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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 10 Novembre 2008 |
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"IL GIORNALISMO È ESSERE AL SERVIZIO DEL CITTADINO´´: A ROMA IL CONVEGNO ´DEMOCRAZIA E GIORNALISMO. CANE DA GUARDIA O DA SALOTTO?´ POCHI I VERI CRONISTI, ABBONDANO GLI OPINIONISTI PERCHÉ E´ UN TIPO DI GIORNALISMO CHE HA POCA VOGLIA DI ANDARE IN STRADA: E´ UNA SORTA DI AUTOSOSPENSIONE DELL´ORDINE AI TEMPI DI INDRO MONTANELLI C´ERANO GRANDI PERSONALITÀ, ERA UNA FORMA DI GIORNALISMO A SCHIENA DRITTA. |
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Roma, 10 novembre 2008 - "Il giornalismo è essere al servizio del cittadino´´. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo al convegno dal titolo ´Democrazia e giornalismo. Cane da guardia o da salotto?´, tenutosi questa mattina nella sala Tevere della Regione Lazio al quale hanno partecipato il conduttore di ´Mi Manda Rai Tre´ Andrea Vianello, il presidente della Fnsi, Roberto Natale, Mauro Paissan dell´Autorita´ garante privacy, Vittorio Roidi e Mario Morcellini. "Oggi sono pochi i veri cronisti, abbondano gli opinionisti perché e´ un tipo di giornalismo che ha poca voglia di andare in strada: e´ una sorta di autosospensione dell´Ordine – ha detto il presidente Marrazzo - Ai tempi di Indro Montanelli c´erano grandi personalità, era una forma di giornalismo a schiena dritta. E faccio un esempio -sottolinea Marrazzo-, sulla vicenda dell´ospedale San Giacomo ho preso una dura decisione, ma ciò che invece riferivano le agenzie di stampa erano solo sequele di storielle del tipo ´Marrazzo ha fatto un patto con gli imprenditori´. Oggi e´ risultato chiaro -puntualizza- che il San Giacomo resta dei cittadini e che non c´era nessun patto; e´ stata la scelta migliore per dare una maggiore qualità ai cittadini. Ancora un altro esempio e´ stata l´irruzione nelle sedi Rai in via Teulada che ´non e´ stata una divertente goliardata´ come riferito dai giornali ma si e´ trattato di un vero e proprio atto fascista, -rileva Marrazzo- perché si e´ violato un luogo sacro dove si produce informazione e tale atto va represso". "Per questo dico ai giornalisti di controllare meglio innanzitutto la propria fonte. Oggi - spiega il presidente della Regione Lazio - il Paese e´ fermo sul piano politico ed economico, ma soprattutto su quello culturale. I giornalisti devono raccontare la realtà -continua il presidente- per arrivare alla verità e far guardare il Paese dentro se stesso. Per questo voglio ricordare ai giornalisti che i redattori restano, ma i direttori passano. E´ per questo che però bisogna amare questo mestiere e stare lontani dai salotti. Il cronista deve fare di più. Per questo -conclude Marrazzo- sono contento che voi amici e colleghi siate qui oggi, perché la democrazia ha ancora un urgente bisogno di giornalismo". . |
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PREMIO GIORNALISTICO BENEDETTA D’INTINO: GUARDARE AL CIELO PER SUPERARE I LIMITI |
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Milano, 10 novembre 2008 - Isa Grassano e Lucrezia Argentiero hanno vinto la Iv edizione del Premio Giornalistico Benedetta D’intino con “Puntare in alto”, un articolo pubblicato sul femminile Elle (Hachette) di giugno e un docufilm (in dvd) “La Voglia di Osare”, allegato al libro “Uno Sguardo verso l’alto” (Franco Angeli editore). Insieme hanno raccontato, con sensibilità, emozione, parole e immagini dalla grande forza comunicativa, l’esperienza di Marco Calamai, ex campione di pallacanestro, oggi allenatore di una squadra di ragazzi con diverse disabilità accomunati dalla passione per lo sport. La premiazione, patrocinata dall’Assessorato alla Famiglia, Scuola e Politiche Sociali del Comune di Milano, si è svolta martedì 4 novembre nella Sala Lanfranchi del Circolo della Stampa, alla presenza dell’avv. Giampaolo Landi di Chiavenna, Assessore alla Salute del Comune di Milano con delega per la disabilità, che ha sottolineato l’impegno dell’amministrazione locale attraverso la riqualificazione dei servizi e la formazione degli operatori. Il Premio è giunto alla Iv edizione e si propone di valorizzare i giornalisti che nell’arco dell’anno hanno approfondito con esaustività e sensibilità il delicato tema del disagio di bambini e adolescenti. Tra gli articoli selezionati, inchieste e servizi sul bullismo, sulla disabilità, sull’autismo, sui disturbi alimentari e sull’abuso di alcool nelle giovani generazioni. Dopo i ringraziamenti di Cristina Mondadori, Presidente della Fondazione e dei Centri Benedetta D’intino, ha preso la parola Piero Ostellino, editorialista del Corriere della Sera, che ha condotto l’incontro ponendo gli accenti sull’importanza del liberalismo per aprire le porte alla trasformazione sociale. Letizia Torrani Gonzales, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia, ha ripercorso la storia del giornalismo sociale dagli anni ’70 fino alla costituzione della prima agenzia, Redattore Sociale, che resta ad oggi l’unica a trattare esclusivamente problematiche sociali con un taglio positivo e senza dramma. “In quest’ottica”, ha rilevato la Gonzales, “abbiamo voluto sensibilizzare le scuole di giornalismo perché si possano in futuro creare figure specializzate in questo settore giornalistico”. Gian Giacomo Schiavi, giornalista del Corriere della Sera, ha messo in risalto il valore della passione civile che anima i giornalisti del sociale rispecchiando la tendenza del grande pubblico: il lettore vuole oggi un giornalismo più pensante per riflettere su grandi temi grazie agli esempi di vita che gli vengono proposti. La Fondazione Benedetta D’intino opera dal 1992 per migliorare la qualità della vita di bambini e adolescenti con disagio psicofisico attraverso il Centro di Milano e quelli esteri, in Bolivia e in India. . |
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TELECOM ITALIA MEDIA, GESTIONE DEL GRUPPO AL 30 SETTEMBRE 2008 RIDOTTE LE PERDITE NEL TERZO TRIMESTRE DEL 2008: L’EBITDA MIGLIORA DI 7,4 MILIONI DI EURO RISPETTO AL TERZO TRIMESTRE DEL 2007 E L’EBIT DI 8,5 MILIONI DI EURO, CON UNA INVERSIONE DI TENDENZA RISPETTO AI PRECEDENTI TRIMESTRI DEL 2008 |
