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Notiziario Marketpress di Mercoledì 01 Luglio 2009
ENERGIE RINNOVABILI: LA COMMISSIONE EUROPEA ADOTTA UN MODELLO PER I PIANI D´AZIONE NAZIONALI  
 
 Bruxelles, 1 luglio 2009 - La Commissione ha adottato ieri una decisione che stabilisce un modello per i piani d´azione nazionali in materia di energie rinnovabili, come previsto dalla recente direttiva sulle fonti d´energia rinnovabili. Il modello servirà da base agli Stati membri nell´elaborazione del loro piano d´azione nazionale e nella descrizione della strategia scelta per raggiungere gli obiettivi in materia di energie rinnovabili entro il 2020. Ciascuno Stato membro è tenuto a presentare alla Commissione un piano d´azione nazionale entro il 30 giugno 2010. Andris Piebalgs, Commissario europeo responsabile del settore energia, ha sottolineato l´importanza di questi piani d´azione nazionali in materia di energie rinnovabili: "Definendo obiettivi vincolanti relativi alla quota di fonti d´energia rinnovabili nel 2020, l´Ue ha dato un segnale molto forte che alimenterà la fiducia degli investitori nelle tecnologie ecologiche basate sulle energie rinnovabili. " Mentre i piani d´azione nazionali favoriranno ulteriormente un positivo clima d´investimento, il modello adottato oggi dalla Commissione aiuterà gli Stati membri a elaborare piani affidabili, il che a sua volta aiuterà l´Ue a raggiungere i suoi obiettivi entro i termini. " La direttiva attribuisce a ciascuno Stato membro obiettivi nazionali vincolanti allo scopo di raggiungere una quota del 20% di fonti d´energia rinnovabili nel complessivo consumo d´energia dell´Europa entro il 2020. Gli Stati membri devono pertanto elaborare misure a lungo termine riguardanti le energie rinnovabili e formulare stime dettagliate sul contributo di queste fonti al consumo complessivo d´energia attraverso il rispettivo piano d´azione nazionale. Infatti, i piani d´azione nazionali devono illustrare gli obiettivi nazionali che gli Stati membri hanno stabilito per quanto riguarda la quota di energia prodotta a partire da fonti rinnovabili e consumata nei trasporti, nella generazione di elettricità, nei meccanismi di riscaldamento e raffreddamento entro il 2020, così come le strategie scelte per raggiungere tali obiettivi. I piani devono esporre nei dettagli le politiche nazionali volte a sviluppare le risorse di biomassa e l´applicazione di dispositivi per la sostenibilità dei biocarburanti, tenendo conto degli effetti di altre misure connesse all´efficienza energetica. I piani d´azione nazionali in materia di energie rinnovabili hanno anche il compito di descrivere le politiche nazionali sulle misure atte ad agevolare il raggiungimento degli obiettivi, quali procedure amministrative semplificate, codici in materia edilizia, informazione e formazione, sviluppo e disponibilità delle infrastrutture energetiche, meccanismi di sostegno e misure di flessibilità. L´obiettivo del modello adottato oggi non è soltanto di garantire la sufficienza dei piani d´azione nazionali, ma anche permettere raffronti tra loro e con le relazioni che gli Stati membri e la Commissione dovranno elaborare ulteriormente sull´entrata in vigore della direttiva. In conformità alla direttiva gli Stati membri devono infatti presentare una prima relazione entro il 31 dicembre 2011, e successivamente a scadenza biennale. La Commissione deve presentare una prima relazione elaborata sulla base delle relazioni nazionali nel 2012, e successivamente ogni due anni. .  
   
