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Notiziario Marketpress di Mercoledì 22 Luglio 2009
IN TOSCANA INTERVENTI CHIRURGICI: TEMPI UGUALI PER TUTTI NESSUNA DIFFERENZA TRA CHI PAGA E CHI SI OPERA GRATUITAMENTE E PER INFORMAZIONI E ORIENTAMENTO SI APRE UN NUMERO VERDE REGIONALE  
 
 Firenze, 22 luglio 2009 - Finisce la politica dei due tempi. Basta con l´alternativa “aspettare o pagare”. Il “Registro unico di prenotazione” assicurerà un unico tempo di attesa a chi dovrà farsi operare negli ospedali toscani, sia che il cittadino scelga il regime ordinario, quindi gratuito, sia che preferisca la prestazione “intramoenia”, e quindi paghi per essere operato da un professionista di sua scelta. L´attesa non potrà superare il tempo massimo di 3 mesi, pena il rimborso. Verrà anche istituito un numero verde regionale per una corretta e rapida informazione al cittadino. «Quante volte – dice l´assessore per il diritto alla salute Enrico Rossi - abbiamo sentito i pazienti denunciare: “Devo operarmi, ma alla Asl mi hanno detto che devo aspettare mesi. Invece se pago si risolve tutto domani. Non è giusto”. E´ stato per anni un ritornello costante, una lamentela diffusa e non ho paura a definirla giustificata. Tuttavia è giusto anche assicurare, a chi vuole, la possibilità di scegliere il professionista che preferisce. Adesso abbiamo trovato il sistema di conciliare le due cose: tempi di attesa uguali per tutti e libertà di scelta. Siamo il primo sistema sanitario a farlo. Comporterà un grande sforzo organizzativo da parte delle Aziende, disponibilità da parte dei professionisti e un investimento di 10 milioni e 350 mila euro. Ma i bilanci della sanità toscana sono in regola e quindi possiamo permetterci, senza chiedere un soldo di più al cittadini toscani, di spendere per rendere i servizi ancora più efficienti ed equi e assicurare a tutti, senza differenze, il trattamento giusto al momento giusto» Anche i tempi entro i quali verrà realizzato il progetto, primo novembre 2009, risultano particolarmente brevi, considerata la complessità organizzativa che le aziende dovranno affrontare. Ecco come funzionerà il percorso chirurgico, che sarà completamente informatizzato. Il medico chirurgo compilerà, dopo la visita effettuata sia in regime ordinario sia in intramoenia, una scheda contenente tutte le informazioni necessarie circa l´intervento, codice di priorità compreso. Queste schede dovranno essere consegnate all´Ufficio programmazione chirurgica che, indipendentemente dalla modalità scelta dal paziente, le inserirà nel Registro unico di prenotazione e nella lista di programmazione suddivisa per Unità operative. Le liste scorreranno secondo questi criteri: ordine progressivo, non risposta alla chiama, non disponibilità del paziente e codice di priorità clinica e socio-sanitaria. La responsabilità della tenuta dei registri di ricovero, che saranno disponibili in rete informatica presso le Unità operative delle varie specialità e presso la direzione di presidio, è affidata al direttore sanitario di presidio, che vigilerà sull´utilizzazione corretta, trasparente e appropriata del registro stesso e autorizzerà eventuali deroghe con specifica annotazione. Se il tempo di attesa massimo previsto, tre mesi, non sarà rispettato al paziente sarà rimborsato il costo della prestazione previsto nel “Nomenclatore regionale tariffario”, se l´intervento sarà effettuato successivamente presso una struttura privata non convenzionata. Il rimborso sarà corrisposto a partire dal primo febbraio 2010. Il numero verde regionale aiuterà il cittadino a individuare la disponibilità della prestazione dando una risposta entro 7 giorni lavorativi. .  
   
   
PRESENTATO AL VICEMINISTRO FAZIO IL PROTOTIPO DI UN BRACCIALETTO PER L´ANZIANO IN GRADO DI CONTROLLARE LE FUNZIONI BASE E ATTIVARE I SOCCORSI.  
 
Ancona, 22 Luglio 2009 - Dopo il convegno ´Una sanita` modello per un nuovo modello di sanita`´ , il viceministro Fazio, il presidente Spacca e l´assessore Mezzolani accompagnati da Don Vinicio Albanesi hanno visitato il servizio di telemedicina nell´Unita` di cardiologia dell´Inrca diretta dal dottore Roberto Antonicelli. La telemedicina e` la trasmissione a distanza di informazioni sanitarie da un paziente remoto ad un centro di ascolto attraverso un adeguato sistema informatico e di telecomnunicazione. Il call center dell´Inrca e` attivo h 24 e rappresenta il cuore di questo sistema dotato di tutte le attrezzature necessarie per svolgere le funzioni di teleassistenza cardiologica. L´esperienza alle spalle e` decennale e l´obiettivo e` di far viaggiare le informazioni piuttosto che gli anziani. Attualmente il call center segue 150 soggetti a domicilio ed e` collegato ad una rete di 100 case di riposo. Antonicelli ha presentato al viceministro il prototipo di un braccialetto che monitora oltre alle funzioni base dell´ organismo anche la postura. Se l´anziano cade si attiva in automatico la richiesta di soccorso. .  
   