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Milano, 10 Novembre 2008 - Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia Media, riunito il 6 novembre sotto la presidenza di Berardino Libonati, ha esaminato e approvato i risultati del Gruppo al 30 settembre 2008. Il terzo trimestre del 2008 si è chiuso in significativo miglioramento, con un’inversione di tendenza rispetto ai primi due trimestri dell’anno. In particolare l’Ebitda del terzo trimestre (-9,5 milioni di euro) migliora di 7,4 milioni rispetto al terzo trimestre del 2007 e l’Ebit (-23,6 milioni di euro) è superiore di 8,5 milioni di euro rispetto al terzo trimestre 2007. Tali risultati sono stati raggiunti grazie alle azioni, avviate dal Gruppo già dal mese di maggio, volte a fronteggiare lo sfavorevole contesto del mercato e a contenere il calo della raccolta pubblicitaria. Tali azioni di miglioramento della redditività sono state attuate attraverso la riorganizzazione della struttura operativa, la revisione dei palinsesti dei canali analogici e l’allargamento del bacino pubblicitario de La7. Per quanto riguarda i risultati dei primi nove mesi del 2008, i ricavi consolidati sono pari a 209,9 milioni di euro, e registrano una crescita del 17,7% (178,3 milioni di euro nei primi nove mesi del 2007), trainati dallo sviluppo dei ricavi della piattaforma Pay per View Digitale Terrestre – principalmente grazie alla vendita dei diritti del calcio a Mediaset e Tim – e dai ricavi del settore Multimedialità, che ammontano a 30,1 milioni di euro, in aumento del 50,5% rispetto ai primi nove mesi del 2007, grazie al positivo apporto delle attività di Content Competence Center (+3,9 milioni), dei canali satellitari (+3,0 milioni) e del nuovo progetto Mtv Mobile (+3,6 milioni). In riduzione i ricavi del settore Television Free to Air (-2,3 milioni di euro) a causa della raccolta pubblicitaria lorda che è diminuita del 2,4% su La7 e del 9,8% su Mtv. L’ebitda è pari a -44,7 milioni di euro, rispetto a -37,7 milioni di euro dei primi nove mesi del 2007 e registra una variazione negativa di 7,0 milioni di euro rispetto al 2007. Tale risultato ha principalmente risentito della redditività negativa della Television Free to Air che ha scontato, in aggiunta alla riduzione dei ricavi pubblicitari, una crescita dei costi del palinsesto nella prima parte dell’anno per la nuova programmazione delle due emittenti La7 ed Mtv. Sulla riduzione del margine ha inciso, inoltre, il peso crescente dei costi per l’acquisizione dei diritti del calcio per il digitale terrestre, ancorché parzialmente compensato dall’aumento dei ricavi. L’ebit, a valle degli ammortamenti del periodo, è pari a -92,7 milioni di euro rispetto a -83,7 milioni dei primi nove mesi del 2007, con un peggioramento di 9,0 milioni di euro. La variazione, oltre che alla riduzione dell’Ebitda di 7,0 milioni, è principalmente attribuibile ai maggiori ammortamenti dei diritti televisivi su La7 (+2,7 milioni di euro), in parte compensati da minori ammortamenti sul diritto d’uso delle frequenze digitali. Il risultato netto di competenza della Capogruppo è pari a -75,2 milioni di euro (-65,8 milioni di euro nei primi nove mesi del 2007). L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2008 è pari a 274,1 milioni di euro e si incrementa rispetto al 31 dicembre 2007 (215,8 milioni) di 58,3 milioni di euro. La variazione è principalmente attribuibile agli investimenti del periodo (34,1 milioni di euro), in particolare per l’acquisto dei diritti televisivi, e al fabbisogno per la gestione operativa del periodo di 79,9 milioni, compensato dall’incasso del Consolidato Fiscale per 55,7 milioni di euro. Rispetto alla posizione finanziaria netta al 30 giugno, l’aumento dell’indebitamento è di 28,7 milioni. Risultati dei Settori di Attività Television Free to Air - In miglioramento i risultati del terzo trimestre del business Free to air: i ricavi sono pari a 32,3 milioni di euro, in aumento di 2,2 milioni di euro (+7,3%) rispetto allo stesso periodo del 2007, l’Ebitda è pari a -6,3 milioni di euro, in miglioramento di 3,4 milioni, e l’Ebit è pari a -14,7 milioni di euro in miglioramento di 2,2 milioni. I ricavi dei primi nove mesi del 2008 sono pari a 113,7 milioni di euro, in diminuzione di 2,3 milioni di euro (-2,0%) rispetto al corrispondente periodo del 2007. L’ebitda è pari a -27,4 milioni di euro, in peggioramento di 8,7 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2007 e l’Ebit risulta pari a -53,2 milioni di euro, con una riduzione di 11,3 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2007. In particolare: I ricavi di La7, pari a 67,3 milioni di euro, registrano una diminuzione di 3,0 milioni di euro rispetto ai primi nove mesi del 2007, per effetto sia della contrazione della raccolta pubblicitaria lorda del 2,4%, rispetto al corrispondente periodo del 2007, sia dei minori ricavi relativi alla cessione dei diritti televisivi che avevano caratterizzato il primo semestre dell’esercizio precedente con la vendita dei diritti dell’America’s Cup. L’ebitda è pari a -30,6 milioni di euro (in peggioramento di 6,1 milioni rispetto allo stesso periodo del 2007) principalmente per effetto dei maggiori costi di palinsesto sostenuti nella prima parte dell’anno. L’ebit è pari a -52,3 milioni di euro (-8,6 milioni rispetto ai primi nove mesi del 2007). Nei primi nove mesi dell’anno La7 conferma il 3,1% di share (rispetto al 3% dello stesso periodo del 2007) con un picco nel mese di luglio del 3,2%, miglior risultato dalla sua nascita. La7 è l’unica rete nazionale a crescere nei primi 9 mesi del 2008 rispetto allo stesso periodo del 2007. Punto di forza rispetto allo scorso anno resta il Prime Time, che cresce di oltre il 20% rispetto allo stesso periodo del 2007. I ricavi di Mtv, pari a 53,9 milioni di euro, registrano un incremento del 5,3% rispetto ai primi nove mesi del 2007 (51,2 milioni di euro). L’andamento negativo della raccolta pubblicitaria nazionale (-5,7%) e internazionale (-42,8%) è stato compensato dal maggior fatturato principalmente per eventi e produzioni realizzati dalla nuova unità organizzativa Playmaker. La riduzione della raccolta pubblicitaria è stata determinata dai ridotti investimenti del gestore di telefonia mobile Tim che aveva deciso di concentrare le proprie inserzioni pubblicitarie nella seconda parte dell’esercizio contestualmente al lancio dell’offerta congiunta con Mtv, avvenuta nel mese di luglio. Conseguentemente, la raccolta pubblicitaria lorda nazionale di Mtv nel periodo luglio-settembre è aumentata del 5,1% rispetto allo stesso periodo del 2007. L’ebitda è pari a 3,2 milioni di euro (-2,6 milioni rispetto ai primi nove mesi del 2007) e l’Ebit a -0,9 milioni di euro (-2,7 milioni rispetto allo stesso periodo del 2007). L’estate è la stagione per eccellenza della musica live e Mtv ha creato occasioni di incontro per i ragazzi in grado di rafforzare il già solido legame con i giovani coinvolgendone oltre 400. 