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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 17 Giugno 2009 |
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Politica |
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PARLAMENTO EUROPEO: RIPRENDONO LE ATTIVITÀ IN AULA |
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Bruxelles, 17 giugno 2009 - Il Parlamento riprende a poco a poco le sue attività. E anche il sito torna pian piano alla normalità, dopo la febbrile attività pre-elettorale. Questa settimana vi parleremo fra l´altro di efficienza energetica, della mappa politica del nuovo Parlamento, e seguiremo da vicino per voi l´arrivo dei nuovi deputati. Lunedì - Iniziamo la settimana con un importante dossier che verrà concluso nei primi mesi dal nuovo Parlamento: il pacchetto ´efficienza energetica´. Poi annunciamo i film pre-selezionati per il Premio ´Lux´ per il cinema europeo. Martedì pubblicheremo la foto più bella fra quelle che ci avete mandato sul giorno delle elezioni, e poi una nota sui bandi del Parlamento. Mercoledì a voi la parola, con il dibattito sulle nuove formazioni possibili in seno al Parlamento, la distribuzione dei ruoli e delle cariche, e il ´toto-Parlamento´ prima delle nomine ufficiali. Giovedì riflettori puntati sulle ´new entries´: le impressioni e i buoni propositi dei neo-eletti. Venerdì finiamo la settimana volando in Svezia: cosa fa l´Ufficio del Parlamento a Stoccolma? Come si prepara ai sei mesi di Presidenza svedese dell´Unione europea? Restate collegati per scoprire questo e molto di più su europarl. Europa. Eu! . |
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AIUTI DI STATO: LA COMMISSIONE EUROPEA APPROVA LA PROROGA DEL REGIME ITALIANO DI GARANZIA A FAVORE DELLE BANCHE |
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Bruxelles, 17 giugno 2009 - La Commissione europea ha autorizzato, ai sensi delle norme sugli aiuti di Stato previste dal trattato Ce, la proroga di un regime italiano di garanzia a favore delle banche. La Commissione ha ritenuto la proroga delle misure, approvate in origine il 13 novembre 2008 (cfr. Ip/08/1706) in linea con la comunicazione contenente gli orientamenti sugli aiuti di Stato per il superamento della crisi finanziaria (cfr Ip/08/1495). In particolare, le misure oggetto della proroga sono limitate nel tempo e nella portata. Esse sono quindi compatibili con l´articolo 87, paragrafo 3, lettera b), del trattato Ce che autorizza gli aiuti destinati a porre rimedio a un grave turbamento dell´economia di uno Stato membro. Neelie Kroes, commissario responsabile per la concorrenza, ha dichiarato: "La proroga del regime di garanzia a favore delle banche fornisce all´Italia uno strumento per mantenere la fiducia nel suo sistema finanziario e quindi per sostenere l´economia, limitando nel contempo distorsioni della concorrenza". La proroga del regime di garanzia a favore delle banche, che mira a stabilizzare i mercati finanziari sostenendo il finanziamento delle banche nel medio e lungo-termine, è stata notificata alla Commissione il 29 maggio 2009. A parte la proroga, tutte le condizioni (come le istituzioni che possono beneficiare delle misure e le condizioni di remunerazione e di salvaguardia) restano le stesse della decisione iniziale (cfr. Ip/08/1706). La Commissione ha ritenuto che le misure fossero ben mirate, proporzionate e limitate nel tempo e nella portata ed ha pertanto concluso che il regime è uno strumento adeguato per mantenere la fiducia sul mercato finanziario italiano e per sostenere la liquidità del sistema bancario. La versione non riservata della decisione sarà consultabile con il numero N 328/2009 nel registro degli aiuti di Stato (State Aid Register) sul sito della Dg Concorrenza (Dg Competition) una volta risolte eventuali questioni di riservatezza. L´elenco delle ultime decisioni in materia di aiuti di Stato pubblicate nella Gazzetta ufficiale e su Internet è riportato nel bollettino elettronico State Aid Weekly e-News. . |
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L´AGENZIA ESECUTIVA PER LA RICERCA DELL´UE DIVENTA AUTONOMA |
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Bruxelles, 17 giugno 2009 - Il 15 giugno l´Agenzia esecutiva per la ricerca (Rea) si è vista assegnare ufficialmente l´autonomia amministrativa e operativa da parte dell´Unione europea. La Rea ha sede a Bruxelles (Belgio) e sarà la più grande delle sei agenzie esecutive dell´Ue esistenti, con un totale di 558 addetti entro il 2013. Gestirà una dotazione di bilancio di 6,5 miliardi di euro, che rappresentano circa il 12% del totale dell´attuale programma quadro per la ricerca dell´Ue (7°Pq). Benché il 7° Pq durerà fino al 2013, la Rea dovrebbe rimanere attiva fino al 2017 per gestire i progetti finanziati sotto il 7° Pq. "Siamo pronti e fiduciosi che la Rea riuscirà a soddisfare le aspettative della Commissione e della comunità della ricerca," ha detto Graham Stroud, direttore dell´agenzia. Istituita sotto la supervisione della Commissione europea, l´Agenzia esecutiva per la ricerca avrà il compito di gestire - letteralmente di "eseguire" - attività specifiche che normalmente sarebbero state svolte dalla Commissione europea. Visto che la Rea si concentra sul suo ruolo di gestione e non ha vincoli politici, può essere più effettiva e più efficiente nell´affrontare i bisogni delle comunità di ricerca per le quattro parti 7° Pq seguenti: il programma Persone, tra cui anche le borse di studio Marie Curie, che aiutano i ricercatori europei a sfruttare il loro potenziale (in primo luogo stimolando lo sviluppo della loro carriera, soprattutto in termini di formazione e mobilità); la parte del programma Capacità dedicata alle Pmi (piccole e medie imprese) europee aiutandole a competere attraverso il rafforzamento della capacità di innovazione basata sulla ricerca affidata all´esterno; parti del programma Cooperazione per la ricerca in collaborazione nell´ambito dei temi Spazio e Sicurezza. Queste parti di programmi hanno l´obiettivo di massimizzare i benefici della ricerca basata nello spazio e aumentare la sicurezza civile in Europa. Inoltre, un ruolo importante della Rea è quello di gestire i servizi di valutazione delle proposte in quasi tutto il 7° Pq, fornire servizi per la convalida legale e finanziaria dei partecipanti e gestire il servizio quesiti delle parti interessate del 7° Pq. Per maggiori informazioni, visitare: Agenzia esecutiva per la ricerca: http://ec. Europa. Eu/research/rea/ . |
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GLOBAL E-INFRASTRUCTURE NETWORKING EVENT |
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Bruxelles, 17 giugno 2009 - Il 23 giugno il progetto Global, finanziato dall´Ue, organizza il "Global e-infrastructure networking event". L´evento - completamente svolto attraverso Internet - permetterà la partecipazione tramite qualsiasi sito web connesso al Global Virtual Auditorium in Sudamerica, nella regione caraibica, Nordamerica e Europa. Verrà offerta la possibilità di presentare idee, feedback o proposte per lo sviluppo del Settimo programma quadro (7° Pq), con particolare attenzione per le e-infrastrutture. Mercoledì 1 luglio, dalle 9. 00 alle 13. 00 Cet, si terrà un evento di networking aggiuntivo per i partecipanti del Medioriente, Africa, Asia-regione del Pacifico e Europa. Sarà anche possibile partecipare tramite video-streaming. Http://isabel. Dit. Upm. Es/mediawiki/index. Php/global_e-infrastructure_networking_event_i . |
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INIZIA OGGI LA “DUE GIORNI” A MATERA SUI PROGRAMMI EUROPEI |
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Matera, 17 giugno 2009 - Saranno due giornate molto fitte ed impegnative quelle del 17 e del 18 giugno per il presidente De Filippo, per i consiglieri regionali, amministratori locali, rappresentanti di associazioni e di categoria, esperti del settore, che dovranno confrontarsi sui Programmi europei che vedono al centro la Regione Basilicata. Il 17, dalle ore 9,30 alle ore 19,30, presso il complesso de “Le Monacelle” a Matera, si terrà l’evento di lancio del Po Fesr Basilicata 2007/2013 a cui parteciperanno i rappresentanti del Parlamento europeo, della Commissione europea, del Ministero dello Sviluppo Economico, del partenariato economico e sociale oltre che i referenti dei dipartimenti regionali afferenti al Fesr (Sanità, Infrastrutture, Ambiente e Attività Produttive). Seguiranno nel pomeriggio tre workshop di approfondimento su altrettante tematiche di particolare rilevanza nella programmazione comunitaria, dal titolo “Inclusione sociale”, “Ricerca e Sviluppo”, e “Prospettive per il turismo”. Contemporaneamente il Presidente De Filippo aprirà i lavori della Xiii riunione del Comitato di Sorveglianza del P. O. R. Basilicata 2000/2006 presentando i dati di chiusura del Programma operativo, caratterizzato da interventi di qualità che hanno interessato l’intero territorio regionale e che registra una spesa che rasenta il 100%. Il 18 giugno si terrà la Ii riunione del Comitato di Sorveglianza del P. O. Fesr Basilicata 2007/2013 durante la quale verranno presentati lo stato di attuazione delle risorse Fesr e le Misure Anticrisi che il territorio della Basilicata sta attivando. . |
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DURNWALDER A BRUXELLES: COMITATO DELLE REGIONI E INCONTRO CON COMMISSARIO UE |
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Bolzano, 17 giugno 2009 – Oggi e giovedì 18 giugno il presidente della Provincia Luis Durnwalder partecipa a Bruxelles alla sessione plenaria del Comitato delle Regioni Ue, di cui è membro effettivo. Durnwalder ha in agenda anche un incontro con il commissario Ue all´agricoltura Mariann Fischer Boel e la visita della Scuola europea della capitale belga. Nella "due giorni" di trasferta a Bruxelles il presidente Durnwalder partecipa da domani all´80. Ma sessione plenaria del Comitato delle Regioni Ue, chiamato a pronunciare una serie di pareri: su coordinamento e sinergie in tema di immigrazione, sul Libro bianco sulla multigovernance, su nuovi provvedimenti antidiscriminatori e per le pari opportunità. A Bruxelles inoltre Durnwalder ha in programma un incontro con il commissario Ue all´agricoltura e sviluppo rurale, signora Mariann Fischer Boel, con la quale parlerà di sussidi all´agricoltura montana in aree svantaggiate, ordinamento del mercato vinicolo, prodotti di qualità in agricoltura. Giovedì 18 il presidente Durnwalder visiterà la Scuola europea a Uccle. Le Scuole europee sono scuole semi-pubbliche aventi per scopo di accogliere i figli dei funzionari delle istituzioni e di offrire loro un insegnamento completo nelle rispettive lingue materne. Da Bruxelles giovedì pomeriggio Durnwalder vola direttamente in Svizzera, dove venerdì 19 a Coira, nel Cantone dei Grigioni, assumerà la Presidenza dell´Arge Alp in occasione della Conferenza dei Governatori delle Regioni aderenti. . |
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UE:RIUNITO COMITATO SORVEGLIANZA FONDO EUROPEO SVILUPPO REG. |
