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Notiziario Marketpress di Mercoledì 22 Aprile 2009
SICUREZZA ALIMENTARE, VERSO IL VERTICE MONDIALE DI DAKAR INIZIATO IERI A BRUXELLES IL CAMMINO PER INIZIATIVA DI CRPM E FOGAR LE REGIONI DEL MONDO SI MOBILITANO NELLA LOTTA CONTRO LA FAME  
 
 E’ Cominciato ieri a Bruxelles il cammino che porterà al vertice delle Regioni del mondo sulla sicurezza alimentare, in programma a Dakar il 18 e 19 gennaio 2010, per iniziativa della Conferenza delle regioni periferiche marittime d’Europa (Crpm) e del Forum mondiale delle associazioni di regioni (Fogar), dopo i rispettivi pronunciamenti in tal senso di Tangeri nel 2008 e di Aarhus nel gennaio 2009. Il Vertice sulla sicurezza alimentare, sostenuto dalle autorità senegalesi, dalla Fao e dal Pnud (Programma Onu per lo sviluppo), dalla direzione generale dello sviluppo della Commissione europea e dal ministero francese degli affari esteri ed europei, si svolgerà grazie all’invito del presidente della repubblica del Senegal M. Wade. Presso la sede di Bruxelles della Crpm, si è tenuto oggi il primo incontro del comitato organizzatore del Vertice, al quale sono intervenuti il presidente della Regione Toscana, nella sua doppia veste di presidente di Fogar e di Crpm, e il ministro della cooperazione decentrata del Senegal Abdourahim Agne. Il presidente della Toscana ha ricordato che sono trascorsi oltre 10 anni dall’impegno assunto al vertice mondiale dell’alimentazione di dimezzare il numero delle persone sottoalimentate entro il 2015, ma i progressi sono stati finora deludenti e la situazione resta critica. Circa un miliardo di persone soffre la fame in forma cronica e la situazione rischia di aggravarsi ulteriormente a causa della crisi economica, dei cambiamenti climatici, dell’esplosione demografica e dell’assottigliamento delle risorse naturali ed energetiche. Da qui l’impegno delle regioni del mondo e dell’Europa, che hanno deciso di mobilitarsi per cercare di contribuire alla lotta contro la fame nel mondo, a fianco e a supporto degli sforzi degli Stati e delle organizzazioni internazionali. A Dakar, ha detto ancora il presidente della Toscana, verrà siglato un accordo di cooperazione tra la Fao e le due organizzazioni regionali. Obiettivo del vertice sarà quello di aprire una riflessione delle regioni del mondo sulla sicurezza alimentare e di proporre insieme soluzioni innovative per lottare contro l’insicurezza alimentare. Le Regioni, come ha ricordato il presidente toscano, possono agire rapidamente per trasformare la moltitudine di azioni e di progetti esistenti in un intervento coordinato capace di rispondere ai bisogni immediati e di avviare la messa in opera di soluzioni a lungo termine. Il vertice di Dakar offrirà anche l’opportunità di sviluppare partenariati operativi e politici da un lato tra soggetti finanziatori e regioni, dall’altro tra le stesse regioni, per lottare contro l’insicurezza alimentare che colpisce l’insieme delle popolazioni del mondo. .  
   
