova città gli arrivi aumentano del 2,28% per gli italiani e del 1,51% per gli stranieri, con un calo delle presenze rispettivamente del 1,47% per gli italiani e del 1,16 per gli stranieri. Sulla costa del levante (dove i turisti italiani sono il 61% degli arrivi e il 63% delle presenze e gli stranieri rispettivamente il 39% degli arrivi e il 37% delle presenze) il segno del 2007 è positivo sia per gli arrivi italiani (+ 0,08) e stranieri (+1,31) che per le presenze degli stranieri (+1,22) mentre sono in leggero calo (-0,22%) quelle degli italiani. Tra gli italiani nel levante i turisti lombardi sono in testa agli arrivi e alle presenze (con il 42 e il 40%) seguiti da piemontesi (13 e 12%) emiliani (8 e 9%) e laziali (7 e 6%) mentre guidano i flussi di stranieri gli Usa con il 18% degli arrivi, un dato tradizionale, ma in aumento, seguiti dalla Germania (12%), Francia e Svizzera (11%), Paesi Bassi e Australia con il 4%. Calo nella riviera di ponente sia di arrivi che di presenze italiane e straniere (-5,67 e 8,24 per gli italiani e -8,99 e -6,80 per gli stranieri) e calo degli italiani anche nell’entroterra, dove però aumentano (+3,35 gli arrivi e +3,10 le presenze) gli stranieri, con in testa francesi e tedeschi. . . |
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LIGURIA / GENOVA: RISTORATORI E ALBERGATORI A SCUOLA D’INGLESE PER L’ACCOGLIENZA |
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Menu in inglese e in altre lingue per presentare nei ristoranti le prelibatezze della cucina tradizionale genovese e ligure ai turisti stranieri, che potranno dialogare nella loro lingua anche chiedendo una camera negli alberghi e nelle altre strutture ricettive della provincia di Genova. E’ il progetto per migliorare e sviluppare l’accoglienza turistica, formando alla conoscenza dell’inglese pratico albergatori e ristoratori, lanciato dal presidente della Provincia di Genova Alessandro Repetto e dall’assessore Anna Dagnino alla presentazione dei dati sul movimento turistico 2007 con la sindaco di Genova Marta Vincenzi e il presidente della Camera di Commercio Paolo Odone, alla guida dei tre enti che hanno dato vita al tavolo di promozione turistica congiunta del territorio, coordinato da Stefano Francesca, e che si estenderà presto anche a Fiera, Porto Antico, Autorità Portuale, Aeroporto, Fondazione Cultura. La rilevazione e l’analisi dei dati turistici, dal 2007 affidate dalla Regione alla Provincia, indicano una “buona tenuta - ha detto l’assessore Dagnino - con 1. 257. 790 arrivi in provincia di Genova, lo 0,8% in più dell’anno precedente per gli italiani e l’1% per gli stranieri e 3. 320. 060 presenze (il numero dei pernottamenti) con una leggera flessione, l’1,6% in meno per gli italiani e lo 0,1 per gli stranieri rispetto al 2006 perché il turista oggi si ferma meno a lungo e si muove più spesso. Rispetto al mercato turistico mondiale in costante crescita l’Italia è leggermente in sofferenza, e anche la nostra regione ha qualche difficoltà, ma non in provincia di Genova, soprattutto per il venir meno di una parte del turismo di villeggiatura nel ponente ligure. ” I turisti italiani sono il 62% degli arrivi e il 65% delle presenze in provincia di Genova, con la Lombardia in testa alla classifica delle regioni di provenienza con il 27%, seguita dal Lazio con il 15 e dal Piemonte con l’11. La Francia con il 13% guida la classifica di arrivi e presenze dall’estero, seguita da Germania e Stati Uniti con il 12%, Svizzera con l’8, Regno Unito con il 7, Paesi Bassi con il 4 e Australia con il 3%. Il 50% degli arrivi riguarda Genova, che ha anche il 40% delle presenze, mentre complessivamente la costa ha il 48% degli arrivi e il 56% delle presenze ( con il 43% degli arrivi e il 50% delle presenze sulla costa di levante e il 5% di arrivi e il 6% di presenze su quella di ponente, dall’estensione molto più ridotta) mentre l’entroterra fa registrare il 2% di arrivi e il 4% di presenze. La Provincia, insieme agli altri enti del tavolo di promozione “vuole incrementare o addirittura sostituire l’attuale sistema informatico di rilevazione e monitoraggio dei