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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 03 Maggio 2011 |
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INNOVAZIONE. FIRMATI DUE PROTOCOLLI WI-FI PER MILANO EXPO 2015 E COMUNE DI MILANO |
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Milano, 3 maggio 2011- Siglati ieri , in Sala dell´Orologio a Palazzo Marino, con il Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, due protocolli d’intesa: uno per la realizzazione di un programma di innovazione per la pubblica amministrazione, con particolare riferimento al Wi-fi, che fa parte dell’azione di digitalizzazione delle Amministrazioni, avviata dal Governo con il Piano e-Gov 2012; e l’altro per Expo Milano 2015, sottoscritto anche dal Presidente dell’Agenzia per la Diffusione delle Tecnologie per l’Innovazione, Davide Giacalone, e dall’Amministratore Delegato Expo 2015 S.p.a., Giuseppe Sala, per creare e sviluppare sinergie destinate a promuovere le eccellenze innovative italiane durante i quattro anni che precedono la realizzazione di Expo 2015. In particolare con il primo protocollo verranno avviati un progetto per l’informatizzazione della Scuola e un altro per i Servizi digitali per i cittadini e per i city users: turisti, studenti, lavoratori e per tutti coloro che si trovano a utilizzare i servizi della città di Milano. Grazie al Protocollo le Scuole di Milano entrano a far parte dell’Operazionescuole in Wifi avviata nelle scorse settimane dal Ministero per l’Innovazione e dal Ministero per l’Istruzione. |
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REGIONE LOMBARDIA/TELECOM ITALIA: DIGITAL DIVIDE AZZERATO IN 2 ANNI BANDA LARGA, FORMIGONI E BERNABE’ PRESENTANO PROGETTO DA 100 MILIONI |
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Milano, 3 maggio 2011 - In due anni la Lombardia, grazie alla diffusione della banda larga su tutto il territorio, avrà completamente azzerato il digital divide. Questo importante passo avanti sarà reso possibile da Telecom Italia che si è aggiudicata il Bando per la diffusione di questo tipo di servizi in aree in fallimento di mercato. I contenuti del Piano sono stati illustrati in una conferenza stampa dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, affiancato dall´assessore all´Ambiente, Energia e Reti, Marcello Raimondi, dal presidente di Telecom Italia, Franco Bernabè e dall’amministratore delegato della società, Marco Patuano. A Breve 1 Milione Di Nuovi Lombardi Connessi Alla Banda Larga - Il progetto è ambizioso sia dal punto di vista tecnologico sia territoriale e prevede la copertura con il servizio di internet veloce, entro 24 mesi, di 707 nuovi comuni, interessando un milione di abitanti. Nel 2013, dunque, il 100 % della popolazione lombarda sarà raggiunto dalla banda larga. Per arrivare a questo risultato saranno adeguate 917 sedi di commutazione sul territorio per un impegno complessivo di circa 8.500 km di cavo, di cui 3.000 in fibra ottica. Il costo totale del progetto è di circa 95 milioni di euro di cui 41 a carico della Regione Lombardia e i rimanenti di competenza di Telecom Italia. Velocita´ Di Connessione – I Comuni interessati al progetto potranno sfruttare, su tutte le aree coperte, collegamenti con tecnologia Adsl 7 Mbit che potranno arrivare anche a 20 Mbit. In questo senso saranno necessari 900 interventi di adeguamento sulle centrali e reti del territorio. Le Ricadute Positive Sul Territorio - Il piano avrà ricadute positive non solo per i cittadini ma anche per le imprese. Fra tutti, sicuramente ne beneficeranno alcuni distretti come il tessile della Val Seriana, quello dell´abbigliamento del Gallaratese quello del tessile di Castel Goffredo, quello del mobile di Monza Brianza, quello del tessile Serico Comasco, quello della meccanica della Valle dell´Arno e quello dell´Hitech di Vimercate. Il Bando- Il contributo pubblico è stato assegnato a Telecom Italia che ha presentato il miglior progetto sotto il profilo tecnico/economico. Il progetto ha avuto il nulla osta della Commissione Europea per la normativa sugli aiuti di Stato. Grazie al contributo della Regione il pay back dell’investimento si riallinea agli standard aziendali. I lavori si articoleranno in due anni, cui ne seguiranno quattro di erogazione del servizio e monitoraggio dei risultati raggiunti. Il Fallimento Di Mercato - Il progetto Regione Lombardia/telecom Italia cambierà dunque le sorti di quelle aree penalizzate dall´impossibilità all´accesso a servizi a banda larga a causa della mancanza delle infrastrutture di rete necessarie. Questi territori in digital divide sono quelli dove gli operatori non investono perché non sussistono le condizioni di mercato per la remuneratività (fallimento di mercato). Per questo la sfida assume un´importanza ancora maggiore. |
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TORNA LA START CUP PUGLIA |
