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VENERDI
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Notiziario Marketpress di
Venerdì 11 Luglio 2008 |
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VIGNETTA SLOVENA CREA DISPARITÀ EVIDENZIATO IL PROBLEMA ANCHE DAI TRANSFRONTALIERI CHE PROVENGONO DALLA CROAZIA |
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La vignetta autostradale (una sorta di contrassegno da esporre visbilmente sulla vettura) imposta dalla Slovenia a tutte le autovetture in transito sulla grande viabilità nazionale crea un´eccessiva disparità di trattamento e, considerando il costo di 35 euro a semestre, penalizza coloro i quali attraversano sporadicamente il territorio sloveno o, come nel caso dei lavoratori transfrontalieri, utilizzano solo brevi tratti dell´arteria autostradale. Su questo tema, il presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo – il 7 luglio a Zagabria per una riunione del Comitato delle Regioni sull´adesione della Croazia alla Ue - ha scritto al ministro degli Affari esteri, Franco Frattini, chiedendogli di intervenire presso il Governo sloveno affinché vengano predisposte diverse tipologie di vignetta, tarate anche su periodi più brevi come avviene in altri Paesi europei. Nel paniere di argomenti che il governatore si prefigge di affrontare quanto prima con il responsabile della Farnesina, figura anche la necessità, da esporre sempre alla Slovenia, di prevedere un accesso privilegiato dal confine con la Croazia per i lavoratori transfrontalieri diretti verso l´Italia, costretti al momento a lunghe code soprattutto nel periodo di massima affluenza turistica. Questo problema, tra l´altro, è stato anche al centro del colloquio intercorso a Zagabria con l´ambasciatore italiano in Croazia, Alessandro Pignatti Morano di Custoza, che ha concordato con Tondo sull´effettiva criticità della situazione, assicurando la massima collaborazione nel tentativo di trovare una veloce ed efficace soluzione. . |
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CROAZIA, SECONDA FASE PROGETTO TURISTICO BRIJUNI |
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E´ stato annunciato l´imminente avvio della seconda fase del megaprogetto turistico "Brijuni Riviera" in cui verranno scelti gli investitori per la realizzazione di progetti alberghieri in quattro località nelle vicinanze di Pola. Lo rende noto l´Ice. Al concorso internazionale partecipano 15 società scelte tra le 27 cha avevano aderito alla prima fase del concorso. E´ entrata nella seconda fase del concorso anche l´italiana Pool Engineering di Mareno di Piave. Il progetto "Brijuni Riviera" prevede di rilanciare il turismo di lusso nell´Istria meridionale tramite la creazione di una destinazione tra le più prestigiose del Mediterraneo. Gli investimenti previsti ammontano a circa 1,5 miliardi di euro. Il gestore del progetto è l´omonima società di proprietà statale. . |
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UNGHERIA / CHIARE, FRESCHE, DOLCI ACQUE E PAESAGGIO LUNARE PER LE TERME DI EGERSZALÒK
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Divertimento ovunque assicurato, d’estate, nei parchi acquatici ungheresi, accessibili sempre a prezzi molto convenienti. Scivoli, piscine ad onde e tanto fresco divertimento si trovano con grande facilità in tutte le zone dell’Ungheria. A due passi da Budapest si trova l’Aquarena di Mogyorod, grande complesso che dispone tra l’altro di uno scivolo lungo un chilometro e mezzo che passa sopra e sotto terra, 8 piscine, 26 scivoli, numerosi corsi d’acqua, piscina degli acrobati e caverna (www. Aquarena. Hu). A Esztergom, storica città nel suggestivo contesto dell’Ansa del Danubio, è stata inaugurata di recente una straordinaria e multifunzionale struttura: è l’Aquasziget Esztergom, parco acquatico termale e di divertimento diventato già una vera e propria attrazione in tutto il Paese. Questo grandissimo centro, di benessere e divertimento insieme, beneficia di acqua termale e assicura un’ampia gamma di servizi per la terapia e la prevenzione, insieme ad una modernissima area wellness e ad un’altra area dedicata al relax. Il complesso, che si estende su una superficie di 15. 