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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 21 Aprile 2010 |
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EUROPEANA, UNA BIBLIOTECA DI ALESSANDRIA VIRTUALE |
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Bruxelles, 21 aprile 2010 - Sapevi che puoi consultare libri, immagini, giornali, cartoline, mappe, capolavori provenienti da tutta Europa in un semplice click? La biblioteca online www.Europeana.eu è un grande progetto, ma c´è qualche ostacolo alla sua realizzazione. Ne ha discusso la commissione Cultura stamattina. Lanciata il 20 novembre 2008, Europeana è la più grande collezione di opere letterarie, documenti, giornali, immagini, video...Provenienti da biblioteche, musei, librerie online e istituti culturali di tutta Europa. Accessibile per tutti in un solo click, ha il merito incalcolabile di preservare il patrimonio culturale europeo per le generazioni future. 4,6 milioni di documenti - Ma come tutti i progetti più ambiziosi, anche Europeana incontra qualche difficoltà. I Paesi dell´Ue che dovrebbero digitalizzare e condividere il loro patrimonio culturale vanno a rilento: "è preoccupante che solo il 5% di tutti i libri europei online sono su Europeana", ha avvertito la Commissione europea. L´italia, nonostante la sua ricchezza culturale, non si distingue per zelo nella condivisione delle opere: solo l´1,2% del contenuto della libreria digitale proviene dal Bel Paese. A nove mesi dal lancio dell´iniziativa, il sito raccoglie 4,6 milioni di documenti. Molti, ma nemmeno la metà dell´obiettivo prefissato per il 2010: 10 milioni di opere online. Consultazione aperta - Per questo la Commissione europea ha lanciato una consultazione pubblica, che dura fino al 15 novembre e che intende risolvere in primis il problema del copyright: il patchwork di 27 sistemi nazionali diversi non aiuta lo sviluppo di Europeana. Possono partecipare le biblioteche, gli editori, gli autori, le società di It, le organizzazioni di consumatori e chiunque sia interessato al soggetto. Anche il Parlamento dirà la sua, e oggi ha tenuto il primo scambio di opinioni. ´Il giusto riconoscimento agli autori´ - La verde tedesca Helga Trüpel sarà responsabile di scrivere il rapporto del Parlamento su Europeana: "Dobbiamo trovare il modo di incoraggiare gli Stati membri a investire di più sulla digitalizzazione. E dobbiamo tutelare i diritti degli autori. Il mio grande obiettivo è trovare un equilibrio fra la possibilità di mettere le opere a disposizione di tutti e attribuire il giusto riconoscimento agli autori. Google ha scannerizzato un sacco di libri protetti da copyright e li ha messi online, ma poi molti autori l´hanno citato in giudizio. Noi dobbiamo evitarlo." ´Difendere il progetto pubblico´ - "Forse Europeana non sarà mai ricca come Google Books, perché non sarà mai finanziata con la pubblicità - continua la Trüpel - "ma dal punto di vista politico per noi è importantissimo mostrare che esiste un´altra possibilità: il finanziamento pubblico. Se vogliamo difendere il nostro modello di Europa sociale e la nostra diversità culturale, Europeana è indispensabile". |
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“ASPETTANDO CANNES”. DAL 22 APRILE A MILANO IL FESTIVAL DEL CINEMA FRANCESE |
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Milano, 21 aprile 2010 - Dal 22 al 28 aprile si terrà a Milano la prima edizione di “Aspettando Cannes”, il festival decinema francese promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune e dal Centre culturel français. Oltre 15 film verranno proiettati in versione originale con sottotitoli. Quattro i protagonisti al centro della programmazione: Christophe Honoré, Valeria Bruni-tedeschi, Louis Garrel, che saranno presenti in numerose occasioni, e Hyppolite Girardot. “La ripresa di una finzione può essere più vera della ripresa della realtà. Con queste parole rispondeva Claude Chabrol alla domanda sul ruolo della regista e del narratore – ha ricordato l’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory -. E con questo gioco di parole si potrebbe rispondere anche a un interrogativo più radicale sul senso del racconto, sul bisogno di storie, sulla necessità di ricorrere a immagini e metafore per investigare e comprendere il nostro presente. La cultura francese si è sempre riconosciuta attorno a due prospettive: l’esprit de finesse e l’esprit de géométrie e il cinema è riuscito a tenere insieme tali dimensioni. In particolare, in una stagione in cui, dopo la rivoluzione della Nouvelle Vague, il cinema francese conosce ora una fase di grande fermento e di desiderio di ricerca e passione per l’uomo e le sue umane ‘troppo umane’ contraddizioni”. Per quanto riguarda il cinema francese, il primo decennio del nuovo secolo presenta alcune caratteristiche specifiche. In primo luogo, il fenomeno degli attori che passano alla regia, arrivando a dirigere se stessi. In secondo luogo, sono le donne ad accedere sempre più alla regia. Valeria Bruni Tedeschi incarna bene le due tendenze. Il cinema francese conosce attualmente una fase di rinnovamento. Alcuni registi sono riusciti a imporsi partendo da posizioni originali. Come Christophe Honoré che ha sviluppato una forte identità stilistica fissata su alcune figure, come l’attore Louis Garrel, protagonista di tanti suoi film. Attore emblematico del cinema francese, dal film Un monde sans pitié che lo ha reso celebre, Hyppolite Girardot è anch’egli passato dietro la macchina da presa per realizzare, assieme a Nobuhiro Suwa, un dramma intimistico e familiare, Yuki e Nina (2009). La rassegna prevede altri sei film che ripercorreranno la sua brillante carriera. |
