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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 05 Novembre 2008 |
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PIANO SANITARIO 2009-2011: MINISTERO DELLA SALUTE ESPRIME “APPREZZAMENTO” SU PROPOSTA DELL’UMBRIA |
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Perugia, 5 novembvre 2008 - La proposta di Piano sanitario per l’Umbria 2009-2011 ha ottenuto il parere positivo del Ministero della salute e delle politiche sociali. Il documento – si legge nella lettera inviata dal Sottosegretario di Stato Ferruccio Fazio all’assessorato regionale alla Sanità – “è coerente con le scelte e gli obiettivi definiti dal livello nazionale, dal Psn 2006-2008 fino al Patto di salute siglato dal Ministero con le Regioni”. In particolare il nuovo Piano sanitario umbro scaturisce da un “rinnovato percorso di programmazione regionale, che da un lato istituisce organismi e tavoli specifici per garantire una costante integrazione con gli enti locali e dall’altro semplifica e riordina le modalità di concertazione, così che tutti i Piani settoriali rispondano ad una unica strategia”. Nel documento – evidenzia positivamente il Ministero – emerge “l’importanza della forte integrazione con l’Università per la formazione del personale e le attività di alta specializzazione e ricerca e con le Regioni confinanti, soprattutto per quanto concerne la stipula di accordi in materia di mobilità sanitaria e lo sviluppo di reti sovraregionali”. Tra gli aspetti innovativi del provvedimento si sottolinea “l’istituzione dell’Agenzia Umbria Sanità che assume una funzione di raccordo tra Regione ed Asl e garantisce il coordinamento delle aziende ed il monitoraggio dell’attuazione delle strategie regionali”. Relativamente alle linee strategiche, il Ministero rileva “che esse riprendono e sviluppano le linee di programmazione sanitaria nazionale, a partire dalla scelta prioritaria della promozione della salute e di prevenzione delle malattie croniche e invalidanti, e con specifiche strategie di prevenzione in ambiti prioritari, tra cui la sicurezza nei luoghi di lavoro, nell’ambiente di vita, nella sicurezza alimentare”. Tra gli aspetti del Piano su cui si esprime particolare apprezzamento: “il rafforzamento del sistema dei servizi territoriali, in particolare lo sviluppo delle cure intermedie (Rsa a degenza breve e ospedali di comunità), la sperimentazione del Fondo regionale per la non autosufficienza, la scelta di rafforzare i centri di salute e le equipe territoriali, la previsione di un sistema organico di cure domiciliari, con utilizzo di uno strumento di valutazione multidimensionale unico a livello regionale”. Anche sul fronte della rete ospedaliera la proposta di Piano effettua una disamina “molto approfondita ed interessante sullo stato dell’arte delle reti presenti” con una “riorganizzazione del sistema ospedaliero secondo una prospettiva di messa in rete delle risorse che garantisca al percorso assistenziale l’apporto di diverse professionalità e competenze”. Il nuovo modello organizzativo ed i nuovi criteri di governo del sistema proposti – si conclude positivamente nella lettera – “assicurano il continuum clinico e assistenziale sia all’interno dell’ospedale, sia tra questo ed il territorio”. . |
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SANITA’: GLI AMERICANI SCELGONO IL VENETO PER CURARSI SIGLATO ACCORDO CON IL COLOSSO ASSICURATIVO “HTH” |
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Venezia, 4 novembre 2008 - I cittadini americani residenti in Veneto, che vi si trovino per turismo o per lavoro, e più in generale tutti i clienti che abbiano in essere una polizza salute con la compagnia statunitense “Hth Worldwide” (attualmente sono 650 mila in tutto il mondo) potranno farsi curare nella nostra Regione, grazie ad uno specifico Accordo siglato ieri a Venezia, alla presenza dell’Assessore alla Sanità Sandro Sandri, tra la Regione (in questo caso le Ullss e le Aziende Ospedaliere) e l’Hth Worldwide, rappresentata dalla Direttrice Salute Globale della Compagnia, Laura Hilton. Di fatto, un cliente Hth potrà richiedere prestazioni sanitarie in qualsiasi struttura veneta pubblica o convenzionata e, con una semplice comunicazione alla sua compagnia assicuratrice, sarà quest’ultima a garantire il pagamento delle prestazioni, in un arco di 30 giorni dalla data della fattura. Si tratta del primo Accordo globale di questo tipo siglato in Italia. “Oggi