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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 22 Giugno 2010
SALVARE VITE, UN ORGANO ALLA VOLTA  
 
Bruxelles, 22 giugno 2010 - I trapianti di organi salvano migliaia di vite in Europa ogni anno ma la poca disponibilità di queste cruciali parti del corpo significa che non tutti sono tanto fortunati. Per fare il migliore uso possibile di pochi organi, il progetto Alliance-o ("European group for coordination of national research programmes on organ donation and transplantation") ha messo insieme l´esperienza di organizzazioni che si occupano di trapianti di tutta l´Ue per creare una vera e propria rete europea per la donazione degli organi. L´azione di coordinamento ha ricevuto 2 milioni di euro attraverso la rete Era-net (European Research Area Network) del Sesto programma quadro (6° Pq). Il mese scorso, il Parlamento europeo ha approvato una legge che facilita le donazioni e i trapianti, sia all´interno che attraverso i confini nazionali. Circa 60.000 cittadini europei sono attualmente in lista d´attesa per una donazione e sperano di ricevere un organo che potrebbe salvar loro la vita. Le organizzazioni nazionali o regionali devono assicurare che questi pazienti abbiano la maggiore probabilità possibile di ricevere un organo in modo veloce e sicuro - e senza alcun tipo di traffico illegale. La direttiva stabilisce gli standard comuni dell´Ue in materia di qualità e sicurezza e i governi europei avranno due anni per includere queste regole nelle leggi nazionali. Questo importante passo politico deriva in parte dall´input del progetto di ricerca Alliance-o. Per la prima volta, questo consorzio ha riunito le agenzie che si occupano delle donazioni e dei trapianti di organi in sette Stati Membri dell´Ue. Questi hanno revisionato e confrontato le procedure, i problemi e le soluzioni in tutte le fasi del processo di trapianto e hanno pubblicato raccomandazioni pratiche. In particolare incoraggiano i paesi dell´Ue a sviluppare strutture, terminologie e metodi congiunti e schemi comuni per la raccolta dei dati, la formazione e la valutazione. Il piano d´azione 2009-2015 della Commissione europea sulla donazione e il trapianto degli organi ha lo scopo di far aumentare la disponibilità di organi sfruttando al massimo le donazioni volontarie e gratuite. Le statistiche dei trapianti variano significativamante da 1 paese all´altro: per esempio, si fermano a meno i 1 trapianto l´anno per 1 milione di abitanti in Romania, o a circa 13 per 1 milione nel Regno Unito. L´ue intende emulare l´esempio della Spagna, uno dei partner di Alliance-o, che ha organizzato una rete di "coordinatori di trapianti". Questi contatti lavorano negli ospedali per identificare potenziali donatori e discutere le opzioni di donazione in profondità con le famiglie dei pazienti deceduti. Questa politica ha permesso alla Spagna di raggiungere un tasso annuale di 33 trapianti per 1 milione di abitanti. Il piano d´azione promuove inoltre una migliore coordinazione tra i pazienti e le famiglie sulle procedure di donazione e sui loro diritti in quanto cittadini europei. La disposizione e la prontezza di donare organi varia anche in modo indiscriminato. Secondo l´ultimo sondaggio Eurobarometro sulle donazioni di organi, il 27% dei rumeni sono pronti a donare gli organi alla loro morte rispetto al 91% degli svedesi. L´ue vuole rendere il sistema dei trapianti efficiente, accessibile, sicuro, giusto e trasparente. Secondo le nuove leggi, tutti i paesi dell´Ue dovranno nominare un´autorità nazionale che garantisca standard alti, raccolga dati validi e controlli le donazioni di organi negli altri paesi. In definitiva, un rene o fegato in Bulgaria o Francia potrebbe salvare la vita a un paziente in Ungheria o Portogallo. Http://ec.europa.eu/health/ph_threats/human_substance/documents/ebs272d_en.pdf    
   