000. Multimedialità - Nei primi nove mesi del 2008 prosegue il trend di crescita delle attività multimediali che registrano ricavi per 30,1 milioni di euro, in aumento del 50,5% rispetto allo stesso periodo del 2007 (20 milioni di euro). A tale risultato ha contribuito principalmente l’andamento dell‘attività del Content Competence Center che ha registrato ricavi per 6,2 milioni di euro (2,3 milioni nel 2007, in quanto l’attività fu avviata nel mese di aprile). In crescita anche i ricavi dei Canali Satellitari su Sky (Nickelodeon, Comedy Central ed i canali musicali di Mtv) in parte compensati da una flessione delle attività Interactive. Positivo anche il contributo del progetto Mtv Mobile lanciato lo scorso luglio insieme a Tim, che ha prodotto in soli tre mesi ricavi per 3,6 milioni di euro. A conferma di tale andamento l’Ebitda risulta positivo per 11,7 milioni di euro (+4,7 milioni rispetto allo stesso periodo del 2007), e l’Ebit per 10,4 milioni di euro (+4,4 milioni). Television Dtt - I ricavi dei primi nove mesi del 2008 sono pari a 59,7 milioni di euro (+65,4% rispetto allo stesso periodo del 2007). Tale andamento è riconducibile alla crescita dei ricavi della “Pay per View”, principalmente dovuta alla vendita dei diritti del calcio a Mediaset e Tim e allo sviluppo dell’offerta commerciale “La7 Cartapiù”, nonché all’incremento dei ricavi da affitto di banda a terzi da parte dell’Operatore di rete. L’ebitda è pari a -14,1 milioni di euro, in peggioramento rispetto a -13,7 milioni di euro dei primi nove mesi del 2007. L’ebit è pari a -34,7 milioni di euro, in miglioramento di 0,5 milioni rispetto al corrispondente periodo del 2007 per il già citato effetto dei minori ammortamenti sul diritto d’uso delle frequenze digitali (-1,0 milioni di euro), la cui vita utile è stata allungata a seguito di un recente provvedimento legislativo. News - Tm News, che opera attraverso l’Agenzia di stampa Apcom, ha realizzato nei primi nove mesi del 2008 ricavi pari a 7,4 milioni di euro registrando una crescita del 1,4% rispetto allo stesso periodo del 2007, con una punta di incremento del 4,9% per il segmento Media tradizionali. L’ebitda, a fronte di un incremento dei costi di gestione, rileva un peggioramento di 1,7 milioni di euro e anche l’Ebit incrementa la perdita rispetto al 2007 di 1,7 milioni di euro. Il peggioramento dei margini è prevalentemente attribuibile agli oneri per esodi di personale, correlati al nuovo assetto organizzativo. Con riferimento alla strategia nel Digitale Terrestre, comunicata lo scorso 22 settembre il Gruppo sta procedendo al perfezionamento dell’intesa sulla vendita della Pay-per-view con il gruppo internazionale Airplus Tv, già operante nel settore. La finalizzazione dell’operazione è prevista entro il corrente mese di novembre. Tale intesa prevede il conferimento del ramo d’azienda afferente la Pay-per-view di Telecom Italia Media in una nuova società e la successiva cessione della nuova Società alla controllata italiana di Airplus Tv, l’ingresso di Telecom Italia Media nel capitale sociale della suddetta controllata italiana di Airplus Tv con una quota di minoranza (9%) e la sottoscrizione di accordi pluriennali di ospitalità di banda digitale terrestre (14 Mbits) fra l’operatore di rete di Telecom Italia Media e la controllata italiana di Airplus Tv. Inoltre, sempre nell’ambito della strategia nel Digitale Terrestre, il Gruppo sta ricercando la piena valorizzazione nel breve termine degli asset digitali dell’Operatore di Rete, anche attraverso forme di partnership. Al riguardo la Società ha ricevuto una manifestazione di interesse non vincolante da parte di un fondo di private equity per l’acquisto di una partecipazione nella propria controllata Timb. La Società ha quindi convenuto di concedere, a tale controparte, un periodo di esclusiva di 60 gg per l’effettuazione di una due diligence e per la definizione dei termini e delle condizioni, termini e condizioni dell’operazione sulle quali esiste già una ipotesi di intesa. Entrambe le parti, al termine del periodo di due diligence, si sono riservate la facoltà di convenire sulla fattibilità dell’operazione. . |
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INFORMAZIONE: L’UMBRIA A CAMPOBASSO OSPITE D’ONORE AL “SALONE MOLISANO DELLA COMUNICAZIONE |
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Campobasso, 10 novembre 2008 – Un ruolo di “ospite d’onore” per la Regione Umbria al “Salone Molisano della Comunicazione”, la cui seconda edizione si è aperta il 6 novembre a Campobasso, per iniziativa della Provincia e del Comune di Campobasso, in collaborazione con l’Università del Molise, l’Associazione Culturale “Il Bene Comune”, l’Ordine dei Giornalisti e l’Assostampa della regione. La rassegna (che, all’interno dei “Grandi Magazzini Teatrali”, si articolava in stands ed iniziative dedicate a “tutto quanto fa informazione”, nella pubblica amministrazione ma non solo) si è conclusa domenica 9 novembre. E proprio ad un “confronto” fra l’Umbria e il Molise per quanto riguarda gli strumenti e le pratiche della comunicazione è stata dedicata la giornata inaugurale: “La presenza dell’Umbria a questa edizione del Salone – ha detto il presidente della Provincia di Campobasso Nicola D’ascanio – è per noi una occasione di confronto e di crescita, per la possibilità che ci offre di mettere a confronto le nostre esperienze con una realtà consolidata, a livello d’informazione e di comunicazione pubblica, come quella umbra”. Lo “stand” dell’Umbria (nel quale campeggia un manifesto in formato gigante a cura del Servizio di Comunicazione Istituzionale, raffigurante un temperino multiuso aperto, a significare l’unità della comunicazione nella molteplicità dei suoi “tools” o strumenti specifici) è stato visitato dal sindaco di Campobasso Giuseppe Di Fabio, da numerosi operatori e dai ragazzi delle scuole. Il “confronto fra le buone pratiche di comunicazione con i cittadini nella Pubblica Amministrazione” fra l’Umbria e il Molise si è tenuto nel teatro dei “Grandi Magazzini Teatrali”. Moderato dal professor Massimo Franceschetti, docente presso le Università di Bologna, il convegno ha visto gli interventi, per il Molise, del presidente della Comunità Montana “Trigno Medio Biferno”, Pasquale Corallo (che ha illustrato la recente campagna di comunicazione istituzionale della Comunità Montana per la tutela e la promozione del territorio) e del sindaco di San Martino in Pensilis Vittorino Facciolla (che ha raccontato la positiva esperienza dell’amministrazione con gli abitanti del suo piccolo comune per raggiungere l’obiettivo della raccolta differenziata dei rifiuti). La Regione Umbria (rappresentata da Angela Bistoni, dirigente del Servizio Comunicazione Istituzionale e dal capo ufficio stampa Lucio Biagioni) ha presentato temi e motivi del nuovo piano di comunicazione, che sono stati dibattuti con il folto pubblico presente. Le “esperienze a confronto” hanno riguardato anche la produzione multimediale, con la proiezione di due filmati, entrambi realizzati grazie a fondi comunitari: la Comunità Montana “Trigno Medio Biferno” ha presentato un video per la promozione del territorio, realizzato con una tecnica mista che ha incluso nelle immagini cartoni ispirati ai “manga”; la Regione Umbria ha offerto agli spettatori “L’europa in Umbria”, un video per la regia di Lucio Biagioni e la fotografia di Walter Ciurnella. . |