   
LA PIATTAFORMA TECNOLOGICA PER L´ENERGIA NUCLEARE SOSTENIBILE PRESENTA STRATEGIA DI RICERCA  
 
Bruxelles, 1 luglio 2009 - La comunità di ricerca europea per la fissione nucleare ha finalizzato la sua Agenda strategica per la ricerca (Asr), che è stata presentata alla conferenza Fisa 2009 tenutasi a Praga, Repubblica ceca, dal 22 al 24 giugno. L´agenda è stata resa disponibile qualche giorno prima della presentazione di una recensione di competenza europea sulla ricerca sulla fissione nucleare da parte del Comitato consultivo Euratom - Fissione (Cce-fi) e dell´adozione da parte del Consiglio Ambiente della direttiva sulla sicurezza nucleare, che rappresenta la prima legislazione vincolante dell´Ue sulla sicurezza nucleare per tutti gli Stati membri dell´Ue. La piattaforma tecnologica per l´energia nucleare sostenibile (Sne-tp) riunisce esperti provenienti da università europee, istituti di ricerca, aziende di servizio pubblico, fornitori di sistemi, enti di controllo e organizzazioni di sicurezza. La piattaforma è stata formata per la prima volta nel 2007 e rappresenta un grande impegno per armonizzare gli obiettivi delle istituzioni di ricerca e delle università con le esigenze pratiche di un´industria in evoluzione. La Asr riunisce il contributo di circa 160 membri della Sne-tp e copre ogni aspetto di ricerca nel campo dell´energia nucleare, compresi l´estrazione, la fabbricazione del carburante, la rilavorazione del carburante, lo stoccaggio dei rifiuti e il "riciclo" (trasmutazione), reattori, carburanti avanzati e strutture di ricerca, nonché requisiti di sicurezza per i reattori operanti e fattori di invecchiamento che interessano i reattori esistenti. La Asr delinea le priorità che dirigeranno le attività di ricerca globale per le attuali e per le future "generazioni" di reattori nucleari. La strategia riconosce l´importanza di raggiungere gli ambiziosi obiettivi dell´Ue di ridurre i gas serra del 20% entro il 2020, rispetto ai livelli del 1990. Dà la priorità al mantenimento della competitività dell´energia nucleare fornendo allo stesso tempo soluzioni di gestione dei rifiuti a lungo termine, sviluppando reattori con un ciclo del carburante chiuso (che bruciano i prodotti di scarto) e costruendo competenza tramite la promozione di educazione e formazione assicurando allo stesso tempo la disponibilità di infrastrutture di ricerca. Il rapporto di visione della Sne-tp ha definito tre obiettivi principali: mantenere la sicurezza e la competitività delle tecnologie odierne, sviluppare una nuova generazione di reattori più sostenibili e sviluppare nuove applicazioni per l´energia nucleare. Tali nuove applicazioni comprendono, significativamente, la produzione di idrogeno (per la quale l´energia nucleare è particolarmente adatta) nonché la desalinazione e le applicazioni industriali a caldo come la produzione di cemento o vetro. La Asr si rivolge specificamente agli obiettivi del Piano strategico europeo per le tecnologie energetiche (Set), uno dei quali consiste nel completare i preparativi per la dimostrazione dei reattori di "Iv generazione" per una maggiore sostenibilità. Questi reattori usano il carburante in maniera molto più efficiente di quanto sia possibile nei reattori attuali, o in quelli attualmente costruiti, e producono una quantità di rifiuti minima. Gli elementi maggiormente radiotossici sono "bruciati" nei reattori di Iv generazione, diversi tipi dei quali sono adesso in progettazione. La Asr pone obiettivi specifici per il lavoro su quattro tipi di reattori di Iv generazione. Un altro obiettivo importante della Sne-tp è quello di garantire un funzionamento sicuro ed economico dei "reattori ad acqua leggera" esistenti e futuri. Per questo fine, la ricerca sugli effetti dell´invecchiamento - non solo sulle parti più visibili degli impianti, ma anche sui componenti elettronici o sui fili esposti a radiazioni, per esempio - è delineata in modo chiaro. Inoltre bisognerebbe armonizzare il modo in cui sono progettati e costruiti i nuovi impianti - secondo la Asr - in modo che i requisiti per ottenere le licenze siano gli stessi in tutta Europa. I rifiuti nucleari sono un altro argomento scottante della Asr, che enfatizza l´importanza di sviluppare cicli di carburante avanzati che potenzieranno l´efficienza dell´uso del carburante e minimizzeranno il volume, le giacenze radioattive e il ciclo vitale dei rifiuti generati. La ricerca continua nei settori di divisione e trasmutazione (separare gli elementi radioattivi nei rifiuti gli uni dagli altri e trasformarli in qualcosa d´altro) è importante per ridurre i rifiuti e raggiungere gli obiettivi di sostenibilità. In termini di mantenimento e sviluppo di competenze in Europa, in modo che la ricerca sulla fissione nucleare e le attività di ingegneria possano continuare a prosperare mentre i ricercatori e gli ingegneri di maggiore esperienza vanno in pensione, la Asr della Sne-tp parla dell´importanza di portare in questo campo giovani scienziati, di gestire le conoscenze attuali e di organizzare una rete di infrastrutture di ricerca. Tali infrastrutture sono essenziali per una formazione sul campo e per la ricerca sui materiali, che è essenziale per lo sviluppo di progetti di reattori. Durante l´incontro del 25 giugno del Consiglio Ambiente dell´Unione europea è stata adottata la legislazione che trasforma in legge i fondamentali principi di sicurezza stabiliti dall´Agenzia internazionale per l´energia atomica (Aiea). Il Consiglio ha inoltre adottato decisioni che autorizzano la Commissione ad aprire negoziati sugli accordi per la cooperazione scientifica e tecnologica tra Euratom (Comunità europea dell´energia atomica) e Croazia, Serbia e Turchia, affiliando questi paesi al Programma quadro di Euratom per la ricerca nucleare e le attività di formazione (2007-2011). La Asr e il rapporto Cce-fissione, che saranno resi disponibili durante la settimana del 29 giugno, sono stati presentati alla conferenza Fisa 2009, organizzata dalla direzione generale della Ricerca della Commissione europea. Per maggiori informazioni, visitare: Piattaforma tecnologica per l´energia nucleare sostenibile (Sne-tp): http://www. Snetp. Eu/ Fp7 Euratom (Fission): http://cordis. Europa. Eu/fp7/euratom-fission/about-fission_en. Html .  
   
