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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 13 Settembre 2010 |
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UE: ACCORDO ANTICONTRAFFAZIONE: LE PERPLESSITÀ DEI DEPUTATI PREOCCUPAZIONI SULLA MANCANZA DI TRASPARENZA E MINACCE ALLA PRIVACY |
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Bruxelles, 13 settembre 2010 - Un accordo internazionale per combattere la contraffazione a cui non partecipa la Cina sortirà alcun effetto? Il "mondo digitale" e il "mondo delle cose" dovrebbero avere le stesse regole? Coca-cola e Champagne, sono da difendere alla stessa stregua? Queste e altre le domande emerse nel dibattito di mercoledì 8 settembre su Acta, l´accordo internazionale per combattere pirateria e contraffazione. Il commissario al commercio ha annunciato il possibile ritiro dell´Ue dal tavolo dei negoziati. Perché? Leggi cosa ne pensano i parlamentari europei e...I fan del Parlamento su Facebook. Che cos´è Acta - L´accordo anti-contraffazione (Acta) dovrebbe "combattere su grande scala le trasgressioni ai diritti di proprietà intellettuale che hanno un significativo impatto commerciale", ha spiegato ieri al Parlamento il commissario europeo al Commercio De Gucht, incaricato di rappresentare l´Ue al tavolo dei negoziati. L´europa, gli Stati Uniti e altri nove paesi (Australia, Canada, Giappone, Corea, Messico, Marocco, Nuova Zelanda, Singapore e Svizzera) hanno dato il via alle trattative nel 2007. Da allora, si sono tenuti 10 "rounds", e l´undicesimo, a fine settembre, potrebbe essere quello decisivo. Ma, in Europa, come negli Stati Uniti, il trattato anti-contraffazione incontra forti resistenze: le principali critiche sono la mancanza di trasparenza dei negoziati, che si svolgono a porte chiuse e i cui testi non sono resi pubblici, e il rischio di mettere in pericolo la privacy e la protezione dei dati nel capitolo che riguarda internet e la pirateria online. La battaglia del Parlamento - Il Parlamento europeo si è fatto portatore delle critiche, adottando, in marzo di quest´anno, una risoluzione che minacciava di "rivolgersi alla Corte di Giustizia europea", se la Commissione non avesse pubblicato il testo dei negoziati. A seguito di questa presa di posizione e della Dichiarazione scritta che chiede trasparenza su Acta e che ha ricevuto il sostegno di 377 europarlamentari, la Commissione ha pubblicato il 21 aprile i documenti rilevanti. Possibilità che l´Ue si ritiri dall´accordo - Ieri il commissario De Gucht è venuto a Strasburgo per informare il Parlamento delle ultime tappe del negoziato. Dopo aver esposto le questioni ancora aperte, ha annunciato che "se alla fine del processo l´Ue sarà messa davanti a un trattato che non ha un gran valore aggiunto, dovremmo riconsiderare la nostra partecipazione". Ma quali sono i problemi, e quali le maggiori preoccupazioni dei parlamentari? Ecco i pirnicipali. Negoziati segreti - "Difficile esprimersi su un testo che non ci è dato vedere", ha esclamato il leghista Francesco Speroni, mentre il collega Verde Jan Philipp Albrecht ha parlato di un accordo "estremamente opaco, che alla fine rischia di contraddire il diritto europeo". Il commissario belga ha assicurato che il Parlamento avrà accesso al testo prima di ogni eventuale firma da parte della Commissione. Internet e diritto alla privacy - Nonostante le rassicurazioni di De Gucht, per cui Acta "non ha niente a che vedere coi controlli sui computer o gli I-pod, e non conterrà alcuna limitazione alle libertà individuali", i parlamentari ritengono che sia necessario restare "vigili" sulla questione della privacy. Il conservatore britannico Syed Kamall ha fatto la distinzione fra mondo digitale e mondo delle cose, sostenendo che "mentre il mondo digitale deve adattarsi ai cambiamenti e trovare nuove opportunità di business, nel mondo reale le industrie europee sono competitive in innovazione e design, che costano miliardi di euro, e i cui benefici non possono andare a profitto dei falsi". Champagne e Coca-cola - De Gucht ha ammesso che uno dei principali problemi per l´Ue è convincere gli altri paesi a includere nel trattato le Indicazioni Geografiche (Parmigiano, champagne ecc.), alla stessa stregua dei marchi registrati. Questo è uno dei punti sensibili per l´Ue, che vuole combattere la l´agro-pirateria subita dai nostri prodotti nel mondo intero: "Champagne e Coca Cola devono essere tutelati allo steso modo", ha affermato il popolare tedesco Daniel Caspary durante il dibattito. Accesso ai medicinali - Altri dubbi riguardano l´accesso alle medicine generiche: "non si possono trattare allo stesso modo i farmaci generali e le medicine contraffatte", ha affermato il capogruppo dell´Italia dei Valori (Alde) Nicolò Rinaldi: "l´accesso ai farmaci generici a prezzi ragionevoli nei paesi in via di sviluppo deve essere garantito nel testo". I prossimi passi - A fine di settembre si terrà a Tokyo quello che potrebbe essere l´ultimo round. Ma i dubbi restano, al Parlamento e fuori: "Il 64% dei beni contraffatti in Europa arriva dalla Cina, che non è parte di Acta. Siamo sicuri che firmare ha un senso per l´Ue?", ha concluso Rinaldi. Acta su Facebook del Parlamento - Nessun accordo dovrebbe essere discusso a porte chiuse, almeno non dai rappresentanti che ho votato per rappresentarmi. Senza un dibattito pubblico e controllo, gli "accordi" vanno a finire così...(Nick K.). Acta Non riguarda la contraffazione. Riguarda l´imposizione del copyright e la tutela di un modello di business obsoleto, che non è riuscito ad adeguarsi a internet. Il capitolo su internet è ancora essenzialmente basato sulla legge del copyright degli Usa, e lo trovo terribile! (Neville B.). Questo trattato riguarda molto più il copyright che le borsette contraffatte. Non sono d´accordo che la lotta contro la "pirateria" è vitale per imprese e consumatori, questo è quello che ci fanno credere i detentori di copyright! |
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I DEPUTATI CHIEDONO L´ISTITUZIONE DELL´ANNO EUROPEO DELLA LOTTA ALLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE |
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Strasburgo, 13 settembre 2010 - Entro i prossimi cinque anni dovrà essere istituito l´Anno europeo della lotta alla violenza contro le donne. La maggioranza dei deputati ha invitato la Commissione a istituire "l´Anno europeo della lotta alla violenza contro le donne" sottoscrivendo una dichiarazione scritta. Tra il 20 e il 25% delle donne nell´Ue subisce violenze fisiche durante la vita adulta e più del 10% è vittima di violenze sessuali. La violenza contro le donne rappresenta una delle più diffuse violazioni dei diritti umani e un notevole ostacolo per la parità di genere. Una dichiarazione scritta, firmata da oltre 369 eurodeputati ha lo stesso impatto di una risoluzione. |
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IL PARLAMENTO EUROPEO CONDANNA LA LAPIDAZIONE DI SAKINEH MOHAMMADI-ASHTANI |
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Bruxelles, 13 settembre 2010 - Il Parlamento europeo ha condannato con forza la condanna a morte per lapidazione dell´iraniana Sakineh Mohammadi-ashtani, in una risoluzione adottata mercoledì. Tutti i gruppi politici ritengono che, indipendentemente dai fatti, una sentenza di morte per lapidazione non può mai essere giustificata o accettata. Invitano pertanto le autorità iraniane a sospendere la sentenza inflittale e a avviare una completa revisione del suo caso. Esortano poi il governo iraniano a riconsiderare il caso di Zahra Bahrami, cittadina iraniano-olandese, le conceda immediatamente la possibilità di consultare un legale e di beneficiare dell’assistenza consolare, la rilasci o le permetta di essere sottoposta a un equo processo. I deputati chiedono inoltre la sospensione dell’esecuzione del diciottenne Ebrahim Hamidi. Vietare la lapidazione e depenalizzare l´adulterio e l´omosessualità - Il Parlamento europeo chiede all´Iran di emanare una legge che renda illegale la crudele e disumana pratica della lapidazione. Il paese continua a trovarsi nel gruppo dei pochissimi paesi, insieme all’Afghanistan, la Somalia, l’Arabia Saudita, il Sudan e la Nigeria, che ancora praticano la lapidazione. L´iran dovrebbe anche introdurre una moratoria sulle esecuzioni, in attesa dell´abolizione della pena di morte, depenalizzare l´adulterio e i rapporti sessuali consensuali tra adulti. Liberare tutti i difensori dei diritti umani in Iran - Le autorità iraniane devono rilasciare immediatamente tutti coloro che sono detenuti unicamente sulla base della loro partecipazione a proteste pacifiche e della loro volontà di utilizzare il diritto fondamentale della libertà di espressione. Il Parlamento ribadisce la sua richiesta che i sette leader Baha’i siano assolti. Tra le misure che l´Ue può intraprendere, i deputati citano un maggiore sostegno finanziario attraverso lo strumento europeo per la democrazia e i diritti dell´uomo (Eidhr) per i difensori iraniani dei diritti umani. Inoltre, il divieto di accesso all´Ue e il congelamento dei capitali dovrebbe essere esteso a coloro che sono responsabili delle violazioni dei diritti umani, la repressione e la limitazione della libertà nel paese. La risoluzione è stata approvata dall´Aula a larga maggioranza con 659 voti favorevoli e 22 astensioni. |
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UE: LA FRANCIA E ALTRI STATI MEMBRI DEVONO SOSPENDERE IMMEDIATAMENTE LE ESPULSIONI DEI ROM |
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Strasburgo, 13 settembre 2010 - Il Parlamento esprime "viva preoccupazione" per le misure adottate dalle autorità francesi e sottolinea che le espulsioni di massa violano la legislazione europea in quanto rappresentano una discriminazione su base razziale. Nella risoluzione adottata giovedì, i deputati chiedono ai leader politici di evitare di adottare una retorica "provocatoria e discriminatoria" e criticano il Consiglio e la Commissione per la mancanza d´impegno sulla questione. Una risoluzione, presentata dai gruppi S&d, Alde, Verdi/ale e Gue/ngl chiede alla Francia di sospendere immediatamente tutte le espulsioni e sottolinea inoltre che la raccolta delle impronte digitali dei rom è illegale e contraria alla Carta dei diritti fondamentali dell´Unione europea. Il Parlamento "respinge qualsiasi dichiarazione che associ le minoranze e l´immigrazione alla criminalità e crei stereotipi discriminatori" e deplora "la retorica provocatoria e apertamente discriminatoria che ha caratterizzato il discorso politico durante i rimpatri dei Rom, dando credibilità a dichiarazioni razziste e alle azioni di gruppi di estrema destra". I deputati affermano che "limitazioni della libertà di circolazione e di soggiorno per motivi di ordine pubblico, di pubblica sicurezza e di sanità pubblica possono essere imposte esclusivamente in relazione al comportamento personale" e mai secondo "considerazioni generali di prevenzione o all´origine etnica o nazionale". La risoluzione menziona inoltre il fatto che "il ministro degli Interni italiano ha annunciato la sua intenzione di propugnare l´adozione di norme dell´Ue più rigorose sull´immigrazione e la libertà di circolazione". Un´analisi completa della situazione in Francia e in tutti gli Stati membri Il Parlamento esprime " profondo rammarico per il ritardo e la limitatezza con cui la Commissione" ha proceduto a "verificare la conformità delle azioni degli Stati membri al diritto primario e alla legislazione dell´Unione europea". La risoluzione "invita la Commissione a sostenere con determinazione i valori e i principi sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali dell´Ue e dai trattati e a reagire con rapidità" e chiede di portare a termine "un´analisi completa della situazione in Francia e in tutti gli Stati membri per quanto riguarda la conformità delle politiche relative ai Rom alla legislazione dell´Ue". - la risoluzione è stata adottata con 337 voti favorevoli, 245 contrari e 51 astensioni - le espulsioni di massa e la raccolta delle impronte digitali sono illegali - i responsabili politici devono evitare " la retorica provocatoria e discriminatoria" - i deputati criticano "il ritardo e la limitatezza" della Commissione europea. |