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Bari, 3 maggio 2011 - La quarta edizione della Start Cup Puglia, la competizione regionale che ogni anno premia i migliori piani di impresa innovativa, verrà presentata alla stampa mercoledì 4 maggio a Bari, alle ore 11.00, nella sala della Giunta Regionale (ingresso da via Dalmazia - 3° piano). La competizione è promossa e organizzata dall’Arti, l’Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione, su incarico dell’Assessorato regionale allo Sviluppo economico, nell’ambito del Progetto “Creare impresa e diffondere tecnologia a partire dalla ricerca - Programma Operativo per la fase 2 del Progetto Ilo2”. Partner dell’iniziativa sono anche quest’anno l’Università e il Politecnico di Bari, l’Università di Foggia, l’Università del Salento, la Lum Jean Monnet, il Cnr e l’Enea. Start Cup Puglia 2011 è un’iniziativa inserita nel Piano straordinario per il lavoro in Puglia. Le modalità per partecipare alla competizione e le novità dell’edizione 2011 verranno illustrate dalla presidente dell’Arti, Giuliana Trisorio Liuzzi, con Loredana Capone, vice presidente e assessore regionale allo Sviluppo economico e Nicola Fratoianni, assessore regionale alle Politiche Giovanili. All’incontro anche Ines Montella, responsabile commerciale del Uk Trade & Investment, l’Agenzia Governativa britannica per lo sviluppo economico e Stefano Bernardi, della società di venture capital dPixel. |
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CORSO DI FORMAZIONE SULLE DOLOMITI PATRIMONIO UNESCO |
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Trento, 3 maggio 2011 - Comincia mercoledì prossimo, 4 maggio, il corso di formazione indirizzato ad opinion leader rappresentativi di ampie fasce di portatori di interesse con responsabilità di gestione del territorio (dai presidenti di Comunità ai componenti dell´assemblea di Valle), organizzato da Step - Scuola di governo del territorio e del paesaggio. Il corso ha come obiettivo la sensibilizzazione sui valori delle Dolomiti patrimonio dell´umanità, sia sul piano tecnico scientifico, sia economico e socio-culturale. Interessati, in particolare, i territori delle Comunità di Valle delle Giudicarie, Paganella, Val di Non e Valle di Sole, il Primiero, Val di Fiemme e Val di Fassa. In giugno, a Trento, la giornata conclusiva. La Scuola di governo del territorio e del paesaggio è stata istituita con delibera dell´esecutivo provinciale per promuovere la formazione e lo sviluppo della cultura e delle competenze specialistiche per la realizzazione completa della Riforma e per il governo dell´Autonomia. Per tutto il mese di maggio e la prima quindicina di giugno è impegnata nel corso di formazione dedicato alle Dolomiti Unesco con workshop zonali strutturati su due giornate: il 4 e il 5 maggio nei territori delle Giudicarie, Paganella, Val di Non e Val di Sole; il 9 e il 10 maggio in Primiero; il 17 e il 18 maggio in Val di Fiemme e Ladino di Fassa. Docenti del corso sono l´architetto esperto di paesaggio Cesare Micheletti, Paola Matonti (insieme hanno seguito l´iter di candidatura delle Dolomiti), Loredana Ponticelli, Irma Visalli, Annibale Salsa, Geremia Gios. Nella giornata conclusiva, che si svolgerà a Trento il 15 giugno, ci saranno anche Giovanni Campeolon, segretario della Fondazione Unesco, Benedetta Castiglioni, Marcella Morandini e Beat Ruppen. Il corso, che utilizza un approccio e modalità multidisciplinare, intende fornire nuove conoscenze e calibrate chiavi di lettura per operare con efficienza e competenza nei vari ambiti di attività dei partecipanti. La sessione del corso in programma a Trento il 15 giugno prossimo riunirà tutti i partecipanti delle varie Comunità (e non solo) e proporrà una significativa occasione di confronto. Focalizzando i risultati di ciascun workshop zonale, sarà possibile evidenziare specificità e analogie fra i territori. Uno degli auspici è che la "geografia" provinciale che ne uscirà, possa contribuire a tessere nuove relazioni per nuove opportunità di lavoro in rete. |
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LA CINA DI CESARE ROMITI IL LEGAME CON IL PAESE DI MEZZO DI UN ITALIANO D’ECCEZIONE |
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Milano, 3 maggio 2011 - Per anni è stato l’ambasciatore della Cina tra le imprese italiane, forte di una esperienza pluridecennale condita di legami umani oltre che professionali. Cesare Romiti, presidente della Fondazione Italia Cina e presidente onorario di Rcs, storico amministratore delegato della Fiat, incontrerà gli studenti e il pubblico milanese mercoledì 4 maggio alle 16.30 in aula T4 al Polo di Mediazione Interculturale e Comunicazione dell’Università degli Studi di Milano (piazza Montanelli 1, 20099 Sesto San Giovanni, Milano, Mm1 Sesto Marelli). Al centro dell’appuntamento, intitolato La “mia” Cina, e organizzato dall’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano nel quadro degli insegnamenti di Cultura cinese dell’Università degli Studi di Milano, sarà il racconto della sua “scoperta” della Cina, del suo legame con Pechino, del suo confronto costante con il mondo delle imprese cinesi e delle sue aspettative per il futuro della Repubblica popolare. Con aneddoti e ricordi sulle sue esperienze, i suoi incontri e i suoi viaggi nel pianeta Cina. Coordina Alessandra Lavagnino, docente di lingua e cultura cinese all’Università degli Studi di Milano e direttore dell’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano. Ingresso libero. |
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INFO DAY 4 MAGGIO 2011 IL 4 MAGGIO: UNA GIORNATA PER ASSISTERE A LEZIONI, INCONTRARE DOCENTI, VISITARE LABORATORI, CONOSCERE IL CAMPUS DI PAVIA |
