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Notiziario Marketpress di Lunedì 28 Febbraio 2011
MOLECOLE PROTEICHE "ETICHETTATE" PER LA DISTRIBUZIONE ALLA MEMBRANA CELLULARE  
 
Bruxelles, 28 febbraio 2011 - In un nuovo studio pubblicato sulla rivista Nature Structural and Molecular Biology, ricercatori dell´Università di Umeå, in Svezia, mostrano come la cellula garantisce la corretta distribuzione di proteine al suo interno, fornendo un quadro dettagliato delle proteine distribuite con una sorta di etichetta che serve a guidare le proteine attraverso la membrana cellulare. La maggior parte degli organismi con una struttura complessa è composta di innumerevoli cellule, che a loro volta sono anch´esse ricche di forme complesse. Le cellule riescono a raggiungere un livello di organizzazione così sofisticato, in larga misura perché sono in grado di fare in modo che le loro varie proteine finiscano nel posto giusto. Come ci riescano è oggetto di grande interesse per gli scienziati. Se riuscissimo a capire come fanno le cellule a stabilire quale proteina deve andare e dove, all´interno della cellula, e quali devono essere esportate, potremmo essere in grado di riprogettare il sistema a nostro vantaggio. Eppure, il meccanismo in base al quale diverse famiglie di proteine sono inviate nel luogo appropriato all´interno della cellula resta una delle domande irrisolte più affascinanti della biologia. È un mistero persino la prima fase: il processo apparentemente bizzarro per cui grandi polipeptidi attraversano l´interno denso e impermeabile della membrana del reticolo endoplasmatico. Ciononostante gli scienziati sono in grado di riconoscere alcune delle dinamiche di base del processo e una delle scoperte più importanti, fatta di recente dai ricercatori dell´Università di Umeå, spiega come sono esportate le proteine, anche nella loro totalità, dalla cellula. La prima fase del meccanismo di esportazione si basa su un complesso molecolare composto di una piccola molecola di acido ribonucleico (Rna) intrecciata con cinque polipeptidi specifici. Insieme costituiscono una particella di riconoscimento del segnale (Srp). Questo complesso ricerca e si combina con le proteine destinate all´esportazione. È stato scoperto anche un altro principio, individuato essenzialmente nella stessa forma in tutte le cellule, come gli Srp: L´"etichetta dell´indirizzo". Le cellule sembrano usare brevi sequenze di amminoacidi che compongono una proteina come etichette per la destinazione finale della proteina. Senza questa sequenza di segnalazione, una proteina non è in grado di interagire con l´Srp e di spostarsi all´interno del reticolo endoplasmatico. Questo specifico segnale è rimosso durante lo spostamento nella membrana, lasciando spazio all´intervento di un altro segnale. Anche altre sequenze di amminoacidi possono fungere da segnali durante ulteriori fasi dello smistamento. È un campo di ricerca molto entusiasmante. Una di queste etichette aggiuntive di peptidi è già nota agli scienziati: la sequenza di ancoraggio, che spesso si trova all´estremità di una proteina. Composte di amminoacidi idrofobici, la funzione delle sequenze di ancoraggio è fissare saldamente le proteine alle membrane. Stranamente alcune sequenze di ancoraggio funzionano solo nella loro posizione finale che è all´esterno della membrana del reticolo endoplasmatico o di qualsiasi altra membrana lungo il percorso di esportazione. Questi complessi meccanismi sono all´opera in tutte le cellule animali e vegetali, ma il methanococcus jannaschii (un organismo autotropico ipertermofilo che appartiene al regno degli Archaea) è molto più semplice. Questo microorganismo unicellulare ha offerto agli scienziati dell´Umeå un sistema campione più semplice per studiare la struttura degli Srp con e senza sequenza di segnalazione guida. La tecnologia usata è chiamata cristallografia a raggi X. "Le differenze strutturali erano considerevolmente maggiori di quanto previsto all´inizio", spiega Elisabeth Sauer-eriksson, professore nel dipartimento di Chimica dell´Università di Umeå. "Ci offrono spiegazioni dettagliate sul ruolo svolto dagli Srp nel trasporto delle proteine. Queste specifiche strutturali possono anche fungere da modello sul modo in cui gli Srp funzionano a vari livelli durante il trasporto delle proteine". Se fosse svelato l´ingegnoso meccanismo attraverso il quale le cellule etichettano e smistano le loro proteine per l´esportazione, gli ingegneri genetici potrebbero fare in modo che i microorganismi secernano praticamente qualsiasi proteina. Lo studio è stato finanziato dal Consiglio di ricerca svedese, dal Centro di ricerca microbica di Umeå e dalla Fondazione Kempe. Per maggiori informazioni, visitare: Università di Umeå http://www.Umu.se/english/  Nature Structural and Molecular Biology http://www.Nature.com/nsmb/index.html    
   
   
UNO STUDIO FINANZIATO DALL´UE ESAMINA I PROCESSI COGNITIVI IN SCENARI ISTITUZIONALI  
 
Bruxelles, 28 febbraio 2011 - Il modo in cui formiamo giudizi e prendiamo decisioni in vari ambienti è una questione che interessa a molti. Il programma di filosofia della Facoltà di umanistica dell´University of Hertfordshire, nel Regno Unito, ha ricevuto finanziamenti dall´Ue per studiare e fornire risposte sulla questione. Lo studio è sovvenzionato con una borsa della rete Marie Curie per la formazione iniziale (Initial Training Network, Itn) del valore di 524.646 euro nell´ambito del Settimo programma quadro (7° Pq). Il team del programma di filosofia, che collabora con colleghi in Europa e negli Stati Uniti, userà strumenti all´avanguardia, come tecnologie di simulazione e modellizazione, per determinare cosa esattamente fa scattare il nostro cervello quando arriva il momento di acquisire conoscenze attraverso il ragionamento, la percezione e l´intuizione. Secondo il loro piano, il team eseguirà valutazioni nell´intersezione tra filosofia e psicologia nel campo dell´espressione culturale e delle prestazioni. Questo studio fa parte di un progetto più ampio che sta studiando l´interazione sociale attraverso prospettive molteplici e diverse, dall´inizio della vita di un bambino fino agli anni dell´età adulta. I ricercatori finanziati dall´Ue, che inizieranno il 1° marzo, svilupperanno effettivamente nuovi strumenti per misurare l´interazione sociale in ambienti istituzionali. I ricercatori credono che l´uso di modelli simulati in questo progetto, informati da lavori sui processi cognitivi, aiuteranno ad alimentare la progettazione intelligente di strutture istituzionali. "Questa ricerca è importante perché ci aiuterà a capire cosa funziona e cosa non funziona in situazioni nelle quali le persone usano pratiche culturali e tecnologie per comunicare e risolvere problemi in situazioni formali e informali," spiega il professor Shaun Gallagher del programma di filosofia dell´University of Hertfordshire. "Questa ricerca ha implicazioni per la progettazione di ambienti comunicativi e di lavoro che potrebbero essere applicate nel campo della scienza, della medicina, dell´ingegneria, degli affari, dell´istruzione e in vari istituti culturali. La fornitura di tecnologie sofisticate e il miglioramento del benessere dei cittadini e uno degli obiettivi più importanti dell´Ue. Siamo quotidianamente tempestati da una grande quantità di sfide; aiutandoci a mitigare gli effetti avversi, l´Ue ci permette di dare contributi positivi alla società nel suo complesso. L´itn Marie Curie sostiene i partecipanti che desiderano portare avanti le loro prospettive di carriera di ricercatori agli inizi sia nel settore pubblico che in quello privato. In questo senso è fondamentale attrarre i giovani. Il successo arriva attraverso un meccanismo di networking transnazionale che struttura efficacemente la capacità esistente e di alta qualità di formazione iniziale per la ricerca in tutti gli Stati Membri dell´Ue e dei Paesi Associati. Offrendo ai ricercatori agli inizi la possibilità di sviluppare le loro abilità di ricerca e di far crescere le loro prospettive di carriera, non solo essi contribuiranno a costruire reti di ricerca più forti ma aiuteranno a far crescere la ricerca in tutta l´Ue. In generale sostenere progetti di ricerca come quello che sta per iniziare all´University of Hertfordshire aiuta semplicemente a promuovere l´obiettivo dell´Ue di diventare la più dinamica e competitiva economia basata sul sapere al mondo. La ricerca, l´innovazione e l´istruzione sono fondamentali in questo impegno. Per maggiori informazioni, visitare: Programma di filosofia della Facoltà di umanistica, University of Hertfordshire: http://www.Herts.ac.uk/courses/schools-of-study/humanities/subject-areas/philosophy/home.cfm  Rete Marie Curie per la formazione inizial (Itn): http://cordis.Europa.eu/fp7/people/initial-training_en.html  Ricerca nell´ambito del 7º Pq: http://cordis.Europa.eu/fp7/people/home_it.html    
   
   
INCHIESTA SANITÀ E ARCHIVIAZIONE VENDOLA. "SONO MOLTO FELICE"  
 
