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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 04 Febbraio 2009 |
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VILLA REALE MONZA, CALDO E LUCE A EMISSIONI ZERO BUSCEMI: PRIMI IN EUROPA NELL´USO DI QUESTE CELLE A COMBUSTIBILE |
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Milano, 4 febbraio 2009 - La Villa Reale di Monza avrà luce e riscaldamento pulito grazie a un impianto a celle combustibili che fornirà energia elettrica e calore, installato nel Serrone della Villa, negli stessi locali che ospitano la caldaia tradizionale, senza quindi alterarne la struttura architettonica. E´ quanto prevede la convenzione siglata ieri tra Regione Lombardia e Comune di Monza, proprietari della Villa Reale, dal direttore dell´assessorato alle Reti e Servizi di Pubblica Utilità, Raffaele Tiscar, e dal direttore generale del Comune, Mauro Ronzoni, presente l´assessore regionale Massimo Buscemi. Si tratta di una sperimentazione della durata di cinque anni finanziata con 1. 200. 000 euro da Regione Lombardia per l´acquisto e l´installazione nel Serrone di questo impianto tecnologicamente all´avanguardia, in attuazione del Protocollo d´Intesa in tema di edilizia sostenibile, siglato il 3 aprile dello scorso anno dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, con le associazioni di categoria, il Politecnico e il Cnr (Centro Nazionale Ricerche). "Regione Lombardia - ha detto l´assessore Massimo Buscemi - è la prima Regione, in Italia ed in Europa, che sperimenta celle combustibili per produrre calore ed energia ad un costo bassissimo e ad emissioni praticamente nulle nell´ambiente". Il funzionamento dell´impianto è simile a quello testato su alcune autovetture (tramite scissione molecolare, attraverso l´ossigeno, dal metano viene ricavato l´idrogeno). Oltre al Serrone della Villa Reale di Monza, la sperimentazione riguarda anche un laboratorio universitario accreditato del Politecnico di Milano che garantirà un monitoraggio costante della sperimentazione. "L´obiettivo finale di questa sperimentazione - ha aggiunto Buscemi - è quello di poter applicare questo innovativo impianto a celle combustibili anche per l´uso domestico. La prossima tappa è infatti quella di estenderla all´edilizia popolare". Gli impianti entreranno a regime con la prossima estate. . |
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ENERGIA - RIUNITO A CAORSO (PC) IL TAVOLO PER LA DISMISSIONE DELLA CENTRALE NUCLEARE |
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Bologna, 4 febbraio 2009 – Una significativa accelerazione, nel corso del 2008, delle attività di dismissione, con il trasferimento di quasi il 50% del totale del combustibile nucleare dalla centrale (destinato al riprocessamento in impianti francesi), con l’impegno di Sogin – società incaricata della dismissione delle centrali nucleari italiane – a completare l’allontanamento totale del combustibile entro il 2009, in anticipo sulle previsioni. E’ quanto emerso ieri al Tavolo per il “decommissioning” della centrale nucleare di Caorso, convocato dall’Assessore regionale Duccio Campagnoli per fare il punto della situazione. Il Tavolo, al quale hanno partecipato il Sindaco di Caorso Callori e l’Assessore provinciale all’ambiente di Piacenza Ziliani – unitamente a rappresentanti di Sogin, delle Agenzie nazionali di Protezione ambientale, dell’Arpa Emilia-romagna, del Ministero per lo Sviluppo Economico e delle Organizzazioni Sindacali – ha anche preso atto della definitiva approvazione, da parte del Ministero dell’Ambiente, dello svolgimento dell’intero processo di decommissioning, alla quale ora seguirà l’emanazione degli atti dei diversi Ministeri interessati per il compimento di questo processo. Sono state accolte tutte le proposte avanzate dalla Regione Emilia-romagna e dagli Enti Locali. L’assessore Campagnoli, il Sindaco di Caorso e l’Assessore provinciale di Piacenza hanno espresso soddisfazione per tali risultati, evidenziando che essi sono stati resi possibili dall’impegno di tutti gli attori e innanzitutto dei tecnici e dei lavoratori di Caorso, così come dallo spirito di collaborazione di tutti gli Enti preposti. “Il lavoro che si sta svolgendo – ha detto l’Assessore Campagnoli – rappresenta non soltanto l’attuazione concreta di un obiettivo di riqualificazione ambientale fortemente voluto dal territorio e dalla Regione, ma anche la conferma della possibilità di svolgere e mettere a frutto – con il decommissioning - un grande progetto industriale e tecnologico d’avanguardia che valorizza competenze e capacità d’eccellenza”. Regione Emilia-romagna, Comune di Caorso, Provincia di Piacenza, assieme alle Organizzazioni Sindacali, hanno poi deciso di indirizzare una lettera di richiesta di incontro e di attenzione al Ministro Scajola perché si dia continuità e certezza al progetto di decommissioning ora finalmente ben avviato, così come alle restanti scelte da compiere, a cominciare dalla individuazione del sito nazionale per il deposito dei materiali derivanti dal decommissioning delle centrali italiane che il Governo deve portare a compimento. Regione, Enti Locali e Sindacati esprimono forte preoccupazione per le ipotesi prospettate dal Governo di commissariamento e messa in discussione della società Sogin, nata nel 1998, come soggetto preposto al decommissioning delle centrali nucleari italiane. Chiedono, invece, che si assicuri la salvaguardia di un patrimonio di esperienze e competenze come quelle che si è concretizzato in questi anni con attività di Sogin e dell’Apat (ora Ispra). Il tavolo sarà riconvocato per una ulteriore verifica del procedere della dismissione e delle concrete risposte del Governo. . |