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EDITORIA E INFORMAZIONE "DIMENTICATI DA ADOTTARE": MILLE LIBRI PER MILLE LETTORI |
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Cagliari, 10 Novembre 2008 - Un migliaio dei libri in cerca di altrettanti lettori. L´assessorato regionale della Pubblica istruzione mette a disposizione dei potenziali lettori, all´interno del 5° Forum del Libro Passaparola, 1000 libri scelti tra gli ultimi acquisti effettuati presso gli editori della Sardegna per sostenere dell´editoria isolana. L´iniziativa, dal significativo titolo "Dimenticati da Adottare" ha avuto inizio il 7 novembre nello spazio del Caffé Letterario dell´Ex Manifattura Tabacchi. L´amministrazione regionale prosegue, anche con questa proposta dal forte significato simbolico, nelle azioni tese ad incentivare la lettura. I libri in cerca di adozione, che potranno essere scelti e portati a casa, sono di genere molto vario, dalla narrativa alla storia, dall’arte alle fiabe. Tra di essi anche opere di grande pregio. Http://www. Forumpassaparola. Org/ . |
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FRUTTI DI TOSCO DI ANTONIO PELOSO |
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Genova, 10 novembre 2008 - Verrà presentato giovedì 13 novembre alle ore 17. 30 alla Porto Antico Libri di Genova il volume Frutti Di Tosco, epigrammi (De Ferrari Editore, 10€) di Antonio Peloso. Introdurrà Giovanni Meriana, pubblicista, presenterà il prof. Ferruccio Bertini, dell’Università di Genova. Leggeranno l’autore e Albertina Dodero. In collaborazione con l’Associazione Corimbo Giunge oggi alla terza raccolta di epigrammi Antonio Peloso che, dopo Incendio doloso e Lapilli, torna in libreria con la sua nuova fatica letteraria, Frutti di tosco, epigrammi, in cui l’autore affonda le unghie con piglio sicuro, e con l’aiuto di versi secchi e gelidi che sconfinano nell’aforisma, in quanto di meno gradevole il nostro tempo riserva all’autore, e non solo a lui. Peloso trova il suo naturale modello in quel Marziale che scrisse i suoi versi dissacranti in una Roma corrotta, piena di parvenu e di leggere (per usare un termine di cui a Genova si conosce bene il significato). L’autore, inserendosi quindi appieno nella tradizione, si rivolge con ironica amarezza alla società odierna, spaziando dall’attualità politica alla vita professionale, dalle relazioni amorose al microcosmo delle comunità letterarie. La sua poesia risulta quindi una summa, tagliente e icastica di quello che siamo oggi, ma il linguaggio è classico, lo sberleffo è assicurato, non si perde in fronzoli, va al cuore della situazione esistenziale descritta e la rappresenta in una visione paradigmatica e universale. Il metro sempre valido per misurare la poesia. Frutti di tosco, De Ferrari Editore – Genova, formato 12x21, € 10,00 . |
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STORIA DI SOPHIE SCHOLL E DELLA ROSA BIANCA DI ANNETTE DUMBACH E JUD NEWBORN |
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Torino, 10 novembre 2008 - «La Rosa Bianca» è il nome di un gruppo di cinque universitari tedeschi che si opposero in modo non violento al regime nazista, dal giugno 1942 al febbraio 1943, data nella quale vennero tutti arrestati, processati sommariamente e decapitati. Da Monaco di Baviera il gruppo pubblicò e diffuse clandestinamente in Germania e Austria sei opuscoli contro Hitler che invitavano i tedeschi a ingaggiare una resistenza passiva al regime, in nome del valore supremo della libertà. Quei fogli raccontavano gli orrori che si stavano consumando ai danni degli ebrei, informavano delle sconfitte militari naziste – una su tutte: Stalingrado –, facevano appello ai grandi ideali della cultura e alle lezioni della storia, esortavano i tedeschi alla ribellione, al sabotaggio, alla diserzione. Ma oggi, grazie a Annette Dumbach e Jud Newborn, quei sei opuscoli già noti si arricchiscono di un inedito, la bozza del settimo ciclostilato, un documento finora sconosciuto e ora reso disponibile per la prima volta. Si tratta di un testo scritto da Christoph Probst, uno dei cinque ragazzi dell´associazione (arrestato prima che il volantino venisse stampato e diffuso), nel quale veniva formalizzata l´alternativa che, secondo i membri della Rosa Bianca, stava davanti alla nazione tedesca: o soccombere tragicamente nel conflitto in corso, come era successo da poco tempo nella disfatta di Stalingrado, oppure cercare una resa onorevole sul modello di quanto avvenuto a Tripoli, città italiana conquistata dagli inglesi. Come avevano fatto in occasione degli altri sei volantini antinazisti, anche qui i giovani della Weiße Rose si rivolgono direttamente ai loro connazionali per chiedere loro di prendere posizione contro il Fürer: «L´inarrestabile super potenza si avvicina da ogni parte, senza ombra di dubbio. La resa di Hitler è ancor meno probabile di quella di Paulus [il comandante militare tedesco a Stalingrado]: non ci sarà via di scampo per lui. Volete essere ingannati come i duecentomila che difendevano Stalingrado in una lotta senza speranza, volete essere massacrati, sterilizzati, o derubati dei vostri figli? […] Decidete: Stalingrado e la sconfitta, o Tripoli e un futuro di speranza? Una volta deciso: agite!». Loro non ne ebbero il tempo: vennero arrestati e ghigliottinati a monaco il 22 febbraio del 1943. La Rosa Bianca non fu un’organizzazione diffusa, strutturata, con collegamenti internazionali, sul modello della nostra Resistenza. Fu qualcosa di diverso e forse di unico nella storia della lotta ai totalitarismi del ’900. Quei giovani, infatti, per lo più cristiani, cattolici, protestanti, uno anche ortodosso, non erano animati da un’ideologia né erano particolarmente interessati alla politica. Il loro sacrificio – ispirato ai principi cristiani di fratellanza e giustizia – è un inno alla sacralità della vita di fronte alla barbarie e al disprezzo per l’uomo. Sophie Scholl era la persona più forte all´interno del gruppo della Weisse Rose, la più determinata, la più sincera e la più attiva. Una questione fondamentale per lei era capire quale dovesse essere il comportamento del cristiano in un regime dittatoriale. Ricorda