dati – ha detto Alessandro Repetto – perché vogliamo costruire con maggiore efficacia una base statistica che ci dia indicazioni precise e caratterizzanti sui flussi di turismo nautico, balneare, congressuale, naturalistico, religioso, familiare, ecc. Per meglio indirizzare e sviluppare il marketing culturale del turismo e per il turista. Per lo stesso motivo miglioreremo gli sportelli informativi ereditati dalle Apt, rivisitandone sia i contenuti che l’immagine. ” Per la sindaco Vincenzi sono quattro le parole chiave per rafforzare la promozione turistica: “massima accessibilità perché ognuno possa godere delle bellezze di questo territorio, sostenibilità e qualità dell’offerta turistica, qualità delle informazioni, con un portale ligure che finalmente dialoghi con tutti i portali italiani ed europei, e dell’accoglienza per la quale apriremo nuove strutture alla Loggia di Banchi e nell’ex bar del Carlo Felice. ” Per Paolo Odone “Genova non solo tiene, ma turisticamente è all’attacco e per la promozione dobbiamo ricordarci anche che noi siamo un tesoro anche per il turismo dell’aria aperta. Bene tutti i programmi per il 2008, ma dobbiamo ripartire anche con nuove manifestazioni internazionali: alcuni anni fa la mostra di pittura genovese alla National Gallery ha fatto salire notevolmente il numero di passeggeri in viaggio aereo da Londra a Genova. ” . . |
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LOMBARDIA / TURISMO E IDENTITA’. TRENTA GIORNI DI EVENTI E SPETTACOLI PER RISCOPRIRE IL FASCINO DE “LA MILANO DELL’ACQUA” |
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L’acqua è l’elemento che più di altri ha caratterizzato la storia e il paesaggio di Milano, un antico e prezioso legame di cui oggi ben poche sono le testimonianze visibili in città e nella memoria dei milanesi. Conche, canali, alzaie, chiuse, antichi approdi e reticoli d’acqua sono solo un ricordo sbiadito di una passato ormai lontano di cui a volte non si sospetta neanche l’esistenza. In omaggio a questi luoghi, nasce “La Milano dell’acqua”, un percorso turistico insolito, nato da un‘idea dell’assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Identità Massimiliano Orsatti e dalla creatività di Mario Migliara. Un itinerario inconsueto, animato da oltre 20 appuntamenti che a partire dal 14 febbraio sino a sabato 29 marzo, condurranno i milanesi a riscoprire il fascino e la suggestione dell’intenso rapporto tra Milano e il più essenziale e vitale degli elementi. Un rapporto visto e vissuto attraverso luoghi in cui da sempre l’acqua è protagonista, come l’Acquario Civico, i Navigli, le storiche marcite di Cascina Linterno e i meno noti canali coperti di Milano. “Grazie a questo nuovo percorso i turisti, ma anche molti milanesi, potranno visitare e scoprire la nostra città e il suo territorio attraverso una prospettiva inaspettata e insolita per Milano – ha commentato l’assessore Orsatti - . Lo scorrere dei navigli, con i suoi ritmi lenti, permette dunque di vivere la città con una partecipazione intensa e coinvolgente. Un itinerario – continua Orsatti - per confrontarsi in maniera nuova e curiosa con la storia e gli antichi aspetti della nostra città, scoprendo magari, che sotto il grigio vestito di cemento, Milano sia, o meglio sia stata, una città d’acqua”. Sarà il rinnovato Acquario Civico di viale Gadio ad ospitare ogni giovedì di febbraio e di marzo, alle ore 21. 00, una serie di spettacoli interamente dedicati alla magia dell’acqua. Si comincia domani con “Blu”, un concerto in cui le immagini, le voci, le melodie e le musiche di Verdi, Massenet, Puccini, Rossini e Debussy daranno forma al più fluido e impalpabile degli elementi. Giovedì 21 febbraio la forza, la potenza dell’acqua saranno ancora protagoniste della serata grazie a “Achab”, il monologo in cui un intenso Arnoldo Foa dà voce al capolavoro di Herman Melville Moby Dick. Giovedì 28 febbraio tocca alla più colta della musica interpretare e tradurre i suoni dell’acqua, grazie all’Orchestra Filarmonica di Milano, diretta dal Maestro Roberto Gianola che eseguirà “Musica sull’acqua” di Haendel. Giovedì 6 marzo