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LA SICILIA APPROVA IL PIANO ENERGETICO REGIONALE |
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Palermo, 4 febbraio 2009 - “La giunta di Governo ha approvato il piano energetico ambientale della Regione Siciliana”. A darne l’annuncio il presidente della Regione, Raffaele Lombardo e l’assessore all’industria Pippo Gianni. “Oggi – ha detto Lombardo – è un grande giorno: possono ripartire gli investimenti e la creazione di nuove opportunità di lavoro. In un momento così complicato per l’economia italiana, aver approvato il piano energetico significa far ripartire risorse per centinaia di milioni di euro e dar vita e respiro all’asfittica economia siciliana”. “Sono particolarmente soddisfatto – ha aggiunto Gianni - perché la giunta ha fatte proprie le indicazioni date dal mio assessorato sulle priorità nell’esame delle richieste. Verranno privilegiate le imprese che si impegnano a stabilire in Sicilia la sede legale e fiscale, e che quindi pagheranno le tasse in Sicilia. Avranno un iter privilegiato anche le società che propongono contestualmente all’impianto di produzione anche filiere produttive, per dare respiro occupazionale agli investimenti, ed alle aziende che propongono di realizzare impianti in aree particolarmente deturpate come ad esempio sulle cave o sulle discariche dimesse, con una doppia finalità, il recupero ambientale delle aree e la tutela di aree più pregiate”. Gli assessori regionali, faranno riferimento nella propria programmazione ai principi ispiratori del piano, linee ispiratrici della politica energetica regionale che sono, fondamentalmente, due: la valorizzazione della competenza esclusiva in materia vantata dalla Regione e la liberalizzazione dei mercati, principio strategico per lo sviluppo e la sicurezza energetica. All’interno del Pears, fondamentale ruolo è stato attribuito allo sviluppo delle fonti rinnovabili ed alla promozione del risparmio energetico in tutti i settori: la diversificazione delle fonti energetiche; la promozione di filiere produttive di tecnologie innovative; la promozione di clean technologies nelle industrie ad elevata intensità energetica; la valorizzazione delle risorse endogene; il potenziamento e l’ambientalizzazione delle infrastrutture energetiche; il completamento della rete metanifera, e il potenziamento dell’idrogeno. Interventi infrastrutturali di particolare rilievo vengono considerati il raddoppio dell’elettrodotto Sicilia-continente, la realizzazione della rete ad altissima tensione, ela costruzione ed esercizio di due terminali di rigassificazione, uno già approvato ed il secondo in istruttoria. Il Piano contiene oltre 60 piani di azione volti a risolvere le principali emergenze ambientali ed energetiche al fine di ridurre i consumi di energia da fonti energetiche inquinanti per incrementare fonti che limitano l’immissione di gas climalteranti e di sostanze tossiche. Il Piano, pur non contenendo nessun tipo di divieto, perché ciò sarebbe in contrasto con le normative comunitarie e nazionali, offre infine una serie di strumenti politico-organizzativi per il perseguimento di detti obiettivi, tra cui : - la sottoscrizione di “accordi volontari” tra P. A. E operatori in occasione del rilascio di autorizzazioni. Tale strumento consente di acquisire un parco progetti che esprima le migliori opportunità di razionalizzazione del sistema energetico in relazione alle risorse territoriali e alle opportunità presenti nella regione compensando il Territorio su cui andranno ad ubicarsi gli impianti. Ciò che la Regione siciliana si auspica sul piano dell’attuazione riguarda la serietà delle iniziative e l’affidabilità dei soggetti proponenti, per tale motivo sono stati inseriti anche una serie di precisi paletti che servono a verificare e garantire la capacità economica delle imprese alla conduzione del progetto, l’innovazione tecnologica del progetto, la certificazione ambientale e la prestazione di misure compensative a favore dei territori ove devono essere ubicati gli impianti. Si precisa inoltre, che compensazioni finanziarie a favore della Regione Siciliana saranno utilizzate per interventi nel settore socio sanitario. - La realizzazione di un Polo industriale mediterraneo per la ricerca, lo sviluppo e la produzione di tecnologie per lo sfruttamento dell’energia solare (fotovoltaico, solare ad alta temperatura etc. ) Si tratta di una importante e ambiziosa iniziativa volta a favorire la crescita di settori innovativi e strategici per l’economia siciliana, attesa la centralità geopolitica della Sicilia nell’area del mediterraneo. Nel piano energetico, inoltre si fa particolare riferimento alla valorizzazione dell’uso del vettore idrogeno; al recupero del freddo nei processi di rigassificazione del Gas naturale liquido; alla ricerca e lo sviluppo relativi all’impiego di biocarburanti; alla sicurezza degli impianti per lo sfruttamento della fissione nucleare con nuove e più sicure tecnologie per la risoluzione dei problemi relativi allo smaltimento e custodia sicura delle scorie (reattori di quarta generazione definiti a sicurezza intrinseca). Sotto il profilo dell’incentivazione economica, si registrano notevoli entità di risorse finanziarie destinate alla Sicilia per il periodo 2007-2013 da parte dell’U. E. La programmazione comunitaria intende favorire la produzione di energia da fonti rinnovabili mediante l’attivazione di filiere produttive di tecnologie energetiche, agro-energetiche e biocarburanti anche attraverso il finanziamento di progetti pilota a carattere