Franz Joseph Müller: «La Gestapo torturò Sophie Scholl per quattro giorni, dal 18 al 21 febbraio 1943. L´uomo della Gestapo che conduceva l´interrogatorio le chiese alla fine: "Signorina Scholl, non si rammarica, non trova spaventoso e non si sente colpevole di aver diffuso questi scritti e aiutato la Resistenza, mentre i nostri soldati combattevano a Stalingrado? Non prova dispiacere per questo?", e lei rispose: "No, al contrario! Credo di aver fatto la miglior cosa per il mio popolo e per tutti gli uomini. Non mi pento di nulla e mi assumo la pena!"» Coraggio e idealismo, spirito di sacrificio e passione civile, sono i protagonisti di questa vicenda che è insieme un capitolo di storia e una vicenda privata, nella quale contarono l´amicizia, i sogni, le speranze, le illusioni di cinque giovani che il destino volle far vivere in anni tra i più tragici del Xx secolo. Questa è anche la forza del libro, che si legge come un romanzo: commuove, indigna, tiene col fiato sospeso e consegna una riflessione sulla libertà difficilmente dimenticabile. Gli autori - Annette Dumbach, giornalista e docente universitaria, ha lavorato a New York, Parigi e Monaco di Baviera, città nella quale risiede attualmente. Jud Newborn, storico, è uno sei responsabili del Museum of Jewish Heritage di New York. Collabora con numerosi quotidiani americani e israeliani. Vive a New York. Edizioni Lindau pagine 312, euro 22 . |
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ROMA, LA LUCANA FRANCESCA BELLINO CON "PREFISSO DI DIO" |
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Roma, 10 novembre 2008 - Martedi 11. Alle ore 19,0, presso l´ufficio culturale dell´Ambasciata Argentina , di via Veneto a Roma, presentazione del libro della lucana, Francesca Bellino, Il "Prefisso di Dio" - Storie e labirinti di once, Buenos Aires. La prefezione di Luis Bacalov con l´introduzione di Ivana Costa. Sarà presente oltre all´autrice, Eduardo Almirantearena, dell´Ambascia Argentina, Alfredo Somoza dell´Icei, Leticia Marone dell´Asal e Leonardo Lopez del Progetto Sur. Il prefisso di Dio è un viaggio nel quartiere ebraico di Buenos Aires alla ricerca dell´Undicesimo Comandamento. Rincorsa dal numero 11, l´autrice si perde in infiniti labirinti di storia antica e contemporanea e si lascia guidare dai personaggi che incontra sulla sua strada. Immigrazioni vecchie e nuove, tradizioni e mistica ebraica, credenze popolari e miracoli, tango porte?o e tango yiddish, la memoria e i fatti dell´attentato all´Ambasciata di Israele e all´Amia e della morte dei 194 ragazzi nella discoteca Cromañon, gli psicoanalisti del dopo crisi del 2001 e la convivenza tra culture diverse sono alcuni dei temi trattati in questo diario-reportage che cerca di stimolare il lettore in una personale ricerca di un nuovo Comandamento per le attuali società plurali. “Un viaggio in compagnia de ‘Il Prefisso di Dio’ apre le porte meglio di qualunque guida turistica non solo a el Once e a Buenos Aires, perché Francesca Bellino racconta questi luoghi e storie con la partecipazione vitale e affettuosa di una scrittrice attenta e desiderosa di spaziare oltre e oltre e oltre ancora” (Luis Bacalov). “Once è un quartiere affascinante, pieno di energia vitale, creatività e ricerche. Un quartiere che non si arrende. Di queste battaglie passate, presenti e future tratta questo bel libro” (Ivana Costa, Clarín). Il libro ha il patrocinio di Asal, Icei e Progettosur. . |
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TAVOLA ROTONDA AD ALASSIO: DAL TAMIGI AL MEDITERRANEO |
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Savona, 10 novembre 2008 - La Fondazione “A. De Mari” Cassa di Risparmio di Savona è lieta di presentare al pubblico un libro che tratta con estrema precisione e ricchezza documentale un aspetto non secondario nella storia dello sviluppo economico e culturale della Liguria e cioè il turismo internazionale d’élite britannico che caratterizzò gran parte delle località turistiche e balneari delle due Riviere liguri tra l’Ottocento e il Novecento. Il volume si intitola: Le Colonie Britanniche in Riviera tra Ottocento e Novecento e The British Colonies in the Italian Riviera in ‘800 and in ‘900 nella versione inglese. L’autore è Alessandro Bartoli, giovane avvocato e studioso del tema. Il progetto e la cura editoriale sono di Daner Elio Ferraris Editore. “La Fondazione De Mari – dice nella Presentazione del libro il Presidente Luciano Pasquale - ha ritenuto di promuovere la pubblicazione di questo interessante studio non solo allo scopo di pubblicare un’opera di indubbia valenza storica, ma anche per dare finalmente il necessario risalto al peculiare legame storico, economico e culturale che ha intensamente unito le sponde del Mediterraneo a quelle della Manica nei decenni passati nella convinzione che, anche attraverso questo libro, si possa dare corso ad una nuova stagione di proficui rapporti culturali ed economici tra la Liguria, o the Italian Riviera, e la Gran Bretagna. ” E aggiunge: “Auspichiamo che la storia della genesi e dello sviluppo del turismo narrato in questa opera possa offrire un contributo a chi sta oggi lavorando alla ricerca di nuove opportunità di riqualificazione del turismo in quella che, proprio quei raffinati inglesi, identificarono come Italian Riviera. ” I due volumi - sempre per iniziativa della Fondazione “A. De Mari” e con il Patrocinio degli Assessorati alla Cultura e Turismo del Comune di Alassio e della Provincia di Savona - saranno presentati sabato 15 novembre alle ore 15. 30 ad Alassio (Sv) presso la ex Chiesa Anglicana durante la Tavola Rotonda: “Dal Tamigi al Mediterraneo. Dal fascino del passato, suggestioni per il turismo di oggi in Riviera”. Programma: dopo il saluto di Luciano Pasquale, Presidente della Fondazione “A. De Mari” e dell’Assessore a Cultura e Turismo del Comune di Alassio, Monica Zioni, interverranno: Vanessa Hall-smith, Direttrice del British Institute di Firenze; Giovanni Assereto, Ordinario di Storia Moderna Università di Genova; Domenico Astengo, Storico del turismo; Alessandro Bartoli, Autore del libro; Nico Orengo, Narratore; Antonio Ricci, Autore televisivo; Carlo Scrivano, Assessore Cultura e Turismo della Provincia di Savona. Coordinerà i lavori Paul Blanchard, Autore Blue Guide. Seguirà il concerto “Britanniche suggestioni” a cura di 9Cento Guitar Duo, Dario Caruso e Mariangela Pastanella. L’ideazione ed organizzazione della presentazione sono della Daner Elio Ferraris Editore. . . |
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"24 HOUR COMICS DAY" |
