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Notiziario Marketpress di Mercoledì 17 Giugno 2009
PAOLO ANGELUCCI E’ IL NUOVO PRESIDENTE DI ASSINFORM  
 
Milano, 17 giugno 2009 - Assinform, l’Associazione aderente a Confindustria che raggruppa le aziende di Information Technology operanti in Italia, ha un nuovo Presidente. E´ Paolo Angelucci, designato a larghissima maggioranza dalla Giunta dell’Associazione. La sua nomina sarà ratificata all’Assemblea dei Soci entro i primi di luglio. Sostituirà Ennio Lucarelli, giunto alla fine del suo mandato. Paolo Angelucci, ingegnere elettronico e imprenditore, 56 anni, dal 1981 è Presidente ed Amministratore Delegato del Gruppo Cosmic Blue Team, azienda informatica con 56 milioni di Euro di ricavi, 7 sedi in Italia e oltre 250 addetti. Profondo conoscitore del settore, ha cominciato la sua esperienza associativa tra i Giovani Imprenditori di Confindustria, di cui è stato Vicepresidente Nazionale nel 1990. Attualmente è Presidente della sezione It dell’Unione Industriali di Roma, Consigliere Delegato di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici e membro del Comitato Tecnico per il Fisco di Confindustria. .  
   
   
AL VIA LA "SETTIMANA INTERNET ROMA"  
 
Roma, 17 giugno 2009 - Il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti e l’assessore provinciale alle Politiche Culturali, Cecilia D’elia hanno presentato la ‘Settimana Internet Roma’, una iniziativa realizzata in collaborazione con Codice Internet - progetto di eventi e campagne per la divulgazione di Internet in Italia - per sensibilizzare i cittadini sul tema delle opportunità della Rete e farne comprendere le molteplici occasioni di impiego nella vita quotidiana. Dal 22 al 26 giugno sono in programma cinque conferenze spettacolo (ingresso gratuito fino a esaurimento posti) che toccheranno diversi aspetti dell’uso delle nuove tecnologie: Internet e turismo, Internet e Anziani, Internet e Imprese, Internet e Giovani e Internet e Donne. Questo l’elenco delle iniziative previste: 22 giugno – Vivere e viaggiare nell’era di Internet. Palazzo Valentini, a Roma in via Iv Novembre - 119/A, dalle ore 20. 30 alle ore 22. 30. Si parlerà di come il web possa essere uno strumento utile per promuovere il turismo e per sostenere le imprese che operano nel settore, nonché un canale aggiuntivo per chi intende mettersi in viaggio. A questa serata interverrà il Trio Medusa. 23 giugno – Internet alleato dell’azienda. Palazzo Valentini, dalle ore 20. 30 alle ore 22. 30. Verranno illustrate le modalità con cui la rete può aiutare i consumatori e le aziende ad uscire dalla crisi. Parteciperà il Direttore responsabile di Sky Tg 24, Emilio Carelli. 24 giugno – Toglimi tutto ma non il mio Facebook. Istituto Europeo di Design (Ied), a Roma, via Alcamo - 11, dalle ore 20. 00 alle ore 22. 00. Si discuterà di come internet possa rappresentare una risorsa preziosa per i più giovani e per valorizzarne talento e creatività. Partecipa alla serata il duo musicale “Zero Assoluto”. 25 giugno – Mio nipote è online… e io? Centro Anziani di Monterotondo, via Kennedy - 47, dalle ore 16. 30 alle ore 18. 30. Verranno presentate le potenzialità della Rete per le persone anziane. Intervengono Piergiorgio Bellocchio e sua madre Gisella Burinato. 26 giugno – Quando la Rete è donna. Palazzo Valentini, dalle ore 20. 30 alle ore 22. 30. Si parlerà delle opportunità che internet offre alle donne. Interverrà Simona Izzo, nota attrice regista e sceneggiatrice. Le serate saranno condotte da Marco Montemagno – uno dei maggiori esperti Internet italiani, cofondatore di Codice Internet e volto noto della tv su Sky Tg24 – che porterà a Roma in anteprima anche il format divulgativo ‘Internet Show’, monologo di intrattenimento sul tema della Rete il cui dvd sarà regalato al pubblico durante gli eventi. Tra gli ospiti dell’evento, il Trio Medusa, gli Zero Assoluto, Simona Izzo, Emilio Carelli, Riccardo Luna, Piergiorgio Bellocchio e tanti altri volti noti del mondo dello spettacolo, della politica, dell’imprenditoria e dell’informazione, chiamati a raccontare il loro personale approccio con la Rete. Questa iniziativa rientra nel ‘Piano Innovazione’ che l’Amministrazione provinciale sta portando avanti e che ha due grandi obiettivi: contribuire, da un lato, a diffondere la rete e a renderla davvero accessibile a tutti, dall’altro far sì che nessuno abbia più paura di internet e che lo utilizzi liberamente per studiare, lavorare e divertirsi. La Provincia di Roma mette in campo così una grande campagna di alfabetizzazione digitale: diffondere il linguaggio del web per spiegare ad ogni cittadino cosa Internet offre, e come farne buon uso. I cinque appuntamenti previsti saranno ripresi e i video messi on-line per creare un archivio a disposizione di tutti. Www. Codiceinternet. It .  
   
   
"SISTEMI DI COMMUTAZIONE TELEFONICA PRIVATA 2008" SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
Milano, 17 giugno 2009 - Il quadro economico del paese influenza negativamente il trend degli investimenti in apparati e determina nel 2008 un’ulteriore riduzione del mercato “sell in” (esclusi i servizi) dei sistemi di comunicazione aziendale, che si stima raggiungerà un valore di 364 milioni di euro. La diminuzione sull’anno precedente (-0,9%) risulterà comunque inferiore a quella verificatasi nel 2007 (-1,2%). L’esigenza di sostituzione del parco installato obsoleto infatti porterà le aziende a sostituire i sistemi di comunicazione di tipo tradizionale (Pbx Tdm) con sistemi di comunicazione Ip (Pbx Ip-enabled e Full Ip). Sono in forte crescita i sistemi Full Ip e i Centralini Software di piccole dimensioni, quali piattaforme in grado di essere utilizzate sia in ambienti Ip che in ambienti Tdm “legacy” salvaguardando gli investimenti effettuati. Grazie alla diffusione di applicazioni per il Customer Relationship Management, è positivo l’andamento dei sistemi e delle soluzioni di contact center, grazie ad offerte di prezzo più contenuto, anche nelle aziende di piccola e media dimensione. L’incremento più consistente (+33-34%) si registra nelle soluzioni di Unified Communications. In generale, l’andamento negativo del mercato ha obbligato le multinazionali specializzate ad adottare strategie incentrate sull’innovazione di prodotto, mentre i produttori nazionali e gli importatori sono costretti ad attuare una politica dei prezzi molto aggressiva. Dati Di Sintesi, 2007
Numero di imprese(a) 45
Numero di addetti specifici(a) 1. 460
Numero di addetti specifici per impresa 32
Valore della produzione (Mn. Di euro) 53
Variazione media annua della produzione 2007/2005 (%) 0,6
Valore produzione e importazione (Mn. Di euro) 372,4
Fatturato per addetto(b) (‘000 di euro) 255
Valore aggiunto (Mn. Di euro) 79
Valore aggiunto per addetto(b) (‘000 di euro) 54
Quota di produzione delle prime quattro imprese (%) 61,9
Export/produzione (%) 9,4
Import/mercato (%) 86,9
Valore del mercato(b) (Mn. Di euro) 367,4
Variazione media annua del mercato 2007/2005 -1,8
Quota di mercato delle prime quattro imprese (b) (%) 40,3
Preconsuntivo 2008/2007 (%) -0,9
Previsione sviluppo mercato (b):
· tendenza di breve e medio periodo Debole ripresa
a) - escluse imprese operanti solo nei servizi b) - esclusi i servizi Fonte: Databank .
 