   
ANCHE I GRANCHI PROVANO DOLORE, DIMOSTRA UNO STUDIO  
 
Volete mangiare un granchio stasera? Magari ci penserete due volte prima di buttarlo nell´acqua bollente. Una nuova ricerca mostra che i granchi non solo provano dolore, ma ricordano d´averlo provato. Il Professor Robert W. Elwood della Queen´s University Belfast (Qub) (Irlanda del Nord) afferma che il lavoro evidenzia la necessità di studiare i sistemi di preparazione dei crostacei utilizzati nelle industrie alimentari. I risultati dello studio sono stati recentemente pubblicati nella rivista Animal Behaviour. I coautori Professor Elwood e Mirjam Appel della School of Biological Sciences (Qub) hanno studiato le reazioni dei paguri a piccole scariche elettriche. Poiché non possiedono un guscio proprio, i paguri occupano le conchiglie vuote di altri molluschi. L´obiettivo dell´esperimento era somministrare una scossa appena al di sotto della soglia che fa uscire i paguri dalle loro conchiglie, allo scopo di stabilire cosa sarebbe successo quando veniva loro proposta una conchiglia nuova. I ricercatori hanno attaccato dei fili ai gusci e somministrato piccole scariche all´addome di alcuni dei paguri all´interno di essi. I paguri che sono usciti dai gusci erano quelli che avevano ricevuto la scarica elettrica, segnalando che l´esperienza era stata sgradevole. Secondo i ricercatori, il risultato indica che questa risposta non è un semplice riflesso, ma che si verifica un´elaborazione neuronale centrale. Va notato che il paguro può essere schizzinoso quanto alla specie di conchiglia che decide di occupare. I risultati dell´esperimento suggeriscono che i paguri tendono ad abbandonare i gusci che apprezzano di meno. I risultati suggeriscono anche che i granchi che hanno subito le scariche elettriche, ma hanno preferito restare dov´erano, sembravano avere memoria dell´esperienza quando veniva loro presentata una nuova conchiglia. I ricercatori hanno visto che, a paragone dei granchi che non avevano ricevuto le scariche, si spostavano rapidamente verso la nuova conchiglia e la ispezionavano. "Si è discusso a lungo se i crostacei, tra cui granchi, gamberi e aragoste, avvertano dolore", ha sottolineato il Professor Elwood. "Da una ricerca precedente sappiamo che possono sentire gli stimoli nocivi e allontanarsi dalla loro fonte, ma potrebbe anche essere un semplice riflesso, senza quella sensazione profonda di sgradevolezza che associamo al dolore", ha aggiunto. "Questa ricerca dimostra che non è un semplice riflesso, ma che i granchi subordinano il loro bisogno di una conchiglia di qualità alla necessità di evitare uno stimolo sgradevole. Simili compromessi sono osservati nei vertebrati, in cui la risposta al dolore è controllata relativamente ad altre esigenze". Il Professor Elwood ha fatto l´esempio delle persone che possono tenere in mano un piatto bollente, ma pieno di cibo, che però non esiteranno a lasciar cadere un piatto vuoto. Queste risposte dimostrano che, quando reagiscono al dolore, gli uomini considerano differenti requisiti motivazionali. "Subordinazioni di questo tipo non erano state precedentemente dimostrate nei crostacei", ha detto il ricercatore della Qub. "I risultati sono coerenti con l´ipotesi che questi animali provino dolore". Nella ricerca precedente, il Professor Elwood aveva scoperto che quando alle antenne dei gamberi viene applicato acido acetico, questi si sfregano a lungo, ma lo sfregamento viene ridotto quando vengono trattati con un anestetico locale. La principale differenza, tuttavia, sta nel fatto che i crostacei utilizzati nelle industrie ittica e alimentare sono pochissimo protetti, principalmente perché si pensa che non sentano dolore. "Occorre portare avanti la ricerca in questo campo, in cui esiste probabilmente un problema rilevante e tuttavia ignorato. È stata proposta una legge per proteggere i crostacei, ma riguarderà probabilmente solo la ricerca scientifica", ha sottolineato il Professor Elwood. "Nel caso dei vertebrati ci viene chiesto di eccedere in cautele, ed io penso che sia questo l´approccio da adottare con questi crostacei". Per maggiori informazioni: Animal Behaviour: http://www. Elsevier. Com/wps/product/cws_home/622782 Queen´s University Belfast http://www. Qub. Ac. Uk/ .  
   
   
SEMINARIO SULLE FUTURE SFIDE NEL CAMPO DELLA CUCINA PROFESSIONALE  
 
Il 13 e 14 maggio si svolgerà a Mikkeli (Finlandia) un seminario internazionale sulle future sfide nel campo della cucina professionale. Il seminario, destinato a ricercatori, sviluppatori, insegnanti, professionisti, studenti e altri operatori del campo della cucina professionale (ristoranti, catering, servizi di ristorazione pubblici e privati, ecc. ), offrirà ai partecipanti una piattaforma per le discussioni e lo scambio di opinioni ed esperienze. Il seminario è organizzato dalla Mikkeli University of Applied Sciences. L´università, specializzata nella ricerca e sviluppo di sistemi tecnologici d´informazione per la cucina professionale, si occupa di formazione per i professionisti dei servizi di ristorazione. Per maggiori informazioni: http://www. Mamk. Fi/future/ .  
   
   
WORKSHOP SULLA CONTAMINAZIONE DA CRIPTOSPORIDIO DELLE ACQUE SUPERFICIALI  
 
Dal 3 al 5 giugno, il progetto Cryptonet (´Cryptosporidiosis network Ireland: development of skills and knowledge to predict cryptosporidiosis risk in catchment water´), finanziato dall´Ue, organizza a Dublino (Irlanda) un workshop in tre parti sulla contaminazione da cryptosporidium spp. Delle acque superficiali. Un workshop pratico di una giornata si occuperà delle tecniche molecolari e della valutazione dei rischi della contaminazione da criptosporidio da fonti agricole. Un workshop di due giorni, dedicato alle tecniche molecolari, tratterà l´estrazione del Dna da matrici ambientali complesse e il rilevamento in tempo reale del cryptosporidium spp. Con le tecniche qPcr (quantitative polymerase chain reaction). In parallelo al workshop, il 3 giugno si svolgerà un simposio di una giornata che discuterà le metodologie d´identificazione molecolare del cryptosporidium spp. E la valutazione del rischio microbico. La criptosporidiosi è una malattia da parassiti che colpisce l´intestino dei mammiferi attraverso materiale contaminato, come terra, acqua, alimenti crudi o a loro volta contaminati. Per maggiori informazioni: http://www. Cryptonet. Ie/workshop09. Html .  
   
