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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 27 Marzo 2008 |
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SATELLITE ALTOATESINO “MAX VALIER“ IN ORBITA NEL 2010 |
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Bolzano, 27 maarzo 2008 - - È partito il countdown per gli studenti delle Iti di lingua tedesca di Bolzano e Merano, che hanno sviluppato un prototipo di nanosatellite (peso 15 kg) che si conta di lanciare in orbita nel 2010 su un missile spaziale. Con un telescopio a raggi X si vogliono raccogliere dati da mettere a disposizione del pubblico. “Un impegno che richiede ancora molta passione e precisione, che però i ragazzi possiedono ampiamente”, ha sottolineato il 26 marzo alla presentazione l’assessore provinciale all’Energia Michl Laimer, tra gli sponsor dell’iniziativa. Che una scuola costruisca un satellite da lanciare nello spazio è di per sé una cosa speciale, ha sottolineato Laimer nella sede dell’Iti “Max Valier” alla presentazione del progetto. Il nanosatellite nasce dalla collaborazione delle Iti di Bolzano e Merano con gli astrofili dell’associazione “Max Valier” e grazie a diversi sponsor che sostengono il progetto, tra cui gli Assessorati provinciali alla Scuola tedesca e all’Energia. Tra i partner figurano il professor Manfred Fuchs, già allievo della scuola e oggi alla guida dell’azienda spaziale Ohb di Brema, e il “Max Planck Institut” di Garching. Entro il 2009 gli studenti vogliono sviluppare il nanosatellite del peso di 10-15 kg e lanciarlo in orbita, come hanno spiegato i responsabili del progetto Ludwig Orgler e Dieter Seiwald e il presidente degli astrofili Elmar Weiss. Sarà dotato di un telescopio a raggi x e di una microcamera per effettuare misurazioni nello spazio e ambientali. L’intendente scolastico tedesco Peter Höllrigl ha sottolineato che questa iniziativa apre scenari di apprendimento affascinanti per gli studenti delle due scuole. Concretamente gli studenti sono alle prese con la creazione di una base terrestre (ricevitore satellitare con antenna, tecnica di ricezione, codifica dei segnali) e con la costruzione del satellite a sistema di alimentazione energetica tramite pannelli solari. . |
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E´ ORMAI DEFINITIVO: NASCERÀ IN MOLISE UNA PIATTAFORMA TECNOLOGICA DI ECCELLENZA PER LA GENERAZIONE DI SERVIZI GEOSPAZIALI |
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Campobasso , 27 marzo 2008 - E´ stato firmato, ieri in mattinata a Roma, tra la Regione Molise, il Ministero dell´Università e della Ricerca e il Ministero dello Sviluppo Economico, l´Accordo di Programma Quadro che prevede la realizzazione sul territorio molisano di un Centro di eccellenza a livello europeo per la generazione di servizi geospaziali innovativi per la gestione del suolo, dell´ambiente e delle emergenze. Il Centro, denominato "Geodatabase - Sat Molise", vedrà la produzione di evolute tecnologie nell´ ambito del telerilevamento aereo e satellitare, con ulteriori iniziative di sviluppo nei settori avanzati dell´osservazione della Terra. L´importo complessivo del progetto sarà di 20 milioni di Euro frutto di una compartecipazione finanziaria della Regione Molise e del Ministero dell´Università e della Ricerca. "Raggiungiamo oggi –ha detto con soddisfazione il Presidente Iorio- un traguardo importante che abbiamo inseguito ponendo in essere un lavoro certosino di collegamento ed interfaccia con varie istituzioni a livello nazionale ed internazionale. Un lavoro che consente al Molise di entrare nello stretto novero delle Regioni europee che si occupano di ricerca e di applicazione pratica di tecnologia geospazionale, mediante la dotazione di uno strumento unico per lo sviluppo di applicazioni innovative per la gestione del territorio. Prime fra tutte, quelle riguardanti la vulnerabilità delle aree e la prevenzione dai principali rischi ambientali a cui il Molise risulta esposto (sismico, idrogeologico, da incendio). ". Il progetto permetterà di consolidare i rapporti e le collaborazioni con le amministrazioni pubbliche coinvolte in Molise nella gestione delle emergenze. Il bacino di utenza è rappresentato, infatti, in primo luogo dagli Enti che, ai vari livelli di competenza, sono attivi nel settore della prevenzione dalle calamità. "Questo ulteriore obiettivo del Progetto –ha sottolineato ancora il Presidente Iorio- consentirà il potenziamento della capacità delle amministrazioni locali di prevenire eventi sismici e idrogeologici tutelando l´incolumità dei cittadini e dell´ambiente". Il Programma attiverà, inoltre, la più ampia collaborazione con l´Università del Molise, garantendo il coinvolgimento di giovani laureati in un progetto di alto profilo nel campo della ricerca e dell´applicazione, due settori vitali per il potenziamento della competitività regionale. I particolari del progetto verranno illustrati nel corso di una conferenza stampa che si terrà nei prossimi giorni. . |
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A.R.T.I.: VENDOLA PRESENTA IL RAPPORTO SULLA FILIERA MULTIMEDIALE PUGLIESE |