   
IMMERSIONI PROFONDE: FEGATO A RISCHIO EMBOLIA  
 
Roma, 22 giugno 2010 - Anche il fegato, al pari dei polmoni, è bersaglio dell’embolia gassosa, le temute ‘bolle’ che possono formarsi durante le immersioni con autorespiratori ad aria (Ara). La scoperta, che apre inediti scenari nella medicina subacquea e iperbarica, giunge da una sperimentazione appena conclusa dal Centro Extreme, il team multidisciplinare pisano cui afferiscono ricercatori dell’Istituto di fisiologia clinica (Ifc-cnr) e dell’Istituto di scienze e tecnologia dell’informazione (Isti-cnr) del Consiglio Nazionale delle Ricerche, dell’Università di Pisa e della Scuola Sant’anna. La ricerca è pubblicata su un’importante rivista americana di fisiologia, American Journal of Physiology. La conferma dell’embolizzazione del fegato, dimostrata da una ricerca sul ratto condotta nel rispetto dei disposti dei relativi comitati etici di riferimento, è stata oggetto del programma che il Centro Extreme ha appena svolto nelle acque dell’Asinara, studiando le immersioni sperimentali di esperti subacquei volontari, anch’esse svolte secondo un protocollo approvato da specifico comitato etico-scientifico. La sperimentazione si è svolta su un’imbarcazione attrezzata, in occasione dello stage annuale del Master Universitario di Ii livello in Medicina subacquea ed iperbarica della Scuola superiore Sant’anna e del Cnr: tale corso di formazione è unico in Europa e rientra nell’ambito di una consolidata cooperazione con l’Ente Parco nazionale dell’Asinara. “Dopo queste prove sperimentali, che hanno dimostrato la possibilità di individuare attraverso un’ecografia l’accumulo di gas nel fegato, sarà ora importante accertare esistenza, frequenza, tempi di comparsa e durata dell’embolia del fegato nell’uomo e in particolare in quanti praticano l’attività di diving abituale con autorespiratore, per tempi lunghi e a profondità pari o superiori a 30 metri”, osserva l’ingegner Remo Bedini dell’Ifc-cnr. “Grazie alla collaborazione con l’Azienda ospedaliera universitaria di Sassari è stata avviata un’indagine specifica per valutare l’eventuale danno epatico con appropriati esami ematochimici, mediante campionature effettuate sul campo”. L’ipotesi che i gas intestinali, sottoposti per lunghi periodi alle alte pressioni di immersione, creino potenziali danni per embolizzazione del fegato, è verificata nell’uomo attraverso una serie di indagini non invasive, tramite ecografia epatica e una sofisticata analisi numerica delle immagini registrate prima e dopo immersioni, svolte per 30 minuti a 30 metri di profondità. Il Centro Extreme ha realizzato negli ultimi anni numerose ricerche in ambienti estremi, dalla simulazione dei viaggi spaziali della missione Mars 500 a quelle negli abissi subacquei, con l’impiego di inedite strumentazioni e metodiche di indagine in medicina subacquea, fino agli sport quali la prova di triathon estremo Ironscience 2008. “Tali attività sul campo e gli stage applicativi del Master”, conclude Bedini, “trovano all’Asinara un ambiente ideale, grazie alla collaborazione con tutti gli Enti che operano sull’Isola e alla presenza di un laboratorio biomedico attrezzato allestito nei locali messi a disposizione dall’Ente Parco, grazie al quale è possibile organizzare in mare anche esperimenti molto complessi”.  
   
   
LA DIAGNOSI GENETICA PREIMPIANTO  
 
 Roma, 22 giugno 2010 - Il 1º luglio 2010 si terrà a Roma (Italia) l´evento "The preimplantation genetic diagnosis: a celebration of 20 years". Il workshop affronterà tutti gli aspetti della diagnosi genetica preimpianto (Pgd). Il programma è suddiviso in tre sessioni: il passato, il presente e il futuro della Pgd. L´evento sarà incentrato sulle prospettive di laboratorio, la consulenza genetica e riproduttiva, nonché sulla prospettiva dei pazienti. Il workshop fornirà inoltre una panoramica storica della Pgd, le varie opinioni etiche coinvolte e un follow-up dei neonati Pgd. Parteciperanno all´evento consiglieri di genetica, biologi molecolari, citogenetisti, medici, infermieri, embriologi, gruppi di difesa dei pazienti e di pazienti stessi. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Eshre.eu/eshre/page.aspx/531    
   
   
MININVASIVITA’ E APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE: LE NUOVE FRONTIERE DEL TRATTAMENTO DELLE PATOLOGIE UROLOGICO FUNZIONALI  
 
