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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 23 Settembre 2008
"COMPRAVENDITE E AFFITTI PIÙ TRASPARENTI" FIAIP PRESENTA IL CODICE DEONTOLOGICO PER AGENTI IMMOBILIARI E MEDIATORI CREDITIZI “COMPRAVENDITE E AFFITTI PIÙ TRASPARENTI”  
 
 Roma, 23 settembre 2008 - Mercoledì prossimo, 24 settembre 2008, Fiaip incontra la stampa a Roma per la presentazione del “Codice Deontologico Fiaip” per Agenti Immobiliari e Mediatori Creditizi. Dopo il recente crack dei principali istituti di credito statunitensi, e il clima di paura e sconforto ingenerato sui mercati internazionali, sono sempre più le famiglie e gli acquirenti che chiedono maggior trasparenza sul mercato immobiliare e dei mutui ipotecari, oltre a regole certe e condivise nei rapporti con le agenzie immobiliari e i mediatori creditizi. Per la prima volta in Italia, il Codice Deontologico si rivolge tanto agli agenti immobiliari, quanto agli intermediari creditizi. Il Codice interpreta in chiave moderna i principi etici e comportamentali, indice di maggiore professionalità, garanzia e trasparenza offerta ai clienti e ai consumatori nel pieno rispetto delle leggi vigenti in materia d’intermediazione immobiliare e creditizia, fissando per tutti gli associati Fiaip principi etici da adottare in ambito professionale verso la clientela e gli istituti di credito, le istituzioni e nei rapporti tra gli associati. Sarà presentato nell’occasione il Decalogo “Associati Fiaip – Cittadino Consumatore”. Parteciperà all’incontro con la stampa Lorenzo Tagliavanti, Vicepresidente Camera di Commercio di Roma; Franco Arosio, Presidente Nazionale Fiaip, Corrado Sforza Fogliani, Presidente Nazionale Confedilizia, Andrea Rubino Segretario Nazionale Fiaip, Paolo Righi, Vicepresidente Vicario Fiaip, il Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze On. Nicola Cosentino, il Sottosegretario allo Sviluppo Economico Sen. Ugo Martinat. L’appuntamento per la stampa è mercoledì 24 settembre 2008 alle ore 11. 00, presso la Camera di Commercio, Aula del Consiglio – Ii Piano, in Via dé Burrò 167 – Roma .  
   
   
TENDENZE DEL MERCATO DEI MUTUI ALLE FAMIGLIE  
 
Milano, 23 settembre 2008 - L’andamento dell’economia italiana potrebbe registrare nel 2008 una crescita di poco superiore allo zero, penalizzando in particolare le famiglie e condizionandone il clima di fiducia. I consumi delle famiglie continuano a risentire della dinamica contenuta del reddito reale disponibile, influenzati dai continui rincari dei beni energetici e alimentari. Esistono forti tensioni inflazionistiche: nel primo semestre 2008 l’indice dei prezzi al consumo è aumentato del 4%, che potrebbe proseguire anche nella seconda parte del 2008. In tale cornice economica il credito complessivo alle famiglie consumatrici ha registrato a marzo 2008 una crescita sostenuta, anche se in diminuzione rispetto al 2007 (+5,5 % rispetto a marzo 2007). Il rallentamento della crescita accomuna i principali Paesi dell’area Euro e arresta un ciclo di grande espansione del credito. Il valore delle consistenze dei mutui per le abitazioni e del credito al consumo è cresciuto a giugno 2008 dell’1,2% rispetto al 2007, per un valore complessivo di 311,2 miliardi di Euro. Il mercato dei mutui per le abitazioni registra un rallentamento delle erogazioni a causa dell’andamento del settore immobiliare e dei tassi di interesse. Nel primo trimestre 2008 il valore delle erogazioni è stato di 14,18 miliardi di Euro (-0,18% sul corrispondente trimestre 2007). Nel primo trimestre 2008 crescono l’area insulare (+41%) e l’area nord occidentale (+0,1%); sono negative l’area meridionale (-10%), l’area centrale (-6%) e l’area nord orientale (-0,1%). I dati comprendono i volumi dei mutui per sostituzione e surroga, il che ci fa presumere che il calo sia ben superiore. Nel nostro Paese il mercato dei mutui è inferiore rispetto al mercato internazionale, il rapporto tra Pil e il credito alle famiglie per l’acquisto delle abitazioni è del 16,6%, contro una media europea del 45,6%. L’italia si pone quindi tra gli ultimi paesi dell’Ue in questo indicatore. Il mercato italiano è meno evoluto rispetto agli altri Paesi, in particolare la quota finanziata del valore dell’immobile è tra le più contenute rispetto