   
BULGARIA, FIRMATO ACCORDO PER "SOUTH STREAM"  
 
Sofia, 1 luglio 2009 - La Holding Energetica Bulgara (Beh) e la Gazprom hanno firmato un accordo di cooperazione nella città russa di Soci, negoziato durante la recente visita del primo ministro Stanishev a Mosca. Lo rende noto l´Ice. L´accordo prevede la preparazione di un pre-progetto d´investimento e la creazione di una società unica nella quale le due parti avranno una pari partecipazione di capitale. Prima della costituzione di questa società opererà una task force congiunta, che avrà come obiettivo la preparazione degli studi di preinvestimento. L´accordo, che interessa, oltre a Italia, Russia e Bulgaria, anche Grecia e Serbia, prevede un aumento della capacità di trasporto del gasdotto, dai 31 miliardi di metri cubi originariamente previsti a 64 miliardi di metri cubi. Obiettivo dell´accordo l´arrivo del gas in Europa senza l´attraversamento dell´Ucraina. Il progetto, che si prevede sarà ultimato entro il 2015 - prima del progetto Nabucco - partirà dalle stazioni di compressione "Beregovaja" nel territorio russo, passerà sotto il Mar Nero (900 km sul fondale marino) fino ad arrivare a Varna. Da lì "South Stream" si dividerà in due tronconi principali: uno andrà verso Nord-ovest per fornire gas a Serbia, Ungheria e Austria, mentre l´altro andrà verso Sud-ovest per rifornire Grecia ed Italia attraverso la creazione di un ulteriore gasdotto sottomarino nell´Adriatico. .  
   