saranno le “Canzonette sull’acqua - storie di pescatori, amori sull’acqua e per l’acqua”, ad accompagnare il pubblico alla scoperta di poeti e compositori che si sono ispirati al primordiale elemento. Giovedì 13 marzo la trascinante energia dei fiumi sarà la protagonista di un coinvolgente e frenetico viaggio sui barconi del “Jazz dal Missisipi al Naviglio” con Paolo Tomelleri e la Ticinum Jazz Band, mentre saranno le “Gocce di Notte” di Adriano Bassi a chiudere il programma degli spettacoli serali giovedì 20 marzo. L’acqua è movimento e fluidità: a queste caratteristiche si ispira il “Tram dell’acqua”, un inusuale tram bianco che sabato 16 e sabato 23 febbraio, partendo da piazza Fontana, condurrà i passeggeri lungo i tratti ormai coperti dei Navigli, mostrando immagini inedite di quando questi erano ancora scoperti, accompagnate dalla trascinante musica della “Ticinum Jazz Band”. Le corse, della durata di un’ora e venti minuti, partiranno alle 16. 40, 18, 19. 20. Mentre domenica 17 febbraio, dalle 10 alle 17, con partenza dalla Darsena di Porta Ticinese, si potrà vivere l’emozione della navigazione grazie a “La Barca sui Navigli”, un suggestivo itinerario della durata di 55 minuti che permetterà di scoprire dall’acqua una Milano originale. Nel ricco calendario di appuntamenti, molti sono gli eventi ideati per i bambini dai 6 ai 12 anni, a partire da “H20 Piccolo Musical dell’acqua”, lo spettacolo che racconta la storia di una goccia protagonista di una picaresca avventura, in scena il 2-9-16 marzo alle ore 10,30 all’Acquario Civico. Sempre all’Acquario, dal 14 febbraio al 29 marzo, si alterneranno una serie di mostre, laboratori creativi e didattici che esploreranno, in chiave giocosa e divertente, differenti tematiche legate all’acqua, a cominciare da “Milano città sull’acqua”, un inedito allestimento di fotografie d’epoca di quando Milano era ancora navigabile. A tutti i partecipanti verrà donata una riproduzione stampa della “Milano dell’Acqua”. L’iniziativa “Cento Milano-milano dell’acqua” segue la Milano delle Cascine, delle Fabbriche e dei Poeti e rappresenta il quarto appuntamento di un progetto culturale di ampio respiro ideato dall’Assessorato al Turismo, Marketing territoriale, Identità che vuole valorizzare i luoghi, le tradizioni e le eccellenze spesso dimenticate o nascoste del capoluogo lombardo. Il quinto ciclo di incontri con una Milano nascosta e inusuale sarà per fine maggio, con una serie di appuntamenti per ricordate e valorizzare il grande patrimonio di corti e cortili presenti in città. Tutti gli eventi sono a ingresso libero sino esaurimento posti, per prenotazioni e informazioni Comune di Milano – 02. 795892 oppure Acquario Civico – 02. 88465750. |
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TRENTINO / LA CITTÀ DI ARCO RENDE OMAGGIO A GIOVANNI SEGANTINI. DODICI MESI DI INIZIATIVE IN TUTTA LA PROVINCIA PER CELEBRARE L´ANNO SEGANTINIANO
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La città di Arco, dopo avergli dato i natali 150 anni fa, si appresta ora a rendere omaggio al proprio cittadino più illustre, Giovanni Segantini. Dal 15 gennaio, data della nascita del grande pittore divisionista, avvenuta nel 1858, si è aperto l´anno segantiniano, dodici mesi di iniziative ed eventi che coinvolgono Arco ed altre località del Trentino. Il calendario si è aperto con un grande concerto dal titolo Paesaggi Sonori presso la chiesa Collegiata. Il programma prosegue l´8 marzo con l´apertura della grande mostra di Segantini alla Galleria Civica di Arco. "Della Natura" si compone di una quarantina di opere tra oli e disegni, per ripercorrere le tappe più significative della vicenda dell’artista attraverso importanti prestiti provenienti da istituzioni museali, soprintendenze e collezioni pubbliche e private. Gli eventi proseguono poi con la 35ª edizione della Pasqua Musicale Arcense che viene interamente dedicata a Segantini, anche attraverso recital e videoletture dei quadri del pittore, mentre il 25 maggio viene assegnato il Premio di Pittura Segantini. Nel corso dell´estate, assieme a una serie di visite in Svizzera sulle