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Trieste, 17 giugno 2009 - Creazione di un Fondo di Garanzia per agevolare l´acceso al credito per le Imprese del Friuli Venezia Giulia, modifiche al piano finanziario del Por Fesr 2007/2013 per adeguarlo alle normative regionali "anti crisi", contributi per investimenti produttivi e a breve lancio dei primi bandi. Questi i principali dati emersi durante la due giorni del Comitato di sorveglianza del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale della Regione Friuli Venezia Giulia "Obiettivo Competitività regionale e occupazione", svoltosi a Gorizia il 15 e 16 giugno 2009. Durante l´incontro, aperto dall´intervento del vicedirettore Centrale Giuseppe Napoli e coordinato dall´Autorità di Gestione Francesco Forte, è stata rimarcata l´importante dotazione finanziaria del Fondo Strutturale, pari a 303 milioni di euro suddivisi in sei assi: Innovazione, ricerca, trasferimento tecnologico e imprenditorialità (€ 138. 000. 000 pari al 46% del programma), Sostenibilità ambientale (euro 34. 850. 000 pari all´11,5% del programma), Accessibilità (euro 40. 000. 000 pari al 13% del programma), Sviluppo territoriale (euro 40. 000. 000 pari al 13% del programma), Energia (euro 38. 031. 269 pari al 12,5% del programma) e Assistenza Tecnica (euro 12. 120. 054 pari al 4% del programma). Il direttore centrale delle Attività produttive, Antonella Manca, ha evidenziato come nella nuova programmazione la Regione abbia investito molte più risorse, rispetto alla passata programmazione, nell´assistenza tecnica alle aziende per la predisposizione delle domande al fine di sostenerne l´accesso agli aiuti. Infine, il Comitato, alla presenza di Daria Gismondi, per la Commissione Europea, di Giuseppina Caldarola e di Paola Pajno, rispettivamente del Ministero dello Sviluppo economico e del Ministero dell´Economia e Finanze, ha positivamente rimarcato come il Friuli Venezia Giulia sia una delle prime regioni in Italia ad avere il proprio sistema di gestione e controllo ex art. 71-73 del reg. Ce n. 1083/2006, approvato dalla Commissione europea senza osservazioni e raccomandazioni. . |
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COMUNE DI RIONERO, PRESENTATO PROGETTO “AMIEUROPE” |
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Potenza, 17 giugno 2009 - Nella mattinata di ieri, il Comune di Rionero in Vulture ha presentato il progetto”Amieurope - Art Migrations into the European Cultures”: l’unico progetto approvato dall’Unione Europea, tra tutti quelli presentati dal centro – sud Italia. L’importo complessivo dell’intervento triennale è di circa € 400. 000,00, di cui, il 50 % è finanziato dall’Unione Europea e, il restante, è messo a disposizione dei Partner. L’obiettivo del progetto è di contribuire alla costruzione di una identità comune ed europeistica, creata attraverso un percorso artistico che, nel rispetto, delle diversità, valorizzi gli elementi comuni tra le nazioni partecipanti. Nello specifico il progetto prevede uno scambio fra gli operatori di Italia, Spagna e Romania, impegnati nella costruzione - realizzazione di processi formativi di almeno 12 giovani per ogni paese, coinvolti fin dalla fase di ricerca sulle “lotte contadine”, partecipi dell’allestimento di laboratori e della realizzazione di un festival di musica, danza e teatro, che sarà rappresentato nei vari paesi che partecipano al progetto. . |
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CON L´INIZIATIVA ADRIATICO-IONICA IL MEDITERRANEO PROTAGONISTA IN EUROPA ´ IERI POMERIGGIO LA CERIMONIA DI INAUGURAZIONE DELLA PRESIDENZA ITALIANA. |
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Ancona, 17 Giugno 2009 - L´iniziativa Adriatico-ionica e` strategica per un rinnovato protagonismo dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, nell´ambito dell´Unione Europea. E´ stato questo il filo conduttore degli interventi nel corso della cerimonia d´inaugurazione dell´anno di presidenza italiana della Iai che si e` tenuta ieri pomeriggio nell´Aula Magna del Rettorato dell``Universita` Politecnica delle Marche ad Ancona. ´Ospitare la Segreteria della Iai - ha detto il presidente della Regione Gian Mario Spacca - e condividere con gli altri partners questa esperienza e` un´occasione importante e straordinaria. Insieme alle altre Regioni abbiamo fatto con il Governo nazionale un patto di leale collaborazione per dare impulso ad una serie di progetti operativi. Auspichiamo in questo anno il rafforzamento del ruolo del Segretariato dello Iai al fine di un rinnovato protagonismo nella Ue. L´intera area adriatico ´ ionica possiede risorse strategiche importanti, oltre a godere di una posizione privilegiata rispetto ai rapporti commerciali tra Europa ed Asia e, se si riuscira` a fare massa critica, le prospettive di sviluppo sono eccellenti. Indispensabili saranno il Forum delle Citta`, il Forum delle Camere di Commercio, Uniadrion (ovvero la rete Rete Universitaria del bacino adriatico-ionico) e l´Euroregione Adriatica, validissimi strumenti per raggiungere accordi ed avviare attivita` mirate allo sviluppo economico ed alla integrazione fra i popoli´. Marco Pacetti, Rettore Universita` Politecnica delle Marche ha sottolineato in particolare l´esperienza di Uniadrion di cui dal 2007 e` presidente. ´Un´iniziativa di grande successo nell´ambito della Iai ´ ha detto ´ che ci ha consentito di avviare proficue collaborazioni e scambi con gli atenei dell´area interessata su temi come l´ambiente marino, il turismo e l´economia´. In sottosegretario agli Affari Esteri Alfredo Mantica a nome del Governo ha ribadito l´intenzione di ´promuovere la prospettiva Ue per tutti i Paesi della Iai´ ed ha ricordato i progetti operativi gia` illustrati questa mattina in conferenza stampa. In conclusione ha ringraziato per l´impegno delle Marche ed in particolare del presidente Spacca definito ´uno dei motori della Iai´. Nel corso della cerimonia e` stata inaugurata al piano terra del Rettorato la mostra ´Antiche Mappe dell´Adriatico´. Fino a martedi` 23 giugno saranno in esposizione carte nautiche e geografiche dal 600 all´800 della collezione Gianni Brandozzi, un appassionato divulgatore di storia locale. In particolare i visitatori potranno ammirare rarissime carte geografiche e nautiche del Golfo di Venezia, interessanti carte delle Marche e di tutti i Paesi aderenti allo Iai con i toponimi del 500 dei vecchi nomi dei paesi, una preziosa mappa di Cattaro con tanto di ´consigli di viaggio´. Saranno oltre 60 i reperti cartografici manoscritti esposti. Il direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Puglia, Ruggero Martines invece, ha presentato il catalogo della mostra «Santi sull´Adriatico. La circolazione iconica nel basso Adriatico» (Bari, Castello Svevo, 19 giugno-15 ottobre). Le strategie e le prospettive della Presidenza italiana della Iai sono state discusse anche ieri sera nel corso di un incontro tra una rappresentanza dei presidenti delle Regioni Adriatico Ioniche. Con Spacca e il sottosegretario Mantica erano presenti il presidente dell´ Emilia Romagna Vasco Errani e del Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo. . |
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CITTADELLA DI ANCONA, L´INSEDIAMENTO DELLA PRESIDENZA ITALIANA DELL´INIZIATIVA ADRIATICO-IONICA SPACCA: ´PARTE DALLE MARCHE UN SALTO DI QUALITA` PER LO IAI´. |
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Ancona, 17 Giugno 2009 - “Un forte salto di qualita` per lo Iai che passa da funzioni diplomatico-notarili a quelle di project orienting, grazie alla capacita` delle Regioni di collaborare in sinergia. Potra` essere una struttura operativa piu` forte del passato con il coordinamento e il sostegno del Governo alla progettualita` regionale. E le Marche, Ancona e il Segretariato Iai avranno un ruolo importante in questo anno cruciale´: cosi` il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, alla conferenza stampa di presentazione del programma che caratterizzera` l´anno di presidenza italiana dell´Iniziativa Adriatico-ionica. Insieme al sottosegretario agli Affari Esteri, Alfredo Mantica, e al presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, Spacca ha sottolineato che e` stata definita una metodologia di lavoro che parte dalla collaborazione tra le Regioni italiane e gli Stati membri dello Iai (Albania, Bosnia Erzegovina, Croazia, Grecia, Montenegro, Serbia e Slovenia). Tra i progetti prioritari, si puntera` alla logistica e alle reti informatiche, allo sviluppo delle Pmi e artigianato, di cui le Marche saranno capofila con particolare attenzione all´energia, oltre che al turismo, alla cultura e alla protezione civile. Tema, quest´ultimo, inserito su richiesta dei Paesi membri, che si fondera` sui modelli del Friuli Venezia Giulia e delle Marche. Il Sottosegretario Mantica, dopo aver ringraziato la Regione Marche, ha detto di voler rafforzare e rilanciare lo Iai nel corso di questo anno di presidenza con una strategia a medio e lungo termine in cui l´Europa dovra` svolgere un´azione forte, politica ed economica. Un partenariato riconosciuto analogamente al modello Mar Baltico e Mar Nero. Fondamentale la funzione del Segretariato Permanente ad Ancona per la realizzazione del programma annuale: ´Sosterremmo con forza e convinzione questo ruolo - ha affermato il presidente Spacca ´ perche` le Marche, dallo loro posizione privilegiata per le relazioni tra Europa e Asia, possono dare un contributo sostanziale allo sviluppo di una multi level governance. ´ Mantica ha illustrato nel dettaglio le quattro linee programmatiche dell´anno di presidenza italiana su cui il Governo richiamera` la massima attenzione della Commissione europea: la prima, per disegnare una nuova mappa dei servizi sull´Adriatico e Ionio, privilegia la logistica sul mare (trasporti intermodali, porti, autostrade del mare e sicurezza) con particolare attenzione al commercio con l´Oriente e l´area mediterranea. Cooperazione economica da costruire su base distrettuale nell´altra sponda facendo tesoro delle esperienze degli organismi gia` operativi fino allo sviluppo delle Pmi per migliorare le condizioni socio economiche dei Paesi membri. Sul fronte energia, poi, il sottosegretario ha parlato della realizzazione di un elettrodotto sottomarino tra il Montenegro e l´Italia oggetto gia` di protocolli firmati tra i due Paesi. Mentre il presidente Tondo ha auspicato un rapporto di collaborazione con la centrale nucleare di Krsko, a soli 100 chilometri da Trieste, vista la scelta del governo italiano di aprire al nucleare. Terza linea, ambiente, con tutela del mare e lotta all´inquinamento. Infine, la riscoperta della cultura adriatica per la valorizzazione del patrimonio comune. Prevede la cooperazione universitaria (Adrion), l´unione delle Camere di Commercio e il Forum delle citta` adriatiche. Intenso il calendario di eventi del 2009, prevalentemente nelle Marche, con il coinvolgimento di tutti i ministeri interessati e una manifestazione conclusiva di rilievo ad Ancona, intesa a celebrare il Decimo Anniversario della Iai (che nacque nel 2000 al summit di Ancona sullo sviluppo e sicurezza dell´Adriatico) e a riflettere sulle prospettive della cooperazione regionale Iai, dati gli ultimi sviluppi e i risultati raggiunti durante le ultime presidenze. La mattinata e` terminata con un brindisi augurale alla Cittadella, sede del Segretariato, con i capi delegazione, gli alti funzionari, i rappresentanti istituzionali regionali e provinciali. La cerimonia ufficiale di insediamento si tiene nel pomeriggio di oggi al Rettorato dell´Universita` Politecnica delle Marche con la presentazione della mostra sulle Icone bizantine dell´area adriatico-ionica e l´inaugurazione della mostra ´Antiche mappe dell´Adriatico´. . . |
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L´AFRICA E LA CRISI: SFIDA AL PASSATO? |
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Roma, 17 giugno 2009 - il prossimo 25 giugno, alle ore 17. 30, si terrà a Roma una Tavola Rotonda dal titolo "L´africa e la crisi: sfida al passato?", promossa nell’ambito dell’Osservatorio Africa dell´Ispi sostenuto dal Ministero degli Affari Esteri. L´incontro sarà incentrato in particolare sulle sfide che la crisi pone alla crescita africana e sul ruolo che i diversi attori, regionali e internazionali, nonché le grandi potenze, possono ricoprire in questo difficile snodo di transizione del continente. Il dibattito trarrà inoltre spunto dalla pubblicazione del N. 10 della rivista "Quaderni di Relazioni Internazionali", dedicato a questi temi. Segreteria (tel. 02 86 93 053, e-mail: ispi. Eventi@ispionline. It, sito: www. Ispionline. It) . |
