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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 11 Febbraio 2010 |
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DATE IL BENVENUTO A INUK, L´ESCHIMESE PRIMITIVO DELLA GROENLANDIA DECODIFICATO IL GENOMA DI UN UOMO VISSUTO CIRCA 4.000 ANNI FA, FORSE ERA INCLINE ALLA CALVIZIE |
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Bruxelles, 15 febbraio 2010 - Un team internazionale, sotto la guida dell´Università di Copenhagen in Danimarca, è riuscito a decodificare il genoma di un uomo vissuto sulla costa occidentale della Groenlandia circa 4. 000 anni fa. Pubblicati sulla rivista Nature, i risultati di questo studio fanno parte del progetto Ecogene ("Unlocking the European Union convergence region potential in genetics"), finanziato con 1,09 milioni di euro nell´ambito del programma regionale del Settimo programma quadro (7°Pq) dell´Ue. Il biologo dell´evoluzione danese Eske Willerslev del Centro di geogenetica, Museo di storia naturale della Danimarca e del Dipartimento di biologia dell´Università di Copenhagen, insieme al dottorando Morten Rasmussen, ha guidato un team di 52 scienziati che hanno portato a termine l´analisi del Dna (acido deossiribonucleico) di capelli umani antichi trovati conservati nel permagelo della Groenlandia. Inizialmente, a causa del loro spessore, i ricercatori credevano che il ciuffo di capelli usato per l´analisi appartenesse a un orso. Hanno invece scoperto che apparteneva a un Palaeo-eschimese che hanno chiamato "Inuk", che in groenlandese significa "umano" o "uomo". Inuk apparteneva alla civiltà Saqqaq, rinvenuta nella Groenlandia occidentale e sudorientale e risalente a un periodo tra il 2500 a. C. E l´800 a. C. , la quale costituisce la prima civiltà stanziatasi nel Nuovo mondo artico. La dettagliata ricostruzione di questo antico genoma umano si aggiunge alla lista di otto genomi completi di persone viventi che sono stati decodificati fino ad ora. Che aspetto aveva quindi Inuk? I ricercatori affermano che probabilmente aveva occhi castani, folti capelli scuri (sebbene fosse sfortunatamente incline alla calvizie) e che il suo sangue era A positivo. Inuk aveva la carnagione scura e mangiava carne di foca che masticava con denti anteriori quadrati a forma di paletta. Inuk si era inoltre geneticamente adattato alle basse temperature. I ricercatori dicono che sebbene vivesse in Groenlandia, Inuk è in effetti imparentato in modo più stretto con tribù dell´odierna Siberia invece che con gli Inuit (cioè "le persone") che attualmente abitano la Groenlandia. Queste scoperte contribuiscono a svelare il mistero di come gli antenati di Inuk, conosciuti come le popolazioni Chukchi, siano migrati per oltre 2000 chilometri dalla Siberia nord-orientale verso la Groenlandia circa 5400 anni fa. Questa ondata di migrazioni, affermano i ricercatori, era distinta da quelle degli antenati dei nativi amenricani e degli Inuit. Il professor Willerslev e il suo team hanno guadagnato notorietà nel 2009, quando hanno ricostruito i genomi mitocondriali completi di un mammut e di un uomo primitivo. Lo scienziato danese si è imbattuto in questo ciuffo di capelli dopo una serie di tentativi falliti di trovare resti umani primitivi in Groenlandia. "Stavo parlando con il Direttore del Museo di storia naturale in Danimarca, il dott. Morten Meldgaard, e abbiamo cominciato a discutere del primo popolamento dell´Artide," spiega il professor Willerslev. "[Il dott. ] Meldgaard, che aveva partecipato a numerosi scavi in Groenlandia, mi ha parlato di un grande ciuffo di capelli rinvenuto durante uno scavo nella Groenlandia nord-occidentale negli anni 1980 che era adesso conservato presso il Museo nazionale in Danimarca. " Una volta ottenuta l´autorizzazione dal Museo e archivio nazionale della Groenlandia, il professor Willerslev e i suoi colleghi hanno cominciato l´analisi dei capelli per ricostruire il Dna. Dopo aver usato diverse tecniche, il team ha scoperto che quelli che avevano in mano erano proprio capelli umani maschili. "Per diversi mesi, non sapevamo se i nostri sforzi abrebbero portato a dei risultati," continua. "Con il duro lavoro di un vasto team internaizonale, però, siamo infine riusciti a sequenziare il primo genoma completo di un uomo estinto. "I nostri risultati possono essere di grande aiuto agli archeologi e a chiunque altro cerchi di determinare cosa sia successo alle persone di civiltà estinte. " Ricercatori provenienti da Australia, Cina, Danimarca, Estonia, Francia, Groenlandia, Lettonia, Russia, Regno Unito e Stati Uniti hanno contribuito a questo studio rivoluzionario. Per maggiori informazioni, visitare: Nature: http://www. Nature. Com/ Università di Copenaghen: http://www. Nbi. Ku. Dk/english/ Ecogene: http://www. Ebc. Ee/ebc/ecogene. Html . . |
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SVOLTA NELLA RICERCA SULL´INVECCHIAMENTO GRAZIE AI FINANZIAMENTI DELL´UE LA LUNGHEZZA DEI TELOMERI È UN MARCATORE DELL´INVECCHIAMENTO BIOLOGICO |
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Bruxelles, 11 febbraio 2010 - Il processo naturale dell´invecchiamento è uno dei più grandi misteri della vita. Ora un team di ricercatori, in parte finanziati dall´Ue, è riuscito per la prima volta a gettare luce su questo processo, individuando le varianti genetiche associate all´invecchiamento biologico degli esseri umani. I risultati della ricerca, pubblicati nella rivista Nature Genetics, potrebbero avere importanti risvolti sulla comprensione delle malattie associate all´età. Il team di ricerca dell´Università di Leicester e del King´s College di Londra nel Regno Unito, insieme all´Università di Groningen nei Paesi Bassi, hanno analizzato oltre 500. 