   
   
BOLZANO, LIBRO FONDIARIO DI CHIUSA: TUTTI I DATI IN DIGITALE  
 
Bolzano, 17 giugno 2009 - Oltre 43mila particelle in 15 Comuni catastali (Lpa) e oltre 76mila iscrizioni sono state digitalizzate negli ultimi anni nell´Ufficio del libro fondiario di Chiusa. L´assessore provinciale Hans Berger ha chiuso il 16 giugno l´era dei grossi volumi cartacei a Chiusa e avviato la fase digitale. "Ora i dati sono accessibili in tempi più veloci, con procedure più semplici e inoltre sono più precisi", ha detto Berger. Sono passati 8 anni da quando è stata avviata, a Ponte Gardena, la digitalizzazione del primo dei 15 Comuni catastali che fanno riferimento all´ufficio del libro fondiario di Chiusa. Con il caricamento dei dati tavolari di Ortisei, la scorsa settimana, è stato messo online anche l´ultimo Comune. Complessivamente sono state digitalizzate oltre 76mila iscrizioni al libro fondiario, nei comuni catastali di Chiusa, Gudon, Tiso, Gries di Chiusa, Fraghes, Barbiano, Velturno, Lazfons, Villandro, Funes, Laion, Santa Cristina e Selva. "Con il passaggio al digitale dei dati dell´ufficio libro fondiario di Chiusa abbiamo compiuto un ulteriore passo avanti importante", ha detto l´assessore Berger oggi (16 giugno) a Chiusa intervendo alla presentazione del progetto realizzato in val d´Isarco e val Gardena. A fine 2008 erano già digitalizzati 225 di 246 Comuni catastali. "Riguardo alle particelle a livello provinciale possiamo già garantire una copertura in computer di oltre l´80%", ha aggiunto Berger. Un´operazione fondamentale perchè mette la parola fine all´epoca dei grossi volumi cartacei da sfogliare e introduce la ricerca veloce e la stampa via computer. In tal modo la ricerca viene significativamente velocizzata e l´iter procedurale è gestito in maniera più efficiente. "Inoltre la digitalizzazione offre la possibilità di rendere accessibili i dati di tutte le amministrazioni pubbliche evitando ai cittadini di correre da un ufficio all´altro", ha sottolineato l´assessore Beerger. Attualmente non meno di 8mila utenti hanno accesso al servizio online Openkat, che nel 2008 ha fatto registrare oltre 1,7 milioni di contatti. .  
   
   
CONVEGNO DI PRESENTAZIONE DEL 1° RAPPORTO “IL SETTORE IT IN ITALIA, 2009”  
 
Milano, 17 giugno 2009 - Il Primo Rapporto "Il settore It in Italia, 2009", promosso da Assinform e dalla Camera di Commercio di Milano, sarà presentato a Milano, il 26 giugno 2009 alle ore 10. Camera di commercio di Milano, via Meravigli 9/b Hanno confermato la loro presenza: Carlo Bonomi - Presidente Terziario Innovativo Assolombarda, Andrea Bianchi - Direttore Generale per la Politica industriale e la Competitività, Ministero Sviluppo Economico, Aldo Bonomi - Vice Presidente Confindustria. Disponibile online il programma del convegno La partecipazione al convegno è gratuita ma soggetta a preiscrizione. Per dare adesione al convegno, si prega di compilare il modulo online .  
   
   
VISITA DEL COMMISSARIO UE ORBAN AL CENTRO MULTILINGUE DI BOLZANO  
 
Bolzano, 17 giugno 2009 - Il Commissario Europeo al Multilinguismo, Leonard Orban, ha visitato il 16 giugno il Centro Multilingue di Bolzano, che ha sede presso il Centro Trevi. Il Commissario è stato accolto dal Vicepresidente della Provincia e Assessore alla Cultura e Scuola italiana, Christian Tommasini. Tommasini nel ringraziare il Commissario Orban per il suo impegno nel campo del plurilinguismo ha ricordato che “Il futuro della nostra terra è plurilingue. Il plurilinguismo deve diventare una realtà diffusa, da perseguire con tutti i mezzi disponibili”. Il Commissario Orban ha quindi avuto modo di visitare la Biblioteca delle lingue di Bolzano ed ha apprezzato il fatto che si tratta di un’istituzione pubblica aperta gratuitamente a tutti e che mette a disposizione del pubblico strumenti di apprendimento linguistico moderni, versatili e informali al fine di rendere lo studio autonomo di una lingua un percorso piacevole. L’impegno per il plurilinguismo è uno degli obiettivi principali delle linee programmatiche dell’assessore Tommasini e corrisponde anche ai principi del “lifelong learning” enunciati dalla Commissione Europea. Il Commissario Europeo Leonard Orban si è complimentato per l’attività svolta dal Centro Multilingue, che, offrendo al prestito ai suoi iscritti circa 18. 000 documenti in oltre 15 lingue e vari servizi ed attività gratuite volte all’apprendimento delle lingue, si distingue a livello europeo come centro multimediale, multilingue e multiculturale, frequentato da una media di 200 persone al giorno che si dedicano per necessità o passione all’apprendimento di altre lingue e culture. .  
   
   
OCSE: IL LAVORO DEGLI INSEGNANTI È OSTACOLATO DALLA MANCANZA DI INCENTIVI E DAL COMPORTAMENTO DEGLI ALLIEVI IN CLASSE  
 
Bruxelles, 17 giugno 2009 - Tre insegnanti su quattro segnalano di mancare di incentivi per migliorare la qualità del loro insegnamento mentre il cattivo comportamento degli studenti in classe disturba le lezioni in tre scuole su cinque stando a quanto indicato in un recente rapporto Ocse elaborato con il sostegno della Commissione europea. Il rapporto si basa sulla nuova Indagine internazionale sull´insegnamento e l´apprendimento (Talis) e fornisce per la prima volta dati comparabili su scala internazionale sulle condizioni in cui si trovano ad operare gli insegnanti nelle scuole sulla base dei risultati di indagini condotte in 23 paesi partecipanti. All´atto della pubblicazione del rapporto, Angel Gurría, Segretario generale dell´Ocse, ha insistito sulla necessità di darsi da fare per ottenere una migliore resa del lavoro degli insegnanti. "Insegnanti di alta qualità sono essenziali per una realizzazione efficace delle politiche educative" ha affermato. "Il fatto essenziale è che la qualità di un sistema educativo non può essere superiore a quella dei suoi insegnanti e del loro operato. " Ján Figel´, Commissario europeo responsabile per l´istruzione, la formazione, la cultura e la gioventù, ha aggiunto: "Nell´ue si stima vi siano 6 250 000 insegnanti che hanno bisogno di tutto l´aiuto che le autorità educative possono dar loro per riuscire a impartire il giusto tipo di insegnamento nei nostri contesti scolastici in rapida evoluzione. Ciò richiede determinazione e impegno da parte dei decisori politici a sostegno dei nostri insegnanti, non solo per quanto concerne la loro formazione ma anche il miglioramento delle loro condizioni di lavoro. " Il rapporto , "Creating effective teaching and learning environments" (Creare contesti di insegnamento e di apprendimento efficaci) si rifà ai risultati dell´indagine Talis e mette in luce i seguenti aspetti: In Australia, Belgio (Fiandre), Danimarca, Irlanda e Norvegia più del 90% degli insegnanti afferma di non attendersi nessuna ricompensa per il fatto di migliorare la qualità del proprio insegnamento. Gli insegnanti sono meno pessimisti in Bulgaria e in Polonia, ma anche lì quasi la metà di essi afferma che non vi sono incentivi a migliorare. In Estonia, Italia, Repubblica slovacca e Spagna più del 70% degli insegnanti delle scuole secondarie inferiori afferma che la cattiva condotta degli allievi in classe impedisce "in una certa misura" o "molto" il processo di insegnamento. Mediamente il 38% degli insegnanti coinvolti nell´indagine lavora in scuole che risentono di una carenza di personale qualificato. In Polonia il problema interessava soltanto il 12% delle scuole. Ma in Turchia tali carenze interessavano il 78% delle scuole. Http://dx. Doi. Org/10. 1787/607784618372 In media gli insegnanti impiegano il 13% del tempo trascorso in classe a mantenere la disciplina. In Bulgaria, Estonia, Lituania e Polonia si perde in tal modo meno del 10% del tempo trascorso in classe. Al di là dei problemi disciplinari in classe altri fattori che ostacolano il processo educativo comprendono l´assenteismo degli studenti (46%), gli studenti che arrivano in ritardo nelle classi (39%), il linguaggio osceno e le bestemmie (37%) nonché l´intimidazione o gli insulti verbali all´indirizzo di altri studenti (35%). Assieme alla mancanza di incentivi a migliorare gli insegnanti in certi paesi non sottostanno a una valutazione sistematica né ricevono un feedback in relazione al loro operato. Ciò vale per più del 25% degli insegnanti in Irlanda e in Portogallo, il 45% in Spagna e il 55% in Italia. Http://dx. Doi. Org/10. 1787/607856444110 Il principale insegnamento politico che si può trarre da quanto sopra è che le autorità educative devono dare agli insegnanti incentivi più efficaci. Diversi paesi non fanno una correlazione tra la valutazione del rendimento degli insegnanti e i compensi e il riconoscimento che essi ricevono e anche laddove una tale correlazione esiste, le ricompense e il riconoscimento non sono molto incentivanti. Nel complesso , dall´indagine emerge che le autorità che pianificano l´istruzione potrebbero fare di più per sostenere gli insegnanti e migliorare il rendimento degli studenti se sia il pubblico che i decisori politici si concentrassero meno sul controllo delle risorse e sui contenuti educativi e prestassero maggiore attenzione ai risultati dell´apprendimento . . .  
   