per il Veneto è un giorno importante – ha sottolineato Sandri – perché, dopo gli accordi già siglati con le mutue tedesche, questo passo con gli americani costituisce un motivo di vanto per il riconoscimento della qualità del nostro sistema sanitario, ma è anche un altro tassello della strategia per tentare di regolare l’ambito della mobilità internazionale dei pazienti, che porta con sé la garanzia del pagamento delle prestazioni sanitarie erogate a stranieri, senza le lungaggini delle procedure nazionali e con un rapporto reciproco improntato alla massima chiarezza”. Sandri pone l’accento anche sulla celerità dei rimborsi: “Hth – sottolinea – si impegna ai pagamenti entro 30 giorni data fattura: mi piacerebbe che le tante Regioni debitrici del Veneto per prestazioni erogate a loro pazienti almeno provassero a prendere esempio da questi americani!”. L’accordo siglato oggi contempla i ricoveri ospedalieri (ordinari o in day hospital), le prestazioni ambulatoriali di base o specialistiche, le prestazioni pre e post ospedaliere legate alla patologia, l’assistenza infermieristica, la farmaceutica, l’endoprotesica, le prestazioni alberghiere del paziente ed eventualmente di un accompagnatore, le prestazioni fornite durante il ricovero ai fini della diagnosi precoce di malattie, le prestazioni ospedaliere fornite in regime di urgenza-. Emergenza, la specialistica ambulatoriale, le prestazioni medico-legali, quelle termali e quelle di riabilitazione ritenute necessarie dalle strutture sanitarie venete per il paziente. Tra le entità con cui Hth Worldwide ha in atto accordi simili a quello siglato con il Veneto, ci sono 850 ospedali in 180 Paesi, e colossi come le Università di Harvard e Yale, Fedex, Fox News. . |
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MARCHE: NUOVA STRUTTURA OSPEDALIERA ALL´ASPIO: IL 13 NOVEMBRE SARA´ PUBBLICATO IL BANDO PER IL CONCORSO DI IDEE EUROPEO - AL VINCITORE UN PREMIO DI 60MILA EURO. |
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Ancona, 5 Novembre 2008 - Sara` pubblicato il 13 novembre prossimo sul Bollettino Ufficiale della Regione Marche e, nei prossimi giorni, sulla Gazzetta ufficiale della Comunita` Europea e sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, il bando di gara per partecipare al concorso di idee a livello europeo per la realizzazione della nuova struttura ospedaliera dell´Aspio. Al vincitore andranno 60mila euro. Il progetto dovra` essere redatto sulla base dello studio di prefattibilita` gia` presentato ai Sindaci e prevede la massima integrazione tra l´attivita` clinica e di ricerca delle tre strutture che verranno riunite in un unico complesso: l``Inrca - Agenzia nazionale per le problematiche dell``invecchiamento (struttura per la ricerca sulle esigenze delle anziani al fine di favorire la longevita` attiva) e l``ospedale di rete a servizio dell´area metropolitana a sud di Ancona. ´La nuova struttura ´ spiega l´assessore alla sanita` Almerino Mezzolani ´ sara` uno snodo strategico e fondamentale per l´intera regione e come e` noto l´Inrca-agenzia hanno valenza nazionale. Per questi motivi abbiamo ritenuto il concorso di idee a livello europeo il mezzo piu` idoneo per raccogliere le migliori proposte progettuali possibili. Vogliamo creare - prosegue Mezzolani - un punto di eccellenza in grado di fornire risposte in termini di spazi adeguati per la ricerca nell´ambito della medicina molecolare, per la formazione e i laboratori oltre che naturalmente per il massimo comfort per i pazienti. Tutto questo senza dimenticare le funzioni di moderno ospedale di rete per la popolazione residente dell´area a sud di Ancona´. La domanda di partecipazione, la documentazione amministrativa, gli elaborati progettuali e le generalita` dovranno pervenire, a pena di esclusione, entro e non oltre le 12 del 30 gennaio 2009 in un plico chiuso e sigillato con ceralacca o altro materiale idoneo con la dicitura ´Concorso di idee per la redazione di un progetto per la realizzazione del complesso ospedaliero nell´area metropolitana a sud di Ancona´ all´indirizzo Regione Marche ´ Servizio Salute (Palazzo Rossini) ´ Via Gentile da Fabriano, 3 60125 Ancona. Il plico potra` essere inviato a mezzo del servizio postale con raccomandata A/r e con corrieri privati o agenzie di recapito. Il concorrente che optera` per il servizio postale potra` inviare in fax al n. 071-8064120 all´attenzione del dott. Sandro Oddi entro il termine previsto per comunicare