   
LOMBARDIA: PIANO EDILIZIO, BONI RISPONDE AD AMBIENTALISTI  
 
Milano, 1 luglio 2009 - Il progetto di legge lombardo sull´edilizia non cancella affatto il ruolo dei Comuni, e men che meno nette a rischio i centri storici. Anzi, il suo principio ispiratore è proprio di valorizzare ciò che esiste e non consumare nuovo suolo. Sono concetti espressi dall´assessore al territorio e Urbanistica della Regione Lombardia, Davide Boni, in risposta alle osservazioni espresse da associazioni ambientaliste (Fai, Wwf, Italia Nostra). Ruolo Dei Comuni - "L´obiettivo primario della nostra legge - afferma l´assessore Boni - è di contribuire all´ulteriore qualificazione dei nostri centri urbani, mettendo in moto il comparto edilizio, secondo criteri ed indirizzi di salvaguardia dell´ambiente storico e naturale della Lombardia". "In questo provvedimento - spiega Davide Boni - il ruolo dei Comuni non è assolutamente esautorato anzi, agli enti locali, sarà garantito il rispetto delle scelte della pianificazione urbanistica per quanto attiene alle destinazioni degli edifici su cui intervenire. I Comuni potranno poi individuare le zone in cui non applicare la disposizioni di legge, in relazione ai caratteri storici, urbanistici ed ambientali del proprio territorio". Centri Storici - "Nei centri storici - prosegue l´assessore Boni - gli interventi ammessi saranno limitati alla sostituzione di edifici incoerenti con il tessuto urbanistico esistente, con una valutazione preventiva delle Commissioni Regionali per il paesaggio che verificheranno attentamente il progetto da realizzare. Non si potrà intervenire in zone non edificabili o sottoposte a specifico vincolo paesistico, mentre non si ritiene ragionevole escludere preventivamente dalle legge tutte le zone vincolate (che corrispondono a quasi la metà del territorio regionale). La legge però richiama l´obbligo di un´attenta valutazione dell´inserimento degli interventi nel paesaggio, secondo la modalità introdotta dal Piano paesistico regionale e qui resa vincolante per tutti gli interventi". "Particolare attenzione - ricorda Boni - è stata garantita alle cortine edilizie tipiche dei nostri centri urbani, su cui i Comuni avranno la facoltà di esclusione dall´applicazione della legge. La possibilità di intervento nelle zone agricole e nella cascine invece, è contenuta al solo recupero delle volumetrie esistenti, senza alcun ampliamento e con finalità di contribuire concretamente al loro recupero e conservazione, a fronte di una tendenza di degrado inarrestabile del patrimonio edilizio rurale, legato all´abbandono o al sottoutilizzo in relazione alle moderne tecniche di produzione". Edifici Industriali - "L´intervento sugli edifici industriali - conclude Boni - è impostato in termini molto selettivi e limitati agli edifici produttivi inseriti in zone industriali previste specificamente dei piani urbanistici comunali. Accanto alla finalità energetica, perché non puntare anche al loro migliore inserimento nell´ambiente con una adeguata dotazione di alberature?". "Insomma- conclude Boni - il nostro progetto di legge è molto attento alle esigenze del nostro territorio che ha tra i suoi elementi di impostazione proprio l´esclusione di ulteriore consumo di suolo: non un metro quadro di urbanizzazione in più. E´ il presupposto centrale del progetto legge, in linea con il piano territoriale regionale, che accompagnerà la sua approvazione". .  
   
   
EVENTO DI MESSA IN RETE PER LA GESTIONE DEI SERVIZI IDRICI E IGIENICO-SANITARI IN EUROPA, AFRICA E NELL´EECA  
 
Vienna, 1 luglio 2009 - Il 16 e 17 settembre si terrà a Vienna (Austria) un evento di messa in rete per la gestione dei servizi idrici e igienico-sanitari in Europa, Africa e in Europa orientale e Asia centrale (Eeca). Scopo dell´evento di due giorni è di dare il via a proposte di progetti di ricerca competitivi nel settore della gestione idrica, igienico-sanitaria e del trattamento dei fanghi, in vista dei prossimi inviti a presentare proposte del Settimo programma quadro (7° Pq) nell´ambito del tema Ambiente. Seguendo una strategia congiunta Africa-ue, l´Unione europea darà il via all´invito inter-tematico "Africa call" con 63 milioni di euro di finanziamenti. L´evento è organizzato dall´Agenzia austriaca per la promozione della ricerca (Ffg) in collaborazione con il Project Management Jülich (Ptj), Germania,il ministero austriaco federale della Scienza e della ricerca (Bmwf), la rete Enterprise Europe in Austria, l´Agenzia francese per la gestione dell´ambiente e dell´energia (Ademe) e i progetti Int-er-link e Env-ncp-together finanziati dall´Ue. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. B2match. Com/watervienna09/ .  
   
   
"IDEAL STANDARD" ZOPPOLA A TAVOLO ROMA  
 
Trieste, 1 luglio 2009 - "E´ stato finalmente convocato a Roma, nelle prime settimane di luglio, quel Tavolo nazionale - di confronto con la proprietà finanziaria ed i rappresentanti dei lavoratori - dove poter valutare con urgenza la situazione industriale ed occupazionale dei quattro stabilimenti del Gruppo Ideal Standard in Italia". "Una situazione - sottolinea il vicepresidente della Regione Luca Ciriani - che riguarda da vicino lo stabilimento di Zoppola, estremamente rilevante per la realtà produttiva del Pordenonese, e che già negli scorsi mesi ho voluto portare all´attenzione del ministro Claudio Scajola, sollecitando un´attivazione da parte del suo dicastero". "Un´unità d´intenti Regione-ministero dello Sviluppo economico per un problema che ci preoccupa da vicino", ha rilevato Ciriani, e che ora sarà affrontato nella sua globalità dall´"Unità per la Gestione delle Vertenze delle Imprese in Crisi" promossa dallo stesso dicastero. "La Regione - conferma il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia - ha dato la propria piena disponibilità a collaborare con la struttura ministeriale per trovare una sintesi tra le posizioni delle organizzazioni sindacali e della proprietà del gruppo per giungere ad un definitivo chiarimento sul futuro produttivo e occupazionale dello stabilimento di Zoppola, nella convinzione che ci si trovi di fronte ad uno snodo fondamentale per un territorio che sta oggi conoscendo fin troppe incertezze economiche e sofferenze occupazionali". .  
   