innovativo, specie nei settori del solare termico, solare fotovoltaico, biomasse, mobilità sostenibile, azioni di sostegno alla produzione da F. E. R. Una seconda linea di intervento riguarda l’efficienza energetica negli usi finali, i cui beneficiari saranno gli enti pubblici. Altra linea di intervento riguarda l’efficienza energetica nei settori dell’industria, dei trasporti e dell’edilizia socio-sanitaria a favore di imprese, enti pubblici, centri di ricerca pubblici o privati. Quarta linea di intervento riguarda il completamento della rete metanifera in Sicilia, necessari anche per la valorizzazione delle F. E. R. E del risparmio energetico. I criteri di selezione dei progetti ammissibili fanno riferimento alle emissione di Co2 evitate rispetto al costo di investimento, al grado di innovazione tecnologica, alla riduzione di altri gas serra. Altro importante programma nazionale di imminente avvio è costituito dal Poin energia, le cui risorse dovrebbero essere destinate in larga misura alla Sicilia. In definitiva, il periodo che si apre con la nuova programmazione nazionale sarà decisivo per la realizzazione degli obiettivi strategici del Pears, considerato che le risorse sono largamente sufficienti per tali fini. . |
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SINDACI DALL’ILE DE FRANCE PER STUDIARE IL MODELLO ENERGETICO DELLA PROVINCIA DI MILANO |
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Milano, 4 febbraio 2009 – Una delegazione di amministratori pubblici dell’Ile de France ha visitato per tre giorni le eccellenze della Provincia di Milano in materia di efficienza energetica. La visita è stata richiesta dal Sipperec (du Syndicat intercommunal de l´Ile de France), associazione che raggruppa tutti i Comuni dell’Ile de France, regione di Parigi, allo scopo di visionare e studiare i luoghi dove sono state effettuate delle operazioni di efficienza energetica. “Una richiesta che ci fa molto onore – dichiara l’assessore provinciale all’Ambiente ed Energia Bruna Brembilla – perché abbiamo così la possibilità di spiegare agli amministratori d’Oltralpe i successi e i risultati ottenuti in Provincia di Milano nell’ambito dell’efficienza energetica. Ma non saranno solo parole. Questa visita, infatti, sarà anche l’occasione per far vedere e conoscere progetti realizzati concretamente. In primo luogo la rete informativa degli sportelli Infoenergia. E alcuni degli edifici residenziali realizzati nel territorio, nel rispetto delle regole contenute nel Regolamento edilizio provinciale adottato dai Comuni della Provincia”. Tra i luoghi scelti le case ecologiche del quartiere Bovisa e gli edifici residenziali realizzati a Carugate e a Melzo. Nella tre giorni vi è stato anche un incontro con le Banche di credito cooperativo che, insieme alla Provincia di Milano, hanno promosso il progetto di finanziamento a Tasso 0 sugli interventi di efficienza energetica chiamato Mutuo a profitto. Il tour è partito il 29 gennaio con la delegazione francese ospite presso la Casa dell´Energia, il laboratorio interattivo del Gruppo A2a, per la presentazione del Piano di azione per l´efficienza energetica della Provincia di Milano e le attività di A2a nel campo energetico, come ad esempio i contatori intelligenti e il teleriscaldamento a cogenerazione e a pompe di calore ad acqua di falda, esempi di innovazione ed efficienza energetica. . |
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TERNA PRESENTA IL PIANO STRATEGICO 2009 - 2013 INVESTIMENTI COMPLESSIVI NEL PERIODO DI PIANO PER CIRCA 3,4 MILIARDI DI EURO (+300 MILIONI DI EURO RISPETTO AL PIANO PRECEDENTE, +10%), DI CUI 2,6 MILIARDI DI EURO PER LO SVILUPPO DELLA RETE |
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Milano, 4 febbraio 2009 - L’amministratore Delegato Flavio Cattaneo ha illustrato ieri alla comunità finanziaria e ai media il Piano Strategico relativo al periodo 2009-2013, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società, presieduta da Luigi Roth, presente all’incontro. Principali Linee Strategiche - Target raggiunti nello sviluppo e nel consolidamento della rete, grazie alla prevista acquisizione della rete ad Alta Tensione di Enel (Enel Linee Alta Tensione Srl, “Elat”), e un contesto regolatorio solido che riconosce la natura infrastrutturale della Società, hanno consentito di delineare il Piano Strategico 2009–2013 del Gruppo Terna secondo quattro principali linee guida: Crescita sostenibile: tramite lo sviluppo della Rete di Trasmissione Nazionale (Rtn), con un piano di investimenti complessivo pari a circa 3,4 miliardi di euro nel periodo 2009–2013, in crescita di 300 milioni di euro rispetto al Piano precedente. Gli investimenti di sviluppo rappresentano circa il 77% degli investimenti complessivi e crescono da 2,5 miliardi di euro a 2,6 miliardi di euro. Miglioramento dei margini: derivante, in prevalenza, dall’incremento dei ricavi e dal contenimento dei costi per lo svolgimento dell’attività regolamentata in Italia. L’ebitda margin è previsto in crescita dal 71% (dato preliminare 2008) al 77% alla fine del periodo di Piano, un target in crescita di due punti percentuali rispetto al Piano presentato lo scorso anno (75%). Miglioramento e sostenibilità della struttura del capitale di Terna Spa, che sarà in parte raggiunto già nel 2009 con il closing dell’acquisizione di “Elat”. Il gearing, pertanto, passerà dal 41% del 2008 al 58% del 2013. Sicurezza e affidabilità del sistema: confermata dall’impegno nel garantire performance di assoluto livello nella sicurezza del sistema elettrico e nell’affidabilità della Rete di Trasmissione Nazionale, in linea con le indicazioni dell’Autorità