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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 05 Novembre 2008 |
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UE E CINA RAFFORZANO LA LORO COOPERAZIONE NELLA RICERCA AGRICOLA |
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Secondo i rappresentanti della direzione "Biotecnologie, agricoltura e alimentazione" della direzione generale della Ricerca della Commissione europea (Dg Ricerca) e dell´Accademia cinese delle scienze agricole (Caas), l´Ue e la Cina stanno tentando di rafforzare i loro legami nel campo della ricerca agricola. I partner cinesi sono coinvolti da molto tempo nei progetti di ricerca agricola finanziati dall´Ue; 25 progetti finanziati nell´ambito dell´area tematica "Qualità e sicurezza alimentare" del Sesto programma quadro (6°Pq) comprendono partner cinesi e i ricercatori cinesi sono anche coinvolti in un numero crescente di progetti del Settimo programma quadro (7°Pq). La Commissione europea ora si prefigge di promuovere una più intensa cooperazione con la Cina nel campo della ricerca agricola e sta discutendo con il Caas il modo migliore per farlo. Nurtrire l´immensa popolazione cinese rappresenta un´enorme sfida; inoltre, anche se la popolazione continua a crescere, crescono anche gli standard di vita e gli agricoltori del paese si ritrovano ad affrontare una pressione crescente per cercare di ridurre l´impatto ambientale delle loro attività. La ricerca riveste un ruolo importante nell´affrontare queste sfide ed ecco dove entra in scena il Caas. Il Caas è l´organizzazione nazionale cinese per l´agricoltura e è affiliata con il ministero dell´agricoltura. "L´accademia cinese delle scienze agricole è la più grande organizzazione di ricerca agricola in Cina," ha detto il dott. Huqu Zhai, presidente del Caas, al notiziario Cordis durante un suo recente viaggio in Europa. "Il nostro organico è costituito di 11. 000 unità, di cui più di 6. 000 sono ricercatori, e possediamo 40 istituti di ricerca che coprono tutti i settori agricoli, tranne la persca e le foreste. " Il Caas è anche molto impegnato nel settore dell´istruzione e nelle sue scuole sono iscritti circa 3. 000 dottorandi e specializzandi. L´organizzazione lavora a stretto contatto con gli agricoltori cinesi; Gli scienziati del Caas compiono visite regolari alle fattorie per, ad esempio, insegnare agli agricoltori le nuove tecniche agricole e fornire le ultime varietà di raccolti. L´organizzazione lavora ampiamente con i partner internazionali, sia tramite il Cgiar (Consultative Group on International Agricultural Research) che attraverso i progetti di ricerca bilaterale. Secondo il dott. Timothy Hall, direttore delegato della direzione "Biotecnologie, agricoltura e alimentazione" della Dg Ricerca della Commissione europea, la Commissione è particolarmente interessata nella collaborazione con la Cina in tre settori importanti: salute e malattie animali (soprattutto le malattie trasmissibili come l´influenza aviaria); migliorare la resistenza delle piante da coltivazione verso fattori come la siccità, la salinità e il calore; e la sicurezza alimentare. La forma esatta della cooperazione Ue-cina in materia di ricerca agricola sarà discussa negli incontri futuri, ma essa prenderà probabilmente il via con un meccanismo relativamente semplice come i progetti di gemellaggio amministrativo (twinning projects). La direzione "Biotecnologie, agricoltura e alimentazione" della Dg Ricerca della Commissione europea promuove la cooperazione internazionale della ricerca con una varietà di paesi adottando diversi metodi. Sono stati lanciati inviti a presentare proposte congiunti su determinati argomenti chiave, insieme alle autorità preposte in Russia e in India. Indicazioni iniziali mostrano che queste iniziative riscuotono l´interesse dei ricercatori. Tuttavia, mettere su questi inviti congiunti è un procedimento estremamente lungo per ambedue le parti. Una forma più "leggera" è rappresentata dai progetti di gemellaggio amministrativo. In questo caso l´Ue e l´organizzazione di finanziamento della ricerca nel rispettivo paese gestiscono i propri inviti a presentare proposte. I progetti selezionati sono poi confrontati e se ne risultano due simili, i ricercatori coinvolti sono incoraggiati a collaborare per condividere le conoscenze e le idee, e a procedere verso una ulteriore cooperazione. La direzione "Biotecnologie, agricoltura e alimentazione" attualmente sta applicando un simile schema con il programma Abip (Canada´s Agricultural Bioproducts Innovation Program - Programma canadese per l´innovazione dei prodotti agricoli biologici). Per ulteriori informazioni, visitare: Chinese Academy of Agricultural Sciences (Caas): http://www. Caas. Net. Cn/engforcaas/index. Htm L´area tematica "Alimentazione, agricoltura e pesca, e biotecnologie" del Settimo programma quadro (7°Pq): http://cordis. Europa. Eu/fp7/kbbe/home_en. Html Cooperazione internazionale nell´ambito del 7°Pq: http://cordis. Europa. Eu/fp7/capacities/international-cooperation_en. Html . |
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VENTIDUE LE NUOVE COMUNITA´ MONTANE DEL PIEMONTE LO STABILISCE LA DELIBERA APPROVATA DAL CONSIGLIO REGIONALE |
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Il Consiglio regionale ha approvato il 3 novembre, su proposta dell’assessore regionale allo Sviluppo della montagna Bruna Sibille, la delibera che definisce le aree omogenee che andranno a formare le nuove Comunità montane del Piemonte. Rispetto al tetto massimo di 23 previsto dalla legge regionale approvata lo scorso giugno, le nuove Comunità montane saranno 22: 6 rispettivamente nelle province di Torino e di Cuneo, 1 rispettivamente in quelle di Asti e di Vercelli, 2 nell’Alessandrino, 3 nel Biellese, 3 tra Vco e provincia di Novara, di cui una con sede legale nel Novarese. “E’ stato un lavoro complicato, - dichiara la presidente Mercedes Bresso - ma alla fine siamo soddisfatti del risultato: il provvedimento consente da una parte di realizzare risparmi, riducendo la burocrazia, dall’altra rende le Comunità montane più forti e preserva un patrimonio importante per la nostra regione e per il paese. ” “Il Consiglio, e in particolare la maggioranza, - aggiunge Bresso - hanno retto in questi mesi a pressioni di campanile di ogni tipo, anche a quelle di un’opinione pubblica che chiedeva l’abolizione in toto delle Comunità montane. La riduzione del numero delle comunità, attraverso il loro accorpamento in aree omogenee, è solo uno degli aspetti di una riorganizzazione ben più complessa che prevede un significativo rafforzamento del ruolo e dei compiti di questi enti e la garanzia della loro rappresentatività nella vita democratica. ” “Per arrivare al disegno territoriale contenuto nella delibera del Consiglio regionale, - afferma l’assessore allo Sviluppo della montagna e Foreste Bruna Sibille - abbiamo ascoltato tutte le parti in causa e le diverse proposte provenienti dalle varie aree del Piemonte, consapevoli del fatto che ogni cambiamento crea resistenze e difficoltà, ma la cosa importante è che con questa riforma abbiamo salvato il governo della montagna. Ora bisognerà realmente occuparsi delle questioni di montanità e di marginalità delle aree con una discussione attenta e puntuale”. I paesi esclusi dalle Comunità montane perché il loro territorio non è effettivamente montano potranno fare richiesta entro 60 giorni alla Regione di esservi compresi per motivi di continuità. I Comuni montani potranno invece chiedere di passare da una Comunità ad un’altra limitrofa. I nuovi enti, così come prefigurati dalla delibera approvata il 3 novembre, inizieranno ad operare dopo la prossima tornata di elezioni amministrative del 2009. . |
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A PAVIA PER LA PRIMA VOLTA IL XVII CONVEGNO NAZIONALE DI MICOLOGIA. SARANNO PRESENTATI ANCHE ESEMPLARI DI TARTUFI ANCORA PRIVI DI MERCATO IN ITALIA 10-12 NOVEMBRE 2008 – AULA FOSCOLO DELL’UNIVERSITÀ |
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Il Dipartimento di Ecologia del Territorio dell’Università di Pavia ospiterà, per la prima volta dalla sua istituzione, la Xvii edizione del Convegno Nazionale di Micologia. L’evento, di alto carattere scientifico, si svolgerà nelle giornate del 10, 11 e 12 novembre 2008 nella cornice storica dell’Orto Botanico e dell’Aula Foscolo, nella sede Centrale dell’Ateneo Pavese. Vedrà la partecipazione di Micologi afferenti alla maggior parte delle Università Italiane, oltre che di un ospite Ungherese, la Professoressa Andrea Csorbainé Gógán, che nella sua relazione a invito presenterà Choiromyces e Mattirolomyces, esemplari di tartufi ancora privi di mercato in Italia. Le tematiche relative ai vari aspetti della micologia, della micologia applicata, della fitopatologia, affiancati da nuovi aspetti applicativi, saranno oggetto e competenza del Convegno. . |
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CALIFORNIA: A TAVOLA SI PARLA PUGLIESE LA REGIONE PUGLIA RAPPRESENTERÀ L’ITALIA ALL’“11TH WORLDS OF FLAVOR INTERNATIONAL CONFERENCE AND FESTIVAL”, L’EVENTO INTERNAZIONALE DI PROMOZIONE DELL’AGRO-ALIMENTARE E DELL’ENOGASTRONOMIA DI QUALITÀ |
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La Regione Puglia, insieme con la Regione Sicilia, rappresenterà l’Italia all’ “11th Worlds of Flavor International Conference and Festival”, dal 6 all’8 novembre, l’evento che si svolge annualmente, a Napa Valley in California per iniziativa del prestigioso Culinary Institute of America (Cia). Diventato il forum più importante degli Stati Uniti sulle tendenze culinarie e sulla cucina internazionale, l’evento si rivolge ai professionisti dell’industria “ho. Re. Ca. ” (hotels – restaurants – catering), provenienti da tutti gli Stati americani, con l’obiettivo di presentare e far conoscere loro la cucina e le produzioni agroalimentari di qualità del mondo. L’edizione 2008, che prevede l’arrivo di circa 700 professionisti ed operatori del settore della ristorazione del nord America, sarà dedicata alla presentazione della cucina e delle tradizioni culinarie dei Paesi del Mediterraneo e sarà intitolata “Un’odissea nei sapori del Mediterraneo: conservando e re-inventando le tradizioni per i palati moderni”. Hanno aderito anche Spagna, Francia, Grecia, Turchia, Tunisia, Marocco e Libano. Significativa la partecipazione della Puglia in rappresentanza dell’enogastronomia italiana di qualità, presenza promossa dall’Assessorato regionale allo Sviluppo economico e Innovazione tecnologica. “La Puglia - spiega Sandro Frisullo, Vice Presidente della Regione con delega allo Sviluppo economico – grazie all’eccellenza raggiunta nel settore agro-alimentare, merita a pieno titolo rappresentare l’Italia. Non solo: ha un potenziale di sviluppo dell’export molto forte nei confronti degli Stati Uniti, perché i consumatori americani mostrano un crescente interesse nei confronti delle produzioni tipiche di qualità. In generale le esportazioni pugliesi destinate agli Usa hanno sviluppato un valore complessivo di 497 milioni