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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 05 Ottobre 2010
324 EDITORI ITALIANI PRESENTI DAL 6 AL 10 OTTOBRE ALLA BUCHMESSE IL SOTTOSEGRETARIO FRANCESCO MARIA GIRO INAUGURA IL 6 OTTOBRE IL PUNTO ITALIA. A SEGUIRE, PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO AIE 2010 SULLO STATO DELL’EDITORIA IN ITALIA: TUTTE LE CIFRE AGGIORNATE SUL MONDO DEL LIBRO  
 
Milano, 5 ottobre 2010 - Si conferma rilevante la presenza degli editori italiani alla 62ma edizione della Buchmesse, il più importante appuntamento internazionale per lo scambio dei diritti in programma a Francoforte dal 6 al 10 ottobre: la Fiera internazionale del Libro di Francoforte attende infatti per questa edizione 324 editori italiani. Settemila saranno però complessivamente gli espositori (6.930 per la precisione) provenienti da 113 diversi Paesi che occuperanno i 171.790 metri quadrati della Fiera con oltre 300mila titoli in mostra e con l’Argentina ospite d’onore. A inaugurare ufficialmente il Padiglione italiano il 6 ottobre alle 10.15 sarà il Sottosegretario al Ministero per i Beni e le Attività Culturali Francesco Maria Giro. L’editoria italiana verrà come di consueto rappresentata da un Punto Italia, di 276 metri quadrati, collocato nel padiglione 5 (Halle 5.1 C902) e realizzato dall’Associazione Italiana Editori (Aie), dall’Istituto per il Commercio Estero (Ice) e dal Ministero per lo Sviluppo Economico in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Nel Punto Italia verranno presentati ed esposti circa 1500 titoli di 54 editori italiani e sarà possibile consultare online il database dei libri in commercio. Il programma della giornata di apertura - Il Punto Italia sarà inaugurato mercoledì, 6 ottobre, alle 10.15 dal Sottosegretario Francesco Maria Giro, dal presidente dell’Associazione Italiana Editori (Aie) Marco Polillo, dall’ambasciatore Michele Valensise, dal console italiano a Francoforte Bernardo Carloni e dai principali editori italiani. Seguirà alle 11.30 l’incontro con la stampa nella Room Brillanz nella Halle 4.2 della Buchmesse: questa sarà l’occasione per presentare cifre, tendenze e prospettive sullo stato dell’editoria in Italia. I primi dati – Continua il trend positivo che vede ridursi progressivamente il peso delle opere di autori stranieri sul totale della produzione libraria italiana: non solo le case editrici hanno migliorato la loro capacità di vendere titoli all’estero e di stare sui mercati internazionali, ma sono state capaci di “produrre” autori – dalla narrativa all’illustrazione per bambini, alla saggistica – che possono interessare le editorie straniere. Oggi i titoli tradotti da lingue straniere sono infatti 10.046, pari al 20,1% del totale di quelli pubblicati (nel 1997 erano il 24,9%); le copie stampate e distribuite non di autori italiani sono invece pari al 36,7% (nel 1997 erano il 40,3%). Un segnale positivo è dato inoltre dalle coedizioni, che negli ultimi anni coinvolgono sempre più anche enti non propriamente editoriali (musei, fondazioni, ecc.) e segnano un raddoppio dei titoli pubblicati in dieci anni, arrivando a rappresentare l’1,2% del totale dei titoli pubblicati. Sul totale delle novità di autori italiani pubblicate (39.721), il 9,6% è stato venduto all’estero, la percentuale più alta dal 2001 e in continua crescita.  
   
   
DIGITALE TERRESTRE: CONTRIBUTO STATALE PER DECODER IN FVG  
 
Trieste, 5 ottobre 2010 - Per agevolare la fase di passaggio al digitale terrestre lo Stato ha predisposto un programma di interventi a favore delle persone anziane, con reddito limitato. Dal primo ottobre anche nel Friuli Venezia Giulia, per chi possiede i requisiti indicati, è possibile utilizzare un buono del valore di 50 euro messo a disposizione dal Ministero dello Sviluppo economico, Dipartimento per le Comunicazioni, per l´acquisto di decoder digitale interattivo. Il contributo consiste in una riduzione del prezzo complessivo del decoder, Iva inclusa, al netto di ogni eventuale sconto commerciale. L´importo verrà rimborsato al rivenditore. Possono usufruire di questo contributo statale i cittadini del Friuli Venezia Giulia di età pari o superiore a 65 anni (da compiersi entro il 31/12/2010) e che abbiano dichiarato nel 2009 (redditi 2008) un reddito pari o inferiore a euro 10.000. E´ necessario essere in regola con il pagamento del canone di abbonamento al servizio televisivo pubblico e non aver già usufruito in passato dello stesso contributo. Per ottenere il contributo ci si rivolge quindi ai rivenditori che aderiscono all´iniziativa e che sono pubblicati nel sito del Ministero dedicato al digitale terrestre ( www.Decoder.comunicazioni.it/ ). Il cittadino deve recarsi dal rivenditore munito di copia del documento d´identità; copia del codice fiscale; autocertificazione di non aver fruito del contributo in precedenza e di possesso dei requisiti di reddito richiesti (compilabile anche presso i rivenditori); della ricevuta di pagamento dell´abbonamento Rai dell´anno in corso. Il Dipartimento per le Comunicazioni inserisce nel sito internet i nominativi e gli indirizzi dei rivenditori man mano che questi aderiscono alla proposta di erogare direttamente il contributo. I rivenditori possono trovare tutte le indicazioni per aderire all´iniziativa sul sito dedicato ( www.Decoder.comunicazioni.it/ ).  
   