Verona, 22 giugno 2010 - Mininvasività sia per quanto riguarda l’aspetto diagnostico che terapeutico, un approccio multidisciplinare nella gestione dei pazienti affetti da disfunzioni dell’apparato uro-genitale e i progressi compiuti da alcune procedure di grande successo quali la neuro modulazione sacrale. Questi, in estrema sintesi gli elementi emersi dal 34° Congresso della Siud – Società Italiana di Urodinamica conclusosi il 19 giugno a Verona. Temi di grande attualità che in queste settimane stanno avendo grande risalto, anche alla luce delle prossime celebrazioni della Settimana Mondiale della Continenza (21-26 giugno 2010) e della 5^ Giornata Nazionale sull´Incontinenza (28 giugno). “Negli ultimi anni l’innovazione tecnologica ha consentito di ottenere notevoli progressi nel campo della diagnostica e dell’approccio chirurgico per le patologie funzionali dell’apparato uro-genitale. Patologie a volte molto complesse, che richiedono la sinergia di più competenze specialistiche - ha dichiarato il Dottor Pierpaolo Curti, Presidente del 34° Congresso Siud e Dirigente Medico della Clinica Urologica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona diretta dal Prof. Walter Artibani – La Siud, del resto, è una società multidisciplinare per definizione, in quanto costituita da urologi, ginecologi, neurologi, riabilitatori e ostetriche. Figure fondamentali nella gestione di pazienti spesso assai compromessi, talvolta con disfunzioni neurologiche complesse”. “Un’importante novità emersa dal Congresso – continua il Dr. Curti - riguarda, ad esempio, l’evoluzione delle indagini urodinamiche, cardine della diagnostica delle disfunzioni dell’apparato urogenitale, che richiederà sempre meno di frequente l’introduzione di sonde attraverso gli sfinteri per effettuare le misurazioni necessarie.” Sempre per quanto riguarda l’aspetto diagnostico, nel corso del Congresso si è svolto un corso di ecografia per la rilevazione delle alterazioni del pavimento pelvico femminile. Metodica, questa, in grado di acquisire immagini dinamiche, che va sempre più affermandosi in alternativa alla diagnostica per immagini tradizionale, caratterizzata da immagini fisse (radiologia convenzionale, risonanza magnetica, Tac), inadeguate ad uno studio funzionale. “L’attenzione all’approccio mininvasivo è emersa anche per quanto riguarda le tecniche chirurgiche, come ad esempio per il trattamento dell’incontinenza urinaria da sforzo – aggiunge il Dr. Curti – che prevedono di ridurre al minimo l’entità dell’incisione (una singola incisione per via vaginale), introducendo una piccolissima quantità di materiale protesico, ovvero di rete sintetica, per la correzione del difetto. Questo approccio consente che la procedura possa essere eseguita in anestesia locale, riducendo quindi i tempi di ricovero”. Ma il 34° Congresso Siud è stata anche l’occasione per fare il punto della situazione sulla neuro modulazione sacrale, un approccio terapeutico, di cui quest’anno ricorre il 15° anniversario dal primo impianto, indicato per alcune patologie urologiche funzionali. Le indicazioni codificate per il trattamento includono i sintomi della vescica iperattiva, la ritenzione urinaria, l’incontinenza fecale, la stipsi e il dolore pelvico cronico. Patologie in progressiva crescita che interessano un’ampia popolazioni di pazienti. Basti pensare che la vescica iperattiva, ad esempio, una delle forme più comune di incontinenza urinaria, colpisce in Europacirca 70 milioni di persone. “Negli ultimi 15 anni la neuro stimolazione elettrica attraverso sistemi impiantabili a livello dell’area sacrale – dichiara il Dottor Michele Spinelli, Responsabile del Centro Alberto Zanollo dell´Ospedale Niguarda di Milano - ha profondamente modificato non solo il trattamento ma anche le conoscenze nel campo dell’urologia funzionale. La stimolazione elettrica dei nervi sacrali, che controllano la vescica e i muscoli circostanti, avviene attraverso un elettrocatetere collegato direttamente ad un neuro stimolatore, in grado di ripristinare un bilancio nella complessità della regolazione neurogena delle funzioni pelviche.” “L’italia – continua il Dr. Spinelli - ha contribuito in modo significativo, nell’ultimo decennio a migliorare le conoscenze in questo campo, esportandole in tutto il mondo. Se, infatti, l’impianto dei primi device per la neuro stimolazione sacrale risale al 1995, una svolta importante si è ottenuta, nel 1999, con l’idea personale di modificare la metodica di impianto degli elettrodi per la stimolazione sacrale, utilizzando un approccio percutaneo mininvasivo in anestesia locale”. “Quello che mi preme sottolineare – conclude il Dr. Spinelli - è che la mininvasività dell’approccio di questa nuova procedura, che si va via via evolvendo nel corso degli anni, riguarda anche la “reversibilità” dell’impianto. Il sistema consente, infatti, di poter testare il risultato senza modificare in modo irrevocabile la situazione di partenza.” L’attuale sistema di impianto ha radicalmente cambiato l’approccio alle patologie urologiche funzionali, incrementando notevolmente il numero di interventi, anche se richiede una preparazione specifica da parte di specialisti esperti (in Italia è, infatti, praticata in centri ad alta specializzazione). In tutto il mondo gli impianti sono circa 80.000 (70.000 per indicazioni urinarie e 10.000 per quelle fecali), in Italia oltre 5.500.  
   
   
STUDIARE IL CERVELLO PER COMPRENDERE LE EMOZIONI TALMA HENDLER IL 24 GIUGNO ALL’UNIVERSITÀ DI PAVIA  
 
 Pavia, 22 giugno 2010 - Quali aree del cervello percepiscono paura, invidia, compassione o gioia? A questo tema ha dedicato studi e ricerche Talma Hendler, professore all´università di Tel Aviv e direttore del centro per lo studio delle funzioni cerebrali dell´Istituto Whol di Bioimmagini avanzate. Talma Hendler sarà ospite dell’Università di Pavia il 24 giugno, per una conferenza in lingua inglese – in programma alle ore 18 in Aula Scarpa - il cui titolo tradotto suona “Un approccio multimodale allo studio della dinamica neurale dei processi mentali”. La professoressa Hendler è un’esperta d´integrazione fra tecniche di risonanza magnetica funzionale e indagini neurofisiologiche d´ultima generazione nello studio dei processi mentali che stanno alla base delle nostre emozioni e della consapevolezza di sé. Il suo gruppo di ricerca studia vari aspetti delle funzioni cerebrali superiori in particolare studia quali aree del cervello siano importanti a percepire paura, invidia, compassione o gioia in risposta ad appropriate situazioni ambientali. La Hendler studia anche le variazioni dell´attività cerebrale a riposo, cioè in assenza di specifici stimoli ambientali: l´attività continua del cervello in assenza di specifici stimoli potrebbe secondo alcuni essere alla base della nostra autocoscienza ovvero della nostra capacità di percepirci come soggetti indipendenti all´interno dello spazio e del tempo. La conferenza è organizzata dai Professori Cesare Arienta e Lorenzo Magrassi dalla Sezione di Neurochirurgia del Dipartimento di Chirugia dell´Università con il supporto del S. Matteo dove opera la Neurochirugia.  
   
