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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 07 Marzo 2008
IL MONFERRATO RIVIVE CON GOLOSARIA 40 LOCATION, 50 CANTINE E 16 CASTELLI APERTI CON PAPILLON GUSTO E TERRITORIO INSIEME PER UN WEEKEND  
 
 Golosaria tra i castelli del Monferrato, la rassegna di cultura e gusto del Club di Papillon, nel weekend dal 7 al 9 marzo, animerà oltre 40 location situate nelle due province di Alessandria e Asti. Palazzo Callori a Vignale Monferrato (Al) e la Locanda del Sant’uffizio a Cioccaro di Penango (At) saranno i luoghi principali dell’evento: qui si ospiteranno i 100 artigiani del gusto provenienti da tutta la Penisola selezionati dal Golosario di Paolo Massobrio, il baedeker alle cose buone d’Italia giunto alla X edizione da cui ha origine la manifestazione. Ampio il coinvolgimento del territorio che metterà a disposizione 60 strutture ricettive (35 ad Asti e 25 ad Alessandria) per un totale di 600 posti letto da destinarsi ai visitatori della rassegna che nell’edizione dello scorso anno furono 40. 000. Piatti ad hoc sono stati pensati per l’occasione dai ristoranti e dalle trattorie che hanno aderito all’iniziativa con 55 "menu Golosaria" (25 in provincia di Alessandria e 30 in provincia di Asti) i cui prezzi vanno dai 15,00 ai 35,00 euro. Sono invece 20 le merende sinoire e le degustazioni di vino e prodotti tipici che animeranno i pomeriggi di Golosaria (dall´"Aperitivo in musica" di Villamiroglio alla degustazione di torte da forno di antichi ricettari a Oviglio; dal cioccolato, vino e olio di nocciole proposti dalla Cantina Bava ai risotti. Al profumo di grappa della "Mazzetti d´Altavilla Distillatori dal 1846"). E poi ancora prodotti tipici e vino: oltre che a Palazzo Callori e alla Locanda del Sant’uffizio, gli oltre 200 espositori saranno anche ad Asti con il mercato di prodotti biologici Agroarte; ad Alessandria con i banchi di Campagna Amica; a Redabue di Masio con prodotti locali; a Cortanze con i produttori della Val Rilate; a Moncucco Torinese con il mondo che ruota intorno al Freisa, e così a Cocconato d´Asti e Montiglio, a Murisengo e al Castello di Camino. Ma sabato 8 e domenica 9 marzo anche 51 cantine aperte proporranno assaggi delle loro eccellenze mentre ben 16 castelli del Monferrato saranno accessibili con visite guidate ed iniziative create ad hoc per la manifestazione. Tra le location conivolte ecco: il Castello di Camino con giochi e spettacoli per i bambini; la Cascina Martini di Murisengo (Al) dove l’Associazione 3 T terrà il corso “La pasta fresca incontra i prodotti di latte caprino dell´Azienda agricola Casa Costa e le erbe aromatiche del territorio”, tenuto dallo chef Gianluigi Giachino; il laboratorio di restauro del maestro Guido Nicola ad Aramengo (At) che propone visite guidate nella bottega artigiana del restauratore esclusivamente su prenotazione; le Cantine Bava a Cocconato (At) dove si terrà “Qui inizia il Monferrato": un percorso alla scoperta di nocciole, cioccolato, Robiola di Cocconato, Vino da Messa, Malvasia, Monferrato Doc, olii extravergini monferrini, lardo, cotechino e pancetta e dove sabato 8 marzo alle ore 16. 