000 mq, dispone anche di un nuovissimo hammam realizzato nello stile dei bagni turchi (www. Aquasziget. Hu). PAESAGGIO LUNARE PER LE TERME – Egerszalòk, piccolo paese dell’Ungheria Settentrionale nei pressi della nota città barocca di Eger, vanta un fenomeno unico nel suo genere, paragonabile solo a quello di Pamukkale in Turchia. Nel 1961, durante alcuni scavi, è stata scoperta casualmente in questa zona un’abbondante presenza di acqua termale che, grazie al suo elevato contenuto di calcare e sale, è andata formando un paesaggio dall’aspetto “lunare”, con 1. 000 mq di collina sabbiosa “sempre bianca” dove si trovano piccole piscine e sorgenti. L’acqua termale solforica di Egerszalòk sgorga ad una temperatura di 65-68°C e vanta ottime proprietà curative soprattutto per patologie delle ossa, disturbi reumatici e artritici. Nell’estate del 2007 sono stati inaugurati i moderni bagni termali, dotati di 16 vasche coperte, per una superficie complessiva di 1. 900 mq. Dalla stazione autotrasporti Stadionok (M2 fermata Stadionok) partenze giornaliere alle ore 8:00 per Egerszalok Terme rientro a Budapest alle ore 16:58 dalla fermata all’uscita delle terme. Informazioni: www. Egerszalokfurdo. Hu
www. Turismoungherese. It
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SVIZZERA / LA «FERROVIA RETICA NEL PAESAGGIO DELL’ALBULA ET DELLA BERNINA» DICHIARATA PATRIMONIO MONDIALE DELL’UNESCO
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Nella sua seduta del 7 luglio 2008, a Quebec (Canada), il Comitato del patrimonio mondiale dell’Unesco ha accolto positivamente la candidatura italo-svizzera «Ferrovia retica nel paesaggio dell’Albula et della Bernina» e ha deciso di inserire quest’ultima nell’elenco del Patrimonio mondiale, seguendo così la raccomandazione formulata di recente dall’organizzazione Icomos (International Council on Monuments and Sites). Quella retica è la terza ferrovia al mondo a ottenere il prestigioso titolo. Questa onorificenza è il coronamento di una collaborazione esemplare tra Confederazione, Cantone dei Grigioni, Comuni interessati e Ferrovia retica, insieme con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali italiano. Il direttore dell’Ufficio federale della cultura Jean-Frédéric Jauslin sottolinea l’unicità della Ferrovia retica, che «si distingue in modo sostanziale dalle ferrovie di montagna già presenti nell’elenco del Patrimonio mondiale: la linea dell’Albula, una ferrovia di montagna risalente all’epoca d’oro della costruzione ferroviaria, è un capolavoro per la sua complessità architettonica e la sua eccellente fattura». Come indica il suo nome, “Ferrovia retica nel paesaggio dell’Albula e della Bernina”, non include solo le linee ferroviarie, ma anche il paesaggio che le circonda. Occorre distinguere tra la zona centrale, ossia le linee ferroviarie, e le zone cuscinetto circostanti, che comprendono il paesaggio culturale e naturale. Nel suo prologo al dossier di candidatura Unesco, il filosofo grigionese Iso Camartin riflette su questa dicotomia: «Chi viaggia con la ferrovia retica attraverso la valle dell’Albula e prosegue verso sud valicando il passo del Bernina potrebbe facilmente pensare che questo paesaggio naturale fosse incompiuto e imperfetto finché uomini ingegnosi hanno deciso di posare una linea ferroviaria sul pendio rendendo questa regione bella e perfetta». LA ZONA CENTRALE – Con i loro 122 chilometri di binari, la linea dell’Albula da Thusis a San Moritz e quella del Bernina da San Moritz a Tirano sono il «filo conduttore» nel paesaggio dell’Albula e della Bernina. Questo non percorre in linea retta le Alpi, ma presenta tornanti, attraversa gallerie elicoidali (linea dell’Albula) e passa sul famoso viadotto elicoidale di Brusio (linea del Bernina). La Ferrovia retica, che supera complessivamente 52 ponti e 13 gallerie sulla linea del Bernina e