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Pordenone, 10 novembre 2008 - Il 20 e il 21 ottobre 2007 presso Galleria Vastagamma in vicolo del Molino 10 a Pordenone si é svolto il primo "24 Hour Italy Comics Day" del nord-est, un evento tenuto contemporanea in tutto il mondo e al quale hanno aderito 18 nazioni dall´Australia agli Stati Uniti, tra cui Brasile, Belgio, Finlandia, Olanda, Irlanda, Portogallo, Canada, Inghilterra, Germania, Francia, Indonesia, Messico, Grecia e Malesia in ben 90 sedi. L´elenco dei partecipanti alla manifestazione : Eugenio Belgrado, Federico Cecchin, Stefano Celona, Matteo Corazza, Paolo Cossi, Erika De Pieri, Giulio De Vita, Massimiliano Gosparini (Mudokon), Andrea Longhi, Gianluca Maconi, Alessandro Micelli, Simone Paoloni, Davide Pascutti, Massimo Perissinotto, Davide Toffolo, Marco Tonus, Fabio Varnerin. “24 Hour Comics Day” Da oggi il libro è reperibile nelle principali librerie della città di Pordenone (Il Segno, La fumetteria, Minerva, Biblioteca dell’Immagine, Safarà). Oppure lo puoi richiedere a info@vastagamma. Org Prefazione del sindaco di Pordenone Sergio Bolzonello; Introduzione di Andrea Alberghini; Cronistoria di Giorgio Asquini; Le 13 storie realizzate durante il 24 Hour Comics Day 2007 a Pordenone; Breve storia del Fumetto a Pordenone. 288 pagine Bn, 15X21cm, Comertina a Colori, ed. Dreossi, prezzo 7,00 euro Il "24 Hour Comics Day" è una maratona ludico-artistica non competitiva in cui ciascun partecipante sfida sé stesso nella creazione di un fumetto di 24 pagine (soggetto e disegni) in 24 ore. Il progetto del "24 Hour Comics Day" è nato nel 1990 come sfida giocosa tra due noti fumettisti statunitensi, Scott Mccloud e Steve Bissette. In breve tempo l´interesse si è espanso a macchia d´olio ed è diventato una manifestazione mondiale che è approdata nel 2005 anche nel nostro Paese. Nel 2007 il "24 Hour Comics Italy Day" ha avuto luogo nelle sedi di Lecce, Palermo e, unica in tutto il nord Italia, Pordenone. L´evento, aperto al pubblico con ingresso libero, é stato inserito nella festosa cornice di “Incontriamoci a Pordenone”, Ha avuto inizio alle ore 14. 00 di sabato 20 ottobre 2007 ed é terminato alle 14. 00 di domenica 21 ottobre, con inaugurazione alle ore 18,00 di Sabato 2007. Www. Vastagamma. It . |
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DAL 10 AL 22 NOVEMBRE NEXT, LA "BORSA" DEL TEATRO AL "PICCOLO" E AL LITTA PER PROMUOVERE LA PRODUZIONE TEATRALE ZANELLO: SOSTENIAMO L´ARTE E LO SPETTACOLO AUMENTANDO LE RISORSE |
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Milano, 10 novembre 2008 - Promuovere la produzione teatrale, creare occasioni di incontro e confronto tra le realtà produttive regionali e presentare in anteprima "pillole" delle nuove idee e progetti per il palcoscenico. "Next, laboratorio delle idee" è il primo e unico esempio di "borsa", che sostiene la produzione teatrale e presenta i progetti, facendo incontrare gli addetti ai lavori, gli operatori culturali, le scuole di teatro. E lo fa con una kermesse di tre giorni, dal 10 al 12 novembre, in due sedi milanesi (Piccolo Teatro, il 10, e Teatro Litta, l´11 e il 12), dove 40 compagnie teatrali presenteranno un´anteprima del loro progetto produttivo. Giunta alla seconda edizione, Next si inserisce nell´ambito del progetto triennale "Oltre il palcoscenico": spettacoli teatrali, musica, cinema e performance varie per tutto il territorio lombardo, ambientati fuori dagli spazi tradizionali della città metropolitana. "Next - ha ricordato l´assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, Massimo Zanello, presentando l´iniziativa - è sostenuta da Regione Lombardia e Ministero per i Beni e le Attività culturali con 900. 000 euro. Un´idea che mancava, quella della ´borsa´, che vogliamo far crescere fino a farla diventare un appuntamento nazionale, con l´obiettivo di investire di più nella produzione artistica". "Un´occasione - ha aggiunto Fiorenzo Grassi, presidente di Agis Lombardia - che non va intesa in senso strettamente commerciale, ma che punta a far conoscere la produzione lombarda nel suo complesso per una programmazione ragionata di quel che vedremo a teatro". Una realtà capace di rinnovarsi nel suo complesso, per coinvolgere sempre più operatori del settore, in un momento non facile sul fronte delle risorse destinate alla cultura in generale. "Regione Lombardia non solo non riduce le proprie risorse per la cultura - ha proseguito Zanello - ma moltiplica le occasioni di promozione. Next gode di un finanziamento complessivamente superiore del 10 % rispetto a quanto stanziato l´anno scorso; e dopo l´approvazione del bilancio da parte della Giunta regionale posso confermare, nonostante il momento difficile, un aumento di budget per il nostro settore". Nel corso di Next sono previsti anche due momenti di approfondimento e dibattito: il primo si terrà il 10 novembre (ore 16) al Piccolo Teatro Studio sul tema "Stato e Regioni: il Teatro tra le normative regionali e il Fondo Unico per lo Spettacolo. Prospettive di sviluppo degli accordi e integrazione con le attività promozionali e turistiche del territorio in vista di Expo 2015". Interverranno, con l´assessore Zanello, Salvatore Nastasi, capo di gabinetto del Ministero dei Beni e Attività culturali, e Fiorenzo Grassi, presidente di Agis Lombardia. Il secondo si terrà il 12 novembre (ore 12) al Teatro Litta sul tema "Il pubblico in Lombardia: analisi della funzione dello spettacolo dal vivo. Presentazione dei dati del teatro e della danza del primo semestre 2008". Interverranno, oltre all´assessore Zanello, Lorenzo Ferrero, vicepresidente della Siae, e Marina Landi, direttore divisione Servizi per la Siae. . |
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IL TEATRO FILODRAMMATICI PROPONE LA SUA PRIMA PRODUZIONE, LA FATTORIA DEGLI ANIMALI AFFIDANDONE IL CONCEPT, L’ADATTAMENTO E LA REGIA A BRUNO FORNASARI. |
