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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 17 Marzo 2009 |
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ELEZIONI EUROPEE: I GIORNALISTI INCONTRANO LEADER DEI PARTITI E DEI SINDACATI |
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Roma, 17 marzo 2009 - Il primo appuntamento è fissato per oggi 17 marzo, alle ore 12. L´ospite sarà Luigi Angeletti, segretario generale della Uil (Uffici della Rappresentanza in Italia della Commissione europea - Roma, via Iv Novembre 149). Il 18 marzo interverrà invece Paolo Ferrero, segretario del Partito della Rifondazione comunista. Usa il tuo voto! È lo slogan che sentirete sempre più spesso da qui alle prossime elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Usarlo, infatti, significa per milioni di abitanti del Vecchio continente decidere sul proprio futuro. Per dare la possibilità a coloro che si recheranno alle urne in Italia di comprendere a fondo le idee, i programmi, le posizioni dei principali attori politici e sociali, la Rappresentanza in Italia della Commissione europea organizzerà nelle prossime settimane una serie di incontri dal titolo “Aperitivo Europa”. Si tratta di un’iniziativa pensata per consentire ai giornalisti italiani di avviare un dialogo con i leader dei partiti, dei sindacati e delle principali organizzazioni imprenditoriali sui temi dell’Europa e delle sue politiche in vista del voto del 6-7 giugno prossimo. . |
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AIE AUDITA IERI DAL COMITATO TECNICO CONTRO LA PIRATERIA DIGITALE E MULTIMEDIALE PIRATERIA LIBRARIA: 315MILIONI DI EURO L’ANNO LE PERDITE PER FOTOCOPIE. DECINE DI MIGLIAIA DI LIBRI DIGITALI PIRATATI SU INTERNET |
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Roma, 17 marzo 2009 - “La “pirateria” è uno dei più importanti problemi che affliggono il mercato editoriale italiano, non meno di quanto avviene per il resto dell’industria culturale, e in particolare per la musica e per il cinema”: è quanto ha affermato il 16 marzo, Ivan Cecchini dell’Associazione Italiana Editori (Aie) durante l’audizione davanti al Comitato tecnico contro la pirateria digitale e multimediale presieduta da Mauro Masi. “Il fenomeno della pirateria si traduce nelle fotocopie di libri e periodici, ma anche, e sempre più - ha proseguito Cecchini - nella digitalizzazione (e successiva diffusione) di prodotti cartacei. Le violazioni cui si assiste in tale ambito avvengono attraverso attività di hosting e messa a disposizione del pubblico dei contenuti da parte di siti internet nonché per mezzo di diversi sistemi di peer-to-peer. Per avere qualche indicatore, le attività di riproduzione illecita di libri e periodici con fotocopie determinano perdite stimate in oltre 315 milioni di euro l’anno per il settore editoriale nel suo complesso: se si considera però il settore dell’editoria universitaria e professionale la perdita equivale o addirittura supera il fatturato di settore”. “Più difficile – secondo Aie - valutare e quantificare lo sviluppo digitale degli illeciti che interessano il settore editoriale: sono però decine di migliaia i libri digitali piratati su internet. Un dato in più? In base agli esiti delle elaborazioni del nostro Ufficio studi sull’Osservatorio permanente dei contenuti digitali possiamo stimare in oltre 3 milioni e mezzo gli italiani che utilizzano abitualmente sul posto di lavoro sistemi di file-sharing. Non è al momento quantificabile invece quanto questi sistemi impattino sull’editoria scolastica ed universitaria, ma il fenomeno è in continua crescita”. Per tutti questi motivi Aie chiede una maggiore tutela del diritto d’autore, con campagne informative ad hoc per sensibilizzare i cittadini sul rispetto di tali diritti e, per quanto attiene agli scambi illeciti di materiale online, “così come sta avvenendo in altri Paesi - ha concluso Cecchini - occorre che anche in Italia si adotti il meccanismo del Notice and Take Down: la rimozione del materiale illecito e/o disconnessione dall’utenza a fronte della semplice, ancorché circostanziata, comunicazione da parte del titolare dei diritti lesi. Un’incombenza che spetta ai provider delle reti”. . . |
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INFORMAZIONE:CHIODI,GIORNALISTI SIANO PUNGOLO;NO A POPULISMO |
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Pescara, 17 marzo 2009 - "Personalmente, apprezzo l´idea di un giornalismo che funga da pungolo nei confronti della politica senza, però, cadere vittima della deriva populista. Il rischio, infatti, è di danneggiare l´istituzione e di accrescere soltanto la disaffezione del cittadino nei confronti della cosa pubblica. Quando la stampa insiste sulla necessità di ridurre i costi della politica fa bene ma dovrebbe anche dire che, per esempio, se anche se si azzerassero gli stipendi dei componenti la Giunta e dei consiglieri regionali, i problemi chiave non verrebbero certo risolti. Non sono in grado di dare lezioni di giornalismo né lo voglio fare anche perché non è il mio mestiere ma un giornale, a mio avviso, dovrebbe puntare maggiormente sulla valutazione di eventuali carenze programmatiche da parte di chi