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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 04 Novembre 2008 |
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WORKSHOP SUI CARICHI DI TELECOMUNICAZIONE AVANZATI E FLESSIBILI |
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Noordwijk, Paesi Bassi, 4 novembre 2008 - Dal 18 al 20 novembre l´Agenzia spaziale europea (Esa) organizza a Noordwijk (Paesi Bassi) un workshop sui carichi di telecomunicazione avanzati e flessibili. Obiettivo del workshop è quello di fornire un forum aperto sui carichi di telecomunicazione satellitare avanzati con capacità flessibili di bordo. L´evento affronterà i vari aspetti delle capacità di bordo flessibili a livello di copertura, connettività, canalizzazione e equivalente potenza emessa in maniera isotropica (Eirp), allo scopo di individuare i sistemi chiave, le strutture di carico e le relative tecnologie che permetteranno un´implementazione delle future missioni di telecomunicazioni avanzate e flessibili, rendendone più efficienti la potenza e i costi. Più nello specifico i temi riguarderanno: punti di vista degli operatori sulla flessibiltità; carico flessibile/architettura dei sistemi; carico flessibile/strumenti per la simulazione dei sistemi; antenne riconfigurabili (attive e passive); strumentazione e tecnologie dei processori digitali di bordo; strumentazione e tecnologie dei processori analogici; convertitori della frequenza sintonizzabile; produzione di potenza attraverso frequenze radio (Rf) e sezioni di output flessibili. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Congrex. Nl/08c22/ . |
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TISCALI: PRECISAZIONE |
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Cagliari, 4 novembre 2008 - In merito alle notizie apparse su alcuni organi di stampa e su richiesta di Consob, Tiscali precisa di avere in corso discussioni con il Gruppo Bskyb relativamente ai propri asset nel Regno Unito. . |
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WORKSHOP INTERNAZIONALE "FUZZY LOGIC ON THE WEB" |
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Sydney, Australia, 4 novembre 2008 - Il 9 dicembre si terrà a Sydney, in Australia, il workshop internazionale Flow 2008 ("Fuzzy logic on the web" - "Logica confusa sul web"). Molta ricerca su come rendere il web intelligente si concentra sul fatto di introdurre una qualche forma di ragionamento automatizzato nelle attività legate al web. Ad esempio, una ricerca intelligente verebbe eseguita secondo quesiti che usano la deduzione logica per ottenere dei risultati, invece di rispondere con risultati basati sulle parole chiave del quesito. Un obiettivo secondario importante per stabilire questo tipo di ragionamento automatizzato è di rendere la conoscenza presente sul web comprensibile per le macchine. Come dimostrano gli approcci come il web semantico, la scelta tradizionale di creare la comprensibilità per le macchine è stata raggiunta attraverso la formalizzazione della conoscenza con ontologie che usano logiche a due valori, come la logica descrittiva o la logica dei programmi. Tuttavia, la logica confusa è intrinsecamente adatta per esprimere la conoscenza sul web, ovvero una conoscenza incerta, imprecisa e potenzialmente inconsistente. Ciò significa che trova applicazione in campi come: ricerca intelligente, gestione della conoscenza, rercupero di multimedia, analisi di network sociali, sistemi di risposta ai quesiti e sistemi di raccomandazione basati sul web. Il workshop farà parte degli eventi organizzati nell´ambito delle conferenze internazionali Ieee/wic/acm sulla Web Intelligence e la Intelligent Agent Technology. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Cwi. Ugent. Be/flow2008/ . |
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PRECISAZIONI SIAE: “INTERNET: AUTORI MUSICA, CONTRIBUTO A PROVIDER ADSL”. |
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Roma, 4 novembre 2008 - Continua a rimbalzare nel web la notizia diffusa il 29 ottobre dall’Ansa: “Internet: Siae chiede un contributo a provider Adsl veloce”, che attribuiva erroneamente la paternità della richiesta alla Siae, anche se a poche ore di distanza la stessa agenzia ha ripubblicato la notizia con titolo e testo corretti: “Internet: autori musica, contributo a provider Adsl”. La richiesta infatti è firmata dalla Federazione degli Autori di Musica Italiani (Acep, l’Associazione - Map – Snac – Uncla). Internet:autori Musica, Contributo A Provider Adsl -H- Rpt ++ (Ripetizione Con Titolo E Testo Corretto) - (Ansa) - Roma, 29 Ott - "Un´azione forte e comune per ottenere che venga stabilito per legge un contributo in percentuale da versare alla Siae da parte di tutti quei provider che forniscono a pagamento la linea Adsl veloce": lo chiede la Federazione degli autori di musica italiani. Secondo la federazione, l´Adsl "consente a milioni di utenti di scaricare dalla rete, nella maggior parte dei casi evadendo il Diritto d´Autore, ogni tipo di contenuto creativo: musica, film, libri, immagini; insomma qualsiasi genere di opera dell´ingegno messa a disposizione gratuitamente da ben noti e numerosi peer to peer". Per questo, la federazione si rivolge al governo e ai politici "chiedendo il loro sostegno in questa nostra richiesta considerato che e´ profondamente ingiusto che i gestori di tali linee, che da questa attività´ commerciale traggono enormi vantaggi economici, non siano tenuti per legge a versare, a puro titolo di risarcimento, una parte dei loro proventi agli autori per i diritti evasi". Per la Federazione, "in mancanza dei contenuti assisteremmo alla drastica riduzione dell´utilizzazione di tali linee. Cosi´ come in passato una legge relativa alla copia privata ad uso personale, ha stabilito il pagamento di una percentuale da parte dei produttori di nastri vergini e analoghi supporti, con lo scopo di retribuire gli autori per le riproduzioni effettuate personalmente, oggi - proprio mentre questi contributi vanno scendendo in modo preoccupante (gran parte dei dati digitali viene immagazzinata direttamente sull´hard disc del computer) -chiediamo l´introduzione di una analoga misura per i gestori delle linee Adsl". (Ansa). . |
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AL PARCO TECNOLOGICO DI PULA UN CONVEGNO SULLA SICUREZZA INFORMATICA |
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Cagliari, 4 Novembre 2008 - Mercoledì 5 novembre dalle ore 9. 00 il Parco tecnologico di Pula ospiterà nell’Auditorium, la seconda edizione della Giornata della sicurezza informatica in Sardegna, organizzata da Sardegna Ricerche e dal Laboratorio Intelligenza d’ambiente di Sardegna District. Lo scopo del convegno è fare il punto sulle principali minacce alla sicurezza informatica e sugli strumenti di difesa a tutela delle imprese e dei cittadini. All’evento è legato il Premio Akhela Pattern recognition per la sicurezza informatica bandito da Sardegna Ricerche, il Laboratorio Intelligenza d’ambiente del Distretto Ict della Sardegna, in collaborazione con il Gruppo Italiano Ricercatori in Pattern Recognition (Girpr) e l’Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale (Ai*ia). La sempre maggior presenza sulla rete Internet di servizi informativi e commerciali offerti dalla pubblica amministrazione e dal mondo imprenditoriale al cittadino/consumatore e al mercato in generale, richiede lo sviluppo di adeguate misure di sicurezza che garantiscano la riservatezza delle informazioni e la certezza delle transazioni economiche. Lo scopo di questa giornata è fornire una fotografia su scala nazionale e internazionale, dei principali attacchi informatici osservati e delle indicazioni operative di sicurezza necessarie per la tutela delle imprese e dei cittadini. Particolare attenzione verrà rivolta alla sicurezza delle applicazioni web e al confronto degli approcci alla sicurezza seguiti dal mondo del software open source e dagli sviluppatori di software proprietario. Aprirà i lavori Marco Morana, responsabile della sicurezza informatica dell’istituto di credito Citigroup; seguiranno le relazioni di altri esperti nazionali e internazionali di sicurezza informatica, gli interventi di aziende impegnate nello sviluppo e fornitura di software (Engineering) e nella consulenza sulla sicurezza (Akhela) nonché, gli interventi dei maggiori produttori di sistemi informatici di base (Ibm e Microsoft Italia). Inoltre, saranno assegnati i premi per tesi di laurea specialistica e dottorato di ricerca sulla sicurezza informatica e sull’intelligenza artificiale (per concorrere al premio è necessario presentare la domanda entro il 5 ottobre 2008, secondo le modalità presenti nel bando riportato sul sito di Sardegna Ricerche). . |
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TOSCANA, CATASTO E TRIBUTI REGIONALI, VIA ALLE NUOVE TECNOLOGIE BASTA CON TASSE CHE SONO ANCHE UNA COMPLICAZIONE PER I CITTADINI |
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Firenze, 4 novembre 2008 - Procedure semplificate per il pagamento dei tributi, dati catastali trasparenti e aggiornati, risparmi di costi e di personale per la pubblica amministrazione e di tempo e code per i cittadini, migliori strumenti per combattere l´evasione fiscale e per reperire nuove risorse. C´è tutto questo nel progetto Elisa presentato ieri da Regione Toscana, Anci (Associazione nazionale comuni di Italia) e Uncem (Unione nazionale comunità enti montani) della Toscana e che consentirà di ristrutturare e semplificare il sistema tributario regionale grazie a un innovativo utilizzo delle nuove tecnologie dell´informazione. Tramite quest´ultime sarà infatti possibile, tra l´altro, condividere i dati tributari e fiscali dei vari enti, attivare sistemi di pagamento on line, recuperare la gestione diretta dell´archivio della tassa automobilistica regionale. «Un progetto – spiega Federico Gelli, vicepresidente de lla Regione Toscana – che porrà la Toscana all´avanguardia dei sistema di gestione del catasto e dei tributi, dando una dimostrazione concreta di come può funzionare il federalismo fiscale, quando non è solo uno slogan, ma un percorso supportato da idee vere. Tutto questo con la consapevolezza che la capacità di innovazione e di diffusione delle nuove tecnologie può portare a risparmi per le amministrazioni di assoluta importanza in questa fase di gravi difficoltà per le finanze pubbliche. E anche di questo il progetto Elisa è una dimostrazione concreta, con risparmi attesi per diversi milioni di euro». Tra i vantaggi attesi dal progetto, che interesserà tutti i cittadini toscani, quelli relativi al bollo auto, con la gestione diretta che, legata al nuovo sistema informativo, comporterà un risparmio di circa un milione di euro (finora versati all´Aci proprio per le attività connesse alla gestio ne del sistema informativo). Le nuove banche dati che saranno rese disponibili dall´attivazione di un vero e proprio sistema regionale della fiscalità e del catasto consentiranno i tempi di verifica e accertamento, sveltendo le pratiche e diminuendo di almeno il 10% le attività dei dipendenti coinvolti nei procedimenti in materia fiscale. Per i comuni toscani si stima un risparmio di almeno un milione all´anno. La maggiore capacità di accertamento e recupero tributario avrà ricadute in termini di giustizia ed equità fiscale, con un incremento medio annuo stimato al 20% rispetto a quanto recuperato negli ultimi quattro anni, per un valore di 8 milioni di euro l´anno. Quanto ai cittadini e alle imprese si calcola che la riduzione dei rapporti, delle code, dei tempi per i procedimenti relativi ai tributi e alla gestione delle pratiche catastali comporti un risparmio di circa 6 milioni di euro (cifra calcolata con il risparmio di 2 ore per 100 mila soggetti toscani per un costo medio di 25 euro l´ora più costi di trasporti e parcheggi). . |