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Milano, 10 novembre 2008 - Una caustica e attualissima critica del potere, dal genio di G. Orwell. Che affronta il pubblico adulto con la forza eversiva della provocazione, scostandosi dalla favola originale in una nuova elaborazione per la scena. La drammaturgia, creata dal gruppo durante le prove, ambienta la vicenda in una cittadina isolata “…tra le montagne di una certa catena montuosa tra qui e l’altro capo del mondo”, all’interno di una fabbrica di carni ed insaccati. La fabbrica, gestita da affaristi senza scrupoli che trattano i loro dipendenti alla stessa stregua degli animali che macellano, viene riconquistata dai lavoratori con una rivolta, che trasforma la vecchia società dei padroni in una nuova impresa collettiva chiamata La Fattoria degli Animali – Società Cooperativa Carni ed affini. Come nella Fattoria orwelliana, il compito di organizzare i lavoratori ricade sui leader che hanno reso possibile la rivoluzione, ossia tre degli operai più intelligenti della piccola comunità: Napoleone, Palladineve e Piffero. Da qui prende il via la vicenda, che si sviluppa come una fedele trasposizione contemporanea della favola classica, raccontata ed agita da sei attori, alternativamente narratori e personaggi. La costruzione del mulino verrà sostituita con la costruzione di un avveniristico macchinario, che permetta di ridurre le fatiche di tutti pur mantenendo costante la produzione, il potere di Napoleone verrà sancito con la trasformazione della Cooperativa in una Spa che permetta di far incassare utili al suo Presidente, la morte di Boxer avrà una sinistra analogia con i casi, sempre più diffusi, di incidenti sul lavoro. Napoleone e Piffero, neo-capitalisti, gradualmente ricostituiranno il regime di sfruttamento che avevano aiutato a combattere, mentre Boxer e Berta torneranno alla fatica e alla fame, senza mai perdere la fede nei loro carnefici. La Fattoria degli animali – Società Cooperativa Carni ed affini sarà quindi un processo d’indagine del reale, col pretesto classico dell’allegoria e il tradimento contemporaneo dell’attualità. “L’unione Sovietica era fondamentalmente un paese capitalista” – Noam Chomsky . |
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AL TEATRO LEONARDO FILARMONICA CLOWN CHICAGO SNAKES REUNION TRATTO DALLA PIÈCE DI BOLEK POLIVKA |
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Milano, 10 novembre 2008 - Nato dall’estro poliedrico e anticonformista dell’attore-drammaturgo ceco Bolek Polivka, Chicago Snakes Reunion è uno spettacolo che ha lasciato il segno nelle produzioni di teatro comico degli ultimi vent’anni, diventando un classico del teatro popolare d’arte. Bolek Polivka, al secolo Boleslav Polivka, è nato il 31 luglio del 1949 a Vizovice, in Moravia. Da giovane ha studiato recitazione presso l’Accademia del Teatro di Brno, per poi esibirsi molto presto nel teatro “Na Provazku”, attratto dalla pantomima. Nel 1976 ha dato avvio alla sua carriera cinematografica e televisiva, con la partecipazione alla commedia Tv “Traja Chrobaci” (Davvero Carina). Ha recitato in ruoli da protagonista in più di 30 film e produzioni televisive europee, principalmente in Repubblica Ceca, molte delle quali sono in realtà adattamenti dei suoi scritti teatrali. Polivka ha raggiunto la popolarità negli anni ’80 per le sue performance comiche e clowneristiche negli spettacoli televisivi intitolati “Mane Bolka Polivky” (Il menage di Bolek Poliva), che lo vedono impegnato in continue e fruttuose collaborazioni con l’acclamata regista ceca Vera Chytilovà. Ha ricevuto premi e nomination in diversi festival cinematografici europei, venendo premiato anche per i suoi lavori teatrali. E’ proprietario e direttore artistico del teatro Divadlo Bolka Polivky (Il teatro di Bolek Polivka) di Brno ed ha collaborato con alcuni dei migliori attori comici del ventesimo secolo, come Vyacheslav Polunin e Django Edwards. La Filarmonica Clown, gruppo che ha radici lontane nel teatro di gruppo milanese e nel repertorio nazionale della commedia dell’arte, ha tratto dal testo uno spettacolo esilarante e poetico, all’insegna del gioco e dell’ibridazione dei generi: dalla commedia farsesca alla clownerie moderna, passando per il cabaret e l’avanspettacolo. Su un palcoscenico attraversato da sciabolate di luce e fumi lattiginosi, la pittoresca band americana dei Chicago Snakes si esibisce in uno scatenato concerto rock ricco di tutti gli ingredienti classici del genere: decibel altissimi, saltelli isterici, abbigliamento vistoso e pose demenziali. Ma un inconveniente tecnico inceppa improvvisamente l’intero meccanismo, rivelando l’inganno di una performance in playback, nella quale ogni gesto, ogni parola, ogni atteggiamento sembra congeniato per celare la vera identità dei musicisti: non artisti d’oltreoceano, ma poveri diavoli della bergamasca che viaggiano in 500 e bevono “mica male”. Superato l’iniziale stordimento, i quattro “serpenti di Chicago” reagiscono alla vergogna, ribaltando la situazione di sopravvenuta inferiorità e diventando ancora protagonisti dello spettacolo, attraverso un divertentissimo e vorticoso gioco di gag e invenzioni stravaganti. La scena conclusiva è tutta da scoprire, se è vero che il comico che impregna tutto lo spettacolo, come ha scritto Giuseppe Piacentino su Il Giornale, “finisce per confinare col tragico, lasciando che tutti questi frutti dell’immaginazione saltino per aria in un nulla atmosferico, fluttuando tra le nebbie di un ordigno fumogeno”. «Uno spettacolo di puro piacere del gioco, con una progressione di risate». (Modesto Panizza, Il Cittadino) info@elfo. Org, www. Elfo. Org . |
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AL PICCOLO TEATRO STREHLER DAL 25 NOVEMBRE LA PIÙ RAPPRESENTATA DELLE COMMEDIE DI EDUARDO FILUMENA MATURANO |
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Milano, 10 novembre 2008 - Una grande storia d’amore e un grido di ribellione delle donne contro le convenzioni. Lina Sastri e Luca De Filippo diretti da Francesco Rosi. La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo torna a Milano, al Piccolo Teatro Strehler dal 25 novembre al 14 dicembre 2008, con la più rappresentata delle commedie di Eduardo, in tutto il mondo, in tante lingue diverse, Filumena Marturano. “E’ una grande, bellissima e tormentata storia d’amore”, dichiara Francesco Rosi, che da qualche anno cura le regie teatrali delle opere di Eduardo per la compagnia di Luca De Filippo (Napoli Milionaria del 2003 e Le voci di dentro del 2007, entrambe presentate anche al Piccolo). Donna del popolo, ex prostituta, Filumena Marturano, vive da venticinque anni come una moglie, senza esserlo, nella casa di Domenico Soriano, napoletano borghese e benestante. Ha tre figli segreti, avuti da tre uomini diversi, assistiti e cresciuti nell’ombra, senza mai rivelarsi come madre. Di uno solo è certa la paternità, il figlio di Soriano. Quando la donna decide di rivelarglielo, estremo stratagemma per farsi sposare da lui che vuole invece porre fine al legame perché innamorato di un’altra, non gli dice però quale dei tre sia il suo vero figlio perché “i figli sono figli e devono essere tutti uguali”. Eduardo definisce Filumena Maturano “una commedia sociale” che “vuole essere la riabilitazione di una categoria di donne, vuole essere un grido di ribellione in questo mondo sconvolto e turbinoso che ci ha lasciato la guerra. " Il tema – i diritti dei figli illegittimi - è scottante per quegli anni. Il 23 aprile 1947, l’anno dopo la prima rappresentazione dello spettacolo - al Politeama di Napoli il 7 novembre 1946 - l’Assemblea Costituente sancì il diritto-dovere dei genitori di mantenere, istruire ed educare anche i figli nati fuori dal matrimonio. Nel febbraio del 1955 verrà approvata la legge che abolirà l’uso dell’espressione “figlio di N. N. ” www. Piccoloteatro. Org . |