   
PROGRAMMA REGIONALE PIEMONTESE PER LA MECCANIZZAZIONE 2009: 2.250.000 EURO PER L´ACQUISTO DELLE MACCHINE AGRICOLE  
 
La Regione Piemonte ha incrementato le risorse destinate alle aziende che intendano acquistare o sostituire macchine e attrezzature agricole: sul programma triennale per la meccanizzazione, avviato nel 2008 con un primo stanziamento pari a 2 milioni di euro, le risorse per il 2009 sono state incrementate a 2 milioni 250 mila euro. Inoltre è stata aumentata, rispetto all’anno scorso, la misura percentuale del contributo regionale: il sostegno finanziario alle aziende consiste infatti in un concorso negli interessi su prestiti quinquennali attivati dalle aziende stesse. Per le imprese di pianura e di collina il contributo è stato elevato al 60% (rispetto al 50% precedentemente fissato) del tasso di riferimento vigente alla data di presentazione della domanda; per le imprese in zona montana il contributo è incrementato fino a un punto percentuale. Nel caso in cui almeno il 50% del prestito sia assistito da garanzia prestata da Confidi, il contributo negli interessi è incrementato di 0,60 punti percentuali, con un evidente vantaggio rispetto al 2008 dove lo stesso valore veniva sottratto al contributo in assenza di garanzia. Per la tranche 2009 i bandi di finanziamento saranno emanati dalle singole Province, cui spetta la gestione operativa del programma: tutte le Province dovranno emanare un bando con apertura delle domande nel periodo dal 1 giugno al 31 luglio 2009. Il programma di meccanizzazione è stato varato per integrare gli interventi non contemplati nel Psr, che prevede finanziamenti per l’acquisto di macchine solo in relazione a piani di miglioramento aziendale o di insediamento giovani. Raccogliendo così sollecitazioni provenienti dal mondo agricolo, anche in seguito all’esaurimento delle risorse sulla Legge “Sabatini” (legge 1329/65), ampiamente utilizzata in passato per l’acquisto di macchine, l’Assessore all’Agricoltura ha valutato l’opportunità di sostenere le aziende in una importante azione di ammodernamento, che offre garanzie anche in termini di qualità e sicurezza sul lavoro. Tabella. I dati sull’istruttoria delle domande 2008 (in corso).
Acquisto macchine ed attrezzature agricole
Provincia Domande pervenute Domande ammesse Spesa ammessa Contributo concesso
Al 72 58 3. 274. 533 227. 089
At 37 28 1. 355. 985 105. 226
Bi 7 7 431. 045 29. 012
Cn 150 132 7. 453. 191 563. 660
No 25 15 899. 590 63. 606
To 46 33 2. 278. 653 158. 572
Vco 4 3 137. 000 13. 328
Vc 31 27 1. 242. 500 84. 056
Totale 372 (*) 303 17. 072. 497 1. 244. 549
(*) la fase di istruttoria delle domande è ancora in corso. Questa è la situazione al 21/04/2009. .
 
   
   
METAPONTINO, AL VIA L’ITER MARCHIO IGP PER CINQUE PRODOTTI  
 
E’ pronta la documentazione necessaria per avviare le procedure dirette al riconoscimento del marchio Igp (Indicazione geografica protetta) per cinque prodotti ortofrutticoli del Metapontino: la fragola, la clementina, l’albicocca, la pesca e nettarina. Il lavoro svolto finora, le motivazioni e le ripercussioni sul territorio della prestigiosa denominazione sono stati presentati questa mattina nel corso di una conferenza stampa, alla quale hanno partecipato l’assessore all’Agricoltura, Vincenzo Viti, il presidente del Distretto Agroalimentare del Metapontino, Salvatore Martelli, i presidenti dei Comitati produttori per le Clementine e l’Albicocca, Giuseppe Abbatepaolo e Giuseppe Dimatteo, e il direttore della Coldiretti, Giuseppe Brillante. Nei prossimi giorni la documentazione sarà trasmessa anche al ministero delle Politiche agricole e forestali. Il termine Indicazione geografica protetta indica un marchio di origine che viene attribuito a quei prodotti agricoli e alimentari per i quali una determinata qualità, la reputazione o un’altra caratteristica dipende dall’origine geografica. Altro requisito è che almeno una fase del processo produttivo deve avvenire nell’area interessata. Chi produce Igp, inoltre, deve attenersi alle rigide regole produttive stabilite nel disciplinare di produzione, e il rispetto di tali regole è garantito da un organismo di controllo. “Il Metapontino – ha dichiarato Viti – ancora una volta si qualifica come area di eccellenza. La richiesta per le Igp, che non è sigla senza significato ma rappresenta, invece, un mondo dinamico e vivace, è il segno di un territorio che cresce, si qualifica e si propone per la concretezza dei risultati e la qualità dei suoi prodotti”. Questa iniziativa si pone in un contesto più ampio di progettualità del comparto agroalimentare lucano, attualmente interessato da tre grandi possibili investimenti sui quali la Regione sta sviluppando attente valutazioni e interlocuzioni: con Orogel e Confcooperative per il settore dei surgelati, con la Pfanner e l’Alpenfrucht, che ha rilevato l’ex stabilimento agroindustriale Allione di Policoro, per l’attivazione di una filiera diretta alla produzione di succhi di frutta e con il gruppo emiliano Amadori per un consistente progetto nella suinicoltura. Martelli, invece, si è soffermato sulle politiche di programmazione territoriali. “E’ fondamentale – ha sottolineato – la valorizzazione dei prodotti di eccellenza dell’area attraverso, appunto, il riconoscimento di marchi, come l’Igp. Il distretto si è impegnato in questa direzione, sollecitando e sostenendo la costituzione di comitati e di associazioni. Questo per dare impulso a quella che è l’origine dei nostri prodotti, che seguono rigidamente i disciplinari di produzione a garanzia della sicurezza alimentare per il consumatore”. “Grazie a questa operazione – ha aggiunto Brillante – si recupera un percorso di valorizzazione dei prodotti di qualità, che stanno suscitando interesse dei mercati. Proprio domani sera, si parlerà delle fragole del Metapontino nella trasmissione Geo&geo in onda su Rai 3. La prima di una serie di attività per far maggiormente conoscere e apprezzare le nostre produzioni di pregio”. Anche Abbatepaolo e Dimatteo hanno sottolineato il binomio certificazione-sicurezza alimentare, valore aggiunto non trascurabile per il territorio, i produttori e i consumatori. .  
   