addirittura 144 ponti e 42 gallerie sulla linea dell’Albula, attraversa 19 Comuni svizzeri e sconfina in territorio italiano a Tirano. Questo carattere transnazionale valorizza ulteriormente le due linee. LE ZONE CUSCINETTO – Il valore culturale delle linee dell’Albula e del Bernina non deriva unicamente dall’infrastruttura ferroviaria centenaria, ma anche dall´interazione tra ferrovia e paesaggio. Per questa ragione, la zona centrale è circondata da zone cuscinetto che rappresentano gli importanti dintorni del sito del patrimonio mondiale. Queste zone sono suddivise in tre tipi: la zona cuscinetto primaria confina con la zona centrale e include importanti e preziosi oggetti culturali, luoghi di importanza nazionale ed elementi che segnano in modo particolare il paesaggio. La zona cuscinetto limitrofa comprende tutte le aree che, pur essendo adiacenti alla zona centrale, non appartengono alla zona cuscinetto primaria, come ad esempio i quartieri residenziali costruiti di recente e le piccole zone artigianali e industriali. La zona cuscinetto distante, infine, include tutto il resto del paesaggio visibile dalla ferrovia. GRANDI FESTEGGIAMENTI – Per il fine settimana dal 12 al 14 settembre 2008, la Ferrovia retica ha previsto di organizzare insieme agli altri partner una grande festa lungo le linee dell’Albula e del Bernina e di trasformare la tratta tra Thusis e Tirano in un festoso nastro rosso. I preparativi procedono a pieno ritmo. Www. Rhb. Ch
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SPAGNA / “REGNO D’ACQUA. LA RIBERA DE NAVARRA ALL’EXPO DI
ZARAGOZZA 2008”. IL PROGRAMMA PREVEDE VISITE GUIDATE A TUDELA, BARDENAS E BOCAL REAL
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Tudela, la città del “Toro de Fuego”. Las Bardenas Reales, un suggestivo deserto nel cuore dell’Europa. Le acque del Bocal Real. “Regno d’acqua. La Ribera de Navarra all’Expo di Zaragozza 2008” propone un interessantissimo programma di visite guidate. Per scoprire la bellezza di una regione unica. Si comincia con las Bardenas Reales, straordinaria zona desertica della Ribera. La visita include anche il tour della Bardena Blanca Baja. Da Tudela si prosegue fino ad Arguedas, dove si ammireranno il Cabezo de las Cortinas, Tres Hermanos, il Rincón de las Rallas, il Cabezo de Sanchicorrota, El Rallón, el Barranco de los Cambrones fino alla Cima di Castildetierra e al Monumento al Mietitore. Per concludere, ecco la visita a Tudela. Il tour include un percorso per le principali strade del centro storico di Tudela, con visita al ghetto, alla Chiesa romanica della Maddalena, al ponte sull’Ebro, al palazzo barocco M. Huarte o al palazzo rinascimentale M. San Adrián. La visita termina con la Piazza delle Giurisdizioni e con il chiostro e la cattedrale di Tudela. Www. Visitnavarra. Es
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REPUBBLICA CECA / LA VIA DEL VETRO. IN BOEMIA DOVE LA MANIFATTURA DEL VETRO HA ORIGINI ANTICHISSIME
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La Repubblica Ceca, terra di lunga storia e grandi maestrie, vista attraverso le fragili trasparenze di uno dei suoi vanti: il cristallo di Boemia. Ieri, ma anche oggi, raffinati calici, delicate coppe e vasi capolavoro sulle tavole di teste coronate. In tempi recenti anche lo sfarzo luccicante di esclusiva bigiotteria d’artista, democraticamente accessibile a tutti. In un viaggio di suggestioni nel Nord del Paese, l’intera storia di un vetro regale, apprezzato in tutto il mondo e da tutte le tasche. Una tradizione artigianale di oltre sette secoli, che ancora sopravvive nelle botteghe tradizionali di vetrai e soffiatori, dalla cui maestria, tramandata di generazione in generazione, ogni giorno nascono, oggi come ieri, animali, figurine, fiori, soprammobili, fermacarte, vasi, decori, lampade e lampadari, coppe, bottiglie, bicchieri, calici… Ma anche lenti ottiche e d’ingrandimento, vetri per l’architettura, bomboniere, gioielli, sculture, specchi e vetri artistici. E persino “magiche” sfere per chiaroveggenti. Il