l´invio della proposta. I plichi che arriveranno in ritardo senza fax di preavviso non saranno presi in considerazione. Le proposte verranno valutate da una Commissione amministrativa presieduta dal responsabile del procedimento e` composta da dirigenti e funzionari dell´amministrazione regionale e da una Commissione giudicatrice composta da cinque membri diversi da quelli della Commissione amministrativa. La Commissione giudicatrice sara` nominata dopo la scadenza del termine per la presentazione delle proposte progettuali. Effettuata la valutazione delle proposte verra` redatta una graduatoria. Al primo classificato andra` un premio di 60mila euro. Al secondo e al terzo classificato sara` riconosciuta, a titolo di rimborso spese, una somma rispettivamente di 25mila e 15mila euro. Il bando prevede inoltre la possibilita` di affidare al vincitore del concorso di idee la realizzazione dei successivi livelli di progettazione, compresi gli impianti e le attrezzature, con procedura negoziata senza bando, a condizione che il soggetto sia in possesso di capacita` tecnico-professionale ed economica previsti nel bando in rapporto ai livelli progettuali da sviluppare. La determinazione del corrispettivo per l``espletamento dell``eventuale successivo servizio di progettazione dovra`. Tener conto del premio ricevuto dal vincitore. Progetto Di Prefattibilita`` scheda riepilogativa La nuova struttura avra` 250 posti letto sistemati in stanze doppie e singole in grado di ospitare dai 13 mila ai 14 mila ricoveri e sei sale operatorie. I posti letto saranno divisi per intensita` di cura: 10 intensive care; 120 high care, 12 di astanteria, 56 low care, 40 per day hospital, 12 tecnici (dialisi e attesa osservata in pronto soccorso). In totale la superficie coperta sara` di circa 36 mila metri quadri. La struttura costera` circa 70 milioni di euro, a parte il terreno. L´elisuperficie ed i parcheggi vanno conteggiati a parte. Il corpo della struttura sara` articolato in tre blocchi funzionali/strutturali tra loro collegati, articolati in 4 livelli di cui tre esterni e un seminterrato: degenza (9. 000 metri quadri), ricerca biomolecolare (5. 000 mq), piattaforma tecnologica di diagnosi e cura (5. 000 metri quadri). A questi spazi vanno aggiunti i servizi generali sanitari (2. 900 metri quadri) e quelli generali non sanitari, come uffici, magazzini, cucina, mensa, bar (6. 770). Saranno presenti le seguenti discipline: chirurgia generale, urologia, utic, lungodegenza, cardiologia, malattie endocrine, geriatria, medicina generale, nefrologia,neurologia, dermatologia, pneumologia, emodialisi, rieducazione funzionale. Per consentire una efficace attivita` di diagnosi e cura dovranno essere previsti: circa 30 ambulatori, 3 punti prelievo, l``unita` di riabilitazione, il centro trasfusionale, il pronto soccorso, l``area Obi, il blocco operatorio con sei sale, i servizi di diagnostica (sale Tac, Rmn, Mam, radiologia, eco), l``endoscopia, la medicina nucleare con sale Pet e sale Gamma. . |
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MATERA, INSEDIATO NUOVO DIRETTORE SANITARIO DELL´OSPEDALE |
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Matera, 5 novembre 2008 - Umanizzazione dell’ammalato, sicurezza delle prestazioni e contributo al rilancio dell’ospedale “Madonna delle Grazie’ di Matera. Sono gli obiettivi che il nuovo direttore sanitario,dottor Orazio Pennelli, intende portare avanti durante il suo mandato. Lo ha detto ieri ai Dirigenti medici e al personale ospedaliero nel corso di un incontro presso l’auditorium del nosocomio, al quale hanno partecipato anche il commissario della Asl, Domenico Maroscia, e il direttore sanitario dell’Azienda, Vito Gaudiano. “Intendo lavorare -ha detto Pennelli- al miglioramento della umanizzazione e della sicurezza dell’assistenza, in modo da contribuire alla riduzione della mobilità passiva, che in questa struttura come in altre regioni del Mezzogiorno va ridimensionata, potendo contare sull’esistenza di competenze di alto profilo professionale’’. Il neo direttore sanitario, che ha 58 anni, pugliese, ha guidato la Casa Sollievo di San Giovanni Rotondo (Foggia) dal 1977 al 2005. Dopo quella data ha diretto l’ospedale San Raffaele Giglio di Cefalù (Palermo), struttura collegata al San Raffaele di Milano. Nel 1992 ha diretto l’Istituto Mendel di Roma. E’stato docente di Igiene, Legislazione sanitaria e medicina legale presso l’Università di Foggia e in ingegneria clinica presso la Scuola di specializzazione dell’Università di Trieste. Ha insegnato epidemiologia e medicina legale al San Raffaele di Milano. “Con l’arrivo del dottore Pennelli -ha detto il commissario della Asl, Domenico Maroscia- abbiamo acquistato anche un ‘programma’ che contribuirà a portare valore aggiunto alla nostra Azienda sanitaria e a valorizzare le professionalità che vi operano, accrescendo la qualità delle prestazioni erogate ai cittadini’’. . |