   
RICERCA E SALUTE FVG: NECESSARIA UNA CABINA DI REGIA  
 
 Trieste, 22 giugno 2010 - Il Friuli Venezia Giulia è ricco di centri di eccellenza in cui vengono condotte ricerche biomedicali di rilevanza mondiale. Tuttavia, al fine di meglio ricondurre i prodotti della ricerca alla prassi clinica, è necessaria una regia che orienti in maniera sinergica i ricercatori verso temi di salute praticabili, attraverso un´attiva osmosi tra laboratori e spazi di degenza. Lo ha affermato l´assessore regionale alla Salute, Vladimir Kosic, intervenendo ieri all´incontro scientifico in corso di svolgimento all´Area Science Park (Trieste) su "il ruolo emergente delle nanotecnologie nelle scienze della vita", promosso in occasione del 25/esimo anniversario di fondazione del laboratorio nazionale Tasc. Nel suo intervento Kosic ha ricordato come la sanità del Friuli Venezia Giulia, proiettata verso un futuro in cui garantire e aumentare i livelli di eccellenza fin qui raggiunti, è interessata a una stimolante rivisitazione, con l´obiettivo di razionalizzare l´impiego delle risorse, economiche ma soprattutto professionali, per permettere investimenti mirati anche in un momento di bilanci magri. Il tutto sapendo sempre mantenere il paziente al centro del sistema. Da questa razionalizzazione non possono essere escluse le attività di ricerca biomolecolare, in grado di produrre risultati trasferibili all´attività clinica. Per questa ragione Kosic ha annunciato che la direzione centrale della salute ha avviato già lo scorso anno un censimento delle attività diagnostico-laboratoristiche rilevanti per la medicina molecolare, svolte negli ospedali regionali, per valutarne quantità, qualità, metodiche impiegate, costi, fruibilità. Precisando che i primi risultati ottenuti hanno già dimostrato un´ottima predisposizione dell´apparato laboratoristico regionale ad affrontare con tecnologie avanzate la diagnostica, specie in ambiti quali malattie rare, malattie infettive, oncologia, l´assessore ha spiegato che a completamento del censimento e della successiva valutazione dei dati raccolti, sarà possibile identificare i centri in cui la richiesta sanitaria meglio si coniuga con la qualità e la sostenibilità economica dell´offerta, per costituire una rete di servizi, tra loro integrati e coordinati, a supporto delle attività clinico-terapeutiche.  
   
   
SANITÀ IN SARDEGNA , MESSAGGIO AI SINDACATI: NECESSARIO ATTEGGIAMENTO DI GRANDE RESPONSABILITÀ  
 
 Cagliari, 22 giugno 2010 - Qualsiasi protesta che proviene dal mondo della Sanità - ha commentato l´assessore regionale della Sanità, Antonello Liori, al termine dell’incontro coi rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil - non può prescindere dalla situazione di difficoltà che stiamo attraversando. La sanità isolana ha un pesantissimo deficit (circa 260 milioni di euro), che costringe la Regione a un forzato e rigoroso piano di rientro nei confronti dello Stato. Perciò, ieri l’assessorato ha rafforzato la strategia di rigore e di controllo della spesa (che ha previsto anche il blocco delle assunzioni), al fine di sanare il pesante disavanzo, ereditato dalla gestione Soru - Dirindin, e rispettare il ‘Patto della Salute’, evitando così ai sardi un immeritato aumento di tasse e l´imposizione di nuovi ticket. E’ necessario un atteggiamento di grande responsabilità da parte di tutti gli attori, compresi i sindacati”. "Ciò nonostante - ha proseguito l’assessore Liori -, non mi risulta che nel settore della riabilitazione sia in atto una ‘ristrutturazione pesante che ridimensiona i servizi’, come dicono i sindacati. Bensì, è il sistema attuato da alcune strutture private che sta collassando, con una gestione al di sopra delle possibilità e un indebitamento che trova responsabilità esclusivamente nella gestione dei Centri. L’ente pubblico non può essere chiamato a sostituirsi agli imprenditori della sanità privata nel ripianare i debiti generati da una gestione non propriamente oculata. Sarebbe un precedente pericoloso. L’attenzione è massima e non mancherà l’impegno, sopratutto per la salvaguardia dell’assistenza ai malati e dei posti di lavoro, ma qualcuno si dovrà assumere la responsabilità di una gestione ‘allegra’ e di alcune scelte politiche non troppo lungimiranti”. "I casi dell’Aias, di Ploaghe, di Oristano e di Guspini, al centro della protesta di oggi, sono assai diversi tra loro - ha concluso l’esponente della giunta regionale - Perciò abbiamo concordato di organizzare, sin dalla prossima settimana, alcuni incontri coi sindacati su ciascuno di questi temi. A me spetta, soprattutto, il compito di operare le migliori scelte nel rispetto delle leggi dello Stato e della Regione, e me ne assumerò la responsabilità nel superiore interesse di tutti i cittadini sardi, soprattutto di coloro che necessitano di cure e dei loro familiari".  
   
   
COLLEFERRO, POLVERINI: "OSPEDALE CON CARENZE DA SUPERARE"  
 
Roma, 22 giugno 2010 - La valorizzazione delle strutture sanitarie a partire dalla prevenzione e passando per l´assistenza sul territorio e in casa. E´ il "progetto ambizioso" ribadito dal presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, in occasione della visita all´ospedale "Leopoldo Parodi Delfino" di Colleferro. "Siamo qui anche per impedire che vengano meno risorse per l´edilizia sanitaria" ha sottolineato il presidente della Regione Lazio parlando dei possibili effetti della manovra finanziaria del governo sui fondi destinati al settore sanitario. Interpellata sui progetti per l´ampliamento della sede dell´ospedale di Colleferro, Polverini ha aggiunto: "La struttura, al di là dei progetti allo studio, mi pare che abbia carenze già nell´edificio attualmente a disposizione dei pazienti. Penso che è da qui che bisogna ripartire: non continueremo - ha concluso - progetti approvati solo sulla carta dalla vecchia amministrazione, senza atti di deliberazione o finanziamenti, che non siano finalizzati a rendere più efficiente il servizio".  
   
