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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 05 Ottobre 2010
MIGLIORARE L’APPLICAZIONE DEL DIRITTO DELL´UNIONE EUROPEA  
 
Bruxelles, 5 ottobre 2010 - La Commissione europea ha presentato l’ 1 ottobre la sua relazione annuale sul controllo dell’applicazione del diritto dell´Ue (2009), che sottolinea l’importanza fondamentale di una piena e corretta applicazione del diritto dell’Ue per il rispetto dei diritti e degli obblighi da esso creati. La relazione rileva che, benché la situazione sia leggermente migliorata, il principale ostacolo da sormontare resta il recepimento tardivo delle direttive da parte degli Stati membri. In partenariato con questi ultimi, si sono ampliati gli strumenti e ulteriormente intensificati gli sforzi per evitare problemi a livello di recepimento e garantire un’applicazione efficace del diritto dell’Ue. L’unione europea gestisce circa 8000 atti giuridici in vigore in 27 Stati membri: è quindi inevitabile che si debbano fronteggiare numerose e svariate difficoltà. La procedura di infrazione è essenziale per garantire la corretta applicazione del diritto dell’Ue. La relazione conferma l´elevata percentuale di casi risolti senza l´intervento della Corte di giustizia (95% delle denunce archiviato prima della pronuncia della Corte). Alla fine del 2009, la Commissione si è trovata a trattare quasi 2900 casi tra denunce e infrazioni, con un calo del 16% rispetto al 2008 e una diminuzione del 26% per quanto riguarda le procedure di infrazione per mancata comunicazione di misure di recepimento delle direttive. Il numero di procedure di infrazione avviate in seguito a denunce è sceso del 15% rispetto all’anno precedente. I settori che contano il maggior numero di procedure restano l’ambiente, la fiscalità, l’energia, i trasporti e il mercato interno. Settori prioritari d’intervento - La relazione individua i progressi compiuti nell’ultimo anno a livello di attuazione, gestione e applicazione del diritto Ue. Ritardi nel recepimento e misure preventive. Nonostante i lievi miglioramenti registrati quest’anno, il recepimento tardivo resta un problema diffuso e sistematico che nuoce ad imprese e cittadini dell’Ue. La Commissione incoraggia una maggiore cooperazione con gli Stati membri a livello di misure preventive per garantire un’attuazione e un’applicazione più efficaci e tempestive della normativa. Tavole di concordanza. Le tavole di concordanza contribuiscono alla trasparenza e migliorano l’accesso al diritto. Esse favoriscono la cooperazione tra la Commissione e gli Stati membri nell’esame del recepimento, consentendo l’individuazione tempestiva dei problemi e il dialogo per evitare che in un secondo tempo sorgano difficoltà più persistenti. La Commissione continuerà a sensibilizzare tutte le istituzioni dell’Ue alla necessità di fornire in maniera generalizzata dette tabelle. Gruppi di esperti. La loro importanza nella gestione dell’applicazione del diritto dell’Ue viene evidenziata con esempi che confermano la grande varietà e il volume delle attività volte a ottimizzare i vantaggi della legislazione Ue. Risposta alle attese dei cittadini e registrazione delle denunce. Continuano a essere sviluppati, con risultati positivi, strumenti orizzontali quali Solvit ed Eu Pilot. Benché sia aumentato il volume dei casi gestiti da Solvit, quest’ultimo è riuscito a mantenere un tasso di successo costantemente elevato. Eu Pilot consente di risolvere tempestivamente i problemi di recepimento e/o applicazione. Gli Stati membri contribuiscono attivamente alla riuscita di questi strumenti. Questioni relative all’applicazione. Occorre prestare maggiore attenzione alle misure di applicazione nell’elaborazione della nuova normativa. Queste possono avere applicazione orizzontale o essere destinate a settori specifici. Laddove la legislazione dell’Ue contiene misure di applicazione, quali il diritto di presentare ricorso avverso una decisione, la Commissione si adopererà per garantirne un completo utilizzo, e in particolare la loro corretta attuazione e applicazione. Procedure di infrazione. La Commissione conferma, aggiornando tale priorità, la necessità di privilegiare un’applicazione tempestiva ed efficace della legislazione, nell’interesse generale del maggior numero possibile di cittadini e imprese. Stesura di relazioni. La legislazione dell’Ue prevede spesso che la Commissione sia tenuta a redigere una relazione sul periodo iniziale di applicazione di una misura. La Commissione sottolinea che grazie a tali relazioni, elaborate sulla base dei contributi degli Stati membri, viene prestata maggiore attenzione alla valutazione dell’impatto della legislazione dell’Ue.  
   
   
DIALOGO UE-LIBIA: I COMMISSARI EUROPEI MALMSTRöM E FüLE IN VISITA A TRIPOLI  
 
Bruxelles, 5 ottobre 2010 - A due anni dall´inizio dei negoziati per l´accordo di cooperazione tra Ue e Libia, la Commissaria europea per gli Affari Interni Cecilia Malmström e il Commissario europeo per l´allargamento e la politica di vicinato Štefan Füle si sono recati in visita a Tripoli per discutere con le autorità libiche dei progressi nei rapporti bilaterali. In particolare, l´agenda di cooperazione su cui verteranno i colloqui in programma nella capitale libica tra il 4 e il 6 ottobre è incentrata sul tema dell´immigrazione clandestina e sui suoi molteplici aspetti, dalla tutela dei migranti alla salvaguardia delle frontiere, dal traffico di esseri umani al contrabbando e al terrorismo. I negoziati bilaterali, iniziati nel 2008, in passato avevano affrontato questioni temi quali la cooperazione energetica, le politiche in materia di visti, la politica della pesca e la politica ambientale. La Commissione, che nel 2011 aprirà un proprio ufficio a Tripoli, ha firmato con la Libia un accordo di assistenza e cooperazione tecnica per il periodo 2011-2013, i cui obiettivi principali sono: la promozione del capitale umano libico, in particolare attraverso il sostegno a una riforma sanitaria; il sostegno a uno sviluppo economico e sociale sostenibile, segnatamente attraverso la promozione delle piccole e medie imprese; la collaborazione nel campo della gestione dell´immigrazione.  
   