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IL COMMISSARIO EUROPEO ALL´INDUSTRIA E ALL´IMPRENDITORIA ANTONIO TAJANI PARTECIPA A ARTIGIANA 2010 |
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Milano, 13 settembre 2010 - Il Vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, responsabile per industria e imprenditoria, incontrerà le piccole e medie imprese lombarde lunedì 20 settembre 2010 a Milano, nel quadro di "Artigiana 2010". Unioncamere Lombardia, Regione Lombardia e la Rappresentanza a Milano della Commissione europea hanno promosso "Artigiana 2010", un ciclo di eventi sul territorio su tre temi legati allo "Small Business Act" dell´Unione europea: l´accesso al credito per le Pmi, le reti d´impresa e l´innovazione. Gli eventi si sono tenuti in tutte le province lombarde nei mesi scorsi e hanno coinvolto oltre mille persone tra imprenditori e rappresentanti delle autorità regionali e locali, del mondo accademico, delle associazioni di categoria. Le proposte, le iniziative e i progetti per le micro e piccole imprese che sono emersi durante gli incontri saranno presentati dal sistema camerale e dagli imprenditori nell´evento conclusivo del ciclo, il 20 settembre, al Commissario Tajani, che sta definendo in queste settimane la nuova politica industriale europea, incentrata sulle esigenze delle Pmi. Tajani discuterà con i partecipanti le misure da attuare e le proposte fatte. Parteciperanno alla discussione anche Raffaello Vignali, Vicepresidente della Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati, Andrea Gibelli, Vicepresidente e Assessore all´Industria, Artigianato, Edilizia e Cooperazione della Regione Lombardia, Francesco Bettoni, Presidente di Unioncamere Lombardia e Cesare Fumagalli, Segretario Nazionale di Confartigianato. Lo "Small Business Act" costituisce il quadro di riferimento europeo per le strategie e le misure di sostegno alle piccole e medie imprese. "Pensare anzitutto in piccolo" è il motto dell´azione europea. Tra i temi di responsabilità di Antonio Tajani, la direttiva sui ritardi dei pagamenti della pubblica amministrazione, la semplificazione amministrativa per le Pmi, il nuovo regolamento Reach per il settore della chimica, la tutela dei marchi e dei prodotti, le opportunità della green economy, il turismo. Milano, Palazzo della Regione Lombardia Lunedì 20 settembre 2010 - ore 14.15. |
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EURO PROGETTAZION : L´ABRUZZO A CORSO FORMAZIONE PORE 17 REGIONI COINVOLTE |
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L´aquila, 13 settembre 2010 - La Regione parteciperà dal 20 al 24 settembre a L´aquila, nella sede ubicata in via Salaria Antica, ad Opera (Opportunità Europee per le Regioni e le Autonomie), il corso intensivo di formazione sull´euro- progettazione, rivolto alle pubbliche amministrazioni locali, che ha l´obiettivo di aumentare la capacità territoriale di produrre proposte progettuali su programmi europei. L´iniziativa è promossa dal Pore (Progetto Opportunità delle Regioni in Europa).il corso si struttura in 40 ore di formazione, elemento innovativo è l´attivazione di una web community. Sono 17 in Italia le Regioni coinvolte ed il totale dei fondi comunitari per il periodo 2007- 2013 è di 105 miliardi di euro. La leadership spetta sinora alla Germania, Francia, Regno Unito ed Olanda. Ieri, giovedì 9 settembre, alla conferenza stampa di lancio dell´attività formativa, svoltasi a Roma nella sede del Ministero per i Rapporti con le Regioni e per la Coesione Territoriale ha partecipato l´assessore alla Formazione, Paolo Gatti. " Abbiamo aderito - ha esordito Gatti - con convinzione all´iniziativa perchè sappiamo benissimo che l´Abruzzo può fare molto di più da un punto di vista del pensare, programmare, progettare e poi andare ad intercettare e vincere i bandi europei. E´ un´occasione da cogliere perchè ci sia un cambio di passo". Le Regioni sono la Calabria, la Campania, la Lombardia, il Lazio, le Marche, il Molise, il Friuli, la Sardegna, la Puglia e la Provincia Autonoma di Trento. Opera prenderà il via a Milano, il 13 settembre, e vedrà la partecipazione di "49 funzionari, tra Regione, Enti Locali e rappresentanze economiche e sociali regionali" ha dichiarato ieri a Roma, il rappresentante della Regione Lombardia, Roberto Nepomuceno. "all´interno della web community si svilupperanno interazioni per la costruzione di partenariati e per la condivisione di buone pratiche e di buone idee" ha affermato Ernesto Somma, coordinatore del Pore e dei rappresentanti di alcune Regioni. |
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L’ASSESSORE VENETO CIMABETTI INTERVERRA’ AD ANVERSA AL SEMINARIO DELL’UNIONE EUROPEA SUL FEDERALISMO FISCALE IN EUROPA |
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Venezia, 13 settembre 2010 - L’assessore alle politiche di bilancio della Regione del Veneto, Roberto Ciambetti, parteciperà lunedì 13 Settembre al seminario sul federalismo fiscale in Europa, organizzato dalla presidenza belga dell’Unione Europea ad Anversa presso il Flanders Congress and Concert Centre. L’assessore parteciperà nel pomeriggio al panel “comparazioni interregionali” mettendo in luce l’esperienza veneta nel suo intervento dal titolo “Dall’italia stato centrale al Veneto con propria autonomia fiscale attraverso la grande riforma del federalismo fiscale”. Allo stesso panel parteciperanno anche rappresentanti ed esperti europei provenienti da Paesi Baschi, Scozia e Nord-pas de Calais. “Il federalismo fiscale – ribadisce l’assessore Ciambetti - valorizza fortemente il ruolo delle regioni e delle autonomie locali in totale sintonia con il principio di sussidiarietà, sancito dal Trattato di Maastricht e completato dal Trattato di Lisbona”. |
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BOLZANO: FONDO SOCIALE EUROPEO, CONCORSO PER IL DIRETTORE |
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Bolzano, 13 settembre 2010 - E´ stato bandito il concorso per la nomina a direttore o direttrice dell´Ufficio provinciale del Fondo sociale europeo (Fse). Le domande vanno presentate entro il 13 ottobre. Il bando verrà pubblicato lunedì 13 settembre nel Bollettino ufficiale nr. 35 della Regione Trentino-alto Adige, e prevede il concorso per la nomina a direttore o direttrice dell´Ufficio provinciale del Fondo sociale europeo (Ripartizione 39 - Affari comunitari). Le domande vanno presentate entro le ore 17 del 13 ottobre presso l´Ufficio provinciale organizzazione di via Crispi 3 (terzo piano) a Bolzano. |
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REPUBBLICA CECA, PER DUE TERZI IMPRESE CRISI NON È FINITA |
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Praga, 13 settembre 2010 - Quasi due terzi delle imprese della Repubblica Ceca sostengono che la crisi economica non sarebbe ancora conclusa. Solamente meno del 10 per cento sarebbe invece pienamente fiducioso, ritenendo che la crisi sarebbe definitivamente alle spalle. Ai risultati di cui sopra è giunto, negli scorsi giorni, un sondaggio condotto dalla Camera Economica, che ha inoltre richiesto alle compagnie cosa sarebbe opportuno riscontrare per osservare un significativo miglioramento delle proprie condizioni economiche. La maggior quota delle società ha risposto che per ripristinare una condizione di redditività soddisfacente sarebbe necessario ottenere un più elevato volume di ordini (35 per cento), una riduzione delle tasse (19 per cento) e una contrazione del costo del lavoro (18 per cento). |
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BULGARIA, SEGNALI DI RIPRESA |
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Sofia, 13 ottobre 2010 - Italcementi ha avviato i lavori di ammodernamento e ampliamento dello stabilimento produttivo Devnya Cement, che il Gruppo italiano possiede sulle coste del Mar Nero. Il complesso già oggi è il maggior produttore ed esportatore di cemento della Bulgaria. L´investimento complessivo è di 160 milioni di euro e i lavori dureranno due anni. Il progetto di aumento della capacità produttiva a Devnya, con la sostituzione dei forni esistenti con una linea di produzione che utilizza il cosiddetto processo a secco, era già stato approvato nel 2008, ma la contingente crisi economica ha consigliato il posticipo dell´esecuzione. Nella costruzione della nuova linea saranno impegnate circa 1000 persone. A ristrutturazione completata, lo stabilimento di Devnya sarà uno dei maggiori investimenti industriali in Bulgaria negli ultimi 20 anni. Sullo sfondo della crisi economica e finanziaria, che ha colpito in particolar modo il settore edile in Bulgaria, la notizia rappresenta un importante segnale di ripresa. |
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VENETO: ASSESSORE STIVAL RICEVE DELEGAZIONE DELLA PROVINCIA CINESE DELL’HEBEI |
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Venezia, 13 settembre 2010 - L’assessore ai flussi migratori della Regione del Veneto, Daniele Stival, ha ricevuto il 10 settembre a Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale, una delegazione della Provincia cinese dell’Hebei, guidata dal Vice Governatore esecutivo, Fu Zhifang. All’incontro ha preso parte anche il Consigliere Diplomatico della Regione del Veneto Stefano Beltrame. La Provincia dell’Hebei è una delle più grandi della Cina e con essa la Regione Veneto ha avviato già negli anni 80 rapporti stabili di collaborazione con la sottoscrizione, nel 1988, di un Accordo economico culturale. “La Regione – ha sottolineato l’assessore Stival – intende essere un interlocutore attento nelle attività che privilegiano i rapporti di carattere economico e fornirà il proprio sostegno a tutte quelle iniziative che rappresentano delle occasioni di crescita del sistema produttivo e imprenditoriale veneto e per promuovere e sviluppare azioni finalizzate allo scambio commerciale. Quindi – ha concluso Stival – è nostra volontà proseguire e consolidare con la Provincia dell’Hebei quel rapporto di amicizia e collaborazione avviato più di venti anni fa”. Da parte sua il Vice Governatore Fu Zhifang ha sottolineato l’esigenza di aumentare e migliorare la comunicazione e lo scambio di informazioni tra le due regioni. A questo proposito ha precisato che un’occasione per promuovere la cooperazione e gli interscambi economico culturali potrebbe essere quella dell’anno culturale cinese in Italia, che inizierà il prossimo ottobre per terminare nel settembre del 2011. |