di euro nel 2007, con un incremento rispetto al 2006 del 6,12%, mentre gli scambi commerciali complessivi tra la Puglia e gli Stati Uniti nel 2007 hanno superato i 940 milioni di euro. In un simile scenario la partecipazione a questo importante appuntamento non può che rafforzare sul mercato americano i prodotti agro-alimentari pugliesi e rappresentare per le nostre imprese una sfida da cogliere al volo”. Nel corso dei tre giorni, oltre a un fitto programma di seminari, degustazioni e sessioni dimostrative, l’11esima edizione di “Worlds of Flavor International Conference and Festival” ospiterà, inoltre, una mostra-mercato (“marketplace”) dedicata alla presentazione, promozione e degustazione dei prodotti e piatti tipici dei Paesi partecipanti, presso il “Barrel Room”, l’antica cantina dello storico palazzo di Greystone che oggi ospita il Culinary Institute of America. L’evento si conferma come una delle più importanti occasioni di promozione dei prodotti agroalimentari e dei vini di qualità ai professionisti di settore, altamente qualificati e spesso alla ricerca di proposte innovative, attivi nel vasto campo della ristorazione e catering che sviluppa, negli Stati Uniti, un giro d’affari di circa 400 miliardi di dollari annui. La partecipazione della Puglia si inserisce nella strategia di promozione economica delineata nel Programma di promozione dell’internazionalizzazione dei Sistemi Produttivi Locali per il 2008, che mira, tra l’altro, a sostenere l’apertura internazionale delle imprese pugliesi verso i cosiddetti mercati “maturi”, in cui le opportunità di collaborazione risultano ancora ampie, specie in alcuni comparti, sebbene ancora sostanzialmente sottosviluppate da parte del sistema economico regionale. La partecipazione intende dare opportuna continuità alle iniziative sinora svolte, anche in collaborazione con i Pit regionali, a favore della valorizzazione e promozione della filiera agro-industria negli Stati Uniti (come la partecipazione al Summer Fancy Food Show di New York, 29 giugno – 1 luglio 2008), anche in considerazione della crescente importanza del settore della ristorazione negli Stati Uniti, quale potenziale sbocco di mercato per gli operatori pugliesi. La Regione Puglia si presenta, quindi, all’evento di Napa Valley con l’obiettivo di: promuovere e diffondere la conoscenza della Puglia e dei sistemi produttivi locali e territoriali di eccellenza; rafforzare e qualificare l’immagine del “Sistema Puglia”, in relazione alla relativa capacità di esprimere delle produzioni di grande qualità; promuovere il sistema delle imprese pugliesi; sviluppare contatti diretti con i buyer, operatori di settore e giornalisti specializzati. Per raggiungere con maggior efficacia gli obiettivi prefissati, la Regione Puglia proporrà seminari ed eventi dedicati alla presentazione delle produzioni tipiche di qualità e alla cucina tradizionale pugliese, con l’intervento del “Team Apulia” composto dagli chef Domenico Maggi (team leader), Antonio De Rosa, Corrado De Virgilio, Vito Netti, Teresa Galeone, Vincenzo Dambrosio e organizzerà alcune sessioni di presentazione, promozione e degustazione delle produzioni agro-alimentari pugliesi di eccellenza presso il marketplace, dove sarà allestito un piccolo stand denominato “Spazio Puglia”. L’area espositiva sarà utilizzata anche per distribuire materiali promozionali di presentazione dei punti di forza del “Sistema Puglia” e per far conoscere ed assaggiare i prodotti di qualità offerti da 14 imprese pugliesi che hanno aderito all’iniziativa. L’assistenza tecnica al Napa Valley Campus sarà garantita dai responsabili dello Sprint, Sportello regionale per l’Internazionalizzazione delle Imprese. . |
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AGRICOLTURA: IL FUTURO DEL PISTACCHIO, ESPERTI A CONFRONTO A BRONTE |
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Palermo – “Sulle orme del pistacchio passando per la Sicilia” è il titolo del convegno internazionale che si terrà venerdì 7 novembre, a partire dalle ore 9. 30, al Castello Nelson di Bronte. Organizzato dall’assessorato regionale all’Agricoltura e dal Centro di ricerca per la frutticoltura di Roma, il meeting vuole fare il punto sulla situazione del comparto del pistacchio e sugli sviluppi futuri. Prevista anche la partecipazione di esperti provenienti dalla Grecia e dalla Bulgaria. A concludere i lavori sarà l’assessore regionale all’Agricoltura e foreste, Giovanni La Via. La coltivazione di pistacchio in Sicilia ha un’estensione di oltre 4mila ettari, il 95% della superficie nazionale, con una produzione lorda vendibile di venti milioni di euro. . |
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APPROVATE NELLE MARCHE LE MISURE PER LA RISTRUTTURAZIONE E CONVERSIONE DEI VIGNETI. |
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Su iniziativa del vicepresidente e assessore all´Agricoltura, Paolo Petrini, la Giunta regionale delle Marche ha approvato le disposizioni per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti marchigiani. La decisione riguarda le campagne vitivinicole del quinquennio che parte con la campagna 2008/2009 e termina con quella 2012/2013. ´Occorre continuare l´operazione di rinnovamento del patrimonio viticolo regionale, concentrandosi soprattutto su alcuni fattori: alti costi gestionali, rispondenza alle tendenze dei consumi, meccanizzazione colturale´ commenta Petrini, che aggiunge ´considerando i punti di forza e di debolezza della filiera vitivinicola delle Marche, delle sue potenzialita` e del contesto internazionale, gli obiettivi principali da perseguire con la ristrutturazione e riconversione dei vigneti sono l´aumento della competitivita` dei produttori, la crescita qualitativa delle produzioni e il loro rafforzamento identitario, oltre che la riduzione dei costi´. Le misure approvate si applicheranno all´intero territorio regionale, mentre saranno ammessi a contributo solo gli interventi finalizzati al reimpianto di vigneti con densita` pari o superiore a 2mila e 500 ceppiettaro, con la possibilita` di derogare solo a fronte di vini a denominazione di origine che nei relativi disciplinari prevedono densita` diverse. Il sovrainnesto sara` consentito su vigneti con densita` superiore a 2mila e 500 ceppiettaro, di eta` pari o inferiore a dieci anni e purche` l´intervento riguardi almeno il 70 per cento dei ceppi esistenti. Altre limitazioni all´accesso ai contributi saranno date dalla forma di allevamento, dalla iscrivibilita` all´Albo dei vini a Denominazione di origine, dalla possibilita` di meccanizzazione, dalla varieta` delle uve. L´entita` del contributo erogabile sara` pari al 50 per cento dei costi effettivi di ristrutturazione e riconversione. L´importo medio del contributo non potra` superare gli 8mila e seicento euro a ettaro. Previste poi compensazioni al 100 per cento per le perdite di reddito causate dagli interventi. Sara` possibile anche richiede un´anticipazione sul contributo, in questo caso occorrera` la presentazione di una fideiussione pari al 120 per cento dell´importo dell´aiuto spettante. Le richieste di contributo dovranno essere presentate all´Agea entro il quindici gennaio di ogni anno. Le disposizioni approvate verranno trasmesse al Mipaaf e ad Agea e a breve verranno fissate le procedure per la presentazione delle domande della campagna 2008/2009. . |
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ACQUACOLTURA: LUNEDI’ SEMINARIO A POZZALLO SU FILIERA REGIONALE |
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Palermo - “Quale acquacoltura per la Sicilia?” è il titolo del seminario che si terrà il 10 novembre, a partire dalle ore 17. 00, a Pozzallo, presso l’azienda agro-ittica “Salvamar”, in contrada “Zona Porto”. Il convegno, organizzato dall’assessorato regionale all’Agricoltura, vuole fare il punto sull’attivazione di una filiera interamente regionale sull´acquacoltura in acque interne. Durante il seminario sarà eseguita la prova sperimentale- dimostrativa sul finissaggio in acque salmastre della trota e di altre specie dulcicole ed eurialine. A concludere i lavori sarà l’assessore regionale all’Agricoltura e foreste, Giovanni La Via. . |
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OLIMPIADI DELLA CUCINA – RIENTRO TRIONFALE DEI CUOCHI VENETI E ITALIANI – VERSO CONFERENZA SU ALIMENTAZIONE SOSTENIBILE |
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Rientro trionfale dalle Olimpiadi dell’Arte Culinaria di Erfurt, in Germania, per i cuochi italiani e veneti che hanno partecipato alla manifestazione: il “bottino” complessivo è di 96 medaglie sulle 553 assegnate ai maestri di cucina di 47 dei 52 Paesi partecipanti, che colloca l’Italia al primo posto nel numero di riconoscimenti, anche se resta il rammarico del quarto posto per medaglie d’oro, 9 in tutto. Di queste ben tre sono state vinte dalle compagini di cuochi (Team cucina e Team intagliatori) che rappresentavano i colori della regione, con l’aggiunta di 8 argenti e 11 bronzi che vanno ad arricchire un già cospicuo palmares dell’Unione Cuochi del Veneto, presieduta da Graziano Manzatto. Per il Veneto, due ori sono andati a Renato Cattapan e uno a Berto Tomasi, mentre va segnalato l’argento alla Lady Chef Dairion Alison di Padova, alla sua prima comparizione internazionale. Ai veneti sono arrivate altre 7 medaglie d’argento e 9 di bronzo. E’ veneto anche il bronzo Pietro Prebianca di Vicenza, 15 anni, il più giovane della Olimpiade. “Ha portato bene il preriscaldamento ai fornelli promosso a Venezia prima della competizione – ha ricordato il vicepresidente della Giunta regionale Franco Manzato – dove venne presentata la presenza italiana alla grande competizione internazionale di cucina. Un evento che aveva voluto evidenziare l’azione di accompagnamento alle squadre nazionali, con l’allestimento a Erfurt di uno spazio curato dallo staff dei cuochi veneti all’insegna dell’“Italian Style”, con l’appoggio della Federazione Italiana Cuochi e della Regione, il supporto del Ministero delle Politiche Agricole e la collaborazione della camera di Commercio Germania – Italia di Francoforte”. “Le medaglie infatti non dicono tutto – gli ha fatto eco Graziano Manzatto – perché in questa edizione delle Olimpiadi della cucina non siamo andati solo per gareggiare ma abbiamo allestito uno spazio di prodotti e cucina veneta e di altre regioni italiane, a disposizione dei partecipanti e degli ospiti, con le eccellenze enogastronomiche del territorio”. “Soprattutto abbiamo raggiunto l’obiettivo più ambizioso – ha concluso Graziano Manzatto – cioè la sottoscrizione di una dichiarazione congiunta degli chef olimpionici di tutto il mondo sull’alimentazione sostenibile, con la quale è stata proposta l’organizzazione di una conferenza sulle sfide globali nel campo dell’alimentazione, da tenersi nell’ambito di una delle prossime competizioni internazionali”. . |
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“LA QUALITÀ DELL’AGROALIMENTARE VENETO PIÙ FORTE DELLA CRISI”
AL SALONE DEL GUSTO DI TORINO RECORD DI VISITATORI
E GRANDE CONSENSO AI PRODOTTI VENETI.