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CONVEGNO SUL PARKINSON |
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Roma, 5 novembre 2008 - Un Convegno scientifico e di informazione sulle novità ed i progressi riguardanti la cura della malattia di Parkinson ed i parkinsonismi che si svolgerà a Roma, presso l’Istituto superiore di Sanità (Viale Regina Elena, 299) il 10 novembre prossimo, dalle ore 9,00 alle ore 17,00. Il tema del Convegno riguarderà le difficoltà della quotidianità del malato di Parkinson e l’aiuto che la domotica offre alla persone affette da questa patologia Il Convegno ha l´alto Patrocinio del Consiglio nazionale delle ricerche, della Presidenza della Repubblica dell’Istituto superiore di sanità , della Regione Lazio, della Provincia di Roma, del Ministero della salute, del Comune di Roma - Assessorato alle politiche sociali. . |
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ASL ROMA /A: NOTA DELLA DIREZIONE GENERALE |
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Roma, 5 novembre 2008 - In merito alle notizie diffuse su presunte attività in corso all’ex ospedale San Giacomo, occorre precisare che non vi è stata ovviamente alcuna riapertura di reparti, né esiste via vai di pazienti, dal momento che l’attività ospedaliera è cessata. Per quanto riguarda la farmacia, come nel resto dell’ospedale, è in corso un’opera di inventario dei beni e dei macchinari in cui sono impegnati – come del resto già comunicato ieri – operatori della Asl Rma. Si invitano pertanto tutti, specie se non ricoprono alcun ruolo nel campo sanitario, a non diffondere notizie false e prive di qualsiasi fondamento. . |
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DISABILITA’ A PADOVA. VALDEGAMBERI:”IN TRE ANNI APPLICAZIONE LEGGE 9/2005 3,2 MLN € PER INNOVARE STRUTTURE PSICHIATRIA, STATI VEGETATIVI, ONCOLOGIA, ALZHEIMER” |
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Venezia, 5 novembre 2008 - Nel triennio di applicazione dell’articolo 25 della legge regionale n. 9 del 2005 sulle strutture innovative per la disabilità, nella provincia di Padova sono stati fatti numerosi interventi per un finanziamento complessivo di 3. 231. 585 euro. “Si tratta di un risultato notevole – afferma l’Assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi che ne dà notizia – che va ad accrescere le opportunità di risposta del sistema padovano dei servizi ai bisogni sociali e sociosanitari emergenti. Va ricordato che la legge regionale riconosce la valenza sociosanitaria dei servizi innovativi a sostegno della disabilità, e ha costituito un fondo regionale di quasi 5 milioni di euro l’anno per realizzare strutture residenziali destinate all’accoglienza temporanea, al sollievo delle famiglie, al sostegno degli operatori nei settori della psichiatria, dell’assistenza degli stati vegetativi, dell’oncologia, dell’alzheimer”. Possono fare domanda di contributo sia soggetti privati che enti pubblici . “I servizi ‘innovativi’ previsti da questo tipo di azioni – spiega Valdegamberi - puntano a sostenere il nucleo familiare con disabili, a evitare il più possibile l’isolamento delle famiglie dal resto del tessuto sociale, a indirizzarle su strutture dedicate a condizioni che concernono la psichiatria e gli stati vegetativi, che sono in aumento e che necessitano di strutture particolari per i pazienti, i familiari, gli operatori”. I finanziamenti servono all’acquisto di arredi /attrezzature e a attivare la struttura, al completamento/ampliamento dell’esistente o alla nuova costruzione. Gli interventi sono destinati all’area psichiatrica, agli stati vegetativi o persone traumatizzate, al sostegno alle famiglie di malati oncologici, di persone in attesa di trapianto o dimissioni ospedaliere, ai soggetti autistici, a patologie multiple, mentre le restanti interessano alcuni aspetti della disabilità dalle dipendenze ai minori, con forme di assistenza complementari e/o alternative a quelle tradizionali. . |