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CAPRI ART FILM FESTIVAL 2010, ECCO I FINALISTI DEL CONCORSO DI CORTOMETRAGGI “CORTO IN CAPRI” NEL CORSO DELLA TRE GIORNI SARANNO PREMIATI TRA GLI ALTRI ANCHE GLI ATTORI GIAMPAOLO MORELLI E FILIPPO NIGRO. |
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Capri, 21 aprile 2010 - C’è grande attesa sull’isola azzurra per il Capri Art Film Festival, la kermesse di cinema, teatro e musica giunta alla quarta edizione, che aprirà i battenti giovedì sera 22 Aprile, con un’anteprima di Simone Cristicchi e chiuderà il 24 Aprile con il grande show di Dario Vergassola. L’evento che animerà le mattinate capresi è, anche per quest’anno, rappresentato da “Corto in Capri”, il concorso di cortometraggi sul tema della diversità, riservato ai dieci giovani registi under 30 che si sono qualificati per la finalissima caprese. Tanti i temi trattati nei corti finalisti: dalla diversità di Religione, all’incomunicabilità, dalla disabilità al dramma della guerra. Ad assegnare i premi di miglior corto, miglior regia e miglior sceneggiatura sarà la giuria tecnica composta anche quest’anno da nomi noti del mondo della cultura, del giornalismo e dello spettacolo: dal critico cinematografico Valerio Caprara al responsabile Ansa Napoli Mario Zaccaria, dalle attrice Elena Bouryka e Irene Ferri agli attori Fausto Paradivino e Primo Reggiani. Il premio Capri Press, assegnato nelle passate edizioni all’attrice Alessandra Mastronardi e all’attore Enrico Silvestrin, che rappresenta un riconoscimento alle libertà individuali, d´espressione e d´opinione sarà consegnato quest’anno all’attore Filippo Nigro. A premiare sarà la direttrice dell´ agenzia stampa Anna Maria Boniello . Il premio Città di Capri sarà invece assegnato al celebre attore Giampaolo Morelli, protagonista della serie tv “L’ispettore Coliandro”. La manifestazione è organizzata anche quest’anno con il contributo dell’Ept di Napoli e del Comune di Capri, in collaborazione con Ferrarelle, Porto Turistico di Capri e concessionaria Mini Net Napoli del gruppo Pelli. Queste le sinossi dei corti finalisti: Rec stop & play (Emanuele Pisano) - Il bisogno di comunicare muove i fili di tre storie che s’intrecciano. Una detenuta in regime di semilibertà cede all’originale corteggiamento di un cliente della lavanderia in cui lavora. Un uomo si prende cura del figlio ventenne in stato vegetativo. Entrambe le vicende forniscono ad un giardiniere lo spunto per elaborare uno stratagemma che soddisfi un’innata e indispensabile esigenza di comunicazione. Xie-zy (Giuseppe Marco Albano) - Un uomo ed un bambino, provenienti da culture troppo lontane fra loro, s´incontrano per sbaglio. Tra timore e diffidenza, si ritroveranno legati l´uno all´altro da un "doppio nodo”. Salim (Tommaso Landucci) - Il cortometraggio cerca di attualizzare l’antico diritto di asilo delle dhiese medioevali appoggiandosi al tema dell’integrazione culturale. La storia racconta di un ragazzo musulmano di nome Salim costretto a compiere piccoli furti per sopravvivere. Per sfuggire ad una cattura, si nasconde in una chiesa. Spaventato, resta troppo tempo all’interno dell’edificio rimanendovi chiuso dentro. Salim troverà asilo decontestualizzando completamente alcuni elementi simbolici della tradizione cristiana. Morte di una vecchia in una notte di mezza estate (Andrea Lo Coco) - Claudio e Twinkie, uno ciccione, l’altro nano, scambiano uno stradario per uno stregario. Solo che uno stradario è uno scritto che contiene un elenco delle persone e delle strade di un paese, mentre uno stregario è la lista delle streghe che vivono in ogni cittadina. Disabili (Angelo Cretella) - Non c’è un posto libero per la sua bmw giallo oro, allora Marco decide di parcheggiare nello spazio riservato ai disabili. Mentre fa la spesa incontra Lisa che è molto bella e ha bisogno di un passaggio. È un guaio perché lei apostrofa come "stronzo" chi ha parcheggiato senza permesso sulle strisce gialle. Per giustificarsi serve un disabile: per fortuna nei paragi c’è Gianni che non perderà l’occasione di aiutare Marco e di fargliela pagare con l’aiuto di Burro, un cane molto carino, molto vivace e molto sporco. Il caffè (Viviana Scoppa) - Un uomo sui 60 anni, si ritrova alcolizzato dopo la perdita della moglie. L´alcol gli provoca la sindrome di Korsakoff (è provocata dall´alcolismo), ossia si sostituiscono i vuoti di memoria con illusioni create dall´immaginazione, inconsapevolmente. Così un sogno ricorrente diventa la realtà che l´accompagna ogni mattina: la moglie che gli prepara il caffè. È convinto che la moglie sia ancora viva, che in quella casa esista ancora, vivendo così ogni giorno in bilico tra sogno e realtà. Sofia (Carlo Sironi) - Clara e Sofia sono due sorelle. Clara è nella difficile età di passaggio fra l’infanzia e l’adolescenza. Sofia è una bambina autistica. Clara è divisa fra l’affetto per la sorella e la sua diversità. Due