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Notiziario Marketpress di Mercoledì 02 Aprile 2008
CONFERENZA SULLO SVILUPPO REGIONALE ATTRAVERSO LE TIC  
 
Bruxelles, 2 aprile 2008 - La conferenza annuale eris@ per il 2008 "Opportunities and rewards for regional development through Ict: new paradigms - new challenges" (Opportunità e ricompense per lo sviluppo regionale attraverso le Tic: nuovi paradigmi e nuove sfide) si terrà dall´11 al 13 giugno a Newport, Regno Unito. La conferenza offrirà alle regioni l´opportunità di condividere esperienze, scambiare buone pratiche e collaborare a progetti nel campo delle tecnologie dell´informazione e delle comunicazioni (Tic). Si discuterà di alcuni temi politici strategici e delle relative sfide tecnologiche che l´Europa si trova ad affrontare. Più specificamente, la conferenza affronterà alcuni temi cruciali quali: gli ecosistemi digitali come nuovo modello per la competitività e la crescita economica per le piccole imprese e le agenzie di sviluppo regionale; importanti fattori di successo che le regioni devono prendere in considerazione nello sviluppo di ambienti più favorevoli alla creatività e all´innovazione attraverso la banda larga; i modi in cui le regioni e le imprese possono usare le Tic in maniera più proficua; il rischio e le minacce dell´e-Crime (crimine telematico) per l´economia. Come contrastare l´e-Crime sulla base di un´esperienza gallese, britannica ed europea; le minacce e le sfide associate all´aumento dell´uso delle Tic e le politiche e le misure necessarie per contrastarle; e-Inclusion da una prospettiva gallese, britannica ed europea. Oltre a una serie di sedute plenarie, una mezza giornata di sessioni parallele fornirà informazioni dettagliate sui risultati e le conclusioni di due progetti finanziati dall´Ue, Transform (´Benchmarking and fostering transformative use of Ict in Eu regions´) e Peardrop (´Promoting ecosystems and regional development - in support of regional operational support of regional operational programming´). Per ulteriori informazioni: http://www. Erisa. Be .  
   
   
REGIONE LAZIO E AGENZIA SPAZIALE ITALIANA DANNO IL VIA ALLA SECONDA FASE DEL GALILEO TEST RANGE  
 
 Roma, 2 aprile 2008 - Con un accordo sottoscritto dal presidente dell’Agenzia spaziale italiana, Giovanni Fabrizio Bignami, e il presidente della regione Lazio, Piero Marrazzo, parte l’ultima fase di sviluppo del ‘Galileo Test Range’, il laboratorio nazionale per la sperimentazione e lo sviluppo del sistema satellitare europeo di navigazione che entra così nella fase operativa. L’investimento complessivo per la seconda fase di realizzazione del ‘Galileo Test Range’ ammonta a 265 milioni di euro. L’intesa è stata siglata da Bignami e da Marrazzo nella sede dell’Agenzia spaziale italiana, a Roma, alla presenza dell’assessore regionale allo Sviluppo economico, Ricerca, Innovazione e Turismo Claudio Mancini, e della presidente di Filas, la società regionale dedicata al sostegno dell’innovazione, Flaminia Saccà. “Il progetto Galileo - ha detto il presidente dell’Asi, Giovanni Bignami - sta diventando importantissimo in Europa. L’europa ha finanziato la nuova tabella di marcia con 3 miliardi di euro e la sigla di questo accordo testimonia che noi siamo pronti a fare il resto della nostra parte. Grazie all’Asi, ora l’Agenzia spaziale italiana e la regione Lazio si sono messe in linea per procedere insieme in questo cruciale progetto Galileo”. “Siamo quindi pronti anche alla trattativa politica per la sede dell´Authority del sistema satellitare europeo che noi vogliamo portare a Roma”, ha sottolineato il presidente Marrazzo ricordando che “oggi tutti convergiamo, con Asi, Regione, tecnopolo tiburtino e Filas per giocare la grande partita dello sviluppo del territorio nel settore aerospaziale”. Con la realizzazione del ‘Galileo Test Range’, iniziata il luglio 2005 e finanziata per 9 milioni di euro dalla Regione Lazio con il supporto operativo della Filas, l’Italia è stato il primo paese ad avviare la creazione di una struttura di sperimentazione e sviluppo delle potenzialità, delle applicazioni e degli imponenti servizi che saranno legati al sistema di navigazione satellitare europeo, Galileo. Il Gtr quindi costituisce un importante strumento di sviluppo che viene messo a disposizione delle imprese, delle università e degli enti di ricerca del Lazio e di tutta Italia aprendo importanti scenari applicativi nel settore dei trasporti e dell’infomobilità, delle telecomunicazioni, della sicurezza, della tutela ambientale e della protezione civile, oltre che un importante fattore competitivo per tutto il comparto dell’aerospazio italiano. Il ‘Galileo Test Range’ è costituito da un Centro di analisi e controllo realizzato presso il tecnopolo tiburtino di Roma e sviluppato su tre piani, per un totale di 1. 800 metri quadri, e di un secondo centro che è l’Area sperimentale che è invece localizzata tra i comuni di Guidonia Montecelio e Tivoli. In quest’Area c’è una rete di pseudo-satelliti, chiamati pseudoliti dia tecnici, che generano da postazioni fisse o trasportabili il segnale di navigazione che arriverà dai satelliti Galileo. Ad oggi l’Italia vede solo la Germania, con il progetto Gate, ad aver realizzato una infrastruttura simile a questa del Lazio, per decodificare ed utilizzare il segnale del sistema satellitare europeo. L’intesa siglata oggi da Asi e regione Lazio arriva alla vigilia del lancio del secondo satellite sperimentale del sistema Galileo, Giove-b che andrà in orbita la notte tra il 26 e il 27 aprile prossimo, raggiungendo così il primo satellite, Giove-a, lanciato il 28 dicembre del 2005. Il sistema completo avrà 30 satelliti, 27 operativi tre di riserva. “Questa nuova fase del sistema europeo Galileo - ha detto ancora il presidente dell’Asi Bignami - sta dunque andando bene anche se l’Italia in queste ore soffre il momento pre elettorale e il cambio di governo. Il Gtr è il primo passo italiano nel sistema Galileo e nel tecnopolo tiburtino hanno già tutto pronto e noi come Asi siamo pronti a fare la nostra parte”. “Oggi prende operativamente il via, con questo accordo, la fase che deve attrarre le imprese al Galileo Test Range per il successivo via operativo. E’ la fase che più sta a cuore alla regione Lazio perchè è quella di aprire l´area alle aziende per sperimentare i servizi che arriveranno dal sistema Galileo. E i tempi della sperimentazione saranno per questo rapidi fra la regione e l’Asi”, ha spiegato l’assessore Mancini sottolineando che “la nascita del consorzio Asi-regione che oggi definiamo darà dunque il via a quella ulteriore fase che segnerà lo sviluppo delle applicazioni legate al sistema Galileo”. L’accordo appena firmato prevede, inoltre, che l’Agenzia spaziale italiana con il supporto della regione Lazio e dell´assessorato regionale allo sviluppo economico, gestirà la fase B che prevede un potenziamento sia della rete di trasmettitori che del Centro di controllo, e soprattutto il passaggio alla gestione dei segnali Galileo-like, laddove la fase A utilizzava i segnali del sistema americano Gps. La regione, ha sottolineato l’assessore Mancini, continuerà a farsi carico dei costi di affitto e delle spese generali per l’attuale locazione del Gtr, con un investimento di circa 4 milioni di euro, mentre l’Agenzia spaziale italiana metterà a disposizione risorse finanziarie nell´ordine dei 13 milioni di euro. Il Gtr è quindi un ambizioso progetto che si sta sviluppando all´interno del distretto tecnologico aerospaziale del Lazio, un centro di eccellenza europeo che vanta 5 miliardi di euro di fatturato, 30 mila occupati e nel quale sono impegnate 250 aziende, 10 enti di ricerca, cinque università per quattro facoltà di Ingegneria, 12 dipartimenti e 30 programmi universitari. Per la vita del distretto del Lazio sono stati già stanziati fondi pubblici pari a 62 milioni di euro di cui 30 dal ministero dell’Università e ricerca e 32 dalla regione Lazio. .  
   
   
BANDA LARGA: FIRMATO ACCORDO TRA REGIONE UMBRIA E MINISTERO COMUNICAZIONI; INTERNET VELOCE PER 30 COMUNI E 167 MILA ABITANTI  
 
Perugia, 2 aprile 08 - Il ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, e la presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, hanno firmato ieri a Perugia un accordo di programma per il potenziamento delle dotazioni infrastrutturali per la banda larga in Umbria, avente come finalità l’abbattimento del “digital divide”, il potenziamento dei servizi resi dalla pubblica amministrazione ai cittadini umbri, l’offerta di nuovi strumenti di sviluppo alle imprese sul territorio. L’accordo siglato ieri annulla il divario digitale in 30 centri della regione (tra cui Spoleto, Assisi, Orvieto, Norcia), interessando oltre 167 mila cittadini umbri, con investimenti complessivi per 10 milioni di euro. “Con l’accordo di oggi - ha dichiarato il ministro per le Comunicazioni, Paolo Gentiloni - il Governo e l’Umbria s’impegnano a portare entro circa due anni collegamenti ad internet veloce in tutta la regione. Un obiettivo di assoluto rilievo, perché l’accesso alla banda larga, servizio universale del Xxi secolo, è il presupposto per essere inseriti a pieno titolo nelle dinamiche di crescita economica, di informazione, di cultura e di partecipazione alla vita sociale. Con questo accordo – ha concluso - assicuriamo alla Regione Umbria gli strumenti per dare dinamismo alle imprese sul suo territorio, specie a quelle piccole e medie che, attraverso la banda larga, potranno cogliere maggiori opportunità di sviluppo e potranno rafforzare le loro capacità competitive”. “Presupposto dello sviluppo complessivo di un territorio è una adeguata dotazione infrastrutturale, a partire da quella legata alla comunicazione – ha affermato la presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti - e questo accordo rappresenta un altro, importante, tassello dell’ampio progetto di dare all’Umbria un assetto infrastrutturale moderno ed efficiente. L’accordo, inoltre, costituisce un esempio di ‘buona politica’ in quanto frutto di una ottima cooperazione tra Stato e Regione. Grazie a questa cooperazione potremo, ciascuno per le proprie competenze, realizzare interventi per offrire, in aree in cui si registra una maggiore carenza di servizi a banda larga, adeguati collegamenti internet. Privilegiando le aree industriali ed i nuclei abitati. Con l’attuazione di questo accordo – ha detto ancora la presidente - proseguiamo il lavoro già avviato di riduzione del cosiddetto ‘divario digitale’, fonte di ritardi nello sviluppo sostenibile della regione e difficoltà per l’erogazione di servizi”. All’interno del progetto si privilegerà l’investimento sia in fibra ottica sia quello in modalità “wireless”, con il pieno rispetto del principio di neutralità tecnologica. Le infrastrutture del progetto hanno l’obiettivo di consentire nei diversi territori l’attivazione di “servizi a banda larga per i cittadini e imprese”, intesi come connettività di tipo xDsl con banda di 2048/512 Kbit/sec. L’intervento per lo sviluppo della banda larga sul territorio della Regione Umbria fa seguito agli analoghi altri quattro stipulati con l’Emilia-romagna (7 novembre 2007), il Lazio (1° febbraio 2008), con la Liguria (14 febbraio 2008) e con le Marche (14 marzo 2008). L’intervento è realizzato in cooperazione istituzionale e progettualità congiunta dalla Regione Umbria e dal Ministero delle Comunicazioni e, per esso, dal soggetto attuatore del Programma Banda Larga in tutte le aree sottoutilizzate del Paese, la società “Infratel”. Il Piano per lo sviluppo della banda larga sul territorio della Regione Umbria, oggetto dell’Accordo di programma odierno, è finanziato: dal Ministero delle Comunicazioni, per l’ammontare di 6 milioni di euro, dei quali 2 milioni e mezzo nel 2008 e 3 milioni e mezzo nel 2009; dalla Regione Umbria, per l’ammontare di 4 milioni di euro, equamente ripartiti fra 2008 e 2009. L’accordo è stato firmato, nella Sala Giunta di Palazzo Donini, per il Ministero delle Comunicazioni dal ministro Paolo Gentiloni e dal segretario generale Marcello Fiori, per la Regione Umbria dalla presidente Maria Rita Lorenzetti e dal direttore regionale all’Ambiente, Territorio e Infrastrutture Luciano Tortoioli. Alla cerimonia ha preso parte l’assessore regionale all’Ambiente Lamberto Bottini. .  
   