   
DA OGGI 1 LUGLIO A POMIGLIANO LA DUE GIORNI SUL FUTURO DEI MEZZI DI TRASPORTO  
 
Pomigliano, 1 luglio 2009 - Come le imprese possono vincere le nuove sfide del mondo dei trasporti? In che modo le imprese possono investire nell’innovazione facendo sistema? Sono questi alcuni degli interrogativi ai quali risponderà il seminario "Il network e la condivisione delle metodologie tra i settori di trasporto" organizzato dalla società di progettazione di mezzi di trasporto Teknosud per il primo e due luglio nella sede napoletana di Pomigliano D’arco (Via ex Aeroporto). Nella due giorni organizzata in occasione dell’Anno Europeo della Creatività e Innovazione, alcuni tra i migliori tecnici a livello internazionale si confronteranno su temi come la progettazione di interiors e di componenti meccanici in materiale composito con tecniche di calcolo innovative, l´ analisi acustica, la manutenzione aeronautica, l´analisi Cfd per l´aerospace e l´automotive ed i composite laminate. Il seminario si aprirà domani alle 9 e 30 con i saluti del Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea Pier Virgilio Dastoli e di Sergio Mazzarella di Campaniaerospace. La giornata dell’1 e la mattinata del 2 saranno poi interamente dedicate al confronto tra addetti ai lavori di realtà come Alenia Aeronautica, Fondazione H2u Università dell’Idrogeno, Elasis – Centro Ricerche Fiat, Saira Alluminio e Cira. La due giorni si concluderà il 2 alle 14 e 30 con il dibattito “Innovazione e ricerca per rilanciare l´economia. Strumenti e politiche per lo sviluppo” nel corso del quale l’Assessore alla Ricerca Scientifica ed Innovazione Tecnologica della Regione Campania Nicola Mazzocca si confronterà con il presidente e fondatore di Teknosud Amerigo Marano, l’Amministratore Delegato Elasis – Centro Ricerche Fiat Nevio Di Giusto, il responsabile Project Portfolio Development Elasis Centro Ricerche Fiat Alessandro Indiveri e il presidente del Consorzio Chain Dario Scalella. “Questo seminario tra addetti ai lavori dell´aerospace, dell’automotive, del rail e del naval – dichiara il presidente e fondatore di Teknosud Amerigo Marano – nasce con l’obiettivo di cercare nella condivisione della conoscenza le motivazioni e gli stimoli per il network delle aziende, perché nei trasporti, oggi come mai, è necessario ragionare in un´ottica integrata e di sistema” .  
   
   
IN ARRIVO IMPORTANTI INCENTIVI PER IL SETTORE DELLE MACCHINE AUTOMATICHE APPROVATO DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI IL DECRETO CHE PREVEDE LA DETASSAZIONE DEGLI UTILI REINVESTITI IN MACCHINARI E L’ACCELERAZIONE DELL’AMMORTAMENTO DEI BENI STRUMENTALI.  
 