mondi differenti a confronto. Così vicini ma che non si toccheranno mai. Hertz (Giovanni Sinopoli) - L´ambiente presenta dei suoni e dei rumori che difficilmente possono essere percepiti dall´orecchio umano. "Hertz" è la storia di Valentina, una violoncellista smarrita all´interno di un labirinto senza via d´uscita, il labirinto delle distorsioni uditive. Per evadere, Valentina perderà la ragione per scagliarsi violentemente nella distruzione del suo appartamento. Il battito del cuore e il respiro saranno per lei percepiti come esterni a se stessa, l´"essere" si sintetizzerà nel solo pensiero. Un film sperimentale poiché enfatizza le frequenze originate dall´ambiente circostante, cercando di riprodurre una "ipersensibilità dell´udito". Anima incompresa (Erika Fiscella) - “Anima Incompresa” nasce dall’idea di entrare nel mondo dei non-udenti, dove tutto ruota intorno al fenomeno dell’emarginazione. In un susseguirsi di immagini che descrivono stati d’animo e vissuti di solitudine, fa riflettere sulla dimensione sociale della “diversità” esasperata dai pregiudizi e dalla cieca indifferenza che determinano l’esclusione dell´individuo. Il corto lancia il messaggio che il superamento del “vero” handicap si possa ottenere solo attraverso un cambiamento culturale. Il mio ultimo giorni di guerra (Matteo Tondini) - In una strada di collina, nella Romagna della seconda guerra mondiale, un giovane contadino (Andrea Vasumi) si trova improvvisamente a contatto con due soldati tedeschi e due americani. Tutto lascia pensare ad un conflitto a fuoco, e il giovane si sente perduto, ma l´arrivo di un aereo civetta spinge tutti a nascondersi nell´erba. Da quel momento il contadino cercherà di salvarsi la vita... Passati gli anni quello stesso contadino (Ivano Marescotti) racconterà così al nipote il suo primo e ultimo giorno di guerra, nascondendo però una dolorosa verità. Www.capriartfilmfestival.com/ |
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BOLZANO: UN LIBRO TI ASPETTA IN BIBLIOTECA PER LA GIORNATA MONDIALE DEL LIBRO |
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Bolzano, 21 aprile 2010 - Venerdì 23 aprile ricorre la Giornata mondiale del libro 2010; il vicepresidente della Provincia e assessore alla scuola e cultura italiana invita i cittadini ad andare in una delle biblioteche pubbliche altoatesine per prendere in prestito un libro. Riceveranno, infatti, un libro nuovo in omaggio. Evento dedicato a Herta Müller, Premio Nobel per la letteratura 2009. L´edizione 2010 della Giornata mondiale del libro indetta dall´Unesco, che ricorre venerdì 23 aprile, è incentrata sul tema "libro quale avvicinamento e dialogo fra culture. In concomitanza con la ricorrenza agli utenti delle biblioteche pubbliche altoatesine che prenderanno in prestito un libro è riservata quale gradita sorpresa l´omaggio di un libro nuovo. Per il vicepresidente della Provincia e assessore alla scuola e cultura italiana, Christian Tommasini, si tratta di un’iniziativa che mira a stimolare l´interesse per la lettura e per i libri, intesi quali mezzi per ampliare la propria conoscenza e di avvicinamento alle altre culture. La manifestazione, che reca il titolo "Un libro ti aspetta", prevede altresì un evento pubblico dedicato alla scrittrice Herta Müller, vincitrice del Premio Nobel per la letteratura 2009, in programma sempre venerdì 23 aprile 2010, alle ore 20.00 presso la Sala "Don Bosco" dell´Istituto Rainerum, in via Carducci 7 a Bolzano, corredato da una performance teatrale dell´attrice Monica Trettel. Sono previsti gli interventi di Paola Bozzi, docente di cultura tedesca presso l´Università di Milano, di Alessandra Henke, traduttrice in italiano del romanzo di Herta Müller "Il paese delle prugne verdi", e di Gabriella Lepre, giornalista di Radiorai, che riporterà impressioni e ricordi dell´intervista da lei condotta con l´autrice. Herta Müller, rumena di lingua tedesca, costituisce un esempio di come la letteratura possa diventare il veicolo privilegiato per diffondere i valori di libertà, di democrazia, di difesa della dignità e dei diritti della persona. Nel volume "Il paese delle prugne verdi" l´autrice descrive le pessime condizioni di vita dei dissidenti rumeni ai tempi del regime di Ceausescu. |
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EDITORIA E INFORMAZIONE MOSTRA LIBRO MACOMER: BAIRE "IMPORTANTE APPUNTAMENTO CULTURALE" |
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Cagliari, 21 Aprile 2010 - "La Mostra del Libro in Sardegna non vuole essere solo un´attività dedicata alla promozione dell´editoria sarda, ma una manifestazione culturale che propone assieme alle letture e agli incontri con gli autori, anche dibattiti, mostre, animazione, teatro e musica". Lo ha detto l’assessore della Pubblica Istruzione e dei Beni Culturali, Maria Lucia Baire, illustrando alla stampa il programma della decima edizione della Mostra del Libro in Sardegna, in programma a Macomer dal 22 al 25 aprile prossimi. La manifestazione, organizzata dalla Regione Sardegna in collaborazione con il Comune di Macomer, il Comando Militare Autonomo della Sardegna, la Provincia di Nuoro, l’associazione Editori Sardi e il Museo Man, verrà inaugurata negli spazi delle ex Caserme Mura (padiglione Filigosa) giovedì 22 aprile alle ore 11. "Il filo conduttore