   
FATTURATI DELL’OSSERVATORIO FCP-ASSORADIO DEL PERIODO GENNAIO-AGOSTO 2010 RAFFRONTATI AL PERIODO GENNAIO-AGOSTO 2009.  
 
Milano, 5 ottobre 2010 - L´osservatorio Fcp-assoradio ha raccolto i dati relativi al fatturato pubblicitario del periodo gennaio-agosto 2010. Il raffronto fra gennaio-agosto 2010 e gennaio-agosto 2009 evidenzia un trend positivo pari al +12,8% con un fatturato di Euro 253.389.000. In particolare i mesi di luglio e agosto segnano un incremento rispettivamente del 3,5% e del 3,9% . I valori di fatturato suddetti sono nettissimi (al netto anche dello sconto d´agenzia). Alessandro Buda Presidente di Fcp-assoradio: L’andamento positivo dei primi otto mesi dell’anno richiama l’attenzione verso l’ultimo quadrimestre che ci auguriamo possa contribuire a riportarci verso i valori del 2008.  
   
   
TRENTO: CON ELISA UN VIAGGIO TRA ARTE E NATURA  
 
Trento, 5 ottobre 2010 - Per tre giorni, in Trentino, la cantautrice friulana ha lavorato ad un nuovo docu-film. Il regista Danny Carlson ha scelto i suggestivi scenari della Val Canali e della Val di Sella. Oltre dodici ore di riprese, con le più moderne video-tecnologie, in Val Canali nel Primiero e ad Arte Sella in Valsugana. È il risultato di tre giorni intensi in cui Elisa, la cantautrice italiana tra le più note e apprezzate sulla scena musicale internazionale, ha dialogato con le sue canzoni, conosciute e nuove, con la sua vita e con la natura del Trentino. Un risultato che si tradurrà entro breve in un docu-film di 50 minuti destinato ad accompagnare l’artista nel suoi futuri percorsi discografici e concertistici. L’iniziativa è della Sugar, la prestigiosa casa discografica di Caterina Caselli, che sul progetto mantiene il più stretto riserbo e che per la sua realizzazione ha chiesto la collaborazione della Trentino spa in virtù della notorietà de I Suoni delle Dolomiti e del fascino che il festival di musica in quota esercita non solo sul pubblico, ma anche sugli stessi artisti. Dopo una serie di sopralluoghi, la scelta del regista islandese Danny Carlson, già autore di video per Bijork, è caduta appunto sulle due località, grazie anche alla preziosa, indispensabile collaborazione delle Apt della Valsugana e del Primiero, del Parco di Paneveggio e di Arte Sella. «Si tratta - ha sottolineato l’assessore alla promozione del Trentino Tiziano Mellarini - di una opportunità che potrà avere riflessi importanti nella promozione, in campo internazionale, del nostro territorio in particolare per quanto riguarda il rapporto tra arte e natura, che stiamo sviluppando anche attraverso un approccio all’ambiente naturale favorito, per quanto riguarda le giovani generazioni, dalla musica». «Siamo particolarmente contenti - aggiungono Chiara Bassetti e Paolo Manfrini, responsabili per la Trentino spa de I Suoni delle Dolomiti - che Elisa e la Sugar abbiano scelto il Trentino seguendo le tracce dei Suoni, soprattutto nel dialogo con la natura a cui si ispirano le riprese e nelle caratteristiche ecocompatibili dell’intera operazione». Le canzoni di Elisa sono state infatti registrate questa mattina nel Teatro Vegetale di Arte Sella davanti a un pubblico a numero chiuso di 150 persone, proprio per imprimere al docu-film un taglio intimista, “familiare”, rispettoso dell’ambiente. E le sue esperienze ed emozioni, di vita e d’artista, la cantante le ha confidate seduta su un tronco con alle spalle il laghetto e la foresta di Paneveggio.  
   
   
“PER EVITARE IL BUROCRATESE” LO SPIEGANO L’ITTIG-CNR E L’ACCADEMIA DELLA CRUSCA  
 
Firenze, 5 ottobre 2010 - Dopo il manuale ‘Regole e suggerimenti per la redazione degli atti amministrativi’, presentato recentemente dall’Istituto di teoria e tecniche dell’informazione giuridica (Ittig) del Cnr ( www.Ittig.cnr.it/ ) e liberamente scaricabile dal sito www.Pacto.it/  , viene ora proposto un ciclo di corsi di formazione sulle ‘Tecniche per la redazione e la comunicazione degli atti amministrativi’, organizzati in collaborazione con l’Accademia della Crusca e l’Università di Firenze dal 7 ottobre 2010 al 15 gennaio 2011 (in quattro cicli di corsi: giovedi 7 – venerdi 8 – sabato 9 ottobre 2010 / lunedì 25 – martedì 26 – mercoledi 27 ottobre 2010 / lunedì 15 – martedì 16 – mercoledì 17 novembre 2010 e giovedi – 13 venerdi 14 – sabato 15 gennaio 2011) presso la sede fiorentina dell’Ittig-cnr, polo universitario delle scienze sociali (zona Novoli). I corsi, suddivisi in 4 moduli da 18 ore ciascuno nell’arco di 3 giorni, prevedono nozioni sulle tecniche di redazione degli atti normativi e amministrativi nei contesti regionali, statali ed europei, sull’uso corretto del linguaggio tecnico e approfondimenti sulle tecnologie digitali di supporto alla redazione di atti amministrativi. I docenti universitari e ricercatori dell’Ittig-cnr, dell’Accademia della Crusca, insieme a dirigenti e funzionari pubblici, assicurano la interdisciplinarietà funzionale a una formazione di alto livello in questo campo. Finalità: fornire conoscenze e strumenti per redigere atti amministrativi in modo chiaro e nel rispetto dei contenuti tecnici. Modalità di ammissione: il corso è indirizzato al personale delle Regioni e degli enti locali (province, comuni, comunità montane, aziende sanitarie ecc.). E’ comunque d’interesse anche per i dipendenti di altri enti pubblici, per studenti e per chi sta preparandosi ad entrare nella pubblica amministrazione. L’iscrizione per l’intero ciclo dei corsi è di 120 euro a persona e il termine per l’ iscrizione al primo corso è fissato per il 4 ottobre 2010. Per informazioni rivolgersi alla segreteria del corso c/o Tecnodiritto s.R.l. Spin off del Cnr Tecnodiritto s.R.l. Spin off del Cnr, Via de´ Barucci, 20 – 50127, Firenze. Tel.: +39 055 43995, fax: +39 055 4399605, mail: tecnodiritto@pec.It  
Programma Corsi 2010/2011
I corsi sono di 18 ore, articolate in tre giornate da 6 ore con orario 9-13/15-17.
Ottobre 2010 Novembre 2010 Gennaio 2011
I Corso giovedi 7 - venerdi 8 - sabato 9*
Ii Corso lunedì 25 - martedì 26 - mercoledi 27
Iii Corso lunedì 15 - martedì 16 - mercoledì 17
Iv Corso giovedi - 13 venerdi 14 - sabato 15*
*i corsi che includono la giornata del sabato prevedono lezioni di 6 ore e 30´ il giovedì e venerdì e di 5 ore il sabato
 