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"CAMERE APERTE" OSSERVATORIO CIVICO SUL PARLAMENTO ITALIANO RAPPORTO SULLE ATTIVITÀ DEI PARLAMENTARI NEL PRIMO ANNO DELLA XVI LEGISLATURA (2008-2009) |
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Roma, 17 giugno 2009 - I nostri rappresentanti in Parlamento? Lavora di più chi sono siede all´opposizione, mentre gli esponenti della maggioranza si scoprono presenzialisti stacanovisti quando si tratta al momento di di votare. Tra i gruppi parlamentari, in assoluto il più attivo è l’Idv, tanto alla Camera che al Senato: nei lavori delle commissioni, in aula e nella redazione di proposte di legge intervengono più dei colleghi di opposizione del Pd. I “fannulloni”? Su tutti, il deputato Denis Verdini del Pdl e il collega di partito, senatore Marcello Pera. E ancora: tra i parlamentari impegnati nella compagine di Governo, Maurizio Balocchi della Lega ha il record di assenze ingiustificate alle votazioni. Le donne si’impegnano molto di più e volano ai primi posti: Angela Napoli (Pdl) e Donatella Poretti (Pd) sono le più attive alla Camera e al Senato. Questi alcuni dei dati che emergono dal I° Rapporto “Camere aperte”, dell´Osservatorio Ccivico sul Parlamento Italiano realizzato da tre associazioni, Cittadinanzattiva, Controllo Cittadino e Openpolis e presentato questa mattina a Roma. Senza entrare nel merito dell’operato del Legislatore, il Rapporto misura la “quantità” dell’attività parlamentare di ciascun rappresentante del popolo nel primo anno della Xvi Legislatura (Aprile-maggio 2008/Aprile-maggio 2009), analizzandone il coinvolgimento nei processi legislativi (es. Primo firmatario Ddl, mozione, interpellanza, risoluzione, odg, etc. ) e la presenza alle votazioni elettroniche in aula. Parlamentari iperattivi e “fannulloni”: Angela Napoli, eletta in Calabria nelle liste del Pdl, è la deputata più attiva, al pari della senatrice Donatella Poretti, eletta per il Pdd in Puglia: entrambe ricevono un 10 nei loro indici di attività. Alla Camera la Napoli è seguita da Rita Bernardini (Pdd, eletta in Sicilia) e Gabriella Carlucci (Pdl, Puglia), mentre al Senato, dietro la Poretti troviamo Elio Lannutti (Idv, Veneto) e Rosario Giorgio Costa (Pdl, Puglia). Tra i meno attivi, invece, il deputato Denis Verdini, tra i coordinatori del Pdl ed (eletto in Toscana), che ha ricevuto uno 0,09, e il senatore del Pdl Marcello Pera, ex presidente del Senato (eletto nel Lazio), con lo 0,18. Il podio dei “fannulloni” è completato da Niccolò Ghedini (Pdl, Veneto) e Massimo D’alema (Pdd, Puglia) per la Camera dei deputati, e da Beppe Pisanu (Pdl, Sardegna) e Marcello Dell’utri (Pdll, Lombardia) per il Senato. In generale, solo il 2,6% dei Parlamentari italiani raggiunge un indice di attività sufficiente, cioè pari o superiore a 6: la media è 2,3. Poche ma buone: le donne sono decisamente più attive e presenti degli uomini. Tra i deputati, le donne hanno un indice di attività medio di 2,7, mentre gli uomini si attestano più in basso (2,2). Al Senato la differenza è ancora più marcata: vincono le donne 3 a 2. Nelle presenze alle votazioni, le differenze tra i sessi si assottigliano. Alla Camera, le donne sono risultate presenti nell’82% dei casi a fronte di una presenza dei colleghi dell’80%; situazione simile al Senato: donne presenti nell’85% delle votazioni, uomini 82%. Lavori parlamentari: come detto, sono i deputati dell’Italia dei Valori i più attivi tra tutti i gruppi presenti alla Camera dei Deputati. Su una scala da 0 a 10, la loro media di attività si attesta al 3,57. I deputati del Partito Democratico, con 2,65 sono al terzo posto, superati di poco dai colleghi della Lega (2,67). I parlamentari del Pdl risultano i meno attivi in assoluto, con un indice di attività di 2,01. Meglio di loro, anche i colleghi dell’Udc (2,47) e del gruppo misto (2,3). L’attivismo dei rappresentanti dell’Idv è ancora più marcato al Senato, dove ottengono un indice di attività di 4,9. Seguono il gruppo dell’Udc-svp (2,79), Pdd (2,7), Lega (1,73) e Pdll (1,68). Voto in aula: a conferma della differenza dei ruoli tra opposizione e maggioranza, il quadro cambia radicalmente quando si analizzano le presenze in aula durante le votazioni, con i partiti di governo che risultano i più presenti: alla Camera, i deputati della Lega sono stati presenti nell’86% delle votazioni, quelli del Pdl nell’83%. Al terzo posto i deputati del Pdd (81%) seguiti da Udc (75%), Idv (70%) e gruppo misto (61%). Il quadro non cambia al Senato, con i senatori della Lega presenti nel 93% dei casi. Al secondo posto i senatori del Pdl (86%) seguiti da Pdd (82%), Idv (72%) e Udcc (54%, valore influenzato dalla presenza di alcuni senatori a vita iscritti al gruppo). Il Governo nel Paese dei Balocchi: tra i membri del Governo, Maurizio Balocchi (eletto in Liguria) è il parlamentare che, con il 37% di assenze al voto non giustificate da missioni istituzionali, primeggia per assenteismo. Lo seguono Elio Vito (Pdll, Toscana) con il 32% di assenzea ingiustificate, e Paolo Romani (Pdll, Lombardia) con il 27%. Tra i più assidui in aula, invece, Nicola Cosentino del Pdll (eletto in Campania) con il 69% di presenze al voto, e il collega di partito Giacomo Caliendo (eletto in Lombardia) con il 56% di presenze. Regione che vai, parlamentare che trovi: analizzando l’indice di attività e le presenze dei parlamentari in base ai collegi elettorali di riferimento emerge che i deputati che rappresentano la regione Molise sono, in media, i più attivi, con un indice di attività di 3,9. Segue il Friuli-venezia Giulia (3,4), Calabria (2,8), Emilia Romagna (2,7) e Trentino Alto Adige (2,7). I meno attivi, invece, sono i deputati di Campania (1,9), Abruzzo (1,9), Liguria (1,5) e Valle D’aosta (1,4). In proporzione, fanno meglio anche i deputati che rappresentano i collegi esteri: Europa (3,2), Americhe (2,1). Simile la situazione nel caso dei senatori: i più attivi si trovano in Molise ed Emilia Romagna (3,1 ciascuno) e in Toscana (2,9), mentre i meno attivi rappresentano la Liguria (2), l’Abruzzo (1,9), la Campania (1,9) e le Marche (1,7). Il quadro delle presenze alle votazioni offre, ancora una volta, uno scenario quasi opposto rispetto a quello dell’indice di attività. I deputati più presenti sono quelli di Valle D’aosta (98%), Umbria (91%), Basilicata (86%) e Liguria (84%), mentre i meno presenti alle votazioni sono proprio i deputati del Molise (66%). Poco meglio vanno in Trentino Alto Adige (78%), Puglia (77%) e Lazio (76%). Da parte loro, i senatori più presenti alle votazioni sono quelli di Friuli-venezia Giulia (94%), Calabria e Molise (91% ciascuno), mentre al fondo troviamo i senatori di Lazio (80%), Sicilia (76%) e Abruzzo (70%). Il ruolo del Parlamento: il Rapporto evidenzia ulteriori spunti di riflessione, come la quasi assoluta assenza di iniziativa legislativa autonoma delle Camere e del voto su leggi di iniziativa popolare. In questo primo anno di legislatura, infatti, il Parlamento si è occupato quasi totalmente di tradurre in legge le iniziative del Governo: ben 61 leggi sulle 68 approvate (90%). Ancora più chiaro il raffronto delle percentuali relative ai Ddl divenuti legge sulla base dei soggetti che li hanno proposti: quelli presentati dal popolo, dalle Regioni e dal Cnel totalizzano, pari merito, lo 0%; i dati sottolineano con forza che le proposte avanzate da Regioni (21) e cittadini (12) non sono mai state prese in considerazione, e che di fatto manchino forme di garanzia tali da permettere anche a queste proposte di venire discusse in Parlamento, così come previsto dalla nostra Costituzione. Inoltre, in questo quadro, risultano di fatto limitati anche altri importantissimi poteri riservati al Parlamento, oltre a quello legislativo: vale a dire la vigilanza e il controllo nei confronti dell´operato del Governo. Il commento: Antonio Gaudioso, vicesegretario di Cittadinanzattiva: “E´ la prima volta che i cittadini accendono un faro sui lavori del Parlamento basato su dati incontrovertibili e pubblici. E´ fondamentale infatti che siano gli stessi cittadini ad assumersi la responsabilità di verificare le attività delle nostre istituzioni. Lascia sconfortati che il 90% dei provvedimenti approvati nel primo anno sia di iniziativa governativa. In realtà, il Parlamento dovrebbe svolgere una funzione di indirizzo nei confronti del Governo e non viceversa, in una ottica di collaborazione istituzionale. Queste funzioni di cooperazione possono avvenire solo se il Parlamento esprime una propria autorevolezza. E questo avviene quando esiste un rapporto diretto tra lettore ed eletto. Quando manca questo rapporto, come nel caso in cui non si possono esprimere preferenze o avere un ruolo sulla scelta dei candidati, il cittadino si trova solo a poter ratificare una scelta fatta da altri, così come per lo stesso Parlamento. Non è un caso che nessuna delle proposte di legge avanzate da Regioni e cittadini non siano neanche state prese in considerazione. Un primo passo per cambiare le cose è rappresentato dal prossimo appuntamento referendario”. Vittorio Alvino, Openpolis: “Oggi possiamo usare anche internet per cambiare la cultura e il modo di fare politica. Informazioni sinora solo formalmente pubbliche ma di fatto inaccessibili possono essere raggiunte e facilmente fruite in modo trasparente. Lorenzo Fioramonti, Controllo Ccittadino: "L´osservatorio Civico dimostra che tutti i cittadini, a prescindere dalle loro competenze ed interessi, possono finalmente controllare le istituzioni italiane. Questo lavora comincia con il Parlamento, ma deve trasmettersi anche alle Regioni, Province e Comuni, per inaugurare una nuova stagione di partecipazione civica". On line su www. Cittadinanzattiva. It, www. Controllocittadino. Org e www. Openpolis. It www. Openparlamento. It il Rapporto comprensivo di nota metodologica. Inoltre, su www. Openparlamento. It è possibile controllare quante volte ha votato ogni parlamentare, nonché il modo in cui ha votato per ogni singolo atto. . |
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BANCHE: ABI, 3,3 MILIARDI PER LE IMPRESE A SINGAPORE E IN MALESIA SANTECECCA: “INTERNAZIONALIZZAZIONE E SOSTEGNO ALLE IMPRESE PRIORITARIE NELL’ATTIVITÀ DELLE BANCHE ITALIANE” |
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Singapore, 17 giugno 2009 - 3,3 miliardi di euro per finanziare le esportazioni e gli investimenti a Singapore e in Malesia. È questo il plafond messo a disposizione dal settore bancario italiano per le imprese che vogliono operare in quest’area che rappresenta un ponte importante verso tutto il sud-est asiatico, l’Asia e l’India. Il dato è stato presentato il 15 giugno dal direttore centrale Abi, Domenico Santececca, nel corso della missione economica organizzata con Confindustria e Ice al seguito del Sottosegretario allo Sviluppo Economico, Adolfo Urso. “Sostenere l’internazionalizzazione e le imprese – ha detto Santececca – è un impegno prioritario per le banche italiane che, anche in questa difficile congiuntura internazionale, si dimostrano solide e affidabili. Continuando a supportare l’economia nazionale e a svolgere il proprio ‘mestiere’ al fianco di famiglie e imprese, in Italia e sui mercati strategici come Singapore e Malesia”. Il plafond per le imprese a Singapore e in Malesia - Delle linee di credito messe a disposizione dalle banche italiane – circa 3,3 miliardi di euro complessivi – 2,3 miliardi sono stati stanziati per finanziare le esportazioni e gli investimenti a Singapore. Di questi, 1,3 miliardi (55% del totale) sono già stati utilizzati. Per sostenere le iniziative di business nel mercato malese, invece, il settore bancario italiano ha messo a disposizione 940 milioni, dei quali 496 milioni (53%) sono già stati impiegati per finanziare nuove attività. Il 65% del plafond per il mercato di Singapore ed il 43% di quello per la Malesia sono destinati ad operazioni a breve, mentre rispettivamente il 35% e il 57 sono allocati sul medio-lungo termine. La presenza delle banche italiane - Gli imprenditori italiani che scelgono il sud-est asiatico e, in particolare, Singapore e Malesia per avviare nuove attività commerciali e realizzare investimenti produttivi, oltre che sulle linee di credito, possono contare anche sul sostegno del settore bancario italiano. In particolare, a Singapore sono presenti tre banche italiane: Intesa Sanpaolo e Unicredit Group con due filiali, e Ugf Banca con un ufficio di rappresentanza. Bnl, Cariparma e Friuladria, invece, supportano le imprese italiane presenti sul mercato locale attraverso le capogruppo (Bnp Paribas e Crédit Agricole-calyon), mentre il gruppo Ubi Banca dispone, attraverso una controllata, di una società finanziaria. Per quanto riguarda la Malesia, le banche italiane supportano gli imprenditori che vogliono operare in questo mercato attraverso gli uffici di rappresentanza che presidiano anche i paesi vicini, le capogruppo estere (Bnl, Cariparma e Friuladria) e gli accordi di collaborazione con intermediari malesi o gruppi stranieri presenti nel mercato locale. La delegazione bancaria - Alla missione economica partecipano sei tra i principali gruppi bancari che rappresentano circa il 70% del settore (Intesa Sanpaolo, Unicredit, Monte dei Paschi, Bnl-bnp Paribas, Banco Popolare, Ubi Banca). . |