dell’edizione 2010 è il Mito, inteso come racconto, come storia vera, con argomentazioni che non sempre trovano una collocazione fissa, ma che contribuiscono a rispondere a interrogativi”, ha spiegato l’assessore Baire, ponendo l’accento sull’importante “funzione educativa” della kermesse che, in particolare quest’anno, coinvolge studenti e ragazzi in un fitto programma di incontri, laboratori didattici, attività di animazione e spettacoli per educare i più giovani alla lettura. Per quel che riguarda il programma, la giornata inaugurale propone subito, al padiglione Filigosa, una serie interessante di appuntamenti. Alle 11.30 il vaticanista del Tg1 Fabio Zavattaro presenta il suo libro “Un Santo di nome Giovanni”. Un racconto fedele e intenso, in presa diretta, del pontificato di Giovanni Paolo Ii, di cui emerge un ritratto inedito e ricco di sfumature. Modera l’incontro il giornalista Gianni Filippini. Nel pomeriggio, alle 17, Nada Malanima, cantante meglio conosciuta con il solo nome, si presenta nella inedita veste di scrittrice con il romanzo autobiografico “Il mio cuore umano”. Una storia ambientata nella Toscana degli anni Cinquanta e Sessanta, che racconta con voce personale di un mondo che non esiste più. Del libro ha detto il regista Paolo Virzì: “In queste sorprendenti pagine da leggere d´un fiato, attraverso lo sguardo meticoloso e compassionevole di una eccezionale bimba del Gabbro, borgo rurale in provincia di Livorno e di Macondo, si compone l´affresco realistico, magico e toccante di una comunità di cuori semplici e "umani”. Conduce lo scrittore Nino Nonnis. Dal suo libro Nada ha tratto lo spettacolo teatrale “Musica Romanzo”, che la cantante - scrittrice metterà in scena con la Compagnia Fuorivia al Cineteatro Costantino alle 21.30. Al tema conduttore della Mostra del Libro “Sardegna nel Mito” sono dedicati alcuni appuntamenti di rilievo. Giovedì 22, nel padiglione Filigosa, Paola Mancini incontra alle 18.30 Paolo Bortoloni per discutere su “Il mito sardo nel mondo antico”. Conduce Tonino Oppes, della Rai regionale. Sabato 24: “Sardegna, Isola Mito? Un primo bilancio…”. Il giornalista Mauro Manunza, alle 11, sempre al padiglione Filigosa, ragiona con Sergio Frau sul libro “Le colonne d’Ercole – Un’inchiesta”. Ancora fa discutere il testo di Frau, che ipotizza la Sardegna come l’antica, misteriosa isola di Atlantide. Mentre domenica 25, alle 10.30, l’archeologa Simonetta Castia modera l’incontro fra gli esponenti politici Andrea Raggio, Paolo Fadda e l’esperto Massimo Rassu, che dibattono su “L’isola tra storia e mito”. Venerdì 23, alle 17, al padiglione Filigosa, il giornalista Vito Biolchini modera il dibattito “L’isola sospesa tra ambiente e sviluppo”. Si confrontano sul tema Placido Cherchi, Sandro Roggio e Salvatore Dedola. A seguire, alle 19, un appuntamento di grande interesse. La scrittrice iraniana Marina Nemat presenta la sua opera “Prigioniera di Teheran”. La struggente storia del prezzo pagato da una ragazza sedicenne per ritrovare la sua libertà nell’Iran ai tempi di Khomeini. Ad accompagnare la scrittrice nella ricostruzione della sua vicenda autobiografica Saverio Simonelli, giornalista di Tv 2000. Alle 17, nella sala convegni “S. Castagna” della Biblioteca Comunale, il Tenente Colonnello Fabrizio Giardini, capo della prima sezione dell’Ufficio Storico, terrà la conferenza “L’ufficio Storico dell’Esercito: tutela degli archivi e pubblicistica militare”. Sabato 24 arriva dalla Tunisia la direttrice della Fiera del Libro per ragazzi di Sfax, Wafa Thabet, protagonista, alle 11.30, nei locali della Caserma Bechi Luserna, dell’incontro dedicato al confronto fra due terre tanto simili quanto diverse: “Dalla Sardegna alla Tunisia: due Mondi che si incontrano”. Coordina Piergianni Cocco, Responsabile Tecnico dell’Ufficio Beni Librari della Regione Sardegna. Si riprende nel pomeriggio. Alle 16, nel padiglione Filigosa delle ex Caserme Mura, il dibattito dal titolo “Narrativa tra due lingue”. Partecipano Gianfranco Pintore, Ottavio Olita, Filippo Sechi e Ignazio Siddi. Conduce Gianni Muroni. A seguire, alle 17, spazio ad un momento di spettacolo con il reading “Frammenti di Sardegna”. Protagonisti l’artista Gisella Vacca (voce) e il musicista Roberto Rachel. |
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STORIE D’ARTE E DI MISFATTI SEI INDAGINI SULL´ARCHEOMAFIA RACCONTATE A FUMETTI |
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Roma, 21 aprile 2010 - Sei preziosi reperti recuperati, sei indagini condotte dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, sei storie a fumetti realizzate da prestigiosi autori italiani. Sarà un evento speciale quello dell’inedita mostra che il 21 aprile sarà inaugurata a Roma, all’Istituto Nazionale per la Grafica, nelle sale della Calcografia che vedrà per la prima volta il fumetto nel tempio della grafica italiana. Da un’idea di Legambiente, che da anni si occupa di monitorare, con il contributo delle Forze dell’Ordine, il traffico illecito di opere d’arte, nasce questo progetto mirato alla sensibilizzazione e informazione sul fenomeno delle Archeomafie, attraverso la promozione della Nona Arte, ovvero il Fumetto. Prendendo spunto da sei Storie d’arte e di misfatti, ovvero sei indagini, relative a recuperi d’opere d’arte, compiute