di regolazione e delle best practices internazionali Business Unit Italia 1. Piano Investimenti Terna - Nel quinquennio saranno investiti, in sviluppo ed altri investimenti, circa 3,4 miliardi di euro, con una crescita di 300 milioni di euro rispetto a quanto annunciato lo scorso anno (3,1 miliardi di euro). In linea con gli anni scorsi, l’incremento del piano di investimenti è sostanzialmente legato ai progetti di sviluppo, che rappresentano circa il 77% del totale, e che passano da 2,5 miliardi di euro, annunciati lo scorso anno, a 2,6 miliardi di euro. Di questi, 2,3 miliardi riguardano investimenti legati a progetti già inseriti nel Piano di Sviluppo Nazionale, i restanti 300 milioni si riferiscono principalmente ad investimenti previsti dal piano di difesa e ad altri investimenti dovuti all’allargamento atteso del perimetro. I restanti 800 milioni sono destinati alla manutenzione e ad altri investimenti. Circa la metà del totale degli investimenti rientra nella tipologia fissata dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (Aeeg), per cui è prevista una remunerazione aggiuntiva del 3% - rispetto alla remunerazione base del 6,9% - mentre il 29% appartiene alla tipologia incentivata al 2%. Il programma degli investimenti si riflette sulla Regulated Asset Base (Rab) che passa da 6,3 miliardi di euro a circa 10 miliardi di euro alla fine del periodo di Piano, con una crescita complessiva pari a quasi il 60% e un incremento medio annuo dell’8%. Ciò è dovuto in gran parte al rilevante volume di investimenti netti previsto nonché all’acquisizione di Elat. Inoltre, la percentuale di Rab incentivata sul totale sale dal 9% di fine 2007 al 34% del 2013, sia per il notevole ammontare di investimenti di sviluppo previsti nel Piano sia grazie all’estensione della remunerazione incentivata su alcuni progetti ritenuti strategici anche per il periodo di costruzione, a fronte di impegni precisi da parte di Terna per la successiva entrata in esercizio. Gli investimenti previsti dal Piano equivalgono ad una media annua vicina ai 700 milioni di euro. È una sfida importante per la società, che si è strutturata per rispondere in modo adeguato, confermando la capacità di sostenere elevati livelli di investimento. Obiettivo di Terna è quello di dotare il sistema elettrico di una gestione sempre più efficiente e sicura dei flussi di energia. Gli interventi in programma consentono in particolare di ridurre le congestioni locali eliminando le “strozzature” di rete nonché di potenziare la Rete, favorendo l’utilizzo di nuova capacità di generazione anche da fonte rinnovabile, rafforzando anche il sistema di trasmissione e l’interconnessione del Nord Italia. A questo scopo proseguono anche gli studi di fattibilità delle interconnessioni elettriche con l’estero che rivestono un ruolo di primaria importanza nel duplice obiettivo di rafforzare la sicurezza del sistema e di differenziare le fonti di approvvigionamento. Oltre ad alcuni progetti esistenti con Francia e Slovenia, il più avanzato studio di interconnessione riguarda i Balcani, in particolare il Montenegro, dove Terna ha già firmato un accordo preliminare con l’operatore elettrico locale. Inoltre, sono allo studio alcuni progetti di merchant lines per l’interconnessione con alcuni Paesi del Mediterraneo tra cui Tunisia e Albania. Le principali opere previste in Italia sono: collegamento in cavo sottomarino tra Sardegna e penisola italiana (Sa. Pe. I. ); collegamento Sorgente – Rizziconi ( Sicilia/calabria); razionalizzazione della rete della città di Torino; linea Dolo-camin (Veneto); linea Foggia – Benevento (Puglia/campania); linea Santa Barbara-casellina, tra le città di Firenze e Arezzo; riassetto della rete nord della Calabria; razionalizzazione dei sistemi elettrici che interessano il territorio della Valcamonica; linea Trino-lacchiarella (Piemonte/lombardia). Il completamento dell’acquisizione di Elat permetterà di allargare il perimetro della Rete di Trasmissione Nazionale con benefici sulla pianificazione degli interventi di razionalizzazione sul territorio nonché come opportunità di ripotenziamento di linee esistenti. Sostenibilità Ambientale Per Terna è un fattore strategico molto importante. Sviluppare la rete non significa solo costruire nuove linee, in aggiunta a quelle già esistenti. Alla realizzazione di nuovi impianti sono infatti spesso associate numerose opere di razionalizzazione che prevedono la rimozione di tralicci obsoleti con conseguente riduzione dell’impatto ambientale delle infrastrutture elettriche. Su questo versante nel corso del triennio 2006-2008 sono stati portati a termine o avviati importanti progetti: Area di Milano: rimossi 10 km di elettrodotti a 220 kV a seguito della realizzazione della nuova linea a 380 kV “Turbigo-rho”. Cagliari: eliminati 12 km di linee elettriche nel Parco Molentargius-saline con lo smantellamento di 28 tralicci, di cui 10 dallo stagno, a beneficio della ricca avifauna locale. Tale intervento è collegato al riassetto della rete nell’area di Cagliari. Valcamonica e Valtellina: avviati i lavori per la razionalizzazione della rete elettrica; il progetto prevede l’abbattimento di 160 km di linee e tralicci obsoleti e la sostituzione con cavo interrato delle infrastrutture elettriche dell’area per complessivi 110 km di rete elettrica. L’opera è stata resa possibile dall’entrata in servizio dell’elettrodotto di interconnessione tra l’Italia e la Svizzera denominato San Fiorano – Robbia. 