è al governo e quindi criticare, anche duramente, in caso di cose promesse e non realizzate. Altrimenti, l´opinione pubblica viene depistata e portata a non comprendere appieno la realtà". E´ la riflessione del presidente Gianni Chiodi, del 15 marzo, nel corso del convegno "Il Fino, la valle che non fa notizia. L´informazione nella aree interne", svoltosi a Bisenti in occasione del decennale della rivista "Il Fino e dintorni", diretta dal giornalista Filippo Lucci. Chiodi, alla presenza di numerosi sindaci della zona, di esponenti politici di rilievo tra cui l´ex ministro Remo Gaspari e del presidente regionale dell´Ordine dei giornalisti, Stefano Pallotta, ha fatto autocritica dicendo che "l´ Abruzzo è indietro di 20-25 anni rispetto agli standard per la cultura della sua classe dirigente in senso lato, quindi non soltanto di quella politica, ed è anche per questo che occorre un modo nuovo di intendere e di fare politica". Secondo il presidente della Regione, "per anni si è investito senza produrre vera ricchezza a causa di una parcellizzazione delle risorse che ha portato solo ad accontentare il politico di turno. Questo metodo frammentario di gestione della cosa pubblica ha impedito di cogliere obiettivi strategici. Oggi la classe dirigente non può permettersi di agire come nel passato, anche recente, ed a causa della esiguità delle risorse a disposizione, per rilanciare lo sviluppo e creare le condizioni per una redistribuzione autentica della ricchezza sulla più ampia fetta possibile di territorio, deve individuare delle priorità e, in sinergia con i privati, trovare soluzioni che consentano di incidere sul tessuto socio-econonico di una certa area? . . |
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IVAN RANZA ELETTO PRESIDENTE DI FCP-ASSOTV |
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Milano, 17 marzo 2009 - Ivan Ranza, Amministratore Delegato di Mtv Pubblicita’, è stato eletto Presidente di Fcp-assotv per il prossimo biennio 2009/2011. Egli subentra nell’incarico a Giorgio Ferrari, che lascia il ruolo perché attualmente Amministratore Delegato di Publikompass. . |
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LIBRI, IMPORT ED EXPORT DEI DIRITTI: OGGI A MILANO, PRESENTAZIONE DELLA SECONDA INDAGINE DOXA PER ICE– AIE SU “IMPORT – EXPORT DEI DIRITTI D’AUTORE PER I LIBRI IN ITALIA” |
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Milano, 17 marzo 2009 - Viene presentata oggi , a Milano la seconda “Indagine sull’import-export dei diritti d’autore in Italia” - realizzata dalla Doxa per conto dell’Istituto nazionale per il Commercio Estero (Ice), con la collaborazione dell’Associazione Italiana Editori (Aie) . La ricerca sarà illustrata alle 10. 30 nella sede Ice di Milano (Corso Magenta, 59) nell’ambito dell’incontro “Diritti d’autore come risorsa. Strategie per l’internazionalizzazione dell’editoria italiana”. E’ la prima volta che l’editoria italiana presenta dati e informazioni relative a questo aspetto della sua attività, su un lungo arco di tempo (dal 2001 al 2007) in grado di offrire un quadro molto articolato del suo andamento e delle politiche di internazionalizzazione sviluppate in questi anni. La ricerca – basata su 754 interviste a un campione di case editrici italiane che hanno pubblicato almeno una novità nel 2007 – ha messo a confronto il periodo 2004-2007, aggiornando le informazioni dell’analoga indagine del 2004. L’obiettivo? Analizzare le tendenze in atto negli scambi di diritti tra l’Italia e le diverse aree del mondo con le quali il settore editoriale intrattiene rapporti. Il programma – I lavori si apriranno alle 10. 30 con i saluti del presidente di Ice Umberto Vattani a cui seguirà la presentazione dei risultati della seconda indagine sull’import – export dei diritti d’autore in Italia, a cura del presidente della Doxa, Ennio Salomon, e l’analisi di Gianni Peresson, responsabile dell’ufficio studi dell’Aie su Diritti, ma non solo diritti. Il profilo internazionale dell’editoria italiana. Seguirà una tavola rotonda in cui – moderati dal giornalista de Il Sole 24 Ore Stefano Salis – interverranno Giovanna Canton (Rizzoli), Maria Leonardi (Edizioni Nottetempo), Barbara Casalini (Casalini), Andrea Sparacino (Hoepli) e Marco Vigevani (Marco Vigevani Agenzia Letteraria). Le conclusioni saranno affidate al presidente di Aie Federico Motta. . |
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PREMIO GRINZANE, REGIONE LIGURIA SOSPENDE COLLABORAZIONE PER EDIZIONI 2009 GIARDINI VILLA HANBURY E CONCORSO PAESAGGIO DELL´OLIO |
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Genova, 17 Marzo 2009 - La Regione Liguria ha sospeso la collaborazione istituzionale con il Premio Grinzane Cavour, al centro di una inchiesta della magistratura torinese che ieri ha portato all´arresto del presidente Giuliano Soria, accusato, fra l´altro, di appropriazione indebita e malversazione. "Una scelta per cautelare la Regione Liguria - spiega l´assessore alla Cultura Fabio Morchio- anche se, mi sembra doveroso precisare che sia per il Premio Grinzane Giardini Villa Hanbury, al quale la Regione Liguria aderisce da ben sedici anni, sia per il più recente concorso riservato alle scuole "Scrivi il paesaggio dell´olio", il Premio Grinzane ha sempre presentato puntuali e precisi rendiconti". "Due eventi culturali di assoluto spicco per i quali, comunque, da parte degli uffici regionali, non è stata avviata alcuna pratica per le edizioni 2009", ha precisato Morchio. . |