   
   
CATTOLI CI DAL POTERE AL SILENZIO COME HANNO FATTO L’ITALIA. E VORREBBERO NON DISFARLA DI BEPPE DEL COLLE – PASQUALE PELLEGRINI  
 
Milano, 5 ottobre 2010 - Dall’unità ai giorni nostri, un libro intervista che fa il punto sulla presenza dei cattolici italiani in politica. Quanto hanno contato i cattolici nella vita italiana? Quanto contano? Domande semplici, risposte difficili, ma con un’unica certezza: il loro ruolo nella vita del Paese non è mai venuto meno. Hanno dato al Paese il senso di una coerenza di valori sociali e politici ispirati alla dottrina sociale della Chiesa e confluiti, prima, nel programma del Partito popolare italiano e, nel secondo dopoguerra, in quello della Democrazia cristiana. Valori che hanno alimentato una strenua opposizione al Fascismo, sia pure nelle forme moderate di processi pedagogici e culturali orientati ai giovani, e la Resistenza. Del Colle e Pellegrini ci regalano un libro utile e di grande attualità per riflettere – in tempi bui e concitati come il nostro – sul ruolo e la funzione storica svolta dei cattolici italiani in politica e sul loro futuro. Gli Autori Beppe Del Colle, giornalista, ha cominciato a scrivere su «Il nostro tempo», settimanale cattolico della sua città, Torino. Professionista dal 1956, è stato redattore del «Popolo Nuovo», quotidiano piemontese della Democrazia cristiana, e della «Gazzetta del Popolo», dove è rimasto fino al 1961, quando è entrato a «Stampa Sera». Nel 1970 è stato invitato a fare il redattore capo a «Famiglia Cristiana», di cui è diventato vicedirettore nel 1982, quando ha cominciato a firmarne gli Editoriali, funzione che esercita tuttora. Fra il 1982 e il 2002 ha collaborato assiduamente ad «Avvenire» come opinionista soprattutto in politica estera. Nel 1988 ha pubblicato per le Edizioni paoline il libro Olga e Gorbaciov, vincitore del Premio Anghiari Storia. Pasquale Pellegrini, laureato in Scienze geologiche, ha conseguito un master in Comunicazione di servizio e di pubblica utilità, è giornalista e dipendente ministeriale, opera nel campo dell’informazione pubblica. Nel 1979 ha iniziato l’attività giornalistica con «La voce del popolo» di Torino, ha collaborato con varie testate, tra cui «Nigrizia», «In/oltre», «La Repubblica» edizione di Bari e «Airone». Attualmente scrive per «Il nostro tempo», il mensile pugliese «Artventuno magazine» e la rivista di letteratura «Incroci». Si occupa, in particolare, di cultura, informazione religiosa e scientifica. Ha pubblicato il romanzo per ragazzi Il mistero dei cavalieri del rombo (2009) e Ogni giorno l’amore (San Paolo, 2010). Edizioni San Paolo Pagine: 344 Prezzo: e 18,00.  
   