   
PIANO SVILUPPO RURALE: APERTI BANDI 2009, FINANZIAMENTI PER AGRICOLTORI UMBRI  
 
Perugia – Scadranno il 15 maggio i termini per richiedere gli indennizzi e i contributi per l’annualità 2009 previsti dal Piano di Sviluppo rurale dell’Umbria 2007/2013. A fare domanda, sulla base delle misure 211, 212, 214 e 215, potranno essere gli agricoltori di zone montane e di aree svantaggiate non montane dell’Umbria, le aziende e gli imprenditori agricoli che si interessano di agricoltura integrata e biologica, di specie animali a rischio, di allevamento di razze suine all’aperto e del miglioramento dei metodi per allevare suini e bovini. Più in particolare, le Misure 211 e 212 (che hanno l’obiettivo di compensare gli agricoltori della perdita di reddito e dei costi aggiuntivi dovuti agli svantaggi naturali), vogliono contribuire alla tutela delle risorse naturali disponibili, mantenere e promuovere metodi di produzione agricola rispettosi dell´ambiente, favorire la permanenza della popolazione rurale, garantire un utilizzo continuato delle superfici agricole e favorire una zootecnia attuata con metodi estensivi. Per la prima Misura sono previsti aiuti di 200 euro ad ettaro di “Sau” (Superficie agricola utilizzata) destinato a colture annuali arboree specializzate e di 120 euro per ogni ettaro di “Sau” riservato ad altri usi dei terreni, come pascoli, prati permanenti e altre colture arboree non specializzate. Per la seconda Misura sono previsti, invece, contributi di 100 euro ad ettaro per le colture annuali o specializzate e 60 per un uso diverso dei terreni. Entrambi i bandi sono rivolti ad agricoltori, singoli o associati, a enti pubblici o di diritto pubblico che gestiscono a titolo esclusivo terreni agricoli in qualità di proprietari, usufruttuari o affittuari. La Misura 214, relativa ai pagamenti agroambientali, intende al contrario proseguire il processo di sensibilizzazione degli agricoltori verso i temi dell’ambiente e della salvaguardia delle risorse, attraverso alcune azioni come la tutela qualitativa e quantitativa delle risorse idriche, la conservazione della biodiversità, la mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici e la difesa del suolo. Gli aiuti oggetto del bando riguardano l’introduzione e/o il mantenimento di metodi di produzione integrata a minore impatto ambientale attraverso la razionalizzazione, la riduzione e l’ottimizzazione dell’impiego di fattori produttivi, soprattutto chimici, con effetti positivi sull’ambiente e sulla salute di operatori e consumatori. Non mancano sostegni per incentivare l’introduzione di metodi di produzione biologica e per la salvaguardia delle razze animali a rischio di abbandono. I contributi per i metodi di produzione integrata sono di 350 euro ad ettaro per le colture ortive, di 500 per quelle ortive con tecnica irrigua a goccia, e di una cifra che va dai 170 ai 120 euro per i seminativi e il tabacco “bright”, di 350 euro per il “tabacco “bright” e il mais coltivati con tecnica irrigua a goccia, mentre per la vite e i fruttiferi sono previste somme che oscillano dai 480 ai 215 euro ad ettaro. Per quanto riguarda la produzione biologica, i finanziamenti saranno corrisposti sulla base degli ettari oggetto di coltivazione e delle colture praticate nell’ambito dei seguenti limiti: cereali e oleaginose da 150 a 216 euro; tabacco con sistema di irrigazione a goccia da 410 a 426 euro; mais da 140 a 180 euro; mais con sistema di irrigazione a goccia 500 euro; leguminose da granella da 140 a 180 euro; vite e fruttiferi da 500 a 720 euro; olivo dal 270 a 525 euro. La tutela delle razze animali a rischio di abbandono riguarda la “sovrassisana” e l’“appenninica” (ovini), il cavallo agricolo italiano da tiro pesante rapido, il cavallo maremmano, il cavallo murgese, l’asino sardo e l’asino di Martinafranca per gli equidi, la “cinta” senese (suini) e la “girgentana” per i caprini. I contributi sono di 130 euro per gli ovicaprini, di 125 per gli equini e di 120 per suini. A richiederli possono essere gli imprenditori e gli enti pubblici o di diritto privato limitatamente ai terreni gestiti direttamente. La Misura 215, infine, è volta a migliorare le condizioni di igiene e benessere degli animali nelle aziende zootecniche suinicole e di bovini attraverso il finanziamento di azioni che introducano metodi di allevamento all’aperto per i suini e all’adozione di tecniche estensive con libertà di pascolamento delle mandrie, con lo svezzamento naturale dei vitelli, per l’allevamento bovino con la linea vacca-vitello. Destinatari degli aiuti sono gli imprenditori che si impegnano ad introdurre e mantenere per almeno 5 anni uno o entrambi i metodi di allevamento previsti. L’importo dei premi è di 250 euro a capo (per ciascun anno) per la prima azione e di 120 per la seconda. Per ulteriori informazioni consultare il sito della Regione Umbria (www. Regione. Umbria. It) alla voce “Bandi”. Le domande vanno formulate via internet utilizzando i modelli messi a disposizione da Agea, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura, sul portale www. Sian. It. .  
   