00 sarà presentato l’ultimo libro di Armando Brignolo “Una sottile linea rossa – Il jazz ad Asti, dalla Lazy River’s Jazz Society alla Mobil Swing Band, con cenni storici sulla rivoluzione musicale del Xx secolo”; Moncucco Torinese (At) dove si potrà visitare la mostra fotografica e pittorica “Le colline del Freisa” degustando un’ampia offerta di vini e prodotti del territorio; Castell’alfero (Al) dove sarà possibile visitare la mostra foto-documentaristica “1808-2008 Buon compleanno Gianduia” allestita nelle sale del castello in occasione del bicentenario della nascita di Gianduja, ed effettuare visite libere al Castello dei Conti Amico, al Museo ‘L Ciar, alla mostra di Nobili abiti Medievali allestita nelle sale del castello; Villa Perona, a Cella Monte (Al), che sabato 8 alle ore 17. 30 ospiterà il concerto a quattro mani per pianoforte dei signori Zenin. E poi ancora: il Castello di Piea in cui è allestita una mostra di antiquariato; Buttigliera d’Asti che propone visite libere all´esterno della chiesa romanica di San Martino e alla mostra presso la chiesa barocca di San Michele; il Castello di Giarole con visite al maniero; il Castello di Gabiano dove sarà possibile visitare il parco e degustare i prodotti locali; il Castello di Alfiano Natta con degustazioni di vino e olio prodotti in azienda; il Castello di Uviglie che propone vini e prodotti; il Castello di Lignano a Frassinello Monferrato per visite e degustazioni… Nel fine settimana saranno possibili visite guidate anche all’Abbazia di Vezzolano ad Albugnano (At), al Santuario di Crea a Serralunga di Crea (Al) e a Colle don Bosco. Ma Golosaria sarà anche un viaggio alla scoperta di Aleramo, fondatore del Monferrato, che partirà dal 7 marzo, con una cena alla Chiesa di Santa Giustina - Villa Badia – di Sezzadio (Al) dedicata ad “Ascolto e Silenzio” proprio nel monastero dove Aleramo fu allevato dai monaci benedettini e terminerà a Grazzano Badoglio, domenica 9, dove Aleramo riposa. La Bottega Rinascimentale, una carovana formata da una cinquantina di elementi tra cui mestieranti, ma anche maghi, saltimbanchi, giocolieri, i figuranti di Principessa Valentina e il gruppo “La Signora Stracciona”, animerà poi le piazze di: Acqui Terme (Piazza della Bollente) sabato 8 marzo dalle 11. 00 alle 12. 30; Alessandria (Piazzetta della Lega), dalle 15. 30 alle 17. 00 dove sarà presente anche “Campagna Amica” di Coldiretti; Novi Ligure (Piazza Dellepiane) dalle 18. 00. Domenica sarà a Nizza Monferrato dalle 11. 00 alle 12. 30 (Piazza dei Martiri di Alessandria) a Moncalvo, alle 17. 30, nella grande piazza del paese (Piazza Garibaldi); alle ore 19. 00 a Grazzano Badoglio per l’omaggio finale ad Aleramo e il brindisi con la Malvasia di Casorzo d´Asti. Durante Golosaria sarà inoltre possibile visitare alcune mostre di particolare interesse: ad Alessandria, “Le Corbusier dipinti e disegni” presso Palazzo Monferrato e “Perdere la testa” presso il Museo del Cappello, ad Asti “La Figura con opere della Fondazione Eugenio Guglielminetti” a Palazzo Alfieri ed a Novi Ligure (Al) “L’altra metà della vita” presso il Museo dei Campionissimi di Novi Ligure (Al). Alla manifestazione, organizzata da Papillon in partnership con Palazzo del Monferrato, Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e in collaborazione con Camera di Commercio e Cassa di Risparmio di Asti, è possibile accedere solo su invito scaricabile dal sito www. Clubpapillon. It dove sono a disposizione programma e informazioni dettagliate sull’evento. .  
   