000 variazioni genetiche dell´intero genoma umano per isolare le varianti collocate nei pressi del gene Terc (componente ad Rna della telomerasi). L´ue ha supportato il progetto Genecure ("Applied genomic strategies for treatment and prevention of cardiovascular death in uraemia and end stage renal disease") con un finanziamento di 2,25 milioni di euro attraverso l´area tematica "Scienze della vita, genomica e biotecnologie per la salute" del Sesto programma quadro (6° Pq) e il progetto Engage ("European Network for Genetic and Genomic Epidemiology") al quale sono stati assegnati 12 milioni di euro tramite il tema "Salute" del Settimo programma quadro (7° Pq). Il professor Nilesh Samani del dipartimento di scienze cardiovascolari presso l´Università di Leicester - capo aggiunto del progetto - ha detto: "Esistono molte prove che il rischio di malattie associate all´età come le cardiopatie e alcuni tipi di cancro sono legate all´età biologica piuttosto che a quella cronologica". "Abbiamo studiato i telomeri, strutture che fanno parte dei nostri cromosomi. Tutti gli individui nascono con telomeri di una certa lunghezza, che in alcuni casi si accorciano quando le cellule si dividono e invecchiano. La lunghezza dei telomeri è quindi un marcatore dell´invecchiamento biologico". "Questo studio ha rivelato che gli individui portatori di una determinata variante genetica possedevano telomeri più corti, ovvero [essi] sembravano biologicamente più vecchi. Considerando l´associazione tra telomeri più corti e malattie associate all´età, la scoperta pone la questione se gli individui che possiedono tale variante siano più a rischio di sviluppare queste malattie". Il professor Tim Spector del King´s College di Londra - co-autore dello studio - ha detto: "Le varianti individuate si trovano vicino al gene Terc, di cui già si conosce il ruolo importante nel mantenimento della lunghezza dei telomeri. Il nostro studio ipotizza che alcune persone sono geneticamente predisposte ad invecchiare più velocemente. Negli individui che possedevano la variante, l´effetto era notevole, equivalente a tre quattro anni di "invecchiamento biologico", se misurato in termini di perdita di lunghezza dei telomeri". "Inoltre, le persone geneticamente suscettibili potrebbero addirittura invecchiare più velocemente se esposte ad ambienti considerati "negativi" per i telomeri - come ad esempio il fumo di tabacco, l´obesità e la mancanza di esercizio ficiso - e ritrovarsi più vecchi di alcuni anni biologici o soffrire maggiormente di malattie legate all´età". Per maggiori informazioni, visitare: Nature Genetics http://www. Nature. Com/ng/index. Html University of Leicester: http://www2. Le. Ac. Uk/ Università di Groningen: http://www. Rug. Nl/corporate/index?lang=en\ King´s College London: http://www. Kcl. Ac. Uk/ . |
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STUDIO SVELA LEGAMI TRA REGIONI CEREBRALI E SPIRITUALITÀ |
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Bruxelles, 15 febbraio 2010 - Una nuova ricerca condotta in Italia ha gettato luce su come i cambiamenti cerebrali possono alterare il comportamento spirituale e religioso. Gli scienziati sperano che il loro studio - pubblicato nella rivista Neuron - potrà condurre a nuove cure per determinati disturbi della personalità. Per molto tempo la base neurale della spiritualità sembrava sfuggire alla ricerca. I recenti sviluppi dell´imaging e delle neuroscienze hanno ora permesso ai ricercatori di dare uno sguardo all´interno della parte spirituale del cervello. Ad esempio, gli esami condotti su persone religiose, ad esempio le suore cattoliche e i monaci buddisti esperti in diversi tipi di meditazione, hanno rivelato dei cambiamenti in una serie di aree cerebrali. "Studi di imaging neuronale hanno collegato l´attività all´interno di un ampia rete del cervello che collega la corteccia frontale, parietale e temporale, con le esperienze spirituali. Mancano tuttavia informazioni sul nesso causale tra una tele rete e la spiritualità", ha spiegato l´autore principale del documento, il dottor Cosimo Urgesi dell´Università di Udine, in Italia. Il dottor Urgesi e i suoi colleghi hanno adottato un approccio diverso per affrontare il problema. Essi hanno studiato i cambiamenti della personalità avvenuti in 88 persone in seguito ad interventi chirurgici per rimuovere un tumore cerebrale. Ai pazienti erano stati asportati tumori di vari tipi, collocati in regioni diverse del cervello. Il team ha analizzato la personalità spirituale dei pazienti prima e dopo l´operazione. Il loro studio era concentrato su una caratteristica chiamata "autotrascendenza". L´autotrascendenza si riflette nel modo di sentire, pensare e comportarsi delle persone. Chi possiede un´alta autotrascendenza, ha di solito un senso ridotto di se stesso e si identifica più facilmente in quanto parte integrante dell´universo nel suo insieme. Oltre a misurare il livello di autotrascendenza dei pazienti, i ricercatori hanno impiegato tecniche avanzate per creare la mappa delle lesioni cerebrali dopo l´intervento. "Questo approccio ci ha permesso di esplorare i probabili cambiamenti dell´autotrascendenza provocati da determinate lesioni cerebrali e il ruolo causale della struttura frontale, temporale e parietale nel confermare la differenza di autotrascendenza tra i vari individui", ha detto il dottor Franco Fabbro dell´Università di Udine. Gli scienziati hanno osservato che nei pazienti operati alla parte posteriore del cervello l´autotrascendenza cresceva dopo l´intervento. Non si riscontrava lo stesso fenomeno nei pazienti operati alla parte anteriore del cervello. Il fatto che i tumori cerebrali in diverse localizzazioni influivano diversamente sull´autotrascendenza indica che il cambiamento della spiritualità non dipende dal cambiamento più ampio del modo di vedere le cose, causato dall´esperienza di avere un tumore cerebrale. "Il nostro studio allarga notevolmente le conoscenze attuali, rivelando la base neurale dei tratti cognitivi ed emotivi che caratterizzano la spiritualità di ogni individuo", scrivono i ricercatori. "La nostra mappatura dei sintomi-lesioni è la prima dimostrazione dell´esistenza di un nesso causale tra il funzionamento cerebrale e l´autotrascendenza", ha commentato il dottor Urgesi. "I danni alla regione parietale posteriore hanno di solito indotto rapidi cambiamenti in una personalità stabile rispetto all´esperienza trascendentale. Pertanto, alla base dei comportamenti spirituali e religiosi alterati potrebbe esserci una disfunzione dell´attività neurale parietale". I ricercatori fanno notare che il livello di autotrascendenza sembra essere determinato geneticamente - almeno in parte - e che tali livelli sono alterati nei pazienti che soffrono di schizofrenia o altri disturbi mentali. "Analizzare gli effetti delle lesioni cerebrali sulle dimensioni complesse della personalità - come l´autotrascendenza - potrebbe gettare luce sull´interazione dei fattori genetici ed ambientali nel plasmare il nostro profilo spirituale e potrebbe contribuire a capire meglio il ruolo delle differenze individuali nei disturbi mentali", suggeriscono i ricercatori. In definitiva, le scoperte potrebbero eventualmente risultare in nuovi trattamenti per alcune forme di malattie mentali. "Se un tratto della personalità stabile come l´autotrascendenza può subire rapidi cambiamenti a causa di lesioni cerebrali, ciò porterebbe a pensare che almeno alcune dimensioni della personalità possano essere modificate agendo sull´attività neurale in determinate aree", ha detto Salvatore Aglioti della Sapienza Università di Roma, in Italia. "Forse nuovi approcci volti a modellare l´attività neurale potrebbero in ultim´analisi aprire la strada a nuove cure per i disturbi della personalità". Per maggiori informazioni, visitare: Neuron: http://www. Cell. Com/neuron/home Università di Udine: http://www. Uniud. It/ . |