   
SANITA’, SOSPESO IL DIRETTORE GENERALE DELL’AUSL 2 DI CALTANISSETTA  
 
Palermo, 22 luglio 2009 - L’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, ha sospeso dall’esercizio delle funzioni fino al 31 agosto il direttore generale dell’Ausl 2 di Caltanissetta Corrado Failla. Le funzioni di direttore generale saranno svolte temporaneamente da Ettore Costa, attuale direttore generale dell’azienda ospedaliera “Vittorio Emanuele” di Gela. La decisione è stata assunta in seguito alla delibera del 16 luglio scorso con la quale l’Ausl 2 di Caltanissetta ha disposto la disattivazione delle funzioni ospedaliere del presidio “Santo Stefano” di Mazzarino, riservandosi l’attivazione del Pta (punto territoriale di assistenza) ad un successivo provvedimento. Tale delibera, infatti, risulta in netto contrasto con il decreto assessoriale del 15 giugno 2009 sulla rimodulazione della rete ospedaliera che invece dispone “la cessazione delle funzioni di acuzie per lo stabilimento Santo Stefano di Mazzarino con contestuale attivazione delle funzioni di Pta con punto di pronto soccorso h24 e con funzioni di Rsa (residenze sanitarie assistite). Nella motivazione del provvedimento l’assessore Russo cita i commi 6 e 7 dell’art. 20 della recente legge di riforma del sistema sanitario regionale. Il comma 6 recita infatti: “Quando ricorrano gravi motivi o la reiterata omissione di atti obbligatori per legge o la gestione presenti una situazione di grave disavanzo o in caso di violazione di legge o del principio di buon andamento e imparzialità dell´amministrazione, nonché nel caso di mancato rispetto degli atti di programmazione sanitaria o di mancato raggiungimento degli obiettivi assegnati, il Presidente della Regione, su proposta dell´Assessore regionale per la sanità, dispone la decadenza del direttore generale”. Nel comma 7, invece, è specificato che “nei casi previsti dal comma 6, nelle more della definizione del procedimento finalizzato alla dichiarazione di decadenza, il direttore generale può essere sospeso dall´esercizio delle funzioni per un periodo massimo di 60 giorni con decreto motivato dell´Assessore regionale per la sanità”. “Di fronte a negligenze così gravi – precisa l’assessore Russo – non potevamo non applicare il principio della responsabilità che insieme alla programmazione, agli obiettivi e ai controlli rappresenta uno dei punti fondamentali del nuovo modo di fare sanità. Questa delibera dell’Ausl non soltanto rappresenta una grave e oggettiva violazione di un atto programmatorio ma ha provocato allarme sociale con le inevitabili e giustificabili reazioni della comunità locale. Va anche considerato che nel recente passato l’assessorato aveva contestato all’Ausl 2 di Caltanissetta altre gravi inadempienze nell’erogazione dell’assistenza sanitari, come in occasione della mia visita del mese scorso al poliambulatorio di Santa Caterina Villermosa dove ho trovato una situazione di forte degrado”. La decisione di assegnare le funzioni di direttore generale a Ettore Costa è stata presa anche in considerazione delle funzioni attualmente rivestite nello stesso ambito territoriale ed in relazione al previsto accorpamento dell’Ausl 2, dell’azienda ospedaliera” Sant’elia” di Caltanissetta e dell’azienda ospedaliera “Vittorio Emanuele” di Gela. .  
   
   
NO ALLA GARA PER L’ESTERNALIZZAZIONE DEI SERVIZI DELL’HOSPICE A SIRACUSA  
 
Palermo, 22 luglio 2009 – L’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, ha inviato una diffida al direttore generale dell’azienda ospedaliera “Umberto I” di Siracusa, Alfredo Gurrieri, in cui - pena la nomina di un commissario ad acta - si chiede la revoca entro 24 ore della gara a procedura aperta per l’affidamento triennale del servizio di assistenza ai malati terminali nella struttura residenziale di cure palliative (hospice). Il bando di gara, con scadenza 11 agosto, pubblicato sul sito dell’azienda ospedaliera, prevede una spesa di quasi due milioni di euro nel triennio per l’esternalizzazione in toto dei servizi e delle funzioni, anche sanitarie. Nella nota, l’assessore Russo rileva come il provvedimento rientra tra quelli che andava sottoposto preventivamente alla autorizzazione dell’assessorato, secondo quanto disposto dal decreto assessoriale 705 del 17 aprile del 2009. “E’ un provvedimento quanto meno intempestivo – sostiene Russo - considerato che le aziende stanno procedendo ad accorpamenti e rifunzionalizzazioni dei presìdi ospedalieri al termine dei quali, con ogni probabilità, si verificherà un esubero di personale. Poiché abbiamo già ampiamente dato assicurazioni che non saranno toccati i livelli occupazionali, ritengo che le professionalità adeguate per garantire l’immediata attivazione dell’hospice potranno essere reperite tra il personale attualmente in servizio nelle due aziende sanitarie siracusane. Sono certo che il commissario dell’Ausl 8 di Siracusa Maniscalco e il direttore generale dell’Umberto I Gurrieri si confronteranno per trovare soluzioni più opportune anche alla luce dei previsti accorpamenti, peraltro già condivisi con l’assessorato”. .  
   