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PAGAMENTI: ABI, COMPLETARE SUBITO ITER LEGISLATIVO PER RECEPIMENTO DIRETTIVA PSD |
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Roma, 17 giugno 2009 - L´appuntamento con la Direttiva sui Servizi di Pagamento è dietro l’angolo e le banche italiane sono al lavoro per arrivare pronte e preparate. La Psd (Payment Services Directive), infatti, dovrà essere recepita da tutti gli Stati membri dell´Unione Europea entro il 1° novembre 2009 e rappresenta la base giuridica indispensabile per completare la realizzazione dell’Area Unica dei Pagamenti in Euro e l´offerta di servizi ad essa correlati, eliminando le differenze normative esistenti tra i diversi Stati Membri. Il punto sul mercato europeo dei pagamenti, alla vigilia del recepimento della Psd e a più di un anno dall’avvio della Sepa, è stato fatto il 15 giugno da Abi, banche e istituzioni nel corso del convegno “Spin 2009” che si è concluso il 16 giugno al Palazzo dei Congressi di Roma, al quale hanno preso parte, il direttore generale dell’Abi, Giuseppe Zadra, il vicedirettore generale della Banca d’Italia, Giovanni Carosio, e della Bce, Gertrude Tumpel-gugerell. “Per le banche, le imprese e i consumatori di tutta Europa – ha detto il direttore generale dell’Abi, Giuseppe Zadra – la Psd rappresenta un’autentica ‘rivoluzione’ di regole e procedure. Per questo è indispensabile completare il più rapidamente possibile l’iter legislativo per mettere subito a punto la normativa di recepimento. Solo così, infatti, le banche italiane potranno contare su un periodo di tempo, già oggi troppo breve, prima della definitiva entrata in vigore della legge. Per adeguare la propria operatività, i contratti ed effettuare una capillare attività di comunicazione con i clienti. D’altro canto, anche le imprese potranno adeguarsi intervenendo sul fronte dei processi interni e dei rapporti con le loro controparti commerciali”. Attualmente, la delega al Governo per il recepimento della Direttiva, inclusa nella Legge Comunitaria per il 2008, è tornata all’esame del Senato dopo essere stata emendata dalla Camera. In assenza del completamento dell’iter di approvazione della delega, il Ministero dell’Economia non ha ancora potuto procedere alla pubblicazione per consultazione della bozza del testo del decreto. Cos’è Psd - La direttiva, approvata dalla Commissione Europea nel dicembre del 2007, vuole ordinare in un singolo quadro normativo l´intera materia dei pagamenti con l´obiettivo di sostenere la creazione di un Mercato Unico europeo dei servizi di pagamento al dettaglio definendo una corrispondente cornice giuridica unitaria; aumentare la concorrenza tra gli operatori e tra i mercati nazionali dei pagamenti garantendo parità di condizioni; accrescere la trasparenza; rendere omogenei tanto i diritti quanto gli obblighi sia per gli operatori che per i consumatori. Cos’è Sepa - Sepa è l’Area unica dei pagamenti in euro, all’interno della quale si possono effettuare e ricevere pagamenti utilizzando un unico conto bancario ed un’unica carta, indipendentemente dal paese in cui ci si trova e senza più differenze tra pagamenti nazionali ed europei. Alla Sepa aderiscono 31 paesi europei. . |
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CON ´CARTESIO´ RETE DI REGIONI PER AREE PRODUTTIVE OMOGENEE |
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Roma, 17 giugno 2009 - Si chiama Cartesio, come il grande filosofo e matematico francese, ma in realtà è una rete di regioni per la gestione sostenibile di Cluster (gruppi di imprese), Aree Territoriali e Sistemi d´Impresa Omogenei. Cartesio, nata nel 2007 tra le Regioni Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia e Toscana (e a cui ha recentemente aderito anche la Sardegna), ha tenuto ieri a Roma, presso la Sala Tevere della Regione Lazio, il suo terzo evento pubblico, dedicato alla ´Competitività ambientale e sistemi produttivi territoriali´. Nel corso della mattina è stato presentato il rapporto ´Ecodistretti 2009´. Il nome un po´ altisonante della rete richiama, in realtà, un´esigenza semplice e chiaramente espressa dai rappresentanti dei territori che ne fanno parte: ´fare sistema´, sia creando iniziative che portino a forti sinergie fra pubblico e privato, sia tramite la definizione di progetti applicabili a tutto il ´cluster´ od area omogenea che consentano risparmi di risorse ed economie di scala. Promuovere, sostenere e diffondere un approccio cooperativo alla governance territoriale mirato a potenziare e valorizzare i percorsi locali verso la sostenibilità è l´obiettivo principale della rete. Uno dei primi passi di Cartesio è stato quello di mettere a frutto le esperienze pregresse già forti nelle regioni firmatarie e di creare un luogo di confronto e diffusione dove fare crescere un approccio cooperativo alla gestione sostenibile di ambiti omogenei. La rete è aperta a tutte le altre regioni italiane e ai soggetti che ricoprono un ruolo nella promozione degli approcci territoriali alla gestione sostenibile. Rete Cartesio collabora con il Ministero dell´Ambiente nell´ambito della diffusione di strumenti di sostenibilità nei cluster territoriali. Ad oggi i membri del network Cartesio sono 60, per un totale di 46 organizzazioni riconducibili a: pubbliche amministrazioni, istituti di ricerca, associazioni di categoria, imprese, soggetti rappresentativi di distretti e aree industriali, enti di certificazione. La Rete si compone di un Comitato Direttivo composto dai rappresentanti delle Regioni e di un Comitato Tecnico Scientifico composto di tecnici qualificati designati dalle regioni stesse. Il programma della attività della Rete per il 2008 ha visto la realizzazione di due eventi pubblici: uno a Milano e l´altro a Bologna, che hanno fatto registrare un buon successo di pubblico. E´ stato quindi messo in linea un sito web (www. Retecartesio. It), nel quale sono riportati i prodotti del lavoro della rete. Il 2009 si è aperto con l´avvio del Progetto Life+ denominato Eccelsa che nasce su iniziativa della Rete Cartesio e che è realizzato dalla Scuola S. Anna (capofila del progetto) con altri 5 partner tecnici del progetto (Ervet, Ambiente Italia, Gemini Ist, Iefe Bocconi, Sige) e mira a diffondere l´applicazione dell´Ecap - Environmental Compliance Action Plan (Com 2007/379) applicando la metodologia del Cluster Approach ad un campione di 10 distretti italiani selezionati e appartenenti a 5 diverse regioni italiane. Nel Lazio sono previste sperimentazioni nel sistema turistico e in particolare sull´isola di Ponza e nel Parco dei Castelli Romani. . |
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MARRAZZO: PATTO TRA ISTITUZIONI, IMPRESE E CITTADINI PER SVILUPPO SOSTENIBILE |
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Roma, 17 giugno 2009 - Rilanciare un patto tra le istituzioni, le imprese e i cittadini per uno sviluppo sostenibile del sistema produttivo della Regione Lazio. E´ quanto ha chiesto il Presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, intervenuto ieri durante il convegno ´La competitività ambientale per il rilancio delle imprese e dei territori´, tenutosi presso la Regione Lazio e organizzato dalla Rete Cartesio, progetto di networking sulle politiche ambientali indirizzate ai territori produttivi, che coinvolge le Regioni Lazio, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Sardegna e Toscana. Durante l´appuntamento, è stato presentato anche il ´Rapporto Ecodistretti 2009´, che effettua una rassegna delle buone pratiche realizzate in materia di politiche ambientale nei distretti industriali e nei sistemi produttivi locali in Italia. E agli imprenditori del sistema produttivo laziale si è rivolto Marrazzo: "Noi come Regione - ha spiegato - abbiamo fatto tanto per l´ambiente in termini di leggi e di governo, ad esempio attraverso i tanti bandi europei. Siamo una Regione che politicamente ha fatto delle scelte di inversione di tendenza in questi anni e oggi ci ritroviamo con un´amministrazione che è quasi più avanti dei distretti industriali. La sostenibilità ambientale - ha detto rivolgendosi alle imprese - non blocca lo sviluppo ma apre nuovi scenari". Il Presidente della Regione ha quindi ricordato gli interventi realizzati dall´amministrazione regionale in tema di energie rinnovabili: "Nel 2005 eravamo a meno di un megawatt di energia prodotta con il fotovoltaico - ha ricordato - e a fine 2009 saremo sopra i 100, mentre nel 2010 potremo aspirare alla leadership nel settore in Italia". E nel fotovoltaico Marrazzo vede una via di sviluppo sempre crescente per la Regione: "A Montalto di Castro - ha detto - c´è chi pensa all´energia nucleare: noi intanto lì abbiamo fatto sorgere la più grande centrale fotovoltaica d´Europa, sta qui la differenza". Al workshop è intervenuto anche l´Assessore regionale all´ambiente e alla Cooperazione tra i popoli, Filiberto Zaratti: "Stiamo lavorando con impegno - ha detto - sull´ipotesi di ecodistretti: c´è una legge regionale che approveremo quanto prima. Realizzeremo degli ecodistretti specie in quei territori che hanno avuto problemi dal punto di vista ambientale, come ad esempio la Valle del Sacco. Proprio lì dovrebbe nascere - ha annunciato - il più importante ecodistretto". E gli ecodistretti potranno essere la ´via´ per uno sviluppo sostenibile, secondo Zaratti: "Penso che possano rappresentare - ha concluso - la nuova frontiera per una nuova economia che nel Lazio sta andando bene, quella della ´green economy´, rispetto alla quale dobbiamo creare e rafforzare la struttura organizzativa". . |
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LOMBARDIA/UNGHERIA: OGGI FORMIGONI GUIDA MISSIONE A BUDAPEST |
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Milano, 17 giugno 2009 - Missione lampo ma densa di appuntamenti al massimo livello quella guidata dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, oggi a Budapest: avrà incontri con il primo ministro Gordon Bajnaj, con il ministro dello Sviluppo nazionale e dell´Economia, Istvan Varga, e con il ministro dell´Energie e dei Trasporti, Peter Honig. Formigoni sarà accompagnato dall´assessore alle Reti e Servizi di Pubblica Utilità, Massimo Buscemi, oltre che dai delegati Claudio Morpurgo e Robi Ronza (che avranno altri incontri con sottosegretari e alti funzionari del Governo magiaro). Della missione fanno parte i vertici di importanti aziende nel attive campo dell´energia (Energylab, A2a, Edison Ungheria), della produzione di macchinari industriali (Tesmec di Endine e di Grassobbio/bg, Reggiani Macchine sempre di Grassobbio), della filtrazione idaulica (Filtrec spa di Cazzago San Martino, Bs). Non mancano Centri di ricerca (Centro Ricerche Bracco Diagnostic spa di Milano) e istituti di credito (Unicredit Bank, Intesa San Paolo). . |