 Cinisello Balsamo (Mi), 1 luglio 2009 – Il Consiglio dei Ministri del 26 giugno u. S. Ha approvato la bozza del decreto “anticrisi” che prevede, agli articoli cinque e sei, rispettivamente, la detassazione degli utili reinvestiti in macchinari e l’accelerazione dell’ammortamento dei beni strumentali. Per quanto riguarda la detassazione degli utili reinvestiti in macchinari, a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto e fino al 30 giugno 2010, verrà escluso dall’imposizione sul reddito di impresa il 50% del valore degli investimenti in macchinari ed apparecchiature compresi nella divisione 28 della tabella Ateco ( le macchine automatiche sono identificate nella sottodivisione 28. 29). Per quanto concerne invece l’accelerazione dell’ammortamento sui beni strumentali d’impresa, si provvederà alla revisione dei coefficienti di ammortamento in vigore ( decreto del Ministro delle Finanze 31 dicembre 1988) entro il 31 dicembre 2009. Anche se i risultati ottenuti sono solo i primi provvedimenti tra quelli che da tempo Ucima e Federmacchine (la federazione che riunisce i costruttori di beni strumentali), chiedono vengano adottati per rilanciare un comparto strategico per l’economia nazionale come quello dei beni strumentali, si tratta di un grande successo ottenuto grazie all’attività di sensibilizzazione portata avanti da Ucima, con le altre associazioni aderenti a Federmacchine e al lavoro di squadra cui hanno aderito moltissime aziende del comparto, inviando ai fax del Ministero dello Sviluppo Economico e della Presidenza del Consiglio, già nello scorso mese di marzo, oltre 6. 000 adesioni al “ Manifesto Federmacchine”. Giova sottolineare, oltre ai benefici concreti che le misure porteranno alle aziende del settore, la valenza politica del risultato raggiunto. Per la prima volta, infatti, si ottengono iniziative riservate esclusivamente al comparto dei beni strumentali che, per altro, laddove necessario, verranno compensate da interventi su settori ritenuti dal provvedimento testualmente: “beni industrialmente meno strategici”. Comunicato Stampa L’auspicio è che questo sia solo il primo passo per rilanciare un settore fondamentale per garantire, all’intero sistema industriale, livelli di competitività adeguati alle ambizioni del paese. Per l’economia nazionale, infatti i beni strumentali, per i quali l’Italia vanta competenze eccezionali, rivestono un’importanza strategica pari a quella attribuita, in altri paesi, a materie prime e fonti energetiche: senza le macchine la produzione manifatturiera diverrebbe dipendente dall’estero. Per queste ragioni, Ucima, ritiene necessaria l’adozione delle altre misure già richieste dal manifesto di Federmacchine, ovvero: la rivalutazione dei beni strumentali in possesso delle imprese, che permetterebbe alle aziende di meglio evidenziare il proprio patrimonio e, di conseguenza, ottenere più facilmente finanziamenti dalle banche; la moratoria per due anni, con pagamento dei soli interessi, dei crediti vantati dagli istituti di credito nei confronti delle Pmi, che “darebbe fiato” alle Pmi e maggiore certezza alle banche di “rientrare”. .  
   
   
BOLZANO: DURNWALDER INCONTRA I METALMECCANICI: PACCHETTO ANTICRISI E CASSA INTEGRAZIONE  
 
Bolzano, 1 luglio 2009 - Una delegazione dei lavoratori del settore metalmeccanico è stata ricevuta il 30 giugno a Bolzano dal presidente della Provincia Luis Durnwalder. Ai lavoratori Durnwalder ha illustrato i provvedimenti anticrisi varati dalla Giunta, le misure a tutela del posto di lavoro e gli sforzi per ampliare il più possibile e innalzare l´indennità di cassa integrazione, anche con il sostegno della Regione. Incontrando la delegazione sindacale a Palazzo Widmann, il presidente Durnwalder ha ripercorso il pacchetto di interventi avviati dalla Provincia per rilanciare l´economia e tutelare i lavoratori. Un impianto che prevede anche il sostegno dell´ente pubblico agli ammortizzatori sociali per cassaintegrati e lavoratori licenziati, la tutela delle famiglie e la promozione dell´occupazione: "Non è un pacchetto pensato solo per le imprese, perchè attraverso questi interventi si vogliono salvaguardare posti di lavoro e contenere gli effetti della crisi", ha ribadito Durnwalder. Inoltre Durnwalder ha ricordato ai sindacati l´ampliamento della cassa integrazione a tutti i lavoratori coinvolti, indipendentemente dalle dimensioni dell´azienda, e - a sostegno delle famiglie - l´introduzione di nuovi calcoli del reddito nella concessione di mutui per l´edilizia abitativa o nell´assegnazione di borse di studio. Gli uffici provinciali sono al lavoro anche per dare attuazione allo stanziamento di circa 2 milioni € quale sostegno al reddito dei lavoratori licenziati o in cassa integrazione. Nell´incontro nell´ufficio del Presidente, presente anche l´assessora regionale Martha Stocker, la delegazione è stata informata anche delle misure aggiuntive previste dalla Regione a favore dei lavoratori dell´Alto Adige. Cinque milioni € serviranno per innalzare le indennità di mobilità a 886 € al mese, per estendere gli strumenti della cassaintegrazione e della mobilità ai lavoratori atipici e non da ultimo per innalzare la quota della Cig, "anche se sull´entità dell´aumento si discuterà domani nello specifico gruppo di lavoro regionale", ha precisato l´assessora Stocker. Contestualmente si valuterà la concessione di un eventuale contributo per assicurare continuità di pagamento della pensione integrativa ai soggetti colpiti dalla crisi. Il calendario dei lavori prevede che il relativo regolamento verrà licenziato in occasione della seduta di Giunta regionale del 7 e 8 luglio prossimi, in modo da garantire i versamenti il più rapidamente possibile. .  
   