   
L’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI DI FASTWEB APPROVA IL BILANCIO 2007: RISULTATO NETTO CONSOLIDATO NEGATIVO PER 124,7 MILIONI DI EURO CONFERITO L’INCARICO DI REVISIONE CONTABILE A PRICEWATERHOUSECOOPERS NOMINATO IL NUOVO COLLEGIO SINDACALE  
 
 Milano, 2 Aprile 2008 - L’assemblea degli Azionisti di Fastweb riunitasi ieri , ha approvato il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2007. L’esercizio si è chiuso per Fastweb con ricavi consolidati pari a 1. 433 milioni di euro (+14% rispetto al 2006), un Ebitda consolidato di 480 milioni di euro pari al 33,5% dei ricavi e in crescita del 59% rispetto all’esercizio precedente. Al termine dell’esercizio 2007 il risultato netto consolidato era negativo per 124,7 milioni di euro; la perdita netta della capogruppo risultava pari a 112,8 milioni di euro e sarà ripianata mediante l’utilizzo della “Riserva Sovrapprezzo Azioni” e riportata a nuovo. L’assemblea ha altresì deliberato di conferire alla società di revisione Pricewaterhousecoopers S. P. A. L’incarico di revisione contabile del bilancio di esercizio e consolidato per gli esercizi dal 2008 al 2016, nonché l’incarico di revisione contabile delle relazioni semestrali al 30 giugno, dal 2008 al 2016. Con l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2007 si è concluso il mandato dei Sindaci attualmente in carica. L’assemblea ha provveduto a nominare il Collegio Sindacale, in carica fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2010, che risulta così composto: Michele Siri Presidente Pierluigi Galbussera Sindaco Effettivo Patrizia Occhiuto Sindaco Effettivo Mauro Bontempelli Sindaco Supplente Vieri Chimenti Sindaco Supplente Tali sindaci sono stati eletti dalla lista di maggioranza presentata dal socio Swisscom Italia S. R. L. Nessuna lista di minoranza è stata presentata. Nella sua parte straordinaria, l’Assemblea degli Azionisti ha deliberato la modifica dell’articolo 9 dello statuto, Presidenza dell’Assemblea, per adeguare lo statuto sociale a una recente sentenza della Corte di Cassazione. Il testo è stato modificato per meglio definire la competenza dei soci nell’individuazione del soggetto che deve presiedere l’Assemblea in caso di assenza o impedimento del Presidente del Cda. . .  
   
   
TISCALI: NOMINA ADVISOR FINANZIARI  
 
Cagliari, 2 aprile 2008 - Jpmorgan e Banca Imi nominati advisor finanziari di Tiscali. La nomina segue la decisione del Cda di incaricare l´Amministratore Delegato Mario Rosso di avviare un processo di massimizzazione del valore strategico del Gruppo. Borghesi Colombo & Associati agirà come consulente della Società. In merito alle indiscrezioni apparse sulla stampa, e su richiesta di Consob, la Società precisa che non ci sono offerte formali da parte di operatori né per il Gruppo né per i singoli asset. .  
   
   
RF-ID, IL FUTURO E’ NELLE “VECCHIE” TECNOLOGIE ? UNA SERIE DI INNOVAZIONI AD ALTO POTENZIALE STANNO PER RIVOLUZIONARE LA PIÙ TRADIZIONALE E DIFFUSA TECNOLOGIA DI IDENTIFICAZIONE AUTOMATICA, QUELLA IN HF  
 
Milano, 1 aprile 2008 - Dopo anni di titoloni sui giornali, anche non specializzati, l’Rf-id sembra sparito dallo schermo radar dei media e di conseguenza del pubblico generico ma interessato a quello che succede attorno a lui. Un po’ c’entra “la durata dell’attenzione” dei media, sempre più breve, ma anche il fatto che le applicazioni che sembravano quelle a maggior impatto si sono scontrate con limitazioni tecnologiche e di costo apparentemente insormontabili. La tecnologia più diffusa dell’Rf-id, quella che opera in banda Hf a 13,56 Mhz, pur rappresentando la metà del valore di mercato, sembrava quindi in procinto di dovere lasciare il passo ad altre soluzioni per una serie di proprie caratteristiche: massimo un metro di distanza utile di lettura, difficoltà a leggere diverse tag vicine tra di loro, sensibilità alla vicinanza di umidità e metallo, complessità e costi difficilmente comprimibili. Particolarmente favorita era quella in banda Uhf di tipo passivo, ossia dove la tag si attiva solo quando è interrogata dal lettore, e che in Italia è arrivata da poco e solo dopo che sono state liberalizzate le frequenze da 865 a 868 Mhz, prima riservate a uso militare. Sviluppi avutisi nel corso dello scorso anno, sommati alla maturazione di tecnologie esistenti da tempo, stanno però portando a un cambio radicale di prospettive, che, è questo è quanto realmente importante, rivoluzioneranno no solo i destini dell’ Hf ma di tutta l’Rf-id. Un grave svantaggio delle tag Hf è sempre stato il costo, che ne ha ristretto l’applicazione a settori dove non era necessario scendere molto nel costo unitario. Per “fortuna” dell’Hf proprio queste applicazioni hanno trainato la domanda di Rf-id negli ultimi pochi anni, come i passaporti e le carte di identità elettronici, le carte di pagamento, eccetera. L’attacco ai costi delle tag Hf sta venendo da più fronti. Innanzitutto le tecnologie di stampa diretta dei circuiti su supporti non tradizionali, che permettono di fare a meno del tradizionale chip di silicio. In un altro comunicato abbiamo già ricordato gli exploit dell’americana Kovio (www. Kovio. Com/) , legata al Mit di Boston, che andrà in produzione di massa entro la fine dell’anno. Già alla prima generazione la stampa diretta permetterà risparmio dell’80 per cento su una tipica tag Hf, con un ulteriore possibile riduzione del 90 per cento alla seconda generazione. Ma non è tutto. L’inglese Cambridge Resonant Technologies (www. Cambridge-resonant. Co. Uk/) ha messo a punto nuove tecniche di gestione del segnale radio che permettono una molto più ampia tolleranza nelle frequenze utilizzate, consentendo ai produttori di “rilassare” le specifiche di fabbricazione e di conseguenza (minori scarti, macchine con minore manutenzione) ridurre i costi. Questo permetterà anche ai produttori di circuiti stampati non specializzati in Rf-id di entrare nel settore, aumentando i volumi. Le tecniche di gestione del segnale di Cambridge Resonant avranno effetti anche su altri parametri: un aumento del 50 per cento nel raggio utile di lettura, e una riduzione del 90 per cento della potenza del lettore. Se si aggiunge a questo l’impatto di altre tecnologie, come quella sviluppata dall’americana Nanomas (nanomastech. Com/index. Html), specializzata in nanomateriali, che usando particelle d’argento di pochi nanometri (miliardesimi di metro) riesce a fondere il metallo a meno di 150 gradi centigradi a quindi a creare antenne Hf ad alto guadagno non solo consumando un decimo del materiale grezzo normalmente necessario ma anche facendolo su supporti come l’acetato, che non sopporterebbero alte temperature. Non solo quindi maggiore sensibilità ma anche minori costi. Ma anche alcune tecnologie più “datate”, ma che solo ora stanno andando a maturazione, offrono guadagni in prestazioni. La francese Dag Systems (www. Dag-systems. Fr) , per esempio, produce tag Hf modificate che vengono lette con antenne speciali ad arco a diversi metri di distanza. Le tag Rf-id sono delle piccole radio e come tali soffrono di interferenze e dei disturbi ambientali. Le tecnologie di cui abbiamo accennato sopra consentono di alzare notevolmente la soglia di tolleranza. Per esempio, le tecniche di gestione del segnale di Cambridge Resonant sono intrinsecamente più resistenti alle interferenze elettriche e ambientali. Le tag di Dag possono essere lette in modo affidabile anche se applicate a materiali metallici, in presenza di umidità e anche se imballate e oscurate da altre casse in un pallet. Quest’ ultima caratteristica era quella che aveva spinto in vario modo lo sviluppo delle tecnologie Uhf, oltre al costo. Anche la barriera che sembrava più resistente alla diffusione delle tecnologie Hf, quella della possibilità di lettura in una sola passata di più tag, anche quando gli stessi sono (come avviene in un imballo) a contatto tra loro, viene superata con le innovazioni che stiamo descrivendo. Protagonista è ancora Cambridge Resonant, affiancata dall’australiana Magellan Technology (www. Magellan-rfid. Com/) , che infatti è diventata leader in settori specializzati come il tagging di documenti e di fiches da gioco nei casinò. Le evoluzioni tecnologiche di cui abbiamo accennato rendono (e meglio, renderanno nell’arco di un paio d’anni) l’Hf una soluzione ancora più versatile di quanto sia ora, estendendo soprattutto verso il basso la sua applicabilità grazie al crollo dei prezzi in prospettiva (c’è chi parla di due centesimi di dollaro a pezzo con un margine di profitto interessante). D’altra parte, il normale progresso della tecnologia sta portando all’altro estremo della scala a chip ad alta sofisticazione per applicazioni multiuso (passaporti/carte d’identità/patenti di guida/ carte di credito) con un milione di transistor e 100 Kbyte di memoria. Le altre tecnologie, in primis l’Uhf, non stanno a guardare, e possiamo attenderci una sana competizione. Chi ci guadagnerà sarà l’espansione del mercato- .  
   
   
BT ITALIA E ARIADSL: ACCORDO SUL WI-MAX  
 
Milano, 2 Aprile 2008 - Bt Italia, , e Ariadsl, l’operatore che ha ottenuto licenze Wi-max per la copertura dell’intero territorio nazionale, hanno sottoscritto un accordo di collaborazione relativo allo sviluppo e all’implementazione della tecnologia e dei servizi Wi-max sul nostro territorio. In particolare, Bt utilizzerà i servizi wireless Ariadsl per arricchire la propria offerta di soluzioni Ict dedicate alle Aziende attraverso, ad esempio, servizi dati “punto a punto”, mentre Ariadsl acquisirà da Bt i servizi e le competenze necessarie al rapido sviluppo della propria rete e dell’offerta ai clienti. “Ancora una volta Bt – ha dichiarato Corrado Sciolla, Amministratore Delegato di Bt Italia – conferma la sua forte vocazione all’innovazione tecnologica e ad esplorare interessanti modelli di collaborazione con nuovi protagonisti del mercato, quale appunto Ariadsl. Grazie a questo accordo, non dovendo più passare attraverso il collo di bottiglia della rete Telecom Italia, saremo in grado di offrire i nostri servizi in modo ancora più capillare alle aziende presenti sul territorio nazionale e di sfruttare una nuova rete di trasmissione nazionale a banda larga senza fili. ” “Il nostro obiettivo – ha affermato Davidi Gilo, Presidente di Ariadsl- è quello di sviluppare in tempi brevi un piano industriale che ci consenta di essere il primo operatore a livello nazionale, che si avvale di una copertura Wi-max estesa e capillare. La partnership con Bt Italia ci permette di avviare una collaborazione tecnologica e commerciale, con uno fra i più affidabili e innovativi partner a livello mondiale, che siamo convinti farà del Wi-max una fra le tecnologie di punta dei prossimi anni. ” .  
   
