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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 09 Maggio 2011
NUOVE DELEGHE AL CORECOM DELLA BASILICATA  
 
Potenza, 9 maggio 2011 - L’autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) trasferirà a breve al Corecom della Basilicata nuove deleghe in materia di conciliazione fra cittadini e operatori delle telecomunicazioni e di gestione del Roc (Registro degli operatori delle comunicazioni). Ad annunciarlo il presidente dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Corrado Calabrò, durante una conferenza stampa tenutasi questa sera presso il Consiglio regionale. Si tratta, in particolare, di competenze nell’ambito della vigilanza per la tutela dei minori, del controllo del rispetto delle normative sulla diffusione di sondaggi, del monitoraggio delle emittenti, e del grado di definizione delle controversie tra utenti e operatori della telecomunicazioni. Il presidente del Corecom, Ercole Trerotola, nel salutare i presenti, ha richiamato i numeri dell’attività svolta dall’organismo durante il 2010 per le conciliazioni telefoniche (1400 istanze e 1200 udienze) e l’attivazione di una edizione del Tg regionale della Rai con il linguaggio dei segni. Corrado Calabrò ha sottolineato che il conferimento di queste nuove competenze al Corecom della Basilicata cade in un momento di grande significato, quale quello del passaggio al digitale terrestre che in questa regione è previsto nella prima metà del 2012. Il presidente dell’Agcom ha, inoltre, affermato che questo nuovo processo della comunicazione potrà avere successo se sarà attentamente seguito e monitorato dal Corecom. All’incontro con i giornalisti hanno partecipato il consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, Luigi Scaglione che ha portato il saluto dell’Assemblea e i componenti del comitato Maico Fortunato, Massimo Carcuro e Saverio Ciccimarra. Presente anche il difensore civico della Regione Basilicata, Catello Aprea, e il dirigente generale del Consiglio, Luigi Gianfranceschi.  
   
   
SALONE DEL LIBRO: DE FANIS PRESENTA PROGRAMMA DELLA REGIONE ABRUZZO  
 
 L´aquila, 9 maggio 2011 - "Abruzzo-crocevia dell´Unità d´Italia, per il passato, per il futuro dell´Unità". Con uno sguardo al passato, ma in proiezione guardando al futuro, la Regione Abruzzo partecipa dal 12 al 16 maggio 2011 al Salone Internazionale del Libro di Torino. Nello stand di 64 metri quadri allestito dall´assessorato Politiche Culturali ricavato nell´area di 20 mila metri quadri fra Lingotto Fiere ed Oval, dove saranno ospitate tutte le Regioni italiane, i visitatori potranno scoprire eleganti volumi sul territorio e sul patrimonio culturale abruzzese messi a disposizione dalle Case Editrici, dalla Cassa di Risparmio dell´Aquila, dall´Archivio di Stato e dalla Deputazione di Storia Patria. Nelle cinque giornate in cui è articolata la kermesse - illustrata questa mattina dall´assessore Luigi De Fanis - sono ospitate presentazioni di libri, tavole rotonde e spettacoli seguendo il filo conduttore della memoria storica e dell´Unità d´Italia. "Per organizzare questo importantissimo evento" ha detto De Fanis, "la Regione si è avvalsa della collaborazione della Cassa di Risparmio dell´Aquila, dell´Associazione Editori Abruzzesi, dell´Aptr, della Deputazione di Storia Patria, dei cuochi della Scuola Alberghiera di Villa Santa Maria costituiti nell´Associazione Custode della Tradizione, del Centro Regionale Beni Culturali, della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici dell´Abruzzo, oltre ad alcuni Comuni". Trentotto le Case Editrici partecipanti su un totale di sessanta invitate. Dalle storiche ´Rocco Carabba´ - Lanciano e ´Iapadre´ - L´aquila, alla più giovane come Arkhé - L´aquila. De Fanis: "Tra i temi che verranno trattati non poteva mancare il terremoto dell´Aquila con diversi ed eterogenei prodotti come ´L´a-qui-là-fantastoria di un Territorio´ di Antonio Porto, edito da One Group, che racconta il terremoto visto con gli occhi dei bambini, a ´23 secondi´ di Alessandro Aquilio editore Kellerman, per arrivare a ´Le formiche sono più forti del terremoto ´ di Carlo Scataglini edito da Erickson, anche questo destinato alla letteratura per l´infanzia. Il tema dell´Unità d´Italia è rappresentato dall´allestimento grafico dello stand che riproduce alcuni personaggi chiave della nostra storia, da Silone a Croce, da Patini a D´annunzio ed a tanti altri, e da una ricca raccolta di volumi tra cui alcuni molto rari, concessi per l´esposizione dalla Cassa di Risparmio dell´Aquila. Evento clou sarà la Tavola Rotonda, alla presenza dell´assessore alla cultura della Regione Abruzzo e del Dirigente del Servizio Politiche Culturali, previsto per il giorno sabato 14 maggio alle ore 10.30, che vede l´intervento di numerosi ospiti tra i quali: Francesco Sabatini, Presidente Emerito dell´Accademia della Crusca, Dacia Maraini, scrittrice, Walter Capezzali, Presidente Deputazione Storia Patria negli Abruzzi, Nicoletta Di Gregorio, Presidente Associazione Editori Abruzzesi, Antonio Stanziani, scrittore, Angelo De Nicola, giornalista e scrittore. De Fanis: "L´incontro svilupperà le problematiche collegate al tema ´Abruzzo, crocevia dell´Unità d´Italia´ per testimoniare il significativo ruolo avuto nel processo di unificazione nazionale". Tra le numerose iniziative di rilievo, De Fains ha tenuto ad evidenziare la presenza della scrittrice Dacia Maraini, autorevole espressione letteraria dell´Abruzzo, che venerdì 13 maggio, porterà nella Sala delle Regioni al Lingotto il suo spettacolo teatrale ´Lettere d´Amore´ (Lettere inedite di Gabriele D´annunzio, edite da Ianieri Edizioni) rilette in forma teatrale dalla stessa Maraini e da Piera Degli Esposti con accompagnamento del Quartetto Settìmi. Previsti anche eventi culturali-gastronomici legati ai cibi tradizionali. Per l´occasione sarà presentato il lavoro svolto da Antonio Stanziani e da Mario Setta autori de ´L´ultima cena del re´ e ´A scuola dei grandi maestri di cucina´. Con la collaborazione dei cuochi dell´Associazione Culinaria Custode della Tradizione, sarà allestita una degustazione con uno dei piatti che composero l´ultima cena del re, accompagnato dai vini della Tenuta Ulisse, oltre alle specialità dolci e salate e alla ´Cupola di Collemaggio´ realizzata in occasione di un pranzo offerto ai grandi della Terra del G8 che si è tenuto all´Aquila nel 2009. Nel contesto e nell´inquadramento generale, non poteva mancare il progetto di Francesco Di Nisio con la regia di Elisa Maria Giannetto: ´Ove Italia nacque. Abruzzo terra dei Diritti´, un documentario storico sulla rivoluzione condotta dall´antica Corfinium, prima forma di unificazione culturale e di civiltà delle genti italiche, il cui significato ha attraversato i secoli fino a diventare il valore costitutivo dell´attuale Italia Unita. Nel settore dedicato alla poesia saranno prersenti diversi editori con proposte interessanti: Tracce Edizioni, che annovera nella sua scuderia autori e poeti di fama nazionale ed internazionale, presenterà interessanti readings con firme illustri del panorama italiano; Di Felice Edizioni con le sue preziose raccolte di versi interpretate con letture dal vivo; e ´Na Squacciafichere´ di Irma Caulli, gustose rime sui cibi caratteristici della tradizione abruzzese. Uno spazio sarà dedicato alle opere che riflettono il territorio abruzzese, libri che parlano di personaggi e città quali: ´Il mito di Celestino´ di Angelo De Nicola edito da Onegroup, ´Teramo una storia da vivere´ a cura di Enzo Gramenzi edito da Ricerche & Redazioni, ´Civitella del Tronto ? Fidelissima´, libro fotografico di Beniamino Procaccini di Marte Editrice, ´Abruzzo Guida-tour´ a cura di Rita Salvatore, editore il Piccolo Libro, ´Le leggende del lago di Scanno´ di Italia Gualtieri e Diana Cianchetta, edito da Natourarte con rivisitazione fantastica di uno dei posti più belli della nostra Regione. Un interessante contributo sarà offerto, nel settore delle discipline psicologiche e relazionali, dalla Casa Editrice Psiconline. In questo ambito è stato inserito il libro scritto da una giovane studentessa di appena 14 anni, Letizia Susi ´Tra realtà e fantasia´. L´editore Solfanelli sarà presente con diverse proposte anche all´interno della sigla ´Tabula Fati´. Tra esse si evidenzia il lavoro edito sul poeta Puskin di particolare interesse dato che il Salone del 2011 vede come paese ospite proprio la Russia. Da sottolineare, infine, il libro ´Flaiano e la pubblica amministrazione´ di Diego De Carolis-rea Edizioni. Un diverso Flaiano: non solo narratore ed intellettuale del cinema ma osservatore e descrittore del funzionamento della macchina amministrativa del nostro paese.  
   