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Bari, 27 Marzo 2008 - Il Rapporto prodotto dall’Agenzia Regionale Tecnologie e Innovazione sulla filiera multimediale pugliese verrà presentato in un convegno in programma Giovedi’ 27 Marzo 2008 alle ore 16,30 presso l’hotel Villa Romanazzi Carducci di Bari. Interverranno il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, gli Assessori Regionali allo Sviluppo Economico e alla Cultura Sandro Frisullo e Silvia Godelli, il Presidente dell’Arti Gianfranco Viesti. Nel corso del convegno il giornalista Fabrizio Versienti intervisterà il Presidente dell’Apulia Film Commission Oscar Iarussi, il regista e attore Sergio Rubini, lo scrittore e sceneggiatore Giancarlo De Cataldo, il Direttore della Casa del Cinema di Roma Felice Laudario, il Direttore della divisione theatrical di O1 Distribution, il Presidente di Confindustria Puglia Alessandro Laterza e il Presidente della Fiera del Levante Cosimo Lacirignola. Il Rapporto analizza la filiera multimediale pugliese nei suoi 6 comparti, ovvero produzioni discografiche, televisive, cinematografiche, comunicazione e produzione multimediale, riproduzione di supporti e performance multimediali, insieme alle istituzioni che la sostengono, mettendone in luce criticità e potenzialità. Durante il convegno verranno inoltre presentate e discusse le politiche messe in atto dalla Giunta Regionale Pugliese e le loro prospettive di sviluppo e di crescita del settore. . |
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AMBIENTE: 31 MARZO, INIZIANO I CORSI DI ALFABETIZZAZIONE NUOVO PORTALE “AREA” |
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Perugia, 7 marzo 2008 – Far conoscere agli insegnanti delle scuole d’infanzia, delle primarie e secondarie di primo grado dell’Umbria gli elementi base del sistema informativo “Area” (Archivio regionale per l’educazione ambientale), il nuovo portale multimediale della Regione Umbria e del “Cridea” (Centro regionale informazione, documentazione ed educazione ambientale) realizzato per documentare le esperienze di educazione all’ambiente e alla sostenibilità nel territorio umbro. È questa la finalità del corso di alfabetizzazione per docenti che si terrà a Perugia dal 31 marzo fino a tutto il mese di aprile, organizzato con il sostegno del dipartimento di Ingegneria Elettronica dell’Università di Perugia e la Direzione Scolastica regionale. “Area” è un sistema basato sul web e su internet, con interfacce grafiche semplici ed intuitive e “vuole valorizzare – spiegano dal “Cridea” - l’innovazione educativa in campo ambientale promossa dalla scuola e dagli altri soggetti impegnati in ambito formativo. L’importanza del portale - proseguono - sta nel valore e nella ricchezza di ciascuna esperienza, la cui diversità rappresenta un prezioso momento di confronto”. La partecipazione alle lezioni sarà uno dei requisiti di accesso al prossimo bando “A scuola nell’Ambiente”, il concorso regionale con cui, da qualche anno, “Cridea” e Ufficio scolastico regionale sostengono la collaborazione tra i Centri di educazione ambientale e le scuole elementari e medie del territorio nel campo dell’educazione alla sostenibilità ambientale. Il corso, che si svolgerà nel laboratorio informatico della facoltà di Ingegneria, sarà articolato in una serie ripetuta di lezioni teoriche e pratiche di 8 ore ciascuna e verrà curato dal professor Giuseppe Lotta, da 20 docenti e da altri operatori ed esperti informatici. Per ulteriori informazioni: tel. 075/5042767; e-mail: cridea@regione. Umbria. It; sito: www. Cridea. It. . |
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LUCIANO MAIANI OSPITE DI FEST DOPO LA CERIMONIA DI CONSEGNA ALL’ICTP DELLA MEDAGLIA DIRAC, IL PRESIDENTE DEL CNR TORNERÀ A TRIESTE IL 18 APRILE |
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Trieste, 27 marzo 2008 - Dopo la cerimonia di consegna della Medaglia Dirac 2007, premio assegnato oggi dal Centro Internazionale di Fisica Teorica “Abdus Salam”, Luciano Maiani sarà di nuovo a Trieste venerdì 18 aprile 2008 ospite della seconda edizione della Fiera internazionale dell’editoria scientifica (Fest dal 16 al 20 aprile 2008). Maiani, già presidente dell´Infn (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) e direttore generale del Cern, si è da poco insediato alla presidenza del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). In occasione di Fest, parteciperà alla tavola rotonda dedicata alla straordinaria figura di Edoardo Amaldi. All’incontro, dal titolo Edoardo Amaldi. La (ri)costruzione della fisica italiana, saranno presenti anche Carlo Bernardini, Gianni Battimelli e Pietro Greco. Il centenario della nascita di Edoardo Amaldi è l’occasione per celebrare la figura di uno dei nostri più importanti scienziati: collaboratore di Enrico Fermi fin dai tempi del gruppo di via Panisperna, Amaldi è stato infatti tra i principali fautori del rilancio della fisica italiana del dopoguerra, a partire dalla creazione dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn). Maiani affiancherà inoltre l’assessore regionale Roberto Cosolini e Stefano Fantoni, presidente di Fest, alla conferenza stampa di presentazione della kermesse triestina a Roma giovedì 3 aprile. Occasione per far conoscere nei dettagli il programma e le novità della Fiera internazionale dell’editoria scientifica che per cinque giorni farà della città di Trieste un vivace palcoscenico della scienza. . |
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EDUCARE ALL’ANTICO ESPERIENZE, METODI, PROSPETTIVE PAVIA – CASTEGGIO, 4 – 5 APRILE 2008 |