orme di Segantini, è in cartellone un appuntamento da non perdere, all’insegna della musica, dell’arte e della cultura. La rassegna "I Suoni delle Dolomiti", infatti, ha voluto rendere omaggio al pittore arcense, con un concerto in programma l´8 luglio, che vede protagonista il popolare pianista Ludovico Einaudi esibirsi sui pascoli di Malga Campo. Infine, per chiudere l´anno segantiniano, sono in programma uno spettacolo teatrale al Castello di Arco l´8, 9 e 10 agosto su un testo di Antonia Dalpiaz e un convegno, 26 e 27 settembre, organizzato in collaborazione con l´Università di Lettere e Filosofia di Trento e il Museo Segantini di St. Moritz. Www. Galleriacivica-arco. It
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PIEMONTE / A BREVE L’APERTURA DELLA NUOVA STAGIONE (MARZO-OTTOBRE) ALLE ISOLE BORROMEO
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La stagione per visitare le Isole Borromee, con i giardini e le proprietà dei Principi Borromeo sul lago Maggiore, da anni inizia a marzo e finisce a ottobre. Le isole con le loro piante rare e i fiori di inebriante bellezza, sono un’oasi dove ritrovare serenità e benessere e riscoprire, una volta ancora, il legame indissolubile dell’uomo con la natura, che con essa muta e si rigenera. Ma la loro storia, per arrivare alla realtà odierna, è fatta di tanto lavoro e di tanto impegno da parte dell’uomo e della famiglia Borromeo che ha sempre sostenuto l’opera dei giardinieri, guidati da Gianfranco Giustina, tanto che l’anno scorso i giardini dell’Isola Bella sono stati eletti da una giuria qualificata come “i più belli d’Italia”. Cosa c’è dietro questo successo? Conosciamo un po’ di storia. Le acque profonde del Lago Maggiore lasciano emergere una manciata di piccole isole seducenti. Perle verdi su un velluto azzurro. I romani le conoscevano bene per quel loro clima mite, così insolito per una zona tanto vicina alle montagne piene di neve. Le battezzarono “insulae caniculares”. Le piccole isole hanno poi preso il nome di Borromee. Questa famiglia principesca le ambiva e le ottenne nei secoli in cui la difesa delle proprie terre era di importanza vitale e strategica. Le terre erano quelle intorno ad Arona ed i possibili invasori erano gli Svizzeri, ancor oggi sovrani della zona più settentrionale del Lago Maggiore. Si era all´inizio del 1500 quando a Lancillotto Borromeo fu dato il compito di organizzare il baluardo sul lago. Una visita alle isole e rimase incantato dalla silhouette di quella che allora era chiamata Isola di S. Vittore, per un’antica chiesina che richiamava fedeli da tutto il lago, un luogo ameno con poche case e coltivazioni di orti e ulivi. Per qualcuno era già l´Isola Grande, date le maggiori dimensioni rispetto alle altre vicine, oggi chiamate Isola Superiore o dei Pescatori e Isola Inferiore o Isola Bella. Discosta, vicino a Verbania, si trova l´Isola di S. Giovanni, dove soggiornò il grande Maestro Arturo Toscanini. A quel tempo l´Isola di S. Vittore era di proprietà della Curia novarese che, con eccessiva prudenza, rifiutò di venderla ai Borromeo, concedendola però in enfiteusi con l´obbligo di continuare a tenere aperta al culto la chiesa. Ma dopo un anno cedette alle pressanti richieste di demolizione della cappella, che dovette però essere ricostruita sull´Isola Inferiore, e di costruzione di una grande casa, l´attuale maestoso palazzo subito circondato da piante e frutteti. In un scritto di Leandro Alberti del 1532 si legge di “un sontuoso palazzo circondato con un vago giardino”. Al 1500 risalgono quindi le prime strutture dei giardini e dei palazzi, concepiti entrambi come residenze estive della famiglia Borromeo. La costruzione dei giardini ha avuto una impostazione conseguente a questa destinazione d’uso: anche la loro vita ha oltre 500 anni, quindi gli stessi necessitano di una manutenzione straordinaria, che deve essere fatta nella stagione invernale alle murature esterne, alle scalinate e alla parte strutturale. I giardini come appaiono oggi risalgono a un impianto dato negli ultimi 50-60 anni, tale da raggiungere un massimo splendore in primavera-estate. In inverno infatti tutti i vasi con le fioriture stagionali vengono ritirati, mentre i giardini, che hanno avuto una pressione turistica notevole nei mesi primaverili ed estivi, hanno bisogno nella stagione invernale di una potatura degli alberi, delle siepi e di una manutenzione generale. Ancora poche settimane, dunque e le Isole Borromee torneranno a incantare i visitatori. Www. Borromeoturismo. It