   
FORMIGONI A L´AQUILA: PRONTA A NOVEMBRE NUOVA CASA STUDENTE ACCORDO OPERATIVO DA 7 MILIONI PER LA RESIDENZA UNIVERSITARIA FIRMATO CON BERTOLASO E AUTORITA´ ABRUZZESI AL CAMPO MONTICCHIO  
 
 L´aquila, 17 giugno 2009 - Non ci sono solo le autorità e gli addetti ai lavori. Il tendone bianco al centro del campo di Monticchio 1 è gremito di gente abruzzese rimasta senza casa e ospitata qui dai volontari lombardi della Protezione civile. C´è in loro - palese - attesa, commozione, gratitudine. Per la Regione Lombardia, che ha deciso di finanziare e costruire a L´aquila una residenza universitaria da 120 posti e di donare le strutture per una scuola provvisoria di 15 aule. E per il suo presidente, Roberto Formigoni, che è venuto a sottoscrivere l´Accordo operativo con il presidente dell´Abruzzo, Giovanni Chiodi, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Guido Bertolaso, il sindaco dell´Aquila, Massimo Cialente, il presidente della Provincia, Stefania Pezzopane e l´Arcivescovo, mons. Giuseppe Molinari. "Dico agli amici abruzzesi - ha affermato Formigoni - che la solidarietà dei lombardi non si ferma alle parole o ai sentimenti. Vuole essere concretissima, come lo è stata sin dalle prime ore di quel tragico 6 aprile. La struttura sarà pronta per il 4 novembre, spero di essere qui a inaugurarla, in tempo per l´inizio del nuovo anno accademico". "Sono tempi rapidissimi, me ne rendo conto - ha aggiunto il presidente lombardo - ma i nostri tecnici mi hanno dato la loro assicurazione che ce la faranno". Ce la faranno a dare agli studenti la loro nuova casa, sull´area che la Diocesi ha messo a disposizione, in luogo di quella crollata tragicamente con 8 vittime e le cui macerie sono ammassate nello spazio vuoto rimasto come uno squarcio, una ferita nel tessuto della città. Formigoni ha reso omaggio a questo luogo di dolore, prima di dedicarsi agli adempimenti per la nuova edificazione in tempi record. I presupposti per non ritardare ci sono. Quello firmato oggi è un Accordo immediatamente operativo, in quanto tutti i passaggi delle procedure necessarie sono già stati fatti: in particolare la delibera del 27 maggio che ha ufficializzato la decisione della Lombardia di effettuare queste opere in Abruzzo, la sottoscrizione dell´Accordo interregionale, il 4 giugno, fra Regione Lombardia, Regione Abruzzo e Ministero dello Sviluppo Economico, dopo che il testo era stato approvato dalla Giunta lombarda il giorno prima. Regione Lombardia spenderà dunque subito 7 milioni di euro delle sue risorse del programma Fas (Fondo per le aree sottoutilizzate), di cui 6,3 milioni per la realizzazione di quella che risulta al momento la prima opera della ricostruzione in Abruzzo e altri 700. 000 euro per acquistare e consegnare le strutture per la scuola temporanea. "Costruire una struttura universitaria - ha spiegato poi Formigoni - significa investire sul cuore e sull´intelligenza delle persone, dei giovani. Cioè fare l´investimento più importante per una ripresa del popolo e per una speranza nel futuro. Siamo orgogliosi di questo gemellaggio ideale, gente di regioni diverse che si sentono tutti parte della stessa comunità nazionale". Parole condivise da Bertolaso (in partenza per Ginevra per presentare a un consesso internazionale il metodo dell´intervento nell´emergenza terremoto) e dalle altre autorità presenti. Poi il tempo per un breve pranzo al campo, la visita agli altri volontari di Monticchio 2 e il sopralluogo all´area di Coppito dove sorgerà la residenza universitaria. Adesso allo sforzo dell´istituzione regionale potrà aggiungersi con ancor maggior intensità la solidarietà e il contributo di tutti i lombardi, enti, associazioni, imprese, semplici cittadini. Sul sito www. Regione. Lombardia. It tutte le indicazioni necessarie. La Residenza Universitaria - Sorgerà nella zona ovest di L´aquila, su un terreno donato dalla Diocesi e ospiterà 120 studenti. L´intervento insiste su un lotto di 13. 000 mq nelle immediate vicinanze del polo universitario di Coppito e del centro sportivo universitario di Centi Coltella, oltre che dell´Ospedale Civile regionale. Sono previste una superficie coperta di 2. 500 metri e un´area verde di pertinenza della struttura di 3. 500 metri. Oltre agli alloggi (di cui 6 per disabili), la struttura comprenderà fra l´altro 4 aree pasto, una biblioteca/area studio da 120 posti di 650 mq e un´area sportiva/fitness di 1. 050 metri quadrati. L´opera sarà realizzata con strutture antisismiche prefabbricate di grande pregio e con tutti gli accorgimenti più avanzati dal punto di vista della sicurezza, del rispetto dell´ambiente e del risparmio energetico. Costo previsto: 6,3 milioni di euro. Stazione appaltante sarà la società regionale Infrastrutture Lombarde Spa. Consegna dell´opera - al Comune di L´aquila - entro l´inizio dell´anno accademico 2009-2010. La data ipotizzata per il taglio del nastro è il 4 novembre. Scuola Provvisoria - Regione Lombardia, su richiesta del Comune di L´aquila, acquisterà e fornirà in tempi brevissimi le strutture prefabbricate per una scuola primaria temporanea. Con la ripresa dell´attività didattica verrà quindi assicurata la disponibilità di 3 "moduli" ognuno dei quali contiene 3 aule da 48 mq ciascuna e un´aula polifunzionale da 72 mq, oltre ai servizi igienici. Il costo, sempre a carico di Regione Lombardia, è di 700. 000 euro. Da notare che le strutture, man mano che saranno realizzate le opere murarie della scuola, potranno essere utilizzate altrove per usi analoghi. Campi Base - Attraverso la Protezione civile, Regione Lombardia ha allestito e continua a gestire tre campi che ospitano in complesso un migliaio di abruzzesi colpiti dal terremoto: Monticchio 1, Monticchio 2 e Paganica 5. Nei campi sono state allestite cucine da campo che preparano circa 1. 800 pasti al giorno, un posto medico avanzato di secondo livello e due di primo livello per un totale di 30 posti, di cui 8 per codice rosso, un centro per l´assistenza psicologica, una farmacia mobile, bagni con docce, lavanderia, scuola per circa 120 studenti sia delle scuole dell´obbligo sia delle superiori, un ufficio postale con sportello bancomat ed un posto per le attività ludiche. Nei posti medici avanzati di primo e secondo livello sono state effettuati oltre 2000 interventi sanitari. Di questi, solo poche decine sono stati i ricoveri in ospedali. Verifiche Agibilita´ - A L´aquila, dalla Lombardia, hanno agito anche 13 squadre, composte ciascuna da due tecnici, per effettuare i controlli di staticità degli edifici. Sono state effettuate 6. 000 verifiche. .  
   
   
PRESENTATI A FIRENZE I PRIMI RISULTATI DI ITINERA-TOSCANA CORSI DI ´CULTURA DEL LAVORO´ PER QUASI MILLE STUDENTI  
 
Firenze, 17 giugno 2009 - La ´cultura del lavoro´ si impara a scuola. Rappresentanti del mondo del sindacato, delle imprese, delle agenzie per il lavoro e delle professioni si sono alternati come docenti in 53 classi toscane grazie al progetto Itinera-toscana, realizzato dalla Regione Toscana, dalle amministrazioni provinciali di Firenze, Livorno, Lucca, Pistoia e Siena e dal Fondo Forma Temp per far crescere la ´cultura del lavoro´ nelle scuole e aiutare i ragazzi che frequentano gli ultimi tre anni delle scuole superiori a prepararsi ad affrontare la scelta tra le possibilità offerte da mondo del lavoro e studi universitari. Il progetto è stato portato avanti per l´anno scolastico 2008/2009. Un primo bilancio ´quantitativo´ dei risultati mostra che sono state coinvolte 11 scuole (una a Firenze, una a Livorno, 4 a Lucca, 2 a Pistoia e 3 a Siena) un totale di 961 studenti in 122 ore di lezione tenute da 27 ´orientatori´, 15 esperti del mercato del lavoro, 1 4 rappresentanti di aziende (potenziali datori di lavoro sul territorio), 28 professionisti o testimonial significativi. Il progetto Itinera-toscana ha visto come protagoniste anche le agenzie Adecco, Altro Lavoro, Gi Group, Metis, Obiettivo Lavoro, In Tempo, Openjob, Quanta, Randstad e Humangest, che hanno contribuito alla realizzazione dei corsi anche gestendo direttamente delle lezioni, come docenti o co-docenti. Partner scientifico del progetto è Cosp Verona (Comitato provinciale orientamento scolastico professionale). Secondo l´assessore regionale al lavoro, che è intervenuto alla presentazione dei risultati di Itinera, stabilire un collegamento tra mondo della scuola e mondo del lavoro è importante per consentire una reciproca comprensione e fare in modo che i ragazzi scelgano come impostare il proprio futuro avendo a disposizione elementi corretti e concreti in base ai quali decidere. Particolarmente interessante il confronto, talvolta a vvenuto anche in lezioni condotte in co-docenza, tra mondo sindacale, rappresentanti delle imprese e agenzie per il lavoro in ´somministrazione´ - il lavoro ´prestato´ da personale dipendente di agenzie per il lavoro. Forma. Temp è il Fondo per la formazione dei lavoratori in somministrazione con contratto a tempo determinato, è un ente bilaterale tra l´associazione di rappresentanza delle Agenzie per il lavoro (Assolavoro), le organizzazioni sindacali dei lavoratori somministrati (Alai-cisl, Nidil-cgil, Cpo-uil) nonché le tre Confederazioni sindacali (Cgil, Cisl e Uil). La Regione Toscana e Forma Temp collaborano già da tempo ed hanno firmato nel luglio dello scorso anno anche un´intesa che consente ai lavoratori in ´somministrazione´ di accedere a corsi specifici per la sicurezza sul lavoro. .  
   