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CERVELLO: IDENTIFICATE BASI NEURALI DELLA AUTO-TRASCENDENZA ALTERAZIONI PATOLOGICHE DEI CIRCUITI NERVOSI NELLA AREE TEMPORO-PARIETALI DEGLI EMISFERI CONTRIBUISCONO ALL´INSORGENZA DI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO E DEL PENSIERO SPIRITUALE. |
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Bosisio Parini 15 febbraio 2010 - La tendenza a trascendere i confini spazio-temporali della propria presenza fisica e proiettare la rappresentazione di se stessi in una realtà spirituale è un´esigenza fondamentale dell´essere umano. Tuttavia, la tendenza alla spiritualità varia nei diversi individui non solo in rapporto a specifici eventi del vivere ma anche a differenze di personalità, intesa come insieme di predisposizioni stabili verso determinati comportamenti, pensieri e sentimenti che caratterizza ciascun individuo. Un recente studio, condotto da un gruppo di ricercatori italiani e pubblicato sulla prestigiosa rivista Neuron, evidenzia alcune aree del cervello il cui funzionamento potrebbe spiegare le differenze individuali nella spiritualità. La ricerca ha coinvolto l´Irccs "E. Medea" - La Nostra Famiglia - Polo Friuli Venezia Giulia e l´Università di Udine ed è stata condotta da Cosimo Urgesi e Franco Fabbro, in collaborazione con Salvatore Maria Aglioti (Irccs Fondazione Santa Lucia e Università di Roma La Sapienza) e Miran Skrap (Azienda Ospedaliero-universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine). Il lavoro è stato realizzato grazie al supporto finanziario della Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone (Crup). I ricercatori hanno utilizzato un questionario per la valutazione della personalità (Temperament and Character Inventory - Tci, Cloninger) focalizzandosi sulla scala denominata Auto-trascendenza (Self-transcendence - St), che misura importanti aspetti della tendenza alla spiritualità ed è composta da tre sottoscale, vale a dire quella dell´oblio creativo di sé, dell´identificazione transpersonale e dell´accettazione dello spirituale. Elevati punteggi nella prima sottoscala sono ottenuti da individui tendenti a trascendere i confini del sé e ad immergersi in una determinata attività, ad esempio nella meditazione, al punto da sembrare in un altro mondo e da non rendersi conto del tempo che passa. Per contro basi punteggi in questa sottoscala vengono ottenuti da individui molto concreti, centrati su di sé, poco inclini a lasciarsi coinvolgere da esperienze astratte quali ad esempio l´arte. Elevati punteggi nella seconda sottoscala sono ottenuti da individui che tendono a percepire l´universo come un intero e sentirsi come parte di un tutto, che sono pronti a fare sacrifici personali per rendere migliore il mondo e che vengono considerati degli idealisti. Per contro, individui con punteggi bassi in questa sottoscala tendono ad essere individualisti e poco inclini a fare sacrifici per gli altri a meno di non intravedere vantaggi personali. Infine, soggetti con punteggi alti nella terza sottoscala tendono a credere nei miracoli, nelle esperienze extrasensoriali, nella telepatia, nel pensiero magico, e a soffrire per la propria fede e per raggiungere la comunione con Dio. Individui con punteggi bassi in questa sottoscala, invece, si basano sull´obiettività empirica e tendono ad essere materialisti. La scala di personalità è stata somministrata ad un gruppo di 88 pazienti con tumori cerebrali, prima e dopo la rimozione chirurgica della lesione espansiva che poteva coinvolgere le aree anteriori o posteriori dell´emisfero sinistro o destro. I risultati hanno mostrato che, dopo l´intervento, i pazienti con lesioni posteriori mostravano un significativo aumento dei punteggi di Auto-trascendenza. Inoltre, utilizzando specifici metodi di confronto tra sede della lesione e cambiamenti di personalità, i ricercatori hanno identificato le aree che erano maggiormente associate all´aumento di Auto-trascendenza, vale a dire le aree temporo-parietali dell´emisfero sinistro e destro. La corteccia temporo-parietale è funzionalmente coinvolta nella rappresentazione dello schema corporeo e il suo danneggiamento in pazienti con lesioni cerebrali può indurre disturbi nel senso di appartenenza del proprio corpo, come l´insopprimibile convinzione che l´arto paralizzato non appartenga a sé (somatoparafrenia). Inoltre, la stimolazione della giunzione temporo-parietale può indurre l´esperienza di essere fuori dal proprio corpo (out-of-body experience) e di poter osservare se stessi da un punto diverso dello spazio. I risultati dello studio di Urgesi e collaboratori evidenziano come la spiritualità, o almeno alcuni aspetti di essa, sia strettamente legata alla rappresentazione neurale del vissuto percettivo del proprio corpo. Nelle esperienze spirituali si assiste, infatti, ad un´estensione della rappresentazione del sé, caratterizzata da una prospettiva di trascendenza (allocentrica) e dal distacco dallo schema corporeo e dai propri contenuti mentali. Precedenti studi di neuroanatomia funzionale avevano dimostrato che durante la meditazione si registra un aumento di attività delle aree prefrontali e temporali e una diminuzione di attivazione delle aree parietali, come se le parti del cervello dedicate alla rappresentazione dello schema corporeo si deattivassero. Questo approccio però, non consente di chiarire la relazione di causa-effetto tra modificazioni dell´attività cerebrale ed esperienze spirituali. L´aumento di Auto-trascendenza indotto da lesioni temporo-parietali, invece, fornisce un´evidenza causativa, e non solo correlazionale, che le differenze individuali nella rappresentazione spirituale del sé potrebbero derivare da differenze nei livelli di attivazione di circuiti nervosi nei quali le regioni lobo temporo-parietale rivestono fondamentale importanza. Alterazioni patologiche nel funzionamento di tali circuiti potrebbero contribuire all´insorgenza di disturbi del comportamento e del pensiero spirituale. Lo studio apre a nuovi sbocchi, come sottolinea Cosimo Urgesi: "Il fatto che lesioni cerebrali possano indurre rapidi e specifici cambiamenti di tratti di personalità classicamente ritenuti molto stabili potrebbe aprire la strada a nuovi trattamenti basati sulla modulazione di attività di specifiche regioni cerebrali, ad esempio tramite stimolazione magnetica transcranica, volti a ridurre le alterazioni delle rappresentazioni del sé nei disturbi neuropsichiatrici". . |