   
UE: CONSULTAZIONE PUBBLICA SUGLI AIUTI DI STATO ALLA COSTRUZIONE NAVALE  
 
Bruxelles, 5 ottobre 2010 - La Commissione europea ha lanciato una consultazione pubblica sull´applicazione della disciplina europea in materia di aiuti di Stato alla costruzione navale, per decidere se lasciarla invariata, modificarla o abrogarla. L´attuale disciplina, entrata in vigore all´inizio del 2004 (Ip/03/1607), è stata prorogata nel 2006 e nel 2008 e scadrà alla fine del 2011. La consultazione è aperta fino al 6 dicembre 2010. "La costruzione navale è uno dei pochi settori ancora soggetti a un regime specifico di aiuti di Stato, in deroga alle disposizioni orizzontali applicabili agli altri settori", ha dichiarato il Vicepresidente e Commissario per la Concorrenza, Joaquín Almunia, che ha aggiunto: "la Commissione effettuerà una valutazione obiettiva per misurare l´impatto dispiegato fino ad ora dalla disciplina sulla costruzione navale. In questo modo sarà possibile stabilire se sia giustificato mantenere disposizioni specifiche a salvaguardia della concorrenza e continuare a promuovere l´innovazione nel settore". Il 4 ottobre 2010 la Commissione ha lanciato una consultazione pubblica al fine di raccogliere le osservazioni delle autorità pubbliche e delle parti interessate relative ai risultati dell´applicazione della disciplina sugli aiuti di Stato alla costruzione navale. Tali osservazioni consentiranno alla Commissione di decidere se continuare ad applicare la disciplina, modificarla o lasciarla scadere nel 2011. La disciplina sulla costruzione navale contiene norme nel cui rispetto la Commissione valuta se il sostegno statale alla costruzione navale sia compatibile con il mercato unico (oggi denominato mercato interno). Secondo il principio generale stabilito nella disciplina, il supporto statale alla costruzione navale può essere concesso ai sensi delle disposizioni ordinarie del diritto Ue sugli aiuti di Stato, salvo i casi in cui si applicano le disposizioni specifiche della disciplina sulla costruzione navale. Tali disposizioni specifiche sono state concepite per riflettere talune caratteristiche del mercato della costruzione navale, in particolare il fatto che si tratta di un mercato mondiale in cui si prevedono generalmente sovraccapacità di natura ciclica. La disciplina stabilisce disposizioni specifiche concernenti gli aiuti all´innovazione, gli aiuti a finalità regionale, gli aiuti per la chiusura, i crediti all´esportazione, gli aiuti allo sviluppo e gli aiuti a favore dell´occupazione. Dato che il settore della costruzione navale è ammissibile agli aiuti anche ai sensi delle disposizioni ordinarie in materia, la presente consultazione dovrebbe in particolare contribuire a stabilire se sia tuttora necessario prevedere disposizioni specifiche per questo settore o se il suo regime di aiuti possa essere allineato alle norme applicabili agli altri settori. In linea di principio la consultazione è limitata all´ambito di applicazione attuale della disciplina sulla costruzione navale. La Commissione è tuttavia disposta ad esaminare qualsiasi altra questione che possa avere attinenza con gli aiuti di Stato alla costruzione navale. Http://ec.europa.eu/competition/consultations/
2010_shipbuilding_framework/index.html
 
 
   
   
COMMISSIONE EUROPEA PUBBLICA RELAZIONE "INNOVAZIONE: CREARE CONOSCENZA E OCCUPAZIONE - ANALISI DELLA RICERCA EUROPEA NEL CAMPO DELLE SCIENZE SOCIO-ECONOMICHE"  
 
 Bruxelles, 5 ottobre 2010 - La Commissione europea ha pubblicato la relazione "Innovazione: Creare conoscenza e occupazione - Analisi della ricerca europea nel campo delle scienze socio-economiche". L´innovazione sarà uno dei suoi fattori chiave della strategia Europa 2020 per raggiungere una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Il 1° giugno 2010 si è tenuta una conferenza a Bruxelles per discutere i numerosi aspetti dell´innovazione e come si inserisce nelle scienze socio-economiche in Europa. La pubblicazione di cui sopra si basa sulle discussioni e la presentazione di questa conferenza. In particolare, la relazione affronta i temi degli investimenti immateriali, il ruolo della finanza per incentivare l´innovazione, l´importanza dello spirito imprenditoriale, la dinamica delle istituzioni e dei mercati, la crescita economica regionale, l´innovazione sociale, gli imprenditori sociali, l´economia dei servizi, l´internazionalizzazione delle imprese e la globalizzazione della conoscenza, le reti di innovazione globali e le prospettive della R&s dell´innovazione. Per ulteriori informazioni, visitare: http://cordis.Europa.eu/fp7/ssh/library_en.html    
   
   
BORGHEZIO INTERROGA LA COMMISSIONE EUROPEA E LA BCE SULL´ENTRATA DEI CAPITALI DELLO STATO LIBICO IN UNICREDIT  
 
Bruxelles, 5 ottobre 2010 - L´on. Borghezio ha presentato al Pe in data odierna l´interrogazione rivolta alla Commissione europea e alla Bce del seguente letterale tenore : "Ingenti capitali finanziari statali libici potrebbero entrare nel capitale della Banca italiana Unicredit; il gruppo Unicredit detiene una quota ragguardevole (22%) del capitale di Bankitalia. Come valuta la Commissione l´ipotesi dell´entrata nel capitale azionario di una banca centrale di capitali finanziari della Libia? Esistono altri casi per quanto riguarda le altre banche centrali dell´Ue?"  
   
   
DURNWALDER DA OGGI A BRUXELLES: INCONTRI CON I COMMISSARI UE TAJANI E HAHN  
 
Bolzano, 5 ottobre 2010 - La politica regionale dell´Ue per lo spazio rurale, il sostegno alle piccole e medie imprese, le grandi vie di comunicazione: sono diversi i temi che il presidente della Provincia Luis Durnwalder affronta martedì 5 e mercoledì 6 ottobre a Bruxelles nella seduta plenaria del Comitato delle regioni ma soprattutto negli incontri con i commissari Ue Johannes Hahn e Antonio Tajani. La sessione di ottobre del Comitato delle Regioni a Bruxelles coincide con gli Open Days, le giornate dedicate alle iniziative Ue per informare i cittadini sulle istituzioni comunitarie, e con la Settimana europea dedicata alle Regioni e alle Città. Propria alla luce di questo fitto programma, l´assemblea del Comitato delle Regioni - di cui Luis Durnwader è membro effettivo - vede tra gli altri relatori il presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso, il commissario Ue per le Regioni Johannes Hahn e Rodi Kratsa-tsagaropoulou, la vicepresidente del Parlamento europeo. Tra i temi sui quali i Governatori regionali sono chiamati a fornire il loro parere figurano il contributo delle Regioni alla politica ambientale e di tutela del clima, il potenziamento delle Ppp (partnerships pubblico-privato) e l´Agenda digitale, che prefigura per l´Europa la più estesa copertura possibile con la banda larga. A margine dei lavori, mercoledì 6 il presidente Durnwalder ha fissato due colloqui, con il vicepresidente della Commissione europea e competente per l´industria Antonio Tajani e con il commissario Hahn. Si parlerà tra l´altro di sviluppo e sostegno alle piccole e medie imprese, di ammodernamento delle reti di comunicazione europea compresa la tratta ferroviaria tra Verona e Monaco con il Bbt, della salvaguardia dello spazio rurale e dei fondi comunitari per le aree di montagna.  
   
   
SERBIA, CAPITOLI AGGIUNTIVI NEL QUESTIONARIO UE  
 
Belgrado, 5 ottobre 2010 - Il questionario che la Commissione europea sottoporrà alla Serbia dopo aver ricevuto il via libera da parte del Consiglio d’Europa per l´espressione di un parere sulla candidatura serba alla membership conterrà due capitoli aggiuntivi rispetto ai questionari fin qui inviati ai Paesi aspiranti candidati, dovuti alle nuove norme approvate in seno all’Unione. Il questionario che la Serbia riceverà sarà quasi identico a quello inviato al Montenegro; tuttavia è possibile che ad esso vengano apportati cambiamenti dovuti all´entrata in vigore del Trattato di Lisbona; inoltre, un certo numero di domande verrà specificamente disegnato sulla situazione Serba.  
   
   
CROAZIA, NEL 2050 PIU´ PENSIONATI CHE LAVORATORI  
 
Zagabria, 5 ottobre 2010 - Secondo una stima condotta dall´´Istituto nazionale di statistica, nel 2050 la Croazia potrebbe incontrare significativi problemi demografici se l´attuale trend dovesse continuare. Il numero degli abitanti sta infatti calando anno dopo anno: nel 2009 il Paese poteva infatti contare su 4,429 milioni di persone, 13 mila unità in meno del 2005. Se la progressione delle basse nascite dovesse essere prolungata, entro mezzo secolo la nazione avrà più pensionati che lavoratori.  
   