   
LA VALLE D´AOSTA AL XXIV SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO TORINO, LINGOTTO FIERE, 12-16 MAGGIO 2011  
 
 Aosta, 9 maggio 2011 - Dal 12 al 16 maggio 2011, su una superficie di 90 mq, la Regione autonoma Valle d’Aosta sarà presente al Xxiv Salone Internazionale del Libro di Torino con uno stand allestito dall’Assessorato Istruzione e Cultura. Ospite d’onore sarà la Russia che presenterà gli autori emergenti e grandi capolavori del Novecento mentre l’ospite speciale sarà la Palestina. La rassegna torinese, giunta alla sua Xxiv edizione, conta ogni anno centinaia di migliaia di visitatori ed è ormai un appuntamento imprescindibile per scrittori ed editori di tutto il mondo. Il padiglione valdostano è situato quest’anno all’interno dell’Oval, il palazzo di 20.000 metri quadri a campata unica nato per ospitare le gare di pattinaggio ai Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006, dal luglio 2009 parte del polo espositivo. In questa struttura saranno presenti tutte le regioni d’Italia per la prima volta riunite in un’unica area in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia oltre che la mostra “1861-2011 L’italia dei Libri”. “La partecipazione al Salone internazionale del libro di Torino - dichiara l’Assessore Laurent Viérin - rappresenta una vetrina importante dove presentare la produzione editoriale regionale nei vari settori che la caratterizzano, con particolare rilievo agli aspetti linguistici, scolastici e storici che contraddistinguono la realtà regionale. L’evento è inoltre un’occasione per la promozione dei beni culturali della Valle d’Aosta e veicolo di informazione delle tematiche del turismo culturale, oltre che un’opportunità per veicolare il materiale promozionale sui beni culturali e in particolare le brochure Mostre ed Eventi Estate 2010.” Lo stand proporrà, accanto ai testi locali delle oltre venti case editrici che diffondono gli usi, i costumi e la cultura della nostra Regione, una selezione di cataloghi delle mostre che hanno composto il programma espositivo regionale più recente, permettendo al numeroso pubblico di apprezzare le iniziative artistiche della nostra regione. All’interno un’area è dedicata all’Università della Valle d’Aosta che presenterà i suoi corsi. Le cinque giornate saranno impreziosite dalla presenza di scrittori ed editori valdostani che presenteranno le loro ultime produzioni letterarie. Questo il programma delle presentazioni: Venerdi’ 13 maggio - Ore 11.00 Keltia “Nel nulla alla ricerca dell’io”; Ore 14.30 Vida “Inseguire la vita”; Ore 16.30 End “Noire. Autobiografia di un disastro”. Sabato 14 maggio: Ore 11.00 Liaison “Planpincieux. La magia ai piedi del Monte Bianco”; Ore 14.00 Liaison “Anuk”; Ore 16.00 Musumeci “Andar per sassi”; Ore 17.30 Vida “I Ferrero”. Domenica 15 maggio: Ore 10.30 Le Chateau “L’ultimo treno per Cuneo”, “Cronaca di una restituzione”, “Voci della resistenza ebraica italiana”, “Racconti di Israele”, “Terezin Voci di una resistenza…” e “Sulla montagna della paura”; Ore 15.30 Consulta Regionale Femminile “Donne in opera 2011”; Ore 17.45 Equipe D’action Culturelle “Progetto la ragazza di Benin City”.  
   
   
LA REGIONE LIGURIA AL SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO DI TORINO 2011  
 