   
FORMAZIONE IN EMILIA ROMAGNA, OLTRE 202 MILIONI IMPEGNATI E 41MILA PERSONE COINVOLTE  
 
Bologna, 17 giugno 2009 - Sono 2. 593 i progetti approvati, 202,3 i milioni di euro impegnati (pari al 25% del totale del Programma), oltre 44 milioni le risorse liquidate ai beneficiari, 70. 786 i potenziali destinatari e 41. 321 le persone in formazione: questi i dati sull’attuazione del Programma Operativo Fondo sociale europeo della Regione Emilia-romagna al 31 dicembre 2008, contenuti nel Rapporto Annuale di Esecuzione 2008 presentato al Comitato di Sorveglianza riunito questa mattina a Bologna. Il Comitato di Sorveglianza è l’organismo previsto dai Regolamenti Comunitari che ha il compito di accertare la qualità e l’efficacia dell’attuazione del Programma operativo, cofinanziato dal Fondo sociale europeo (Obiettivo Competitività Regionale e Occupazione), ed è composto dalla Commissione dell’Unione Europea, dai Ministeri competenti in materia, dalle Province emiliano-romagnole, dalle parti sociali regionali, dalla Consigliera regionale di Parità. All’incontro odierno, presieduto dal direttore della Direzione generale Cultura Formazione Lavoro della Regione, Cristina Balboni, erano presenti Alfredo Bertelli, sottosegretario della presidenza della Giunta della Regione Emilia-romagna, Fabrizio Spada della Commissione Europea Direzione Generale Occupazione, Affari Sociali e Pari opportunità, Danilo Tesei del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali - Direzione generale per le politiche per l’orientamento e la formazione, e Serenella Martini della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento delle Pari Opportunità. Nella presentazione al Comitato di Sorveglianza dei dati di attuazione al 31/12/2008, è stata riservata un’attenzione specifica alle caratteristiche delle persone coinvolte dalle azioni cofinanziate dal Fse, ai progetti innovativi e alle pari opportunità di genere e all’intercultura quali priorità trasversali della programmazione Fse 2007/2013. "Siamo nelle condizioni di rispondere al meglio alla situazione di crisi che si sta manifestando in questo periodo, anche nella nostra Regione - ha detto il sottosegretario Bertelli - Stiamo utilizzando tutte le opportunità per favorire le esigenze non solo di chi è colpito dalla perdita del posto di lavoro, ma anche delle persone che necessitano di una riqualificazione professionale". Delle 41. 321 persone coinvolte nelle attività, il 47,8% sono occupati, il 28,2% sono disoccupati, il 23,9% inattivi. Prevalente è la fascia d’età degli adulti dai 25 ai 55 anni, con il 57,3%. Le donne rappresentano complessivamente il 44,3% dei destinatari. Dei 202,3 milioni di euro impegnati, il 14% è volto a sostenere l’adattabilità dei lavoratori e delle imprese al contesto produttivo ed economico, il 58% è finalizzato all’occupabilità delle persone, il 10% a promuovere l’inclusione sociale delle persone più vulnerabili e il 14% a favore dell’investimento sul capitale umano. I dati positivi contenuti nel Rapporto Annuale di Esecuzione 2008 sono stati rafforzati dall’approfondimento proposto sullo stato dell’arte della programmazione al 15 giugno 2009: 3. 240 le operazioni approvate, 97. 488 i potenziali destinatari, 54. 178 le persone già in formazione e 235,2 i milioni di euro impegnati. Il dato finanziario e, in particolare, l´avanzamento della spesa pari a oltre 68 milioni di euro al 30 aprile 2009 permette, in prospettiva, il raggiungimento dell´obiettivo dei 70 milioni, stabilito inizialmente dalla Commissione europea per evitare il disimpegno delle risorse. Nonostante la modifica dei Regolamenti Comunitari, dettata anche dall’attuale crisi economico-produttiva, abbia portato ad una riduzione dell’obiettivo di spesa, la Regione Emilia-romagna ha voluto mantenere l’obiettivo iniziale e, come sistema, è riuscita a conseguirlo. Presentato al Comitato anche lo stato d’attuazione della Programmazione Fse in corso, definita sia in base a pianificazioni pluriennali che annuali. Le programmazioni pluriennali a valere sull’Asse Capitale Umano, quali la Sovvenzione Globale Spinner 2013 e il Piano triennale 2008-2010 dell’offerta di formazione alta, specialistica e superiore, risultano strategiche nelle politiche regionali di contrasto alla crisi: è investendo sulle competenze delle persone, infatti, che, in una chiave anticiclica, si perseguono gli obiettivi di sviluppo sostenibile verso la società della conoscenza. Le attività previste dal Piano 2009 hanno portato all’approvazione da parte della Giunta Regionale, il 3 giugno scorso, di quattro avvisi pubblici (v. Scheda allegata). La programmazione regionale è inoltre concentrata a dare risposta al sistema economico regionale, in forte sofferenza negli ultimi mesi. In particolare sono state presentate le linee di intervento per la crisi, con il piano delle politiche attive della Regione. Questa mattina il Piano è stato presentato al Comitato di Sorveglianza, anche se il sistema degli interventi aveva già ricevuto una nota di condivisione da parte della Commissione europea. L’assessorato regionale al Lavoro, competente per le politiche attive, ha già attivato in queste settimane il Comitato di Coordinamento interistituzionale e la Commissione regionale tripartita per la definizione di un piano per le politiche attive del lavoro. Gli interventi saranno rivolti in primo luogo alle persone, per prevenire e contrastare ogni forma di espulsione dal mercato del lavoro, attraverso processi di aggiornamento, qualificazione, riqualificazione e riconversione, finalizzati ad incrementare l’occupabilità e l’adattabilità dei lavoratori. Sarà dato sostegno alle imprese che investono nei processi di riorganizzazione e di innovazione, per aiutarle a superare la crisi e a riposizionarsi al momento della ripresa, e per non disperdere la ricchezza del tessuto produttivo e del “fare impresa. Il Piano assegna un ruolo strategico alle Provincie, individuati quali attori principali della fase attuativa della programmazione perché in grado di interpretare le dinamiche economiche e di rilevare le opportunità occupazionali del territorio. I lavoratori in cassa integrazione in deroga saranno presi in carico dai Servizi per l’impiego, che dovranno valutare i bisogni formativi specifici dei singoli e indirizzarli alle attività più appropriate. L’utenza che beneficerà delle politiche attive è estremamente diversificata, si va dai lavoratori in sospensione o in riduzione di orario per periodi di breve durata per i quali non sono fattibili percorsi di qualificazione; ai lavoratori che, sempre in sospensione o a orario ridotto per breve tempo, non necessitano di una riqualificazione vera e propria per rientrare al lavoro ma di una formazione per aggiornare le competenze; o ancora ai lavoratori in sospensione per periodi maggiori o in mobilità, con meno competenze e che rischiano di perdere il lavoro, per i quali sono necessari percorsi di qualificazione, anche per una eventuale riconversione professionale. Le tipologie formative di aggiornamento o di qualificazione disponibili per ciascun lavoratore saranno estremamente flessibili nelle modalità didattiche e nei tempi di erogazione, modulari e adattabili alle esigenze dei singoli lavoratori e tempestive, cioè immediatamente disponibili sulla base dei fabbisogni. .  
   