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FEDERALISMO IN SICILIA: CIMINO E CHINNICI, OPPORTINITA´ DA AFFRONTARE BENE |
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Sambuca Di Sicilia, 13 settembre 2010 - "Lo sviluppo della Sicilia attraverso il federalismo fiscale e il ruolo degli enti locali" e´ stato il tema a Sambuca di Sicilia della terza e ultima tavola rotonda organizzata dall´Associazione Studi sociali e giuridici "Empedocle". Caterina Chinnici, assessore regionale alle Autonomie locali, dopo aver esposto le azioni messe in atto dal suo assessorato, ha sottolineato che considera il federalismo come "l´opportunita´ per dare attuazione a quell´autonomia che abbiamo come Regione a Statuto speciale" e che "non vogliamo essere una Regione assistita ma vogliamo risorse per avere infrastrutture che non abbiamo, ma sempre in un ottica di sostegno nel delicato momento di passaggio". "Quello che mi propongo - ha detto ancora la Chinnici - e´ accompagnare i Comuni verso questo cambiamento, con la richiesta ai sindaci di porsi in un ottica di collaborazione con la Regione per individuare insieme le concrete risorse e le concrete esigenze del territorio. Cosi´, se anche ci saranno maggiori tasse, dovranno esserci maggiori servizi." Salvatore Taormina, direttore generale del dipartimento Finanze dell´Assessorato all´Economia, ha parlato delle presumibili ricadute economiche sul bilancio della Regione siciliana e sui singoli cittadini. "Il federalismo - ha affermato - e´ gia´ un processo in atto e siamo gia´ nella fase di attuazione". Le conclusioni della tavola rotonda sono state del vicepresidente della Regione, con delega all´Economia, Michele Cimino. "Il problema non e´ il federalismo-istituzione ma il federalismo-politico. Con questa legge elettorale i territori non hanno piu´ i rappresentanti eletti dal popolo, che conoscono i problemi della propria terra e che difendono le proprie peculiarita´. Continuando cosi´ non si ha la possibilita´ di difendere le nostre abitudini, i nostri interessi, come fanno quelli del nord che, per esempio, nell´agricoltura prima con Zaia e ora con Galan, ci impongono scelte che per noi siciliani sono deleterie". "In questi giorni che si parla di governo tecnico - ha proseguito Cimino - mi sento di affermare che l´unica cosa importante e´ che dovra´ essere un governo forte ed autorevole, perche´ - ha spiegato - deve rivendicare quello che ci spetta come Sicilia e contrastare quelle Regioni che non hanno i nostri problemi, quale il precariato". "Ieri, - ha spiegato Cimino - gli economisti hanno fatto affermazioni che condivido: in un clima politico di incertezza l´economia soffre e non possono esserci segni di ripresa e la precarieta´ porta ancora danni ad una Sicilia gia´ allo stremo". "Quello di cui mi accorgo - ha concluso - e´ che, mentre al nord anche sul tema del federalismo hanno le idee chiare su cio´ che vogliono e di conseguenza impongono le loro scelte, al sud ancora brancoliamo nel buio. Conosco i siciliani, e quando tutti avranno preso coscienza di quello che sta accadendo, con uno scatto di orgoglio, con la forza del temperamento isolano e guidati dall´amore per la Sicilia, avranno il coraggio di lottare per avere quello che spetta loro." |
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FVG: TONDO SU DIMISSIONI PRESIDENTE CONSIGLIO BALLAMAN |
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Trieste, 13 settembre 2010 - Il presidente della Regione Renzo Tondo ha espresso il 9 settembre l´apprezzamento per la decisione assunta dal presidente Ballaman di rassegnare le dimissioni dalla carica di presidente del Consiglio regionale. Dando atto al presidente Ballaman "della sensibilità e della responsabilità dimostrate", il presidente Tondo rileva che "l´atto delle dimissioni dalla presidenza dell´Assemblea solleva l´ istituzione regionale da una situazione indubbiamente delicata". "Sono certo che il presidente Ballaman farà chiarezza su questa vicenda". "Sono convinto - sottolinea Tondo - che sui comportamenti sin qui portati all´attenzione possa essere fatta piena luce, anche in considerazione del fatto che molte delle cose denunciate, alla verifica dei fatti, risulteranno spiegabili". "Stiamo comunque attenti - osserva più in generale il presidente Tondo - affinché vicende come queste non vadano strumentalmente ad alimentare quella ´spirale´ di antipolitica che rischia oggi di soffocare il Paese e le sue amministrazioni locali e non vengano a gettare indistintamente fango sulle istituzioni". "Una deriva, una slavina antipolitica - come anche le recenti ed inaccettabili dichiarazioni del regista Michele Placido al Festival di Venezia sul fatto che in Parlamento c´è chi ha fatto ´peggio´ di Vallanzasca e sul suo supposto ´mito´ - che rischia di lasciare a tutti un Paese culturalmente più povero". "Al presidente Ballaman - conclude Tondo - desidero confermare la mia stima personale e l´incoraggiamento a continuare a dare il proprio contributo e ad offrire il proprio impegno politico tra i banchi dell´Assemblea regionale". |
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BASILICATA: CONTROLLO SPESA SU AUTO, TELEFONINI E PC MOBILI REGIONALI |
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Potenza, 13 settembre 2010 - Un ulteriore giro di vite sul programma di iniziative rivolte a razionalizzare le spese della Regione Basilicata. La Giunta regionale, infatti, su proposta del presidente, Vito De Filippo, ha approvato due delibere riguardanti la disciplina sull’organizzazione e la gestione dell’autoparco regionale e la disciplina sull’assegnazione, l’uso e la gestione di telefonini e computer di proprietà dell’ente e assegnati in via temporanea al personale regionale per uso d’ufficio e finalità istituzionali. In particolare, per la gestione dell’autoparco centrale di Potenza e delle sedi periferiche di Matera, Melfi, Lagonegro, Villa D’agri e Policoro, l’Ufficio Provveditorato e Patrimonio del dipartimento Presidenza della Giunta adotterà un sistema gestionale ed organizzativo tale da assicurare trasparenza, efficienza ed economicità adottando strumentazioni informatiche in grado di garantire un costante e continuo monitoraggio per l’ottimizzazione del servizio ed il contenimento dei costi. Il servizio di trasporto per finalità istituzionali, come indicato nella disciplina, può essere di rappresentanza o di servizio. Il servizio di rappresentanza è riservato a presidente, assessori e dirigenti regionali, mentre il trasporto per motivi di servizio può essere concesso al personale regionale solo quando manca o risulta inidoneo il servizio pubblico, oppure quando il servizio con un automezzo di proprietà regionale risulta economicamente più vantaggioso. Non rientrano nel servizio di trasporto per finalità istituzionale gli spostamenti dall’abitazione alla sede abituale di lavoro e viceversa. Per monitorare l’andamento della spesa e l’efficienza del servizio, la struttura operativa dell’autoparco regionale, in collaborazione con le strutture decentrate, predisporrà trimestralmente un report statistico che evidenzia le tipologie del servizio, i mezzi utilizzati, le destinazioni ed il numero di soggetti trasportati, nonchè i dati contabili – finanziari relativi ai costi sostenuti per ciascuna auto impiegata nell’esecuzione del servizio. Anche per l’uso dei telefonini e dei computer portatili, la Giunta regionale ha approvato il regolamento. In particolare, l’uso dei telefonini a fini privati può avvenire solo in caso di contratto a doppia fatturazione, anteponendo al numero telefonico il codice previsto che permette di addebitare i costi per l’uso privato direttamente sul conto corrente personale dell’utilizzatore. Al fine di monitorare l’andamento della spesa e l’efficienza del servizio l’Ufficio provveditorato predisporrà semestralmente un report che evidenzia i costi del servizio per ciascuna categoria di soggetti utilizzatori. Nel caso di anomalie l’ufficio, nel rispetto delle norme sulla privacy, effettuerà le opportune verifiche. In ogni caso dai telefonini sono esclusi tutti servizi aggiuntivi rispetto a quelli dati in dotazione. Stesse disposizioni per i pc portatili. |
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GIUNTA DEL LAZIO IN TRASFERTA A CANALE MONTERANO, OCCASIONE DI RIFLESSIONE E PROGRAMMAZIONE |
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Roma, 13 settembre 2010 - Politiche sociali, urbanistica, federalismo demaniale e cultura. Sono solo alcuni degli argomenti affrontati in occasione della riunione della Giunta regionale che si è tenuta l’11 settembre nell´eremo di Montevirginio, nel territorio del comune di Canale Monterano vicino a Roma. Un appuntamento informale “per fare - come ha illustrato la presidente Polverini - il primo tagliando alla nuova macchina amministrativa della Regione Lazio”. La giornata di lavoro è iniziata con una preghiera e un minuto di silenzio per ricordare le vittime dell´attentato alle Torri Gemelle dell´11 settembre e si è conclusa con un documento preciso e dettagliato sugli impegni concreti da portare a termine entro il 31 dicembre. Tra le prime iniziative: il testo per il nuovo “Piano casa”, che sarà approvato in una delle prossime giunte e che sarà illustrato il primo ottobre quando si svolgerà una grande iniziativa pubblicata a Roma, all’auditorium della Conciliazione, per sostenere lavoro e territorio in un confronto con i sindaci, i presidenti delle province e le forze economiche e sociali. “In questi mesi abbiamo raggiunto importanti traguardi in numerosi campi - ha spiegato la presidente della Regione Lazio -: dal sostegno all’occupazione e alle imprese; dal rigore sugli sprechi alla manovra di assestamento; dal nuovo rapporto con gli enti locali e province al ritrovato protagonismo della Regione Lazio nella Conferenza delle Regioni fino alle misure importanti per l´ambiente e le scuole. Si tratta di interventi concreti, che sono stati apprezzati dai cittadini del Lazio i quali mi stanno dimostrando grande vicinanza anche nella battaglia sulla sanità e sul sociale”. |
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REGIONE; ALEMANNO: «BENE POLVERINI SU STATI GENERALI DEL LAVORO» |
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Roma, 13 settembre 2010 - «Trovo ottima l’idea degli Stati Generali del lavoro annunciata dal presidente della Regione Lazio, Renata Polverini. Sono convinto che la Regione debba tornare ad essere il volano della nostra economia e l’elemento trainante per la ripresa economica e dei livelli occupazionali». Lo afferma il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. |