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A PAVIA UN INCONTRO DI STUDIO SULLO SCRITTORE LUIGI SANTUCCI |
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Pavia, 17 marzo 2009 - L’incontro di studio su “Luigi Santucci: la scrittura come vita” è in programma martedì 24 marzo alle ore 15. 30 nel Salone Teresiano della Biblioteca Universitaria di Pavia, promosso dal Centro Manoscritti dell’Ateneo Pavese, dalla Fondazione Maria Corti e della Biblioteca Universitaria di Pavia, per ricordare, a dieci anni dalla scomparsa, il geniale autore di romanzi famosi, come In Australia con mio nonno (1947), Il velocifero (‘63), Orfeo in paradiso (‘67). Dopo il saluto del rettore Angiolino Stella, a tracciare un simbolico ritratto a più voci di Santucci, seguendo l’itinerario della sua attività letteraria e illustrando gli elementi-chiave del suo singolare mondo creativo saranno i professori Pier Angelo Carozzi, Renzo Cremante, Ermanno Paccagnini, Angelo Stella, con l’intervento conclusivo di Monsignor Gianfranco Ravasi. Coordinerà l’incontro Arturo Colombo. A conclusione dell’incontro verrà inaugurata – sempre nel Salone Teresiano – una mostra di inediti, immagini e testi dello scrittore Santucci, di cui il Centro Manoscritti conserva, donate dalla famiglia, parecchie sue “carte” e documenti di rilevante importanza. “Il vero segno di Santucci – ha scritto il critico Carlo Bo fin dal 1982 – rintracciabile in tutto l’arco della sua vita, è il segno della gioia, il suono dell’allegria”. A sua volta, Alberto Cavallari lo ha definito “lo Chagall dei romanzieri”, spiegando che per Santucci “gli amanti volano nei cieli di Bellagio come Adami ed Eve, gli animali parlano agli uomini, i vivi parlano ai morti, come negli affreschi ebraici di Chagall, mentre il cielo versa nuvole e neve, grazia e gioia al natale dell’uomo”. Tutte caratteristiche, che l’incontro pavese saprà approfondire e arricchire con l’apporto degli studiosi invitati a intervenire. . |
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IN UN LIBRO GARDOLO E LA GRANDE GUERRA |
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Gardolo, (Tn), 17 marzo 2009 - A 90 anni dalla fine del conflitto - questo lo spirito del libro -, si ricordano dunque i “gardoloti” impegnati sui fronti, la costruzione nel maggio 1915, a protezione di Trento divenuta «città fortezza», della linea fortificata che a nord passava appunto per Gardolo (per la sua realizzazione vennero abbattute 42 case e la chiesa di Roncafort). E, ancora, l’evacuazione delle famiglie, che, caricate su treni merci, furono trasportate in Moravia, da dove iniziarono a rientrare solo verso la fine del 1917. Su una popolazione di circa 2600 abitanti, più di 600 furono i soldati al fronte e 620 i profughi in Moravia. Come dice l´assessore Franco Panizza "il ricordo è la molla che ci fa crescere; lo stimolo che ci aiuta a guardare avanti facendo esperienza di ciò che è stato; il monito che deve aiutare i giovani a crescere con quei valori irrinunciabili grazie ai quali l’uomo ha saputo superare le difficili e crudeli prove delle guerre mondiali, delle morti atroci lontani da casa, della vita umana considerata meno di nulla. Ecco perché questo libro è importante: perché offriamo a noi stessi la possibilità di riflettere sulla ferocia e sulla follia della guerra; perché coinvolgiamo intere comunità, in questo caso quelle di Gardolo e delle sue frazioni, di Canova, di Roncafort, di Spini, delle Ghiaie e Campotrentino, in un lavoro gomito a gomito con enti e istituzioni che vanno dal Landes Archiv di Innsbruck all’Archivio di Stato di Trento, dal Museo storico in Trento alla Biblioteca del nostro capoluogo, dal Centro studi del Primiero alla municipalità di Sagrato e di Visone. E poi perché, grazie alla paziente, minuziosa e approfondita ricerca compiuta da persone sensibili come Mario Moser e Alberto Mattedi, dalla Compagnia Schützen di Lavis e dall’associazione culturale “Il Gruppo” di Gardolo, a cui va tutta la nostra gratitudine, la storia si trasforma in strumento illuminante: queste pagine rendono giustizia a migliaia di persone il cui eroismo era caduto nell’oblio per superficialità o per indifferenza o per una stupida strumentalizzazione patriottica. Pagine di “storia cancellata” rivedono la luce e diventano “memoria”, perché dare un nome e un cognome a chi è stato dimenticato vuol dire rendere importante la loro vita e significativa la loro morte, vuol dire ricostruire pagine di storia autentica e realmente vissuta. . |
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INAUGURATO A FIAVE´ L´ANNO HOFERIANO GRANDE FOLLA ALLA PRESENTAZIONE DEL VOLUME DI GRAZIANO RICCADONNA "ANDREAS HOFER TRENTINO" |