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EMILIA ROMAGNA / LA RIVIERA SCELTA DAI VIAGGIATORI DEI VOLI LOW COST. UNA RICERCA SUGLI OSPITI ATTERRATI A RIMINI NEL 2007: REALIZZATE 776 INTERVISTE A VIAGGIATORI DI DIECI PAESI. INTERNET DECISIVO PER LA SCELTA E LA PRENOTAZIONE DEL VOLO
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Il prezzo medio di un volo low cost dalle città europee collegate all’aeroporto di Rimini è in linea con le aspettative dei turisti europei. Sono diversi i motivi che orientano la scelta del turista verso l’utilizzo del volo low cost: economici (in primo luogo), di flessibilità di orario e comodità, legati alla prenotazione on line. Il dato emerge da una ricerca svolta da JFC per conto dall’Unione di Prodotto Costa presentata oggi all’aeroporto di Rimini. E’ stata realizzata tra il luglio e il settembre 2007 intervistando 776 viaggiatori di dieci paesi (cui 218 tedeschi e 148 inglesi). Si tratta di una mole notevole di dati e informazioni importanti per capire non solo le scelte fatte da questi turisti ma per mettere a punto efficaci azioni promozionali. Se il volo a basso costo è stato decisivo per scegliere la Riviera (è di 116 euro la media di risposte per un “prezzo ideale” per un biglietto di andata e ritorno) in testa alle motivazioni del viaggio figurano la spiaggia e il mare; la cordialità della gente; la qualità del cibo; l’opportunità di svago e divertimento. Internet è stato decisivo sia per conoscere l’esistenza dei voli (per il 63%) sia per la prenotazione (fatta così dal 68% dei viaggiatori). L’utilizzatore dei voli low cost è atterrato a Rimini con la famiglia (46%), con amici (37%), con gruppi organizzati (7%). Il 60% ha prenotato un mese prima di partire; il 17% tre-quattro settimane prima; il 9% sette-quindici giorni prima; il 14% pochi giorni prima della partenza. Per quanto riguarda il luogo di soggiorno, una volta arrivati all’aeroporto di Rimini, con un volo low cost circa nove turisti su dieci hanno soggiornato in una località della Riviera adriatica dell’Emilia-Romagna (di cui l’88% nella Riviera di Rimini) mentre altri hanno scelto i Lidi Marchigiani, le città d’arte italiane, la Toscana e altre località. Questi turisti, in prevalenza (il 79%), hanno soggiornato in albergo (il 70,2% in hotel a tre stelle). Alta è stata la soddisfazione (96% degli intervistati) per la vacanza apprezzando nell’ordine: l’organizzazione della spiaggia (34,8%), il clima (33,2%), l’enogastronomia (29,2%), l’ospitalità della gente (29%), la bellezza del mare (29%), la bontà della struttura ricettiva (18,6%), l’offerta di vita notturna e divertimento (12,6%). Qual è l’identikit di chi ha scelto un volo low cost? In base ai dati delle 776 interviste fatte dalla ricerca questo turista, nel 68% dei casi, ha meno di 44 anni; è in prevalenza donna (52%); come lavoro fa l’impiegato (18%), l’imprenditore e dirigente (17%) mentre il 29% è studente. E’, infine, interessante sottolineare come l’86% di chi è interessato a riacquistare un volo low cost per Rimini (oltre otto su dieci) lo farà già nel 2008. . |
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VENETO / TERRA DI CULTURA, RELAX, VACANZE, DOVE IL TURISTA È PRESO PER LA GOLA. DAL VINO AI FORMAGGI, DALLA FRUTTA ALLA CARNE. UN PATRIMONIO ENOGASTRONOMICO UNICO