dai Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale, sono stati realizzati altrettanti racconti a fumetti, sceneggiati da Silvano Mezzavilla e disegnati da Giancarlo Alessandrini, Sara Colaone, Marco Corona, Giuseppe Palumbo, Maurizio Ribichini, Fabio Visintin. Nella Mostra, a cura di Paolo Barcucci con allestimenti di Cinzia Leone, l’arte del fumetto verrà affiancata alle arti tradizionali, rappresentate dalle sei opere recuperate dai Carabinieri, ovvero un reperto votivo d’era precristiana, un mosaico catacombale, un volume bodoniano, dipinti autentici e falsi d’autore. I racconti che compongono Storie d’arte e di misfatti sono: L’offerta (disegni di Sara Colaone), in cui un piccolo vaso, creato da un bimbo migliaia di anni fa, viene salvato dalla distruzione; Fiori finti (disegni di Maurizio Ribichini) ambientato a Porta Portese, tra oggetti di vero antiquariato e falsi dipinti di Giacomo Balla; Ex libris (disegni di Fabio Visintin), con protagonista un bibliofilo che alimenta il vizio del gioco rubando libri antichi; Reperti (disegni di Giancarlo Alessandrini) in cui è descritto il recupero di un mosaico romano del Iv – Iii secolo; Colori nel buio (disegni di Marco Corona) che narra di un infermiere di un nosocomio romano, abile nel realizzare falsi di Mario Schifano; Una Sacra Famiglia (disegni di Giuseppe Palumbo) dove dipinti di anonimi pittori vengono attribuiti a grandi Maestri del passato, da critici d’arte collusi con la malavita, in modo di aumentarne immensamente il valore. Archeomafia è la parola coniata da Legambiente all’inizio degli anni ’90 per definire l’attività illegale della criminalità organizzata nell’ambito dei beni culturali. Nel solo 2009 i furti d’arte in Italia sono stati 882 per 13.224 oggetti trafugati. 1.264 sono state le persone indagate di cui 44 quelle arrestate. Grazie all’attività del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, sono stati recuperati 55.584 reperti archeologici, provenienti da scavi clandestini, e 19.043 oggetti d’arte rubati. Il libro pubblicato per l’occasione per i tipi di Francesco Coniglio Editore è a cura di Paolo Barcucci con testi di Silvano Mezzavilla, Paolo Barcucci e Alessandro Ruggieri. |
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I GABINETTI DI LETTURA: PER UNA NUOVA SOCIALITÀ URBANA GIORNATA DI STUDIO ORGANIZZATA DAVIEUSSEUX, REGIONE TOSCANA, UNIVERSITÀ DI FIRENZE |
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Firenze, 21 aprile 2010 - “Libri e lettori verso l´Italia unita: dalle fonti del Gabinetto Vieusseux 1820-1870”. Una giornata di studio su questo tema è organizzata dal Gabinetto Scientifico Letterario G.p. Vieusseux di Firenze in collaborazione con Regione Toscana e Università degli Studi di Firenze nell´ambito del programma “Il Vieusseux per i 150 anni dell´Unità d´Italia”. L´appuntamento si svolge giovedì 22 aprile 2010 a Firenze nella Sala Ferri di Palazzo Strozzi con inizio alle 9:15. Dopo i saluti a nome dei tre organismi organizzatori (Enzo Cheli, Chiara Silla, Simonetta Soldani) sono previste relazioni di Laura Desideri (Fonti per la storia della lettura), Monica Pacini (Viaggiatori-lettori a Firenze prima e dopo l´Unità), Maria Iolanda Palazzolo (La politica degli acquisti da Giovan Pietro a Eugenio Vieusseux), Sara Mori (Vieusseux e la sua rete dei fornitori), Chiara de Vecchis (Biblioteche e gabinetti di lettura nelle guide alla città di Firenze). Nel pomeriggio interviene lo storico francese Daniel Roche (Sociabilité et espace publique dans la France du Xviii siècle) cui segue una tavola rotonda (Luoghi e soggetti di una nuova sociabilità urbana: i gabinetti di lettura) con Gianluca Albergoni, Neil Harris, Mario Infelise, Renato Pasta. |
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TORINO: INAUGURATA A PALAZZO CISTERNA LA MOSTRA “SEGNI DI DEVOZIONE”, DEDICATA ALL’OSTENSIONE DELLA SINDONE |
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Torino, 21 aprile 2010 - In occasione dell’Ostensione della Sindone, la Provincia di Torino espone per la prima volta alcuni testi e documenti storici sul “Sacro Lino” custoditi nella Biblioteca di Storia e Cultura del Piemonte “Giuseppe Grosso”, che occupa alcuni dei locali più prestigiosi di Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, sede dell’Ente. Insieme ed accanto alle rarità editoriali e grafiche che fanno parte del patrimonio della Provincia, nella mostra “Segni di Devozione” vengono presentate riproduzioni artistiche di opere di soggetto religioso, realizzate dai detenuti della Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino nell’ambito di un laboratorio curato dall’associazione “La Brezza” di Collegno. Le opere dei detenuti si ispirano ai temi ed all’espressività delle icone russe e sono realizzate su tavolette di legno, trattate con apposite tecniche di antichizzazione. La mostra sarà visitabile sino al 15 maggio, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18,30, il sabato dalle 10 alle 13. Per informazioni: urp@provincia.Torino.it, telefono 011-8612644-8612901. La mostra “Segni di Devozione” è stata inaugurata il 16 aprile dal Presidente della Provincia Antonio Saitta e dall’Assessore Provinciale alla Cultura e al Turismo Ugo Perone. Erano presenti anche don Natale Maffioli (esperto d’arte della Diocesi di Torino) e l’ingegner