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Pavia, 3 maggio 2011 - Appuntamento il 4 maggio all’Università di Pavia per l’Infoday, la giornata di orientamento e informazione per i giovani che stanno concludendo le scuole superiori e sono alle prese con la scelta dell’Università e della facoltà. Organizzato dal C.or. - il Centro Orientamento dell’Ateneo pavese - in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Pavia, l’Infoday propone, come di consueto, un calendario denso di iniziative e appuntamenti, sia a Pavia sia a Cremona, nella sede distaccata della Facoltà di Musicologia (per iscrizioni: http://cor.Unipv.it/ ). L’infoday è una giornata per fare esperienza del mondo universitario, per capire “come funziona” l’Università, per vivere un giorno da studenti, seguendo le lezioni, visitando aule, laboratori, biblioteche. Dalla radiocronaca sportiva ai consigli per una comunicazione efficace, dal programma Erasmus alla scoperta del marketing, e poi energia e rispetto dell’ambiente, i segreti dell’informatica e della matematica, fino alle lezioni di pubblicità: ecco alcuni dei temi che saranno presentati da docenti e studenti. Per ogni facoltà le testimonianze dirette dei Tutors che parleranno della loro esperienza di studio e di vita all’Università di Pavia. Un’occasione per confrontarsi con docenti e tutor in uno scambio informale di idee e consigli, sotto i portici dei cortili della storica sede centrale dell’Università, presso il polo scientifico e tecnologico di via Ferrata (per Ingegneria e una parte delle Scienze) e presso il polo Cravino (area scientifica e sanitaria). Nella giornata dell’Infoday è prevista la possibilità, per gli studenti che si sono iscritti entro il 28 aprile 2011, di sostenere il test d’ingresso anticipato per la Facoltà di Ingegneria. Il test anticipato è aperto a tutti gli allievi che frequentano almeno il penultimo anno delle scuole superiori e può essere sostenuto anche a titolo di prova. |
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LAMMA, NON SOLO METEO. AL VIA UNA CAMPAGNA OCEANOGRAFICA NELL’ARCIPELAGO TOSCANO |
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Firenze, 3 maggio 2011 - Quanto sono profonde, quanto si muovono, quale natura biologica e chimica hanno e quanto sono inquinate le acque dell’ Arcipelago Toscano. Ci dirà tutto Melba/momar, la campagna oceanografica condotta dai ricercatori del Lamma che a bordo della nave francese l’Europe (che ospista ricercatori di diversi paesi europei) da stasera resteranno nel Mediterraneo per tre settimane con l’obiettivo di lavorare alla misurazione dei parametri marini di natura biogeochimica e idrodinamica. Per avere un identikit dettagliato del nostro arcipelago sarà fatta una taratura dei modelli scientifici delle correnti marine, saranno effettuati campionamenti sulle caratteristiche biologiche delle acque e carotaggi per monitorare l’inquinamento dei fondali. Il tutto in tre tappe, la prima nell’area Livorno-capraia-elba, mentre le altre due tramite un sommergibile autonomo tra la Corsica, le isole di Capraia e Pianosa, e la parte meridionale dell’Arcipelago. L’iniziativa, che si inserisce nell’ambito del progetto di cooperazione transfrontaliera Momar (sistema integrato per il Monitoraggio e il controllo dell’ambiente Marino) ed ha l’obiettivo principale di migliorare la conoscenza dell’ambiente marino nell’area dell’Arcipelago Toscano, è stata illustrata stamani durante “Non solo meteo”, la giornata di presentazione del Consorzio Lamma e della sue attività che si è svolta nella Sala Conferenze Area della Ricerca Cnr a Sesto Fiorentino e alla quale ha partecipato l’assessore regionale all’ambiente e energia Anna Rita Bramerini. “Una buona programmazione – ha dichiarato l’assessore Anna Rita Bramerini – nasce da una buona conoscenza che sappiamo quanto sia importante per una efficace e valida pianificazione. In quest’ottica il Lamma, da sempre a servizio della Regione Toscana è una risorsa fondamentale perché rappresenta una sorta di banca dati per tutti i temi legati all’ambiente e alla gestione del territorio sia su scala globale che su scala locale. Nato proprio con lo scopo di fare da raccordo tra le varie fonti di conoscenza a nostra disposizione, adesso il Lamma deve potenziare questa sua caratteristica. Il nostro impegno è quello di far sì che sempre più il consorzio faccia dialogare tra loro le conoscenze e metta a nostra disposizione uno spettro il più completo possibile di notizie preziose per la nostra attività. Aggiungo che in un momento come questo, il Lamma, in assoluta controtendenza, ha deciso di investire sulla ricerca e sulle risorse umane assumendo quattordici ricercatori che qui si sono formati e perfezionati e che adesso potranno continuare il loro lavoro in modo stabile”. “Il Lamma – ha poi detto Giampiero Maracchi, presidente del Comitato scientifico del Consorzio Lamma – , per la sua età e per la crescita che ha fatto in questi anni potremmo dire, in senso figurato, che entra all’università e anche per questo ha davanti una scommessa: far coesistere in modo sempre più fattivo e organico le sue due anime, quella istituzionale e quella della ricerca. Due sono gli obiettivi per il futuro: puntare su un migliore uso delle risorse naturali e mettere in piedi un’economia a basse emissioni di Co2 e con alto risparmio energetico. Il Lamma sta lavorando per questo, due aspetti che lo stesso Barroso nel suo discorso alla Commissione tenuto il 10 marzo del 2010 ha inserito nell’agenda della politica ambientale europea”. Perché Lamma, come teneva a precisare il titolo dell’iniziativa, non è solo meteo. E lo dicono chiaramente le molte attività di ricerca svolte in vari ambiti dai ricercatori del Consorzio che si occupano di climatologia, energia e riduzione delle emissioni climalteranti, di sistemi informativi per la gestione delle risorse e dei rischi ambientali e di monitoraggio ambientale marino integrato. Il Lamma e il clima: il Lamma svolge infatti analisi della climatologia