   
RETE WIFI ED EMISSIONI ELETTRO-MAGNETICHE I LIVELLI CONFERMATI DA ESAMI VERITIERI E TRASPARENTI  
 
Trento, 2 aprile 2008 – Il segnale della rete wireless Winet è ben al di sotto dei limiti previsti dalle attuali normative, così come dimostrano i dati rilevati e registrati dall’Agenzia provinciale protezione dell’ambiente: in particolare le antenne hanno una potenza massima pari a 0,1 watt per il Wifi e 1 watt per l’Hiperlan, mentre il livello elettromagnetico registrato è sempre al di sotto di 0,3 volt/metro contro il limite di legge dei 6 volt. La salute del cittadino e dell’utente è al primo posto nella scala delle priorità della Provincia autonoma di Trento e quindi anche del progetto di rete wireless in corso di realizzazione in Trentino. E’ questa la risposta di Provincia e Tecnofin Immobiliare al sindaco di Centa San Nicolò, Roberto Cappelletti, e alla collega di Vignola Falesina, Maria Grazia Motter che negli scorsi giorni avevano sollevato l’ipotesi di possibili conseguenze per la salute dei cittadini con l’introduzione della rete wireless Internet. In particolare, il sindaco di Centa Cappelletti aveva dichiarato che le antenne installate per il wireless sviluppano un campo di circa 3 watt, mentre il cellulare ha un campo di 1 watt, citando i risultati scientifici condotto da Lennart Hardell, ricercatore indipendente del Dipartimento di oncologia dell’ospedale universitario di Orebro (Svezia). Inoltre, sempre Cappelletti, sosteneva che “l’Appa si limita ad applicare la normativa esistente. Se l’emissione elettromagnetica è inferiore a 6 volt/metro significa che è nei limiti. Ma la normativa italiana presenta un sacco di lacune…”. Provincia e Tecnofin Immobiliare confutano le affermazioni del sindaco Cappelletti: “L’appa verifica sì il rispetto della soglia delle emissioni elettromagnetiche, ma è bene sottolineare che le emissioni degli impianti del progetto sono attestate sempre inferiori a 0,3 volt/metro, che corrisponde al limite degli attuali strumenti di misurazione: al di sotto di questa soglia, gli strumenti non sono in grado di rilevare il valore. In questo caso il dato è di molto inferiore al limite della norma che, si ricorda, è pari a 6 volt/metro. Secondo il sindaco Cappelletti, l’antenna produce un campo di 3 watt (più corretto parlare di potenza), superiore a quello prodotto da un telefono cellulare di circa 1 watt. “E’ un dato non corretto – spiegano in Provincia –, in realtà, la potenza massima corrisponde a 0,1 watt per le antenne Wifi e a 1 watt per le antenne Hiperlan, con una differenza: mentre l’utente telefona con il cellulare appoggiato all’orecchio, l’antenna Wifi o Hiperlan è installata sul tetto, quindi ben lontana dalle persone o dagli utenti”. Già nel settembre 2006, l’allora assessore ai trasporti, autonomie locali e protezione civile, Silvano Grisenti, aveva diramato una nota ai Comuni sul tema delle emissioni elettromagnetiche per il progetto “Il Trentino in rete” e la realizzazione di reti wireless sul territorio provinciale. Raccogliendo le preoccupazioni legittime di alcune amministrazioni in merito al potenziale inquinamento elettromagnetico che un progetto di così vasta portata può comportare, erano state fornite ulteriori informazioni e garanzie sulla assoluta volontà e priorità della Provincia autonoma di Trento a tutela della salute dei cittadini. “Le tecnologie adottate – spiegava la nota - sono sostanzialmente due: collegamenti punto-punto o punto-multipunto in modalità Hiperlan, operanti nella banda a 5,4 Ghz, e copertura a celle in modalità Wifi, operanti nella banda a 2,4 Ghz. Nel dettaglio, secondo quanto stabilito dalla vigente normativa in materia, la potenza massima ammissibile per lo standard Hiperlan è pari a 1 Watt, mentre per lo standard Wifi è addirittura limitato a 0,1 Watt”. La normativa provinciale considera impianti significativi, e quindi oggetto di valutazione da parte di un apposito comitato istituito presso l’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente, quelli con potenza superiore a 5 Watt. Altre regioni hanno posto come soglia di attenzione il valore di 7 Watt. “Va sottolineato – evidenziava la nota - che i collegamenti in tecnologia Hiperlan funzionano come normali ponti radio, che per loro natura utilizzano antenne fortemente direttive che hanno il compito di disperdere quanto meno possibile il segnale, limitando conseguentemente, se non addirittura eliminando, qualsiasi effetto laddove c’è presenza umana. Ciò premesso mi preme anche informarVi – concludeva l’allora assessore Grisenti - che, ad ulteriore garanzia per la salute pubblica, ad installazione avvenuta degli impianti come sopra descritti un istituto terzo specializzato in questo campo, sopra le parti, sarà chiamato ad effettuare una verifica strumentale di detti impianti ed a certificare con imparzialità i valori delle emissioni”. Eventuali chiarimenti possono essere chiesti in qualsiasi momento al Servizio reti e telecomunicazioni della Provincia autonoma di Trento al numero: 0461/497976. .  
   
   
TRIPODI: “CON IL SITO LA CALABRIA AL PASSO CON LE ALTRE REGIONI ITALIANE”  
 
Reggio Calabria, 2 aprile 2008 - “L’istituzione del Sito presso l’assessorato Urbanistica e Governo del Territorio rappresenta un progetto di straordinario valore scientifico che consentirà alla nostra regione di mettersi al passo con altre regioni italiane e di avvicinarsi ad analoghe esperienze ampiamente consolidate in altri paesi europei”. È quanto afferma l’assessore Michelangelo Tripodi a proposito della progettazione e realizzazione del “Sistema informativo territoriale e Osservatorio delle trasformazioni territoriali” che saranno discusse giovedì prossimo, 3 aprile, in un convegno che si terrà al Centro agroalimentare di Lamezia Terme. “Il Sito rappresenta - aggiunge Tripodi - un fondamentale tassello per l’attuazione delle nuove linee di politica urbanistica promosse dall’assessorato che ho l’onore di dirigere. Oggi in Calabria stiamo vivendo, infatti, una nuova fase della pianificazione urbanistica, poiché è stata avviata la contemporanea redazione, ai vari livelli, dei nuovi strumenti urbanistici previsti dalla Legge regionale 19/2002 e successive modifiche e integrazioni. In tal senso, il Sito costituirà un fondamentale sostegno nell’attività programmatoria e pianificatoria per tutti gli enti interessati, quale strumento di conoscenza delle trasformazioni territoriali, del paesaggio e dell’ambiente, rappresentando un efficace supporto sia alla definizione delle strategie che alla verifica della loro efficacia”. “Il mio augurio è che questo convegno - conclude l’assessore Tripodi - possa essere l’occasione per avviare un rapporto costante e fecondo tra la Regione e gli enti locali, che sicuramente potrà portare a un arricchimento della conoscenza e delle rispettive capacità di governo del territorio, nella consapevolezza che tale strumento costituisce il riferimento principale per avviare un processo di pianificazione che, a tutti i livelli, da quello regionale a quello comunale, possa essere realmente orientato alla coerenza e alla compatibilità ambientale”. Tra le finalità principali del Sistema informativo territoriale c’è quella di costruire collegamenti stabili con tutti gli enti titolari delle informazioni territoriali nella regione, sviluppando flussi informativi costanti in particolare con gli Sportelli unici dell’edilizia, nonché con le amministrazioni nazionali e comunitarie e i relativi sistemi informativi, attivando anche rapporti di interscambio e cooperazione internazionale. È previsto, inoltre, lo sviluppo di diversi servizi diretti alla formazione del personale regionale e degli enti territoriali ed alla diffusione in rete dell’iniziativa in favore, non solo delle pubbliche amministrazioni, ma anche di organismi ed associazioni di categoria e dei cittadini. Il progetto, affidato al coordinamento tecnico-scientifico del Dipartimento “Oasi” della facoltà di Architettura dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, prevede la costituzione di un Osservatorio delle trasformazioni territoriali, dotato di un Sistema informativo territoriale (Sit) e di un Sistema informativo amministrativo (Sia), ai quali spetta il compito di acquisire e diffondere dati e informazioni relative alle trasformazioni del territorio regionale, registrandone e valutandone gli effetti, di fornire a Regione, Province, Comuni, Enti parco e agli altri soggetti chiamati ad esercitare poteri di governance territoriale, gli strumenti necessari a una pianificazione urbanistica, e alla connessa programmazione delle risorse, corretta, efficace, efficiente oltre che conforme alla normativa vigente e agli indirizzi strategici perseguiti dalla Regione Calabria. L’istituzione dell’Osservatorio delle trasformazioni territoriali costituirà un significativo supporto nell’organizzazione del lavoro del dipartimento Urbanistica e Governo del Territorio della Regione, soprattutto per quanto riguarda il monitoraggio dei processi di trasformazione urbana, il controllo dei progetti avviati, la sostenibilità delle azioni presentate, nonché il coordinamento fra gli uffici, l’interscambio delle informazioni, la verifica ed il controllo dei dati. Il metodo utilizzato per la realizzazione del Sito è assolutamente innovativo, poiché si è scelta la strada della gestIione diretta del progetto da parte dell’assessorato attraverso la costituzione di un servizio specifico nell’ambito dell’amministrazione regionale dotate di risorse umane appositamente formate sui temi del progetto. Il fermento culturale che sta attraversando la nostra regione con l’adozione delle linee Guida della pianificazione regionale e la riforma della Legge Urbanistica, approvate in questa legislatura su impulso dell’assessore Tripodi, e l’impegno dei nostri enti locali diretto alla definizione dei propri strumenti di governo del territorio non poteva prescindere dall’impegno a fornire un adeguato strumento di conoscenza del territorio qual è il Sito, utile ad attuare quel controllo dei processi decisionali e della efficacia degli interventi di cui per troppo tempo la Regione è stata carente. .  
   
   
ASSINFORM: 14 NUOVE AZIENDE ASSOCIATE E NUOVE NOMINE IN GIUNTA E CONSIGLIO DIRETTIVO  
 
Milano, 2 aprile 2008 – Continua a crescere e rafforzarsi la base associativa di Assinform, l’associazione aderente al sistema Confindustria che raggruppa le principali aziende di Information Technology (It) operanti in Italia. L’associazione ha approvato l’adesione di altre 14 aziende – tra cui Sogei Spa, storica società It di proprietà del Ministero dell’Economia e delle Finanze – e ha comunicato l’ingresso in Giunta e Consiglio Direttivo ai autorevoli esponenti del settore. Ennio Lucarelli, Presidente Assinform, ha così commentato “Le nuove adesioni vedono l’ingresso di aziende italiane ed europee impegnate sui fronti più innovativi dell’It, e l’ulteriore ampliamento della già forte base associativa di Assinform. Questo, unitamente all’apporto che viene da nuove e autorevoli presenze negli Organi Sociali, ci permette di accrescere l’efficacia della nostra azione. Sia sul fronte della tutela degli interessi del settore, sia su quello del contributo ai programmi per il sostegno dell’innovazione nel nostro Paese. ” Quattordici nuovi associati Le nuove aziende associate sono: Compushop (Vigevano), specializzata nell’e-commerce di prodotti informatici per il settore Business Pmi e Partner Nazionale di Confindustria. Dialcom Consulting Sas (Guidonia), attiva nell’ambito della consulenza e dello sviluppo di sistemi per le telecomunicazioni e i sistemi integrati per la sicurezza. Ebilling Spa (Mdena), specializzata in servizi di creazine, trattament, delivery e cnservazine sstitutiva di dcumenti digitali. Eutelia Spa (Arezz), peratre italian per le sluzini integrate Ict per la Pa e le grandi Aziende e attiv nei servizi di telefnia e nelle sluzini a banda larga. Everis Italia Spa (Milan), cnsciata della multinazinale Everis Grup e perante nei settri della cnsulenza business, architetturale e sistemistica e della system integratin. Exalead Srl (Milan), filiale italiana della scietà francese leader nell svilupp e nella distribuzine di sluzini di Enterprise Search. Savedata Srl (Rma), specializzata nei servizi e sluzini per il recuper dati da tutti i dispsitivi di memrizzazine. Skyline Srl (Seriate, Bg), Micrsft Gld Certified Partner, specializzata nella realizzazine di sistemi hardware e sftware per l’autmazine della prduzine e della prgettazine. Sftwarene Italia Srl (Milan), cnsciata italiana della multinazinale svizzera Sftwareneag, frnitre glbale di sluzini di sftware licensing. Sgei Spa (Rma), scietà del minister dell’Ecnmia e delle Finanze che frnisce sluzini Ict alla Pa nell’ambit della fiscalità e del gic pubblic. Spragrup Spa (Assag), scietà dell’mnim grupp francese, affermat nella cnsulenza It, nel sftware e nei servizi di systems integratin e utsurcing. Techedge Spa (Milan), specializzata in servizi di cnsulenza e system integratin sulla piattafrma Sap. Tietenatr Italia Spa cnsciata italiana dell’mnim grupp scandinav leader nel settre dei servizi a valre aggiunt per l’Ict. Value Team Spa (Milan), scietà di cnsulenza e sluzini It del grupp Value Partners, che subentra all’acquisita Etnteam. Nuve nmine - Le nuve nmine riguardan il Cnsigli Direttiv e la Giunta dell’Assciazine. Entran in Cnsigli Direttiv, il grupp di gvern dell’Assciazine, guidat dal Presidente Lucarelli: Mari Derba (Amministratre Delegat Micrsft Italia); Stefan Venturi (Amministratre Delegat Cisc Systems Italy); Valeri Zappalà (Amministratre Delegat e Direttre Generale Sgei). Entran in Giunta, l’rgan sciale che pianifica e crdina le linee d’azine dell’Assciazine: Enric Allr (Amministratre Delegat Tietenatr Italia); Daniele Bettarelli (Amministratre Delegat e Direttre Generale Aci Infrmatica); Pal Crini (Vice President Value Team); Marc Pancini (Respnsabile Rapprti Istituzinali Ggle Italy); Luci Sassne Crsi (Direttre Svilupp Mercat di Everis Italia). .  
   