al mercato internazionale. Non sono infatti ancora disponibili i contratti che permettono di ottenere anticipazioni a fronte dell’investimento della ricchezza familiare di un immobile (equity extraction). Le innovazioni più recenti, come i mutui per sostituzione, permetteranno di rinegoziare anche l’importo del finanziamento; di fatto sono una modalità che permette un vantaggio per la famiglia da un aumento della quotazione dell’immobile nel tempo. L’andamento dei tassi di questi ultimi due anni ha determinato uno spostamento significativo verso il prodotto a tasso fisso, salito negli ultimi cinque mesi del 2008 a circa 2/3 delle erogazioni. Ciò nonostante l’elevata quota dei mutui a tasso variabile mantiene più alta rispetto alla media europea l’esposizione delle famiglie alle variazioni dei tassi. Le nuove norme in materia di estinzione anticipata, sulla portabilità, e la recente convenzione bancaria tra l’Abi e il Ministero dell’Economia, permetteranno la revisione delle condizioni contrattuali atte a stabilizzare i flussi di pagamento a carico delle famiglie in difficoltà. Si stima che nei primi mesi del 2008 l’ammontare dei mutui sostituiti sia pari al 20% delle erogazioni. Per quanto riguarda i tassi taeg sui mutui per importi superiori a 125 mila Euro, dopo i recenti interventi della Bce, sono cresciuti nel periodo marzo 2007-2008 di 1,29 bps. La crescita riflette il graduale adeguamento dei tassi bancari all’aumento di quelli ufficiali. Dalla fine del 2005, con l’avvio della fase restrittiva della politica monetaria della Bce, il tasso di riferimento è cresciuto di ben 2,5 punti percentuali, rendendo più difficile per le famiglie con contratti a tasso variabile la restituzione delle rate. Dobbiamo inoltre considerare che in Italia il costo dei mutui, sia a tasso variabile che a tasso fisso, è maggiore che nel resto dell’area Euro. Relativamente al tasso fisso, il differenziale ampliandosi fino a oltre 1 punto percentuale nell’agosto 2006, si è ridotto di 7/10 di punto alla fine del 2007. Tale situazione riflette in parte un aumento della concorrenza, crescono infatti tra il 2005 e il 2007 il numero delle banche che hanno erogato mutui a tasso fisso. Ulteriori riduzioni del differenziale potrebbero arrivare dall’emissione dei covered bonds, che permetterebbe alle banche di ridurre i costi della raccolta. Nonostante l’aumento dei tassi, la qualità del credito alle famiglie è rimasta buona. Il rapporto tra le nuove sofferenze e i prestiti in essere è stato pari allo 0,8% come nel periodo 2006. L’evoluzione del settore dei mutui immobiliari potrebbe però aver accresciuto il grado di fragilità finanziaria delle famiglie, in particolare nelle fasce di reddito più basse, senza tuttavia riflettersi in un eccessivo aumento dei prestiti in sofferenza. Nel confronto internazionale il tasso di indebitamento delle famiglie sul reddito disponibile rimane ancora inferiore, pari al 50%, contro il 90% dell’area Euro. La crescita dei prezzi degli immobili e del rapporto fra il valore del prestito e quello della garanzia si è tradotta in un aumento dell’importo medio dei nuovi mutui. Secondo la nostra indagine si è passati da un valore di 98. 000 Euro del 2003 a 123. 000 Euro nel primo semestre 2008. Aumenta la percentuale dei finanziamenti che superano l’80% del valore dell’immobile, il 7,7% dei mutui ha un valore superiore al 80% del prezzo di acquisto. Cresce la durata media dei finanziamenti, oltre il 41% delle operazioni ha una durata superiore ai 26 anni, complice il miglioramento dell’offerta e il peggioramento della situazione economica delle famiglie. Per quanto riguarda l’offerta, gli intermediari stanno promuovendo nuove soluzioni con durate protratte e maggiore flessibilità di rimborso. Alcune forme contrattuali prevedono rate di rimborso inalterate nel tempo, permettendo di ridurre l’effetto dell’incremento dei tassi aumentando però il periodo di rimborso. L’ampliamento dell’offerta attraverso proposte più complesse ed evolute è facilitata dall’introduzione del credit scoring, che impone agli intermediari cambiamenti a livello organizzativo; tale modello sarà determinante per migliorare la qualità dei flussi erogati ed incrementare la possibilità di credito delle famiglie. Secondo la Banca d’Italia, in media, le