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Notiziario Marketpress di Mercoledì 04 Febbraio 2009
L´USO DELL SPAZIO - IL PUNTO DI VISTA EUROPEO  
 
Tel Aviv, 4 febbraio 2009 – Di seguito il discorso del Vicepresidente Antonio Tajani; “Signor Presidente, Ministri, Generale Agmon, Signore e Signori, vi ringrazio per l’invito a questa conferenza. È per me un grande piacere parlare della politica spaziale dell’Ue e del progetto Galileo, soprattutto di fronte a questo pubblico prestigioso. Vorrei illustrarvi tre aspetti dell’approccio europeo in materia di Spazio: la dimensione politica, la dimensione programmatica e la cooperazione tra Israele e Unione europea. Lo Spazio è una componente importante della politica dell’Unione europea: esso è ormai un argomento su cui la Commissione europea e gli Stati membri dell’Ue hanno deciso di lavorare insieme. Non lo vediamo più come una questione che riguarda solo la ricerca. Per noi è uno strumento di coesione sociale ed economica, in quanto genera posti di lavoro, innovazione e sicurezza. La dipendenza delle economie sviluppate dalle applicazioni spaziali è un dato di fatto. Abbiamo ormai fatto l’abitudine alla televisione satellitare e alle mappe satellitari per le previsioni meteorologiche. Ma quanti cittadini sanno che il funzionamento delle reti di computer dipende da satelliti di navigazione che si trovano a 20. 000 km sopra le nostre teste? Oggi, anche la mia carta di credito non funzionerebbe senza il Gps. Ormai da diversi anni lo Spazio è una politica Ue a tutti gli effetti, con obiettivi, bilanci e strutture decisionali ben determinati. La politica spaziale europea vuole sfruttare in modo pacifico lo Spazio al fine di raggiungere una serie di obiettivi: sviluppare e sfruttare applicazioni spaziali che siano funzionali rispetto agli obiettivi di ordine pubblico dell’Europa e rispetto alle esigenze delle imprese e dei cittadini europei, in particolare nei settori della protezione dell’ambiente, dello sviluppo e della lotta contro i cambiamenti climatici; soddisfare le esigenze di sicurezza e di difesa dell’Europa per quanto riguarda lo Spazio; sostenere un’industria spaziale forte e competitiva; contribuire alla società basata sulla conoscenza; assicurare il pieno accesso a tecnologie, sistemi e capacità nuovi e d’importanza cruciale. Affinché questa strategia abbia successo occorre che l’Ue, l’Agenzia spaziale europea e gli Stati membri migliorino l’efficacia delle loro iniziative in campo spaziale. Nuove significative misure devono essere prese al fine di: istituire un programma spaziale europeo e coordinare le iniziative in campo spaziale adottate a livello nazionale ed europeo; aumentare le sinergie tra i programmi e le tecnologie spaziali militari e quelli civili; sviluppare una strategia congiunta per le relazioni internazionali. Signore e Signori, dalla politica lasciatemi ora passare ai programmi. Il settore spaziale è un mercato mondiale da 90 miliardi di euro, che cresce al tasso del 7% all’anno. Qual è il modo migliore per garantire che i governi ottengano i massimi benefici politici, economici e sociali dall’investimento di risorse pubbliche nelle tecnologie spaziali? Noi riteniamo che lo sviluppo e lo sfruttamento delle applicazioni spaziali siano cruciali a tale riguardo. Fino ad oggi il settore aerospaziale europeo si è fatto conoscere soprattutto per progetti come Ariane e Airbus. Questi successi sono stati concepiti da gruppi di Stati membri dell’Ue di diversa composizione. Tutto questo è cambiato con due progetti europei di eccellenza che coinvolgono tutta l’Ue e che hanno dunque una dimensione veramente europea: il progetto Galileo per quanto riguarda la navigazione satellitare e il progetto Gmes (Global Monitoring for Environment and Security) per quanto riguarda il monitoraggio della Terra a fini ambientali e di sicurezza. Oggi mi concentrerò su Galileo, progetto di cui sono responsabile in quanto Commissario europeo. Realizzare un sistema di navigazione satellitare è una sfida tecnologica, politica, industriale ed economica di primaria importanza, un progetto che l’Ue porta avanti dall’inizio degli anni ’90. Galileo è il primo sistema di navigazione satellitare globale specificamente concepito per servire scopi civili. Abbiamo scelto di concentrarci in questo settore perché i potenziali utenti sono cento volte più numerosi di quelli del settore della difesa. I nostri ingegneri lavorano per conseguire obiettivi ambiziosi, quali la continuità e la disponibilità del servizio, nonché la fornitura di servizi differenziati a diverse categorie di utenti. Lo scorso luglio abbiamo adottato una riforma concernente il finanziamento e la governance del sistema Galileo. È stata disposta una dotazione di bilancio di 3,4 miliardi di euro per portare a termine il sistema entro il 2013. In questo contesto la Commissione ha assunto il ruolo di responsabile del programma. L´agenzia spaziale europea ci assiste nelle questioni tecniche e nelle procedure di aggiudicazione di contratti relativi al sistema, che sono attualmente in corso. I primi satelliti di prova stanno funzionando correttamente e il lancio dei prossimi satelliti è previsto a partire dal 2010. Merita una menzione anche il sistema Egnos, il sistema di navigazione satellitare regionale e precursore di Galileo. Questo sistema è pronto dal punto di vista tecnico e ha dimostrato un funzionamento perfetto durante le prove. Sono a buon punto le trattative con potenziali gestori privati del sistema Egnos e intendiamo dichiarare operativo il servizio entro pochi mesi. Signore e signori, Per finire, voglio evidenziare la nostra eccellente collaborazione con Israele nel settore della navigazione satellitare. Israele è nostro valido partner nel progetto Galileo dal 2004. Nel luglio di quell´anno l´allora Ministro Olmert ha sottoscritto con le controparti europee un "Accordo di cooperazione relativo ad un Sistema globale di navigazione satellitare civile". Il documento ha spianato la strada ad una collaborazione nel settore della navigazione satellitare civile e a un calendario di collaborazioni in settori che vanno dalla scienza, all´industria manifatturiera, alla normalizzazione fino alle infrastrutture regionali. Un anno dopo Israele è entrato a far parte dell´Impresa comune Galileo come membro di pieno diritto nello sviluppo del progetto Galileo. Ne consegue che oggi sono in corso dei progetti bilaterali che potrebbero portare il contributo della tecnologia israeliana al progetto Galileo. Passo quindi a illustrare gli ultimi due punti: la ricerca e i bandi di gara. Israele si trova in una posizione felice in entrambi i campi. Le organizzazioni israeliane hanno l´opportunità di partecipare ai bandi Galileo avviati nell´ambito del 7° programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico. Inoltre, società israeliane possono partecipare come subappaltatori in settori del progetto non coperti da riservatezza. Le procedure di aggiudicazione dei contratti procedono secondo programma. L´agenzia spaziale europea sta attualmente discutendo con i potenziali contraenti principali una definizione dettagliata dei lavori da intraprendere. Il passo successivo consisterà nella trasmissione delle offerte definitive più avanti nel 2009. Prima di concludere, desidero sintetizzare il mio messaggio: L´unione europea dispone ora di una politica spaziale comune, incentrata sulle applicazioni spaziali come strumenti per conseguire gli obiettivi di politica pubblica a favore delle sue industrie e dei suoi cittadini. I sistemi di navigazione satellitare Galileo e Egnos e il sistema di osservazione terrestre Gmes costituiscono i primi progetti a livello dell´Ue che danno attuazione a tale politica. Israele e l´Ue collaborano a stretto contatto sul progetto Galileo fin dal 2004. Il futuro offrirà eccellenti occasioni per il vostro paese, sia nella ricerca sia nell´aggiudicazione di contratti. Vi ringrazio dell´attenzione. .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: MISURE MIRATE PER L´AVIAZIONE D´AFFARI  
 