cuore più puro e trasparente della Repubblica Ceca batte in Boemia, la Regione di Praga per intenderci, al confine con Germania e Polonia, altre storiche “roccaforti” nella produzione europea di vetri di pregio. Come tutti gli altri vanti della tradizione ceca, anche la manifattura del vetro ha origini antichissime. Risale al 1200, quando alcuni monaci nei loro monasteri nelle campagne a Nord della regione boema, particolarmente ricca di potassio e quarzo indispensabili alla produzione del vetro, cominciarono a soffiare oggetti e stoviglie di uso quotidiano con l’ausilio di una canna. Se potassio e quarzo li avevano nella terra e nella roccia, quei primi vetrai il talento dovevano averlo nel sangue perché non ci misero molto ad affinare la tecnica e trasformarsi in veri e propri artisti del vetro. Stando alle testimonianze raccolte oggi nei musei cechi, già nel 1279 furono infatti realizzati tre grandi mosaici murali per la cattedrale di San Vito a Praga, raffiguranti scene del Giudizio Universale. Non fu che l’inizio di una straordinaria fucina di capolavori a tema religioso, commissionati dal clero boemo. L’arte però, si sa, non guarda all’abito né alla tonaca. Subito sulla nuova arte misero gli occhi anche i rappresentanti del potere temporale e in epoca rinascimentale di vetrate artistiche e luccicanti decori cominciarono a impreziosirsi anche ville e castelli. Fatto il debutto nell’alta società, gli ormai rinomati cristalli di Boemia, tanto raffinati e pregiati da far definitivamente concorrenza al “monopolio” veneziano e contendere il mercato ai celeberrimi vetri di Murano, cominciarono a essere un must nei circoli aristocratici e tra le teste coronate, in particolare alla corte degli Asburgo. E’ proprio sotto Rodolfo II d’Asburgo, infatti, notoriamente appassionato d’arte in tutte le sue forme, che l’alchimia del vetro impazza sul suolo ceco e non solo. Armati solo di talento, cannule, punte di diamante e nozioni di chimica, i mastri vetrai cechi cominciano a realizzare veri e propri capolavori, a sperimentare consistenze, colorazioni e lavorazioni sempre nuove e sempre più raffinate. In Repubblica Ceca l’epoca barocca, oltre che di stucchi ed elaborate architetture, è un tripudio di vetrate artistiche, specchi-gioiello e fragili decori. Tavole e mobili d’epoca diventano passerella d’elezione per collezioni esclusive e inimitabili di calici, bicchieri, coppe, alzate, vasi, ciotole di cristallo. Rigorosamente boemo. Con l’avvento di Art Nouveau e Art Deco, tra fine ’800 e primi ’900, per l’industria del cristallo comincia una nuova, prolifica epoca. Quel materiale tanto grezzo eppure così raffinato, nelle mani di mastri vetrai sempre più abili e ingegnosi, quasi arditi, trova nuove forme di espressione. Assume fogge, sfumature, caratteristiche prima impensabili. E comincia a essere esportato in tutto il mondo… Ma un conto è acquistare i cristalli di Boemia nella cristalleria sotto casa o nella boutique del centro, un conto è regalarsi un viaggio nella terra dove nascono, bussare all’uscio di chi lo plasma con immutata passione, ripercorrerne la storia nei musei dedicati al vetro, visitare storiche botteghe e moderne fabbriche. Praga e Karlovy Vary certo, ma soprattutto l’area ai piedi dei monti Luzicke e Jizerske, nell’estremo Nord del Paese, in particolare quella attorno a Jablonec nad Nisou dove per secoli l’estrazione delle materie prime, la lavorazione quindi la soffiatura, la manipolazione, l’intaglio e la decorazione del vetro furono fonte di sostentamento per le popolazioni locali. E’ qui che nacquero le prime scuole professionali per aspiranti vetrai, cui si deve la perpetuazione di un’arte delicata e antica. Ancora oggi sono concentrati in quest’area numerosi atelier e showroom di artisti e designer del vetro. Poco più sotto, nel Parco Nazionale dei Monti dei Giganti, i più alti e noti della Repubblica Ceca, ecco anche Turnov, dove all’inizio del XVIII secolo fu avviata la produzione di vetri colorati, indispensabile allo sviluppo dell’industria di