 Torino, 9 maggio 2011 - La Regione Liguria debutta al Salone internazionale del Libro di Torino, in programma da giovedì 12 al 16 maggio prossimi, ospite del Padiglione Italia allestito in occasione del 150° dell’Unità, che riunirà per la prima volta le regioni italiane in un’unica area all’interno dell’Oval, la grande struttura nata per i Giochi olimpici invernali di Torino 2006 inserita nel polo espositivo del Lingotto. Lo ha annunciato l’assessore alla Cultura e al Turismo Angelo Berlangieri a margine della riunione della giunta. Lo spazio della Regione Liguria al Salone Internazionale del Libro sarà una vetrina dell’attività editoriale delle istituzioni, degli editori liguri e dei tanti protagonisti della vita culturale sul territorio. Insieme alle pubblicazioni realizzate o sostenute da Regione Liguria, Province, Comuni, Enti parco - cataloghi di mostre, manuali di eno-gastronomia e agro alimentare, pubblicazioni sulle produzioni artigianali e tante altre, dalle tradizioni popolari, al paesaggio, ai dialetti - saranno esposti e di potranno scorrere i volumi che gli editori hanno selezionato, tra i propri cataloghi, sul tema “terra”. Dai romanzi ambientati nell’entroterra, alle guide escursionistiche sull’Alta Via, agli approfondimenti sulla storia locale, anche quella di tanti piccoli borghi. Al Salone la Regione Liguria promuoverà i principali eventi e premi letterari e di poesia che ruotano attorno ai libri, alcuni dei quali di rilievo nazionale o internazionale. Sono: l’Andersen di Sestri Levante, Il Premio Chatwin – Camminando per il mondo, il Frontiere Biamonti, il Lerici Pea, il Rapallo Carige – Premio per la donna scrittrice, Un autore per l’Europa di Alassio, Il Festival del Doppio giallo di Moneglia, il Festival della letteratura del Crimine – Crime&drama di Genova, il Festival della letteratura del mare di Lerici, il Festival internazionale di Poesia di Genova e una iniziativa particolare come la Rassegna Libri di Liguria che ogni anno a Peagna di Ceriale raccoglie ed espone tutto il materiale edito in Liguria. Grazie alla collaborazione degli organizzatori, le diverse manifestazioni saranno presenti al Salone con protagonisti delle edizioni più recenti, fra cui Maria Pia Ammirati, Andrea Bocconi, Claudio Pozzani, Matteo Razzini, Valerio Varesi, Valentino Zeichen. Nel corso del Salone Internazionale del Libro la Regione Liguria offrirà anche l’occasione per presentare gli atti del convegno Problemi e diffusione del libro ligure sul territorio che si è svolto a Genova lo scorso 23 ottobre a cura della Consulta ligure delle associazioni per la cultura, le arti, le tradizioni e la difesa dell’ambiente e con il sostegno della Regione Liguria.  
   
   
CULTURA, 450.000 EURO PER BIBLIOTECHE E ARCHIVI DELLA LOMBARDIA  
 
Milano, 9 maggio 2011 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore alla Cultura, Massimo Buscemi, ha dato il via libera allo stanziamento di 450.000 euro da destinare ad iniziative di valorizzazione rivolte a biblioteche e archivi. Gli enti che vorranno accedere al contributo dovranno presentare delle proposte progettuali con un valore complessivo compreso tra 10.000 e 40.000 euro e cofinanziati dallo stesso soggetto presentatore in misura non inferiore al 30% del costo complessivo del progetto. "Abbiamo deciso di partire da questa soglia economica - spiega Buscemi - per dare una valenza concreta e significativa al nostro intervento, in maniera da poterci affiancare realmente agli enti locali e sostenere la cultura anche in tempi di crisi. Spesso infatti gli Enti locali faticano a finanziare progetti importanti e più costosi. Con questo intervento favoriamo quindi la fruizione del patrimonio culturale locale e lo sviluppo dei servizi di biblioteche e archivi rivolti ad un sempre maggior numero di cittadini". Le tipologie dei progetti potranno riguardare la digitalizzazione del patrimonio documentario di biblioteche e archivi (riferiti alla storia locale della Lombardia o di specifici territori) e la loro promozione che potrà avvenire attraverso servizi e prodotti innovativi come audiolibri, e-book e multimediali, anche rivolti a specifiche categorie di utenza come giovani, anziani e diversamente abili. Grande attenzione è riservata anche a progetti di catalogazione bibliografica relativi a documenti e fondi di particolare pregio e rilevanza, da realizzare tramite la partecipazione alla rete del Servizio Bibliotecario Nazionale (Sbn). Rientreranno nel bando anche i progetti dedicati alla descrizione archivistica (prosecuzione o conclusione di progetti di censimento, riordino e inventariazione già avviati con finanziamento di Regione Lombardia, regolarmente rendicontati). Beneficiari ammissibili: - enti pubblici e soggetti privati, singoli o associati, che non agiscano in regime di impresa, proprietari o gestori di biblioteche (che garantiscano l´apertura al pubblico) o di archivi storici; - province singole o associate, sistemi bibliotecari di ente locale, singoli o associati. L´invito a presentare proposte progettuali sarà pubblicato, entro maggio, sul Burl e sul sito www.Regione.lombardia.it/    
   
   
CULTURA, POLVERINI A PRESENTAZIONE NUOVA STAGIONE TEATRO ARGENTINA  
 
Roma, 9 maggio 2011 - Il presidente della Regione: “Dopo la legge sul cinema, faremo la riforma dello spettacolo dal vivo” “Stiamo per varare in Consiglio regionale una nuova legge di riforma sul cinema e l´audiovisivo che abbiamo fatto coinvolgendo tutti gli attori protagonisti di questo settore, ora credo che sia giunto il momento di mettere mano anche ad una vera e propria riforma dello spettacolo dal vivo: con questa nuova legge si potrà arrivare ad avere un sistema regionale teatrale che funziona veramente”. Lo ha annunciato il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, che questa mattina ha partecipato alla presentazione della stagione 2011-2012 del Teatro Argentina. Accanto a lei, ad illustrare nel dettaglio i contenuti del cartellone, i vertici del Teatro di Roma, il presidente Franco Scaglia ed il direttore artistico, Gabriele Lavia, che Polverini ha voluto ringraziare pubblicamente “per il lavoro intenso svolto in questi primi mesi ai vertici del Teatro di Roma”. Presenti anche rappresentanti delle altre istituzioni locali. “L’obiettivo che ci eravamo posti – ha detto Polverini – era quello di rimettere al centro della città di Roma ma anche di tutta la Regione, l’attività teatrale ed oggi possiamo finalmente dire che questo primo obiettivo è stato raggiunto. Questo grande teatro si è riappropriato della sua centralità, qui si fa teatro con la ‘T’ maiuscola. Adesso – ha aggiunto – dobbiamo continuare su questa linea di collaborazione istituzionale, poiché il nostro dovere è quello di creare nuovi stimoli, coinvolgendo soprattutto i giovani”.  
   