condizioni dei mutui concessi ha un rapporto della rata del 30% sul reddito della famiglia, in alcuni casi è concessa una percentuale più elevata a fronte ulteriori garanzie (fideiussione). Sempre secondo l’indagine della Banca d’Italia dopo la crisi dei mutui sub prime, sono cambiati i criteri per l’approvazione dei prestiti per le abitazioni e in particolare la tendenza per i prossimi 3 mesi determinerà di un moderato irrigidimento delle valutazioni. Il Mercato Del Credito Al Consumo - Il mercato del credito al consumo è il settore più dinamico con un incremento del 2,5% nel primo semestre 2008. L’erogato è pari a 31,6 miliardi di Euro: sono aumentati i prestiti personali non finalizzati (+14,7%), le carte di credito (+7,1%), la cessione del quinto (+21,7%), diminuiscono i prestiti finalizzati (-10,3%) e le revolving (-2,9%). Il valore delle consistenze a giugno 2008 era di 54,9 miliardi di Euro (+3,9% rispetto a giugno 2007). La rinnovata attenzione verso il comparto, testimoniata dall’evoluzione dell’offerta in virtù del sostegno alle famiglie, ha favorito l’intensificarsi delle pressioni concorrenziali in un contesto di riduzione dei margini per effetto dei costi della raccolta. La domanda risulterà favorita dall’evoluzione delle politiche di offerta attraverso un’intensa attività di innovazione di prodotto, l’allargamento del bacino di clientela e la ricerca di soluzioni più flessibili per favorire la sostenibilità degli oneri. Il settore è in parte influenzato dall’andamento dei tassi di interesse. Il nostro Paese, come nel comparto dei mutui, ha tassi più elevati rispetto alla media dell’area euro: a maggio 2008 il costo di un prestito personale, rispetto ai tassi praticati nell’area euro era superiore di 1,28 punti percentuali. L’importo medio per tipologia di prestito evidenzia come nei primi sei mesi del 2008 i prestiti non finalizzati e i prestiti finalizzati crescono rispetto al 2007, mentre la cessione del quinto esprime un valore inferiore. In Italia il rapporto tra credito al consumo e Pil è di molto inferiore rispetto ai principali paesi dell’area Euro. Il valore per l’Italia è pari al 5,8%, contro il 9,4% della Spagna, il 9,9% della Germania, il 7,5% della Francia e il 16,5% del Regno Unito, questo quadro evidenzia che sono spazi di crescita interessanti nei prossimi anni. Analizzando il dato delle consistenze sul reddito pro-capite, notiamo come in Italia la situazione sia migliore: 1. 495 Euro pro-capite contro 2. 219 Euro della Spagna, 2. 769 Euro della Germania e 5. 275 Euro dell’Uk. Da una indagine Eurisko emerge che negli ultimi tre anni gli utilizzatori del credito al consumo sono soddisfatti nel 71% degli intervistati, il 9% non è soddisfatto, il 20% è abbastanza soddisfatto. Nei prossimi anni sarà importante che gli intermediari migliorino il livello di servizio e la trasparenza al fine di ridurre le criticità che ancora condizionano le famiglie nell’utilizzo di questo prodotto. Il credito al consumo è conosciuto dal 97% degli italiani, di cui il 47% lo ha utilizzato. Quanto alle motivazioni di utilizzo, il 34,4% degli intervistati lo ha fatto per convenienza, il 33,6% per comodità, il 17,6% per necessità, il 12% per consigli, il 2,4% per altro. Un’ulteriore analisi evidenzia come senza il credito al consumo nel 23% dei casi la famiglia avrebbe rimandato l’acquisto, il 41% avrebbe addirittura rinunciato. Da queste indicazioni emerge come il settore del credito al consumo sia un mercato importante perchè aiuta l’economia e le imprese a collocare i prodotti o i servizi. I principali motivi che determinano la crescita del settore sono: una maggiore flessibilità dei prodotti (prestiti non finalizzati), maggiore accessibilità al credito grazie allo sviluppo del credit scoring, aumento della concorrenza tra gli operatori specializzati attraverso l’incremento dei canali distributivi, miglioramento della trasparenza. Per quanto riguarda il consumatore la crescita è dovuta: al contenuto livello dei tassi, alla diversa composizione del risparmio famigliare, al cambiamento culturale delle famiglie verso il prodotto e all’indebitamento. Conclusioni - L’andamento del mercato del credito alle famiglie nei prossimi anni sconterà la debolezza della crescita economica e le reazioni degli intermediari alle