   
FRIULI VENEZIA GIULIA SAURIS (UD) FESTA DEL PROSCIUTTO WEEKEND DEL 12 E 19 LUGLIO 2008  
 
La Festa del Prosciutto – durante i weekend del 12 e 19 luglio – rappresenta una bella opportunità per salire tra le malghe e i prati di Sauris, paese della Val Lumiei in provincia di Udine che - diviso in due borgate (di Sopra e di Sotto) poste tra i 1212 e i 1362 metri - è il comune più alto del Friuli Venezia Giulia. La kermesse gastronomica rende giusto omaggio a questo celebre prodotto della salumeria montanara. Sauris, infatti, è sinonimo di prosciutto affumicato, squisito simbolo dell’economia antica della valle e delle tradizioni delle sue genti. Tutte le famiglie in passato avevano un maiale che utilizzavano da un lato per l’alimentazione e dall’altro per le indispensabili attività di scambio e baratto con cui ottenevano prodotti che in alta montagna mancavano. Come farina di frumento, mais, vino, frutta e verdura). La carne suina era così conservata a lungo con la tecnica dell’affumicatura tramite legno di faggio ed erbe aromatiche. L’abitudine è rimasta intatta e il prosciutto, ricercato per la sua alta qualità, è ormai diventato Igp. La festa, che riempie le stradine e gli angoli di Sauris di tantissime e variopinte bancarelle e chioschi, propone tantissime degustazioni dei più svariati prodotti locali. Naturalmente su tutti prevalgono prosciutto e speck ai quali si aggiungono formaggi (da non perdere quello ‘salato’, il ‘malga’ e le ricotte), gnocchi, piccoli frutti e dolci, vini e birra. Quest’ultima, anch’essa affumicata, è tipica di queste montagne nella variante alla canapa. Accompagnati da musica itinerante, animazione e con la presenza di un mercatino artigianale ed agro-alimentare si visitano le tante bellezze, non solo paesaggistiche ma anche architettoniche, di Sauris, perla delle Alpi. Un posto fiabesco, un isola linguistica Sauris è un autentico gioiello della montagna carnica, con un lago di rara bellezza. Dire che qui l’aria è veramente pura non è ricorrere ad un abusato slogan turistico. Tra il verde intenso dei boschi, il grigio azzurro delle vette alpine e il blu del cielo sono le vaste aree di pascolo e le ampie malghe in quota a giocare il ruolo delle protagoniste. Venire fino a Sauris, in alta valle Lumiei – tra Tolmezzo e il Cadore – significa averlo voluto. Difficilmente ci si passa per caso. Proprio questo secolare isolamento – la prima, spettacolare strada rotabile fu infatti costruita solo attorno al 1930 – trasmette al paese qualcosa di magico e misterioso. All’atmosfera fiabesca si aggiungono silenzi enigmatici. Altri elementi contribuiscono a rendere speciale questa località alpina, a partire dal fatto di essere un’isola linguistica tedesca. Qui la cultura, seppur integrata alla friulana e all’italiana, è di origine carinziano tirolese. Lo si sente nella parlata, lo si vede nelle tradizioni e negli usi. Notevole poi è la bellezza dell’architettura tradizionale. Case e rustici, con annessi stalla e fienile, sono una splendida fusione di pietra nella parte inferiore e legno nei piani superiori, costruiti con la tecnica del blockbau, cioè tronchi incastrati negli angoli. Come arrivare autostrada A23 Udine-tarvisio, uscita Carnia Tolmezzo. Seguire la Ss 52 fino ad Ampezzo, dove si svolta per Sauris. Da Tolmezzo, in totale, 40 km circa Turismo/fvg - tel. 0433/86076 fax 0433/66900 .  
   
   
DOVE DORMIRE ALBERGO DIFFUSO IN CARNIA, IL MODO PIÙ AUTENTICO DI ´ABITARE´ LA MONTAGNA PER UNA VACANZA A METÀ FRA LA TRADIZIONE E L´OSPITALITÀ PIÙ MODERNA  
 
Le montagne della Carnia offrono una soluzione originale per gli ospiti che vogliono andare alla scoperta delle loro tante bellezze: l’Albergo Diffuso. Questo tipo di soggiorno extra alberghiero è sinonimo di turismo rurale, di tradizione che si fonde con la moderna ospitalità, senza dimenticare il desiderio di autonomia e indipendenza. Soprattutto significa novità. La particolare formula prevede la sistemazione in bellissime case e dimore storiche dal fascino autentico, indipendenti fra loro ma facenti capo ad un’unica reception che garantisce i servizi e i comfort dei migliori alberghi. Le camere sono sparse nei diversi borghi della Carnia, dei quali l’ospite assapora da subito i ritmi di vita – genuina, schietta e cordiale, soprattutto a misura d’uomo - le usanze e i tempi di una vacanza davvero rilassante e rigenerante. La Carnia e le sue sette vallate sono un unico, grande villaggio dove le buone cose di una volta, a partire dalla gastronomia, contano ancora molto. La natura selvaggia è sempre protagonista ed abbraccia l’ospite ad ogni passo. Pasqua è uno dei periodi dell’anno più adatti per approfittare delle sue mille opportunità turistiche. Svago o attività sportive (gli appassionati della neve possono ancora sbizzarrirsi con le diverse pratiche dello sci, dalla discesa al fondo, dall’escursionismo al fuori pista, dallo sci alpinismo a quello estremo), relax e benessere passando per il piacere di andare alla scoperta, fra tradizione e folclore, degli infiniti sapori della tavola. I suoi borghi hanno nelle persone e nella architettura rurale una ricchezza supplementare. Chi ama le delizie della cucina tipica ha l’imbarazzo della scelta in fatto di ottimi ristoranti, salumerie, aziende e cooperative agricole, vecchie malghe e moderni caseifici o feste di paese in cui celebrare di volta in volta qualche prodotto particolare. Ingredienti semplici e genuini, quasi sempre legati alla stagionalità, danno vita a piatti antichi e fantasiosi nell’elaborazione culinaria. Prosciutto crudo, speck e birra, cjarsons, gnocchi, frico e polenta, funghi o frutti di bosco sono solo alcune delle prelibatezze a disposizione. Le genti di Carnia sanno usare mani e ingegno non solamente in cucina bensì anche nell’artigianato, passando con naturalezza e maestria dallo scalpello dello scultore allo spillo della tessitrice, dall’ascia del boscaiolo al martello del fabbro. Manufatti in legno, in ferro, ceramica o pietra testimoniano di una sapienza che viene da lontano. Non si contano le botteghe e i laboratori artigiani che ovunque propongono non già l’anonimo e kitsch souvenir ma la piccola-grande opera d’arte, ricca di talento e sentimento. Per saperne di più www. Carnia. It Informazioni e prenotazioni www. Albergodiffuso. It .  
   