   
CONVEGNO INTERNAZIONALE E LETTURE: ESCHILO SUPERSTAR  
 
Trento, 9 maggio 2011 - Un convegno internazionale, dal 26 al 28 maggio prossimi, una serie di letture pubbliche, a partire da lunedì prossimo, 9 maggio. Il tutto sotto il segno di Eschilo, il creatore della tragedia. E´ con il contributo della Provincia autonoma di Trento, Assessorato alla cultura, che il Trentino si prepara a rendere omaggio ad uno dei pilastri della cultura mondiale. Dal 26 al 28 maggio 2011, per iniziativa della Delegazione trentina dell’Associazione nazionale di cultura classica, con il contributo dell’Assessorato provinciale alla cultura, rapporti europei e cooperazione e del Consiglio della Provincia autonoma di Trento, della Regione Trentino Alto Adige e di Fondazione Caritro, si terrà a Trento il convegno internazionale "Eschilo: il creatore della tragedia. Vitalità di un classico". Il convegno avrà luogo presso l’Aula magna del Liceo classico “Giovanni Prati”. Il Servizio Attività culturali della Provincia, tramite l’Ufficio per il Sistema bibliotecario trentino, ha inteso affiancare a questo momento di riflessione scientifica una serie d’interventi a più ampia fruizione pubblica, incentrati sullo stesso Eschilo. Appuntamenti che possono essere seguiti sia da studenti liceali sia da docenti di materie umanistiche della scuola secondaria, nonché in generale da chi coltivi curiosità e interesse per l’eredità trasmessaci dal mondo antico. Si tratta di un ciclo di letture pubbliche, attinte al "Prometeo incatenato" e affidate all’interpretazione drammaturgica della Compagnia dell’Uovo, Teatro stabile di innovazione de L’aquila. Si vuole così diffondere la consapevolezza della vitalità di un classico, capace ancora di stimolare problematicamente l’uomo dell’oggi, e di un retroterra di cui è ancora riconoscibile l’immanenza nella riflessione contemporanea. Calendario delle letture: lunedì 9 maggio, ore 21.00 presso la Biblioteca di Peio; martedì 10 maggio, ore16.30 presso la Biblioteca del Liceo classico “G. Prati” di Trento; mercoledì 11 maggio, ore 10.00 presso la Biblioteca di Pergine Valsugana; giovedì 12 maggio, ore 14.00 e ore 16.00 presso la Biblioteca di Borgo Valsugana; lunedì 16 maggio, ore 10.45 e ore 17.30 presso la Biblioteca di Rovereto; martedì 17 maggio, ore 8.00 e ore 9.20 presso l’Auditorium dell’Istituto scolastico "Rosa Bianca" di Cavalese; mercoledì 18 maggio, ore 9.30 presso l’Aula magna del Liceo classico "Maffei" di Riva del Garda. Il convegno internazionale Eschilo: il creatore della tragedia. Vitalità di un classico - (Aula magna del Liceo Classico ‘G. Prati’, Trento, 26-28 maggio 2011) La Delegazione trentina dell’Associazione Nazionale di Cultura Classica intende proporre al pubblico interessato l’iniziativa di un convegno internazionale. L´incontro vede coinvolti studiosi italiani e stranieri (catalani, tedeschi, francesi) impegnati in un progetto di largo respiro, patrocinato dall’Accademia dei Lincei di Roma, di revisione e riedizione delle tragedie di Eschilo, compresi i frammenti dei drammi perduti. La prospettiva di una nuova edizione trae origine da alcune perplessità circa l’impostazione delle precedenti (specie di Denis Page, Oxford 1972 e Martin West, Stuttgart-leipzig 1990), pregevoli per molti versi ma spesso assai distanti dai codici. In altri termini, il testo di Eschilo costituito dalla scuola anglosassone appare irto d’emendamenti evitabili, là dove la lezione dei manoscritti ritenuta guasta si rivela, non di rado, ben giustificata. In un’ottica strettamente storica, dobbiamo ora porre in questione se i criteri grammaticali, linguistici, stilistici e metrici applicati da generazioni di editori siano i più conformi alla poetica del tragediografo che si vuole restituire allo stato più prossimo all’originale, o se, piuttosto, le indagini non debbano essere ri-orientate ad una rivalutazione delle anomalie o asimmetrie offerte dal consenso dei testimoni. Negli ultimi dieci anni, su iniziativa del prof. Vittorio Citti, dentro il dottorato internazionale in filologia e storia dei testi dell’Università di Trento, si è progressivamente formato un gruppo di ricerca che ha visto dibattere su questioni testuali eschilee filologi italiani eredi di Giorgio Pasquali, metricisti della scuola urbinate di Bruno Gentili, studiosi francesi formati da Jean Bollack e catalani di orientamento storico-antropologico. Tale ‘fucina’ – cui il convegno organizzato dall’Aicc di Trento vuole offrire visibilità e adeguato sostegno – ha sviluppato prospettive diverse eppure convergenti nello studio delle tradizioni manoscritta e a stampa di Eschilo, nell’ottica di delineare un metodo globalmente storico per costituire una nuova edizione. L’impianto voluto dai Lincei, che per l’occasione hanno modificato radicalmente la struttura tradizionale della loro collezione di classici, favorirà sensibilmente la convergenza d’intenti, poiché i volumi di prossima pubblicazione offriranno non solo introduzione, testo greco e apparato critico, ma anche commento e traduzione italiana. Programma del convegno giovedì 26 maggio: 16.00-16.30 apertura dei lavori; saluti delle autorità; 16.30-19.00 - presiede Lia de Finis (Trento) Bernhard Zimmermann (Freiburg im Breisgau - Bundesvorsitzender beim Deutschen Altphilologen¬verband): Approccio testuale e dimensione filologica oggi Pierre Judet de La Combe (Paris Ehess): Il finale eschileo dei Sette Ivan Sodini (Trento): Su elpís nell’Orestea: una proposta di lettura. Venerdì 27 maggio: 9.00-10.45 - presiede Bernhard Zimmermann (Freiburg im Breisgau) Paola Volpe Cacciatore (Salerno): Aesch. Pers. 850 Giovanna Pace (Salerno): Problemi testuali ed esegetici nella parodo e nel primo stasimo dei Persiani Stefano Amendola (Salerno): Aesch. Pers. 482-85; 11.15-12.45 - presiede Guido Avezzù (Verona) Matteo Taufer (Trento/freiburg im Breisgau): Una rilettura dei codici del Prometeo Maria Pia Pattoni (Brescia): Note critiche ed esegetiche al Prometeo; 15.15-17.00 - presiede Renzo Tosi (Bologna) Cecilia Angioni (Barcelona) - Paolo Tavonatti (Trento): L’edizione di Suppl. 1-175 (testo, apparato, commento) Vittorio Citti (Bologna): Aesch. Suppl. 354 ss. 17.30-19.00 - presiede Paola Volpe Cacciatore (Salerno) Riccardo Di Donato (Pisa): La parodo dei Persiani: forme espressive e strutture interpretative Carles Miralles (Barcelona): Il finale delle Supplici; sabato 28 maggio: 9.00-10.45 presiede Carles Miralles (Barcelona) Enrico Medda (Pisa): Agamemnon in progress: alcune riflessioni Antonella Candio (Pisa): Osservazioni sul primo episodio dell’Agamennone Renzo Tosi (Bologna): Testo ed esegesi di alcuni scolii eschilei; 11.15-12.45 presiede Riccardo Di Donato (Pisa) Carles Garriga (Barcelona): Katastrépho e katastrophé in Eschilo Daria Francobandiera (Lille): Osservazioni sul prologo delle Eumenidi; 15.00-16.00 Seminario degli studiosi coinvolti nel convegno: lo stato dei lavori sul testo eschileo; 16.00-17.00 presiede Pierre Judet de La Combe (Paris Ehess) Piero Totaro (Bari): La trilogia eschilea del 472 a.C. Paolo Cipolla (Catania): Gli ‘oggetti misteriosi’ dei Theōroì è Isthmiastaí; 17.30-19.00 presiede Piero Totaro (Bari) Liana Lomiento (Urbino): Considerazioni sulla funzione dell’efimnio ritmico-metrico in Aesch. Suppl. 