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Il Veneto dei sapori è una straordinaria miniera di qualità, tipicità e varietà per i cultore dei gusti genuini. "Per restare nell’ufficialità – sottolinea il vicepresidente della Giunta Luca Zaia – il Veneto produce 24 vini DOC e 3 DOCG, oltre a numerose Igt, 366 prodotti tradizionali, 12 prodotti DOP e 10 IGP, due marchi collettivi per la carne bovina, un marchio certificato per il coniglio". Nel variegato mondo dell’enologia veneta basta ricordare il Prosecco, un vero must della spumantistica nazionale nel mondo, che viene preferito allo Champagne in mercati tradizionalmente difficili come quello statunitense; e poi il Soave, il bianco d’Italia ‘con la tradizione dentro’; o l’Amarone, che ha conosciuto una fama recente ma inarrestabile. E non si tratta di prodotti di nicchia: la produzione veneta di vino supera infatti i 7 milioni di ettolitri l’anno, oltre un terzo dei quali a Denominazione d’Origine Controllata e il resto per la quasi totalità a Indicazione Geografica Tipica. E tra il poco vino da tavola si contano numerosi capolavori aziendali, "da tavola" per motivi normativi, ma capolavori del gusto. Il Veneto è anche il primo esportatore italiano di vino: vanno all’estero circa 4 milioni e mezzo di ettolitri, coprendo il 28 per cento del totale del prodotto nazionale che raggiunge mercati di altri paesi, per un valore che si aggira sugli 820 milioni di euro. La produzione lattiero – casearia si esprime in sei formaggi DOC, quali l’Asiago, il Monte Veronese, il Grana Padano, il Provolone, il Montasio e il Taleggio, cui presto si aggiungeranno anche altri formaggi. "Il Veneto produce oltre una settantina di tipologie di formaggi – prosegue Zaia – un autentico giacimento di sapori che siamo impegnati a salvaguardare e valorizzare". Un altro comparto di notevole interesse è quello orticolo, dove circa la metà della Produzione Lorda Vendibile deriva dai radicchi rossi e dagli asparagi bianchi, produzioni ad alto valore aggiunto, molte delle quali già si fregiano dell’Indicazione Geografica Protetta o della Denominazione d’Origine Protetta, mentre numerose altre hanno intrapreso il percorso verso il riconoscimento europeo. Di questo comparto, il principale protagonista è il Radicchio Rosso IGP, che assieme al Variegato di Castelfranco Veneto è stato il primo ortaggio italiano ad ottenere l’IGP, esportato anche negli USA e in Giappone. Ma come non accennare al fagiolo di Lamon e della Vallata Bellunese IGP, il più antico fagiolo d’Italia, la cui storia risale alla prima metà del ‘500. E potremmo forse trascurare il riso Vialone Nano Veronese o la ciliegia di Marostica o il Marrone di San Zeno? E l’olio extra vergine d’oliva DOP "Veneto" e "Garda", che spuntano le più alte quotazioni nel panorama dell’oleicoltura mondiale? Ce n’è insomma per tutti i gusti, per tutti i palati, per ogni cultura alimentare. Ma non è finita, perché il Veneto è tra i principali produttori di frutta; il primo produttore nazionale per quanto riguarda uova e pollame; è il primo produttore di vitelloni e di vitelli da carne; il primo produttore di avicoli e di conigli; il terzo produttore di suini (con due prodotti DOP: la Sopressa Vicentina e il Prosciutto Veneto Berico Euganeo); ha una forte e tradizionale produzione di trote, branzini, orate, crostacei, vongole e mitili. "Questa ricca messe di prodotti – sottolinea Zaia – è impreziosita da una tradizione culturale culinaria forte di secoli di storia, che ha insegnato a tutte le grandi cucine internazionali, giungendo fino all’incredibile baccalà alla vicentina: piatto tipicissimo con una materia prima prodotta nelle isole norvegesi, che si cucina da almeno 5 secoli". Per questo l’enogastronomia veneta si propone come un settore turistico a sé stante, ovvero trasversale rispetto alla variegata e completa offerta d’ospitalità della Regione che fa perno sulle città d’arte, le spiagge, il lago di Garda, le montagne d’estate e d’inverno, i parchi e le aree protette, le terme con il bacino euganeo, il più grande d’Europa. "Di sicuro un turista preso per la gola – ribadisce Zaia – ha validi motivi per divulgare il Veneto, parlarne bene quando torna a casa e ritornarvi. Da sola, sotto certe forme, può anche essere occasione per quel turismo da week end, sempre più diffuso. Del resto, il nostro territorio offre produzioni dai sapori eccellenti che sono testimonianza viva dell’identità culturale delle comunità locali che caratterizzano il Veneto". . |