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CHIODI, SEGNALI DI RIPRESA GRAZIE AGLI IMPRENDITORI IL PRESIDENTE DELL’ABRUZZO SU INDAGINE CONGIUNTURALE DEL CRESA |
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L´aquila, 13 settembre 2010 - "I segnali di crescita premiano l´azione dell´imprenditoria abruzzese che sta attuando strategie concrete e realistiche per combattere la crisi e affermare all´estero le proprie eccellenze anche se la situazione presenta ancora aspetti di criticità". Lo ha detto il Presidente della Regione, Gianni Chiodi, commentando i dati diffusi dal Cresa relativi all´indagine congiuntura economica abruzzese per il secondo trimestre di quest´anno presentati il 10 settembre all´Aquila. "Questa regione - ha proseguito Chiodi - sta voltando pagina sul fronte dell´internazionalizzazione e sta cercando di colmare il gap anche se gli effetti della crisi sono ancora evidenti, in particolare per l´occupazione. Oggi misuriamo i risultati di questo sforzo messo in campo dall´imprenditoria abruzzese per una sfida competitiva che si preannunciava molto difficile. Il nostro è un territorio trainante sotto il profilo economico e industriale per la sua dinamicità e per uno spaccato caratterizzato da un tessuto produttivo variegato che vanta numerose punte d´eccellenza di cui va dato atto all´imprenditoria regionale. C´è ancora molto da lavorare e questi segnali di ripresa vanno letti con cautela. L´impegno di questo governo - ha concluso - sarà proprio quello di sostenere i processi di internazionalizzazione, le politiche di sostegno e le azioni di attrazione degli investimenti perché riteniamo sia una delle ricette vincenti per uscire dalla crisi affinché il territorio abruzzese venga guardato con sempre maggiore interesse dal mondo delle imprese". |
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IMMIGRAZIONE: GIUNTA VENETA APPROVA PIANO TRIENNALE: PRIMA I RESIDENTI DEI NUOVI ARRIVI, CONOSCENZA DI LINGUA E CULTURA, LAVORARE SUL FRONTE DEI RIENTRI IN PATRIA |
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Venezia, 13 settembre 2010 - Favorire l’integrazione degli immigrati regolari come risorsa nella fase di passaggio dalla crisi economica a quella della ripresa; l’integrazione sociale e scolastica, puntando con forza alla conoscenza della lingua italiana e della cultura veneta; il rientro volontario con la costruzione di reti di cooperazione; la formazione personale e professionale. Sono questi i principali obiettivi che si prefigge il “piano triennale regionale degli interventi nel settore dell’immigrazione”, approvato dalla Giunta veneta su proposta dell’assessore ai flussi migratori Daniele Stival, e trasmesso al Consiglio regionale per il prosieguo dell’iter. “L’immigrazione regolare – sottolinea Stival – è un fenomeno che va accompagnato e regolato in maniera attenta e collegata all’attuale congiuntura. Per questo abbiamo deciso di puntare su aspetti legati all’economia, al lavoro, e ad un’integrazione a 360 gradi, che non può prescindere, ad esempio, dalla conoscenza della lingua italiana e della cultura veneta, essenziale perché agevola l’inserimento lavorativo, favorisce la partecipazione alla vita sociale, previene situazioni di disagio sia per l’immigrato, sia per la comunità d’accoglienza. Quanto più forte sarà l’integrazione degli immigrati regolari – sottolinea Stival – tanto più facile sarà anche combattere l’immigrazione clandestina, che non siamo disposti a tollerare in alcun modo. Ritengo anche fondamentali due aspetti come la realizzazione di percorsi mirati ai rientri in patria e la priorità da dare agli immigrati residenti rispetto ai nuovi ingressi”. Per quanto riguarda il lavoro, il Piano indica proprio la via di concentrarsi di più sull’integrazione degli stranieri presenti, piuttosto che sulla gestione di nuovi ingressi, alla luce dell’attuale non facile situazione economica. In questo senso saranno promosse azioni che mirano alla sensibilizzazione, informazione e formazione rivolte alle associazioni di migranti per aumentare la loro capacità di trasferire informazioni ai lavoratori; all’informazione alle imprese con titolare straniero per aumentare le loro capacità di accedere alle opportunità offerte dal mercato del lavoro regionale; alla sperimentazione di modalità per attestare le competenze possedute dai lavoratori immigrati e rafforzarne il grado di occupabilità; al rientro volontario attraverso la costruzione di reti di cooperazione tra Italia e Paesi d’origine, in raccordo con il Ministero competente. Sul fronte dell’integrazione sociale e scolastica, gli interventi del Piano si pongono alcune priorità: inserimento scolastico, insegnamento della lingua italiana e promozione di interventi educativi per i minori; informazione sulle leggi nazionali e regionali, sulle regole di soggiorno e in materia di lavoro; aggiornamento degli insegnanti e degli operatori scolastici; valorizzazione della mediazione linguistico-culturale; inserimento delle donne immigrate; promozione del dialogo tra la cultura veneta e le altre culture. Il Piano prevede anche il consolidamento dell’Osservatorio Regionale Immigrazione e della Rete Informativa Immigrazione. |
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IN PUGLIA 100 CANTIERI IN 100 GIORNI |
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Bari, 13 settembre 2010 - 100 cantieri da realizzare in tutta la Puglia entro la fine del 2010 per ridare “ossigeno immediato all’economia pugliese”, per un investimento complessivo di quasi 100milioni di euro e un’occupazione che riguarderà, direttamente o indirettamente, circa 11mila persone. Ed è solo la prima tranche. Questo il biglietto da visita del progetto 100 cantieri in 100 giorni annunciato nelle dichiarazioni programmatiche del 15 giugno scorso e presentato il 10 settembre in una conferenza stampa dal presidente della regione Puglia Nichi Vendola e dagli assessori regionali Nicola Fratoianni (attuazione del programma), Angela Barbanente (urbanistica), Elena Gentile (lavoro e Welfare) e dal direttore d’area Davide Pellegrino. Con l’avvio di questo progetto – ha spiegato l’assessore all’attuazione del programma Nicola Fratoianni – diamo un respiro all’economia pugliese e all’occupazione. Ogni opera, ogni cantiere individuato sarà aperto entro il 2010. L’immediata attivazione è stato uno dei criteri che ci ha guidato nella selezione delle opere che nel loro complesso interesseranno un milione e mezzo di cittadini pugliesi. Tutti i finanziamenti sono rinvenienti per la maggior parte dai fondi Fesr, risorse immediatamente spendibili e che non impattano con il Patto di stabilità”. Tra i valori aggiunti dell’operazione, l’accelerazione delle procedure per l’attivazione e l’apertura dei cantieri. “C’è un racconto buono che parla di Sud virtuoso, con la schiena dritta, un Sud operoso e perbene – ha detto il presidente Vendola – e il nostro dovere è quello di inserire le scelte in questo racconto buono. C’è anche un racconto cattivo infatti che tende a spezzarci le gambe, ad umiliare i nostri talenti e a mortificare le nostre virtù. Siamo i primi che proviamo ribrezzo di fonte ai 32 proiettili con i quali è stato giustiziato un boss mafioso, ma per fortuna c’è un altro Sud che vuole scrivere pagine di legalità. E i 100 cantieri vogliono essere una di queste pagine”. Molti gli elementi innovativi del progetto racchiuso nelle 32 pagine cartacee di una brochure (con l’elencazione e la spiegazione dei singoli progetti) e virtuali di un sito già on line http://100cantieri.Regione.puglia.it che permette di monitorare lo stato di avanzamento dei singoli cantieri. Una rivoluzione nel rapporto tra pubblica amministrazione e cittadini. L’inaugurazione di un nuovo metodo dal quale, così come ha sottolineato Vendola “non torneremo più indietro perché siamo di fronte ad un modello allargato di governance”. Un metodo che “non solo sazia il legittimo diritto alla conoscenza dei cittadini ma serve anche a farli partecipare attivamente”. Vendola ha sottolineato non solo l’equilibrio territoriale dell’intervento (42 cantieri nel grande salento a fronte dei 26 nella provincia di Bari, ai 22 in quella di Foggia e ai 10 della Bat) ma anche l’equilibrio tra aree periferiche e aree centrali, tra territori governati dal centrodestra e territori governati dal centrosinistra. “Non abbiamo guardato il colore politico – ha detto Vendola – ma credo ci sia un leggero vantaggio per il centrodestra”. Per quanto riguarda la tipologia degli interventi, grande spazio al potenziamento delle infrastrutture sanitarie, in particolare ambulatori specialistici, poliambulatori, consultori e centri di riabilitazione e alle infrastrutture sociosanitarie destinate alla qualificazione dei servizi per gli anziani, i diversamente abili, i bambini ed i cittadini parzialmente autosufficienti. In particolare ci sono 45 cantieri per l’apertura di 31 nuovi asili nido e l’ampliamento di 14 strutture esistenti. A questo proposito, l’assessore Elena Gentile ha sottolineato le prospettive occupazionali derivanti da questi specifici interventi sugli asili nido: “a regime avremo 1.200 posti in più per le bambine e i bambini pugliesi che a loro volta, si traducono in 400 posti di lavoro in più per gli operatori”. Nel complesso quindi il 78% dei cantieri che aprirà entro fine anno riguarda attività nell’ambito della sanità e dei servizi socio-assistenziali. La parte rimanente dei 100 cantieri riguarda 9 opere infrastrutturali tradizionali, come quelle della viabilità e di alcune infrastrutture urbane, nonché 13 interventi altrettanto strategici di difesa del suolo. Per l’assessore Barbanente “i 100 cantieri non esauriscono lo sforzo che la Puglia sta facendo per contrastare la crisi” e ha ricordato che “ci sono altri 100 cantieri per il recupero del patrimonio dell’edilizia residenziale pubblica che i cinque Iacp pugliesi hanno già messo a bando”. “Con questo progetto – ha concluso Vendola – abbiamo messo in campo una prima e corposa risposta a quella che sta diventando in tutta Italia una questione sociale tracimante. L’ocse dice che il nostro Paese ha la febbre alta. La crisi sta facendo il suo ingresso nelle case delle famiglie. Bene, è il tempo di chiudere la propaganda e di aprire ciascuno i propri 100 cantieri”. La parte rimanente dei 100 cantieri riguarda 9 opere infrastrutturali tradizionali, come quelle della viabilità e di alcune infrastrutture urbane, nonché 13 interventi altrettanto strategici di difesa del suolo da realizzare in quei territori contrassegnati da maggiori livelli di dissesto sismico ed idro-geologico nei quali vengono messi a repentaglio i livelli di sicurezza delle famiglie e degli operatori economici. |
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FINANZE FVG: COMPARTECIPAZIONI A GETTITO TRIBUTI ERARIALI |