630-697 Riccardo Di Donato (Pisa): conclusioni sul convegno; Eschilo, poeta tragico / Cenni biografici - Eschilo nacque nel 525/524 a.C. Nel demo attico di Eleusi da famiglia d’antica nobiltà. Combatté contro i Persiani nelle battaglie di Maratona (490), in cui trovò la morte il fratello Cinegiro, Salamina (480) e verosimilmente Platea (479). Nel 500/499 esordì agli agoni tragici, ma solo una quindicina d’anni dopo vi riportò la prima di una lunga serie di vittorie. Nel 476/475 (o forse nel 471/470) troviamo il poeta in Sicilia, invitato dal tiranno di Siracusa Ierone I a celebrare con una tragedia (le Etnee) la fondazione della colonia di Etna. Proseguì quindi la carriera teatrale in Atene, da cui s’allontanò, per ragioni tuttora oscure, dopo il 458. Fu l’inizio di un secondo soggiorno in terra sicula, ove di lì a poco morì, a Gela, intorno al 456/455. Un curioso aneddoto narrato in antico dai biografi vuole che un’aquila avesse scambiato il cranio calvo di Eschilo per una pietra su cui infrangere una tartaruga ghermita: s’avverò così l’oracolo, secondo il quale un «dardo celeste» avrebbe un giorno fatalmente colpito il poeta eleusino. Drammi superstiti - Della feconda attività poetica di Eschilo testimoniata dagli antichi – le fonti oscillano tra settanta e novanta tragedie –, soltanto sette drammi si sono integralmente conservati (numerosi, tuttavia, i frammenti delle opere perdute): i Persiani (rappresentati nel 472 e unica tragedia giuntaci d’argomento storico e non mitologico), sulla disastrosa spedizione di Serse che vide vittoriosa la Grecia sugli invasori di ceppo iranico; i Sette contro Tebe (con cui Eschilo vinse l’agone delle Grandi Dionisie nel 467), sulla guerra fratricida consumatasi tra Eteocle e Polinice, figli maledetti dal padre Èdipo; le Supplici (forse messe in scena nel 463), sulle cinquanta figlie di Dànao fuggite dall’Egitto e venute a implorare aiuto a Pelasgo, re d’Atene, contro i cinquanta cugini che le volevano sposare a forza; l’Orestea (vincitrice alle Grandi Dionisie del 458), trilogia formata da Agamennone, Coefore ed Eumenidi, sull’assassinio di Agamennone per mano della moglie Clitemestra, vittima, a sua volta, della vendetta matricida del figlio Oreste, perseguitato poi dalle infere Erinni e alfine assolto dal tribunale dell’Areòpago, che la dea Atena istituì a tale scopo; il Prometeo Incatenato, d’incerta data e discussa autenticità, al quale è dedicata la sezione seguente. Il Promèteo Incatenato - Il Prometeo Incatenato, oggetto di un’oculata scelta di letture che il Teatro dell’Uovo de L’aquila proporrà al pubblico trentino, conobbe straordinaria fortuna nelle letterature europee dal Rinascimento in poi. Con i Persiani e i Sette contro Tebe esso fu parte della cosiddetta triade bizantina, cioè delle tre tragedie eschilee più amate e trasmesse – più di cento sono i testimoni manoscritti della triade pervenutici, di contro ai pochissimi di Orestea e Supplici – nel Medioevo di lingua e cultura greca. La tragedia è ambientata nella deserta Scizia, luogo di supplizio voluto da Zeus per il titano Promèteo, reo d’aver fatto dono all’umanità del fuoco all’insaputa del re degli dèi. Aiutato da Kratos (‘Potere’) e Bia (‘Violenza’), Efesto incatena Prometeo ad una rupe, cui accedono, per interrogare e confortare il condannato, dapprima le Oceanine (che formano il coro del dramma), poi Oceano ed infine Io, amata da Zeus e per ciò vittima della vendicativa gelosia di Era. Prometeo racconta se stesso e la vicenda che l’ha visto colpevole dinanzi a Zeus, ma non mostra segni di pentimento né intenzione di redimersi per sfuggire al castigo. Egli sa infatti di poter ricattare chi lo sta opprimendo: solo il titano conosce chi nel futuro riuscirebbe a detronizzare Zeus. Il padre degli dèi, messo al corrente dell’arma in pugno al suppliziato, comincia a temerlo e invia Hermes in terra scitica nel tentativo di carpire il segreto. Ma Prometeo non cede, opponendo uno sprezzante rifiuto al divino messaggero. La terra allora trema e il ribelle rovina in un abisso. Tale scenario catastrofico segna la fine della tragedia. In età moderna, il Prometeo Incatenato è stato al centro di un’interminabile discussione intorno alla reale paternità eschilea. Larga parte della critica ha considerato l’opera spuria non solo sulla base di considerazioni di lessico, stile e metrica che la differenziano dagli altri drammi di Eschilo pervenutici, ma anche a causa di un’immagine complessivamente negativa di Zeus, dipinto più in veste di despota che – come appare invece nelle rimanenti tragedie – di garante della giustizia. Tuttavia, autorevoli studiosi difendono l’attribuzione ad Eschilo dell’Incatenato facendo leva, a livello formale, su caratteristiche comuni alla superstite produzione del poeta, e avanzando la legittima obiezione, riguardo al contenuto, che i nostri giudizi sono fortemente limitati dalla perdita degli altri due drammi della trilogia, noti dai soli titoli e da sparuti frammenti (il Prometeo portatore di fuoco e il Prometeo liberato). Se, come si è pensato in via ipotetica ma plausibile, al Prometeo Incatenato, verosimilmente secondo nell’arco della trilogia, faceva séguito il Liberato e in quest’ultimo si risolveva in conciliazione il conflitto tra Zeus e il titano, persuaso ad ammettere la propria hybris (‘trasgressione dei limiti’) e a riconoscere sovranità ed equità della legge imposta da Zeus, in ben altra prospettiva – cioè di piena conformità alla teodicea riconoscibile nelle altre tragedie di Eschilo – andrebbero inquadrate le apparenti ‘dissonanze’ dell’Incatenato. Indice delle letture del Prometeo a cura del Teatro dell’Uovo: (La traduzione seguìta è quella di Monica Centanni in: Eschilo, Le tragedie, Mondadori, Milano 2003). Vv. 1-54 (Prometeo viene legato alla rupe da Efesto per volontà di Zeus); vv. 76-113 (Prometeo, abbandonato al suo funesto destino, leva al cielo un disperato lamento); vv. 193-238 (Prometeo, rivolto al coro delle Oceanine, accusa Zeus d’ingratitudine); vv. 284-396 (Oceano, giunto al luogo del supplizio, consola e invano tenta di persuadére a ragione Prometeo); vv. 436-514 (Prometeo enumera al coro i suoi meriti verso l’umanità); vv. 536-544 (il coro s’augura di non trovarsi mai a contrastare Zeus); vv. 1080-93 (Prometeo, colpito dal terremoto di Zeus, sprofonda in un abisso).  
   