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LUNGO PRECARIATO PER I RICERCATORI DI SCIENZE DELLA VITA L’IRPPS-CNR DISEGNA IL PROFILO DEL RICERCATORE ‘ECCELLENTE’ ITALIANO CHE OPERA NELLE LIFE SCIENCES IN UN’INDAGINE CONDOTTA NELL’AMBITO DEL PROGETTO RESCAR (RESEARCHER’S CAREERS) |
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Roma, 4 novembre 2008 - L’istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali (Irpps) del Consiglio nazionale delle ricerche ha partecipato allo svolgimento di una indagine europea sui ricercatori che operano nelle scienze della vita, un campo con un ruolo chiave in settori considerati di grande importanza per lo sviluppo delle scienze tout court, per la crescita economica e per gli sviluppi industriali. Un settore che ha visto aumentare in tutti i paesi europei sia l’occupazione sia il numero di progetti di ricerca. “L’analisi si è focalizzata su un target ‘alto’”, spiega Sveva Avveduto, dell’Irpps-cnr che, insieme a Maria Carolina Brandi e Manuela Bussola ha condotto l’indagine, “su una fascia di ricercatori esperti, selezionati in base ad una eccellente produttività scientifica e tecnologica, misurata dal numero di citazioni (database delle citazioni Isi-thomson) e dal numero di brevetti (database dei Brevetti Europei Epo) al fine di prendere in considerazione tutto lo spettro di questioni inerenti alla formazione e alla carriera, e consentendo di analizzare la loro evoluzione nel tempo”. I dati dell’indagine indicano che la maggioranza degli intervistati, il 37,9%, è compresa tra i 40 ed i 49 anni di età e che gli uomini sono in larga maggioranza (73,6%). Minima la percentuale dei ricercatori impiegati nelle imprese (1,4%), bassa anche quella nel privato ‘non profit’ (3,9%) mentre è largamente prevalente il numero di coloro che lavorano nell’università (71,9%) e in Enti pubblici di ricerca (19,9%). Per quanto riguarda la carriera “è interessante l’analisi del tempo intercorso tra il conseguimento della laurea e l’inizio di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato che rispecchia le politiche di reclutamento”, prosegue la ricercatrice, “circa un terzo degli uomini e quasi la metà delle donne hanno ottenuto un rapporto di lavoro stabile dopo più di cinque anni dal conseguimento del titolo; una percentuale considerevole però (il 18,5% degli uomini ed il 16,9% delle donne) ottiene un lavoro a tempo indeterminato meno di un anno dopo la laurea. Questo sta a indicare che, con l’esclusione di un numero piuttosto limitato di casi fortunati, in Italia si assicura il rapporto di lavoro a tempo indeterminato alla larga maggioranza dei ricercatori eccellenti, solo dopo un periodo di selezione molto (e forse anche troppo) lungo. La situazione per i giovani è però preoccupante: la percentuale di precariato tra coloro che hanno meno di 39 anni, raggiunge il 22%”. I dati mostrano ancora una volta la notevole discriminazione di genere in ambiente scientifico: le donne in media debbono attendere molto più degli uomini per ottenere un rapporto di lavoro a tempo indeterminato. “Con l’età”, sottolinea Sveva Avveduto, “crescono gli impegni di tipo manageriale e anche in questo caso gli uomini dedicano un tempo decisamente più alto alle attività gestionali rispetto alle donne: ciò è probabilmente un altro sintomo di una collocazione delle donne in posizioni meno rilevanti”. Scarsa la mobilità intersettoriale in pratica circoscritta al solo passaggio da un’istituzione a un’altra del settore pubblico. Riguardo alla mobilità internazionale, invece, la percentuale di ricercatori che ha avuto esperienze di lavoro all’estero è rilevante (54,7%) anche se tra loro la percentuale delle donne è inferiore a quella degli uomini. Il 42% dei ricercatori sotto i 39 anni afferma che sta cercando lavoro all’estero. Complessivamente i ricercatori si dichiarano abbastanza soddisfatti del loro lavoro, anche se lamentano l’esiguità dei salari e la scarso impegno complessivo per la ricerca da parte dei ‘datori di lavoro’. “In conclusione”, afferma Avveduto, “dalla nostra indagine emerge che il profilo medio del ricercatore ‘eccellente’ italiano nelle scienze della vita opera nell’università o in un ente di ricerca pubblico, ha avuto esperienze di lavoro all’estero, ma è tornato in patria, si trova nella fascia di età compresa tra i 40 ed i 49 anni, contrariamente al luogo comune che vuole che i ricercatori più giovani siano i più produttivi. Per i più giovani però le prospettive di occupazione oggi invece di aumentare si riducono: una gran parte di loro, infatti, si rivolge a strutture straniere per trovare un lavoro adeguato alla loro alta qualificazione, impoverendo il Paese di preziosi cervelli”. . |
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MILANO, UNIVERSITA´.FORMIGONI: PUNTARE SU LIBERTA´ DI SCELTA E MERITO |
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Milano, 4 novembre 2008 - Intervenendo all´inaugurazione del 146° Anno accademico del Politecnico di Milano il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha sottolineato la centralità del sistema universitario che, in un momento di crisi economica come quella attuale, rappresenta una risorsa prioritaria per la competitività del Paese. "Una realtà come quella del Politecnico - ha esordito Formigoni - fa emergere l´importanza di un Ateneo strettamente legato al territorio, al tessuto socio-economico da cui trae la propria origine, punto di riferimento per quel ´saper fare lombardo´ che ha reso la Lombardia motore dell´Italia e dell´Europa. Regione Lombardia guarda pertanto al Politecnico come ad un partner di grande rilievo nella creazione di un sistema territoriale di eccellenza nella formazione e nel trasferimento tecnologico". Nel corso del suo intervento, alla presenza del magnifico rettore del Politecnico, prof. Ballio, Formigoni ha sottolineato la necessità di una riforma del sistema universitario che riconosca come suoi capisaldi la valorizzazione del merito, la libertà di scelta, il sostegno della domanda. "Occorre certamente puntare a una razionalizzazione delle spese - ha detto Formigoni - ma le misure contabili non possono essere indiscriminate e devono coniugarsi con una prospettiva di rilancio. La razionalizzazione della spesa è un dovere e una necessità per tutti, specie nella congiuntura economica attuale. Ma è sbagliato non tener conto di chi già in questi anni ha agito con responsabilità e oculatezza". Certamente - ha spiegato Formigoni - si avverte il bisogno di una riforma coraggiosa e organica dell´Università italiana, orientata al miglioramento della qualità, sprone per un recupero di competitività su scala internazionale. Condizione essenziale per la riuscita della riforma è che essa sia affrontata nel confronto più aperto e serio con i protagonisti della vita universitaria e la stessa opinione pubblica. Confido che il Governo si muova in questa linea". Parlando davanti ai professori, al personale amministrativo e ai rappresentanti degli studenti, Formigoni ha ricordato come gli attuali criteri di distribuzione del finanziamento statale alle Università finiscano per penalizzare maggiormente quelle stesse Università lombarde che sono ai primi posti nelle classifiche sul servizio reso all´intero Paese: l´indice di accoglienza di studenti da altre Regioni dice che le Università milanesi sono al 25%, lo stesso andamento che si registra a proposito dell´indice di qualità e di autofinanziamento. "Per questo - ha aggiunto Formigoni - non sarebbe accettabile continuare a seguire il criterio della spesa storica operando tagli indifferenziati e perpetrando finanziamenti che non sono altro che un premio allo spreco e all´inefficienza. Nel 2007 la quota di finanziamento agli atenei basata sul merito è stata del 2,2%. Questo significa che il 97,8 % faceva ancora riferimento alla spesa storica, favorendo cioè chi ha speso di più e in modo incontrollato. Non basta dire che scuola e Università in Italia hanno bisogno di fondi. Bisogna riconoscere che hanno bisogno di fondi distribuiti in funzione della qualità. Per questo è necessario sia introdurre un sistema di valutazione di scuola, università e insegnanti sia pensare a meccanismi efficienti di incentivi che tengano conto di queste valutazioni". Già da alcuni anni Regione Lombardia ha deciso di investire nel diritto allo studio, l´unico aspetto dell´Università su cui le Regioni hanno attualmente competenza diretta: un metodo condiviso per mettere gli studenti realmente nelle condizioni di poter scegliere a quale ateneo iscriversi e di poterlo frequentare senza vincoli di carattere economico. "I tagli finanziari - ha concluso Formigoni - incideranno anche qui. Stiamo ricercando altre modalità per reperire le risorse mancanti e proseguiremo le sperimentazioni relative a strumenti innovativi per il sostegno agli studenti: penso ai prestiti fiduciari, che abbiamo attivato, primi in Italia, già da due anni e che intendiamo ora potenziare. Ma penso anche alle borse di studio: dal 2002 la Lombardia copre il 100% delle richieste, con un investimento annuo di 17 milioni di euro per 16. 000 beneficiari. So bene che è necessario innalzare il contributo delle borse, per renderlo adeguato ai costi della vita in Lombardia, e legarlo più strettamente a criteri davvero meritocratici. Ho già chiesto al Ministero margini più ampi di autonomia in questo settore per programmare più puntualmente gli interventi e rispondere in modo più adeguato alle reali esigenze degli studenti". . |
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FVG, ISTRUZIONE: MOLINARO IN CINA PER ACCORDO DI COOPERAZIONE |
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Trieste, 4 novembre 2008 - L´assessore regionale all´Istruzione del Friuli Venezia Giulia, Roberto Molinaro, è in questi giorni in Cina per partecipare al "Forum internazionale dell´Istruzione", in programma a Yangzhou, nella Provincia di Jiangsu, a Nord-ovest di Shanghai. L´iniziativa, cui parteciperanno ministri e assessori di diversi Paesi, è stata voluta dal Governo cinese per avviare rapporti di collaborazione con potenziali partner occidentali, e per rafforzare le relazioni già esistenti. In quest´ottica è prevista anche la firma di un memorandum d´intesa tra la stessa Provincia cinese e la direzione degli Affari internazionali del ministero italiano dell´Istruzione, rappresentata dal dirigente scolastico del Friuli Venezia Giulia, Ugo Panetta. Una accordo che, evidenzia l´assessore Molinaro, consentirà di favorire la conoscenza e la comprensione reciproca. E´ infatti previsto che Italia e Cina accolgano, ogni anno, una delegazione dell´altro Paese. Parallelamente studenti cinesi saranno incoraggiati a studiare in Italia, e viceversa. Il memorandum intende anche dar vita a forme di partenariato scolastico, con la scambio di studenti ed insegnanti e l´attivazione di corsi scolastici congiunti. Si pensa infine, in prospettiva, di istituire centri per la promozione della lingua e della cultura in ognuno dei due Paesi. La missione dell´assessore Molinaro, con l´avvio di una stretta collaborazione con la Provincia di Jiangsu, rientra nel quadro del rafforzamento dei rapporti economici e culturali tra Friuli Venezia Giulia e Cina, sancito la scorsa estate dalla visita nella nostra regione dell´ambasciatore a Roma, Sun Yuxi. . |