   
"NOI BOCA" DI JUAN A. FARENGA LA STORIA DEL CLUB DI CALCIO ARGENTINO FONDATO ANCHE DA UN EMIGRATO LUCANO  
 
Potenza, 5 ottobre 2010 - “Noi Boca – Come i lucani fondarono il Boca Juniors” è il titolo del libro presentato oggi in Regione, nella sala Verrastro del Dipartimento Presidenza della Giunta. Presenti, oltre all’autore Juan Antonio Farenga, argentino di origini lucane, il vicepresidente della Giunta regionale Agatino Mancusi, il presidente Pietro Simonetti e il vicepresidente Luigi Scaglione della Commissione regionale dei Lucani all’Estero, curatrice della pubblicazione. Il racconto, corredato da documenti e fotografie, ripercorre la storia di uno dei più prestigiosi club di calcio dell’Argentina, l’Atletico Boca Juniors, intrecciata a quella della famiglia Farenga, partita da Muro Lucano nella seconda metà dell’Ottocento per cercare fortuna oltreoceano. Il padre dell’autore del libro, Juan Antonio senior, fu tra i principali fondatori, il 3 aprile del 1905, della squadra leader del campionato argentino e vincitrice di innumerevoli trofei internazionali, nella quale hanno militato calciatori famosi nel mondo e, primo fra tutti, Diego Armando Maradona. Il nonno, invece, Francisco Pablo Farenga, di professione falegname, nato a Muro Lucano nel 1948 ed emigrato nel 1860 a Buenos Aires a soli 22 anni, costruì le prime porte di legno di quell’improbabile campo di calcio nel quale si sarebbero allenati, nei fine settimana, gli antenati dei campioni mondiali del Boca Juniors. Il vicepresidente della Giunta regionale Agatino Mancusi ha sottolineato l’importante lavoro svolto dalla Commissione regionale Lucani all’Estero finalizzato, come nel caso della storia della famiglia Farenga, a consolidare riallacciare i rapporti con gli emigrati lucani che dimostrano tutto il loro valore costruito sul talento, la tenacia e le capacità. Mancusi ha detto che la Regione deve proseguire su questa strada, per favorire il recupero della memoria, coinvolgendo anche i giovani delle generazioni nate all’estero. A Muro Lucano, ha annunciato il presidente Pietro Simonetti, nella vecchia casa del nonno dell’autore sarà realizzato un centro di documentazione sull’attività della famiglia Farenga nell’ambito del club Boca Juniors. Su decisione del Comune, inoltre, sarà intitolato ai Farenga lo stadio comunale e conferita la cittadinanza onoraria a Juan Antonio, sua moglie e sua figlia. Simonetti ha aggiunto che sono state attivate le procedure anche per il riconoscimento della cittadinanza italiana. La famiglia Farenga – ha commentato il vicepresidente e consigliere regionale Luigi Scaglione – è l’espressione della Basilicata operosa capace di farsi onore nel Mondo. In questa storia – ha aggiunto – c’è la storia degli emigrati lucani. “E’ motivo di grande orgoglio per chi, come me, è chiamato a rappresentare, in veste di presidente, la Regione Basilicata, scoprire che nelle vene di uno dei fondatori di questa prestigiosa compagine sportiva scorreva sangue lucano”. E’ il commento, a margine dell’incontro, del presidente Vito De Filippo, contenuto anche nella prefazione della pubblicazione. “Al di là però dei meriti sportivi, che pure hanno segnato la storia del calcio sudamericano – aggiunge il Presidente della Regione – mi piace sottolineare, riprendendo un concetto contenuto nel libro di Juan Antonio Farenga, lo spessore morale di quei lucani che con impegno, costanza e soprattutto tanto amore per il prossimo, contribuirono a costruire un grande Paese, come l’Argentina, lavorando sodo dappertutto: nelle fabbriche come su un campo di calcio di periferia, costruito anche grazie ad un falegname di Muro Lucano”.  
   
   
GENITORI SI PUÒ FARE… UN COMPITO IMPEGNATIVO MA NON IMPOSSIBILE! CONOSCERE I BAMBINI DA 0 A 10 ANNI DI EZIO ACETI  
 
Milano, 5 ottobre 2010 - Un volume che si rivolge direttamente ai genitori e agli educatori con un linguaggio divulgativo e ricchezza di contenuti e riflessioni. Genitori si può fare si propone di aiutare i genitori: nella comprensione dei figli e a guidarli nei passaggi della loro evoluzione, nella presa di coscienza degli aspetti problematici a essi legati e nell’attivazione delle risorse necessarie per affrontare il percorso educativo. La prima parte del volume è dedicata allo sviluppo evolutivo del bambino fino ai 10 anni, la seconda verte sulle caratteristiche che l’educatore deve coltivare (l’ascolto, la parola, il sacrificio, il sostegno), concentrandosi in particolare sulle problematiche attuali. Alla fine di ogni capitolo vengono presentate alcune storie e/o “casi concreti” che aiutano a comprendere meglio i concetti espressi. L’autore Ezio Aceti, sposato con figli, è laureato in Psicologia e diplomato in Scienze Religiose con una tesi sull’Educazione al Sacro nel bambino da 0 a 6 anni. Responsabile dello “Sportello di ascolto” per alunni, genitori e docenti in alcune scuole delle provincie di Lecco, Como e Milano, è stato direttore del Consultorio familiare di Erba (Co). Fa parte del Movimento dei Focolari, dove partecipa attivamente in qualità di formatore in ambito psicopedagogico. Collabora con l’Ufficio Nazionale per la Pastorale della Famiglia della Cei e con numerose diocesi, enti e istituti religiosi italiani. È direttore della Collana “Percorsi dell’educare” della Casa editrice Città Nuova. Edizioni San Paolo Pagine: 152, Prezzo: e 12,00.  
   
   
ADOLESCIENZA MANUALE PER GENITORI E FIGLI SULL’ORLO DI UNA CRISI DI NERVI DI GUSTAVO PIETROPOLLI CHARMET – LOREDANA CIRILLO  
 
