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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 05 Ottobre 2010 |
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UNA LEGGE EUROPEA PER COMBATTERE LA PEDOFILIA E LO SFRUTTAMENTO SESSUALE DEI BAMBINI |
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Bruxelles, 5 ottobre 2010 - Una Direttiva europea per combattere gli abusi, lo sfruttamento sessuale dei bambini e la pornografia infantile: è quanto chiede il Parlamento europeo, appoggiando una proposta della Commissione, che prevede sanzioni più dure per i reati legati alla pedofilia e un controllo più restrittivo su internet. La procedura legislativa sarà curata da Roberta Angelilli, vice-presidente del Parlamento. Martedì e mercoledì un´audizione ha fatto luce sugli aspetti salienti della futura legge. "La nuova Direttiva definirà sanzioni efficaci, proporzionate e dissuasive e intende istituire norme minime per la lotta contro questi crimini orribili", ha spiegato Roberta Angelilli (Pdl, Ppe), relatrice per il Parlamento, introducendo l´incontro di martedì 28 e mercoledì 29 settembre, a cui hanno partecipato i deputati della commissione Libertà civili, giustizia e affari interni. A marzo la Commissione europea ha proposto una Direttiva europea per la lotta contro gli abusi sessuali, lo sfruttamento e la pornografia infantile, che sostituirà una precedente legge del 2004. L´obiettivo è di rafforzare le sanzioni, criminalizzare attività come il "grooming", ovvero l´adescamento dei minori su internet e il turismo sessuale, e migliorare le misure preventive contro i pedofili recidivi che, per esempio, non potranno più ottenere un lavoro a contatto con i bambini in tutti i paesi dell´Ue. La Commissione propone inoltre di limitare l´accesso a siti internet a contenuto pedopornografico. Roberta Angelilli, introducendo il dibattito, ha sottolineato che è essenziale "proteggere le vittime prima, durante e dopo il procedimento penale", e in particolare "migliorare l´accesso all´assistenza legale per tutelare le giovani vittime nel procedimento penale", ed evitare "ulteriori traumi nel bambino". Utile bloccare l´accesso ai siti? Una delle proposte più controverse nel testo pubblicato dalla Commissione in marzo riguarda la possibilità di bloccare l´accesso ai siti che mostrano abusi sessuali sui bambini. Sarebbero gli Stati a decidere come disporre il blocco. Alcuni deputati ritengono che bloccare non sia una vera soluzione, in quanto il sito resta online, e l´accesso viene limitato solo a una parte della popolazione: "Dovremmo chiudere i siti, e basta. Bloccare è inefficace, tagliare l´accesso a internet non è una soluzione e crea precedenti pericolosi in termini di controllo e censura" - ha affermato la social-democratica tedesca Petra Kammerevert, responsabile del rapporto a nome della commissione per la Cultura. Altri hanno sottolineato che bloccare i siti può essere una soluzione tempestiva ed efficace, anche se "il fine ultimo è di rimuovere questo tipo di siti, ma quando non è possibile, bloccare l´accesso è uno strumento complementare", ha precisato la conservatrice britannica Marina Yannakoudakis, che dovrà fornire un contributo alla relazione a nome della commissione per i Diritti delle Donne. 80% degli abusi nell´ambiente del bambino - Quella contro la violenza sui minori è una battaglia difficile, perché le vittime sono vulnerabili, e spesso si vergognano o hanno paura di denunciare i loro aggressori, specialmente quando si tratta di persone vicine. Nella maggior parte dei casi, infatti i pedofili appartengono all´ambiente del bambino. Come ha ricordato la parlamentare liberale olandese Sophie In t´Veld, "noi ci concentriamo su internet, ma non dobbiamo dimenticare che l´80% delle violenze ha luogo in famiglia, a scuola, nei club sportivi o nelle chiese". Le statistiche sul fenomeno non sono sempre affidabili, ma secondo uno studio della Commissione, le proporzioni sono allarmanti: fra il 10% e il 20% dei bambini in Europa avrebbe subito un qualche abuso sessuale nel corso dell´infanzia. E, ancora più preoccupante, i dati dicono che il fenomeno è in crescita. I minori ritratti nelle immagini di pedofilia sono sempre più piccoli, e le scene sempre più violente. A conclusione dell´incontro, Roberta Angelilli ha assicurato che "il Parlamento proporrà strumenti forti per combattere abusi e sfruttamenti. I governi Ue, da parte loro, devono impegnarsi a cooperare, e noi dobbiamo seguire le evoluzioni di internet, che cambia di continuo, per poter reagire tempestivamente. I bambini sono il nostro futuro e la società deve proteggerli da ogni minaccia". L´onorevole Angelilli intende presentare la sua relazione nei prossimi mesi. Anche il rappresentante del Consiglio ha assicurato che i governi Ue cercheranno di esprimere la loro posizione entro la fine dell´anno. |
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LA COMMISSIONE EUROPEA RAFFORZA LE DIFESE EUROPEE CONTRO GLI ATTACCHI INFORMATICI |
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Bruxelles, 5 ottobre 2010 - La Commissione europea ha presentato il 30 settembre due nuove misure volte a garantire che l´Europa possa difendersi dagli attacchi contro i principali sistemi di informazione (sistemi It): una proposta di direttiva per affrontare i nuovi reati informatici, come gli attacchi informatici su larga scala, affiancata da una proposta di regolamento per rafforzare e modernizzare l´Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell´informazione (Enisa). Le due iniziative sono previste dall´Agenda digitale europea e dal programma di Stoccolma per rafforzare la fiducia e la sicurezza della rete (vedi Ip/10/581, Memo/10/199 e Memo/10/200). La direttiva proposta prevede che gli autori di attacchi informatici e i produttori di software maligni possano essere perseguiti e possano essere oggetto di sanzioni penali più pesanti. Prevede inoltre che gli Stati membri siano tenuti a rispondere rapidamente alle richieste urgenti di aiuto in caso di attacchi informatici, rendendo più efficace la cooperazione giudiziaria e di polizia a livello europeo in questo settore. Rafforzare e modernizzare l´Enisa aiuterebbe inoltre l´Ue, gli Stati membri e i privati a sviluppare le loro capacità e la loro preparazione a prevenire, individuare e fronteggiare le sfide lanciate alla sicurezza informatica. Entrambe le proposte saranno sottoposte per adozione al Parlamento europeo e al Consiglio dei ministri dell´Ue. Cecilia Malmström, commissaria per gli Affari interni, ha dichiarato: "La criminalità si sta aprendo nuove strade. Con l´aiuto di software maligni è possibile assumere il controllo di un gran numero di computer e rubare i numeri delle carte di credito, trovare informazioni sensibili o lanciare attacchi su larga scala. È giunto il momento di intensificare gli sforzi contro i reati informatici, cui spesso ricorre anche la criminalità organizzata. Le proposte che presentiamo oggi costituiscono un passo importante, poiché qualificano come reato la fabbricazione e la vendita di software maligni e migliorano la cooperazione di polizia a livello europeo". La commissaria europea per l’Agenda digitale e vicepresidente della Commissione Neelie Kroes ha dichiarato: "I cittadini europei si avvarranno delle risorse digitali solo se si sentono sicuri on-line e se hanno fiducia nella rete. Le minacce informatiche non conoscono frontiere. Un´agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell´informazione modernizzata apporterà nuove conoscenze e promuoverà lo scambio delle migliori prassi in Europa. Le istituzioni e i governi dell´Unione europea devono cooperare ancora più strettamente per aiutarci a capire la natura e la portata delle nuove minacce informatiche. Abbiamo bisogno dei consigli e del supporto