regionale a diversi livelli spaziali e temporali per la migliore comprensione dei cambiamenti in corso. Presso il Lamma ha sede il Focal Point Kyoto della Regione Toscana, supporto regionale per la mitigazione e l’adattamento al cambiamento climatico che propone una lettura più completa della sostenibilità ambientale locale, integrando il bilancio del carbonio (emissioni e assorbimenti) con strumenti conoscitivi utili per fare scelte di gestione e di pianificazione del territorio e dell’energia. Il Lamma e il territorio: grazie all’uso integrato dell’osservazione satellitare e dei sistemi informativi geografici, il Lamma offre soluzioni e strumenti per leggere il territorio e gestirne le dinamiche e l’evoluzione. Prodotti geo-informativi come mappe di rischio, banche dati geografiche e cartografia tematica, sono oggi strumenti indispensabili per il monitoraggio delle trasformazioni naturali e antropiche del territorio nell’ottica di una gestione sostenibile. Il Lamma e il mare : Il Lamma svolge attività di ricerca nel monitoraggio ambientale marino attraverso la raccolta e l’elaborazione di dati misurati e telerilevati e l’uso di modellistica meteo-marina, idrodinamica e biogeochimica. Grazie all’applicazione a livello locale degli output di ricerca, il Lamma fornisce strumenti utili all’elaborazione di politiche e strategie per la protezione e il controllo dell’ambiente marino e costiero. Il Lamma e il meteo: Presso il Lamma ha sede il servizio di previsione meteorologica della Toscana che garantisce il monitoraggio continuo delle condizioni atmosferiche in atto attraverso l’elaborazione di bollettini giornalieri aggiornati 7 giorni su 7. Il centro di calcolo dedicato consente ai ricercatori di svolgere attività di modellistica numerica ad altissimo dettaglio. Il Lamma è dotato anche di un settore qualità dell’aria che sviluppa modelli meteo diffusionali per simulare la dispersione degli inquinanti. |
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PARCHI REGIONALI: G.R. UMBRIA APPROVA INTESA CON CAI SU RETE SENTIERISTICA |
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Perugia, 3 maggio 2011 - Migliorare sempre più la rete sentieristica dei Parchi dell´Umbria e accrescere la promozione turistica dei territori che attraversa. Sono queste le finalità del protocollo d´intesa che si apprestano a sottoscrivere Regione Umbria e Gruppo regionale Umbria del "Cai" (Club Alpino Italiano). Lo schema, su proposta dell´Assessore all´Agricoltura e Foreste, è stato approvato dalla Giunta regionale. "Ne trarranno beneficio sia visitatori ed escursionisti sia il patrimonio ambientale e la crescita economica dell´Umbria. L´accordo che stipuleremo con il ´Cai´ - sottolinea Paolo Papa, dirigente del Servizio regionale "Aree protette, valorizzazione dei sistemi naturalistici e paesaggistici", anticipandone in sintesi i contenuti - garantirà un continuo monitoraggio sulla rete sentieristica delle aree protette regionali e sul suo stato di conservazione. Aumenteranno anche le informazioni e la sicurezza dei tanti escursionisti che scelgono come meta l´Umbria e le sue aree naturali, uniche per varietà e vicinanza, straordinari contenitori di bellezze ambientali e culturali". La collaborazione del "Cai", "organismo di indiscussa qualità e professionalità riconosciute a livello nazionale e internazionale e che in Umbria ha una struttura regionale diffusa, con ben sette sezioni - conclude Papa -, sarà importante per contribuire a ´vigilare´ sul territorio e favorirà sicuramente la promozione dell´Umbria e delle sue eccellenze naturalistiche". |
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PROTEZIONE CIVILE: ZAMBERLETTI, FVG MODELLO PER L´INTERA EUROPA |
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Palmanova, 3 maggio 2011- "A distanza di 35 anni dal terremoto del 1976, il Centro regionale della Protezione Civile di Palmanova è indubbiamente il migliore del mondo, simbolo concreto e operativo di un nuovo sistema di prevenzione e soccorso che rappresenta un modello assoluto per l´Europa che ci studia e ci invidia". Visibilmente emozionato per sua stessa ammissione, Giuseppe Zamberletti, ex ministro per il Coordinamento della Protezione civile tra il 1981 e il 1987 e commissario straordinario del Governo in occasione del sisma in Friuli, ha espresso un giudizio estremamente positivo sull´attuale organizzazione di Protezione civile regionale, esaltando il ruolo dei volontari durante l´incontro con circa trecento capisquadra locali al Teatro Modena di Palmanova. Evidenziando la primogenitura di una struttura che si occupa anche di prevenzione e non solo di soccorso come spesso accade all´estero, Zamberletti si è complimentato con la forza volontaria del Friuli Venezia Giulia per la competenza sviluppata negli ultimi decenni ("il dopo terremoto in Friuli fu l´esempio e l´alba di ciò che siete oggi"), sottolineando la fondamentale specificità di un sistema integrato unico nel suo genere. "Il volontariato è essenziale ed efficace solo quando è organizzato, altrimenti rischia di essere un intralcio", ha precisato, citando a questo proposito la formazione garantita dalla Regione che favorisce e sostiene l´attuale eccellenza del Friuli Venezia Giulia. "Il volontario aiuta gli altri - ha concluso Zamberlerri - ma in questo modo nutre se stesso nel profondo dell´anima". Ringraziando Zamberletti per la visita, l´assessore alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Luca Ciriani ha omaggiato "il Maestro" e annunciato le iniziative per il 35.O anniversario della straordinaria reazione di un territorio e di un popolo che ha saputo trasformare una tragedia in un´opportunità di crescita. Ciriani, affiancato dal direttore Guglielmo Berlasso, ha ricordato l´altissima qualità di preparazione professionale raggiunta dalla Protezione civile regionale, confermando la volontà di lavorare affinché si possa ulteriormente migliorare per rimanere ai vertici dell´Europa. |