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SCUOLA. DONAZZAN: “IL 4 NOVEMBRE LE SCUOLE VENETE SONO APERTE PERCHE’ GLI STUDENTI CONDIVIDANO UN MOMENTO IMPORTANTE DELLA NOSTRA STORIA” |
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Venezia, 4 novembre 2008 - “Abbiamo ritenuto di non chiudere le scuole il 4 novembre, data fondamentale per la storia nazionale, perché è nostra convinzione che questi momenti di condivisione di coscienza comune e di popolo vadano vissuti all’interno dell’ambiente educativo scolastico, siano cioè trascorsi come una occasione di crescita dei nostri studenti come futuri cittadini. ” A dichiararlo è Elena Donazzan, assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro, che annuncia anche di aver inviato una lettera aperta alle scuole venete per sensibilizzare i dirigenti scolastici “a essere parte di un progetto educativo che deve vedere ogni studente partecipe della vita sociale e nazionale. ” L’assessore ha, quindi, sottolineato come “il 4 novembre rivesta un valore ancora maggiore alla luce dell’anniversario del novantesimo anno dalla fine della Grande guerra. ” “La Regione del Veneto si appresta con il presidente Giancarlo Galan - ha proseguito l’assessore - a dare il massimo risalto alle celebrazioni che proprio in Veneto vedranno la presenza del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, in due luoghi salienti e simbolici, e cioè Vittorio Veneto e Villa Giusti di Padova”. “Tante - ha aggiunto Donazzan - sono le iniziative che si sono svolte o si svolgeranno in ricordo di un importante momento di storia patria. Proprio per il legame - ha proseguito l’assessore - tra il Veneto e gli alpini, che ha visto nel 2008 l’adunata nazionale a Bassano del Grappa, oggi, lunedì 3 novembre, alle 19, in ogni Comune, anche il più piccolo d’Italia, dove vi sia un gruppo alpino, sarà accesa una fiaccola presso il locale Monumento ai caduti in loro memoria. ” “Credo che - ha concluso Elena Donazzan - accanto al doveroso approfondimento dei fatti storici, vada trasmesso ai nostri giovani il dovere alla memoria, il rispetto per i nostri caduti, la volontà di celebrare ricorrenze nazionali cariche di valore simbolico per l’unità d’Italia, che peraltro hanno visto proprio la nostra Regione protagonista nei fatti e nella memoria. ” L’assessore ha, quindi, preannunciato una iniziativa della Regione del Veneto di approfondimento della Grande Guerra destinata alle scuole superiori “per poter meglio conoscere ed amare la storia nazionale. ” . |
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PROVINCIA POTENZA, A BARILE DUE GIORNATE SU PROGETTO ESPRIT |
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Potenza, 4 novembre 2008 - Innovare la formazione con metodologie didattiche sperimentali. È l’obiettivo del workshop in programma a Barile (Hotel Garden), il prossimo 6 e 7 novembre 2008, nell’ambito del progetto Esprit – Experiential Supporting Programmes for Innovation in Training, cofinanziato nel quadro del programma Leonardo da Vinci. Il progetto, a cui la Provincia di Potenza (Ufficio Politiche Comunitarie) partecipa assieme all’Associazione Tecla, ente capofila, e ad altre province italiane, intende promuovere nell’arco di 24 mesi (novembre 2007- novembre 2009) il trasferimento e la progressiva integrazione di metodologie didattiche innovative nei sistemi di istruzione e di formazione professionale, in Italia e Lituania. Si rivolge, nello specifico, a docenti e formatori degli istituti tecnici/professionali e delle agenzie formative del territorio, per metterli in condizione di agevolare l’apprendimento degli allievi, personalizzando i processi educativi. Il workshop, che sarà moderato da Chris Loynes e Ross Wallace, membri dell’unità di coordinamento scientifico del progetto Esprit, si focalizzerà in particolare sull’outdoor education, letteralmente formazione all´aperto. Tale metodologia si svolge in contesti naturali utilizzando metaforicamente il gioco, lo sport, l’arte per veicolare contenuti didattici, sollecitando energie emotive e orientando in modo induttivo lo sviluppo della conoscenza. L’outdoor training si basa su presupposti teorici ben precisi che saranno illustrati ai docenti, che potranno poi utilizzarli per diversi scopi pedagogici. Metodologie innovative a parte, il progetto intende anche incoraggiare la cooperazione tra gli attori chiave del sistema territoriale di istruzione e formazione professionale, attraverso una programmazione condivisa. Programmazione che segnerà il punto di partenza di uno specifico Patto formativo locale finalizzato alla creazione di una ´´filiera dell´apprendimento´´, basata sulle tecniche di outdoor training. “Questo progetto – ha affermato il presidente della Provincia Sabino Altobello – è importante perché ci offre la possibilità di sperimentare, con la creazione di una piccola filiera, il modello innovativo dei Patti formativi locali, il cui obiettivo è quello di agganciare la formazione all´occupazione e di rendere compatibile l´offerta formativa con le ipotesi di sviluppo del territorio”. Innovare la formazione con metodologie didattiche sperimentali. È l’obiettivo del workshop in programma a Barile (Hotel Garden), il prossimo 6 e 7 novembre 2008, nell’ambito del progetto Esprit – Experiential Supporting Programmes for Innovation in Training, cofinanziato nel quadro del programma Leonardo da Vinci. Il progetto, a cui la Provincia di Potenza (Ufficio Politiche Comunitarie) partecipa assieme all’Associazione Tecla, ente capofila, e ad altre province italiane, intende promuovere nell’arco di 24 mesi (novembre 2007- novembre 2009) il trasferimento e la progressiva integrazione di metodologie didattiche innovative nei sistemi di istruzione e di formazione professionale, in Italia e Lituania. Si rivolge, nello specifico, a docenti e formatori degli istituti tecnici/professionali e delle agenzie formative del territorio, per metterli in condizione di agevolare l’apprendimento degli allievi, personalizzando i processi educativi. Il workshop, che sarà moderato da Chris Loynes e Ross Wallace, membri dell’unità di coordinamento scientifico del progetto Esprit, si focalizzerà in particolare sull’outdoor education, letteralmente formazione all´aperto. Tale metodologia si svolge in contesti naturali utilizzando metaforicamente il gioco, lo sport, l’arte per veicolare contenuti didattici, sollecitando energie emotive e orientando in modo induttivo lo sviluppo della conoscenza. L’outdoor training si basa su presupposti teorici ben precisi che saranno illustrati ai docenti, che potranno poi utilizzarli per diversi scopi pedagogici. Metodologie innovative a parte, il progetto intende anche incoraggiare la cooperazione tra gli attori chiave del sistema territoriale di istruzione e formazione professionale, attraverso una programmazione condivisa. Programmazione che segnerà il punto di partenza di uno specifico Patto formativo locale finalizzato alla creazione di una ´´filiera dell´apprendimento´´, basata sulle tecniche di outdoor training. “Questo progetto – ha affermato il presidente della Provincia Sabino Altobello – è importante perché ci offre la possibilità di sperimentare, con la creazione di una piccola filiera, il modello innovativo dei Patti formativi locali, il cui obiettivo è quello di agganciare la formazione all´occupazione e di rendere compatibile l´offerta formativa con le ipotesi di sviluppo del territorio”. . |
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TORNA L’UNIVERSITÀ DEL PAESAGGIO: DA LUNEDÌ 3 A SABATO 8 NOVEMBRE, IL PARCO NAZIONALE OSPITA 17 STUDENTI DELL´UNIVERSITÀ DI MILANO PER STUDIARE E PARTECIPARE ATTIVAMENTE ALLA CONSERVAZIONE DEL TERRITORIO, ATTRAVERSO LEZIONI E LABORATORI PRATICI SUL CAMPO DELL’UNIVERSITÀ DEL PAESAGGIO. |
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Riomaggiore, 4 novembre 2008 - Il Parco delle Cinque Terre riapre l´Università del Paesaggio. Il singolare ateneo, fondato in collaborazione con Ministero dell´Ambiente e della Tutela del Territorio, Legambiente ed altre università nazionali, con l´obiettivo di avvicinare e sensibilizzare i giovani alle tematiche ambientali, condurre un graduale restauro e garantire la conservazione del paesaggio delle Cinque Terre ha riaperto in questi giorni i campi di lavoro autunnali che ormai dall´aprile 2002 vedono impegnati sul territorio giovani provenienti dalle diverse università italiane e straniere. Ripartono quindi i corsi e i campi di lavoro con la partecipazione quest´ anno degli studenti del corso di laurea in Scienze Umane e Ambientali dell´ Università di Milano. Sono diciassette giovani che, durante la settimana studio alle Cinque Terre, svilupperanno temi come: “recupero e potenziamento futuro del settore agricolo e delle produzioni”, “recupero delle terre incolte e tecniche di costruzione dei muri a secco”, “ conservazione della cultura locale”, e “turismo sostenibile”. Le ricerche, condotte come ogni anno con passione e spirito analitico, saranno sviluppate grazie alla partecipazione ad alcuni laboratori che prevedono l´illustrazione da parte dei tecnici e del personale del parco di alcune iniziative come: il Marchio di Qualità Ambientale, l´analisi dell´Area Marina Protetta con lo studio dei vari progetti legati all´inquinamento e al monitoraggio della biodiversità, ma anche l´analisi delle variazioni demografiche e della pressione turistica sui sentieri. Gli studenti, ospiti dell´ostello di Biassa, coordinati dal tutor Thomas Gilardi e attivi da lunedì 3 a sabato 8 novembre, seguiranno campi di lavoro e corsi teorici in cambio del loro impegno giornaliero nella pulizia dei sentieri e nella manutenzione dei muri a secco. . |
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SCEGLIERE LA SCUOLA SUPERIORE |