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Pavia, 27 marzo 2008 - Scoprire la storia antica anche attraverso il gioco, conoscere l’archeologia e i monumenti del territorio, proporre nuove forme di didattica e percorsi educativi capaci di avvicinare i giovani alla storia antica, confrontare i laboratori didattici di archeologia d’Italia: questo il programma di “Educare all’antico”, il convegno organizzato dal C. R. I. D. A. C. T. (Centro di Ricerca Interdipartimentale per la Didattica dell’Archeologia Classica e della Tecnologia antica) dell’Università di Pavia insieme al Museo Archeologico dell’Oltrepò di Casteggio, i prossimii 4 e 5 aprile 2008. La manifestazione si articolerà in due sessioni: la prima (venerdìl 4 aprile), che avrà sede presso l’Università di Pavia, Aula Foscolo, sarà caratterizzata da relazioni e contributi di ordine metodologico sui temi della didattica dell’antico nelle scuole e nei musei, a cura di specialisti delle Università, del Ministero Bb. Aa. Cc. , di Musei ed Enti territoriali; la seconda, ospitata (sabato 5 aprile) presso la Certosa Cantù di Casteggio, riunirà le relazioni sulle esperienze didattiche più significative di questi ultimi anni in sede locale e nazionale, sulla scia del precedente Convegno “Scuola Museo Territorio. Per una didattica dell’archeologia” tenutosi a Casteggio il 14 aprile 2002. Nell’occasione saranno pure allestite una Sessione Poster e una Tavola Rotonda. E’ prevista la pubblicazione degli Atti. Informazioni: Segreteria Cridact Università degli Studi di Pavia tel. 0382 984467 . |
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ALTA FORMAZIONE POST LAUREA, CONTRIBUTI A CHI VA ALL’ESTERO FINO A 20 MILA EURO PER MASTER, SPECIALIZZAZIONI, DOTTORATI |
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Firenze, 27 marzo 2008 - Master post laurea e dottorati di ricerca, corsi di specializzazione e perfezionamento: i confini del sapere si allargano all’Europa. Per favorire gli scambi e potenziare l’alta formazione la Regione ha deciso di stanziare 200 mila euro per consentire ai giovani cittadini toscani al di sotto dei 35 anni di seguire un corso di alta formazione all’estero. Il bando per la presentazione delle domande di contributo è stato pubblicato nei giorni scorsi sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana. Il termine ultimo per la presentazione delle domande è il 31 maggio 2008 . Per ogni studente è previsto un contributo pari ad un massimo di 20. 000 euro, che serviranno per coprire le spese di iscrizione e frequenza al corso di alta formazione prescelto. L’assessore all’istruzione, formazione e lavoro sottolinea come il contributo si inserisca nel quadro di misure che puntano a promuovere la mobilità di studenti e laureati, apprendisti e lavoratori. L’intenzione è quella di sviluppare sempre di più la dimensione internazionale delle politiche dell’educazione, istruzione, formazione e lavoro, contribuire al processo di costruzione e di allargamento dell’Unione Europea e arricchire la possibilità di mobilità e di scambio . Sono finanziabili i master di primo e secondo livello, corsi di specializzazione o perfezionamento post lauream, corsi di dottorato di ricerca, tutti ufficialmente definiti dai regolamenti di Università, Politecnici, Istituti e Scuole di studi superiori che li istituiscono. I corsi di alta formazione prescelti devono essere erogati da Università, Politecnici, Istituti e Scuole di studi superiori abilitati al rilascio di titoli di studio con valore legale nel paese in cui sono rilasciati. I corsi devono inoltre avere carattere di perfezionamento scientifico e di alta formazione permanente e ricorrente e sono successivi al conseguimento della laurea o della laurea specialistica. Le domande possono essere presentate o inviate presso il settore Lavoro della Regione Toscana entro il termine ultimo del 31 maggio 2008, fino ad esaurimento dei fondi disponibili. Il bando e i relativi allegati sono disponibili alla pagina http://www. Rete. Toscana. It/sett/poledu/voucher . |
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ORIENTAMENTO SCOLASTICO: SERVIZIO CONOSCIUTO E OTTIMI VOTI |
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Bolzano, 27 marzo 2008 - Risultati ottimi per la ricerca svolta dall´Istituto "Apollis" circa il grado di conoscenza e soddisfazione degli utenti del servizio di orientamento scolastico e professionale. Positivi anche i primi riscontri per quanto riguarda l´unificazione dei servizi dei tre gruppi linguistici. Lo studio è stato presentato dall´assessore Otto Saurer. Durante il 2007 circa 16mila utenti hanno usufruito di un servizio dell´Ufficio provinciale orientamento scolastico e professionale, i colloqui eseguiti sono stati 9mila e circa 6mila studenti sono stati raggiunti tramite le singole iniziative. Dalla ricerca effettuata dall´Istituto "Apollis" emerge un elevato grado di notorietà del servizio, conosciuto dal 70% della popolazione. Tra coloro che si sono rivolti all´Ufficio orientamento in cerca di consigli utili, il 91% si è dichiarato molto soddisfatto, e i 2/3 hanno valutato la consulenza ricevuta come un aiuto positivo o molto positivo al loro percorso. Da segnalare il crescente ricorso al servizio da parte di persone in età adulta che desiderano riorientarsi professionalmente. "In definitiva - ha commentato l´assessore provinciale Otto Saurer - l´Ufficio orientamento scolastico e professionale si conferma come un servizio pubblico che lavora bene e gode di una notevole stima. Naturalmente bisogna rimanere al passo con i tempi, e credo che anche la scelta di accorpare gli uffici dei tre gruppi linguistici in un´unica struttura rappresenti un passo avanti importante e positivo. Per il futuro pensiamo di dare vita ad un centro di smistamento informazioni altamente specializzato, senza però rinunciare al fondamentale ruolo degli organi periferici che offrono un servizio di consulenza tarato sulle esigenze delle singole famiglie e dei singoli studenti". A proposito di futuro, il gruppo di lavoro interno all´Ufficio punta a fornire input positivi per il potenziamento dell´immagine e una migliore visibilità dell´offerta. Per quanto riguarda, infine, l´unificazione del servizio di orientamento, si sono rivelati infondati i timori iniziali di una perdita di visibilità rispetto a scuole e utenti di lingua italiana. "La soddisfazione è rimasta invariata se non addirittura cresciuta - ha sottolineato la coordinatrice per il servizio italiano Raffaella Pilotti - e non si sono registrate riduzioni nel numero dei contatti. Il bilancio è dunque positivo, così come riteniamo positiva l´idea di perseguire modalità-base uniformi di offerta, favorendo da un lato l´integrazione dei servizi e valorizzando dall´altro le singole specificità". . |