   
INFORMATIVA DATA SERVICE: OPERAZIONI SUL CAPITALE  
 
Roma, 2 aprile 2008 - Per quanto concerne le operazioni sul Capitale, come già annunciato, l’Assemblea degli azionisti di Data Service S. P. A. , riunitosi il 22 dicembre, ha approvato la proposta di delega al Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell’art. 2443 del codice civile, di aumentare a pagamento ed in via scindibile, in una o più tranches, il capitale sociale di Data Service S. P. A fino ad un massimo di 75. 000. 000,00 di Euro, comprensivo del sovrapprezzo, entro il termine di 5 anni dalla data di iscrizione della suddetta deliberazione assembleare nel competente Registro delle Imprese. La delega al Consiglio è finalizzata a dare piena e completa attuazione al progetto di rilancio dell’attività aziendale attraverso l’acquisizione di partecipazioni in società terze. L’aumento di capitale potrà realizzarsi mediante emissione di nuove azioni ordinarie del valore nominale di Euro 1,15 ciascuna, da offrire in opzione a tutti gli aventi diritto ai sensi dell’art. 2441, comma 1 c. C. , nel numero che sarà determinato dallo stesso Consiglio di Amministrazione in funzione del prezzo di emissione, con la precisazione che la determinazione del medesimo prezzo di emissione compreso il sovrapprezzo, del numero delle azioni da emettere, nonché di ogni altro termine, modalità e condizione degli aumenti di capitale, saranno determinate dal Consiglio di Amministrazione in sede di assunzione delle relative delibere consiliari di aumento di capitale sociale. A riguardo, occorre rilevare che in data 5 marzo 2008 il socio Data Holding 2007 S. R. L ha effettuato un versamento in conto futuro aumento capitale di Euro 10 milioni. Come annunciato con il Comunicato Stampa del 5 marzo u. S. , Data Service S. P. A. Ha perfezionato l’acquisizione del 100% di Universo Servizi S. P. A. , società attiva nel settore dei servizi It per il mercato assicurativo, controllata dal Gruppo Intesa Sanpaolo. L’operazione ha previsto una valorizzazione di Universo Servizi pari a 20 milioni di euro, oltre il valore della posizione finanziaria netta. Il prezzo, quanto ad Euro 10 milioni è stato corrisposto il 5 marzo u. S. Mentre il residuo verrà corrisposto a 12 mesi dalla data di perfezionamento dell’acquisizione. Universo Servizi S. P. A. È una società leader in Italia nel settore dell’Information Technology per il mondo assicurativo (ramo danni e ramo vita), con prodotti di proprietà, comprovate competenze tecnologiche, industriali e commerciali, una base clienti consolidata e di primario livello, un fatturato pro-forma di circa 15 milioni di euro, una redditività pro-forma a livello di ebitda per il 2007 di 3,3 milioni di euro e circa 130 addetti. L’operazione consente a Data Service, che ne ha avviato il processo di risanamento e sviluppo, di ampliare il proprio portafoglio di business anche al segmento assicurativo con conseguente consolidamento della struttura dell’offerta e della presenza commerciale. Il 28 marzo u. S. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato il progetto di bilancio al 31 dicembre 2007. L’esercizio si chiude con una perdita del bilancio civilistico pari a Euro 15,15 milioni circa, anche a seguito della svalutazione effettuata sull’avviamento per Euro 6,4 milioni, nonché costi e accantonamenti, effettuati anche in relazione a programmi di riorganizzazione futura, ritenuti non ricorrenti per Euro 4,2 milioni circa. Detta perdita di esercizio risulta ad oggi in parte fronteggiata, per Euro 7,9 milioni circa, dalle riserve del Patrimonio Netto già iscritte successivamente alle deliberazioni assunte dall’Assemblea Straordinaria del 24 ottobre 2007. A seguito del risultato economico dell’esercizio, che come già esposto include anche la svalutazione effettuata dell’avviamento per Euro 6,4 milioni circa, il patrimonio netto al 31 dicembre 2007 di Data Service S. P. A. Risulta pari ad circa Euro 4,3 milioni (quindi il capitale risulta diminuito di oltre un terzo ex art. 2446 c. C. ). Peraltro, avendo già il socio Data Holding 2007 S. R. L. Effettuato il 5 marzo 2008 un versamento in conto futuro aumento capitale di Euro 10 milioni, non ricorrono i presupposti previsti dall’art. 2446 c. C. Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di convocare l’Assemblea dei soci per il 5 maggio 2008 alle ore 11, presso gli uffici direzionali di Data Service S. P. A. Di via Carlo Veneziani n. 56 – Roma, in prima convocazione ed occorrendo, in seconda convocazione per il giorno successivo 6 maggio 2008, stessa ora e luogo, per l’approvazione del bilancio di esercizio 2007. .  
   
   
CAD IT APPROVA IL PROGETTO DI BILANCIO 2007 E LA PROPOSTA DI UN DIVIDENDO ORDINARIO DI 0,70 EURO PER AZIONE (+141,4%)  
 
 Verona, 2 aprile 2008 - Il Consiglio di Amministrazione di Cad It S. P. A. Ha approvato in data 26 Marzo il Progetto di Bilancio e il Bilancio Consolidato per il 2007. Il Bilancio Consolidato al 31 Dicembre 2007 evidenzia: Valore della Produzione pari a 60,7 milioni di Euro ed in crescita del 16,2% rispetto ai 52,2 milioni di Euro del 2006; il Gruppo registra un tale incremento del Valore della Produzione nonostante la riduzione delle immobilizzazioni per lavori interni che passano da 4,4 milioni di Euro dell’intero periodo 2006 a 2,3 milioni di Euro; Margine Operativo Lordo (Ebitda) di 15,2 milioni di Euro (25% del Valore della Produzione), in crescita del 67,6% rispetto ai 9 milioni di Euro del 2006 (pari al 17,3% del Valore della Produzione); Margine Operativo (Ebit) di 12,6 milioni di Euro (20,8% del Valore della Produzione), in crescita del 71,4% rispetto ai 7,4 milioni di Euro del 2006 (pari al 14,1% del Valore della Produzione); ¾L’utile prima delle imposte e della quota di pertinenza di terzi si attesta a 13,9 milioni di Euro (22,8% del Valore della Produzione), in crescita dell’83,3% rispetto ai 7,6 milioni di Euro relativi all’esercizio precedente (14,5% del valore della Produzione); ¾ Utile Netto di 8 milioni di Euro, pari al 13,1% del Valore della Produzione, in crescita del 169,2% rispetto ai 3 milioni di Euro relativi all’esercizio precedente (5,7% del Valore della Produzione). La Capogruppo Cad It S. P. A. Ha registrato un Valore della Produzione pari a 39,7 milioni di Euro contro i 30,5 milioni di Euro relativi all’anno precedente (+30,1%), con un utile netto di 6,6 milioni di Euro contro i 2,7 milioni di Euro registrati al 31 Dicembre 2006 (+144,2%). Cad It rende noto che la Posizione Finanziaria Netta Consolidata al 31 Dicembre 2007 è positiva e pari a 12,1 milioni di Euro ed in crescita del 44% rispetto agli 8,4 milioni di Euro dell’esercizio precedente, nonostante il pagamento di dividendi per 2,6 milioni di Euro relativi all’esercizio 2006. Sulla base dei risultati dell’esercizio 2007, il C. D. A. Ha deciso di proporre all’Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo ordinario di 0,70 Euro per azione. Le date che saranno indicate dal C. D. A. Di Cad It all’Assemblea degli Azionisti per lo stacco della cedola e il pagamento del dividendo ordinario sono rispettivamente il 12 Maggio 2008 e il 15 Maggio 2008. Il Dividend yield rispetto al prezzo di riferimento del 25 Marzo 2008 si attesta al 7,6%, con un pay out del 78,9% rispetto all’utile netto consolidato e pari a 6,3 milioni di Euro. Il Consiglio di Amministrazione di Cad It S. P. A. Ricorda inoltre che il Consiglio di Amministrazione del 12 Febbraio 2008 ha deliberato la convocazione dell’Assemblea Ordinaria degli Azionisti, per l’approvazione del progetto di bilancio 2007, il 29 aprile 2008, in prima convocazione, e il 6 maggio 2008 in seconda convocazione, presso la sede della società a Verona. .  
   
   
PRIMA INDUSTRIE SI CHIUDE L’OPERAZIONE DI ACQUISIZIONE DEL GRUPPO OSAI DA PARTE DELLA CONTROLLATA PRIMA ELECTRONICS  
 
Moncalieri (To), 2 aprile 2008 – L’assemblea degli Azionisti di Osai S. P. A, controllata da Prima Industrie S. P. A. Attraverso Prima Electronics S. P. A, preso atto del risultato consolidato del gruppo Osai per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2007, ha determinato in 795 migliaia di euro la misura dell’earn-out da corrispondere agli azionisti venditori (definito nel contratto di acquisto pari a 3 volte la crescita dell’Ebitda fra il 2006 ed il 2007, con floor a zero e cap a 1,5 milioni di euro). Si rende noto che l’Assemblea ha altresì preso atto dell’acquisizione, al termine della scorsa settimana, da parte di Osai S. P. A. Delle minorities relative alla Osai Uk Ltd (18%, precedentemente detenute dal management). Il corrispettivo pagato è stato pari a 203 migliaia di sterline inglesi. .  
   
   
NOEMALIFE E FERRANIA: ACCORDO PER L’ACQUISIZIONE DI UN RAMO D’AZIENDA  
 
 Bologna, 2 aprile 2008 - Noemalife S. P. A. Annuncia di avere sottoscritto in data 28 marzo un accordo preliminare per l’acquisto del ramo d’azienda “Ferrania Lifeweb” di Ferrania Technologies S. P. A con sede a Ferrania (Sv). Il ramo d’azienda in questione ha realizzato nel 2007 ricavi per circa 3,4 milioni di Euro ed è uno dei principali player italiani nello sviluppo e commercializzazione di sistemi informativi per la gestione delle immagini medicali. Ferrania Lifeweb si occupa in particolare dei cosiddetti sistemi Pacs (Picture Archiving and Communication System – Sistemi di Comunicazione e Archiviazione delle Immagini) e dei Sistemi Informativi Radiologici (Ris – Radiology Information System). Grazie a una gamma di prodotti innovativa, Ferrania ha realizzato importanti progetti in Italia e nel Regno Unito. L’accordo preliminare descrive i termini principali dell’operazione il cui perfezionamento è soggetto all’esito positivo della due diligence che avrà luogo nelle prossime settimane. Il calcolo del corrispettivo verrà effettuato nel corso della due diligence e si stima a oggi pari a circa 1,5 milioni di Euro. Le risorse finanziarie necessarie a Noemalife per il pagamento del corrispettivo derivano in parte dai mezzi propri rivenienti dall’Ipo del 2006 e in parte da strumenti di debito bancario in corso di definizione. A opinione del management delle due aziende l’acquisizione consentirà di valorizzare al meglio il know-how e i prodotti sviluppati da Ferrania inserendola in un trend di crescita grazie alle sinergie commerciali e tecniche con il Gruppo Noemalife. L’operazione garantisce a Noemalife un importante completamento della propria gamma prodotti e, grazie alla presenza di Ferrania nel Regno Unito, consentirà un significativo rafforzamento nel mercato estero. .  
   
   
KAITECH S.P.A.: IL CDA PROGETTO DI BILANCIO E IL BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2007 RICAVI CONSOLIDATI A QUOTA 37,5 MILIONI DI EURO CONTRO I 15,5 MILIONI DI EURO DELL’ESERCIZIO 2006, CON UNA CRESCITA DEL 142%  
 