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BOLZANO: THEINER SULLA GIORNATA MONDIALE DEL MALATO |
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Bolzano, 11 febbraio 2010 - L´importanza di garantire l´assistenza di base e prestazioni sanitarie accessibili a tutti è ribadita dall´assessore provinciale Richard Theiner in occasione della Giornata mondiale del malato, che si celebra l’ 11 febbraio. L´alto Adige ha raggiunto un livello elevato grazie a una rete ben organizzata e ad operatori preparati. Il sistema sanitario in Alto Adige vanta ottime condizioni per assistere il malato in misura adeguata ed efficace, sottolinea Theiner. "Anche in tempi di crisi la qualità e la sicurezza dell´assistenza sanitaria devono restare al primo posto. " L´assessore ribadisce che è compito e dovere dei responsabili politici e amministrativi del settore sanitario garantire il miglior trattamento possibile al malato, con un´assistenza adeguata al singolo caso. Il sistema sanitario altoatesino è all´altezza di questo impegno, ricorda Theiner, con gli oltre 9mila collaboratori nel solo servizio sanitario pubblico, a cui si aggiungono i pediatri e i medici di base, i 7 ospedali pubblici, le 5 cliniche private, i 25 distretti sociosanitari, le strutture di cura, riabilitazione e terapeutiche. "Attraverso convenzioni e contributi l´ente pubblico assicura inoltre anche la cura in cliniche specialistiche fuori dai confini provinciali", osserva l´assessore. L´assistenza garantita raggiunge standard elevati nei raffronti con l´Europa, specie riguardo ai malati cronici e ai pazienti soggetti alle cure palliative e indipendentemente dalle loro disponiubilità finanziarie. Il futuro, conclude Theiner, richiede molto impegno per proseguire su questa strada. . |
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BIOMEDICA SUMMIT |
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Aachen, 15 febbraio 2010 Il 17 e 18 marzo 2010 si terrà ad Aachen, in Germania, il Biomedica Summit dedicato alle scienze della vita. L´evento riunirà rappresentanti del mondo della scienza e degli affari impegnati nel campo delle scienze della vita e della tecnologia medica. Il programma prevede per ogni giornata sei sessioni, ognuna delle quali sarà seguita da una discussione tra esperti, tra i quali anche relatori principali. Il summit di quest´anno pone l´accento su temi integrati e tecnologie convergenti. I temi riguarderanno tra l´altro: materiali, ingegneria e dispositivi biofunzionali; sviluppo avanzato di prodotti (bio)farmaceutici e nutraceutici; diagnostica mirata e medicina personalizzata; soluzioni e servizi per trattamenti integrati. In concomitanza del summit si terrà un evento di matchmaking. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Biomedica2010. Com/index. Php?article_id=1&clang=0 . |
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SANITA´: 53 NUOVI MILIONI PER PROGETTI A.O. VERONA, VERSO L´ECCELLENZA EUROPEA. OPERE PER ANZIANI E FIBROSI CISTICA UNA SCELTA DI CIVILTA´ SANITARIA |
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Verona, 11 febbraio 2010 - Per i suoi progetti di sviluppo negli ospedali di Borgo Trento e Borgo Roma, l´Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona potrà contare nel 2010 su ulteriori 53 milioni di euro di finanziamenti. Ieri la Giunta regionale, su proposta dell´Assessore alla Sanità Sandro Sandri, li ha inseriti nel nuovo accordo di programma da siglare con lo Stato per l´utilizzo dei fondi nazionali di edilizia sanitaria per l´anno in corso; ieri lo stesso Sandri ed il direttore dell´Azienda scaligera Sandro Caffi hanno presentato ed illustrato i programmi realizzativi che verranno finanziati, con molte e attese novità. Si tratta dell´avvio dei lavori di adeguamento dell´Ospedale Geriatrico a Borgo Trento, che sarà sede dell´Istituto Veronese dell´Anziano; della ristrutturazione dell´edificio sede della Fibrosi Cistica; dell´acquisto delle aree e delle strutture della Caserma Riva di Villasanta e di Forte San Procolo per realizzarvi parcheggi ed i futuri uffici dell´Azienda; e dell´effettuazione dei lavori propedeutici alla costruzione della “Torre” destinata all´Out Patient Clinic a Borgo Roma. “Con questi 53 – ha sottolineato Sandri – sale a 120 milioni la quantità di finanziamenti che abbiamo convogliato sull´Azienda negli ultimi 2 anni. Un risultato che considero eccezionale, viste le difficoltà che abbiamo dovuto superare in sede nazionale per ottenere che venisse ripristinata una fonte di finanziamento che rischiava l´azzeramento. Con queste opere, con l´ormai quasi concluso polo chirurgico, con l´Ospedale della donna e del bambino, e con la ristrutturazione di Borgo Roma – ha detto Sandri – Verona si avvia a diventare un polo sanitario di caratura non solo nazionale ma europea. Un obiettivo che abbiamo perseguito adottando una strategia a medio termine che, tra 4 o 5 anni, consegnerà a Verona una sanità di primissimo piano per lustri”. In questo quadro, Sandri ha posto l´accento sul valore aggiunto che porterà la fresca integrazione tra Azienda ed Università: “qui c´è stato il coraggio di innovare che altrove è mancato – ha detto - perchè non era facile mettere assieme le competenze dell´ospedale e dell´Università e le sinergie che ne nasceranno potranno fare solo bene all´intero sistema”. Soffermandosi sulle varie progettualità oggetto del nuovo finanziamento di 53 milioni, Sandri ha posto l´accento sulla concretezza dei risultati che grazie ad esse si raggiungeranno, “sul piano dei servizi logistici ai cittadini con i parcheggi e su quello della crescita qualitativa dell´assistenza sanitaria alla popolazione anziana da un lato ed ai malati di fibrosi cistica dall´altro”. “Proprio sul padiglione della fibrosi cistica – ha aggiunto l´Assessore – sono felice di aver potuto mantenere un impegno preso con le Associazioni rappresentative dei malati e sono grato alla Fondazione Cariverona per il suo prezioso contributo di 950 mila euro. Abbiamo fatto una scelta di civiltà sanitaria – ha detto – perchè il progredire delle terapie su questa grave patologia ha fatto sì che ora non ci si debba occupare solo di bambini, che un tempo purtroppo decedevano, ma anche di adulti che, grazie alle cure, hanno visto allungare moltissimo la loro aspettativa di vita. Creare una struttura adatta a queste nuove esigenze era davvero fondamentale”. . |