Strasburgo, 4 febbraio 2009 - Il Parlamento europeo rileva l’esigenza di tenere conto degli interessi e delle specificità dell´aviazione generale e d´affari nello sviluppo di future iniziative sul trasporto aereo. Chiede quindi una certa flessibilità per il settore nell´attuazione delle misure Ue sulla sicurezza e i controlli, e il miglioramento dell´accesso agli aeroporti, anche mediante un´assegnazione degli slot più favorevole. Sollecita poi il sostegno all´industria europea della costruzione di aeromobili. L’aviazione generale e di affari comprende tutte le operazioni degli aeromobili civili diverse dal trasporto aereo a fini commerciali, incluse le operazioni di trasporto aereo civile a richiesta del cliente contro remunerazione. L´europa conta circa 50. 000 aeromobili a motore adibiti all´aviazione generale e di affari a fronte di una flotta commerciale di circa 5. 000 aerei. Ad essi si aggiungono i 180. 000-200. 000 velivoli ultraleggeri e velivoli non motorizzati impiegati per il volo da diporto o sportivo. Nel 2006 circa il 9% di tutti i movimenti aerei registrati da Eurocontrol era costituito da voli dell´aviazione generale e di affari. Dal 2003, inoltre, il numero dei movimenti in questo segmento è cresciuto a un ritmo doppio di quello del resto del traffico aereo (un aumento del 22% del numero dei voli tra il 2003 il 2006, contro un aumento del 14% del traffico restante). Il Parlamento ha adottato con 524 voti favorevoli, 74 contrari e 6 astensioni la relazione di Luís Queiró (Ppe/de, Pt) che, accogliendo molto favorevolmente la comunicazione della Commissione sull´aviazione generale e di affari, sottolinea l’esigenza di tenere conto degli interessi e delle specificità di tale settore nello sviluppo di future iniziative politiche in materia di trasporto aereo, con l’obiettivo di rafforzarne la competitività. I deputati rilevano anche la necessità di svolgere valutazioni di impatto per segmento di attività finalizzate ad applicare normative differenziate in funzione delle diverse categorie di imprese e di utenti dello spazio aereo e invitano la Commissione a garantire che le norme di attuazione per la sicurezza dell’aviazione «siano proporzionate e commisurate alla complessità della rispettiva categoria di aeromobile e al suo funzionamento». Ritenendo che «un certo livello di flessibilità sia auspicabile nella fase di applicazione della normativa comunitaria», suggeriscono quindi di raggiungere questo obiettivo «delegando taluni poteri di controllo alle associazioni e alle organizzazioni dell’aviazione da diporto e sportiva». A patto, però, che queste «siano sottoposte ad adeguata sorveglianza». Chiedono inoltre alla Commissione di valutare la possibilità di stabilire «procedure di sicurezza e processi di controllo semplificati per i passeggeri dei voli dell’aviazione di affari», purché non sia compromessa la sicurezza. Il Parlamento sottolinea poi che è sempre più difficile per l’aviazione generale e di affari accedere sia agli aeroporti principali sia a quelli regionali, «poiché la crescita della domanda di trasporto aereo commerciale riduce la disponibilità di slots e di piazzali». Sollecita quindi la Commissione e gli Stati membri ad attuare misure intese ad utilizzare al meglio le capacità esistenti con una migliore programmazione e lo spiegamento di moderne tecnologie. Incoraggia inoltre gli Stati membri e le autorità regionali e locali ad investire nella modernizzazione e nella costruzione di aeroporti di piccole e medie dimensioni e nelle specifiche infrastrutture necessarie all’esercizio e allo stazionamento. Chiede inoltre di valutare la possibilità di destinare aeroporti potenziali o esistenti (compresi quelli militari in disarmo) agli usi specifici dell’aviazione generale e di affari. D´altra parte, il Parlamento rileva che l’aviazione di affari, laddove possibile, «deve poter accedere agli aeroporti principali per collegare le regioni d’Europa ai suoi centri economici». Pertanto, chiede alla Commissione di elaborare una relazione, entro la fine del 2009, sull´eventuale necessità di adeguare le pertinenti disposizioni del regolamento vigente sull’assegnazione delle bande orarie. Insiste poi sulla necessità di sviluppare un approccio armonizzato a livello europeo teso a garantire coerenza tra l’assegnazione delle bande orarie e i programmi di volo e, in tale contesto, invita la Commissione a proporre misure adeguate. Più in generale, i deputati auspicano che l’introduzione di un sistema per la gestione del traffico aereo con tecnologie moderne e innovative nel quadro del progetto Sesar contribuisca alla lotta contro la frammentazione dello spazio aereo europeo e la sua prevista congestione, aumentando nel contempo considerevolmente le capacità dello spazio aereo. Sottolineano poi che il programma Sesar deve comunque «tenere pienamente conto delle specificità dell’aviazione generale e di affari e generare vantaggi concreti per il settore senza gravarlo di oneri inutili». Pertanto, le norme del Cielo unico europeo e il progetto Sesar «non devono generare requisiti tecnologici sproporzionati ed eccessivamente costosi per gli apparecchi di piccole dimensioni utilizzati secondo le regole del volo a vista». Il Parlamento ritiene che l’impatto sull’ambiente dell’aviazione generale e di affari, in termini di emissioni di Co2 e di inquinamento acustico, «è relativamente modesto rispetto a quello generato dal trasporto aereo commerciale». Ma i deputati si dicono comunque persuasi dell´esigenza di ridurre le emissioni, anche se la maggior parte dell´aviazione generale e di affari non rientra nel campo di applicazione della proposta sull´estensione al trasporto aereo del sistema di scambio delle quote di emissione. L’inquinamento acustico, invece, deve essere affrontato a livello nazionale e locale secondo i deputati. Infine, i deputati invitano la Commissione ad adottare le misure appropriate per facilitare l’accesso ai mercati mondiali dell’industria europea della costruzione di aeromobili per l’aviazione generale e di affari, nonché a rafforzare il proprio sostegno alla ricerca, allo sviluppo e all’innovazione nel settore aeronautico, soprattutto attraverso le piccole e medie imprese (Pmi) che progettano e costruiscono aeromobili per l’aviazione generale e di affari. Rilevano poi l´esigenza di promuovere l’aviazione da diporto e sportiva, come anche gli aeroclub europei, in quanto costituiscono un’importante fonte di personale qualificato per tutto il settore dell’aviazione. Background - l´industria europea per l´aviazione di affari - Secondo la Commissione europea, nel settore dell´aviazione generale e di affari l´industria aeronautica dell´Ue è sana ed in rapida crescita. Il 75% circa di tutti i certificati di omologazione rilasciati dall´Easa riguardano questo settore. Nel primo semestre del 2007 i principali costruttori europei di aeromobili ad ala fissa per l´aviazione generale e di affari hanno collocato sul mercato prodotti per circa un miliardo di euro, con un incremento del 33,6% rispetto allo stesso periodo del 2006, valore che rappresenta il 16% circa del valore del mercato mondiale dell´aviazione generale e di affari. Al contempo reputano che vada sviluppato lo sfruttamento delle risorse fossili autoctone, in particolare i giacimenti di gas naturale sulla terraferma e off-shore, per contribuire ad accrescere l´autonomia energetica dell´Europa. Sollecitano inoltre incentivi per incrementare l´impiego dei combustibili biogenici nelle centrali elettriche alimentate a combustibili fossili. Sì all´energia nucleare, purché sia sicura - Con 355 voti favorevoli, 243 contrari e 44 astensioni, il Parlamento valuta positivamente la posizione generalmente favorevole della Commissione sull´energia nucleare e ne ricorda l´importanza, essendo prodotta da 15 Stati membri su 27 e utilizzata da un numero ancora maggiore di essi, soddisfacendo circa 1/3 della domanda di elettricità nell´Ue. Nel rilevare poi la competitività dell´energia nucleare, che non risente delle fluttuazioni del prezzo del combustibile, ritiene importante mantenere il suo contributo nel mix energetico e, a tal fine, promuovere la definizione di un quadro regolamentare ed economico armonizzato che agevoli l´adozione delle decisioni d´investimento necessarie. Chiedendo di elaborare una tabella di marcia concreta per gli investimenti nel nucleare, ritiene però tassativo lanciare un dibattito sull´uso sicuro di questa fonte di energia. Al contempo esorta gli Stati membri interessati ad intensificare gli sforzi per risolvere il problema dello smaltimento definitivo di ogni tipo di rifiuti radioattivi e ritiene essenziale garantire ai cittadini che nell´Ue l´energia nucleare «viene utilizzata in modo sicuro e trasparente, secondo il più alto livello di sicurezza tecnologicamente possibile». Accoglie quindi con favore l´adozione, da parte della Commissione, di una nuova proposta di direttiva che stabilisce un quadro comunitario per la sicurezza delle centrali nucleari. D´altra parte, l´Aula ha respinto - con 126 voti favorevoli e 495 contrari - un emendamento proposto dai Verdi che invitava gli Stati membri che ancora vi dipendono a «predisporre e ad attuare un piano di uscita graduale dal nucleare». .  
   