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Trento, 17 marzo 2009 - Davanti ad una folla di quasi mezzo migliaio di persone accalcate nelle sale del futuro Museo delle Palafitte di Fiavé, l´assessore provinciale alla cultura Franco Panizza ha ufficialmente inaugurato le manifestazioni "trentine" in programma per celebrare i duecento anni della sollevazione tirolese sotto la guida di Andreas Hofer contro i Franco-bavaresi. E lo ha fatto presentando un libro, uno studio storico che si caratterizza per un linguaggio quasi giornalistico e comunque accattivante e che racconta quel che diede il Trentino a cavallo fra il Sette e l´Ottocento alla formazione del giovane Andreas Hofer e, poi, alla ribellione tirolese del 1809. "Le celebrazioni hoferiane - ha tra l´altro detto l´assessore Panizza nel suo intervento, - sono l´occasione per ribadire la nostra specificità storica e autonomistica, di cui siamo profondamente orgogliosi". Nessuno s´aspettava una tale affluenza di pubblico: semplici curiosi ed appassionati di storia locale, amministratori comunali e rappresentanti delle Compagnie di Schutzen, censiti di Fiavé e ospiti provenienti da tutte le Giudicarie e dalla Rendena hanno affollato, sabato nel tardo pomeriggio, la Sala delle conferenze del futuro Museo delle Palafitte di Fiavé, per assistere alla presentazione del volume dello storico locale Graziano Riccadonna "Andreas Hofer trentino", primo atto ufficiale delle Celebrazioni Hoferiane nell´ex-Welschtirol, in quello che oggi è la terra trentina per eccellenza. Della folla che ha assiepato la grande sala, le sale vicine e che si è persino accalcata all´esterno, s´è stupita il sindaco di Fiavé Nicoletta Aloisi, il direttore della Fondazione Museo Storico del Trentino Giuseppe Ferrandi e l´assessore provinciale alla cultura Franco Panizza. "Vedere tutte queste persone accorse a Fiavé per un evento di cultura fa ben sperare sul successo delle manifestazioni hoferiane cominciate alcune settimane fa a Castel Tirolo e che culmineranno il 10 febbraio del 2010 a Mantova - ha detto l´assessore Panizza. - E´ la dimostrazione che i Trentini vogliono esserci, vogliono colmare quel vuoto storico attorno alla figura di Andreas Hofer, vogliono dimostrare che oggi vivono con una mentalità nuova questa ricostruzione delle nostre radici storiche. Ecco perché abbiamo voluto sottolineare le celebrazioni hoferiane con lo slogan ´La storia incontra il futuro, 1809-2009"; ecco perché oggi a Innsbruck si comincia a parlare anche in italiano, mentre in Trentino si stanno facendo sforzi notevoli per stimolare e favorire l´insegnamento della lingua tedesca; ecco perché oggi non è più devianza nostalgica parlare di Andreas Hofer che visse per tre anni nella locanda di Marco Zanini al Passo del Ballino e dire pubblicamente che il ´barbon´ ribelle rimase sempre affettivamente legato ai suoi amici trentini. " Il pensiero dell´assessore Panizza è poi andato alle strategie e alle prospettive anche politiche che supportano le manifestazioni hoferiane: "A Castel Tirolo, nel momento dell´inaugurazione ufficiale delle iniziative hoferiane, sono rimasto stupito dalla chiarezza con cui hanno parlato i due presidenti delle Province autonome di Trento e di Bolzano e il Capitano del Tirolo che, con una chiarissima proposta di tipo culturale e politico, hanno parlato di collaborazione interprovinciale e di nuova mentalità che va nella direzione della creazione di una grande Euro-regione nel cuore delle Alpi centrali. E, grazie alla mia competenza istituzionale in materia di rapporti europei, mi sono già messo al lavoro per intrecciare quei rapporti che porteranno, fin dal prossimo autunno, ad alcune prime proposte concrete per avviare questo processo di costruzione dell´Euro-regione". Passando poi a parlare del libro di Graziano Riccadonna, in queste pagine l´assessore Panizza vede "uno strumento di conoscenza e di approfondimento storico, ma anche l´occasione per rispondere al desiderio di sapere dei giovani, ed ecco perché proprio per loro il libro è stato pensato e a loro sarà destinato. Altre pubblicazioni, nei prossimi mesi, completeranno la figura di Andreas Hofer e altre occasioni di incontro ne sottolineeranno l´importanza storica. Io sono certo che al termine dell´Anno Hoferiano avremo ben chiara la figura di quest´uomo che rinunciò alla vita nel nome dei suoi ideali, che sono poi gli ideali su cui i nostri nonni hanno costruito l´Autonomia di cui noi oggi godiamo: la famiglia e la religiosità, la difesa della propria patria, la generosità nel mettersi al servizio della propria comunità. ". E´ toccato al direttore della Fondazione Museo storico del Trentino Giuseppe Ferrandi fornire la cornice storica all´interno della quale si situa il lavoro di Graziano Riccadonna: "La storia dell´insurrezione del 1809 - ha tra l´altro detto Ferrandi, - è l´esempio di un grande eroismo che finisce in tradimento a opera degli amici, che si spegne tragicamente nella delusione e nel dramma della solitudine di un uomo chiamato ad essere eroe forse per caso. Purtuttavia, la figura di Andreas Hofer va studiata e sottoposta accuratamente a revisione critica, perché in essa noi possiamo leggere la testimonianza in embrione dell´autonomia. L´insurrezione contro la Baviera e contro i Napoleonici può essere letta e interpretata come una insurrezione contro la guerra, contro la violenza, contro la violazione delle proprietà individuali, ma anche contro l´attacco alle tradizioni, alla fede, alle norme consuetudinarie delle nostre popolazioni. Ed il bello di questo libro è che in esso noi troviamo un vero e proprio ´atlante´ dei luoghi hoferiani in Trentino. " Graziano Riccadonna, per parte sua, ha brevemente illustrato il senso della sua opera: "Ho cercato di rispondere alla domanda ´Ma chi era questo Andreas Hofer?