2. Miglioramento dei margini - L’aumento dei ricavi e il controllo dei costi consentirà di aumentare l’Ebitda margin di Gruppo dall’attuale 71% al 77% alla fine del periodo di Piano. A livello di ricavi dal 2008 al 2013 si prevede una crescita media annua dei ricavi di Gruppo del 5%, grazie sia all’ampliamento di perimetro dovuto all’acquisizione di Elat ma anche ai maggiori ricavi regolamentati Italia per via della crescita della Rab e dei costi riconosciuti. Inoltre il Regolatore ha introdotto un meccanismo premiante di incentivi legato alla riduzione dei costi sostenuti dal sistema per l’approvvigionamento dei servizi di dispacciamento, che si auspica possa portare una remunerazione addizionale per la Società . Per quanto riguarda i costi il Piano prevede, inoltre, che i costi rimangano stabili nonostante la forte crescita di asset, grazie alla razionalizzazione dei costi esterni ed al contenimento della crescita dei costi interni tramite il dimensionamento ottimale delle risorse e l’insourcing del personale per attività di investimento. Dal 2008 al 2013 si prevede uno sviluppo degli asset di oltre il 40%; ciò consentirà un rilevante miglioramento dell’efficienza con una riduzione del 27% dei costi regolamentati per chilometro di linee nell’arco di Piano . 3. Qualità e Sicurezza della Rete, scenario energia - Terna deve garantire la sicurezza del sistema elettrico e la massima qualità del servizio di trasmissione, in linea con i livelli previsti dal Codice di Rete e con le best practices internazionali. In termini di sicurezza, gli investimenti legati al Piano di Difesa sono incrementati del 40% rispetto al Piano precedente con l’obiettivo di accrescerne l’affidabilità e l’efficienza attraverso interventi nella rete di Tlc e nei sistemi It, aumentando così la protezione degli asset. Terna si impegna inoltre a mantenere gli attuali standard di qualità relativi ai servizi di trasmissione e dispacciamento. Relativamente ai consumi di energia, si registra che nel 2008 si è verificata la prima flessione nella domanda di elettricità dal 1981 ad oggi e la previsione per i prossimi dodici mesi è di un ulteriore calo della domanda. Business Unit Brasile - La strategia in Brasile viene confermata. I target principali di Terna Participações saranno la crescita organica e l’efficienza dei costi, soprattutto nelle società recentemente acquisite. Con riferimento alla crescita organica, la Società sta completando un programma di investimenti (nuove linee e rinforzi di linee esistenti) per un totale di circa 126 milioni di R$, che produrranno maggiori ricavi regolamentati di circa 13 milioni di R$, a partire da settembre 2009. Sul fronte delle efficienze sarà completato tra gli altri il programma di insourcing della controllata Eteo con una crescita dell’Ebitda margin dal 73% del 2008, all’80% nel 2013. La strategia finanziaria prevede il rifinanziamento del debito a breve contratto per l’acquisizione di Eteo ed il suo successivo rimborso nel periodo più breve possibile. Struttura Del Capitale - L’assorbimento di cassa legato all’acquisizione di Elat, al piano di investimenti ed alla politica dei dividendi, porta ad un miglioramento della struttura di capitale. Il gearing di Terna Spa sale dal 41% di fine 2008 (dati preliminari) al 58%. L’incremento dell’indebitamento previsto nel periodo di Piano è pari a 2,4 miliardi di euro. Terna, oltre all’attuale disponibilità di cassa, ha già reperito le risorse finanziarie sufficienti a coprire a costi molto competitivi sia l’acquisizione di Elat sia la quasi totalità del fabbisogno previsto dal Piano. I ratios finanziari subiranno un peggioramento legato all’incremento di debito a fronte dell’acquisizione di Elat; ciò potrebbe condurre ad un downgrade del rating di Gruppo che si prevede tuttavia rimanere stabile nel corso del periodo di Piano. L’eventuale downgrade non provocherà significativi effetti sugli oneri finanziari consolidati. Politica Dei Dividendi - Confermata la politica dei dividendi che prevede una crescita minima annua del dividendo di almeno il 4%, assumendo il 2005 come anno di riferimento, e cedole semestrali, articolate in acconto e saldo. Questa politica determina un rendimento molto attraente per gli investitori e uno dei migliori del settore. Il saldo del dividendo 2008 sarà comunicato al mercato il prossimo 11 marzo, dopo l’approvazione dei risultati 2008 da parte del Consiglio di Amministrazione. Responsabilita’ Sociale - L’impegno per la sostenibilità, in linea con il codice etico di cui Terna si è dotata, arricchisce la determinazione al miglioramento continuo del Gruppo, con obiettivi che mirano al sostegno della crescita nel medio-lungo termine. Sul fronte ambientale, oltre agli effetti positivi già ricordati – eliminazione di linee nel quadro dello sviluppo della rete e riduzione delle perdite di rete – il miglioramento delle performance sarà guidato dal sistema di gestione ambientale che ha ricevuto la certificazione Iso14001. Terna è tra le cinque società quotate dell’S&pmib che possono esibire le certificazioni ambiente Iso 14001, qualità Iso 9001 e sicurezza del lavoro Ohsas 18001. Terna è impegnata, anche attraverso accordi con il Wwf e la Lipu, sul fronte della tutela della biodiversità. Terna ha ottenuto negli ultimi tre anni numerosi riconoscimenti in tema di sostenibilità ambientale: dal gennaio 2009 è tra le dieci aziende europee insignite del Ruban d’Honneur dalla European Business Award 2009 nella categoria Sustainability. Oltre ad essere riconfermata nel Ftse4good, l’indice borsistico del Financial Times Stock Exchange di Londra che raggruppa le migliori aziende europee che si sono distinte in tema di sviluppo economico sostenibile, è inserita nel Global Sustainability Index (Gsi), nell’Ethical Index Euro, nell’ Axia Ethical Index e nell’ Axia Csr Index. “Chiudiamo il primo triennio di gestione Terna completando un percorso strategico di crescita sia in Italia sia in Brasile – ha dichiarato l’Amministratore Delegato di Terna - diventando il primo operatore indipendente in Europa e il secondo operatore privato in Brasile. I dati preliminari del 2008 sono migliori delle nostre aspettative rispetto a tutte le azioni che avevamo previsto nel Piano precedente. E’ stato un anno soddisfacente per i risultati, un anno in cui abbiamo gettato le basi per la crescita futura, anche grazie all’acquisizione degli asset Elat. Con azioni mirate abbiamo potuto limitare i rischi anche attraverso un approccio molto costruttivo con il Regolatore. La natura infrastrutturale dell’azienda e il riconoscimento da parte dell’Authority del nostro obiettivo principale, ovvero lo sviluppo, ci consentono di guardare al futuro in modo positivo. Con il Piano presentato oggi confermiamo il nostro impegno a potenziare la Rete ad Alta tensione, una delle infrastrutture energetiche fondamentali per il Paese . Sin dal 2005 – ha aggiunto Flavio Cattaneo - abbiamo detto che Terna avrebbe operato con un primario target strategico: la creazione di valore per tutti gli azionisti contribuendo alla crescita del “sistema Italia”. Al giro di boa del secondo triennio, in questo inizio del 2009, possiamo dire di aver sempre dato seguito a questo obiettivo, grazie anche al lavoro della nostra squadra di professionisti, impegnati su tutto il territorio. I risultati 2009 di Terna – ha commentato l’Ad Cattaneo - malgrado il contesto economico esterno oggettivamente deteriorato, riteniamo seguiranno un trend positivo e ci permetteranno di confermare la nostra politica dei dividendi. ” . |
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CENTRO OLIO DI VIGGIANO, L’ATTENZIONE DELLA REGIONE BASILICATA |
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Potenza, 4 febbraio 2009 - “La Regione segue con la massima attenzione le attività del Centro olio di Viaggiano, al fine di appurare con precisione le cause dell’episodio verificatosi nel pomeriggio del 2 febbraio e le possibili conseguenze per la salute delle persone e la salvaguardia ambientale”. E’ quanto afferma l’assessore regionale all’Ambiente, Vincenzo Santochirico, che, in merito alla fiammata fuoriuscita dalla torcia dell’impianto, ha interpellato i dirigenti dell’Eni e l’Agenzia regionale per la protezione dell´ambiente della Basilicata (Arpab). L’eni ha comunicato che l’episodio si è verificato a causa di una interruzione dell’energia elettrica che ha fatto attivare il blocco dell’impianto e la depressurizzazione della linea di produzione “Monte Alpi”. All’arpab è stato chiesto di rendere noti i dati della qualità dell’aria rilevati dalla centralina di monitoraggio sita in prossimità del Centro olio di Viaggiano. Questi i dati comunicati (disponibili sul sito internet www. Arpab. It nella sezione “bollettino aria”): i valori registrati dalla centralina nella giornata di ieri sono al di sotto dei limiti, pur manifestandosi un picco di benzene intorno alle ore 19,00. “In tema di salvaguardia ambientale e tutela della salute dei cittadini – dichiara Santochirico - la Regione intende mantenere alta la guardia, anche mettendo in atto azioni integrate che garantiscano in maniera costante l’informazione ai cittadini, ai soggetti istituzionali, sociali e associativi. A tal fine, come è noto, sono state accelerate le procedure per l’istituzione del Centro di monitoraggio ambientale della Basilicata e per la costituzione della Rete unitaria per il monitoraggio ambientale”. “Sicurezza dei cittadini e tutela della natura – prosegue Santochirico – sono temi troppo seri ed importanti per essere strumentalizzati da chi, come il consigliere Napoli, pensa di alimentare con gli insulti e l’istigazione all’offesa la fiamma del suo partito. Di fronte a questioni serie, occorre avere la consapevolezza che i cittadini si attendono risposte altrettanto serie, piuttosto che sparate tanto infuocate quanto improvvisate, che sono ancor meno giustificabili quando provengono da rappresentanti delle istituzioni”. . |
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RIQUALIFICAZIONE URBANA PER ALLOGGI IN PUGLIA. “ CHIARIMENTI” DEL MINISTERO |
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Bari, 4 febbraio 2009 - L’assessore alle Politiche del Territorio, Angela Barbanente, ha reso noto che il Ministero delle Infrastrutture ha chiarito i dubbi manifestati da alcuni Comuni in relazione al bando di gara per l’accesso ai finanziamenti per il programma di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile. Ecco la nota: ‘Chiarimento del Ministero sul Bando di gara per l’accesso ai finanziamenti per il programma di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile: Delibera di Giunta Regionale 2 settembre 2008, n. 1548 e Decreto 26 marzo 2008 del Ministero delle Infrastrutture in G. U. Del 17/05/2008, n. 115. In seguito alla manifestazione di dubbi da parte di alcuni Comuni sulle modalità di cofinanziamento stabilite dal Decreto ministeriale, la Regione ha inoltrato specifico quesito al Ministero delle Infrastrutture, il quale, con nota a firma del Direttore Generale per le Politiche Abitative, ha chiarito quanto segue: "Questa Direzione ritiene che il conferimento di beni immobili da parte dei Comuni possa essere considerato, ai fini del soddisfacimento della condizione di cofinanziamento richiesta dal Dm 2295 del 26 marzo 2008 nella misura minima del 14 % del finanziamento Stato-regione, solo qualora tali immobili non coincidano, all´interno di ciascuna proposta di intervento, con quelli che saranno oggetto del finanziamento pubblico, contribuendo, in tal modo, ad implementare effettivamente la portata dei singoli programmi di riqualificazione da attivare ai sensi del Dm in oggetto. " ‘ . |