Milano, 2 aprile 2008 - Il Consiglio di Amministrazione di Kaitech S. P. A. , nella seduta del 28 marzo i cui lavori sono terminati in data odierna 30 marzo, ha approvato il progetto di bilancio di esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2007. Di seguito, i principali dati di sintesi registrati nell’esercizio 2007. Bilancio Consolidato Del Gruppo Kaitech Al 31 Dicembre 2007 Come già comunicato al mercato il gruppo, precedentemente organizzato in due distinte strategic business unit (“Sbu”) - Card Management e Information Technology - nel corso dell’esercizio 2007 ha focalizzando il proprio core business nel settore dell’Information Technology. Lo scorso mese di luglio Kaitech ha infatti ceduto le attività connesse al produzione di macchine per la personalizzazione di carte plastiche, a seguito della vendita del pacchetto di controllo azionario di Matica Plc, sub-holding del settore del Card Management. A seguito di tale cessione, il gruppo Kaitech ha pertanto ridotto la presenza in questo specifico settore di attività. Proseguendo nel programma di ridefinizione del proprio pacchetto di partecipazioni, nel corso del mese di gennaio 2008, l’attuale Consiglio di Amministrazione di Kaitech, nominato l’8 novembre 2007, ha accettato di procedere allo studio di un progetto che prevede la possibilità di fare ingresso in un nuovo settore di attività, quale quello della produzione di energia da fonti rinnovabili (principalmente, con tecnologia eolica e fotovoltaica nonché, in minor misura, idroelettrica e biomasse), dove si prevede verranno focalizzati gli investimenti del gruppo nei prossimi esercizi. Tale progetto allo stato prevede un operazione di fusione per incorporazione tra Kaitech ed Eurinvest Energia S. P. A. (società holding di partecipazioni, controllata al 100% da Eurinvest Finanza Stabile S. P. A. , attiva nel settore della produzione di energia, che sta sviluppando progetti nel settore delle energie rinnovabili per la quasi totalità in Italia e in minor misura anche in Romania). Andamento economico I Ricavi netti consolidati realizzati nel 2007 si attestano a 37. 470 mila euro rispetto ai 15. 491 mila euro dell’esercizio precedente, con una variazione di 21. 980 mila euro. Il confronto non è significativo in quanto l’aumento è attribuibile al fatto che la controllata Gruppo Pro è entrata a far parte del perimetro di consolidamento dal mese di ottobre del 2006, partecipando ai risultati economici solo a partire dal quarto trimestre dell’esercizio precedente. I ricavi della Sbu Information Technology sono passati dai 13. 525 mila euro al 31 dicembre 2006 ai 37. 228 mila euro a fine dicembre 2007, mentre quelli residuali relativi al settore del Card Management sono passati dai 614 mila euro al 31 dicembre 2006 ai 36 mila eur o alla fine del mese di dicembre dell’esercizio in esame. Dopo l’acquisizione di Gruppo Pro e l’uscita dal settore del Card Management, le vendite della Sbu Information Technology rappresentano la totalità del fatturato del gruppo nell’esercizio in esame. I ricavi sono stati realizzati quasi totalmente in Italia. Il Risultato operativo lordo è negativo per 7. 622 mila euro, con un incidenza negativa pari al -20% sui ricavi netti, rispetto al -12% dell’esercizio precedente, in cui il Risultato operativo lordo era negativo per 1. 847 mila euro. Il Risultato operativo netto è negativo per 10. 973 mila euro, era negativo per 3. 694 mila euro nel precedente esercizio; tale flessione è riconducibile sia a maggiori ammortamenti, che sono passati dai 345 mila euro del periodo precedente a 799 mila euro al 31 dicembre 2007, sia a maggiori svalutazioni, passate da 1. 502 mila euro a 2. 552 mila euro. Le svalutazioni sono dovute in parte alla svalutazione di una partecipazione (pari al 10%) nel capitale sociale della E Money S. R. L. Detenuta da parte della controllata Ipm S. R. L. In liquidazione, per un importo pari a 1. 495 mila euro e in parte ad accantonamenti a fondi svalutazione su crediti commerciali in capo a Kaitech S. P. A. , non ritenuti più recuperabili, per 1. 040 mila euro. Il Risultato operativo netto conseguito dalla unica società rimasta nel settore del Card Management al 31 dicembre 2007 è negativo per 563 mila euro. Il Risultato operativo netto conseguito nel settore dell’Information Technology al 31 dicembre 2007 è negativo per 5. 090 mila euro (di cui 1. 495 mila euro derivanti dalla svalutazione della partecipazione pari al 10% nel capitale sociale della E Money S. R. L detenuta da Ipm Srl in liquidazione). Si rileva inoltre anche un peggioramento del Risultato operativo netto della capogruppo Kaitech Spa, negativo per 8. 732 mila euro al 31 dicembre 2007 (era negativo per 4. 563 mila euro al 31 dicembre 2006). Il Risultato netto consolidato presenta una perdita pari a 13. 569 mila euro rispetto al risultato negativo per 4. 040 mila euro dello stesso periodo dell’anno precedente. Rispetto al fatturato consolidato realizzato nell’esercizio 2007, pari a 37,5 milioni di euro, quello previsto nel piano presentato alla comunità finanziaria risultava essere pari a 70 milioni di euro. Lo scostamento tra i dati previsti e quelli consuntivi al 31 dicembre 2007 è imputabile sia all’uscita dall’area di consolidamento delle società appartenenti al settore del Card Management per le quali si prevedeva un fatturato pari a circa 29 milioni di euro, sia al minor fatturato realizzato dalle società appartenenti al settore dell’ Information Tecnology, che è stato pari a 37,2 milioni di euro, inferiore di circa il 9% rispetto a quanto preventivato. In termini di Ebitda consolidato (Risultato operativo lordo) lo stesso al 31 dicembre 2007 è stato negativo per (7,6) milioni di euro rispetto ai 3,9 milioni di euro previsti. Lo scostamento è imputabile ad una flessione dell’andamento della capogruppo Kaitech per circa 3,7 milioni di euro (negativo per 4,8 rispetto ai -1,1 milioni di euro previsti) derivante da maggiori costi operativi sostenuti dalla medesima e da accantonamenti a fondi rischi. Per la rimanente parte è imputabile al deconsolidamento delle società appartenenti al gruppo Matica Plc, operanti nella produzione di macchine per la produzione di carte plastiche (che era stato previsto positivo per 2,8 milioni di euro), ed ai risultati negativi per 2,8 milioni di euro conseguiti dalle società appartenenti al settore dell’Information Technology. In termini di Ebit consolidato (Risultato operativo netto) lo stesso al 31 dicembre 2007 è stato negativo per 11,0 milioni di euro rispetto ai 2,9 milioni di euro positivi programmati nel piano. Il peggioramento dell’Ebit, ulteriore rispetto all’Ebitda, è imputabile principalmente ad ammortamenti, alla svalutazione della partecipazione (pari al 10%) nel capitale sociale della E Money S. R. L. Detenuta dalla controllata Ipm S. R. L. In liquidazione, per un importo pari a circa 1,5 milioni di euro e ad accantonamenti, a fondo svalutazione, su crediti commerciali non ritenuti più recuperabili per circa 1 milione di euro in capo a Kaitech S. P. A. Andamento patrimoniale Rispetto ai dati presentati nel bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2006, le principali variazioni nelle attività correnti sono determinate da riduzioni delle disponibilità liquide per 2. 661 mila euro e dei crediti commerciali, degli altri crediti e delle rimanenze di magazzino imputabili principalmente al deconsolidamento di Matica Plc ed a una riduzione della voce ratei e risconti attivi. Le immobilizzazioni immateriali si riducono di 8. 395 mila euro principalmente per il venir meno del valore di iscrizione degli avviamenti relativi alle società Matica System Srl, Digicard, Matica Swiss, Matica Asia Pacific, Matica China e Matica Plc, a seguito del deconsolidamento delle stesse, ed in misura minore per effetto del venir meno di costi di sviluppo non più iscritti sempre a seguito del deconsolidamento di Matica Plc. Nella voce totale altre Immobilizzazioni si assiste da una parte a un decremento della voce delle altre Immobilizzazioni che afferisce principalmente : - alla già citata svalutazione pari a 1. 495 mila euro della partecipazione pari al 10% in E money Srl detenuta da Ipm S. R. L. , iscritta in precedenza per 1. 500 mila euro; - ad una riduzione della posta relativa alle imposte differite attive per un valore pari a 1. 137 mila euro. Dall’altra parte si assiste ad una crescita dei crediti di natura finanziaria per 720 mila euro, relativi alla sottoscrizione di un piano di rientro con la società Matica System Srl avente scadenza successiva ai 12 mesi. Infine è stata iscritta una nuova voce, Altre partecipazioni costituenti attività finanziarie disponibili alla vendita, relativa alla partecipazione detenuta al 32,46% in Matica Plc, quotata all’Aim di Londra, in precedenza consolidata integralmente in quanto controllata al 50,46%. Il valore di iscrizione, pari 2. 962 mila euro, tiene conto del diverso criterio di valutazione di tale posta, in quanto la stessa, a seguito del deconsolidamento di Matica Plc e della constatata assenza in capo alla Kaitech di rapporti di collegamento col la Matica Plc stessa, è stata iscritta tra le altre partecipazioni costituenti attività finanziarie disponibili alla vendita e valutata al suo fair value. Il fair value della stessa è stato determinato sulla base del valore del titolo di Matica Plc, risultante presso l’Aim di Londra alla data del 31 dicembre 2007 (pari a 0,665 pound per azione). La differenza rispetto alla precedente valutazione è stata iscritta in apposita riserva negativa di patrimonio netto, come meglio indicato nelle note illustrative al bilancio, per un importo pari a –2. 742 mila euro. Rispetto ai dati presentati nel bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2006 occorre evidenziare che le variazioni delle poste del passivo corrente afferiscono principalmente ad una riduzione i) degli altri debiti per 4. 839 mila euro, derivanti principalmente dal pagamento di impegni assunti in precedenti esercizi (imputabile in massima parte al pagamento della rata a saldo pari a 2. 200 mila euro a favore dei soci cedenti la Gruppo Pro Spa e per 960 mila euro al pagamento delle ultime tre rate previste a favore del socio cedente il 49% di Matica System Srl) e ii) della voce dei ratei e risconti per 300 mila euro. Di converso si assiste ad una crescita dei debiti bancari per 1. 171 mila euro e dei debiti finanziari a breve termine per 1. 501 mila euro connessi a finanziamenti, fruttiferi di interessi, di cui i) circa 700 mila euro concessi dal socio di riferimento, Eurinvest Finanza Stabile Spa, a Kaitech Spa e ii) circa 800 mila euro concessi alla controllata Gruppo Pro Spa da Finleasing Lombarda Spa, (parte correlata ). Si assiste inoltre ad un incremento dei fondi rischi per 2. 370 mila euro, principalmente per effetto di stanziamenti effettuati i) per circa 1. 150 mila euro in Kaitech Spa a fronte di rischi di natura fiscale e per cause legali in corso, ii) per 719 mila euro in Gruppo Pro Spa a fronte di oneri da sostenere per incentivazioni all’esodo di personale dirigente e impiegatizio, ed infine iii) per 752 mila euro in Ipm Srl in liquidazione per rischi di natura fiscale e legale. Le passività non correnti hanno subito una riduzione pari a 2. 213 mila euro, principalmente riconducibile al rimborso, alla scadenza prevista, di due rate di in programma di ristrutturazione del debito verso Istituti di Credito ed al decremento del fondo Tfr e Tfm. Andamento finanziario La Posizione Finanziaria Netta consolidata risulta negativa per 9. 293 mila euro, mentre quella registrata al 31 dicembre dell’esercizio precedente era negativa per 5. 914 mila euro. In particolare si assiste ad una riduzione delle disponibilità liquide che passano da 3. 192 mila euro al 31 dicembre 2006 a 530 mila euro a fine dicembre 2007. I crediti finanziari correnti pari a 195 mila euro sono relativi alla quota, in scadenza entro i 12 mesi, di un piano di rientro sottoscritto tra Matica System Srl e Kaitech Spa. Si assiste ad una crescita dell’indebitamento finanziario corrente per circa 2. 628 mila euro dovuta all’incremento del debito verso il sistema bancario e verso altri finanziatori. I crediti finanziari non correnti, pari a 720 mila euro, sono relativi alle rate in scadenza oltre i 12 mesi del piano di rientro sottoscritto tra Matica System Srl e Kaitech Spa, mentre la voce debiti bancari non correnti, pari a 3. 495 mila euro, è relativa ad un programma di ristrutturazione dei debiti verso gli Istituti di Credito, sottoscritto in data 14 aprile 2005, che prevede il rientro dall’esposizione complessiva in n. 15 rate semestrali da 500 mila euro cadauna, con decorrenza dal mese di luglio 2005. Alla data del 31 dicembre 2007 il debito residuo a scadere ammonta a complessivi 4. 495 mila euro (tenuto conto della quota a breve termine pari a 1. 000 mila euro), dopo aver rimborsato le due rate scadenti nel corso dell’esercizio in esame. Eventi successivi alla chiusura dell’esercizio ed evoluzione prevedibile della gestione Come già comunicato al mercato in data 14 gennaio 2008, il Consiglio di Amministrazione di Kaitech S. P. A. Ha esaminato ed accettato la proposta pervenuta da Eurinvest Finanza Stabile S. P. A. , anche in nome e per conto della controllata totalitaria Eurinvest Energia S. P. A. , nella quale è stato formalizzato l’interesse a studiare insieme a Kaitech S. P. A. Un’operazione str aordinaria che ipotizza la fusione di quest’ultima con Eurinvest Energia S. P. A. Il Consiglio di Amministrazione di Kaitech ha deliberato di accettare la proposta e di dare inizio alla fase di studio ed approfondimento di tutte le problematiche relative alla prospettata operazione di fusione Kaitech S. P. A ed Eurinvest Energia S. P. A. La prevista operazione di fusione per incorporazione di Eurinvest Energia S. P. A. E Kaitech S. P. A. , oltre a rafforzare patrimonialmente Kaitech, permetterà alla stessa di inserirsi in un nuovo settore di investimento, quale quello della produzione di energia da fonti rinnovabili (principalmente, con tecnologia eolica e fotovoltaica nonché, in minor misura, idroelettrica e biomasse), che presenta prospettive economiche positive. Nei primi mesi del 2008 Eurinvest Finanza Stabile S. P. A, socio di riferimento di Kaitech, al fine di garantire la continuità aziendale ha provveduto ad effettuare ulteriori finanziamenti rispetto a quelli già erogati nel corso del esercizio 2007. Tali finanziamenti, ammontanti a 1,3 milioni di euro, sono stati successivamente convertiti in versamenti in conto futuro aumento di capitale. Eurinvest Finanza Stabile ha altresì assunto l’impegno a garantire l’erogazione delle risorse finanziarie necessarie al gruppo per un regolare svolgimento delle proprie attività. Bilancio Della Capogruppo Kaitech S. P. A. Al 31 Dicembre 2007 La Capogruppo Kaitech S. P. A. In quanto holding di partecipazioni non ha realizzato ricavi significativi. La stessa presenta un risultato operativo lordo negativo per 4. 818 mila euro – era negativo per 3. 390 mila euro dello scorso esercizio. Il risultato è dovuto prevalentemente per i costi sostenuti per le attività di consulenza di carattere legale, fiscale, amministrativo e finanziario riferite alla gestione delle partecipazioni e ad accantonamenti a fondi rischi di natura fiscale e per procedimenti in corso di natura legale e all’accantonamento a fondo rischi su partecipazioni per le perdite conseguite dalla partecipata Ipm Srl in liquidazione che hanno portato la stessa ad avere un patrimonio netto negativo per circa 585 mila euro. Il risultato operativo netto è negativo per 8. 732 mila euro, era negativo per 4. 563 mila euro al 31 dicembre 2006. Tale flessione è stata determinata principalmente i) da svalutazioni su crediti non ritenuti più esigibili per 1. 057 mila euro, ii) dalla svalutazione completa della partecipazione pari al 100% detenuta in Ipm Srl in liquidazione, per un importo pari a 1. 741 mila euro e iii) dalla svalutazione di 1. 125 mila euro della partecipazione detenuta in Card Solution Ag, effettuata per adeguare il valore della partecipazione alla quota di patrimonio netto contabile della partecipata, spettante a Kaitech. La situazione economica al 31 dicembre 2007 chiude con un perdita netta pari a 10. 333 mila euro - rispetto alla perdita di 7. 001 mila euro del 2006 - dopo aver proceduto alla svalutazione della voce imposte differite attive per 751 mila euro, in quanto ritenute non più recuperabili. Deliberazioni ai sensi dell’art. 2446 C. C. In Kaitech S. P. A. L’assemblea degli Azionisti, tenutasi in data 14 gennaio 2008, aveva deliberato di rinviare fino all’approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2007 l’adozione dei provvedimenti ritenuti più opportuni per la copertura delle perdite conseguite al 31 ottobre 2007. Alla data del 31 dicembre 2007 la perdita di periodo di Kaitech S. P. A risulta essere pari ad 10. 332. 550 euro che, sommata alle perdite al 31 dicembre 2006 rinviate a nuovo, evidenzia una perdita cumulata di 17. 333. 767 euro. Nelle more della valutazione da parte del Consiglio di Amministrazione dell’operazione di fusione per incorporazione di Eurinvest Energia Spa, stanti le esigenze finanziarie della Società e delle sue partecipate, il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto opportuno sottoporre all’Assemblea la seguente proposta di deliberazione : - di approvare il bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2007 e la relazione del Consiglio di Amministrazione dalla quale risulta una perdita di periodo di Euro 10. 332. 550 che, sommata alle perdite al 31 dicembre 2006 rinviate a nuovo, evidenzia una perdita cumulata di Euro 17. 333. 767, - di ripianare integralmente dette perdite come segue: - quanto a Euro 4. 795. 093 mediante utilizzo dell’intera riserva sovrapprezzo azioni, - quanto a Euro 343. 760 mediante utilizzo dell’intera riserva costituitasi a seguito di riduzione del valor nominale delle azioni da 0,52 euro a 0,18 euro per azione, a seguito di delibera Assembleare del 1 febbraio 2006, - quanto a Euro 206. 016 mediante utilizzo della riserva in conto copertura perdite, - quanto a Euro 224. 243 mediante utilizzo della riserva “Ias”, - quanto a Euro 14. 743. 570,88 mediante abbattimento del capitale sociale da attuarsi riducendo il valore nominale di ciascuna azione da € 0,18 a € 0,015 e costituzione di una riserva a seguito della riduzione del valor nominale delle azioni per complessivi Euro 236. 824,88. A seguito di tale deliberazione, il Capitale Sociale residuerebbe in Euro 1. 340. 324,63 suddiviso in n. 89. 354. 975 azioni ordinarie del valore nominale di € 0,015 cadauna. La documentazione relativa al progetto di bilancio di esercizio al 31 dicembre 2007 verrà posta a disposizione del pubblico presso la sede sociale, Borsa Italiana S. P. A e sul sito web www. Kaitech. It nei termini prescritti dalla legge. Approvazione del bilancio nel maggior termine previsto dall’art. 2364, 2° comma, C. C. Usufruendo della facoltà concessa dall’art. 2364, 2° comma del codice civile e dall’art. 29 dello Statuto , il Consiglio di Amministrazione ha utilizzato il maggior termine di 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio per convocare l’Assemblea chiamata ad approvare il bilancio al 31 dicembre 2007. La ragione che ha indotto il Consiglio di Amministrazione ad adottare tale scelta risiede nell’opportunità di rappresentare agli Azionisti in maniera organica e contestuale tutte le operazioni di carattere straordinario allo studio e ciò per consentire la migliore informativa possibile e la più consapevole scelta in ordine ai provvedimenti da adottare sia in relazione alla copertura delle perdite cumulate della Società sia in relazione alla ipotesi di fusione per incorporazione tra Kaitech S. P. A ed Eurinvest Energia S. P. A. Approvata dal Cda l’emissione di un warrant a pagamento In data odierna, il Cda, nell’ambito di un più ampio piano di operazioni straordinarie finalizzate al riequilibrio patrimoniale e finanziario ed al rilancio della Società, ha deliberato di proporre all’Assemblea l’emissione di numero 89. 354. 975 warrant a pagamento, pari al numero delle azioni attualmente in circolazione, alle seguenti condizioni : - Rapporto di esercizio: 1 warrant per ogni azione in circolazione - Prezzo di emissione: 0,12 euro per ogni warrant, - Prezzo di esercizio: 0,35 euro per ogni warrant, - L’esercizio del warrant potrà avvenire a partire dal 1 dicembre 2008 fino a tutto il 31 dicembre 2011, secondo regole che verranno definite in un prossimo Consiglio di Amministrazione. .  
   
