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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 30 Giugno 2009
L´UNIONE EUROPEA ISTITUISCE UN QUADRO COMUNITARIO VINCOLANTE NEL SETTORE DELLA SICUREZZA NUCLEARE  
 
 Bruxelles, 30 giugno 2009 - Il Consiglio dell´Unione europea ha adottato il 26 giugno la direttiva che istituisce un quadro comunitario per la sicurezza degli impianti nucleari. Con questo atto si realizza una fase fondamentale per l´instaurazione di una cornice giuridica comune e di una solida cultura della sicurezza in Europa. L´unione europea diventa così il primo grande organismo regionale a rendere giuridicamente vincolanti le principali norme internazionali di sicurezza nucleare, vale a dire gli standard fondamentali di sicurezza elaborati dall´Agenzia internazionale dell´energia atomica (Aiea) nonché gli obblighi che discendono dalla Convenzione sulla sicurezza nucleare. La direttiva rafforza anche l´indipendenza e le risorse delle competenti autorità nazionali di regolamentazione. "La sicurezza nucleare è una priorità assoluta per l´Ue. Questa direttiva sulla sicurezza nucleare conferisce certezza giuridica al settore chiarendo le responsabilità e offre maggiori garanzie al pubblico, conformemente ai desideri dei cittadini dell´Ue. Stabilisce principi vincolanti intesi a rafforzare la sicurezza nucleare e proteggere i lavoratori e la popolazione in generale, così come l´ambiente. Lo sviluppo continuo della sicurezza nucleare è responsabilità non solo dell´Europa, bensì di tutto il mondo; e non solo per noi, ma anche per le generazioni future", ha dichiarato Andris Piebalgs, Commissario responsabile del portafoglio "Energia": L´ue conta il maggior numero di centrali nucleari al mondo e diversi Stati membri prevedono di costruirne di nuove o di prorogare la durata di vita delle centrali per rispondere alla crescente domanda di elettricità, migliorare la sicurezza dell´approvvigionamento e far fronte ai cambiamenti climatici. Nel contesto dell´Ue allargata risulta pertanto necessario adottare un´impostazione comune per garantire il massimo livello di sicurezza possibile, adottando norme vincolanti applicabili alla sicurezza degli impianti nucleari. Il testo rivisto della direttiva sulla sicurezza nucleare, trasmessa dalla Commissione il 26 novembre 2008 e adottata oggi dal Consiglio, risponde in modo adeguato a queste necessità. Anche il Parlamento europeo e il Comitato sociale ed economico hanno largamente condiviso quest´approccio. In particolare, la direttiva fa obbligo agli Stati membri di istituire e migliorare continuamente quadri regolamentari nazionali nel settore della sicurezza nucleare. La direttiva rafforza il ruolo e l´indipendenza delle autorità nazionali di regolamentazione, confermando la responsabilità principale dei titolari di licenze in materia di sicurezza nucleare. Gli Stati membri hanno l´obbligo di promuovere un alto grado di trasparenza nelle azioni di regolamentazione e garantire che vengano periodicamente effettuate valutazioni sulla sicurezza da esperti indipendenti. L´ue è il primo grande attore nucleare regionale a introdurre un quadro giuridico vincolante nel settore della sicurezza nucleare. L´europa potrebbe così diventare un autentico modello per il resto del mondo nel contesto del rinnovato interesse per l´energia nucleare. .  
   
   
DUE MATRICOLE DEL PARLAMENTO EUROPEO: MICHALIS TREMOPOULOS AND EDVARD KOžUšNíK  
 
Bruxelles, 30 giugno 2009 - Il loro motto? Michalis Tremopoulos:"salviamo un pezzetto del domani che ci stanno rubando". Edvard Kožušník: "Il mondo non è né bianco né nero, ma è pieno di colori". Edvard Kožušník vuole diminuire le regolamentazioni Ue. Per Michalis Tremopoulos l´ambiente è la cosa più importante. Entrambi sono stati eletti come eurodeputati per i prossimi cinque anni. Dovranno abituarsi a controllare molti documenti così come la loro casella di posta al terzo piano del Parlamento. Altri neoeletti deputati hanno fatto capolino al Parlamento Europeo di Bruxelles questa settimana. Abbiamo incontrato per voi il greco Michalis Tremopoulos dei Verdi e il giovane conservatore ceco Edvard Kožušník. Abbiamo colto l´occasione per fare loro qualche domanda. Per l´ex giornalista Michalis Tremopoulos l´ambiente e lo sviluppo regionale sono due priorità. È convinto che l´interesse della sua Grecia e dell´ Europa coincidano, anche se non gli piace l´idea di dover prendere spesso l´aereo per una questione di impatto ambientale. Edvard Kožušník, 38 anni, ha lavorato al Senato ceco e conosce bene Bruxelles. Vuole ridurre la burocrazia delle istituzioni e limitare le regolamentazioni allo stretto indispensabile. Ha promesso ai suoi elettori di andare a Strasburgo da Praga in bicicletta. 700 km di strada! Michalis Tremopoulos - Primo giorno da eurodeputato. Qual è la prima impressione? Il sistema mi sembra ben organizzato, ognuno sembra sapere quello che deve fare. Per quanto mi riguarda non vedo l´ora di iniziare a lavorare, di occuparmi della politica che può aiutare il mio Paese, l´Europa e il mondo intero. Prima volta a Bruxelles? No ci sono già stato. Siamo venuti un paio di mesi prima delle elezioni per presentare ai deputati delle tematiche legate alla Grecia con la partecipazione di rappresentanti del Parlamento e della Commissione. Si è trattata di un´occasione per farmi un´idea di cosa avrei fatto poi. Che lavoro faceva prima di diventare eurodeputato? Ho studiato legge. Ho fatto il giornalista e il ricercatore. Mi riesce difficile immaginare la politica come professione. Credo sia meglio che se ne occupino i normali cittadini. Di cosa le piacerebbe occuparsi in Parlamento? Ambiente, alimentazione, qualità della vita, salute e sviluppo regionale. La prima foto che appenderà nel suo nuovo ufficio? Alcune vedute della mia vecchia Tessalonico. Le qualità che preferisce in un politico? Visto come stanno andando le cose in questo periodo, direi l´onestà e la capacità di supportare politiche nell´interesse generale e del pianeta. Primo discorso in sessione plenaria: nervoso o emozionato? Ho superato da molti anni la paura di parlare in pubblico. Come le piacerebbe lasciare un segno al Parlamento Europeo? Come un deputato che ha lavorato nell´interesse del suo Paese, che poi sono gli stessi dell´Europa unita. Quali sono i suoi eroi nella storia? Che Guevara. Anche Epaminondas Charilaos, uno che ha fatto la storia in Grecia. È a lui che è dedicata la regione "Harilaou", dove si trova Tessalonico e la mia casa. Mi piacerebbe scrivere la sua biografia un giorno. Qual è il suo motto favorito? Salviamo un pezzetto del domani che ci stanno rubando. Gli eurodeputati devono spostarsi parecchio. È abituato a viaggiare? In realtà no, ma sembra che non ne potrò fare ameno. Un po´ mi secca, perché in questo modo inciderò oltremodo sul pianeta, visto che dovrò prendere l´aereo per venire dalla Grecia, non ci sono alternative. Mi piacerebbe muovermi in bicicletta Che lingue parla? Greco e inglese. Cosa le piace fare quando non lavora? Sono appassionato di ricerca e storia locale. Pensa che avrà ancora il tempo di farlo? Si vedrà. Spero di si. Ha un buon senso dell´orientamento? Non ha paura di perdersi in questo edificio così grande? Non è una questione di orientamento. Sto trovando la mia strada piano piano, presto saprò tutto quello che c´è da sapere. Edvard KoŽuŠník – Primo giorno da eurodeputato. Qual è la prima impressione? Un mix di sensazioni. Mi piace la parte storica di Bruxelles. Sono anche venuto qui prima delle elezioni, quando il Parlamento era chiuso e sembrava una città fantasma. È una bella domanda se avere due parlamenti sia uno spreco di denaro. Prima volta a Bruxelles? In effetti no. Sono stato a capo della presidenza del Senato ceco e quindi sono venuto spesso a Bruxelles, soprattutto durante il semestre di presidenza ceca. Non vedo l´ora di vedere il Parlamento Europeo di Strasburgo, perché ho promesso ai miei elettori che andrò alla prima plenaria in bicicletta dalla Repubblica Ceca (770 km). Che lavoro faceva prima di diventare eurodeputato? L´anno scorso ho lavorato per il Senato ceco. Di cosa le piacerebbe occuparsi in Parlamento? Ridurre la burocrazia e le regolamentazioni. La prima foto che appenderà nel suo nuovo ufficio? Sicuramente una foto di mia moglie e dei miei bambini. Le qualità che preferisce in un politico? Avere una visione generale ed essere in grado di organizzare bene il lavoro attorno a se, in modo da poter ottimizzare i risultati prefissati. Primo discorso in sessione plenaria: nervoso o emozionato? Sicuramente non emozionato, ma un po´ nervoso si. Come le piacerebbe lasciare un segno al Parlamento Europeo? Vorrei essere ricordato come colui che ha semplificato la burocrazia di Bruxelles. Ma molto probabilmente verrò ricordato come quello che è andato in bicicletta fino a Strasburgo. Quali sono i suoi eroi nella storia? Un personaggio letterario, Jára Cimrman, nominato "Ceco del secolo" da un recente sondaggio nazionale. Qual è il suo motto favorito? "Il mondo non è né bianco né nero, ma è pieno di colori". Lo diceva spesso un mio caro collega, Tošovský, che è scomparso qualche anno fa. Gli eurodeputati devono spostarsi parecchio. È abituato a viaggiare? Nessun problema, in Repubblica ceca sono responsabile per il beach tennis, quindi sono abituato a girare il mondo. Inoltre sono responsabile della camera di commercio ceca-spagnola. Che lingue parla? Spagnolo e inglese fluente. Poi posso comunicare con i miei colleghi tedeschi e bulgari. Parlo anche il russo. Cosa le piace fare quando non lavora? Adoro giocare a beach tennis con la mia famiglia. Pensa che avrà ancora il tempo di farlo? Non lo so proprio. Ha un buon senso dell´orientamento? Non ha paura di perdersi in questo edificio così grande? Ho un buon senso dell´orientamento, ma come ogni uomo ho difficoltà a fare due cose contemporaneamente. .  
   