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FVG: LE STRATEGIE PER COMBATTERE GLI EFFETTI DELL´´AMIANTO |
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Trieste, 11 febbraio 2010 - Dal 2000 al 2009 sono stati 522 i mesoteliomi dovuti all´esposizione all´asbesto, con un´incidenza superiore in provincia di Trieste e Gorizia, bandiere nere, assieme a Genova e la Spezia, con un tasso di mortalità massimo rispetto al resto d´Italia (più di 50 morti su un milione (rpt un milione) di residenti. Carico e scarico merci in porto, costruzioni navali, metalmeccanica, produzione chimica, metallurgia, sono i settori che registrano la maggior incidenza dei casi e, tra gli 8400 iscritti nel registro regionale esposti all´amianto, 5072 hanno una malattia professionale riconosciuta (di questi, 2877 nella provincia di Trieste), 1317 sono esposti domestici, 2034 hanno subito un´esposizione ambientale e 2 debbono la loro malattia ad un hobby. Il quadro è stato evidenziato nel corso della "Iv Conferenza regionale sull´amianto in Friuli Venezia Giulia", organizzata a Trieste per "prendere atto di ciò che la Regione ha realizzato nell´ultimo biennio attraverso la Commissione amianto e raccogliere le proposte per migliorare la nostra azione" ha detto l´assessore alla Salute, Integrazione sociosanitaria e Politiche sociali Vladimir Kosic, intervenuto assieme al collega all´Ambiente e Lavori pubblici Elio De Anna. Kosic, che ha portato il saluto del presidente della Regione Renzo Tondo e ricordato il suo impegno con il varo della legge 22/01, "un esempio di come questi temi vadano affrontati attraverso alleanze terapeutiche e progetti", ha sottolineato l´opportunità di riconoscere i diritti degli esposti e di un approccio multidimensionale della persona e dell´ambiente nell´attuazione delle sinergie tra le direzioni alla Salute, all´Ambiente e al Lavoro per lasciare un futuro migliore alle nuove generazioni. Un futuro in cui "sia possibile sanare e non stoccare" ha detto De Anna, sottolineando l´importanza di "bonificare le aree ed impedire ulteriori contaminazioni" e confermando che, nell´ambito della predisposizione del Piano per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, verrà fatto anche un piano stralcio per l´amianto. Secondo De Anna, inoltre, è indispensabile l´avvio di una campagna di informazione sulle sofferenze dei malati e sulle tematiche ambientali, che vanno approfondite definendo con il Ministero i programmi innovativi da attuare in Friuli Venezia Giulia per affrontare anche questo problema. La conferenza è stata aperta e conclusa dal presidente della Commissione regionale sull´amianto, Mauro Melato, che ne ha sottolineato l´impegno attraverso il concreto rapporto instaurato con le Unità Operative Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (Uopsal) per monitorare il programma di sorveglianza sanitaria e il contributo dato dalla Commissione alla ricerca con i tre i progetti finanziati dalla Regione nel 2009. Attualmente la discarica di Porcia, pluricertificata e in grado di contenere 100 mila metri cubi di amianto (quello già raccolto ammonta a 5 mila metri cubi), rappresenta l´unico riferimento concreto per la soluzione di un problema che coinvolge tutto il territorio regionale. Ad esempio, sul greto del Cellina sono 430 gli accumuli di rifiuti contenenti amianto e, nel periodo 2008-09, sono stati 67 i siti in cui sono stati individuati cumuli di qualche metro cubo di rifiuti ed amianto. Grigio Mattassi, direttore tecnico dell´Arpa, ha ricordato che nel 2006 erano state individuate 752 strutture contenenti amianto (per oltre 1 milione di metri quadri) e altrettante ne sono state rilevate nel 2007. Inoltre, dal 2004, sono state raccolte 4-5 mila tonnellate di rifiuti contenenti asbesto e provenienti, per il 95 per cento, dal mondo delle costruzioni. Un mondo scarsamente rappresentato nel registro esposti che la Commissione intende però raggiungere attraverso il coinvolgimento dei medici di medicina generale. La Commissione si propone inoltre di incentivare le politiche di smaltimento a favore dei privati (sull´esempio di quanto è stato fatto dalle Province di Trieste e Gorizia), il monitoraggio del Cellina, dell´ex Raffineria Aquila a Trieste, dell´ex Cotonificio di Piedimonte e dell´ex caserma di Cormons e l´acquisizione dall´Arpa della documentazione sul censimento dell´amianto. Altri obiettivi sono il monitoraggio della discarica di Porcia, l´applicazione, in prospettiva, delle tecnologie per l´inertizzazione dell´asbesto e la creazione di un gruppo di esperti per individuare le migliori disponibilità scientifiche di diagnosi precoce. La costituzione di banche dati e la possibilità di metterle a confronto per ricostruire storie professionali, quadri clinici e situazioni ambientali e lavorative, è una necessità da più parti evidenziata nel corso della Iv Conferenza regionale sull´Amianto per favorire sia la prevenzione che la tutela dei lavoratori. Tra gli altri hanno sottolineato questa necessità i procuratori capo della Procura di Gorizia, Caterina Ajello, che sta predisponendo una banca dati contenente oltre mille testimonianze di lavoratori, e della Procura di Trieste, Michele Costa. Per superare le difficoltà indotte dalla differenziazione delle banche dati esistenti, l´assessore regionale alla Salute, Vladimir Kosic, intende quindi avviare un Tavolo di lavoro che consenta di valutare lo stato dell´arte dell´archiviazione informatica delle informazioni, la possibilità d´implementazione di questo patrimonio e la soluzione degli impedimenti connessi alla tutela della privacy. A sua volta l´assessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen, sottolineando l´importanza di instaurare sul tema una coordinamento inter-assessorati (Ambiente, Salute, Formazione, Lavoro) a titolarità della Salute, propone la realizzazione del database per il confronto dei dati relativi alle aziende e ai lavoratori che, già nel 2007, aveva coinvolto le Uopsal (le Unità operative di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro), l´Unità clinica di Medicina del lavoro, l´Inail, l´Inps, la Procura della Repubblica, la direzione provinciale del Lavoro, l´Ipsema e la Commissione regionale Amianto con il coordinamento dell´Agenzia regionale del Lavoro. "Il