   
FRIULI VENEZIA GIULIA FORNI DI SOPRA (UD) FESTA DELLE ERBE DI PRIMAVERA WEEKEND DEL 15 E 22 GIUGNO 2008 GASTRONOMIA, FOLCLORE E TRADIZIONI SULLE DOLOMITI FRIULANE PER ASSAPORARE GLI ANTICHI SEGRETI DELLE SPECIE SELVATICHE  
 
 Nei weekend del 15 e 21 giugno si svolge a Forni di Sopra, in Friuli Venezia Giulia, la tradizionale ‘Festa delle erbe di primavera’. L’ampia e verde conca fornese, nell´alta Val Tagliamento, è uno tra i luoghi più belli della Carnia, un autentico paradiso ambientale circondato dalla splendida cornice naturale delle vette dolomitiche condivise con il Cadore. L’appuntamento goloso, organizzato dal Consorzio Servizi Turistici, è tra i più attesi e apre ufficialmente le porte dell’estate ai turisti: un’occasione imperdibile per chi, ad un soggiorno in luoghi alpini intatti e selvaggi, vuole abbinare il piacere della buona tavola e la curiosità di scoprire i segreti del bosco e delle sue ricchezze gastronomiche. La kermesse, nel momento di massima fioritura dei prati, è un omaggio all’antica tradizione della raccolta delle erbe spontanee primaverili, principale ingrediente dei piatti fornesi e carnici in genere. Ai valligiani piace ricordare che anche la Serenissima Repubblica di Venezia, che dominò a lungo queste contrade, si approvvigionava a fini farmaceutici e gastronomici delle tante varietà di questa flora speciale. Dalla silene all’acetosella, dal tarassaco ai ranuncoli, passando per il finocchio e l’anice di monte. Il programma della festa è fitto di appuntamenti. Le vie di Forni di Sopra, con le caratteristiche architetture in legno delle vecchie case, si animano dei tanti colori della tradizionale mostra mercato dei prodotti agricoli e artigianali. Tra una degustazione e l’altra, sulle bancarelle gastronomiche si può partecipare ai molti incontri e conferenze sulle proprietà delle erbe e sul loro utilizzo. Durante le giornate di festa, nell’ambito dell’iniziativa culinaria ´Delizie verdi´, i ristoranti propongono particolari menù a base di erbe e piantine spontanee, per assaporare semplici e genuine specialità. I bambini dispongono di animazioni e giochi, mentre numerosi momenti musicali accompagnano le serate in paese. Sono allestite anche mostre su erbe, funghi e frutti di bosco, mentre spazi particolari sono riservati ai gustosi prodotti caseari delle malghe locali, la cui preparazione è anch’essa legata alle miscele di profumatissime erbe montane. Gli amanti del trekking possono inoltre approfittare del carnet di passeggiate storico naturalistiche e delle escursioni guidate tra le montagne del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane: 37 mila ettari di paradiso naturale delimitati dai fiumi Tagliamento, Piave e Cellina. Gli itinerari sono sempre finalizzati alla conoscenza delle specie erbose della zona. Per la festa il locale Consorzio Servizi Turistici mette a disposizione pacchetti turistici e speciali proposte, anche per gruppi con minimo 30 partecipanti. Le offerte, per il week-end o l’intera settimana, comprendono la pensione completa, un’escursione guidata nel Parco Naturale Dolomiti Friulane e il programma generale della manifestazione ‘Festa delle erbe di primavera’. Sono previste riduzioni di prezzo per i bambini. Www. Fornidisopra. Net – www. Carnia. It .  
   