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LA DEPRESSIONE NEI RAGAZZI: COLPA DEI GENI O DELL´AMBIENTE? RICERCATORI DELL´IRCCS "E. MEDEA" E DELL´UNIVERSITÀ VITA-SALUTE SAN RAFFAELE MOSTRANO PER LA PRIMA VOLTA L´AZIONE CONGIUNTA DI FATTORI GENETICI E PSICOSOCIALI SUI DISTURBI COMPORTAMENTALI NELL´ETÀ DELLO SVILUPPO. |
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Ponte Lambro (Co), 5 novembre 2008 - E´ ormai ampiamente riconosciuto che molti comportamenti psicopatologici hanno un´eziologia multifattoriale e che sia fattori genetici che fattori psicosociali possono influenzare la suscettibilità alla depressione. Vi è una ragionevole prova di influenze genetiche per sintomi depressivi nei bambini e adolescenti e allo stesso tempo è noto che fattori ambientali possono favorire il rischio di depressione, ancor più fortemente quando colpiscono in una fase precoce dello sviluppo. Finora però gli studi avevano indagato perlopiù effetti genetici e ambientali separatamente. Non era infatti mai stata utilizzata una prospettiva di indagine che analizzasse la possibile interazione tra geni ed ambiente, cioè che considerasse questi due fattori congiuntamente. I ricercatori dell´Istituto Scientifico "E. Medea" e dell´Università Vita-salute San Raffaele hanno per la prima volta preso in esame ambienti familiari ´stressanti´ - in questo caso famiglie in cui fosse presente un solo genitore, per esempio a causa di separazione, divorzio o morte di un coniuge, confrontate con famiglie in cui fossero presenti entrambi i genitori - e alcune varianti geniche, comuni nella popolazione, associate ad un maggiore rischio di depressione. Nello studio, appena pubblicato su The Journal of Child Psychology and Psychiatry, è stato dunque esaminato l´effetto della struttura familiare e di due polimorfismi presenti in due geni del sistema serotoninergico (Tph2 G-703t e 5-Httlpr) sui sintomi depressivi. La ricerca ha coinvolto 607 preadolescenti italiani di età compresa tra i 10 e i 14 anni: ai loro genitori è stata somministrata la Child Behavior Checklist (Cbcl) 6-18, un questionario che indaga diversi sintomi emotivi e comportamentali presenti dall´infanzia all´adolescenza. Le indagini genetiche sono state invece condotte sul Dna estratto dalla saliva dei ragazzi, raccolta dopo il consenso scritto e informato dei genitori. Dalla ricerca è emerso non solo che alcune varianti genetiche e la non-integrità del nucleo familiare sono fattori indipendentemente e significativamente associati ad un aumento dei problemi depressivi in adolescenza, ma anche che la co-presenza di entrambe le componenti di rischio, genetica ed ambientale, interagiscono tra loro, contribuendo ad aumentare ulteriormente queste difficoltà. Si può quindi ipotizzare che un contesto familiare/ambientale più difficile e meno protettivo favorisca e aumenti la rilevanza delle influenze genetiche nel determinare la presenza di problematiche depressive in preadolescenza. "I dati di questa ricerca - affermano i responsabili del progetto Maria Nobile e Marco Battaglia - suggeriscono che fattori di rischio ambientale (come il clima familiare) interagiscono con l´assetto genetico individuale per influenzare la suscettibilità allo sviluppo di sintomi psicopatologici depressivi". Come intervenire per prevenire comportamenti psicopatologici? E´ esplicito a questo proposito Massimo Molteni, responsabile della ricerca in Psicopatologia all´Irccs "E. Medea": "Queste evidenze aprono la possibilità ad interventi preventivi molto più mirati ed efficaci in quanto basati su più fonti di informazione contemporaneamente. A questo punto diventa urgente indirizzare le risorse verso un accurato monitoraggio di quei ragazzi esposti ad un maggior rischio di conseguenze avverse, inclusi, per esempio, interventi volti a ridurre i conflitti oppure ad affrontare il rischio socioambientale in quei ragazzi con una suscettibilità genetica più elevata. " . |
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TINO SEHGAL: DALL’11 NOVEMBRE AL 14 DICEMBRE 2008 LA FONDAZIONE NICOLA TRUSSARDI PRESENTA LA PRIMA GRANDE MOSTRA PERSONALE A VILLA REALE |