database può rappresentare lo strumento comune per attuare i percorsi integrati di prevenzione, informazione e formazione e una fonte accessibile per la tutela dei diritti del lavoratori", spiega l´assessore Rosolen, ricordando che, dalla sinergia tra le direzioni regionali competenti, possono derivare bandi universitari per l´approfondimento del tema delle malattie derivanti dall´esposizione all´asbesto e la ricerca scientifica". Sottolineando la frammentazione dei settori interessati, Alessia Rosolen ricorda di aver illustrato al ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, l´opportunità di accertare l´esposizione all´amianto dei lavoratori marittimi attraverso la presentazione del foglio matricolare invece che mediante il curriculum professionale prodotto dal datore di lavoro, documento spesso impossibile da ottenere a causa dell´atipicità del lavoro marittimo. Qualora la proposta dell´assessore fosse accolta, il riconoscimento del beneficio previdenziale per l´esposizione all´amianto verrebbe garantito a oltre 700 lavoratori marittimi del Friuli Venezia Giulia attraverso la "presunzione del rischio". . |
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GOVERNO SBLOCCA 80 MLN PER SANITÀ CAMPANA |
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Napoli, 11 febbraio 2010 - "Il consiglio dei ministri ha approvato il trasferimento al servizio sanitario regionale di oltre 80 milioni di euro". In questo modo l´assessore regionale alla Sanità Mario Santangelo annuncia la decisione del Cdm di avviare lo sblocco delle risorse spettanti alla Campania. "Si tratta - continua Santangelo - della prima tranche dei fondi su cui la Regione aveva avviato una contestazione formale in quanto, finora, non erano mai stati versati. Il trasferimento è importante perché dimostra che la Regione, in collaborazione con la struttura commissariale, sta facendo fino in fondo la propria parte per rientrare dal deficit e per riqualificare l´intero comparto. Continuiamo a lavorare con questo spirito, attraverso il giusto rapporto istituzionale tra governo e Regione e, soprattutto in questo periodo, tenendo la Sanità al di fuori delle strumentalizzazioni politiche" conclude Santangelo. . |
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ORDINE DEGLI PSICOLOGI DELLA LOMBARDIA: MAURO GRIMOLDI NUOVO PRESIDENTE |
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Milano, 11 Febbraio 2010 – Mauro Grimoldi è il nuovo presidente dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia, in sostituzione dell’uscente Enrico Molinari. Il vice-presidente è Alessandro Spano, mentre Carlotta Longhi è segretario e Roberto Bonanomi tesoriere. Il nuovo vertice è stato nominato in seguito alle elezioni che si sono tenute il 9, 10 e 11 gennaio 2010 presso la sede di Corso Buenos Aires 75 a Milano per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia per il quadriennio 2010-2014. Tra i 15 consiglieri eletti, 11 hanno meno di 42 anni e 9 appartengono alla lista presentata dal gruppo di “Altrapsicologia”, mentre i rimanenti 6 appartengono alla “lista Molinari”. Il neo-presidente, Mauro Grimoldi, sottolinea che “alle elezioni per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia hanno partecipato pochi aventi diritto, pari a circa il 20% sul totale di oltre 12. 100 iscritti, ma il voto ha comunque dimostrato quanto sia potente il desiderio di rinnovamento della categoria in un momento di particolare crisi occupazionale della nostra professione. Gli eletti sono infatti, per la maggior parte, giovani sotto i 40 anni e liberi professionisti. Uno dei grandi temi che svilupperemo è perciò il diffuso bisogno di Psicologia nella Società, che andrà affrontato con un deciso riposizionamento per cambiare l’immagine dello psicologo e renderlo più vicino alle necessità dei cittadini. Un altro importante impegno, fra i numerosi che affronteremo, sarà quello di tutelare al massimo lo psicologo dalle invasioni del proprio specifico professionale, agendo attivamente contro le anomalie, l´illegalità e l´abusivismo”. Mauro Grimoldi, 40 anni, è psicologo e giornalista pubblicista. E´ coordinatore responsabile dei servizi psicologici destinati al Tribunale Penale per i Minorenni di Brescia. Si occupa come clinico e formatore di temi riguardanti la criminalità minorile e il disagio adolescenziale. E´ responsabile scientifico dell’Associazione Alice Onlus e presidente della Cooperativa Sociale Il Bosco Incantato. Ha collaborato con l´Istituto Minotauro, con il Gruppo Fraternità e con le cattedre di Psicologia Dinamica e Psicodinamica delle Relazioni Familiari per la Facoltà di Psicologia di Milano-bicocca. Ha pubblicato per l’editore Feltrinelli “Adolescenze Estreme. I perchè dei ragazzi che uccidono”, giunto alla terza edizione. Suo anche “Prima del Digiuno” (F. Angeli, 2000) e diversi contributi sulla trasgressione giovanile. È stato ospite come esperto di trasmissioni radiofoniche e televisive. È infine impegnato nella tutela della qualità del lavoro psicologico insieme al gruppo Altrapsicologia. . |
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ASM BASILICATA: COMBATTERE I DISTURBI ALIMENTARI CON LO YOGA |
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Matera, 11 febbraio 2010 - Anche lo yoga per combattere i disturbi del comportamento alimentare. L’impiego della disciplina è stato disposto dal Servizio per i disturbi della condotta alimentare- Dipartimento di salute mentale dell’Azienda sanitaria di Matera. Il percorso, della durata di 8 settimane, prevede incontri ogni martedì pomeriggio dalle 16 alle 17, presso la saletta riunioni del Servizio Dca dell’Ospedale “Madonna delle Grazie’’ di Matera. L’insegnamento della disciplina è curato dall’insegnante Monica De Lucia, che ha conseguito la specializzazione presso la scuola triennale ‘’yogica’’ di Milano. E’ quanto comunica l’Asm. L’iniziativa rientra nel percorso psicoterapeutico di gruppo per le pazienti affette da obesità psicogena - Binge Eating Disorder. “Si è considerato, infatti, il noto legame tra emozioni e condotte binge eating - ha detto la dottoressa Giovanna Di Pede, responsabile del Servizio disturbi della condotta alimentare della Asm – ed è importante eliminare i comportamenti di regolazione emozionale disfunzionali che interferiscono con la qualità della vita insegnare le abilità funzionali per regolare le proprie emozioni e le abilità di consapevolezza applicata al corpo e al cibo”. . |
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ALLARME ARTRITE REUMATOIDE: IL 75% NON SA DI ESSERE MALATO “NASCE IN PUGLIA IL PRIMO SISTEMA DI ASSISTENZA E CURA IN RETE” |