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2,5 MLN DI EURO PER CASA STUDENTE TERAMO |
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Pescara, 27 marzo 2008 - Sono disponibili due milioni e mezzzo di euro per il completamento della Casa dello studente di Coste Sant´agostino a Teramo. Si tratta di fondi Fas (Fondo aree sottoutilizzate) che l´assessore al Diritto alla studio universitario ha recuperato per destinarli a beneficio di questa struttura. Nei giorni scorsi, lo stesso assessore al Diritto allo studio univesitario aveva partecipato, nella sede dell´Adsu di Teramo, ad un incontro operativo con il presidente dell´Azienda e con alcuni consiglieri regionali nel corso del quale aveva ribadito l´impegno della Regione. . |
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LA CULTURA RURALE SI IMPARA A SCUOLA: FIRMATA INTESA TRA ISTITUZIONI, MONDO DELL´AGRICOLTURA E DELLA SCUOLA - PRESTO L´ELENCO REGIONALE FATTORIE DIDATTICHE |
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Torino, 28 marzo 2008 - Far conoscere la cultura rurale alle giovani generazioni attraverso attività didattiche e formative che leghino il mondo dell’agricoltura, le istituzioni e il mondo della scuola. E’ questo l’obiettivo del protocollo d’intesa firmato questa mattina a Torino tra la Regione Piemonte, rappresentata dalla Presidente, alla presenza degli Assessori all’Istruzione e all’Agricoltura; l’Ufficio Scolastico Regionale, Cia Piemonte, Coldiretti Piemonte, Confagricoltura Piemonte, Federazione regionale Cooperative Agricole e Agroalimentari del Piemonte e Legacoop Agroalimentare del Nord-ovest. Il protocollo, di durata triennale, intende promuovere e diffondere, nelle scuole e tra i consumatori, la conoscenza delle tematiche relative alla produzione agricola, la valorizzazione e la trasformazione dei prodotti legati al territorio e alla sana e buona alimentazione, la tutela dell’ambiente, le azioni di sviluppo e le trasformazioni in atto nel mondo rurale. Nell’ambito delle rispettive competenze le parti firmatarie assumono il reciproco impegno ad intraprendere una serie di attività educative e culturali, volte non solo a promuovere la cultura rurale ma anche ad avviare interventi educativi e collaborazioni continuative e strutturali su tutto il territorio regionale, in grado di migliorare oltre che l’apprendimento dei ragazzi, anche la loro qualità della vita. Per sviluppare e promuovere il rapporto diretto tra impresa agricola e consumatori, il protocollo prevede inoltre che la Regione coordini la realizzazione di un elenco regionale di “Fattorie didattiche”, vere e proprie aziende agricole aperte al pubblico (in particolare a bambini e gruppi organizzati) che ospitano nelle loro cascine attività didattico-pedagogiche in grado di illustrare i processi produttivi e le attuali tecniche agricole; far conoscere le proprietà degli alimenti, il ciclo naturale delle stagioni, il paesaggio rurale, il lavoro dell´imprenditore agricolo, la cultura e le tradizioni della campagna, temi e stimoli che, attraverso i giovani, possono sensibilizzare anche adulti e famiglie. L’elenco regionale, in fase di ultimazione e che comprenderà circa 230 fattorie didattiche in tutta la regione, è stato preceduto da una Carta degli Impegni e della Qualità, che prevede per le aziende l’impegno a dotarsi di tutti gli strumenti e le attrezzature necessarie per svolgere attività didattica, per diventare veri e propri Centri di educazione alimentare e agroambientale. Per la realizzazione degli obiettivi indicati nel protocollo e per consentire la pianificazione strategica degli interventi è stato costituito, presso la Regione Piemonte, un tavolo di lavoro composto da rappresentanti della Regione stessa, dell’Ufficio scolastico regionale e delle organizzazioni maggiormente rappresentative del mondo agricolo piemontese. . |
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COMITATO AMBIENTALE: SI A PROGETTI IN BADIA E A MERANO |
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Bolzano, 27 marzo 2008 - Il Comitato ambientale ha dato parere positivo, nella sua ultima seduta, a progetti per un ponte nella zona della Gran Risa in val Badia, per il risanamento di due strade a Merano e per la costruzione di una galleria a Vizze. Via libera dal Comitato ambientale presieduto dal direttore dell’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente, Luigi Minach, alla costruzione di una galleria di 282 metri e di un ponte di 6 metri di lunghezza per aumentate la sicurezza della circolazione sulla Statale 508 nel comune di Vizze. Parere positivo anche per la costruzione di un ponte di 14 metri sul rio Gadera nella zona di arrivo dello "Ski World Cup Center Gran Risa", che ospita le gare di Coppa del mondo di sci alpino, nel comune di Badia. I tecnici hanno dato via libera inoltre alla realizzazione di un impianto di innevamento artificiale per la pista da sci di fondo di 5 km tra Pennes e Pasti nel comune di Sarentino. La conduttura ha una lunghezza complessiva di 1,4 km e un diametro di 100 mm. Sono previsti cinque punti di aggancio per i cannoni da neve. Infine il Comitato ambientale ha fornito parere favorevole per il risanamento e l’ampliamento di via Labers e via Fragsburg a Merano. Gli interventi prevedono principalmente l’ampliamento di alcuni restringimenti stradali per un massimo di mezzo metro di larghezza. Sono interessati dai lavori tre tratti di strada su una lunghezza complessiva di 2. 6 km e si prevede la costruzione di muri in pietra naturale. . |