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DELEGAZIONE BOLIVIANA IN ALTO ADIGE: AUTONOMIA NELLA NUOVA COSTITUZIONE |
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Bolzano, 17 giugno 2009 - In Bolivia si sta lavorando all´ammodernamento della Costituzione: la riscrittura concederà maggiore autonomia alle Regioni, anche se non è ancora chiaro quali forme assumerà. Attualmente una delegazione boliviana composta da dieci esperti è in Alto Adige per studiare da vicino il modello autonomistico dell´Alto Adige. Per organizzazione del Programma sviluppo dell´Onu (Undp), dieci rappresentanti delle Regioni boliviane (Departamentos) sono giunti in Alto Adige. Fanno parte della delegazione alti funzionari dell´Amministrazione boliviana, i capi di Governo dei Departimentos di La Paz e Oruro, entrambi nell´ovest del Paese. "Alle Regioni boliviane la riforma costituzionale concederà una maggiore autonomia, anche se i contorni della formulazione e le basi giuridiche sono ancora da regolare", spiega il presidente Durnwalder che ha accolto la delegazione a Palazzo Widmann. Per tale ragione i politici boliviani stanno studiando il modello autonomistico altoatesino. "Certamente non è esportabile e applicabile in toto in Bolivia, ma ci sono sicuramente aspetti da cui partire per poter concretizzare competenze e prerogative giuridiche a livello regionale", aggiunge Durnwalder. Gli ospiti sudamericani sono interessati, oltre che alla questione politica, alle soluzioni in campo ambientale: ad esempio la creazione e gestione di parchi naturali, la possibilità di utilizzare fonti di energia alternative, la realizzazione di impianti a biogas nelle aree rurali delle Ande. Nel corso della visita la delegazione boliviana ha invitato il presidente Durnwalder a partecipare al Congresso internazionale sulle autonomie previsto in autunno nella capitale La Paz. . . |
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WORKSHOP PUGLIA - TUNISIA |
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Bari, 17 giugno 2009 - Si parlerà di cooperazione con la Tunisia e dei Programmi attivati in questa direzione grazie ai finanziamenti europei nel workshop organizzato a Bari il 19 giugno su “Il partenariato territoriale Puglia-tunisia: la cooperazione decentrata 2008-2010 ed il Programma Cbc Enpi Bacino del Mediterraneo”. L’evento, realizzato per iniziativa del Servizio Mediterraneo della Regione Puglia di concerto con il Ministero degli Affari Esteri (Mae) – Direzione Generale Cooperazione allo Sviluppo, si inserisce nell’ambito della “Strategia Paese della Cooperazione Italiana in Tunisia” e si svolgerà presso l’Hotel Villa Romanazzi Carducci (ore 9. 30/13. 00). In primo piano i Programmi di cooperazione bilaterale italo-tunisini attivati con il supporto consolare e diplomatico del Mae, dell’Ufficio di Cooperazione di Tunisi, dell’Agenzia tunisina per la Promozione degli Investimenti all’estero, dell’Associazione per lo sviluppo delle imprese italiane in Africa di Confindustria, con cui le Regioni e gli stakeholder locali sono chiamati a collaborare insieme al Ministero degli Esteri. L’invito rivolto ad imprese, distretti industriali, università, centri di ricerca e agenzie di sviluppo è a collaborare con azioni coordinate, impegnandosi concretamente nell’attivazione di contratti di fornitura, nella partecipazione alle gare e nel trasferimento di tecnologie sul territorio tunisino. In evidenza, con una sezione del workshop interamente dedicata, il Programma Cbc Enpi Med 2007-2013 che ha affidato al Servizio Mediterraneo della Regione Puglia il ruolo di Presidente del Comitato Nazionale e National Contact Point. Interessanti sono infatti le opportunità di cooperazione territoriale con la Tunisia e con l’intera sponda sud del Mediterraneo contenute nel Programma, che tra l’altro ha di recente lanciato il primo bando per la presentazione di candidature progettuali, con scadenza fissata al 16 settembre 2009. Aprirà i lavori l’Assessore regionale al Mediterraneo Silvia Godelli; a seguire gli interventi di Michele Stefano Formenti (Mae – Dgcs Ufficio Cooperazione Decentrata); Hechmi Chatmen (Fipa Tunisia – Agenzia di Promozione degli Investimenti all’Estero); Pier Luigi D’agata (Confindustria Assafrica e Mediterraneo) e Claudio Polignano (Regione Puglia – Task Force Cooperazione Territoriale e National Contact Point Enpi Med) . |
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SICILIA: AMBASCIATORE REGNO UNITO RICEVUTO A PALAZZO D’ORLEANS |
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Palermo, 17 giugno 2009 – Le prospettive di sviluppo della Sicilia al centro del Mediterraneo: è questo il tema centrale della visita a palazzo d’Orleans di Edward Chaplin, ambasciatore del Regno Unito in Italia. Il diplomatico è stato ricevuto ieri pomeriggio a Palermo dal vicepresidente della Regione Siciliana, Giambattista Bufardeci. “Chaplin ha mostrato particolare interesse alle storia della Sicilia, ma anche alle vicende della cronaca politica di questi giorni” commenta Bufardeci, che aggiunge: “abbiamo discusso di ciò che capita in queste ore e del nuovo corso che il governo siciliano vuole attuare, affinché si guardi al Sud, e alla Sicilia in particolare, come opportunità per lo sviluppo e non come fardello per l’intero Paese. A Chaplin ho illustrato quei pochi ed elementari obiettivi strategici per segnare il buongoverno della Sicilia: qualità nella pubblica amministrazione, utilizzo strategico dei fondi Ue, trasparenza e legalità, razionalizzazione della spesa e una nuova riflessione sul valore dell´Autonomia e dei suoi principi”. . |
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LA REGIONE TRENTINO ALTO ADIGE RAFFORZA L’INDENNITA’ DI MOBILITA’ A SOSTEGNO DEI LAVORATORI COLPITI DALLA CRISI |
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Trento, 17 giugno 2009 - Garantire a tutti i lavoratori che perdono il lavoro in conseguenza della crisi economica un reddito minimo, almeno per un certo periodo di tempo. E’ questo l’obiettivo di un disegno di legge approvato ieri dalla Giunta regionale su proposta dell’Assessora Martha Stocker e collegato alla manovra finanziaria di assestamento per il 2009. In questo momento di crisi economica mondiale, che fa sentire le proprie conseguenze negative anche in Trentino-alto Adige, diventa importante che la Regione, coordinandosi con le due Province autonome, intervenga a sostegno del reddito delle famiglie, con ulteriori strumenti rispetto a quelli già posti in essere dalla normativa regionale vigente. La proposta normativa formulata dall’Assessora Stocker e scaturita da un lungo confronto con le parti sociali e con le Province autonome di Trento e Bolzano, rafforza ed estende l’indennità di mobilità già prevista dalla legge regionale del 1993 e mira a sostenere quei lavoratori che perdono il lavoro o che sono sospesi dallo stesso, garantendo a tutti, per un certo periodo di tempo, un reddito minimo. La mobilità viene quindi aumentata da 800 a 886 euro lordi mensili (importo non superiore a quello netto del primo scaglione di reddito previsto annualmente a livello nazionale per l’indennità di mobilità statale) ed estesa a tutti i lavoratori, anche a quelli precari a tempo determinato come ad esempio i lavoratori a progetto che a livello nazionale sono scarsamente tutelati. L’importo dell’indennità è variabile a seconda che il lavoratore abbia diritto o meno ad eventuali ammortizzatori sociali previsti dallo Stato e viene comunque erogato in aggiunta agli stessi. L’intervento ha carattere congiunturale, ossia è rivolto a coloro che si trovano in difficoltà lavorative a causa della crisi tra il 1° settembre 2008 ed il 31 dicembre 2010. L’intervento della Regione prevede, inoltre, il finanziamento dei corsi di formazione a cui i beneficiari della mobilità sono tenuti a partecipare ed introduce anche un’indennità di partecipazione, che sarà riconosciuta ai lavoratori che frequentano i corsi. Il disegno di legge interviene anche nel campo della previdenza. Ai lavoratori che hanno diritto all’indennità di mobilità regionale spetterà, infatti, un contributo fino ad un massimo di 4. 000 euro in relazione ai versamenti volontari in un fondo di previdenza complementare nel periodo tra il 1° settembre 2008 e il 31 dicembre 2010 ed è rapportato ai mesi in cui sussiste lo stato di disoccupazione o di sospensione all’interno del suddetto periodo. Complessivamente, la Regione stanzia, 20 milioni di euro, 10 nel 2009, attraverso una manovra di assestamento al bilancio, e 10 nel 2010, per finanziare questo pacchetto di misure anticrisi. Un importo che tiene conto della necessità di rispettare il patto di stabilità previsto a livello nazionale. L’assessora Martha Stocker ha espresso la propria soddisfazione per il varo del disegno di legge da parte della Giunta e auspica che la normativa possa essere approvata al più presto dal Consiglio regionale. “Si tratta di misure urgenti e di grande valenza sociale, ha precisato Martha Stocker, che ci permettono di dare risposte ai bisogni di molte famiglie che vivono con grande difficoltà l’attuale momento di crisi”. . . |
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FVG: REGOLAMENTI LEGGE ANTICRISI ENTRO META´ LUGLIO |
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Udine, 17 giugno 2009 - "Tutti i regolamenti relativi alla legge anticrisi, approvata in Consiglio regionale lo scorso 4 giugno, saranno operativi già entro la metà di luglio". E´ quanto ha affermato l´assessore regionale alle Attività produttive, Luca Ciriani, a conclusione di un incontro di carattere tecnico e politico, svoltosi ieri a Udine, al quale ha partecipato anche l´assessore regionale alle Risorse economiche e finanziarie Sandra Savino. In attuazione della legge anticrisi (le risorse ammontano complessivamente a 400 milioni di euro) erano infatti necessari degli adeguamenti regolamentari - al Testo unico artigianato, al Fondo di rotazione per le imprese commerciali, turistiche e dei servizi, al Regolamento per l´utilizzo della provvista mista, che riguarda il settore industriale e al Regolamento, creato ex novo, per lo smobilizzo a favore dei crediti alle piccole e micro imprese - che sono stati discussi ed esaminati nel dettaglio nel corso dell´incontro. I regolamenti così modificati saranno ora presentati, allo scopo di ulteriori adeguamenti, alle singole categorie produttive "i confronti con le quali - afferma il vicepresidente Ciriani - verranno fatti già nei prossimi giorni". Seguirà l´approvazione degli stessi da parte della Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia nella riunione, che si terrà il prossimo 24 giugno. "Stiamo facendo tutto il possibile affinché i benefici di tale norma possano ricadere quanto prima a favore delle categorie interessate", ha concluso il vicepresidente Ciriani. . |
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CIRCA 35 MILIONI DALLA REGIONE PER FINANZIARE 248 PROGETTI DI INNOVAZIONE DELLE IMPRESE DELL´EMILIA-ROMAGNA. 392 GIOVANI RICERCATORI IMPIEGATI. |