   
ACCORDO TRIENNALE TRA PICCOLO TEATRO DI MILANO E FONDAZIONE NAZIONALE DANZA/ATERBALLETTO  
 
 Bologna, 9 maggio 2011 - Dopo l’importante successo in Germania con la prima mondiale di "Le Sacre" al Festspielhaus di Baden-baden, è stato posto un tassello importante nelle strategie della Fondazione Nazionale della Danza. Si tratta di un accordo triennale tra il Piccolo Teatro di Milano e la Fondazione Nazionale della Danza, che porterà l’Aterballetto a esibirsi nel teatro milanese per tre settimane all’anno, per tre anni consecutivi con altrettanti differenti programmi. Nel 2012, saranno in programma “Romeo e Giulietta” di Bigonzetti, una settimana dedicata a due balletti su musiche di Stravinski e infine “Absolutely Free”, uno spettacolo particolarmente destinato ai giovani. Ancora in fase di definizione i programmi relativi a 2013 e 2014, mentre già è stata anticipata la volontà di realizzare uno spettacolo pensato per l’Expo 2015. L’accordo è stato presentato questa mattina a Bologna, nella sede della Regione Emilia-romagna, presenti i protagonisti dell’accordo e Massimo Mezzetti, assessore regionale alla Cultura. “Salutiamo con orgoglio questa collaborazione – ha commentato l’assessore Mezzetti – che nasce a prescindere dalle difficoltà economiche in cui versa il settore culturale in Italia. Il reintegro del Fus ci ha fatto tirare un sospiro di sollievo, ma i timori non sono cancellati e anzi è molto probabile che il prossimo anno vada a reiterarsi la situazione già vissuta. In ogni caso questo progetto va nella direzione giusta, guardando con ottimismo a un futuro in cui la cultura, e con essa la danza che è sempre a torto considerata l’ancella delle attività espressive di carattere teatrale, possa essere finalmente trattata come ciò che è, cioè una risorsa e un volano per l’intera economia”. “Una grande Istituzione teatrale europea e la principale Compagnia italiana di balletto contemporaneo – dice Giovanni Ottolini, direttore generale della Fondazione Nazionale della Danza – hanno scelto di collaborare con la formula della ‘residenza’ triennale 2012/14, che consentirà di proporre ogni anno al Teatro Strehler il best of Aterballetto accanto alla più riconosciuta coreografia italiana. E’, credo, la prima volta che il più importante teatro Stabile italiano si apre ad una partnership con una struttura di danza ,di impianto produttivo e stilistico europei, com’è da sempre Aterballetto. L’invito di Sergio Escobar ad unire due eccellenze è una concreta risposta alle difficoltà di questa fase, investendo sulla danza italiana. E’ un risultato che costituisce un indubbio riconoscimento della qualità del lavoro artistico-produttivo della nostra Fondazione che si affianca positivamente ai riconoscimenti conquistati in campo internazionale”. Anche il presidente della Fondazione Fabrizio Montanari dichiara la propria grande soddisfazione per questo accordo e auspica che possano nascere progetti anche in vista dell’expo 2015 e Cristina Bozzolini, direttore artistico della Fondazione Nazionale della Danza/aterballetto afferma che “l’importante, organica collaborazione che si definisce con il Piccolo Teatro di Milano, permetterà di offrire, in un prestigioso Teatro, in una grande città, a un pubblico competente e disponibile, una serie di produzioni coreografiche assai differenziate per stili, linguaggi e contenuti. Una bellissima opportunità a Milano, sul palcoscenico di un’istituzione protagonista della cultura teatrale, italiana ed internazionale, degli ultimi decenni, per offrire un panorama della migliore cultura coreutica contemporanea”. “L’accordo triennale tra il Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa e la Fondazione Nazionale della Danza/aterballetto – ha detto Sergio Escobar, direttore del Piccolo Teatro Milano–teatro d’Europa - va ben oltre il “fare sistema” – formula invocata in periodi di crisi – tra due istituzioni di rilevanza internazionale. Portando la grande danza a Milano per tre settimane, a partire dalla prossima stagione teatrale, il primo Stabile italiano e il più famoso ensemble di danza contemporanea del nostro Paese sperimentano un modello operativo basato su professionalità e qualità artistica, che si propone di rispondere anche alle richieste di un pubblico sempre più preparato, sempre più giovane e attento ai linguaggi interdisciplinari”.  
   
   
CELEBRAZIONI 150 ANNI UNITÀ D’ITALIA: A PERUGIA TRE “GIOVEDÌ ITALIANI” CON VITTORIO SERMONTI  
 
Perugia, 9 maggio 2011 - "V" come Virgilio, "D" come Dante e "V" come Verdi: tre "giganti" della cultura italiana e Vittorio Sermonti, straordinario divulgatore delle loro opere, per celebrare il 150esimo anniversario dell´Unità d´Italia. Per tre giovedì, dal 12 al 26 maggio, a Perugia si susseguiranno i "Giovedì italiani V.d.v.". L´evento è inserito nel programma delle celebrazioni della Regione Umbria ed è promosso e organizzato in collaborazione con l´Associazione culturale "perperugia e oltre" e l´Accademia del Pavone. "La Regione ha invitato Vittorio Sermonti a parlare dell´inesauribile vitalità della lingua e della cultura italiana, che hanno unificato l´Italia ancor prima dell´attuazione dell´unità politica - sottolinea la Presidente -, ed è la cultura a rappresentare l´elemento che unisce le iniziative che la Regione sostiene e promuove per riflettere sulla nostra storia e sui temi dell´unità nazionale". Il primo dei tre appuntamenti, che si terranno tutti al Teatro del Pavone con inizio alle ore 21, verterà sull´Eneide, illustrando come Virgilio abbia raccontato la fondazione dell´Italia. La serata sarà integrata dalla lettura di passi del poema, nella nuova traduzione dello stesso Sermonti. Giovedì 19 maggio, Sermonti affronterà poi la "Divina Commedia", leggendo e commentando le terzine di Dante Alighieri, "per testimoniare - spiegano gli organizzatori - come l´identità spirituale dell´Italia si sia attuata, nella lingua e nella speranza dei suoi grandi, cinque secoli e mezzo prima dell´unificazione dello Stato". Nel terzo appuntamento, giovedì 26 maggio, Sermonti racconterà "La Traviata" di Giuseppe Verdi. Nel narrare "il più popolare dei melodrammi - si rileva - la serata indicherà con esempi l´importanza linguistica del teatro di Verdi, il poeta in musica del Risorgimento ´italiano in tutto e per tutto, tranne in questo: nel non vergognarsene´". Sermonti, considerato unanimemente il più grande divulgatore vivente della "Divina Commedia" di Dante di cui è lettore e commentatore, è traduttore e lettore dell´Eneide, narratore e poeta, saggista, giornalista, regista di radio e tv, docente di verso teatrale all´Accademia Nazionale di Arte Drammatica. L´ingresso alle tre serate è libero, fino a esaurimento posti.  
   