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Bari, 11 febbraio 2010 – Tre persone con artrite reumatoide su quattro non sanno di essere malate, con la conseguenza che non seguono alcun trattamento. Una sottovalutazione che desta preoccupazione perché è una malattia fortemente invalidante che colpisce in particolare le articolazioni delle mani e dei piedi e impedisce di compiere i gesti più semplici, come camminare, sollevare una bottiglia o un bicchiere d’acqua o comporre un numero di telefono. In Italia sono 300. 000 le persone colpite, 20. 000 circa in Puglia. A Bari (Sheraton Nicolaus Hotel) giovedì 11 febbraio, dalle 8. 30 alle 17. 30, si svolgerà un incontro su “Il Governo clinico in Reumatologia”, rivolto ai medici specialisti, agli specialisti in organizzazione sanitaria e ai rappresentanti delle Istituzioni. “La Puglia – spiega Giovanni Lapadula, professore ordinario di Reumatologia all’Università di Bari – è stata la prima Regione in Italia che ha approvato e applicato un protocollo diagnostico sull’artrite reumatoide. Vogliamo ora realizzare sul nostro territorio la messa in rete della assistenza specialistica con le strutture organizzative esistenti, coinvolgendo i distretti e i dipartimenti di cure primarie e armonizzando il lavoro delle diverse figure coinvolte, specialisti, medici di famiglia, infermieri e associazioni dei pazienti. È fondamentale che ogni malato venga trattato con gli stessi criteri diagnostici e terapeutici perché così possiamo garantire i più alti livelli di assistenza. Nascerà al più presto, ci auguriamo col sostegno indispensabile delle Istituzioni”. Nelle fasi iniziali la malattia non si presenta con i caratteri di gravità che invece può manifestare successivamente, se non trattata in tempo. “Il paziente – continua il prof. Lapadula – riferisce dolori che possono sembrare banali, ma è proprio questo il momento in cui si deve intervenire per stroncare la malattia sul nascere. Se non riconosciuta in tempo, il rischio di sviluppare un danno strutturale permanente in futuro è elevatissimo. È quindi essenziale sollecitare la sensibilità dei medici di famiglia, che possono riconoscere i primi sintomi e indirizzare i pazienti dagli specialisti per iniziare una terapia. Oggi sono infatti disponibili trattamenti in grado di controllare la malattia nella sua progressione invalidante”. La parola d’ordine è quindi avvicinarsi sempre più ai cittadini. In Puglia, a partire da febbraio, partirà la campagna di comunicazione “In difesa di Noi”: nelle Asl e negli studi dei medici di famiglia verranno affissi poster e verrà distribuito un fumetto informativo che con linguaggio semplice e diretto spiega sintomi e trattamento della malattia. “L’artrite reumatoide – conclude il prof. Lapadula – è una patologia tipicamente femminile: colpisce in particolare donne in età fertile, tra i 35 e i 40 anni, quindi con evidenti ripercussioni anche sulle capacità lavorative. Per questo il materiale divulgativo verrà distribuito anche nei saloni di bellezza e nei locali dei parrucchieri, luoghi in cui è possibile raggiungere il maggior numero di persone”. All’evento centrale dell’11 febbraio, che si struttura come una sorta di tavola rotonda sulle problematiche nell’assistenza al paziente socialmente fragile perché colpito da una malattia cronica, seguiranno altri quattro incontri periferici rivolti in particolare ai medici di famiglia ed agli infermieri ospedalieri (il 17 febbraio a Lecce interesserà le province di Brindisi e Lecce, il 23 febbraio a Taranto, il 4 marzo, a Foggia, interesserà le province Bat e Foggia e l’11 marzo gli eventi itineranti si concluderanno a Bari). Il ciclo di incontri è organizzato dall’Agenzia Regionale Sanitaria della Regione Puglia, dalla Cattedra di Reumatologia dell’Università di Bari e dall’Associazione Pugliese Malati Reumatici Onlus (A. P. Ma. R. ). . |
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TRIESTE: EMOZIONI-BENESSERE-CREATIVITÀ ALL’EVENTO COLLEGATA UNA MOSTRA ALLA STAZIONE ROGERS |
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Trieste, 11 febbraio 2010 - Con il convegno Emozioni benessere creatività, in programma al Teatrino di San Giovanni il 18 e 19 febbraio, prende avvio un progetto della Provincia di Trieste, realizzato in partenariato con la Facoltà di Psicologia dell’Università di Trieste, la Sissa e l’Azienda Servizi sanitari n. 1 triestina, che intende promuovere l’informazione sui danni derivanti dal consumo di sostanze psicoattive, legali e illecite, e offrire un’opportunità di formazione e di crescita personale ai giovani e una occasione di confronto e approfondimento per coloro che direttamente o indirettamente si occupano delle giovani generazioni: dagli insegnanti ai genitori, dagli educatori agli amministratori e ai responsabili delle Scuole e dei Centri di aggregazione giovanile pubblici e privati. Il tema delle emozioni, filo conduttore dell’iniziativa, sarà sviluppato nel Convengo anche con due interventi magistrali tenuti da autorevoli studiosi come il medico Alberto Pellai, dell’Università degli Studi di Milano e il neurobiologo Alberto Oliverio, dell’Università La Sapienza di Roma. Seguiranno interventi di docenti della Facoltà di Psicologia dell’Università di Trieste, della Sissa, dell’Azienda Servizi Sanitari e di esperti del Mini-mu. I progetto si prefigge di esplorare il tema delle emozioni non solo in relazione alla dipendenza da sostanze, ma sotto il profilo della loro valenza positiva, nell’ambito dei rapporti affettivi e di amore nell’adolescenza, del controllo dei propri comportamenti e dell’esperienza artistica. Dopo il convengo il percorso proseguirà nelle scuole e nei centri di aggregazione giovanile attraverso specifici workshop. Collegata al convegno è la mostra Psicoattivo, che sarà allestita alla Stazione Rogers di Riva Grumula, 14 e verrà inaugurata il 18 febbraio alle ore 11. La mostra, che resterà aperta fino al 18 aprile è un allestimento multimediale che promuove la prevenzione del consumo delle sostanze psicoattive, ideato e realizzato da Stefano Canali, docente della Sissa, autore di numerose pubblicazioni sul tema. . |
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LA MOSTRA ANDREW SCHOULTZ CRISIS MILANO DALL’11 MARZO AL 17 APRILE 2010 |