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I Consorzi di tutela e produzione coinvolti dalla Regione del Veneto si sono presentati insieme per il gusto di oltre 180. 000 visitatori. Per il prestigio e il particolare orientamento all’alta qualità e alle eccellenze della produzione agroalimentare, il Salone del Gusto di Torino rappresenta il momento più adatto per illustrare le iniziative della Regione Veneto per lo sviluppo del settore. Duecentocinquanta kg di Moscardini di Caorle e 5000 fasolari, 50 kg di Casatella Trevigiana, 5 forme di Monte Veronese, 3 di Grana Padano, 6 di Asiago e quasi 2000 bottiglie di vino: sono i numeri più significativi messi in campo dai Consorzi per affrontare una delle più importanti vetrine del Made in Italy, una manifestazione biennale che nell’edizione appena conclusa ha avuto in 5 giorni di fiera 180. 000 visitatori di cui il 25% stranieri. Numeri che testimoniano come la crisi dei mercati non riguardi l’agroalimentare di qualità. “Il Salone del Gusto è stato l’esordio del “Marchio Ombrello”, il marchio turistico del Veneto (il Leone di San Marco della Regione, affiancato dalla stella a sette punte con accanto lo slogan dell’emozione “Veneto: tra la terra e il cielo”) che da oggi garantisce anche la qualità e la provenienza delle produzioni agroalimentari regionali- dichiara il vicepresidente della Regione Veneto Franco Manzato -. Ci siamo presentati al pubblico dello Slow Food, composto da utenti che si distinguono per l’acquisto intelligente, attento alla qualità e all’origine dei prodotti. Moltissimi hanno degustato le delizie offerte dai consorzi e preparate dai migliori ristoratori del Veneto. Un sentito ringraziamento va a tutti loro e agli studenti delle Scuole Alberghiere impegnati nei menù-degustazione del ristorante affidato ogni giorno a una diversa rassegna: le Superbe, i Ristoratori Vicentini, la Primavera dell’Asparago. ” Un’edizione del Salone del Gusto che è stata ribattezzata “Il salone dei trentenni” per la grande presenza dei giovani e che dimostra una maggiore consapevolezza e attenzione ai temi della “cultura gastronomica” da parte delle nuove generazioni, uno degli obiettivi primari di Slow Food, che è riuscito a coinvolgere anche le scuole e a portare nei padiglioni della fiera 2280 bambini. Tra i tanti eventi che si sono svolti poi sul palco dello stand si segnalano: · la presentazione della Guida Verde Touring dedicata al Veneto e realizzata in collaborazione con la Regione e Fabrica. Ampio spazio dedicato al turismo enogastronomico, sarà inoltre tradotta in inglese e tedesco. · la presentazione della partnership tra la Regione del Veneto e il Carnevale di Venezia 2009, che quest’anno si svilupperà sul tema “Sensation 6 sensi per 6 sestieri”: il senso del gusto (in Campo San Geremia), vedrà quotidiane performance artistiche e di degustazione con chef che interpretano i prodotti agroalimentari veneti. · Numerosi momenti di spettacolo che hanno coinvolto tra gli altri Magda Gomes e Debora Salvalaggio impegnate in un’insolita sfida ai fornelli aiutate da due casalinghe trevigiane, giornalisti come la padovana Monica Vanali e Paolo Brosio, personaggi del mondo dello sport come il Campione del Mondo di ciclismo (originario di Castelfranco Veneto) Alessandro Ballan e infine l’inviato di Striscia la Notizia, il padovano Moreno Morello. . |
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CALENZANO: OLIO D’OLIVA TRA SACRO E PROFANO
OVVERO EXTRAVERGINE PER LA TAVOLA, LA SALUTE E LA BELLEZZA. DOPO I COSMÉOLI ®, ALLA RIBALTA DELLA FIERA DEDICATA, ECCO VENERE E ALTRE DEE INCORONATE DALL’ULIVO.
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Ancora telecamere puntate su Calenzano (Firenze). Sabato 20 settembre 2008, Paolo Notari di Rai 1, ha condotto i telespettatori di “Sabato, Domenica &” a spasso per il borgo antico, tra cortili e merlature castellari, case torri e ville medicee. La trasmissione su Calenzano apre la stagione più importante del paese, alle porte del Mugello e a due passi dalla “città del giglio”, che a novembre sale alla ribalta come centro di riferimento dell’olio extravergine d’oliva, fonte di benessere interno ed esterno del corpo, ed invita tutti alla: 13ª Fiera dell’Olio Nuovo e dei Cosméoli dal 22 al 30 novembre 2008 nella struttura fieristica di via Garibaldi 7, con la partecipazione dei produttori di Identità Immutate, associazione non profit per la tutela dei territori custodi della produzione eno-gastronomica della tradizione, e di piccoli artigiani virtuosi che si esibiranno in diretta (come quelli che insegnano a realizzare la pasta degli “sgabei”, sorta di frittelle da accompagnare con salumi e formaggio, e il casaro che lavora i suoi formaggi nei cestini di vimini). Tanti gli avvenimenti da non perdere (come da programma allegato): cene tematiche, conferenze, assaggi, degustazioni dei migliori oli extravergini d’oliva toscani, pugliesi e siciliani, alla scoperta delle tipicità… che più di nicchia non si può! Tra gli ospiti che accoglieranno il pubblico ci sarà, nei giorni 22 e 23, anche lo chef Fabio Campoli, volto noto di Rai 1, impegnato in mille iniziative di successo, tra cui Il Circolo dei Buongustai. Il popolare Fabio si cimenterà “in diretta” con la cucina dell’olio d’oliva e risponderà alle domande degli spettatori, svelando piccoli e grandi segreti dei fornelli. Uno degli appuntamenti più importanti della Fiera è fissato per domenica 30 novembre quando Alfredo Antonaros, autore e conduttore di Raisat-gambero Rosso, anticiperà, lasciando molto al mistero, un’iniziativa dedicata a Venere e altre dee incoronate dall’ulivo che impegnerà Calenzano per tutto il 2009. Ma questa è una storia che racconteremo a novembre… Per il momento basti sapere che Calenzano, rinnovando una millenaria tradizione in uso presso gli Etruschi, antichi abitanti del territorio e “inventori” della cosmesi a base di olio d’oliva, si è fatta impenditrice di se stessa, lanciando i Cosméoli, una linea wellness di quattro oloecosmetici (sapone, shampoo, latte per il corpo e sali da bagno) a marchio Atc (Associazione Turistica di Calenzano). Nel novembre del 2007 i Cosméoli sono stati tenuti a battesimo dalla bella showgirl Barbara Chiappini, alla presenza di una folla entusiasta e di numerosi media (“Festa Italiana” e “Linea Verde” di Rai 1, “Eat Parade” di Rai2, Tg3 e il network Italia 7). Per sapere il seguito, arrivederci a Calenzano dal 22 al 30novembre… A. T. C. (Associazione Turistica Calenzano), via Garibaldi 7, Calenzano (Firenze); tel. -fax 055/8824512, www. Atccalenzano. It . |
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LA CUCINA DEI SENSI AL BELVITA HOTEL MY EXCELSIOR
TUTTI I SEGRETI DELLA GASTRONOMIA, A SAN VIGILIO DI MAREBBE (BZ)
DAL 30 NOVEMBRE AL 4 DICEMBRE 2008