   
MONZA E BRIANZA - RIDIMENSIONAMENTO LINATE: I COSTI PER LE IMPRESE  
 
Milano, 4 febbraio 2009 - Il ridimensionamento dell’aeroporto di Linate alla sola navetta Milano-roma costerebbe alle imprese lombarde più di un miliardo di Euro. Nel 2009 si perderebbero infatti complessivamente in Lombardia circa 910 milioni in indotto turistico e circa 130 milioni in costi aggiuntivi legati agli spostamenti verso altri aeroporti. In particolare la perdita complessiva per Milano in indotto turistico è stimata in circa 338 milioni di Euro (169 milioni in alloggi, 71 milioni in ristorazione e 98 milioni in shopping) a cui si aggiungerebbero circa 56 milioni di Euro in costi aggiuntivi legati agli spostamenti verso altri aeroporti. Con il ridimensionamento di Linate, a Monza e Brianza ammonterebbe a più di 17 milioni di Euro il mancato indotto turistico stimato per 2009 (4 milioni e 400 mila in ristorazione, 6 milioni e 700mila in alloggi e altrettanti in shopping), a cui si aggiungerebbero oltre 11 milioni di Euro in costi aggiuntivi legati agli spostamenti verso altri aeroporti. È quanto emerge da una stima dell’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Registro Imprese, Università Cattolica, Ciset, Isnart, Iulm, Istat, Enac. “Nel momento delle grandi crisi economiche gli interventi dovrebbero andare nella direzione dello sviluppo infrastrutturale - ha dichiarato Carlo Edoardo Valli, Presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza - Ridimensionare Linate significa penalizzare le imprese e i cittadini di un territorio che hanno bisogno di una rete di trasporti integrata e multimodale per lavorare, per spostarsi nonché per accedere alle risorse turistiche. Ci aspetta la sfida dell’Expo: come potremmo accogliere 29 milioni di visitatori senza un hub e un city airport?” .  
   
   
ATITECH, COZZOLINO: POSTE LE BASI PER IL NUOVO POLO DELLA MANUTENZIONE AERONAUTICA  
 
Napoli, 4 febbraio 2009 - "Oggi ci sono tutte le condizioni perché da Atitech nasca il nuovo polo della manutenzione aeronautica del Mezzogiorno", ha dichiarato l´assessore regionale alle Attività Produttive Andrea Cozzolino nel corso della riunione convocata presso l´ufficio della Presidenza del Consiglio Regionale per discutere del futuro di Atitech. "Il sistema Campania, con la Regione impegnata in prima persona, sta creando tutte le condizioni industriali per realizzare un´operazione fondamentale per la tutela dell´occupazione, a sostegno del nostro sistema produttivo. In queste ore sono emerse due novità importanti: la prima è data dalla disponibilità di una cordata di imprenditori locali a entrare nella Newco di Atitech. La seconda novità sta nel fatto che questa operazione può avvenire insieme alla partecipazione a questo progetto di Cai e di Finmeccanica. La Newco può quindi nascere forte attraverso una seria e strutturata operazione di mercato. Adesso è necessario che il Governo, rispettando gli impegni assunti, convochi al più presto il Tavolo per definire l´operazione entro la scadenza di aprile. Noi siamo disposti a fare fino in fondo la nostra parte, continuando a dare tutto il sostegno possibile", conclude Cozzolino. .  
   
   
FIRENZE: “ROADSHARING”, L’AUTO CONDIVISA PER I PENDOLARI. LA PROVINCIA DIVENTA PRIMA ECOPARTNER IN ITALIA UN SITO INTERNET FAVORISCE IL CAR-POOLING, UNA MODALITÀ DI TRASPORTO CHE CONSISTE NELLA CONDIVISIONE DI AUTOMOBILI PRIVATE TRA PERSONE  
 
Firenze, 4 febbraio 2009 - La Provincia di è diventata, prima in Italia, ecopartner “Roadsharing”. Con questa iniziativa l’Ente provinciale intende promuovere lo sviluppo di una mobilità sostenibile per mezzo di uno strumento facile e gratuito che favorisce la pratica del car-pooling per i pendolari, ossia la condivisione di passaggi auto, anche su lunga distanza. I vantaggi che la Provincia di Firenze intende ottenere consistono principalmente nella riduzione del traffico e nella maggiore facilità di trovare parcheggio, oltre che minori costi di viaggio, calo dei consumi e dell’inquinamento. La novità è stata illustrata, nel corso di una conferenza stampa, dal creatore del progetto, Daniele Nuzzo, dal Presidente della Provincia di Firenze, Matteo Renzi, dall’Assessore provinciale alla Mobilità, Maria Cristina Giglioli, e dal Dirigente alla Mobilità della Provincia di Firenze, Filippo Bonaccorsi. “Agevolare gli spostamenti intelligenti – ha detto il Presidente Renzi – è un ulteriore pezzo della strategia, adottata dalla Provincia di Firenze, di collegare innovazione tecnologica e mobilità. L’iniziativa ha un valore aggiunto, cioè quello sociale: utilizzare la rete come occasione per costruire rapporti”. Roadsharing. Com è un sito internet in quattro lingue che attualizza il modo di spostarsi cercando di risparmiare e di praticare un turismo sostenibile. Al centro dell’iniziativa ci sono le nuove tecnologie di condivisione web, utili nel mettere in relazione diretta chi naviga su internet e ha interessi comuni: in questo caso la destinazione di un viaggio o di una vacanza. Un modo economico ed ecologico per spostarsi con l’obiettivo di far incontrare la domanda e l’offerta di “passaggi”. In pratica, il servizio di Roadsharing funziona così: chi offre un passaggio si registra con i propri dati sul sito inserendo luogo di partenza e di arrivo e resta in attesa di chi cerca il passaggio verso quella destinazione o un luogo lungo il percorso. A sua volta, quest’ultimo può inserire il percorso desiderato e attendere una proposta di passaggio on line. Quando un utente trova un percorso interessante può contattare l’inserzionista, sarà poi Roadsharing a inoltrare la comunicazione stabilendo così il contatto fra i futuri compagni di viaggio, senza che questi spendano un euro per il servizio ottenuto. “La Provincia di Firenze – ha detto l’Assessore alla mobilità, Maria Cristina Giglioli – ha deciso di diventare prima ecopartner Roadsharing con l’obiettivo primario di ridurre il flusso di traffico in città e di conseguenza l’emissione di polveri sottili, tutto a beneficio dell’ambiente”. Grazie all’accoppiamento con Googlemaps e Google Transit, le ricerche vengono fatte in base alle coordinate geografiche, permettendo di trovare passaggi con partenza e arrivo vicini a quelli ricercati e aumentando così le possibilità d’incontro. La Provincia di Firenze ha deciso di diventare ecopartner, prima in Italia, inserendo direttamente sul portale www. Provincia. Fi. It un link personalizzato, dedicato ai pendolari, che rimanda a Roadsharing. Com, per incentivare a pieno titolo le iniziative a supporto della mobilità sostenibile. .  
   