Milano, 5 ottobre 2010 - Hai un figlio adolescente e non sai più come prenderlo? Una delle voci più autorevoli nel campo dell’educazione affronta – in 65 punti – i temi scottanti legati all’adolescenza e risponde ai dubbi dei genitori sull’orlo di una crisi di nervi. L’adolescenza è la fase di passaggio dall’infanzia all’età adulta, ma anche il momento più difficile nella vita di un genitore, che si ritrova in casa un figlio che – spesso – non riesce a capire. In sessantacinque punti Gustavo Pietropolli Charmet e Loredana Cirillo affrontano – insieme a un team di specialisti – i problemi con cui mamme e papà devono fare i conti ogni giorno e danno delle risposte concrete ed efficaci. Chi è l’adolescente? Come comportarsi con un figlio che racconta bugie? E a cosa servono le sue bugie e le reticenze? Si può leggere il diario segreto lasciato sulla scrivania, o peggio nascosto nel cassetto? Ma sarà poi tutto vero quel che c’è scritto? Dalla cameretta offlimits al “non rompere”, dal coprifuoco notturno alla scoperta della sessualità, un libro che – con un linguaggio immediato e chiaro – aiuta i genitori nel loro compito. Gli Autori Gustavo Pietropolli Charmet, psichiatra e psicoterapeuta di formazione psicoanalitica, è stato primario incaricato di servizi psichiatrici, docente di Psicologia Dinamica alla Facoltà di Psicologia dell’Università Bicocca di Milano. È una delle figure più autorevoli a livello nazionale sul tema dell’educazione. Attualmente è presidente dell’Istituto Minotauro e direttore scientifico della collana “Adolescenza, educazione, affetti” dell’editore Franco Angeli. Tra le sue numerose pubblicazioni ricordiamo: Non è colpa delle mamme (Mondadori, 2006), con Antonio Piotti Uccidersi. Il tentativo di suicidio in adolescenza (Raffaello Cortina, 2009), Fragile e spavaldo Ritratto dell’adolescente di oggi (Laterza, 2009). Loredana Cirillo è una psicologa, socia dell’Istituto Minotauro, all’interno del quale svolge attività clinica con adolescenti e genitori, si occupa inoltre di ricerca, intervento, formazione e prevenzione nei contesti istituzionali, relativamente al disagio evolutivo e ai comportamenti a rischio in adolescenza. Edizioni San Paolo Formato: Pagine: 384 Prezzo: e 15,00.  
   
   
LA SCENA TEATRALE CONTEMPORANEA TORNA PROTAGONISTA CON IL FESTIVAL "VIE", CHE SI SVOLGERÀ TRA MODENA, CARPI E VIGNOLA DALL´8 AL 16 OTTOBRE. EMILIA-ROMAGNA TEATRO FONDAZIONE PRESENTA LA RASSEGNA.  
 