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CONVEGNO SCIENZA E TECNOLOGIA PER L’AMBIENTE E IL TERRITORIO SI SVOLGERÀ SABATO 29 MARZO AL LICEO SCIENTIFICO “D. ALIGHIERI” DI MATERA |
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Matera, 27 marzo 2008 - “Scienza e tecnologia per l’ambiente e il territorio”. È questo il titolo del convegno organizzato per sabato 29 marzo, dal Liceo Scientifico “Dante Alighieri” di Matera per presentare la situazione della regione Basilicata dal punto di vista idrogeologico, costiero, ambientale e le possibili attività di prevenzione dei danni e di recupero, nonché le prospettive di miglioramento. Il convegno che si terrà presso l’aula magna della scuola (viale delle Nazioni Unite 2) con inizio alle ore 9, rappresenta la conclusione di un progetto di formazione tecnica superiore, della durata di 1200 ore, seguito da 20 disoccupati che hanno ottenuto il diploma di qualifica di secondo livello di “Tecnico superiore per il monitoraggio e la gestione del territorio e dell’ambiente”, una figura articolata che può svolgere varie attività sempre più richieste in un mercato del lavoro alla ricerca di competenze specifiche nel campo. Ad aprire i lavori, moderati dalla giornalista Grazia Tantalo, sarà il sindaco di Matera, Emilio Nicola Buccico, insieme a Franco Inglese, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per la Basilicata. Seguiranno gli interventi dell’assessore regionale all’Ambiente, Vincenzo Santochirico che illustrerà le politiche dell’ambiente “Obiettivo 2013”, e quelli del professor Francesco Africano, in rappresentanza del ministero della Pubblica Istruzione, e Osvaldo Carnovale, dirigente scolastico del Liceo Scientifico di Matera. Alcuni dei corsisti illustreranno alla platea due casi di studio relativi all’erosione costiera del litorale ionico ed un rapporto su inquinamento ambientale e produzione di energia da fonti alternative. Il progetto Ifts vede la partecipazione di numerosi partner istituzionali come l’Università della Basilicata, l’Arpab, l’Ordine degli ingegneri della provincia di Matera, Sviluppo Italia Basilicata, Metapontum Agrobios, Api Matera, Formapi, Aesse Progetti e La Traccia. Ognuno dei partner, nel corso della tavola rotonda, porterà la propria testimonianza relativamente a tecnologie di monitoraggio e conservazione ambientale, azioni di risanamento e situazione attuale del territorio lucano. L’intervento conclusivo del convegno è affidato ad Antonio Autilio, assessore regionale alla Cultura e Formazione. Nell’istituto verranno allestiti anche numerosi stand informativi delle aziende coinvolte nel progetto per presentare le attività e le tecnologie al servizio dell’ambiente. . |
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ASSESSORATO REGIONALE UMBRO, AMBIENTE: “BASE PER RILANCIO PROGETTO COMPLESSIVO DI RIQUALIFICAZIONE” |
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Perugia, 27 marzo 2008 - “Il rapporto dell’Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente) Umbria sulla qualità ambientale del reticolo idrografico del Clitunno consente alla Regione di rilanciare, su base tecnica e scientifica, il progetto per la riqualificazione complessiva del fiume”. Lo ha sottolineato l’assessore regionale all’Ambiente, nella conferenza stampa che si è svolta ieri a Perugia, a Palazzo Donini, per presentare i risultati dell’indagine effettuata a seguito dell’incidente verificatosi il 25 novembre 2006 all’oleificio “Umbra Oli” di Campello sul Clitunno. “Nel giugno 2006 - ha ricordato il rappresentante dell’Assessorato – la Regione aveva sottoscritto, insieme ad Arpa, Autorità di ambito ottimale, Comuni di Campello sul Clitunno e Trevi e ‘Umbra Oli’ un protocollo d’intesa che ha stabilito i primi interventi per la tutela e la salvaguardia del Clitunno. L’incidente di novembre, con il riversamento di sostanze nel terreno e nel fiume, ha fornito l’occasione per un’analisi approfondita del fiume e dei suoi affluenti. Dal rapporto – ha proseguito – sono emerse luci, ma anche le problematicità sulle quali ora si incentreranno le azioni della Regione e degli altri attori istituzionali e non, volte alla bonifica e alla valorizzazione di questo corso d’acqua cantato dai poeti e ricco di storia e cultura, di straordinaria valenza per l’Umbria anche ai fini della promozione turistica”. I primi interventi realizzati in base al protocollo d’intesa del 2006, ha sottolineato nel corso della conferenza stampa il direttore del dipartimento di Arpa Umbria Alberto Micheli, hanno già apportato benefici al fiume. In particolare, ha ricordato, il convogliamento delle acque dell’impianto di depurazione della “Umbra Oli”, pari a 70 metri cubi all’ora, nel Marroggia e la realizzazione della nuova rete fognaria in località Casco dell’Acqua. “Ora – ha detto l’assessore regionale all’Ambiente – comincia la seconda fase d’intervento, che vedrà coinvolte anche le popolazioni locali, facendo leva sulla loro conoscenza diretta del territorio, e proseguendo nella rendicontazione annuale sullo stato di avanzamento degli interventi volti a restituire grande qualità al Clitunno”. Il contributo da parte di chi vive e opera sul fiume, anche nella fase di studio, è stato sottolineato dal direttore generale dell’Arpa Svedo Piccioni. “Il lavoro dei pescatori, insieme ai tecnici dell’Arpa – ha detto fra l’altro – è stato fondamentale nell’indagare le sponde del fiume per conoscere attività, così come anche scarichi sconosciuti. Questo studio – ha detto ancora Piccioni - costituisce una sorta di prototipo di intervento, ripetibile su tutti i fiumi della regione che presentano problematiche . |