   
SOTTOSCRITTA UNA LETTERA D´INTENTI PER LA DECISIONE DI COSTITUIRE UNA JOINT-VENTURE TRA DAIMLER (AG) E BEIQI FOTON MOTOR CO., LTD.  
 
Berlino 2 febbraio 2009 - Alla presenza del Cancelliere tedesco Angela Merkel e di Gou Zhongwen, Vicesindaco di Pechino, Daimler Ag e Beiqi Foton Motor Co. , Ltd. Hanno sottoscritto, in Cina, una lettera d´intenti per la costituzione di una joint-venture alla pari per la produzione di autocarri di classe media e pesante e per lo scambio di tecnologie. Questo primo step rappresenta il presupposto fondamentale per la prossima fase del processo, ovvero ottenere l´approvazione del governo cinese. Il Dr. Dieter Zetsche, Chairman of the Board of Management della Daimler Ag e head of Mercedes-benz Cars, era presente alla cerimonia, durante la quale il Dr. Rudiger Grube, Daimler Ag Board of Management member e responsabile corporate development, ed Ulrich Walker, Chairman e Ceo di Daimler Northeast Asia, hanno firmato l´accordo insieme ai partner cinesi, il Sig. Heyi Xu, Chairman di Baic, e Jinyu Wang, Presidente di Beiqi Foton. La joint-venture trarrà beneficio della leadership tecnologica di Daimler nel settore dei propulsori diesel. Entrambi i partner utilizzeranno il marchio di autocarri Auman di Foton come piattaforma per la crescita internazionale nel segmento dei veicoli industriali. "Questa joint-venture rappresenta un ulteriore passo verso la realizzazione della nostra strategia a lungo termine nel settore dei veicoli industriali" ha dichiarato il Dr. Rudiger Grube. "Foton è il partner giusto per noi. Questa cooperazione rappresenta una situazione ´win-win´ per entrambe le aziende e, ancora più importante, per i Clienti". Sancito l´accordo con Beiqi Foton Motor Co. , Ltd. , Daimler disporrà in Cina di due joint-venture nel settore dei veicoli industriali e di una in quello delle autovetture, oltre alle sue attività nel campo dei servizi finanziari già operative nel Paese. "Alla Baic siamo estremamente lieti di poter espandere i nostri rapporti commerciali con Daimler al segmento dei veicoli industriali, dopo avere già avviato una collaborazione nel settore delle autovetture alla Beijingbenz-daimlerchrysler Automotive," ha affermato il Chairman di Baic Xu. Baic è il primo azionista cinese sia di Beiqi Foton Trucks, Ltd. E di Beijingbenz-daimlerchrysler Automotive Ltd. (Bbdc). "L´accordo rappresenta una pietra miliare nella storia dell´industria cinese dei veicoli industriali", ha commentato Ulrich Walker, Chairman e Ceo di Daimler Northeast Asia. "La joint-venture tra Daimler e Foton trarrà beneficio dalla notevole forza delle due aziende. La competenza tecnologica di Daimler, il suo orientamento globale e la leadership di mercato nel segmento superiore dei veicoli industriali rappresenta un complemento ideale all´ampia rete di vendita di Foton in Cina ed alla sua leadership di mercato nel segmento inferiore degli autocarri. Questa joint-venture sarà un punto di partenza eccellente per la crescita, la redditività e l´espansione di entrambe le aziende in Cina, e nei mercati internazionali. " .  
   
   
CONGIUNTO SIGLATO PROTOCOLLO TRA UIR E ASSOLOGISTICA  
 
 Roma, 4 febbraio 2009 - I Presidenti di Unione Interporti Riuniti, che riunisce 23 interporti localizzati in tutto il territorio nazionale e di Assologistica Associazione Italiana delle Imprese di Logistica, Magazzini Generali, Magazzini Frigoriferi, Terminalisti Portuali, Interportuali e Aeroportuali (oltre 250 aziende e 70. 000 unità lavorative), hanno siglato a Roma un accordo operativo programmatico di collaborazione strategica per la messa a punto di azioni congiunte rivolte ai decisori politici che scongiurino l’impoverimento della polverizzazione e favoriscano le infrastrutture chiave del sistema logistico nazionale e definiscano una chiara politica di incentivazione alla diversificazione modale di trasporto. Tra gli obiettivi del Protocollo anche quello di promuovere la messa a punto di modelli di collaborazione interassociativa che aumentino la competitività di singole imprese e programmi condivisi di formazione professionale logistica che migliorino l’efficienza attraverso la sicurezza sul lavoro. Infine saranno elaborati congiuntamente progetti di ricerca e di studio finalizzati a coniugare sostenibilità e bisogni delle aree di consumo per ridurre l’impatto ambientale del trasporto e della logistica favorendo ecocompatibilità, risparmio economico ed efficienza, con una forte attenzione anche alla valorizzazione delle Autostrade del Mare. .  
   
   
ATLANTIA: ANDAMENTO TRAFFICO 2008 NELL’ESERCIZIO 2008 IL TRAFFICO SULLA RETE DELLE CONCESSIONARIE ITALIANE CONTROLLATE REGISTRA UNA CONTRAZIONE PARI ALLO 0,8%  
 
Roma, 4 febbraio 2009 – I dati preliminari per l’esercizio 2008 evidenziano un andamento del traffico sulla rete italiana in concessione al Gruppo in contrazione dello 0,8% rispetto al 2007 imputabile alla congiuntura economica negativa. La diminuzione risulta modesta per i veicoli leggeri (-0,3%) mentre i veicoli pesanti hanno registrato un decremento maggiore (-2,3%) rispetto all’ analogo periodo dello scorso anno. Il risultato è, peraltro, influenzato positivamente dalla presenza di un giorno in più nel 2008 (anno bisestile). Al netto di tale effetto il traffico registra un decremento dell’1,1%. In particolare l’andamento del traffico ha dimostrato una flessione marcata nel Iv trimestre del 2008 (-2,0%), soprattutto per i mezzi pesanti (-6,0%), e in minor misura per i mezzi leggeri (-0,6%). Nell’ambito dell’attuale congiuntura economica negativa sulla flessione dei volumi di traffico dei mezzi pesanti influisce pesantemente il calo della produzione industriale nazionale (-3,5% nei primi 11 mesi dell’anno e -9,7% nel solo mese di novembre). .  
   
   
BOLZANO: DURNWALDER SALUTA L´ELEZIONE DEL NUOVO PRESIDENTE DI A22  
 
 Bolzano, 4 febbraio 2009 - "Paolo Duiella porta in Autobrennero la lunga esperienza maturata ai vertici della Pubblica amministrazione, conosce bene la realtà locale e possiede tutti i presupposti per riuscire anche nel nuovo e impegnativo incarico di vertice a cui è stato chiamato": questo il primo commento del presidente della Provincia Luis Durnwalder sul cambio di guardia avvenuto oggi (3 febbraio) alla guida di A22. L´assemblea dei soci di Autobrennero Spa ha nominato ieri Paolo Duiella nuovo Presidente di A22. Raccoglie il testimone da Benedikt Gramm, presidente ad interim in questi mesi del dopo-Grisenti: "Gramm ha assunto la guida della società in una fase movimentata ed è riuscito a riportare nella Spa la necessaria tranquillità per poter operare", sottolinea Durnwalder, che ringrazia Gramm per l´impegno profuso in un periodo non facile al vertice di A22. Durnwalder saluta la nomina di Paolo Duiella e confida che anche il nuovo Presidente possa "operare nella Spa per il bene di tutte le parti e per l´obiettivo condiviso di fare dell´Autobrennero una società moderna, al passo con i tempi. " Durnwalder ricorda che "nella sua carriera ai vertici della Pubblica amministrazione, Duiella ha dato prova di grande responsabilità e ha raccolto l´esperienza necessaria per affrontare anche le nuove sfide legate ai trasporti e alle infrastrutture. " Allo stesso tempo il Presidente della Provincia conferma la volontà di una proficua collaborazione con Trento nella gestione della A22 e nella definizione delle priorità del programma da realizzare nell´interesse delle popolazioni lungo l´asse del Brennero. .  
   