   
"RELIGIONS AND GLOBAL GOVERNANCE"  
 
 Milano, 5 ottobre 2010 - Il prossimo 13 ottobre alle ore 20.30 l´Ispi, il Ministero degli Affari Esteri e la Provincia autonoma di Trento promuovono una Tavola Rotonda sul tema "Religions and Global Governance", con la partecipazione di Anand Amaladass (Università di Madras), Pasquale Ferrara (Ministero degli Affari Esteri), Renzo Guolo (Università di Padova), Martin Nkafu Nkemkia (Pontificia Università Lateranense e Gregoriana, Roma) e Scott M. Thomas (Università di Bath). Si tratta della seconda edizione dell’iniziativa di riflessione e dibattito sul ruolo delle religioni nelle relazioni internazionali avviata nel 2009 con l’obiettivo di offrire periodicamente momenti di approfondimento e discussione nella città di Trento con esperti ed esponenti di diverse confessioni. Anche quest’anno la Tavola Rotonda è organizzata nell’ambito del Religion Today Filmfestival. Il dibattito trarrà infatti spunto anche dalla proiezione di un documentario dal titolo “Radical disciple: the story of Father Pfleger” (Usa, 2009), alla presenza del regista Bob Hercules. L´incontro, che si svolgerà presso il Teatro San Marco di Trento (Via S. Bernardino, 8), La Segreteria Organizzativa (tel. 02 86 93 053, e-mail: ispi.Eventi@ispionline.it  sito: www.Ispionline.it  
   
   
L’AMBASCIATORE DELLA GEORGIA IN ITALIA IN VISITA ALLA REGIONE CALABRIA  
 
 Catanzaro, 5 ottobre 2010 - La vicepresidente della Giunta regionale Antonella Stasi, gli assessori Mario Caliguri, alla Cultura, e Fabrizio Capua, all´internazionalizzazione e alla cooperazione tra i popoli, hanno ricevuto, ieri a Catanzaro, nella sede di Palazzo Alemanni, l’ambasciatore della Georgia in Italia Konst Antine Gabashivili. All’incontro erano presenti il console georgiano Vakhtang Andguladze, Nina Maziashivili dell’Associazione georgiani in Calabria e il segretario questore del Consiglio regionale Giovanni Nucera, promotore del convengo sulla pace e l’integrazione dei popoli che si è svolto, ieri a Reggio Calabria, alla presenza dell’ambasciatore Gabashivili e del presidente della Regione Giuseppe Scopelliti. Gabashivili, che durante il suo intervento ha più volte espresso apprezzamenti per la Calabria, per le sue bellezze, la cultura, l’ospitalità, fino definirla “un paradiso” si è detto “disponibile a progetti di interscambio con la Regione e con l’Italia”. “Siamo disponibili – ha ribadito Gabashivili – a gettare ponti di cooperazione si in campo culturale che economico. La Georgia possiede l’accademia di Belle arti, del teatro e del cinema, ha molte scuole scientifiche e amministratori giovani. Perciò, non solo può ricevere, ma anche dare tanto”. L’ambasciatore, ha poi, manifestato gratitudine per il Governo italiano “che – ha detto – supporta la nostra causa e per la cordialità e i riconoscimenti ricevuti dalla Calabria che ha una numerosa presenza di cittadini georgiani”. L’ambasciatore Gabashivili ha, infine, confermato la voglia di avviare relazioni di collaborazione internazione con la Regione Calabria e si è impegnato ad organizzare da subito una visita di rappresentanti calabresi in Gorgia. Di “scambi in continuità con l’apertura alle relazioni internazionali avviate dal governo Scopelliti” ha parlato la vicepresidente Stasi. “Un’apertura verso l’esterno – ha evidenziato – che trova conferma nella presenza in Giunta di un assessore regionale all´internazionalizzazione e alla cooperazione tra i popoli”. “Siamo onorati – ha detto ancora la vicepresidente - della visita dell’ambasciatore Gabashivili. È un segno importante soprattutto per quello che rappresenta la presenza di georgiani in Calabria. L’avvio di questo progetto può essere fonte di arricchimento anche per la Calabria: non solo dare, quindi, ma anche ricevere. Ci sono molti settori su cui si può lavorare insieme. Perciò – ha concluso la vicepresidente Stasi - ringraziamo la Georgia che ha scelto la Calabria per iniziare un progetto di lavoro che potrebbe partire da un ottica di scambi culturali. Non a caso la Calabria è stata scelta come Regione capofila per la materia nella Commissione ‘Beni e Attività Culturali’ della Conferenza delle Regioni”. E l’assessore alla Cultura Caligiuri ha subito avanzato due proposte: uno scambio tra studenti delle università di Georgia e Calabria e un impegno sulla ricerca scientifica per collegare impresa e ricerca. “È importante lavorare in prospettiva – ha affermato Caligiuri – affinché nei prossimi anni il rapporto tra Unione Europea e Georgia si rafforzi e la Calabria può giocare un ruolo importante con l’Europa”. L’assessore Capua, dopo aver ribadito “che il presidente Scopelliti ha inteso dare un segnale forte al processo di internazionalizzazione nominando come assessore in materia un imprenditore” ha manifestato “la disponibilità a collaborare con un Paese dal quale – ha detto – abbiamo molto da imparare: è ammirabile la grande forza di autonomia e indipendenza espressa dal popolo georgiano”.  
   
   
FEDERALISMO. ZAIA: IL FEDERALISMO RESPONSABILE È LA SOLUZIONE DEI PROBLEMI DEL SUD  
 
Venezia, 5 ottobre 2010 - “Soltanto se tutte le Regioni accetteranno di seguire la logica della responsabilità e dell’autonomia, si potrà trovare una soluzione ai problemi del Sud. Ma essa non può non andare di pari passo con la soluzione del grande problema del Nord, che è quello di essersi assunto per anni il carico delle gravi lacune del Meridione. Oggi i tempi delle vacche grasse sono finiti, e ciascun territorio ha il dovere di assumersi le proprie responsabilità. Il federalismo è la chiave per cominciare questo percorso nuovo”. Lo ha detto il presidente della Regione Veneto Luca Zaia commentando le parole del governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti a proposito di federalismo e piano di rilancio per il Sud. “Come ha detto anche il presidente Napolitano, a questo punto il federalismo è una necessità per l’intero paese. Ci incontreremo in questi giorni con tutte le Regioni – ha concluso Zaia – proprio per affrontare, senza alcuno spirito polemico, tali temi ormai prioritari”.  
   
   
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE CALABRIA REPLICA AL PRESIDENTE DEL VENETO  
 
Catanzaro, 5 ottobre 2010 - "Se il Presidente Zaia fosse stato presente alla riunione di questa mattina a Roma, forse avrebbe compreso meglio le nostre posizioni sul federalismo". Così il Governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti ha replicato ieri al presidente della Regione Veneto Luca Zaia. "L’unica differenza tra noi,è che il presidente Zaia ha ereditato dal suo predecessore (Galan) una Regione virtuosa mentre, nel mio caso, il mio predecessore (Loiero) ha lasciato una Regione disastrata. Spero che il Governatore Zaia possa dimostrare anche in futuro che i conti della sua Regione siano sempre così positivi. Per quanto riguarda il Sud è compito della nuova classe dirigente dimostrare quanto e quali qualità siano intrinseche nel territorio. Noi faremo il nostro compito senza indugiare e con la consapevolezza di lavorare per il bene di tutta la nostra Nazione".  
   