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PIEMONTE / NOVARA: CORSO DI FORMAZIONE SULL’ACCOGLIENZA
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La Camera di Commercio di Vercelli ha recentemente ospitato la conferenza stampa di presentazione del corso di formazione sull’accoglienza, previsto tra le azioni promozionali del progetto transnazionale «Valorizzazione delle “terre d’acqua” per la salvaguardia ambientale e la promozione di un turismo alternativo e sostenibile – Terres d’eau», parzialmente finanziato dal FESR nell’ambito del Programma comunitario Interreg IIIB Mediterraneo Occidentale (MEDOCC), finalizzato a favorire lo sviluppo di un turismo integrato e sostenibile e a valorizzare tutti gli aspetti dell’offerta turistica locale. Partner del progetto transnazionale: per l’Italia, la Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Novara, capofila, e quella di Vercelli, le Amministrazioni Provinciali di Novara e di Vercelli e il Comune di Novara; per la Francia, la Chambre de Commerce et d’Industrie du Pays d’Arles; per la Spagna la Cámara Oficial de Comercio, Industria y Navegación de Sevilla e per la Grecia la Chamber of Commerce and Industry of Thessaloniki. L’incarico per la realizzazione del corso è stato affidato dalla Camera di Commercio di Vercelli, partner responsabile dell’intervento formativo, alla Comtur, società di servizi dell’ASCOM di Vercelli. Il percorso formativo, denominato ‘Benvenuti nelle terre d’acqua’ è rivolto agli operatori turistici di tutte le categorie, della provincia di Vercelli e Novara, prioritariamente delle terre d’acqua coltivate a riso, e ha come finalità primaria lo sviluppo del processo di accoglienza, attraverso strumenti che possano: evidenziare i fattori critici per la buona riuscita ed il successo dell’impresa; potenziare il concetto di qualità attraverso elementi di supporto e check-up; evidenziare i cambiamenti della domanda, aumentando e valorizzando la qualità per innalzare gli standard dell’offerta, in particolare della ristorazione; promuovere nicchie di prodotto/mercato al fine di aumentare i flussi turistici oltre che fidelizzare nuova clientela. I docenti sono tutti di alto profilo: Paolo Massobrio, noto giornalista, Riccardo Camillo Fava, vicepresidente del Centro Turistico Alberghiero di Stresa, Giuseppe Sicheri, esperto enologo e dei distretti agroalimentari, Antonio Tinarelli, esperto in risicoltura, Maurizio Audone, amministratore società di comunicazione Adverteaser S. R. L. , Gabriele Varalda, fiduciario Slow Food Vercelli, Livia Emma, dietista Associazione Italiana Celiachia, Marco Riva, docente di tecnologie alimentari Università di Pollenzo, e Marta Rossato, esperta Qualità società ISNART. Info: cristina. Dercole@no. Camcom. It
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LOMBARDIA / LIVIGNO PRESENTE A 30 ESPOSIZIONI. PER IL 2008 IL PIANO FIERE SARÀ COMUNE A TUTTA LA VALTELLINA, CON LE LOCALITÀ UNITE PER L´OBIETTIVO COMUNE DELLA PROMOZIONE TURISTICA
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Trenta appuntamenti in Italia e all´estero - cinque in più dell´anno passato - un calendario intenso di fiere turistiche che vedrà l´Azienda di promozione di Livigno impegnata fino al prossimo dicembre in tutta Europa. E per il 2008 si è allargata la strategia di condivisione della promozione - voluta dalla stessa Apt Livigno che da anni si accorda sul Piano fiere con l´Alta Valle - anche alle altre località della Valtellina grazie all´impegno dell´assessorato al turismo della Provincia di Sondrio e al Consorzio Turistico Provinciale. La parola d´ordine della nuova promozione turistica, dunque, è "gioco di squadra", perché l´unione fa la forza e perché nel turismo di oggi e del futuro prossimo è imprescindibile che tutte le località di uno stesso territorio - anche quelle più forti e affermate - corrano insieme verso obiettivi comuni facendo "sistema". Lo scopo, non solo promuovere valli che condividono gli stessi valori, esaltando le peculiarità di ognuno, ma anche abbattere i costi della promozione stessa e programmare per tempo le iniziative. Così, il nuovo Piano fiere ha preso il nome di