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Milano, 5 novembre 2008 - Villa Reale è la sede della Galleria d’Arte Moderna di Milano e raccoglie una collezione di capolavori del Xix e Xx secolo – con protagonisti come Antonio Canova, Andrea Appiani e Medardo Rosso oltre alla grande tela Il Quarto Stato (1901) di Giuseppe Pellizza da Volpedo – ma la sua storia affonda le radici negli anni della Milano napoleonica. Il sontuoso edificio storico conserva le decorazioni sfarzose e i preziosi arredi originali. Negli spazi affrescati e stuccati della grande villa di Via Palestro, la Fondazione Nicola Trussardi ha invitato l’artista tedesco Tino Sehgal a mettere in scena una selezione unica e straordinaria delle sue sculture umane in una mostra che raccoglie nuove commissioni accanto alle opere più celebrate della sua produzione recente. Tino Sehgal è uno degli artisti più radicali che siano emersi negli ultimi anni: la sua è un’arte senza oggetti in cui il pubblico è posto di fronte a situazioni insolite e surreali interpretate da ballerini, attori e persino dalle guardie del museo. L’artista tedesco è un regista di giochi di ruolo, un direttore che usa i gesti e i corpi di diversi interpreti come materiali per i suoi tableaux vivants. Una visita alla mostra di Tino Sehgal è una sequenza di incontri con sculture viventi, persone in movimento colte in pose isteriche o intrecciate in abbracci sensuali che si moltiplicano negli specchi delle sale di Villa Reale. Le opere di Sehgal sono coreografie che si svolgono ininterrottamente per tutta la durata della mostra e con cui i visitatori sono invitati a confrontarsi. Con This is new (2003) la cruda realtà di tutti i giorni penetra negli spazi del museo recitata da uno dei custodi che declama le notizie del giorno. In un’altra opera, come possedute, le guardie della mostra stupiscono il pubblico con una danza gioiosa e spiazzante in This is so contemporary (2005). Le opere di Tino Sehgal vivono di riferimenti continui con la storia e con il passato e sono allo stesso tempo un’occasione unica per vivere l’arte come un’esperienza sociale in cui spettatori e attori partecipano a uno scambio continuo di sguardi e di ruoli. In Kiss (2002) i corpi di due ballerini si muovono rotolandosi a terra e riproducono i più celebri baci della storia dell’arte – da Antonio Canova, che eccezionalmente troviamo anche nella collezione della Galleria d’Arte Moderna, a Jeff Koons – mentre Instead of allowing some thing to rise up to your face dancing Bruce and Dan and other things (2000) è un’antologia dei brani più celebri delle opere in video dei grandi maestri Bruce Nauman e Dan Graham, trasformati in un balletto di una lentezza ipnotica. L’opera di Tino Sehgal è anche una riflessione sul valore e sullo spazio dell’arte. Il suo lavoro infatti esiste come una forma di tradizione orale, una leggenda, un racconto che deve essere tramandato e che non può essere trascritto né illustrato: Sehgal ha scelto di sottrarre le sue opere a ogni tipo di documentazione e di riproduzione concentrandosi - come in un ossessivo esercizio di autodisciplina - sull’eccezionalità dell’esperienza diretta e fisica dell’arte. Con la mostra di Tino Sehgal la Fondazione Nicola Trussardi invita il pubblico a immergersi per la prima volta nelle opere d’arte viventi pensate dall’artista tedesco per le architetture storiche, le collezioni d’arte moderna e le decorazioni lussuose di Villa Reale. Dopo la grande mostra di Peter Fischli & David Weiss a Palazzo Litta, la Fondazione Nicola Trussardi continua la sua avventura nella produzione delle opere degli artisti più interessanti dell’arte di oggi invitati a immaginare i loro interventi per i monumenti più rappresentativi del patrimonio storico di Milano. Con le sue iniziative la Fondazione Nicola Trussardi trasforma la città in un repertorio inesauribile di colpi di scena – una festa mobile. Tino Sehgal (1976) vive e lavora a Berlino. In pochi anni si è affermato come una delle voci più autorevoli dell’arte contemporanea tanto da partecipare a due edizioni della Biennale di Venezia. Sehgal è stato nel 2005 il più giovane artista mai chiamato a rappresentare la Germania alla Biennale di Venezia. Le sue opere sono state esposte in alcune tra le più importanti sedi museali del mondo tra cui la Tate Modern e la Tate Britain di Londra; il Walker Art Center di Minneapolis; l’Institute for Contemporary Art di Londra – per il quale ha esposto con tre mostre personali nel 2005, 2006 e 2007; il Museum fur Moderne Kunst di Francoforte; il Museum of Contemporary Art di San Francisco; lo Stedelijk Museum di Amsterdam; la Kunsthaus di Bregenz; la National Gallery di Toronto e il New Museum of Contemporary Art di New York. Le opere di Tino Sehgal hanno fatto parte inoltre delle rassegne più prestigiose dell’arte di oggi tra cui la Biennale di Lione; la Biennale di Berlino; la Biennale di Mosca e Manifesta 4 a Francoforte. . |