   
17TH WORKSHOP ON ADVANCES IN ANALOGUE CIRCUIT DESIGN A A C D 2008 8-10 APRILE 2008 - AULA VOLTA DELL’UNIVERSITÀ DI PAVIA  
 
Pavia, 2 aprile 2008 - L’università di pavia ospita dall’8 al 10 aprile il 17°Workshop on Advances in Analog Circuit Design (Aacd), annuale appuntamento internazionale (avviato nel 1992) che riunisce esperti nella progettazione di circuti integrati analogici, direttamente impegnati nella ricerca e nel progresso del settore della microelettronica. “Il Workshop Aacd diventa quindi l’occasione di presentazioni e discussioni ad alto livello nel settore della microelettronica analogica – spiega il prof. Rinaldo Castello del dipartimento di Elettronica dell’Università di Pavia, organizzatore del workshop – Siamo davvero onorati di ospitare il workshop, in quanto il workshop Aacd si tiene anno per anno in sedi con alta presenza di esperti del settore. E’ dunque un importante riconoscimento dell’intensa attività di ricerca nel campo della microelettronica portata avanti dalla nostra Università, riconosciuta ormai a livello mondiale, sia per la didattica, sia per il crescente numero di aziende di microelettronica che hanno aperto importanti design center nella zona. ” Il workshop, della durata di tre giorni, verterà su tre temi specifici: “High-speed clock and data recovery”, “High- performance amplifiers”, “Power management”. Ogni giornata prevede sei relazioni a invito e una tavola rotonda a fine lavori. L’aacd 2008 e’ organizzato dall’Università di Pavia in collaborazione con l’Associazione Culturale “Microelectronics Events” e con il Chapter Italiano della Ieee-sscs. In aggiunta alcune aziende del settore quali Accent, Ams, Marvell, Maxim, National, e Stm hanno sponsorizzato e partecipano all’evento. Più di cento le registrazioni pervenute, la maggior parte delle quali da ricercatori stranieri, che quindi avranno l’opportunità di vistare l’Università di Pavia e la città. Il programma finale di Aacd 2008 è consultabile sul sito http://www. Microelectronicsevents. Com/aacd08/program_white. Html .  
   
   
UNDERSTANDING AND MANAGING GLOBALISATION AND TRANSITION CARIPLO PROGRAMME  
 
Pavia, 2 aprile 2008 - Un corso aperto a 30 laureati italiani e stranieri, per conoscere a fondo i processi di globalizzazione e transizione. L’avvio dall’anno accademico 2008-2009. Domande entro il 30 giugno 2008. È stato pubblicato il bando per l’avvio del corso Cariplo su Understanding and Managing Globalisation and Transition una proposta congiunta delle Facoltà di Economia, Giurisprudenza e Scienze politiche dell’Università degli Studi di Pavia, con il sostegno finanziario della Fondazione Cariplo. Il corso Understanding and Managing Globalisation and Transition si propone di fornire agli studenti una conoscenza dei problemi istituzionali, economici e culturali impliciti nei processi di globalizzazione e transizione. Si rivolge a laureati italiani e stranieri ed è organizzato in due semestri; saranno ammessi a ciascun semestre 20 studenti dell’Università di Pavia e 10 studenti di altre università, italiane o straniere. Il programma prevede due corsi principali, uno per semestre, ciascuno diviso in due moduli separati: - Democracy and the Rule of Law (Ottobre-dicembre 2008) Modulo 1: Democracy and participation as a resource for transition (20 ore). Modulo 2: The rule of law in the international system (20 ore). - Transitions and the Global Market (Marzo-maggio 2009). Modulo 1: Policies and management of transition (20 ore). Modulo 2: Challenges of the global market (20 ore). Gli studenti dovranno scegliere uno dei due corsi e frequentare entrambi I moduli. Il termine ultimo per la presentazione delle domande di ammissione è il 30 giugno 2008. Maggiori informazioni e dettagli sui documenti da allegare alla domanda di ammissione sono sul bando e alla pagina web www. Unipv. It/cariplo Il programma Cariplo mette a disposizione in ogni semestre 10 borse di studio di 1. 200, 00 euro per i migliori 10 studenti dell’Università di Pavia e borse di studio di 3. 000,00 euro per i partecipanti stranieri. Understanding and Managing Globalisation and Transition è aperto anche agli studenti Erasmus: per loro non è previsto alcun supporto finanziario, ma il riconoscimento di 6 crediti formativi. .  
   
   
RICERCATORI STRANIERI IN ITALIA? ATTRATTIVITÀ E LIMITI DEL NOSTRO PAESE NELL’ACCOGLIERE I TALENTI SE NE È DISCUSSO IERI NELL’AULA MAGNA DELLA SISSA E IL 16 APRILE NEL CORSO DELLA GIORNATA DI APERTURA DI FEST, LA FIERA INTERNAZIONALE DELL’EDITORIA SCIENTIFICA  
 
Trieste, 2 aprile 2008 - La “fuga dei cervelli” è ormai diventata un’espressione anche troppo abusata per indicare l’emigrazione di neo-laureati, dottorati e scienziati verso università e istituti stranieri. Tuttavia la globalizzazione della scienza e degli scienziati non è di per sé un fenomeno negativo. Anzi, la mobilità degli studiosi caratterizza la ricerca nella sua essenza. Il vero problema è la limitata attrattività del nostro Paese per i ricercatori stranieri. Difficoltà economiche, burocratiche, scarsa assistenza e capacità d’accoglimento rendono, infatti, difficile la vita di un ricercatore straniero in Italia. Proprio da Trieste, città internazionale per eccellenza, parte un dibattito su questo tema di importanza fondamentale per la ricerca e la formazione. La mobilità internazionale è un elemento essenziale infatti per la formazione e il lavoro di ricerca. Purtroppo, quanti provengono da Paesi per i quali è necessario un visto per entrare in Italia sono particolarmente ostacolati in quanto, se sprovvisti di un permesso di soggiorno in originale, non possono uscire dall’Italia per prendere parte a scuole specialistiche, convegni internazionali, workshop ecc. Difficoltà che sottolinea Emily Ngubia Kuria, studentessa di dottorato in neuroscienze cognitive della Sissa, proveniente dal Kenya: «Dal 19 al 23 marzo scorso avrei voluto partecipare a un’importante conferenza a Copenhagen. Ma non sono potuta partire perché il mio permesso di soggiorno, richiesto nel mese di ottobre 2007, ancora non è pronto». In una lettera indirizzata al Questore di Trieste, i direttori delle principali realtà scientifiche internazionali insediate a Trieste (si veda allegato) auspicano un intervento, anche a livello nazionale, al fine di rendere più agevole l’arrivo e la permanenza in città di chi, con la propria attività di studio e ricerca, contribuisce attivamente a diffondere nel mondo l’immagine internazionale di Trieste “Città della Scienza”. Studenti e ricercatori stranieri, infatti, devono affrontare forti disagi per la complessità burocratica della procedura di richiesta del permesso di soggiorno che comporta anche lunghe ore di attesa in Questura per presentare foto e altri documenti. Il rilascio del permesso, inoltre, che avviene in media dopo circa 7 mesi, spesso coincide con la sua scadenza, e perciò se ne deve richiedere subito il rinnovo. Dal 21 febbraio di quest’anno l’ingresso in Italia dei ricercatori provenienti da Paesi non appartenenti all’Unione Europea è regolato dal nuovo decreto legislativo n. 17/2008 che, recependo una direttiva comunitaria, introduce un visto ad hoc per fini di ricerca. Il decreto, tuttavia, non è ancora operativo, per la mancanza di alcuni provvedimenti amministrativi di attuazione. «Con il nuovo decreto legislativo n. 17/2008, - commenta in proposito Andrea Crivelli, responsabile delle risorse umane di Sincrotrone Trieste - l’Italia ha finalmente recepito la normativa europea per l’ammissione in Italia dei ricercatori. Ma è riuscita a crearsi un nuovo problema, bloccando il provvedimento che, di fatto, abilita gli Enti ad avviare la convenzione di accoglienza. Siamo di fronte a un paradosso: se prima del decreto, quando non c’era una regola specifica, entrare in Italia era molto difficile, ora è diventato addirittura impossibile». L’università degli Studi di Trieste, la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, gli Enti scientifici triestini, studenti e ricercatori stranieri ne discutono oggi 1 aprile 2008 (alle 16. 30) presso l’Aula Magna della Sissa con Carlo Baffi (Dirigente Ufficio Immigrazione della Questura di Trieste), Fabio Petracci (avvocato, Foro di Trieste), Andrea Crivelli (Responsabile Risorse Umane Sincrotrone – Trieste), Nataliya Shcherbakova (dottoranda Sissa). Sono stati invitati a intervenire l’Assessore al Lavoro, Formazione, Università e Ricerca Roberto Cosolini e gli onorevoli Valentina Aprea e Walter Tocci. Il dibattito è moderato dalla giornalista Daniela Picoi. Di ricerca e internazionalità, attrattività e limiti del nostro Paese nell’accogliere talenti stranieri si discuterà approfonditamente il prossimo 16 aprile alla Fiera Internazionale dell’Editoria Scientifica, a Trieste, con l’assessore Roberto Cosolini, il direttore della Sissa Stefano Fantoni, il rettore dell’Università di Trieste Francesco Peroni, la studentessa di dottorato di neuroscienze della Sissa Emily Ngubia Kuria e il giornalista Michele Mezza (Rai International). .  
   