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Milano, 11 febbraio 2010 - Dall’ 11 marzo al 17 aprile 2010, la Jerome Zodo Contemporary di Milano (via Lambro 7) ospiterà una personale dell’artista statunitense Andrew Schoultz (Milwaukee, 1975), dal titolo Crisis. L’esposizione presenterà un grande ambiente, appositamente creato per lo spazio milanese, composto da dodici opere di grandi dimensioni che, sulla base del tipico linguaggio che fonda tra loro l’energia della street art, i riferimenti alla storia dell’arte e un’incisiva critica politica, vedrà interagire tra loro pittura, scultura e installazione. Andrew Schoultz – vive e lavora a San Francisco – è noto per i suoi iperdettagliati murali esterni e per i lavori su tela, tavola, carta, nonché per le grandi installazioni scultoree. Le tipiche immagini che appartengono alla sua cifra espressiva – cavalli in battaglia, cataste di legname, ponti spezzati, figure in atto di essere soggiogate, alberi legati con banconote, iscrizioni arabe e portali ardenti – sono spesso coperte da un energico vortice di linee, punti e collages, che creano sul dipinto una sorta di ragnatela. L’ambiente creato all’interno della Jerome Zodo Contemporary consiste in un cumulo di strutture simili a pali telefonici che sembrano fatte crollare e sparse per la stanza. Se l’opera offre un immediato riferimento al crollo dei sistemi di telecomunicazione, alla luce dei recenti avvenimenti di Haiti, l’installazione costituisce una visione, ancora più potente, del disastro naturale e politico. Nello spirito dell’urgenza di questi temi, Schoultz impiega molte forme e stili artistici – fra cui i graffiti, la cartografia medioevale, la pittura miniaturistica indiana e antichi intagli nel legno – e assembla una notevole varietà di elementi codificati nel suo lavoro. I grandi dipinti recano frammenti di vere banconote, certificati azionari annullati, antiche carte e acqueforti, nonché frammenti ritagliati dal suo stesso lavoro. Accompagna la mostra un catalogo con testo di Glen Helfand. La mostra di Andrew Schoultz s’inserisce a pieno titolo nel progetto curatoriale, firmato da Jerome Zodo e che ha guidato le linee critiche della collettiva (Ex)communicate, aperta fino al 27 febbraio, con la quale si sono inaugurati i nuovi spazi della Jerome Zodo Contemporary. Per questa occasione Jerome Zodo aveva selezionato artisti che condividevano la medesima filosofia della galleria, ovvero restituire un ruolo centrale al fruitore dell’opera d’arte e rappresentava un’anteprima della programmazione futura della galleria, che vedrà alternarsi nei mesi a venire ciascuno degli artisti che parteciparono a quella iniziativa. Andrew Schoultz è stato protagonista di molte mostre in musei e gallerie, nonché in siti nazionali e internazionali, tra cui il Mama, Rotterdam, Olanda; Roberts & Tilton, Los Angeles, California; Marx & Zavaterro, San Francisco, California; Morgan Lehman Gallery, New York; V1 Gallery, Copenhagen, Danimarca; European Kunsthalle e Linn Luhn, Colonia, Germania; e la House of Campari, Los Angeles, California. Schoultz ha presentato due grandi lavori in (Ex)comunicate, la mostra inaugurale della Jerome Zodo Contemporary, che ha aperto a gennaio, e lo si vedrà presto in un’esposizione al Warhol Museum di Pittsburgh. Testi su Schoultz sono apparsi su Whitewall, The Los Angeles Times, La Weekly, San Francisco Bay Guardian, Juxtapoz, Arrow, Alarm, Sf Weekly, The San Francisco Chronicle, Playboy, oltre che su numerose altre pubblicazioni. Una monografia del suo lavoro, Ulysses: Departures, Journeys & Returns: The Artwork of Andrew Schoultz, è stata pubblicata nel 2007. . |
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LOMBARDIA/CANADA. LE OLIMPIADI DI VANCOUVER AL PIRELLI |
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Milano, 11 febbraio 2010 - Suggestiva cornice del Belvedere del Palazzo della Regione e cocktail con un centinaio di ospiti tra sportivi, autorità, giornalisti e imprenditori per la presentazione, voluta dall´ambasciata canadese, dei Xxi Giochi olimpici invernali che si apriranno a Vancouver, in Canada, venerdì 12. Brindisi augurale al 31mo piano del Palazzo Pirelli tra il presidente di Regione Lombardia, Roberto Formigoni, e l´ambasciatore canadese James Arthur Fox. "Il ponte tra Regione Lombardia e Canada - ha detto Formigoni - è ormai consolidato e riguarda il mondo dell´imprenditoria, che ho accompagnato in maggio in una missione istituzionale che ha permesso ai canadesi di conoscere il nostro sistema commerciale e produttivo. Dalla missione è scaturita un´intesa con la Provincia dell´Ontario cui è seguito un protocollo di collaborazione con quella del Quebec". Le Olimpiadi sono un grande evento sportivo. Vancouver ospiterà i Giochi olimpici dal 12 al 28 febbraio e, dal 12 al 21 marzo, quelli Paralimpici. "Saremo tutti davanti al televisore - ha detto Formigoni - a seguire le gare che, nelle 15 discipline previste, andranno ad assegnare le 86 medaglie in palio. Dei circa 2500 atleti in rappresentanza di 80 paesi, saranno 109 a portare in alto i colori dell´Italia: tra loro la rappresentanza lombarda è composta da 21 atleti, con una particolare presenza nella disciplina dello short track che vede proprio a Bormio uno degli impianti più all´avanguardia d´Europa". "Regione Lombardia è una realtà fortemente vocata allo sport - ha spiegato il presidente - come dimostrano il Campionato del mondo di sci alpino di Bormio del 2005, i Mondiali di short track a Milano del 2007, gli Europei di ginnastica e di badminton di Milano e i Mondiali di pugilato nel 2009. Altri eventi sportivi sono alle porte come i Mondiali di short track a squadre a Bormio il 27 e 28 marzo, i Mondiali di canoa all´Idroscalo dall´1 al 5 settembre e i Campionati del mondo di pallavolo che vivranno a Milano, dal 19 settembre all´1 ottobre la prima e seconda fase. Il 2011 ci consentirà di ritrovarci ancora sulla neve con la Coppa del mondo di fondo che sarà ospitata da Milano dal 14 al 16 gennaio". "Anche Regione Lombardia - ha aggiunto Formigoni - sarà presente ai Giochi olimpici invernali di Vancouver nell´ambito del progetto ´Casa Italia´ che rappresenterà il simbolo del Made in Italy, un´immagine integrata di sport, cultura e arte italiani". "Sarà proprio grazie a Casa Italia dove avremo uno spazio dedicato - ha concluso il presidente Formigoni - che Regione Lombardia potrà farsi conoscere e promuovere le proprie ricchezze turistiche, sportive ed enogastronomiche. Sono altresì convinto che i Giochi olimpici, per il clima di pace che li caratterizza, potranno anche essere l´occasione per le nostre imprese per consolidare la loro presenza in Canada e sviluppare nuove opportunità di business". . |
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