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CARLO DELLE PIANE ED ERICA BLANC IN “HO PERSO LA FACCIA” SUL PALCOSCENICO DEL SAN BABILA |
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Milano, 10 novembre 2008 - Come può sentirsi un giovane bellissimo, divo della televisione se, al risveglio da un’operazione chirurgica, si ritrova la faccia di Carlo Delle Piane? E come può sentirsi Carlo Delle Piane con il volto levigato di una giovane star televisiva? Partendo da questi due interrogativi si sviluppa la divertente commedia scritta da Sabina Negri, basata sul contrasto fra sostanza e apparenza. La vicenda vede protagonisti il chirurgo plastico Edoardo Valzelà (Carlo Delle Piane) che apprende, tramite la lettera di un avvocato, che la moglie Benedetta (Sabina Negri Calderoli) vuole chiedere il divorzio. La donna, brillante carrierista, lo sta lasciando, infatti, per Tommaso, un giovane ed effimero attore spesso protagonista delle riviste di gossip, tanto amate dall’infermiera Teodori (Erica Blanc). Proprio su Tommaso, il medico sta per eseguire l’ennesimo intervento di chirurgia estetica. Edoardo, però, scoperta la tresca tra i due, escogita una diabolica vendetta…Tommaso, al risveglio dall’anestesia, si ritroverà con le fattezze, non certo belle, di Edoardo, mentre quest’ultimo assumerà quelle dell’aitante attore. Pungente e ironica la riflessione che emerge sul mondo dello spettacolo, la cui qualità spesso lascia a desiderare. Ma la commedia evidenzia anche quella mania tanto attuale di volersi “rifare la faccia” a tutti i costi per essere sempre perfetti, come ci impone oggi la nostra società, basata più sull’apparenza che sulla sostanza. Il testo, scorrevole e particolarmente arguto, è anche ricco di molta ironia. Carlo Delle Piane, celebre “brutto” dello spettacolo italiano, con questo nuovo testo di Sabina Negri, si cimenta in una straordinaria prova d’attore interpretando due opposti personaggi. Erica Blanc non smentisce la sua classe e la sua esperienza teatrale, molto bravi anche Silvano Piccardi, nella parte dell’infermiere, Alessandro Tedeschi, nel ruolo del bell’attore, e Felice Casciano negli spassosi panni del manager-gay. L’autrice, Sabina Negri, veste anche i panni della moglie fedifraga del chirurgo. . |
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FELLINI E LA SUA MUSA: DISEGNI INEDITI DELLA COLLEZIONE LILIANA BETTI A MILANO AL TEATRO FILODRAMMATICI
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Milano, 10 novembre 2008 - Situato nel cuore di Milano, di fianco alla Scala, il Teatro dei Filodrammatici si apre alla città, oltre che per la proposta teatrale, per mostre d’arte contemporanea ed eventi speciali che richiedano una cornice esclusiva. La nuova gestione intende, infatti, connotare la Sala come luogo eletto per momenti di comunicazione di alto livello, sostenendo le arti in genere e lo sviluppo di un dibattito culturale e interdisciplinare. Primo atto di questo percorso la mostra “Fellini e la sua musa – Disegni inediti della collezione Liliana Betti” con il patrocinio del Comune di Milano e della Fondazione Federico Fellini. Presentata il luglio scorso a Palazzo Reale, la prima edizione della mostra è stata ospitata con grande successo nelle Sale Municipali di Palazzo Bargnani Dandolo ad Adro (Brescia). Su concessione del Comune di Adro, promotore della mostra, una sezione dei cento disegni di Federico Fellini appartenenti alla collezione Liliana Betti, sarà esposta nella storica sede del Teatro Filodrammatici, a partire dal 25 novembre fino al 14 dicembre 2008. Grazie all’universalità del nome di Fellini, la mostra si propone come un evento culturale di caratura internazionale, in grado di richiamare l’attenzione dei mass media europei e d’Oltreoceano. Oggetto dell’esposizione è un corpus di disegni in b/n e a colori, tutte opere autografe di Federico Fellini, appartenenti alla collezione privata di Liliana Betti (1937-1998), scrittrice adrense, una fra le più importanti figure del cinema italiano del Novecento, legata a Federico Fellini da un lungo sodalizio professionale e umano. La Betti, infatti, collaborò col grande regista affiancandolo sul set – nelle vesti prima di segretaria di produzione, poi di assistente alla regia – in occasione della lavorazione di quasi tutti i suoi capolavori: Giulietta degli spiriti (1965), Fellini Satyricon (1969), Amarcord (1973), Casanova (1976), La città delle donne (1980). In seguito, Liliana Betti ha firmato come sceneggiatrice molte celebri pellicole, fra le quali le due ultime opere di Marco Ferreri, La carne (1991) e Diario di un vizio (1993). I disegni in mostra, caratterizzati da un humour grafico paradossale e grottesco, offrono uno spaccato formidabile non solo del mondo intimo di Fellini, ma di una stagione importante del nostro cinema e del nostro costume. Tre i filoni tematici individuati da Domenico Montalto, curatore della mostra: Liliana Betti, la “Boss” che doveva scrivere, Fantasie fra un ciack e l’altro, Le Maschere del grottesco. Nel corso dell’inaugurazione della mostra sarà presentato il Film “Diario segreto di Amarcord” scritto da Liliana Betti e diretto da Maurizio Mein. Trasmesso dalla Rai nel 1974 in occasione dell’uscita di Amarcord, il film è un divertente backstage firmato dai più stretti collaboratori di Fellini. Il documento contiene molte curiosità, fra cui un paio di episodi previsti e non montati, il provino a Sandra Milo per il personaggio di Gradisca, poi assegnato a Magali Noël, il rapporto di Fellini con gli attori, la creazione delle facce dal disegno alla mano del truccatore, la nascita del motivo principale della colonna sonora. Fellini al meglio della forma passa da un set all’altro, dà ordini, scherza e fa i dispetti. E’ il racconto umoristico e poetico della costruzione del film Amarcord, dei suoi retroscena e del rapporto di Fellini con i suoi attori e collaboratori. Straordinarie le immagini che ritraggono la mano del regista che disegna il volto di un personaggio creato dalla sua fervida immaginazione e che, pochi istanti dopo, vediamo in carne ed ossa sulla scena. Il film sarà proiettato a ciclo continuo per tutta la durata della mostra. La mostra è stata resa possibile grazie a Giuseppe Betti, fratello di Liliana che ha messo a disposizione la sua collezione di disegni di Federico Fellini. Www. Filodrammatici. Com . |
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