   
BOLZANO: BANDO DI CONCORSO PER GLI INSEGNANTI DI RELIGIONE  
 
 Bolzano, 2 aprile 2008 È stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale n. 11 del 25 marzo scorso (Supplemento n. 1), il bando di concorso relativo all´insegnamento della religione cattolica nella scuola primaria e nella scuola secondaria di I e Ii grado. I docenti di religione devono essere in possesso dell’idoneità permanente rilasciata dall’Ordinario diocesano, idoneità che si consegue solo dopo tre anni di servizio prestati in provincia di Bolzano. Per i primi tre anni viene rilasciata l’idoneità temporanea. L’abilitazione per l’insegnamento della religione cattolica conseguita in altre province risulta carente dei contenuti disciplinari, previsti nell’esame di abilitazione a Bolzano: Per questa ragione tali contenuti devono essere integrati in occasione dei concorsi banditi in provincia. Altri fattori di natura legislativa ed ordinamentale risultano differenziati rispetto al restante territorio nazionale. Nel restante territorio nazionale il compito di verificare l’opportuna conoscenza dei contenuti disciplinari è demandata alle singole diocesi, mentre in provincia di Bolzano è verificabile tramite le procedure concorsuali. Le domande per la partecipazione al concorso devono pervenire entro e non oltre giovedì 24 aprile 2008 (fa fede la data del timbro postale) all´Ufficio Amministrazione del Personale Insegnante 17. 2 dell’Intendenza Scolastica Italiana che ha sede in via del Ronco, 2 a Bolzano dove gli interessati si possono rivolgere per ulteriori informazioni (Cristano Zuccoli tel 0471 411350 Fax 0471 411399 Mail cristano. Zuccoli@provincia. Bz. It). Il bando di concorso ed i moduli per l´iscrizione sono disponibili nella prima pagina del sito www. Provincia. Bz. It/intendenza-scolastica .  
   
   
SCUOLA SARDA, I FONDI PER BORSE DI STUDIO E LIBRI IN COMODATO D´USO  
 
Cagliari, 2 Aprile 2008 - Diritto allo studio, pari opportunità e supporto alle famiglie: con oltre 11 milioni di euro ripartiti fra i Comuni dell´Isola, la Regione Sardegna garantisce borse di studio agli studenti, dalle elementari alle superiori, e stanzia altri 3 milioni per i libri di testo in comodato d´uso. Tre le misure licenziate dalla Giunta regionale per garantire le pari opportunità degli studenti delle scuole sarde, secondo lo spirito di questa amministrazione regionale che continua ad investire sull´istruzione. Con l´approvazione della delibera di ieri sono stati stanziati 3 milioni di euro per la concessione, nell´anno scolastico 2008/9, di contributi alle scuole pubbliche secondarie di Ii grado per l´acquisto di libri di testo da dare in comodato d´uso agli studenti appartenenti a famiglie svantaggiate, riducendo la spesa per le famiglie. L´acquisto di libri e dizionari infatti pesa rilevantemente sui bilanci familiari superando il 60% della spesa scolastica complessiva, con un´incidenza di circa il 50% in più negli istituti secondari di Ii grado rispetto a quella della scuola secondaria di I grado. Lo stanziamento, aumentato rispetto a quello di due anni fa (i cui riscontri sull´utilizzo dei fondi sono più che positivi), ripartisce le risorse tra tutte le scuole pubbliche secondarie di Ii grado in base al numero degli alunni iscritti. Per gli studenti appartenenti a famiglie che versano in condizioni economiche svantaggiate, che frequentano le scuole pubbliche secondarie di I e Ii grado dell´Isola, la Giunta ha stanziato la somma di 5 milioni di euro per borse di studio. La suddivisione è fatta tra tutti i Comuni della Sardegna in base alla popolazione residente in età scolare. La delibera ha anche il fine di stimolare lo studio negli studenti e di sottolineare il merito scolastico. A sostegno delle spese sostenute dalle famiglie per l´istruzione, la Regione ha inoltre ripartito tra tutti i Comuni della Sardegna in base alla popolazione residente in età scolare la somma complessiva di 6 milioni e 729mila e 609 euro destinata all´erogazione di borse di studio in favore degli alunni frequentanti le scuole primarie e secondarie di I e Ii grado, sia statali che paritarie. .  
   
   
CALENDARIO PER L´ANNO SCOLASTICO 2008/2009. IN CLASSE DAL 15 SETTEMBRE AL 6 GIUGNO IN TUTTA L´EMILIA-ROMAGNA.  
 
Bologna, 2 aprile 2008 - Per il prossimo anno scolastico, tutti i bambini e i ragazzi dell’Emilia-romagna saranno sui banchi di scuola dal 15 settembre al 6 giugno, sospenderanno la frequenza per le vacanze natalizie dal 24 dicembre 2008 al 6 gennaio 2009, per quelle pasquali dal 9 al 14 aprile, per un totale di 205 giorni di lezione. E’ questo in sintesi il calendario per l’anno scolastico 2008/2009, contenuto nella delibera approvata dalla Giunta regionale. “Quest’anno in via sperimentale – spiega l’assessore regionale alla Scuola, Paola Manzini - per assicurare una maggiore omogeneità territoriale al periodo di apertura delle scuole e per contenere il costo dei servizi di supporto assicurati dagli enti locali, come il trasporto scolastico e la mensa, la Regione ha deciso di stabilire in maniera non modificabile le date di inizio e termine delle lezioni. Allo stesso modo, sono state fissate dalla delibera le festività di rilevanza nazionale ed i periodi di sospensione delle lezioni”. “Prima dell’approvazione della Giunta – aggiunge Manzini – la proposta di delibera ha avuto l’assenso della Conferenza per il sistema formativo e della Commissione regionale tripartita, così come previsto dalla legge”. Gli istituti scolastici, nell’esercizio della loro autonomia e per fare fronte alle esigenze derivanti dai piani dell’offerta formativa, possono procedere ad adattamenti del calendario, ma devono assicurare il rispetto del limite minimo di 200 giorni di insegnamento, come indicato dal decreto legislativo 297 del 1994. In ogni caso le scuole devono prevedere l’articolazione delle lezioni in non meno di cinque giorni settimanali e assicurare il rispetto del monte ore annuale, pluriennale o di ciclo previsto per le singole discipline e attività obbligatorie. La delibera prevede inoltre che gli adattamenti apportati dalle scuole al calendario devono essere comunicati in tempo utile agli enti locali che devono organizzare i servizi di supporto alle famiglie. .  
   
   
A RICCIONE 350 BAMBINI PROTAGONISTI DEL GREEN LINK DAY. APPUNTAMENTO IL 3 APRILE MATTINA PER L´ATTO FINALE DEL PROGETTO INTERNAZIONALE CHE VEDE COME PARTNER L´ASSESSORATO AL TURISMO DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA  
 
Bologna, 2 aprile 2008 - - L’ambiente e il rispettoso uso della risorse naturali è uno degli argomenti più trattati e analizzati in quest’ultimo periodo. Facendo leva sulla sensibilità e sulla creatività dei bambini di 17 classi delle scuole elementari di ben 8 Comuni della provincia di Rimini e 2 della Repubblica di San Marino, l’assessorato al Turismo e Commercio della Regione Emilia-romagna, in collaborazione con il Comune di Riccione, darà vita al “Green Link Day – Favole in bicicletta”. L’appuntamento è fissato per giovedì 3 aprile, dalle ore 9 a Riccione, parco della Resistenza (in caso di maltempo al Parco Oltremare). Durante l’inverno appena trascorso, coordinati dai membri dell’associazione Arcipelago Ragazzi, gli insegnanti delle scuole elementari di Cattolica, Gemmano, Misano Adriatico, Montefiore Conca, Morciano di Romagna, Riccione, San Clemente, San Giovanni in Marignano e della Repubblica di San Marino (Castello di Faetano) hanno condotto un originale lavoro didattico-creativo-ambientale il cui risultato è la costruzione di 13 biciclette fantastiche e altrettanti originali racconti. Le biciclette saranno così i mezzi di trasporto prediletti per compiere i percorsi sviluppati dal progetto, e al tempo stesso i mezzi che i bambini hanno scelto per far correre la loro fantasia e le loro storie. Nella mattinata riccionese i 350 alunni delle elementari diventeranno così attori e spettatori di questo importante momento ludico-ambientalista, raccontando pubblicamente le loro storie e ascoltando quelle degli altri bambini. Alle ore 11 prenderà poi vita il divertente e coinvolgente spettacolo teatrale “Circus Colombazzi” della Compagnia Fratelli di Taglia. Il Green Link Day proseguirà poi al Parco Oltremare dove i bambini si trasferiranno per il pranzo e dove, nel pomeriggio, potranno assistere allo spettacolo dei delfini. L’evento di Riccione rappresenta l’atto finale del Progetto europeo Green Link – Spazi verdi periferici (Interreg Iiib Medocc) che oltre alla Regione Emilia-romagna vede la partecipazione del Comune di Firenze (capofila del progetto), delle Regioni Toscana e Sardegna, coinvolgendo anche Grecia, Portogallo e Spagna. I rappresentanti dei partner del progetto comunitario saranno presenti alla manifestazione mentre il giorno successivo all’evento, venerdì 4 sempre a Riccione, terranno una riunione per fare il punto sullo sviluppo dei lavori e avranno anche la possibilità di visitare alcune bellezze del territorio (in particolare la fortezza di Montefiore Conca e le Grotte di Onferno). Green Link – Spazi verdi periferici Il progetto ha l’obiettivo di individuare strategie di sviluppo per una pianificazione rispettosa degli spazi verdi periferici e creare forti sinergie tra i territori urbani della costa emiliano romagnola e le più interessanti aree naturali delle colline circostanti. La Regione Emilia-romagna ha pertanto sviluppato alcune linee d’intervento: valorizzare un’offerta turistica diversificata e mirata a promuovere le qualità ambientali, locali ed evocative del territorio; aumentare le connessioni fra le diverse offerte turistiche già presenti; potenziare le principali aste fluviali; educare a un corretto uso delle risorse naturali; diffondere la sensibilità ambientale fra cittadini e turisti. Il progetto Green Link ha fornito l’opportunità di mettere in rete, coordinare e omogeneizzare gli interventi da realizzare sul territorio intercomunale, promuovere la conoscenza delle risorse e dei fabbisogni dell’area di progetto, proporre un sistema di itinerari usufruibile da un’utenza il più possibile diversificata. Il progetto si è sviluppato sul territorio della Provincia di Rimini, dal centro di Riccione fino ai confini dell’Emilia-romagna con la Repubblica di S. Marino e con le Marche, con lo studio di un percorso ciclabile naturalistico con valenza turistico–didattica di collegamento tra la zona marittima e i territori dell’entroterra. Il progetto definisce due circuiti collegati tra loro. Il primo, di facile accessibilità, si sviluppa per circa 14 Km. Nel territorio del Comune di Riccione, in zone d’interesse ambientale e fluviale. Il secondo, con un itinerario di circa 50 Km. , collega 13 Comuni dell’entroterra e tocca alcune aree straordinarie: la Zolfatara nei Comuni di Gemmano e di Montefiore Conca, quale meta culturale e area di collegamento tra il paesaggio fluviale e quello del sistema collinare; la foce del fiume Conca nel Comune di Misano Adriatico, zona di convivenza tra elementi naturali e ambientali in zone a elevata urbanizzazione; l’ex fornace lungo il rio Melo nel Comune di Riccione, testimonianza di archeologia industriale e della sua riconversione in spazio ludico; l’anello ciclabile lungo il rio Melo e il rio Marano, collegamento tra le aree sportive e ricreative esistenti nel Comune di Riccione. .  
   