Bari, 25 febbraio 2011 - “Dopo anni e anni di intercettazioni telefoniche, di controlli, di radiografia della mia azione di governo, questa è la mia seconda archiviazione. I giudici, sia gli inquirenti che il gip, scrivono che in nessun atto, in nessuna parola da parte mia c’è una condotta che abbia un profilo penalmente rilevante. Sono molto felice di questo perchè ho sempre impostato la mia azione di governo nell’interesse e nel rispetto dell’interesse verso i cittadini pugliesi e la lettura del decreto di archiviazione della mia posizione per me è una ragione di grande soddisfazione”. Lo ha detto il presidente della regione Puglia Nichi Vendola nel corso della conferenza stampa convocata il 25 febbraio per dare notizia dell’avvenuta archiviazione disposta dal gip della sua posizione all’interno dell’inchiesta sulla sanità in Puglia. “È molto interessante la lettura del decreto della richiesta di archiviazione fatta dai pm – ha ribadito Vendola - perché consente di inquadrare bene i fatti e avere giudizi sereni. Dopo 4 anni di indagini a tappeto dunque non solo non emerge nessun profilo di reato nei confronti della mia persona e neanche nei confronti dell’attuale mio capo di gabinetto, ma ci sono anzi circostanziate testimonianze di quale fosse lo stile che ha sempre contraddistinto la mia condotta sempre nella vita pubblica,m cioè l’interesse e la difesa dell’interesse collettivo. Da questo punto di vista rivendico ogni singolo atto e ogni singola parola o telefonata che ho fatto nell’esclusivo interesse della cosa pubblica e della comunità pugliese”. Per quanto riguarda il meccanismo dello spoil system Vendola ha ribadito che “lo spoil system è previsto dalla legge, nel senso che la legge affida ai governi regionali la selezione dei manager sanitari attraverso un mandato di natura fiduciaria. Pur tuttavia voglio rivendicare il fatto di non aver mai adoperato questo criterio. Nelle migliaia e migliaia di pagine di intercettazioni, voi potete accorgervi di una ossessione ricorrente mia e del mio capo di gabinetto. L’ossessione è chiedere sempre ‘ma è una persona perbene?’ ‘è una persona competente? È una specie di ritornello ossessivo che ritorna sempre. Non troverete nulla su di me. Io ho cercato di uscire dalla logica dello spoil system. Semplicemente io non l’ho applicato perche ho selezionato molti manager dal passato, molti manager che vivevano all’interno del sistema del mio predecessore, da Castrignanò a Calasso, a Scoditti, a Dattoli, a Moretti”. Vendola poi ha parlato di un vero e proprio “modello pugliese” da estendere oltre i confini regionali per farlo diventare “modello nazionale”, quello cioè di provare a trovare un altro percorso per selezionare il management “con selezionatori che non siano dei politici e con criteri i più obiettivi possibili”. “In Puglia – ha detto Vendola – abbiamo cominciato la più grande rivoluzione possibile in questo campo, abbiamo fatto la legge più all’avanguardia in Italia, stiamo compiendo un lavoro enorme di formazione e selezione di manager il cui percorso terminerà tra qualche settimana quando ci sarà il cambio del management”. Ad una domanda poi di un giornalista sull’utilizzo delle intercettazioni e sulla loro pubblicazione sui giornali, Vendola ha detto: “non ho affatto cambiato idea perché oggi ho potuto fare una conferenza stampa dove posso difendermi, posso rigettare naturalmente interpretazioni che mi sembrano frutto di errore dovuto ad una lettura forse troppo frettolosa degli atti. Ma non penso di dover inveire contro quel gip che non era competente e che ha voluto fare quelle annotazioni. Le ha volute fare io sono qui libero di parlare e di spiegare il contesto. Io non sono scontento delle intercettazioni telefoniche perché non c’è alcun dubbio che comunque svelino un certo livello di spregiudicatezza nella gestione della cosa pubblica e una contiguità tra cosa pubblica e circuiti affaristici che va assolutamente spezzato. Ma per me è utile ed è utile per i cittadini potersi confrontare con il potere nella sua trasparenza. Io non mi sento ferito nei miei diritti e nelle mie prerogative. Io sono qui e mi sto difendendo. Cerco di farlo con garbo perché rispetto il lavoro dei magistrati”. Per quanto riguarda la telefonata intercettata tra Vendola e Tedesco sulla necessità di cambiamento di una legge, il Presidente ha spiegato a cosa si riferisse. “Dopo aver accorpato le due Asl di Lecce affidandole al commissario straordinario Rodolfo Rollo per 14 mesi, ci siamo trovati di fronte, al momento della nomina di direttore generale, ad una vecchia normativa nazionale che avrebbe impedito la nomina dello stesso Rollo (essere dipendente di una Asl escludeva la possibilità di diventarne il direttore ndr). Con la modifica del titolo quinto però i poteri in quella materia sono passati dal legislatore nazionale a quello regionale. Noi siamo intervenuti ( e ricordo che la norma fu approvata in commissione all’unanimità) perché sentivamo necessaria garantire la continuità nella gestione di quella Asl”. Infine sul caso Sanapo Vendola ha parlato “di qualche equivoco di troppo” e ha ricordato i motivi per i quali ha chiesto la rimozione. “L’anomalia era rappresentata da Sanapo che riceveva nell’ufficio politico del mio vice presidente cittadini, conoscenti etc. Non mi piaceva l’idea che un dirigente della Asl facesse queste cose in una sede politica”.  
   
   
TERZO SETTORE IN LOMBARDIA: ECCO LA RIFORMA ALLENZA PROFIT-NON PROFIT PER DARE PIU´ SERVIZI AI CITTADINI  
 
 Milano, 28 febbraio 2011 - Una ancora più stretta collaborazione tra privati e organizzazioni non profit per superare l´esiguità delle risorse economiche prodotte dai tagli della Finanziaria, semplificazione e informatizzazione delle procedure con progressiva eliminazione dei supporti cartacei, istituzione di un osservatorio che monitori i rapporti di collaborazione tra Enti non profit e Pubblica Amministrazione con individuazione delle esperienze più innovative e replicabili come best practice. Queste le linee guida della "riforma" del Terzo Settore inserite nella delibera approvata dalla giunta regionale su proposta dell´assessore alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale Giulio Boscagli e del vice presidente Andrea Gibelli, assessore all´Industria, Artigianato, Edilizia e Cooperazione. Il provvedimento ha acquisito, il 19 gennaio 2011, parere favorevole da parte della competente commissione del Consiglio Regionale della Lombardia. Allenza Tra Profit E Non Profit - "Obiettivo di questo provvedimento - commenta Boscagli - è quello di introdurre il concetto di ´sussidiarietà circolare´: il mondo del profit e del non profit alleati con la Pubblica Amministrazione rispondono ai bisogni delle persone e delle famiglie in un momento in cui le risorse sono state ridotte". Fino ad oggi con la legge regionale 3/2008 esisteva il principio della sussidiarietà orizzontale: gli enti non profit partecipano alla erogazione di servizi e alla programmazione e realizzazione del sistema del welfare. "Con questa ´riforma´ - prosegue Boscagli - vogliamo acquisire e valorizzare risorse e capacità progettuali del non profit e metterle in sinergia con le disponibilità di società profit in modo da operare con ancor maggiore efficacia superando le criticità determinate dalla ristrettezza delle risorse". Esiste già una società che ogni anno partecipa alla realizzazione del progetto ´Custode socio sanitario´, sviluppato con il Comune di Milano, attraverso una donazione di denaro che consente di offrire servizi agli anziani nei momenti di particolare emergenza come, ad esempio, nelle giornate afose d´estate: persone spesso sole, avanti con gli anni, possono contare sulla presenza pressoché quotidiana di operatori che prestano loro assistenza. L´apporto dei privati non solo in termini di risorse economiche ma anche e soprattutto per i contributi di idee e di organizzazione di fatto anticipa la riforma legislativa del welfare lombardo, attualmente in fase di elaborazione, e che sarà pronta nel 2011. Semplificazione - Altro elemento che qualifica il provvedimento è la semplificazione, sia in termini procedurale che informatici a favore del Terzo Settore, riducendo il cartaceo. Si vogliono informatizzare i registri in modo che gli enti possano compilare schede on line e contemporaneamente uniformare i procedimenti e le scadenze dei diversi registri. Prospettive - Gli enti del Terzo settore oggi devono fornire documenti a una serie di enti tra i quali Agenzia Entrate, Agenzia per le Onlus, Comuni, Province, Istat. Regione Lombardia intende creare un´unica banca dati in modo che un´associazione, quando vi inserirà i dati, possa farlo in un´unica soluzione evitando ripetizioni e il rispetto di scadenze differite nel tempo. Trasparenza - Il provvedimento mette ordine nei rapporti di collaborazione tra Pubblica Amministrazione e Terzo settore per rispettare i principi di parità di trattamento, pubblicità, imparzialità e trasparenza: quando la P.a. Ha necessità che un ente del Terzo settore svolga un servizio, a volte si riscontra una mancanza di uniformità nei criteri di affidamento e questo comportamento potrebbe generare discriminazioni. Il provvedimento approvato dalla Giunta regionale dà le linee guida a Comuni, Asl, Province e aziende di servizi alla persona, affinché sul territorio tutti i soggetti del Terzo settore abbiano le stesse opportunità di collaborare con la P.a. I Comuni, spesso, tendono ad agire singolarmente; a livello di Piano di Zona, invece, sarebbe opportuno definire i rapporti con la P.a. Per rendere omogenee modalità e procedure. Osservatorio Su Best Practice - "Un altro dei punti qualificanti del nostro provvedimento - sottolinea ancora Boscagli - è l´istituzione dell´Osservatorio di monitoraggio: in molti casi la Pubblica Amministrazione finanzia progetti altamente innovativi ma, per mancanza di finanziamenti, rimangono sulla carta. Con questo osservatorio vogliamo si valutino i rapporti di collaborazione attivati dalla P.a. E che quelli più significativi si trasformino in buone prassi o in pubblicazioni che le divulghino o in nuovi tipi di servizi". "Questa delibera di riforma del Terzo Settore - prosegue Boscagli - troverà attuazione in decreti successivi e in un´azione formativa diffusa a livello territoriale". Con i decreti dei direttori generali dell´Assessorato regionale alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale e all´Industria, Artigianato, Edilizia e Cooperazione si andranno ad approvare schemi di convenzioni o di accordi che le P.a. Interessate dovranno stipulare con Enti del Terzo Settore. Il provvedimento di riforma prevede anche uno sviluppo dell´utilizzo degli strumenti informatici, per far sapere a chi opera nel Terzo Settore chi e su cosa sta lavorando. Per questo, sarà potenziata la piazza virtuale del Volontariato: il sistema delle imprese potrà conoscere il mondo del non profit e così anche i cittadini che avranno l´opportunità di acquisire informazioni sulle organizzazioni iscritte nei registri regionali (con profili simili a quelli del social network Facebook). Contemporaneamente le stesse organizzazioni potranno conoscersi, scambiare esperienze e ideare, elaborare e realizzare progetti in rete.  
   
   
SANITA´: PARTE IL NUOVO SISTEMA GESTIONALE 17 AZIENDE SICILIA  
 
Palermo, 28 febbraio 2011 - Da oggi parte il nuovo sistema di governo e gestione delle 17 aziende sanitarie siciliane. Si tratta di una vera e propria rivoluzione nel governo del sistema sanitario che permette un importante salto di qualita´ nella gestione dei flussi informativi e dunque del controllo strategico e manageriale delle aziende. Con la consulenza direzionale ed operativa di Kpmg e Pricewaterhouse Coopers, le aziende sanitarie daranno vita ad un nuovo modello di monitoraggio dei processi organizzativi, coerente con i modelli ministeriali, in modo da garantire organicamente la raccolta e l´elaborazione dei dati necessari per il "governo delle azioni", sia a livello locale che regionale. Ad appena un anno dalla firma dell´Accordo di programma con il Ministero dell´Economia e con quello della Salute, su cui grava quasi per intero il costo del sistema, parte dunque un progetto rivoluzionario che, coerentemente con il Patto per la Salute, consentira´ anche la certificazione dei bilanci, la trasparenza amministrativa e la rilevazione della quantita´, della qualita´ e della economicita´ delle prestazioni erogate. Gli aspetti tecnici legati al nuovo sistema di controllo di gestione sono stati illustrati ieri sera ai manager delle aziende dall´assessore regionale per la Salute Massimo Russo e dal direttore generale del dipartimento pianificazione strategica Maurizio Guizzardi. "Siamo i primi in Italia - ha detto Russo - a fruire dei benefici di questo finanziamento ministeriale che ci permette di essere all´avanguardia tra le Regioni e avere il pieno controllo del sistema sanitario".  
   