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IL MERCATO DEI BOX |
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Milano, 4 febbraio 2009 - Nel primo semestre del 2008 a livello italiano si evidenzia un calo delle quotazioni dello 0. 9% per i box e dello 0. 8% per i posti auto. Nelle grandi città le performance sono state leggermente peggiori: -1. 4% per i box e -2. 0% per i posti auto, dinamica che non accadeva da diversi semestri. Tra i motivi che hanno portato alla diminuzione dei prezzi dei box la decisione di tanti acquirenti di rinunciare all’acquisto per ridurre l’investimento complessivo nell’abitazione e il completamento, soprattutto nelle grandi città, di interventi di nuova costruzione che hanno portato ad una maggiore offerta sul mercato per queste tipologie. A questo si deve aggiungere anche una diminuzione della domanda di box ad uso investimento. Tra le grandi città, Napoli e Genova hanno segnalato il ribasso più sensibile delle quotazioni rispettivamente con -3. 5% (box) e -3. 4% (posto auto) e con -5. 1% (box) e -5. 3% (posto auto). I valori più alti si registrano sempre nelle zone centrali dove comunque la domanda di box è sempre più alta rispetto all’offerta. I top prices si evidenziano a Roma dove si possono toccare anche valori di 150 mila € per una soluzione singola. Nella maggior parte dei casi chi acquista un box o un posto auto lo fa per uso diretto, più bassa la richiesta per investimento (nonostante i box nelle grandi città riescano a garantire un rendimento annuo lordo interessante, nell’ultimo semestre si è registrato un valore medio dei rendimenti nelle grandi città del 4. 9%). Coloro che acquistano il box per uso diretto, prediligono le tipologie annesse all’abitazione o non troppo lontane, adatte alle dimensioni di un’auto moderna, la presenza di un adeguato spazio di manovra, un ampio ingresso, la posizione preferibilmente a piano terra (meno favoriti i box seminterrati sia per motivi legati alla sicurezza che per il rischio di eventuali infiltrazioni). Preferita anche la disposizione in larghezza piuttosto che in lunghezza. Il taglio più richiesto è quello di 15-18 mq. Apprezzata la possibilità di realizzare un soppalco e di poter inserire sia l’auto che una moto, la presenza di un punto luce e di un punto acqua e l’inserimento all’interno di un cortile con un cancello esterno che lo renda più sicuro. Chi vuole investire in questo segmento immobiliare deve valutare bene la zona, prediligendo quelle con scarsa possibilità di parcheggio. Sarebbe inoltre opportuno informarsi sull’esistenza di interventi edilizi di nuova costruzione che hanno in dotazione il box oppure di progetti relativi esclusivamente alla nascita di box e posti auto. Variazione percentuale dei prezzi (I sem 08)
Città |
Box |
Posto auto |
Bari |
-0. 5% |
-0. 5% |
Bologna |
-0. 6% |
-2. 6% |
Firenze |
-2. 7% |
-0. 2% |
Genova |
-5. 1% |
-5. 3% |
Milano |
-0. 8% |
-0. 9% |
Napoli |
-3. 5% |
-3. 4% |
Palermo |
+0. 9% |
-3. 9% |
Roma |
-0. 3% |
-1. 4% |
Torino |
-0. 4% |
-0. 7% |
Verona |
-1. 1% |
-0. 8% | Fonte: Ufficio Studi Tecnocasa . |
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PERFEZIONATA UNA CARTOLARIZZAZIONE DI MUTUI IN BONIS PER 497 MILIONI DI EURO |
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Arezzo, 4 febbraio 2009 - Banca Etruria ha perfezionato il 2 febbraio un’operazione di cartolarizzazione di mutui residenziali in bonis, ai sensi della Legge 130/99, per un importo di 497 mln di euro, con il sole arranger Ubs Investment Bank. L’operazione si inserisce in un quadro strategico prudenziale di ampliamento delle disponibilità di attivi stanziabili presso le Banche Centrali. Parte o la totalità della Classe A potrà essere utilizzata per accedere all’open market operation della Banca Centrale Europea. La cartolizzazione prevede l’utilizzo della società veicolo Mecenate srl ed è strutturata con l’emissione di titoli senior (Classe A) e mezzanine (Classe B) per un importo totale pari a circa € 484 milioni, vita media prevista rispettivamente di 5,83 e 10,35 anni e cedole che saranno pagate trimestralmente il 22° giorno dei mesi di gennaio, aprile, luglio e ottobre di ogni anno. La prima cedola verrà pagata il 22 aprile 2009, mentre la Classe A inizierà a rimborsare alla data di pagamento del mese di ottobre dell’anno 2010. Banca Etruria ha sottoscritto integralmente i titoli di Classe A e di Classe B oltre a titoli junior (Classe C) per un valore di circa 12,9 mln di euro. L’operazione prevede un’opzione di riacquisto (clean up call) da parte di Banca Etruria nel momento in cui il portafoglio sarà pari a meno del 10% dello stock di crediti iniziale. Fitch Ratings Limited ha assegnato ai titoli di Classe A e Classe B rispettivamente rating pari a Aaa e Bbb-. . |
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BOLZANO, LAVORI PUBBLICI: GLI ELENCHI PREZZI AGGIORNATI |