   
FEDERALISMO FISCALE: DUE GIORNI CRUCIALI PER LA BASILICATA DE FILIPPO A ROMA PER CONFRONTARSI CON ALTRE REGIONI E INCONTRARE IL GOVERNO. RISCHIO DI AUMENTO DEL DIVARIO TRA AREE DIVERSE NEL PAESE  
 
 Potenza, 5 ottobre 2010 - Dare voce alle ragioni della Basilicata nella progettazione del federalismo, cercando quella saldatura con le esigenze delle altre regioni indispensabile affinchè anche la voce di una piccola realtà possa trovare accoglimento. E’ quanto il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, è impegnato a fare a Roma, nella sua duplice veste di Presidente della Regione Basilicata e membro dell’Ufficio di Presidenza della Conferenza delle Regioni, partecipando ieri alla riunione dei presidenti per definire una posizione comune e oggi al confronto ci ministro Calderoli e Tremonti per ottenere le necessarie variazioni nel decreto legislativo predisposto dal governo sulla fiscalità federale. Il provvedimento governativo, infatti, così come è strutturato al momento potrebbe portare alla Basilicata, e a tutto il Mezzogiorno, un triplice svantaggio, ossia una forte riduzione delle entrate, un netto aumento della tassazione e uno squilibrio della competitività territoriale in favore delle zone italiane tradizionalmente più forti. Ad essere oggetto di una valutazione negativa è in particolare lo spostamento della base impositiva delle Regioni dai consumi alla produzione che si avrebbe con un taglio dell’aliquota dell’Iva destinata alle Regioni (si passerebbe dal 44% al 25 %) a fronte della possibilità delle Regioni stesse di prevedere un’addizionale Irpef fino al 3%. Il taglio delle risorse dell’Iva nelle Regioni meridionali, per evitare un abbattimento delle risorse disponibili che pregiudicherebbe le politiche di sviluppo, imporrebbe un automatico aumento al massimo dell’addizionale che, in pratica, vorrebbe dire un aumento netto delle tasse per i cittadini. E, ovviamente, dove è più contenuta la base imponibile Irpef (come è chiaro essere nelle regioni piccole) più l’addizionale al 3% sarebbe scontata. Ma non è tutto. Perché nella nuova redistribuzione delle risorse fiscali si potrebbe creare il paradosso di una sorta di “fiscalità di vantaggio” nelle aree più forti del Paese. Non solo, infatti, lì l’Irpef potrebbe non avere quelle addizionali, ma potrebbe essere azzerata, o almeno ridotta fortemente, anche l’Irap (Imposta Reddito Attività Produttive). La bozza di decreto legislativo, infatti, prevede questa possibilità, ma, ovviamente, ciò sarebbe possibile solo per quelle realtà che hanno le risorse necessarie. Il che vale a dire che, con il taglio dell’aliquota Iva, la Basilicata, e in generale il Mezzogiorno, sarebbero nella necessità di non rinunciare al gettito Irap (inoltre frutto di una base imponibile ancora una volta più contenuta rispetto ad altre aree), mentre le Regioni più “forti” potrebbero rinunciarvi, offrendo un “vantaggio localizzativo” che renderebbe anche sotto l’aspetto fiscale più conveniente fare impresa in Lombardia o in Emilia piuttosto che in Basilicata o in Calabria. Alla luce di queste valutazioni è evidente l’importanza per la Regione Basilicata di questi due giorni di lavoro romano del Presidente De Filippo. Il governatore dovrà prima trovare una saldatura tra le diverse esigenze in seno alla Conferenza (a cui sottoporrà anche le risultanze delle simulazioni sulla variazione delle entrate con il sistema attuale e quello proposto dal decreti effettuate dagli uffici regionali) e domani, a nome di tutte le Regioni, sottoporre l stesse perplessità agli esponenti del Governo. “Sono certo – ha detto De Filippo – che non sia interesse di nessuno accentuare le condizioni di disequilibrio tra le varie aree del Paese, ma proprio per questo – ha concluso – è necessario lavorare approfonditamente e per tempo per far sì che il federalismo rappresenti un’opportunità per tutti, anzi prima per chi è in condizione di ritardo di sviluppo, e non un vantaggio per alcune zone del Paese in danno di altre”.  
   
   
FEDERALISMO:SICILIA,MAGGIORE ATTENZIONE A SUD E A STATUTI SPECIALI  
 
Roma, 5 ottobre 2010 - "Il federalismo fiscale non deve incrementare le differenze che ci sono tra le Regioni, ma piuttosto evitare che alcune affondino mentre altre vanno ancora piu´ veloce". Lo ha detto il Presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, a margine della seduta straordinaria della Conferenza delle Regioni sui decreti attuativi del federalismo fiscale. "Lazio, Sicilia, Calabria e Molise - ha continuato Lombardo - stanno esprimendo una posizione e se la Conferenza vuole pronunciarsi unitariamente per tutte le Regioni non puo´ non tenerne conto. Stiamo cercando, quindi, di arrivare a una sintesi che tenga conto del documento che le Regioni che ho citato stanno ponendo all´attenzione di tutte le altre". Alla seduta straodinaria ha partecipato anche l´assessore all´Economia, Gaetano Armao, che domani proseguira´ l´esame del decreto sul federalismo fiscale con l´incontro previsto tra Regioni e governo centrale. "Il decreto che il governo propone alle regioni - spiega Armao - non solo comprime oltre misura le entrate delle Regioni del Mezzogiorno, ma non e´ in linea con la legge delega 42/2009 (legge delega al Governo in materia di federalismo fiscale). Non si comprende quale sia la strategia del governo centrale. Resta da capire, infatti, se il testo del governo contenga errori materiali di natura tecnica o se ci sia una scelta deliberata di forzare i limiti della legge 42. Certamente, non consentiremo alcuna forzatura e non vediamo motivi per lasciare il solco tracciato dalla legge delega che, invece, contiene adeguate garanzie per le Regioni a statuto speciale cosi´ come, di recente, ribadito anche dalla Corte costituzionale. La Corte, infatti, e´ stata chiara nell´affermare che per le Regioni a statuto speciale si dovra´ aprire una trattativa avulsa da quella che e´ in corso tra le Regioni ordinarie e lo Stato. Come Regione a statuto speciale, siamo entrati in campo, con quelle a statuto ordinario, per essere da subito protagonisti del negoziato con lo Stato".  
   
   
VISITA MINISTRO MARIONI: IL PRESIDENTE CAPPELLACCI SCRIVE AI VERTICI ANCI SARDEGNA  
 
Cagliari, 5 ottobre 2010 - Di seguito il testo della lettera: Al Presidente Anci Sardegna, dott. Salvatore Cherchi , Oggetto: visita in Sardegna Ministro dell’Interno on. Roberto Maroni Gentile Presidente Cherchi, Con questa mia intendo informarla che il Ministro dell’Interno, on. Roberto Maroni, ha accolto il mio invito a venire in Sardegna. La presenza nell’Isola del Ministro della Repubblica assume una particolare rilevanza, specie alla luce dei recenti avvenimenti criminosi che hanno colpito alcuni rappresentanti delle Istituzioni. La Sardegna, come ha sempre fatto di fronte ad atti vili, saprà reagire con la determinazione e l’unità di un Popolo che crede nei valori nobili della democrazia. Avrei piacere che Lei, in qualità di Presidente dell’Anci Sardegna, partecipasse al vertice con il Ministro Maroni in programma martedì 5 ottobre presso la sede della Presidenza della Regione in Villa Devoto. Colgo l´occasione per formularLe i più cordiali saluti .  
   