Valtellina 2008 e vedrà il territorio valtellinese presente sia autonomamente sia all´interno degli spazi di Club Italia, Enit e Regione Lombardia. Ai 30 appuntamenti annuali (iniziati già a gennaio con le fiere di Utrecht, Dublino, Verona e Zurigo) Livigno sarà naturalmente in prima fila con personale proprio in quasi la totalità delle destinazioni. In molti casi l´Apt prenderà posto negli stand di Club Italia o Regione Lombardia, in altri predisporrà uno spazio esclusivo dove distribuire il materiale di Livigno e Trepalle. A febbraio il giro d´Europa entra nel vivo con il Salon des Vacances di Bruxelles e le fiere Vacanze Weekend di Brescia e Holiday World di Praga, oltre a quelle molto frequentate e famose di Monaco di Baviera e Milano, la CBR e la BIT. Da maggio a luglio, dopo le tappe fieristiche a Berlino, Goteborg, Parigi e Barcellona, passando per le altrettanto famose e fruttuose Mitt di Mosca e Vinitaly di Verona, Livigno parteciperà alle maggiori rassegne del settore mountain bike: i Bikefestival di Riva del Garda, Willingen ed Eurobike di Friedrichshafen. A fine settembre, importantissima e prestigiosa sarà la presenza del Piccolo Tibet all´esposizione dei Mondiali di Ciclismo su strada UCI di Varese. A chiudere l´anno delle fiere, tra ottobre e dicembre, ancora tanti appuntamenti da Varsavia a Lugano, da Bergamo a Milano, da Rimini fino a Modena passando per lo Ski Show di Londra e lo Snow Show di Budapest. Un calendario davvero impegnativo per Livigno che come sempre saprà promuovere al meglio le tante offerte delle stagioni invernali ed estive, sia nei mercati storicamente più fedeli che in quelli nuovi o strategici, e che per la prima volta vedrà gli operatori della Valtellina giocare nella stessa squadra per far conoscere sempre di più il cuore delle Alpi.
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DALLE ALPI ALLE SPIAGGE IN BICICLETTA: IL NUOVO PROGETTO ECOTURISTICO «ALPI – GARDA – MARE»
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In futuro sarà possibile partire dal Passo Resia, in Val Venosta, in sella ad una bicicletta e raggiungere pedalando Rosolina Mare, sull’Adriatico, seguendo le piste lungo il corso dei fiumi Adige, Sarca, Mincio e Po. È quanto prevede il nuovo progetto ecoturistico «Alpi – Garda - Mare», al quale hanno aderito le due provincie Autonome di Trento e Bolzano, quella di Verona, di Mantova e di Rovigo, la Regione Lombardia e i Parchi del Mincio e del Delta del Po. Lo studio di fattibilità dell’intinerario ciclabile, che si snoderà per 700 chilometri attraverso tre regioni, cinque province e due aree protette, è stato redatto in Trentino dall’architetto Corrado Diamantini, professore ordinario di pianificazione territoriale presso il Dipartimento di ingegneria civile ed ambientale dell’Università di Trento. Il percorso è già in larga parte completato in Alto Adige e Trentino: ha inizio con la pista ciclabile che dal Passo di Resia scende lungo la Val Venosta, lambendo il Parco Nazionale dello Stelvio, fino a raggiungere prima la Conca di Merano e poi quella di Bolzano. Da qui la ciclabile prosegue verso sud, lungo la Bassa Atesina e, una volta attraversata la Piana Rotaliana, raggiunge, percorrendo la Valle dell’Adige, Trento. Quindi entra nella Valle Lagarina per toccare Rovereto. Poco a sud del centro lagarino c’è una prima deviazione lungo il biotopo del Lago di Loppio, che consente di raggiungere Riva del Garda, dove si prende il traghetto per arrivare a Peschiera. Da qui si scende fino a Mantova in bicicletta. Un’altra diramazione della pista seguirà invece la Valle dell’Adige fino a raggiungere Verona e Rovigo. Entrambe le direzioni conducono al Mare Adriatico. Lungo tutto il percorso saranno predisposti servizi per i turisti, come i bicigrill e i punti di ristoro. In alcuni tratti, inoltre, sarà anche possibile caricare la propria bicicletta sul treno per spostarsi da un punto all’altro dell’itinerario. Chi vuole consultare il percorso nel dettaglio e scaricare le mappe delle piste ciclabili lo può fare sul sito www. Bacino-adige. It. . |
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