   
WORKSHOP ANNUALE MICROCON  
 
Berlino, 30 giugno 2009 - Il 2 e 3 luglio il progetto Microcon ("A micro-level analysis of violent conflict") organizza a Berlino (Germania) il suo terzo workshop annuale intitolato "Synthesising preliminary research findings from the micro-level analysis of violent conflict". La prima giornata del workshop sarà dedicata alla discussione dei risultati ottenuti dalla ricerca fino ad oggi, nonché al modo in cui integrare i risultati prodotti dalle diverse parti del programma. La seconda giornata sarà dedicata alla formazione politica. La giornata di formazione politica consisterà in una serie di sessioni volte alla promozione del dibattito tra i ricercatori e i professionisti impegnati nelle politiche dello sviluppo in situazioni di conflitto o post-conflitto. È prevista una sessione di apertura seguita da due sessioni parallele sui seguenti temi: "Motivazioni individuali e di gruppo per la mobilitazione alla violenza, compresa l´identità di genere"; "Migrazione, trasferimento e salute"; "Povertà e sofferenza - effetti dei conflitti violenti a livello individuale e famigliare, e strategie di adattamento alla violenza"; "Creazione di istituzioni durante e successive ai conflitti violenti, incluso il ruolo della società civile". Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Microconflict. Eu/events/programme_workshops. Html .  
   
   
SERBIA: INVESTIMENTI ITALIANI: RAGGIUNTI 800 MLN EUR  
 
Belgrado, 30 giugno 2009 - "Gli investimenti delle società italiane in Serbia hanno raggiunto quota 800 mln Eur, portando il Paese fra i primi 5 investitori nell’economia locale", ha dichiarato il Ministro dell’economia serbo Mladjan Dinkic. Alla recente conferenza sugli investimenti italiani in Serbia, Dinkic ha dichiarato che la Banche italiane sono fra le prime nel settore bancario locale con una quota del 25%, mentre le società assicurative italiane coprono il 44% del mercato assicurativo serbo. Banca Intesa, Unicredit Bank Srbija e Findomestic Banka sono gli istituti di credito che operano nel Paese, mantenendo il loro quartiere generale in Italia, mentre gli assicuratori controllati dalle società italiane sono Ddor Novi Sad e Delta Generali. "Prima dell’arrivo della Fiat, sono state soprattutto le piccole e medie imprese italiane ad investire in Serbia, come Golden Lady e Pompea", ha spiegato Dinkic. .  
   
   
ALBANIA: BANCA MONDIALE PREVEDE UNA CRESCITA DEL PIL DELL’1,5%  
 
Tirana, 30 giugno 2009 - Il "Global Development Finance 2009" pubblicato da Banca Mondiale prevede una crescita economica del 1,5% per il 2009, dopo il 6% raggiunto nel 2008. La previsione per l’Albania è di segno opposto rispetto ai Paesi dell’Europa centro orientale, per i quali è previsto un calo medio dell’1,6% nel 2009. Il documento della Bm sottolinea che per l’Albania le difficoltà del mercato del lavoro causate dalla crisi economica hanno portato ad una riduzione delle rimesse dall’estero. Banca Mondiale stima che il 10% della crescita economica nel 2007 proveniva proprio dalle rimesse degli emigrati albanesi. La crescita dovrebbe accelerare nei prossimi 2 anni: al 2% nel 2010 ed al 3% nel 2011. Questa espansione sarà accompagnata dal calo del deficit dal 10,7% del Pil nel 2009 all’ 8,1% nel 2011. Le ultime previsioni del Fmi sono ancora più prudenti. Ad aprile il Fondo ha mostrato delle previsioni per il 2009 allo 0,4%, dal precedente 3,5-4%. L’istituzione finanziaria internazionale ritiene che il fattore che ha condotto ad una stima inferiore sia stata il calo delle rimesse e delle esportazioni causato dalla crisi finanziaria mondiale. .  
   
   
KAZAKISTAN: MINISTERO DELL’ECONOMIA: IN CALO IL PIL NEL 1° SEMESTRE  
 
Astana, 30 giugno 2009 - Il Ministro dell’economia kazako Bakhyt Sultanov ha affermato che l’economia del Paese centro asiatico calerà del 2-2,5% nel primo semestre dell’anno. Sultanov ha spiegato che prevede un ritorno a cifre più positive nel secondo semestre del 2009. Per l’intero anno il prodotto interno lordo kazako crescerà dell’1% o rimarrà invariato. Il Ministro sostiene che i fondi statali destinati a fronteggiare la crisi dovrebbero dare risultati positivi nella seconda parte dell’anno. Nel primo trimestre il Pil è sceso del 2,2% a/a, mentre da gennaio ad aprile è diminuito del 2,7%. Nel 2008, il prodotto interno lordo del Paese aveva segnato un aumento del 3,2% a/a. .  
   
   
SLOVENIA, PREZZI PRODUZIONE IN CALO A MAGGIO ´09  
 
 Lubiana, 30 giugno 2009 - In maggio 2009, afferma l´Ufficio Statistico sloveno, si è registrato un calo dello 0,6 per cento dei prezzi di produzione. Prosegue il lento ma continuo declino dei prezzi di produzione, dovuto alle condizioni del mercato mondiale e nazionale. In maggio i prezzi dei beni intermedi, dei beni di consumo e dell´energia sono stati più bassi. I beni capitali sono aumentati in maniera non significativa. I prodotti venduti sul mercato estero sono calati dello 0,5 per cento, quelli sul mercato domestico sono scesi dello 0,7 per cento. Rispetto a maggio 2008, i prezzi di produzione sono scesi dell´1,6 per cento, quelli dei beni venduti sul mercato estero sono scesi del 2,5 per cento, quelli sul mercato nazionale dello 0,7 per cento. .  
   
   
INFORMEST: BILANCIO 2008, CRESCONO FONDI ATTRATTI E ATTIVITA´, DIMINUISCE COSTO GESTIONE  
 
 Gorizia, 30 giugno - Un 2008 all’insegna d’importanti conferme e miglioramenti, anche amministrativi: è quello che emerge dal bilancio di Informest, presentato all’assemblea dei soci tenutasi la scorsa settimana a Palazzo Balbi a Venezia, alla presenza di Maria Luisa Coppola assessore alle Politiche della Regione del Veneto. Nell’anno della crisi, Informest ha consolidato il proprio ruolo di punto di riferimento per il sistema economico del Nord Est, ottenendo altresì riconoscimenti importanti nell’ambito della cooperazione internazionale. “Il 2008 è stato un anno importante per Informest - ha dichiarato la vicepresidente di Informest Silvia Acerbi - i risultati di questa prima metà del 2009 (accesso ai fondi comunitari per un valore di più di 11 milioni di Euro) - sono il riconoscimento più prezioso dell’efficacia della nostra programmazione e della grande qualità del nostro lavoro”. Attivita´ In Crescita. Rispetto al 2007, Informest ha segnato un buon incremento (+13%) nel volume dell’attività (€ 2. 834. 893,44 rispetto ad € 2. 507. 058,43 del 2007), registrando un miglioramento del margine operativo delle singole aree (Area Assistenza e consulenza alle imprese, Area Progetti di sviluppo, Area Servizi informativi & innovazione, Area Studi & Ricerche). Supporto A Fvg E Veneto. Informest si riconferma come struttura d’eccellenza del Triveneto, rafforzando la propria posizione a fianco della Regione Friuli Venezia Giulia e della Regione del Veneto non solo nello sviluppo di attività d’internazionalizzazione ma soprattutto nell’accesso a nuovi fondi (nazionali e internazionali) per un volume di 13 milioni di euro e nella gestione di progetti, per un totale di circa 820 mila euro. Proficuo anche il rapporto con l’Ice, con cui prosegue la collaborazione su progetti nell’ambito della Legge n. 84/01 Balcani. A marzo 2009 Informest e Ice hanno realizzato a Zagabria un importante appuntamento di settore, con il coinvolgimento di oltre un centinaio di agenzie e istituzioni dei Balcani, con l’obiettivo di individuare tematiche da sviluppare sulla cooperazione transazionale e strategie di investimenti pubblici e privati per massimizzare l’utilizzo dei fondi comunitari. A Servizio Delle Aziende. Nel rapporto con le aziende del Triveneto, Informest si è ampiamente confermata nel suo ruolo di supporto strategico e operativo: solo nel 2008 sono stati oltre mille i contatti con aziende (71% delle quali nel Nord Est). L’area assistenza e consulenza alle imprese ha registrato un incremento del 50% di fatturato rispetto al 2007, e una crescita dell’8% sugli incarichi acquisiti. Sono 313 le aziende e organismi ubicati nel Triveneto, che hanno usufruito dei servizi di Informest, sia attraverso le attività di assistenza e consulenza e di servizio informativo che partecipando alle opportunità ed agli eventi generati dalle attività progettuali, mentre 574 è il valore assoluto delle imprese beneficiarie in tutto il Paese. Significativi i dati che riguardano le altre due aree Informest: l’Area Servizi Informativi ha consolidato la propria offerta di strumenti informativi – dalle Business Guide alla Newsletter, dal Club Informest – che conta più di 16. 000 soci – alla pubblicazione online di documenti di approfondimento. L´area Progetti di Sviluppo, uno dei fiori all’occhiello dell’Agenzia, ha invece conseguito ottimi risultati sull’accesso ai fondi comunitari, raccogliendo i frutti della programmazione 2008. Sono ben cinque, infatti, i progetti approvati quest’anno - dedicati al South Easterneurope - per un valore totale di 11,5 milioni di euro. Ricco di ricadute, inoltre, il ruolo di Informest nel progetto Seenet, il primo che in Italia unisce l’impegno per la cooperazione di 7 regioni sotto la regia del Ministero Affari Esteri: Informest sarà ente attuatore sia per le attività della Regione Friuli Venezia Giulia che per quelle della Regione Veneto. Gestione Virtuosa. Il 2008 è stato infine un anno virtuoso anche dal punto di vista della gestione: a fronte di una previsione di utilizzo del Fondo di Dotazione per un importo complessivo di Euro 558. 187,00, si è registrato a consuntivo un miglioramento di circa 100. 000 euro. Di particolare rilievo è stato l’utilizzo del fondo, per il cofinanziamento di progetti, per un valore di Euro 174. 510,00: un investimento coerente alla missione d’interesse pubblico di Informest. “Il successo di oggi - ha aggiunto Acerbi - si deve anche ad alcune scelte strategiche assunte dal Cda negli anni passati. Oggi dobbiamo porci il problema di come rimanere competitivi in uno scenario in continua evoluzione. Non mi riferisco - ha concluso la vicepresidente - solo ai cambiamenti strutturali, economici e sociali della vecchia Europa e dei nostri paesi di riferimento: penso anche a come cambieranno l’istituzione Europa, le normative, gli orientamenti della cooperazione internazionale: Informest dovrà essere pronta a coglierli e assecondarli, come eccellentemente fatto sino a oggi. ” Sintesi Dei Dati: +13% incremento del volume dell’attività 2008 sul 2007; 2,8 milioni di euro volume dell’attività 2008; 13 milioni di euro volume dei fondi nazionali ed internazionali attratti; 0,8 milioni di euro volume in gestione su progetti di cooperazione; 11,5 milioni di euro fondi (progetti dedicati South Eastern Europe) attratti nel 2009; oltre 1000 contatti Informest-aziende; 71% quota aziende del Nord Est nel totale contatti; 313 numero aziende Nord Est che hanno usufruito servizi Informest; 574 numero aziende Italia che hanno usufruito servizi Informest; +50% incremento fatturato 2008 Area assistenza e consulenza alle imprese; +8% incremento incarichi acquisiti Area assistenza e consulenza alle imprese; 16 mila soci Club Informest. .  
   