bigiotteria in vetro a Jablonec. Non è esagerato, dunque, dire che Turnov è un gioiello: non solo è la culla di orafi e artisti che si esibiscono in piccoli capolavori d’oro e vetro e in preziose miniature, ma il territorio è una sorta di miniera sotto il cielo: semplicemente passeggiando in mezzo alla natura non è raro trovare esemplari di agata, diaspro, ametista e preziosi fossili. Ma se volete esser assolutamente certi di trovarli è bene che vi rechiate direttamente al Museo del Paradiso Boemo a Turnov, dove sono raccolte ed esposte pietre preziose provenienti dal mondo intero. Infine, un tocco di lucente colore con il rubino di Boemia, gemma tra le gemme, i cui giacimenti si rintracciano per lo più nella regione centrale della Boemia, meglio nota come Paradiso Boemo, che oltre alla pregiata pietra dura vanta tra i suoi gioielli numerosi capolavori barocchi, concentrati soprattutto a Turnov, ma distribuiti anche in altri borghi e città. Www. Turismoceco. It
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AUSTRALIA / COME COCCOLARSI NEL NORTHERN TERRITORY
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Il Northern Territory in Australia è il luogo ideale per gli amanti dell’avventura, della natura, della cultura aborigena e per il fascino estremo dei panorami. Ma si può combinare il viaggio di scoperta con il piacere dello shopping e del relax poiché il Paese, cominciando da Darwin, offre una vasta gamma di piccoli grandi piaceri. Giovane, alternativa ed esotica, clima tropicale, a misura d’uomo, facile da girare a piedi, Darwin offre artigianato locale autentico, gioielli e negozi unici come Paspaley Pearls www. Paspaley. Com. Il negozio esiste dal 1935, e propone l’intrigante e romantico mondo delle perle. Rinomate a livello internazionale per l’eccezionale lucentezza, il colore, la forma e la grandezza, le perle Paspaley sono molto ricercate. Merita una tappa anche Charmaine Baltis Jewellery www. Charmainebaltis. Com. Situato al centro dello Star Village, a Darwin, lo studio di Charmaine Baltis espone la sua bellissima collezione ispirata alla natura. Charmaine è assistita da un piccolo gruppo di artigiani e produce gioielli che non sono solo contemporanei e alla moda, ma che promuovono anche il rispetto per l’ambiente. La galleria Mbantua www. Mbantua. Com. Au, con una storia che risale al 1987, è specializzata nell’arte aborigena. A Darwin sono esposti qui dipinti di più di 250 artisti che provengono dalla regione di Utopia; raccontano le loro storie e fanno rivivere le loro tradizioni attraverso l’arte. Gli amanti dello shopping non possono non visitare gli showroom Di Croco www. Dicroco. Com. Au a Darwin con articoli realizzati esclusivamente con pelle di coccodrillo di acqua salata (pelle di altissima qualità e molto ricercata). I disegni sono fatti da artisti internazionali e rifiniti a mano da artigiani specializzati nella pelle. Di Croco è stata fondata nel 1998 da Heather Brown, in collaborazione con i proprietari di due dei più grandi allevamenti di coccodrilli di acqua salata in Australia. PIACEVOLI ESPERIENZE – Cullen Bay Day Spa www. Cullenbaydayspa. Com. Au è uno dei centri benessere di Darwin. Il pacchetto “Pure Indulgence” (costo di circa $630 per sette ore) comprende trattamenti spa, uno scrub corpo effettuato usando pezzetti di gusci di noce amalgamati in una crema di cocco, un massaggio aromaterapico e un trattamento facciale calma e purifica la pelle, seguito poi da massaggi plantari e alle mani per una giornata di puro relax (viene servito thè al mattino e al pomeriggio) magari da completare con un pranzo leggero sul porto. Il pomeriggio City of Darwin Cruises www. Cityofdarwincruises. Com offrono piacevoli passeggiata in barca nella baia, da 3 ore a 3 giorni, per godere il panorama o avvicinare e scoprire la vita marina. Un’ottima cena al tramonto conclude la serata. PER DORMIRE – Pubblicizzati su Vogue e Better Homes and Gardens, i Moonshadow Apartments sono le nuove sistemazioni di Darwin. Situata nel sobborgo di The Gardens, la