   
INFRASTRUTTURE, RICONOSCIUTA ALLA DIREZIONE TECNICA DELL’ANAS LA CERTIFICAZIONE DI QUALITÀ UNI EN ISO 9001-2000 PIETRO CIUCCI: SI TRATTA DI UN PASSO FONDAMENTALE PER ASSICURARE LA REALIZZAZIONE DELLE OPERE NEL RISPETTO DEI TEMPI E DEI COSTI PROGRAMMATI  
 
Roma, 4 febbraio 2009 - La Condirezione Generale Tecnica dell’Anas Spa ha ottenuto la certificazione in qualità secondo la normativa Uni En Iso 9001-2000 dal Bureau Veritas, organismo internazionale esterno accreditato in 45 diversi Paesi, con oltre 1200 auditors. Ad annunciarlo in una lettera ai Ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli e dell’Economia e delle Finanze Giulio Tremonti è il Presidente dell’Anas, Pietro Ciucci. La Certificazione di Qualità è stata assegnata per la pianificazione, l’esecuzione, il monitoraggio e il controllo tecnico amministrativo dei processi di progettazione di grandi opere infrastrutturali, per l’appalto dei lavori stradali e dei servizi, per la direzione lavori, l’esercizio della rete stradale in gestione diretta, i progetti di ricerca e innovazione, le prove sui materiali e i controlli delle infrastrutture con tecnologie innovative, attraverso le Direzioni centrali, i Compartimenti territoriali della Viabilità e il Centro Sperimentale Stradale di Cesano. “Questo ulteriore traguardo che già investe gran parte dei compiti istituzionali svolti dall’Azienda – ha affermato il Presidente Pietro Ciucci – costituisce un passo fondamentale nel processo avviato per fare di Anas un punto di riferimento nella realizzazione di opere pubbliche in Italia per la qualità delle progettazioni, la scelta delle migliori soluzioni tecniche e la trasparenza delle procedure, al fine di assicurare la realizzazione delle opere nel rispetto dei tempi e dei costi programmati”. Oltre alla certificazione generale che copre tutti i compiti istituzionali della Condirezione Tecnica, l’Anas ha già ottenuto certificazioni di prestigio specifiche per il Centro Sperimentale Stradale, per la Sala Operativa nazionale e per tutti i Compartimenti territoriali. L’anas nel marzo dello scorso anno, inoltre, è stata accreditata dal Sincert, Sistema Nazionale per l’Accreditamento degli Organismi di Certificazione e Ispezione, come organismo d’ispezione per la validazione dei progetti. “L’organismo di Ispezione, sottoposto ai controlli di Sincert, - ha continuato il Presidente Ciucci – effettua un esame indipendente e imparziale della progettazione relativa alle opere strategiche dell’Anas, attraverso un procedimento ispettivo volto a garantire la qualità dell’opera nel tempo e l’ultimazione della stessa nel rispetto delle scadenze e dei costi previsti”. Il riconoscimento di qualità che valorizza le professionalità interne all’Azienda è passato dal 2% delle risorse coinvolte inizialmente dal 2003, all’85% del 2008. Nell’arco di sei anni, una parte cospicua dei compiti istituzionali svolti dall’Anas sono quindi confluiti in un sistema gestionale riconosciuto a livello internazionale. “In tal senso – ha continuato il Presidente Ciucci -, prosegue l’impegno per conseguire il prestigioso obiettivo di una certificazione unica per tutto l’insieme delle attività della Società che dovrà coinvolgere anche l’area legale e contrattuale oltre che quella finanziaria e commerciale”. “Sottoporre a controllo esterno i nostri processi lavorativi – ha concluso il Presidente dell’Anas –, verificandone i passaggi operativi e produttivi, è in linea con la forte volontà di rendere la trasparenza e la qualità parte integrante della cultura aziendale e di mettere questi principi alla base della mission che ci è stata affidata dai nostri Ministeri di riferimento”. .  
   
   
ANAS, CAMPANIA: BLOCCATI I LAVORI PER IL COMPLETAMENTO DEL RAMO B DEL NUOVO SVINCOLO DI FRATTE A CAUSA DI DANNEGGIAMENTI AD UNA DELLE CAMPATE IN COSTRUZIONE. SONO IN CORSO LE INDAGINI DA PARTE DEI CARABINIERI SULL’ INCIDENTE DI PROBABILE NATURA DOLOSA  
 
 Napoli, 4 febbraio 2009 - L`anas comunica che, a causa del ribaltamento di una campata e al crollo di tre pile nel cantiere dove erano in corso i lavori di completamento del ramo B del nuovo svincolo di Fratte, la zona è stata posta sotto sequestro dall`autorità giudiziaria per avviare le indagini sull`incidente, di probabile natura dolosa. Il sospetto attentato si sarebbe verificato nella notte tra il 30 e 31 gennaio scorsi e la scoperta è stata fatta la mattina di sabato 31 gennaio dall`impresa So. Ge. Mi Ingegneria S. R. L che sta eseguendo i lavori. Il titolare della stessa impresa ha denunciato subito il grave accaduto presso la locale caserma dei carabinieri di Salerno-fratte ed attualmente sono in corso le indagini. L’anas ricorda che il ramo B del nuovo svincolo di Fratte, che è il prolungamento della rampa di uscita dalla A3 Salerno-reggio Calabria e permette il collegamento con la Tangenziale di Salerno, rappresenta la seconda parte dell’intera opera, di cui è stato inaugurato il ramo A il 30 giugno 2008. Il nuovo tratto sarà lungo circa 350 metri e si estenderà parzialmente su un viadotto, con 4 campate di 25 metri ciascuna. Sono numerosi e importanti gli interventi dell’Anas che riguardano l’A3 nel salernitano, tra i quali il collegamento Fratte-san Mango (del valore di oltre 112 milioni di euro), la costruzione del nuovo svincolo di San Mango (9 milioni di euro), l’ammodernamento dello svincolo di Eboli (11 milioni), i lavori tra gli svincoli di Contursi e Sicignano (circa 239 milioni) e i lavori del 2° macrolotto da Padula-buonabitacolo a Lauria, che ricadono per circa 10 km anche nel territorio della regione Basilicata. .  
   
   
PORDENONE: RISOLTO IL PROBEMA DELLA STRADA DEL MOBILE  
 
Pordenone, 4 febbraio 2009 - Con la firma del verbale di intesa fa Regione, Provincia di Pordenone, i Comuni di Azzano Decimo, Fiume Veneto e Pasiano di Pordenone è stata posta la parola fine al problema relativo alla realizzazione della "Strada del Mobile". Secondo l´assessore regionale alla Mobilità, Energia e Infrastrutture di Trasporto Riccardo Riccardi, intervenuto oggi alla firma, "abbiamo acquisito un risultato positivo per un´opera attesa da imprenditori e cittadini. La Regione riconosce il ruolo di coordinamento svolto dalla Provincia di Pordenone e il senso di responsabilità dimostrato dai sindaci per cercare una soluzione valida che non penalizzi nessuno". Riccardi ha quindi confermato la totale copertura della spesa di un´opera la cui progettazione definitiva spetterà alla Provincia e che verrà realizzata in delegazione amministrativa da Friuli Venezia Giulia Strade. Entro febbraio si conta di poter dar vita al cronoprogramma dell´opera, dalla progettazione alla sua realizzazione . Da parte sua l´assessore provinciale alla Viabilità Riccardo Del Pup ha sottolineato come sia stata trovata una soluzione che soddisfa tutte le esigenze manifestate da amministratori e cittadini e che individua un tracciato in grado di garantire funzionalità e sicurezza. Pari soddisfazione è stata poi espressa dai sindaci di Azzano Decimo Enzo Bortolotti, di Fiume Veneto Tiziano Borlina e di Pasiano Claudio Forniasieri. .  
   