   
FORMIGONI: CON SUSSIDIARIETA´ NUOVO MODELLO GOVERNO LA PERSONA AL CENTRO, CARDINE DELL´AZIONE REGIONALE DAL 1995 IERI TAVOLA ROTONDA CON D´ALEMA, MESSAGGIO DEL MINISTRO SACCONI  
 
Milano, 30 giugno 2009 - L´attualità del principio di sussidiarietà come cardine dell´azione di governo e la necessità di un nuovo modello di governance. Questi i temi al centro del confronto che si è svolto ieri in mattinata all´Università Bicocca di Milano fra il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, e l´onorevole Massimo D´alema, presidente della Fondazione Italianieuropei. Impossibilitato a partecipare alla tavola rotonda - organizzata nell´ambito della 20ma edizione della Johns Hopkins International Philantropy Fellows Conference, dedicata al tema "Beyond the welfare state, towards subsidiarity" - il ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, Maurizio Sacconi, ha fatto pervenire un proprio messaggio. Per Formigoni la sussidiarietà è "un´innovazione straordinaria sul piano dell´amministrazione che in Lombardia ha portato a positivi cambiamenti che oggi, data anche la particolare situazione storica, sono ancora più necessari". "Quindi - ha aggiunto - tutto ciò pone domande su un nuovo modello di Stato e di società, ci interroga su quali terreni la sussidiarietà deve conquistare e su quali passi avanti deve ancora fare. Questo nuovo modo di fare politica, dopo secoli di affermazione del primato dello Stato, è quello che riporta concretamente al centro dell´azione la persona". Secondo Formigoni è dunque quanto mai urgente fare un passo avanti in questa direzione perché "non abbiamo bisogno di più Stato, ma di uno Stato che controlli e che sia garante del rispetto delle regole per il suo stesso corretto funzionamento". Da qui l´estrema attualità di un nuovo modello di governo che sia in grado di affrontare la complessità del quadro globale. "In questo senso - ha spiegato Formigoni - sussidiarietà non significa escludere dovunque e comunque lo Stato, ma cambiare la natura dell´azione dello Stato e quella dei rapporti fra lo stesso Stato e i cittadini e fra Stato e altre istituzioni". Il passaggio che si auspica è quindi quello che porti a concepire in termini nuovi l´intreccio tra poteri e funzioni, riconoscendo la capacità di soggetti non statali, le Regioni in primis, di interpretare e rappresentare gli interessi dei cittadini e dei territori. Un modello multilivello, basato sulla concretezza e la funzionalità, secondo strumenti diversi da quelli tradizionali di un potere fortemente centralizzato. "Un sistema a rete - l´ha definito Formigoni - in cui tutti i livelli di governo concorrano a formulare, a proporre, ad attuare le politiche e a verificarne i risultati". In questo senso è interessante notare che sul tema degli ammortizzatori sociali il ministro Sacconi ha accolto proprio l´esperienza della Lombardia (affiancamento del tema della formazione con quello dell´integrazione del reddito), in modo tale che il lavoratore sia spinto ad utilizzare il tempo di forzata assenza dal lavoro per riqualificarsi e rientrare, dunque, ad un livello superiore. "In questo percorso - ha aggiunto Formigoni - la nuova governance per affermarsi e realizzarsi compiutamente ha bisogno di uno strumento strategico come il federalismo, capace di favorire la concorrenza virtuosa fra le Regioni e gli Enti locali che, con il buon governo, potranno attrarre capitali, imprenditori e altre risorse". In Lombardia, dal ´95 ad oggi, ciò ha significato scommettere sulla duplice dimensione della sussidiarietà: quella orizzontale, che ha rivoluzionato l´impianto universalistico dei sevizi sociali, della sanità, della formazione professionale e della scuola (valga come per tutti l´esempio della dote, tramite il quale viene assegnata una risorsa in anticipo rispetto alla necessità di utilizzo), scommettendo sulla centralità della persona; quella verticale che ha permesso la devoluzione di competenze alle Province e ai Comuni e la corresponsabilizzazione di altri soggetti istituzionali. La sussidiarietà quindi è motore di innovazione, apre la possibilità a una nuova statualità, a un altro esercizio del potere, ispirato alla fiducia e alla responsabilità. Questo spirito in Lombardia ha portato anche alla riforma del welfare, sancita dalla legge regionale n. 3 del 2008 (governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale e sociosanitario), "che - ha concluso il presidente lombardo - oggi permette di concepirlo non come un costo da pagare sull´altare della solidarietà, ma come vero e proprio investimento sociale che diventa colonna portante per lo sviluppo". .  
   
   
RICEVUTO DA FORMIGONI AMBASCIATORE IN MESSICO  
 
Milano, 30 giugno 2009 - Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha ricevuto ieri mattina l´ambasciatore italiano in Messico, Roberto Spinelli. Nel corso dell´incontro, al quale ha partecipato anche il delegato ai Rapporti internazionali, Robi Ronza, sono stati affrontati diversi temi tra cui la collaborazione tra Lombardia e Messico e l´influenza A/h1n1, sulla cui evoluzione l´ambasciatore è stato tranquillizzante. "Ho confermato all´ambasciatore - ha dichiarato il presidente Roberto Formigoni - la volontà di Regione Lombardia di collaborare con il Messico e ho caldeggiato l´invito al presidente messicano, Felipe Calderon, a partecipare il 2 e 3 dicembre a Milano alla Iv edizione della conferenza Italia-america Latina e Caraibi". .  
   
   
IL NUOVO CONSOLE BRITANNICO A FIRENZE, DAVID BROOMFIELD, RICEVUTO DA MARTINI LA TOSCANA PREFERITA DAGLI INGLESI PER IL MATRIMONIO NEL 2008 SONO STATI 850 I CITTADINI DEL REGNO UNITO CHE SI SONO SPOSATI QUI  
 
Firenze, 30 giugno 2009 - Il presidente della Regione, Claudio Martini, ha ricevuto ieri a palazzo Strozzi Sacrati, il nuovo console britannico a Firenze, David Broomfield. Insediatosi da alcune settimane, Broomfield succede a Moira Aileen Mcfarlaine alla guida del consolato, che comprende, oltre la Toscana anche l´Umbria e le Marche e buona parte dell´Emilia Romagna. L´incontro con Martini si è svolto in un clima di grande cordialità ed è stato l´occasione per un breve scambio di informazioni e di opinioni sui temi dell´economia e dell´ambiente, sui quali il nuovo console si è detto molto interessato delle esperienze toscane. Di qui la promessa da parte del presidente della Regione di una prossima visita che lo stesso Martini farà al consolato per approfondire queste tematiche, oltre alla disponibilità a far incontrare al più presto il console con gli assessori competenti e con i funzionari della Regione. Broomfield ha raccontato di aver già conosciuto Firenze quando, 20 anni fa, vi ha soggiornato per imparare la lingua italiana prima di essere destinato a Napoli, dove è rimasto 4 anni come viceconsole. Molto interessato alla Toscana e alle sue bellezze naturali e artistiche, Broomfield ha inoltre rivelato che il lavoro del consolato è aumentato sensibilmente negli ultimi anni perché molti cittadini del Regno Unito scelgono la Toscana e la vicina Umbria per celebrare il loro matrimonio. Lo scorso anno – ha detto il console britannico – sono stati 850 i cittadini di Sua Maestà che si sono sposati qui. Al termine dell´incontro Martini ha donato al console un volume con le bellezze naturali e artistiche di tutta la Toscana. .  
   
   
LE CONCLUSIONI DEL CONVEGNO DI SAINT-VINCENT SU ETICA E POLITICA ECONOMICA  
 
 Aosta, 30 giugno 2009 - Numerosi studiosi hanno partecipato, il 18 e 19 giugno a Saint-vincent, al Convegno “Etica e Politica Economica nell’attuale situazione mondiale”, organizzato dall’Assessorato del bilancio, finanze e patrimonio in collaborazione con l’Unesco – Chair in Bioethics - Centro Europeo di Bioetica e Qualità della Vita e l’Università della Valle d’Aosta. Erano presenti Amnon Carmi, Direttore della suddetta Cattedra di Bioetica, Sergio Ristuccia, Maria Teresa Salvemini, Maurizio Laudi, Antonio Piga, Maria Teresa Alfonso, Roberto Burlando, Livio Dalle, Giacomo Sado e Carla Collicelli. Dopo i saluti dell’Assessore al bilancio, finanze e patrimonio, Claudio Lavoyer, del Rettore dell’Università della Valle d’Aosta, Pietro Passerin D’entreves, ed l’introduzione ai lavori di Amnon Carmi, i relatori hanno approfondito i diversi aspetti dell’attuale crisi economica, alla ricerca di soluzioni idonee a superarla, soffermandosi sul rapporto tra etica ed economia. In particolare è stato evidenziato (Ristuccia) che l’efficacia delle misure anti- crisi, in termini contingenti e, soprattutto, in termini di meccanismi di lungo periodo, impone una scala d’interventi molto ampia, di dimensioni internazionali e mondiali. Siamo, infatti, all’inizio di una nuova stagione regolativa, nella quale occorre coordinare le fonti del diritto all’interno degli ordinamenti nazionali e questi ultimi tra di loro. Sono stati attentamente esaminati i comportamenti produttori di crisi, indicati gli obiettivi di eticità e le responsabilità d’impresa di fronte alla crisi (Salvemini). Sono stati ricercati i punti di contatto tra etica e politica, sottolineando come il potere vada controllato attraverso le regole (Piga - Alfonso). E’ stato posto in rilievo come la crisi vada esaminata nella sua triplice dimensione: economica, finanziaria ed intellettuale e come occorra eliminare le diseguaglianze per evitare l’allargamento dell’attuale conflitto sociale (Burlando). Sono state ricercate le interrelazioni tra mercati finanziari, comunicazione ed etica, evidenziando la necessità del passaggio dall’etica finanziaria alla finanza etica (Dalle) e individuati i rapporti tra etica e giustizia (Laudi). Sono stati esaminati i rapporti tra affari, mercato ed etica, anche sotto il profilo dei media (Sado), ed è stata data una lettura sociale e di economia reale della crisi, sottolineandone le potenzialità trasformative, ove essa sia opportunamente analizzata e guidata (Collicelli). Nonostante la tematica congressuale sia stata affrontata in modo interprofessionale, le conclusioni cui i relatori sono pervenuti, pur nella diversità delle impostazioni e dell’approccio teorico, sono state univoche, tanto che è stato possibile individuare nei loro interventi un fil rouge, riconducibile alla necessità che, per uscire dalla crisi, siano riscoperti i valori etici, non solo quelli tradizionali, quali la famiglia e la comunità, ma anche quelli che più direttamente riguardano i processi economici, con l’individuazione di nuovi confini e rapporti tra norme etiche e comportamenti della società e l’eliminazione progressiva delle diseguaglianze. Nell’ambito del convegno, due sessioni sono state dedicate ad un corso intensivo di formazione in bioetica per managers sul tema: “Interesse globale ed interesse individuale”, durante le quali sono stati analizzati dilemmi etici riguardanti i possibili conflitti tra diritti individuali e interesse pubblico nelle aree sociale, manageriale relativa all’amministrazione pubblica e privata e legale. . .  
   