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Trieste, 13 settembre 2010 - Accertati gli effetti positivi della campagna di sensibilizzazione svolta dall´assessore regionale alle Risorse economiche e finanziarie, Sandra Savino, affinché i tributi erariali vengano versati in Friuli Venezia Giulia. Al fine di trattenere il gettito fiscale prodotto dal sistema economico regionale, lo scorso anno l´assessore aveva scritto a tutti i sindaci ed ai rappresentanti di categorie economiche affinché monitorassero il proprio territorio di competenza ed invitassero a versare i tributi seguendo il meccanismo di acquisizione delle compartecipazioni regionali. L´introitazione regionale, a seguito della campagna, è aumentata, secondo una prima stima, di 40 milioni di euro: ciò significa che molti contribuenti hanno provveduto ad adeguare le loro modalità di versamento e ad evitare la dispersione dei tributi. Il meccanismo delle compartecipazioni consente, infatti, il collegamento del prelievo con il territorio, facendo in modo che una parte di ciò che viene versato presso gli sportelli bancari, postali o dei concessionari del servizio di riscossione dei tributi situati in regione venga utilizzato dall´Amministrazione del Friuli Venezia Giulia al fine di erogare nuovi servizi e migliorare la qualità dei servizi esistenti a vantaggio dei propri cittadini. Nella fattispecie, è stato evidenziato che per portare nelle casse regionali parte dei tributi pagati, quali ad esempio Irpef, Ires ed Iva, è necessario che chi paga con F24 telematico addebiti il pagamento delle imposte su un conto corrente aperto presso una filiale della banca ubicata sul territorio regionale mentre chi versa con F24 cartaceo versi presso una filiale collocata sempre sul territorio regionale. A decorrere dall´1 gennaio 2009 la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia riceve direttamente sul suo conto di bilancio le quote di partecipazione al gettito dei tributi statali. Ciò ha consentito alla Regione di disporre in tempo reale delle quote finanziarie ad essa spettanti senza attendere i tempi di devoluzione che avevano portato al cosiddetto maxicredito della Regione nei confronti dello Stato. Da un punto di vista gestionale, l´acquisizione diretta ha comportato una moltiplicazione degli incassi regionali gestiti dal servizio risorse finanziarie che, nell´imputare i singoli versamenti agli specifici capitoli del bilancio regionale, è tenuta a svolgere un´attenta attività di quadratura dei flussi finanziari. |
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FVG: IN 200 A INCONTRI DIRITTO AMMINISTRATIVO CHE CAMBIA |
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Trieste, 13 settembre 2010 - Ha preso il via il 10 settembre la sessione autunnale de "Il diritto amministrativo che cambia: per fare il punto su...", evento formativo in 12 incontri organizzato dall´Avvocatura della Regione e dall´Università di Udine. Il primo incontro, "L´interpretazione dei concetti giuridici e delle leggi delle Regioni a statuto speciale, con particolare riferimento alla Regione Friuli Venezia Giulia", ha visto nella giornata odierna gli interventi di due docenti: Vittorio Italia dell´ateneo di Milano, collaboratore del Sole 24 Ore, e Marcello Maria Fracanzani, ordinario di Diritto amministrativo dell´Università di Udine. La sessione autunnale, che fa seguito ai sei momenti di studio organizzati tra aprile e giugno, proseguirà il prossimo 24 settembre con un argomento di attualità assoluta: "Il nuovo codice di rito alla prova dei fatti: impostazioni generali ed istruzioni operative per il processo amministrativo", dedicato appunto al Codice del processo amministrativo che entrerà in vigore il 16 settembre. Il successo dell´iniziativa è confermato dai 200 professionisti (magistrati, avvocati, cultori di diritto, dirigenti) in media per seminario, che ogni quindici giorni circa sentono la necessità di ritrovarsi per approfondire tematiche "apparentemente astruse ma in realtà quotidiane - spiega l´avvocato della Regione, Enzo Bevilacqua - perché chiunque abbia a che fare con la pubblica amministrazione per problemi che spaziano dal mondo del lavoro alla pensione ad una concessione edilizia e altro, si confronta con il diritto amministrativo, che in realtà rappresenta uno strumento di difesa per il cittadino". Sorprende che così tante persone abbiano bisogno di approfondire tali tematiche, con una partecipazione che è anche la più bella risposta a questo progetto, avviato dall´Avvocatura della Regione già tre anni fa. |
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REGIONE SICILIA FINANZIA SPORTELLO UNICO IN 117 COMUNI |
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Palermo, 13 settembre 2010 - Si rafforza il sistema degli Sportelli unici per le attivita´ produttive in 117 comuni dell´Isola. L´assessorato regionale delle Attivita´ produttive, infatti, dopo una fase di sperimentazione in 4 comuni ha deciso di "incrementare" il sistema attraverso una piattaforma informatica unica all´interno della quale questi ultimi opereranno. "Il ruolo dello sportello unico delle attivita´ produttive nei comuni - spiega l´assessore alle Attivita´ produttive, Marco Venturi - e´ fondamentale per un reale sviluppo del tessuto imprenditoriale siciliano. Nella piattaforma informatica che sara´ organizzata sul sito web di ciascun comune, infatti, chi desidera fare impresa potra´ ottenere tutte le informazioni necessarie e svolgere tutti gli adempimenti richiesti dalle norme presso una sola struttura". Il dipartimento regionale delle Attivita´ produttive, con decreto del dirigente generale, Salvatore Giglione, ha stanziato 2 milioni 746 mila euro per la progettazione e la realizzazione della piattaforma informatica da utilizzare per la "diffusione del sistema regionale degli Sportelli unici delle attivita´ produttive". Si tratta del P.o.-fesr 2007-2013 (obiettivo operativo 7.1.2). "Dopo la fase di sperimentazione in quattro comuni dell´Isola, Falcone, Santa Ninfa, Nicolosi e Menfi - prosegue Venturi - adesso siamo allo step successivo. La piattaforma e´ pronta per essere utilizzata nei 117 comuni siciliani individuati all´interno dei distretti produttivi. L´amministrazione regionale fornira´ tutti gli strumenti utili per far funzionare lo sportello unico, dai pc, alla piattaforma informatica, alle schede informative uniche, alla formazione del personale. L´ente locale deve invece individuare e istituire formalmente lo sportello unico delle attivita´ produttive con il relativo personale". Al momento, sono 29 gli Enti locali che hanno istituito lo sportello e sono dotate di un sistema informatico: Butera, Caltanissetta, Gela (Cl); Acireale; Maletto, Mazzarone, Mineo, Trecastagni, Tremestieri Etneo (Ct); Messina; Carini, Castronovo di Sicilia, Cefalu´, Cerda, Collesano, Lercara Friddi, Palermo (Pa); Comiso, Ispica, Ragusa, Vittoria (Rg); Augusta, Avola, Noto, Pachino, Porto Palo di Capo Passero, Rosolini, Siracusa (Sr); Valderice (Tp). Sono 39, invece, le amministrazioni comunali che hanno istituto lo sportello unico ma non sono ancora dotate del sistema informatico, mentre ammontano a 49 i comuni che non hanno ancora istituito lo Sportello unico delle attivita´ produttive, obbligatorio per legge. Tra questi, 22 sono del Catanese, 10 in provincia di Trapani, 4 in provincia di Palermo, 3 ciascuno nel Messinese e nel Ragusano, 2 nel Nisseno e in provincia di Siracusa. Con il finanziamento odierno, i 117 comuni individuati potranno uniformarsi utilizzando un unico sistema telematico che sara´ operativo entro l´estate del 2011. |
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LOTTA ALL’EVASIONE FISCALE. SIGLATA CONVENZIONE COMUNE DI MILANO -AGENZIA DELLE ENTRATE |
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Milano, 13 settembre 2010 - La Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate e il Comune di Milano hanno siglato il 9 settembre una convenzione che avvia una collaborazione nel campo dell’accertamento tributario. L’agenzia, grazie all’accordo, metterà a disposizione la propria esperienza nell’attività di controllo. Al Comune spetterà il 33% delle somme effettivamente riscosse in seguito alle segnalazioni inviate su eventuali situazioni “anomale”. “Siamo molto soddisfatti di questo accordo - ha dichiarato l’assessore al Bilancio Giacomo Beretta – perchè ci consente anzitutto di avviare una collaborazione con l’Agenzia della Entrate che certamente darà ottimi risultati nel tempo. Non si tratta in alcun modo di una caccia all’evasore né abbiamo come obiettivo primario le percentuali che il Comune potrà trattenere dagli accertamenti. Il nostro principale interesse consiste nella possibilità di incrociare le nostre banche dati e aggiornare il più possibile la situazione della nostra città, soprattutto grazie alla possibilità di far emergere il cosiddetto ‘sommerso’ e individuare situazioni di illegalità. Sono certo che questa convenzione si dimostrerà utile per molti altri scopi, a seconda delle esigenze che emergeranno nel tempo ”. “La Convenzione stipulata oggi – ha dichiarato il Direttore dell’Agenzia delle Entrate della Lombardia, Carlo Palumbo – ci aiuterà senz’altro a migliorare il controllo e la qualità della nostra azione sul territorio. L’unione fa la forza e grazie alla stretta collaborazione con il Comune, l’ente territoriale per eccellenza, è evidente che potremo incrementare di molto la nostra base informativa. Allo stesso tempo, l’Agenzia metterà a disposizione dei funzionari comunali il proprio consolidato know-how nell’ambito dell’accertamento dei tributi”. Il patto fra Agenzia e Comune di Milano. Con la stipula dell’accordo, il contrasto ai fenomeni elusivi ed evasivi diventa più capillare grazie allo scambio di informazioni tra i due enti. In base alla Convenzione, infatti, tramite il canale telematico Siatel, l’Agenzia metterà a disposizione del Comune informazioni relative a dichiarazioni dei redditi, registrazioni di atti, dichiarazioni di successione e utenze. L’incrocio di questi dati con quelli già in suo possesso e la conoscenza del territorio consentiranno al Comune di predisporre e inviare via web segnalazioni ben circoscritte di tutte quelle notizie, dati o situazioni in grado di celare pratiche ad alto potenziale di evasione. Le segnalazioni riguarderanno le sfere del commercio e delle professioni, dell’urbanistica e del territorio, delle proprietà edilizie e del patrimonio immobiliare, delle residenze fiscali all’estero e di tutta una serie di altri beni indicativi di capacità contributiva. Tutti ambiti di attività per i quali il Comune dispone di informazioni particolarmente dettagliate. La partecipazione dei Comuni alla lotta all’evasione in Lombardia. Da aprile dello scorso anno l’Agenzia delle Entrate della Lombardia ha avviato una serie di iniziative che hanno coinvolto i Comuni nella lotta all’evasione fiscale. A livello regionale, hanno già aderito numerosi Comuni e 8 capoluoghi di Provincia (oltre a Milano, Bergamo, Brescia, Cremona, Lecco, Lodi, Pavia, Sondrio). Circa 700 sono state invece le “segnalazioni qualificate” ricevute dall’Agenzia, per una maggiore imposta e sanzioni accertate di oltre 5milioni di euro, di cui il 33% potrebbe finire nelle tasche comunali. Inoltre, la Direzione regionale ha attivato un tavolo di lavoro con l’Anci lombarda in seno al quale sono stati realizzati tre eventi formativi gratuiti sulle metodologie di controllo, cui