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MAURIZIO BOTTONI PICTURA MILANO 13 NOVEMBRE 2008 – 3 GENNAIO 2009 |
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Milano, 5 novembre 2008 - Forse può sembrare banale riferirsi all’universo poetico di un pittore semplicemente citando la sua arte, ma nel caso di Maurizio Bottoni (Milano, 1950) non è così. Il comune denominatore di tutte le sue opere, infatti, è proprio l’amore per la pittura, arte principe nel passato, ma che dal secolo scorso è stata spesso trascurata e sottovalutata. Una passione per il “mestiere pittorico” nata e sviluppata con l’osservazione dei grandi del passato e dallo studio degli antichi trattati, dai quali ha appreso tecniche e procedimenti, dalla preparazione artigianale della tavola a quella dei colori, e che l’ha guidato negli anni facendogli perseguire il suo ideale pittorico, noncurante delle mode e delle correnti artistiche passeggere. Un atteggiamento, che può essere interprato come anacronistico, ma che, invece, riflette la visione di chi, consapevole della grande importanza della tradizione pittorica, si dedica a questa per perpetrarla, temendo la sua lenta degenerazione e scomparsa. Una maniera che sembra cantare un elogio della “lentezza”, della perfezione nell’esecuzione, riservando per ogni elemento ritratto la massima cura, non importa che si tratti di un fiore o di un bicchiere di vino, l’importante è rappresentarlo nella sua interezza, nella sua essenza. Nascono così nature morte di frutti o fiori, paesaggi boschivi, e vanitas, in cui campeggiano teschi o corone di spine, immagini intense e drammatiche, che racchiudono forse più di ogni altre il sentimento profondo dell’autore sul mondo circostante. Maurizio Bottoni (Milano, 1950) ha vissuto la sua infanzia nella campagna attorno a Bergamo, con i nonni materni, a contatto con una cultura contadina. Frequenta il liceo e l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, che però abbandona non sentendosi soddisfatto del tipo di lezioni impartitegli e preferisce continuare la sua formazione da autodidatta viaggiando per l’Italia e l’Europa per osservare e studiare, tra musei e biblioteche, le opere degli antichi maestri, dai quali apprende le tecniche di preparazione artigianali delle tavole e dei colori. Già a sedici anni si guadagna da vivere con la pittura, vendendo piccoli quadretti, e frequenta lo studio di De Chirico e Annigoni. La passione per la natura lo spinge a passare molto tempo nelle montagne dell’alta valle bergamasca osservando da vicino quelli che saranno i soggetti dei suoi quadri. Dipinge, infatti, piante e fiori con la precisione di un botanico e piccoli animali, ed uccelli con l’occhio di un esperto. Nel 1989 si avvicina anche all’incisione, all’acquaforte ed al bulino, allestendo nel suo studio un vero e proprio laboratorio di stampa. Nelle sue nature morte particolari di frutti, fiori o stoviglie emergono dall’ombra, investiti da un fascio di luce che ne fa risaltare i colori rendendoli più caldi e squillanti. I contrasti cromatici sono accentuati dallo sfondo nero, piatto contro il quale sono posti i soggetti. I frutti vengono ritratti mentre restano sospesi nel vuoto attaccati ad una corda o su tavole imbandite accanto a bicchieri, formaggi e coltelli, abilmente ritratti in scorcio. Con lo stesso amore per il dettaglio Bottoni raffigura paesaggi boschivi, dove tra alberi secolari si intravedono case seminascoste dalle fronde o minuscoli personaggi che si aggirano per quei luoghi misteriosi e magici. F O R N I Galleria D’arte Milano 13 Novembre 2008 – 3 Gennaio 2009 . |
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LOMBARDIA. 6 GIORNI,FORMIGONI: TORNA GRANDE CICLISMO SU PISTA |