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Bologna, 4 novembre 2008 - Dal sito "La scuola che voglio" Edizione 2009 Quattro nuove guide, un sito internet e una serie di incontri per gli studenti. Per orientare gli studenti nella scelta della scuola superiore, l´assessorato all´Istruzione, formazione, lavoro della Provincia di Bologna, con il finanziamento della Fondazione Carisbo, ha curato un programma che comprende: la pubblicazione di quattro nuove guide; un programma di incontri con genitori e studenti in collaborazione con Asabo, (associazione dei dirigenti scolastici) e con la supervisione scientifica di Cetrans (Centro per le transizioni dell´Università di Bologna); l´aggiornamento del sito www. Guidascuolesuperiori. Provincia. Bologna. It "La scuola che voglio" La guida raccoglie tutto quello che c´è da sapere sulle scuole superiori. La pubblicazione con i percorsi didattici e le informazioni utili sugli istituti superiori di Bologna città e della provincia è di facile lettura: gli oltre 40 istituti del territorio sono suddivisi per area d´istruzione (liceale, artistica, tecnico-professionale) e a ciascuno di essi è dedicata una scheda contenente tutti gli indirizzi di studio e i relativi quadri orari suddivisi per materie. In ogni scheda sono poi riportati i progetti educativi dedicati allo studio della lingua, all´informatica, allo sport, alle attività teatrali e musicali, le dotazioni della sede scolastica (aule attrezzate, collegamenti telematici, biblioteche, palestre e laboratori) e una serie di indicazioni utili come gli orari della segreteria, i mezzi pubblici per raggiungere la scuola e il nome del dirigente scolastico. Stampata in 8000 copie, la guida viene consegnata direttamente a tutte le scuole medie di Bologna e provincia in questi giorni. "Scuole aperte" - Per consentire agli alunni di terza media e alle loro famiglie di conoscere da vicino gli istituti superiori della provincia, insieme a "La scuola che voglio" è in distribuzione anche il catalogo "Scuole Aperte", che riporta i giorni e gli orari degli "open day" dei vari istituti e tutte le indicazioni per partecipare alle iniziative previste dalle scuole durante le giornate di apertura. Gli studenti e i genitori potranno così visitare le aule, i laboratori e le palestre delle scuole e incontrare in prima persona i dirigenti scolastici, gli insegnanti e gli studenti di ogni istituto. Per gli studenti stranieri - Torna in versione aggiornata tra i banchi di terza media la guida "Scuola e formazione, informazioni per studenti stranieri nella provincia di Bologna". Con le schede in italiano, albanese, arabo, cinese, inglese, filippino, francese, rumeno, russo e spagnolo, la guida contiene informazioni per aiutare gli studenti provenienti dagli altri paesi a scegliere la scuola superiore. Viene distribuita in 500 copie in tutte le scuole medie del territorio bolognese, la guida offre una spiegazione semplice sui percorsi scolastici e della formazione che è possibile seguire dopo la terza media. Per gli studenti disabili - La guida che illustra l´"Offerta formativa per studenti disabili negli istituti superiori di Bologna e provincia" è uno strumento pratico e dettagliato. Pensata come strumento a uso degli operatori che si occupano dell´orientamento scolastico degli studenti disabili, è stampata in 800 copie e distribuita agli addetti che operano nelle Aziende Usl e nelle scuole di città e provincia. A ogni sede scolastica è dedicata una scheda specifica contenente le indicazioni tecniche e didattiche, dall´assenza di barriere architettoniche alla progettazione di attività specifiche per l´integrazione. Per ogni sede di istituto sono indicati, oltre agli indirizzi e ai tipi di corso attivati, anche i laboratori e le attività curriculari o extracurriculari organizzati non solo per gli allievi disabili, ma anche per intere classi o per tutti gli iscritti. Nelle schede sono inoltre riportati tutti i dati necessari per valutare l´accessibilità di ogni scuola. Le scuole medie superiori della Provincia e il mondo del lavoro - A. S. 2007/08 - Si tratta di un documento in formato elettronico (. Pdf), scaricabile da Internet, realizzato dall´assessorato all´Istruzione della Provincia, per illustrare le attività che le scuole medie superiori del territorio svolgono in collaborazione con le diverse organizzazioni del mondo del lavoro (imprese, enti pubblici, enti no profit). . |
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BOLZANO: TRE SCUOLE ALTOATESINE PARTECIPANO ALLA SETTIMANA DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE PROMOSSA DALL’UNESCO |
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Bolzano, 4 novembre 2008 - Anche alcune scuole di Bolzano partecipano con proprie iniziative alla Settimana di Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2008 promossa dalla Commissione Nazionale Italiana Unesco. La “Settimana di Educazione allo Sviluppo Sostenibile 2008" promossa dalla Commissione Nazionale Italiana Unesco, con otre 400 iniziative in tutta Italia, affronta quest´anno il tema dei rifiuti, con particolare attenzione alla loro riduzione e riciclaggio. Tra il 10 ed il 16 novembre scenderanno in campo con l´Unesco centinaia di soggetti, dalle istituzioni alle scuole, dalle imprese alla società civile, per sensibilizzare giovani e adulti su una delle principali sfide della nostra società e sviluppare capacità d´azione finalizzate alla prevenzione dei rifiuti ed al loro recupero. Per la prima volta partecipano all´iniziativa anche alcune scuole in lingua italiana della provincia che hanno sottoposto loro progetti in educazione ambientale al vaglio della Commissione Nazionale Italiana per Unesco. I progetti approvati, che possono utilizzare il logo della manifestazione, quello della Commissione Nazionale Italiana per l´Unesco e quello specifico della settimana Dess (Decennio dell´Educazione allo Sviluppo Sostenibile), sono stati proposti dalle seguenti scuole: Scuola dell´Infanzia "Aquilone" di via Combattenti 3 a Bolzano con il progetto "Riciclare in allegria" - referente Karin Santini ; Istituto Comprensivo Bolzano Iii -Viale Trieste, scuola secondaria di I grado "Leonardo da Vinci" con il progetto "L´ecologia a scuola" curato dalla prof. Ssa Claudia Dotti; Istituto Pluricomprensivo Bolzano -Europa 1, Scuola primaria "S. Filippo Neri" con il progetto "Giochiamo a cambiare le piccole abitudini" curato dall´insegnante Claudia Bonsignore. Ulteriori informazioni si possono trovare sul sito: www. Unescodess. It dove è possibile scaricare il programma della Settimana e un opuscolo divulgativo sul tema della riduzione e del riciclo dei rifiuti . |
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IL RUOLO DELLE IMPRESE E DELLE UNIVERSITA´ PER LA COMPETITIVITA´ DEL SISTEMA MARCHE . |
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Ancona, 4 Novembre 2008 - Il vicepresidente della Giunta regionale e assessore alle Politiche comunitarie, Paolo Petrini, aprira` mercoledi` prossimo, alle nove e quindici, presso la Facolta` di ingegneria a Monte Dago, Ancona, il workshop ´Ruolo delle imprese e delle universita` per la competitivita` del sistema Marche´. L´incontro e` riservato a imprenditori, rappresentanti delle imprese e delle universita`, funzionari regionali. L´obiettivo e` quello di un confronto libero sulle modalita` con cui incrementare la collaborazione fra imprese e mondo della ricerca, allo scopo di incrementare in modo rilevante la competitivita` del sistema Marche. L´iniziativa, organizzata dall´Autorita` regionale di gestione del Fondo europeo per lo sviluppo regionale, si inserisce nel contesto delle iniziative di studio finanziate dal Fondo proprio allo scopo di individuare e suggerire modalita` con cui utilizzare al meglio le risorse europee, principalmente finalizzate secondo la strategia di Lisbona a incentivare diffusione della ricerca e della innovazione tecnologica nelle regioni italiane del Centro-nord. Il Fesr Marche, che nel periodo 2007-2013 attiva 288 milioni di euro di risorse pubbliche e che movimentera` almeno altri 40 milioni di investimenti aggiuntivi di privati e pubbliche amministrazioni, destina ben oltre la meta` delle risorse alle politiche per l´innovazione, alla copertura dell´intera regione con la banda larga, all´infrastrutturazione logistica. Le relazioni d´apertura, dopo il vicepresidente Petrini, saranno di. Marcello Pierini, docente dell´ateneo di Urbino, di Donato Iacobucci, docente presso l´Universita` Politecnica delle Marche, di Fabrizio Costa, dirigente del servizio ´attivita` produttive´ della regione e attuale coordinatore in materia delle Regioni italiane. Successivamente saranno imprenditori di successo e docenti a portare le loro testimonianze, mentre il raccordo conclusivo per la prosecuzione dei lavori sara` curato da Sergio Bozzi, dirigente regionale dell´Autorita` di gestione Fesr. . |
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BOLZANO: RAGGIUNTO UN ACCORDO RIGUARDO AL RICONOSCIMENTO DI TITOLI DI STUDIO AUSTRIACI |
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Bolzano, 4 novembre 2008 - Dopo l’introduzione della riforma universitaria nella Repubblica austriaca si sono evidenziati alcuni aspetti problematici per gli studenti altoatesini che al termine del loro ciclo di studi non vedevano riconosciuto il titolo in Italia. L’assessore Saurer esprime la propria soddisfazione per l’accordo raggiunto con le autorità universitarie austriache. La causa del mancato riconoscimento in Italia di alcuni titoli di studio austriaci era dovuta al fatto che l’ordinamento austriaco prevede la possibilità di seguire anche solo tre semestri ed il raggiungimento di 90 crediti Ects. A livello internazionale sono invece necessari ben 120 crediti Ects per il riconoscimento del titolo di studio. Il problema riguardava in particolare gli iscritti alle facoltà di Scienze della comunicazione (Salisburgo e Vienna), Educazione fisica e scienze motorie (Innsbruck), sociologia (Vienna), economica (Graz), informatica (Graz). L’assessore provinciale all’università ed alla ricerca scientifica, Otto Saurer, ha annunciato che grazie ad un accordo con le autorità universitarie austriache è stato possibile dare una soluzione complessiva al problema dei crediti mancanti. In sostanza gli studenti delle facoltà menzionate possono iscriversi alle sedi universitarie dove hanno ottenuto il titolo di studio come uditori straordinari al fine di ottenere i crediti mancanti. Per ulteriori informazioni gli interessati possono contattare la Ripartizione diritto allo studio, università e ricerca scientifica - Informazione universitaria Alto Adige, E-mail: stud. Info@provincia. Bz. It; Tel 0471 413307 – 412956. . |
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SARDEGNA RICERCHE AL "FESTIVAL SCIENZA 2008" |
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Cagliari, 4 Novembre 2008 - Sardegna Ricerche, l´ente regionale incaricato della gestione del Parco tecnologico della Sardegna, sarà presente dal 4 all´11 novembre al "Cagliari Festivalscienza 2008", in programma all´Exmà di Cagliari, con laboratori e dimostrazioni interattive per avvicinare il mondo della scienza e della tecnologia al grande pubblico. Il festival, organizzato dal comitato Scienzasocietàscienza, è dedicato al dialogo tra scienza e società e prevede una fitta serie di conferenze, dibattiti, eventi e spettacoli. In questo ambito, la presenza di Sardegna Ricerche prevede diversi appuntamenti, organizzati all´interno dello spazio "La Torretta" dell´Exmà: giochi sulle proprietà dei materiali, percorsi per apprezzare le proprietà della molecole dell´acqua, spiegazioni sulle attività del Parco tecnologico e una conferenza-spettacolo tenuta da Ramón Pilia, uno scienziato che ama definirsi "da circo". Si segnala inoltre la tavola rotonda "Donne nella ricerca/Women in Research" organizzata dalla ricercatrice del Crs4 Patricia Rodriguez-tomé, e da Set-routes: cinque storie a confronto per parlare dell´esperienza femminile in diversi settori della ricerca: dalla fisica alla biologia, dalla chimica alla bioinformatica (lunedì 10 novembre alle 17:30, sala conferenze). . |
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RICERCA E UNIVERSITÀ PUGLIESI: LOMELO CONVOCHERÀ CONFERENZA REGIONALE RETTORI E DIRETTORI |