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CIAPPETTA-CAMAGGI.AMATI: SI VA VERSO STRALCI FUNZIONALI |
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Bari, 3 maggio 2011 - I comuni di Andria e Barletta presenteranno un progetto preliminare unitario utile a risolvere le problematiche che interessano il Canale Ciappetta - Camaggi, un´incisione naturale che nasce per scaricare le piene derivanti dalle piogge. E´ quanto deciso ieri nel corso dell´incontro convocato dall´assessore alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati, su richiesta del Comune di Barletta, che ha suggerito una previsione progettuale che possa esse eseguita per stralci funzionali. All´incontro tecnico hanno partecipato l´assessore all´ Ambiente della Provincia Bat Gennaro Cefola, il Sindaco del Comune di Barletta Nicola Maffei, l´assessore all´Ambiente del Comune di Andria Marcello Fisfola, il Segretario generale dell´Adb Puglia Antonio Di Santo, rappresentanti dell´Aato Puglia, dell´Aqp, dell´Arpa Puglia, del Consorzio di Bonifica Terre D´apulia. Il canale versa infatti in uno stato di degrado tale che in alcune zone si sono creati ostacoli al naturale deflusso delle acque, che creano esondazioni nei comuni di Barletta e Andria. Il progetto unitario, che dovra´ prevedere lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria utili al ripristino del naturale deflusso delle acque e che per facilitare l´iter di redazione dello stesso dovrà tener conto di un vecchio progetto già redatto negli anni scorsi dal Consorzio di Bonifica Terre D ´Apulia, sara´ prima sottoposto all´analisi dell´Autorita ´ di bacino della Puglia e agli uffici regionali di Difesa del suolo affinché possa essere inserito in un piano di distribuzione delle risorse, che secondo Amati e´ "giusto che vengano erogate e trovino spazio poiche´ ci troviamo di fronte ad una necessaria opera di mitigazione del rischio idrogeologico". Entro la data del 23 maggio dunque la Provincia di Barletta - Andria - Trani e i comuni di Andria e Barletta renderanno nota la data esatta di presentazione all´Autorita ´ di bacino e alla Regione Puglia del progetto preliminare, ipotizzando anche l´istituzione di un tavolo tecnico permanente tra le amministrazioni interessate utile a trovare una soluzione tecnico - amministrativa condivisa, che vada incontro a tutte le esigenze. Secondo il crono programma stabilito nella riunione di oggi, i tecnici dell´Adb e della Difesa del suole esprimeranno il loro parere sul progetto nei successivi trenta giorni dalla presentazione. Nelle more e´ da dire che tra gli impegni assunti nel corso della riunione di questa mattina c´e´ che il comune di Barletta consegnera´ entro fine mese i lavori per una prima opera di pulizia del canale per un importo complessivo, già finanziato, di un milione di euro. Entro il prossimo 23 maggio, inoltre, la Provincia Bat farà sapere se intende subentrare alla Provincia di Bari come ente attuatore con riferimento ad altri € 700.000 già finanziati ed utili ad eseguire opere di manutenzione sullo stesso canale. |
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TRENTO: PRESENTATO IL NUOVO ECOSPORTELLO "FA´ LA COSA GIUSTA!" |
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Trento, 3 maggio 2011 - Presentato il 28 aprile dall´assessore ai Lavori pubblici, ambiente e trasporti della Provincia Alberto Pacher, assieme all´assessore all´Ambiente e mobilità del Comune di Trento Michelangelo Marchesi e a Cesare Raoss e Dario Pedrotti dell´associazione Trentino Arcobaleno il nuovo ecosportello "Fa’ la Cosa Giusta!". Parliamo di una sorta di "sportello unico" a cui tutti i cittadini potranno rivolgersi per avere informazioni riguardanti l´ampio ventaglio di opportunità presenti in Trentino in materia ambientale. I funzionari provinciali, quelli del Comune e del mondo delle associazioni forniranno informazioni riguardo ai servizi ma anche alle modalità di accesso a fondi, ai contributi e ai finanziamenti provinciali in materia di energia, edilizia sostenibile, mobilità alternativa, tutela ambientale e così via, mettendo anche a disposizione la necessaria documentazione. La struttura vuole inoltre fornire un supporto tecnico al cittadino, aiutandolo a chiarire dubbi e perplessità, ed essere stimolo e sostegno per la nascita di progetti e iniziative sulle tematiche legate alla sostenibilità ambientale. Istituzioni e mondo del volontariato assieme, dunque, come sottolineato dall´assessore Pacher, per offrire al tempo stesso una panoramica generale e per quanto possibile esaustiva delle politiche per la sostenibilità e delle "buone prassi" che ogni cittadino è chiamato ad adottare, ma anche informazioni puntuali e di dettaglio su ogni singola iniziativa. "Con l´auspicio - ha detto ancora Pacher - che questo esempio si diffonda sul territorio, fino a vedere magari un domani uno sportello così in ogni Comunità di valle." Un auspicio fatto proprio anche dall´assessore del Comune di Trento Marchesi, per il quale lo Sportello si configura come uno spazio a disposizione "non tanto degli addetti ai lavori ma di chiunque desideri entrare semplicemente per