   
DALLA REGIONE LAZIO 100MILA EURO PER ALLOGGI A UNIVERSITARI ABRUZZESI TERREMOTATI E PASTI GRATIS  
 
Roma, 17 giugno 2009 - - La Giunta della Regione Lazio, su proposta dell´Assessore all´Istruzione, Silvia Costa, ha deliberato la concessione agli studenti terremotati delle Università ed istituzioni universitarie de L´aquila, di alloggi e pasti gratuiti nelle residenze universitarie del Lazio. A questo intervento straordinario, che sarà messo in atto da Laziodisu, Ente regionale per il diritto agli studi universitari nel Lazio, sono stati destinati 100 mila euro. "Grazie a questa azione di solidarietà promossa dalla Regione, - ha detto l´Assessore Costa - 53 studenti abruzzesi dell´Accademia dell´Immagine de L´aquila sono stati accolti fin da ieri negli alloggi della residenza universitaria romana di viale dell´Archeologia, potranno completare il corso di studi, e vanno ad aggiungersi ai dieci ospitati subito dopo il terremoto nelle residenze universitarie del Lazio. Il finanziamento di 100 mila euro permetterà a questi giovani di fruire dei pasti erogati dalle mense gestite da Laziodisu e di far fronte ad ulteriori, eventuali necessità. Mi auguro che, in tal modo, gli studenti riescano a superare al più presto il dolore per la perdita dei loro compagni ed a reinserirsi nel corso di studi nel modo più soddisfacente. " .  
   
   
STANZIATI 24 MILIONI DI EURO PER INTERVENTI STRAORDINARI NELLE SCUOLE SUPERIORI DI COMPETENZA DELLE AMMINISTRAZIONI PROVINCIALI. UN IMPEGNO ECCEZIONALE PER IL BILANCIO REGIONALE VENETO  
 
Venezia, 17 giugno 2009 - Il tema della sicurezza degli edifici scolastici ha sempre costituito una priorità sia nella programmazione statale, sia nella progettualità regionale. Le azioni per rinnovare e per ammodernare il patrimonio edilizio scolastico pubblico e privato costituiscono il “cuore” ormai da molti anni delle politiche regionali infrastrutturali per l’istruzione. Il nuovo piano per l’edilizia scolastica pensato per gli istituti superiori delle sette province venete è stato finanziato stamattina in sede di Giunta, su indicazione dell’assessore ai Lavori pubblici, Massimo Giorgetti, con un budget di 24 milioni di euro. Sono risorse che serviranno per opere straordinarie di ampliamento e riqualificazione degli edifici, di consolidamento e adeguamento statico delle strutture, di restauro e ammodernamento dei plessi. Un’opzione che assume ancora più valore perché gli istituti sono di competenza diretta delle Province e non possono accedere di solito agli stanziamenti regionali se non in casi eccezionali. “Nonostante la Regione non abbia autorità diretta, abbiamo chiesto alle amministrazioni provinciali - spiega Massimo Giorgetti - di fare un monitoraggio delle scuole e di indicarci i cantieri più urgenti, così da poter mettere a bilancio risorse straordinarie e garantire agli studenti e ai loro insegnanti luoghi salubri e sicuri dove studiare e dove lavorare. ” Nel dettaglio, la provincia di Belluno avrà a disposizione un milione e 520 mila euro, la provincia di Padova tre milioni e 50 mila euro, la provincia di Rovigo due milioni di euro, la provincia di Treviso tre milioni e 750 mila euro, la provincia di Venezia quattro milioni e 250 mila euro, la provincia di Verona quattro milioni di euro, la provincia di Vicenza quattro milioni e 300 mila euro. E’ utile ricordare che il Veneto può oggi vantare uno dei migliori patrimoni edilizi scolastici italiani. “Peraltro, il Veneto - ribadisce l’assessore - è la prima regione italiana che ha completato il monitoraggio dei plessi scolastici e ha redatto un’anagrafe aggiornata, è l’unica che ha imposto l’obbligo del certificato antisismico agli edifici scolastici ed è la sola che ha istituito un gruppo di lavoro coordinato dalla Protezione civile per verificare lo stato di salute delle strutture scolastiche. ” La Regione del Veneto, oltre a essere istituzionalmente impegnata nella programmazione dell’offerta formativa, svolge una funzione mirata a favorire un miglioramento costante della logistica dei plessi scolastici: ricalibrare e ridisegnare l’organizzazione della rete scolastica secondo le rinnovate esigenze della didattica è ormai una strategia consolidata. Per essere ancora più efficace ed efficiente la Regione del Veneto si è, inoltre, già dotata di un piano triennale per l’edilizia scolastica: si tratta di un prezioso strumento di programmazione destinato esclusivamente alla messa in sicurezza degli edifici scolastici di grado primario e secondario. “Per conoscere lo stato di salute delle scuole venete - aggiunge l’assessore - è stata poi operata una rilevazione integrale del patrimonio di edilizia scolastica, censendo quattro mila plessi e informatizzando i dati per l’anagrafe nazionale: i primi elementi a nostra disposizione delineano un quadro più che soddisfacente. ” L’assessore, infine, ribadisce che tutte le richieste di cofinanziamento formulate dagli enti locali dell’intero territorio sono state evase e che di conseguenza la Regione ha fatto ancora una volta la sua parte sino in fondo. .  
   
   
BOLZANO: DISPONIBILI I MODULI PER LE BORSE DI STUDIO PER LE SCUOLE SUPERIORI E PROFESSIONALI  
 
Bolzano, 17 giugno 2009 - Gli studenti che frequentano le scuole superiori e le loro famiglie hanno tempo sino all’8 ottobre per presentare la domanda di assegnazione di una borsa di studio. I relativi moduli sono disponibili presso le segreterie delle scuole competenti, presso L´ufficio assistenza scolastica, (stanza n. 205) che ha sede in via Andreas Hofer,18 a Bolzano o nel sito: http://www. Provincia. Bz. It/diritto-allo-studio/default. Asp. Nel corso dell’anno scolastico appena concluso sono state assegnate complessivamente 9774 borse di studio per un importo complessivo di 7,45 milioni di euro. Nel corso della sua recente seduta la Giunta provinciale ha approvato i criteri per l’assegnazione delle borse di studio per l’anno scolastico 2009/2010. Nel complesso i criteri rimangono gli stessi dell’anno scorso. Una delle variazioni di maggiore interesse riguarda il reddito massimo per poter presentare la domanda di borsa di studio che passa da 21. 000 a 23. 000 euro. I dati richiesti per la concessione di una borsa di studio vengono dichiarati dal/dalla richiedente sotto la propria responsabilità. L´amministrazione Provinciale esegue specifici controlli a campione sulla veridicità delle dichiarazioni sul 6 % delle domande consegnate. Per questo motivo essa si riserva di richiedere ulteriori dati e documentazioni ai richiedenti. Le domande per le borse di studio per alunni delle scuole superiori secondo grado e scuole professionali devono essere consegnati entro l’8 ottobre 2009 all’Ufficio Assistenza scolastica, palazzo 7, stanza 205, via Andreas Hofer 18, Bolzano , Tel. : 0471 41 33 40, 41 33 41; Fax: 0471 41 29 09 E-mail: assistenza. Scolastica@provincia. Bz. It; Website: http://www. Provincia. Bz. It/diritto-allo-studio/amministrazione/83. Asp. .  
   
   
VOLONTARIATO GIOVANI A LA NOSTRA FAMIGLIA UN´ESPERIENZA DI CONDIVISIONE E DI SERVIZIO PER L´ESTATE 2009  
 
Bosisio Parini, 17 giugno 2009 - Anche quest´anno La Nostra Famiglia offre ai giovani che desiderano dare un significato profondo alle proprie vacanze la possibilità di vivere un´esperienza di volontariato con bambini e ragazzi portatori di disabilità e disagio sociale. La proposta è per ragazzi e ragazze che hanno compiuto il sedicesimo anno di età - per un periodo di 2 o 3 settimane da giugno a settembre - presso i centri di riabilitazione dell´Associazione a Bosisio Parini (Lc), Lecco, Mandello Lario (Lc), Vedano Olona (Va), Ponte Lambro (Co), Endine Gaiano (Bg), Conegliano (Tv), Treviso, San Vito al Tagliamento (Pn), Pasian di Prato (Ud), Ostuni (Br), Brindisi, Cava de´ Tirreni (Sa). L´esperienza, promossa dall Associazione di Volontariato "don Luigi Monza" - onlus, prevede momenti formativi per approfondire il senso cristiano del servizio. Bosisio Parini (Lc) Via don Luigi Monza, 20 Tel. 031 – 877111; Lecco Corso Matteotti, 124 Tel. 0341 – 495564; Ponte Lambro (Co) Via don Luigi Monza, 1 Tel. 031 – 625111; Vedano Olona (Va) Via Beato don Luigi Monza, 10 Tel. 0332 – 866080; Veneto Conegliano Veneto (Tv) Via Costa Alta, 37 Tel. 0438 – 4141; Friuli Venezia Giulia S. Vito Al Tagliamento (Pn) Via Della Bonta´’, 7 Tel. 0434 – 842711; Pasian Di Prato (Ud) Via Cialdini, 29 Tel. 0432 – 693111; Puglia Ostuni (Br) Via Dei Colli, 5/7 Tel. 0831 – 349111; Brindisi Contrada “Lo Spada” Tel. 0831 – 516591; Campania Cava Dei Tirreni (Sa) Via Marghieri, 20 Tel. 089 – 441094. Per Informazioni Lombardia e-mail: dlmvolontariato@pl. Lnf. It sito web: www. Lanostrafamiglia. It . .  
   