   
AL PIRELLI LE CERAMICHE DI GIO PONTI PER GINORI FORMIGONI: IL GRANDE ARCHITETTO MODELLO PER IL FUTURO LA MOSTRA RESTERÀ APERTA FINO 31 LUGLIO - INGRESSO LIBERO  
 
Milano, 9 maggio 2011 - "Gio Ponti merita un´attenzione nuova: non più soltanto come grande rappresentante del passato, ma come modello al quale ispirarsi per guardare avanti". Il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni ha voluto presentare con queste parole la mostra dedicata all´architetto e designer milanese, di cui quest´anno ricorrono i 120 anni dalla nascita: promossa da Regione Lombardia in collaborazione con Anonima Talenti, l´esposizione intitolata ´Gio Ponti: il fascino della ceramica´ è allestita presso lo Spazio eventi di Palazzo Pirelli e resterà aperta al pubblico, con ingresso libero, dal 6 maggio fino al 31 luglio (dal martedì al venerdì ore 15-19, sabato e domenica 10-19). Nella stessa giornat, alla Triennale di Milano, si aprirà un´altra mostra riservata a questo maestro del Novecento dal titolo ´Espressioni di Gio Ponti´. Il Percorso Espositivo - Curata da Dario Matteoni, l´esposizione a Palazzo Pirelli presenta una collezione di quasi 100 ceramiche realizzate tra il 1923 e il 1930 per la manifattura Richard Ginori. Nel 1923, infatti, Ponti assunse la direzione dell´azienda lombardo-toscana, collocando il suo ufficio nello stabilimento milanese di San Cristoforo: già nel 1923 il designer presentò una collezione di ceramiche e maioliche alla Prima mostra internazionale delle arti decorative di Monza. Fu la prima di una serie di occasioni pubbliche, in cui furono mostrate le ceramiche ispirate ai temi dell´antichità classica e all´eleganza neoclassica: tra i pezzi presentati a Palazzo Pirelli, vasi, coppe, boli, piatti e urne. In mostra anche alcuni disegni preparatori realizzati in lapis, matita e tempera. L´omaggio Al Quadrato Di Regione - Con questa mostra - ha detto Formigoni, accanto al presidente della Triennale Davide Rampello - "vogliamo rendere omaggio all´opera di uno dei migliori architetti e designer italiani del secolo scorso". Omaggio al quadrato da parte di Regione Lombardia: fu proprio Ponti, infatti, che progettò, insieme all´ingegnere valtellinese Pierluigi Nervi, Palazzo Pirelli. In questo stesso edificio, al primo piano, è visitabile appunto la vasta collezione di ceramiche. "Tutti conosciamo il Gio Ponti architetto - ha detto Formigoni -. Pochi sanno che cominciò la sua carriera come designer di ceramiche. Negli anni Venti si mise in luce sul palcoscenico internazionale dirigendo le manifatture dello storico marchio Richard Ginori". Il Progetto Espositivo A Tappe - L´esposizione dedicata a Ponti rappresenta una nuova tappa del percorso artistico proposto da Regione Lombardia. La mostra - ha ricordato Formigoni - è la naturale prosecuzione di una serie di attività che Regione Lombardia ha intrapreso da tempo: dopo quella dedicata ai dipinti lombardi dal Rinascimento al Barocco e altre di artisti moderni e contemporanei come Marino Marini, Carlo Cordua e Pepi Merisio, "abbiamo voluto valorizzare altri tesori del nostro territorio all´interno di un monumento come Palazzo Pirelli". Recenti, poi, le iniziative artistiche presentate a Palazzo Lombardia, nuova sede della Regione: il murale di Ercole Pignatelli, realizzato all´ingresso del nucleo 3; la presentazione degli ´Occhiali di Ghandi´, scultura firmata da Felice Boga esibita all´ingresso del nucleo 4; infine, le vie crucis di Lucio Fontana, delle quali una collezione è stata acquistata da Regione Lombardia. Il Legame Tra Governo E Arte - Regione Lombardia vuole ristabilire - ha concluso Formigoni - "lo storico legame tra amministrazione e arte, che ha reso splendide le nostre città e il nostro Paese. Vogliamo che il percorso amministrativo di chi entra nelle nostri sedi sia anche un percorso culturale". Come scriveva Ponti, ricordato da Rampello nel corso della conferenza stampa di presentazione della mostra, "l´arte è la materia prima più durevole".  
   
   
CICLO DI CONFERENZE-GUIDA ALL´ASCOLTO GUSTAV MAHLER (1861-1911)  
 
Aosta, 9 maggio 2011 - L’assessorato Istruzione e Cultura, in occasione della ricorrenza del centesimo anniversario della scomparsa del compositore austriaco Gustav Mahler (1860-1911), organizza un ciclo di cinque conferenze-guida all’ascolto di alcune Sinfonie e del Lied “Das Lied von der Erde”. Le conferenze si propongono di presentare al pubblico una lettura delle opere di Mahler, sia inquadrandone storicamente la figura, sia ricorrendo all’ascolto di esempi tratti dalla sua musica. L’iniziativa è realizzata – nell’ambito delle iniziative di carattere culturale della Direzione Archivi e Biblioteche – con l’apporto della Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano “Giuseppe Verdi” e con la collaborazione del Dipartimento di Storia delle Arti, della Musica e dello Spettacolo dell’Università degli Studi di Milano: saranno infatti relatori docenti e ricercatori, studiosi e specialisti del settore appartenenti all’Ateneo milanese, a illustrare al pubblico le opere di un autore che, come ha sottolineato l’Assessore Laurent Viérin, «si annovera tra le figure di maggior spicco in quel momento di passaggio tra il Xix e il Xx secolo, che per tutte le arti, significò una drammatica presa di coscienza della crisi dei valori tradizionali». Tra i conferenzieri, spicca il nome di Quirino Principe, autore fra l’altro del più importante saggio italiano sul compositore austriaco. Ad affiancarlo nel viaggio alla scoperta di Mahler, ci saranno Cesare Fertonani – professore di Storia della musica moderna e contemporanea e di Metodologia della critica musicale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell´Università degli Studi di Milano – Carlo Lanfossi, Maurizio Corbella e Federico Lazzaro – ricercatori in campo musicologico e collaboratori di riviste specialistiche. Questo il calendario degli appuntamenti che si terranno alle ore 17.30 presso la Sala Conferenze della Biblioteca regionale: Giovedì 12 maggio 2011 Maurizio Corbella - Sinfonia n. 5; Giovedì 19 maggio 2011 Federico Lazzaro - Sinfonia n. 4; Giovedì 26 maggio 2011 Carlo Lanfossi - Sinfonia n. 7; Giovedì 9 giugno 2011 Cesare Fertonani - Sinfonia n. 1; Giovedì 16 giugno 2011 Quirino Principe - Das Lied von der Erde. Www.regione.vda.it/    
   
   
L´UNIONE FA LA FESTA. LUNEDÌ 9 MAGGIO A BOLOGNA UNA GIORNATA DI CONCERTI DEI RAGAZZI DELLE SCUOLE DELL´EMILIA-ROMAGNA, LABORATORI E SEMINARI SULL´EUROPA.  
 