   
GIUNTA PIEMONTE RIUNIONE DEL 29 GIUGNO FRA I PROVVEDIMENTI ADOTTATI SANITÀ ELETTRONICA  
 
Torino, 30 giugno 2009 - Sistema integrato di sanità elettronica e sperimentazione della chirurgia con degenza dal lunedì al venerdì sono i principali argomenti affrontati dalla Giunta regionale durante la riunione di ieri. Approvato, su proposta degli assessori Andrea Bairati ed Eleonora Artesio, il piano operativo per l’attuazione del sistema integrato regionale di sanità elettronica (programma Sirse), che faciliterà l´accesso degli operatori sanitari alle informazioni cliniche e la fruizione dei servizi da parte dei cittadini. Il piano, che si avvale della collaborazione degli assessorati alla Sanità ed all’Innovazione, dell’Agenzia regionale dei servizi sanitari e delle aziende sanitarie, prevede la predisposizione degli studi, delle progettazioni e delle definizioni delle specifiche tecniche, tecnologiche e funzionali, necessarie per l’attuazione degli interventi elencati nel progetto. Dal 1° luglio negli ospedali a diretta gestione delle aziende sanitarie regionali sarà possibile sperimentare la cosiddetta week surgery con la creazione di unità capaci di accogliere pazienti con patologie che, sulla base di predeterminati protocolli clinici, necessitano di una degenza non superiore a cinque giorni e che può pertanto essere programmata dal lunedì al venerdì. La delibera presentata dall’assessore Eleonora Artesio prevede che negli ospedali con più di 200 posti letto le nuove unità dovranno avere almeno 20 posti, negli altri la sperimentazione è effettuabile solo a condizione che siano garantiti i trattamenti sanitari di urgenza o il prolungamento della degenza in caso non sia possibile la dismissione entro il venerdì. Verrà interamento finanziato dalla Regione con 250mila euro, su proposta dell’assessore Mino Taricco, il ripristino del servizio di irrigazione sul Tanaro nella zona tra Alba e Bra, garantendo a circa 3000 ettari di terreni coltivati l’approvvigionamento urgente di acqua compromesso dalle piogge alluvionali dello scorso aprile, che hanno causato il collassamento della traversa a valle del ponte di Pollenzo. Data l’urgenza di fornire il servizio irriguo per la stagione estiva e l’impossibilità di riportare in funzione la traversa in tempi brevi, si provvederà all’innalzamento dell´acqua tramite idrovore. Espresso, su proposta dell’assessore Luigi Sergio Ricca, parere favorevole alla domanda della società Self G1 per il rilascio di una nuova autorizzazione per l’insediamento in via Giordano Bruno ad Alessandria di un centro commerciale con una superficie di vendita complessiva di 4837 mq. Il rappresentante della Regione nella conferenza dei servizi potrà così pronunciarsi in modo positivo. .  
   
   
PRESENTATO A VICENZA IL RAPPORTO DAL TERRITORIO  
 
 Vicenza, 30 giugno 2009 - “Il Veneto è la Regione che ha il record della pianificazione”. Lo ha ribadito l’assessore all’urbanistica e politiche per il territorio Renzo Marangon intervenuto il 26 giugno a Vicenza Al convegno “ Il Veneto che pianifica – dalla legge regionale 11/2004 agli strumenti di nuova generazione”, organizzato dall’Istituto Nazionale di Urbanistica per presentare il rapporto regionale dal territorio, un’analisi dello stato dell’arte della pianificazione nel Veneto. “Dopo la crescita tumultuosa degli ultimi decenni del secolo scorso – ha proseguito Marangon – era necessario intervenire per ridefinire alcune linee guida e rimettere ordine in questo territorio. E devo dire che in questo senso sono stati fatti enormi balzi in avanti, anche grazie alla fattiva collaborazione delle amministrazioni locali”. L’assessore ha quindi ricordato che a quasi 5 anni dall’entrata in vigore della Lr 11/2004 la quasi totalità dei comuni del Veneto ha avviato l’attività di pianificazione secondo i principi annunciati dalla riforma regionale. Infatti, il 73% ha sottoscritto l’accordo, mentre il 18% sta per sottoscriverlo, il 7% deve ancora attivarsi in questo senso e il 2% dei comuni procede con l’art 14. Gli strumenti arrivati all’approvazione, comprendendo sia i Pat sia i Pati, sono complessivamente una trentina e coinvolgono 68 comuni mentre 120 sono quelli che hanno adottato il Piano e che stanno completando l’iter per l’approvazione. Un altro 8% dei comuni del veneto ha completato l’iter di formazione ed è in procinto di adottare il Piano. Per tanto il 30% del Veneto ha sostanzialmente gettato le fondamenta per la concreta autonomia nel processo di governo del proprio territorio. Riferendosi alla specificità veneta Marangon ha sottolineato che le realtà urbane più dinamiche sono quelle sorte nella prima e seconda cintura dei capoluoghi di provincia. Queste città, infatti, hanno compreso più di altre, che per quanto riguarda la pianificazione territoriale gli attuali confini amministrativi sono superati e hanno quindi avviato con i Pati la copianificazione intercomunale, condividendo strategie ed obiettivi di sviluppo. “Esiste una direttrice – ha concluso Marangon rivolgendosi agli amministratori e professionisti presenti in sala- - che è il Ptrc, per il quale continuiamo a sollecitare suggerimenti, perché abbiamo l’ambizione di andare entro l’anno in consiglio regionale per la sua definitiva approvazione”. .  
   
   
TONDO-FRATTINI, FISCALITÀ DI VANTAGGIO PER FVG  
 
Trieste, 30 giugno 2009 - "L´iniziativa del Governo che ha inserito la fiscalità di vantaggio nella legge sul federalismo fiscale è stata apprezzata e sarà certamente valorizzata da noi in accordo con i ministri competenti". Il presidente della Regione lo ha ribadito il 26 giugno al ministro Franco Frattini, in un incontro che si è svolto a margine dei lavori del G8, in corso nel Palazzo della Regione in piazza Unità d´Italia a Trieste. Lo strumento che consente di agire sulla fiscalità aiuterà le imprese della regione a rimanere su questo territorio e non delocalizzare la produzione in Paesi confinanti nei quali il peso della fiscalità è molto minore. Grazie alla specialità regionale, l´attuazione della fiscalità di sviluppo potrebbe avvenire in tempi brevi attraverso una specifica norma di attuazione. "Con l´aiuto dello stesso Frattini e degli altri ministri cointeressati alla materia - ha detto Tondo - studieremo le modalità più aderenti alla legislazione nazionale e alle direttive europee per fare di questo strumento un´occasione di sviluppo per le nostre imprese". Durante l´incontro, il ministro Frattini ha ringraziato il presidente Tondo per l´impegno assunto dalla Regione per favorire lo svolgimento degli incontri e delle iniziative internazionali di questi giorni a Trieste, in programma per la gran parte proprio nel Palazzo della Regione. .  
   
   
LA LOTTA ALLA CORRUZIONE COSTA ALLA SICILIA 7-8 MILIARDI DI EURO L’ANNO RICONFERMATA LA COMMISSIONE PER IL CODICE ANTIMAFIA  
 
 Palermo, 30 giugno 2009 - “Come hanno sottolineato qualche giorno fa i magistrati della Corte dei Conti, la corruzione costa al nostro Paese circa 60 miliardi di euro all’anno. In questo scenario la Sicilia, con il 13 per cento di denunce, deve fare i conti con un triste primato, se è vero che i danni per l’economia dell’Isola ammonterebbero a 7-8 miliardi di euro all’anno. Si tratta di una tassa occulta a carico dei siciliani e di chi decide di investire in Sicilia”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Presidenza, Gaetano Armao, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta ieri mattina a Palazzo d’Orleans. “Questa mattina - ha detto l’assessore Armao - ho firmato il decreto che riconferma la commissione per la redazione del codice antimafia e della pubblica amministrazione. Con l’occasione l’attività della commissione viene estesa alla prevenzione e alla lotta alla corruzione. L’obiettivo è quello di arrivare a un contesto normativo e amministrativo per prevenire le infiltrazioni mafiose nelle pubbliche amministrazioni (Regione, Province, Comuni, Camere di Commercio e via continuando) e per eliminare o quanto meno per limitare la corruzione e la concussione”. Della commissione fanno parte otto tra giuristi ed economisti. A presiederla è Pier Luigi Vigna, ex magistrato già vertici della Procura nazionale antimafia. Gli altri componenti sono: Mario Busacca, Ernesto Savona, Andrea Piraino, Gaetano Lo Cicero, Mario Centorrino, Giovanni Fiandaca e Ignazio Tozzo. L’assessore Armao ha detto che la commissione dovrebbe ultimare i lavori a fine estate. Tra le iniziative che dovrà mettere a punto ci sono la semplificazione amministrativa, lo snellimento delle procedure burocratiche, l’eliminazione della discrezionalità, l’incentivazione del silenzio-assenso e dell’autocerficazione. I settori sui quali si interverrà saranno quelli produttivi (agricoltura, industria, artigianato, lavori pubblici, ecc. ), gli incentivi e la sanità. “Dobbiamo prevenire e disincentivare i reati verso la pubblica amministrazione - ha insistito Armao - sia con riferimento alla corruzione, sia con riferimento alla concussione. Questo potrà essere fatto con iniziative legislative da sottoporre all’attenzione del Parlamento siciliano, ma anche con atti amministrativi, dalle circolari allo snellimento delle procedure”. Armao, a proposito della corruzione nella pubblica amministrazione, ha ricordato le avventure non proprio edificanti di Verre che, giunto in Sicilia per restare un anno, vi rimase invece tre anni. “La storia di Verre - ha osservato Armao - insegna che quando un burocrate resta in un posto per troppo tempo si corre il rischio che si formino vischiosità. Da qui la necessità di una rotazione degli stessi burocrati”. L’assessore ha anche ricordato l’importanza della battaglia culturale e politica condotta alla fine degli anni ’70 dall’allora presidente della Regione, Piersanti Mattarella. “Mattarella - ha sottolineato Armao - si batteva per costruire una Sicilia con le carte in regola. Solo avendo le carte in regola si potrà andare a Roma a rivendicare quello che ci spetta. E solo eliminando la corruzione gli imprenditori esteri verranno a investire in Sicilia. Sconfiggere le infiltrazioni della mafia nelle pubbliche amministrazioni è possibile”. .  
   