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Bolzano, 4 febbraio 2009 - La Giunta provinciale lunedì 2 febbraio, ha approvato i nuovi elenchi prezzi informativi per opere edili e civili non edili. I costi aggiuntivi per alcuni materiali da impiegare in edilizia e per l´energia sono stati tenuti in considerazione nel nuovo elenco prezzi della Provincia relativo all´edilizia: lo comunica l´assessore ai Lavori pubblici Florian Mussner. La Ripartizione provinciale Edilizia e servizio tecnico ha predisposto gli elenchi aggiornati dei prezzi informativi nell´edilizia. Tali prezzi vengono presi in considerazione in fase di prparazione dei preventivi di spesa per i progetti esecutivi prima delle relative gare d´appalto; quindi le imprese concorrenti provvedono a formulare i ribassi. "Poiché nei mesi passati i costi di alcuni materiali, come ad esempio il metallo, e del settore energetico hanno fatto registrare un notevole aumento, della mutata situazione si è tenuto conto in fase di stesura del nuovo tariffario", sottolinea l´assessore provinciale ai lavori pubblici Florian Mussner. I nuovi prezzi unitari sono stati calcolati sulla base di analisi di mercato dettagliate, in stretta collaborazione con il Collegio dei costruttori edili e dell´Associazione degli artigiani. "In questo modo abbiamo cercato di riportrare i prezzi a un livello corrispondente alla realtà", conclude Mussner. Per quanto riguarda il settore edilizia e servizio tecnico l´elenco prezzi comprende una nuova categoria quella "Casaclima", come spiega Klaus Peer dell´Ufficio edilizia est. Inoltre, i testi degli appalti sono stati aggiornati alla nuova normativa in materia. Rispetto al 2008 i prezzi per questo settore fanno registrare aumenti di circa il 3,7 per cento. Gli aumenti relativi ai prezzi del settore infrastrutture, invece, si attestano sul 4,56 per cento circa, come sottolinea Pierpaolo Fanelli dell´Ufficio tecnico strade centro-sud, che ricorda come quale nuova voce si sia aggiunta quella dei materiali bituminosi e di riciclaggio. L´elenco prezzi opere edili 2009 sarà disponibile con tutta probabilità già da metà febbraio in Internet sul rispettivo sito all´indirizzo www. Provincia. Bz. It/edilizia e sotto forma di volume corredato da Cd-rom verso la fine di marzo, quello delle opere civili non edili sarà pubblicato entro breve in forma digitale all´indirizzo www. Provincia. Bz. It/infrastrutture ed anche come volume corredato da Cd-rom. . |
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“LA CRISI ECONOMICA HA MESSO IN GINOCCHIO LA GENEROSITÀ DEGLI ITALIANI?” |
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Roma, 4 febbraio 2009 - Si è tenuta ieri presso la Sala Gialla del Cnel la conferenza stampa “La generosità batte la crisi? Le elargizioni da privati al Terzo Settore. Gli effetti della crisi sulle donazioni natalizie”. L’incontro, aperto da Edoardo Patriarca, coordinatore del Gruppo di lavoro sull’Economia sociale del Cnel, e da Alessandro Beda, vice presidente Iid, che ha brevemente presentato l’Istituto e l’attività da questi svolta, ha visto gli interventi di Franco Vannini e Cinzia Di Stasio che hanno presentato i dati della ricerca recentemente condotta da Iid sull’andamento della raccolta fondi natalizia. Lo studio è stato condotto tenendo presente lo scenario attuale del Terzo settore italiano - caratterizzato da 5,5 miliardi di donazioni complessive, 8 miliardi di donazioni potenziali a medio termine e circa 25 milioni di donatori - e i dati resi noti da un’indagine quantitativa sui comportamenti di donazione commissionata a Gfk Eurisko e presentata a ridosso del periodo natalizio. In quella sede, la rilevazione aveva messo in luce che in Italia, la percentuale di donatori che aveva fatto una donazione negli ultimi 5 anni - calcolato sul totale della popolazione italiana - era pari al 52%. Di questo 52% i donatori fedeli ad una o più Organizzazioni risultavano pari al 64%, mentre la saltuarietà del comportamento di donazione era ravvisabile nell’84% dei casi. Inoltre, i donatori regolari si caratterizzano per una maggiore “generosità” rispetto ai saltuari (donazione media pari a circa 180 € all’anno). I saltuari segnalavano infatti - 73% del campione analizzato - di non essere certi di voler continuare a garantire il sostegno economico fino ad allora accordato all’Onp preferita, adducendo nel 30% dei casi, come motivazione, la “mancanza di denaro”. La ricerca Iid ha analizzato in primis le attese delle Organizzazioni Non Profit che in tal senso ha affermato di avere avuto una raccolta fondi natalizia positiva (il 65%) vedendo confermate le proprie aspettative. Tuttavia la situazione di stallo economico in cui si sono venute a trovare le famiglie italiane e le imprese ha già iniziato a farsi sentire e le prospettive sulla raccolta fondi dei prossimi mesi non sono certo ottimistiche. Da un’analisi più approfondita condotta sulle Organizzazioni Non Profit socie dell’Istituto Italiano della Donazione (50% del campione indicato), i settori nei quali la flessione si è fatta maggiormente sentire sono stati la cooperazione internazionale ed il sostegno a distanza (Sad). E’ stata invece preferita durante la raccolta fondi natalizia 2008 l’area della salute/ricerca scientifica. Dalla ricerca emerge soprattutto che il Terzo Settore è pronto a reagire e a garantire continuità ai progetti già avviati (65% del campione) e le azioni che le Organizzazioni prevedono di attuare si situano prevalentemente nell’area della raccolta fondi: il 26% infatti dichiara di avere in programma l’avvio di iniziative di intensificazione ed innovazione dell’attività di fundraising ed un altro 26% indica di voler variare il target di riferimento delle campagne. Il 5% segnala invece di voler agire diminuendo l’importo sollecitato nell’ambito delle diverse iniziative di raccolta fondi. Il 14% del campione indica invece la strada dell’ottimizzazione delle risorse economiche investite internamente alla struttura: taglio delle spese straordinarie o superflue, migliore razionalizzazione degli impegni di spesa già previsti e ridimensionamento dei budget sulle diverse funzioni. . |
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