Maurizio Baradello, Direttore generale del Comitato per l’Ostensione della Sindone. Nei loro interventi il Presidente Saitta e l’Assessore Perone hanno sottolineato il fervore culturale e le molte iniziative di elevato livello che accompagnano l’Ostensione del 2010. “Le ultime tre Ostensioni hanno suscitato nei cittadini attenzione ed identificazione. – ha ricordato l’Assessore Perone – Quest’anno, in tutte le iniziative culturali di accompagnamento si sottolinea il legame profondo tra la Sindone e la storia del nostro territorio. La Provincia si inserisce in questo contesto, cogliendo l’occasione per mettere in mostra alcuni dei ‘gioielli’ del proprio patrimonio librario, custoditi in un palazzo che è in fondo la casa di tutti i cittadini”. Anche Saitta ha ricordato la partecipazione popolare con cui Torino ed il Piemonte vivono l’Ostensione ed il clima di rispetto che suscita in un panorama culturale torinese quanto mai pluralistico. “La Sindone, - ha affermato il Presidente della Provincia - ci chiama a confrontarci con un grande mistero e suscita rispetto e riflessione in tutti, al di là delle diverse sensibilità e delle diverse appartenenze culturali”. La Sindone Nei Preziosi Volumi E Nelle Incisioni Della Biblioteca “Giuseppe Grosso” - In occasione dell’Ostensione 2010, al pellegrino ed al semplice turista desideroso di approfondire le proprie conoscenze storiche, la Biblioteca “Grosso” offre innanzitutto l’occasione di ammirare la preziosa e pressoché unica riproduzione della “Immagine della Santa Sindone incisa per la prima esposizione fattane in Torino nel 1578”. Si tratta di una incisione rarissima (ne esistono tre copie in tutto il mondo!), realizzata al bulino su rame da Giovanni Testa (stampatore della corte sabauda nel Xvi secolo), che reca i nomi dei prelati presenti all’esposizione nei giorni 12, 13 e 14 ottobre 1578, in occasione dell’arrivo in Torino di San Carlo Borromeo. L’incisione è contenuta all’interno del volume “La passione di Nostro Signore Gesù Cristo secondo li quattro Evangelisti S. Matteo, S. Marco, S. Luca e S. Gioanni colla traduzione in lingua italiana ed annotazioni di Monsignore Antonio Martini arcivescovo di Firenze”, stampato a Saluzzo da Domenico Lobetti-bodoni nel 1829. Riguarda invece l’Ostensione del 1620 la riproduzione del frontespizio del volume “La Pittura, diceria prima sopra la Santa Sindone”, dedicato a Carlo Emanuele di Savoia e stampato a Torino dagli eredi di Giovanni Domenico Tarino nel 1620. Un’altra riproduzione documenta invece l’Ostensione del 1737 attraverso la “Veduta del Padiglione Reale ornato per l’esposizione della Ss.ma Sindone”. La stampa è presente all’interno de “La Sontuosa illuminazione della città di Torino per l’augusto sposalizio delle reali maestà di Carlo Emanuele Re di Sardegna e di Elisabetta Teresa principessa promogenita di Lorena con l’aggiunta della pubblica esposizione della Santissima Sindone descritta in lingua italiana e franzese co’ disegni delle più ragguardevoli vedute”, edito in Torino, dal regio stampatore Giovanni Battista Chais nel 1737. Altri Volumi Di Argomento Sindonico, Esposti In Originale All’interno Di Teche - - “Per la Santissima Sindone esposta al pubblico culto addì Xv ottobre Mdcclxxv in occasione delle faustissime nozze di Ll.aa.rr. Carlo Emanuele principe di Piemonte e Adelaide Clotilde di Francia. Dissertazione”. Sull’antiporta dell’opera, stampata a Torino da Onorato Derossi nel 1750, è presente il facsimile della medaglia di Emanuele Filiberto con l’effigie della Sacra Sindone. - “Discorso sopra la Sacra Sindone di Gesù Cristo venerata in Torino recitato alla presenza di S.s.r.m. Carlo Emanuele Iv della Reale Famiglia e di Monsignor Arcivescovo nel Duomo di S. Gioanni dal padre D. Michelangelo Vassalli barnabita predicatore quaresimalista nella chiesa de’ Ss. Martiri l’anno Mdcciic”. Parma, Tip. Bodoniana, 1798 - Michele Grosso, “Il soggiorno a Torino di papa Pio Vii e la privata esposizione della S. Sindone del 13 novembre 1804”, Torino, estratto da “Sindon”, 1965 - Michele Grosso, “Cenni sulla Santissima Sindone sulle principali sue pubbliche ostensioni e su quella che ha luogo addì 4 maggio di quest’anno 1842”. Torino, Tip. Fontana, 1842. - Giovanni Bernardo Vigo, “De Sindone taurinensi carmen. Curante Vincentio Lanfranchio”. Torino, ex Officina Salesiana, 1898 - “Cerimoniale per l’ostensione della Ss. Sindone”, Torino. Tipografia Vincenzo Bona, 1931 e 1933. |
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PAUL MCCARTHY PIG ISLAND L´ISOLA DEI PORCI MILANO DAL 20 MAGGIO AL 4 LUGLIO 2010 |