   
CACCIA E PESCA INCONTRO TRA LA REGIONE SARDEGNA E I PESCATORI DI SANTA GILLA  
 
Cagliari - Il Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e l´Assessore dell´Industria, Andreina Farris, hanno incontrato ieri mattina i pescatori di Santa Gilla per discutere le problematiche riguardanti la laguna cagliaritana. Dopodomani la vertenza sarà affrontata in un vertice promosso dall´Assessore regionale dell´Agricoltura, Andrea Prato. "Santa Gilla - ha dichiarato - costituisce una ricchezza straordinaria che non possiamo più lasciare al suo destino". Nel recente incontro con il "Tavolo azzurro" il problema della laguna è stato manifestato dal responsabile regionale di Legapesca, Mariano Mocci, che ha evidenziato problemi di vigilanza e di inquinamento dello stagno. L´assessore Prato ha ribadito il pieno sostegno della Regione per il rilancio e la tutela ambientale di Santa Gilla, chiedendo nel contempo un Piano industriale per valorizzare al meglio questa risorsa, e per offrire opportunità di lavoro al maggior numero di famiglie. A tutt´oggi questo Piano non è ancora pervenuto, e l´incontro in calendario per giovedì costituirà l´occasione per accelerare la discussione sull´emergenza della laguna cagliaritana. .  
   
   
LE TIPICITÀ DEL VULTURE AL TURISMO TEDESCO  
 
Le aziende del Vulture hanno proposto agli operatori tedeschi in visita per la due giorni organizzata da Camera di Commercio, Provincia di Potenza e Distretto Agroindustriale del Vulture le tipicità del territorio lucano. L’ altro Ieri i primi colloqui con i produttori e un assaggio dei prodotti, ieri le visite aziendali per approfondire il contatto con un territorio vulcanico da sempre molto generoso dal punto di vista agroalimentare, che interessa gli importatori, ma potrebbe anche attrarre i turisti del gusto che dalla Germania vogliono scoprire qualcosa di nuovo. “Siamo alla ricerca delle novità - ha affermato Rose Marie Donhauser, giornalista e critica gastronomica specializzata nel settore turistico ed enogastronomico - da proporre a turisti esigenti ma pronti ad esplorare nuovi territori, nuovi sapori rispetto a quelli già noti”. .  
   
   
"ITINERARI E AGROALIMENTARE DI BASILICATA" FA TAPPA A ROMA  
 
Dopo il successo del “Tour Estate 2008”, patrocinato e sostenuto dall’Assessorato al Turismo della Provincia di Matera ed il buon riscontro di operatori e media ottenuto nello scorso mese di febbraio alla Bit di Milano, la rassegna itinerante ”Itinerari e Agroalimentare di Basilicata” sbarca a Roma, dove per fine maggio, la Basilicata sarà protagonista di una “One Day” dedicata alla sua cultura enogastronomica. Il programma generale, i video e la photogallery, della rassegna possono essere visionati sul portale di turismo ed enogastronomia all’indirizzo: www. Girovagandoinitalia. Com/itinerariedagroalimentaredibasilicata. Nell’occasione sara presentato il “Focaccia Day di Basilicata”, unitamente alle produzioni di prodotti da forno lucane. Vino Doc di Basilicata, olio extravergine di oliva, produzioni casearie lucane completeranno la kermesse. .  
   