chiedere, conoscere, apprendere." Come già sperimentato in occasione della fiera "Fa la cosa giusta!", infatti, il primo motore delle buone pratiche è la semplice curiosità; così, chi entra nel nuovo ecosportello di Trento per chiedere informazioni sul servizio "Targa la bici" del Comune di Trento, potrebbe uscire magari con qualche buona idea su come rendere più "verde" la sua abitazione, ad esempio installando dei pannelli solari. Eco-informati, passa a trovarci” è non a caso lo slogan del nuovo spazio che apre i battenti a Trento. La struttura fa anche tesoro dell´esperienza accumulata negli anni scorsi dall´omonimo sportello “Fa´ la Cosa Giusta!” di piazza Venezia, e dal confronto con altre realtà italiane, quali Ferrara e Venezia, dove sono attive sperimentazioni analoghe. Novità assoluta sarà però la stretta collaborazione fra questo spazio, e i servizi provinciali e comunali attivi sulle tematiche ambientali. Nella sede di Via Torre Verde 34 oltre agli operatori di Trentino Arcobaleno, che saranno il punto di riferimento per i quesiti e le proposte più “generaliste”, saranno presenti quindi a rotazione i dipendenti di alcuni servizi provinciali e comunali per fornire servizi e informazioni più specifiche: martedì pomeriggio dalle ore 14.00 alle ore 17.00 Agenzia per l´Energia della Provincia – mercoledì mattina dalle 9.30 alle 12.30 Agenzia Provinciale per l´Ambiente – giovedì mattina dalle 9.00 alle 13.00 servizio “Targa la Bici” del Comune di Trento – giovedì mattina dalle 9.00 alle 13.00 servizio Ambiente del Comune di Trento – giovedì mattina dalle 11.00 alle 13.00 servizio Trasporti pubblici della Provincia Lo Sportello inoltre sarà un punto di riferimento essenziale per lo sviluppo di nuove iniziative (corsi, conferenze e quant´altro) sempre in tema ambientale. |
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COMUNICARE LA QUALITA´ DELL´ARIA |
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Aosta, 3 maggio 2011 - L’assessorato territorio e ambiente informa che si terrà a Genova il 4 maggio 2011 il Convegno internazionale dal titolo Comunicare la qualità dell’aria: informazione, buone pratiche e processi partecipativi organizzato all’interno del progetto strategico “Aera – Air Environnement Régions Alcotra”, di cui la Direzione Ambiente è partner. L’iniziativa, che promuove il confronto sulle azioni da intraprendere per informare in maniera più puntuale e dettagliata enti e popolazione sulla qualità dell’aria, vedrà la partecipazione delle regioni Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta, delle Province di Cuneo e di Torino e delle regioni francesi Rhône-alpes e Provence-alpes-côte d’Azur, territori questi che presentano caratteristiche simili dal punto di vista delle emissioni, delle fonti di inquinamento (traffico veicolare, produzione di energia) e della localizzazione (centri urbani, vie di comunicazione). L’assessorato interverrà al Convegno con la presentazione curata dall’Arpa Valle d’Aosta dell’esperienza progettuale Transalp’air e del portale informativo realizzato come prodotto finale ( www.Transalpair.eu/ ). Gli interventi da parte delle altre Regioni verteranno sulle buone pratiche di educazione ambientale, sulle esperienze nelle scuole e sui processi partecipativi messi in atto. Si tratterà di un’occasione per avviare la definizione di una strategia internazionale di comunicazione ed educazione ambientale sul tema della qualità dell’aria. Il progetto strategico Aera è iniziato nel 2010, nel quadro del Programma di Cooperazione Transfrontaliera Alcotra Italia-francia, ed è volto a fornire alle Regioni coinvolte strumenti per migliorare ed armonizzare le basi conoscitive e metodologiche relative ai processi di pianificazione della tutela della qualità dell’aria, in modo da individuare strategie di salvaguardia comuni nell’intera area di confine tra l’Italia e la Francia. La necessità di affrontare a livello transfrontaliero le problematiche legate alla tutela della qualità dell’aria ha portato alla composizione di un solido partenariato istituzionale, coordinato dalla Regione Liguria. Per approfondimenti www.Aera-alcotra.eu/ |
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ISTITUITO A PESARO IL CENTRO REGIONALE AMIANTO. |
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Ancona, 3 maggio 2011 - Su proposta dell´assessore alla Salute Almerino Mezzolani la giunta regionale a deliberato l´istituzione del Centro regionale amianto, presso il Dipartimento provinciale dell´Arpam di Pesaro. Con l´adozione del Piano di protezione dell´ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica della difesa dai pericoli derivanti dall´amianto, la Regione Marche, grazie al Gruppo regionale amianto, approvo` i piani operativi. Obiettivo principale quello di censire situazioni potenzialmente caratterizzate da presenza o esposizione all´amianto in edifici pubblici e privati. ´La tutela della salute dei cittadini e la salvaguardia dell´ambiente ´ ha sottolineato Mezzolani - rappresentano un impegno fondamentale della Regione Marche, un impegno al quale dedichiamo da sempre attenzione adeguata. La nascita di questo Centro si inserisce all´interno dei programmi del servizio sanitario regionale che con l´ausilio di sofisticate attrezzature elettroniche e` in grado di offrire, attraverso l´elaborazione di dati, un censimento degli edifici con presenza di amianto la cui pericolosita` per la salute e` accertata da tempo´. Il Centro possiede la strumentazione necessaria per lo svolgimento dell´attivita` di controllo ed ha acquisto un microscopio elettronico a scansione che effettua misure fisiche con microanalisi e un diffrattometro a Rx. La diffrattometria a raggi X e` uno strumento molto utile per determinare la composizione dell´amianto. Il microscopio e` stato collocato nel Dipartimento provinciale dell´Arpam di Pesaro, identificato come sede regionale del Centro e questo presto si dotera` di un collaboratore tecnico laureato in fisica e uno in chimica per il funzionamento delle strumentazioni installate. Le fibre di amianto che oggi possiamo riscontrare negli ambienti in cui viviamo sono da ricondurre essenzialmente ad usi passati e solo attraverso la mappatura dei manufatti contaminati sara` possibile allontanare il rischio di ammalarsi di gravi malattie. |