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BERSANI: ´UNA GOVERNANCE UNITARIA PER IL PO´ COSÌ IL MINISTRO ALLA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO VALLE DEL PO IN PROVINCIA |
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Piacenza, 27 marzo 2008 - “Le risorse in arrivo sull´asta del Po devono intendersi come un innesco di una governance unitaria del fiume. E´ questo l´obiettivo che tutti ci poniamo. Consolidare il ruolo dell´Autorità di Bacino è uno dei passi fondamentali in questo percorso”. Così il ministro allo Sviluppo Economico Pierluigi Bersani, il 25 marzo a Piacenza, all´incontro in Provincia sul “Progetto Strategico Speciale Valle del Fiume Po”. Il ministro si è quindi soffermato sulle linee di azione e gli obiettivi operativi. “La mia opinione è che occorra abituarsi a vedere una programmabilità settennale per i fondi nazionali – ha aggiunto -. Questo per muoversi in una direzione di consistenza progettuale, per il tentativo di dare una massa critica e quindi stilare obiettivi che diano un segno di cambiamento visibile”. Nel suo intervento introduttivo, il presidente della Consulta delle Province del Po ha richiamato i passaggi che hanno condotto al finanziamento del progetto “Valle del Po” da parte del Cipe. Il 28 marzo 2008 si terrà a Parma un incontro tra Consulta, Autorità di Bacino e Cidiep per verificare lo stato di avanzamento del progetto “Un Po di partecipazione”, divenuto dopo il 18 marzo, un aspetto costitutivo del Progetto complessivo “Un futuro sostenibile per il Po”. Il presidente Boiardi ha quindi ricordato i contenuti del progetto “Valle del Po”. La strategia complessiva del Progetto si articola attraverso quattro obiettivi specifici: 1) migliorare le condizioni di sicurezza idraulica e recuperare gli spazi di mobilità del fiume nei territori di pianura; 2) promuovere la conservazione dell’integrità ecologica della fascia fluviale e della risorsa idrica del Po; 3)valorizzare il patrimonio naturale e culturale della regione fluviale, migliorando la fruibilità per la popolazione locale e per lo sviluppo del turismo sostenibile; 4) rafforzare il sistema complessivo della governance della sostenibilità del fiume e delle reti immateriali per la conoscenza, la formazione e la partecipazione, al fine di migliorare la capacità di programmazione e attuazione degli interventi. Il presidente Boiardi ha concluso il suo intervento richiamando i temi politici legati alla gestione del Po. Rilancio del Governo unitario del Po E’ un primo sbocco di alcuni anni di una vivace attività promozionale e partecipativa, promossa dalla Consulta delle Province rivierasche del Po con la Segreteria generale dell’Autorità di bacino, ma nel contesto di una lunga transizione politica e istituzionale, segnata dalla pasticciata vicenda dell’insieme della controriforma della normativa ambientale (D. Lgs 152/2006, cd decreto Matteoli), seguita da una revisione lasciata a metà dalla chiusura anticipata della legislatura, ma non solo. Nel bacino padano, abbiamo elementi di serio scollamento del governo unitario integrato in sede istituzionale e la conseguente dissipazione di iniziative scoordinate che richiedono una risoluta inversione di marcia su diversi piani. Innanzitutto su quello istituzionale, l’assunzione di responsabilità congiunta nella sede propria - l’Autorità di Bacino - da parte delle Regioni che la costituiscono, assieme al Governo nazionale . Aipo e Arni, l’affollamento degli organismi che si occupano del Po Aipo e Arni vanno almeno ricondotte sistematicamente all’organismo istituzionale di governo unitario del bacino, l’Autorità di Bacino. E questo può essere deciso fin d’ora dalle stesse Regioni padane, avendone già oggi tutte le competenze. L’aipo (ex Magistrato del Po), non è un organismo istituzionale ma un’agenzia tecnica, espressione diretta ed esclusiva delle quattro maggiori Regioni padane, da riqualificare sempre di più sul piano tecnico e scientifico, innanzitutto per la gestione della sicurezza idraulica. E la stessa Arni, azienda interregionale di gestione delle condizioni della navigazione interna del Po e idrovia ferrarese, (ancora) in capo alla sola Emilia-romagna, è espressione di una intesa tra le stesse quattro Regioni. Contrastare le spinte che tendono a dividere le Regioni padane E’ il punto discriminante del rilancio di una pianificazione unitaria realmente strategica, in grado di superare la logica della semplice sommatoria delle richieste di ogni amministrazione locale rivierasca. E cioè l’avvio della integrazione tra pianificazione di bacino e politiche territoriali ed economiche, nella logica di sistema della sostenibilità, costitutiva della Direttiva comunitaria 200/60 e dei suoi sviluppi. Dove l’insieme delle Province rivierasche, rafforzate, possa riconoscersi come nuovo soggetto unitario, interlocutore partecipe delle decisioni che lo riguardano, come è previsto nella delibera Cipe. Comunità di funzioni, Fondazione Nordovest Il Bacino del Po è per sua natura un fatto unitario, i territori attraversati dal Grande Fiume sono profondamente segnati nelle radici dalla sua presenza. Non sono possibili risposte parziali, non sono possibili interventi settoriali o di area piccola senza una visione generale: perché quello che accade a Torino, prima o poi, avrà conseguenze dirette o indirette anche a Ferrara. E, mai come oggi, il tema è così attuale, moderno. E’ da quindici anni che le Province rivierasche stanno imparando a lavorare insieme sul tema