   
SANITA´: SICILIA ASSEGNA A MANAGER OBIETTIVI PER IL 2011  
 
 Palermo, 28 febbraio 2011 - L´assessore regionale per la Salute, Massimo Russo, ha assegnato ai manager delle aziende sanitarie siciliane i nuovi obiettivi da raggiungere per l´anno 2011 che saranno pubblicati sul sito internet dell´assessorato. "Punteremo sulla qualita´ dell´assistenza sanitaria, in coerenza con quanto previsto dal Piano sanitario e dal Piano operativo", ha nuovamente ribadito l´assessore Russo. Difatti, tra i principali obiettivi, spiccano quelli connessi allo sviluppo della medicina territoriale (con la realizzazione dei Pta, lo sviluppo dell´assistenza domiciliare e delle residenze sanitarie assistite) e alla qualita´ delle cure soprattutto in ambito cardiologico, ortopedico e ostetrico. L´assessore Russo ha poi nuovamente richiamato i direttori generali e sanitari a stare di piu´ tra i pazienti, vivendo l´atmosfera dei vari reparti e valutando personalmente le eventuali criticita´ e ad avere anche un rapporto maggiormente propositivo con i medici e i rappresentanti sindacali. "Il confronto costruttivo - ha detto Russo - puo´ solo arricchire e aiutare a migliorare i livelli organizzativi. Proprio per questo abbiamo in programma una serie di incontri con le rappresentanze sindacali aziendali (lunedi´ pomeriggio si partira´ dall´ospedale Cervello di Palermo) per affrontare e superare tutti i problemi organizzativi ancora esistenti e concentrando la nostra attenzione sugli aspetti sanitari". Nella riunione si e´ parlato anche della imminente valutazione dei manager annunciando che le prime indicazioni, relative all´equilibrio di bilancio, sono sostanzialmente buone. "Ci dovrebbero essere solo due o tre situazioni critiche - ha detto Russo ai manager - poi tocchera´ all´Agenas valutare il raggiungimento degli obiettivi assegnati a ciascuno di voi".  
   
   
MILANO: PAT, TRIACA NOMINATO COMMISSARIO STRAORDINARIO  
 
Milano, 28 febbraio 2011 - E´ Emilio Triaca il Commissario straordinario dell´Asp ´Istituti Milanesi Martinitt e Stelline e Pio Albergo Trivulzio´. La scelta, su proposta del presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, di concerto con l´assessore alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale Giulio Boscagli, è stata ratificata il 25 febbraio dalla Giunta regionale. L´incarico è di tre mesi, dal 1 marzo fino al 31 maggio 2011. Emilio Triaca, ingegnere, dirigente d´industria e successivamente, a partire dal 1998, direttore generale dell´Asl di Sondrio, di Milano 2 e infine di Lodi. La nomina del commissario straordinario fa seguito alla presa d´atto della decadenza del Consiglio di Amministrazione, determinata dalle dimissioni della maggioranza dei suoi componenti. La Giunta regionale, nella delibera, indica i compiti cui Triaca dovrà provvedere: - assicurare la regolare amministrazione dell´ente; - porre in essere le procedure per la ricostituzione e l´insediamento del suo organo di amministrazione; - effettuare le verifiche sulle trascorse gestioni; - porre in essere eventuali misure urgenti a tutela del patrimonio, anche con riferimento alla procedura di assegnazione degli alloggi.  
   
   
EMOFILIA: IMPORTANTE RUOLO VOLONTARIATO  
 
Milano, 28 febbraio 2011 - Dare assistenza alle famiglie dei malati di emofilia, uniformare i livelli di cura in tutto il Paese e migliorare la conoscenza sulla patologia. Sono questi i principali obiettivi dell´attività della Fondazione Paracelso, che ha lanciato oggi da Palazzo Lombardia la campagna ´Di fronte all´emofilia non possiamo restare fermi´. La Fondazione Paracelso Onlus dal 2004 promuove annualmente in Italia e all´estero una campagna di sensibilizzazione sulla malattia e di raccolta fondi per il sostegno di progetti di ricerca e di assistenza clinica e sociale. Testimonial della Fondazione è il calciatore del Milan, Mathieu Flamini, presente oggi alla conferenza stampa di presentazione dell´iniziativa insieme all´assessore alla Sanità della Regione Lombardia Luciano Bresciani, al presidente di Fondazione Paracelso Andrea Buzzi, al direttore delle Politiche della Salute del Comune di Milano Paolo Favini e ad Alessandro Gringeri del centro Emofilia ´A. Bianchi Bonomi´ di Milano. ´Il ruolo che svolge il volontariato - ha detto Bresciani - è molto importante anche a supporto della ricerca. In Lombardia sono parte integrante del sistema oltre 30.000 volontari che operano in diverso modo. Si tratta davvero di un´asse portante e di uno strumento fondamentale di supporto´. ´Fa parte dell´attività di volontariato - ha proseguito l´assessore - anche la donazione di sangue, fondamentale per curare l´emofilia, che noi continuiamo a incoraggiare. In ogni caso, quello che si sta facendo per mantenere viva l´attenzione su questo problema è molto importante´. Tra gli altri interventi a favore dei malati di emofilia, Regione Lombardia è stata la prima, nel 1974, a fare una legge per garantire l´assistenza domiciliare a questi pazienti. L´emofilia è una malattia cronica, classificata come rara, a trasmissione ereditaria e caratterizzata dalla carenza nel sangue di una proteina indispensabile al processo di coagulazione. Colpisce in Italia circa 7.000 persone. Il 17 aprile sarà la Giornata mondiale dell´emofilia mentre l´8 aprile si svolgerà un convegno sul tema, organizzato dalla stessa Fondazione Paracelso.  
   
   
SALUTE FVG: APPROVATO BANDO PER 20 MEDICI  
 
Trieste, 28 febbraio 2011 - La Regione ammetterà con borsa di studio 20 medici al Corso triennale 2011-2014 di Formazione specifica in Medicina generale. A tal fine la Giunta regionale ha approvato il bando di pubblico concorso, proposto dall´assessore alla Salute Vladimir Kosic. Le spese per le borse di studio e per tutti gli oneri finanziari relativi alla realizzazione del concorso e l´organizzazione del Corso triennale fanno carico al Ceformed (Centro regionale di Formazione per l´Area delle Cure primarie) con sede a Monfalcone, struttura sovraziendale dell´Ass n. 2 ´´Isontina´´, che vi provvederà con il finanziamento assegnato annualmente dall´Amministrazione regionale a valere sul Fondo Sanitario Regionale di parte corrente con riferimento alla quota destinata alle cosiddette ´´spese sovraziendali´´. La delibera sarà ora pubblicata in forma integrale sul Bollettino Ufficiale della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, mentre il bando, in estratto, sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. Il termine perentorio di 30 giorni per la spedizione delle domande di concorso decorre dal giorno successivo alla data di pubblicazione dell´estratto del bando sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana - Iv Serie Speciale ´´Concorsi ed Esami´´. Per l´ammissione al concorso i candidati devono possedere i seguenti requisiti: cittadinanza italiana ovvero di uno degli Stati membri dell´Unione europea; laurea in medicina e chirurgia; abilitazione all´esercizio professionale; iscrizione all´Albo professionale dei medici di un ordine provinciale dei medici chirurghi e degli odontoiatri della Repubblica Italiana.  
   
   
28 FEBBRAIO: GIORNATA MONDIALE PER LE MALATTIE RARE MALATTIE E MALATI ABBANDONATI E´ PRIVA DI ATTENZIONI E DI RISORSE. EPPURE LA RICERCA PER LE MALATTIE RARE AVREBBE RICADUTE POSITIVE ANCHE PER LA POPOLAZIONE "NORMALE"  
 
 Bosisio Parini (Lc), 28 febbraio 2011 - Per definizione le malattie rare sono condizioni morbose poco frequenti e, spesso, poco studiate e senza adeguati supporti terapeutici. Vengono definite anche "malattie orfane" perché scarsamente appetibili per la ricerca sperimentale e clinica. In Italia, il Piano Sanitario Nazionale definisce rare le malattie che si presentano con un´incidenza variabile tra 1:20.000 e 1:200.000, individuandone in questo modo circa 5.000 che, nel complesso, rappresentano il 10% del totale delle malattie: una percentuale complessiva inferiore solo alle patologie cardiovascolari e neoplastiche. L´opportunità di raggruppare forme cliniche tra loro anche molto differenti risiede nel fatto che queste si presentano con una bassa prevalenza nella popolazione generale, sono accomunate da problemi clinico-assistenziali simili e richiedono un´assistenza specialistica e continuativa di dimensioni tali da non poter essere effettuata senza un importante intervento pubblico. I "malati orfani" si trovano spesso in una situazione di doppio danno: il primo derivante dall´essere affetti da una patologia quasi sempre molto severa, il secondo dal fatto che la loro malattia non viene riconosciuta, diagnosticata e curata per quanto si potrebbe. Per queste patologie il termine orfane ha quindi sostituito quello di rare, evidenziando non tanto l´aspetto numerico quanto il fatto che si tratta di malattie prive di attenzioni e di risorse. In realtà la ricerca sulle malattie rare sarebbe doverosa oltre che per motivi etici (tutti le persone hanno il diritto alla salute) anche per le importanti ricadute che potrebbe avere per la popolazione generale: infatti, la maggior parte delle scoperte che riguardano i "normali" sono state possibili grazie alla ricerca nel campo delle malattie rare. Negli anni scorsi è stato presentato il progetto genoma per cui un´importante company americana riuscì a sequenziare l´intero genoma umano. Fu sicuramente un grande passo nel campo della genetica, ma siamo ancora lontani dal conoscere gli effetti della maggior parte dei geni individuati, le proteine che codificano e il loro ruolo nel funzionamento normale. Ma chi può dare un aiuto per far progredire la ricerca in questo campo? "Proprio i soggetti portatori di specifici difetti genetici - afferma Renato Borgatti, primario nell´U.o. Nr1 dell´Irccs Medea La Nostra Famiglia -. Infatti forniscono più informazioni sul funzionamento di un determinato gene poche centinaia di soggetti malati che milioni di soggetti sani. E non si tratta solo di conoscere il significato del funzionamento di un singolo gene o singola proteina. Spesso, studiando le malattie rare, siamo riusciti a comprendere importanti fenomeni che regolano il funzionamento del nostro organismo, delle vere e proprie leggi biologiche, come per esempio il fenomeno dell´imprinting genomico o l´espansione delle triplette". Appare chiaro quindi che le spese per la ricerca nel campo delle malattie rare sarebbero veri investimenti in quanto destinate a restituire frutti, anche in termini economici, nel prossimo futuro, con ricadute positive per il benessere dell´intera popolazione. Irccs Medea - La Nostra Famiglia, all´avanguardia nella ricerca delle malattie rare neuropsichiche e neuromuscolari L´irccs Eugenio Medea, istituto ormai da decenni all´avanguardia per la ricerca sia clinica che di laboratorio, nel 2006 ha ottenuto il riconoscimento di Centro Regionale per le Malattie Rare. Nel presidio di Bosisio Parini sono attivi ambulatori appositamente dedicati alla visita di pazienti con malattie rare, quali Sindromi con Ritardo Mentale, Malattie Neuromuscolari, Epilessia, Sindromi con deformità del rachide e da alterato sviluppo osseo, Distrofie Retiniche ed altre patologie oculari. All´attività clinica si affianca quella della ricerca di laboratorio dove è possibile svolgere le più avanzate indagini sia nel campo della citogenetica che della genetica molecolare. Sono state ben 41 le pubblicazioni scientifiche del Medea apparse su riviste internazionali nel 2010 dedicate alle malattie rare. I notevoli risultati raggiunti testimoniano l´elevato livello di integrazione presente in istituto tra la dimensione clinica, di diagnosi e cura, e quella più speculativa di ricerca che si avvale delle più avanzate tecnologie di neuroimaging e di laboratorio. Tra queste spiccano le ricerche sulle malattie moto-neuronali con insorgenza prevalentemente, ma non esclusivamente, giovanile ed in particolare su paraparesi spastiche e su neuropatie. Sono stati recentemente pubblicati lavori con l´identificazione del difetto genetico che caratterizza forme rare di parapresi spastiche quali Spg5 e di neuropatie assonali di tipo 2 Cmtk. Parallelamente, vengono condotti studi di caratterizzazione biochimica e funzionale di altri due geni, Aptx e Setx, coinvolti in forme sindromiche di atassie e neuropatie recessive, Aoa1 e Aoa2, al fine di comprenderne i meccanismi fisiopatogenetici di base, primo passo per indirizzare eventuali future terapie. Per quanto riguarda gli studi sui riarrangiamenti cromosomici, interessanti risultati sono stati raggiunti grazie all´applicazione di microarray genomic (array-Cgh), una moderna tecnologia che si è rivelata di notevole impatto sulla genetica clinica, in quanto permette di evidenziare la perdita o acquisizione di segmenti di Dna non identificabili all´analisi citogenetica convenzionale. Proprio grazie al suo impiego è stata individuata una piccola regione cromosomica (19p13.12) contenente 6 geni che potrebbero essere responsabili del ritardo mentale, per la loro funzione e perché codificano per proteine presenti nel cervello (Eurjhumgenet;18:1302-9). Con lo stesso approccio si è contribuito a delineare una nuova regione cromosomica in 14q11.2q13.1 che, se raddoppiata, determina un quadro clinico caratterizzato da ritardo dello sviluppo, ritardo cognitivo e del linguaggio ed epilessia. Tra i tre geni contenuti in questa regione, grazie al nostro studio, Foxg1 è ora considerato candidato per le disabilità cognitive dato il suo ruolo fondamentale nello sviluppo del cervello (Eurjhumgenet.19:102-7). Lo studio di una famiglia con un singolare difetto di un gene che controlla la pompa per il trasporto intracellulare del calcio ha permesso di comprendere meglio fenomeni di eccitabilità neuronale e lo sviluppo di malattie apparentemente diverse come l´epilessia, l´emicrania emiplegica, l´atassia periodica e l´atassia spinocerebellare progressiva (J Neurol Neurosurg Psychiatry 81;840-843). In campo clinico, lo studio condotto su una popolazione affetta dalla Sindrome di Williams (Neuropsychologia 48;3298-3304) ha consentito di documentare il peculiare profilo di funzionamento cognitivo-linguistico di queste persone, lasciando ipotizzare il ruolo giocato da strutture sottocorticali (gangli della base e cervelletto) nello sviluppo del linguaggio e nel suo selettivo deterioramento. Nel campo delle malattie neuromuscolari sono stati svolti importanti studi di correlazione genotipo-fenotipo sia nella Distrofia Muscolare di Duchenne sia nell´ambito di forme ancora più rare di malattie muscolari come quelle legate a deficit di Selenoproteina (Jneurolsci15;300:107-13). Studi clinici multidisciplinari che combinano le valutazioni cliniche standard a nuove tecniche di Bioingegneria volte all´identificazione di marcatori precoci di disturbo della funzionalità respiratoria (Eurrespirj.35(5):1118-25; Respirphysiolneurobiol.31;172:184-91) consentono oggi di monitorare meglio l´evoluzione delle complicanze respiratorie di queste drammatiche malattie. Sempre nel campo delle malattie neuromuscolari, l´attività di ricerca si è spinta anche verso la sperimentazione di nuovi farmaci (combinazione di antinfiammatori non steroidei e donatori di nitrossido). Tale combinazione si è dimostrata capace, nel modello animale, di rallentare il decorso degenerativo muscolare e di migliorare la forza e la resistenza allo sforzo in assenza di effetti collaterali di rilievo e senza mostrare segni di tossicità.  
   