   
A FINE MESE PRONTO STUDIO DI FATTIBILITÀ TUNNEL RAPALLO-FONTANABUONA  
 
Genova, 4 Febbraio 2009 - Entro la fine del mese, la Regione Liguria presenterà ufficialmente lo studio di fattibilità del Tunnel Val Fontanabuona-rapallo. Lo ha reso noto il presidente Claudio Burlando intervenendo al dibattito promosso dalla Provincia di Genova e dal senatore Luigi Grillo, presidente della Commissione Lavori Pubblici e Comunicazione del Senato, nel pomeriggio alla Sala Sivori. All´incontro erano presenti tutti i sindaci della vallata e numerosi parlamentari liguri, fra i quali Sandro Biasotti, Gabriella Mondello, Giorgio Bornacin, Michele Scandroglio , il presidente di Banca Carige Giovanni Berneschi, i rappresentanti di Anas e Autostrade Spa, diversi consiglieri regionali e l´assessore alle Infrastrutture Carlo Ruggeri. "Riteniamo che l´opera non sia alternativa alla gronda autostradale di levante , né a quella di ponente. Credo con un investimento contenuto, 200-300 milioni di euro, sul quale ho trovato una unità di vedute i vertici di Anas e Autostrade, sui possa traguardare in tempi ragionevoli un´opera infrastrutturale vitale non solo per la Val Fontabuona ma anche per la Val d´Aveto", ha detto Burlando, che ha confermato il primo stanziamento di 25 milioni da parte della giunta. Il progetto della Regione Liguria prevede un collegamento con il tratto di uscita autostradale di Rapallo, un secondo studio di fattibilità, che sarà presentato successivamente prevederà invece un collegamento con la viabilità nei pressi del casello autostradale, sempre di Rapallo. .  
   
   
RISCHIO RITARDI PER L´AUTOSTRADA ASTI-CUNEO BORIOLI SCRIVE A MATTEOLI PER PROBABILI PROCEDURE DI VIA PER I LOTTI ALBESI  
 
Torino, 4 febbraio 2009 - "Un concreto rischio di ritardi nel completamento dell´autostrada". Lo denuncia l´assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, Daniele Borioli, in una lettera inviata ieri al Ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, per avere chiarimenti circa la possibilità che i lotti Ii5, Guarene-roddi, e Ii6, Roddi-diga Enel, dell´Asti-cuneo, per i quali è in corso la procedura di verifica di compatibilità ambientale, siano mandati in procedura di valutazione di impatto ambientale, con conseguente allungamento dei tempi per l´approvazione del progetto e l´avvio delle opere. Tale aggravio procedurale e di tempi si determina oggi, secondo Borioli, anche a causa delle passate trascuratezze da parte della struttura del Ministero dell´Ambiente che nel 2002, all´atto della presentazione della nuova versione dei progetti da parte della società Asti-cuneo, risultò assente e non poté formulare i rilievi che ora comportano la tardiva necessità dello studio d´impatto ambientale e della conseguente richiesta di valutazione d´impatto ambientale. "Provoca particolare disappunto – dichiara Borioli – constatare come, dopo anni di attacchi da parte del centrodestra verso la giunta regionale di centro-sinistra e il governo Prodi, in realtà molti dei guai che affliggono oggi la vicenda dell´autostrada Asti-cuneo derivino dall´allora Governo Berlusconi a cui spettavano le procedure nel 2002. Mi auguro che il Ministro faccia tutto quanto di sua competenza per evitare un ulteriore aggravio di tempi nel completamento di un´opera tanto attesa dal territorio". .  
   
   
LINEA PARMA – LA SPEZIA: SOTTOSCRITTO L’ACCORDO PER ELIMINARE 15 PASSAGGI A LIVELLO  
 
 Bologna, 4 febbraio 2009 - Sottoscritte ieri a Collecchio, da Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo Fs) e dalle Amministrazioni comunali di Parma e Collecchio, le convenzioni per l’eliminazione definitiva di 15 passaggi a livello. I 15 passaggi a livello, tutti sulla linea Parma – La Spezia, sono parte nel territorio del comune di Parma (Strada Manara, Via Bergonzi, Via Scarzara e Via Roma) e parte in quello di Collecchio (Via Lemignano, Via Mulattiera, Via Campirolo, Via Giarola, Via Libertà, Via Molinara, Via Qualatico, Via Stabilimento Plada, oltre a due passaggi a livello su viabilità secondarie). L’eliminazione dei passaggi a livello avverrà grazie alla realizzazione di un cavalcaferrovia, un sottopasso ciclo-pedonale e nove sottovia carrabili, oltre alle relative opere viarie di collegamento. I dettagli di questi interventi, definiti e concordati con Amministrazioni locali e Regione Emilia Romagna, sono stati approvati oggi in Conferenza di Servizi. Sono in corso le attività per l’appalto delle opere, che avverrà con procedura di Appalto Integrato il cui bando - inviato oggi alla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea - sarà pubblicato nelle prossime settimane. La durata dei lavori sarà di circa 3 anni, compresa la fase di progettazione esecutiva; l’investimento a carico di Rete Ferroviaria Italiana è di circa 20 milioni di euro. Il Comune di Parma metterà a disposizione le aree necessarie alla realizzazione delle opere, nonché lo spostamento o l’adeguamento dei sottoservizi interferenti con i lavori. Il Comune di Collecchio curerà lo spostamento o l’adeguamento dei servizi pubblici di competenza comunale e contribuirà con un importo di 450 mila euro. Dal 2000 ad oggi sono 189 - in Emilia Romagna - i passaggi a livello già eliminati attraverso la realizzazione di opere sostitutive, con un investimento complessivo di circa 250 milioni di euro. Attualmente sono in fase di realizzazione le opere sostitutive relative a 12 passaggi a livello nei comuni di Rimini, Ferrara, Bologna, Calderara di Reno e Piacenza, mentre è in corso l’attività negoziale per l’affidamento dei lavori relativi a 3 passaggi a livello nel comune di Castelbolognese. L’impegno economico complessivo previsto è di circa 33 milioni di euro. Prevista anche l’eliminazione degli ultimi 20 passaggi a livello fra Fidenza e Fornovo e fra Parma e Sarzana, che avverrà nell’ambito dei lavori di raddoppio di quei tratti di linea. Con il completamento di queste opere, sulle principali linee ferroviarie dell’Emilia Romagna non vi saranno più passaggi a livello. .  
   
   
DALLA REGIONE 60 MILIONI PER METTERE A NUOVO LE STAZIONI DEL LAZIO  
 
Roma, 4 febbraio 2009 - Sta mattina a Nettuno (Rm) sopralluogo dei tecnici regionali alla stazione ferroviaria. Il personale regionale sarà presente sul posto per verificare le condizioni dell’infrastruttura offerte ai passeggeri e per dare avvio in tempi brevi al piano di riqualificazione e sicurezza previsto dalla Regione Lazio. Sarà inoltre presentato in giunta a fine febbraio il progetto di sicurezza e riqualificazione delle prime 70 stazioni su tutto il territorio regionale tra cui quella di Nettuno. Prosegue così il lavoro coordinato, dall’assessorato ai trasporti, per incrementare la sicurezza delle stazioni del Lazio. Il progetto prevede complessivamente la riqualificazione di ben 156 stazioni, 37 nel Comune di Roma e 119 nel resto del territorio regionale. Grazie ad attività commerciali e servizi pubblici aperti fino a tarda sera le stazioni diventeranno presidi funzionanti tutto il giorno e luoghi di aggregazione dove transiteranno non solo pendolari e viaggiatori occasionali, ma anche molte altre persone impegnate in diverse attività. Il progetto include la presenza di presidi della Protezione civile e l’apertura di strutture come bar, asili o esercizi commerciali. “Stiamo effettuando controlli capillari sulla rete delle stazioni minori della nostra regione – ha detto il presidente Marrazzo. Oltre ai 30 milioni stanziati per la sicurezza abbiamo finanziato gli interventi con 55 milioni di euro approvati nella Finanziaria 2008 più 4 per garantire la videosorveglianza sui piazzali e i parcheggi antistanti tutte le fermate ferroviarie, piccole e grandi. Con questa azione mirata di riqualificazione miglioreremo la vivibilità delle stazioni e daremo più sicurezza a chi deve spostarsi quotidianamente con i treni. ” .  
   