dell´Enisa come aiuto per predisporre efficaci meccanismi di risposta per proteggere i nostri cittadini e le imprese on-line". L´europa si è impegnata a trarre pieno vantaggio dal potenziale della rete e dei sistemi di informazione. Non deve tuttavia diventare più vulnerabile a danneggiamenti causati da eventi accidentali o naturali (come la rottura di cavi sottomarini) o da atti malevoli (come l´hacking o altri attacchi informatici). Questi possono basarsi ad esempio su strumenti sempre più sofisticati che sviano l´uso di un gran numero di computer e li manipolano simultaneamente come un esercito di robot su Internet (“botnets”), senza che i loro proprietari ne siano a conoscenza. Questi computer infettati possono in seguito essere utilizzati per lanciare attacchi informatici devastanti contro sistemi It pubblici e privati – è quanto è successo nel 2007 in Estonia, dove la maggior parte dei servizi pubblici on-line, così come i server del governo, del parlamento e della polizia, sono stati resi temporaneamente inoperativi. Il numero di attacchi contro i sistemi di informazione è costantemente aumentato da quando l´Ue, nel febbraio 2005, ha adottato per la prima volta disposizioni sugli attacchi contro i sistemi di informazione. Nel marzo 2009 i sistemi informatici di organizzazioni governative e private di più di 100 paesi sono stati attaccati da una rete di computer compromessi che hanno estratto documenti sensibili e riservati. Anche in questo caso, dei software maligni hanno creato "botnets", reti di computer infettati che possono essere controllati a distanza per organizzare un attacco coordinato. Il pacchetto proposto oggi dalla Commissione rafforzerà la risposta dell´Europa alle ciberperturbazioni. La proposta della Commissione sulla criminalità informatica si basa sulle disposizioni vigenti dal 2005 e introduce nuove circostanze aggravanti e sanzioni penali più rigide, necessarie per lottare più efficacemente contro la minaccia e il verificarsi crescenti di attacchi su larga scala contro i sistemi di informazione. Essa apre inoltre la strada a un miglioramento della cooperazione fra le autorità giudiziarie e di polizia degli Stati membri, obbligando questi ultimi a fare un miglior uso dell´esistente rete 24/7 dei punti di contatto e a trattare le richieste urgenti entro un determinato limite di tempo. La direttiva proposta prevede infine la creazione di un sistema di registrazione e tracciabilità degli attacchi informatici. Cooperazione rafforzata fra paesi e settori industriali Per aiutare a coordinare la reazione dell´Europa, la Commissione propone un nuovo regolamento per rafforzare e modernizzare l´Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell´informazione (Enisa), creata nel 2004. Ciò consoliderebbe la cooperazione fra gli Stati membri dell´Ue, le autorità di contrasto e il settore industriale. L´enisa svolgerà un ruolo considerevole nell´aumentare la fiducia, che è alla base dello sviluppo della società dell´informazione, rafforzando la sicurezza e la privacy degli utenti. Nell´ambito del suo nuovo mandato, l´Enisa coinvolgerebbe gli Stati membri dell´Ue e il settore privato in attività congiunte attraverso l´Europa, come esercitazioni di sicurezza informatica, partenariati pubblico-privati per la resilienza delle reti, analisi economiche, valutazioni del rischio e campagne di sensibilizzazione. Un´enisa modernizzata avrebbe una maggiore flessibilità e adattabilità e sarebbe disponibile per fornire ai paesi e alle istituzioni dell´Ue assistenza e consigli su questioni regolamentari. Infine, per rispondere alla crescente intensità delle sfide lanciate alla sicurezza informatica, il regolamento proposto prolungherebbe il mandato dell´Enisa per cinque anni e aumenterebbe gradualmente le sue risorse finanziarie ed umane. La Commissione propone che la struttura di governance dell´Enisa sia anche rafforzata grazie a un maggiore ruolo di supervisione del consiglio di amministrazione, in cui sono rappresentati gli Stati membri dell´Ue e la Commissione europea. Http://eur-lex.europa.eu/lexuriserv/lexuriserv.do?uri=celex:32005f0222:it:html |
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4º "INTERNATIONAL WEB RULE SYMPOSIUM: RESEARCH BASED AND INDUSTRY FOCUSED" |
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Washington Dc, 5 ottobre 2010 - Stati Uniti Il 4º "International Web Rule Symposium: Research Based and Industry Focused" si svolgerà dal 21 al 23 ottobre 2010 a Washington Dc, negli Stati Uniti. L´obiettivo del simposio Ruleml 2010 è quello di gettare un ponte tra il mondo accademico e quello industriale nel settore delle norme e della tecnologia semantica sul web. Quest´anno, i temi di discussione si concentreranno sull´applicazione delle tecnologie delle norme web per i sistemi commerciali e di informazione. Gli argomenti principali all´interno di questi temi comprenderanno, tra l´altro, le norme, la tecnologia semantica e gli standard transindustriali, la trasformazione e l´estrazione, l´elaborazione di eventi basata su regole e norme di reazione. Il simposio si è evoluto da una serie di workshop annuali nel 2002, alla sua forma attuale di conferenza internazionale. Quest´anno si terrà in concomitanza con il 13º Business Rules Forum. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Csw.inf.fu-berlin.de/ruleml2010/ |
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TELECOM ITALIA OTTIENE L´APPROVAZIONE DI UN BREVETTO EUROPEO PER LA RETE MOBILE DI QUARTA GENERAZIONE |
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Roma, 5 ottobre 2010 - Telecom Italia ha ottenuto dall´Ufficio Brevetti Europeo l´approvazione di un brevetto per una propria soluzione tecnologica riguardante la rete radiomobile Lte, della quale ha avviato recentemente i test conclusivi a Torino. La soluzione sviluppata da Telecom Italia Lab - il centro di ricerca e innovazione del Gruppo - e sottoposta all’Ufficio Brevetti Europeo è entrata a far parte dello standard Eps (Evolved Packet System), ovvero la tecnologia di rete sulla quale si baseranno i servizi di quarta generazione. In particolare, si tratta di un’architettura di rete che consente un accesso efficace degli utenti alla rete mobile anche attraverso connessioni senza fili diverse da quelle tipiche della rete mobile stessa, come ad esempio il wifi. Si tratta di un importante riconoscimento dell´intensa attività portata avanti in questi anni dall´azienda, in collaborazione con tutti i più importanti attori del mercato delle telecomunicazioni, per la definizione di standard di telecomunicazioni sempre più avanzati. Alcune applicazioni sviluppate in Telecom Italia Lab sono state già approvate dal comitato che definisce gli standard internazionali per le comunicazioni mobili. Telecom Italia contribuisce con i suoi brevetti al processo di formazione di un patent pool per lo standard di comunicazioni mobili di quarta generazione che possa facilitare, a tutti gli attori di mercato interessati, l´accesso alle necessarie licenze a condizioni ragionevoli. Telecom Italia ha recentemente avviato a Torino la fase conclusiva della sperimentazione della nuova tecnologia Lte (Long Term Evolution) per lo sviluppo della rete ultrabroadband mobile “4G” che consente la trasmissione dati con una velocità fino a 140 Mbit/s per cella, rendendo disponibili servizi e contenuti di nuova generazione. I test interessano 17 nuovi siti "4G" situati nel centro della città e sono effettuati con apparati pre-commerciali assieme ai più importanti partner tecnologici del settore. |
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BOLZANO: INTERNET VELOCE PER LA VALLE AURINA, COPERTURA DELLE AREE SCIISTICHE CON BANDA LARGA E TELEFONIA MOBILE |