   
LA SCIENZA ITALIANA SUL TETTO DEL MONDO  
 
 Roma, 2 aprile 2008 - “Auguro pieno successo a questa spedizione – ha detto stamattina Napolitano consegnando la bandiera italiana a Silvio Mondinelli, alpinista della Guardia di Finanza –, una nuova sfida che porterà il sapere italiano in prima linea negli studi climatici a livello internazionale. Con la speranza che la vetta sia raggiunta proprio il 2 giugno: sarebbe un grande regalo per la Repubblica italiana”. Durante la visita, Agostino Da Polenza, presidente del Comitato Evk2cnr, ha illustrato il progetto Share Everest al Presidente Napolitano. Gli ha parlato del sensore di temperatura che verrà portato in cima all’Everest e che consentirà, in ogni momento, di conoscere in tempo reale la temperatura misurata a 8. 850 metri, il punto più alto del pianeta Terra. Un dato unico e irripetibile, ma soprattutto simbolico perché rappresenterà il punto di contatto più elevato tra cielo e terra. Paolo Bonasoni del Cnr-isac, coordinatore scientifico del progetto Share, ha spiegato al Presidente il funzionamento della stazione di monitoraggio climatico che verrà installata ottocento metri più sotto, all’altezza di Colle Sud, e sarà in grado di monitorare anche umidità, radiazione solare, direzione e velocità del vento, dati atmosferici preziosi per lo studio del clima. Tutte le informazioni raccolte da questa stazione andranno a completare i dati e le strumentazioni della rete Share già presenti in Nepal a diverse altitudini. “Sono felice di constatare, fra i ricercatori, una passione crescente nei confronti della scienza – ha commentato il Presidente Napolitano – nonostante le difficoltà legate al mondo della ricerca scientifica. Auspico un sempre maggior impegno delle istituzioni nel sostenere i progetti scientifici, soprattutto quelli di respiro internazionale come Share – Everest”. “Sono felice di constatare, fra i ricercatori, una passione crescente nei confronti della scienza – ha commentato il Presidente Napolitano – nonostante le difficoltà legate al mondo della ricerca scientifica. Auspico un sempre maggior impegno delle istituzioni nel sostenere i progetti scientifici, soprattutto quelli di respiro internazionale come Share – Everest”. “Sono contento che l’Europa sia riuscita a portare avanti una politica integrata per clima ed energia” ha detto poi Napolitano rivolgendosi in particolare a Christophe Bouvier, Direttore e rappresentante regionale Unep Europa, che ha fatto parte della delegazione italiana che ha presentato il progetto Share Everest al Quirinale. Della delegazione hanno fatto parte anche Luciano Maiani, Presidente del Cnr; Pier Carlo Sandei Associate Programme Officer di Unep, Milvia Boselli dell’Università di Padova, Davide Zulian, vicepresidente del Comitato Evk2cnr, Gian Pietro Verza, guida alpina e responsabile delle stazioni di monitoraggio del Comitato, Francesca Steffanoni e Stefania Mondini, sempre del Comitato Evk2cnr. La delegazione è stata accompagnata dall’onorevole Erminio Quartiani, presidente Gruppo “Amici della Montagna” del Parlamento. L’incontro con il Presidente Napolitano ha dato ufficialmente il via al progetto. Diversi gli appuntamenti chiave: alpinistici, ma soprattutto scientifici. Il primo sarà a Padova, il 17 e 18 aprile, con la conferenza internazionale “Mountains as early indicators of climate change”. Si tratta di un evento scientifico internazionale di altissimo livello voluto da Unep (il programma ambientale delle Nazioni Unite) a cui parteciperanno alcune dei più grandi scienziati del mondo. Sono proprio le montagne, infatti, le prime a registrare sul proprio territorio gli effetti del cambiamento climatico globale, e a fornire importanti dati relativi al mutamento del pianeta. La conferenza di Padova, organizzata dal Comitato Evk2cnr e da Unep insieme all’Università di Padova e ad Eurac Research, sarà una preziosa occasione d’incontro e di studio sul tema. Ricercatori provenienti da ogni parte del mondo si confronteranno sugli effetti del global warming proprio negli ecosistemi d’alta quota, lanciando alla comunità internazionale un forte segnale di avvertimento sul ruolo prioritario che le aree montane devono assumere nei programmi di adeguamento futuri. Durante la conferenza, Richard Armstrong, ricercatore del National Snow and Ice Data Center dell’Università del Colorado, consegnerà il sensore di temperatura da installare sulla vetta dell’Everest nelle mani del capospedizione e presidente del Comitato Evk2cnr Agostino Da Polenza, che il giorno successivo partirà alla volta del Nepal. All’inizio del mese di maggio verranno installati due ripetitori wireless che supporteranno la trasmissione dati dall’alta quota. Uno sarà al Kala Patthar (5. 600 metri), dove è già presente una stazione meteorologica Evk2cnr: questo ripetitore servirà da ponte per i dati trasmessi dalla nuova stazione che sarà installata a Colle Sud. Un secondo punto di trasmissione sarà invece posto a 5. 300 metri, poco distante dal Laboratorio Piramide: quest’ultimo farà da ponte per il dati trasmessi dal sensore di temperatura che verrà messo in vetta all’Everest. Nel mese di maggio la spedizione italiana al completo lavorerà sul versante Sud della montagna per portare in altissima quota le attrezzature scientifiche necessarie a monitorare il clima dal punto più alto del mondo. Verso la fine di maggio è prevista l’installazione della stazione di monitoraggio a Colle Sud, quota 8. 000 metri. Pochi giorni dopo, gli alpinisti guidati da Silvio Mondinelli porteranno in cima il sensore per rilevare la temperatura sulla vetta dell’Everest. La salita verrà effettuata senza ossigeno, perché questo progetto vuole esprimere i valori della correttezza e del rispetto dell’ambiente anche dal punto di vista sportivo e alpinistico. Della squadra diretta all’Everest faranno parte anche gli alpinisti Marco Confortola e Michele Enzio, gli imprenditori Davide Zulian e Stefania Mondini, i giornalisti Lorenzo Cremonesi del Corriere della Sera, Paolo Giani di Rai 1, il videooperatore Ivan Piai e cinque sherpa d’alta quota. Tutta la spedizione, con i suoi sviluppi scientifici e alpinistici, potrà essere seguita in tempo reale sui siti www. Share-everest. Com, www. Montagna. Tv, www. Scienze. Tv, dove saranno disponibili anche video, gallery fotografiche e interviste ai protagonisti dell’avventura. L’iniziativa si inserisce nell’Anno Internazionale del Pianeta Terra dichiarato dalle Nazioni Unite e si richiama al documento Onu che definisce le montagne come indicatori privilegiati degli effetti dei cambiamenti climatici e della salute del pianeta. Il Comitato Evk2cnr si occupa da oltre vent’anni di ricerca scientifica in alta quota e ha realizzato il progetto Share (Stations at High Altitude for Research on the Environment), una rete di osservatori per il monitoraggio climatico e ambientale in collaborazione con Unep, Wmo, Nasa, Esa e Iucn. .  
   
   
PIANO RIFIUTI SPECIALI: LA REGIONE CAMPANIA INCONTRA LE REALTÀ PRODUTTIVE E SOCIALI DEL TERRITORIO.  
 
 Napoli, 2 aprile 008 - Si è svolta ieri mattina a Napoli, nella sede di palazzo Armieri, una riunione indetta dall´Arpac con le principali realtà sociali, commerciali e imprenditoriali della regione sul piano per i rifiuti speciali. L´iniziativa si inserisce nell´attività di preconsultazione indetta dall’Assessorato all´Ambiente sul documento programmatico relativo al piano. "Per la prima volta, in Campania, si è attivata - sottolinea l´assessore - una procedura di condivisione per definire le regole per la redazione del piano rifiuti speciali". "Si tratta di un metodo che abbiamo attivato sin dal mio arrivo e che segue le assemblee provinciali sui rifiuti che ho tenuto sull´intero territorio campano. Sono convinto che solo con la condivisione si possa tracciare la strada per uscire in via definitiva dalla crisi", conclude l’assessore. .  
   
   
FIRMATO IN UMBRIA PROTOCOLLO PER RACCOLTA DIFFERENZIATA E RICICLO RIFIUTI DI IMBALLAGGIO  
 
Perugia, 2 aprile 2008 – “Nel percorso del nuovo Piano Regionale alla raccolta differenziata è assegnato un ruolo fondamentale. Si tratta di un settore da potenziare per raggiungere nei prossimi anni l’ambizioso obiettivo del 60 per cento del totale dei rifiuti”. Spiega così l’assessorato all’Ambiente e allo Sviluppo Sostenibile della Regione Umbria il senso del protocollo d’intesa firmato nel pomeriggio a Perugia tra Regione Umbria, Comune di Terni e Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi) per promuovere il recupero e il riciclo dei materiali di imballaggio. Obiettivo dei due documenti è l’individuazione di azioni congiunte per l’implementazione di servizi di raccolta differenziata degli imballaggi sul territorio e di soluzioni industriali che facilitino l’avvio del materiale raccolto a riciclo, inaugurando un nuovo corso nella gestione dei rifiuti sul territorio umbro dove la raccolta differenziata è pari al 29 per cento. Inoltre, è prevista l’introduzione a Terni di un nuovo sistema di raccolta che sostituirà completamente quello esistente di tipo stradale, con un modello “porta a porta”. “Una firma importante – ha sottolineato l’assessorato regionale all’ambiente – che prevede un accordo doppio, generale con la Regione e specifico con la città di Terni, che traduce in piena e compiuta produttività il ciclo dei rifiuti”. I protocolli hanno la finalità di incrementare i livelli di raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio provenienti da superficie pubblica o comunque conferiti al pubblico servizio, promuovere, per ciascun materiale, le modalità di raccolta più idonee per raggiungere risultati quantitativi in linea con gli standard nazionali, sostenere una campagna di comunicazione e sensibilizzazione dei cittadini sull’importanza della raccolta differenziata e sui risultati raggiunti in questo settore e in quello del recupero dei rifiuti di imballaggio, definire un sistema organizzativo integrato per i rifiuti di imballaggio basato sui principi di efficienza, efficacia ed economicità, applicato in tutta la Regione anche tramite la stipula di convenzioni tra “Conai” e Consorzi di filiera con i Comuni umbri. Tra gli obiettivi prioritari anche la promozione del mercato della materia e dei prodotti recuperati dai rifiuti, anche da parte delle pubbliche amministrazioni, mediante l’inserimento nei capitolati per la fornitura di beni e servizi dell’obbligo di utilizzo di materiali riciclati, e la riduzione degli scarti da attività di recupero e dei rifiuti residuali indifferenziati da avviare a sistemi di trattamento e smaltimento, stabilendo controlli efficaci sulla destinazione dei rifiuti di imballaggio raccolti in modo differenziato. “La città di Terni – ha detto il rappresentante del Comune presente alla firma del protocollo – ha toccato nel 2007 il 30 per cento di raccolta differenziata, valore importante ma ancora non sufficiente. Per questo motivo l’amministrazione comunale, di concerto con l’Azienda Servizi Municipalizzati, sta avviando un nuovo progetto differenziato di raccolta porta a porta con l’obiettivo di raggiungere già da dicembre 2008 i traguardi imposti dalla norma. Il protocollo d’intesa con il “Conai” rappresenta quindi, un’ulteriore opportunità ed un contributo importante per la realizzazione dei risultati e dei tempi di attuazione del progetto stesso, sia come sostegno alle indispensabili iniziative di promozione, verso la comunità, sia come garanzia dell’effettivo recupero dei materiali che verranno differenziati nel territorio municipale”. “Il Consorzio Nazionale Imballaggi” - ha affermato il presidente del Conai, Roberto De Santis - è impegnato in uno sforzo straordinario in termini economici ed operativi per l’avvio e il miglioramento della raccolta differenziata degli imballaggi nelle Regioni in ritardo, affinché tali zone possano allineare i propri risultati alla media nazionale e agli obiettivi richiesti dalla legge. E’ necessario però, che da parte delle amministrazioni locali ci sia un impegno sul fronte della gestione dei rifiuti nell’ottica di una responsabilità condivisa fra tutti i soggetti interessati, ivi compresi i cittadini. In quest’intesa Conai rappresenta la garanzia che tutti i rifiuti di imballaggio provenienti dalla raccolta differenziata (acciaio, alluminio, carta, plastica, legno e vetro) vengano effettivamente consegnati, per il loro riciclo e recupero, a realtà industriali in grado di trasformarli in nuova materia dandogli in questo modo una nuova vita”. .