   
ANCHE LE REGIONI UMBRIA E PIEMONTE ALLA MANIFESTAZIONE A ROMA SUL TRASPORTO FERROVIARIO  
 
 Genova, 4 Febbraio 2009 - Stanziare le risorse necessarie per garantire e migliorare il servizio ferroviario destinando a tal fine i 430 milioni di euro di risorse della Finanziaria, prevedere risorse aggiuntive per l´acquisto di materiale rotabile, riequilibrare la frequenza dei treni ad alta velocità con quella dei convogli dei pendolari, garantire l´intera detraibilità fiscale degli abbonamenti del trasporto pubblico locale, eliminare la diversificazione tariffaria. Sono queste le cinque richieste che giovedì 5 febbraio la Regione Liguria, rappresentata dall´assessore ai Trasporti, Enrico Vesco e le associazioni dei pendolari e dei consumatori presenteranno al Governo nel corso della manifestazione sul trasporto ferroviario regionale. Un´iniziativa voluta dall´assessore ai Trasporti della Regione Liguria, Enrico Vesco e dalle associazioni e comitati dei pendolari e dei consumatori per ribadire al Governo la necessità di ripartire al più presto le risorse statali per siglare il contratto di servizio e a Trenitalia di eliminare le diversificazioni tariffarie e garantire una maggiore frequenza dei convogli dei pendolari. "Questa manifestazione - spiega l´assessore Vesco - ha un suo significato nell´unità di intenti tra Regione Liguria e pendolari che condividono una comune piattaforma programmatica". L´appuntamento è alle 12 in piazza Montecitorio insieme anche agli assessori ai Trasporti di altre regioni che hanno già dato la loro adesione, quali l´Umbria, il Piemonte, oltre alla Provincia di Terni e numerose associazioni di pendolari non solo liguri. "Contiamo di avere l´adesione anche di altre regioni - spiega Vesco - accanto ai parlamentari e ai consiglieri regionali e provinciali della Liguria che abbiamo invitato". "Abbiamo scritto anche al Presidente del Consiglio, Berlusconi - continua Vesco - per informarlo della nostra manifestazione e contiamo pertanto di essere ricevuti da qualche esponente del Governo, tenendo conto che vi sono autorevoli esponenti liguri a capo delle commissioni Trasporti". .  
   
   
NODO FERROVIARIO BARI: CONFERENZA SERVIZI SU PROGETTO. LA RELAZIONE DI VENDOLA  
 
Bari, 4 Febbraio 2009 - Ieri, presso la sede del Consiglio regionale, il presidente Vendola e è intervenuto alla conferenza di servizi sul Nodo ferroviario di Bari. La conferenza di servizi resterà aperta per altre 30 giorni per consentire altre osservazioni sui progetti preliminari. Alla conferenza hanno partecipato oltre a Vendola, l’assessore ai Trasporti Mario Loizzo, il sindaco di Bari Michele Emiliano, i tecnici e i rappresentanti delle Ferrovie dello Stato e delle società collegate. Di seguito, la relazione del presidente Vendola alla conferenza di servizi. L’apertura della Conferenza di Servizi sul progetto preliminare dell’interramento della tratta S. Spirito-palese a nord e della variante Bari C. Le-bari S. Giorgio a sud della linea Rfi Adriatica in accesso a Bari, rappresenta un evento di portata storica per la città di Bari. Dopo decenni di discussioni ed elaborazioni che non hanno mai portato a risultati concreti, oggi si avviano fattivamente le procedure formali per la effettiva realizzazione dell’opera. Questo risultato, è stato reso possibile dalla determinata azione politica ed amministrativa del Comune di Bari, che si è intrecciata con la strategia del Governo regionale volta ad utilizzare le risorse del Ciclo della programmazione 2007/2013, quale irripetibile occasione per dotare la Puglia di un moderno, efficiente ed integrato sistema dei trasporti e della logistica, e dunque, quale leva formidabile per lo sviluppo della nostra Regione. In tal senso, la realizzazione del progetto relativo al nodo ferroviario di Bari, ha costituito lo snodo decisivo del P. O. Regionale sancito nell’accordo preliminare stipulato con il Governo Prodi il 28. 2. 07 e ulteriormente ribadito dalle scelte del Pon Trasporti Nazionale. Tale scelta è stata apprezzata dalla Comunità Europea, sia perché in linea con l’esigenza di potenziare il sistema ferroviario in relazione al problema dell’ambiente, sia perché per la prima volta, in una grande regione meridionale, è stato realizzato un’enorme concentrazione di risorse finanziarie su un progetto strategico compiuto, in luogo delle precedenti logiche dispersive che avevano caratterizzato, senza risultati per il territorio, gli investimenti dei precedenti cicli comunitari. Il progetto che oggi avvia l’iter per la sua approvazione, è stato perciò inserito nelle priorità di Rfi, anche perché adeguatamente finanziato e perfettamente coerente sia con le esigenze di sviluppo della rete ferroviaria pugliese, sia con il progetto di riqualificazione dell’itinerario ferroviario ad Av/ac Bari-napoli-roma. Il progetto quindi, per la sua valenza strategica e per la sua coerenza progettuale, risponde pienamente a queste esigenze, con una serie di aspetti che è opportuno sottolineare. In primo luogo va rimarcata la “multifunzionalità” del progetto alle diverse scale territoriali e la piena sintonia con l’azione strategica complessiva, promossa con uno sforzo senza precedenti dall’Amministrazione Regionale, per il potenziamento e rilancio del sistema ferroviario regionale, individuato come il cardine per lo sviluppo del trasporto e della logistica in Puglia. Il progetto, benché traguardi all’efficientamento più complessivo del trasporto ferroviario in Puglia, rappresenta certamente la soluzione di un problema storicamente tra i più sentiti per la città di Bari e apre enormi possibilità di riqualificazione e rigenerazione urbana di intere parti di città che dovranno essere sapientemente sfruttate attraverso un nuovo strumento urbanistico in grado di cogliere questa opportunità irripetibile. Ma questo aspetto è soltanto quello di più immediata percezione di una serie di benefici che si riverbereranno sull’intero territorio regionale a favore di cittadini ed operatori economici. La creazione di un sistema passante da Executive a Bari Parco Nord dotato di ben 5 stazioni su cui confluiranno i treni del trasporto regionale provenienti dalle principali direttrici di traffico consente di potenziare l’accessibilità diretta e quindi la competitività del vettore ferroviario rispetto all’auto privata nell’accesso a Bari e ai grandi attrattori presenti in città da parte dell’intera regione ed in particolare dall’area metropolitana. Questo aspetto è vitale sia per ottenere un significativo riequilibrio modale in un’area che già oggi conta circa 250. 000 spostamenti auto di scambio tra il capoluogo e il resto del territorio, sia per rendere praticabile un decentramento di alcune funzioni strategiche senza pregiudicarne l’accessibilità. Il materiale rotabile di nuova fornitura, totalmente interoperabile, avrà quindi finalmente a disposizione una vera rete e non più una serie di attestamenti segregati tra loro nella stazione di Bari C. Le. Sarà possibile raggiungere l’aeroporto direttamente con il treno da tutta la regione accrescendo la competitività dello scalo barese. Sul versante del trasporto merci, il progetto del Nodo costituisce un ulteriore e significativo passo a favore del potenziamento dell’intermodalità pienamente inserito nel disegno di creazione di una piattaforma logistica integrata a scala regionale. La razionalizzazione e la velocizzazione della circolazione dei treni merci nel nodo di Bari è infatti strategica per garantire la competitività del feederaggio terrestre dai porti di Taranto e di Brindisi. Gli interventi programmati o già in corso sui porti, il collegamento ferroviario del complesso del porto di Taranto con la rete nazionale, e la nuova stazione di smistamento a Bari pongono il Nodo di Bari nelle condizioni di svolgere il naturale ruolo di cerniera per potenziare il trasporto intermodale sulla linea Adriatica offrendo una valida alternativa al trasporto stradale. Come si vede, si tratta davvero di un’opera dalla portata storica, resa possibile anche dal lungo e fecondo percorso di concertazione utilizzato per raggiungere questo importante traguardo, che rappresenta per davvero, e soprattutto in un momento così difficile per il Mezzogiorno e per il Paese, una concreta azione di governo a sostegno dello sviluppo della nostra Puglia. .  
   