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Un corso di cucina che è un viaggio nel gusto e nella gastronomia: è la cucina dei sensi di Rino De Candido, chef del Belvita Hotel My Excelsior di San Vigilio di Marebbe (Bz). Dal 30 novembre al 4 dicembre 2008 il maestro di cucina invita gli ospiti ad entrare nel suo regno, per seguire un corso speciale, che lega i cibi ai cinque sensi. Si inizia con un’introduzione nel mondo delle spezie e degli ingredienti con l’olfatto e il tatto, per preparare un menu di tre portate insieme allo staff, e degustare i vini da abbinare ai piatti. I partecipanti ricevono un grembiule e un cappello da cuoco e una cartella completa con tutte le ricette, e alla sera si ritrovano con lo chef per discutere delle esperienze fatte sorseggiando una bottiglia di vino altoatesino per concludere questa esperienza indimenticabile. La cucina di Rino De Candido si ispira alla gastronomia del territorio, vale a dire alla tradizione ladina, che si basa su pochi e semplici ingredienti che mischiano sapori alpini, italiani e mitteleuropei. E durante il soggiorno gli ospiti potranno scegliere tra “piatti Belvita”, gustosi ma particolarmente leggeri e le specialità che non contengono glutine. Sul buffet troveranno raffinati antipasti e deliziose insalate, mentre i primi e i secondi piatti come pure il dessert verranno serviti al tavolo. Per gustare un saporito formaggio oppure una coppa di gelato al termine del banchetto basta servirsi al “My Excelsior buffet” dove viene esaudito ogni desiderio. Lo chef de cuisine Rino de Candido è in grado di unire con maestria antiche ricette ladine, le specialità altoatesine, la leggerezza della cucina mediterranea e la raffinatezza di quella internazionale, impiegando esclusivamente ingredienti freschi e naturali, in parte forniti dai contadini e dalla macelleria di famiglia. Grazie alla sua arte culinaria, è stato accolto nel ristretto giro dei “Maestri di cucina” ed è annoverato tra i migliori cuochi d’Italia. In ogni momento della giornata offre agli ospiti un delizioso buffet con piatti sfiziosi da gustare. E ancora Irene Call, esperta sommelier ha a disposizione piú di 300 etichette, per consigliare i vini più adeguati, gelosamente custoditi nella “Grotta del vino”. Il corso di cucina si colloca all’interno di uno Short Stay Vitale, da domenica 30 novembre a giovedì 4 dicembre 2008, proposto a partire da 366 euro a persona, che oltre all’esperienza tra i fornelli include un aperitivo di benvenuto con stuzzichini e ginnastica distensiva sulla terrazza con Willi, ideale per risvegliare i sensi. Www. Myexcelsior. Com info@myexcelsior. Com . |
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LA RISCOPERTA DEL GUSTO AL RISTORANTE ACANTO CON L’INNOVATIVO CONSORZIO DI VINI BIOLOGICI “TRIPLE A”.
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La sera del 13 e del 14 novembre l’ Acanto dell’Hotel Principe di Savoia ospiterà l’evento “La Riscoperta Del Gusto”, iniziativa nata dalla collaborazione del celebre ristorante con l’innovativo consorzio di vini biologici “Triple A”. Le due serate devono i loro natali al desiderio del lussuoso albergo della Dorchester Collection di riservare ai propri ospiti un momento esclusivo per far conoscere la qualità dei vini coltivati con tecniche totalmente biologiche. Triple A è, infatti, un marchio nato da una filosofia che vede la viticoltura come un’attività da agricoltori, nel senso più mero del termine, da artigiani e soprattutto da artisti del buono e del genuino. Per il 13 e il 14 novembre lo Chef Sommelier dell’Acanto Michele Garbuio ha ideato due speciali carte degustabili: una che si addentra nei sapori corposi dei vini rossi, la seconda che esalta la leggerezza dei bianchi. A completare il tripudio di gusto la fantasia dello chef Fabrizio Cadei abbinerà un delizioso menu. Offerta agli ospiti a 95. 00 € bevande incluse, ecco la proposta biologica del ristorante Acanto, disponibile le sere del 13 e 14 novembre: Menu’ Biologico Carne Petto di piccione “Tenuta il Feudo” con tartufo nero e pastinaca ___ Zuppetta di cereali con guanciale croccante e tomino gratinato ___ Tortelli di ricotta di pecora e cime di rapa con crema di zucca ___ Medaglione di manzo con melanzane affumicate e Rösti di patate americane ___ Dolce d’autunno con castagne ___ Caffè e petits fours Vini Pommard 2006–Philippe Pacalet- Barolo 2003–Azienda Agricola Viglione Carlo- Vin Santo 1996–Fattoria di Bacchereto “Terre a Mano” Menu’ Biologico Pesce Tortino di alici, zucchine e mozzarella di bufala ___ Zuppetta di cereali con polpo scottato e pomodori essiccati ___ Paccheri farciti con pezzogna, spinaci e olive taggiasche ___ Filetto di ricciola in manto di zucca e granella di mandorle ___ Budino di tapioca e morbido di cachi ___ Caffè e petits fours Vini Monferrato Bianco Montemarino 2006–Azienda Agricola Cascina degli Ulivi- Anjou Blanc –Domaine Mosse-2006 Riesling Grand Cru Kaefferkopf sgn –Damaine Binner-1995 Triple A - Agricoltori Artigiani Artisti Buona parte dei vini attualmente prodotti nel mondo sono standardizzati, cioè ottenuti con tecniche agronomiche ed enologiche che mortificano l’impronta del vitigno, l’incidenza del territorio e la personalità del produttore. La standardizzazione sta generando vini simili in ogni angolo del pianeta, appiattiti nei caratteri organolettici e incapaci di sfidare il tempo. Per ottenere un grande vino, a ogni produttore occorrono 3 doti basilari riassumibili nelle 3 A di: • A come Agricoltori soltanto chi coltiva direttamente il vigneto può instaurare un rapporto corretto tra uomo e vite, ed ottenere un’uva sana e matura esclusivamente con interventi agronomici naturali. • A come Artigiani occorrono metodi e capacità “artigianali” per attuare un processo produttivo viticolo ed enologico che non modifichi la struttura originaria dell’uva, e non alteri quella del vino. • A come Artisti solamente la sensibilità “artistica” di un produttore, rispettoso del proprio lavoro e delle proprie idee, può dar vita a un grande vino dove vengano esaltati i caratteri del territorio e del vitigno. Da queste considerazioni iniziali si ricava un decalogo, le cui regole devono essere rispettate da chi voglia produrre vini Triple A. Il Decalogo dei Vini Triple A I vini Triple A possono nascere solo: - da una selezione manuale delle future viti. - da produttori agricoltori, che coltivano i loro vigneti senza utilizzare sostanze chimiche di sintesi, rispettando la vite e i suoi cicli naturali. - da uve raccolte a maturazione fisiologica e perfettamente sane. - da mosti ai quali non venga aggiunta anidride solforosa o altri additivi. L’anidride solforosa può essere aggiunta solo in minime quantità al momento dell”imbottigliamento. - utilizzando solo lieviti indigeni ed escludendo lieviti selezionati. - senza interventi chimici o fisici prima e durante la fermentazione alcolica, fatta eccezione per il semplice controllo delle temperature. (Sono tassativamente esclusi gli interventi di concentrazione attuati con qualsiasi metodo). - maturando sulle proprie “fecce fini” fino all’imbottigliamento. - non correggendo alcun parametro chimico. - non chiarificando e filtrando prima dell’imbottigliamento. . |
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NESTLE’ PROPONE KIT KAT IN UNA NUOVA RICETTA:
ED E’ TUTTA UN’ALTRA PAUSA!
IL GUSTO DI KIT KAT...IL PIACERE DEL BREAK!