   
INAUGURATA MOSTRA SCUOLA MOSAICISTI DI SPILIMBERGO  
 
Trieste, 17 giugno 2009 - La "Saetta iridescente" a Ground Zero a New York, la cupola del Santo Sepolcro di Gerusalemme, la chiesa di Santa Irene di Atene con il Cristo Pantocratore, il Centro ricerche Fiat di Torino, il bagno turco di un lussuoso albergo di Tripoli, l´immensa hall di un albergo di Osaka, i diecimila metri quadri per l´inaugurazione del Foro italico di Roma nel 1938. E poi, Primo Carnera, i pannelli al "Malignani" di Udine, la centrale idroelettrica di Somplago, la vasca della piscina di Spilimbergo, una parete in bianco e nero per l´università di Trieste. Non c´è angolo di pianeta dove non ci sia una tessera della Scuola mosaicisti di Spilimbergo, e la mostra presentata nel palazzo del Consiglio regionale di Trieste intende proprio rendere omaggio a un´istituzione meritatamente nota in tutto il mondo. "E´ davvero un piacere per gli occhi e per il cuore poter ammirare opere così belle, realizzate con tale maestria - ha affermato il presidente del Consiglio Edouard Ballaman che ha inaugurato l´esposizione. Dietro, lo si nota, c´è la cultura per un´arte che, se non fosse per questi rari esempi di scuola, avremmo perso. A Spilimbergo non mancherà il sostegno del Consiglio e mio personale, dato che già come questore della Camera, nel 2006, ho portato e fatto conoscere a Roma la grande professionalità di una delle gemme del Friuli Venezia Giulia. Le opere che ci circondano dimostrano come la bellezza possa prendere vita anche da semplici sassolini". "Siamo i numeri uno al mondo - ha aggiunto Alido Gerussi, presidente del Consorzio per la Scuola (che vede insieme il Comune di Spilimbergo assieme a moltissimi altri municipi, tra cui Udine e Pordenone e le due Province). In effetti la Scuola - istituita nel 1922 - oggi è punto di riferimento a livello mondiale per la formazione di professionisti (attualmente da 22 Paesi stranieri) e la divulgazione dell´arte del mosaico. Tutti in regione ne dobbiamo essere orgogliosi, per questo vorrei che diventasse la Scuola non più soltanto del Friuli, ma dell´intero Friuli Venezia Giulia. E vorrei che anche Trieste entrasse a far parte del Consorzio". Due i progetti futuri: l´istituzione del Museo del mosaico contemporaneo e, a settembre, la presenza alla Biennale del design di Gwangju, in Corea del Sud. La mostra in Consiglio regionale ospita una selezione di opere musive e foto d´archivio che tracciano i momenti più significativi della storia della Scuola: immagini degli anni ´20 e ´30, della prima sede nell´ex caserma Bevilacqua e della nuova in via Corridoni. Edifici, classi, studenti, aule di disegno, laboratori, banchi. E poi, scatti più recenti, degli anni ´60, ´80, ´90, fino alle opere degli allievi che attraversano i vari periodi della storia del mosaico: da quello romano del primo anno a quello medioevale e moderno del secondo, fino a giungere alle ricerche e alle sperimentazioni del terzo anno attraverso la composizione di mosaici contemporanei. La mostra rimarrà aperta nel palazzo del Consiglio regionale, in piazza Oberdan 6 a Trieste, fino al 10 luglio con questo orario: dal lunedì al giovedì 9. 30-12. 30 e 14. 30-16. 30; venerdì 9. 30-12. 30. Apertura straordinaria domenica 28 giugno dalle 9. 30 alle 13. 00. .  
   
   
REGGIO EMILIA: MOSTRA DEL “ COLLETTIVO DOCENTI” DAL CANOSSA POINT  
 
 Reggio Emilia, 17 giugno 2009 - Sono in mostra, da oggi e fino al prossimo 30 giugno, al Canossa Point di via Emilia Santo Stefano al Canossa Point opere di alcuni docenti dell’Isa Chierici. La Rassegna intitolata “Collettivo Docenti”, vede esposte le opere di: Franco Caroselli, Luca Crotti, Matteo Bellelli, Elisabetta Filippini, Giuliano Iori, Savina Lombardo, Patrizia Rampazzo, Leda Sighinolfi. Apre l’esposizione un grande opera che si sfuma nei colori radiosi dell’estate, nelle nuances del turchese, polimaterica, (seta, fili di macramè, pietre preziose, pietre dure, carrtoncino, conchiglie) dal fascino avvolgente delle opere di Klimt e di Ertè, dal titolo “Ovest, acqua emozioni” di Matteo Bellelli, docente di laboratorio: Arte del tessuto e della Moda. Un bagno di freschezza che ha origini nell’alchimia delle emozione e, dell’ origine della vita nel mare. : seguono due opere sculture, che stanno fra la ricerca del passato e gli epigoni del presente sono le composizioni di legno e ceramica di Patrizia Rampazzo( docente di Storia dell’Arte) e Giuliano Iori( maestro ceramista). La prima è costruita con un pezzo di legno di canne d’organo e ceramica dorata dal titolo: “Cammino lento” vede un omino sulla cima del impiantito ligneo e più in basso due case di ceramica dorata, spunta così il mitico sapore delle fiabe ritrovato nella materia e nel raggio d’oro. La seconda fatta con cavaliere di antica memoria, meglio un soldato che arieggia ad un medioevo perduto e spicca su una tavola in legno grezzo e consumato che simboleggia lo scorrere del tempo, il destino dell’uomo, della vita, della tecnica che raggiunge le vette dell’arte. Due opere affini, ma diverse nel loro porsi artistico frutto di un lungo camino estetico e tecnico verso lì autenticità di un linguaggio che s’incunea fra gli esponenti di spicco del’arte contemporanea. Ancora una scultura, l’opera di Elisabetta Filippini , di rami di legni, e fili dorati, dal titolo:”Pensiero celeste sui rami intrecciati del nostro destino”. Seguono gli oli figurativi di Savina Lombardo, il codice miniato di Franco Caroselli, la rivisitazione femminile di fra Pop e Body art di Leda Sighinlfi e i lavori di Luca Crotti. La mostra a ingresso gratuito è visitabile tutti i giorni dalle 17 alle 19. 30 e al mattino su appuntamento, info: 0522. 444135 . .  
   
   
PIEMONTE ALL’AVANGUARDIA PER L’AMBIENTE, BENE UNITARIO APPROVATO IL TESTO UNICO SUI PARCHI, ABROGATE CIRCA 150 VECCHIE LEGGI  
 