Po. E in quindici anni i concetti di “tempo” e “spazio” sono radicalmente cambiati: le dimensioni locale e sopranazionale si fondono sempre più - emerge la crisi delle istituzioni tradizionali a base territoriale e la nascita di istituzioni "funzionali" metaterritoriali. I "luoghi" in questa nuova realtà si configurano come "nodi locali di reti globali", nei quali sono appunto le comunità di funzioni a svolgere un ruolo decisivo. Proprio in questa sede, giovedì scorso, il Comitato promotore per la Fondazione del Nord Ovest ha approvato la bozza definitiva dello Statuto della Fondazione: tra i punti essenziali di attività, le politiche per la promozione del grande fiume. Autorità di Bacino e Regioni a)importanza decisiva dell’aggancio della delibera Cipe alla responsabilità esplicita dell’Autorità di bacino, con la partecipazione del Ministero dello Sviluppo economico; b)necessità immediata dell’impegno congiunto, innanzitutto delle Regioni padane perché l’aggancio della delibera del Cipe non venga svuotato o disatteso: per sottovalutazione, o per l’ illusione di vantaggi immediati attraverso canali di trattative separate e in ordine sparso; c) urgenza della convocazione del Comitato istituzionale dell’Autorità di bacino per la copertura della responsabilità del Segretario generale dell’Autorità di bacino, vacante da oltre sette mesi. Si impone di: 1) trovare nella Intesa con l’Autorità di bacino e le Regioni di riferimento la forma della cucitura dei Piani Territoriali di Coordinamento Provinciali (Ptcp), per l’insieme dei territori dell’asta fluviale del Po. 2) individuare modalità integrate e impegnative di organizzazione della Consulta; 1. Dispiegare l’azione di informazione ed educazione alla sostenibilità nei territori dell’intera fascia dell’asta del Po e la partecipazione attiva alle decisioni, fin dalla scuola. Dopo il presidente Boiardi sono intervenuti Francesco Puma, dell´Autorità di Bacino, che ha parlato in particolare della valorizzazione del capitale umano, naturale e culturale delle terre del Po e di come garantire un futuro sostenibile al fiume, e Enrico Ciciotti, preside della facoltà di Economia dell´Università Cattolica del Sacro Cuore, che ha illustrato la Carta dei Principi e delle Opzioni strategiche del fiume Po approvata dal Iv Congresso del Po, svoltosi a Piacenza nel novembre scorso. Vasco Errani, presidente della Regione Emilia Romagna ha puntato sulla necessità di cambiamento dei sistemi di governance. “Questo progetto deve servire per ridefinire le forme di governance di questa straordinaria risorsa che è il Po – ha sottolineato nel corso del suo intervento -. Dobbiamo ottimizzare, razionalizzare e rendere compatti i piani di tutela delle acque. E poi, mettere in atto una verifica e un monitoraggio dei risultati ottenuti”. . |
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UN’OPPORTUNITÀ: L’AMBIENTE 10 DETENUTI IMPEGNATI IN PERCORSI DI RECUPERO AMBIENTALE NEI PARCHI DEL TERRITORIO |
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Parma, 27 marzo 2008 – L’ambiente? Un’opportunità. Un’opportunità di reinserimento per chi è temporaneamente privato della libertà personale. Dopo l’esperienza condotta positivamente nel 2007, la Provincia (Assessorati alle Politiche sociali, alla Formazione professionale, ai Parchi) insieme agli Istituti penitenziari di Parma ripropone un progetto del quale saranno protagonisti i detenuti impegnati in percorsi lavorativi nei parchi del territorio parmense, all’interno di una o più cooperative sociali. L’iniziativa è realizzata con il Consorzio di Solidarietà Sociale, Forma Futuro, Parco Fluviale Regionale del Taro, Oasi di Torrile, Parco Regionale dei Boschi di Carrega, Comune di Parma e Uepe Reggio Emilia, e con il sostegno della Fondazione Cariparma. Il progetto prosegue la linea tracciata da Mario Tommasini una trentina di anni fa, grazie alla quale Parma e il suo territorio si sono qualificati come punto di riferimento di esperienze legate alla giustizia ripartiva. Il progetto inoltre dimostra concretamente come il carcere possa essere vissuto come una risorsa. Due le finalità: offrire ai detenuti l’opportunità di costruire un percorso futuro all’esterno del carcere e contribuire a rendere più bello l’ambiente. I tirocinanti saranno impegnati per tre mesi (50 giorni di tirocinio formativo più 10 giorni di “volontariato” non retribuito) per 30 ore settimanali, compreso un percorso formativo in aula di 10 ore, nel periodo tra il 26 marzo e il 25 giugno. I tirocini formativi sono finanziati con risorse del Fondo sociale europeo, grazie al quale dal 2005 al 2007 la Provincia ha investito per i carcerati 457. 000 euro coinvolgendo 175 detenuti in attività formative. “Con questo progetto, che si muove sulla scia delle idee di Mario Tommasini, noi vogliamo offrire un’opportunità concreta in vista del futuro a persone che oggi sono in carcere – ha spiegato stamattina a Forma Futuro, nella conferenza stampa di presentazione, l’assessore provinciale alle Politiche sociali Tiziana Mozzoni, che così si è rivolta ai futuri tirocinanti: “Noi in questa iniziativa abbiamo messo molto: risorse, certo, ma anche il cuore, anche la nostra sensibilità e la nostra voglia di essere utili. Si tratta di un progetto speciale, anche rischioso per un’amministrazione pubblica: ovviamente ci auguriamo che i rischi siano calcolati o si rivelino inesistenti, e che voi possiate metterlo a frutto al meglio”. Auspicio condiviso anche dall’assessore alle Politiche sociali del Comune di Parma Paolo Zoni: “Mi auguro che questa iniziativa, che per noi è anche un rischio, sia per tutti voi una reale opportunità, e che vi aiuti affinché una volta terminata la pena