   
PROGETTO PER STABILIMENTO AGROINDUSTRIALE A POLICORO  
 
Realizzare nuove linee di produzione di succhi di frutta, sviluppare l’indotto dell’agroindustria locale e ampliare il calendario di lavorazione delle produzioni ortofrutticole del Metapontino utilizzate. Sono alcuni dei punti del progetto di ristrutturazione e ammodernamento di un impianto per la trasformazione e la commercializzazione di prodotti ortofrutticoli che l’Alpenfrucht, di concerto con il Gruppo internazionale Pfanner, intende realizzare a Policoro. L’alpenfrucht che ha sede a Egna in provincia di Bolzano è un’impresa industriale che produce semilavorati di frutta coltivata essenzialmente nel Sud Italia con una notevole quota di esportazioni all’estero. Tre anni addietro la società ha rilevato l’ex stabilimento agroindustriale Allione di Policoro. Il progetto è stato analizzato nel corso di un incontro tenuto a Policoro tra l’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti, l’amministratore delegato della società Rudolf Bertolini, dirigenti del Dipartimento Agricoltura, ricercatori del Cnr e i tecnici che hanno elaborato il piano. “ Le società Alpenfrucht e Pfanner- ha affermato l’assessore Viti a margine dell’incontro- sono solide, in espansione e con esperienza pluriennale nel settore agroindustriale. Il progetto che si intende realizzare a Policoro oltre a garantire i fornitori, ossia i coltivatori dell’area, è teso a rafforzare lo stabilimento che già produce semilavorati con altre linee di produzione di succhi di frutta. L’idea, come si legge dalla documentazione presentata, risulta interessante se si considera il grande bacino di produzione della Fascia Jonico-metapontina ma anche della Val d’Agri. Interessanti – ha continuato Viti- risultano pure le valutazioni riferite alle strategie di espansione sui mercati sia dell’area Mediterranea sia dell’Ex Est europeo facilmente raggiungibili soprattutto dai vicini porti di Taranto e Bari. Tra gli obiettivi vi sono quelli di svincolare lo stabilimento dalla stagionalità coinvolgendo nella produzione anche le colture invernali, far diventare la struttura riferimento per l’area e il settore agricolo, rendere l’impianto produttivo, autonomo e redditizio per tutto l’anno. Il programma riguarda anche l’ammodernamento tecnologico e le tematiche della ricerca attraverso nuove varietà, in tale quadro si innesterebbe una collaborazione con il nascente Polo tecnologico del Biotecverde del Metapontino. L’investimento – ha concluso l’assessore Viti - andrebbe ad impiegare come parte pubblica le risorse residue del passato Programma operativo regionale”. Nei prossimi giorni sulla tematica si svolgerà un nuovo incontro presso la sede della Società Metapontum Agrobios di Metaponto. .  
   
   
MILANO: KEBAB, DE CORATO: “DA REGIONE LEGGE UTILE, MA COMUNE HA GIÀ ATTIVATO CONTROLLI RIGOROSI”  
 
“Il provvedimento della Regione che disciplina in modo più rigoroso il rispetto delle condizioni igienico-sanitarie per i negozi di kebab è uno strumento in più. Ma il Comune di Milano, attraverso la Polizia Locale, è già molto attento ai controlli come dimostra il recente sequestro di 5 tonnellate di carne scoperte in un magazzino abusivo della Bovisasca. Da questa settimana inoltre sono in corso ispezioni mirate del Nucleo tutela del consumatore della Polizia Municipale, in collaborazione con l’Asl Veterinaria, nei 350 kebab di Milano. Nei primi 3 mesi di attività congiunta il nucleo ha già effettuato in ristoranti e laboratori artigianali 80 controlli, 15 sequestri di merce per cattiva conservazione, denunciato 25 persone, di cui 16 per frode in commercio, ed elevato 270 verbali per violazione a norme igienico-sanitarie e 184 per altre violazioni”. Lo dichiara il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato in merito all’approvazione della nuova legge regionale sulle rivendite di kebab. .  
   