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La pausa costituisce un momento essenziale nelle nostre giornate. Al lavoro, a scuola, in casa, è la pausa a scandire il ritmo della quotidianità. Ecco perchè, qualunque sia la nostra attività o la nostra età, diventa fondamentale ritagliarsi un momento per sè stessi, spezzare la routine e concedersi il giusto e meritato break! “Have a Break, Have a Kit Kat!”, recita il celebre slogan del più famoso snack Nestlé, invitando a concedersi un dolce momento di intervallo nell’arco del giorno. Il migliore dei break ha cioccolato ancora più morbido e cremoso, con tanto buon latte in più, che conferisce alla copertura esterna un colore più chiaro. Un gusto più intenso di cioccolato nel ripieno che è caratterizzato, invece, da un colore più scuro. Si crea così un ghiotto contrasto di colori e sapori tra la farcitura ed il rivestimento di Kit Kat. Alla bontà di Kit Kat si aggiunge la croccantezza del gustosissimo wafer…ancora più crispy! La nuova ricetta di Kit Kat non smette di sorprenderci perché prevede l’assoluta assenza di grassi vegetali idrogenati, ciò assicura un pieno di gusto, garantendo il consumo di un prodotto semplice e buono. Le novità proseguono con la realizzazione di un innovativo pack: uno speciale incarto metallizzato ideato per mantenere più a lungo la freschezza del prodotto. Gli ingredienti per una pausa perfetta ci sono davvero tutti: gusto, croccantezza, benessere e freschezza! La gamma Kit Kat I ritmi frenetici nel lavoro e nello studio, così come nello sport, hanno bisogno di essere intervallati da alcuni istanti di relax ed è importante che la pausa sia scelta con cura in quanto deve rispecchiare le diverse esigenze, così da rivelarsi uno strumento di benessere fisico, mentale e di gratificazione personale. Kit Kat, proponendo un’assortita gamma di prodotti, offre la possibilità di scegliere il break ideale. Insomma ciascuno di noi potrà decidere con quale snack spezzare la propria giornata. Lo snack, fornendo energia a breve rilascio, ci regala, consumato a metà mattina o a metà pomeriggio, lo slancio giusto per concludere al meglio il nostro ciclo di attività. Il nostro organismo ha bisogno di tutti i tipi di alimenti: ogni cibo, se consumato nelle giuste dosi, può avere un effetto benefico. Kit Kat pensa proprio a questo aspetto, proponendo i suoi prodotti in vari formati. Kit Kat 2 finger, ad esempio, è perfetto per la pausa di una persona mediamente sedentaria, mentre il Kit Kat 4 finger è adatto per chi pratica un’attività sportiva ed è soggetto ad un dispendio energetico più elevato. Dulcis in fundo. In edizione limitata fino a dicembre 2008, una nuovissima leccornia: Kit Kat White Croccante e delizioso wafer ricoperto di cioccolato bianco. Formato da 45 g (0,80 euro) Kit Kat on line Dal 25 agosto il mondo Kit Kat è anche on line. Il nuovo sito è stato creato pensando ai giovanissimi, ma non solo. Infatti, oltre ad essere ricco di spunti divertenti, è completo di tutte le informazioni relative al prodotto, ai valori nutrizionali ed all’importanza del concetto di pausa. Sono cinque le sezioni i cui si struttura il sito: · Concorso Break. Un’area completamente dedicata a coloro che si metteranno in gioco partecipando alla nuovissima promozione che darà la possibilità di vincere un break da 5. 000 euro da realizzare con la consulenza di un Break Expert. · Break Hunters. Una vera e propria community di cacciatori di tendenze per il break. Gli appartenenti alla community possono postare online video, foto, contributi testuali da condividere con gli amici. I contenuti potranno essere votati dai membri della community e tra quelli più votati una giuria sceglierà i vincitori di un concorso. Una chat garantirà l’interazione tra i membri della community. La Break Experience catapulta i giovani nel divertente universo del break, permettendo loro di esserne i protagonisti proponendo le pause perfette. La pausa più cool. Sarà quella vincente. “Sei un vero Break Hunter?”. Scoprilo sul nuovo sito! · Break zone. Una sezione riservata ai giochi. Divertente serie di giochi in rigoroso tema break! Sui due maggiori social network – Facebook e Myspace – è stata creata un’applicazione brandizzata che permetterà agli utenti di sfidare le persone del proprio network con Breaknaoid, versione firmata Kit Kat del celebre gioco vintage Arkanoid. Sarà anche possibile sfidare i propri amici a colpi di Breaktetris, l’esclusivo tetris Kit Kat oppure mettere alla prova la memoria con Breakmind, un memory con i prodotti Kit Kat e i volti dei membri della community. · Have a Kit Kat. Non poteva mancare una parte riservata alla deliziosa gamma di prodotti Kit Kat. Una carrellata su tutti gli snack Kit Kat, completa delle relative informazioni sui valori nutrizionali. · Mondo Kit Kat. Per i più curiosi, oltre che golosi, questa sezione del sito riporta alcuni cenni alla storia del nostro snack, intessanti e ghiotte informazioni! Il nuovo sito è tutto da scoprire all’indirizzo www. Kitkat. Com/it. La formula Kit Kat che coniuga break e bontà! . |
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AROMÀ DI HAUSBRANDT ANCORA PIÙ RICCO CON LA NUOVA MOUSSE AL CAFFÈ
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In linea con i nuovi trend di mercato, che ampliano l’utilizzo del caffè espresso anche come ingrediente base per preparare ottimi cocktail, Hausbrandt ripropone per la prossima stagione Aromà il mix caldo a base di caffè, crema di latte, cioccolato e sciroppo aromatizzante che si arricchisce di una nuova ricetta soffice e delicata: la Mousse al Caffè. La mousse è composta da una base di caffè, latte, un po’ di panna e un pizzico di zucchero; questo mix di ingredienti trasforma la semplicità del prodotto in un irresistibile golosità. Si prepara in modo semplice e veloce: basta versare nel sifone professionale, sempre pronto all’uso, tutti i componenti, shakerare per qualche secondo e versare direttamente nel bicchiere. Tutte le ricette Aromà, inoltre, si arricchiranno di nuovi sciroppi aromatici Da Vinci Gourmet dolci e fruttati, che sapranno soddisfare le diverse esigenze della clientela più affezionata: dal cocco alla ciliegia, per chi preferisce tornare con la mente alle mete esotiche estive; dalla menta al cioccolato, dalla nocciola al caramello per chi ama e non vuole tradire il gusto classico dell’eccellente tradizione dolciaria. Per non trovarsi impreparato al prossimo inverno Aromà si rinnova con una versione più shot: Aromino. E’ l’ideale per chi desidera assaporare il gusto più puro e ristretto del caffè espresso. Viene servito in un piccolo bicchiere di vetro, il tipico bicchiere da caffeino italiano. Tre le varianti proposte: Aromino Espresso, la velocità e il puro piacere di un espresso, abbinata al piacere della soffice mousse; Aromino Alcolico, con crema al whisky o liquore al caffè irrinunciabile; Aromino Thresianer, un abbinamento esclusivo: il prezioso distillato di birra Theresianer regala un tocco piacevolmente fruttato e morbido ad Aromà. La semplicità degli ingredienti e il modo armonioso ed equilibrato di preparare Aromà, donano un’immagine di qualità e leggerezza, differenziando il prodotto da tutti gli altri. . |
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VAXITIOL COMB, LA NUOVA FRONTIERA DEI FERMENTI LATTICI
DAI LABORATORI FARMACEUTICI BOUTY NASCE L’INNOVATIVO INTEGRATORE ALIMENTARE
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Combina l’azione dei fermenti lattici vivi con le proprietà di un’esclusiva fibra alimentare per potenziare le difese dell’organismo I ritmi intensi che contraddistinguono la nostra vita quotidiana possono influenzare negativamente la salute: stress, tensione, squilibri alimentari, terapie antibiotiche indeboliscono le difese immunitarie, rendendoci più esposti a vari tipi di disturbi. L’intestino risente in modo particolare di questi malesseri: una flora batterica alterata può compromettere i processi digestivi, determinando fastidiosi disturbi come diarrea, stitichezza e dolori addominali. In questi casi un’alimentazione e quilibrata non basta, ma si rende necessario l’uso di specifici integratori probiotici. I fermenti lattici che compongono i prodotti attualmente in commercio hanno vita breve e necessitano della conservazione in frigorifero. Bouty, azienda leader in Italia nel campo delle tecnologie farmaceutiche, propone sul mercato Vaxitiol Comb, assoluta novità tra gli integratori probiotici. I laboratori Bouty hanno selezionato dopo attenti studi un particolare tipo di fermenti lattici vivi (probiotico: Lactobacillus paracasei), che garantisce un’elevata capacità di colonizzazione dell’intestino, mantenendosi attivo a lungo anche in situazioni di forte acidità gastrica. I ricercatori hanno combinato in Vaxitiol Comb l’azione dei fermenti lattici (probiotico) alle proprietà di un’innovativa fibra alimentare (prebiotico) per garantire ulteriore efficacia al prodotto. L’arabinogalattano è una fibra prebiotica solubile di ultima generazione che, agendo in sinergia con il probiotico, ne stimola crescita e attività. Grazie alla sua struttura, è in grado di resistere all’attacco degli enzimi, arrivando intatta nell’intestino dove favorisce e potenzia l’azione della microflora intestinale, dei bifidobatteri e dei lactobacilli. Vaxitiol Comb, grazie all’azione sinergica del probiotico e prebiotico, potenzia le difese del nostro organismo, rendendole più resistenti all’azione dei microrganismi patogeni e riequilibra la flora batterica intestinale in caso di diarrea, stipsi, cattiva digestione, terapie antibiotiche. Prodotto secondo un innovativo processo brevettato, Vaxitiol Comb garantisce per dose ben due miliardi di Lactobacilli vivi e attivi fino alla fine del periodo di validità. Vaxitiol Comb risponde a tutti i parametri di sicurezza ed efficacia sui probiotici e prebiotici previsti dal Ministero della Salute nel dicembre 2005. Adatto anche ai più piccoli, grazie alla sua formulazione in bustine monodose assicura praticità d’uso e non necessita della conservazione in frigorifero. Vaxitiol Comb è disponibile in farmacia nel formato da 10 bustine (da 2,37g l’una). Press Office Bouty Healthcare S. P. A . |
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AFFINEX TOFFEES, AFFINEX MODELING
SI AVVICINA LA PROVA COSTUME? INTEGRATORI ALIMENTARI NATURALI PER DIMAGRIRE CON SERENITÀ.
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E’ il sogno di tutte le donne avere un corpo snello, sodo e senza imperfezioni, ma spesso i risultati si ottengono non senza fatica e sacrifici. Diete ferree, ore ed ore passate in palestra nella speranza di far sparire quei chili di troppo… I laboratori Pierre Fabre hanno pensato anche a questo mettendo a punto un programma in 2 fasi per raggiungere il tanto agognato peso forma, eliminando inestetismi e imperfezioni per non arrivare impreparate alla prova costume. Affinex Toffees un semplice gesto per limitare la sensazione di fame e ridurre l’assorbimento intestinale di cibo. Trattasi di cioccolatini dietetici a base di fibre di limone che, aumentando di volume nello stomaco una volta ingerite, diminuiscono la sensazione di appetito donando un senso di sazietà. E’ clinicamente dimostrato che Affinex Toffees attenua del 37% la sensazione di appetito e del 47% la necessità di ricorso agli spuntini. Inoltre, con il loro gradevole gusto arancia-cioccolato, hanno sei volte meno calorie di una mela. Un asso vincente per una linea perfetta! Affinex Modeling obiettivo: snellire e modellare la silhouette con una triplice azione: acido linoleico coniugato per ridurre la massa grassa, Curcuma per prevenire l’accumulo adiposo e Sambuco nero per limitare l’assorbimento degli zuccheri e contribuire a migliorare la circolazione periferica. Bastano 2 capsule 2 volte al giorno per quindici giorni per raggiungere risultati visibili. Affinex Toffees Confezione da 30 toffees Prezzo consigliato € 13,50 Affinex Modeling Confezione da 60 capsule Prezzo consigliato € 27,50 Da Pierre Fabre Pharma in farmacia. Infoline: 0289289750 . |
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MULTICENTRUM: 5 INTEGRATORI
DI BENESSERE.