condizioni che si presenteranno relative al costo del funding. Secondo le nostre analisi il 2008 rappresenta un periodo di transizione tra una crescita contenuta, a causa delle varie tensioni sui mercati finanziari, e una ripresa graduale del settore nel biennio 2009-2010. Nel complesso, alla fine del 2008 la crescita dei finanziamenti alle famiglie dovrebbe attestarsi attorno al 2,5%-3%. Il rallentamento del ciclo immobiliare ed il graduale aumento del costo del credito comporteranno una diminuzione dei ritmi di crescita dei mutui a fronte di una maggiore vivacità del credito al consumo. L’adeguamento dell’offerta renderà la linea di demarcazione tra mutuo e credito al consumo sempre meno evidente, accompagnandosi ad una ricomposizione verso importi e scadenze sempre più lunghe. In tale contesto gli intermediari dovrebbero diventare maggiormente efficienti nella gestione dei crediti. In particolare nel settore dei mutui le politiche di offerta saranno influenzate dalla maggiore efficienza delle tecniche di credit scoring e di controllo prudenziale, che dovrebbero costituire un fattore di contenimento delle rischiosità anche in virtù degli interventi normativi sulla portabilità del debito da parte delle famiglie. Nel credito al consumo è particolarmente rilevante l’introduzione del diritto di recesso e la disciplina dei contratti di credito collegati. La direttiva amplia il mercato del credito ed interviene nelle fasi di affidamento, nella comunicazione commerciale e renderà necessaria una revisione dei rapporti fra gli intermediari finanziari e i dealer. Ufficio Studi Kìron Gruppo Tecnocasa .  
   
   
NEL PRIMIERO UNA MOSTRA DEDICATA ALLE NUOVE TENDENZE DEL RISPARMIO ENERGETICO DA MARTEDÌ 23 A DOMENICA 28 SETTEMBRE AD IMER  
 
Trento, 23 settembre 2008 - E´ tutto pronto ad Imèr, nel Primiero, per ospitare – da martedì 23 a domenica 28 settembre - “Energetica 2008”, la prima, innovativa mostra dedicata alle nuove tendenze del risparmio energetico. Un modo concreto per toccare con mano il futuro di questo settore. Per la prima volta nel Primiero, il Gruppo Attività Ricreative di Imèr (G. A. R. I. ) con il patrocinio dell’Assessorato all’energia a Provincia di Trento, ha organizzato una settimana densa di incontri, laboratori, momenti di approfondimento dedicati all´energia. Energetica 2008 vedrà l´esposizione di stand dedicati agli artigiani che concretamente realizzano le strutture per il risparmio energetico con prodotti alternativi, ma anche appuntamenti e dibattiti sui temi più importanti per “il futuro dell´abitare”. In un periodo in cui si parla di sviluppo sostenibile con grande attenzione all´ambiente, il Gruppo Attività ricreative di Imèr in collaborazione con Paea (Associazione leader in Europa nel campo del risparmio energetico e nelle fonti rinnovabili) ha voluto realizzare un evento unico nel suo genere. Durante la Mostra, sarà possibile entrare nella Casa Ecologica itinerante, autonoma dal punto di vista energetico, ma sarà possibile anche toccare con mano un´auto ad idrogeno messa a disposizione dal Centro ricerche Fiat (giovedì 25 settembre). Non mancheranno momenti di studio e approfondimento, oltre a suggerimenti alternativi sul risparmio energetico. Il Programma – Da Martedì 23 a Domenica 28 Settembre Dalle 8 alle 17. 30 Mostra per il risparmio energetico (da martedì a venerdì solo per le scuole) con laboratori aperti a tutti (in collaborazione con Paea, Appa, Provincia, Comprensorio di Primiero, Comune di Imèr, Acsm, Cassa Rurale di Primiero e Vanoi, Europe Direct Alpi, Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino, Associazione artigiani di Primiero, enti ed associazioni locali). Nel fine settimana la Mostra sarà visitabile gratuitamente per tutti. Da martedì a venerdì, Convegni: - Martedì 23 settembre. Ape: presentazione interventi Provincia (Ape, fotovoltaico e conto energia) - Mercoledì 24 settembre . Paea: interventi di risparmio energetico sulle nostre case - Giovedì 25 settembre. Acsm e Centro Ricerche Fiat: il progetto Oil Free Zone e visione prototipo Fiat ad idrogeno - Venerdì 26 settembre. Professionisti: il calore possibile - Sabato 27 settembre. Festa biologica a Km zero (con prodotti biologici di origine locale) - Domenica 28 settembre. Pranzo biologico a km zero. . .  