   
UMBRIA: SICUREZZA NEI CANTIERI: PRESENTATA CAMPAGNA DI INFORMAZIONE  
 
 Perugia, 1 luglio 2009 - “La promozione del lavoro in sicurezza nei cantieri edili è un segno di civiltà. L’umbria, pur essendo in testa tra le Regioni italiane in ambito normativo, continua ad impegnarsi su questo fronte lanciando una campagna di informazione rivolta ai cittadini”. Riassume così l’assessore regionale all’Ambiente, Sviluppo sostenibile e Opere pubbliche, Lamberto Bottini, il senso della campagna “Costruisci con la testa” lanciata dalla Regione Umbria. L’iniziativa, presentata ieri a Perugia, prende il via nei territori dei Comuni di Bevagna, Foligno, Montefalco e Spello (tra gli enti promotori), e rientra in un progetto più generale di sensibilizzazione che dovrà coinvolgere l’intero territorio umbro. Enti firmatari del progetto sono: l’Asl 3, Ordine degli ingegneri della Provincia di Perugia, Ordine degli architetti della Provincia di Perugia, Collegio dei Geometri della Provincia di Perugia, i Comuni di Foligno, Montefalco, Bevagna e Spello. All’incontro di stamani erano presenti, oltre all’assessore Bottini, il sindaco di Bevagna, Enrico Bastioli, Roberto Baliani dell’Ordine ingegneri della provincia di Perugia, Armando Mattioli dell’Asl 3, Paolo Moressoni del Collegio dei geometri della provincia di Perugia, Luca Mascioli e Enzo Dignani dello Sportello unico per l’Edilizia del Comune di Foligno, Alberto Merini della Regione Umbria. “La campagna è frutto del confronto e della collaborazione di tutti gli enti – ha detto l’assessore – ‘Costruisci con la testa’ rappresenta un punto in più che la Regione Umbria vuole segnare per promuovere la sicurezza nei cantieri. Per affrontare in modo adeguato il problema infatti – ha aggiunto – non bastano le norme, ma è indispensabile diffondere la cultura della tutela sui luoghi di lavoro che dovrà diventare una priorità per tutti”. L’assessore ha anche evidenziato che “diversamente dalle campagne sinora effettuate e che si rivolgevano al mondo degli addetti ai lavori, quindi tecnici e imprese, stavolta l’interlocutore è il committente privato, il cittadino, colui che commissiona nella maggioranza dei casi all’impresa o all’artigiano il cosiddetto ‘lavoretto’ sulla propria abitazione”. “La campagna – ha concluso Bottini – prevede la diffusione di un depliant con allegato un questionario di valutazione la cui restituzione permetterà di monitorare la percezione, l’accoglienza e l’apprendimento dell’iniziativa. Capiremo così se l’obiettivo è stato raggiunto o se sono necessari miglioramenti e integrazioni prima di diffondere il progetto in altri territori”. “Al committente privato – ha spiegato Alberto Merini della Regione Umbria - è rivolto l’invito a prendere coscienza che tutelare la vita e la salute dei lavoratori che sono nel proprio cantiere significa preservare anche la propria persona. Ai cittadini verrà indicato un percorso di rispetto delle regole che sono stabilite dalla legge all’insegna della semplificazione. Non un groviglio di prescrizioni quindi, ma un sostegno concreto alla difesa della salute e del benessere collettivo. Altro fattore importante è che nel tempo si punterà a valutare l’impatto che la campagna produrrà attraverso un’indagine basata sull’analisi dei dati raccolti attraverso interviste telefoniche e mediante la restituzione del questionario”. Tra gli strumenti di comunicazione, oltre al depliant e al questionario, sono previsti anche manifesti, la pubblicazione in “rete” dei contenuti della campagna. .