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Bari, 4 novembre 2008 - La situazione delle Università e degli Enti di Ricerca pugliesi si fa drammatica. E’ l’allarme che i sindacati di Cgil, Cisl e Uil dei comparti interessati hanno lanciato nel sit-in svoltosi ieri mattina a Bari in Piazza Diaz. Il punto sulla situazione derivante dai tagli della finanziaria (1 miliardo e mezzo di euro in cinque anni) e dall’emendamento Brunetta che blocca le stabilizzazioni dei precari è stato fatto nell’incontro svoltosi nell’occasione tra i rappresentanti sindacali e la Regione Puglia, rappresentata dall’Assessore al Diritto allo Studio e Pubblica Istruzione, Domenico Lomelo e dal Dott. Davide Pellegrino, Direttore dell’Area Politiche per lo Sviluppo Economico. Questi ultimi hanno manifestato grande attenzione ai tempi posti dalle Organizzazioni Sindacali e dai lavoratori presenti ed hanno condiviso la grande preoccupazione che non solo i tagli della finanziaria, ma anche il blocco dei fondi europei disposto dal Governo, possa bloccare tutte le attività di ricerca già poste in essere e quelle programmatiche nei P. O. R. Infatti, è stata bloccata l’erogazione relativa al 2006 dei fondi Fas, già impegnati per progetti di ricerca in corso, sono bloccati i fondi Fesr di parte statale necessari per il cofinanziamento alle imprese, mentre sul F. S. E. La Regione Puglia ha richiesto al Governo l’autorizzazione all’uso di tali fondi anche per le Università e si è in attesa della convocazione da parte del Dipartimento per le Politiche di Sviluppo del Miur. A fronte di tale situazione, l’Assessore Lomelo ha assunto l’impegno di convocare una Conferenza regionale dei Rettori, dei Direttori degli Enti di Ricerca e dei Sindacati che, con la Regione stessa, dovrebbe fare il punto sulle risorse finora investite e sugli obiettivi raggiunti e, soprattutto, analizzare la situazione che si prospetta per individuare le strategie idonee a qualificare l’offerta di formazione e l’attività di ricerca in Puglia. “Resta il fatto – spiega l’assessore - che se non vengono evitati i tagli posti dal Governo e dalla Finanziaria le vie d’uscita sono strettissime o rischiano di non esserci affatto. Per questo resta confermato l’impegno della Regione nei confronti del Governo per non veder privata la nostra Regione di importanti risorse” . . |
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FIRENZE: UN DISTRETTO PER LA FORMAZIONE APPROVATO IN CONSIGLIO PROVINCIALE IL PIANO DI INDIRIZZO PER LA PROGRAMMAZIONE DEL FONDO SOCIALE EUROPEO NEL PERIODO 2007/2013: OLTRE 86 MILIONI DI EURO LE RISORSE MESSE A DISPOSIZIONE |
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Firenze, 4 novembre 2008 - La formazione come leva per il cambiamento, l’investimento sulle persone, sulle loro capacità, sulle loro competenze, sul loro saper fare, la diffusione capillare della partecipazione alle attività formative, l’attenzione all’alta formazione come fattore caratterizzante il sistema fiorentino: sono alcuni dei concetti che si ritrovano nel Piano di Indirizzo approvato il 27 ottobre in Consiglio Provinciale con i voti favorevoli della maggioranza e l’astensione delle opposizioni. Si tratta di un documento impegnativo e articolato che ruota intorno alla proposta di costruzione di un vero e proprio Distretto Formativo. 86 milioni e 951 mila euro le risorse messe a disposizione. E´ un’idea nuova, spiega l´assessore competente Elisa Simoni, che cerca di dar conto della complessità del sistema della formazione, della sua interazione con tutti i settori del sistema economico e che inserisce la formazione, a pieno titolo, nel dibattito che si va aprendo nel più generale contesto delle politiche culturali ed educative. Oltre alle priorità di carattere generale, Ambiente, Sicurezza, Inclusione sociale, Pari Opportunità, Sostegno alla creazione d’impresa, il Piano individua anche una serie di obiettivi settoriali, sempre con l’ottica di sostenere l’aggiornamento delle competenze e favorire l’introduzione di processi innovativi, sia nei settori tradizionali dell’economica fiorentina che in quelli emergenti, dove si manifestano nuove opportunità di crescita. “I prossimi mesi saranno, anche per il nostro territorio, molto difficili a causa della crisi finanziaria di proporzioni globali che avrà ripercussioni sull’economia reale – sostiene Simoni - Dobbiamo attrezzarci per gestire e superare le emergenze dotandoci di strumenti efficaci e tempestivi. Per esempio, per le crisi aziendali dovremo predisporre percorsi di riqualificazione e aggiornamento del personale coinvolto che diano risposte in tempi rapidi. Per questo dovremo pensare a soluzioni specifiche, come un bando aperto, che abbia validità annuale proprio per dare risposte alle crisi aziendali anche attraverso l’erogazione di voucher formativi individuali”. “D’altra parte – prosegue l´assessore – la nostra azione deve anche essere capace di rilanciare l’economia dei nostri territori e non solo di affrontare l’emergenza quando di presenta. Porre l’accento sul concetto di Distretto, vuol dire inserire la formazione all’interno di una politica che cerchi di attrarre nuovi talenti e professionalità, che costruisca percorsi di crescita individuali, che contribuisca a realizzare un ambiente favorevole allo sviluppo di nuove idee, di nuova imprenditorialità, che valorizzale situazioni di eccellenza che sono presenti nel contesto provinciale e ne costituiscono l’immagine e l’identità”. E’ dunque una "progettualità nuova quella che la Provincia cerca di mettere in campo accompagnata da nuovi strumenti di intervento, come quello dei voucher individuali, che cercano di coniugare l’attenzione alle aspettative delle persone, la flessibilità della gestione e la rapidità dell’intervento con la definizione di obiettivi programmatici precisi e ben individuati". . |
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IL VERO FEDERALISMO SCOLASTICO LO PORTANO AVANTI GLI ENTI LOCALI, ASCOLTANDO LE ESIGENZE DEL TERRITORIO |
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Torino, 4 novembre 2008 - “In materia di formazione scolastica e professionale, le Province sono oggi i soggetti in grado di dialogare al meglio con il territorio e di capirne le esigenze. In una fase di intenso dibattito sul destino della scuola italiana, noi siamo il soggetto maggiormente in grado di orientare la programmazione dell’offerta formativa, in quanto siamo più vicini alle comunità locali”: lo ha affermato il 29 ottobre il Presidente della Provincia di Torino, Antonio Saitta, chiudendo i lavori del convegno durante il quale sono stati illustrati i risultati generali dell’indagine sui fabbisogni di competenze professionali delle imprese piemontesi in 19 settori. L’indagine, presentata presso la nuova sede della Provincia, in corso Inghilterra, è stata commissionata dalla Provincia di Torino nell’ambito del Progetto Rif (Rete Indagine Fabbisogni) promosso insieme alla Regione Piemonte e alle altre Province piemontesi. Dai dati raccolti emerge, ad esempio, una difficoltà delle imprese del settore turistico a reperire sufficiente personale formato negli Istituti alberghieri: un fabbisogno al quale si dovrà dare risposte in sede di programmazione scolastica negli anni futuri. “Di fatto, - ha sottolineato Saitta – in tema di programmazione scolastica le Province sono divenute il punto di riferimento dei propri territori, mentre il Ministero viene talora percepito come un’entità che ha un approccio esclusivamente burocratico. Noi invece stiamo sperimentando un modello di ‘scuola del territorio’, che si contrappone alle tendenze alla omogeneizzazione nazionale e all’appiattimento su di un modello unico”. “Non so se questo sia definibile come federalismo, - ha concluso il Presidente della Provincia di Torino – ma noi siamo impegnati ad intervenire costantemente con azioni di concertazione, in alternativa a chi immagina di poter governare il sistema dal centro, tagliando le risorse ed il legame della scuola con il territorio”. . |
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CONSULTORI IN VENETO: VALDEGAMBERI:“480.000 € A PROSECUZIONE PROGETTO EDUCAZIONE SESSUALITA’ GIOVANI; POTENZIATI SPAZI CONSULTORI E PUNTI ASCOLTO SCUOLE PER PREVENIRE COMPORTAMENTI A RISCHIO” |
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Venezia, 4 novembre 2008 - Per prevenire i comportamenti sessuali a rischio tra i giovani, continua l’opera di potenziamento degli spazi per gli adolescenti e i giovani all’interno dei consultori familiari del Veneto, spazi dove i ragazzi e le ragazze venete dai 16 ai 30 anni possono essere ascoltati e informati convenientemente sulla sessualità e sull’affettività, e avere negli operatori riferimenti diretti per informazioni sulla salute, sulla prevenzione e sulle informazioni relative all’educazione sanitaria e sessuale. Ne dà notizia l’Assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi informando di un provvedimento adottato dalla Giunta veneta e da lui proposto con il quale si è decisa la prosecuzione del progetto regionale “Educazione alla sessualità e all’affettività nei consultori familiari delle aziende Ulss” al quale viene assegnato, per il 2008, uno stanziamento di 480 mila euro per la realizzazione di progetti a carattere formativo ed educativo sulla sessualità e sulle dinamiche socio affettive rivolte agli adolescenti ed agli adulti. Il progetto regionale era stato avviato nel 2007 e un monitoraggio avviato nel primo semestre 2008 ha messo in evidenza come i progetti sviluppati nei vari ambiti riguardino, oltre al potenziamento dello spazio adolescenti/giovani, la continuazione/implementazione nelle scuole delle attività di educazione formando in particolare genitori e docenti, la creazione di punti d’ascolto negli istituti scolastici, l’attivazione di interventi di sostegno alla genitorialità, il potenziamento delle rete dei servizi e delle associazioni delle famiglie, rafforzamento dei servizi offerti specificamente ai ragazzi immigrati. “Il Veneto conta su una rete di 127 consultori gestiti dalle Ulss e 28 da enti privati o del terzo settore, la cui attività è disciplinata dall’atto di indirizzo approvato dalla Giunta regionale l’11 febbraio 2005” spiega Valdegamberi. “Per quanto riguarda la salute degli adolescenti sono stati previsti interventi di carattere educativo e formativo, rivolti anche agli adulti che svolgono a vario titolo una funzione educativa, sulla sessualità, sulle dinamiche delle relazioni affettive e di comunicazione tra i sessi e sulle problematiche del rapporto tra adolescenti ed adulti. Va detto – continua l’Assessore – che il bilancio dell’attività di contatto e relazione svolta in questo anno e mezzo da parte degli operatori del progetto è più che lusinghiera perché sono stati contattati e coinvolti decine di migliaia di giovani veneti, centinaia di insegnanti e migliaia di genitori”. Ventimila dei 480 mila euro complessivi sono stati assegnati all’Osservatorio regionale Nuove generazioni e Famiglia, con sede nell’Azienda Ulss n. 3 di Bassano del Grappa (Vi) alla quale è affidata l’attività di monitoraggio e di verifica dei risultati degli interventi. . |
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PASOLINI, UNA LEZIONE DI VENDOLA AGLI STUDENTI DI SKOPJE |