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Bolzano, 5 ottobre 2010 - Ulteriori 140 Mbit/s complessivi vengono messi a disposizione in Valle Aurina, garantendo Internet veloce a circa 600 utenti. Entro l´anno verrà assicurata anche la copertura con banda larga e telefonia mobile delle aree sciistiche di Monte Spicco e Klausberg. Vengono messi a disposizione Le lunghe trattative con l´azienda Linkem sono finalmente giunte a buon fine: la rete a banda larga sarà potenziata con 80 Mbit/s tramite un collegamento in ponte radio dell’impresa Brennercom dalla postazione di Plan de Corones. A circa 600 utenti, coperti attualmente a Campo Tures dalla rete di Telecom Italia con una banda molto inferiore, si garantisce così in futuro una navigazione veloce. Oggi sono stati eseguiti i lavori necessari presso gli impianti in Valle Aurina. Inoltre la Ras Radiotelevisione Azienda Speciale ha assegnato, nell’ambito del programma Fesr finanziato dall’Unione Europea, i lavori per la copertura con la banda larga e la telefonia mobile delle aree sciistiche di Monte Spicco e Klausberg. Entro l’anno gli operatori di telefonia mobile Tim, Vodafone Wind e H3g metteranno in servizio la nuova tecnologia di trasmissione dati Hsdpa, che si basa sul più recente standard Umts ed è destinata a velocizzare gradualmente le connessioni dati in mobilità. Con l’Umts vengono messi a disposizione ulteriori 60 Mbit/s per la Valle Aurina; per ogni utenza fino a 3,6 Mbit/s. Grande soddisfazione viene espressa dagli amministratori locali per il miglioramento del servizio di copertura con la banda larga. Il presidente della Ras Rudi Gamper e il direttore Georg Plattner sottolineano l´evolversi positivo della situazione nel comune di Valle Aurina con la fornitura aggiuntiva di 140 Mbit/s. I lavori di posa di tubi aggiuntivi per la fibra ottica inizieranno nei prossimi giorni e verranno completati entro il 2011. Dai vertici Ras arriva anche un ringraziamento alla popolazione per la comprensione dimostrata in questo periodo di precarietà. |
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SECONDO WORKSHOP INTERNAZIONALE SULLA COMPRESSIONE DEI DATI A BORDO |
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Tolosa, 5 ottobre 2010 - Il secondo workshop internazionale sulla compressione dei dati a bordo si terrà il 28 e il 29 ottobre 2010 a Tolosa, in Francia. La prossima generazione di strumenti da portare a bordo dei veicoli spaziali raccoglie grandi quantità di informazioni a velocità sempre maggiori, grazie ai recenti progressi tecnologici. L´enorme quantità di dati generati a bordo mette in difficoltà le risorse limitate dei canali disponibili per la trasmissione dei dati sulla terra. Il risultato di questa situazione è la sempre maggiore importanza acquisita dalla compressione dei dati a bordo nel quadro della progettazione di veicoli spaziali. Nei sistemi di percezione a distanza, il problema principale consiste nella disponibilità limitata di larghezza di banda e delle risorse necessarie per l´acquisizione, l´elaborazione e la trasmissione delle immagini riguardanti una certa zona terrestre, acquisite dai sensori montati su una piattaforma in cielo o nello spazio. Siccome la risoluzione spaziale, spettrale e radiometrica di sensori ottici e radar stanno diventando sempre maggiori, la quantità di dati raccolti è enorme. I sensori di nuova generazione mirano ad aumentare la risoluzione ancora di più. A causa dell´enorme quantità di dati, sono necessari potenti algoritmi di compressione per adattarsi alle risorse dei canali disponibili. Inoltre molti satelliti di osservazione della Terra devono trasmettere dati sulla terra in tempo reale, il che significa che sono necessari dispositivi di compressione di portata molto ampia. Nelle missioni scientifiche, una delle difficoltà da affrontare consiste nell´avere la capacità di trasmettere alle stazioni sulla terra una grande quantità di dati attraverso un collegamento spazio-terra limitato. Gaia, la nuova missione astrometrica dell´Agenzia spaziale europea, sta affrontando questa sfida. Gaia, il cui lancio è previsto per il 2011, osserverà oltre un miliardo di stelle e altri oggetti con una precisione mai ottenuta prima. Una missione del genere implica grande impegno tecnologico e di progettazione, visto che dovrà rilevare, selezionare e misurare centinaia di stelle ogni secondo, mandando contemporaneamente i relativi dati sulla Terra. Grazie alla compressione di dati a bordo, sarà possibile trasmettere tutti i dati generati a bordo, senza alcun limite, permettendo di massimizzare la risposta scientifica. L´evento mira a riunire tutti i professionisti che lavorano in questo campo, per condividere le idee e gli sviluppi più recenti e per preparare il terreno per future sfide tecnologiche. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Congrex.nl/10c19/ |
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MILANO: CD E DVD ‘TAROCCATI’ SMERCIATI IN NEGOZI DI ABBIGLIAMENTO PER LA COMUNITÀ SUDAMERICANA. DENUNCIATI 4 PERUVIANI PIÙ DI 30 MILA ARTICOLI SEQUESTRATI PER UN VALORE DI 40 MILA EURO |
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Milano, 5 ottobre 2010 - “Cd e dvd ‘taroccati’ e nascosti tra i jeans in negozi di abbigliamento di via Padova dove venivano venduti sottobanco alla comunità sudamericana che li utilizzava per lo più per le loro feste. E’ quanto hanno scoperto gli agenti della Polizia Locale che hanno smantellato un vasto giro di prodotti audiovisivi falsificati, sequestrando oltre 30 mila articoli per un valore di 40 mila euro e diverse apparecchiature per la duplicazione. Quattro sudamericani sono stati denunciati per ricettazione e vendita di merce contraffatta”. Lo comunica il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato. L’operazione è partita da un controllo effettuato da cinque agenti in borghese alla metropolitana Romolo. I vigili, insospettiti da un peruviano che girava con un trolley nel mezzanino, hanno controllato il contenuto trovandovi 679 dvd e 62 cd falsi. Da lì è scattata la perquisizione nella casa del sudamericano, 45enne, dove sono stati rinvenuti 16.000 cd e dvd non originali, l’apparecchiatura per la falsificazione tra cui masterizzatori, 10 lettori dvd, e le copertine falsificate pronte per l’applicazione. Tutto il materiale è stato sequestrato. L’uomo ha rivelato che tra i clienti c’erano due negozi di abbigliamento di via Padova e un punto vendita e noleggio di cd in via Marco Aurelio. Nei 3 esercizi l’ispezione ha portato al sequestro di 20 duplicatori e altri 14 mila articoli, che erano occultati anche tra i vestiti appesi e alla denuncia dei gestori, tutti sudamericani. A casa di uno dei tre titolari sono stati requsititi altri 3000 cd/dv, 3 computer e 14 masterizzatori. “Questa merce illegale – spiega De Corato – veniva venduta alla comunità sudamericana che la utilizzava soprattutto durante i ritrovi nei parchi cittadini o in occasione di feste private. Dove spesso c’è un abuso di consumo alcolici che determina disturbo alla quiete pubblica e frequenti risse. Visto poi l’enorme numero di articoli sequestrati si sospetta che il giro di affari coinvolga anche il circuito di discoteche e circoli privati gestiti da connazionali. Le indagini sono comunque in corso”. “La Polizia Locale –ricorda De Corato – sta conducendo una dura battaglia contro la contraffazione. Basti pensare che a Milano i sequestri di merce hanno subito un’impennata: si è passati dagli oltre 200.000 articoli recuperati nel 2009 agli oltre 7 milioni dei primi 7 mesi di quest’anno. Quando complessivamente sono stati effettuati 8302 sequestri (6467 amministrativi e1835 penali) che hanno determinato 700 denunce. Un impegno, inoltre, che sul fronte del contrasto alla falsificazione di prodotti audiovisivi è testimoniato anche da un protocollo che nel 2007 il Comune ha stipulato con la Siae, che ha così rafforzato la già proficua collaborazione tra Polizia Locale e la società degli autori ed editori”. |