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Milano, 21 aprile 2010 - Dal 20 maggio al 4 luglio 2010 la Fondazione Nicola Trussardi presenta Pig Island – L’isola dei porci, la prima grande mostra personale di Paul Mccarthy in un’istituzione italiana. La Fondazione Nicola Trussardi ha invitato il leggendario artista americano a progettare un intervento per Palazzo Citterio – uno degli spazi più straordinari della città di Milano nella centralissima via Brera, ancora nascosto e sconosciuto. Grazie alla Fondazione Nicola Trussardi, e con la collaborazione della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Milano, Paul Mccarthy porta a Milano il suo capolavoro monumentale e inedito a cui lavora da oltre sette anni: Pig Island - L’isola dei porci. Paul Mccarthy è uno dei maestri indiscussi dell’arte contemporanea che ha guadagnato un ruolo chiave nella storia dell’arte nei decenni della sua carriera. Accostando minimalismo e performance, Walt Disney e George W. Bush, Mccarthy ha utilizzato il corpo umano con i suoi desideri e tabù per inventare un linguaggio unico, irriverente e beffardo, che mescola la leggerezza della pop art con le fiabe popolari, gli incubi della cronaca con il palinsesto più abietto del gossip internazionale. I video, le performance, le installazioni e le sculture di Mccarthy trasportano il visitatore in un universo che combina il glamour di Hollywood con il lato oscuro del sogno americano. Pirati, clown, pupazzi di babbo natale, barattoli di ketchup, avatar fatti in casa, bulli e pupe, maiali e bottiglie di whisky animano il teatro di Paul Mccarthy: le mostre dell’artista sono pensate come giganteschi parchi a tema in cui si celebrano baccanali infuriati e sottili parodie di serial televisivi. Come il direttore di un circo, Mccarthy mette in scena spettacoli a cui partecipano sosia di celebrità, presidenti e regine, da Angelina Jolie a Mickey Mouse, da Liz Taylor a Elisabetta Ii: i travestimenti dell’artista americano innestano la tradizione della commedia dell’arte nelle soap opera americane e nell’attualità tragica del mondo contemporaneo. Per la mostra della Fondazione Nicola Trussardi, Paul Mccarthy porta a Milano una delle sue opere più complesse e ambiziose, Pig Island – L’isola dei porci una gigantesca scultura che è cresciuta nello studio dell´artista per raccogliere in oltre 100 mq un’antologia surreale dei temi che hanno animato tutta la carriera dell’artista. L’installazione Pig Island – L’isola dei porci è un luna park carnevalesco in cui gli uomini si comportano come maiali: un´isola del tesoro alla rovescia, dove pirati dei Caraibi ed eroine si abbandonano a una festa indiavolata, un nuovo naufragio della speranza. Pig Island – L’isola dei porci è una Zattera della Medusa in cui i protagonisti possono finalmente liberarsi delle loro inibizioni e manifestare la loro natura troppo umana. Pig Island – L’isola dei porci è un work in progress a cui Paul Mccarthy lavora da oltre sette anni ed è presentato in anteprima mondiale a Palazzo Citterio dalla Fondazione Nicola Trussardi. L’opera – a cui si accompagna una selezione di lavori di Mccarthy dal 1978 al 2010 – è installata in uno dei più maestosi interventi di architettura contemporanea a Milano, ancora completamente nascosta al pubblico e svelata in questa occasione per la prima volta. La mostra è un’esplorazione di un bunker sotterraneo scavato sotto la città dove affiorano reperti archeologici dell’isola che non c’è: Pig Island – L’isola dei porci combina le opere ipertrofiche e pantagrueliche di Paul Mccarthy con la brutalità di spazi giganteschi e segreti. Dagli anni ’80 nessun visitatore ha mai potuto accedere a Palazzo Citterio, l’edificio di proprietà dello Stato Italiano destinato a raccogliere gli spazi museali previsti nel progetto della ‘Grande Brera’. La mostra della Fondazione Nicola Trussardi diventa allora un’occasione imperdibile per scoprire le opere di uno dei più importanti maestri dell’arte contemporanea installate in un ambiente unico e straordinario, lasciato nel suo stato non-finito per volontà stessa di Mccarthy. Con Pig Island – L’isola dei porci la Fondazione Nicola Trussardi rivela al pubblico un nuovo spazio monumentale nascosto nel cuore della città: dopo le grandi mostre personali di Michael Elmgreen & Ingar Dragset, Darren Almond, Maurizio Cattelan, John Bock, Urs Fischer, Anri Sala, Paola Pivi, Martin Creed, Pawel Althamer, Peter Fischli & David Weiss, Tino Sehgal e Tacita Dean, la Fondazione Nicola Trussardi è orgogliosa di presentare uno dei progetti più ambiziosi che abbia mai realizzato dal 2003, quando è iniziato il suo percorso alla ricerca degli spazi storici di Milano rivitalizzati grazie alle visioni dell’arte contemporanea. Per scoprire tutti i progetti della Fondazione, è disponibile (da aprile 2010) la pubblicazione A chi serve la luna? che raccoglie inediti, dietro le quinte e testi tra gli altri di Beatrice Trussardi, Massimiliano Gioni, Daniel Birnbaum, Stefano Boeri, Tiziano Scarpa, Catherine Wood e Hans Urlich Obrist oltre a interviste con gli artisti e approfondite indagini storiche in 368 pagine con oltre 450 immagini. A chi serve la luna? è uno strumento indispensabile per scoprire l’arte di oggi attraverso i progetti della Fondazione Nicola Trussardi, il museo nomade di Milano. Note Biografiche - Paul Mccarthy (Salt Lake City,1945) vive e lavora a Los Angeles, California. Nella sua lunga carriera ha esposto nei musei più prestigiosi del mondo tra cui il Moma Museum of Modern Art di New York (2009), la Tate Modern di Londra (2003), l’Haus der Kunst di Monaco (2005), il Whitney Museum of American Art di New York (2008), il Moderna Museet di Stoccolma (2006), la Whitechapel Gallery di Londra (2005), l’Hamburger Bahnhof Museum für Gegenwart di Berlino (2008) e il John Paul Getty Museum di Los Angeles (2008). L’artista americano ha partecipato alle più grandi kermesse dell’arte contemporanea tra cui la Biennale di Venezia (quattro edizioni: nel 2001, 1999, 1995 e 1993), la Biennale del Whitney Museum di New York (tre edizioni: nel 2004, nel 1997 e nel 1995), la Biennale di Berlino (2006), la Biennale di Santa Fe (2004), la Biennale di Lione (2003) e la Biennale di Sidney (due edizioni: nel 2010 e nel 2000). Paul Mccarthy Pig Island L´isola Dei Porci Palazzo Citterio Via Brera,14 Milano dal 20 maggio al 4 luglio 2010. |