   
BOLZANO: SEDUTA DELLA GIUNTA PROVINCIALE: FRA GLI ARGOMENTI TRATTATI LA RIFORMA CLINICA ED IL BILANCIO DI PREVISIONE 2011  
 
 Bolzano, 5 ottobre 2010 - Di seguito alcune delle decisioni assunte dalla Giunta provinciale nella seduta del 4 ottobre e illustrate dal presidente Luis Durnwalder nella successiva conferenza stampa. Riforma clinica - "Nessun ospedale periferico sarà chiuso, su questo non ci sono dubbi, e tutti i cittadini di tutte le zone della Provincia continueranno ad avere a disposizione i servizi di assistenza di base sul territorio". Il presidente della Luis Durnwalder cerca di fare chiarezza sui contenuti della Riforma clinica del settore sanitario, approvata oggi dalla Giunta provinciale e i cui dettagli verranno illustrati domani (5 ottobre) nel corso di una conferenza stampa. "Come ogni azienda - ha sottolineato Durnwalder - anche la sanità altoatesina deve riorganizzarsi per poter restare al passo con i tempi e continuare ad offrire ai cittadini un servizio di qualità. Puntiamo sulla specializzazione: tutti gli ospedali avranno almeno un servizio di interesse provinciale, e l´assistenza di base sarà garantita ovunque con il mantenimento di reparti come medicina, chirurgia e anestesia". Per quanto riguarda ostetricia, invece, la linea dell´esecutivo di Palazzo Widmann è quella di mantenere i reparti che effettuano almeno 300 parti all´anno. "L´unico a rischio - ha proseguito il presidente della Giunta - sarebbe quello di San Candido, dove ci si ferma a quota 211. L´assessore alla sanità Richard Theiner ha comunque già avviato le trattative con l´amministrazione comunale che, se vorrà mantenere il reparto di ostetricia, dovrà coprire la differenza di costi". Bilancio provinciale - L´altro argomento "forte" trattato nel corso dell´odierna seduta dalla Giunta provinciale è stato quello del bilancio di previsione 2011, che passerà dai 5,284 miliardi dello scorso anno agli attuali 5,226 miliardi, dunque con una leggere flessione. L´esecutivo ha trovato l´accordo di massima sulla suddivisione dei fondi a disposizione tra le varie Ripartizioni provinciali, che sarà definitivamente messo nero su bianco nei prossimi giorni. "In linea di massima - ha sottolineato Luis Durnwalder - abbiamo cercato di abbattere i costi del 6% rispetto alle richieste, ma non in tutti i settori il contenimento delle spese sarà uguale". La parte del leone, infatti, toccherà ancora a sanità e politiche sociali, con poco più di 1,59 miliardi di euro, ovvero il 2,6% in più rispetto all´anno scorso. In crescita i trasporti e le comunicazioni (+16,7%) e i servizi amministrativi (+1,8%) che comprendono anche il personale. "Ci siamo però posti come obiettivo di ridurre la pianta organica di 550 posti nei prossimi cinque anni - ha precisato Durnwalder - senza contare il taglio del 20% che abbiamo imposto ai contratti di collaborazione e consulenza, e l´abbattimento del 50% delle spese di trasferta. Per rispettare il patto di stabilità la Provincia dovrà risparmiare 50 milioni di euro, i Comuni altri 25 milioni e gli enti strumentali della Provincia 4,7 milioni". Dal punto di vista percentuale la sforbiciata più pesante riguarda lo sport e il tempo libero (-41%) seguito dalle opere pubbliche (-21,1%), mentre la maggior parte degli altri settori dovrà fare i conti con un 6% di risorse in meno dell´anno passato. Sarà così per agricoltura, foreste, commercio, industria, artigianato, turismo, energia, tutela dell´ambiente, finanza locale e protezione civile. La scuola ha mantenuto pressochè inalterati i fondi a propria disposizione (+0,2%), la formazione professionale se li è visti ridurre in maniera poco sostanziosa (-1,7%), mentre le indennità della Giunta provinciale fanno registrare un deciso calo pari al -15,7%. La Legge Finanziaria verrà definitivamente approvata lunedì prossimo, ma già nel corso della seduta odierna la Giunta ha deciso di azzerare l´addizionale Irpef alle 93mila persone con reddito inferiore ai 15mila euro, consentendo un risparmio pro-capite di 135 euro all´anno. "Le finanze provinciale rinunciano in questo modo a 8 milioni di euro - ha aggiunto Durnwalder - che verranno comunque recuperati con l´aumento dell´Irap per banche e assicurazioni dal 3,4% al 4,8%". Tra gli altri provvedimenti contenuti nella Finanziaria, il presidente Luis Durnwalder ha citato l´eliminazione della tassa automobilistica per le auto d´epoca non circolanti su strada, un investimento di 15 milioni in tre anni per la diffusione della banda larga e la possibilità, da parte della Provincia, di accendere mutui od offrire garanzie per un massimo di 300 milioni di euro. Commissione sui cartelli - "Siamo in attesa che il governo nomini i suoi due rappresentanti per la commissione che si occuperà di risolvere la questione dei 1.500 cartelli di montagna che non rispettano il bilinguismo, poi ci muoveremo di conseguenza". Lo ha annunciato il presidente della Giunta provinciale Luis Durnwalder, che ha avuto un colloquio con il Commissario del Governo Fulvio Testi, secondo il quale l´annuncio da Roma dovrebbe arrivare entro questa settimana. "Ci muoveremo sullo stesso livello dello Stato - ha spiegato Durnwalder - se loro nomineranno funzionari, professori, esperti o politici, noi ci adegueremo". Servizio stampa - Si è completato l´iter burocratico che ha portato allo sdoppiamento dell´Ufficio stampa provinciale, suddiviso in due entità. Da una parte c´è il Servizio stampa, coordinato da Monika Pichler, che continuerà a seguire l´attività di comunicazione istituzionale quotidiana, dall´altra è nato il Servizio comunicazione strategica (coordinatori Paolo Ferrari e Christian Rainer) che approfondirà i temi prioritari del programma di governo della Giunta provinciale. Piazza Silvius Magnago - L´esecutivo provinciale ha dato il via libera alla richiesta del Comune di Bolzano di intitolare al presidente emerito della Provincia, Silvius Magnago, la piazza antistante Palazzo Widmann. "Secondo la legge in vigore - ha commentato Luis Durnwalder - per l´intitolazione bisognerebbe attendere i 10 anni dalla scomparsa di una persona, ma abbiamo sfruttato l´opportunità di concedere una deroga alla luce della particolare benemerenza di Silvius Magnago. Si tratta di un piccolo attestato di riconoscenza per quello che lui ha fatto per la nostra terra, e tra l´altro il luogo prescelto ci sembra particolarmente significativo: la piazza, infatti, si trova davanti al palazzo del Consiglio provinciale, dove è stato elaborato lo Statuto di Autonomia, e davanti al palazzo della Giunta provinciale, dove è stato materialmente applicato nella quotidiana attività di governo e amministrazione del territorio". Parcheggi provinciali - La tariffa per i parcheggi interrati di proprietà della Provincia, compreso quello dell´Ospedale di Bolzano, rimarrà di 1,2 euro all´ora. "Dopo la prima ora - ha precisato Durnwalder - la tariffa scatterà però ogni trenta minuti, per evitare che soste abbastanza brevi possano gravare in maniera eccessiva sui cittadini". I parcheggi con meno di 10 posti auto saranno gratuiti ("i costi di gestione sarebbero superiori agli introiti", ha spiegato Luis Durnwalder), mentre la tariffa per i parcheggi all´aperto sarà di 0,6 euro all´ora. Contratto intercomparto - Dopo il via libera all´adeguamento all´inflazione (+0,6% per il 2009) della parte economica del contratto collettivo di intercomparto per i dipendenti pubblici, resta in stand-by la trattativa per il periodo 2010-2012. "Il Governo - ha annunciato Durnwalder - ha bloccato il rinnovo dei contratti per i prossimi tre anni, ma la Provincia ha fatto ricorso perchè la competenza in materia è di Bolzano. In attesa di conoscere l´esito della vicenda giudiziaria, però, dobbiamo adeguarci alla normativa in vigore che prevede appunto il blocco per il periodo 2010-2012".  
   