   
MARCHE: TRAPIANTI, PROGETTO 2010. INVESTIRE NELLE ECCELLENZE PER UNA SANITA` MIGLIORE  
 
Ancona, 22 Giugno 2010 - Incrementare i prelievi di organo nelle Marche, potenziare i trapianti presso il Centro di Torrette e la Banca degli occhi di Fabriano. Sono gli obiettivi che la Giunta regionale intende conseguire nel 2010 attraverso uno specifico progetto, che garantisce continuita` con le attivita` svolte nel 2009. ´Visti gli ottimi risultati ottenuti, in termini numerici e qualitativi ´ afferma l´assessore alla Salute, Almerino Mezzolani ´ la Regione vuole qualificare ulteriormente questo importante settore del sistema sanitario, sostenendo economicamente il rafforzamento del servizio. Investire nelle eccellenze significa porre la nostra regione ai vertici della sanita` nazionale, garantendo quelle prestazioni d´avanguardia, oggi sempre piu` richieste´. Il Progetto regionale 2010 prevede una spesa complessiva di 1 milione e 248 mila euro: 958 mila da assegnare in sede di budget, 290 mila gia` disponibili. Le iniziative previste verranno svolte presso l´Azienda Ospedali Riuniti di Ancona e nell´ambito della Zona territoriale 6 di Fabriano (Banca degli occhi). Alcune - come l´informazione sulle donazioni, le attivita` di prelievo e il coordinamento ´ interesseranno, invece, l´intero territorio regionale. Nel 2009 le attivita` svolte hanno permesso di conseguire importanti risultati: 56 donatori, con un tasso percentuale di donazioni che pone le Marche fra le prime tre regioni italiane; 89 trapianti, con registrazione di risultati qualitativi ottimi, sia per la durata di vita dell´organo, che dei pazienti; la raccolta di 451 cornee, con un incremento del 23,9% rispetto al 2008; il primo trapianto, nelle Marche, di rene da donatore vivente, effettuato lo scorso 9 giugno, presso gli Ospedali Riuniti di Ancona. Risultati che stanno richiamando sempre piu` pazienti nelle Marche: su 169 persone in lista di attesa, 77 provengono da altre regioni..  
   
   
118 MOLISANO, PROMOSSO A PIENI VOTI IL RICONOSCIMENTO VIENE DALLA SOCIETÀ ITALIANA SISTEMA 118 CHE HA CELEBRATO A ROMA IL CONGRESSO NAZIONALE  
 
 Campobasso, 22 giugno 2010 - Non ha sfigurato la Regione Molise all´Viii Congresso nazionale della Società Italiana Sistema 118 che si è tenuto nei giorni scorsi a Roma. Anzi, il 118 molisano ha riscosso notevole successo. Quest´anno la visione strategica dell´emergenza preospedaliera è stata affrontata tenendo presente un modello di riferimento non solo sanitario, ma anche sociale, e con una visione d´insieme legata alla sicurezza della cittadinanza in tutte le attività della vita quotidiana. Si è molto insistito sul progetto di una assistenza integrata e continua anche nelle situazioni di emergenza che deve essere realizzato, assicurando qualità ed efficienza, anche con l´utilizzo di nuove tecnologie in grado di permettere un risparmio di risorse e di rendere il sistema più rispondente alle richieste dei cittadini. Ed è proprio nell´utilizzo di apparecchiature modernissime e di grossa duttilità finalizzate alla prestazione di soccorso in condizioni difficili ed estreme che la Regione Molise ha ricevuto il plauso dei congressisti che nelle capitale si sono confrontati, tra tavole rotonde e workshop, con i cittadini, le Istituzioni e gli esperti per evidenziare e rafforzare la linea comune che unisce le varie componenti di una realtà innovativa e complessa quale quella dell´emergenza preospedaliera. Comprensibile la soddisfazione del Presidente della Regione, Michele Iorio, che ricorda come nel Molise si sia riusciti a realizzare "un network territoriale per le emergenze sanitarie che ha fuso le professionalità degli operatori con i mezzi tecnici di ultima generazione in loro dotazione". "Uomini e mezzi - prosegue Iorio - confacenti ad un territorio molto difficile e con una popolazione in grossa parte anziana. Uno sforzo che ci viene riconosciuto dalla Società Italiana Sistema 118, ma che quotidianamente rileviamo nei tanti interventi che i nostri operatori compiono in ciascuno dei centotrentasei Comuni della regione ventiquattro ore su ventiquattro". "La sanità molisana - fa notare Iorio - registra sicuramente alcune problematiche, che spesso finiscono sugli organi di informazione, ma ci sono anche tante prestazioni moderne, efficaci ed efficienti che centinaia di operatori forniscono ogni giorno agli utenti del Molise e delle regioni limitrofe. Se è giusto, dunque, riconoscere ciò che non va, ed adoperarsi per porvi rimedio, è altrettanto opportuno sottolineare le tantissime positività del nostro sistema e di chi vi lavora; questo non certo per una questione di autoreferenza , ma per profondere la giusta carica di entusiasmo per fare sempre meglio". "La battaglia che stiamo facendo con il Governo nazionale - conclude il Presidente - per impedire i tagli, o attenuarne fortemente la portata, è rivolta essenzialmente a proteggere quanto di buono abbiamo, anzi ad aumentarlo in quantità e qualità. Siamo sicuramente disponibili, invece, a combattere gli sprechi e a utilizzare le risorse rivenienti da queste buone pratiche per eliminare le criticità del sistema".  
   