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L’integrazione di vitamine e minerali. A cura del dott. Riccardo Enrini, nutrizionista. Il desiderio di assicurarsi un migliore benessere psicofisico spinge un numero sempre crescente di persone a far uso di integratori alimentari. Ma perché e quando è necessario integrare? Il Dott. Riccardo Enrini, Nutrizionista, Assistente Reparto di Endocrinologia e Diabetologia dell’Istituto Policlinico San Donato di San Donato Milanese, fà il punto sugli integratori di vitamine e minerali. * Vitamine e minerali: così indispensabili da non poterne fare a meno. Per garantire il benessere del proprio organismo, l’uomo ha bisogno di assumere ogni giorno più di 40 diverse sostanze nutritive, ognuna in dosi appropriate . Fra queste, ci sono le vitamine e i minerali, che hanno un ruolo essenziale in gran parte dei processi metabolici, quali: metabolismo energetico, rafforzamento del sistema immunitario, azione antiossidante, funzionamento del sistema nervoso e circolatorio, assorbimento dei nutrienti. Le vitamine sono sostanze organiche molto diverse fra loro, sia per la struttura chimica, sia per le funzioni che svolgono nell’organismo, ma accomunate dalla caratteristica di essere essenziali. Il nostro corpo, infatti, non è in grado di produrle autonomamente, per cui è necessario assumerle ogni giorno attraverso l’alimentazione. Il loro ruolo è prevalentemente catalitico: ciò significa che esse attivano e regolano le reazioni biochimiche fondamentali che avvengono nelle cellule (metabolismo). In pratica, le vitamine consentono all’organismo di utilizzare le sostanze nutritive e produrre energia. Finora sono state scoperte 13 vitamine e alcune sostanze che agiscono come tali e ogni vitamina ha una sua azione specifica nell’organismo, che la rende unica e insostituibile. Anche i minerali sono necessari all’organismo per assolvere a molte e differenti funzioni e, così come avviene per le vitamine, devono essere assunti con l’alimentazione. In particolare, i minerali entrano direttamente nella formazione delle ossa e dei denti; costituiscono una parte essenziale degli enzimi; partecipano a numerose funzioni fisiologiche, come il trasporto di ossigeno alle cellule e la contrazione muscolare; contribuiscono al regolare svolgimento delle funzioni del sistema nervoso centrale. Sono una ventina i minerali presenti nell’organismo in quantità minime o addirittura in traccia e quelli indispensabili sono almeno tredici: Calcio, Cloro, Cromo, Ferro, Fosforo, Iodio, Magnesio, Manganese, Molibdeno, Potassio, Rame, Selenio, Zinco. Ogni Eta’ Ha Il Suo Multricentrum. Nei Paesi occidentali è sempre più sentita l’esigenza non tanto di una supplementazione standard o generalizzata, quanto, al contrario, di un’integrazione mirata, formulata sulla base di specifiche esigenze. Il parametro più importante di cui un integratore alimentare deve tenere conto sono le diverse fasce di età. Le necessità nutrizionali di un bambino in età scolare, infatti, sono molto diverse rispetto a quelle di una donna in attesa o di un individuo over 50. La linea Multicentrum di Wyeth Consumer Healthcare comprende 5 diversi integratori di vitamine e minerali, completi dalla A allo Zinco, specifici per le diverse età-fasi della vita: · Multicentrum Adulti: da 12 a 50 anni. · Multicentrum Select 50+: dai 50 anni in poi. · Multicentrum Materna: per gravidanza e allattamento. · Multicentrum Junior: da 6 a 12 anni. · Multicentrum Baby: da 1 a 6 anni. Multicentrum Adulti: La Risorsa Di Benessere Da 12 A 50 Anni. Gli italiani si stanno sempre più allontanando dalle sane abitudini alimentari della tradizione mediterranea, dalla cosiddetta “Dieta Mediterranea”, esaltata dai nutrizionisti come il miglior esempio di dieta equilibrata dal punto di vista calorico e corretta dal punto di vista nutrizionale. Il risultato è che, spesso, si nutrono male e in modo disordinato. Ecco perché, sempre più spesso, la dieta risulta carente di vitamine e minerali. Vi sono, inoltre, particolari categorie di persone che hanno bisogno di un maggior apporto di vitamine e minerali: gli adolescenti; gli sportivi o chi svolge un’intensa attività fisica; gli studenti e chi deve affrontare lo stress che deriva da un forte impegno psicofisico; chi è esposto a fattori che aumentano i danni causati dai radicali liberi (sostanze inquinanti, fumo, alcool, stati convalescenziali); chi segue diete ipocaloriche; chi assume alcuni tipi di farmaci come antibiotici, antiacidi, antinfiammatori, barbiturici, diuretici, lassativi, etc. Multicentrum Select 50+: Per Essere Al 100% Dopo I 50 Anni. Nelle persone over 50, l’assunzione alimentare di vitamine e minerali, nonché le necessità nutrizionali, si modificano oppure cambiano a causa dei mutamenti correlati al processo di invecchiamento e ai cambiamenti nello stile di vita. Inoltre, i problemi fisici, sociali ed emozionali possono interferire con l’appetito o influire sulla capacità o la volontà di acquisire, preparare o consumare una dieta appropriata. Tutto ciò fa sì che gli anziani siano soggetti, ancor più dei giovani, a carenze nutrizionali marginali di vitamine e minerali. E anche il rischio di carenze nutrizionali evidenti è maggiore, soprattutto in periodi di stress o in presenza di problemi di salute. I mutamenti fisiologici correlati all’invecchiamento, poi, possono far diminuire l’assorbimento di vitamine e minerali, facendo così aumentare il fabbisogno alimentare giornaliero complessivo di micronutrienti. Ad esempio, l’assorbimento intestinale di numerosi micronutrienti diminuisce fisiologicamente anche negli anziani in condizioni normali di salute. Anche i farmaci possono compromettere lo stato nutrizionale, determinando vari tipi di carenze. Inoltre, con il progredire dell’età, si osserva una diminuzione della secrezione gastrica di acido cloridrico e del livello di secrezione degli enzimi digestivi. E il deterioramento biliare può interferire con la normale digestione e provocare una diminuzione nelle riserve di alcune vitamine e minerali. A tutto ciò può aggiungersi una minore assunzione di cibo dovuta alla perdita del gusto o dell’olfatto, nonché problemi dentali che possono pregiudicare una corretta masticazione del cibo o limitare la dieta a cibi morbidi, che comprendono minori quantità di frutta, verdura e carne, con conseguente riduzione dei livelli di assunzione di vitamine e minerali. Multicentrum Materna: Piu’ Benessere Per Due. Per la donna, la gravidanza e l’allattamento rappresentano due momenti particolarmente delicati sia da un punto di vista fisico sia psicologico e nei quali l’alimentazione ha un ruolo di primissimo piano in quanto è importante, non solo per il benessere della madre, ma anche per la salute del feto prima e del neonato poi. Vi è, infatti, una stretta connessione fra nutrienti introdotti con il cibo dalla mamma e nutrienti che arrivano al bambino e che gli consentono di crescere e di svilupparsi in modo fisiologico. Dopo il concepimento, nell’utero materno è come se si instaurasse un vero e proprio “laboratorio biochimico” e i nutrienti devono essere sempre disponibili, man mano che ne aumenta la richiesta, per costruire nuovi tessuti e nuovi organi. E ciascun nutriente ha una sua ragione d’essere ben precisa. Se si verifica una carenza, vi sono due diverse possibilità: · la sostanza carente viene sottratta alla madre fino a colmare il fabbisogno del feto prima e del neonato dopo, creando una deplezione nella donna; · la sostanza non è disponibile presso le riserve della mamma e, quindi, non può essere mobilitata: in questo caso, a farne le spese è il nascituro o il neonato. In particolare, durante i primi mesi di gravidanza, è importante garantire un adeguato apporto di Acido Folico al fine di permettere il corretto sviluppo del sistema neurologico del feto. Successivamente, le madri vanno spesso incontro a carenza di Ferro, necessario per assicurare un’adeguata produzione di globuli rossi, particolarmente elevata in questo periodo, anche a livello fetale. Inoltre, durante la gravidanza e l’allattamento, aumenta il fabbisogno di vitamina A e vitamina B12, vitamine fondamentali, la prima per la formazione degli epiteli e delle mucose, la seconda per la sintesi degli acidi nucleici e per la formazione dei globuli rossi del sangue. Anche un adeguato apporto di Iodio è importante in quanto implicato nella sintesi degli ormoni tiroidei, che regolano la produzione di energia, promuovendo così la crescita e lo sviluppo corporeo e aiutando a bruciare il grasso in eccesso. Infine, lo Zinco ha un ruolo di particolare rilevanza in quanto elemento indispensabile alla funzione di molti enzimi, fra cui anche alcuni ad azione antiossidante e, quindi, utili per la difesa contro i danni provocati dai radicali liberi. Multicentrum Junior: Per Crescere Sani E Forti. L’età evolutiva, in particolare dai 6 ai 12 anni, è una fase critica dal punto di vista fisico in quanto è un periodo in cui la crescita in statura e peso assume un ritmo molto rapido e in cui si verificano importanti modificazioni strutturali e funzionali che trasformano il bambino in adulto sessualmente maturo. Per arrivare alla pubertà, fase estremamente delicata di rapida e radicale trasformazione, è necessario che, già negli anni precedenti, il ragazzo sia stato correttamente nutrito e che siano stati garantiti all’organismo tutti gli elementi nutritivi ed energetici di cui ha bisogno. Può capitare, tuttavia, che alle aumentate richieste