´, districandomi tra le cento sfaccettature della sua figura, talmente controversa che buona parte del nuovissimo e bellissimo museo di San Leonardo è incentrato proprio sulle visioni contrastanti che vanno da un Hofer ecologista ad un Hofer nazista, da un Hofer legittimista ad un Hofer pangermanista. Sono partito dalla certezza che Andreas Hofer non è ancora molto ben conosciuto, e non solo in Trentino, se è vero che in un´intervista Reinhold Messner ha di recente affermato che l´oste di San Leonardo in Passiria avrebbe frequentato le scuole superiori a Trento, mentre invece fu ´famiglio´, garzone e apprendista-oste nella locanda degli Zanini al Passo del Ballino e, ancor prima, presso una famiglia di Cles. Comunque, io spero che il lettore, al termine di queste mie pagine, sappia cogliere, nel Dna di quest´eroe, quell´aspetto interetnico che oggi ci fa ben sperare su una rinnovata collaborazione fra il Trentino e il Tirolo". Nel corso della serata - che è stata allietata dall´arpista Alexandra Selleri di Fiavé e dalla voce della cantante Sabrina Scheinder di Ballino, - il sindaco di Fiavé Nicoletta Aloisi, dopo essersi detta orgogliosa di aver potuto ospitare questo primo atto delle manifestazioni hoferiane in Trentino, ha dato appuntamento a tutti al prossimo 26 luglio: in quella data la piazza di Ballino verrà intitolata proprio ad Andreas Hofer, primo esempio di toponomastica trentina dedicata proprio all´eroe tirolese e che in Trentino viene ricordato come ragazzo desideroso di imparare a gestire una locanda, a comprare e vendere cavalli, e di apprendere i rudimenti della lingua allora parlata nelle vallate trentine. . |
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LAZIO: 35 MILIONI PER LA PROMOZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE |
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Roma, 17 marzo 2009 - Per la prima volta, la Regione Lazio destina fondi europei di sviluppo regionale al comparto culturale, riconoscendolo quale volano di sviluppo civile ed economico per i propri territori. Una delibera approvata in Giunta ha liberato 35 milioni di euro nell’ambito del Por Fersr 2007 – 2013, per la valorizzazione e la promozione dei Grandi Attrattori Culturali individuati nelle cinque provincie del Lazio: le necropoli etrusche per Viterbo, le ville di Tivoli sulla provincia romana, le città poligonali per Frosinone; Fossanova e l’area dei Lepini per Latina; la via del Sale per Rieti. “Su di essi – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Giulia Rodano, che ha promosso il provvedimento – dal 2006 abbiamo avviato una programmazione concertata con lo Stato e gli enti locali, al fine di convogliare le risorse pubbliche sui luoghi di eccellenza della regione e rilanciare lo sviluppo dei territori partendo dalle loro vocazioni storico-artistiche. Con questa delibera avviamo la procedura di evidenza pubblica necessaria all’assegnazione dei fondi, che prevede una prima fase di consultazione (in forma di Market-testing) con gli Enti Locali e i potenziali portatori di interesse, e poi una successiva di emanazione dei bandi. Destinatari dei fondi saranno gli enti locali, in qualità di titolari dei beni culturali oggetto dell’intervento: le consultazioni condotte sul territorio mireranno ad individuare progettualità suscettibili di forme di partenariato pubblico – privato finalizzate alla realizzazione di interventi in linea con la vocazione di sviluppo del territorio interessato. |
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ALESSANDRO HABER FA IL SOLDATO PER STRAVINSKIJ IL POPOLARE ATTORE E I SOLISTI DEL TEATRO REGIO DI PARMA DIRETTI DA MARCO BONI PER IL NUOVO APPUNTAMENTO DELLA STAGIONE CONCERTISTICA TEATRO VERDI DI BUSSETO |
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Busseto, 17 marzo 2009 - Sarà Alessandro Haber, attore conosciuto e amato dal grande pubblico per le sue interpretazioni cinematografiche e per le originali incursioni teatrali, a dare voce all’Histore du Soldat di Igor Stravinskij assieme ai Solisti del Teatro Regio di Parma diretti da Marco Boni martedì 17 marzo 2009, alle ore 20. 