hanno preso parte quasi 200 tra funzionari e dirigenti comunali. Frutto del tavolo di lavoro è stato anche un vademecum sull’attività di controllo destinato ai Comuni della regione interessati alla partecipazione alla lotta all’evasione. C O N V E N Z I O N E - Agenzia delle Entrate - Direzione Regionale della Lombardia, con sede in Milano, via Manin n. 25, legalmente rappresentata dal Sig. Direttore Regionale, dott. Carlo Palumbo E Comune di Milano, con sede in Piazza della Scala 2, Milano, legalmente rappresentato dalla dr.Ssa Bruna Forno, nella propria qualità di Dirigente del Servizio Ici, la quale, su delega del Direttore Centrale Programmazione, Bilancio e Tributi, interviene in nome e per conto del suddetto Comune in esecuzione della deliberazione della Giunta comunale N° 1839 del 18/6/2010, Premesso - - che, ai sensi dell’art. 3 del proprio Statuto, l’Agenzia delle Entrate, nel perseguimento dei propri fini istituzionali, assicura la collaborazione con il sistema delle autonomie locali e promuove e fornisce servizi agli enti locali per la gestione dei tributi di loro competenza, stipulando convenzioni per la liquidazione, l’accertamento e la riscossione di tali tributi; - che l’art. 1 del Decreto-legge 30 settembre 2005, convertito dalla Legge 2 dicembre 2005 n. 248, successivamente modificato dal Decreto legge 31/5/2010 n. 78, prevede, nell’ambito dell’attività di contrasto all’evasione, la partecipazione dei Comuni all’accertamento; - che il Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate n. 187461 del 3 dicembre 2007 ha introdotto una prima disciplina riguardante le modalità con le quali dovrà realizzarsi la partecipazione dei Comuni all’attività di accertamento; - che il provvedimento del Direttore dell’Agenzia n.175466 del 26 novembre 2008 ha definito le modalità tecniche relative alla trasmissione da parte dei Comuni delle informazioni suscettibili di utilizzo ai fini dell’accertamento; - che il Decreto-legge n. 112 del 25 giugno 2008 ha dettato disposizioni urgenti per la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione Tributaria; - che l’Agenzia Entrate – Direzione Regionale della Lombardia e Anci Lombardia in data 27 novembre 2008 hanno stipulato una convenzione finalizzata a predisporre e favorire il necessario rapporto di collaborazione tra Agenzia e Comuni; - che si rende pertanto utile realizzare una costruttiva forma di stretta collaborazione tra l’Agenzia delle Entrate, Direzione Regionale della Lombardia, e il Comune di Milano, per massimizzare l’efficacia nella realizzazione della previsione normativa; tutto ciò premesso, Convengono Quanto Segue . 1) Il Comune di Milano, unitamente alle società ed enti partecipati o incaricati per le attività di supporto ai controlli fiscali sui tributi locali, s’impegna a definire un programma locale di recupero dell’evasione sui tributi statali in stretta collaborazione con gli Uffici dell’Agenzia delle Entrate competenti per l’attività di accertamento ed ove richiesto con la Direzione regionale della Lombardia . 2) A tale scopo il Comune: a) collaborerà con gli Uffici dell’Agenzia delle entrate al fine di agevolare un’approfondita conoscenza del territorio, fornendo dati e notizie utili sulla realtà socio-economica locale. All’uopo, anche ai fini dei successivi punti “b” e “c”, di comune accordo, potranno essere creati gruppi di studio formati da funzionari del Comune e dell’Agenzia delle entrate; b) trasmetterà agli Uffici dell’Agenzia delle entrate competenti le segnalazioni qualificate inerenti gli ambiti d’intervento definiti dal provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 3 dicembre 2007, come di seguito sintetizzati: 1. - Commercio e Professioni; 2. - Urbanistica e Territorio; 3. - Proprietà Edilizie e Patrimonio Immobiliare; 4. - Residenze Fiscali all’Estero; 5. - Beni indicativi di Capacità Contributiva. In ottemperanza del suddetto provvedimento, punto 9.1, la Direzione regionale della Lombardia ed il Comune di Milano di comune accordo potranno definire ulteriori strumenti di partecipazione. Le segnalazioni saranno trasmesse dai Comuni esclusivamente in via telematica tramite S.i.a.t.e.l., con l’eventuale invio di documentazione cartacea in caso di necessari approfondimenti o effettiva utilità da parte dell’Ufficio dell’Agenzia delle entrate competente al controllo. Per segnalazioni qualificate si intendono le posizioni soggettive in relazione alle quali sono rilevati e segnalati atti, fatti e negozi che evidenziano, senza ulteriori elaborazioni logiche, comportamenti evasivi ed elusivi. C) Le segnalazioni del Comune saranno prioritariamente riferite, per il corrente anno, ai periodi d’imposta 2007 e 2008, oggetto di programmazione operativa da parte dell’Agenzia delle Entrate. In caso di proroga tacita della presente convenzione per gli anni a venire i periodi d’imposta oggetto delle segnalazioni di cui si tratta slitteranno automaticamente all’anno successivo. A titolo esemplificativo se nel 2010 i periodi d’imposta oggetto delle segnalazioni sono il 2007 e 2008, nel 2011 saranno il 2008 e il 2009 e così via di anno in anno salvo diversa pattuizione; d) favorirà e faciliterà la necessaria collaborazione tra le diverse strutture comunali coinvolte per le attività di cui ai punti a), b) e c) e gli Uffici dell’Agenzia delle Entrate. 3) L’agenzia delle Entrate, per il perseguimento delle finalità di cui ai precedenti punti 1 e 2 si impegna: a) supportare il Comune nelle forme e modi che verranno, di volta in volta concordati tra le parti; b) ad organizzare e tenere, per gli operatori individuati dal Comune, percorsi formativi specifici riguardanti la predisposizione delle segnalazioni qualificate. 4) Le segnalazioni qualificate pervenute dal Comune di Milano potranno essere utilizzate dall’Ufficio competente dell’Agenzia delle entrate nell’ambito dell’attività di contrasto all’evasione. Qualora dal controllo scaturisse un accertamento con esito positivo verrà dato luogo al ristorno delle somme pari al 33 per cento. La quota pari al 33 per cento delle maggiori somme relative a tributi statali riscosse a titolo definitivo spettante ai Comuni è calcolata sugli importi dovuti a titolo di imposta o maggiore imposta oggetto dell’avviso d’accertamento, sui relativi interessi e sugli importi riscossi a titolo di sanzioni, ove dovute. 5) Il presente accordo ha durata sino al 31 dicembre 2010 e si intende tacitamente rinnovato di anno in anno, salvo formale disdetta di una delle due parti. |
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PUGLIA, RIABILITAZIONE: INCONTRO FIORE - GENTILE CON I SINDACATI |
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Bari, 13 settembre 2010 - Si è tenuta il 10 settembre presso l’Assessorato alla salute un incontro sul settore della Riabilitazione, con gli assessori Tommaso Fiore (Salute) e Elena Gentile (Welfare) e i rappresentanti sindacali. I sindacati hanno chiesto che, in sede di ridefinizione delle tariffe, siano tenute in conto le differenze dei vari contratti collettivi applicati che prevedono condizioni peggiorative per i lavoratori sia dal punto di vista normativo che retributivo. L’assessore Fiore ha chiesto di avere a disposizione gli accordi collettivi, in modo da valutare i costi del personale in sede di definizione delle tariffe. Fiore e la Gentile si sono impegnati ad inviare una comunicazione alle aziende con la quale si chiede la revoca dell’avvio delle procedure per la concessione degli ammortizzatori sociali in deroga, e che affronti la rilevanza, ai fini dell’accreditamento, di eventuali loro iniziative dirette a licenziare i lavoratori. |
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STANZIATI 20.000 EURO PER FAVORIRE GLI SPOSTAMENTI DEI LAVORATORI FRONTALIERI LIGURI
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Genova, 13 Settembre 2010 - Ventimila euro per contribuire al servizio privato di trasporto dei lavoratori frontalieri liguri verso il Principato di Monaco. Sono stati stanziati il 10 settembre dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore al lavoro e all´emigrazione, Enrico Vesco nell´ambito della legge sull’Emigrazione che prevede anche contributi di carattere sociale. Lo stanziamento è finalizzato all´abbattimento delle quote a carico dei lavoratori che usufruiscono del servizio di trasporto attivato dall´associazione Frontalieri Autonomi Intemeli che ha sede a Ventimiglia. Le risorse stanziate dalla Regione consentiranno ai lavoratori di usufruire gratuitamente del servizio di trasporto, negli ultimi 4 mesi dell’anno. "L´obiettivo di questo finanziamento – spiega l´assessore regionale al lavoro, Enrico Vesco – è quello di favorire la collaborazione transfrontaliera e i percorsi lavorativi dei cittadini della Provincia di Imperia attraverso il potenziamento di un progetto di trasporto autonomo". |
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FVG: TONDO A INAUGURAZIONE IMPIANTO IN CROAZIA |
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Trieste, 13 settembre 2010 - Il presidente della Regione, Renzo Tondo, ha partecipato il 10 settembre a Krizevci, nella contea croata di Koprivnica, all´inaugurazione del nuovo impianto industriale per la produzione di carpenteria metallica pesante realizzato dalla società Mep spa di Reana del Rojale. "Si tratta - ha evidenziato il presidente - di un importante investimento che contribuirà ad allargare il mercato dell´azienda madre, operando in sinergia con le lavorazioni e produzioni che continueranno in Friuli Venezia Giulia". Ricevuto dal presidente della Contea Darko Koren, il presidente Tondo - salutato l´ambasciatore d´Italia nella Repubblica di Croazia Alessandro Pignatti Morano di Custoza e dall´ambasciatore di Croazia a Roma, Tomislav Vidosevic - ha potuto incontrare nell´occasione il vice presidente del Parlamento croato Josip Frisic (già presidente della Contea), riconoscendo la bontà delle relazioni in essere e le migliori premesse per una collaborazione ancor più stretta. Tra Friuli Venezia Giulia e Contea di Koprivnica nel 2007 è stata infatti sottoscritta un´intesa per nuove relazioni commerciali e cooperazioni in ambito imprenditoriale, assistenza istituzionale e per la realizzazione di infrastrutture. A margine dell´evento il presidente Tondo si è poi intrattenuto anche con il primo ministro croato Jadranka Kosor per un breve colloquio, servito per concordare l´opportunità di un prossimo incontro che si terrà a Zagabria. All´inaugurazione erano altresì presenti le maestranze regionali impiegate nella realizzazione dell´opera insieme al sindaco di Reana del Rojale, Edi Colaoni. |
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LAVORO FVG: COMUNICAZIONE INPS CASI DECADENZA AMMORTIZZATORI SOCIALI |