   
CRO DI AVIANO, SITUAZIONE E PROSPETTIVE  
 
 Aviano, 28 febbraio 2011 - Il Cro non è una realtà del Pordenonese, ma di tutto il Friuli Venezia Giulia. Sembra una banalità, invece è un caposaldo fondamemtale. A porre in evidenza la questione è stato il presidente del Consiglio di indirizzo e verifica del Centro di riferimento oncologico di Aviano, Michelangelo Agrusti, nel corso della riunione che il presidente della Iii Commissione consiliare, Giorgio Venier Romano (Udc), ha organizzato presso il Cro stesso. Il Cro - ha quindi spiegato il direttore generale, Piero Cappelletti - è un Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) per il tema oncologia e si distingue per essere una organizzazione sanitaria nella quale l´approccio alle malattie neoplastiche è caratterizzato da una completa integrazione tra ricerca, prevenzione e cura. Il malato è posto al centro di un intervento multidisciplinare e tutto il percorso diagnostico è improntato alla personalizzazione delle cure ed è caratterizzato da una forte attenzione alle esigenze del paziente e dei suoi familiari. Così produzione e risorse del 2010: 9.388 ricoveri (37% pazienti dal Veneto e 18% dal resto d´Italia o stranieri, 28% dal Pordenonese e 17% dal resto della regione); 839.980 attività ambulatoriali; 650 dipendenti più 70 non strutturati che sostengono il settore della ricerca; un bilancio preventivo 2011 pari a quasi 87 milioni di cui 64,50 di finanziamenti regionali, 23,45 di attrazione extraregionale, 3,66 di entrate proprie e 8,49 di finanziamenti alla ricerca. La voce personale incide per 39 milioni, i beni e i servizi per quasi 6,83 totali e i farmaci per 18,82. Il contenimento dei costi avviene su più fronti e non esclude i farmaci, il personale, le consulenze, le tariffe dei ricoveri e delle prestazioni ambulatoriali, i consumi energetici con la realizzazione di un impianto di rigenerazione e uno solare termico. Ma si sente il bisogno di un aumento del 7% dell´organico per le attività di ricerca. Guardando agli investimenti per il 2011 e dando per acquisiti quelli del 2010 ancora in corso come le opere di ristrutturazione e messa in sicurezza, si evidenzia la spesa di 500.000 euro per la nuova Pet in 3D. Quanto alla programmazione, invece, emergono interventi quali il contenimento dei tempi di attesa, lo screening oncologico, le cure palliative, il sistema informativo, il progetto "Medicina personalizzata" e l´internazionalizzazione sempre maggiore dell´Istituto. I posti letto formalmente sono 150 - ha aggiunto il direttore sanitario, Mauro Delendi. In realtà, causa i lavori in corso e per permettere l´utilizzo singolo della camera, il numero reale è di circa 100. Si tende a incentrare i ricoveri nei primi 5 giorni della settimana per far stare il paziente con la famiglia il sabato e la domenica, quando anche il numero del personale è minore. Le risorse a disposizione sono fondamentali - ha proseguito il direttore scientifico, Paolo De Paoli - e quelle indirizzate alla ricerca ogni anno sono pari a circa 10 milioni. Nel 2010, sono state 51.000 le persone che hanno indirizzato il 5 per mille delle tasse al Cro di Aviano. Gli obiettivi della ricerca per il biennio 2011-12 sono: progetti di ricerca innovativi per rafforzare il ruolo di leader dell´Istituto in alcune patologie tumorali (ovaio, colon retto, linfomi, mammella); migliorare la sperimentazione clinica (più pazienti trattati con farmaci innovativi); personalizzare le terapie attraverso l´analisi dei geni, ma anche mettendo al centro il paziente. È poi in corso - ha reso noto il presidente Agrusti - un progetto con Telecom affinchè i più giovani possano seguire dal Centro le lezioni scolastiche come avviene per le videoconferenze. Al consigliere Pustetto (Sa-sel) sono poi state date spiegazioni sulle attenzioni che il Centro intende sviluppare per i tumori alla mammella e femminili in generale; alla consigliera Menosso (Pd) sul fatto che la cosa fondante non è se la struttura resta complessa o dipartimentale, ma che mantenga il suo ruolo di riferimento all´interno della rete oncologia; al consigliere Colussi (Cittadini) sulle relazioni tra Cro e Azienda ospedaliera di Pordenone per l´oncologia medica (per il loro alto numero - è stato spiegato - non è pensabile che tumori come quello alla mammella o al colon retto si curino solo qui; devono esistere più strutture in regione), mentre per intervenire con studi epidemiologici il Friuli Venezia Giulia è troppo piccolo per poter dare risposte adeguate.  
   
   
LA REGIONE CALABRIA CAPOFILA DELLA RIFORMA SULLE CURE PALLIATIVE  
 
 Catanzaro, 28 febbraio 2011 - Lo scorso dicembre la Regione ha deliberato l’uso immediato dei fondi previsti per costruire la Rete di terapia del dolore e Cure Palliative indicando l’Azienda Ospedaliera di Cosenza capofila del progetto di riorganizzazione. Ne ha parlato lo speciale “Salute & Benessere” del “Giornale” evidenziando l’efficienza della Calabria che è prima in questo determinato comparto della medicina. Nell’articolo si fa riferimento al dottor Francesco Amato, responsabile dell’Unità operativa di terapia del dolore e cure palliative-Hospice e presidente nazionale di Federdolore, nominato, appunto, coordinatore del tavolo tecnico interaziendale che gestisce il progetto. “Abbiamo anzitutto creato – spiega Amato – il sito web www.Dolorenograzie.com, gestito nella Unità operativa di terapia del dolore, che si è rivelato il miglior canale per dialogare con i medici di medicina generale impegnati sul territorio coinvolgendo i pazienti e il mondo del volontariato. Inoltre abbiamo costruito una forte collaborazione con Isal Cosenza, l’associazione nazionale di cittadini attiva nella lotta al dolore. Questo ci ha consentito di aderire e collaborare al progetto 100 Città contro il dolore, iniziativa che vuole informare i pazienti sulla possibilità di cura e fornire informazione sulle strutture assistenziali del territorio”. I tecnici della Regione hanno, tra l’altro, predisposto l’Osservatorio Regionale sul buon uso del farmaci, grazie al quale sarà possibile avere informazioni sulle prescrizioni e verificare il corretto uso dei farmaci oppioidi, risorsa terapeutica spesso sottoutilizzata. “Il nostro obiettivo - conclude il commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza Paolo Maria Gangemi - è l’incentivazione della qualità assistenziale, che vogliamo promuovere attraverso l’avvio di processi di valutazione qualitativa sull’attività svolta”  
   
   
LA REGIONE E LE FEDERAZIONI DEI FARMACISTI DI CATANZARO E COSENZA HANNO TROVATO UN ACCORDO SUL PAGAMENTO DEGLI ARRETRATI  
 
Catanzaro, 28 febbraio 2011 - Le federazioni dei farmacisti di Catanzaro e Cosenza hanno deciso, al termine di un incontro tenutosi al dipartimento salute dalla Regione Calabria, di impegnarsi a revocare entro il 28 febbraio le agitazioni provinciali previste per il prossimo primo marzo. Alla riunione hanno partecipato per la Regione, su mandato del Presidente Giuseppe Scopelliti, il Dirigente Generale del Dipartimento Presidenza Franco Zoccali, il Dirigente Generale del Dipartimento tutela della Salute Antonino Orlando ed i Presidenti di Federfarma di Catanzaro e Cosenza, Vincenzo Defilippo e Alfonso Milasi. Nel corso dell’incontro si è preso atto della volontà comunicata dal Governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti di proceder al recupero di quattro mensilità residue nel più breve tempo possibile. Federfarma, inoltre, si è detta disponibile all’adesione di accordi bancari che permettano alla Regione di far fronte puntualmente ai pagamenti alle farmacie. I rappresentanti regionali Franco Zoccali ed Antonino Orlando si sono impegnati, inoltre, a coordinare un tavolo di concertazione per la sottoscrizione di un accordo transattivo relativo agli interessi maturati e che matureranno sino alla risoluzione dei ritardi nei pagamenti. Al termine della riunione è stato deciso che entro il prossimo 10 marzo saranno corrisposte alle farmacie le mensilità di agosto e settembre 2010 e la regolarizzazione dei pagamenti dei crediti maturati dovrà avvenire entro il prossimo mese di dicembre.  
   