   
LA FONDAZIONE NICOLA TRUSSARDI IN COLLABORAZIONE CON MIA - MILANO IN ALTO PRESENTA IL FILM THE WAY THINGS GO (IL SENSO DELLE COSE) DI PETER FISCHLI & DAVID WEISS  
 
Milano - Sabato 8 marzo (alle ore 16:00) e domenica 9 marzo 2008 (alle ore 16:00 e alle ore 18:00) la Fondazione Nicola Trussardi in collaborazione con la mediafacciata Mia presenta il film The Way Things Go (Il senso delle cose) nella cornice storica di Piazza del Duomo. I cinquecento metri quadrati di mediafacciata che coprono i ponteggi del Palazzo dell’Arengario si trasformano in un insolito territorio a disposizione dell’arte contemporanea: il repertorio infinito di colpi di scena e piccole rivelazioni quotidiane di Peter Fischli & David Weiss invade Piazza del Duomo a Milano con il film The Way Things Go (Il senso delle cose), presentato per la prima volta in una straordinaria proiezione pubblica. Il film The Way Things Go (Il senso delle cose), del 1987, è l’opera più celebre del duo di artisti svizzeri che lavorano insieme dal 1979 e si sono imposti nel panorama internazionale dell’arte contemporanea per il loro stupore quasi infantile e per la capacità di riflettere sul mondo che ci circonda con fantasia e rigore, leggerezza e ironia. Nei circa quaranta minuti del film gli oggetti che ci circondano si risvegliano e si animano: i materiali più diversi - scatole, bottiglie, pezzi di legno, candele, copertoni e teiere - si rincorrono in una serie esilarante di reazioni a catena, un effetto domino in cui caos e ordine si sfidano all’infinito. Definito dalla stampa “Un’opera che perfino Picasso avrebbe voluto realizzare” il film di Peter Fischli & David Weiss è un concatenarsi di eventi che rivela come la vita quotidiana possa nascondere qualità inaspettate e sorprendenti, piccoli miracoli e straordinari imprevisti. Per la prima volta The Way Things Go (Il senso delle cose) - un´opera che racconta tutta la ricchezza del mondo - esce dai confini di un museo per conquistare lo spazio pubblico, trasformandosi in una gigantesca epopea, un romanzo per immagini, quasi una telecronaca sportiva che racconta le gesta inutili di oggetti banali e una serie di spettacolari catastrofi quotidiane. L’opera The Way Things Go (Il senso delle cose) è esposta anche nella mostra Altri fiori e altre domande, la prima retrospettiva in Italia di Peter Fischli & David Weiss a Palazzo Litta (Corso Magenta, 24). Prodotta dalla Fondazione Nicola Trussardi, Altri fiori e altre domande sta riscuotendo un enorme successo di pubblico e di critica e rimarrà aperta al pubblico fino al 16 marzo 2008 (tutti i giorni dalle 10:00 alle 20:00, ingresso libero). The Way Things Go (Il senso delle cose) in Piazza del Duomo è presentato dalla Fondazione Nicola Trussardi in collaborazione con il progetto Mia - Milano In Alto, mediafacciata di Piazza del Duomo ideata e realizzata da Urban Screen Spa. Www. Fondazionenicolatrussardi. Com .  
   