   
POLITICHE PER LA SALUTE: STEFANO CENCETTI CONFERMATO ALLA GUIDA DELL´AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA DI MODENA  
 
 Bologna, 22 giugno 2010 - Stefano Cencetti, 58 anni, medico, è confermato alla guida dell’Azienda Ospedaliero-universitaria di Modena. Il rinnovo di incarico è stato proposto dalla Giunta regionale d’intesa con il rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia e dopo il positivo confronto con la presidenza della Conferenza territoriale sociale e sanitaria di Modena. Il decreto di nomina sarà firmato dal presidente della Regione Vasco Errani. “La proposta di conferma del dottor Cencetti - ha detto l’assessore alle politiche per la salute Carlo Lusenti - deriva dalla positiva valutazione del lavoro fin qui svolto. Obiettivo del Servizio sanitario regionale è garantire servizi di qualità, presa in carico, percorsi assistenziali unitari, continuità delle cure: l’integrazione tra servizi, con l’Università, e tra Aziende sanitarie risponde a questa esigenza. In questo contesto, sono certo che il dottor Cencetti saprà migliorare ancora l’organizzazione del Policlinico, valorizzare l’apporto di tutti gli operatori, proseguire nell’opera di integrazione con l’Azienda Usl, proseguire nello sviluppo delle attività di Area vasta Emilia-nord in sinergia con le altre Aziende sanitarie”. Lo sviluppo dell’integrazione tra Azienda Ospedaliero-universitaria e Azienda Usl è indicata tra gli obiettivi del nuovo mandato, obiettivi definiti in relazione alle previsioni del Piano sociale e sanitario regionale e in coerenza con le indicazioni dell’Università e della Conferenza territoriale sociale e sanitaria. In particolare per l’ospedale di Baggiovara, l’Azienda Ospedaliero-universitaria dovrà sviluppare l’integrazione tenendo conto delle attività inerenti alla missione strategica dello stesso ospedale di Baggiovara, a suo tempo individuate (oncologia, materno infantile, specialità mediche e chirurgiche, trapianti, diagnostica) e, nel contempo, collaborare al complessivo riordino dell’emergenza ospedaliera e territoriale, nonché della lungodegenza e della riabilitazione. La collaborazione con l’Azienda Usl dovrà inoltre esplicitarsi nella programmazione e gestione delle attività finalizzate a contenere i tempi di attesa per le prestazioni specialistiche ambulatoriali. L’azienda Ospedaliero-universitaria dovrà poi continuare nelle azioni di ammodernamento e adeguamento normativo del patrimonio edilizio e tecnologico secondo i programmi già previsti e garantire la situazione di equilibrio economico-finanziario. Stefano Cencetti è medico specialista in igiene e medicina preventiva con orientamento in igiene ed organizzazione dei servizi ospedalieri. Prima di ricoprire l’incarico di direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-universitaria, è stato direttore sanitario dell’Azienda Usl di Modena. In precedenza ha maturato una lunga esperienza dirigenziale in Umbria e in Emilia-romagna.  
   
   
IN PIEMONTE, VENETO E ALTO ADIGE I TITOLI ITALIANI DI PARAPENDIO  
 
Poggio Bustone, 22 giugno 2010 - Organizzato con successo dall´associazione Outdoorsports, si è concluso nei cieli di Poggio Bustone (Rieti) il Campionato Italiano di parapendio, Trofeo Cerroni. Vittoria del torinese Marco Littamè, già campione italiano nel 2008, seguito dall´azzurro Joachim Oberhauser (Termeno, Bolzano) e dal neo campione d´Europa Luca Donini di Molveno (Trento). In campo femminile vittoria di Laura Montanari (Torino), mentre Petr Kostrhun (Repubblica Ceca), grazie alla formula open, vince la categoria sport, davanti a Moreno Tonin di Padova, a Piergiorgio Pintossi di Brescia ed al laziale Fabio Pasquali. Migliori squadre, nell´ordine, il Team Sud Tirol, gli emiliani dello Spiritolibero ed il V.l. Monte Bianco. Le brutte condizioni del tempo hanno messo a dura prova pazienza e capacità di piloti ed addetti ai lavori. Sole due manches delle sei previste sono state regolarmente disputate su percorsi rispettivamente di 51 e 47 km. Una terza, prevista sulla distanza di 102 km, è stata fermata per l´eccessivo rinforzare del vento mentre i 110 partecipanti erano in volo. Dal 30 luglio al 8 agosto presso il Monte Cucco (Sigillo, Perugia) l´Italia organizzerà i pre-mondiali di deltaplano, evento propedeutico ai campionati del mondo che si terranno nella stessa località e periodo il prossimo anno, quasi un riconoscimento per l´ottima posizione internazionale del volo libero italiano. Infatti gli azzurri detengono due titoli mondiali a squadre e due individuali di deltaplano, oltre a identici titoli europei di parapendio. La nazionale di questa disciplina si prepara ai pre-mondiali di metà luglio a Piedrahita (Spagna). Bravi i piloti italiani impegnati nella Coppa del Mondo di parapendio. Dopo le gare in Brasile, Giappone, Cina, si sta svolgendo quella di Drama in Grecia. Dal 3 al 10 luglio si passerà a San Potito Sannitico (Caserta) per volare nello splendido scenario del Matese. Seguiranno Stati Uniti, Portogallo e la finale di Denizli (Turchia).  
   