Bologna, 5 ottobre 2010 - La sesta edizione di Vie Scena Contemporanea Festival, si svolgerà dall’8 al 16 ottobre. La sua ricca programmazione si ramificherà, come di consueto, a Modena, Carpi e Vignola., con un’unica ma preziosa presenza a Rubiera. Nove giornate ricche di occasioni di incontro con spettacoli e compagnie scelti tra le più interessanti espressioni della scena contemporanea mondiale. Scegliere e accompagnare il lavoro delle compagnie è cuore e nucleo dell’attività di Emilia-romagna Teatro Fondazione, primo stabile pubblico italiano genitore e promotore di un festival dedicato all’esplorazione della scena contemporanea. “Si tratta di un programma che parla da solo”, ha commentato l’assessore regionale alla cultura, Massimo Mezzetti, nel corso della presentazione che si è svolta questa mattina a Bologna, presenti il direttore di Ert, Pietro Valenti, e la presidente Maria Merelli. Mezzetti ha quindi auspicato che “una così alta qualità di programmazione trovi una giusta e migliore diffusione in regione, andando sempre più verso una logica di sistema e superando aride logiche di contrapposizione sul territorio, specie di fronte ai gravissimi tagli che vengono prospettati. Si tratta di un’offerta culturale – ha aggiunto l’assessore – che potrebbe essere proposta anche a Bologna, per esempio se portassimo in porto il progetto di questi mesi relativo al Teatro Duse, per il quale non è necessario un mero salvataggio ma un intervento che tenda a qualificare l’offerta culturale della città”. Il programma - “Vie” si è posto nel corso delle sue edizioni, anno dopo anno, all’ascolto di alcune realtà premiandone il percorso, scegliendo di seguirne l’evoluzione della loro ricerca scenica, e sarà quindi l’occasione di vedere i nuovi lavori di alcune compagnie già ospiti delle edizioni precedenti. Ecco infatti a Modena il nuovo ambizioso lavoro del Belarus Free Theatre Eurepica Challenge (dal 10 al 12 Ottobre - Teatro delle Passioni, Modena) frutto del lavoro di 14 dramaturg provenienti da nazioni diverse che hanno accolto la sfida di scrivere un moderno poema epico europeo. I berlinesi Rimini Protokoll tornano con Black Tie (9 e 10 ottobre - Teatro Comunale, Carpi), lavoro in cui per la prima volta nel loro percorso creativo prendono spunto da una storia di vita vissuta: sul palco una giovane donna, Miriam Yung Min Stein che ci racconta la sua storia, adottata bimba di pochi mesi, da una famiglia tedesca. Il coreografo e danzatore Jonathan Burrows e il musicista Matteo Fargion, affiatata coppia di performer, presentano a Vie due lavori Cheap Lecture and The Cow Piece (11 e 12 Ottobre – Galleria Civica, Modena), il primo dei quali Cheap Lecture è l’ultima parte di un articolato progetto dedicato all’esplorazione del rapporto tra danza e musica. Sospeso tra ironia e filosofia, è un omaggio dichiarato a ‘Lecture on nothing’ di John Cage, mentre The Cow Piece è un breve e intelligente divertissment che pone al centro della sua attenzione la mucca cui il lavoro e dedicato. Luogo di ascolti e visioni privilegiate, Vie ospita il debutto assoluto di Atlante del Bianco lavoro di Damasco Corner/virgilio Sieni (dal 14 al 16 Ottobre – Liceo “Carlo Sigonio”, Modena) compagnia di danzatori non vedenti nata da un lungo e articolato percorso di lavoro guidato dal coreografo e danzatore Virgilio Sieni insieme al suo gruppo di lavoro. A pochi giorni dal suo debutto al parigino Festival d’Automne sarà a Vie il nuovo lavoro del giapponese Toshiki Okada We are the undamaged others attento osservatore della realtà che ci circonda che mette in scena con il suo stile unico tra danza e teatro (13 e 14 Ottobre – Teatro delle Passioni, Modena). La scorsa edizione di Vie ospitò Moj Grotowski mostra a lui dedicata nel decennale della morte: il festival rende ulteriore omaggio al lavoro del grande maestro polacco presentando tre lavori del Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards laboratorio permanente i cui eredi sono Thomas Richards e Mario Biagini. Di Biagini saranno a Vie, “I am America” (16 ottobre – Teatro delle Passioni, Modena) ed Electric Party Songs (15 ottobre – Mattatoio di Carpi) due lavori che esplorano l’universo poetico di Allen Ginsberg, in due differenti approcci, il primo ‘teatrale’ il secondo musicale. The Living Room di Thomas Richards (dall’8 al 10 ottobre – Teatro Storchi, Modena), che da anni ha concentrato il suo lavoro di ricerca scenica sull’arte come veicolo, è un efficace esempio del lavoro del suo gruppo di ricerca. Tornano a Vie diverse compagnie dell’Emilia-romagna, regione culla di alcune delle realtà più interessanti della scena contemporanea a livello nazionale e non solo. Ecco quindi, in prima assoluta, il nuovo lavoro dei riminesi Motus Alexis. Una tragedia greca (15 e 16 Ottobre, Teatro Storchi, Modena), tappa conclusiva dell’articolato percorso scenico che la compagnia riminese ha tracciato partendo dalla figura di Antigone. Qui il tema dell’eterna ribellione dell’antica eroina greca è reso attuale e urgente nell’intreccio con la realtà contemporanea toccando il tragico episodio di cui è caduto vittima il quindicenne anarchico greco Alexandros Andreas Grigoropulos, detto Alexis, ucciso nel dicembre del 2008 da un agente di polizia. Detto Molière primo atto del progetto che Marco Martinelli del Teatro delle Albe ha dedicato al più celebre dei drammaturghi francesi debutta a Vie in prima nazionale (15 e 16 ottobre – Teatro Fabbri, Vignola). Lo spettacolo vede impegnati fianco a fianco attori italiani e belgi, studenti delle scuole come anche gli allievi dell’Accademia di Arte Drammatica di Mons città belga che ne ha ospitato genesi e debutto assoluto. Ne è protagonista un vivace bambino di dieci anni orfano di madre. Jean Baptiste Poquelin, detto Molière appunto. Il bolognese Teatro delle Ariette sarà a Vie con due spettacoli il primo Racconto di terra (dall’8 al 10 e 16 ottobre – Polivalente, Modena S. Damaso) nuovo lavoro della compagnia, pensato per lo spazio in cui si svolgerà, un tendone montato per l’occasione, il secondo Matrimonio d’inverno (dal12 al 15 ottobre – Oratorio, Collegara di Modena), momento conviviale che si unisce alla forma del racconto dei venti anni di matrimonio di Paola e Stefano che della compagnia sono i fondatori. Sonia Brunelli artista dal rigoroso percorso artistico sarà a Vie con Barok (15 e 16 ottobre – Teatro delle Passioni, Modena), nato dalla sua unione artistica con la compositrice Leila Gharib, unione che ha dato vita alla compagnia Barokthegreat. Anche questa edizione di Vie, come la scorsa, riserva spazio e attenzione ad alcune produzioni nate nell’ambito di Prospero, progetto europeo fortemente voluto da Emilia Romagna Teatro Fondazione partner italiano di un network internazionale che vede riunite sei prestigiose istituzioni teatrali: il Théâtre National de Bretagne di Rennes, il Théâtre de la Place di Liegi, la Schaubühne di Berlino, il Centro Cultural de Belém di Lisbona, ed il Tutkivan Teatterityön Keskus di Tampere. Ecco a Vie il lavoro dell’affermato regista ungherese Galin Stoev. Stoev solitamente incline a lavorare su testi di drammaturgia contemporanea, mette in scena La vie est un rêve (8, 9 e 11 ottobre – Teatro Comunale “Luciano Pavarotti”, Modena), di Pedro Calderon de la Barca testo capitale del Teatro Barocco spagnolo e lo fa con il cast di attori del belga Theatre de La Place. Il bretone Teatro di Rennes presenta “Quai ouest” (dall’8 all’11 ottobre – Teatro delle Passioni, Modena), del geniale drammaturgo francese Bernard-marie Koltès qui nella lettura registica di Rachid Zanouda, allievo della scuola del teatro francese. Sarà a Vie in esclusiva italiana il nuovo lavoro del brasiliano Enrique Diaz, Otro (or) weknowitsallornothing (9 e 10 ottobre – Tetaro Herberia, Rubiera). Artista originale il lavoro di Diaz si connota per un metodo di lavoro che si basa sull’improvvisazione e sul lavoro collettivo in un continuo e proficuo scambio di esperienze al confine tra teatro, musica, video e performance art. Uno dei registi italiani più interessanti della sua generazione Antonio Latella, presenterà tre lavori di Teatro Anatomico progetto di drammaturgia contemporanea dedicato al tema del Fondamentalismo. Rosa lux, La fame e Misfit like a clown (15 e 16 ottobre – Galleria Civica, Modena) tre monologhi scritti e diretti da donne dedicati a figure che hanno lottato, in alcuni casi fino alla morte, per le proprie idee. Di sapore completamente diverso il lavoro dei Muta Imago compagnia romana che seppur giovane ha trovato una sua precisa cifra espressiva di teatro che si costruisce intorno a idee e sensazioni. In scena Madeleine (14 e 15 ottobre – Teatro delle Passioni, Modena) terzo episodio di una trilogia dedicata al tema della memoria i cui episodi precedenti erano (a+b) alla terza e Lev. Madeleine, è la storia di un’attesa. Ancora, Massimo Furlan performer di origine italiana ma nato e cresciuto in svizzera presenta 1973 (8 e 9 ottobre – Teatro Fabbri, Vignola) sorprendente lavoro giocato sul filo della memoria personale che si fa collettiva, in cui l’autore reinterpreta uno dopo l´altro i concorrenti di Eurovision de la Chanson, concorso canoro, storico appuntamento annuale trasmesso in diretta televisiva nell’anno del titolo. Un flash back sulla musica di quegli anni, sul mondo del pop televisivo. Anche per questa edizione Vie conferma attenzione al mondo della danza. Due personalità di spicco della danza contemporanea che non necessitano di presentazioni, Mathilde Monnier & La Ribot, con Gustavia (15 e 16 ottobre – Teatro Comunale “Luciano Pavarotti”, Modena) trovano una preziosa occasione di lavoro comune, forti di un’amicizia personale di lunga data. Daniel Linehan giovane performer americano presenta a Modena due lavori Not About Eveyithing intenso assolo e Montage for three performance in cui danza e fotografia cercano un dialogo possibile (dall’8 al 10 ottobre – Galleria Civica, Modena). Ancora: non mancheranno a Vie due momenti musicali importanti come il concerto degli inglesi The Irrepressibles (9 ottobre – Teatro Storchi, Modena), originale gruppo capace di sorprendenti invenzioni sonore arricchite da una presenza scenica di rara teatralità e spettacolarità. Pippo Delbono sarà il protagonista di un evento inedito: un vero e proprio concerto (10 ottobre – Teatro Storchi, Modena). Già da qualche tempo l´artista ligure sta collaborando e sperimentando una sua ricerca musicale con alcuni musicisti italiani e internazionali, un percorso che in occasione di Vie lo porterà sul palco dello Storchi in un concerto in prima assoluta. Con lui si esibiranno il gruppo toscano Les Anarchistes e Francesco Agnello già collaboratore di Ariane Mnouchkine e Peter Brook. Ancora: incontri con gli artisti, presentazione di libri e molto altro.  
   