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Skopje Macedonia, 4 novembre 2008 – Nell´aula magna del Rettorato dell’Università di Skopje, capitale della Macedonia, si è tenuta davanti a duecento studenti di italianistica la lezione del Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola sulla vita e le opere di Pierpaolo Pasolini, a trentatre anni dalla morte dello scritore friulano. Presenti all’incontro l’ambasciatore italiano in Macedonia Donatino Marcon e l’assessore regionale al Mediterraneo Silvia Godelli. Vendola ha confessato “una certa emozione e gratitudine per questa accoglienza” a chiusura dell’ottava Settimana della lingua italiana nel Mondo. “Voglio darvi spunti di riflessione”, ha esordito Vendola rivolgendosi agli studenti, “su un personaggio fondamentale della cultura italiana, il cantore di una vita perentoria di un’Italia pre-boom economico degli anni ’50, evocatore di un mondo fuori dalla storia, fisicamente forte ed espressivo come quello del popolo contadino e rurale”. Per Vendola “la poetica di Pasolini è l’antitesi del decadentismo dannunziano d’elite contrario alla società di massa”. Pasolini, ha ricordato Vendola, “è il letterato che ha dato dignità alla plebe sottoproletaria delle borgate romane che racconterà nel suo capolavoro Accattone”. Citando poi l’opera “Le ceneri di Gramsci” il Presidente della Regione Puglia ha ricordato “come il mondo vero di Pasolini fosse l’estetica della passione, dove l’arte è alla ricerca della diversità”, come dimostrano i suoi capolavori cinematografici e narrativi. Infine Vendola ha citato uno dei drammi che Pasolini viveva all’epoca, cioè l’uniformità del linguaggio degli italiani grazie alla pubblicità. “Piange ciò che muta anche per farsi migliore”, la frase che Vendola ha riproposto agli studenti per descrivere la tragedia vissuta dallo scrittore friulano di fronte alla modernità avanzata. Alla fine della lezione, durata circa un’ora, Vendola è stato salutato con un lungo e caloroso applauso da parte degli studenti. . |
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PRESENTATO A BRESCIA IL PROGETTO DI TEATRO DEDICATO ALLE SCUOLE "STORIE STORIE STORIE" |
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Brescia, 4 novembre 2008 - Si è svolta la conferenza stampa di presentazione della stagione teatro ragazzi e scuola "Storie storie storie" che giunge alla sua dodicesima edizione. Come sempre l´inaugurazione ha coinciso con il giorno dell´Anniversario della promulgazione della Carta Internazionale dei Diritti dell´Infanzia, a testimonianza del fatto che gli organizzatori ritengono che fare ed organizzare teatro per bambini abbia una precisa finalità sociale ed educativa. Il progetto è una rete tra Teatro Telaio, Coop. Colibrì, Oratorio di Bagnolo Mella, Teatro Distratto, sostenuta da Fondazione Cariplo e con la collaborazione dei comuni di Calcinato, Castegnato, Fondazione Asm, Parrocchia di Pontoglio, Cipiesse di Rezzato, Associazione Carcere e Territorio. Come l´anno scorso l´inaugurazione è stata offerta agli ospiti di una delle carceri bresciane ed ai loro figli, all´interno di un progetto di educazione alla genitorialità promosso dall´associazione Carcere e Territorio di Brescia. All´interno di Storie storie storie la sezione monografica Natale a Teatro è invece inserita nel progetto Oltre il palcoscenico, che vede la collaborazione di regione Lombardia, Provincia di Brescia e Centro Teatrale Bresciano. Alla conferenza stampa sono intervenuti Angelo Pennacchio, Direttore Artistico di Teatro Telaio, Andrea Arcai, Assessore del Comune di Brescia, e Riccardo Minini, Assessore alla Cultura della Provincia di Brescia. . |
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STUDENTI TOSCANI IN COMPETIZIONE PER IL RISPETTO DELL’AMBIENTE |
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Firenze, 4 novembre 2008 - Gli alunni delle scuole toscane in competizione per il rispetto dell’ambiente e, soprattutto, per la tutela dell’acqua. E’ questo quanto propone il concorso “Acqua & Ambiente – Fai la tua parte”, promosso da Assonaturizzatori (associazione di indirizzo e tutela delle azienda di acqua naturizzata) in collaborazione con l’Ufficio Scolastico per la Toscana del Ministero per la Pubblica Istruzione, con il patrocinio dell’Amministrazione Provinciale di Firenze. L’idea dell’iniziativa è legata alla pubblicazione di “Non lavartene le mani”, il primo quaderno della collana di educazione ambientale, edito da Assonaturizzatori in occasione dei trent’anni di Sidea Italia, azienda fondatrice dell’associazione. Il quaderno, dove sono raccolti gli interventi di amministratori regionali e locali di tutta la Toscana e di esperti in materia ambientale, è rivolto agli alunni delle scuole, ma anche alle loro famiglie, per cercare di spiegare in modo ancora chiaro l’importanza dell’acqua, bene primario per l’umanità, che non va sprecato in quanto limitato. Proprio questa rappresenta sia la premessa sia il punto di partenza del concorso, che è suddiviso in due sezioni: la “A”, che comprende gli alunni delle classi quarte e quinte della scuola primaria e le classi della scuola secondaria di primo grado; la “B”, rivolta agli alunni delle scuole secondarie di secondo grado della Toscana. Ogni classe di ciascun istituto toscano potrà partecipare con un proprio elaborato. Il termine per l’iscrizione al concorso è il 30 novembre prossimo, con gli elaborati che andranno consegnati entro il 28 febbraio 2009. La novità di questo particolare concorso è il tipo di elaborati che in gara: per la sezione “A” si possono presentare scritti, disegni, ma anche giochi originali (simili, ad esempio, al vecchio gioco dell’oca), che invitano al risparmio ed al rispetto dell’acqua. I più grandi, invece, potranno servirsi delle nuove tecnologie per realizzare un filmato, un book fotografico, un videogioco, una campagna pubblicitaria e quant’altro. Motto del concorso - e punto di partenza per gli elaborati - sarà “la salvezza del Mondo dipende anche da te. Comincia dalle piccole cose di ogni giorno. Di goccia in goccia, riduciamo i rifiuti. Non farti imbottigliare. L’acqua è Vita, non sciuparla. Dunque non lavartene le mani”. Per i primi classificati ci saranno premi in denaro, per un totale di 2. 000 euro. La commissione giudicante sarà composta da rappresentanti di Assonaturizzatori, Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana, Provincia di Firenze,comune di Pisa, Regione Toscana, Quadrifoglio ed Acquedotto del Fiora. Vincitori e partecipanti saranno premiati - ed ospitati - il 22 marzo a Firenze, nella villa di Castelpulci, in occasione della celebrazione della festa mondiale dell’acqua, che nel 2008 ricorre nell’anno dedicato ad un toscano illustre come Galileo Galilei. . |
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SCIENZIATI DIMOSTRANO CHE IL RISCALDAMENTO POLARE È SICURAMENTE CAUSATO DAGLI ESSERI UMANI |
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Bruxelles, 4 ottobre 2008 - Un team internazionale di scienziati ha dimostrato per la prima volta che l´aumento di temperatura nell´Artide e nell´Antartide è causato da attività umane. Diversi studi hanno svelato le prove del riscaldamento in entrambi i poli negli ultimi decenni; le temperature nell´Artide si sono aumentate al doppio della velocità mondiale nel corso della seconda metà del secolo scorso, portando ad un rapido deterioramento della copertura di ghiaccio del mare. Nell´emisfero meridionale, gli scienziati hanno osservato il rapido riscaldamento sulla penisola antartica, una tendenza associata al drammatico collasso della piattaforma di ghiaccio Larsen B nel 2002. Comunque, fino ad ora non è stato possibile collegare in modo definitivo il riscaldamento delle regioni polari con le attività umane. Al contrario, l´Ipcc (Pannello intergovernativo sui cambiamenti climatici) nel suo ultimo rapporto ha concluso che "l´influenza antropogenica è stata rilevata in tutti i continenti tranne l´Antartide, in cui la copertura di osservazione non è sufficiente per fare una valutazione". Come nota l´Ipcc, una delle ragioni della mancanza di un legame inoppugnabile è la scarsità dei dati; ci sono solo 100 stazioni meteorologiche nell´Artide e appena 20 nell´Antartide. Inoltre, i dati sull´Antartide risalgono soltanto fino alla metà del 20° secolo, mentre quelli sull´Artide vanno indietro di circa 100 anni. Un altro problema che gli scienziati devono affrontare per isolare le cause del riscaldamento globale è la grande variabilità naturale del clima polare. In questo ultimo studio, pubblicato nella rivista Nature Geoscience, ricercatori provenienti da Regno Unito, Giappone e Stati Uniti hanno messo insieme le registrazioni delle temperature di tutte le regioni polari. Hanno anche fatto funzionare quattro modelli climatici affidabili, a volte usando soltanto fattori naturali, come cambiamenti dell´attività solare e eruzioni vulcaniche, a volte aggiungendo attività umane come le emissioni di gas serra e l´assottigliamento dell´ozono stratosferico. Soltanto i modelli che comprendevano anche le attività umane sono stati in grado di prevedere con precisione le tendenze delle temperature osservate, portando gli scienziati a concludere che l´aumento della temperatura nelle regioni polari non può essere spiegato soltanto con la variabilità naturale, ma è causato direttamente dall´attività dell´uomo. "In generale, nonostante la scarsezza delle osservazioni, abbiamo scoperto che il riscaldamento causato dall´uomo è rilevabile in entrambe queste regioni altamente vulnerabili ai cambiamenti climatici," hanno concluso i ricercatori. "I nostri risultati dimostrano che l´attività umana ha già causato un significativo riscaldamento in entrambe le regioni polari, con probabili conseguenze sulla biologia polare, le comunità indigene, l´equilibrio della calotta di ghiaccio e il livello del mare mondiale. " "È sicuramente un lavoro importante," ha commentato il dott. Alexey Karpechko dell´Unità di ricerca sul clima presso l´Università dell´East Anglia, nel Regno Unito. "Il riscaldamento artico è stato già portato alla ribalta in diverse pubblicazioni, sebbene non sia stato mai attribuito ad attività umane. Nell´antartide però, tale rilevazione è stata fino a questo momento preclusa dall´insufficienza dei dati disponibili. " Il dott. Karpechko ha aggiunto che i cambiamenti della circolazione atmosferica causati dal buco nell´ozono hanno ridotto il riscaldamento sulla maggior parte dell´Antartide, rendendo ancora più difficile percepire i cambiamenti causati dall´uomo. Visto che si prevede che lo strato di ozono sarà ripristinato in futuro, potremmo aspettarci un maggiore riscaldamento in Antartide negli anni a venire, ha aggiunto il dott, Karpechko. Per ulteriori informazioni, visitare: Nature Geoscience: http://www. Nature. Com/ngeo Università dell´East Anglia (Uea): http://www. Uea. Ac. Uk . |
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LE CREATURE MARINE POSSONO SOPRAVVIVERE AI CAMBIAMENTI CLIMATICI |