   
SPORT: APERTI A PORDENONE I GIOCHI ESTIVI ALPE ADRIA  
 
Pordenone, 22 giugno 2010 - Con l´accensione della fiamma olimpica in piazza Xx settembre, ha preso il via ieri sera a Pordenone la 14/esima edizione dei Giochi Estivi della Gioventù di Alpe Adria. Ad accendere il tripode tra due ali di folla composta dai ragazzi che da oggi gareggiano in campo, la testimonial della manifestazione, Beatrice Vio. Alla tredicenne di Mogliano Veneto, che a seguito di una setticemia ha perso gambe e braccia, gli organizzatori hanno voluto assegnare questo importante compito per trasmettere un forte messaggio di speranza e al tempo stesso di coraggio ai tantissimi giovani presenti alla cerimonia di apertura. Sulle note di "We are the champion" dei Queen, la fiamma ha fatto il suo ingresso in piazza "scortata" dagli atleti che hanno applaudito commossi. Ad annunciare la formula di rito di apertura dei giochi è stato l´assessore regionale allo Sport, Elio De Anna, in qualità di rappresentante dell´ente che ha fortemente voluto i Giochi Alpe Adria nel Friuli Occidentale. Dopo dieci anni dall´ultima edizione della manifestazione - nel 2000 le miniolimpiadi si tennero a Gorizia - la grande festa dello sport fa quindi ritorno in Friuli Venezia Giulia. Il compito di organizzare cerimonia e gare è stato affidato al comitato organizzatore locale presieduto da Lorenzo Cella. Presenti alla festa in piazza anche il sindaco di Pordenone, Sergio Bolzonello, il presidente della Provincia di Pordenone, Alessandro Ciriani, il presidente regionale del Coni, Emilio Felluga, il presidente del gruppo Sport di Alpe Adria, Thomas Hirscboch, nonché il segretario generale della Comunità di Lavoro Alpe Adria, Wolfgang Platzer. Dopo l´ammassamento da piazzetta Calderari, la comitiva composta da quasi ottocento ragazzi ha sfilato lungo corso Vittorio Emanuele per poi raggiungere piazza Xx Settembre. Aperto dalle majorettes e dalla banda di Prata, hanno sfilato le rappresentative di Burgenland, Hrvatska, Kaertner, Lombardia, Oberoesterreich, Slovenia, Steiermark, Vas, Veneto e Zala. A chiudere il colorato e festoso corteo la foltissima delegazione di casa del Friuli Venezia Giulia. Dopo l´accensione del tripode, ha preso il via lo spettacolo di pattinaggio artistico dedicato a tutti i giovani. Sulla posta di piazza Xx Settembre si sono esibiti i più grandi e medaglisti atleti della nostra regione.  
   
   
GIOCHI DELLA GIOVENTú: LE GARE DI MARTEDí 22 GIUGNO  
 
Pordenone, 22 giugno 2010 - Basket, volley e scacchi saranno le prime discipline che vedranno i propri atleti in azione, martedì 22 giugno, ai "Giochi estivi della Gioventù di Alpe Adria" in corso nel Pordenonese. Al palazzetto di Brugnera alle 9 sarà proprio la rappresentativa del Friuli Venezia Giulia a sfidare la selezione dello Steiermark, mentre alla stessa ora, nella poule b, la Lombardia avrà di fronte il roster dell´Oberosterreich. Cinque le partite in programma nella giornata di domani: dopo il match di apertura, gli altri incontri si disputeranno alle 11, 14.30, 16.30 e 18.30. Nella poule A si trovano Hrvatska, Vas, Steiermark, Burgerland e Friuli Venezia Giulia. Nel girone B si affronteranno invece Slovenija, Veneto, Oberoesterreich, Kaertner e Lombardia. Per quanto riguarda invece il volley femminile, nell´ex Fiera di Pordenone, le ragazze del Friuli Venezia Giulia (inserite nella poule C) sfideranno le pari età del Veneto. Negli altri due raggruppamenti, al Forum è in programma Slovenija-burgerland, mentre al Palagallini, sempre nel capoluogo, Hrvatska-lombardia. Le partite programmate nella giornata di martedì saranno tre, di cui la seconda con inizio alle 11 e la terza alle 15.30. Del raggruppamento A fanno parte Slovenija, Steiermark e Burgenland, nel B Hrvatska, Oberoesterreich e Lombardia mentre nel C sono state inserite Veneto, Kaertner e Friuli Venezia Giulia. Anche per gli scacchi, che saranno di scena al palasport di Fontanafredda, lo star con la prima gara con formula round robin, il primo turno è fissato alle 9. Ogni match avrà una durata massima di due ore. Dopo la prima fase, il secondo incontro è programmato per le 11, mentre subito dopo la pausa pranzo, gli altri due incontri sono fissati alle 14.30 e alle 17. Per quanto riguarda il nuoto, le cui prove si disputeranno nella vasca olimpionica del centro sportivo La Favorita di Spilimbergo, la prima gara in calendario con inizio alle 10.10 sarà quella dei 400 metri stile libero sia maschili che femminili. La giornata si chiuderà con la 4x100 stile libero programmata alle 17.30. Gli ultimi a scendere in campo saranno i ragazzi dell´atletica leggera: per loro le prove, al campo Agosti di Pordenone, inizieranno alle 15.30 con la prima batteria dei 110 metri ostacoli maschili e contemporanea, con il lancio del disco femminile il salto con l´asta maschile. Alle 18.10 è fissata la finale dei 100 metri maschile mentre 10 minuti più tardi quella dei 100 metri piani femminile.  
   