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NONNI A SCUOLA DI INTERNET CON I RAGAZZI DELLE MEDIE DI ROVERETO |
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Rovereto, 5 ottobre 2010 - Una prima iniziativa di attuazione del "Piano operativo eWelf@are e politiche per la famiglia" approvato l’ 1 ottobre dalla Giunta, riguarda un progetto per avvicinare gli anziani all´uso di Internet, con il coinvolgimento dell´Istituto comprensivo di Rovereto Nord (ex Negrelli). Sabato 2 ottobre, presso la sede dell’Istituto roveretano in via Tommaseo, si è tenuto un primo incontro fra gli studenti della seconda media dell’Istituto comprensivo e i responsabili informatici; successivamente, gli stessi ragazzi che si metteranno con gli anziani davanti ai computer per introdurli e seguirli nei loro primi passi in Internet. Le parti, questa volta, si invertiranno: sono stati dunque i ragazzi della seconda media dell’Istituto di Rovereto Nord a salire in cattedra per insegnare ai nonni come si naviga in Internet. Venticinque anziani e venticinque dodicenni, a coppie, uno accanto all’altro davanti allo schermo per i primi rudimenti e i primi approcci con la Rete. Se la tecnologia può dividere le generazioni, la scuola li può riunire in un progetto messo in campo dal Coordinamento politiche familiari della Provincia, organizzato con l’istituto scolastico roveretano. Sotto la supervisione dei responsabili di Eldy, una innovativa e originale piattaforma informatica dentro la quale si naviga con incredibile facilità, i nonni saranno accompagnati passo dopo passo. Non occorre essere esperti di Internet o di software. Pochi clic e si è già dentro l’innovativa piattaforma, abbattendo tutte le barriere in modo semplice e intuitivo. Il programma Eldy si trova su http://www.Eldy.org ed è stato creato dall’associazione che prende lo stesso nome e promuove l’inclusione sociale di persone anziane o con disabilità attraverso questo portale, opportunamente studiato per le esigenze degli anziani. La schermata principale che comparirà davanti, dopo aver scaricato gratuitamente il programma, si chiama “La piazza”, dove si trovano sei icone: la Posta, Passeggiata in Internet, Chi sono, Chiacchiere, la Provincia e Utili (nel quale sono raccolti foto, indirizzi e altro). Cliccando su una delle icone, si entrerà dentro ogni campo. I caratteri sono grandi e visibili e la lingua è l’italiano. Consente l’uso di alcune utility studiate apposta per gli anziani (es: Skype, documenti, foto…). E c’è pure una chat per dialogare nella community di Eldy, dove trovare risposta alle domande di carattere tecnico, oppure solo per il piacere di dialogare. E sarà semplicissimo per l’anziano inviare e ricevere mail. I ragazzi impareranno, con un corso accelerato, come diventare insegnanti e tutor del nonno: sabato 2 ottobre, presso l’Istituto, il primo incontro fra gli studenti della seconda media e i responsabili di Eldy per spiegare la nuova piattaforma informatica. Alle 11 saranno poi gli stessi ragazzi che si metteranno con gli anziani davanti ai computer per introdurli e seguirli nei loro primi passi in Internet. Successivamente gli anziani potranno partecipare, se lo desiderano, a quattro lezioni, sempre con i ragazzi-tutor accanto. Quattro pomeriggi a scuola per diventare degli abili, se non esperti, navigatori. Per informazioni: tel. 0461 494108, e-mail: teresa.Alberga@provincia.tn.it |
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MEMORANDUM DI INTESA TRA AREA E MINISTERO PER LA SCIENZA E LA TECNOLOGIA DELLA REPUBLIKA SRPSKA DELLA BOSNIA – ERZEGOVINA |
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Trieste, 5 ottobre 2010 - Un accordo di collaborazione nel campo della cooperazione tecnologica, scientifica e formativa è stato siglato il 30 settembre tra il Ministro per la Scienza e la tecnologia della Republika Srpska della Bosnia – Erzegovina, Bakir dr Ajanovic, il presidente del Consorzio per l’Area di Ricerca di Trieste, Giancarlo Michellone, e il direttore di Innovation Factory (società “in house” di Area) Fabrizio Rovatti. Le basi dell’accordo sono state gettate nel corso dell’edizione del Business Day 2009, quando lo stesso ministro Ajanovic prese parte all’evento, la cui nuova edizione è in calendario il 29 ottobre prossimo in Area Science Park. Il memorandum di intesa, della durata di cinque anni, è stato firmato in continuità con l’accordo di collaborazione fra la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e Republika Srpska siglato nell’aprile 2010. Il memorandum prevede il supporto alla crescita di un nuovo parco scientifico tecnologico per lo sviluppo di imprese ed enti di ricerca, sia mediante il trasferimento delle originali metodologie "prima del primo miglio" di Innovation Factory sia mediante i metodi di valutazione e valorizzazione di idee innovative di Area Science Park. Le nuove idee che saranno sviluppate nella Republika Srpska della Bosnia – Erzegovina potranno anche essere valutate dalle imprese del Friuli Venezia Giulia per eventuali accordi industriali. Sono previsti anche corsi di formazione per la gestione strategica e operativa di parchi e distretti tecnologici e per il management d´impresa. I progetti europei, da sviluppare in comune, saranno un´altra fonte di finanziamento per raggiungere gli scopi prefissati. "Accordi di questo tipo acquisteranno valore per il nostro territorio se, secondo l´accordo regionale già attivo, sapremo svilupparli in partnership fra ricerca e impresa - chiosa Giancarlo Michellone, presidente di Area Science Park. Mi pare che le premesse siano eccellenti e che potremo contribuire così anche a fornire alle nostre imprese opportunità di internazionalizzazione e di ingresso in nuovi mercati”. |
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AL VIA LA NUOVA EDIZIONE DEL PROGETTO GIOVANI AMBASCIATORI EUROPEI A SCUOLA "LA NUOVA EUROPA: SOSTENIBILITÀ E BIODIVERSITÀ" |
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Milano, 5 ottobre 2010 – La Rappresentanza a Milano della Commissione europea e l´Ufficio a Milano del Parlamento europeo lanciano una nuova edizione del progetto Giovani ambasciatori europei – "La nuova Europa: sostenibilità e biodiversità" – per l´anno scolastico 2010-2011. I giovani "ambasciatori" andranno nelle scuole secondarie di secondo grado delle otto Regioni del nord Italia per parlare agli studenti del nuovo assetto istituzionale dell´Unione europea e delle attuali sfide a cui tutti i cittadini sono chiamati a far fronte. Quest´anno il tema scelto è quello dello sviluppo sostenibile sul quale l´Europa gioca un ruolo decisivo. L´inquinamento non si ferma alle frontiere e senza una strategia comune a livello europeo quest´impegno sarà vano. Con l´entrata in vigore del Trattato di Lisbona, l´Unione europea ha adattato la propria struttura ai 27 Stati membri che la compongono, allargando e rafforzando le proprie competenze e ponendosi obiettivi ambiziosi. Tra essi, in particolare, la salvaguardia dell´ecosistema e la lotta ai cambiamenti climatici, settori nei quali l´Europa è all´avanguardia. Gli incontri saranno l´occasione per informare i giovani della nuova strategia europea e per discutere di ciò che tutti i cittadini possono fare nella vita quotidiana per contribuire a preservare la biodiversità e l´ambiente. Per le Nazioni Unite il 2010 è l´anno internazionale della biodiversità. Il successo delle passate edizioni - 300 scuole visitate e 17.000 studenti incontrati fino a oggi - dettato dall´innovativo approccio "peer-to-peer" degli ambasciatori con le classi ha spinto la Commissione e il Parlamento europeo a investire anche quest´anno nel confronto dialettico tra l´Europa e i giovani. |