   
   
FESTIVAL DELL´ENERGIA 2009: SI RICOMINCIA! DAL 14 AL 17 MAGGIO 2009 SI RINNOVA L´APPUNTAMENTO NAZIONALE CON L´ENERGIA, CONFERMATA LA SEDE DI LECCE E LA COLLABORAZIONE CON I RAGAZZI DELLA REPUBBLICA SALENTINA  
 
 Lecce, 23 settembre 2008 - Si è svolta il 18 settembre, a Milano la riunione del Comitato Scientifico del Festival dell’Energia, il primo passo verso la seconda edizione, che si terrà ancora a Lecce, dal 14 al 17 maggio 2009. Il Comitato Scientifico, composto da esperti del mondo dell’energia e della divulgazione scientifica, era chiamato dagli organizzatori del Festival a tracciare il percorso entro il quale definire contenuti e programma della manifestazione, che, dopo il grande successo della prima edizione, punta a impreziosire il suo programma di eventi, mostre e dibattiti sui grandi temi dell’energia e del rapporto che questa ha con la vita quotidiana. La nuova edizione sarà orientata al tema del “governo dell’energia”, attraverso percorsi di lavoro e di confronto a livello scientifico e istituzionale per capire e far capire chi decide, chi stabilisce le regole e come cresce e si sviluppa il mercato energetico. Molta importanza sarà data anche al confronto internazionale, sia sul piano accademico, coinvolgendo le università del Mediterraneo, sia sul piano istituzionale e politico, attraverso interventi dei Paesi del bacino mediterraneo e dell’area balcanica. Un’occasione importante per affermare il ruolo strategico che la Puglia e il Paese potrebbero avere in questo contesto. La seconda edizione del Festival si svilupperà su quattro giorni, uno in più rispetto al 2008, per dare più spazio agli eventi, ai dibattiti e permettere un maggiore coinvolgimento della scuola. A questo proposito viene confermata la collaborazione con gli studenti di una delle scuole più attive del territorio, l’Istituto Costa di Lecce, i quali, attraverso il movimento denominato “Repubblica Salentina” e nella veste di Energyboyz, si impegneranno a fornire servizi ed informazioni al pubblico. “La scorsa edizione è stata un successo” afferma Francesco De Luca, Direttore Generale di Assoelettrica “e questo ci incoraggia a proseguire questa esperienza, arricchendola. Assoelettrica, che è profondamente convinta della necessità di un approccio nuovo alla divulgazione e all’informazione in materia energetica, sarà ancora al fianco di Aris per sostenere questo progetto”. Per Pippo Ranci (Istituto Universitario Europeo di Firenze) “occorre guardare all’energia in maniera nuova, trattare temi “alti” e complessi in maniera semplice e divulgativa, fare informazione attraverso i numeri, la visualizzazione dei processi, la dimostrazione delle esperienze. E anche stimolando la competizione nell’impegno a comprendere davvero: la prossima edizione del Festival dovrebbe prevedere premi per la migliore tesi, il miglior elaborato, il miglior brevetto. Insomma un’occasione per mostrare talento e buone idee”. Paolo Saraceno (Inaf – Istituto Nazionale di Astrofisica) chiarisce: “la questione chiave è il tempo. Ogni decisione presa oggi impatterà sulla realtà di domani, delle generazioni future. Questo è un elemento che va attentamente valutato e che spesso si perde di vista. Un evento come il Festival deve avere come obiettivo quello di mettere insieme le risorse migliori, sia sotto il profilo intellettuale e sia sotto il profilo imprenditoriale, per lavorare sul futuro della generazione e distribuzione di un bene primario e indispensabile come l’energia”. “Il Festival ha due anime” spiega Alessandro Beulcke Presidente di Aris (Agenzia di Ricerca, Informazione e Società) “è un luogo di incontro per le istituzioni e il mondo politico, per fare il punto, per confrontarsi, per definire strategie e interventi sul piano della programmazione. È inoltre un luogo di festa, uno spazio per capire e per avvicinarsi a temi complessi, ma fortemente presenti nella vita quotidiana, in modo innovativo, offrendo la possibilità al grande pubblico di incontrare esperti e scienziati e comprendere appieno la portata della ricerca e dell’innovazione. Coinvolgendo sempre di più i giovanissimi e il mondo della scuola”. .