   
APPASSIONATI ASCOLTI D’AUTORE AL FESTIVAL VERDI PER “VERDI TRA NOI” PRENDE IL VIA IL CICLO DI INCONTRI, TRA PAROLE E MUSICA  
 
Parma, 5 ottobre 2010 - Rari ascolti musicali, tratti dal prezioso archivio discografico dell’Istituto nazionale di studi verdiani e scelti di volta in volta con la diretta complicità del pubblico presente, accompagneranno, nell’ambito degli appuntamenti Verdi tra noi del Festival Verdi 2010, il ciclo Ascolti d’Autore, incontri tra musica e parole dedicati a Maurizio Alpi, per tanti anni amatissimo medico del Teatro Regio di Parma e da sempre appassionato della vita culturale della città. Condotti da Alessandro Taverna in dialogo con Mario Lanfranchi (5 ottobre), Enrico Medioli (12 ottobre), Gian Piero Rubiconi (19 ottobre) al Ridotto del Teatro Regio di Parma con ingresso libero tutti i martedì alle ore 17.00, per raccontare aspetti nuovi e insoliti del grande mondo teatrale verdiano. Una chiave avvincente per frugare nei segreti della musica di Verdi coniugando la conversazione con l’ascolto, giocando con la musica e facendosi coinvolgere direttamente non solo nella fabbrica musicale del compositore, ma anche nelle particolarità della storia dell’interpretazione verdiana. Il primo incontro, martedì 5 ottobre 2010 ore 17.00, sarà con il regista Mario Lanfranchi che dalla nativa Parma ha trascorso la maggior parte della sua vita a Milano, Roma, New York, Londra, occupandosi di cinema, teatro, opera, televisione. A Lanfranchi si deve, negli anni Cinquanta, l’invenzione di un genere che portò l’opera lirica per la prima volta sul piccolo schermo. In cinque stagioni di televisione a Milano, il regista parmigiano seppe creare il melodramma televisivo, fiore all’occhiello della Rai del periodo, realizzando una dozzina di opere con uno stile talmente particolare che il critico del Corriere della Sera Giuliano Gramigna coniò il termine di “realismo visionario”. Il melodramma rimarrà una passione speciale per Lanfranchi per tutta una lunga e brillante carriera trascorsa tra Roma, Londra e New York dedicandosi al cinema, al teatro, al musical. Lanfranchi è un importante collezionista d’arte e opere già di sua proprietà si trovano oggi al Museo di Brera come al Metropolitan di New York.  
   
   
MILANO: CONCERTO D’ARPA A SANTA MARIA ALLA FONTE ELENA SPOTTI ESEGUIRÀ MUSICHE DEL COMPOSITORE SPAGNOLO ANTONIO DE CABEZÒN  
 
Milano, 5 ottobr e 2010 - Giovedì 7 ottobre, alle ore 20.30, nella suggestiva cornice di Santa Maria alla Fonte, in via Chiesa Rossa 55, si terrà un concerto d’arpa con Elena Spotti che eseguirà musiche di Antonio de Cabezòn. L’iniziativa, realizzata grazie al patrocinio e al contributo dell’Assessorato al Turismo, Marketing territoriale e Identità del Comune in collaborazione con l’Ufficio Spagnolo del Turismo di Milano, intende offrire al pubblico milanese un’occasione per conoscere il compositore spagnolo in occasione dei 500 anni dalla nascita. “Un concerto – precisa l’assessore al Turismo, Marketing territoriale e Identità Alessandro Morelli - che non vuole essere solo un momento di promozione della cultura spagnola ma l’occasione, per tanti milanesi, di comprendere come la musica, l’arte e la cultura iberica possano fondersi con la riscoperta di tanti luoghi d’arte della nostra città, come l’antica chiesa di Santa Maria alla Fonte, un patrimonio architettonico e culturale da riscoprire e valorizzare, spesso sconosciuto agli stessi milanesi”. Il concerto sarà l’occasione per ripercorre il repertorio del compositore spagnolo, attraverso la musica barocca. Verranno proposti brani come Fantasia que contrahaze la harpa en la manera de Ludovico di Alonso Mudarra (1510-1580) e Romance V Para quién crié yo cabellos, Himno Pange lingua Vi de Urreda (Glosado), Diferencias sobre el canto de “La Dama le demanda” di Antonio de Cabezón (1510-1566), Españoleta di Lucas Ruiz de Ribayaz (1626-1667), Susanas di Manuel Rodrigues Coelho (ca.1555-1635), Seconde stravaganze di Giovanni de Macque (ca.1550-1614) e Toccata terza di Ascanio Magone (ca.1565-1627). Dopo il concerto, alle ore 21.00, è prevista una degustazione di vini baschi presso il locale Maison de Espanà di via Montegani 68. L’ingresso al concerto è gratuito sino ad esaurimento posti.  
   