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Trieste, 13 settembre 2010 - La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato in via preliminare - su proposta dell´assessore al Lavoro Angela Brandi - gli ´´Indirizzi in materia di comunicazione all´Inps dei possibili casi di decadenza dagli ammortizzatori sociali in deroga´´, incaricando lo stesso assessore al Lavoro di sottoporli al Comitato di coordinamento interistituzionale e alla Commissione regionale per il Lavoro per l´espressione del parere, nonché di riferire alla Giunta in merito alle proposte di modifica e di integrazione degli stessi, che verranno formulate dalle Amministrazioni provinciali e dalle parti sociali. Vengono riconosciute come cause di decadenza dai trattamenti di cassa integrazione guadagni in deroga la mancata presentazione presso uno degli enti di formazione attuatori dell´offerta di politica attiva del lavoro per beneficiari di ammortizzatori sociali in deroga; la mancata partecipazione ai percorsi di politica attiva. Sono ritenute invece cause di decadenza dal trattamento di mobilità in deroga la mancata presentazione, entro i termini, alle convocazioni disposte dal Centro per l´Impiego ai fini della sottoscrizione del Patto di Servizio e della definizione del Piano di Azione Individuale - P.a.i. E dell´erogazione dei servizi previsti dal Piano medesimo; il rifiuto della sottoscrizione del Patto di Servizio e del Piano di Azione Individuale - P.a.i.; la mancata presentazione, successivamente alla sottoscrizione del Patto di Servizio e del Piano di Azione Individuale - P.a.i., presso uno degli enti di formazione attuatori dell´offerta di politica attiva del lavoro per beneficiari di ammortizzatori sociali in deroga; la mancata partecipazione alle misure di politica attiva del lavoro. Gli indirizzi prevedono poi tutti i casi riconosciuti che ostano alla decadenza dai benefici, nonché le procedure da seguire per la comunicazione all´Inps dei casi di decadenza. |
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INTERNAZIONALIZZAZIONE PMI: POSITIVA RISPOSTA IMPRESE UMBRE A BANDO REGIONE |
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Perugia, 13 settembre 2010 - Sono 12 i progetti di network di imprese presentati, che coinvolgono 72 piccole e medie imprese umbre industriali e artigiane, per partecipare al bando della Regione Umbria sul tema dell’internazionalizzazione. È il primo dato che emerge dopo la scadenza dei termini del bando per il sostegno dei processi di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese umbre”, pubblicato nel Bollettino ufficiale della Regione il 17 marzo 2010 e scaduto il 30 luglio. Il bando, emanato dalla Regione nell’ambito dell’Accordo di Programma annuale con “Ice” (Istituto per il Commercio Estero) e Ministero dello Sviluppo Economico, prevede il finanziamento con risorse regionali di programmi integrati di internazionalizzazione finalizzati alla partecipazione con marchi comuni a fiere internazionali, l’apertura di “showroom” all’estero, lo studio e l’organizzazione di programmi di marketing integrati e specificamente indirizzati ai mercati internazionali, la realizzazione di progetti per l’”incoming” di operatori commerciali stranieri, l’utilizzo di nuove tecnologie per la comunicazione sul web. “Il nostro obiettivo – ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini – è quello di sostenere tutte quelle imprese, in particolare quelle di piccole dimensioni, che affrontano la sfida della globalizzazione guardando oltre la crisi e scommettendo sui nuovi mercati, oltre che su modalità innovative di integrazione per raggiungere quella massa critica necessaria a competere”. “A queste imprese – ha proseguito la presidente - nonostante le note restrizioni finanziarie derivanti da una manovra finanziaria ingiusta che taglia senza scegliere, intendiamo offrire l’opportunità di intraprendere e continuare il percorso dell’internazionalizzazione che, come ci dimostrano i dati macroeconomici più recenti di Paesi come la Germania, è quello più efficace per rispondere alla crisi economica-finanziaria. La positiva attenzione delle imprese riservata al bando è la conferma della giusta direzione delle politiche industriali messe in campo dalla Regione e della volontà delle piccole e medie imprese di ripartire percorrendo anche strade del tutto nuove”. “Un percorso che viene rafforzato e completato con l’integrazione delle politiche e delle risorse pubbliche praticata nell’ambito del Centro Estero dell’Umbria, promosso e finanziato dalla Regione con le Camere di Commercio di Perugia e Terni, secondo una logica di integrazione e razionalizzazione dell’intervento pubblico che rappresenta la risposta più adeguata alle esigenze del sistema produttivo – ha concluso la presidente - di investire sullo sviluppo, sulla crescita e sulla competitività verso i mercati internazionali”. |
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RAMADAN, DE CORATO: “AL CIAK 800 PERSONE, 1700 MUSULMANI IN MENO DEL 2009. MOSCHEA NON E’ INDISPENSABILE” DA ISLAMICI DI MILANO NESSUNA PREGHIERA PER SAKINEH, INDIFFERENZA PER LA VITA DI UNA DONNA MUSULMANA E’ CATTIVO SEGNALE |
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Milano, 13 settembre 2010 - “Come ogni anno si è celebrata oggi la fine del Ramadan. Avvenimento che a Milano si è svolto come sempre in tutta tranquillità, senza disagi per i residenti o incidenti. Secondo i dati della Polizia Locale l’affluenza al Ciak di via Procaccini è stata di 800 persone, 1700 in meno rispetto allo scorso anno quando furono 2.500. Aggiungendo qualche migliaio che hanno raggiunto altre strutture del territorio, non ci discostiamo da quel 3 %, su 100 mila musulmani presenti in città, che è la media dei fedeli durante i venerdì di preghiera. E stiamo parlando poi di una data di festa. Perché negli altri giorni della settimana i numeri scendono a poche centinaia. Alla luce anche di queste cifre in discesa e di quanto affermato dal cardinale Tettamanzi la moschea con tanto di minareto si dimostra inutile e non è pertanto una priorità”. Lo ha affermato il 10 settembre il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato. “A Milano -sottolinea De Corato - i luoghi di culto sono pertanto sufficienti e vengono utilizzati, come dimostra il Ramadan. Tanto che la casa della Cultura islamica di via Padova 144 ha già chiesto la disponibilità per gli incontri di preghiera alla palestra Giordani del centro sportivo Cambini Fossati per i venerdì dei mesi di settembre, ottobre, novembre e dicembre. Spiace rilevare che anche in questo momento di ritrovo per la comunità islamica milanese non si sia spesa una parola, una preghiera, per Sakineh, condannata a una morte atroce con modalità tribali. Colpisce che la vita di una donna musulmana sollevi l’interesse della comunità internazionale ma non scuota gli animi degli islamici di Milano. Un’indifferenza che è un cattivo segnale. Perché lascia trasparire una connivenza con l’ala integralista e fondamentalista”. |
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FONDO ANTICRISI, MILANO: 5 MILIONI DI EURO PER LE FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ |
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Milano, 13 settembre 2010 - La Giunta ha approvato il 9 setembre le linee guida del bando pubblico per l’assegnazione di 5 milioni di euro in titoli sociali alle famiglie che vivono in situazioni di difficoltà a seguito della perdita del lavoro. La delibera presentata dall’assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali, Mariolina Moioli, fa seguito al provvedimento assunto all’unanimità dal Consiglio comunale lo scorso mese di luglio. Si tratta dei 10 milioni di euro, derivanti dall’aumento dei dividendi di A2a, che il Sindaco e la Giunta hanno destinato all’incremento del fondo anticrisi e sostegno al reddito. Dei 10 milioni, 6 sono stati assegnati alla Direzione centrale Famiglia che li ha così suddivisi: 5 per il sostegno al reddito delle famiglie e uno per il sostegno all’occupazione attraverso il Celav, il Centro di aiuto al lavoro del Comune di Milano. “Abbiamo seguito le indicazioni espresse dal Consiglio comunale – ha spiegato l’assessore Moioli, illustrando il provvedimento – che nell’assegnazione dei fondi danno priorità a chi ha perso il posto di lavoro, a quanti non hanno ottenuto il rinnovo del contratto a tempo determinato o atipico, agli artigiani e ai piccoli commercianti che nel corso del 2010 sono stati costretti a chiudere l’attività a causa della crisi. Il sostegno andrà anche a coloro i quali è stato ridotto l’orario di lavoro o che sono stati messi in cassa integrazione”. I 5 milioni del fondo saranno erogati a copertura delle spese che le famiglie non riescono più a sostenere, quali: rette dei nidi, rette della mensa scolastica, tasse scolastiche o universitarie, affitto della casa, utenze, abbonamenti ai trasporti, spese mediche, dentistiche e oculistiche. “Come stabilito nel documento approvato dal Consiglio Comunale – ha aggiunto Moioli – il settore Adulti in difficoltà e il settore Famiglia stanno mettendo a punto il bando che a breve sarà reso pubblico per permettere alle famiglie di presentare domanda di contributo”. Le domande potranno essere presentate dalle famiglie che, prima della perdita del lavoro, dichiaravano un reddito lordo non superiore a 40.000 euro (certificabile attraverso il Cud di tutti i componenti il nucleo familiare) ai quali si aggiunge un tetto di reddito di 10.000 euro per ogni componente in più dopo il quarto. Il tetto di reddito massimo si riduce a 20.000 euro per le famiglie mononucleari. “Nella compilazione della graduatoria – ha specificato l’assessore - avranno priorità le famiglie con maggior numero di figli, anziani o portatori di handicap a carico; il contributo richiesto non potrà superare l’importo massimo di 5.000 euro e sarà erogato attraverso voucher per il sostegno dei costi per i servizi e denaro per far fronte alle spese quotidiane”. Le domande potranno essere presentate entro 40 giorni dalla pubblicazione del bando e saranno esaminate da un’apposita commissione. Qualora non venissero utilizzate tutte le risorse messe a disposizione dal Comune, è prevista la riapertura del bando.. |
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MATERA, INTESE CON CARCERE E COMUNITÀ RECUPERO PROGETTI DI FORMAZIONE PER DETENUTI E DIVERSAMENTE UTILI |
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Matera, 13 settembre 2010 – Oggi alle ore 9,30 presso la Sala giunta dell’Ente di via Ridola, vengono siglati i protocolli di intesa con la casa circondariale di Matera e la comunità Fratello Sole di Irsina. “Favorire il recupero sociale dei detenuti e dei diversamente abili attraverso progetti di formazione dedicati – ha dichiarato l’assessore alla formazione Salvatore Auletta – è lo scopo di questi protocolli. Due piattaforme di attività che rientrano nel quadro delle politiche sociali a sostegno della promozione delle risorse di questa provincia. Tutte le iniziative promosse dall’assessorato sono finalizzate, in particolare, alla tutela e promozione dei diritti e delle pari opportunità per tutti, al raggiungimento della piena inclusione sociale e della costruzione di una "società per tutti", anche attraverso la rimozione delle cause che impediscono o limitano l´accessibilità ai diversi ambiti della vita delle persone.” “L’ageforma – ha detto il presidente dell’agenzia provinciale, Nicola Trombetta – ha cercato di fornire risposte concrete alle esigenze di formazione dei detenuti e dei diversamente abili. I progetti previsti, infatti, consentiranno loro di acquisire competenze professionali specifiche e spendibili nel mondo del lavoro.” "Ritengo che nel nostro territorio, e non solo, – ha fatto notare il presidente della Provincia, Franco Stella - sia necessario dedicare maggiore attenzione al rapporto carcere-lavoro e disabilità-lavoro. Tra le potenzialità maggiori espresse dai progetti che l’Ageforma andrà ad attivare c’è proprio quella di ricostruire e valorizzare le competenze presenti all´interno del carcere e della comunità Fratello Sole, sulla base di una rete di domanda reale avanzata dalle imprese, dalle istituzioni e dalle cooperative sociali. Un´esperienza guida per affrontare il tema della pena e della disabilità fuori dall´ottica emergenziale, ma con una prospettiva stabile e di lungo periodo." |