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BOLZANO: GLI ASSESSORI PROVINCIALI ALLA SCUOLA SULLA GIORNATA MONDIALE DEGLI INSEGNANTI |
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Bolzano, 5 ottobre 2010 – Oggi ricorre la giornata mondiale degli insegnanti. Gli assessori provinciali alla scuola Christian Tommasini, Sabina Kasslatter Mur, Florian Mussner e Hans Berger colgono l´occasione per esprimere i loro ringraziamenti ed apprrezzamenti a tutti gli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado ed ai pedagoghi negli asili dell´Alto Adige. Il buon posizionamento del sistema scolastico altoatesino è dovuto in prima linea all´impegno del personale insegnante e pedagogico, come sottolineano gli assessori provinciali alla scuola Tommasini, Kasslatter Mur, Mussner e Berger in concomitanza con la ricorrenza della Giornata mondiale degli insegnanti indetta dall´Unesco, ricordando come una società democratica si basa su un sistema educativo funzionante di alta qualità. A tal fine riveste anche grande importanza una buona formazione del personale insegnante. In vista delle sempre nuove sfide a cui devono far fronte gli insegnanti in un contesto in continua evoluzione gli assessori provinciali alla scuola ricordano l´impegno profuso da anni per giungere ad una formazione efficace ed esaustiva dei futuri insegnanti per dotarli sia delle conoscenze teoriche che pratiche per affrontare al meglio l´insegnamento. A tal riguardo ricordano il nuovo modello formativo per l´insegnamento alle scuole medie inferiori e superiori a cui stanno lavorando in stretta collaborazione con gli insegnanti stessi. |
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TRENTO: REGOLE PER VALUTARE GLI STUDENTI E PER CAMBIARE INDIRIZZO RIGUARDANO SIA GLI ISTITUTI SCOLASTICI DEL PRIMO E DEL SECONDO CICLO |
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Trento, 5 ottobre 2010 - Nella seduta dell’ 1 ottobre la Giunta ha approvato la delibera proposta dall’Assessore provinciale all’istruzione e allo sport, Marta Dalmaso, contenente il Regolamento sulla valutazione periodica e annuale degli apprendimenti e della capacità relazionale degli studenti del primo e secondo ciclo e, per la prima volta, una disciplina organica dei passaggi tra percorsi diversi del secondo ciclo. Il Regolamento approvato oggi dalla Giunta provinciale disciplina la valutazione degli apprendimenti e della capacità relazionale degli studenti del primo e del secondo ciclo. Il testo approvato è il risultato di un approfondito confronto con il mondo della scuola e in particolare attraverso i suoi organismi istituzionali (Consiglio delle autonomie scolastiche e formative e Consiglio del sistema educativo provinciale). In materia di valutazione degli studenti il nuovo regolamento conferma alcune scelte qualificanti in coerenza con la normativa provinciale precedente: la valutazione per giudizi e non coi numeri nel primo ciclo, la separazione tra valutazione degli apprendimenti e valutazione della capacità relazionale (condotta), la disciplina delle carenze nel secondo ciclo (recupero debiti formativi e non esame di riparazione) nonché i criteri per l’ammissione alla classe successiva e agli esami di stato. Vi sono, però, anche importanti novità. In relazione al primo ciclo: nei primi due bienni la valutazione avverrà per aree di apprendimento per passare gradualmente a quella per discipline. E’ inoltre previsto un raccordo più forte con la programmazione didattica biennale che consente tempi maggiori per consolidare gli apprendimenti. Per il secondo ciclo le novità fondamentali riguardano la valutazione della capacità relazionale e una più chiara definizione della disciplina delle carenze formative. Al fine di dare il giusto peso anche la capacità relazionale degli studenti trentini e per non penalizzarli rispetto a quelli del resto d’Italia, nel triennio terminale, il voto relativo alla “condotta” verrà considerato ai fini del calcolo della media per l’attribuzione del credito scolastico; permane il principio che una insufficienza nella “condotta” non pregiudica, da sola, l’ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato. Per quanto attiene alle carenze formative è confermata la scelta dell’accompagnamento da parte della scuola attraverso i corsi di recupero ma le carenze e l’esito delle relative verifiche saranno riportati in pagella per assicurare una maggiore trasparenza e perché il consiglio di classe ne possa tener conto in sede di valutazione annuale. Un’altra importante novità del Regolamento riguarda i passaggi tra percorsi diversi del secondo ciclo. La precedente disciplina in materia, vecchia di dieci anni, era lacunosa e dava luogo in fase di attuazione a comportamenti anche molto diversificati. La nuova disciplina stabilisce regole certe, fortemente auspicate dalle istituzioni scolastiche, in ordine ai tempi, alle procedure e alle modalità di accompagnamento degli studenti responsabilizzando tutti i soggetti coinvolti. Il tema dei passaggi rappresenta uno snodo strategico nel nuovo ordinamento del secondo ciclo in quanto si prefigge di dare una risposta organica al problema cronico della dispersione scolastica che, benché inferiore al resto d’Italia, va comunque combattuta. In questa prospettiva il primo biennio del secondo ciclo, nel quale si assolve l’obbligo di istruzione, assumerà una valenza fortemente orientativa con l’obiettivo di aiutare i giovani a scegliere il percorso più consono alle loro attitudini e ai loro interessi. L’applicazione delle nuove regole, comunque, e “l’impatto nelle scuole” di tale regolamentazione sarà oggetto di attenta analisi da parte delle struttura provinciale competente in materia di istruzione e formazione professionale”, considerato che il regolamento sulla valutazione degli studenti, pur mantenendo una impostazione di continuità con la precedente disciplina provinciale ha introdotto dei correttivi. La delibera nella versione integrale con il relativo allegato si può consultare e scaricare dal portale della scuola trentina www.Vivoscuola.it da martedì 5 ottobre 2010. |
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SUI GENERIS: MIGLIORARE I SERVIZI AGLI STUDENTI UNIVERSITARI |
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Potenza, 5 ottobre 2010 - Valeriano Di Stefano componente studente del Cpa dell’Ardsu e delegato della Federazione Sui-generis, nel corso della manifestazione del Forum giovanile, svoltasi a Maratea, ha letto un documento nel quale prende in esame le problematiche dell’ateneo lucano. “Si è a conoscenza – afferma in un comunicato stampa - di una proposta di protocollo d’intesa tra gli atenei pugliesi, molisani e lucani che va nella direzione di creare una federazione universitaria per sopperire alla mancanza di requisiti minimi richiesti dal decreto ministeriale della Gelmini. Ma quello che più ci fa rabbrividire è un articolo letto nella proposta di protocollo in cui si parla di un’eventuale omogeneizzazione delle tasse d’iscrizione universitarie”. A tal proposito chiede al presidente della Regione di farsi “portavoce nella conferenza stato regioni di questa problematica che attanaglia tutto il sistema universitario nazionale”. Di Stefano si è quindi soffermato sulla situazione dei servizi destinati agli studenti chiedendo: “miglioramento del servizio trasporti dedicato agli universitari; apertura della struttura ex Canossiane da destinare a residenza Universitaria; definizione di un programma di utilizzo e fruizione di impianti sportivi per le due sedi Universitarie; attivazione Carta dello studente”. Di Stefano, infine, afferma di non aver condiviso la legge regionale che ha imposto una restituzione da parte dell’Ardsu del 10% sul bilancio di previsione 2010. |
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BOLZANO: BORSE DI STUDIO PER FORMAZIONE POSTUNIVERSITARIA |