   
AIS: LE SEMENTI ORTICOLE, SETTORE LEADER IN ITALIA  
 
L’attività di moltiplicazione delle sementi ortive in Italia sembra non avere risentito degli effetti della crisi economica mondiale, confermandosi anche nel 2008 un settore di punta dell’attività sementiera nazionale riconosciuto a livello europeo e mondiale. Lo segnala l’Ais, associazione italiana sementi, rendendo noto che l’indagine consuntiva sulle produzioni realizzate nel 2008 ha evidenziato investimenti superiori ai 14. 000 ettari di colture portaseme. “Si tratta ancora una volta di un risultato importante, dovuto alla professionalità dei nostri operatori ed alla qualità delle produzioni realizzate, e che permette alle aziende sementiere italiane – sottolinea Roberto Romagnoli, presidente del gruppo sementi da orto dell’Ais – di primeggiare in Europa insieme a quelle francesi. In Italia si sono sviluppate delle aree molto qualificate per le moltiplicazioni sementiere orticole, oggi concentrate per oltre l’80% in due sole regioni, Emilia-romagna e Marche”. “Negli ultimi anni stiamo assistendo ad una buona crescita delle moltiplicazioni in alcune aree meridionali, come Puglia, Abruzzo e Molise, che hanno raggiunto il 15% delle superfici portaseme. La vocazione di questi ambienti – è il parere di Romagnoli – potrebbe essere maggiormente valorizzata qualora sostenuta da adeguate politiche di sviluppo, a livello di infrastrutture e discipline regionali”. La moltiplicazione delle sementi da orto in Italia alimenta un importante flusso di esportazioni, che nel 2007 ha superato i 50 milioni di euro, il 40% circa del totale nazionale. La professionalità, la specializzazione e gli investimenti necessari per le produzioni sementiere orticole di determinate specie, come ravanelli, cavoli e brassicacee, cicorie, lattughe e carote, hanno consentito ai moltiplicatori di superare in buona parte le oscillazioni dei prezzi che hanno ultimamente caratterizzato gli altri settori. Per il 2009 le prime stime evidenziano un ulteriore progresso delle moltiplicazioni di sementi da orto, cipolle e coriandolo in particolare, con quest’ultimo che raddoppia la superficie rispetto allo scorso anno e colloca oggi l’Italia nel ruolo di leader mondiale per questa specie. .  
   
   
PARCO DEL POLLINO, PARTE LA CACCIA AI CINGHIALI  
 
Parte la cattura dei Cinghiali prevista nell´ambito del Piano sperimentale adottato dal Parco Nazionale del Pollino per il contenimento della specie. E´ stato siglato stamani dal direttore dell´Ente, Filippo Aliquò il contratto per la cattura con la ditta "Valle delle Ginestre", di Tursi (Mt) che provvederà a fare le catture di circa 500 capi sotto la stretta sorveglianza del Corpo Forestale dello Stato. Il contratto, della durata di sei mesi, che non ha nessun costo per l´Ente, prevede la cattura in otto comuni del Parco, due in Basilicata e sei in Calabria. I capi che saranno catturati saranno destinati agli scopi dell´azienda, compatibili con quanto previsto dal Piano sperimentale. Intanto, l´Ente sta procedendo alla liquidazione dei danni da fauna selvatica, perlopiù dovuti proprio ai cinghiali, per l´anno 2008, danni che ammontano a circa 500mila euro. "Erano anni - ha dichiarato il presidente del Parco, Domenico Pappaterra - che l´Ente non liquidava i danni così velocemente data l´indisponibilità finanziaria esistente. Con la previsione in bilancio delle somme dovute siamo riusciti ad accelerare i tempi dell´indennizzo, ferma restando la volontà di riuscire a contenere all´origine i danni causati dai cinghiali". Le richieste da indennizzare per il 2008 sono circa 800, equamente divise tra i due versanti. .  
   