   
BRTONIGLA (VERTONEGLIA), ISTRIA STORIA, NATURA E VINO  
 
 Il paese istriano di Brtonigla (Vertoneglia), sorto su un pittoresco colle, è un piccolo luogo tutto da scoprire, conosciuto per i suoi valenti viticoltori ed olivicoltori e per la sua affiliazione all’associazione italiana “Città del vino”. Oltre ai classici contenuti turistici, Vertoneglia offre ai suoi ospiti splendide feste popolari, interessanti escursioni alle grotte carsiche dei dintorni, gite tra i casolari rurali, battute di caccia o il piacere della raccolta dei funghi e degli asparagi. A Vertoneglia troverete anche la sede dell’Accademia della democrazia locale del Consiglio d’Europa, mentre d’estate vi si tiene la Scuola internazionale di pittura “Hortus Niger”, nome ispirato al toponimo d’origine romana del paesino. La prima testimonianza scritta sul villaggio di Vertoneglia, eretto là dove, tempo addietro, insisteva un antico castelliere, risale al 1234. Dopo essere stato conquistato dai Romani, il castelliere diventò una città e, poi, un castello feudale. Tutto questo territorio è ricco di resti d’insediamenti preistorici risalenti all’età del bronzo, tutelati come beni culturali. Tra le bellezze naturali dell’area di Vertoneglia, ricordiamo il Parco naturale Škarline e le grotte Mramornica e Srbani. Il territorio di Vertoneglia rappresenta il luogo ideale per gli amanti del turismo venatorio, mentre una fitta ragnatela di sentieri, ideali per lunghe passeggiate all’aria aperta, consente la pratica del cicloturismo e dell’ippoturismo. Il percorso ciclistico dedicato alla “Malvasia istriana”, il percorso “Oliva” per la pratica del nordic walking e numerosi sentieri per passeggiate ed arrampicate in montagna, sono soltanto alcune delle occasioni di ricreazione offerte da questa regione, mentre a poca distanza dalla valle del fiume Mirna (Quieto) si trova un luogo ideale per gli amanti del parapendio. Una delle maggiori feste popolari istriane, la Festa di san Rocco, cade ogni anno il 16 agosto; per l’occasione, Vertoneglia organizza una festa visitata ogni anno da migliaia di turisti, incuriositi dagli innumerevoli eventi culturali e sportivi ed allettati dalla superba offerta enogastronomica del paese. Tutta l’area è conosciuta come “Terra del vino” e proprio a Vertoneglia, ogni anno, si tiene la “Festa della Malvasia istriana”. Ufficio turistico del comune di Vertoneglia (Brtonigla) ›› www. Tzo-brtonigla. Hr .  
   
   
LA REGIONE DI ILOK IL VINO COME PRODOTTO TURISTICO  
 
 La città di Ilok si trova sulle pendici occidentali della Fruška gora, lungo la riva destra del fiume Danubio e dentro i confini della Contea Vukovarsko-srijemska (di Vukovar e della Sirmia), e coincide con l’estremità orientale della Repubblica di Croazia. Il pittoresco paesaggio della regione di Ilok è conosciuto per la viticoltura e per i suoi vini di qualità, per le bellezze naturali e per una gran quantità di beni storico-culturali di gran pregio, tra i quali spiccano diverse chiese gotiche (una sorta di confine d’arte sacra tra Occidente ed Oriente) e tanti resti dell’architettura islamica. L’ente per il turismo della città di Ilok per il 2008 ha predisposto tutta una serie di progetti e piani con l’obiettivo di trasformare lo sviluppo dell’industria vinicola in un’attrazione turistica ed in una peculiarità della regione. Basti pensare che entro il 2009 è stata programmata la realizzazione di ben 1. 500 ettari di nuove vigne. Le “Cantine di Ilok” (“Iločkim podrumi”) dispongono di una capacità di 8 milioni di litri di vino, mentre l’azienda vinicola “Agro-ilok” sta per terminare la realizzazione di una moderna cantina con un nuovo impianto di imbottigliamento per altri 1,5 milioni di litri. Il Governo della Repubblica di Croazia e la Banca Mondiale hanno investito 70 milioni di kune nella rivitalizzazione del castello, il centro storico cittadino, dove sono in corso i lavori di restauro dell’antica cantina e del ristorante, e dove, nell’ambito dell’hotel “Dvorac”, sono stati realizzati alcuni bungalow. Presto, anche l’antico casale Brnaković sarà restaurato e destinato al turismo: il pianterreno e la cantina, infatti, dopo attenti lavori di restauro che ridaranno all’edificio l’antico splendore, ospiteranno un’enoteca ed il centro informativo dell’Ente per il turismo cittadino. È in corso anche la rivitalizzazione della brughiera feudale Principovac, dove, per le esigenze di un turismo elitario, saranno realizzati cinque appartamenti, un ristorante ed un belvedere, con campi da golf e da tennis, belle passeggiate ed un percorso trim. È stato annunciato, inoltre, anche l’intervento di risanamento della rinomata regione vinicola del Pajzoš, nota perché ospitava una delle residenze di Tito. Vi si costruirà nuovamente una villa, ma stavolta a scopi turistico-ristorativi, con un bel ristorante, una cantina ed una cinquantina d’ettari piantati a vigna. Ente per il turismo della città di Ilok ›› www. Turizamilok. Hr .