Torino, 17 giugno 2009 - Il “Testo unico sulla tutela delle aree naturali e della biodiversità” è stato approvato oggi dal Consiglio regionale del Piemonte. “Il sistema delle aree protette piemontesi che risale ormai alla metà degli anni Settanta - dice Mercedes Bresso, Presidente della Regione Piemonte - necessitava da tempo di una profonda riforma del suo corpus normativo, aveva bisogno di aggiornamenti e di adeguamenti, senza i quali la realtà si allontana e la legge perde vigore d’indirizzo e di governo”. “L’approvazione del testo unico realizza un punto importante, ampiamente discusso e condiviso, del programma elettorale della Presidente Bresso - aggiunge Nicola de Ruggiero, Assessore all’Ambiente ed ai Parchi - in cui si faceva riferimento alla necessità di dare una nuova linfa alla politica della tutele delle aree protette, attraverso una sua revisione completa che ne ridisegnasse il sistema, dando vita alla rete ecologica regionale. E’ in linea con le direttive europee, stringe un rapporto più forte con Province e Comuni, con deleghe di responsabilità, snellisce il sistema degli enti di gestione dei parchi, semplifica il corpus delle leggi in materia abrogandone quasi 150”. Riassunto per punti, nei suoi passaggi salienti, il Testo Unico presenta caratteristiche innovative. Esse sono: 1. La realizzazione della rete ecologica attraverso l’integrazione e la regolamentazione dei Sic (Siti di Importanza Comunitaria) e delle Zps (Zone di Protezione Speciale), che sono complementari e differenti rispetto al trentennale sistema naturale della aree protette, attuando così le direttive comunitarie “Habitat” e “Uccelli”. Con il Testo Unico è prevista l’esistenza delle aree contigue come soggetti di pianificazione integrata con il territorio circostante. Inoltre si è provveduto alla definizione dei corridoi ecologici, elemento innovativo rispetto alla normativa precedente; 2. Il coordinamento con le politiche urbanistiche e territoriali; 3. La ridefinizione del sistema delle aree protette: è previsto un numero ridotto di enti di gestione raggruppando le aree esistenti sulla base di localizzazione geografica caratteristiche comuni (le Alpi Cozie, il sistema Po i Sacri Monti. ). Per esempio, grazie a questa scelta organizzativa, si dà risalto alla specificità dei Sacri Monti come complesso sistema di luoghi della memoria religiosa, artistica, architettonica e come esempi a livello europeo di corretta gestione territoriale. Un unico ente gestore consente di rafforzare la loro visibilità, soprattutto in seguito all’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale da parte dell’Unesco; 4. Il coinvolgimento diretto di Province, dei Comuni e delle Comunità Montane nell’ambito del sistema degli enti di gestione dei parchi; 5. La valorizzazione dei parchi interregionali, rendendo possibile ai fini gestionali per le aree naturali protette di procedere a collaborazioni interregionali, come avviene da tempo negli enti parco maggiormente organizzati; 6. La semplificazione legislativa attraverso l’abrogazione di circa 150 leggi e predisposizione di uno strumento legislativo unico e facilmente integrabile per l’ampliamento della rete (inserimento di nuove aree protette, previsione di Sic, ecc. ). “Dietro tutto ciò c’è esperienza, cultura e passione ambientale - aggiunge Bresso - un abito mentale che mi è molto caro. Penso che nel rapporto tra natura e cultura si debba sempre ragionare in termini di “sviluppo sostenibile” per poter migliorare la vita senza estraniarla dall’ambiente. L’ambiente è “il tutto”. Ricomprende dentro sé stesso gli esseri animali, vegetali e la ricchezza del mondo inanimato. L’ambiente, insomma, è un “bene unitario”. Averlo capito ci ha fatto promuovere trent’anni fa, con lungimiranza e diventando esempio per l’Italia, la prima legge sui parchi. Ora il Testo Unico, che ci rende nuovamente protagonisti sulla scena nazionale, rappresenta l’evoluzione della politica ambientale della Regione e degli Enti locali a tutela delle aree naturali e della biodiversità”. .  
   
   
PAESAGGIO, ECCO IL PIANO DELLA TOSCANA CHE LO TUTELA E LO QUALIFICA INDIVIDUATI 38 SISTEMI DI PAESAGGIO, SNELLITE LE PROCEDURE (20MILA ATTI IN MENO)  
 
Firenze, 17 giugno 2009 - Il paesaggio toscano viene affidato da oggi a un nuovo strumento di governo del territorio che permetterà di tutelarlo con il necessario rigore, ma anche di valorizzarlo e innovarlo perché possa continuare sempre a rispecchiare l´identità della gente che nei secoli ha contribuito a realizzarlo e a trasformarlo. Così l´assessore regionale al governo del territorio ha sintetizzato in Consiglio regionale i contenuti del piano paesaggistico che è stato successivamente adottato dal consiglio. L´assessore ha spiegato come il piano, uno strumento di assoluta novità e avanguardia su scala nazionale”, definirà tutto il complesso di azioni e di obiettivi che dovranno essere messe in atto dalle amministrazioni comunali per garantire una tutela attiva della propria identità paesaggistica. Il piano individua e descrive nella nostra regione ben 38 sistemi territoriali ciascuno dei quali ha caratteristiche storiche, culturali, sociali irripetibili: a questi sistemi, alle loro caratteristiche storiche, culturali, naturali, estetiche dovranno conformarsi i piani comunali: il tutto, ha spiegato l´assessore, nella consapevolezza che il paesaggio è espressione di una costante interazione dell´ambiente con l´uomo; il piano sarà dunque uno strumento aperto che dovrà registrare e accompagnare in maniera dinamica una società che cambia e cambiando modifica anche il suo paesaggio. Su questa base il piano paesaggistico è parte integrante del Pit (il piano di indirizzo territoriale) e indica alle amministrazioni e ai cittadini quali tipi di azioni saranno possibili all´interno di un determinato sistema territoriale ma anche offrendo strumenti urbanistici volti a migliorare e qualificare il paesaggio. Il piano, come ha evidenziato l´assessore, indicherà ciò che non si potrà fare, per non intacc are le qualità di un determinato sistema paesaggistico, ma opererà anche e molto in positivo, aiutando la realizzazione di interventi migliorativi, ben inseriti nel contesto storico e naturale. Oltre a permettere il mantenimento dinamico di un grande patrimonio collettivo il piano consentirà anche un notevole guadagno in termini di efficienza: il piano, infatti, inserendosi all´apice degli strumenti di governo del territorio si muoverà a monte dei piani comunali, consentendo di eliminare a valle una quantità impressionante di piccoli atti autorizzativi (molti di questi da richiedere alle Soprintendenze), con guadagni evidenti in termini di efficienza e di tempo. Secondo una stima lo snellimento procedurale produrrà una diminuzione annua di almeno 20mila atti consentendo di concentrarsi sugli interventi che incidono effettivamente sul paesaggio. La tappa in Consiglio è stata l´epilogo di un complesso e partecipa to cammino di formazione cui hanno partecipato amministrazioni, esperti, cittadini; ognuno ha concorso a vario titolo al varo di uno strumento di governo del territorio che per la prima volta interviene in maniera sistematica sul ´bene paesaggio, un bene di inestimabile valore per la nostra regione. Non a caso i principi cardine su cui si basa il Piano sono quelli della Convenzione europea del paesaggio sottoscritta a Firenze nel 2000 da 26 Paesi europei: secondo quel trattato il paesaggio non deve essere concepito come un elemento naturale immutabile, ma un bene dinamico, relazionato all´azione dell´uomo, un bene quindi che è frutto della percezione della popolazione e della sua esperienza sociale e culturale. .  
   
   
PROTEZIONE CIVILE: ESPERIENZA FVG PER INIZIATIVA ADRIATICO-IONICA  
 
Trieste, 17 giugno 2009 - Il ricco bagaglio di esperienza, le conoscenze e le competenze maturate in tema di protezione civile dal Friuli Venezia Giulia sono ora a disposizione anche dell´Iniziativa Adriatico Ionica (Iai), organizzazione cui aderiscono Albania, Bosnia Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Montenegro, Serbia e Slovenia, e di cui il nostro Paese ha assunto la presidenza lo scorso 1 giugno. La disponibilità della nostra regione ad essere capofila dei programmi e delle strategie che verranno elaborati per costruire, al di qua e al di là del mare Adriatico e del mar Ionio, un sistema comune di prevenzione dai rischi naturali, di salvaguardia dell´ambiente e di difesa dei cittadini e dei loro beni è stata confermata oggi a d Ancona dallo stesso presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, intervenuto alla inaugurazione ufficiale della presidenza italiana della Iai, assieme al sottosegretario agli Affari Esteri, Alfredo Mantica, al presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani e al presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca. L´iniziativa Adriatico Ionica celebrerà il prossimo anno i primi dieci anni di attività. Fu infatti istituita proprio ad Ancona nel maggio del 2000, sotto gli auspici dell´Unione Europea, al Summit sullo Sviluppo e la Sicurezza nei mari Adriatico e Ionico, al termine del quale venne solennemente siglata la "dichiarazione di Ancona", che sottolinea come "il rafforzamento della cooperazione regionale aiuta a promuovere la stabilità politica ed economica e a creare una solida base per il processo di integrazione europea". "Molteplici, ricorda il presidente Tondo, sono i temi a cui l´Iniziativa ha dedicato la propria attenzione in questi anni e che la presidenza italiana intende ulteriormente valorizzare, nonostante il difficile momento che l´economia di tutto il mondo attraversa: trasporti, attività imprenditoriali, turismo, cultura, ambiente e, appunto, protezione civile e quindi sicurezza dei cittadini da tutti i rischi legati all´ambiente naturale". Un compito, quest´ultimo, che la Iai, su proposta dello stesso Ministero degli Affari Esteri, ha in animo di assegnare al Friuli Venezia Giulia, che "ben volentieri mette a disposizione il proprio know-how e si appresta dunque ad ulteriormente esportare quel ´modello Friuli´ che tanto interesse proprio ieri ha riscontrato nell´Abruzzo colpito dal terremoto di aprile". .  
   