   
PROVINCIA DI ASTI: PAESAGGI VITIVINICOLI PER L´UNESCO  
 
 Lunedì 27 aprile alle 17, nella sala ipogea del Palazzo della Cassa di Risparmio di Asti in piazza Libertà, il Presidente della Provincia di Asti Maria Teresa Armosino e l’Assessore delegato al Progetto Unesco Annalisa Conti, insieme al Presidente della Cassa di Risparmio di Asti Aldo Pia, presenteranno il volume “La Provincia di Asti. Le immagini raccontano”. Il libro è uno strumento di accompagnamento al progetto di candidatura dei paesaggi vitivinicoli alla Lista del Patrimonio Mondiale Unesco. Il volume, edito dalla San Giorgio Editrice di Genova, tradotto anche in inglese, propone una panoramica dei vari aspetti che compongono il territorio della Provincia di Asti. La pubblicazione, realizzata in collaborazione e con il sostegno finanziario della Cassa di Risparmio di Asti, rientra nella campagna di promozione del sito “Paesaggi vitivinicoli tipici del Sud Piemonte” candidato alla Lista Unesco. La candidatura per la categoria “paesaggi culturali” è stata ufficialmente proposta dopo la firma dell’Intesa avvenuta l’11 febbraio 2008 tra le Province di Asti, Alessandria e Cuneo, il Ministero per i beni e le attività culturali – Direzione del Paesaggio e la Regione Piemonte. “Con questa candidatura – spiega il Presidente della Provincia di Asti Maria Teresa Armosino – si delinea la tendenza a tenere sempre più conto delle dimensioni culturali della prassi territoriale, con l’interazione tra cultura e natura e, in particolare per il paesaggio, dell’interazione tra il lavoro dell’uomo e la natura”. La Convenzione Internazionale Unesco del 16 novembre 1972 impegna le istituzioni pubbliche a comportamenti di tutela e di uso compatibile del Patrimonio riconosciuto di valore mondiale. La Convenzione Europea del paesaggio, adottata dal Consiglio d’Europa ed entrata in vigore nel 2003, individua il paesaggio come il complesso delle forme del territorio in cui sono percepite dalle comunità umane. “Conquistare il sigillo Unesco – dichiara Maria Teresa Armosino – significa potenziare la capacità di attrazione dell’Astigiano ed esportare il marchio di Asti nel mondo con il paesaggio vitivinicolo di qualità, la cultura, le tradizioni, la storia”. “La Cassa di Risparmio lavora da sempre a fianco delle istituzioni per la promozione del territorio ed è così anche in questo caso, perché il riconoscimento Unesco rappresenta uno strumento importante per la valorizzazione delle nostre terre e delle produzioni di qualità che le caratterizzano”, spiega il Presidente della Cassa di Risparmio S. P. A. Aldo Pia. “Per valorizzare il patrimonio culturale e soprattutto la cultura del vino – aggiunge Pia - occorre aprirsi ad esperienze internazionali, ad ampie collaborazioni, definendo un percorso unico dove convogliare energie e risorse. Bisogna assumere una nuova strategia collegando la cultura alle filiere del sistema produttivo”. Per la Presidente Armosino “occorre sviluppare strategie di marketing e di comunicazione, ma anche le politiche produttive e culturali dovranno essere ripensate in una doppia logica: territoriale e intersettoriale”. Il libro si apre con una sezione dedicata ai paesaggi vinicoli candidati all’Unesco. Seguendo il filo della storia si analizzano in sei sezioni, i beni culturali storici e architettonici presenti, le cantine storiche, le tradizioni, le manifestazioni e i musei. “La Provincia di Asti sta lavorando per realizzare il format di candidatura insieme alle Province di Alessandria, Cuneo, il Ministero e la Regione ed ha incaricato l’Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali per l’Innovazione (Siti) di predisporre il dossier e il Piano di Gestione – spiega l’Assessore delegato al Progetto Unesco Annalisa Conti - : si tratta di uno strumento che individua le scelte e gli indirizzi di tutela e valorizzazione in una politica paesaggistica atta alla gestione e pianificazione culturale e ambientale ed economica, perché occorre sempre più sviluppare un coordinamento tra enti pubblici e categorie imprenditoriali”. .  
   
   
BASILICATA: FISSATI CRITERI PER ISTITUZIONE ENOTECA REGIONALE  
 
Forte vocazione alla vitivinicoltura del territorio, presenza di importanti emergenze culturali e paesaggistiche, piena multifunzionalità dell’agricoltura dell’area. Sono i criteri che l’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti, intende seguire per la scelta dell’area che ospiterà l’enoteca regionale e le sue sedi decentrate. L’argomento è stato discusso l’altro ieri sera a Venosa in un primo incontro territoriale presieduto dallo stesso Viti al quale hanno preso parte il presidente della Commissione consiliare Iii°, Franco Mollica, e i sindaci e rappresentanti comunali di Maschito, Lavello, Ginestra, Rionero, Barile, Melfi, Ripacandida, Genzano e Venosa. Nel corso della riunione sono state presentati e discusse le bozze dello statuto e del regolamento generale della nascente Struttura, istituita con legge regionale n. 13 del 1 luglio 2008, elaborate dagli Uffici del Dipartimento Agricoltura, “L’enoteca regionale lucana- ha spiegato l’assessore Viti- persegue scopi che vanno dalla valorizzazione dell’immagine dei vini di qualità, alla promozione di manifestazioni e materiale divulgativo, alla creazione di opportune sinergie tra i vini e i prodotti agroalimentari di qualità, all’incoraggiamento di contatti fra le aziende e gli operatori commerciali. E’ una struttura fondamentale per lo sviluppo del comparto e nelle scelte da seguire nella ubicazione della sede centrale e di quelle periferiche- ha continuato l’esponente del Governo lucano- non si potrà sicuramente prescindere dall’Area del Vulture dove si produce il prestigioso Aglianico del Vulture Doc, ma anche dal Materano e dalla Val D’agri che con le loro Doc stanno rapidamente imponendosi sui mercati”. Nel suo intervento il presidente della Commissione regionale Attività produttive, Franco Mollica, ha evidenziato la necessità di coinvolgere nelle scelte anche gli imprenditori vinicoli “direttamente interessati alla nascita della Struttura e che dovranno svolgere il proprio responsabile ruolo nella gestione della stessa”. Mollica ha quindi esortato i sindaci a velocizzare la decisione di individuazione delle sedi in modo da poter dare vita all’enoteca dal prossimo anno e poter così usufruire dei fondi regionali e statali a disposizione. A tal proposito l’assessore Viti ha reso noto che nei giorni scorsi il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, tramite la propria società Buonitalia, nell’ambito della costituenda rete delle enoteche regionali ha assegnato alla Basilicata 198mila euro che si aggiungono ai 200mila disponibili per gli anni 2008-2009 da parte della Regione Basilicata. Il prossimo incontro del Comitato dei sindaci, che hanno preso l’impegno di elaborare un documento con alcune proposte, si riunirà ai primi di maggio a Lavello. .