   
NUOVI OSPEDALI. INPUGLIA PROSEGUE INCONTRI.  
 
Bari, 28 febbraio 2011 - Sono proseguiti il 25 febbraio i lavori della task force regionale per la realizzazione di nuovi ospedali attraverso l’utilizzo di strumenti di partenariato pubblico-privato. In particolare, nel corso degli incontri odierni, i vertici delle Asl di Taranto e di Barletta-andria Trani hanno illustrato gli studi di prefattibilità presentati per la realizzazione dei nuovi ospedali di Martina Franca – Massafra, di Manduria e di Andria – Canosa di Puglia. “Anche le Asl di Taranto e della Bat hanno assunto l’impegno di presentare a breve il nuovo studio di fattibilità, che dovrà essere funzionale sia all’ipotesi di avvio della finanza di progetto che, eventualmente, a quella della locazione finanziaria. In particolare, il 20 maggio saremo in grado di valutare il nuovo lavoro della Asl di Taranto, mentre il 27 maggio ci riuniremo per analizzare lo studio per la realizzazione dell’ospedale di Andria – Canosa di Puglia”. Lo ha comunicato l’assessore Fabiano Amati, che ha presieduto i due incontri, convocati presso l’assessorato alle Opere pubbliche secondo il crono programma stabilito degli stessi componenti della task force, che allo scopo di assegnare precise scadenze alle singole Asl rispetto agli impegni assunti, hanno deciso di incontrare i vertici di queste ultime, cominciando da quelle che hanno già presentato uno studio di prefattibilità. Hanno partecipato tra gli altri il dirigente del Servizio Lavori pubblici Francesco Bitetto, il direttore dell’ Area Politiche per la programmazione della salute, delle persone e delle pari opportunità Mario Aulenta, , la coordinatrice della cabina di regia Anna Maria Candela, il direttore generale della Asl di Taranto Domenico Colasanto, il Direttore generale della Asl Bat Rocco Canosa e rappresentanti dell’Autorità di bacino della Puglia e dell’Agenzia regionale sanitaria pugliese. “Abbiamo la necessità – ha spiegato Amati - di trasformare gli studi di prefattibilità che ci sono stati presentati dalle Asl di Brindisi e Lecce, che abbiamo incontrato la scorsa settimana, e di Taranto e Bat, in studi di fattibilità funzionali sia alla predisposizione di un bando per la finanza di progetto, sia alla redazione di un progetto preliminare attuabile con lo strumento della locazione finanziaria. Stiamo lavorando con la massima celerità sulla base di quanto stabilito dal Piano per la programmazione dell’edilizia ospedaliera del 2008, che prevede la realizzazione di 10 nuovi ospedali, che dovrebbero sostituire una serie di strutture più piccole. In fase di trasformazione, le singole Asl dovranno tener conto di una serie di necessità, come la massima contrazione dell´eventuale quota di finanziamento pubblico, che potrebbe essere realizzata attraverso la massima valorizzazione del patrimonio edilizio oggetto di dismissione, l´asservimento di servizi non strettamente funzionali e riferibili ad altre strutture ospedaliere della stessa Asl, la destinazione dei canoni di locazione che si dovessero eventualmente risparmiare, una più approfondita ricognizione del patrimonio immobiliare della Asl non conferito alla società veicolo per la recente iniziativa di cartolarizzazione ed ogni eventuale iniziativa che dovesse emergere con riferimento a specifiche caratteristiche dell´opera. La localizzazione delle nuove strutture invece, dovrà fondarsi su dati tecnici inoppugnabili, sul facile raggiungimento dell’ospedale da parte del bacino di riferimento, sulla presenza di strutture di urbanizzazione primarie, cioè di strade a facile scorrimento, sull’assenza di problematiche di natura geomorfologica e sulla consultazione preventiva della Conferenza dei Sindaci”.  
   
   
DROGA, RAPPORTO ASL, A MILANO CROLLA IL CONSUMO DOPO CALO 20% REATI SPACCIO ORA MILANESI RIFIUTANO LA ‘ROBA’. CAPITO MESSAGGIO ORDINANZA CHE PUNISCE ACQUISTO E CONSUMO SOSTANZE STUPEFACENTI IN LUOGO PUBBLICO (OLTRE 1500 MULTE).  
 
Milano, 28 febbraio 2011 - “Il rapporto triennale dell’Asl che certifica un crollo del consumo delle droghe a Milano, addirittura il dimezzamento per la cocaina, premia la politica del Comune e le sinergie attivate con Polizia Locale e Forze dell’ordine. Un successo che pertanto va condiviso con Questura e Prefettura. E che suona come uno smacco per gli incalliti e anacronistici antiproibizionisti. Perché evidentemente si fa sentire l’effetto delle oltre 1500 multe comminate in base all’ordinanza adottata dal sindaco nel novembre 2008 che punisce consumo e acquisto di droga in luogo pubblico. Provvedimento che voleva lanciare un messaggio educativo, rivolto soprattutto ai giovani. E i dati dicono che ha colto nel segno. Una politica che va in direzione opposta a quella dissennata dello ‘spinello’ libero sostenuta dal centrosinistra. Tanto che il ministro Ferrero, con Prodi capo del governo, era sul punto, con un disegno di legge a sua firma, di depenalizzare il consumo personale di sostanze stupefacenti. Una via sbagliata che sarebbe stata l’anticamera, per molti ragazzi, dell’ingresso in un tunnel senza uscita”. Lo dichiara il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato in merito al rapporto triennale dell’Asl che ha certificato un netto calo dei consumi di droga a Milano. “Questo nuovo successo in tema di sicurezza – sottolinea De Corato – si aggiunge a quello già certificato sul piano penale. Dicono, infatti, i dati della Questura che a Milano c’è stata una riduzione in due anni del 20% dei reati per droga. E nel contrasto allo spaccio al dettaglio c’è il contributo anche della Polizia Locale che nel solo 2010 ha arrestato 130 pusher”.  
   
   
STOP ALLA PRODUZIONE DI OPPIO IN AFGHANISTAN, SE NE PARLA A FIRENZE  
 
Firenze, 28 febbraio 2011 - – Un ‘alleanza tra Unione Europea e Russia per azzerare la produzione di oppio in Afghanistan. Se ne parla lunedì 28 febbraio 2011, dalle 10 in poi, nel corso di un seminario dal titolo “Un futuro possibile senza droga per i giovani”, nel salone delle feste di Palazzo Bastogi in via Cavour 18 a Firenze, sede degli uffici del Consiglio regionale. L’unione europea e la Russia sono nel mondo, rispettivamente, il primo e terzo mercato per l’eroina. All’incontro fiorentino interverranno Pino Arlacchi, eurodeputato e vicepresidente della delegazione del Parlamento europeo per le relazioni con l’Afghanistan, gia’ direttore dell’agenzia dell’Onu per il controllo delle droghe, Viktor Petrovich Ivanov, direttore del servizio federale russo per il controllo dei narcotici, David Monti, giudice presso il tribunale di Firenze e Beniamino Deidda, procuratore generale presso la Corte d’appello di Firenze. A coordinare i lavori sarà il professore Silvio Calzolari della Facoltà teologica dell’Italia Centrale. L’assessore alla promozione dei diritti umani della Regione Toscana, Riccardo Nencini, introdurrà l’incontro.  
   
   
SANITA´ IN ABRUZZO: CHIODI, LABORATORI ANALISI RIUNITI IN 9 CONSORZI PRIVATI IN RETE PER MIGLIORARE LA QUALITA´ DEL SERVIZIO  
 
 L´aquila, 28 febbraio 2011 - Sessanta laboratori di analisi privati abruzzesi si costituiscono in nove Consorzi per migliorare la qualità degli esami attraverso un modello organizzativo in rete. Hanno accettato e condiviso, infatti, un importante progetto innovativo insieme all´Ufficio Commissariale. Si tratta di uno degli esempi più avanzati di imprenditorialità sanitaria privata che prevede l´aggregazione dei laboratori in un Consorzio, costituito da un unico laboratorio analisi centralizzato e da una rete di punti prelievo. Dunque, un servizio più efficiente , rapido e puntuale. A livello ministeriale si attendeva da quattro anni che l´Abruzzo implementasse la riconversione dei laboratori privati nei Consorzi per cui è stato molto apprezzato nell´ambito della riforma del sistema sanitario in atto. Pertanto, a breve verranno stabiliti i tetti triennali e verranno firmati i relativi contratti tra Regione e Consorzi. "E´ una grande soddisfazione per noi presentare questo risultato - ha commentato il Commissario ad acta per la sanità, Gianni Chiodi - in un´ottica di miglioramento dei servizi, è la dimostrazione di come pubblico e privato possano operare insieme all´interno di regole precise che hanno al centro la qualità delle prestazioni, requisiti più elevati e costi sostenibili a tutela degli interessi di tutti: cittadini, pubblica amministrazione, erogatori privati e occupazione".  
   
   
MORTE IN CULLA, IN TOSCANA NEGLI ULTIMI DUE ANNI NON HA SUPERATO LO 0,3 PER MILLE  
 
Firenze, 28 febbraio 2011 – “Se in Toscana la mortalità per Sids si è ridotta, non superando negli ultimi due anni lo 0,3 per mille, cioè i livelli minimi internazionali – dice l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia -, questo lo si deve all’impegno congiunto di tutte le componenti che ruotano intorno al percorso nascita: oltre all’assessorato al diritto alla salute, il Centro regionale Sids del Meyer, l’associazione Semi per la Sids, i pediatri di famiglia e quelli che lavorano nei punti nascita, le ostetriche, gli infermieri. All’associazione delle famiglie, di cui si celebrano oggi i vent’anni di attività, va il mio ringraziamento per il suo ruolo nel sostenere i genitori, promuovere la ricerca scientifica, sostenere le campagne per la riduzione del rischio”. L’assessore Daniela Scaramuccia parteciperà domani, alle ore 12, al convegno “1991-2011. 20 anni di attività dell’associazione Semi per Sids onlus”, che si terrà per l’intera giornata (dalle 9.30 alle 18) nel Salone Brunelleschi dell’Istituto degl’Innocenti, per ricordare, appunto, i vent’anni dell’associazione La Sids (Sudden Infant Death Syndrome, sindrome della morte in culla) è tra le principali cause di morte nel primo anno di vita nei Paesi industrializzati. La maggior parte delle morti per Sids si verifica durante i primi 6 mesi di vita, con un’incidenza massima tra il secondo e il quarto mese. Condizioni associate a un maggiore rischio di Sids sono il sesso maschile, la nascita pretermine e/o il basso peso alla nascita, la posizione prona o di fianco durante il sonno, l’eccessiva copertura della testa, l’esposizione a elevate temperature ambientali e al fumo di sigaretta. Nei Paesi dove vengono attuate le campagne di riduzione del rischio, l’incidenza della Sids si è ridotta di oltre il 50%, aggirandosi attualmente intorno allo 0,5 per mille. Il Centro regionale per lo studio e la prevenzione della Sids della Toscana è stato il primo in Italia, e svolge tuttora un ruolo di guida a livello nazionale. Nel 2011, la Regione porterà avanti gli interventi già avviati negli anni scorsi per conoscere sempre meglio il fenomeno e ridurre ancora la mortalità per Sids: un percorso formativo rivolto agli operatori impegnati nel percorso nascita, ai pediatri, al personale del 118 e del pronto soccorso; le azioni informative che coinvolgono il 100% dei nuovi nati in Toscana (colloquio, distribuzione dei dépliants, corsi di preparazione alla nascita, questionario); la stesura di linee guida per monitorare e valutare la campagna di riduzione del rischio Sids.  
   