   
REGIONE ABRUZZO, CHIODI: AMBIENTE, CON ENTI LOCALI IMPEGNO CONCRETO PATTO DEI SINDACI: 300MILA EURO PER L´EFFICIENZA ENERGETICA  
 
L´aquila, 5 ottobre 2010 - Prima azione concreta messa in campo dalla Regione in attuazione della "Covenant of Mayors - Patto dei Sindaci", promosso dalla Commissione Europea nel campo della sostenibilità energetica e ambientale. Il contributo finanziario della Regione, nella prima fase di start-up delle attività previste, è di 300mila euro destinati ai Comuni e alle Province. "Il Patto - ha commentato il presidente Gianni Chiodi - è un´occasione importante per le Amministrazioni locali del nostro territorio. E´ il luogo di confronto per migliorare la nostra performance energetica, risparmiare i costi e diminuire l´impatto ambientale. E´ l´ennesima dimostrazione che le tematiche ambientali rappresentano una priorita´ per questa Amministrazione, una sfida fondamentale per un futuro ecosostenibile". La delibera con cui si approva anche il Protocollo d´Intesa tra la Regione Abruzzo e le Province è passata oggi in giunta. Il 4 maggio 2010 la Regione Abruzzo aveva sottoscritto a Bruxelles, l´Accordo di partenariato con la Direzione Generale Trasporti ed Energia della Commissione Europea (Dg Ener) impegnandosi a promuovere l´adesione al Patto dei Sindaci tra i Comuni fornendo supporto e coordinamento. L´unione Europea, infatti, ha lanciato una campagna con l´importante obiettivo del "20-20-20" che significa ridurre del 20% le emissioni di gas a effetto serra, portare al 20% il risparmio energetico e aumentare al 20% il consumo di fonti rinnovabili entro il 2020. Il Patto dei sindaci prevede il superamento degli obiettivi della politica energetica comunitaria in termini di riduzione delle emissioni di Co2 attraverso una migliore efficienza energetica e una produzione e un utilizzo più sostenibili dell´energia. In sostanza, il ruolo della Regione oggi è quello di armonizzare e coordinare le attività delle Province e dei Comuni attraverso un? apposita cabina di regia per una pianificazione complessiva dello sviluppo dell´energia sostenibile e di erogare i contributi finanziari a Comuni e Province sui Piani di Azione per la sostenibilità energetica.  
   
   
SVILUPPO LOCALE: ASSISTENZA TECNICA AL GAL OGLIO PO TERRE D’ACQUA  
 
Bologna, 5 ottobre 2010 - È stata formalmente avviata l´attività di Assistenza Tecnica al Gal Oglio Po Terre d´Acqua per la gestione del Piano di Sviluppo Locale. Si tratta di un processo articolato che porterà Nomisma ad affiancare il Gal per i prossimi due anni nell´implementazione del Psl. La fase attuativa di un Programma di Sviluppo è un momento particolarmente delicato in quanto alla necessità stringente di predisporre strumenti idonei in tempi consoni e seguirne lo sviluppo si accompagna l’altrettanto stringente bisogno di non deludere le aspettative degli attori territoriali. Risulta oltremodo indispensabile stimolare ulteriormente l’interesse verso lo stesso Programma, animando la partecipazione e trasformando il momento attuativo in ulteriore occasione di sviluppo della prassi concertativa. L’approccio di Nomisma al servizio è quindi volto ad affiancare il Gal non solo nella gestione del processo, ma, soprattutto, nel massimizzare l’effetto leva a livello di sviluppo territoriale che a questo si lega. Nomisma interverrà prioritariamente nei seguenti ambiti: 1. Assistenza tecnica alla gestione dell’attuazione del Psl. Si tratta di sviluppare un’attività di affiancamento operativo ai referenti del Gal nella gestione di tutti gli aspetti concernenti la fase attuativa garantendo, da un lato, le esigenze di efficacia di ciascuno strumento predisposto, dall’altro la necessità di presidio costante delle tempistiche, spesso stringenti. 2. Predisposizione di studi e ricerche a supporto dell’attuazione, in funzione degli obiettivi delle misure del Psl. Vantando un‘esperienza ormai trentennale nella ricerca e analisi economica, Nomisma metterà a disposizione del Gal le proprie competenze per elaborare documenti di approfondimento di supporto alla fase attuativa. 3. Organizzazione di eventi di animazione e informazione in favore dei potenziali beneficiari delle diverse misure del Psl. Nomisma affiancherà il personale del Gal nell’attuazione del piano di comunicazione stesso prevedendo: momenti formativi/ informativi diretti ai beneficiari delle singole misure, seminari territoriali, seminari tematici settoriali, materiali informativi. 4. Predisposizione di progetti finalizzati a valorizzare le potenzialità delle risorse locali anche all’interno di altre forme di sostegno derivanti dall’Unione Europea o collegate alle sue strategie, dai Ministeri, dalla Regione Lombardia e dalle Fondazioni. L’affiancamento verrà declinato in un’attività di: supporto al monitoraggio delle opportunità di sviluppo di nuove progettualità legate alle diverse forme di sostegno e alla selezione delle opportunità di maggior rilievo per il territorio del Gal Oglio Po; supporto all’identificazione e costruzione dei partenariati progettuali; supporto alla definizione dei contenuti dei nuovi progetti di sviluppo e di cooperazione. 3. Osservatorio dell’Inclusione Sociale e Povertà; l’osservatorio sarà finalizzato ad attività di analisi e monitoraggio e al coordinamento degli altri strumenti di rilevazione già operanti sul territorio in riferimento alle problematiche dell’integrazione socio-lavorativa delle fasce deboli (disabilità, nuove povertà, immigrazione, etc.), nonché alla individuazione e diffusione di buone prassi ad esse afferenti. 4. Osservatorio del Capitale Umano; la mappatura dei principali fenomeni connessi alle dinamiche della formazione, istruzione e alle dinamiche del funzionamento del mercato del lavoro sarà oggetto dell’approfondimento sul capitale umano. 5. Pisl – Piattaforma Informativa Sicurezza del Lavoro; attraverso metodologie puntuali si procederà al potenziamento e alla standardizzazione delle attività di raccolta, elaborazione e sistemazione dei dati e delle informazioni inerenti la sicurezza sul lavoro per il completamento e l’aggiornamento della Piattaforma. 6. Vipal – Valutazione di impatto delle Politiche Attive del Lavoro; nel corso del servizio saranno definiti degli strumenti e degli indicatori per il monitoraggio al fine di identificare con chiarezza le caratteristiche e le componenti salienti dell´oggetto da valutare. I dati raccolti consentiranno di definire un modello di valutazione, capace di indicare i metodi e gli strumenti di analisi, oltre a definire il fabbisogno informativo necessario all´analisi del placement e della natimortalità delle imprese. 7. Monitoraggio della qualità dei servizi erogati dai Cpi abruzzesi e Attivazione di un Help-desk; obiettivo specifico dell’attività di monitoraggio sarà quello di definire una serie di basi dati, amministrative e non, finalizzate a ricostruire il quadro aggiornato del mercato del lavoro locale, favorire l’interazione tra le istituzioni (Regione, Province, Centri Per l’Impiego), tessuto produttivo, politiche programmate e beneficiari delle stesse, costituire la base per nuove indagini sui Cpi finalizzate all’esplorazione delle caratteristiche dell’utenza. L’obiettivo specifico dell’Help Desk normativo vuole soddisfare l’esigenza di un maggior raccordo tra Regione e Amministrazioni provinciali nella programmazione e attuazione degli interventi normativi in tema di collocamento. Tale esigenza richiama la diffusa necessità di concordare interpretazioni e prassi omogenee tra le quattro province abruzzesi e, di conseguenza, tra i 15 Cpi della Regione in relazione alle principali linee di intervento.  
   