30, per il nuovo appuntamento della Stagione Concertistica del Teatro Verdi di Busseto. Alessandro Haber incontra la musica di Stravinkij, complice la formidabile partitura composta dal musicista durante la prima guerra mondiale e ispirata ad una fiaba popolare russa che ripropone il soggetto del patto con il diavolo. Stavolta è un violino al centro del baratto ed ecco che l’Histoire du Soldat diventa un teatro musicale senza precedenti. Stravinskij inventa un teatro scampato all’apocalisse della guerra, fatto in ristrettezze e sempre puntellato dagli scarti di questa musica che marcia «col naso per aria» come scrisse Alberto Savinio, che aggiungeva inoltre che il Soldato era come un Faust di campagna o forse, addirittura, il Pinocchio di Stravinskij. Gli strumenti prescelti sono i superstiti di un’orchestra classica che già nel 1917 per Stravinskij non ha più ragione di esistere. Nel racconto imbastito dal poeta Charles Ferdinand Ramuz il diavolo c’entra per davvero e l’anima è incorporea come la musica: il violino ne diventa un simbolo quasi tangibile che dalle mani del protagonista passa a quelle del diavolo. Il soldato è un superstite della guerra e superstiti sono anche quei sette musicisti che ritroviamo nel complessino stravinskiano che si presenta come un’orchestra d’emergenza. Sarà Alessandro Haber - apprezzato interprete di pellicole cinematografiche firmate dai fratelli Taviani e da Pupi Avati - a svelare al pubblico le avventure del soldato stravinskijano. Assieme ad Alessandro Haber gli interpreti de l’Histoire du Soldat in programma al Teatro Verdi di Busseto sono: Sara Sternieri (violino), Ferruccio Francia (contrabbasso), Stefano Franceschini (clarinetto), Massimiliano Denti (fagotto), Roberto Rossi (tromba), Domenico Lazzaroni (trombone), Biagio Zoli (percussioni) e Marco Boni alla direzione. . |
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MILANO, TEATRO I NON DIRLO A NESSUNO LIBERAMENTE TRATTO DA IL BUON DIO DI MANHATTAN DI INGEBORG BACHMANN DRAMMATURGIA E REGIA FRANCESCA GAROLLA 19 - 29 MARZO |
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Milano, 17 marzo 2009 - Non dirlo a nessuno è liberamente tratto da Il Buon Dio di Manhattan (1958), il più celebre e riuscito radiodramma di Ingeborg Bachmann, scrittrice e giornalista tra le voci più significative della letteratura austriaca del secondo dopoguerra. Mettere in scena un testo che non è stato pensato e scritto in vista di una sua rappresentazione: è questa la sfida che Francesca Garolla, giovane regista di Teatro i, ha intrapreso cercando di dare una forma e uno spazio alla parola fino ad oggi "invisibile" della Bachmann. Due giovani si incontrano per caso, si innamorano perdutamente, si isolano sempre più dal resto del mondo per vivere fino in fondo il loro sentimento, un amore irrazionale e pericoloso perché al di fuori di qualsiasi condizionamento sociale. Il Buon Dio cerca di ucciderli credendo così di mantenere l’ordine imposto dalla società e di eliminare l’amore, un sentimento che ritiene solo pericoloso in una società assordante che va a rotoli e si regge solo grazie all’ipocrisia di regole. Una storia d’amore assoluto, dove sono soltanto un contrappunto di voci e di suoni a determinare gli eventi. Parole e parole: il linguaggio del radiodramma in quanto tale non è specificatamente teatrale e omette l’importanza delle immagini. La scelta della regista nasce proprio dalla sfida di dare corpo a una parola che il corpo non prevede, di dare un luogo fisico ad uno spazio abitato solo da suono. «In questo testo ciò che sembra il bene è il peggiore dei mali: l’amore. Qualcosa di pericoloso e inutile, un di più, il superfluo che minaccia l’onestà. Sei protagonisti, ridotti ai volti di due soli attori. Un uomo e una donna. Io e l’altro per eccellenza, perché dietro a personaggi diversi riconosciamo lo stesso dramma, lo stesso segreto, declinato in infinite varianti». Francesca Garolla si è diplomata in regia all’Accademia d’Arte Drammatica Paolo Grassi nel 2005. Ha iniziato a collaborare attivamente con Teatro i dal novembre 2004, lavorando come aiuto regista a Kamikaze, Il teatro è cominciato, Prima della pensione (anche nel ruolo di interprete), Morbid, Dare al buio (la fine), firmati da Renzo Martinelli e nel 2006 ha firmato la regia di Elettra-quel che rimane, prodotto da Teatro i. Ingeborg Bachmann (1926 - 1973), poetessa, scrittrice e giornalista, è una delle principali autrici austriache contemporanee. Dopo gli studi in filosofia a Vienna, dove pubblica le sue prime poesie e incontra Paul Celan (la cui opera ebbe un grande influsso su di lei) intraprende viaggi a Parigi e Londra e lavora come giornalista radiofonica. Dal 1963 al ´65 la Bachmann vive a Berlino, poi a Napoli e a Roma. Amica e compagna di Hans Werner Henze, per cui scrive anche libretti d´opera, e di Max Frisch, vicina a Nelly Sachs, Enzensberger e Gombrowicz, traduttrice di Anna Achmatova e Giuseppe Ungaretti, impegnata in battaglie femministe e contro la guerra del Vietnam, collaboratrice della Televisione bavarese, Ingeborg Bachmann attraversa con il suo "disperato sforzo intorno all´indicibile" tutta la seconda metà del Novecento europeo. Il 17 ottobre 1973 muore a Roma in seguito a un incendio. Www. Teatroi. Org . |
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MATERA: CALA IL SIPARIO SUL TEATRO EMERGENTE |