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ILLUSTRAZIONE E FUTURISMO A TRIESTE: EDOARDO RICCI E GLI ALTRI GRANDI “MINORI” |
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Trieste, 21 aprile 2010 – Evento speciale nell’ambito della mostra “Futurismi al confine orientale. Avanguardie di regime”, prorogata fino al 2 maggio negli spazi del Museo della Civiltà istriana, fiumana e dalmata. Giovedì 22 aprile, infatti, a conclusione dell’orario di visite (ore 10-12.30 e 16 - 18.30), è previsto l’incontro pubblico sul tema “Illustrazione e futurismo a Trieste: Edoardo Ricci e altri grandi ‘minori’”, a cura del direttore Irci Piero Delbello, con la partecipazione dell’esperto, docente e saggista Gianfranco Granbassi. Sarà un’occasione per approfondire una personalità artistica poco trattata, quella dell’illustratore Edoardo Ricci, evidenziata attraverso una sezione specifica nella mostra di Trieste delle “Avanguardie futuriste”. E accanto a Ricci sfileranno, nelle parole dei relatori, molti altri artisti “minori” eppure centrali, nell’humus artistico al confine orientale dei primi decenni del secolo scorso. L’evento offrirà anche l’occasione per presentare la nuova edizione, a ridottissima tiratura, del catalogo della mostra, realizzato con copertina “futurista” in metallo. Di questa edizione saranno disponibili solo 70 copie, per appassionati ed “amateur”. Info: Irci, tel 040639188, www.Irci.it/ «Nel corso degli anni - racconta Piero Delbello, curatore del percorso espositivo - ho avuto modo di vedere alcune piccole opere di grafica applicata di area triestina firmate da tale “Ricci”. Erano campioni che risalivano per lo più agli anni ’30: copertine di libri, qualche locandina e poco altro. Alcune cosine, come inviti, brossurette, piccole pubblicità o simili mi avevano colpito per l’estrema semplificazione grafica e per l’uso di un numero minimo di colori. In alcuni casi non c’era alcuna firma ma, un po’ perché stampate sempre dalla tipografia del P.n.f., o dalla tipografia di Moderna, entrambi di Trieste, o, ancor meglio, per il tipo di esecuzione grafica che lasciava pochi dubbi, l’attribuzione sempre a “Ricci” andava da sé. Il prodotto era interessante ma il numero di campioni che avevo visto era insufficiente per determinarmi una personalità precisa. Poi chi era questo “Ricci”? Non lo ritrovavo citato da nessuna parte. Rimaneva un mistero. Alla fine, un po’ per caso, tutto si svelò: Edoardo Ricci era semplicemente il tipografo. Ma che tipografo! Un uomo che aveva il senso grafico più moderno nel cervello e nelle mani. Probabilmente, da informato, da professionista che aveva guardato ciò che di meglio l’arte e, soprattutto, la grafica sua contemporanea offriva (emblematico, nel ricordo che ne fa, a seguire, Granbassi, la citazione alle “macchine inutili” di Munari), seppe applicare la lezione appresa ed interpretarla a suo modo. Semplificando,dinamizzando, razionalizzando». |
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IL FAI – FONDO AMBIENTE ITALIANO: PRESENTA “IL CASTELLO DI RACCONIGI, IL CASTELLO DI POLLENZO E LA NOSTALGIA DEL MEDIOEVO AL TEMPO DI CARLO ALBERTO” |
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Roma, 21 aprile 2010 - Continuano gli Appuntamenti con l’Arte del corso “Regge Italiane. Arte, Storia, Potere”, organizzati dalla Delegazione romana del Fai – Fondo Ambiente Italiano. “Il Castello di Racconigi, il Castello di Pollenzo e la nostalgia del medioevo al tempo di Carlo Alberto” è il titolo della lezione che sarà illustrata da Enrica Pagella (Direttore di Palazzo Madama Museo Civico d’Arte Antica - Torino), giovedì 22 aprile 2010, presso il Teatro Eliseo. Il corso “Regge Italiane. Arte Storia, Potere” è dedicato alle grandi dimore italiane e alle vicende artistiche e culturali ad esse correlate, in un viaggio attraverso l’Italia alla scoperta degli splendori del mecenatismo e del collezionismo, ma anche dell’uso dell’arte come propaganda, strumento e simbolo di potere. Un viaggio, intrapreso lo scorso anno con grande successo, dall’antichità al Medioevo, che prosegue in questo Ii anno con le dimore rinascimentali, barocche, neoclassiche e novecentesche, per concludersi con un incontro dedicato a Villa Torlonia, simbolo del potere di epoca fascista. Il comitato scientifico, composto da Giovanni Agosti, Carlo Bertelli, Sergio Bertelli, Franco Cardini, Enrico Colle, Fernando Mazzocca, Giovanni Romano ed Alessandro Viscogliosi, ha curato gli argomenti di questo magnifico corso ideato dal Fai e promosso a Roma dalla Delegazione romana della Fondazione, con il patrocinio del Comune di Roma Assessorato alle Politiche Culturali e della Provincia di Roma, in collaborazione con Skira e Teatro Eliseo ed il sostegno della Tipolitografia P&l – Roma per la realizzazione del materiale illustrativo. Le lezioni si tengono di giovedì alle ore 18.00 presso il Teatro Eliseo in Via Nazionale, 183 Roma. Www.failazio.it/ |
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