   
PER AGORA´ GIUNTA ABRUZZO SCRIVE AI COMUNI  
 
Pescara, 28 febbraio 2011 - La difficile situazione dei 120 lavoratori della cooperativa Agorà di Penne (che gestisce i servizi sociali e assistenziali per conto dell´Istituzione per i Servizi Sociali, quale ente strumentale della Comunità Montana Vestina), senza stipendio ormai da mesi, viene seguita con particolare attenzione dalla Giunta Regionale che ha già mosso i suoi passi per cercare una soluzione positiva alla delicata vertenza di lavoro. Con una lettera spedita ai sindaci dei Comuni dell´Area Vestina che usufruiscono del servizio della cooperativa Agorà, l´assessore al Bilancio Carlo Masci ha esortato i primi cittadini e gli amministratori locali a versare le quote relativamente al Piano Sociale di Zona. "La Regione Abruzzo da parte sua - ha dichiarato l´assessore Masci - ha fatto tutto quanto di sua competenza, trasferendo le risorse finanziarie a suo carico alla Comunità Montana Vestina. Mi risulta che, tra l´altro, il Difensore civico regionale abbia nominato nelle scorse settimane un Commissario ad Acta per provvedere ad erogare ai lavoratori della cooperativa Agorà i fondi disponibili. Per questo - ha concluso Masci - considerando che in mancanza delle rispettive spettanze, i lavoratori sospenderanno tutti i servizi dal prossimo primo marzo, esorto i Comuni che non hanno ancora ottemperato al versamento della quota a loro carico per gli anni 2009, 2010 e 2011, a provvedere al più presto, per evitare un blocco dei servizi, facendo ricadere le conseguenze sulle fasce più deboli e bisognose della cittadinanza".  
   
   
KOS (GRUPPO CIR): RICAVI A 325,4 MILIONI, EBITDA A 42,1 MILIONI, UTILE NETTO A 4 MILIONI  
 
 Milano, 28 febbraio 2010 – Il Consiglio di Amministrazione di Kos Spa (gruppo Cir), riunitosi sotto la presidenza di Claudio Stabon, ha approvato il progetto di bilancio per l’esercizio 2010. Andamento della gestione - Il gruppo Kos è uno dei principali operatori privati italiani nell’assistenza socio-sanitaria. Fondata nel 2002, Kos opera oggi in tre settori di attività: residenze sanitarie assistenziali (Rsa), centri di riabilitazione e gestioni ospedaliere (gestione di un ospedale e di servizi ad alta tecnologia all’interno di strutture pubbliche e private). Nel corso dell’esercizio 2010 il gruppo Kos ha ottenuto un miglioramento dei principali indicatori economici rispetto al 2009, grazie allo sviluppo di tutte le società operative e all’allargamento del perimetro di attività. Lo scorso mese di dicembre è stato perfezionato l´ingresso di Axa Private Equity nel capitale della società con una quota di minoranza, attualmente pari al 41,1%. L’operazione ha permesso a Kos di raggiungere gli obiettivi di raccolta di nuove risorse finanziare a supporto dei propri progetti di sviluppo. Il significativo investimento effettuato da uno dei principali fondi di private equity mondiali, unitamente al rinnovato impegno dell´azionista di maggioranza Cir, testimonia l´apprezzamento per il lavoro svolto finora dalla società e la fiducia per le sue prospettive di sviluppo future. Risultati consolidati - Nel 2010, il gruppo Kos ha conseguito ricavi consolidati per 325,4 milioni di euro, in crescita del 19% rispetto all’esercizio 2009 (273,4 milioni di euro), grazie allo sviluppo di tutte le aree di attività e alle nuove acquisizioni effettuate nel corso dell’esercizio. Il margine operativo lordo (Ebitda) è stato di 42,1 milioni di euro, in crescita del 27,5% rispetto al 2009 (33 milioni di euro). Nel corso dell’esercizio la società ha sostenuto costi per circa 3,1 milioni di euro dovuti alla procedura di Ipo e alle spese connesse alle acquisizioni effettuate nel periodo. Il gruppo Kos ha chiuso il 2010 con un risultato netto di competenza positivo per 4 milioni di euro rispetto a un sostanziale pareggio nel 2009 (-0,4 milioni di euro). L’indebitamento finanziario netto consolidato del gruppo Kos al 31 dicembre 2010 ammontava a 189,3 milioni di euro (211,9 milioni di euro al 30 settembre 2010), a fronte di immobili di proprietà con un valore contabile di circa 167 milioni di euro. L’incremento rispetto al dato di fine 2009 (163,5 milioni di euro) è dovuto principalmente alle acquisizioni effettuate nel corso dell’esercizio, che hanno gravato per oltre 62 milioni di euro, al netto degli aumenti di capitale effettuati nel mese di dicembre per complessivi 34,5 milioni di euro. I dipendenti del gruppo Kos al 31 dicembre 2010 erano 4.006 (3.421 al 31 dicembre 2009).  
   
   
SANITÀ, POLVERINI: PRESTO SBLOCCO 30 POSTI MALATI ALZHEIMER DON GNOCCHI  
 
Roma, 28 febbraio 2011 - "Questa è una struttura d´eccellenza dal punto di vista dell´assistenza a persone con grave disabilità e che spesso rimangono anche sole, per cui c´è stato l´impegno della Regione Lazio". Così il presidente della Regione, Renata Polverini, che ha visitato l´Rsa "Santa Francesca Romana", operativa con 60 posti letto per disabili ad alta intensità assistenziale, in occasione dell´avvio ufficiale delle attività di assistenza. Una cerimonia iniziata con la celebrazione della messa, organizzata in occasione del 55° anniversario della morte del Beato don Carlo Gnocchi, che dà il nome alla Fondazione che gestisce tutto il centro Santa Maria della Provvidenza a via Casal del Marmo, di cui fa parte anche la nuova Rsa "Santa Francesca Romana" già inaugurata lo scorso settembre da Polverini. "C´è un´altra palazzina con 30 posti già attrezzati per malati di Alzheimer” ha aggiunto il governatore, una situazione ha spiegato “che in queste settimane stiamo cercando di sbloccare perché sappiamo che c´è una forte richiesta di assistenza per questa terribile malattia".  
   
   
PROTEZIONE SOCIALE FVG: REGOLAMENTO RIPARTO FONDI CITTADINANZA SOCIALE  
 
 Trieste, 28 febbraio 2011 - La Giunta regionale ha approvato in via preliminare - su proposta dell´assessore alla Salute e Protezione sociale Vladimir Kosic - il Regolamento per la ripartizione tra i Comuni singoli e associati delle risorse previste dalla Lr 6/2006 (Sistema integrato di interventi e servizi per la promozione e la tutela dei diritti di cittadinanza sociale). Il provvedimento sarà ora sottoposto al parere della Conferenza permanente per la programmazione sanitaria, sociale e sociosanitaria regionale (come previsto dalla Lr 8/2001) e del Consiglio delle autonomie locali (come previsto dalla Lr 1/2006). Il regolamento disciplina le modalità di ripartizione delle risorse del Fondo sociale regionale di parte corrente, determinate annualmente con legge di bilancio, e di quelle destinate dallo Stato alla realizzazione di interventi e servizi sociali, che concorrono a sostenere finanziariamente la gestione dei servizi socioassistenziali, socioeducativi e sociosanitari di competenza dei Comuni singoli e associati. Ne sono destinatari gli enti gestori del Servizio sociale dei Comuni.  
   
   
ROMA: DAL 28 FEBBRAIO CAMPAGNA PREVENZIONE OVER 50, VISITE GRATUITE NEI MERCATI RIONALI  
 
Roma, 28 febbraio 2011 - Al via oggi la nuova campagna della Regione Lazio per la promozione della salute dei cittadini ´over 50 e oltre..´: fino al 2 aprile tornano a Roma e in tutte le Province, davanti ai mercati rionali, i camper del progetto ´Mi state a cuore´, con a bordo i medici specializzati dell´Azienda ospedaliera San Camillo-forlanini e dell´Istituto San Gallicano che effettueranno visite, esami e prestazioni gratuite. L´iniziativa questa volta è rivolta agli ´over 50´, uomini e donne, con particolare attenzione alle periferie. "Dopo il successo del ´Progetto Donna´ che ha coinvolto migliaia di donne di tutto il Lazio nel periodo natalizio - spiega la presidente della Regione Lazio,renata Polverini -, la Regione rinnova il proprio impegno per la prevenzione per ´portare´ la salute tra i cittadini". Numerose le prestazioni che saranno garantite tra cui visite cardiologiche, urologiche, ginecologiche, controllo della glicemia, consulenza oculistica, counseling psicologico. I camper stazioneranno secondo il seguente calendario: Roma Mercato Italia - Via Catania (Iii Municipio) •· Dal 28 febbraio al 2 marzo. Mercato Val Melania - Via Giovanni Conti (Iv Municipio) •· Dal 3 al 5 marzo. Mercato Centocelle - Piazza Iris (Vii Municipio) •· Dal 7 al 9 marzo. Mercato Cinecittà Est - Via Stefano Oberto (X Municipio) •· Dal 10 al 12 marzo. Mercato Laurentino 38 - Via Sapori (Xii Municipio) •· Dal 14 al 16 marzo. Mercato Ostia Lido Nord - Via dell´Appagliatore (Xiii Municipio) •· Dal 17 al 19 marzo. Mercato Magliana - Via Fauglia (Xv Municipio) •· Dal 21 al 23 marzo. Mercato Ags Irnerio - Via Aurelia 483 (Xviii Municipio) •· Dal 24 al 26 marzo. Mercato di Primavalle - Via Pasquale Ii (Xix Municipio) •· Dal 28 al 30 marzo. Mercato Tor di Quinto - Piazza Monteleone da Spoleto (Xx Municipio) •· Dal 31 marzo al 2 aprile. Tivoli - Mercato Rionale Via Lungo Aniene Impastato •· Mercoledì 2 marzo •· Mercoledì 9 marzo •· Mercoledì 16 marzo •· Mercoledì 23 marzo •· Mercoledì 30 marzo. Valmontone - Mercato Rionale Quartiere S. Anna Via Hiroshima •· Venerdì 4 marzo •· Venerdì 11 marzo •· Venerdì 18 marzo •· Venerdì 25 marzo •· Venerdì 1 aprile. Frosinone - Mercato Rionale Via Michelangelo Loc. Casaleno •· Giovedì 3 marzo •· Giovedì 10 marzo •· Giovedì 17 marzo •· Giovedì 24 marzo •· Giovedì 31 marzo. Rieti - Mercato Rionale Sojourner via Oreste Fazio •· Lunedì 28 febbraio •· Lunedì 7 marzo •· Lunedì 14 marzo •· Lunedì 21 marzo •· Lunedì 28 marzo. Viterbo - Mercato Rionale P.zza Martiri d´Ungheria •· Sabato 5 marzo •· Sabato 12 marzo •· Sabato 19 marzo •· Sabato 26 marzo •· Sabato 2 aprile. Latina - Mercato Rionale Via Rossetti •· Martedì 1 marzo •· Martedì 8 marzo.  
   