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Bolzano, 5 ottobre 2010 - La Provincia prevede incentivazioni per gli studenti che seguono corsi di formazione postuniversitaria. Termini di presentazione 31 gennaio e 30 settembre 2011. Moduli scaricabili da Rete civica. Le borse di studio sono previste per la frequenza di dottorati di ricerca, master postuniversitari, corsi di specializzazione e praticantati. Per ottenere i sostegni previsti è necessario che lo studio universitario sia stato concluso da non oltre sei anni. Possono fare richiesta di borsa di studio gli studenti che gtra il 1. Lulgio 2010 ed il 30 settembre 2011 iniziano o proseguono la loro formazione postuniversitaria. L´incentivazione ammonta al massimo a 9.000 Euro. I criteri per l´assegnazione delle borse di studio per la formazione postuniversitaria sono contenuti nel relativo bando di concorso pubblicato sulla Rete civica alla pagina http://www.Provinz.bz.it/bildungsfoerderung/ da dove è possibile scaricare i moduli di richiesta. Le domande devono essere presentate all´Ufficio assistenza universitaria, università e ricerca, in via Andreas Hofer 18 a Bolzano entro i termini del 31 gennaio e 30 settembre 2011. |
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2ª CONFERENZA E MOSTRA "WATER LOSS ASIA", |
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Kuala Lumpur, 5 ottobre 2010 - Dal 13 al 15 ottobre avrà luogo a Kuala Lumpur (Malaysia) la 2ª conferenza e mostra "Water Loss Asia". L´evento si concentrerà su l´acqua non fatturata (Nrw) - l´acqua che viene prodotta, ma successivamente va persa prima di raggiungere il cliente. Il tema di quest´anno sarà "Gestire le perdite d´acqua secondo il modello asiatico" (Managing Water Losses the Asian Way). Il programma di tre giorni prevede un workshop una conferenza e una mostra in cui saranno esposti i modi per affrontare la perdita di acqua. Il workshop tratterà i passi necessari per lo sviluppo e il mantenimento di una strategia. Saranno introdotte e spiegate le migliori pratiche per le procedure e metodologie elaborate dall´International Water Association (associazione internazionale dell´acqua) e applicate dai servizi idrici di tutto il mondo. Sono altresì previste sessioni dedicate esclusivamente a fornire conoscenze tecniche riguardanti le attrezzature utilizzate nella gestione delle attività di riduzione della Nrw. La conferenza sarà un´occasione per i partecipanti di interagire con figure di spicco nel settore della perdita di acqua, e approfondire le loro conoscenze sui modi di gestire la perdita di acqua in modo efficace. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Waterlossasia.com/ |
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AMBIENTE: CONSERVATORIA DELLE COSTE PREMIA RAGAZZI VINCITORI CONCORSO "ADOTTA UNA SPIAGGIA 2010" |
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Cagliari, 5 Ottobre 2010 - Si è svolto nello scorso fine settimana il viaggio premio sull’isola dell’Asinara di una delle classi vincitrici del concorso "Adotta una Spiaggia". La prima edizione del Concorso è stata ideata e coordinata dall’Agenzia regionale Conservatoria delle Coste della Sardegna in collaborazione con l’assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente ed ha coinvolto più di 400 alunni delle scuole medie regionali. L´iniziativa, rivolta ai giovani iscritti alle prime e seconde classi delle scuole secondarie di primo grado appartenenti ai Comuni costieri della Sardegna, si proponeva di promuovere un´azione di informazione ed educazione ambientale, nella consapevolezza che per diventare cittadini del mondo sia importante costruire la propria identità, anche attraverso la conoscenza ed il senso di appartenenza verso il proprio territorio, stimolando la curiosità di scoprirlo e la capacità di raccontarlo. Sono stati oltre venti i lavori presentati per la tutela, valorizzazione e fruizione sostenibile del litorale isolano a dimostrazione dell’impegno costante dei giovani per la difesa e la salvaguardia dell’ambiente. Ad aggiudicarsi i primi premi sono state 4 classi, delle scuole di Sassari, San Vero Milis, Pula e Arzachena che hanno ricevuto un voucher di duemila euro per realizzare i progetti e un viaggio all’Asinara per conoscere una delle realtà costiere più significative della Regione. I primi a partire e ad imbarcarsi da Porto Torres sono stati i 26 ragazzi della Scuola Media n.3 di Sassari che sabato 2 ottobre hanno partecipato ad una giornata di educazione ambientale organizzata dalla Conservatoria delle Coste sull’Asinara con la collaborazione del Parco Nazionale dell´Asinara nell’ambito del “Corso residenziale di educazione ambientale" destinato ai futuri tutor dell’isola. La primavera prossima si concretizzerà, invece, il viaggio premio destinato alle altre classi vincitrici. Intanto, la Conservatoria delle Coste sta già mettendo a punto il bando “Adotta una spiaggia 2011” di prossima pubblicazione, con l’obiettivo di coinvolgere sempre più ragazzi alla riscoperta delle risorse e dei valori del proprio territorio. La scelta di ospitare i ragazzi nell’isola dell’Asinara non è stata casuale: la Conservatoria delle Coste infatti è attiva dal 2009 per la gestione e la valorizzazione del patrimonio regionale dell’isola. Entro la fine dell’anno 2010 avranno luce i primi bandi pubblici per l’affidamento degli immobili del demanio regionale che fanno parte di una strategia integrata dell’Agenzia regionale per lo sviluppo di attività di turismo sostenibile sull’Asinara capace di dare risposte concrete ad un territorio, quello del Nord-ovest (ed in particolare di Porto Torres) interessato da una crisi economica senza precedenti. |
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ROSSI RISPONDE AI CONSORZI DI BONIFICA SUI FONDI PER L´ALLUVIONE DI NATALE «52 MILIONI DAL GOVERNO, REGIONE TOSCANA IN ATTESA DELL´ATTO UFFICIALE» |
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Firenze, 5 ottobre 2010 - «La questione posta dai consorzi di bonifica sui fondi per i danni dell´alluvione di Natale ci è ben presente e investe tutto il sistema degli enti territoriali che spesso in emergenza ne hanno anticipato i costi, così come le imprese e i privati che sono in attesa dei contributi». Cosìrisponde il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, nella sua veste di commissario straordinario per l´alluvione di Natale, a Fortunato Angelini, presidente dell´Urbat (Unione regionale dei consorzi di bonifica), che nei giorni scorsi aveva chiesto un´assunzione di responsabilità al Governo, a Bertolaso e al presidente della Regione Toscana per le “somme urgenze”affrontate dai consorzi di bonifica. «La Regione – afferma Rossi - ha fatto la sua parte, attivando tutte le procedure contributive oltre alle verifiche delle spese sostenut e per gli interventi eseguiti in somma urgenza, ed è attualmente in corso la rimodulazione del piano commissariale approvato con ordinanza del presidente della Giunta regionale, Opgr n.9 del 2010. Un piano che prevedeva tra l´altro l´allocazione delle risorse finanziarie previste per i territori alluvionati dalla legge 26 del 2010, pari a 52 milioni di euro. Ma di queste risorse si era sostanzialmente persa traccia e solo venerdì scorso il ministero delle finanze ci ha comunicato per le vie brevi che l´atto di assegnazione èstato firmato. Ora siamo in attesa del testo ufficiale del documento. La certezza della disponibilità delle risorse ex-legge 26 consentirà di procedere con i provvedimenti relativi ai rimborsi e all´erogazione dei contributi». Intanto è stato convocato per il 27 ottobre prossimo un incontro del comitato istituzionale per gli eventi alluvionali del Natale 2009, dove sarà presentata la rimodulazio ne del piano commissariale con l´allocazione delle risorse provenienti anche dalla legge 26. |