   
MARE: A GENOVA IL PRIMO “PORT CENTER” DEL MEDITERRANEO NASCERÀ AI MAGAZZINI DEL COTONE PER FAR CONOSCERE IL PORTO, IL SUO LAVORO E LE SUE ATTIVITÀ AL GRANDE PUBBLICO, AGLI STUDENTI E DARE VISIBILITÀ ALLE IMPRESE MARITTIME  
 
Genova, 3 febbraio 2009 - Permetterà anche di visitare il porto come un parco e ne valorizzerà, nei confronti del grande pubblico, degli studenti e delle imprese, l’identità, la conoscenza e il patrimonio di attività, strutture e competenze tecniche e professionali aprendo nuovi canali di comunicazione con il territorio. E’ il “Genoa Port Center” il primo di tutto il Mediterraneo di cui sono promotori la Provincia, l’Autorità Portuale, il Diem dell’Università, la Capitaneria di Porto e la Porto Antico s. P. A. Che è stato presentato dai presidenti della Provincia Alessandro Repetto e dell’Autorità Portuale Luigi Merlo con il presidente della Porto Antico Bruno Giontoni e il professor Enrico Musso e l’architetto Hilda Ghiara del Diem a istituzioni, mondo marittimo, produttivo e sindacati chiamati a partecipare alla nuova struttura che aprirà nel prossimo autunno negli spazi dei Magazzini del Cotone. Il nuovo Port Center (che si ispira a quelli di Anversa e Rotterdam) sarà sede espositiva e didattica permanente per il grande pubblico del Porto Antico, al quale offrirà visite via mare e sui moli a strutture, attività e servizi nell’area portuale, con installazioni informative, sito internet in rete con altri Port Center, per le imprese alle quali offrirà spazi per stand, visite, meeting e promozione, e si rivolgerà agli studenti, con l’obiettivo di far conoscere il porto dal vivo a tutti gli studenti liguri fra i 13 e i 19 anni nel prossimo quinquennio e di aprire ‘corridoi’ culturali sulla portualità tra i giovani delle due sponde del Mediterraneo. “E’ una nuova sfida per far conoscere anche il patrimonio di attività economiche e produttive del porto, la più grande impresa genovese – dice Alessandro Repetto – e rafforzare sul territorio la consapevolezza dell’importanza e dell’identità portuale per lo sviluppo e stimolare l’attenzione e la sensibilità dei giovani per far crescere in loro l’interesse e la passione per le professioni del mare. ” Per Luigi Merlo “esiste una cesura fisica tra porto e città, imposta dalle misure di sicurezza portuale e a Genova anche dal fatto che il porto si era chiuso in una dimensione di scarsa comunicazione con l’esterno, pensando forse che meno si comunica meno si comprende da fuori di ciò che avviene all’interno, ma per noi che perseguiamo la massima trasparenza e l’apertura il Port Center è una grande opportunità, della quale ringrazio anche la sensibilità istituzionale della Provincia, che apre nuovi canali e avvia un’inversione culturale nei confronti della conoscenza del porto e del sistema delle sue attività e vocazioni. ” La sede del Genoa Port Center sarà allestita, con molte tecnologie multimediali, in uno spazio di 460 metri quadrati (adiacenti alla Biblioteca De Amicis e alla Città dei Bambini) dei Magazzini del Cotone, nel Porto Antico dove la Provincia sbarcherà nei prossimi mesi anche alla palazzina Santa Maria con uno sportello-vetrina per il territorio e la sede dell’Immsea (la divisione internazionale dell’Accademia della Marina Mercantile Italiana) una delle tre accademie al mondo dell’Organizzazione Marittima Internazionale dell’Onu, specializzata nella sicurezza della navigazione e nella tutela dell’ambiente marino, che offrirà agli allievi e al pubblico anche il nuovo simulatore di navigazione realizzato da Cetena. Molto soddisfatti del progetto del Port Center anche i responsabili della Porto Antico (partner commerciale) e del Diem (partner scientifico del progetto ideato dalla Provincia, impegnata anche nella ricerca di fondi e promozione di nuove adesioni). Il professor Musso - che si è impegnato “da senatore a tutelare e promuovere le politiche portuali” - ha detto “il ruolo del Port Center non sarà solo turistico, ma anche culturale e identitario, rivolgendosi a ragazzi e ragazze perché possano crescere nella consapevolezza di un patrimonio portuale che la città non deve perdere. ” Il Genoa Port Center sarà avviato con investimenti pubblici (la Provincia ha già stanziato 100. 000 euro e altri 320. 000 potrebbero arrivare, se verrà accolto il progetto, dal bando regionale che gestisce fondi europei per nuove strutture museali) e gestito “sul modello dell’Accademia della Marina Mercantile” ha spiegato Repetto, con fondi pubblici e privati. .  
   
   
GUARDIE COSTIERE: A GENOVA IL PRIMO FORUM DEL MEDITERRANEO IL 6 E 7 MAGGIO PROSSIMI..  
 
Genova, 3 febbraio 2009 - Genova è stata scelta per ospitare il primo Forum delle Guardie Costiere del Mediterraneo il 6 e 7 maggio prossimi. La candidatura genovese all’evento era stata avanzata nell’ottobre scorso dal presidente della Provincia Alessandro Repetto che ha ricevuto comunicazione ufficiale dell’accoglimento della proposta dal sottosegretario agli Esteri Stefania Craxi, inviata anche al sindaco Marta Vincenzi. Per il presidente Repetto “il primo Forum delle Guardie Costiere di tutto il Mediterraneo sarà un grande evento internazionale innovativo per Genova, il patrimonio delle sue attività del mare e il suo territorio e gli scambi di conoscenze, dialogo e cooperazione tra le rive del Mediterraneo. ” Il Governo italiano, ha scritto il sottosegretario Stefania Craxi “annette particolare importanza a questo appuntamento. Lo svolgimento in Italia del Forum sottolinea infatti la priorità del ‘cluster marittimo’ per il nostro Paese e il ruolo che in materia esso vuole avere nel Mediterraneo…” e “…Genova possiede tutti i requisiti perché il Forum possa avere successo. ” L’organizzazione del Forum sarà messa a punto dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto, d’intesa con i Ministeri degli Affari Esteri e delle Infrastrutture e Trasporti. La Provincia, presentando la candidatura genovese al Forum, ha offerto la propria disponibilità a farsi carico dell’organizzazione logistica dell’evento. .  
   
   
PRESIDENZA AUTORITA´ PORTUALE DI ANCONA: IL MINISTRO MATTEOLI HA SCRITTO AL PRESIDENTE SPACCA.  
 
Ancona 4 Febbraio 2009 - Il Ministro alle infrastrutture e trasporti Altero Matteoli ha scritto ieri al Presidente della Regione Gian Mario Spacca con riferimento al procedimento di nomina del Presidente dell´Autorita` Portuale di Ancona, ai sensi dell´articolo 8, comma 1, della legge n. 84/1994. Il Ministro Matteoli nella nota scrive al Presidente Spacca che ´dopo un attento esame dei curricula dei candidati proposti, dei quali allego copia, segnalo, per l´acquisizione della prescritta intesa, il mio orientamento sul nominativo dell´Avv. Luciano Canepa´. La Regione ha ora trenta giorni di tempo per esprimere le proprie valutazioni in merito. .