   
IL SITO ARCHEOLOGICO DI MONTE SAN MARTINO IERI SI È CHIUSA LA ANNUALE CAMPAGNA DI SCAVO  
 
Trento, 5 ottobre 2010 - Il monte di San Martino, un solitario sperone di roccia sulle creste tra l’Altogarda, le Giudicarie e il Lomaso, conserva i segni di un’antica fortezza sepolti su una superficie di oltre 15.000 mq. L´area è al centro di un progetto internazionale di ricerca archeologica, coordinato dalla Soprintendenza per i Beni librari archivistici e archeologici della Provincia autonoma di Trento e sostenuto dal comune di Comano Terme e dalla Bayerische Akademie der Wissenschaften. In occasione della chiusura della estiva campagna di scavi, oggi, lunedì 4 ottobre l´archeologo Enrico Cavada e l´assessore provinciale alla cultura, rapporti europei e cooperazione Franco Panizza hanno visitato il sito. Sono ormai alcuni anni che il Monte San Martino di Lundo è oggetto di una delle più affascinanti campagne di scavo sulle Alpi, che ha portato alla luce un’importante fortezza di età Gota e primissima Longobarda. La fortezza, che ogni anno si arricchisce di nuove scoperti e ritrovamenti, venne costruita al tramonto dell´Impero romano per fermare i barbari; successivamente passò nelle mani di Goti e Longobardi che se ne servirono per contenere l’irruenza dei Franchi dilaganti nelle valli trentine verso la pianura veneta. Infine - sottoposta al potente monastero di San Martino di Tours - fu sentinella nel mantenere in mani fedeli la rete delle principali strade alpine. Oggi il sito è al centro di un progetto internazionale di ricerca archeologica, coordinato dalla Soprintendenza per i Beni librari archivistici e archeologici provinciale e sostenuto dal comune di Comano Terme e dalla Bayerische Akademie. Dopo averla identificata dopo secoli di oblio, gli archeologi ne hanno riportato alla luce i tratti più significativi: la piattaforma del grande cantiere di costruzione con i punti di spacco delle pietre e i piani di impasto della malta, le vie interne verso le opere da realizzare, la cinta di difesa con le torri di avvistamento predisposte secondo suggerimenti tecnici propri delle strategie militari bizantine della metà del V secolo, i resti di un ampio magazzino annonario del Vi secolo, un edificio funerario eretto nell’area centrale e dominante l’insediamento, sede di sepoltura per pochi e selezionati individui, i ruderi di un caseggiato con cucina e stanze di soggiorno. Resti di cui il monte ha perso ogni ricordo, fatto salvo un piccolo oratorio e il suo toponimo. Costruito sui ruderi, questo ultimo edificio è stato erede materiale di valori e di significati diversi: in origine, quelli del rango e delle convinzioni di chi ne è stato il fondatore, quindi quelli di “una chiesa di strada” propria delle reliquie venerate in grado di mantenere una trama di relazioni tra chi transita e chi, generazione dopo generazione, è salito sul monte dai paesi sottostanti, secondo percorsi rituali annualmente scadenzati. Oggi l´assessore provinciale Franco Panizza e l´archeologo Enrico Cavada hanno visitato il sito e illustrato alla stampa le ultime novità emerse nel corso della campagna estiva di scavi. Per informazioni sul sito archeologico di Monte San Martino a Lundo: www.Small.tn.it/    
   
   
MASSIMILIANO GIONI NOMINATO ASSOCIATE DIRECTOR E DIRECTOR OF EXHIBITIONS AL NEW MUSEUM DI NEW YORK  
 
 Milano, 5 settembre 2010 - Beatrice Trussardi, Presidente della Fondazione Nicola Trussardi, si congratula con il Direttore Artistico Massimiliano Gioni per la nomina a Associate Director e Director of Exhibitions del New Museum of Contemporary Art di New York. Massimiliano Gioni - che collabora con il museo americano dal 2006 - è il Direttore Artistico della Fondazione Nicola Trussardi dal 2002. Museo nomade e agenzia di produzione per l´arte contemporanea, la Fondazione Nicola Trussardi organizza esposizioni e progetti in spazi storici e monumentali della città di Milano. La Fondazione Nicola Trussardi ha presentato mostre personali e ambiziosi progetti di arte pubblica di Darren Almond, Pawel Althamer, John Bock, Maurizio Cattelan, Martin Creed, Tacita Dean, Michael Elmgreen & Ingar Dragset, Urs Fischer, Peter Fischli e David Weiss, Paul Mccarthy, Paola Pivi, Anri Sala e Tino Sehgal. Beatrice Trussardi e lo staff della Fondazione Nicola Trussardi augurano buon lavoro a Massimiliano Gioni per la sua nuova attività nel prestigioso museo di New York e per tutti i futuri progetti con la Fondazione Nicola Trussardi.