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Matera, 17 marzo 2009 - Con il monologo di Ettore Petrolini “La canzone delle cose morte”, l’attore regista Marco Tornese ha chiuso il Primo Festival del teatro emergente organizzato dalla Provincia e dalla città di Matera. Successo di pubblico con quasi cinquemila spettatori per le 13 compagnie, bel dodici comuni coinvolti, 175 attori e attrici, 90 tecnici, e 1500 studenti. Le statuette di bronzo, realizzate dall´artista Michele Schiavne, sono andate a Roccotruncellito, per il miglior testo d´autore, la sezione migliore attore non protagonista. Gli altri protagonisti che hanno ricevuto l´ambito riconoscimento sono: Franco Burgi di Talia Teatro, Nicola Bonsanti, della compagnia Sipario, Angela Pietricola del Centro di cultura Teatrale Skenè. Ancora, Rosanna Tremamunno di Sipario Aragonese,lello Chiacchio di Skenè, Antonio Montemurro di Talìa Teatroi, , Rosa Asmundo di dei "Senza Teatro", mentre il premio del pubblico è andato alla Compagnia "Crypta Folk" e per la miglior regia Marco Bileddo. Tra i commenti positivi quello dell´assessore provinciale Giuseppe Digilio: " possiamo dire che il progetto di Teatriamo ha colpito nel segno. Davvero un risultato straordinario in termini di partecipazione del pubblico, che con entusiasmo e trasporto ha premiato l’impegno e il talento delle compagnie teatrali in gara”. . . |
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AL VIA IL CONCORSO PER LA 5A EDIZIONE DEL PREMIO BINDI CONCORSO PER CANTAUTORI E MUSICISTI COMPOSITORI |
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S. Margherita Ligure, 17 marzo 2009 - È on line il bando di concorso della quinta edizione del Premio Bindi di Santa Margherita Ligure (Ge), l´evento/concorso di canzone d´autore intitolato all´indimenticato cantautore genovese e rivolto a talenti italiani emergenti. Le prime tre edizioni del Premio, giunto ormai ad una ampia risonanza nazionale, sono state vinte da Lomè (2005), Federico Sirianni (2006), Chiara Morucci (2007) e Paola Angeli (2008). Il concorso è suddiviso in due categorie: sezione "Cantautori" e sezione "Musicisti compositori". Fra tutti gli iscritti, una commissione guidata da Giorgio Calabrese selezionerà dieci artisti (5 per la sezione "Cantautori" e 5 per la sezione "Musicisti compositori") che si esibiranno nelle finali dell’10 e 11 luglio presso l´Anfiteatro sulla passeggiata a mare di Santa Margherita Ligure, di fronte ad una prestigiosa giuria composta da musicisti, giornalisti e addetti ai lavori. Al 1° Classificato verrà consegnata una targa di riconoscimento e una borsa di studio di € 3. 000. Saranno premiati anche il miglior testo e la miglior musica con targa di riconoscimento. L’iscrizione è gratuita, il termine di iscrizione è il 31 maggio 2009. La domanda dovrà essere spedita a: Premio Bindi c/o Associazione Culturale Le Muse Novae – Via Vinelli 34/3 –16043 Chiavari (Ge). Il bando completo è disponibile on-line sui siti www. Premiobindi. Com e www. Lemusenovae. It Il concorso è indetto dal Comune di Santa Margherita Ligure e realizzato dall´Associazione Culturale Le Muse Novae di Chiavari con il contributo della Regione Liguria e della Provincia di Genova. Il Premio Bindi si articolerà in tre giornate (dal 10 al 12 luglio) e oltre al concorso ospiterà durante le serate grandi esponenti della canzone d’autore italiana. Premio Bindi 2009 Concorso per Cantautori e Musicisti Compositori 1)Soggetto proponente - Il concorso viene indetto dal Comune di Santa Margherita Ligure La realizzazione è affidata all’Associazione Culturale Le Muse Novae di Chiavari. 2) Il Premio Bindi è aperto ai musicisti e compositori di testi di nazionalità italiana. 3) Il concorso è suddiviso in due categorie: sezione Cantautori e sezione Musicisti Compositori. 3) L’iscrizione al concorso è gratuita. Il termine di iscrizione è stabilito entro e non oltre il giorno 31 maggio 2009. La domanda dovrà essere spedita a: Premio Bindi c/o Associazione Culturale Le Muse Novae – Via Vinelli 34/3 –16043 Chiavari (Ge)). Farà fede il timbro postale. Non si risponde del materiale non pervenuto a causa di disguidi postali. 4) Per l’iscrizione ogni artista dovrà far pervenire una domanda in carta semplice con allegata la seguente documentazione: specifica della categoria a cui s’intende candidarsi (sezione Cantautori o sezione Musicisti Compositori) - biografia - composizione del gruppo in caso di Band Cantautorale per la sezione Cantautori - demo (Mc o Cd) contenente due brani inediti - testi scritti rigorosamente in lingua italiana che verranno presentati al concorso - 1 foto - scheda tecnica (intesa come esigenze tecniche ai fini dell’esibizione”live” nel caso si rientrasse nel numero dei dodici finalisti) - dati anagrafici dell’artista/responsabile con recapiti telefonici ed e-mail - eventuale sito internet. 5) Le spese di viaggio e di soggiorno sono a carico dei partecipanti, che potranno, comunque, godere di particolari agevolazioni fruendo degli esercizi alberghieri convenzionati. Per informazioni più specifiche in merito, ci si relazionerà con l’organizzazione. 6) Tutte le iscrizione ricevute entro il limite di tempo fissato verranno vagliate da una apposita commissione. Verranno ammessi 10 artisti: 5 finalisti per la sezione Cantautori e 5 finalisti per la sezione Musicisti Compositori. Tuttavia, l’Organizzazione si riserva il diritto a modificarne la suddetta ripartizione. I criteri di selezione terranno conto del materiale pervenuto e della qualità dello stesso. Sia per la preselezione, sia per i prescelti in sede di spettacolo, i partecipanti prendono atto dell’inappellabile giudizio degli Osservatori e degli Esperti dell’Organizzazione. 