   
TERMOLI, "SULLE ORME DEI NOSTRI AVI" UNDICI REMATORI CROATI SONO PARTITI TRE GIORNI FA DAL PORTO CROATO DI PLOCE ED HANNO EMULATO LA DIASPORA DEI LORO ANTENATI AVVENUTA CINQUE SECOLI FA  
 
Campobasso, 22 giugno 2010 - Sono arrivati nella mattinata del 20 giugno al Circolo della Vela di Termoli su una "ladja", barca a forma di noce con undici remi, tipica delle popolazioni croate che nel Xvi secolo vivevano lungo il fiume Neretva. E come cinquecento anni fa, quando i loro antenati, per sfuggire alle devastazioni dei turchi, attraversarono l´Adriatico, sbarcarono sul litorale molisano e si insediarono nel suo entroterra, undici rematori hanno raggiunto la costa molisana con la sola forza della braccia. Sono partiti il 18 giugno dal porto croato di Ploce, scortati da una nave della Marina Militare Croata, vincendo anche condizioni meteo decisamente non favorevoli. Una vera impresa! La traversata è stato il primo atto di una manifestazione sportiva e culturale organizzata dall´Associazione "Comunità Croata del Molise", di San Felice del Molise, e dalla "Udruga Ladjare Neretve" (Associazione Barcaiola della Neretva), con il contributo della Regione Molise e l´Euroregione Adriatica, per rievocare l´esodo migratorio delle popolazioni croate e per conservarne la memoria storica. Hanno partecipato all´evento il Sindaco di Termoli, Basso Antonio Di Brino, il Presidente della Regione, Michele Iorio, il Presidente del Consiglio, Michele Picciano, il Presidente dell´Associazione parlamentare per l´amicizia Italia-croazia, On. Aldo Di Biagio, i Consiglieri regionali Rosario De Matteis e Francesco Di Falco. Presenti alla cerimonia anche l´Ambasciatore croato in Italia, Tomislav Vidošević, il Presidente della Contea di Dubrovnik, il Vice Presidente della Contea di Spalato e il Sindaco di Ploce. Non ha fatto mancare la sua presenza la Presidente dell´Associazione "Comunità Croata del Molise Luigi Zara", Paolina Ferrante, unitamente ad una folta rappresentanza di cittadini delle località molisane di lingua croata. Ad accogliere i rematori croati, stremati dalla traversata adriatica, è stato il Presidente della Regione, Michele Iorio, che ha evidenziato come "l´attraversamento di oggi, su un´imbarcazione non molto dissimile da quella che ospitò cinque secoli fa i profughi croati che fuggivano dai turchi, ha un alto valore simbolico per i rapporti tra la Croazia e il Molise. "Sono, infatti, in atto - ha detto - una serie di iniziative e di programma comuni tra Molise e Croazia tese ad esaltare le comunità di origine croata di Acquaviva Collecroce, Montemitro e San Felice del Molise, ma anche a creare rapporti sempre più stretti di ordine economico, commerciale e sociale tra le due sponde adriatiche. Questo nell´ambito di grosse iniziative di respiro internazionale quali l´Euroregione Adriatica e le Politiche europee del Mediterraneo". "A questo vostro gesto simbolico - ha evidenziato ancora il Presidente Iorio - noi rispondiamo con un «viaggio di ritorno», Molise-croazia, fatto con mezzi più moderni, il Catamarano Termoli Jet, che fra pochi giorni collegherà stabilmente Termoli con Ploce, Dubrovnik e altri Centri croati. Questo per testimoniare, da un lato, la volontà di utilizzare l´Adriatico non come mezzo di divisione, ma come elemento di unione tra le due sponde, e dall´altro per creare un percorso intermodale tra l´Italia e la Croazia che concretizzi nuovi rapporti economico-sociali di ampio respiro". L´ambasciatore Croato in Italia, Tomislav Vidošević, ha ringraziato il Presidente Iorio per gli sforzi fatti per mantenere la cultura croata nelle tre comunità di Acquaviva, Montemitro e San Felice, e per fortificare i rapporti con il suo Paese, ponendo in essere progetti e programmi di comune interesse. Il Presidente Picciano ha voluto evidenziare gli sforzi, pienamente condivisi dal Consiglio regionale, posti in essere dalla Giunta e dal Presidente Iorio per l´attivazione di politiche di cooperazione, con la Croazia e le sue realtà territoriali, nell´ambito di un più ampio quadro adriatico e mediterraneo.