   
CONFERENZA PLINIUS SULLE TEMPESTE MEDITERRANEE  
 
Barcellona, 17 giugno 2009 - Dal 7 all´11 settembre si terrà a Barcellona (Spagna) l´undicesima Conferenza Plinius sulle tempeste mediterranee. La conferenza toccherà una quantità di temi, tra cui: processi naturali e fisici di eventi estremi; cambiamenti possibili nel comportamento delle tempeste causati da cambiamenti climatici anticipati; tecniche avanzate per l´osservazione, il monitoraggio e la previsione di tempeste rischiose; rapporti tra processi atmosferici e di superficie sia per le situazioni terrestri che marine, con particolare emfasi sugli effetti dei processi accoppiati nella generazione di alluvioni dannose e frane. Dopo dieci anni di lavoro sulla comprensione più approfondita degli aspetti scientifici di base delle tempeste mediterranee, la confernza di quest´anno dedicherà maggiore attenzione alla partecipazione interdisciplinare. Gli organizzatori stanno incoraggiando la partecipazione di esperti scientifici nel campo della metereologia, climatologia, oceanografia, sociologia, economia, ingegneria e il settore dell´amministrazione governativa. Per ulteriori informazioni, visitare: http://meetings. Copernicus. Org/plinius11/ .  
   
   
PROTEZIONE CIVILE, A REGGIO CALABRIA SI PARLA DI SCENARI DI EMERGENZA  
 
Reggio Calabria, 17 giugno 2009 - Proseguono a Reggio Calabria, nella sala biblioteca del Palazzo della Provincia, i lavori del “Progetto Workpad”. I partner europei e italiani, con la collaborazione della struttura provinciale di Protezione Civile della Regione, sono stati impegnati ieri nella definizione e implementare del sistema software di supporto alla collaborazione tra operatori impegnati in scenari di emergenza. Un gruppo di ricercatori affiancati da personale della protezione civile regionale nonché da volontari dell’associazione Ovpcm di Melito Porto Salvo, si sono recati ieri mattina presso l’antico abitato di Pentidattilo per effettuare un sopralluogo tecnico per la predisposizione degli scenari di evento per l’esercitazione prevista dal progetto. I lavori fin qui realizzati hanno messo in evidenza quelli che sono i punti di forza del “Progetto Workpad”, e cioè l’adozione di dispositivi mobili Pda in ambiente Windows Mobile, l’interfaccia utente progettata specificamente per scenari di uso di emergenza, la rete di comunicazione mobile di tipo Manet in grado di mantenere collegati i palmari senza riferimento ad altre infrastrutture esterne alla squadra sul campo che o possono essere danneggiate a causa dell’emergenza o che potrebbero essere indisponibili per altri motivi. Rilevante è risultata, per un facile utilizzo del palmare da parte degli operatori, la gestione dinamica del contesto mobile (hardware del Pda ed eventuali sensori), i servizi software di supporto alla collaborazione mobile, il sistema di gestione di processi adattativi per il supporto di processi di lavoro specificamente progettato per scenari di emergenza, il sistema di gestione della Geoinformazione preconfigurato per aree di emergenza e integrato nel palmare, il sistema file Sharing Mobile per la condivisione di files, come foto per documentare situazioni legate all’area di emergenza e documenti tecnici. Il sistema, inoltre, permette il coordinamento attraverso un servizio di gateway Front-end-back-end per un accesso in tempo reale ai dati forniti dalla control room. Il meeting di tre giorni sul Progetto, finanziato nell’ambito del Vi Programma quadro dalla Commissione Europea, è stato promosso con il concorso delle Università degli Studi “La Sapienza” e “Tor Vergata” di Roma, della Technical University of Vienna, Salzburg Research F. G, dei centri di ricerca Ibm Italia e Società Ict. L’obiettivo del progetto, iniziato da oltre due anni e arrivato ormai alla fase conclusiva, è di individuare soluzioni ai più significativi problemi riscontrati, per migliorare la capacità di cooperazione e di collaborazione tra le diverse organizzazioni che intervengono, a vario titolo, durante una calamità. Infatti, durante la gestione di una emergenza e degli interventi di soccorso, i referenti degli enti e delle strutture che compongono il sistema di protezione civile svolgono un importante ruolo, dovendo garantire tempestività, efficienza e coordinamento individuando, nel contempo, le più idonee strategie di intervento per il superamento dell’emergenza stessa. Domani sarà la giornata del coinvolgimento delle associazioni di volontariato, i cui operatori saranno istruiti all’utilizzo del software per garantire una autonomia di azione durante lo show-case di Pentadattilo che si realizzerà giovedì 18. I risultati preliminari saranno divulgati nella mattinata di venerdì 19 , nella sede della Provincia di Reggio, alla presenza delle autorità e degli enti facenti parte del Sistema provinciale di Protezione Civile. .  
   
   
DISCARICA A VADENA: COMITATO TECNICO PROVINCIALE APPROVA IL PROGETTO  
 
Bologna, 17 giugno 2009 - Nella sua ultima seduta il Comitato tecnico provinciale del 15 giugno ha valutato positivamente il progetto esecutivo della discarica nel Comune di Vadena. Il progetto prevede una spesa complessiva di 14,5 milioni €: il Comitato tecnico provinciale ha giudicato adeguati i costi della struttura che verrà realizzata dalla Provincia tra il nuovo Safety Park e la discarica già esistente. Il progetto preliminare era stato approvato in novembre: la cosiddetta "Discarica 1", occuperà una porzione di terreno di circa quattro ettari. Il via libera del Comitato tecnico al progetto esecutivo è il presupposto per la concessione del finanziamento da parte della Giunta provinciale. .  
   
   
PUGLIA: "ATO LE 2, I MOTIVI DELLE DIFFICOLTÀ AGLI IMPIANTI  
 
 Bari, 17 giugno 2009 - L’assessore all’Ecologia. Michele Losappio, ha diffuso la seguente nota: “Nel disinteresse dei vertici dell’Ato Le 2 e del Sindaco di Poggiardo, entrambi assenti, ieri si è svolto un sopralluogo della Regione negli impianti in costruzione a Poggiardo e Corigliano. Si è potuto constatare l’avanzamento dei lavori ed il rispetto del cronoprogramma che prevede gli impianti pronti per il prossimo ottobre. Già questo è di per se sufficiente a smascherare la polemica elettorale dilagante. La fase di transizione sta per concludersi ed anche l’Ato Le 2 disporrà di un ciclo di smaltimento avanzato e moderno. Nel frattempo, così come stabilito nel vertice in Prefettura del 5 maggio 2009, la Regione ha definito il passaggio della parte umida dei rifiuti presso la discarica Autigno di Brindisi con il massimo della garanzie certificate da Arpa sulla conformità della parte biostabilizzata e sul rispetto delle norme regionali fissate nella Dgr n. 646 del 23. 4. 09. Non deve sfuggire la complessità di una simile operazione che coinvolge due diverse Province l’impegno profuso dalla Regione per il suo buon esito, come non si può ignorare la firma del Presidente dell’Ato Le 2 S. Maculli (oggi decaduto perché non più Sindaco) e del Sindaco Astore sul verbale che definisce questa soluzione. Sono dunque del tutto incomprensibili le polemiche innestate da Amministratori Locali che prima sottoscrivono un accordo e poi lo disconoscono davanti ai cassonetti di Gallipoli. Anche le difficoltà di questi giorni per il trasferimento della parte secca da Poggiardo a Cavallino sono in fase di superamento. La Regione ha garantito finora a proprie spese il trasferimento di oltre 2000 ton di Cdr fuori specifica verso un impianto in altra provincia. Così si è consentita la ripresa del ciclo con la trasformazione della parte secca del rifiuto della Sud Gas in ecoballe da termovalorizzare, senza gli inconvenienti della fase di avvio essendo certificata da Arpa e riconosciuta da Progetto Ambiente la qualità della stessa rispetto all’umidità. I nuovi impianti, dopo la fase di rodaggio, possono ora funzionare a regime con il costante monitoraggio di Arpa. Si sarebbero evitate gran parte delle difficoltà per i cittadini e per i trasportatori se l’Ato cui, come riconosce il Consigliere Provinciale Maculli, spetta in esclusiva il compito “di organizzare il trasporto dei rifiuti” avesse subito risposto alle molteplici sollecitazioni di Regione e Provincia per organizzare il trasferimento, secondo le disposizioni di legge, del Cdr fuori specifica. Questo purtroppo è avvenuto solo dal 4 giugno, quando l’Ato ha inviato alla Società Bleu l’elenco delle Ditte di trasporto autorizzate a fronte di una nota formale del Commissario del 29 maggio e di precedenti sollecitazioni verbali. I disagi conseguenti non sono dunque responsabilità della Regione. Si ricorda infine che il 12 giugno il Dipartimento Prevenzione della Asl di Lecce ha comunicato ufficialmente l’esito del sopralluogo nell’impianto Sud Gas. La Asl afferma testualmente che “non venivano rilevati fenomeni olfattivi degni di nota” concludendo come “allo stato attuale non ricorrano presupposti di natura igienico-sanitaria tali da imporre la chiusura dell’impianto”. Fra i destinatari di questa comunicazione c’è anche il Sindaco Astore che potrà ora essere più sereno nella sua campagna elettorale”. .