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Milano, 5 novembre 2008 - Dopo l´assaggio di un anno fa, con l´organizzazione di "Bike4show, la "6 giorni di Milano" è tornata davvero: da oggi sino al 9 novembre, nel padiglione 7 della nuova Fiera di Rho-pero, all´interno della 66ma Esposizione Internazionale del Ciclo e Motociclo. La "6 giorni di Milano" è già stata inserita nel calendario internazionale delle manifestazioni e segue l´appuntamento mondiale del Giro di Lombardia, ultima tappa del calendario internazionale corsa lo scorso 18 ottobre. Il programma agonistico della Sei Giorni comprenderà tutte le specialità che fanno tradizionalmente parte di questo tipo di gare: americana, eliminazione, corsa a punti, sprint, derny (dietro la moto) e gare a cronometro. "Si tratta di un appuntamento - ha detto oggi il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, intervenendo alla presentazione delle 12 coppie che correranno nel velodromo appositamente realizzato in Fiera - che rilancia ufficialmente una delle manifestazioni ciclistiche lombarde più appassionanti e conosciute, che siamo lieti di poter rivivere nuovamente. Dopo lo straordinario successo dei Mondiali di Varese, coronato dal trionfo di Alessandro Ballan, giungiamo a questo evento internazionale ancora pieni d´entusiasmo, nella certezza che anche in questa occasione ogni corridore saprà dare spettacolo e regalare forti emozioni". "Il ritorno della ´6 giorni di Milano´ nel calendario internazionale delle manifestazioni - ha aggiunto il presidente - è uno dei tanti segni tangibili del rinnovato fascino che esercitano il capoluogo lombardo e la nostra regione, capaci di rappresentare la migliore immagine dell´Italia. Questo elemento, unito alla passione delle due ruote, crea una combinazione formidabile che Regione Lombardia non poteva lasciarsi sfuggire: sostenere eventi attrattivi come questo, promuovendo sia il nostro territorio sia uno dei suoi sport più tradizionali, significa poterli indirizzare ai traguardi più alti". Con i Mondiali che si sono appena chiusi, la Lombardia ha dimostrato di essere un territorio capace di porsi da protagonista a livello mondiale. E l´anno prossimo, Milano e la Lombardia saranno protagoniste di altri eventi di caratura internazionale: in programma gli Europei di ginnastica artistica maschile e femminile (29 marzo - 5 aprile), i Campionati del Mondo di pugilato (28 agosto - 13 settembre) e il Trofeo delle Nazioni di Motocross, l´evento più importante in assoluto per le ruote artigliate in pista, atteso all´Autodromo di Franciacorta domenica 3 settembre. "Questa capacità delle istituzioni e della società lombarda di fare sistema attorno a grandi manifestazioni - ha ricordato Formigoni - è la strategia vincente per dare alla Lombardia sempre maggiore visibilità internazionale e opportunità di sviluppo per il futuro". . |
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L´ITALIA SI CANDIDA PER I MONDIALI DI PALLACANESTRO 2014 |
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Bruxelles, 5 novembre 2008 - Un incontro storico per il basket italiano. Il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha ricevuto a Palazzo Chigi il Presidente Fiba (Federazione internazionale di basket), Bob Elphinston, e il Segretario Generale della Fiba e membro del Cio, Patrick Baumann, e confermato il forte sostegno del Governo, sia in termini di infrastrutture che di organizzazione, alla candidatura dell´Italia quale Paese ospitante del Campionato mondiale di pallacanestro maschile del 2014. Presenti all´incontro anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta e quello allo sport Rocco Crimi, il presidente del Coni Giovanni Petrucci, il vicepresidente esecutivo del Comitato Promotore Italia 2014, Massimo Cilli, e il commissario straordinario della Fip (Federazione italiana pallacanestro), Dino Meneghin. A testimoniare maggiormente il legame con il governo, il Sottosegretario Letta ha accettato la carica di presidente del Comitato d´Onore del Comitato Organizzatore Italia 2014. La delegazione Fiba si è detta particolarmente colpita dall´alto livello di sostegno dato all´iniziativa da parte del Presidente del Consiglio, dai respondabili dello sport in ambito di Governo, da parte del Coni e del sindaco di Roma. In mattinata infatti la delegazione ha incontrato il Sindaco Alemanno che nell´ambito della candidatura dell´Italia ha proposto Roma quale sede della finale. In relazione a questo, il sottosegretario Crimi ha annunciato l´istituzione, presso la Presidenza del Consiglio, di una Commissione che, insieme al Coni, valuterà e pianificherà l´impiantistica di vertice della capitale. Oltre Roma, sette le città attualmente disponibili ad ospitare i gironi di qualificazioni e fornite di impianti adeguati: Siena, Bologna, Pesaro, Torino, Reggio Calabria, Milano e Trieste. Altre città quali Firenze, Venezia, Napoli potrebbero ospitare eventi collaterali significativi: sarà quindi un coinvolgimento totale dell´intero sistema Paese, in cui ogni città avrà uno spazio dedicato. . |
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