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REGIONE SARDEGNA: 9 MILIONI DI EURO PER LA FASCIA COSTIERA DI SORSO |
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Cagliari, 5 Ottobre 2010 - La Regione ha voluto sposare il sogno di una comunità e ha fatto la sua parte." Così il presidente Ugo Cappellacci ha annunciato l´ 1 ottobre lo stanziamento di nove milioni di euro per la riqualificazione della fascia costiera di Sorso. "La Giunta - ha detto il Presidente - ha approvato una delibera che ha per oggetto i "Progetti di Filiera e di Sviluppo Locale nelle Aree di crisi e nei Territori Svantaggiati e Interventi di Infrastrutturazione e servizi correlati allo sviluppo di attività produttive". Al punto 3 si legge: valorizzazione della fascia costiera di Sorso attraverso interventi di infrastrutturazione a supporto delle attività produttive. Nove milioni di euro da distribuire in tre annualità. Gli interventi dovranno essere diretti al miglioramento dell´accessibilità delle aree produttive e turistico-ricettive dell´area, allo sviluppo di infrastrutture direttamente connesse alle principali filiere produttive ed alla facilitazione della creazione di reti di attività produttive. L´intervento potrà prevedere il potenziamento della litoranea, il recupero dell´area del Lido Iride e la realizzazione di azioni che facilitino la fruizione dei beni ambientali. "Quella che per decenni è stata un´ordinaria storia di burocrazia, carte bollate e abbandono di un bene pubblico, oltre che di inutili tentativi di recupero fino alla riduzione ad una vera e propria discarica abusiva, può finalmente diventare una storia positiva di riqualificazione, di sviluppo e occupazione. "Quando la collettività si riappropria dei suoi spazi - ha sottolineato ancora il Presidente - , quando le Istituzioni restituiscono ai cittadini una parte del loro territorio, si compie un atto concreto di sana politica, di giustizia e di democrazia. Un atto che potrà essere ulteriormente qualificato, se il recupero sarà l’impulso che consentirà di esprimere le potenzialità di questo territorio, compresse per troppi anni. Questo grazie alla buona volontà e alla caparbietà dei rappresentanti del territorio, del Comune e della Regione Sardegna. Quando le Istituzioni dialogano e collaborano tra loro si possono ottenere buoni frutti." |
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LE ATTIVITÀ DELL´OSSERVATORIO TOSCANO CETACEI IL PROGETTO “GIOHNA” VERRÀ ILLUSTRATO MERCOLEDÌ PROSSIMO A GENOVA |
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Firenze, 5 ottobre 2010 - Le attività dell´Osservatorio Toscano dei Cetacei (Otc) saranno presentate mercoledì 6 ottobre a Genova, nell´ambito del salone Nautico, dall´assessore regionale all´Ambiente Anna Rita Bramerini che interverrà con i colleghi di Liguria e Sardegna nonché con i rappresentanti del ministero dell´Ambiente. Al centro dell´incontro il progetto transfrontaliero “Gionha” a suo tempo avviato proprio da Otc e la cui promozione è affidata alla Provincia di Livorno. Ideato per valorizzare la presenza dei cetacei nell´Alto Tirreno, “Giohna” è finanziato con fondi europei per 2,4 milioni di euro coinvolgendo tre Regioni italiane (Toscana, Liguria, Sardegna), la Provincia di Livorno e la Corsica. Per quanto riguarda Otc, al centro delle osservazioni critiche portate da Legambiente Arcipelago Toscano, il coordinatore dell´Osservatorio – Sergio Ventrella - fa presente che le attività sono state puntualmente illustrate in un incontro pubblico lo scorso 13 agosto presenti molti soggetti (assente, invece, proprio Legambiente). Due, precisa Ventrella, le sedi dell´Osservatorio: Capoliveri e Viareggio. Nella prima le attività hanno un esclusivo valore promozionale (una mostra permanente fotografica, aperta in estate) mentre a Viareggio la sede è affidata, dal Comune, a una associazione (Cetus) che garantisce attività permanenti - sia nella sede che in mare - anche attraverso un catamarano dedicato alla didattica e alla ricerca. Per la sede di Capoliveri, nel 2007 la Regione finanziò gli arredi tramite contributo specifico (30 mila euro) alla Provincia di Livorno. Nel biennio 2007/2008 sono stati svolti due corsi di formazione sui temi della biodiversità. Le consistenti risorse inizialmente indicate per sostenere Otc non si sono mai concretizzate mentre i 100 mila euro adesso previsti dal piano attuativo del Praa (Piano Regionale di Azione Ambientale) sono utilizzati per finanziare un bando (le domande scadevano il 30 settembre) rivolto a promuovere l´Otc nell´anno della Biodiversità: le azioni sono riferite a un corso formativo, a un archivio georeferenziato e a una ricerca sul monitoraggio dei tursiopi (i delfini detti “a naso di bottiglia”) quali indicatori di qualità del mare. Prevista anche una campagna di comunicazione. Da sottolineare che i componenti del Comitato di Gestione e del Comitato Scientifico di Otc – e lo stesso coordinatore - non percepiscono forme di indennizzo o gettoni di presenza. Risultano, infine, non vere le notizie sul trasferimento della sede di Capoliveri. |
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GREEN ECONOMY: IN EMILIA ROMAGNA 2 MILA IMPRESE E 230 MILA ADDETTI E UN FATTURATO CHE SUPERA I 61 MILIONI DI EURO ALL´ANNO. A RAVENNA 2010 I PRIMI RISULTATI DI UN´INDAGINE CONDOTTA DA ERVET SULL´ECONOMIA VERDE |
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Bologna, 5 ottobre 2010 - Quasi 2 mila imprese, circa 230 mila addetti, oltre 61 miliardi di euro di fatturato. Sono solo alcuni dei numeri che emergono nel rapporto “Green Economy in Emilia-romagna - Risultati e prime indicazioni sulla caratterizzazione del settore green in regione” realizzato da Ervet nell’ambito della convenzione con la Regione Emilia-romagna, che fotografa sul territorio il fenomeno del “business verde”. I primi risultati dell’indagine sono stati presentati nell’ambito di Ravenna 2010, la terza edizione della manifestazione dedicata alle buone pratiche di utilizzo dell’acqua, delle energie, della gestione dei rifiuti e sulla sostenibilità ambientale. «Conoscenza, innovazione, ricerca e qualità ambientale saranno il vantaggio competitivo per affrontare le sfide future e sostenere l’uscita dalla crisi. Per essere coerenti con questi obiettivi- ha sottolineato l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli intervenenedo all´iniziativa -, gli investimenti della Regione nel 2010 sul versante della “green economy” hanno superato i 95 milioni di euro. Inoltre il nostro impegno prosegue e trova conferma nel supporto e nel finanziamento al sistema della rete dell’Alta tecnologia Regionale e dei 10 Tecnopoli. Insieme a questo il Piano energetico regionale per il triennio 2011-2013 sarà decisivo per trasformare pienamente l’Emilia-romagna in una regione sempre più verde. Più “verde” nelle politiche industriali, abitative, nel modo di produrre, nel modo stesso di vivere dei cittadini e nell’agricoltura settore le cui imprese hanno un ruolo importante in questo processo». In Emilia-romagna sono ben 647 le imprese che operano in maniera esclusiva in mercati prettamente ambientali, con 25.000 addetti e oltre 4,5 miliardi di euro di fatturato: tra queste troviamo aziende impegnate nei settori rifiuti e ciclo idrico integrato (ovvero fornitura di acqua, reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti), nelle energie rinnovabili, nella mobilità sostenibile, nella rigenerazione e ricostruzione di pneumatici e nella gestione degli orti botanici, dei parchi naturali e del patrimonio naturale. A queste si aggiungono altre 1.345 imprese che lavorano, sia pure parzialmente, in mercati green: danno lavoro a oltre 200 mila addetti e realizzano un fatturato di quasi 57 miliardi di euro. Fanno parte di questo gruppo aziende agroalimentari che operano con materie prime provenienti da agricoltura biologica e biodinamica, legate alla bioedilizia e all’efficienza energetica, produttrici di tecnologie. Ma anche imprese che possiedono rami di attività in settori core green (rifiuti, energie rinnovabili, gestione ciclo idrico integrato), aziende afferenti il campo della pulizia delle aree pubbliche, della decontaminazione e del disinquinamento dell´ambiente. La Regione Emilia-romagna nel 2010 ha destinato: 25,9 milioni di euro alla riqualificazione energetica degli enti pubblici e le cui convenzioni sono in corso di sottoscrizione; 64 milioni di euro per le Aree ecologicamente attrezzate (di cui 53 per progetti energetici e 11 per progetti di riqualificazione ambientale); 5 milioni di euro per i progetti di filiera nel campo energetico ambientale. |