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Bologna, 17 giugno 2009 - Quasi 35 milioni di euro per sostenere la ricerca delle piccole e medie imprese dell’Emilia-romagna attraverso la collaborazione con i laboratori della Rete regionale Alta tecnologia e le università. Sono 248 i progetti delle imprese (sui 375 presentati lo scorso novembre, per un totale di costo ammesso pari a 87,6 milioni di euro) approvati con il bando del Fesr 2007-2013, il Fondo europeo di sviluppo regionale. I dati sono stati illustrati oggi al Cnr di Bologna, nel corso del convegno “La rete della ricerca industriale al lavoro”. Grazie al bando saranno così impiegati all’interno delle imprese 392 giovani ricercatori, che andranno a potenziare le attività e le strutture di ricerca e di sviluppo delle imprese. I contratti con i laboratori delle rete previsti dal bando sono 233, per un importo di 15,2 milioni di euro. “Oggi presentiamo un doppio risultato – ha commentato Duccio Campagnoli, assessore alle Attività produttive della Regione Emilia-romagna – Da un lato c’è una risposta importante alla crisi da parte di imprese piccole e medie che investono in ricerca e innovazione; dall’altro, la stragrande maggioranza delle aziende ha scelto la possibilità di collaborare con i laboratori della rete per realizzare i loro progetti”. Sui 248 selezionati, infatti, 233 prevedono il parternariato proprio con gli istituti di ricerca. “Questo dimostra che la rete regionale della ricerca funziona – ha spiegato Campagnoli - ha cominciato a lavorare a buon ritmo e in modo riconosciuto utile dalla imprese. Una rete che può e potrà contare su oltre 1000 ricercatori al lavoro, dei quali 500 nuovi e giovani ricercatori, una vera e propria impresa di ricerca”. “A sostegno degli investimenti innovativi delle imprese – ha concluso Campagnoli –sarebbe necessario e urgente un impegno di politiche industriali nazionali soprattutto in termini di agevolazioni fiscali. Impegno che invece, al momento, non si vede proprio”. Tra le voci di spese ammesse dal bando figurano quelle per nuovo personale, per i contratti di collaborazione con la Rete alta tecnologia e con Università, Enti di ricerca, consulenze specialistiche, acquisto di nuove attrezzature, impiego di personale interno e di materiali e lavorazioni prototipi. L’attività del programma regionale, per i progetti di ricerca collaborativa delle piccole imprese, vuole sostenere progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale con l’obiettivo di rafforzare ed indirizzare il sistema produttivo regionale verso la ricerca industriale, consolidando i rapporti di collaborazione delle imprese con i laboratori della Rete alta tecnologia dell’Emilia-romagna e le università. Il bando rientra nell’Asse 1 del Programma operativo regionale-Fesr 2007-2013 che si articola in tre attività: la creazione di tecnopoli per la ricerca industriale e il trasferimento tecnologico; il sostegno a progetti di “ricerca collaborativa” delle piccole imprese con laboratori di ricerca e centri per l’innovazione; il supporto allo start-up di nuove imprese innovative. Il bando dell’attività I. 1. 2 prevede un contributo fino al 50% per le attività di ricerca industriale e fino al 35% per le attività di sviluppo sperimentale. I settori e i contratti con i laboratori La maggioranza dei progetti approvati riguarda il settore “Automazione e meccanica industriale, energia” con 60 progetti approvati e un contributo di 8,6 milioni di euro; seguono “Ict, multimedia, servizi di ricerca e sviluppo” con 50 proposte e 6,17 milioni di euro, “Biomedicale, meccanica di precisione elettronica da consumo” con 37 progetti e 5,678 milioni, “Mezzi di trasporto, oleodinamico, pompe e motori, meccanica agricola” con 25 progetti finanziati e 3,3 milioni di euro di contributi. Per quanto riguarda i 233 progetti che vedranno l’attivazione di contratti con i laboratori (per l’elenco completo vedi la tabella) tra i più numerosi si segnalano gli 80 che saranno sviluppati insieme ad Intermech, con un importo approvato di 5,192 milioni di euro, i 28 di Matmech, per 1,751 milioni, i 25 di Aertech (1,773 milioni), i 18 a Siteia (1,063 milioni), per un importo complessivo approvato di 15,183 milioni di euro. Il valore medio dei contratti è invece di 65. 000 euro. I progetti suddivisi per provincia Più del 50% dei progetti approvati (126) sono delle province di Bologna (64) e Modena (62). Seguono Reggio Emilia (36), Parma (23), Piacenza (18), Forlì Cesena (15), Ravenna (14), Ferrara (10), Rimini (69). In media sono stati approvati il 66,1% dei progetti presentati. . |
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DALLA REGIONE SARDEGNA 3 MILIONI DI EURO PER L´INDUSTRIA |
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Cagliari, 17 Giugno 2009 - Un forte segnale alla "stretta" nell´erogazione del credito a favore delle imprese è stato dato dalla Giunta regionale che ha recentemente approvato la concessione dei contributi al fondo rischi dei Confidi. Per il comparto dell´industria sono stati messi immediatamente a disposizione 3 milioni di euro che possono, attraverso la concessione di garanzie a prima richiesta, consentire l’erogazione di finanziamenti alle imprese per oltre 100 milioni di euro. Questo è quanto presentato questa mattina, durante una conferenza stampa, dall´Assessore regionale dell´Industria, Andreina Farris e dai Presidenti regionali di Sardafidi, Enrico Gaia, e di Confidi, Giovanni Cavalieri. "L´intervento rappresenta - è stato sottolineato - la mutata attenzione della Regione nei confronti dei Confidi Industriali, che per oltre 10 anni erano stati ignorati rispetto ad altri comparti economici: è dal 1999 che i Confidi del settore industriale non ottenevano il giusto riconoscimento dell´importante ruolo svolto in 30 anni di operatività". Sardafidi e Confidi Sardegna rappresentano una realtà economica di oltre 3500 imprese sarde e garantiscono affidamenti per oltre 500 milioni di Euro. "Questo intervento - ha precisato l´Assessore Farris - sblocca prioritariamente i 3 milioni di euro del 2008, fermi già dalla scorsa finanziaria, rendendoli immediatamente disponibili e consentendo, attraverso le convenzioni stipulate tra i consorzi fidi e le banche, l’erogazione a favore delle imprese di oltre 100 milioni di euro per effetto del moltiplicatore previsto nelle convenzioni. Con una disponibilità media di circa 200mila euro ad impresa, si possono quindi finanziare almeno 500 aziende". La garanzia dei consorzi fidi beneficiari del contributo al fondo rischi (Confidi e Sardafidi) rispetta pienamente i requisiti previsti dal regolamento di Basilea 2 ed è riconosciuta a pieno titolo da tutte le Banche in quanto efficace nella mitigazione del rischio di credito. I due Consorzi Fidi hanno in corso l´iscrizione tra gli intermediari finanziari come previsto dall´art. 107 del T. U. B. E saranno soggetti alla vigilanza della Banca d´Italia. . |
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SI È CONCLUSO IERI A VIBO VALENTIA IL CORSO REGIONALE DI FORMAZIONE “SCUOLA ANTIMAFIA” |
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Vibo Valentia, 17 giugno 2009 - Si è concluso ieri il corso regionale di formazione “Scuola Antimafia” destinato ai docenti di tutte le scuole di ogni ordine e grado della Calabria. Il corso è parte integrante dell´omonimo progetto didattico-formativo varato dalla Consulta Antimafia e curato da Adriana Musella, segretaria della Consulta, e dalla direzione dell’Ufficio scolastico regionale. Tutti i partecipanti alla formazione, appartenenti ai gruppi attivati nelle cinque province, si sono ritrovati oggi al “501 Hotel” in una sessione plenaria finalizzata alla divulgazione degli obiettivi raggiunti, delle metodologie e degli strumenti per la promozione della legalità. La giornata conclusiva ha visto la partecipazione del procuratore aggiunto di Reggio Calabria Michele Prestipino il quale, dopo aver evidenziato che la densità criminale in Calabria è il triplo rispetto a quella siciliana, ha detto che “la partita contro la mafia si può vincere solo nelle scuole”. Secondo Prestipino “i magistrati bonificati intervengono già quando si è manifestata la patologia, ma non hanno nessuna funzione di promozione sociale che è invece la vera cosa importante e che è delegata ai luoghi di formazione come, appunto, la scuola”. Sulla storia della ‘ndrangheta ha relazionato lo storico Enzo Ciconte. Sono intervenuti anche il sostituto procuratore della Dda di Catanzaro Salvatore Dolce e il presidente nazionale della “Federazione Europea dei professionisti della pedagogia” Gianfranco De Lorenzo. I lavori, coordinati dal giornalista Rai Gregorio Corigliano, sono stati conclusi da Nicola Durante, segretario generale della Giunta regionale, e da Adriana Musella. In totale, in ogni provincia della Calabria, sono stati coinvolti 600 operatori scolastici, con 24 ore di attività formative articolate in tre giornate seminariali della durata di 8 ore ciascuna. Alla base del corso, la formazione dei partecipanti in merito alle conoscenze sui principi fondanti della cultura della legalità e della cittadinanza attiva, e sulle metodologie per trasferire agli studenti e veicolare all’interno delle strutture scolastiche la cultura della legalità, caratterizzata dal connubio tra diritti e doveri da una parte e tra libertà e rispetto della dignità delle persone dall’altra. Il progetto “Scuola Antimafia”, promosso con bando del dipartimento “Lavoro e formazione professionale”, è iniziato il 25 maggio scorso e rientra nel Por Calabria 2000-2006, asse Iii Risorse umane, misure 3. 5 “Adeguamento del sistema della formazione professionale e dell´istruzione. Le lezioni del corso sono state affidate a magistrati, storici, sociologi, giornalisti: a figure di prestigio quali Luciano Corradini, docente all´università “La Sapienza” di Roma, Vittorio Mete, ordinario di psicologia all´università di Firenze, Antonio Nicaso, scrittore e consulente per l’Fbi, Gemma Marotta e Francesco Bruno, criminologi, Marisa Rodano, testimone storica della Costituente, Annibale Marini, presidente emerito della Corte Costituzionale, Alberto La Volpe, giornalista di Rai 2 e coautore dell´ultimo libro del procuratore nazionale Antimafia Piero Grasso “Non si può morire di mafia”. Le tematiche trattate hanno riguardato la Costituzione e la cittadinanza attiva, l’analisi storica e sociologica del fenomeno mafioso con particolare attenzione alla ’ndrangheta. Il progetto “Scuola Antimafia” riprenderà a settembre nelle scuole della Regione per l’anno scolastico 2009-2010. . |
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CONCORSI PER PERSONALE REGIONE VENETO: PROCEDURE CONDIVISE TRA AMMINISTRAZIONE E SINDACATI CON L’ OBIETTIVO DI VALORIZZAZIONE LAVORO DIPENDENTI |
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Venezia, 17 giugno 2009 - In relazione al concorso interno svolto recentemente e inerente le progressioni verticali del personale della Regione Veneto, riguardanti oltre 150 posizioni suddivise tra le diverse categorie professionali, l’Assessore regionale alle politiche del personale Flavio Silvestrin precisa quanto segue: “Va ricordato, in premessa, che le procedure interne per determinare le forme e modalità del concorso sono state concertate, cioè individuate di comune accordo, tra strutture regionali e organizzazioni sindacali del personale. La commissione giudicatrice delle prove d’esame si è mossa, quindi, a quanto mi risulta, su quelle indicazioni. Per l’Amministrazione regionale, tale procedimento condiviso ha costituito il presupposto per assicurare a tutti i concorrenti condizioni di trasparenza e di tranquillità nell’affrontare il concorso. Anche tale prova concorsuale – aggiunge Silvestrin – si inserisce nel percorso portato avanti da diverso tempo dall’Amministrazione regionale con l’obiettivo dichiarato di valorizzare il personale della Regione Veneto, basandosi su criteri di valutazione efficaci, che puntino al merito e alla capacità complessiva mostrate e maturate dal dipendente nel corso del suo lavoro. Resta fermo, tuttavia – conclude Silvestrin - che chi ritenesse di non essere stato valutato correttamente è nel suo pieno diritto di fare ricorso nelle sedi opportune, interne ed esterne. Se dovessero emergere irregolarità l’Amministrazione regionale sarà la prima a voler fare chiarezza a tutela dei propri lavoratori. Colgo l’occasione per ribadire che i nostri dipendenti sono tra i migliori in assoluto per produttività e professionalità nelle Regioni italiane. Non lo dice solo per esperienza diretta l’Assessore veneto al personale. E’ stato provato anche da diversi studi nazionali che hanno tra l’altro dimostrato, dati alla mano, che i nostri lavoratori sono, in proporzione a tante altre Regioni, in quantità inferiore nel rapporto tra popolazione e numero di dipendenti”. . |