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DEPURATORE RUTIGLIANO, TROVARE SOLUZIONE ALTERNATIVA CONDIVISA PER REFLUI |
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Bari, 3 maggio 2011 - La riunione convocata dall´assessore alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati per analizzare le problematiche relative ai lavori di costruzione del nuovo depuratore a servizio degli abitati di Rutigliano, Casamassina, Sammichele di Bari, Gioia del Colle, Putignano, Triggiano, Noicattaro e Bari e il convogliamento dei reflui depurati nella Lama San Giorgio si e´ conclusa con la condivisa esigenza di valutare la fattibilita´ di una soluzione alternativa rispetto al recapito finale in Lama San Giorgio, che possa incontrare le esigenze di tutte le comunità locali interessate, nel rispetto della normativa vigente. All´incontro hanno preso parte il vice Presidente della Provincia di Bari Trifone Alfieri, l´assessore all´Ambiente della Provincia di Bari Giovanni Barchetti, il Sindaco di Rutigliano Roberto Romagno, il Sindaco di Triggiano Michele Cassano, l´assessore all´Urbanistica del Comune di Putignano Nicola Recchia, l´assessore all´Ambiente del Comune di Sammichele di Bari Maria Spinelli, il Commissario straordinario del Comune di Noicattaro Mario Volpe, il Segretario generale dell´Adb Puglia Antonio di Santo e rappresentanti dell´Aqp e dell´Aato Puglia. In particolare sara´ la Provincia di Bari a coordinare il tavolo tecnico tra le amministrazioni interessate e a presentare entro il 3 giugno prossimo l´ipotesi alternativa, condivisa da tutte le amministrazioni comunali, fermo restando che la necessita´ sovraordinata e´ quella di mettere in funzione nel più breve tempo possibile l´impianto, anche per paralizzare un procedimento di infrazione comunitaria in corso. Attualmente l´Acquedotto pugliese sta completando i lavori di realizzazione del nuovo impianto a servizio dell´abitato di Casamassima, con recapito finale nella Lama San Giorgio, che porterà il refluo depurato a livelli di eccellenza precedente a quello utile per l´utilizzo in agricoltura. I lavori si sono resi necessari poiché esisteva un vecchio impianto primario, che non era in grado di depurare il refluo grezzo al punto da renderlo sopportabile per le condizioni ambientali. Il nuovo progetto, in fase di conclusione da parte di Aqp e redatto secondo la Pianificazione regionale, prevede che il refluo depurato debba finire nella Lama San Giorgio, che e´ stata dichiarata parco naturale e per questo oggetto di preoccupazione da parte delle comunità locali. |
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TRENTO, PIANO PROVINCIALE RIFIUTI: PRESENTATO IL TERZO AGGIORNAMENTO |
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Trento, 3 maggio 2011 - E´ stato presentato il 29 aprile ai rappresentanti delle istituzioni, degli enti locali e degli enti gestori, dall´assessore all´ambiente della Provincia autonoma di Trento Alberto Pacher e dai dirigenti e tecnici di settore, lo stato di attuazione del terzo aggiornamento del Piano provinciale di smaltimento dei rifiuti. "Dal 2001 - ha detto Pacher - abbiamo fatto passi da gigante, passando da una raccolta differenziata inferiore al 20% ad oltre il 65%. Ma non ci si può fermare. Il sistema delle discariche è fragile costoso, oltre che destinato a decadere. Dobbiamo anche recuperare dei ritardi ad esempio sul versante dello smaltimento dell´organico, dove è necessaria una condivisione responsabile delle scelte. Oggi però abbiamo tutte le potenzialità per fare uno scatto in avanti". Per sintetizzare i dati principali, le principali voci positive sono quelle relative alla riduzione dei rifiuti totali (con una tendenza, però alla ripresa della produzione nei territori più avanzati), e alla raccolta differenziata, per la quale sono stati anticipati gli obiettivi nazionali che fissano una raccolta differenziata al 65% entro il 2012, mentre in Trentino siamo già al 66%, puntando a raggiungere il 70% di separazione dei rifiuti prodotti dal cittadino quando tutte le rese saranno raggiunte. Gli aspetti sui quali bisogna ancora lavorare intensamente riguardano la qualità della differenziata, i rifiuti ingombranti (che devono essere dimezzati) e l´impiantistica (vanno localizzati e realizzati gli impianti di trattamento dell´organico e dell´indifferenziato). Necessario inoltre insistere sull´applicazione della tariffa puntuale (che rappresenta lo strumento obbligatorio del Piano nonché uno dei suoi principali "motori") e sulla riduzione ulteriore del rifiuto residuo (13.000 tonnellate fra indifferenziati e ingombranti). In apertura dell´incontro il vicepresidente della Provincia e assessore all´ambiente Alberto Pacher ha parlato dei tema dei rifiuti come di una cartina tornasole del senso