7) I partecipanti ammessi alla selezione finale del Premio Bindi con esibizione” live”, saranno avvisati tramite raccomandata con ricevuta di ritorno entro e non oltre il 15 giugno 2009. Il criterio di selezione dei 10 finalisti si baserà sulla preparazione strumentale e compositiva del partecipante. Sarà privilegiato come strumento il pianoforte, essendo stato lo stesso Bindi un pianista. 8) La partecipazione al Premio Bindi sottintende l’accettazione completa ed incondizionata del presente regolamento. 9) Il materiale da proporre all’Organizzazione e che verrà sottoposto alla valutazione della commissione preposta, dovrà essere composto da due brani inediti. Per la Sezione Cantautori, gli osservatori riserveranno attenzione non solo alla qualità musicale, ma anche al contenuto letterario, poetico e originale delle canzoni (si richiede di allegare i testi dei due brani) ; per quanto concerne la sezione Musicisti Compositori, gli osservatori riserveranno attenzione alla qualità musicale, alla melodia, all’arrangiamento e all’esecuzione dei brani. 10) Durante le serate conclusive del Premio Bindi i partecipanti si esibiranno con accompagnamento” live”: infatti, l’organizzazione mette a disposizione un quartetto composto da pianoforte/tastiere, basso/contrabbasso, batteria/percussioni, fiati (sax,clarino, flauti). Il partecipante dovrà far pervenire all’organizzazione le partiture per gli strumenti sopra elencati almeno 15 gg prima dalla propria esibizione. Per quanto riguarda, il caso di Band Cantautorale, ovviamente il discorso decade e l’esibizione live sarà tenuta dalla formazione candidata che, comunque, potrà usufruire degli strumentisti messi a disposizione dall’Organizzazione qualora ve ne fosse la necessità. 11) Il Premio Bindi si svolgerà nei giorni 10 e 11 luglio 2009. Vi saranno due serate di selezione”live” dei 10 finalisti: la prima serata i finalisti dovranno esibirsi con un brano di Umberto Bindi assegnato dalla Commissione; la seconda e ultima serata, i finalisti si esibiranno con il brano di propria composizione ammesso al concorso e sarà decretato il vincitore dell’edizione 2009. Per quanto concerne il brano di Umberto Bindi, l’esecuzione prevista per la sezione Musicisti Compositori sarà in versione strumentale. 12) I premi sono i seguenti: 1° Classificato – Targa di riconoscimento e borsa di studio di € 3. 000 - Targa di riconoscimento come “miglior testo” - Targa di riconoscimento come “miglior musica” 13) Per ulteriori informazioni contattare: www. Premiobindi. Com . |
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CONCERTO PER IPHONE, NUOVA PROPOSTA DEL PIANISTA JAZZ TEO CIAVARELLA E DEL SUO GRUPPO FORMATO DA STRAORDINARI MUSICISTI. |
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Ferrara, 17 marzo 2009 - Concerto per iPhone, pianoforte, sax, percussioni , batteria e contrabbasso. E’ questa l’originale e interessante proposta del pianista Teo Ciaverella che, martedì 17 marzo, alle ore 21,00, suonerà insieme a Stefano Scippa, sax; Flavio Piscopo, percussioni, Felice Del Gaudio, contrabbasso, Lele Barbieri, batteria, al Circolo Endas La Mela, in via Modena 183/a, a Ferrara. Al termine del concerto la musica proseguirà con la jam session degli allievi del Triennio jazz del Conservatorio G. Frescobaldi, di cui Teo Ciavarella, apprezzato pianista della scena musicale italiana, è docente. Il concerto, al quale il Tg 24 di Sky ha dato ampio risalto, sarà l’occasione per scoprire le doti semi segrete dell’iPhone, uno dei più diffusi telefoni multimediali. Il device è infatti capace di originare un campionario di suoni e un mix di strumenti musicali digitali paragonabili a quelli di un sofisticato sintetizzatore, che Ciavarella ha saputo affiancare agli strumenti classici con la creatività del compositore. Docente di jazz ai conservatori di Bologna e Ferrara, Teo Ciavarella, dà al concerto il taglio di una performance live in cui l’iphone interagisce con gli altri strumenti musicali creando piacevoli atmosfere ambient attraversate da una raffinata improvvisazione. Il maestro, oltre ad insegnare pratica pianistica, vanta una serie di collaborazioni prestigiose con jazzisti di fama internazionale tra quali Jerry Mulligan, Eddie Gomez, Antonello Salis, Paolo Fresu, Hengel Gualdi e molti altri ancora. Ha collaborato con attori come Piera degli Esposti, Enzo Moscato, preso parte ai tour di artisti quali Lucio Dalla, Renzo Arbore, Pupi Avati, Claudio Baglioni, Paolo Conte, Vinicio Capossela e scritto musiche originali per spettacoli di Paolo Rossi (Milanon Milanin - Canzonacce), Antonio Albanese (Psicoparty) e Enrico Bartolino (Lampi Accecanti di ovvietà). Ciavarella, da musicista e sperimentatore, ama sconfinare e interagire con le differenti espressioni artistiche, lo dimostra la sua variegata esperienza professionale, che lo ha visto tra l’altro ospite fisso del varietà Mai dire Goal negli anni di esordio del fortunato trio comico Aldo Giovanni e Giacomo e ospite di prestigiosi festival jazz in Italia e all’estero. Ha al suo attivo più di 50 Cd, di cui tre come leader, di cui vorremmo sottolineare “Prendiamoci una pausa” con Paolo Fresu, Cheryl Porter e Hengel Gualdi. . |
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