   
VENTI MILIONI DEL POR CALABRIA PER IL RIUTILIZZO DEI BENI CONFISCATI ALLA CRIMINALITÀ  
 
 Reggio Calabria, 30 giugno 2009 - Rendere socialmente ed economicamente utili i beni confiscati alla criminalità organizzata. È questo l´obiettivo di uno dei primi Progetti Integrati di Sviluppo della Regione Calabria che, con i fondi del Por Calabria Fesr 2007/2013, finanzierà la riconversione degli immobili dei clan in strutture che favoriscano la riqualificazione ambientale, sociale ed economica di contesti ad alta incidenza di fenomeni criminali. Il progetto, voluto dal presidente della Regione Agazio Loiero e approvato dal Comitato di Sorveglianza nella due giorni di Sibari dello scorso 22 e 23 giugno, prevede uno stanziamento di circa venti milioni di euro destinati a quei comuni che hanno in gestioni beni confiscati che saranno trasformati in centri antiviolenza, case di accoglienza, centri sociali e giovanili, centri zonali per nuove iniziative imprenditoriali, servizi per le popolazioni rurali. In Calabria si contano 395 beni immobili confiscati tra abitazioni, fabbricati e terreni, il 15% del totale nazionale. Ma il riutilizzo di questi beni presenta alcune criticità strutturali che ostacolano il loro riutilizzo a finalità pubbliche e sociali: l´occupazione abusiva, lo stato manutentivo insoddisfacente e, soprattutto, la mancanza di risorse finanziarie per il loro adeguamento alle nuove destinazioni e utilizzazioni. Il Progetto “Beni Confiscati” del Por interviene per risolvere queste criticità e consente di convertire il patrimonio di beni confiscati alla criminalità organizzata in risorse fondamentali per l’integrazione sociale ed economica dei giovani e delle persone svantaggiate in alcune aree della Calabria. Nella fase di prima attuazione il progetto (nato dalla cooperazione tra il Ministero dell’Interno, la Prefettura di Reggio Calabria, l’Agenzia del Demanio e Italia Lavoro) riguarderà i beni confiscati in provincia di Reggio Calabria e prevede la realizzazione di una serie di strutture: un centro servizi e di un ostello per i giovani a Grotteria Mare, un centro diurno per immigrati regolari a Rosarno, un centro giovanile e un’area attrezzata per lo sport e il tempo libero ad Ardore, un centro sociale per recupero tossicodipendenti e minori a Siderno, centri sociali di aggregazione giovanile a Gioia Tauro, Sinopoli, Careri e Bianco, centri zonali e aree attrezzate per microimprese a Rosarno, Villa San Giovanni e Santo Stefano di Aspromonte, micro iniziative imprenditoriali promosse da giovani a San Ferdinando e un laboratorio culturale a Sinopoli. Entro il mese di luglio saranno stipulate convenzioni tra la Regione Calabria e i Comuni sulla base dei progetti presentati. Nei prossimi mesi altri immobili confiscati saranno disponibili per essere riconvertiti e diventare “teatro” di progetti che abbiano finalità economiche e sociali, ma che, soprattutto, consentano alla Calabria di continuare a progredire sul piano della legalità. .  
   
   
GRANDE SUCCESSO PER FORUM MEDITERRANEO OLTRE SESSANTA IMPRESE ABRUZZESI ALL´INCONTRO NELL´EX AURUM  
 
Pescara, 30 giugno 2009 - Sono state oltre sessanta le imprese abruzzesi e numerosi anche gli operatori economici dell´area mediterranea, con rappresentanti delle sedi Ice e delegazioni estere, che hanno partecipato alla prima edizione di Forumed, forum biennale del Mediterraneo, sabato e domenica scorsi, nell´ex Aurum di Pescara. L´incontro, dedicato ai temi dell´internazionalizzazione e della conoscenza dell´area del Mediterraneo, è stato promosso e organizzato dall´assessorato allo Sviluppo economico e dallo Sportello per l´internazionalizzazione delle imprese abruzzesi (Sprint), in collaborazione con l´Istituto del Commercio Estero di Pescara. Particolare importanza nell´ambito dell´incontro ha avuto l´intervento del vice ministro dello Sviluppo economico, Adolfo Urso, che ha siglato l´accordo quadro di programma tra il Ministero e la Regione per il sostegno all´internazionalizzazione delle imprese. "L´evento ha ottenuto un grande successo - ha sottolineato il vice presidente della Regione e assessore allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione - attraverso questo incontro, infatti, abbiamo offerto una buona visibilità al sistema produttivo abruzzese, ponendo le basi per costruire una stabile rete di relazioni in grado di favorire le opportunità all´estero per le nostre aziende". L´assessore Castiglione, inoltre, ha ribadito la ferma intenzione di dare continuità al progetto attraverso iniziative specifiche per i diversi settori produttivi e con eventi di carattere culturale e formativo. Oggi alcuni operatori economici esteri, già presenti a Forumed, si sono trattenuti in Abruzzo per prendere parte al Business tour in programma presso importanti imprese del territorio. .  
   
   
LA SPISA: NECESSARIO SNELLIRE LA MACCHINA BUROCRATICA REGIONALE SARDA  
 
Cagliari, 30 Giugno 2009 - "Per rilanciare lo sviluppo futuro dobbiamo necessariamente snellire la macchina burocratica regionale. Le risorse che vengono destinate sono sempre troppo poche rispetto al fabbisogno, dunque dobbiamo utilizzarle al meglio. Il nostro intento è quello di presentare, al più presto, una serie di norme per snellire e velocizzare i passaggi tra lo stanziamento dei fondi e il pagamento delle somme". E´ quanto ha sottolineato l´Assessore Regionale della Programmazione e Bilancio, Giorgio La Spisa, intervenendo al workshop che si è tenuto, il 26 giugno, alla Facoltà di Economia di Cagliari su: "Analisi di coerenza degli strumenti manageriali con le finalità della legge delega 15/2009 e dello schema di decreto legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri il 15 maggio 2009. "Il Programma Regionale di Sviluppo, che si deve presentare entro i primi sei mesi dall´insediamento della nuova Giunta, quest´anno coincide con la Manovra Finanziaria 2010 – ha spiegato l’assessore - in quell’occasione speriamo di poter mettere mano ai troppi passaggi amministrativi che rallentano le scelte programmatiche. Occorre rivedere un sistema di contabilità regionale ancora da completare e riformare il sistema degli incentivi alle imprese. E´ impensabile - ha concluso l´assessore Giorgio La Spisa - che ci vogliano tre mesi per approvare una finanziaria o che debbano passare sei mesi tra lo stanziamento dei fondi per le alluvioni e l’arrivo dei soldi alle famiglie interessate. " .  
   
   
LA TOSCANA FORMERÀ LA NUOVA POLIZIA DELLA RUSSIA DOPO L´ARGENTINA UN ALTRO GRANDE PAESE GUARDA AL MODELLO TOSCANO  
 
Firenze, 30 giugno 2009 - Nella sua lunga storia la Russia non ha mai avuto un corpo di polizia locale, ma quando sarà istituito potrà contare sull´esperienza della Toscana, nel quadro di una collaborazione che prevede anche specifici percorsi formativi. È questo il significato dell´intesa che nei prossimi giorni sarà firmata nei prossimi giorni tra la Regione Toscana e l´Università di Mosca che si occupa della formazione degli ufficiali della “milizia” della Federazione Russa. Il governo regionale sarà rappresentato dal vicepresidente Federico Gelli, che parteciperà anche ai lavori in programma a Mosca fino al 4 luglio per approfondire la conoscenza tecnico giuridica della polizia locale italiana e in particolare il modello organizzativo che in questi anni si è consolidato in Toscana. «Che la Russia guardi proprio alla Toscana in questa fase costitutiva della sua polizia comunale non & egrave; solo un motivo di orgoglio, ma anche la dimostrazione della bontà di quanto abbiamo fatto in questi anni – sottolinea Gelli, ricordando che solo poche settimane fa è stata firmata un´analoga intesa in Argentina - In questi anni la Toscana ha saputo costruire un´importante rete di riferimenti e collaborazioni a livello internazionale sul terreno delle politiche per la sicurezza urbana. Abbiamo lavorato per assimilare esperienze all´avanguardia a livello internazionale, a partire da quella delle Giubbe Rosse in Canada, e ora stiamo diventando sempre di più un modello all´attenzione di diversi paesi. Siamo convinti che il nostro lavoro per costruire una polizia di prossimità, ben inserita nelle comunità in cui opera, potrà essere sempre di più apprezzato e seguito. Allo stesso modo, quando diventerà operativa, cercheremo di condividere l´esperienza della nostra legge contro il degrado, con le diverse novità che essa contiene per rendere più vivibili e meno conflittuali le nostre città». .  
   