   
MORTE DI YARA GAMBIRASIO FORMIGONI: MI STRINGO A FAMIGLIA  
 
Milano, 28 febbraio 2011 "Mi stringo forte alla famiglia e a tutta la comunità bergamasca". Così il presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, esprime nel suo profilo di Facebook il suo cordoglio per la morte di Yara Gambirasio. "Finisce tragicamente la vita di una ragazza inerme - scrive Formigoni -. Assieme a tutti i cittadini di Lombardia chiedo che sia fatta giustizia e prego per Yara".  
   
   
CULTURA. APRE A PALAZZO REALE DI MILANO LA MOSTRA DI ALBERTO SAVINIO IN PROGRAMMA DAL 25 FEBBRAIO AL 12 GIUGNO  
 
 Milano, 28 febbraio 2011 - Dopo trent’anni di assenza Alberto Savinio torna a Milano con una mostra antologica a Palazzo Reale che celebra l’opera di un artista raffinato e poliedrico. “Alberto Savinio. La commedia dell’arte”, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune e prodotta da Palazzo Reale con 24 Ore Cultura (Gruppo 24 Ore), è in programma dal 25 febbraio al 12 giugno 2011. L’esposizione, curata da Vincenzo Trione, è divisa in cinque sezioni ed è accompagnata, in apertura e chiusura, dalla voce di Toni Servillo che legge una selezione di testi saviniani dedicati all’arte e al teatro. La mostra è la prima iconografica di un artista del Xx secolo dopo l’apertura del Museo del Novecento ed ha il sostegno dell’Archivio Savinio di Roma. Presenta oltre 100 opere, di cui 10 inedite. Fratello di Giorgio de Chirico, Savinio (1891-1952) ha attraversato tutta la prima metà del Xx secolo, caratterizzandola in maniera originale e anticipando il postmoderno nelle arti, dalla letteratura alla pittura. “Siamo d´accordo con Savinio quando ci chiede di rinunciare all´omogeneità delle idee esortandoci invece a ricercare la convivenza creativa – afferma l´assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory - dove la cultura non diventa fanatismo ma, al contrario, il suo smascheramento. Non penso a Savinio come un intellettuale e un artista, di cui abbiamo comunque bisogno, ma come un legislatore quanto mai necessario”. La mostra vuol individuare il codice-Savinio: pur restando sempre dentro la cornice del quadro, Savinio apre la pittura a continue contaminazioni con linguaggi come il mito, la letteratura, l’architettura, la musica, le arti applicate, il teatro. Un autore rinascimentale e pre-postmoderno. “Savinio – spiega Vincenzo Trione - è un affascinante e inestricabile caso. Egli appartiene fino in fondo alla tempesta culturale del Xx secolo: il suo immaginario è influenzato dalle investigazioni surrealiste intorno alla dimensione dell’inconscio e alla rivelazione dell’onirico. Appartiene, però, anche al futuro. È un pittore che compie esercizi legati alla tradizione della figuratività italiana: guarda alla dimensione del mito, apportando su questo materiale trasgressioni iconografiche. Ed è pure proiettato verso costellazioni profetiche: è regista di fantasticherie fatte di mostri assurdi, dalle sembianze umane e animali insieme, le cui caratteristiche fanno pensare ai mutanti che riempiono i romanzi di fantascienza”. L’allestimento, a cura dello Studio Ar.ch.it Luca Cipelletti e Associati, recupera il tema della finestra e del “guardare attraverso”: le prospettive e i coni ottici distorti e ruotati, ricorrenti nel repertorio di Savinio, prendono corpo in questo vero e proprio spettacolo, coinvolgendo e rendendo protagonista lo spettatore della mostra. Il comitato scientifico è composto da Gabriella Belli, Jean Clair, Gillo Dorfles, Paola Italia, Alessandro Tinterri, Didier Ottinger e Vincenzo Trione. La mostra è accompagnata da un ampio catalogo che contiene saggi di Trione, Dorfles, Roberto Calasso, Paola Italia, Alessandro Tinterri e Nicoletta Cardano. Ogni sezione è introdotta da testi di scrittori: Paola Capriolo, Emanuele Trevi, Tiziano Scarpa, Edoardo Albinati, Giuseppe Montesano. Le Sezioni Della Mostra Miti dipinti - La mostra si apre con la sezione dedicata al rapporto con il mito: rovine, templi antichi, statue e leggende sono la grammatica con cui Savinio rappresenta lo “spirito moderno”. Tracce che rinviano a una Grecia “portatile e nei modelli più alti tascabile”. Schegge che consentono di “intelligere la vita nel modo più acuto e assieme più ‘frivolo’”. Sono “dèi leggeri” quelli che si rivelano nell’universo saviniano, impegnato in operazioni ordinarie come Hermes il portalettere. Si tratta di presenze tangibili, in bilico fra burla e tragedia. Numi straniati o deformati, magari ingolfati in abiti borghesi, sovente affacciati verso terre lontane. Tra le opere esposte in questo capitolo: “Battaglia dei centauri” (1930), “In visita” e “Penelope” (1930). Queste ultime tele fanno parte del ciclo “Canto d’amore”, dove personaggi animaleschi imperturbabili indossano abiti borghesi in scenografie sontuose. Letterature dipinte - Nella seconda sezione, la pittura si apre a nuovi codici. L’artista elabora una personalissima cartografia divagando nei territori della letteratura. Ritrae poeti, filosofi e muse, per sottolineare il legame indissolubile tra opera scritta e dipinta. Tra i quadri esposti: “Il sogno del poeta” (1927), “I filosofi” (1927). Rilevante l’omaggio ad Apollinaire (1927), il nume tutelare dei fratelli de Chirico negli anni parigini, dove si riprendono i tratti di un volto femminile romano del Fayyu’m. Architetture dipinte - Savinio si accosta all’architettura, saldando monumentalità e giocosità: assembla blocchi cromaticamente molto vivaci, che precipitano obliqui verso il primo piano. Sono scatole poste di traverso, aperture spaziali stranianti nel proporre inattesi dialoghi tra spazi interni e spazi esterni. Mondi sospesi, tra continui affioramenti e citazioni tratte dal mondo classico, con frequenti richiami dechirichiani. In questa sezione “La partenza degli Argonauti” (1925-1926); “Fiori stranieri” (1928); “Oggetti abbandonati nella foresta” (1928) dove l’artista-fanciullo trasforma gli oggetti in giocattoli, strumenti dell’immaginazione costruttiva e creativa; e “Nascita di Venere” (1950) in cui l’architettura diventa scenario di un confronto drammatico tra territori celesti e territori terreni. Oggetti dipinti - La quarta sezione, dedicata alle sperimentazioni nell’ambito delle arti applicate, presenta l’onnivora curiosità di Savinio, il quale si mette alla prova in molte discipline. Esplora la musica, come compositore ed esecutore; si impegna nel teatro, come autore di complesse messinscene. Scrittore prolifico, critico d’arte e letterario, disegna anche schizzi per tessuti, arazzi e tappeti; produce mosaici e mattonelle in maiolica. Tra i lavori esposti, bozzetti per stoffe, abiti, mosaici e le fotografie dell’intervento realizzato da Savinio per Villa Malaparte a Capri (una mattonella raffigurante una lira classica). Scenografie dipinte - Il rapporto con il teatro è un tema costante nella ricerca saviniana. Come emerge dai continui riferimenti “spettacolari” che caratterizzano i suoi quadri. E come emerge dalle costruzioni “spettacolari”, frutto soprattutto della collaborazione con il Teatro alla Scala di Milano. Per la Scala Savinio realizza, tra il 1948 e il 1951, quattro spettacoli in qualità di scenografo, costumista e, in alcuni casi, regista: Oedipus rex (1948); I racconti di Hoffmann (1949); l’Uccello di fuoco (1950) e Vita dell’uomo (1951). Oltre ad Alcesti di Samuele, che nel 1950 è rappresentato al Piccolo Teatro con la regia di Giorgio Streher. Importante anche la collaborazione con il Teatro del Maggio Fiorentino. In questo capitolo sono raccolti i bozzetti delle opere eseguite per la Scala.  
   
   
LA VALLE D´AOSTA PRESENTA I CAMPIONATI ITALIANI ASSOLUTI DI SCI ALPINO  
 
Aosta, 28 febbraio 2011 - L’assessorato del turismo, sport, commercio e trasporti comunica che giovedì 3 marzo, alle ore 17.00, nel Salone delle manifestazioni di Palazzo regionale, si terrà alla conferenza stampa di presentazione dei Campionati italiani Assoluti e i Campionati italiani Giovani e Aspiranti di sci alpino. Saranno presenti l’Assessore Aurelio Marguerettaz, il Presidente del Comitato Fisi-asiva della Valle d’Aosta Riccardo Borbey, e i Consiglieri federali della Fisi Dante Berthod e Marco Mosso. Per due settimane, a fine marzo e all’inizio di aprile, la Valle d’Aosta diventa il centro dello sci alpino nazionale. Sulle nevi della regione, dal 21 al 27 marzo, andranno in scena i Campionati italiani Assoluti e, dal 4 al 9 aprile, si terrà la rassegna tricolore riservata alle categorie Giovani e Aspiranti. Agli Assoluti – a La Thuile, Courmayeur e Pila - sono attese grandi prestazioni dagli azzurri, reduci dalla stagione di Coppa del Mondo ma, soprattutto, si potrà vedere sulle piste di casa l’argento iridato di Garmisch, Federica Brignone, mentre La Thuile sarà teatro delle prestazioni degli altri due medagliati, Christof Innerhofer e Manfred Moelgg.  
   