   
IRCCS – CROB: INAUGURAZIONE U.O. CURE PALLIATIVE  
 
 Potenza, 22 Luglio 2009 – Oggi alle ore 11. 00, ci sarà l’inaugurazione dell’Unità Operativa Cure Palliative dell’Irccs – Crob di Rionero in Vulture. Saranno presenti il Direttore Generale dell’Istituto, dot. Rocco Maglietta, il Direttore Amministrativo, dot. Ssa Maria Mariani, il Direttore Sanitario, dot. Giambattista Bochicchio, il Direttore Scientifico, prof. Marco Salvatore, il Presidente della Regione, Vito De Filippo, l’Assessore alla Salute, Antonio Potenza, il sindaco di Rionero, Antonio Placido. Seguirà all’introduzione del Direttore Generale dell’Istituto la relazione del prof. Francesco Cognetti, Responsabile del Dipartimento di Oncologia Medica dell’Int Regina Elena di Roma: “Attualità nella cura del cancro alla mammella”. L’apertura dell’U. O. Cure Palliative completa l’offerta assistenziale al paziente oncologico dell’Irccs - Crob in adesione alle direttive nazionali e regionali in materia. Le cure palliative rappresentano l’ultima e più delicata tappa della presa in carico del paziente oncologico. L’etimologia del termine “palliativo” evidenzia con particolare risalto la finalità di questa tipologia di cura: il pallium era il mantello con cui si avvolgevano, si proteggevano i pellegrini nel Medioevo. Simbolicamente la medicina palliativa assiste in modo totale i malati terminali “avvolgendoli” con tutte le risorse tecniche ed umane di cui dispone. L’obiettivo pertanto non è solo il controllo del dolore, “le cure palliative rappresentano un approccio che migliora la qualità della vita dei pazienti e delle famiglie che si confrontano con i problemi associati a malattie terminali attraverso la prevenzione e il sollievo dalla sofferenza per mezzo dell’identificazione precoce, dell’impeccabile valutazione e del trattamento del dolore e degli altri problemi fisici, psicosociali e spirituali. “Curare, quando non si può guarire”, questo è lo slogan che contraddistingue la medicina palliativa. .  
   
   
ALTO ADIGE E SPORT IN DIMENSIONE EUROPEA  
 
Bolzano, 22 luglio 2009 - L’alto Adige partecipa, insieme a regioni dell’Austria, della Slovenia, della Croazia e dell’Ungheria, ad un progetto europeo sull’importanza dello sport per la salute, l’integrazione e la cittadinanza attiva/volontariato. In Alto Adige il progetto, sviluppato dal Coni in collaborazione con l’Ufficio sport della Provincia Autonoma di Bolzano, ha dato vita a tre incontri di discussione. Agli incontri, tenuti nella Casa dello sport a Bolzano nelle ultime settimane, hanno partecipato una cinquantina di professionisti del settore a persone coinvolte a vario titolo nelle realtà sportive locali. Tra i punti di forza dello sport altoatesino sono emerse la capacità di favorire l’integrazione ed il dialogo interculturale, la disponibilità di tante aree attrezzate e naturali per praticare sport o fare attività fisica nel senso più ampio del termine e la presenza di numerose associazioni che, anche grazie al volontariato, propongono un’offerta sportiva variegata e capillare. Note dolenti rimangono la mancanza dell’insegnante di educazione fisica nelle scuole elementari, la difficoltà di accesso agli impianti, la mancanza di un programma coordinato per l’integrazione degli immigrati attraverso lo sport e nelle organizzazioni sportive, la ridotta disponibilità di tempo da dedicare allo sport da parte dei bambini e dei giovani, il conseguente problema dell’abbandono dello sport durante l’età adolescenziale e le ripercussioni a lungo termine sulla salute di una vita sedentaria. Dopo l’elaborazione degli esiti degli incontri in tutti e cinque i contesti regionali coinvolti saranno formulati suggerimenti concreti per lo sviluppo locale, nazionale ed europeo dello sport in relazione alla salute, all’integrazione e al volontariato attivo da sottoporre all’Unione Europea. .