   
BOLZANO: SEDUTA DELLA GIUNTA PROVINCIALE DI IERI ADEGUATI I COSTI DEL TERMOVALORIZZATORE -  
 
Bolzano, 30 giugno 2009 - Di seguito alcune delle decisioni assunte dalla Giunta provinciale nella seduta del 29 giugno e illustrate dal presidente Luis Durnwalder nella successiva conferenza stampa. Piano di utilizzo delle acque pubbliche La Giunta ha approvato il progetto preliminare (in quanto in prima lettura) del piano generale di utilizzo delle acque pubbliche. Ora verrà inoltrato alle sedi competenti delle realtá territoriali vicine di Trentino e Veneto toccate dal bacino di utenza dei diversi fiumi. Anche ad enti e cittadini è data l´opportunità di presentare osservazioni in merito prima dell´approvazione definitiva del piano in seconda lettura. La Giunta provinciale ha fissato una chiara classificazione delle priorità di utilizzo: al primo posto l´approvvigionamento con acqua potabile, seguito da irrigazione e tutela contro il gelo in agricoltura e dalla quantità di acqua residua dei fiumi, fino ad arrivare all´utilizzo dell´acqua, nell´ordine, per attività industriali, innevamento artificiale e produzione di energia elettrica. Riguardo al fabbisogno, Durnwalder ha citato i 48 milioni di metri cubi annui per l´acqua potabile in Alto Adige, i 170 milioni per l´irrigazione di 56mila metri quadri (in futuro 65mila) di superficie coltivata, 30 milioni mc per la tutela dalle gelate su una superficie attuale di 12mila e futura di 15mila ettari. Inoltre sono previsti 80 milioni mc di acqua per uso industriale e per l´innevamento artificiale. La quantità di acqua residua è stata stabilita in 2 litri al secondo per metro quadrato, ma con eccezioni, in particolare per la val Venosta tradizionalmente povera di precipitazioni: "Verranno mantenuti - ha spiegato infatti Durnwalder - i vecchi diritti di concessione anche se provocano una riduzione dell´acqua residua, inoltre in periodi di particolare emergenza il presidente della Provincia può decidere di abbassare la soglia dell´acqua residua per consentire l´irrigazione delle superfici coltivate. " Ammessa nei casi di aumentato fabbisogno anche una riduzione fino a 0,5 litri al secondo dell´acqua residua prevista nello schema delle nuove concessioni idroelettriche, senza che questa comporti alcun rimborso ai produttori di energia. Infine la Giunta ha fissato una lista di corsi d´acqua meritevoli di una particolare tutela e per i quali è evitato ogni grande impianto di derivazione idroelettrica: sono l´Isarco tra il rio Vizze e Fortezza, il Passirio, l´Aurino tra il rio Rina a Campo Tures e la confluenza nella Rienza a Brunico, l´Adige tra la confluenza del Passirio a Merano e Salorno. Areale ferroviario di Bolzano: esigenze dei pendolari - Sbloccatasi la situazione del ricorso pendente, la Giunta provinciale ha dato il via al concorso di idee per la sistemazione dell´area di Bolzano dove sorge la stazione ferroviaria. "Tutte le opzioni restano aperte - ha ribadito il presidente Durnwalder - non solo quella dello spstamento della stazione. La priorità dovrà essere data alle esigenze dei pendolari e alle soluzioni più adeguate per migliorare la mobilità. " Piano di lavoro sulla convivenza - La Giunta ha incaricato gli assessori provinciali alla Cultura di fornire, attraverso l´attività di coordinamento in specifici gruppi di lavoro, proposte e iniziative per il miglioramento della pacifica convivenza in Alto Adige. "L´obiettivo - ha detto Durnwalder - dovrà essere raggiunto con interventi che si sviluppano lungo tre piste di lavoro: l´incentivazione dello studio delle lingue, la reciproca conoscenza da attuarsi attraverso un approfondimento della storia e l´impegno di tutta la popolazione all´esclusione di ogni forma di estremismo. " Le misure riferite alle lingue comprendono tra l´altro attività e scambi scolastici, vacanze comuni, sensiblizzazione dei genitori e valorizzazione degli insegnanti; quelle sulla conoscenza della storia un testo comune, momenti di studio e di incontro; progetti per favorire l´azione concreta dei cittadini contro gli opposti estremismi. Sede per le Dolomiti patrimonio mondiale - "Anche l´Alto Adige offre la sua disponibilità ad ospitare la sede della Fondazione che dovrà tutelare le Dolomiti patrimonio dell´Unesco": lo ha confermato il presidente Durnwalder riferendo delle conclusioni della Giunta sull´argomento. Secondo la Provincia, la sede potrebbe essere ospitata nella struttura dell´Accademia europea Eurac, che già si occupa dei temi legati all´ecologia alpina e che già ospita la sede operativa del Segretariato permanente della Convenzione delle Alpi. Una scelta logica anche in termini di esperienza, personale e abbattimento dei costi. Durnwalder ha comunque precisato che "quello della sede non è un argomento di rilevanza centrale: siamo contenti che ora tutte le realtà coinvolte, compreso il Veneto, strada facendo abbiano aderito con convinzione all´iniziativa di tutela mondiale dele Dolomiti. " In subordine Durnwalder non si è detto contrario a una sede individuata a rotazione tra le cinque province dell´area dolomitica, "come del resto già accade con la comunità di lavoro delle Regioni alpine Arge Alp. " Utili Sel: risposta ai Comuni - La Giunta si è occupata anche della questione del reinvestimento dei 7 milioni € di utili della Sel: "Quanto dichiarato dal vicesindaco di Merano Diego Cavagna in merito alla mancata destinazione ai comuni interessati degli utili Sel, per il 6% circa della loro partecipazione, è segno di una certa sprovvedutezza politica", ha detto Durnwalder. La Provincia, che detiene il 94% circa del pacchetto azionario, ricorda che le direttive fissate prevedono, prima della distribuzione di eventuali utili, il pareggio degli oneri finanziari - con un mutuo ancora da ammortizzare - e investimenti per il miglioramento strutturale della rete di distribuzione e per interventi ambientali. Soltanto esauriti questi passaggi, a cui devono contribuire tutti gli azionisti, non solo quello di maggioranza, si potrà parlare di un´eventuale distribuzione di utili. "Ma ribadisco che quelli registrati nel 2008 non andranno a gonfiare il capitale Sel", ha concludo Durnwalder. Chiarire i fatti di Merano - La Giunta intede contribuire a fare chiarezza su quanto accaduto a margine di un concerto rock a Merano, contrassegnato da scontri tra giovani e forze dell´ordine. "È dificile farsi un quadro esatto della situazione - ha detto Durnwalder - e per questo sono stato incaricato dalla Giunta di prendere contatti con il Comandante dei Carabinieri competente. " Piano delle piste da sci e referendum - La Giunta è tornata sulla recente approvazione, in prima lettura, del piano provinciale rielaborato delle piste da sci per confermare che quella approvazione non pregiudica affatto un eventuale referendum sulla pista da sci in località Ried a Plan de Corones. La pista, ha ricordato Durnwalder, era stata inserita già dieci anni fa nel piano provinciale, con la riserva di approfondire gli aspetti con una dettagliata analisi. "Cosa che è stata fatta attraverso due esami Via", così Durnwalder. Accanto alla valutazione ambientale del progetto specifico di impianti e piste, infatti, ne è stata condotta una seconda più strategica sugli effetti del progetto sull´intero bacino di utenza. "Entrambe le perizie sono state positive e la Giunta ha fatto duo questo pronunciamento senza modificare una virgola", ha specificato Durnwalder. Dopo l´approvazione del piano in prima lettura, ora per 30 giorni il documento sará a disposizione del pubblico nei Comuni per osservazioni, proposte e ricorsi di cittadini e organizzazioni. Eventuali interventi saranno poi esaminati da una commissione tecnica prima della decisione finale in seconda lettura. "E nel frattempo, se vuole, il Comune di Brunico può tranquillamente decidere l´effettuazione di un referendum. Su questo tema la Giunta provinciale non è mai intervenuta", ha concluso Durnwalder. Ridotte le direzioni nell´Azienda sanitaria - L´accorpamento delle quattro unità sanitarie nella nuova Azienda sanitaria provinciale avrà effetti anche sul numero delle direzioni nel settore amministrativo. Nelle 4 Usl le direzioni previste erano 123, in futuro, tra Ripartizioni e uffici, saranno al massimo 81. A fine 2006 erano ancora 100, oggi sono già scese a 85. "Ora l´Azienda sanitaria ha 30 giorni di tempo per presentare alla Giunta un nuovo organigramma e una nuova pianta organica che preveda un massimo di 81 direzioni. " Per concretizzare il piano l´Azienda ha tempo fino a fine 2011. Aiuti al convento cappuccini de L´aquila - Sono senzatetto i padri cappuccini de L´aquila, dopo che il loro convento è stato completamento distrutto dal terremoto di inizio aprile in Abruzzo. Con l´aiuto della Provincia di Bolzano potranno presto contare su una nuova sede. "La Giunta ha deciso costruire una sistemazione provvisoria per i religiosi nella periferia de l´Aquila - ha detto Durnwalder - dove potranno vivere fino alla ricostruzione del loro convento. " Il costo della sede temporanea si aggira sui 400mila €, 218mila li garantisce la Provincia di Bolzano. Adeguati i costi del termovalorizzatore - La Giunta ha adeguato i costi dell´impianto di termovalorizzazione che sorgerà a Bolzano su. Per consentire l´installazione di sistemi all´avanguardia nella eliminazione delle emissioni nocive, i costi della costruzione passano da 98 a 117 milioni €. .  
   