   
TENNIS TAVOLO. IL 1° E IL 2 MARZO AL LIDO L’ITALIA SFIDA BELGIO E ROMANIA  
 
Milano, 28 febbraio 2011 - Torna a Milano il grande tennis tavolo internazionale con la sfida all’ultimo colpo di racchetta tra la nazionale italiana, maschile e femminile, e le rappresentative di Belgio (maschile) e Romania (femminile). Le partite, in programma martedì 1° marzo e mercoledì 2, alle 18.30, presso la tensostruttura del Centro Sportivo Lido, in piazzale Lotto 15, sono valide per il Joola European Nations League. Il 24 febbraio, presso la sede di Milanosport in viale Tunisia 35, il presidente della Federazione italiana tennis tavolo, Franco Sciannimanico, assieme al presidente di Milanosport, Mirko Paletti e all’assessore allo Sport e Tempo libero, Alan Rizzi, ha presentato l’evento sportivo. Sono intervenuti anche il presidente del Comitato Regionale Fitet Lombardia, Nicola D’ambrosio e il suo vice Marcello Cicchitti. “È un onore per la nostra città ospitare gli Azzurri e le Azzurre del tennis tavolo che la prossima settimana saranno impegnate al Lido in due incontri del Campionato Europeo per squadre nazionali contro il Belgio e la Romania”, ha detto l’assessore Alan Rizzi. “Il tennis tavolo – ha aggiunto – è praticato e seguito in Italia da migliaia di appassionati che hanno contribuito negli ultimi anni alla sua crescita e alla sua affermazione tra le diverse discipline sportive riconosciute dal Coni. Proprio dalle giovani generazioni stanno arrivando risultati eccellenti, sia in campo maschile che in quello femminile, a testimonianza del grande lavoro svolto dalla Federazione nazionale e dagli organismi locali. A tutti gli atleti impegnati nelle partite, l’augurio di una grande competizione". “Milanosport – ha detto il presidente Mirko Paletti – è lieta di ospitare questa grande manifestazione internazionale. Dopo la positiva esperienza di partnership durante i campus estivi, Milanosport ha avviato una proficua collaborazione con la Federazione Italiana Tennis Tavolo, che abbiamo concretizzato con l’attivazione di nuovi corsi dedicati interamente a questo sport”. Risale al 2008 l’ultimo evento milanese dedicato al tennis tavolo con l’incontro al Palalido, davanti a 3.000 spettatori, tra la nazionale italiana, maschile e femminile, e la nazionale cinese vincitrice, quello stesso anno, della medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Pechino. L’incontro di quest’anno tra Italia, Belgio e Romania è organizzato dalla Federazione europea di tennis tavolo (Ettu) e dura per il quadriennio di preparazione olimpica tra Pechino e Londra. La nazionale italiana arriva a Milano dopo le partite disputate a Bari e a Terni. La nazionale maschile ha trovato nel proprio girone Polonia, Spagna e Belgio (a Milano), mentre quella femminile ha incontrato Ungheria, Croazia e Romania (a Milano). Il girone applica la formula della vittoria di 3 partite su 5 e prevede incontri di singolo con un incontro di doppio finale soltanto nel caso in cui il match si porti sul risultato di 2-2. Il responsabile tecnico della nazionale maschile, Lorenzo Nannoni, ha convocato Mihai Bobocica, Marco Rech Daldosso e Leonardo Mutti, tutti giocatori dello Sterilgarda Casyel Goffredo; il tecnico azzurro della nazionale femminile, Csilla Batorfi, ha scelto le giovani Lisa Ridolfi (Tt Sandonatese) Alessia Turrini (Tt Norbello), e Rossella Scardigno (Tt Respa Molfetta). Per gli atleti azzurri, in particolare per la squadra maschile, queste partite rappresentano un test importante anche in vista dei prossimi campionati del mondo, in programma a Rotterdam nel mese di maggio.  
   
   
SPORT: COPPA EUROPA SCI ANTIPASTO DEI MONDIALI JUNIORES LE GARE IN PROGRAMMA A RIVISONDOLI IL 2 E 3 MARZO  
 
 Pescara, 28 febbraio 2011 - Mercoledì 2 (con una discesa libera che inizierà alle 10) e giovedì 3 marzo (un supergigante sempre con inizio alle 10), il comprensorio sciistico di Roccaraso ospiterà due gare valide per la Coppa Europa di sci alpino maschile. Circa cento gli atleti in gara, provenienti da una quindicina di Paesi. Gareggeranno persino giovani atleti statunitensi per confrontarsi con avversari di spessore. A presentare l´evento, che arriva esattamente un anno prima dei mondiale juniores di sci alpino, in calendario nel febbraio 2012 a Roccaraso, sono stati l´assessore allo Sport, Carlo Masci, il presidente del Comitato organizzatore e sindaco di Roccaraso, Armando Cipriani, ed il direttore generale dello stesso Comitato, Giulio Rossi. Teatro di gara delle due giorni sarà la rinnovata pista "Direttissima" di Monte Pratello a Rivisondoli. La nota "ski area" abruzzese non è nuova a eventi di spessore come questo. Nel 2005 ospitò, infatti, le finali della Coppa Europa ottenendo il plauso della Federazione internazionale che poi l´anno successivo gli consegnò altri appuntamenti del campionato continentale con due slalom giganti femminili. Grazie a queste esperienze assolutamente positive, è arrivato l´ok da parte della Presidente Fis, Gianfranco Kasper. Allo Sci Club Roccaraso che aveva inoltrato la richiesta di organizzare i Campionati del Mondo Junior 2012. Dinnanzi a questo evento, le due gare di Coppa Europa del 2 e 3 marzo assumono un´importanza tecnicamente elevata, poiché fungeranno da "Test Event", ovvero da autentica prova generale. "Sarà l´occasione per consacrare definitivamente Roccaraso ed il suo straordinario comprensorio - ha detto Masci - come stazione sciistica di rilievo internazionale sia per le caratteristiche tecniche delle piste che per le capacità ricettive e organizzative. Inoltre, avremo un ulteriore opportunità per promuovere a trecentosessanta gradi il turismo nelle nostra montagne. La Regione c´è e sarà sempre vicina allo sport ed agli appuntamenti agonistici di respiro internazionale". Professionisti del settore dotati di grande esperienza internazionale affiancheranno i tecnici locali. Perché tra gli obiettivi principali che si prefigge il Comitato Organizzatore c´è quello di aumentare e perfezionare le capacità tecnico-organizzative dell´intero settore turistico invernale abruzzese e di riflesso coinvolgere il comparto economico e istituzionale, abitanti e turisti abituali compresi, per accrescere le potenzialità di un territorio che per entusiasmo ha pochi rivali. E in questo senso non si parla unicamente di Roccaraso, ma anche di Rivisondoli, degli altri comuni che formano l´Altipiano delle Cinque Miglia e quelli dell´Alto Sangro. Un progetto importante che ha già messo in moto un´imponente macchina organizzativa da alcuni mesi.Tra i protagonisti, impegnati sul campo, ci sono le forze armate e di polizia del territorio e dell´intero Abruzzo, vale a dire gli Alpini di stanza all´Aquila, la Guardia Forestale, i Carabinieri, la Guardia di Finanza e la Polizia di Stato. A disposizione di tutte le squadre ci sarà, inoltre, un servizio davvero utile messo a disposizione dalla società di rilevazione Meteo "Meteomont" (Servizio Nazionale di previsione neve e valanghe) del Corpo Forestale dello Stato e del Comando truppe alpine e servizio meteorologico Am, che in tempo reale darà di continuo informazioni sull´evoluzione del tempo, con temperature e umidità dell´aria e della neve, in partenza e arrivo della pista Direttissima. Apripista d´eccezione sarà la ventenne Chiara Carratù, napoletana di nascita ma cresciuta sciistcamente a Roccarso, che recentemente è entrata a far parte degli atleti di interesse nazionale.  
   
   
TARVISIO 2011: GRADO E LIGNANO AL CANCELLETTO DI PARTENZA  
 
Trieste, 28 febbraio 2011 - Tra qualche giorno la Coppa del Mondo di sci alpino femminile approderà per il terzo biennio consecutivo in Friuli Venezia Giulia, a Tarvisio, dov´è in programma un week end (4-6 marzo) ad "alta velocità" all´insegna di tre spettacolari gare quali supercombinata (discesa+slalom), discesa e superG. "Un evento - spiega il presidente del Comitato organizzatore, l´assessore regionale alle Attività produttive, Federica Seganti - che, grazie alle dirette televisive, ai reportage degli inviati ed alle migliaia di foto che verranno spedite e pubblicate ovunque, proietterà l´immagine del Friuli Venezia Giulia in tutto il mondo, valorizzandone l´attrattività turistica anche attraverso una serie di iniziative di promozione e comunicazione mirata che abbiamo avviato per sostenere il territorio". A questo proposito, infatti, il comitato organizzatore di Tarvisio ha concluso un importante accordo con Infront, la società titolare dei diritti televisivi e degli spazi promo-pubblicitari sulle principali piste del Grande Sci, che garantirà di esaltare l´abbinamento Mare-monti da sempre essenza dell´offerta turistica del Friuli Venezia Giulia. In occasione della supercombinata di venerdì 4 (ore 10.15 discesa, alle 14.30 lo slalom) e della discesa di sabato 5 marzo (ore 10.45), le telecamere inquadreranno ripetutamente il logo Friuli Venezia Giulia Live abbinato alle località di Grado e Lignano e posizionato sul box di partenza (interno ed esterno) e lungo i primi dieci metri di entrambi i lati della Di Prampero. Inoltre, lo stesso logo sarà oltremodo visibile anche sul retro del podio dove, nel parterre d´arrivo, stazioneranno i leader provvisori a gara in corso. "E´ un´operazione oltremodo vantaggiosa e redditizia per la nostra regione - commenta Seganti - perché rispecchia e soddisfa la nostra strategia di lanciare l´estate dalla neve e l´inverno dal mare". "Abbiamo sostenuto in maniera decisa questa iniziativa - afferma il presidente di Promotur e responsabile operativo di Tarvisio 2011, Stefano Mazzolini - perché la Coppa del Mondo è un patrimonio dell´intero Friuli Venezia Giulia. Per la prima volta - aggiunge - mare e monti sono stati messi assieme in questo modo in un´ottica di promozione e commercializzazione globale". "E un messaggio molto forte - precisa ancora Mazzolini - rivolto ai turisti di tutta Europa ed in particolare a quelli dell´area settentrionale, a partire dai potenziali clienti provenienti da Austria e Germania che, tradizionalmente, sono mercati di riferimento da rinnovare convintamente. Ecco perché - conclude - sono sicuro che daremo ulteriore slancio alle prenotazioni estive di Lignano e Grado, confermando la visione ad ampio raggio di Promotur che tratta l´inverno senza trascurare l´estate".  
   
   
ICE SLEDGE HOCKEY  
 
Milano, 28 febbraio 2011 - ´La conquista del titolo di Campioni d´Europa da parte degli azzurri dell´Ice Sledge Hockey, arrivati in finale dopo aver spodestato in semifinale la temibile Norvegia, segna un momento storico per la nostra nazionale, nata nel 2006 e oggi per la prima volta sul tetto d´Europa´. Lo ha detto l´assessore allo Sport e Giovani di Regione Lombardia Monica Rizzi, commentando il risultato del 2-0 ottenuto dai nostri atleti nella finale contro la Repubblica Ceca, che è valso all´hockey azzurro su slittino, specialità riservata a persone con disabilità permanente nella parte inferiore del corpo, una medaglia d´oro e il titolo continentale. ´Una squadra - ha ribadito Monica Rizzi - che grazie alla grinta e determinazione dei suoi atleti, di cui ben quattro della lombarda Armata Brancaleone, è riuscita in questa incredibile impresa. Voglio fare, a nome di Regione Lombardia, i miei più sentiti complimenti a questi ragazzi e a tutto lo staff tecnico che li ha seguiti in questa competizione. Auspico che questo straordinario risultato possa essere da esempio e stimolo per tutti i ragazzi diversamente abili e per le loro famiglie´.