   
LAVORO: STUDIO E ASSISTENZA TECNICA PER ABRUZZO LAVORO  
 
Bologna, 5 ottobre 2010 - Nomisma, capofila di una cordata composta da Protom Group e Carsa, affiancherà Abruzzo Lavoro nell´attuazione dei progetti Multiasse P.o.r. 2007-2008 affidati dalla Regione Abruzzo ad Abruzzo Lavoro. Il servizio prevede la realizzazione di un insieme di ricerche, studi e analisi, oltre che di altre attività connesse allo sviluppo dei servizi territoriali all’impiego e alla validazione delle competenze nel sistema formativo e sarà articolato in otto linee di attività. 1. Osservatorio del Mercato del Lavoro; obiettivo primario sarà l’impostazione di un modello di analisi e la conseguente implementazione di un sistema informativo che consentirà di osservare le dinamiche di cambiamento dei percorsi lavorativi dei cittadini al fine di attivare puntuali politiche attive per le diverse tipologie di utenti. 2. Osservatorio dello Sviluppo Locale; attraverso tale osservatorio si realizzeranno studi specifici di scenario sull’evoluzione degli indicatori strutturali e di congiuntura dello sviluppo locale, sulle prospettive offerte dai “nuovi mercati”, sulla dinamica delle crisi aziendali e di settore, sui mutamenti di stili di vita e di consumo.  
   
   
LAVORARE IN ABRUZZO: 8MILIONI A SCORRIMENTO GRADUATORIA  
 
L´aquila, 5 ottobre 2010 - La Giunta Regionale su proposta dell´assessore alle Politiche Attive del Lavoro, Paolo Gatti, ha stanziato 8 milioni di euro per lo scorrimento della graduatoria del progetto "Lavorare in Abruzzo" per proseguire l´azione di contrasto alla crisi occupazionale e di incentivo allo sviluppo delle imprese. Il progetto "Lavorare in Abruzzo" finanziato con le risorse recuperate dal Fondo Sociale Europeo 2000-2006 aveva già prodotto circa 2.000 nuovi lavoratori assunti a tempo indeterminato. "Le risorse saranno ripartite in parti uguali tra le quattro province abruzzesi, quindi 2 milioni di euro a provincia; proseguiamo così ? commenta Paolo Gatti la terapia d´urto per cercare di arginare la difficile situazione occupazionale. Come ho già detto la crisi si combatte con atti concreti e non con in comunicati stampa tanto apocalittici quanto inutili che provengono copiosi da soggetti politici evidentemente privi di idee e proposte. A breve partirà anche il progetto "Lavorare in Abruzzo 2" che ha visto una grande condivisione di tutti gli attori sociali e che si tramuterà in nuovi incentivi occupazionali ai quali potranno attingere le imprese attive nei settori dei poli di innovazione o nelle aree di crisi della nostra regione".  
   
   
MILANO, POLIZIA LOCALE, LA RUSSA: CONSORZI DA MANTENERE NO ALLA SOPPRESSIONE, APPELLO AL GOVERNO PERCHE´ CI RIPENSI  
 
Milano, 5 ottobre 2010 - E´ un no deciso alla soppressione dei consorzi di Polizia locale della Lombardia quello emerso oggi da una riunione convocata dall´assessore regionale alla Protezione civile, Polizia Locale e Sicurezza Romano La Russa con i loro rappresentanti. "Chiediamo a gran voce che il Governo, nell´emanare i decreti attuativi della manovra finanziaria, - ha detto La Russa - torni sulla sua decisione di sopprimere enti così importanti per garantire la sicurezza dei cittadini". I consorzi in Lombardia sono 16: Sumirago, Besnate e Mornago; Terre del Serio; Parco del Ticino; Terrae Fluviales; Bagnolo, Mella e Leno; Nord Lodigiano; Valle Sabbia; dei Colli; Nord Ovest Varese; Bassa Bergamasca; Valseriana; Parco delle Groane; Alta Brianza; I Fontanili; Isola Bergamasca e Segrino. Essi sono nati proprio perché spesso i Corpi di Polizia locale dei singoli Comuni - specie se di piccole dimensioni, cioè la stragrande maggioranza in Lombardia - non riescono da soli a esercitare a pieno i loro compiti, vale a dire a garantire la copertura dei servizi che invece richiede la loro attività, dal pattugliamento, alla prevenzione della microcriminalità nei territori di competenza. "Va anche detto - ha aggiunto La Russa - che, nella maggior parte dei casi, questi consorzi non costano nulla. Sono davvero pochi quelli che hanno un costo di amministrazione annuale che supera i 5.000 euro". "Per questo - ha spiegato La Russa - ci batteremo in ogni sede affinché i Consorzi possano continuare a esercitare i loro compiti". "In ogni caso - ha concluso La Russa - stiamo già studiando soluzioni alternative, perché la sicurezza delle nostre città, anche le più piccole, è legata a filo doppio al mantenimento di queste strutture. Il rischio, infatti, è che la soppressione di tali Consorzi porti a costi molto superiori, che i Comuni difficilmente potrebbero sostenere".  
   