   
EMILIA ROMAGNA: AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA, FIRMATO L´ACCORDO PER L´ARTIGIANATO. OBIETTIVO: EVITARE I LICENZIAMENTI ATTRAVERSO L´UTILIZZO DELLA CASSA INTEGRAZIONE. PREVISTA LA COPERTURA DELLE SITUAZIONI DI CRISI DAL 1° GENNAIO 2009, CHE HANNO GIÀ COINVOLTO 1.500 IMPRESE E OLTRE 6.000 LAVORATORI  
 
Bologna, 30 giugno 2009 - Ammortizzatori sociali in deroga anche per i lavoratori dell’artigianato, grazie all’accordo sottoscritto ieri in Regione tra l’assessore alle Attività produttive Duccio Campagnoli, i rappresentanti delle associazioni dell’artigianato e le Segreterie Cgil-cisl-uil dell’Emilia-romagna. “E’ molto importante questa ulteriore conferma dell’impegno di responsabilità sociale e di concertazione – commenta l’assessore Campagnoli - ribadito da associazioni artigiane e sindacati, nonostante il perdurare della crisi. Con gli interventi definiti oggi, nei prossimi giorni daremo risposta a difficoltà che dal 1° gennaio hanno già riguardato oltre 1500 imprese e più di 6000 lavoratori. Con questi accordi diamo corso a soluzioni originali, mettendo a punto una specie di grande contratto di solidarietà per imprese e lavoratori, con una gestione degli orari utile a salvaguardare produttività delle imprese e occupazione”. Per i lavoratori e le lavoratrici di tutte le imprese artigiane potrà essere utilizzata quindi la cassa integrazione ordinaria e straordinaria in deroga, strumenti dai quali sinora erano esclusi. Per le imprese, infatti, c’era unicamente la possibilità di ricorrere alla messa in mobilità dei lavoratori. L’accordo regionale ha invece stabilito di “privilegiare”, in caso di riduzione di attività, intese per la riduzione dell’orario settimanale di lavoro, utilizzando la cassa integrazione per il sostegno al reddito dei lavoratori. Le imprese che ricorreranno a sospensioni di attività continuative e più lunghe utilizzeranno invece gli altri strumenti già previsti dalla legislazione nazionale (indennità per i lavoratori per 90 giornate). L’accordo prevede sia la copertura delle riduzione di attività che si sono determinate già a partire dal 1° gennaio, sia degli “accordi di garanzia” sottoscritti da imprese artigiane (che avevano esaurito l’utilizzo delle 90 giornate di sospensione con integrazione al reddito per i lavoratori già prevista sin qui dalla legislazione nazionale) e organizzazioni sindacali per salvaguardare l’occupazione. Anche per questi casi verrà ora utilizzata la cassa integrazione. Regione, associazioni artigiane, segreterie Cgil-cisl-uil sottolineano congiuntamente come “le intese raggiunte con la Regione consentano concretamente, pur a fronte delle obiettive difficoltà delle imprese, di evitare il ricorso ai licenziamenti. La crisi certamente continua e pesa in particolare sulle imprese più piccole, ma associazioni artigiane e organizzazioni sindacali sono impegnate ad utilizzare tutti gli strumenti a disposizione per salvaguardare insieme capacità produttiva e occupazione, come già indicato nel Patto sottoscritto con la Regione”. .  
   
   
IL DR. PEPPINO FALVO DESIGNATO CONSOLE DEL CONGO A MILANO  
 
Milano, 30 giugno 2009 - In occasione della festa milanese di sabato per i 49 anni dell´indipendenza del Congo, l´Ambasciatore del Congo presso il Quirinale Sua Eccellenza Albert Tshiseleka, giunto nel capoluogo lombardo per le celebrazioni, ha dato lettura di un documento - che attende l´approvazione ufficiale della Farnesina - nel quale il Dott. Peppino Falvo, presidente dell´omonimo Centro Servizi, viene designato Console del Congo a Milano. Il Dott. Falvo, in collaborazione con Sua Eccellenza Albert Tshiseleka e con Don Andrea Muamba, Sacerdote congolese in servizio pastorale nella Diocesi di Milano,si è molto attivato negli ultimi anni per portare assistenza al Congo, Paese dilaniato da una guerra civile ultradecennale e da un´estrema povertà. .  
   
   
VAL D’AOSTA: SI E´ RIUNITO IL COMITATO DI SORVEGLIANZA DEL PROGRAMMA OPERATIVO OCCUPAZIONE 2007/2013  
 
Aosta, 30 giugno 2009 - La Presidenza della Regione informa che si è svolta venerdì 26 giugno, a Champdepraz, nel centro visite del Parco del Mont Avic, la riunione del Comitato di sorveglianza del Programma Operativo Occupazione 2007-2013 del Fondo Sociale Europeo (Fse). Il Comitato di sorveglianza è composto da 35 soggetti: i rappresentanti dei partners finanziari dell’Amministrazione regionale, del Ministero del lavoro, del Ministero delle Finanze, della Commissione Europea e delle parti sociali locali e i funzionari regionali interessati dalle tematiche oggetto di finanziamento. Si tratta della terza riunione riguardante la Valle d’Aosta, cui saranno destinati, nei sette anni, circa 82 milioni di Euro; in questa occasione si sono analizzati i risultati conseguiti nel corso del 2008, primo anno in cui sono state avviate le iniziative formative. Il dibattito si è focalizzato sull’analisi dei risultati fisici e finanziari, sulla crisi economica in atto, sul suo impatto nella regione e sulle misure cofinanziate dal Fse volte a superare questa situazione per lavoratori e imprese. Un altro punto all’ordine del giorno ha riguardato l’approvazione del Rapporto Annuale di esecuzione per il 2008, un documento che rende conto di tutte le attività realizzate nel corso dell’anno, degli impegni finanziari, delle spese e del numero di persone coinvolte nei diversi progetti. Dall’analisi dei documenti presentati alla Commissione Europea e ai membri del Comitato di sorveglianza è emerso un forte impegno di spesa da parte dell’Autorità di Gestione del Fse: circa 26 milioni di Euro, il 33% del totale assegnato, da destinare a progetti volti a migliorare le condizioni di occupabilità dei lavoratori che soffrono gli effetti dell’attuale crisi economica. Per tale impegno finanziario, sono stati 338 i progetti già approvati, di cui il 73% già avviati, che prevedono il coinvolgimento di 1. 800 persone e 18 imprese. I progetti già conclusi sono 74, per 800 destinatari interessati, di cui il 42% donne. L’8% è rappresentato da persone in cerca di occupazione, il 60% da occupati, il restante 32% è rappresentato da persone inattive sul mercato del lavoro (studenti,casalinghe, militari). Infine, in linea con i principi di integrazione e complementarietà introdotti da questa nuova programmazione, sono state presentate alla Commissione Europea alcune attività realizzate in integrazione tra Programma Occupazione del Fondo Sociale Europeo e il Programma di Sviluppo rurale dell’Assessorato dell’agricoltura e risorse naturali, rafforzando l’integrazione fra le diverse politiche di settore. Si tratta del corso per imprenditori agricoli e per operatori di fattorie didattiche. «Questo particolare momento di crisi congiunturale – ha commentato il Presidente della Regione Augusto Rollandin - vede la Regione attenta e impegnata con il Fondo Sociale Europeo e il Ministero del lavoro nel cofinanziamento di diversi progetti, finalizzati al reinserimento al lavoro dei disoccupati, cassa integrati, persone espulse dai processi produttivi. Più di duecento sono i lavoratori che, ad oggi, saranno interessati dalle diverse attività, previste dall’Agenzia del lavoro e dall’Assessorato dell’agricoltura, cui si aggiungono specifiche iniziative formative in diversi ambiti e settori economici, come l’ambiente. » Per maggiori informazioni: www. Regione. Vda. It/lavoro .  
   
   
MISURE ANTICRISI, INTESA REGIONE TOSCANA-ITALIA LAVORO ATTIVERÀ RISORSE PER 15 MILIONI E COINVOLGERÀ 10 MILA LAVORATORI  
 
Firenze, 30 giugno 2009 - Un´intesa per definire e coordinare gli interventi a sostegno dei lavoratori e delle aziende colpiti dalla crisi, a partire da quelli per favorire il reimpiego dei lavoratori licenziati o cassintegrati. Un piano organico di misure per l´occupazione sarà messo a punto in Toscana, nel triennio 2009-2011, grazie alla collaborazione fra Italia Lavoro spa (ente strumentale del ministero del lavoro per la gestione delle politiche per l´occupazione) e la Regione Toscana. A sancire l´intesa è un protocollo firmato il 26 giugno dall´assessore all´istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini e dal presidente di Italia Lavoro spa Natale Forlani. L´accordo si colloca nell´ambito di una cooperazione finalizzata al miglioramento del funzionamento del mercato del lavoro locale e per l´integrazione delle politiche regionali nel contesto più ampio delle politiche nazionali e comunitarie. L´intesa attiverà complessivamente oltre 15 milioni di risorse che andranno ad aggiungersi a quelle già stanziate dalla Regione e coinvolgerà circa 10 mila lavoratori. Gli interventi serviranno in primo luogo a fronteggiare la crisi. Il protocollo specifica le modalità operative nell´ambito del programma Azioni di sistema welfare to work per le politiche di reimpiego, che nasce dallo sviluppo del programma Pari (Programma di azione per il reimpiego dei lavoratori svantaggiati, attuato da Regione e Italia Lavoro), che viene ampliato ed esteso a tutte le province toscane. Le azioni a sostegno di lavoratori e imprese, prevedono interventi legati agli ammortizzatori sociali in deroga: per capire l´entità della domanda, facilitare le procedure di concessione e le politiche attive di reinserimento nel mercato del lavoro. Regione e Italia Lavoro si impegnano inoltre ad attivare un ampio ventaglio di interventi a supporto delle politiche del lavoro, in un´ottica di sostenibilità, focalizzando l´attenzione sui giovani e sulle persone che hanno maggiori problemi ad inserirsi nel mercato del lavoro, come immigrati o ex carcerati. Un altro punto di attenzione è quello del rapporto fra scuola, università e formazione e mondo del lavoro, a partire dalle azioni realizzate nell’ambito del Programma Fixo in accordo con le Università toscane, con l´obiettivo di estendere la rete degli attori del mercato del lavoro e valorizzare il capitale umano. «Questo intervento - commenta l´assessore Simoncini - si integra con le misure che la Regione ha fino ad oggi me4sso in campo per rafforzare l´occupazione e, nello stesso tempo, preparare così le condizioni per un rilancio dell´economia». Da gennaio, ha ricordato l´assessore, per la prima volta i lavoratori di tutti i settori produttivi, compresi terziario e servizi, possono accedere alla Cassa integrazione straordinaria in deroga. La Regione ha ottenuto di estendere il meccanismo della cassa integrazione alle aziende al di sotto dei 15 dipendenti e ad alcuni settori produttivi o tipologie contrattuali prima scoperti. E´ stato inoltre istituito un fondo per i contratti di solidarietà, volto a favorire soluzioni concordate che comportano una riduzione di orario e salario a fronte della possibilità per i lavoratori di mantenere il posto di lavoro. Si affianca agli interventi per il sostegno al reddito e ai contributi per i mutui, al fondo per anticipare la cassa integrazione in deroga in attesa del perfezionamento delle pratiche Inps, al fondo per l´occupazione femminile e a quello per l´assunzione dei giovani laureati. (www. Regione. Toscana. It). Tornando all´intesa di oggi, nell’ambito delle attività previste dall’intervento nazionale Ar. Co. - Programma di sviluppo per la crescita dell’occupazione, la Regione ha individuato risorse ed azioni che specificano e sviluppano l’intervento nel contesto regionale. Nell’ambito del Programma Mobilità internazionale del lavoro, Italia Lavoro in accordo con la Regione, potrà promuovere sul territorio azioni finalizzate, tra l’altro, a sviluppare la cooperazione fra i servizi per il lavoro e gli sportelli unici ed i consigli territoriali per l’immigrazione. Per garantire coerenza e operatività agli interventi Regione Italia Lavoro istituiscono un tavolo regionale per le politiche attive del lavoro, coordinato dalla Regione. .  
   