proprietà comprende cinque appartamenti individuali con pavimenti di legno di cocco riciclato e mobili creati su misura in teak e pelle. La piscina a cascata è centrale a tutte le abitazioni, ed una seconda piscina è situata nella foresta. La piscina è protetta da una recinzione che si fonde nell’ambiente tropicale circostante. Ogni appartamento presenta ampie porte scorrevoli che portano all’esterno. I giardini sono cosparsi di orchidee tropicali, viottoli ciottolati e palme. Il bed and breakfast “Feathers Sanctuary” www. Featherssanctuary. Com. Au è situato in un vero e proprio santuario di fauna e flora selvatica a Jingili, uno dei sobborghi di Darwin. Gli ospiti vengono sistemati in lussuose capanne, che mescolano insieme l’architettura Balinese e tropicale. Ogni capanna è arredata con gusto ed è fornita di un letto matrimoniale ed un bagno all’aperto unico nel suo genere. Nella struttura è presente anche un’uccelliera in vetro contenete diverse specie di uccelli esotici. La proprietà è stata pensata per attrarre uccelli nativi del luogo, come i kookaburras, le anatre e i pappagalli, facendo sentire gli ospiti parte dell’ambiente naturale. Per raggiungere il Northern Territory e Darwin: Qantas offre, nei mesi estivi, una tariffa da Roma o da Milano a partire da circa € 1. 170 (+ tasse). Www. Australiasoutback. It
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HONG KONG / IL 23 LUGLIO BATMAN IRROMPE NELLE SALE CINEMATOGRAFICHE ITALIANE. ‘IL CAVALIERE OSCURO’, DIRETTO DA CRISTOPHER NOLAN, CULMINA IN SCENE MOZZAFIATO DA GOTHAM CITY
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Tra pochi giorni sarà proiettato nelle sale cinematografiche italiane “Batman: The Dark Knight” o “Batman: Il Cavaliere Oscuro”, il nuovo episodio che ha per protagonista l’uomo pipistrello. Per le riprese iniziate nel 2005 la Warner Bros, che ha prodotto la pellicola, ha selezionato alcune location mozzafiato di Hong Kong che compaiono nel film. La prima location è Central, il quartiere del business, della politica e dello shopping, situato nella parte nord di HK Island: il centro della città. Qui Batman, dopo aver preso fiato, si getta nel vuoto dal ‘roof garden’ dell’International Finance Centre o IFC, il grattacielo più alto di Hong Kong. Sullo sfondo la spettacolare baia del Victoria Harbour che fa da specchio a una delle skyline più famose al mondo: l’essenza di Hong Kong. L’IFC è non è solo un grattacielo futuristico, ma ospita molte delle maggiori corporation mondiali e l’IFC Mall, il paradiso dello shopping più estremo con negozi e boutique di oltre 200 brand internazionali, locali e ristoranti trendy con vista sulla baia. L’IFC è la principale megastruttura per lo shopping e l’intrattenimento hot nella city e sorge fra la baia e Queen’s Road, la 5th Avenue di HK. La seconda location è il Mid-level escalator, la scala mobile al coperto più lunga al mondo, che da Central sale sulla collina attraversando i ristoranti, i locali e i negozi dei giovani designer di Soho, passando poi per Hollywood Road, ovvero la strada dell’antiquariato e le gallerie d’arte, fino a giungere alla parte più alta e antica della città dove si riesce a spiare fra la biancheria stesa e i balconi pieni di fiori. Qui si può scoprire la vera Hong Kong, salendo lungo le piccole strade, i vicoli, i profumi e colori dei mercatini e le vecchie botteghe. La terza location è lo storico Peninsula Hotel, uno dei primi alberghi di Hong Kong, in stile coloniale inglese, poi integrato con un grattacielo sul retro che ospita all’ultimo piano il bellissimo bar e ristorante Felix disegnato da Philippe Stark. Il Peninsula è uno degli hotel più lussuosi di Hong Kong, con le sue camere e suite affacciate sulla baia dalla parte di Kowloon (quindi di fronte a Central), la sua magnifica SPA e piscina con vista, il salone in cui, ogni giorno, la ricca Hong Kong si incontra per la tradizione del te pomeridiano inglese. Www. Quihongkong. It - www. Discoverhongkong. Com
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