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Bruxelles, 4 novembre 2008 - Molti organismi sono stati costretti ad adattarsi ai cambiamenti causati dai cambiamenti climatici. La loro sopravvivenza dipendeva da questo. Una nuova ricerca ha dimostrato che lo zooplankton Calanus finmarchicus non è stato risparmiato da questo fenomeno. Fonte principale di cibo per gruppi di pesci, il Calanus finmarchius vive adesso nelle acque fredde dell´Atlantico del Nord e del Mare del Nord, dopo essere stato costretto a spostarsi verso nord circa 18. 000 anni fa. Queste scoperte sono state recentemente pubblicate nei Proceeding of the Royal Society B. Alcuni ricercatori della Queen´s University, Belfast (Regno Unito) hanno scoperto che il Calanus finmarchius ha reagito al riscaldamento globale dopo l´ultima Era Glaciale. Gli esperti credono che una delle conseguenze dei cambiamenti climatici sia un cambiamento forzato nella distribuzione della specie. Il plankton si è spostato verso nord ed è riuscito a mantenere una popolazione vasta. La nuova scoperta è significativa perché costituisce una prova che la specie ha una caratteristica che l´aiuta ad adattarsi al riscaldamento globale. "I nostri risultati, al contrario degli studi precedenti, suggeriscono che la specie è stata in grado di cambiare la propria distribuzione in seguito a precedenti cambiamenti del clima terrestre, e in questo modo di adattarsi all´andamento degli effetti dei cambiamenti climatici, una caratteristica di fondamentale importanza per la sua sopravvivenza," ha spiegato il dott. Jim Provan della Queen´s School of Biological Sciences. "La variabilità genetica delle specie - la tendenza della costituzione genetica di una popolazione a variare da un individuo all´altro - è rimasta alta, il che è positivo, e suggerisce che questi animali potrebbero essere in grado di adattarsi all´attuale cambiamento dell´habitat causato dal riscaldamento globale e mantenere una popolazione di dimensioni vitali. " Il dott. Provan ha continuato dicendo che se la specie non riesce a seguire l´adattamento ciò avrebbe un enorme impatto negativo sulla sua sopravvivenza. "Potrebbe estinguersi e così minacciare le specie di pesci che dipendono da essa per la loro alimentazione," ha detto il ricercatore. Ha affermato che mentre nessuno dovrebbe saltare alle conclusioni riguardo agli effetti dei cambiamenti climatici sulle risorse marine, è meglio essere vigili su quanto può accadere. Studi passati sul Calanus finmarchius hanno rivelato che il numero della specie e le dimensioni della popolazione sono diminuite significativamente. "Una diminuzione della variabilità genetica" potrebbe esserne la causa, ha detto. Tale variabilità potrebbe distruggere la capacità di adattamento delle popolazioni in futuro. I ricercatori che hanno preso parte a questo studio credono che ciò potrebbe innescare l´estinzione della specie. Secondo gli esperti la specie è uno dei più importanti componenti della rete alimentare marina della regione. Il team continuerà a lavorare per scoprire come i risultati dello studio sono applicabili al rapido riscaldamento globale degli ultimi decenni. Per ulteriori informazioni, visitare: Proceedings of the Royal Society B http://publishing. Royalsociety. Org/ Queen´s University, Belfast http://www. Qub. Ac. Uk/ . |
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CHIUSURA DEI PROGETTI PRESENTATI IN UNGHERIA NELL’AMBITO DEL PROGRAMMA OPERATIVO INFRASTRUTTURA E TUTELA DELL’AMBIENTE |
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Budapest, 4 novembre 2008 - Il primo Piano di Sviluppo Nazionale (Nft) mette a disposizione fondi per un valore complessivo di 120 miliardi di fiorini, finalizzati a promuovere le dotazioni infrastrutturali e la tutela ambientale. Da fine 2008 sará possibile accedere a tali finanziamenti attraverso 201 bandi aperti nell’ambito ambientale-sanitario, energetico, infrastrutturale. Il Piano di Sviluppo Nuova Ungheria (in seguito Úmft) colloca gli investimenti in programmi operativi diversi: il Programma Operativo per l’Energia e l’Ambiente (Keop) ed il Programma Operativo per lo Sviluppo Infrastrutturale (Közop). La conferenza professionale “Fondi comunitari per lo sviluppo sostenibile”, tenutasi il 14-15 ottobre 2008, si é concentrata su entrambi gli ambiti operativi. Sono stati ufficializzati 20 progetti vincitori e la quantificazione del pagamento supera i 650 milliardi fiorini, cioé il 97% del finanziamento totale. L’ammontare rimanente sará corrisposto il 31 dicembre p. V. Secondo le norme comunitarie, quando i vincitori avranno giá posto in essere i progetti. Mentre volge al termine il programma Nft, parte il nuovo piano Úmft. Per quanto riguarda quest’ultimo va sottolineato che l’Ungheria é lo Stato membro dell’Ue a pubblicare piú bandi in tale ambito. Úmft comprende 300 bandi cui hanno presentato candidatura piú di 18436 aziende, delle quali 6492 sono giá state valutate positivamente. Il finanziamento in quest’ultimo caso supera i 482 milliardi fiorini. Il totale degli investimenti concessi fino ad ora supera i 944 milliardi di fiorini. . |
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MAREGGIATE, UN FRONTE UNITO CON COMUNE E PROVINCIA PER FAR RIPARTIRE I LITORALI GENOVESI SOPRALLUOGO DEL PRESIDENTE BURLANDO E ASSESSORE MORGANO DA NERVI A BOCCADASSE |
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Genova, 4 Novembre 2008 - Fronte unito per far fronte alle emergenze del dopo-mareggiata di Regione Liguria, Comune e provincia di Genova. Solamente a Genova e nelle delegazioni i danni sul litorale ammontano a molte decine di milioni. A Levante, nel porticciolo di Nervi, il vento e la libecciata hanno distrutto completamente la copertura e gli impianti della piscina della società di pallanuoto, davanti alla spiaggia di Murcarolo le ondate che hanno raggiunto i primi piani delle case, hanno affondato barche , rimosso massi pesanti diverse tonnellate, sgretolato la veranda e gli infissi del centro anziani La Rotonda. Danni pesanti, a cabine,infissi, pontili e strutture in muratura, impianti idrici anche alla Lega Navale di Quinto, al centro sportivo Barracuda, Alla Sportiva Sturla, a Vernazzola, a Boccadasse. Una mareggiata simile, da queste parti, non si ricordava dal 1954. Dopo la richiesta dello stato di calamità, avanzata al governo, il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando e l´assessore comunale all´Arredo Urbano e ai litorali della città Roberta Morgano, insieme con i tecnici di Aster, i Municipi e la Protezione Civile regionale hanno compito in mattinata un primo sopralluogo nel levante cittadino, da Nervi a Boccadasse. Un´altra delegazione della Provincia di Genova si è invece recata nel ponente genovese, a Pegli e a Voltri. Al termine della visita, il presidente Burlando, parlando con i giornalisti, ha fatto il punto delle situazione. "Vista la situazione, davvero pesante, crediamo sia necessario, da subito, mettere insieme le forze con Comune e Provincia per far fronte alle emergenze. La Sportiva Nervi, per esempio, con due squadre di pallanuoto in A1 e sette giovanili ha avuto danni che sfiorano i centomila euro e deve almeno poter ripartire al più presto per far fronte agli impegni agonistici. Così come le altre realtà viste oggi che vogliono tornare alla normalità", ha affermato Burlando. "Da subito, tenuto conto che siamo a fine anno, con i bilanci ormai chiusi, contiamo di avviare tutti insieme un sostegno finanziario temporaneo di alcune centinaia di migliaia di euro per far fronte alle richieste più urgenti. Poi, una volta completato l´elenco dei danni avvieremo le altre modalità di risarcimento attraverso il riconoscimento dello stato di calamità, che spero ci venga accordato dal governo, sebbene ci risulti che il capitolo di spesa dovrà attendere, forse, la prossima legge finanziaria perché, ahimè vuoto e altre forme di sostegno economico. Fra le altri fonti possibili, penso, per esempio, a fondi non spesi del vecchio Fas (Fondi aree sottoutilizzate) che potrebbero essere recuperati e ai 21 milioni di euro stanziati dalla Regione Liguria per migliorare l´offerta turistica del territorio che potrebbero comprendere anche un sostegno alle aziende balneari. Tutte modalità di intervento regionale che stiamo valutando, intanto martedì vareremo il primo intervento per le cose più urgenti da fare". . |
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ENTRO IL 2009 ULTIMATE LE CARTOGRAFIE GEOLOGICHE DELL’UMBRIA |
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Perugia, 4 novembre 2008 - Saranno ultimate entro la fine del 2009 le cartografie geologiche dell’Umbria, in scala 1:10. 000, fondamentali per conoscere le risorse naturali e far fronte ai rischi geologici e sismici nei 92 comuni umbri. Ad occuparsene saranno 36 geologi, incaricati dai Servizi tecnici della Regione Umbria, scelti dopo valutazioni e selezioni pubbliche. Le carte riguarderanno un’area pari a 1400 km quadrati, in particolare nelle aree centro-occidentali della regione. A capo della direzione scientifica saranno i dipartimenti di Scienza della Terra delle Università di Perugia e Pisa. “Le cartografie, molto grandi e di alta qualità, interessano il 15% del territorio umbro e coprono un’area non ancora del tutto conosciuta. Alla conclusione dei lavori - ha detto l’assessore all’Ambiente Lamberto Bottini - avremo informazioni geologiche e territoriali più dettagliate di una parte significativa dell’Umbria”. . |
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LAGO D´IDRO: PALEOFRANA, INTENSIFICATI I CONTROLLI SMOTTAMENTO DI 20 - 80 MM. ANNO, ALTRI 500.000 EURO PER RILIEVI SUMMIT A BRESCIA CON I SINDACI RIVERASCHI E DELL´ASTA DEL CHIESE |
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Brescia, 4 novembre 2008 - Intensificazione del monitoraggio della esistente galleria - la cosiddetta "galleria degli agricoltori" - e della paleofrana che incombe sul lago d´Idro con l´avvio nel frattempo delle opere per la messa in sicurezza che dovranno essere completate entro il 2013. Questo l´aggiornamento della situazione illustrato oggi nella sede territoriale di Brescia della Regione Lombardia dal direttore generale della direzione generale Protezione Civile, Prevenzione e Polizia Locale, Paolo Baccolo, nel corso dell´incontro con i sindaci dei Comuni che si affacciano sul lago d´Idro e con i primi cittadini dei Comuni i cui territori si trovano lungo l´asta del fiume Chiese. La paleofrana è in movimento, così come risulta dai dati raccolti da Arpa: si è rilevato infatti uno spostamento tra i 20 e gli 80 mm l´anno con una significativa incidenza della piovosità sulla velocità del movimento, aumentata al punto tale da aver messo fuori uso 4 degli 8 inclinometri esistenti. Proprio la delicatezza di questa situazione, insieme alla necessità di chiarire il quadro conoscitivo dei movimenti della frana ha reso necessario un nuovo investimento da parte di Regione Lombardia di circa 500. 000 euro nel prossimo triennio per automatizzare completamente la strumentazione di rilevamento e sostituire gli impianti danneggiati. L´accordo di programma siglato il 6 agosto scorso dal presidente della Regione, Roberto Formigoni, insieme agli assessori Buscemi (Reti e Servizi di Pubblica Utilità), Ferrazzi (Agricoltura), Maullu (Protezione Civile) e La Russa (Industria e Piccola e Media Impresa) insieme ai sindaci di Anfo, Bagolino, Idro e Lavenone ha messo a disposizione 42 milioni di euro, di cui 31,8 milioni assegnati dal Cipe e 10,2 erogati dalla Regione. Il testo dell´Accordo impegna poi la Regione ad approfondire le proposte contenute nello studio di fattibilità per la stabilizzazione della frana e a valutarne gli interventi per la loro finanziabilità. Per quanto concerne la "galleria degli agricoltori", l´Accordo prevede la completa sostituzione della galleria con un nuovo by pass e il definitivo abbandono e riempimento di quella che da tempo ha evidenziato problemi di staticità. . |
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IL VENETO IN EUROPA E’ LEADER DI CLIMALPTOUR E PARTNER DI PERMANET. PARTECIPA IN PARTNERSCHIP ANCHE A ALPWATERSCARCE, CO2NEUTRALP E ALPENERGY” |