di nutrienti da parte dell’organismo non corrispondano un apporto calorico ben equilibrato e una dieta bilanciata in lipidi, proteine, carboidrati e, soprattutto, in vitamine e minerali, indispensabili in quanto coordinano il metabolismo di tutte le cellule del corpo e organizzano la trasformazione degli alimenti in energia spendibile o in “mattoni” per costruire ossa e muscoli. Spesso, infatti, bambini e ragazzi si nutrono troppo e male: merendine, snack, panini e bevande varie, consumati anche fuori pasto, a scapito dei pasti canonici della tradizione italiana. Inoltre, anche a causa di una carenza di educazione alimentare, sono sovente portati a mangiare solo ciò che piace o ciò che è di moda. Il risultato di questa mala-nutrizione è che alimenti come la frutta e la verdura, ricchi di vitamine e minerali, vengono del tutto trascurati. Multicentrum Baby: Innovazione E Completezza Per La Prima Infanzia. Durante la prima infanzia, le vitamine e i minerali assumono un’importanza del tutto particolare: non solo sono indispensabili per crescere sani e forti, ma anche per fronteggiare al meglio tutte le situazioni critiche tipiche di questa età. Può capitare spesso, infatti, che il bambino prenda l’influenza o l’otite. Può accadere che insorgano infezioni, episodi di diarrea, malattie esantematiche, tonsilliti. Può succedere che il bambino debba ricorrere a una terapia antibiotica e che la sua convalescenza sia caratterizzata da astenia, inappetenza, irritabilità, svogliatezza. Anche i cambi di stagione sono particolarmente marcati nella prima infanzia e, nel passaggio da una stagione all’altra, soprattutto in primavera e in autunno, il bambino può sentirsi stanco, indebolito, spossato, irrequieto. E’ ormai dimostrato che vitamine e minerali sono essenziali, non solo per crescere bene, ma anche per mantenere efficienti le difese naturali. Inoltre, garantire livelli corretti di vitamine e minerali, co-fattori indispensabili del metabolismo nel suo complesso, significa riportare alla continuità e all’efficienza i processi biochimici fondamentali per fornire energia e rimettere in moto lo sviluppo. E ciò è particolarmente importante sia durante una convalescenza che nei cambi di stagione. . |
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IL MARSALA VERGINE RISERVA 1997 DOC DI CANTINE PELLEGRINO DEBUTTA IN SOCIETÀ
AL MERANO INTERNATIONAL WINE FESTIVAL & CULINARIA
CANTINE PELLEGRINO SCEGLIE LA PRESTIGIOSA KERMESSE INTERNAZIONALE PER PRESENTARE
LA SUA NUOVA BOTTIGLIA
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Cantine Pellegrino, azienda leader del vino Marsala, presenta l’ultimo nato della sua prestigiosa produzione al Merano International Wine Festival & Culinaria. La kermesse internazionale diventa occasione per mostrare al pubblico di intenditori ed esperti del settore il Marsala Vergine Riserva 1997 Doc, frutto della migliore tradizione e passione che negli anni hanno fatto di Cantine Pellegrino uno degli storici biglietti da visita del marsala nel mondo. “Presentiamo una Riserva importante, sposando il binomio nord e sud a Merano” racconta Benedetto Renda Amministratore Delegato della Carlo Pellegrino & C. Spa “Ma ci presenteremo, con alcuni vini marsala di punta, quali il Marsala Fine Rubino Doc e il Marsala Vergine Riserva 1980 del Centenario Doc. Il salone di Merano è veramente importante per noi, non solo per il suo prestigio ma perché ci permette di confrontarci con aziende selezionate da tutto il mondo migliorando così continuamente i nostri prodotti”. La diciassettesima edizione del Festival ospiterà nell’elegante palazzo del Kurhaus 305 aziende vitivinicole che sono state selezionate in rappresentanza della migliore produzione enologica italiana e 210 aziende del panorama internazionale. E’ stata pensata anche una sezione dedicata alla Culinaria con 135 raffinatezze gastronomiche da tutta Italia. In piazza Terme la Gourmet Arena ospiterà 15 cuochi stellati che si esibiscono con i loro show cooking. . |
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IT’S GANCIA TIME
REBRANDING, UNA NUOVA CORPORATE GOVERNANCE E RICAPITALIZZAZIONE PER UNO DEI MARCHI STORICI DEL MADE IN ITALY
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Un autunno ricco di novità per la nota azienda di Canelli che, dopo aver rinnovato la propria corporate governance con un management esterno, rinnova il proprio marchio e l’identità della linea spumanti. La decisione di questi giorni di attuare una ricapitalizzazione aziendale sarà inoltre la leva strategica per rilanciare Gancia in Italia e sui mercati esteri. “It’s Gancia Time”, è questo il claim che da qualche mese circola nell’azienda di Canelli che nel 1865 creò lo “Spumante Italiano” e che fece di questa innovazione il perno del proprio successo in tutto il mondo. Ma non fu l’unica innovazione a firma Gancia: · il primo Spumante italiano nel 1865 · la denominazione “Asti” per lo spumante dolce di uva moscato nel 1897 · il primo Vermouth Bianco 1920 · la formula dell’imprenditore – testimonial · lo spumante da vitigno unico “Pinot di Pinot” nel 1980 Aree di sviluppo Il mercato degli spumanti cresce a due cifre nei mercati emergenti come Russia, Corea e Cina. Un’opportunità incredibile per un prodotto di qualità e un marchio noto come Gancia. Il nuovo logo e la rivisitazione del packaging prodotti, realizzato a fronte di un’analisi del posizionamento aziendale attuale e dei nuovi obiettivi di business, è stato realizzato anche per cogliere al meglio questa incredibile opportunità. Inoltre l’azienda ha deciso di concentrarsi in futuro sul proprio core business - gli spumanti – in modo molto più chiaro e lineare. Le referenze vengono quindi accuratamente selezionate eliminando i prodotti non in linea con questa strategia. Parallelamente, vi sarà una maggiore attenzione per un’area di consumo in grande sviluppo in Italia come gli aperitivi. Una tendenza che va sempre più accreditandosi e che Gancia può presidiare con credibilità avendo lanciato il prodotto perfetto per questa occasione di consumo: il “Pinot di Pinot” (1980). Oggi Gancia lancia un nuovissimo Pinot di Pinot Rosé che propone anche per quel preciso momento di consumo. Ricapitalizzazione A fronte di un progetto di rilancio corposo sia all’estero che in Italia, la ricapitalizzazione è parsa il modo più coerente e sostanziale per accompagnare l’azienda verso questo nuovo posizionamento: “La ricapitalizzazione di Gancia, un investimento di circa 10 milioni di euro totalmente garantito dalla proprietà, è un segnale concreto della volontà di rilanciare Gancia e farne nel breve periodo un marchio capace di cogliere le nuove opportunità”, ha dichiarato Paolo Fontana, Amministratore Delegato della F. Lli Gancia Spa, “E’ un investimento corposo che siamo certi riuscirà a far sì che l’azienda si strutturi adeguatamente per affrontare le nuove sfide. Di fronte ad un momento di crisi generalizzata Gancia può contare su un prodotto eccellente, sul prestigio di un’azienda solida e su una capacità d’innovazione davvero unica. E su questi asset distintivi fonderà le strategie future”. . |
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A VENDEMMIA FINITA A MONTEPULCIANO (SI) SI REGISTRA UNA DIMINUZIONE DEL 5-10%
VINO NOBILE: CALO DELLE UVE, RESTA GRANDE LA QUALITÀ
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Un calo fisiologico, ma l’annata regolare dal punto di vista climatico e il lavoro in campo e in cantina lasciano una qualità notevole. E ora l’occhio cade sui mercati. Tante le iniziative di promozione nel mondo che il Consorzio del Vino Nobile sta pianificando per i prossimi mesi I produttori lo avevano preannunciato a inizio vendemmia. Il calo del raccolto delle uve a Montepulciano (Si) c’è stato ed è quantificabile tra il 5 e il 10% rispetto al 2007. Confermata tuttavia anche la previsione del livello qualitativo del prodotto. Si parla di una vendemmia di qualità, nonostante gli ultimi giorni prima del suo inizio abbiano intimorito i vignaioli del Nobile con alcune improvvise piogge miste a grandine. Insomma un Vino Nobile che dopo le 5 stelle (il massimo punteggio assegnato alle annate nuove durante l’Anteprima di febbraio) assegnate alle annate 2006 e 2007 (ancora non in commercio) anche per la 2008 potrebbe regalare un millesimo da ricordare. Ora l’attenzione si sposta verso il mercato estero in particolare, dove la crisi congiunturale si è fatta risentire in particolare negli ultimi mesi. E’ per questo che il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano ha pianificato un vero e proprio tour mondiale per promuovere il Vino Nobile. Tra le novità della programmazione tanti interventi rivolti ai cosiddetti nuovi mercati in cui in realtà il Nobile ha già fatto penetrare la propria presenza. Oltre al tradizionale appuntamento con l’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano, che si svolgerà a febbraio, il calendario prevede un incontro di presentazione del Vino Nobile il 13 marzo, a Roma presso la sede dell’Ais. Oltre alla partecipazione alle principali fiere di settore (Pro Wein, Vinitaly, London International Wine Fair e Vinexpo), il Consorzio ha in programma per il 2009 un tour internazionale con workshop monotematici sul Vino Nobile e il Rosso di Montepulciano. Sono in via di programmazione a tale proposito eventi che potranno portare i vini di Montepulciano in Belgio, Olanda fino a sconfinare alla volta degli Stati Uniti e della Cina. A gennaio i vini di Montepulciano saranno presenti in India in occasione del l’edizione indiana di Vinitaly. Nel 2007 il mercato dei vini di Montepulciano ha visto una forte espansione soprattutto all’estero. Piace molto il Rosso Doc che nel 2007 ha visto uscire oltre 3milioni di bottiglie (+63,2% rispetto al 2006 equivalente a 1. 100. 000 bottiglie in più). Significativo anche il dato del Nobile che con il 2007 ha superato per la prima volta quota 8milioni di bottiglie registrando un +36,4% rispetto al 2006 (pari a circa 860mila bottiglie). Proprio all’estero il Nobile di Montepulciano è sempre più apprezzato. Il dato medio di vendite parla di un 60% di prodotto esportato e del restante 40% destinato al mercato nazionale con Toscana (oltre il 20 per cento) e Lombardia come regioni capofila. L’export in particolare si rivolge ai paesi europei (circa l’80% della quota), dove Germania, Svizzera e Austria restano i principali mercati, ma crescono le quote destinate a Gran Bretagna e paesi nordici. Si riconferma in forte crescita anche il mercato Usa che nel 2007 ha assorbito circa il 12% delle esportazioni. Emergono anche per il Nobile i cosiddetti “nuovi mercati” tra i quali quello indiano. La media dei mercati emergenti (tra cui Canada, Giappone, India) si attesta intorno al 6% dell’export. . |