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A PARMA UN’INTESA PER L’ASILO LA PROVINCIA CAPOFILA DI UN PROGETTO NAZIONALE SULL’ACCOGLIENZA. OBIETTIVO: LINEE GUIDA CONDIVISE PER ARMONIZZARE LE PRASSI IN TUTTA ITALIA |
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Parma, 13 settembre 2010 – A fronte della varietà di servizi e di prassi che in questi anni hanno caratterizzato l’asilo e l’accoglienza, si punta a costruire linee guida condivise per armonizzare gli approcci. A questo mira il progetto “Per un’accoglienza e una relazione d’aiuto transculturali. Linee guida per un´accoglienza integrata e attenta alle situazioni vulnerabili dei richiedenti e/o titolari di protezione internazionale”, con cui la Provincia di Parma partecipa al Fondo europeo per i rifugiati (Fer). Proprio la Provincia è l’ente capofila dell’iniziativa, di portata nazionale, che coinvolge otto realtà impegnate da anni in progetti di aiuto e sostegno ai rifugiati e richiedenti asilo: si tratta di Naga, Associazione volontaria di assistenza socio-sanitaria e per i diritti di cittadini stranieri, Rom e Sinti, Milano; dell’Associazione Centro Astalli, Roma; di Simm, Società italiana di medicina delle migrazioni, Roma; dell’Asgi, Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione, Torino; di Save the Children Italia, Roma; di Crs, Cooperativa Roma Solidarietà cooperativa sociale (Caritas), Roma; del Cerisc, Centro ricerche e interventi nei sistemi complessi, Prato; del Ciac, Centro immigrazione asilo e cooperazione internazionale, Parma-fidenza. Il progetto, che ha preso avvio oggi con la firma di un protocollo, è suddiviso in due azioni distinte: l’elaborazione di linee guida condivise, che poi confluiranno in un manuale, e la loro pubblicazione, diffusione e applicazione attraverso seminari e corsi formativi. Il tutto è indirizzato agli operatori dei centri di accoglienza di tutto il territorio nazionale. “È un tema importante, sul quale la Provincia e il nostro territorio sono impegnati da anni e sul quale abbiamo maturato un’esperienza significativa. Ora, insieme a realtà di grande prestigio, mettiamo in rete il nostro patrimonio di conoscenze in questa nuova sfida di livello nazionale, sperando che tutto ciò serva anche ad aumentare la sensibilità generale al problema”, ha detto il presidente della Provincia di Parma Vincenzo Bernazzoli. “È una tematica che è di sfondo a un paese che vive con complessità l’approccio alla questione, perché non esiste una normativa di riferimento particolarmente dettagliata ed esistono modalità di approccio all’aiuto, all’accoglienza e anche all’approfondimento dei temi giuridici in materia che sono molto differenziate nello scenario nazionale. A Parma viene riconosciuta una capacità di guida, avendo nel tempo avuto esperienze di grande rilievo”, ha aggiunto l’assessore alle Politiche sociali Marcella Saccani, che ha sottolineato la rete “con le associazioni che più sono impegnate a livello nazionale. Da un lato c’è l’orgoglio di far parte di un sistema che ha affrontato e affronta con serietà il problema, e dall’altro l’obiettivo di continuare in un percorso che sia di sostegno e di aiuto alle realtà che devono affrontare il tema dei richiedenti asilo”. Sul lavoro di rete si è soffermato anche il presidente del Ciac Emilio Rossi: “Il Ciac ha dieci anni, e fin dall’inizio l’imperativo è stato sempre quello di creare una rete. Rete con i comuni, con la Provincia, con le associazioni, con le realtà che a livello non solo locale si occupano di questi temi. Il progetto che prende avvio oggi va nella stessa direzione: è tutto molto coerente con la nostra storia e con quello che fin qui abbiamo fatto. Ora dobbiamo impegnarci al meglio valorizzando al massimo le potenzialità di questa rete, formata di soggetti di grande esperienza”. Per Gianfranco Schiavone dell’Asgi quello che parte oggi “è un progetto che può sembrare piccolo ma ha una dimensione di carattere nazionale: questo insieme di realtà si prefigge di elaborare un “manuale” per gli operatori, per presa in carico, assistenza e accompagnamento di situazioni particolarmente vulnerabili. Linee guida che saranno diffuse su tutto il territorio nazionale e che saranno oggetto di venti seminari in tutta Italia”. Partecipazione convinta anche da parte della Caritas di Roma: “Abbiamo aderito volentieri, conoscendo l’esperienza della Provincia di Parma e pensando che l’impegno del pubblico sia fondamentale in questo tipo di progetti, insieme alla collaborazione di tutti gli altri enti – ha commentato la responsabile dell’Area immigrati Le Quyen Ngo Dinh -. Pensiamo che i tempi siano maturi per raccogliere le idee e le esperienze: pensiamo sia importante fare concretezza”. Le linee guida avranno carattere multidisciplinare, e si occuperanno di problematiche giuridiche, profili psico-sociali e sanitari, gestione dei programmi di accoglienza, gestione del lavoro di rete. Il loro obiettivo è dare al “sistema asilo” gli strumenti per compiere un salto di qualità verso l’armonizzazione dei servizi e delle procedure di accoglienza. A oltre dieci anni dalla diffusione in tutto il territorio nazionale di numerosi progetti su richiedenti asilo e rifugiati, ciò che emerge è infatti la varietà e diversità delle azioni realizzate da enti di tutela, enti locali, aziende sanitarie, prefetture. Di qui la necessità di uniformare. Il 2011 si aprirà con la pubblicazione delle linee guida. La loro diffusione cartacea ed elettronica sarà integrata da specifici incontri seminariali di carattere formativo in ogni centro di accoglienza per richiedenti protezione internazionale: incontri mirati a migliorare le condizioni di accoglienza, prestando particolare attenzione alle categorie vulnerabili. Il progetto e le sue tappe - L’obiettivo è quello di produrre linee guida per operatori ed enti gestori di Cara (Centri di accoglienza per richiedenti asilo), Cda (Centri di accoglienza), Prefetture, Enti locali, Enti di tutela; linee guida di facile consultazione e d’indirizzo che contengano procedure e indicazioni, applicabili in concreto, per gestire al meglio i complessi interventi connessi all’accoglienza integrata dei richiedenti/titolari di protezione internazionale, con particolare attenzione alle situazioni vulnerabili, attraverso un processo di elaborazione basato su una metodologia consultiva, multilivello, multidisciplinare e transculturale. Si partirà con una ricognizione di manuali, pubblicazioni scientifiche, procedure, buone prassi, vademecum esistenti e con l’analisi della normativa statale e regionale, con particolare attenzione alle disposizioni vigenti in materia di organizzazione dei servizi socio-sanitari e alla programmazione degli interventi sul territorio; si procederà poi con la consultazione dei “portatori di interesse” (dagli organismi internazionali alle Asl e ad enti e associazioni impegnati nel settore), con un ampio confronto in un workshop nazionale previsto in Provincia di Parma e infine con l’elaborazione delle linee guida in base a quanto emerso dall’analisi della letteratura scientifica e manualistica esistente, dagli incontri di consultazione e dal workshop nazionale |
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FVG: REGOLAMENTO ABBATTIMENTO RETTE ASILI 2009/2010 |
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Trieste, 13 settembre 2010 - Su proposta dell´assessore all´istruzione Roberto Molinaro la Giunta regionale del Friuli Venezia Giuliaha approvato in via preliminare il Regolamento relativo ai criteri e alle modalità di ripartizione del Fondo diretto all´abbattimento delle rette a carico delle famiglie per lo scorso anno scolastico (2009/2010), come previsto dalla Lr 20/2005 sul ´´Sistema educativo integrato dei servizi per la prima infanzia´´. Il Regolamento sarà ora sottoposto all´attenzione del Consiglio delle Autonomie locali per l´acquisizione del parere. Stabilito che il Fondo è finalizzato all´accesso ai nidi d´infanzia gestiti da soggetti pubblici nonché da soggetti del privato sociale e privati, il Regolamento stabilisce che enti gestori sono i Servizi sociali dei Comuni, che esercitano tutte le funzioni amministrative relative al beneficio dell´abbattimento delle rette, provvedendo alla raccolta e all´istruttoria delle domande presentate ai fini della loro ammissibilità al beneficio regionale, alla quantificazione, concessione ed erogazione del beneficio a favore degli aventi diritto e ai controlli sulle dichiarazioni (previste dalla legge) presentate dai diretti interessati. La Regione rimborsa agli enti gestori del Servizio sociale dei Comuni le spese sostenute per l´erogazione del beneficio agli aventi diritto, provvedendo a ripartire il Fondo; inoltre, ripartisce agli stessi enti le risorse disponibili per il 60 per cento in proporzione alle assegnazioni finanziarie per l´anno scolastico 2008/2009, regolarmente rendicontate, e per il 40 per cento in base al numero dei bambini iscritti ai nidi d´infanzia presenti nell´ambito territoriale di competenza degli enti gestori stessi al 30 ottobre 2009, desunti dalla rilevazione operata a tale data dal Centro Regionale di Documentazione e Analisi sull´infanzia e l´adolescenza (Crda). Il beneficio è concesso ai nuclei familiari in cui almeno un genitore risieda o presti attività lavorativa in regione da almeno un anno e in cui sia presente il minore iscritto al nido d´infanzia per cui sono state sostenute le spese per il pagamento delle rette di frequenza dei figli ai nidi d´infanzia, gestiti da soggetti pubblici, del privato sociale e privati. Il nucleo familiare deve avere la residenza in regione al momento della presentazione della domanda di contributo e un indicatore della situazione economica equivalente (Isee) non superiore a 35 mila euro. Le rette di frequenza relative all´anno scolastico 2009/2010, per cui viene chiesto il beneficio regionale, devono essere state integralmente pagate al momento della presentazione della domanda. Non sono considerate rette di frequenza le somme pagate per la sola iscrizione al nido d´infanzia o per il solo servizio di mensa, qualora dette somme vengano addebitate alle famiglie separatamente dalla retta di frequenza. |
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