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RIFIUTI DELL’IMPERIESE SMALTITI ANCHE NEL TERRITORIO PROVINCIALE RIDOTTO L’IMPEGNO CON LA DISCARICA DI VADO LIGURE DOPO UN INCONTRO IN VIA FIESCHI |
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Imperia, 5 ottobre 2010 - Fino a fine anno i rifiuti imperiesi potranno essere smaltiti anche nel territorio provinciale limitando così il ricorso alla discarica di Vado Ligure. È quanto è emerso da un incontro tecnico negli gli uffici regionali per affrontare la problematica dello smaltimento dei rifiuti in provincia di Imperia. L’assessore all’Ambiente Renata Briano esprime soddisfazione per l’esito raggiunto che impedisce così un aggravio di costi a carico dei cittadini |
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TOSCANA: CRESCE ANCORA LA DIFFERENZIATA E CALANO I RIFIUTI PRESENTATI I DATI CERTIFICATI 2009. LA RD SALE DI 2,5 PUNTI E SFIORA IL 39% |
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Firenze, 5 ottobre 2010 - Continua a crescere la raccolta differenziata in Toscana che nel 2009 si è attestata a quota 38,56% con un incremento di circa due punti rispetto all’anno precedente. Si conferma dunque l’andamento positivo già iniziato nel 2008 (36,57%) dopo un quadriennio di stasi con la percentuale ferma intorno al 33%. Prosegue anche la riduzione dei rifiuti urbani. Cala in modo significativo la produzione pro capite che scende da 684 a 663 kg/abitante tornando sui valori del 2002. E´ in decrescita anche il dato assoluto di produzione di rifiuti urbani, che nel 2009 è pari a 2.474.299 tonnellate segnando 2,6 punti percentuali in meno rispetto all´anno precedente. Di recente è uscito il provvedimento regionale che certifica per ognuno dei 287 comuni della Toscana la percentuale di rifiuti che l´anno scorso sono stati raccolti in forma differenziata. E stabilisce inoltre un tributo teso a scoraggiare il conferimento dei rifiuti in discarica, che è più alto del 20% per quei comuni che non raggiungono l´obiettivo di legge del 45% di differenziata. Nel 2009 sono stati 55 i comuni che sono riusciti a superarlo: 21 comuni dell’Ato Costa, 20 comuni dell’ Ato Centro e 14 comuni dell’ Ato Sud. «Registriamo con soddisfazione i dati positivi emersi oggi», commenta l´assessore Anna Rita Bramerini. «Se per la diminuzione dei rifiuti il calo credo sia conseguenza anche della crisi economica che colpisce le famiglie e le imprese, il fatto che la raccolta differenziata cresca con un trend costante conferma il grande impegno che la Regione sta dedicando alla riorganizzazione del sistema di gestione dei rifiuti e alla promozione della raccolta differenziata. Ricordo gli accordi di filiera con Corepla per il riutilizzo di materiali plastici e il lavoro con Coreve per definire gli utilizzi alternativi del vetro. L´obiettivo infatti non è solo quello di raccogliere in maniera separata i rifiuti ma anche e soprattutto quello di farli tornare a nuova vita riutilizzando la materia di cui sono composti. Un esempio è lo stabilimento di San Miniato nato dalla partnership tra Revet Spa e Esterni Srl recentemente inaugurato che utilizza plastica riciclata per produrre componenti d´arredo, un chiaro caso di green economy reale che produce sia "ecomateriali" sia posti di lavoro. E´ la dimostrazione che il rifiuto, se ben differenziato, può tornare materia di qualità. E´ la risposta di un buon mercato del riciclo, da incentivare e promuovere. In questo modo i cittadini possono vedere concretamente gli oggetti prodotti dai loro rifiuti e i frutti del loro impegno nel differenziare, al tempo stesso valorizziamo le buone pratiche delle famiglie, spingiamo le pubbliche amministrazioni a fare più ´acquisti verdi´ e incentiviamo le aziende regionali che già operano nella green economy». «I comuni toscani – aggiunge Sabrina Sergio Gori, sindaco di Quarrata e responsabile Politiche ambientali di Anci Toscana - proseguono il loro sforzo per contribuire ad un miglioramento ambientale attraverso la raccolta differenziata. Occorre continuare a investire sulla riduzione dei rifiuti, incentivando raccolta differenziata e riciclo. A fianco dell´impegno da parte delle istituzioni, è necessario attivare anche una campagna di sensibilizzazione su questi temi, che possa rendere i cittadini partecipi in prima persona dell´impegno ambientale, accrescendo la consapevolezza che ogni nostra scelta o gesto quotidiano contribuisce a raggiungere certi risultati e quindi una maggiore sostenibilità ambientale». Tutti i numeri della raccolta differenziata in Toscana - In Toscana nel 2009 si sono raccolte in forma differenziata e avviate a riciclaggio 299.062 tonnellate di carta e cartone (33,8% del totale Rd), 191.173 tonnellate di rifiuti organici (21,6%), 104.459 tonnellate di sfalci e potature (11,8%), 68.500 tonnellate di legno (7,7%), 91.040 tonnellate di vetro (10,3%), 28.463 tonnellate di metallo (3,2%), 42.488 tonnellate di plastica (4,8%), 30.598 tonnellate di altri rifiuti ingombranti (3,5%), 6.170 tonnellate di stracci (0,7%), 5.270 tonnellate di lattine (0,6%), 2.508 tonnellate di rifiuti urbani pericolosi (ad es. Pile esaurite) che rappresentano lo 0,3%, ed infine 15.861 tonnellate di altri rifiuti da Rd (1,8%). Ogni cittadino toscano, in media, in un anno ha raccolto 237 chili di rifiuti differenziati. Un dato che cambia da provincia a provincia. Ad Arezzo, per esempio, i chili pro capite sono stati 182, a Firenze 245, a Grosseto 195, a Livorno 245, a Lucca 302, a Massa-carrara 186, a Pisa 213, a Pistoia 196, a Prato 317, a Siena 261. I Comuni più virtuosi - Ecco l´elenco dei 55 comuni che hanno superato l’obiettivo del 45% di raccolta differenziata: Asciano 47,1%, Aulla 47,59%, Bagno a Ripoli 46,06%, Barberino Val d´Elsa 45,91%, Buonconvento 58,08%, Calenzano 51,13%, Capannori 81,14%, Capolona 46,65%, Capraia e Limite 50,00%, Castagneto Carducci 53,85%, Castelfiorentino 45,00%, Castelnuovo di Val di Cecina 50,41%, Chianciano Terme 50,1%, Colle di Val d´Elsa 51,81%, Figline Val d´Arno 51,39%, Fosdinovo 47,48%, Incisa Val d´Arno 47,63%, Londa 51,39%, Lucca 49,89%, Massarosa 46,64%, Montecarlo 80,58%, Montelupo Fiorentino 46,82%, Montemurlo 52,7%, Monteriggioni 49,35%, Monteroni d´Arbia 50,83%, Montespertoli 91,65%, Monteverdi Marittimo 47,52%, Ortignano-raggiolo 45,21%, Pelago 45,87%, Pergine Valdagno 53,91%, Piancastagnaio 45,39%, Pietrasanta 49,4%, Poggibonsi 53,29%, Poggio a Caiano 48,14%, Pontassieve 51,9%, Pontedera 45,15%, Porcari 77,28%, Prato 45,69%, Reggello 48,92%, Rufina 61,01%, San Gimignano 46,55%, San Miniato 46,4%, San Quirico d´Orcia 48,45%, San Vincenzo 48,66%, Santa Croce sull´Arno 46,61%, Santa Maria a Monte 45,17%, Seravezza 68,43%, Sesto Fiorentino 51,84%, Tavarnelle Val di Pesa 53,66%, Terranuova Bracciolini 46,02%, Vaiano 81,26%, Vecchiano 47,4%, Villa Basilica 72,79%, Villafranca in Lunigiana 45,15%, Volterra 47,28%. |
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