per voi ci sia una possibilità in più”. “Il fatto che ci siano tante realtà coinvolte dimostra che si sta davvero creando una rete per costruire progetti personalizzati per il recupero dei nostri detenuti”, ha osservato il direttore degli Istituti penitenziari Silvio Di Gregorio, che ha aggiunto: “Carcere vuol dire anche reinserire e recuperare persone che hanno sbagliato e sono state condannate. Se noi facciamo questo, vuol dire che facciamo sicurezza”. Piena soddisfazione anche da parte di Hassan Bassi del Consorzio di solidarietà sociale, della presidente del Parco dei Boschi di Carrega Cristina Merusi, intervenuta in rappresentanza dei parchi coinvolti, e dell’assessore provinciale alla Formazione professionale, alle Politiche del lavoro e alle Pari opportunità Manuela Amoretti: “Io sono davvero molto contenta che questo progetto abbia trovato un bel posto nel piano della formazione professionale per il 2008 – ha commentato l’assessore Amoretti - . Questo è il nostro contributo. Avere reso possibili questi tirocini, finanziati dal fondo sociale europeo, rappresenta un pezzo del lavoro che la Provincia svolge per la formazione delle persone detenute”. Convito l’appoggio della Fondazione Cariparma, rappresentata da Giorgio Delsante: “Credo che si tratti di un progetto bellissimo. Bellissimo innanzitutto perché fondato sulle persone: ha al centro le persone e la loro attività – ha detto -. Io auguro che possa davvero far crescere il concetto della speranza, e che diventi anche per noi, istituzioni e singoli, un’occasione per riflettere su quello che siamo chiamati a fare perché la società sia migliore e perché ognuno trovi il bene che ha dentro e può manifestare”. Le attività dei tirocinanti All’interno dei Parchi i detenuti (che saranno seguiti da tutor) saranno chiamati a eseguire diverse opere di manutenzione ordinaria e straordinaria. In sintesi: Oasi di Torrile - gestione faunistica costruzione ed apposizione di nidi artificiali per piccoli uccelli, attività di gestione ambientale per il controllo della vegetazione acquatica - sentieristica e capanni di osservazione sfalcio e manutenzione dei sentieri in terra battuta, manutenzione straordinaria della passerella in legno, verniciatura degli arredi in legno dei capanni di osservazione e successiva manutenzione e pulizia - parcheggio e centro visite pulizia e manutenzione ordinaria della struttura del centro visite, sfalcio e manutenzione del parcheggio, verniciatura della recinzione in legno del parcheggio. Parco regionale fluviale del Taro - sentieristica sfalcio e allargamento dei sentieri, taglio piante secche pericolanti, verniciatura arredi in legno, messa in sicurezza delle passerelle, ponti e staccionate. Posa di cartellonistica e segnaletica. - forestazione messa a dimora di alberi, arbusti ed essenze di interesse conservazionistico. Eliminazione delle essenze vegetali infestanti in zone di elevato pregio naturalistico del parco. - gestione faunistica costruzione di osservatori e schermature per la fauna , costruzione e messa in opera di zattere galleggianti per la nidificazione dell´avifauna, costruzione di nidi artificiali. - manutenzione sede del parco pulizia e recupero dei magazzini situati nel lato nord della corte di giarola. Manutenzione ordinaria degli edifici. Parco regionale Boschi di Carrega - manutenzione sentieristica - manutenzione arredi ed aree attrezzate - vivaistica forestale semine, trapianti, diserbo manuale - risarcimenti rimboschimenti - impianti e potature - sfalcio erba . |
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REMADEINITALY: ECODESIGN D’ECCELLENZA! |
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Milano, 27 febbraio 2008 - Dopo i grandi successi delle passate edizioni, “Remade in Italy” giunge alla quarta edizione e diventa l’evento istituzionale di Ecodesign più significativo del palinsesto della settimana del design di aprile per proporre un’ esposizione sempre più innovativa e ricca di oggetti a basso impatto ambientale Dalla prima edizione ad oggi c’è stato un costante miglioramento del design e della qualità dei prodotti presentati oltre ad un interesse maggiore delle imprese coinvolte sui temi dell’eco-design. Remade in Italy ha come obiettivo principale il supporto alle aziende e ai progettisti nello sviluppo di prodotti a ridotto impatto ambientale e realizzati con materiali di riciclo provenienti da plastica, carta, legno, alluminio, vetro e gomma, promuovendone la commercializzazione verso un pubblico sempre più vasto e attento. La sfida lanciata da Remade in Italy è di andare oltre il Made in Italy! Capovolgere il pensiero comune secondo cui gli oggetti fatti di materiale riciclato siano antiestetici e brutti, sta trovando sempre più alleati in campo nazionale: dalla prima edizione del 2005 ad oggi, le aziende partecipanti si sono quintuplicate. Anche quest’anno oltre ai prodotti Remade in Italy verranno presentati oggetti “Remade in Argentina”, “Remade in Chile” e “Remade in Portugal”, realizzati da grandi maestri a livello mondiale come l’italiano Ugo Nespolo e i portoghesi Alvaro Siza e Ana Salazar. Remade in Italy è un progetto ideato dall’Arch. Marco Capellini, avviato nel 2004 dalla Regione Lombardia e coordinato da Cestec in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e i Consorzi nazionali del riciclo Cial, Comieco e Corepla. L’evento espositivo si terrà presso la “Torre Branca di Viale Alemagna a Milano e sarà presentato alla stampa il giorno 14 Aprile. L’apertura al pubblico sarà per tutta la durata della settimana del Salone del Mobile, la più importante manifestazione internazionale dedicata al design. . |
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