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Venezia, 4 novembre 2008 - La Commissione europea ha approvato 12 progetti di cooperazione transfrontaliera, ne erano stati presentati 138, finanziandoli con 24 milioni di euro. La Regione del Veneto partecipa come leader a Climalptour per lo studio dei cambiamenti climatici e dell’offerta turistica in aree di montagna e come partner a Permanet per l’analisi della distribuzione di permafrost in zone montane. Lo comunica l’assessore all’Economia, Vendemiano Sartor, che in questi giorni ha partecipato a numerose riunioni tecniche. Ci sono altre tre iniziative europee che vedono la presenza di soggetti veneti in partnership: Alpwaterscarce (Arpav), Co2neutralp (Dolomitibus, Provincia di Belluno, Comune di Padova) e Alpenergy (Bim Piave). Il ciclo di valutazione delle tre progettualità si concluderà con la graduatoria definitiva delle iniziative approvata entro giugno del prossimo anno. “Si tratta davvero - ha ribadito l’assessore - di una preziosa opportunità per gli enti locali e per gli altri soggetti proponenti del territorio, ma al tempo stesso è una importante sfida perché i tempi di attuazione sono purtroppo strettissimi e richiederanno una grandissima capacità di fare sintesi e mediazione. ” A disposizione delle aree alpine per Alpwaterscarce, Co2neutralp e Alpenergy (Bim Piave) ci sono 18,5 milioni di euro a carico del Fondo europeo per lo sviluppo regionale (76 per cento) e del Fondo nazionale di rotazione. . |
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FONDI PER LA PROTEZIONE CIVILE MARCHIGIANA |
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Ancona, 4 Novembre 2008 - La giunta, su proposta dell´assessore regionale alla Protezione civile, Sandro Donati, ha approvato le linee di intervento in base alle quali verra` utilizzato il Fondo 2007, pari a piu` di cinquemilioni e mezzo di euro, per la Protezione civile. Il 50% delle risorse (piu` di duemilioni e mezzo di euro) verra` destinato agli enti locali ( Comuni, Province e Comunita` montane ), mentre l´altra meta` a progetti di interesse regionale. In ambito locale il fondo servira` ad assicurare risposte operative in momenti di crisi e per interventi di soccorso e di assistenza. A livello regionale le risorse saranno impiegate per completare gli interventi avviati negli anni precedenti e per il rafforzamento complessivo del sistema. In particolare serviranno sia per azioni di sostegno e sviluppo del sistema di volontariato della protezione civile, garantendo servizi fondamentali come il rimborso delle spese per i mezzi usati dalle organizzazioni di volontariato( copertura assicurativa, manutenzione ecc. ), sia per progetti utili a ridurre i tempi di intervento in situazioni di emergenza grazie al miglioramento di dotazioni e attrezzature, ma anche stipulando convenzioni operative con il Corpo nazionale dei vigili del fuoco ed il Corpo forestale dello Stato. Parte dei fondi saranno utilizzati per la conoscenza del territorio, aumentando il monitoraggio e potenziando le reti di rilevamento e trasmissione, realizzando una gestione dei dati su base informatica. ´La delibera approvata ´ ha sottolineato Donati ´ punta anche al miglioramento della preparazione del personale addetto al sistema attraverso corsi di formazione universitari e saranno anche incentivate attivita` di informazione della popolazione sui possibili rischi e comportamenti da tenere, con particolare riguardo a quella scolastica. Sono infine previsti interventi di competenza regionale in occasione a manifestazioni di rilievo nazionale che si svolgeranno su tutto il territorio´. . |
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DALL´UNIONE DEI VECCHI ATO DI FIRENZE, PRATO E PISTOIA RIFIUTI, È NATO L´ATO TOSCANA CENTRO DOVRÀ REALIZZARE AZIONI E IMPIANTI PREVISTI NEL PIANO STRAORDINARIO |
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Firenze, 4 novembre 2008 - E´ nato l´Ato Toscana centro. La nuova realtà sostituirà i precedenti tre Ato dei rifiuti di Firenze, Prato e Pistoia ed avrà il compito di attuare quanto era stato previsto nei vecchi Piani provinciali per la gestione dei rifiuti e poi confermato nell´elaborazione dei Piani straordinari fatta dai vecchi Ato. «Sono felice di vedere che le cose procedono e che la nuova legge per la gestione dei rifiuti urbani in Toscana sta dando i frutti», ha detto l´assessore regionale all´ambiente Anna Rita Bramerini, ricordando che non è trascorso ancora un anno dal varo della nuova legge (Lr 61/2007) e che in neppure dodici mesi è stato superato uno degli scalini considerati più difficili da varcare nell´attuazione delle nuove norme, cioè lo snellimento da dieci a tre Ato, un passaggio fondamentale per migliorare le economie di scala e rendere le gestione del ciclo integrato dei rifiuti in Toscana più efficiente. L´ato Centro, che nella fase di transizione è stato guidato dal sindaco di Pistoia Renzo Berti nella veste di Commissario regionale, ha scelto i suoi organi dirigenti, affidando la presidenza a Riccardo Gabellini (già presidente dell´Ato di Firenze) e si è dotato di un consiglio di amministrazione di sei membri: Gianni Gianassi, sindaco di Rufina, Mario Tuci, assessore all´ambiente del Comune di Pistoia, Piero Razzoli, sindaco di Montale, Carlo Tempesti, sindaco di Cerreto Guidi, Camilla Curcio, assessore all´ambiente del comune di Prato. «Confido – ha detto l´assessore – che a breve anche gli altri due Ato diventino operativi e si chiuda così la fase commissariale». Comuni e Commissari stanno lavorando bene e sono fiduciosa sul rapido avvio delle procedure per l´attuazione delle previsioni contenute nei Piani straordinari. L´ato Centro parte da una situazione difficile, dato che Firenz e e Prato hanno una significativa carenza di impianti, in particolare di impianti finali per lo smaltimento dei rifiuti, ma sono convinta che presto questa criticità possa essere superata». . |
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UNGHERIA: NUOVO IMPIANTO DI SMALTIMENTO RIFIUTI A NAGYECSED |
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Budapest, 4 novembre 2008 - Il 20 ottobre sono iniziati i lavori per la costruzione di un nuovo impianto per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani e per i relativi stabilimenti di servizio. Il progetto é stato realizzato nell’ambito del Programma della Gestione dei Rifiuti della regione di Szabolcs-szatmár-bereg, finanziato con fondi Ue. Il programma prevede una moderna concezione nella gestione dei rifiuti ripartita in tre punti di raccolta regionali (Nyíregyháza, Kisvárda, Nagyecsed). L’area totale a disposizione é di circa 4 ettari e sará in grado di provvedere allo smaltimento dei rifiuti solidi per un periodo di 10 anni. L’obiettivo del nuovo sistema di gestione dei rifiuti solidi – realizzato con una sovvenzione di 9 Mld di fiorini del Fondo di Coesione – é la creazione di un sistema complesso in grado di ridurre al minimo il rischio di inquinamento ambientale e di salute riutilizzando gran parte dei rifiuti trattati. . |
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UNGHERIA: NUOVO IMPIANTO DI DEPURAZIONE A SZOMBATHELY |
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Budapest, 4 novembre 2008 - Tra i progetti portati a termine con i contributi del Fondo di Coesione Ue/ispa, quello di maggiore rilevanza é costituito dall’ammodernamento dell’impianto di depurazione nell’area di Szombathely. Tale investimento comprende anche la ricostruzione degli impianti meccanici di depurazione nonché la ristrutturazione del sistema per la gestione delle acque nere che ha comportato una drastica riduzione dei cattivi odori nell’area. Inoltre, é stato costruito un nuovo impianto di raccolta compost e si é proceduto alla ristrutturazione della rete fognaria nella parte occidentale della cittá. I massicci investimenti hanno comportato un relativo aumento della qualitá della vita per i 117 mila abitanti di 35 piccoli centri rurali nonché una sensibile diminuzione degli agenti inquinanti nelle acque reflue. Il progetto é finanziato in gran parte da fondi comunitari (60%) , da fondi nazionali (30%) e locali (10%). Per il periodo 2007-2013 il sostegno ai progetti relativi alla depurazione e allo smaltimento dei liquami prevede una quota di 361 miliardi di fiorini. . |
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DESANTI: “RIFIUTI, LAVORIAMO PER RISOLVERE I PROBLEMI, NON PER CREARLI” LA PROVINCIA DEL VERBANO CUSIO OSSOLA PROPONE DI ABOLIRE L’ATO E UNIFICARE I DUE COB |
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Vco, 4 novembre 2008 - “Dietro-front di 360°, tariffe decise dalla Provincia? Ma scherziamo?!” Replica così l’assessore all’Ambiente Gianni Desanti allo stillicidio di prese di posizione di vari esponenti ossolani del centro destra che imputano alla Provincia maggiori costi per lo smaltimento dei rifiuti. “I cittadini devono sapere che, in materia di tariffe, tutte ma proprio tutte le competenze sono dell’Ato rifiuti e non della Provincia. Nell’ato sono presenti proprio i rappresentanti dei Comuni e non della Provincia” dice Desanti. Il ruolo della Provincia riguarda invece la programmazione, il coordinamento e il controllo. Fin dall’inizio la posizione della Provincia è stata lineare e precisa: ha risolto l’emergenza dovuta alla sentenza del Tar che impedisce di usufruire dell’impianto di Cavaglià (Bi), stipulando un accordo con la Provincia di Alessandria e coprendo tutti i maggiori oneri con un proprio stanziamento. Nel contempo, fin da luglio scorso, si è rivolta alla Regione e al Ministero dell’Ambiente per avere disco verde ad esportare rifiuti fuori Regione o all’estero, eventualità che la legge consente solo in presenza di specifici accordi e per determinate situazioni. “Prima del nulla-osta governativo e regionale eravamo obbligati a smaltire in Piemonte” ricorda Gianni Desanti. “Adesso che le risposte positive sono di recente arrivate (per la precisione il 7 ottobre da Torino e il 24 ottobre da Roma) – prosegue Desanti – possiamo rivolgerci fuori dai confini piemontesi, in Lombardia o in Svizzera”. “Sperando ovviamente di trovare la disponibilità altrui, perché quello che i soliti sapientoni dimenticano di ricordare è che per spedire rifiuti a destra e a manca è necessario il consenso di chi l’immondizia la deve ricevere” sottolinea l’assessore. La Provincia di Pavia è stata coinvolta subito, ma finora senza successo anche perché l’impianto di Parona, nel frattempo, ha subito un grave incendio che ne ha bloccato il funzionamento. Successivamente sono state coinvolte altre Province: quella di Brescia (“tanto caldeggiata da Francini” ricorda Desanti) ha risposto picche, mentre Milano non ha ancora detto nulla. Con gli svizzeri sono emerse concrete disponibilità, subordinate peraltro a procedure complesse al vaglio di chi dovrà stipulare il contratto (l’Ato). “Come si vede – dice l’assessore Desanti – la Provincia si è attivata già da mesi, non ha taciuto a nessuno queste iniziative, anzi ha convocato lo scorso lunedì tutti gli interessati per illustrare lo sviluppo degli eventi”. La Provincia inoltre, conclude l’assessore, ha in cantiere un’iniziativa molto concreta: la sostituzione dell’Ato rifiuti e dei due Cob con un unico organismo per garantire risparmi e maggiore efficienza. . |
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