di responsabilità presente in un territorio. "E´ una questione - ha detto - che dipende certamente dalle scelte politiche, dalle soluzioni tecniche ma anche dal senso di responsabilità collettiva delle persone. Per tanti anni il problema è stato risolto con le discariche. Ciò significava lasciare alle nuove generazioni un´impronta ambientale molto pesante. Era la logica dei tempi: in Trentino avevamo, fra grandi e piccole, circa 400 discariche. Oggi ne abbiamo otto, ma il sistema è in esaurimento. E´ cambiata la legislazione, sono cambiati gli obiettivi ma sono cambiate anche le sensibilità. Oggi siamo fra le primissime posizioni in Italia, e di questo dobbiamo andare orgogliosi. Ma non possiamo fermarci. Siamo un territorio difficile, che presenta delle disomogeneità forti. Accusiamo anche alcuni ritardi, ad esempio sul fronte dello smaltimento dell´organico. Ma ci sono tutte le premesse per un ulteriore scatto in avanti: dobbiamo definire in tempi brevi la localizzazione di alcuni nuovi impianti, e dobbiamo farlo assieme. Non credo sia giusto che la Provincia cali le sue scelte dall´alto. Possiamo e dobbiamo decidere assieme." Di condivisione ha parlato anche il presidente del Consiglio delle Autonomie Marino Simoni, che ha ricordato gli importanti obiettivi raggiunti - in alcuni territori la differenziata ha raggiunto l´80% - ma anche gli ulteriori sforzi che vanno realizzati, sul versante dell´impiantistica così come delle tariffe differenziate, in modo tale da premiare i comportamenti virtuosi e innescare un effetto domino. Vediamo ora alcuni dettagli relativi alla parte tecnica della relazione sullo stato di attuazione del terzo aggiornamento del Piano provinciale. Va detto in premessa che sono stati investiti complessivamente fino ad oggi circa 140 milioni di euro nel settore della raccolta differenziata - centri di raccolta, ma anche informazione e promozione - consentendo al Trentino di attestarsi fra le province più virtuose d´Italia (al quarto posto nel 2008, secondo l´ultima comparazione disponibile). Gli indirizzi strategici del Piano sono, come noto, la prevenzione e la riduzione del rifiuto e il raggiungimento del massimo recupero di materia possibile. Per raggiungere questi obiettivi - è necessario intervenire ulteriormente su più fronti, come esposto oggi ai sindaci, ai rappresentanti delle Comunità di valle e alle altre autorità present all´incontro tenutosi presso la sala della cooperazione. L´applicazione della tariffa puntuale su tutto il territorio è lo snodo principale: ad oggi questo strumento, obbligatorio nel Piano e la cui applicazione è affidata agli enti gestori, è stato adottato su un terzo del territorio. La tariffa viene applicata misurando la quantità di residuo prodotto da ciascun utente; dove essa non è stata ancora adottata è in vigore una tariffa presuntiva basata su coefficenti e superfici di produzione. Le strategie importanti che la Provincia - nell´ambito della Cabina di regia istituita nel 2002 - sta portando avanti per il miglioramento della raccolta differenziata sono principalmente due: la prima consiste nella standardizzazione della raccolta degli imballaggi su tutto il territorio (in sostanza, tutti i cittadini conferiranno rifiuti quali bottiglie di vetro, plastica, lattine con gli stessi criteri, mentre oggi su questo tipo di raccolta ci sono disomogeneità fra i diversi territori che generano confusione nel cittadino e incidono negativamente sulla qualità complessiva della raccolta); la seconda consiste invece nella definizione dei criteri di assimilazione dei rifiuti prodotti dalle piccole attività economiche, che dovranno essere, di nuovo, uguali per tutti i bacini di raccolta. Questo ultimo aspetto ha grosse conseguenze sul raggiungimento delle rese di raccolta differenziata, sulla qualità della differenziata stessa e sui costi del servizio. L´auspicio è di concretizzare entrambe le iniziative entro la fine del 2011, nella consapevolezza che si tratta di misure che richiedono la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti. Ulteriori sforzi dovranno essere fatti anche sul versante dell´impiantistica, in particolare per la frazione organica e il residuo, che incidono per oltre la metà della produzione totale dei rifiuti. L´organico attualmente viene conferito fuori provincia; il residuo viene smaltito nelle otto discariche provinciali che però, anche questa è cosa nota, andranno progressivamente ad esaurire la loro funzione, anche perché la volontà della Provincia è di non lasciare in eredità alle generazioni future ulteriori accumuli di rifiuti sul territorio. |
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RIFIUTI, ASSESSORATO AMBIENTE REGIONE CAMPANIA: DA QUESTA MATTINA GIÀ CONFERITE 1200 TONNELLATE |
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Napoli, 3 maggio 2011 - Sono già 1200 le tonnellate che il Comune di Napoli ha conferito da questa mattina, in base ai dispositivi dell´Ufficio Flussi della Regione Campania. Lo comunica l´Assessorato Ambiente di Palazzo Santa Lucia che precisa che "nonostante le difficoltà prosegue il piano di recuperi che mira ad eliminare le criticità della città entro questa settimana. I problemi che si sono registrati all´impianto Stir di Santa Maria Capua Vetere e alla discarica di Chiaiano (dove le operazioni procedono a rilento a causa delle forti piogge) sono stati superati aumentando i quantitativi da attribuire agli impianti di selezione e tritovagliatura della provincia di Napoli". |
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