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BOLOGNA: BANDO PER L´EROGAZIONE DI PRESTITI SULL´ONORE / MICROCREDITO. SCADENZA 30 GIUGNO |
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Bologna, 17 giugno 2009 - Scade il 30 giugno alle ore 13 la presentazione della domanda per il bando per l´erogazione di prestiti sull´onore/microcredito per le famiglie del Comune di Bologna. Il prestito, fino ad un massimo di 5. 000 €, può essere concesso alle famiglie il cui reddito abbia un valore Isee compreso tra i 6. 000 € ed i 20. 000 € annui e che debbano affrontare impegni imprevisti e straordinari relativamente a spese mediche ed acquisti di ausili per disabili o portatori di handicap; a spese per nuovi contratti di affitto e a spese notarili per l’acquisto di un’abitazione; spese per la ristrutturazione dell’alloggio, per l’acquisto dell’arredamento; spese per la frequenza scolastica ed universitaria; spese per cause legali attinenti il diritto di famiglia. Per informazioni più dettagliate e la presentazione della domanda, gli interessati dovranno rivolgersi al Centro per le famiglie del Comune di Bologna – Via Orfeo, 40/2 Bologna – tel 051/6563311 Il modulo per presentare la domanda è scaricabile dai siti: www. Aspirides. It; www. Comune. Bologna. It, oppure è ritirabile presso: il Centro per le Famiglie del Comune di Bologna; le Agenzie Unicredit Banca di Bologna con sede in Via Indipendenza, Via Matteotti, Piazza Azzarita. Gli sportelli sociali dei Quartieri . |
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FVG, COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO: IL 19 GIUGNO A UDINE CONFERENZA REGIONALE |
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Trieste, 17 giugno 2009 - Stefania Craxi, sottosegretario di Stato agli Affari esteri, e Renzo Tondo, presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, interverranno venerdì prossimo a Udine (Auditorium Regione, inizio ore 9. 30) alla Conferenza regionale per la cooperazione allo sviluppo e il partenariato internazionale, momento di riflessione e dibatto sui nuovi orientamenti che la cooperazione allo sviluppo italiana, europea ed internazionale sta attuando, pur nella non facile attuale situazione economica generale. La cooperazione si propone come uno dei luoghi strategici di collegamento, anche metodologico, tra politiche nazionali e internazionali. Le Istituzioni regionali si trovano quindi chiamate a partecipare direttamente al processo di individuazione dei percorsi e degli strumenti capaci di rendere operativi i principi di innovazione e di elaborare nuove strategie d´azione. Una possibile revisione delle politiche di cooperazione allo sviluppo deve ora fondarsi sul riconoscimento della centralità della sua dimensione territoriale, sull´importanza del collegamento locale, nazionale, internazionale, sulla effettiva capacità di interlocuzione con i Paesi terzi. Solo con il contributo di tutti gli attori dei territori si può pensare a proporre un nuovo modello di intervento teso ad una vera coesione sociale. Su questi aspetti, accanto a Craxi e Tondo, si confronteranno esperti locali (Giuseppe Napoli, vicedirettore alle Relazioni internazionali e comunitarie della Regione, Graziano Lorenzon, direttore del Servizio rapporti internazionali e partenariato Territoriali, Silvia Acerbi, vicepresidente Informest Gorizia, Silverio Ianniello, docente di Economia dei mercati monetari e finanziari all´Università di Trieste, Nora Coppola, direttore Servizio assistenza sanitaria della Direzione centrale salute e protezione sociale della Regione) e relatori di fama nazionale ed internazionale, quali Edoardo Onagro, dell´Università Bocconi di Milano, Diego Vecchiato, direttore Relazioni internazionali, cooperazione internazionale, diritti umani e pari opportunità della Regione Veneto, e l´economista e sociologo messicano Josè Luis Rhi-sausi, attualmente direttore del Centro studi politiche internazionali di Roma. A moderare il confronto, nel corso del quale saranno anche illustrati alcuni casi di eccellenza, realizzati da organizzazioni non governative, enti locali, associazioni, è stato chiamato Gildo Baraldi, direttore dell´Osservatorio Interregionale sulla Cooperazione allo Sviluppo. . |
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COOPERAZIONE INTERNAZIONALE: LA PROVINCIA DI GENOVA FINANZIA PROGETTI SOLIDALI CON 110.000 EURO PER I SETTE INTERVENTI NEI PAESI DEL SUD DEL MONDO E I DUE PROGETTI SUL TERRITORIO DI EDUCAZIONE ALLA MONDIALITÀ |
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Genova, 17 giugno 2009 - Interventi solidali nei Paesi del Sud del mondo, dall’Egitto al Niger al Nicaragua, dal Messico all’India, alla Colombia alla Repubblica Dominicana. Li sostiene la Provincia di Genova che attraverso lo specifico bando aperto nel 2008 per Ong, enti locali, istituzioni, associazioni e organismi del volontariato cofinanzia quest’anno con 110. 000 euro complessivi sette progetti di cooperazione internazionale (per 93. 500 euro) e due progetti (per 16. 500 euro) sull’educazione alla mondialità. I progetti vincitori del bando sono stati presentati dal presidente Alessandro Repetto e dall’assessore Giulio Torti della Provincia che nell’ultimo triennio ha finanziato con 320. 000 euro interventi di cooperazione internazionale e per il sostegno ai diritti umani e dei popoli. “ Il ruolo della Provincia nel valorizzare e promuovere la solidarietà internazionale – dice il presidente Alessandro Repetto - è coerente all’impegno sociale del programma di mandato e anche quest’anno, nonostante le difficoltà delle leggi finanziarie, siamo riusciti a destinare risorse importanti alla cooperazione internazionale e all’educazione alla mondialità, ossia alla cultura dei diritti, della pace, della solidarietà e del dialogo tra i popoli, fondamento irrinunciabile della nostra comune umanità. ” L’obiettivo del bando, aggiunge l’assessore Giulio Torti “ è il sostegno ad interventi e progetti che promuovono l’istruzione, le pari opportunità, i diritti, l’ambiente, la formazione e l’occupazione, anche attraverso la microimprenditorialità, per far si che ogni persona abbia la possibilità di restare nel proprio territorio e contribuisca al suo sviluppo sostenibile. ” I fondi per la cooperazione internazionale sono stati assegnati ai progetti per l’educazione e formazione di bambini e giovani disabili nei quartieri più poveri di Alessandria d’Egitto (presentato dall’Aifo - Associazione italiana amici di Raoul Follereau); per nuove filiere locali sostenibili in India con la realizzazione di un impianto caseario affidato ai contadini del Tamil Nadu rurale per produrre il ghee, burro disidratato e condimento locale per eccellenza, e latte in polvere per bambini (presentato dall’organizzazione Assefa-italia); a Santo Domingo con la “ruta del Jengibre” la rotta dello zenzero nell’area di Las Galeras di Samanà collegandone la coltivazione biologica e di qualità, con la creazione di un apposito marchio, all’identità e cultura del territorio e ai canali del commercio equo e solidale (presentato dalla Comunità di San Benedetto al Porto); in Africa per valorizzare attraverso la specifica formazione dei produttori e tecniche innovative di gestione delle risorse naturali e di lotta alla desertificazione, le colture di arachidi, fagioli bianchi niebè e altre sementi locali nel Dipartimento di Illela nel Niger (presentato dalla Ong Cospe); per il sostegno, fornendo strumenti e materiali didattici, alle scuole primarie delle comunità indigene del Chiapas del Nord in Messico per dare la possibilità a tutti i loro bambini di seguire percorsi formativi e di alfabetizzazione basati sulle tradizioni, la cultura, i valori e l’ambiente locali (presentato dall’associazione Onlus Ya Basta! ); per offrire istruzione primaria e formazione professionale in Colombia a bambini e adolescenti lavoratori di Bogotà non alfabetizzati e che non frequentano alcuna scuola (presentato dall’Ong Asal) e per allestire in Nicaragua sei biblioteche in altrettante Case della Donna nelle campagne di Matagalpa, per favorire l’emancipazione e l’autonomia femminile e diminuire l’analfabetismo, offrendo a tutta la popolazione locale nuovi spazi e opportunità di studio e conoscenza (presentato dal Gruppo Transcultura Donna Onlus). Per l’educazione alla mondialità sono stati finanziati i progetti “Europa Africa: agricoltura e sviluppo sostenibile” di Fair Watch che prevede incontri pubblici e seminari sul territorio provinciale di sensibilizzazione ai temi del rapporto tra Nord e Sud del mondo e di un nuovo modello di sviluppo che valorizzi saperi tradizionali, diritti delle comunità e agricoltura sostenibile e “C’era una volta – il cantastorie del mondo alla rovescia” proposto da Zucchero amaro per promuovere tra gli studenti delle scuole chiavaresi la conoscenza del commercio equo e solidale. I progetti presentati per il bando della Provincia vengono valutati dall’assessorato alla cooperazione internazionale e dalla consulta per la promozione della solidarietà internazionale e dei diritti umani, istituita e approvata all’unanimità dal Consiglio Provinciale. Dell’organismo, presieduto dall’assessore alla cooperazione Torti in rappresentanza dal presidente Repetto, fanno parte con i consiglieri provinciali Paolo Bianchini (Fi) Alberto Corradi (Intergruppo di Sinistra) e Maria Angela Milanta (Pd-ulivo) numerosi esperti e rappresentanti di Ong, associazioni ed enti. . |
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LA STRATEGIA DELLA TOSCANA PER INNOVAZIONE E LAVORO IL SOSTEGNO DELLA REGIONE AL MONDO DELLA RICERCA PER VINCERE LE SFIDE GLOBALI |