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L´AMARONE TRABUCCHI 2004 TRA I SECONDI MIGLIORI VINI D´ITALIA
INSIEME AL RECIOTO DELLA VALPOLICELLA 2005, DUE ROSSI PLURIPREMIATI DELL´AZIENDA TRABUCCHI D´ILLASI
ENTRANO NEL GOTHA DEL BUON BERE ITALIANO
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Ha fatto l´en plein di premi prestigiosi l´azienda Trabucchi d´Illasi, entrata a pieno titolo nel Gotha del buon bere italiano. Ad inaugurare la serie è stato il Recioto della Valpolicella 2005, selezionato tra i Vini dell´Eccellenza nell´edizione 2009 della Guida Vini d´Italia de L´espresso diretta da Enzo Vizzari, in questa ottava edizione premiato con ´5 bottiglie´ e la valutazione di "eccellenza" nella lista "Dolci Rossi". "Il riconoscimento delle ´5 Bottiglie´ ottenuto per la seconda volta dal Recioto 2005 conferma l´eccellenza raggiunta da questo vino di grande complessità ed emozione - ha dichiarato Giuseppe Trabucchi, produttore di vini biologici Doc, sindaco di Illasi e professore universitario - e premia l´investimento che in questi anni abbiamo fatto sulla qualità della produzione». Il Recioto della Valpolicella 2005 ha raggiunto un altro importante traguardo con i ´5 Grappoli 2009´ di Duemilavini, decima edizione del libro-guida ai migliori vini italiani diretto da Franco Maria Ricci, raffinato editore e presidente dell´Associazione Italiana Sommelier Roma. Su un totale di oltre 16mila vini i vincitori dei ´5 Grappoli´ sono facilmente individuabili grazie all´immagine delle etichette riprodotte nella Guida. Sono addirittura due i vini Trabucchi entrati tra i Super Tre-stelle della prestigiosa e storica Guida Veronelli 2009, il Recioto di Soave 2005 e l´Amarone della Valpolicella 2004 che ha anche conquistato i ´Tre Bicchieri´, il massimo riconoscimento della Guida dei Vini d´Italia 2009 curata da Gambero Rosso e Slow Food, di prossima presentazione al Salone del Gusto di Torino dal 23 al 27 ottobre prossimo. "Le tre stelle di Veronelli e, per la seconda volta, i tre bicchieri del Gambero Rosso – sottolinea Giuseppe Trabucchi – assegnano alla veneta Val d´Illasi un posto di rilievo nel panorama vitivinicolo italiano e rappresentano la vittoria di una scommessa che ha puntato sul matrimonio tra passione e professionalità". Infine, l´ultima ambita medaglia: l´Amarone Trabucchi 2004 è stato classificato il secondo miglior vino d´Italia (con 97 punti su 98), a pari merito con altri cinque rossi, nell´Annuario dei Migliori Vini Italiani 2009 curato dal critico Luca Maroni. "Con i vini Amarone e Recioto Trabucchi d´Illasi la qualità si ripete - conclude l´enologo Franco Bernabei - nella storia di chi ama e conosce la viticoltura e il terroir". Www. Trabucchidillasi. It www. Premiotrabucchi. It . |
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PROGETTO "VINO E GIOVANI" |
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Organizzato dal ministero delle Politiche agricole e forestali, in collaborazione con le regioni e l’Università, “Vino e giovani” è un progetto che ha l’obiettivo di sensibilizzare i giovani dai 18 ai 30 anni alla conoscenza di uno dei prodotti di eccellenza della realtà produttiva italiana, per orientarli ad un consumo moderato e consapevole. L´evento, affidato per l’esecuzione ad Enoteca italiana, è stato presentato in conferenza stampa al Mipaaf, alla presenza del ministro Luca Zaia. "Vino e Giovani", ha detto il ministro, si propone tra l´altro di contrastare la tendenza degli ultimi anni che sembra favorire il consumo di bevande più alcoliche, il cui abuso mette in pericolo la propria vita e quella degli altri. Infatti il progetto, con lo slogan "Art de Vivre!", arte di vivere, è anche una campagna di educazione alimentare: vuole ricordare ai giovani che il vino è un vero e proprio alimento che, consumato con moderazione all’interno di una dieta equilibrata, ha benefici effetti sulla salute. “Siamo dalla parte di chi promuove un consumo responsabile e di qualità”, ha proseguito il ministro, sottolineando l’impegno a difendere il mercato enologico, di cui l’Italia è leader a livello mondiale, con incisivi interventi di certificazione e di repressione delle falsificazioni. Il progetto torna in scena dopo le prime edizioni (nel 2003-2005 sono stati quindicimila gli under 30 coinvolti in dieci università d’Italia e cinquantamila i contatti sul web). Le iniziative si svolgeranno quest’anno in particolare nelle università di Toscana, Sicilia e Veneto, a partire da metà novembre. In programma convegni di approfondimento, degustazioni e incontri con gli addetti del settore enologico. Tra le occasioni d’incontro le “Viniadi”, il primo campionato italiano per degustatori non professionisti, e il concorso “Per Bacco”, per trasmettere attraverso tutti i linguaggi tradizionali e multimediali un messaggio legato al mondo del vino. Obiettivo una maggiore conoscenza di tutte le fasi che portano alla trasformazione dell´uva in vino e una maggiore diffusione delle caratteristiche del comparto enologico. “Siamo leader anche nella denominazione” ha ricordato il ministro Zaia, “con 316 Doc, 40 Docg e 120 Igt. E dietro ogni etichettatura non solo c’è un disciplinare di produzione: c’è la storia di un territorio”. In sede europea l’Italia è stato uno dei pochi Paesi ad aver presentato il Programma nazionale di sostegno al settore richiesto dal Regolamento Ce n. 479/08 del 6 giugno 2008. Il Piano, non avendo avuto alcuna osservazione da parte della Commissione europea nei tre mesi successivo al suo invio, è da considerarsi operativo e prevede stanziamenti per i prossimi anni che consentiranno una pianificazione di ampio respiro per gli interventi a medio e lungo termine del settore vitivinicolo. . . |
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SINERGIE MERANESI ALL´INSEGNA DEL VINO |
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Laimburg, insieme ai Giardini di Castel Trauttmansdorff, offrirà un’insolita combinazione di ricerca applicata, esperienza e storia della viticoltura, presentando per la prima volta nella Vip Lounge del “Merano Winefestival & Culinaria” aspetti della tradizione vinicola altoatesina ampiamente sconosciuti. Ciò che unisce i promotori di questa cooperazione è il comune interesse nel delineare un profilo del vino altoatesino. I Giardini di Castel Trauttmansdorff, “Parco più bello d’Italia 2005” e meta turistica n° 1 in Alto Adige, saranno presenti per la prima volta al Merano International Winefestival. Insieme alla loro casa madre, il Centro di Sperimentazione Agraria e Forestale Laimburg e l’omonimo Podere Provinciale, presenteranno patrimoni culturali unici (“Versoaln”, la vite più grande e quasi certamente più antica del mondo, situata a Castel Katzenzungen, insieme al vinacciolo altoatesino di 2. 400 anni, di recente scoperta) e faranno conoscere l’Alto Adige come la più antica regione a vocazione vinicola dell’area linguistica tedesca. Nel corso degli anni il “Meran International Winefestival & Culinaria” è diventato una delle piattaforme più rinomate per i vini italiani: nella cornice in stile liberty del Kurhaus di Merano, viticoltori scelti offrono ai visitatori il meglio delle cantine nazionali e internazionali. Un approccio completamente diverso è invece quello del “Centro di Sperimentazione Agraria e Forestale Laimburg” che, da oltre 30 anni, si dedica alla ricerca applicata per promuovere lo sviluppo della viticoltura e dell’enologia altoatesine. Il Podere Provinciale Cantina Laimburg ha il compito di accrescere il potenziale dei vini altoatesini e di innalzarne il livello qualitativo, mentre i Giardini di Castel Trauttmansdorff si occupano della preservazione della cultura vinicola con la tutela di alcuni vitigni storici, il patrocinio della vite più grande e quasi certamente più antica del mondo e l’esposizione di alcuni vinaccioli risalenti all’età del ferro. Grazie alla stretta collaborazione tra il Merano International Winefestival e Laimburg con i Giardini di Castel Trauttmansdorff, infatti, il vino meranese e, di conseguenza, quello altoatesino, possono avvalersi di un´ottima piattaforma d´azione in vista di un ulteriore sviluppo qualitativo. . |
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