   
PRESENTATO RAPPORTO 2009 SULL’IMMIGRAZIONE IN VENETO  
 
Mogliano Veneto (treviso), 30 giugno 2009 - In base ai dati ufficiali, a fine 2007 la popolazione straniera residente nel Veneto ha superato quota 400 mila. Ma è una dinamica in continua crescita e con l’aggiunta delle stime relative alle presenze non registrate (irregolari o solo domiciliati) la presenza complessiva degli stranieri in Veneto si può considerare attualmente superiore alle 500 mila unità, raggiungendo e superando il 10 per cento della popolazione veneta. Il Veneto si conferma quindi la seconda regione in Italia per numero di stranieri e la quarta per incidenza sulla popolazione. I dati sono stati resi noti ieri a Villa Braida a Zerman di Mogliano Veneto (Treviso), durante la presentazione del Rapporto annuale 2009 sull’immigrazione straniera in Veneto, curato dall’Osservatorio Regionale Immigrazione la cui gestione è stata affidata dalla Regione all’ente Veneto Lavoro. Erano presenti l’assessore regionale ai flussi migratori Oscar De Bona, il direttore di Veneto Lavoro Sergio Rosato e il responsabile dell’Osservatorio Bruno Anastasia. L’assessore ha sottolineato che questo rapporto rappresenta uno strumento significativo di analisi e sistematizzazione dei dati relativi all’evoluzione del fenomeno nel Veneto, per supportare la costruzione delle politiche regionali in materia di integrazione. E’ confermata la tendenza all’europeizzazione dell’immigrazione (55% dei cittadini stranieri sono europei e la cittadinanza rumena è di gran lunga quella maggioritaria) e la crescita della componente femminile che è ormai quasi pari a quella maschile. Treviso, Vicenza e Verona restano i territori maggiormente attrattivi e Treviso è la provincia veneta con il maggior numero di immigrati (circa 78 mila a inizio 2008). Gli stranieri occupati a fine 2008 risultavano essere 205 mila, pari al 9,5% del complesso degli occupati a livello regionale. Ma l’attività dell’osservatorio – ha detto De Bona – risulta fondamentale per monitorare ora la congiuntura negativa e il suo impatto sul lavoro. “Non può infatti non preoccupare – ha aggiunto l’assessore – il progressivo coinvolgimento della manodopera straniera nelle dinamiche di crisi conseguente al suo impiego in comparti fortemente esposti, come il settore manifatturiero, con possibili tensioni sul tessuto sociale ed effetti negativi sui permessi di soggiorno dei lavoratori immigrati stabilizzati da anni sul territorio e sui percorsi di integrazione sostenuti dall’impegno comuni delle istituzioni pubbliche, delle parti sociali, delle organizzazioni degli immigrati e della società civile”. L’assessore ha concluso ricordando di aver evidenziato alla collega Donazzan la necessità nell’ambito delle politiche attive del lavoro di sostenere anche per la componente immigrata opportunità di orientamento, formazione e riqualificazione professionale che consentano di evitare ricadute negative sui livelli di integrazione che potrebbero aggravare ulteriormente i problemi sociali creati dall’attuale congiuntura. Infine De Bona ha annunciato la diffusione nelle scuole venete a partire dal prossimo settembre di una guida alla lettura dei principali dati statistici sui cittadini stranieri in Veneto per contribuire alla reciproca comprensione in un contesto scolastico che vede la presenza di 76 mila alunni stranieri. .  
   
   
IMMIGRAZIONE: IL 25 E 26 SETTEMBRE A MILANO LA SECONDA CONFERENZA NAZIONALE  
 
Bologna, 30 giugno 2009 - Il Ministero dell’Interno, in collaborazione con Anci, organizza la Seconda Conferenza Nazionale sull’Immigrazione. Nomisma cura il coordinamento scientifico della Conferenza, con l’accompagnamento ai relatori e la preparazione dei documenti di lavoro. La Conferenza promuove un confronto concreto tra i diversi portatori di interesse, italiani ed europei, pubblici e privati, che sono chiamati ad accompagnare le trasformazioni che l’aumento della multiculturalità induce nella composizione sociale, nei comportamenti culturali, nelle variabili economiche. Programma della Conferenza Registrazione partecipanti Per ulteriori informazioni: Nomisma – Coordinamento scientifico Seconda Conferenza Nazionale sull’Immigrazione secondaconferenzanazionaleimmigrazione@nomisma. It tel. + 39 051 6483179 fax + 39 051 232209 . .  
   
   
IMMIGRAZIONE: LE RICADUTE ECONOMICHE E SOCIALI DELLE DINAMICHE MIGRATORIE A BOLOGNA  
 
Bologna, 30 giugno 2009 - Pubblicato il primo degli approfondimenti curati da Nomisma sul tema dell’immigrazione, a cui ne seguiranno altri con focus diversi ogni volta. Nel 2008 è proseguito il fenomeno di allontanamento dei cittadini bolognesi dal centro storico per trasferirsi in periferia e nei comuni di provincia e regione. Tuttavia, nel complesso, la città di Bologna ha guadagnato residenti grazie al consistente afflusso di cittadini provenienti dalle altre regioni italiane e dall’estero. A pesare sulla scelta localizzativa dei cittadini bolognesi non è stata solo la ricerca di migliori condizioni ambientali, quanto la crescente inaccessibilità del mercato immobiliare del comune capoluogo, che ha spinto la popolazione dapprima verso le periferie, poi verso l’hinterland e il resto della provincia. Nell’ultimo decennio si è registrata un’esuberante produzione edilizia a fronte, però, di una continua contrazione della popolazione residente. Il fenomeno, accentuatosi a partire dagli anni 2000 in corrispondenza dell’impennata dei valori immobiliari, ha contribuito a creare, unitamente allo stock edilizio già esistente, un eccesso di offerta difficilmente assorbibile in tempi brevi dal mercato. Sebbene il numero dei residenti sia aumentato, non è possibile ipotizzare un beneficio per le casse comunali per due motivi. Da un lato la popolazione che ha deciso di allontanarsi continuerà a utilizzare in gran parte i principali servizi di base (trasporti, viabilità, asili nido, ecc. ), senza più contribuire a finanziarne l’erogazione, dall’altro è ragionevole ipotizzare che i nuovi residenti, immigrati dalle altre regioni italiane o stranieri, abbiano, mediamente, una maggiore esigenza di accedere ai servizi di base a fronte, però, di una minore capienza fiscale per contribuire alla loro fornitura. Gli incentivi volti a favorire il radicamento territoriale della popolazione residente, nonché a favorire il ritorno di bolognesi allontanatisi negli anni, si configurano come gli strumenti su cui l’Amministrazione deve puntare per arrestare l’emorragia in atto. Le politiche di sostegno alla domanda immobiliare, il ricorso a un “bonus mobilità” per i nuovi residenti, l’abbattimento di taluni oneri fiscali e tariffari e la creazione di pacchetti di servizi legati alla cultura e al tempo libero sono solo alcune delle possibili linee di intervento. .  
   
   
LEGGE ANTISISMICA: LA CALABRIA NE AVRÀ PRESTO UNA”  
 
Reggio Calabria, 30 giugno 2009 - “La Calabria avrà presto la sua legge sismica e sarà tra le migliori d´Italia”. Lo afferma l´assessore ai Lavori Pubblici Luigi Incarnato. È la prima volta infatti che un regolamento prevede di sondare con estrema precisione zona per zona e non a campione quelle che sono le caratteristiche del territorio. “Negli uffici che abbiamo decentrato in tutta la Regione – spiega Incarnato – ci saranno i nostri tecnici formati con corsi all´università. Il controllo sarà capillare, e riguarderà le caratteristiche del territorio, del fabbricato e del grado di rischio sismico”. La Calabria si doterà quindi di un importante inventario che fino a oggi non c´era stato. Sarà inoltre una legge altamente innovativa grazie una progettazione rigorosamente informatica con corsi di formazione pensati ad hoc dalla Regione Calabria e già iniziati. “Abbiamo analizzato tutto il territorio per fare una legge all´insegna della trasparenza, supportati da centri di studio internazionali – aggiunge Incarnato - perché noi non possiamo mettere a rischio i nostri fabbricati”. Già nel 2006 la Giunta regionale aveva deliberato una convenzione per mettere a punto il complesso regolamento antisismico. “Molto prima dei tragici fatti dell´Aquila ci siamo messi in moto per tutelare il nostro territorio. Sulla legge non mettiamo il copyright – conclude l´assessore ai Lavori Pubblici – e speriamo venga imitata anche da altre regioni. Per noi è un motivo di orgoglio”. I corsi di formazione per i dipendenti regionali verranno presto estesi a Province, Comuni e Comunità Montane. .  
   
   
IL GAL ALTO BELLUNESE INCONTRA LA VALLE DEL BOITE  
 
Auronzo di Cadore, 30 giugno 2009 – Oggi alle ore 18:00 presso la sede della Comunità Montana della Valle del Boite (Via Frate Tomaso De Luca, n. 5 - 32040 Borca di Cadore), il Gal Alto Bellunese presenta alla cittadinanza le opportunità di finanziamento offerte dal Programma di Sviluppo Locale emesso in attuazione dell’Asse 4 Leader del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Veneto per il periodo 2007-2013. All’incontro sono invitati, in particolar modo, gli imprenditori agricoli, le microimprese operative nel settore dell’artigianato artistico tradizionale locale, le imprese che offrono servizi nei nuovi bacini occupazionali legati alla tutela e alla valorizzazione ambientale, paesaggistica e culturale, nonché nel campo dei servizi alla persona; le strutture ricettive rientranti nelle seguenti categorie: esercizi di affittacamere, attività ricettive in esercizi di ristorazione, attività ricettive a conduzione familiare (bed & breakfast), unità abitative ammobiliate ad uso turistico, attività ricettive in residenze rurali, garnì o meublè, rifugialpini ed escursionistici, campeggi. Per maggiori informazioni si invita a visitare il sito www. Galaltobellunese. Com .