   
STUDIO INVITA ALL´ADOZIONE DI UN NUOVO APPROCCIO PER PREVENIRE L´ESTINZIONE DELLA TIGRE  
 
Bruxelles, 5 ottobre 2010 - Le poche tigri rimaste vivono in gruppo e solo garantendo la sussistenza del loro habitat è possibile dare a questi maestosi felini una reale possibilità di sopravvivere, queste le conclusioni di una nuova ricerca condotta dalla Wildlife Conservation Society, con base negli Stati Uniti. Lo studio, pubblicato sulla rivista Plos (Public Library of Science) Biology, evidenzia che la quantità delle tigri selvatiche è diminuito come mai prima d´ora e asserisce che le tecniche di preservazione attualmente in uso non si sono rivelate in grado di rallentarne l´estinzione. La ricerca suggerisce che la protezione di questi animali in corrispondenza dei siti prioritari possa invertire l´estinzione in modo rapido ed efficace sotto il profilo economico. Nonostante oramai da tempo vi sia preoccupazione circa il futuro della tigre selvatica, gli scienziati sottolineano come gli esemplari in libertà appartenenti alla specie siano meno di 3.500 e, aspetto ancora più drammatico, appena un terzo di questi stia dando alla luce esemplari femmine, essenziali per la continuazione della specie. Nell´articolo, gli scienziati aggiungono inoltre che le eccessive modalità con cui è stata portata avanti la caccia, il disboscamento e il commercio delle specie di flora e fauna selvatiche hanno costretto gli animali a vivere su una superficie pari ad appena il 6% dell´habitat effettivamente a loro disposizione. Nel tentativo di riportare alla normalità la situazione e salvare quindi dall´estinzione il felino più grande del mondo, lo studio ha identificato 42 "siti sorgente" distribuiti sul territorio asiatico che, secondo i ricercatori, potrebbero essere l´ultima speranza per la preservazione e il ristabilirsi della specie e dovrebbe pertanto assumere carattere prioritario. "Sebbene la portata di questa iniziativa sia enorme, la complessità legata alla sua effettiva implementazione non lo è", ha affermato Joe Walston, direttore dell´Asia Programme della Wildlife Conservation Society e primo autore dello studio. "In passato, alcune iniziative conservative eccessivamente ambiziose e complesse non sono riuscite ad intervenire su un aspetto primario: la prevenzione della caccia alla tigre". I ricercatori ritengono che sia l´India, in cui sono presenti ben 18 siti, il paese più importante per le specie. A seguirla, sono Sumatra (8 siti) e il Transbaikal (6 siti). Secondo gli scienziati, modificare in questo senso i metodi conservativi finora applicati è possibile sia dal punto di vista tecnico che economico. Il team ha calcolato che per un´efficace gestione dei siti saranno necessari complessivamente 82 milioni di dollari (63 milioni di euro). Nella somma sono già compresi i costi per l´attuazione delle leggi, il monitoraggio di flora e fauna selvatiche e il coinvolgimento della popolazione locale. Tuttavia, gli scienziati affermano che buona parte di questi fondi e di queste azioni di supporto era già stata messa a disposizione dai governi nazionali e da iniziative internazionali e che i nuovi fondi dovrebbero servire unicamente a saldare un deficit che si stima possa attestarsi attorno ai 35 milioni di dollari (27 milioni di euro). Questo denaro dovrebbe essere utilizzato per potenziare metodi di comprovata efficacia per la protezione e il monitoraggio del territorio, asseriscono gli scienziati. "La tigre, intesa come specie, sta vivendo la fase più dura", ha affermato il dott. John Robinson, vicepresidente esecutivo della sezione Conservation and Science della Wildlife Conservation Society. "Considerata l´attuale drammaticità della situazione per le tigri, confidiamo negli sforzi congiunti della comunità mondiale per la salvaguardia di questi grandi felini. Robinson ha poi sottolineato come questo studio fornisca indicazioni importanti sul modo in cui raggiungere questo obiettivo". Il suo collega Alan Rabinowitz, presidente e amministratore delegato di Panthera, l´organizzazione statunitense per la salvaguardia del gatto selvatico, è concorde nell´affermare che è ora chiaro come procedere per salvaguardare queste specie dall´estinzione. "Sappiamo come salvare le tigri", ha detto, "Disponiamo delle conoscenze e degli strumenti per farlo". Lo stesso riconosce tuttavia che "a mancare sono la volontà politica e il supporto finanziario", anche se ha sottolineato che "il prezzo per salvare una delle specie più significative del pianeta non è certo alto". I ricercatori auspicano che i partecipanti al Tiger Summit, ospitato dal Primo ministro Vladimir Putin nel novembre 2010 in Russia, diano seguito allo studio. In occasione del summit, i leader dei 13 paesi caratterizzati da una più massiccia presenza di tigri verranno esortati, col supporto di donatori internazionali e attivisti nel campo della lotta all´estinzione, a implementare misure efficaci per prevenire l´estinzione dell´ultima e più grande popolazione di tigri selvatiche al mondo. Hanno contribuito allo studio esperti provenienti da Indonesia, Russia, Svizzera, Tailandia, Gran Bretagna e Stati Uniti. Per maggiori informazioni, visitare: Wildlife Conservation Society: http://www.Wcs.org/  Plos Biology: http://www.Plosbiology.org/home.action    
   
   
BOLZANO: “LA CASA DELLE DONNE: QUALE PRESENTE, QUALE FUTURO” SEMINARIO TEMATICO IL 7 OTTOBRE  
 
Bolzano, 6 ottobre 2010 - Giovedì prossimo, 7 ottobre 2010, alle ore 8.45, presso l‘Auditorio del Palazzo provinciale 12 in via Canonico M.gamper 1 a Bolzano si terrà, nell’ambito del Progetto Arianna – Attivazione rete nazionale antiviolenza il seminario tematico “La Casa delle Donne: quale presente, quale futuro?”, organizzato dall’Associazione „Donne contro la violenza – Frauen gegen Gewalt – Onlus” di Merano su incarico dell’Ufficio Famiglia donna e gioventù della Ripartizione provinciale Famiglia e Politiche sociali. Partecipazione gratuita per le persone interessate previa adesione. A marzo 2009 l’assessore provinciale alle Politiche sociali, Richard Theiner, ha sottoscritto con il Dipartimento per i diritti e le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri il protocollo d’intesa per aderire al Progetto Arianna - Attivazione rete nazionale antiviolenza. Da allora, l’associazione di Merano „Donne contro la violenza – Frauen gegen Gewalt – Onlus”, che gestisce il servizio Casa delle Donne, funge da referente nazionale per la Provincia Autonoma di Bolzano per questo progetto. L’obiettivo del progetto Arianna è quello di operare contro la violenza alle donne su vari livelli. Il progetto si basa, da un lato, sull’attivazione del numero nazionale gratuito 1522 che offre un appoggio diretto alle donne che subiscono violenza, dall’altro lato si propone d’istituire una rete nazionale all’interno della quale si promuove il miglioramento delle collaborazioni tra servizi e istituzioni differenti. Scopo della rete nazionale è quello di avere uno scambio continuativo ed efficiente sulle esperienze, iniziative e le migliori prassi locali, applicate contro la violenza di genere. Da molti anni uno degli obiettivi principali dell’associazione femminile meranese, è di far conoscere all’esterno anche le attività della struttura abitativa e il sostegno che essa offre alle donne e ai loro bambini. Nel corso degli anni le Case delle donne si sono evolute per rispondere ai cambiamenti della società e alle richieste delle donne vittime di violenza. Quale sarà il loro futuro? Nel corso della mattinata il Ministero per le pari opportunità presenterà il Progetto Arianna. Diverse esperte, provenienti dall’Austria o da altre Regioni Italiane parleranno dello sviluppo e del futuro dei Centri Antiviolenza per le donne che subiscono violenza. Partecipazione gratuita per tutte le persone interessate previa adesione; per ulteriori informazioni ed iscrizioni rivolgersi all´associazione "Donne contro la violenza – Frauen gegen Gewalt – Onlus" tel. 0473-222335 fax 0473-222140 - mailto:infor@perledonne.Org