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Firenze, 17 giugno 2009 - Ricerca e innovazione rappresentano, assieme alla formazione, i motori del nuovo modello di sviluppo toscano, e sono gli elementi su cui la Regione Toscana ha investito per produrre effetti di medio periodo in grado di adeguare sia la ricerca che il mondo della produzione e della distribuzione alla nuove sfide globali. Ieri il vicepresidente ha tracciato le conclusioni del convegno ´Politiche per l´innovazione e il lavoro: quale ruolo per la ricerca e l´alta formazione?´, che si è tenuto a Pisa, nell´Aula magna nuova della Sapienza, e nel corso del quale è stata presentata l´ultima indagine occupazionale ´I laureati e il mondo del lavoro´. Nel corso degli ultimi anni, ha ricordato il vicepresidente, la Regione ha condotto uno sforzo continuo per favorire lo sviluppo di una didattica qualificata e aggiornata, ma anche per dinamizzare il know-how attraverso il finanziamento per circa il 90% - caso unico in Italia - delle attività di indagine, modellizzazione, scouting, trasferimento, e ancora di sostegno allo start-up di impresa o di rinnovamento di tecnologie e processi produttivi. Quale la strada da percorrere? Quale indirizzo e sostegno può dare la Regione al mondo della ricerca e a quello del lavoro impegnati ambedue in una sfida con connotati così complessi? La strategia della Regione Toscana è stata pensata per superare quello che, se non adeguatamente affrontato, può costituire un vero impasse non solo per lo sviluppo ma per la continuità stessa del modello su cui il nostro sistema sociale, culturale, economico, è stato costruito nel tempo. Nel Programma Regionale di Sviluppo - ha sottolineato il vicepresidente - sono previsti gli interventi indispensabili sulle infrastrutture, l´organizzazione, i servizi, la formazione, lo sviluppo d´impresa, la semplificazione burocratica e lo sveltimento amministrativo. Con il ´Programma per la promozione e lo sviluppo dell´amministrazione elettronica e della società dell´informazione e della conoscenza´, approvato dal Consiglio Regionale nel luglio 2007, e finanziato dalla Regione con 200 milioni di euro, è stata data una prospettiva pluriennale al dispiegamento dei sistemi in rete, a sostegno sia delle eccellenze che del tessuto produttivo nel suo complesso. Per consentire che questo modello si realizzi effettivamente sui territori, la Regione ha intrapreso un programma estremamente ambizioso e complesso di infrastrutture in larga banda di tutta la Toscana. Sono stati stanziati 80 milioni di euro per il completo abbattimento del digital divide nella nostra regione. Tutto, questo, senza poter contare su nemmeno un euro di quanto più volte annunciato dal governo: più volte sono state diffuse cifre senza alcun riscontro contabile, ma in sintonia con i vari appuntamenti elettorali. All´opposto, la Toscana si è mossa con estrema concretezza, sia sul versante delle infrastrutture che su criteri e strumenti. Oggi sulla rete regionale toscana (Rtrt) viaggia l´acquisizione telematica di beni e servizi, i servizi di fatturazione e pagamento telematici, vengono integrate le competenze dei centri di ricerca universitari con quelle dei sistemi d´impresa: il tutto in un quadro di dematerializzazione certificata e di protezione rigorosa degli accessi e delle transazioni operate in rete. . |
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TERREMOTO, CHIODI: LOMBARDIA,SEGNALE FORTE DI SOLIDARIETA´ FORMIGONI VISITA L´AQUILA E S´IMPEGNA A RICOSTRUIRE |
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L´aquila, 17 giugno 2009 - "Questa iniziativa dimostra che esiste una comunità nazionale che, lungi dall´essere egoista, ha dimostrato, già dalla prima fase di emergenza, una straordinaria solidarietà che ci aiuta a guardare al futuro con forza e determinazione. Iniziare dal rilancio dell´università mi sembra un punto di partenza importante, un segnale forte e di grande valore. Dobbiamo ringraziare la Lombardia anche per il lavoro svolto fino ad oggi nell´emergenza, per l´apporto della Protezione civile, per l´abnegazione con cui ha sostenuto uno sforzo lodevole". Con queste parole il Presidente Gianni Chiodi ha accolto ieri la visita del presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni in occasione della firma dell´accordo di programma quadro interregionale. Sarà la Lombardia, infatti, a realizzare una residenza universitaria e una struttura scolastica temporanea a L´aquila entro l´inizio del prossimo anno accademico. L´intervento prevede un impegno economico pari a 7 milioni di euro. Si prevede una residenza universitaria per 120 studenti su un´area di 4. 200 metri quadrati, dotata di quattro aree per il pasto, una biblioteca con annessa area studio per complessivi 600 metri quadrati e un´area fitness di 1. 050 metri quadrati. L´opera sarà realizzata con strutture antisismiche prefabbricate, con tutti gli accorgimenti più avanzati dal punto di vista della sicurezza, del rispetto dell´ambiente e del risparmio energetico. Il progetto è frutto di un´intesa tra Regione Lombardia, Regione Abruzzo, Ministero, Provincia dell´Aquila, Comune, Diocesi e Università. La Giunta regionale lombarda si farà carico del finanziamento insieme al sistema Lombardia, coinvolgendo tutti i cittadini che lo vorranno. "La Regione Lombardia ? ha detto il presidente Formigoni ? realizzerà la residenza universitaria che di fatto sostituirà la Casa dello studente, uno dei simboli della tragedia che ha colpito L´aquila, ma soprattutto sarà un segno concreto della ripresa di questo angolo d´Abruzzo che vogliamo torni ad essere un centro universitario d´eccellenza". L´obiettivo di Regione Lombardia è quello di concludere i lavori per l´inizio del prossimo anno accademico, 2009/2010. Il presidente Formigoni stamane si è recato a L´aquila per incontrare gli ospiti dei campi gestiti dai volontari lombardi e per visionare l´area sulla quale sorgerà la nuova residenza per gli studenti. Per quanto riguarda la struttura scolastica temporanea, nella prima fase della ripresa dell´attività didattica verrà quindi assicurata la disponibilità di 3 moduli container articolati per cicli scolastici con cinque aule didattiche e un´aula multifunzione oltre ai servizi. . |
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PROGETTO VENETO CONTRO VIOLENZA SULLE DONNE |
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Venezia, 17 giugno 2009 - “Lìberati dalla violenza. Guarda avanti con sicurezza. Fai la cosa giusta”: sono gli slogan scelti per l’iniziativa di prevenzione e contrasto della violenza nei confronti delle donne, che la Regione lancia in collaborazione con la Commissione per la realizzazione delle pari opportunità del Veneto e con il supporto scientifico dell’Osservatorio Nazionale sulla Violenza Domestica (Verona). Il progetto, che prevede nella prima fase la diffusione di 10 mila manifesti e 200 mila pieghevoli con consigli e indicazioni utili per le donne in caso di violenze, è stato presentato oggi a Palazzo Balbi a Venezia dall’assessore regionale Isi Coppola e dalla presidente della Commissione pari opportunità Simonetta Tregnago. I materiali saranno distribuiti presso i medici di medicina generale, i pronto soccorso ospedalieri, le farmacie e i comuni del territorio veneto. Un’indagine realizzata l’anno scorso aveva già evidenziato che il fenomeno è più diffuso di quanto si pensi: il 31,9% delle donne italiane fra i 16 e i 70 anni è stato vittima di forme di violenza fisica o sessuale nel corso della propria vita. Il Veneto ha fatto registrare un dato superiore, pari al 34,3%. Partendo da una conoscenza precisa del fenomeno e da un’esigenza chiaramente espressa dal territorio – ha sottolineato l’assessore Coppola – la Regione ha avviato quest’azione che ha come chiave di lettura fondamentale quella del rispetto dei diritti umani. L’assessore ha fatto presente che i contenuti dei materiali informativi sono stati verificati e condivisi con i soggetti istituzionali più a diretto contatto con le vittime delle violenze (prefetture, questure, procure e tribunali, forze dell’ordine, medici di base e dei pronto soccorso ospedalieri). L’obiettivo è di dare con chiarezza ed efficacia indicazioni concrete su “cosa fare” in caso di violenza, soprattutto in ambito familiare. L’assessore Coppola ha sottolineato la delicatezza del problema e la condizione di grande fragilità in cui viene a trovarsi chi ne è vittima: in Italia risulta che la donna si decide a sporgere denuncia soltanto dopo sette anni di violenze subite dal partner, spesso per paura delle conseguenze sui figli. “Per questo – ha aggiunto - l’approccio della Regione è assolutamente positivo per aiutare le donne a superare i dubbi e dare un senso di libertà, dignità e volontà di chiedere rispetto, avendo le istituzioni a fianco”. La seconda fase del progetto prevede la mappatura entro giugno delle strutture a cui è possibile rivolgersi (ne sono già state censite 165 di cui 65 centri diurni, 14 case di accoglienza e 86 centri per minori) e la realizzazione di un vademecum per gli operatori. Da parte sua Simonetta Tregnago ha fatto presente che a ottobre saranno presentati i risultati di un’indagine sullo stato di benessere delle donne in Veneto, anticipando che una delle domande poste è stata se avessero subito violenza negli ultimi sei mesi o nei mesi precedenti. Oltre il 6% del campione intervistato ha risposto affermativamente. “E’ un problema che dobbiamo affrontare - ha concluso la presidente della commissione - cercando di farlo nel modo migliore e più efficace”. . |
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ASILI NIDO, MARRAZZO: "CON LA DELIBERA DI OGGI INVESTITI DAL 2007 OLTRE 125 MILIONI DI EURO" |
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Roma, 17 giugno 2009 - La Regione Lazio ha stanziato 45 milioni di euro per la realizzazione di 5200 nuovi posti negli asili nido. La delibera, proposta dall´assessore ai Servizi sociali Anna Salome Coppotelli, e´ stata approvata ieri dalla giunta e rappresenta uno dei 39 punti previsti nel Patto di fine legislatura sottoscritto con i sindacati. Tutti i Comuni e i Municipi potranno presentare la domanda entro 90 giorni dalla pubblicazione del bando. I centri sotto i 5 mila abitanti avranno un contributo fino al 100 per cento mentre per quelli piu´ grandi il contributo e´ pari al 90 per cento. "La Regione Lazio - ha detto Piero Marrazzo presidente della Regione Lazio - si conferma al fianco dei cittadini del Lazio per guardare oltre la crisi. La delibera che stanzia 45 milioni di euro per la realizzazione di 5. 200 nuovi posti negli asili nido non rappresenta solamente l´attuazione di un altro dei 39 punti concordati con i sindacati nelle scorse settimane ma anche la conferma di una politica di grandi investimenti in un ambito di particolare sensibilità per le nostre famiglie. Ai 45 milioni di euro di oggi - ha spiegato Marrazzo - vanno infatti aggiunti i 12 milioni di euro investiti nel biennio 2007-2008 per la realizzazione di altri 1. 500 nuovi posti negli asili del nostro territorio e altri 45 milioni di euro in 3 anni previsti nell´ultima Finanziaria per la gestione delle strutture, anche questi successivi agli oltre 25 già investiti nel biennio precedente. Tra fondi regionali e fondi nazionali - ha concluso Marrazzo - il Lazio ha garantito per i bambini e le famiglie del Lazio oltre 125 milioni di euro". . |
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PEDOFILIA; RIMOSSA DIRIGENTE. COMUNE DI ROMA SI COSTITUIRÀ PARTE CIVILE |
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Roma, 17 giugno 2009 - Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha ordinato la rimozione della dottoressa Rita Camilli da responsabile del Dipartimento Promozione dell’Infanzia, Famiglia e Gioventù. La dottoressa Camilli, con propria determina dirigenziale, aveva deciso di non far costituire il Comune di Roma parte civile nel processo contro Ruggero Conti, imputato di reati sessuali contro minori. La motivazione di questa determina è che non esistono precedenti di costituzione di parte civile del Comune di Roma per reati sessuali contro i minori e che il regolamento che obbliga il Comune a costituirsi parte civile nelle violenze sessuali fa riferimento esplicitamente alle donne e «non appare automaticamente trasferibile alla violenza sui minori». Il Sindaco di Roma ha dato mandato al Segretario Generale del Campidoglio, di rivedere la determina in questione per procedere alla costituzione di parte civile del Comune nel processo contro Ruggero Conti. Il Sindaco ha inoltre richiesto al Comitato di Direzione – Segretario Generale, Direttore Esecutivo e Capo di Gabinetto – di avviare una inchiesta amministrativa interna per verificare l’origine della errata informazione fornita al Portavoce del Sindaco e la corretta applicazione delle procedure interne di controllo, in special modo in relazione all’Avvocatura comunale. Infine, il Sindaco ha sollecitato la commissione tecnica, appositamente istituita, a inserire i reati sui minori fra le fattispecie per cui è obbligatoria la costituzione di parte civile del Comune, il che non significa stabilire a priori la colpevolezza degli imputati ma garantire la volontà del Comune di tutelare sempre e con la massima decisione, la dignità e l’integrità delle persone umane, soprattutto di quelle più indifese. Lo rende noto l’Ufficio Stampa del Campidoglio. . |
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