Bologna, 9 maggio 2011 - Bande, cori e gruppi rock formati da 400 ragazzi delle scuole dell’Emilia-romagna si ritroveranno in Regione per una giornata di concerti, laboratori, seminari e informazioni sull’Europa dei giovani. Si chiama “L’unione fa la festa” e si svolgerà lunedì 9 maggio a Bologna, in occasione della Settimana nazionale della Musica a Scuola e della Festa dell’Europa. L’iniziativa, promossa dall’assessorato regionale alla Scuola, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia Romagna, l’Agenzia Nazionale per lo sviluppo dell’Autonomia Scolastica Nucleo Ex Irre Emilia Romagna, e “Assonanza”, intende sviluppare e valorizzare tra i giovani l’attività di formazione alla cultura musicale e, parallelamente, informarli sulle opportunità che l’Europa offre loro, in particolare attraverso i Fondi strutturali. “Ieri come oggi l´Europa è una grande opportunità per tutti coloro che credono in una società dove i valori della pace, della democrazia e della libertà trovano diritto di cittadinanza - dice la vicepresidente Simonetta Saliera - Iniziative come quella di lunedì rappresentano una grande occasione e per questo bisogna essere grati a tutti coloro che si sono impegnati per pensare, organizzare e realizzare questo evento. “Con questa giornata ci proponiamo di promuovere la pratica musicale nelle scuole e la sua valenza educativa, ma anche riflettere sull’Europa dei giovani e comunicare le opportunità che l’Unione Europea e la Regione Emilia-romagna offrono loro – spiega l’assessore regionale alla Scuola Patrizio Bianchi - E’ la prima volta che tanti bambini e ragazzi si riuniscono della nostra sede, e credo che possa essere una buona occasione per fargli conoscere il loro futuro di cittadini europei”. La mattinata prevede, a partire dalle ore 10, l’esibizione di dieci formazioni musicali in diversi luoghi all’interno e all’esterno della sede istituzionale della Regione (viale Aldo Moro), bande, cori e gruppi rock nati nelle scuole emiliano-romagnole di ogni ordine e grado e provenienti dalle scuole di musica riconosciute dalla Regione, riunite nell’associazione “Assonanza”. Parallelamente, sempre nell’arco della mattinata, in diverse sedi del complesso di via Aldo Moro, in collaborazione con l’Assemblea Legislativa, l’assessorato regionale alle Attività produttive e quello all’Agricoltura, saranno realizzati dei laboratori e seminari rivolti agli studenti. Ai più piccoli saranno fornite le nozioni fondamentali sull’Unione Europea e sui paesi membri da un punto di vista geografico, storico e istituzionale, mentre i più grandi saranno informati sulle opportunità che l’Europa mette a disposizione attraverso i Fondi Strutturali. Sarà presente inoltre l’Agenzia regionale di Protezione civile. Al termine delle mattinata, alle ore 12,30, i 400 giovani musicisti si raduneranno nel Piazzale Renzo Imbeni, e intoneranno insieme l’Inno di Mameli e l’Inno alla Gioia. Porteranno il saluto della Regione la vicepresidente della Regione e assessore all’Europa Simonetta Saliera, l’assessore regionale alla Scuola Patrizio Bianchi. Nel pomeriggio, dalle ore 14, si svolgerà infine un seminario regionale di approfondimento culturale sulle innovazioni didattiche in ambito di apprendimento pratico della musica. Aprirà i lavori il presidente dell´Assemblea legislativa Matteo Richetti, e tra i relatori sarà presente il presidente del Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica, Luigi Berlinguer. Tutte le scuole della Regione sono state invitate a partecipare, seguendone la diretta web sul sito www.Scuolaer.it o ad essere presenti, segnalando anche il proprio interesse ad iscriversi ad una delle iniziative informative.  
   
   
IL PRESIDENTE SCOPELLITI SI COMPIACE DEL SUCCESSO DI PIERO E MAURIZIO SCICCHITANO  
 
Cosenza, 9 maggio 2011 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ha espresso le proprie felicitazioni ai due fratelli musicisti di Catanzaro Maurizio e Piero Scicchitano per il brano “Loving” che hanno ideato ed inviato alla casa reale inglese, in occasione delle nozze del Principe William con la giovane Kate Middleton. “Auguro – ha detto Scopelliti – ai due artisti che possano ottenere il meritato successo, così come si è già registrato in questi giorni, per la loro bella musica romantica ispirata ai migliori valori positivi della vita. L’affermazione di questi due compositori è anche il successo della vera Calabria, laboriosa e seria, di cui Maurizio e Piero sono autentici testimoni”.  
   
   
KINDER:BILDER LA SCOPERTA DELLA FOTOGRAFIA UNA MOSTRA PRESENTA IL MONDO DEI BAMBINI NARRATO ATTRAVERSO LA MACCHINA FOTOGRAFICA PRESA IN PRESTITO DA MAMMA E PAPÀ.  
 
Trieste, 9 maggio 2011 - Il proprio orsacchiotto, la sorellina che si dispera, il disordine lasciato in cucina da mamma e papà o la nonna che pulisce la dentiera, sono immagini che fanno parte del mondo dei bambini, un mondo spontaneo, immediato, privo di filtri. A raccontarlo è una mostra fotografica, Kinder:bilder che inaugura il prossimo 12 maggio alle 18.00 presso l’H2open space a Trieste. Promossa dal Goethe-institut Triest in collaborazione con il Kinder- und Jugendfilmzentrum in Deutschland (Kjf) la rassegna presenta l’universo degli affetti, degli interessi e delle paure dei più piccoli, raccontato attraverso le fotografie scattate da loro stessi, grazie alla macchina fotografica chiesta in prestito ai genitori. La mostra Kinder:bilder ha come sottotitolo “La scoperta della fotografia”, ma più che i bambini alla scoperta della fotografia saranno gli adulti attraverso le immagini a scoprire nuovi aspetti dei propri figli. Sì perché le immagini, più che le parole rendono possibile una visione immediata dei loro pensieri e della loro vita. E aiutano gli adulti a comprenderli meglio. La mostra presenta una selezione delle foto premiate dallo “Deutscher Jugendfotopreis” , il premio fotografico per giovani che in Germania viene consegnato da cinquant’anni. Nei primi anni del “Deutscher Jugendfotopreis” partecipavano al concorso soprattutto ragazzi e giovani adulti. Ma già dalla fine degli anni ’70 anche i più piccoli, in numero sempre maggiore, hanno iniziato a presentare le loro foto. Dal punto di vista della tematica, la famiglia è sempre posta in primo piano. Vengono ritratti genitori e fratelli sia in situazioni di tutti i giorni che in situazioni assurde e spiritose, ma anche intime impressioni nella vita familiare, così come il rapporto elaborato con la vecchiaia e la malattia. Oltre alla famiglia l’obiettivo coglie anche amici, compagni di giochi e animali domestici, che si mettono in posa o che vengono colti in situazioni di gioco.